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A Venezia omaggio a Gassman

A 10 anni dalla scomparsa di Vittorio Gassman, la Biennale di Venezia e la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica rendono omaggio a una delle piu’ straordinarie personalita’ del cinema italiano con un programma speciale che prevede: la proiezione in prima mondiale in Sala Perla l’1 settembre (giorno della nascita di Gassman) di “‘Vittorio racconta Gassman’, una vita da Mattatore” (80′), “film-confessione di Vittorio Gassman” ricchissimo d’inediti, realizzato da Giancarlo Scarchilli con la collaborazione di Alessandro Gassman; la proiezione all’Arena di Campo San Polo il 31 agosto della versione restaurata di “Profumo di donna” (1974) di Dino Risi, con Vittorio Gassman (Premio miglior attore a Cannes e David di Donatello), Alessandro Momo e Agostina Belli, nella versione approntata dalla Cineteca Nazionale.

A United Kingdom: recensione del film con Rosamund Pike

A United Kingdom: recensione del film con Rosamund Pike

Può un grande amore cambiare la storia? Ne è convinta Amma Asante, regista di  A United Kingdom, in sala dal 2 febbraio, ma soprattutto lo è il protagonista David Oyelowo (Selma – La strada per la libertà), che ha voluto il film con il produttore Rick McCallum.

A Oyelowo e Rosamund Pike (Gone Girl – L’amore bugiardo) il compito di incarnare Seretse Khama e Ruth Williams, che negli anni ’50 con la loro unione interraziale hanno traghettato il Botswana, allora Bechuanaland, verso l’indipendenza dalla Gran Bretagna – ottenuta nel 1966 – e la democrazia, opponendosi al dilagare delle politiche segregazioniste in molti stati africani, primo fra tutti il vicino Sudafrica.

A United Kingdom, il film

Seretse e Ruth si conoscono nel 1947 a Londra. Lui, laureato ad Oxford, sta per tornare in Botswana,  protettorato britannico, per diventare re, prendendo il posto dello zio Tshekedi. Ruth è una giovane londinese impiegata in uno studio legale. Si innamorano e decidono di sposarsi contro il parere di tutti: Tshekedi e il popolo del Botswana non vogliono una regina bianca; il Sudafrica minaccia di invadere lo stato e impedire agli inglesi l’accesso alle risorse minerarie sudafricane; il governo britannico è determinato a tutelare i propri interessi nell’area. Nonostante ciò, la coppia si sposa e in Botswana inizia una dura battaglia per poter vivere liberamente il proprio amore – contrastato anche con l’esilio di Seretse – e per l’autodeterminazione del paese africano.

A United KingdomRosamund Pike e David Oyelowo nel trailer di A United Kingdom

Il soggetto del film è tratto dalla biografia di Ruth e Seretse ad opera di Susan Williams, una storia vera di per sé appassionante, i cui protagonisti sono due figure anticonformiste, che hanno avuto il coraggio di osare compiendo un gesto rivoluzionario e di resistere. Parla di razzismo – dei bianchi nei confronti dei neri e viceversa – e di un’integrazione possibile, del ruolo della donna nella società – la figura femminile è forte e determinata, rivendica la sua libertà al fianco del marito in un contesto fortemente tradizionalista – anticipando le lotte per i diritti civili degli anni ’60.

Tuttavia, anziché proporre questo materiale in una veste dinamica, coinvolgente, attuale e realistica, non imbrigliata in rigidi schemi che le tolgano vitalità, Asante sceglie una regia paludata e confeziona un mèlo romantico in stile retrò, che riporta alla filmografia anni ’40. La sceneggiatura di Guy Hibbert sacrifica alcuni punti chiave: non riesce a rendere l’amore travolgente che ha spinto Ruth e Seretse a sfidare le convenzioni, raffreddandolo nello stereotipo romantico con l’uso di un linguaggio affettato e retorico; né fa di Khama quella figura carismatica, elogiata anche da Nelson Mandela, che certo è stata.

Diventa quindi difficile per i protagonisti far passare le emozioni attraverso i formalismi, sebbene Pike abbia l’elegante bellezza della first lady e Oyelowo cerchi di sfruttare al meglio gli stretti margini a disposizione. Così A United Kingdom, anziché essere un viaggio appassionante nel profondo di due mondi e di due individualità, diventa un’occasione non colta.

A un passo dalla verità: la storia vera dietro il film

A un passo dalla verità: la storia vera dietro il film

Diretto da Yves Rénier (qui alla sua ultima regia prima della scomparsa), il film francese A un passo dalla verità propone un punto di vista privilegiato sulla vicenda del serial killer Michel Fourniret, tra i più crudeli e mostruosi assassini della storia della Francia contemporanea. Il film, tratto dal romanzo La mésange et l’ogresse di Harold Cobert del 2016, ripropone infatti gli eventi e i crimini di cui si è macchiato e di come si sia infine giunti – dopo molto tempo – al suo arresto.

La storia, in particolare, si concentra sul lavoro congiunto della polizia belga e francese per portare all’arresto di Fourniret e della moglie. Uscito nel 2021, il film non ha mancato di suscitare svariate polemiche per l’apparentemente mancato rispetto alle vittime. Le famiglie di queste, infatti, che hanno denunciato lo sfruttamento della storia per quest’opera. Ma anche il figlio di Fourniret si è lamentato della sua realizzazione, provando poi a bloccarne la trasmissione.

In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a A un passo dalla verità. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui ci si riferisce. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

A un passo dalla verità trama

La trama e il cast di A un passo dalla verità

Il film segue il caso di Michel Fourniret (Philippe Torreton), arrestato il 26 giugno 2003 per aver rapito una ragazza minorenne. L’uomo viene denunciato proprio dalla ragazzina che riesce a scappare dal suo furgone. Nello stesso periodo, la polizia è a caccia di un pericoloso serial killer e l’arresto di Fourniret porta gli inquirenti a pensare che si tratti proprio di lui. L’uomo nega di essere l’assassino seriale e tiene il punto senza mai scomporsi.

L’unica persona che può aiutare le indagini è la moglie Monique (Isabelle Gélinas). La polizia, però, è divisa tra la possibilità che Monique sia una semplice testimone, ignara degli orrori commessi, o una complice silenziosa e consapevole. Inizia così una serrata caccia psicologica, una battaglia di nervi tra gli investigatori e la donna, per far emergere la verità. La tensione cresce man mano che gli interrogatori si susseguono, mentre gli investigatori cercano disperatamente di far crollare la donna e di ottenere una sua confessione.

L’attore Philippe Torreton interpreta il serial killer, Michel Fourniret, mentre Isabelle Gélinas interpreta sua moglie Monique Fourniret. Nel cast recitano poi François-Xavier Demaison nel ruolo del commissario Declerk, Mélanie Bernier in quello del capitano Nielsen e poi Yves Rénier nel ruolo di Arnaud Costenoble, François-David Cardonnel in quello di Joris Delhaye e Lilea Le Borgne in quello di Louise Nielsen.

A un passo dalla verità cast

La storia vera dietro il film

Il film, come anticipato, è basato sulla vera storia di Michel Fourniret, uno dei più spietati serial killer francesi, noto come “l’Ogre delle Ardenne”. Nato il 4 aprile 1942 a Sedan, in Francia, Fourniret ha terrorizzato la Francia e il Belgio per oltre due decenni. Tra gli anni ’80 e ’90 ha rapito, violentato e ucciso almeno nove ragazze, tutte giovani e vulnerabili. Il suo modus operandi prevedeva l’attirare le sue vittime con la promessa di un passaggio o di un lavoro, per poi portarle in luoghi isolati dove consumava i suoi crimini.

La sua cattura avvenne solo nel 2003, quando tentò di rapire una quattordicenne che, fortunatamente, riuscì a fuggire e a denunciare l’aggressione. Questo portò all’arresto di Fourniret e all’inizio di una lunga indagine che rivelò l’orrore dei suoi crimini. Durante gli interrogatori, fu proprio Monique Olivier, la moglie di Fourniret, a fornire le informazioni cruciali che permisero alla polizia di scoprire la verità. La coppia viveva in un castello a Sautou, dove furono ritrovati i corpi di alcune delle loro vittime, sepolti nei terreni circostanti.

Fourniret è poi stato anche collegato a un gruppo terroristico francese, l’Action Directe, sebbene i legami non siano mai stati completamente chiariti. Successivamente, Fourniret è stato estradato in Francia nel 2006 e condannato all’ergastolo per cinque omicidi. Successivamente ha confessato di aver compiuto 11 assassini ma è sospettato di altre 21 sparizioni. Solo anni dopo, nel 2020, il Mostro delle Ardenne ha confessato l’omicidio di una bambina di 9 anni. La moglie Monique è stata a sua volta accusata e condannata all’ergastolo in quanto complice dei brutali omicidi compiuti dal marito. Michel Fourniret è morto a 79 anni nel 2021

 Dove vedere A un passo dalla verità in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 28 agosto alle ore 21:30 sul canale Rai 1. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

A un metro da te: dal 21 marzo al cinema, il trailer

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A un metro da te: dal 21 marzo al cinema, il trailer

La Notorius Pictures ha diffuso il trailer di A un metro da te, il film diretto da Justin Baldoni e scritto da Mikki Daughtry e Tobias Iaconis, prodotto da Cathy Schulman e Justin Baldoni. Nel cast del film ci sono Cole Sprouse, Haley Lu Richardson, Moises Arias.

Stella (Haley Lu Richardson) e Will (Cole Sprouse) hanno diciassette anni, si conoscono nell’ospedale dove sono entrambi ricoverati ed è amore a prima vista. La malattia li costringe a restare sempre a una distanza di sicurezza di un metro e mezzo, per non rischiare di trasmettersi tra loro batteri che potrebbero essere letali, e questo rende tutto molto complicato.

Vivere in un tempo preso in prestito significa vivere ogni momento, e mentre le sfide si innalzano, Will e Stella scopriranno una forza dentro di loro imparando rapidamente che le possibilità di restare vicini sono infinite, anche senza sfiorarsi. Una storia sul potere dell’amore che lotta contro il tempo e lo spazio.

Ecco il trailer:

A TUTTO SCHERMO: al via la rassegna del cinema di qualità in streaming dal 21 novembre

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Partirà lunedì 21 novembre la undicesima edizione di A TUTTO SCHERMO, la rassegna online dedicata al cinema indipendente italiano di qualità a cura della Rete degli Spettatori e in collaborazione con la piattaforma di CG Entertainment. Anche questa edizione vedrà protagonista non solo il miglior cinema di finzione ma anche il mondo del documentario, un modo di fare cinema che è avanguardia rispetto ai linguaggi e alle tecnologie contemporanei. A TUTTO SCHERMO nasce con l’obiettivo di intercettare tutta una serie di titoli italiani che hanno avuto poca tenitura in sala, a causa di mere logiche di mercato, o sono al momento transitati solo nel circuito festivaliero, per dar loro una nuova vita, una nuova possibilità di visione per un pubblico più ampio e variegato ormai abituato a nuove modalità di visione.

Grazie alla collaborazione con CG tv, piattaforma da sempre attenta al cinema italiano indipendente e ai migliori documentari in circolazione, A TUTTO SCHERMO potrà valorizzare la selezione di titoli che saranno visibili in streaming e arricchiti di interviste e approfondimenti, per raggiungere un pubblico che altrimenti non avrebbe mai avuto la possibilità e lo spazio per vederli. Inoltre, durante tutta la durata della rassegna, ci saranno anche eventi in presenza con proiezioni speciali in sale selezionate in tutta Italia a conferma del binomio ON-OFF alla base della manifestazione. La rassegna – disponibile dal 21 novembre al link https://www.cgtv.it/atuttoschermo – si struttura in tre percorsi, uno dedicato al miglior cinema indipendente italiano e gli altri due al mondo del documentario, che saranno acquistabili singolarmente:

Percorso A Tutto Schermo 22 (costo pacchetto 20 euro) – 5 documentari praticamente inediti o passati solo ai Festival saranno disponibili in streaming per tutto il periodo e arricchiti da una proiezione speciale alla presenza virtuale del regista per introdurre e approfondire personalmente il titolo.

  • “The Matchmaker” di Benedetta Argentieri (2022) – Fandango, Venezia 2022 fuori-concorso.  Premiere 25 novembre alla presenza della regista
  • “Rue Garibaldi” di Federico Francioni (2021) – Produzione: Cinevoyage    Premiere 1 dicembre alla presenza del regista
  • “Divided: What Language Do You Express Love in?” di Federico Schiavi e Christine Reinhold (2022) – Produzione: A World With a View in collaborazione con Nacne Premiere 5 dicembre alla presenza dei registi
  • “Innesti” di Sandro Bozzolo (2022) – Produzione Una Film, Enrica Viola  Premiere 13 dicembre alla presenza del regista
  • “Nulla di sbagliato” di Davide Barletti e Gabriele Gianni e prodotto da Cinemovel in associazione con CIAI e Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa (2020)   Premiere 15 dicembre alla presenza dei registi

Percorso Altri sguardi (costo pacchetto 10 euro) – selezione di 5 film dalla library di CG Entertainment, espressione del miglior cinema indipendente degli ultimi 20 anni, arricchiti da approfondimenti.

  • Il resto di niente – Antonietta De Lillo, 2004
  • I cormorani – Fabio Bobbio, 2016
  • L’ospite – Duccio Chiarini, 2018
  • Sole – Carlo Sironi, 2019
  • Selfie – Agostino Ferrente, 2019

Percorso L’invenzione del reale (costo pacchetto 10 euro) – selezione di 5 documentari degli ultimi dieci anni dalla library di CG Entertainment, arricchiti da approfondimenti.

  • The Dark Side of the Sun – Carlo Hintermann, 2011
  • Terramatta – Costanza Quatriglio, 2012
  • Noi non siamo come James Bond – Mario Balsamo, 2013
  • Un altro me – Claudio Casazza, 2016
  • Il senso della bellezza – Valerio Jalongo, 2017

A TUTTO SCHERMO è un progetto a cura della Rete degli Spettatori in collaborazione con CG Entertainment, e con Cinefilos.it media partner dell’iniziativa. Iniziativa realizzata con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura

LA RETE DEGLI SPETTATORI _ CHI SIAMO

Nel 2011 nasce la Rete degli Spettatori con l’obiettivo di valorizzare i nostri migliori autori e le loro opere attraverso la promozione, il supporto e la creazione di nuovi canali e nuove modalità distributive, coniugandoli con il sostegno alle sale e con attività di introduzione al linguaggio e alla conoscenza del cinema nelle scuole. L’associazione 100autori ha deciso di condividere con noi il progetto fin dalla sua nascita, ravvisando nei suoi principi e obiettivi un carattere di urgenza e priorità. In un mercato nazionale che sempre più mortifica la qualità, negandogli spazi e visibilità, soprattutto in provincia e tra i giovani, abbiamo cercato di dare una risposta contribuendo alla diffusione della conoscenza del cinema italiano, del suo linguaggio e della sua storia, promuovendo l’incontro tra autori e pubblico. Tante sono le realtà con le quali ci siamo confrontati e abbiamo collaborato, grandi e piccole, raggiungendo dei risultati interessanti soprattutto in quelle sale di profondità che rappresentano la colonna vertebrale della diffusione del cinema di qualità in Italia.

A tutto schermo 22: prima tappa a Modena per la proiezione di The Matchmaker

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Modena è la prima tappa in presenza di A tutto schermo 22, la rassegna dedicata al cinema indipendente italiano di qualità a cura della Rete degli Spettatori e in collaborazione con la piattaforma www.cgtv.it di CG Entertainment. Anche questa edizione vedrà protagonista non solo il miglior cinema di finzione ma anche il mondo del documentario, un modo di fare cinema che è avanguardia rispetto ai linguaggi e alle tecnologie contemporanei.

Appuntamento giovedì 24 novembre alla Sala Truffaut di Modena – Via degli Adelardi 4 alle ore 21.15 (costo biglietto intero € 6.5, ridotto € 5) con la proiezione di The Matchmaker di Benedetta Argentieri, prodotto da Fandango e presentato Fuori Concorso all’ultima edizione della Mostra Internazionale D’arte Cinematografica di Venezia. Nel documentario la regista intervista Tooba Gondal, una delle più famose jihadiste britanniche.

Sinossi del film: Tooba Gondal è una delle più famose jihadiste britanniche. A soli 20 anni è scappata da Londra per unirsi allo Stato Islamico, divenendo famosa in tutto il mondo come The ISIS Matchmaker, in quanto accusata di aver reclutato sui social network diverse donne occidentali come mogli dei miliziani dell’ISIS. Non appena l’ISIS ha iniziato a perdere terreno, è scomparsa da internet. La regista Benedetta Argentieri l’ha ritrovata in un campo di prigionia in Siria due anni dopo, quando ormai l’ISIS aveva perso la guerra contro l’esercito di liberazione curdo, realizzando un’intervista in esclusiva. Quando si presenta, Gondal allude allo stereotipo della donna passiva, soggiogata dall’uomo sbagliato e non responsabile delle proprie azioni. La sua versione della storia gioca con il pregiudizio sessista e tipicamente occidentale che vede le donne della Jihad solo come accessori e non come soggetti attivi. Tooba è la ragazza amichevole, intelligente e remissiva che vediamo sullo schermo? O è un’estremista violenta e pericolosa?

L’intervista offre un’interessante riflessione sulla guerra santa islamica dal punto di vista delle donne che hanno fatto parte del califfato, combattenti e carnefici esse stesse.

A TUTTO SCHERMO nasce con l’obiettivo di intercettare tutta una serie di titoli italiani che hanno avuto poca tenitura in sala, a causa di mere logiche di mercato, o sono al momento transitati solo nel circuito festivaliero, per dar loro una nuova vita, una nuova possibilità di visione per un pubblico più ampio e variegato ormai abituato a nuove modalità di visione.

A TUTTO SCHERMO è un progetto a cura della Rete degli Spettatori in collaborazione con CG Entertainment, e con Cinefilos.it media partner dell’iniziativa. Iniziativa realizzata con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura

A Trieste il Festival dei 1000 Occhi

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A Trieste il Festival dei 1000 Occhi

TRIESTE – Arrivato quest’anno alla sua decima edizione, il Festival “I Mille Occhi – Festival Internazionale del Cinema e delle Arti”, avrà come titolo “Vertigo” e si svolgerà al

A Torino torna il Festival Cinemambiente

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A Torino torna il Festival Cinemambiente

Il festival Cinemambiente rinnova il suo appuntamento con Torino ma in una stagione diversa, dal 1 al 6 giugno, per evitare troppi affollamenti autunnali di festival nel capoluogo subalpino.

A tor bella monaca non “piove” mai, recensione del film di Marco Bocci

Attore di cinema e teatro, volto televisivo di film e serie di successo, diretto tra gli altri da Avati, Ronconi e Sollima, per cui ha interpretato il ruolo di Nicola Scialoja nella serie tv Romanzo Criminale, che gli ha dato la prima notorietà, Marco Bocci passa dietro la macchina da presa con A tor bella monaca non “piove” mai, in sala dal 28 novembre, per raccontare una storia in parte ispirata da una vicenda personale, già narrata nel suo esordio da scrittore con il romanzo omonimo.

Mauro (Libero De Rienzo) è un quasi quarantenne mite e rispettoso delle regole. Ama Samantha (Antonia Liskova) e anche se lei lo ha lasciato per un facoltoso medico, punta a riconquistarla. Ancora vive di lavoretti e della “paghetta” della nonna, perché se oggi trovare lavoro è difficile per tutti, a Tor Bella Monaca è ancora più difficile. Suo fratello Romolo (Andrea Sartoretti) ha dei precedenti ma, scontata la pena, ha una nuova vita, una famiglia, un lavoro e nessuna intenzione di tornare sui suoi passi. Lotta ogni giorno per scrollarsi di dosso l’immagine del delinquente. Il padre Guglielmo (Giorgio Colangeli) assieme alla madre Maria (Lorenza Guerrieri) non si dà pace perché il suo negozio è occupato da mesi da un inquilino moroso, eppure non c’è modo di cacciarlo. La situazione precipita quando la nonna muore, lasciando la numerosa famiglia senza la pensione indispensabile per andare avanti. È allora che Mauro pensa di dare una svolta alla sua vita organizzando con due amici una rapina ai danni della mafia cinese.

A tor bella monaca non “piove” mai, l’opera prima di Marco Bocci

Con la sua opera prima da regista Marco Bocci si mette in gioco e fa alcune buone scelte. Innanzitutto, rinuncia a mettersi anche davanti alla macchina da presa, se non per una fugace apparizione, dedicandosi in modo più attento alla regia e andando a cercare un pubblico diverso da quello che lo segue come attore.

Inoltre, il regista racconta ciò che conosce: una periferia che ama e che ha vissuto, quella del quartiere romano di Tor Bella Monaca, su cui sembra pesare un pregiudizio – come sui protagonisti Mauro e Romolo, ingabbiati in ruoli che non riescono a scrollarsi di dosso. È al centro delle cronache ma anche spesso ritratta al cinema nel suo lato oscuro, criminale e con esso identificata. Il legame tra il regista e questa realtà si percepisce, dando vita e verità al film.

In periferia certe contraddizioni emergono in maniera più eclatante, ma essa è anche l’occasione per affrontare questioni riguardanti ogni latitudine. Il film mostra ciò che accade quando il tessuto sociale non offre prospettive e le istituzioni latitano. Ecco il riferimento del titolo, A tor bella monaca non piove mai: “piove” in gergo indica l’arrivo della polizia. Mentre qui la polizia, le istituzioni in genere, non ci sono quando i cittadini ne hanno bisogno. L’assenza di pioggia è anche assenza d’acqua che nutre la vita, indispensabile affinché non tutto secchi e inaridisca, dentro e fuori l’animo umano. Non a caso l’unico personaggio che versa lacrime è Romolo, anche l’unico ad essere riuscito a ripartire dalla sua umanità e a rifiutare il determinismo dell’ambiente.  Andrea Sartoretti interpreta con efficacia il ruolo più complesso del film, con la maggiore evoluzione. Romolo è forse il più stabile, ma ancora in conflitto con sé stesso e con l’ambiente esterno.

A tor bella monaca non “piove” mai – cattivi si nasce o si divente?

A tor bella monaca non “piove” mai recensioneIn questo contesto, Mauro e gli altri, non possono che trovare le proprie soluzioni ai problemi, anche se per farlo tradiscono, per poco, la loro indole di “buoni” per diventare “cattivi”, subendone le conseguenze. Sottotitolo del film è, appunto, cattivi si nasce o si diventa? È chiara la risposta del regista, che attribuisce la responsabilità di questo incattivirsi proprio al vuoto lasciato dalle istituzioni. La tesi può non essere condivisa, ma invita a riflettere.

Da attore, poi, Bocci sceglie un ottimo cast, creando un gruppo affiatato di interpreti, tutti in parte, con una grande attenzione anche per i piccoli ruoli – tra questi spicca Giordano De Plano nei panni di Ruggero, ex poliziotto, sprofondato in abissi di dolore e disagio, distrutto da una tragedia che non ha avuto giustizia.  Antonia Liskova si adatta bene a un ruolo per lei inusuale.

Il film ha un buon ritmo ed è narrativamente coeso. Si illumina con ironia, sarcasmo e momenti divertenti, perfino grotteschi, un contesto spesso drammatico e disperante.

Ritratto vivido ed efficace di una romanità verace

Stilisticamente, A tor bella monaca non “piove” mai paga però un evidente tributo, come in parte nei contenuti. Nel lavoro vi sono soprattutto echi di Sollima – in particolare quello di ACAB – nell’estrema cura delle inquadrature e nella ricerca del dettaglio, come nello spazio lasciato ai silenzi supportati da un commento sonoro espressivo e preponderante. Bocci mostra però un senso estetico interessante nella resa visiva della periferia e non solo, coadiuvato dalla fotografia di Federico Annicchiarico e dal montaggio di Luigi Mearelli. Anche la colonna sonora, curata da Emanuele Frusi, ha buone carte da giocare. Ritmi tecno-elettro accompagnano i momenti d’azione, mentre Rock’n’roll robot di Alberto Camerini sparata a tutto volume dal vicino è perfetta per mettere a dura prova i nervi  di Guglielmo, oltre che simbolo di certi atteggiamenti e modi di vita che finiscono per avere il sopravvento.

Il film è il ritratto vivido ed efficace di una romanità verace nella sua amara quotidianità, più che quello di una Roma criminale, mentre la riflessione aperta dal film travalica i confini della capitale e diventa discorso più ampio su un contesto sociale ed istituzionale che sembra tirar fuori il peggio da ognuno, dove vige la legge del più forte e si è costretti alla guerra tra poveri. Una società in cui è radicato il pregiudizio, chiusa alla complessità delle cose, che vede tutto bianco o nero, o grigio come il cemento della torre R11 a Tor Bella Monaca.

A tor bella monaca non “piove” mai: interviste ai protagonisti

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A tor bella monaca non “piove” mai: interviste ai protagonisti

Il regista Marco Bocci e i protagonisti Libero De Rienzo, Andrea Sartoretti, Antonia Liskova e Giorgio Colangeli hanno risposto alle domande di Scilla Santoro di Cinefilos.it, in occasione della presentazione alla stampa di A tor bella monaca non “piove” mai, dal 28 novembre al cinema.

A tor bella monaca non “piove” mai, recensione del film di Marco Bocci

Mauro (Libero De Rienzo) è un quasi quarantenne mite e rispettoso delle regole. Ama Samantha (Antonia Liskova) e anche se lei lo ha lasciato per un facoltoso medico, punta a riconquistarla. Ancora vive di lavoretti e della “paghetta” della nonna, perché se oggi trovare lavoro è difficile per tutti, a Tor Bella Monaca è ancora più difficile. Suo fratello Romolo (Andrea Sartoretti) ha dei precedenti ma, scontata la pena, ha una nuova vita, una famiglia, un lavoro e nessuna intenzione di tornare sui suoi passi. Lotta ogni giorno per scrollarsi di dosso l’immagine del delinquente. Il padre Guglielmo (Giorgio Colangeli) assieme alla madre Maria (Lorenza Guerrieri) non si dà pace perché il suo negozio è occupato da mesi da un inquilino moroso, eppure non c’è modo di cacciarlo. La situazione precipita quando la nonna muore, lasciando la numerosa famiglia senza la pensione indispensabile per andare avanti. È allora che Mauro pensa di dare una svolta alla sua vita organizzando con due amici una rapina ai danni della mafia cinese.

A To Z 1×04: anticipazioni

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A-To-Z-1x04Si intitola D Is for Debbie, A To Z 1×04, la quarta puntata della prima stagione della serie televisiva A To Z, che andrà in onda sul network americano NBC

In A To Z 1×04 quando la zia di Zelda muore improvvisamente, la ragazza non sa se chiedere ad Andrew di partecipare ai funerali e quest’ultimo cerca di starle vicino senza essere invadente; intanto, Stu e Stephie si contendono le attenzioni di un musicista e Big Bird decide di fare dei tagli al superfluo come solo lei sa fare.

A To Z 1×02: anticipazioni e promo

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Si intitola B Is for Big Glory, A To Z 1×02, la seconda puntata della prima stagione della serie televisiva A-to-Z, che andrà in onda sul network americano NBC. 


In A To Z 1×02  Andrew e Zelda hanno trascorso una serata molto romantica, ma ancora non sanno bene a che punto sono con il loro rapporto e per questo Andrew,incoraggiato da Stu, esce con una collega e fa finta che vada tutto bene; intanto, Big Birdrevoca la politica della non socializzazione sul posto di lavoro ed incoraggia i suoi dipendenti a provare a conoscersi usando l’applicazione che è stata creata per il sito di appuntamenti.

A To Z 1×01: anticipazioni e promo

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E’ oggi il grande giorno del debutto di A To Z 1×01, la nuova serie televisiva trasmessa dal network americano NBC. La prima puntata della prima stagione che si intitolerà A Is for Acquaintances. 

https://www.youtube.com/watch?v=-FKlRDYy_7o

In A To Z 1×01, scopriremo come Andrew e Zelda sono diventati una coppia; i due si vedono alla sede di un noto sito di appuntamenti online dopo che Zelda ha incontrato tramite il suggerimento del sito un ragazzo totalmente sbagliato per lei e sebbene i due a primo impatto notano subito le loro differenze, un brivido corre lungo la loro schiena quando si conoscono e Zelda pensa che sia la volta buona, mentre Andrew è convinto che lei sia la ragazza col vestito argentato che aveva conosciuto anni fa ad una festa.

A to Z 1×03: anticipazioni sul prossimo episodio

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A to Z 1x03Si intitola C Is for Curiouser & CuriouserA to Z 1×03, la terza puntata della prima stagione della serie televisiva A to Z, che andrà in onda sul network americano NBC

In A to Z 1×03 Andrew e Zelda decidono di impicciarsi l’uno nella cronologia dell’altro e scoprono cose che non avrebbero voluto sapere; intanto, anche Big Bird decide di farsi gli affari degli altri per scoprire quello che i dipendenti pensano realmente di lei e Stuinsegna a Stephie come riconoscere il ragazzo perfetto quando va ad un appuntamento.

A Thousand Times Goodnight trailer con Juliette Binoche

A Thousand Times Goodnight trailer con Juliette Binoche

Guarda il primo trailer di A Thousand Times Goodnight, il dramma con il premio Oscar Juliette Binoche e Nikolaj Coster-Waldau (Game of Thrones).

A Thousand And One, la recensione del film premiato al Sundance

A Thousand And One, la recensione del film premiato al Sundance

Subito dopo la presentazione al Teatro Antico, dal Taormina Film Fest 2023 arriva nei cinema A Thousand And One, opera prima della statunitense A. V. Rockwell, già vincitrice del Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival 2023 e che Lucky Red e Universal Pictures International Italy distribuiscono nei nostri cinema a partire dal 29 giugno. Ad accompagnare una vicenda che attraversa la storia di New York, mostrando una faccia diversa della cosiddetta Grande Mela, complementare a quella più folcloristica o turistica che molti si accontentano di vedere.

Inez e Terry, americani di serie B

la storia di Inez, una donna determinata e impetuosa interpretata dalla cantante Teyana Taylor, uno spirito libero costretto a vivere ai margini della società e insieme una madre ferocemente decisa a garantire un futuro al figlio Terry, di 6 anni (sullo schermo Aaron Kingsley Adetola, con Aven Courtney e Josiah Cross a prenderne il posto nelle successive fasi della crescita), a ogni costo. Anche a costo di rapirlo, sottraendolo al sistema di affidamento dello Stato e nascondendosi dietro una nuova identità. Qualcosa che sembra essere precluso a quelli come lei – come la possibilità di una casa e di una stabilità – soprattutto in una città in così grande cambiamento, ma nella quale non è facile poter avere tutti gli stessi diritti. Tanto più se hai la pelle nera.

A Thousand And One, le tante Americhe nascoste

Una delle peggiori abitudini dei tempi e dei luoghi che viviamo è quella di identificare con il termine ‘Americano‘ tutto ciò che riguarda gli Stati Uniti e i suoi abitanti, ignorando tanto i canadesi quanto intere nazioni del centro e del Sud del continente, che generalmente tengono a volersi distinguere dagli statunitensi, appunto. Termine che già in sé nasconde non poche complessità e conflitti al suo interno, come si vede anche nella storia raccontata dalla  Rockwell.

Dove Harlem è diversa da quella del Gospel e della 125th st che normalmente attirano i viaggiatori, dalla retorica dell’Apollo e dell’orgoglio di una comunità che ancora oggi fatica a veder riconosciuti i propri diritti o a non essere discriminata (purtroppo, come altre). E dove la rappresentazione segue la trasformazione del quartiere senza risparmiare nulla allo spettatore nel suo attraversare diverse epoche, dagli anni ’90 di Rudy Giuliani al nuovo millennio di Michael Bloomberg.

A THOUSAND AND ONE
Teyana Taylor stars as “Inez de la Paz” in writer/director A.V. Rockwell’s A THOUSAND AND ONE, released by Focus Features. Credit: Courtesy of Aaron Ricketts/Focus Features

Harlem come la Sicilia letteraria: un luogo di ‘vinti’

Ma soprattutto restituendo – anche visivamente, grazie a scelte intelligenti di luci e fotografia – con grande onestà la verità di una vita difficile, costantemente fuori dai radar delle istituzioni (spesso dimentiche del loro ruolo, al servizio del cittadino) e ostinatamente contro. Non a caso quella di Inez, non è più solo lotta per la sopravvivenza, ma un bisogno di riconoscimento che va al di là dei documenti e di risarcimento, dopo una vita di sopraffazione.

Non c’è pace per questi personaggi, dei ‘Vinti’ – pur dalla parte opposta dell’Oceano e lontani dal Mediterraneo – in cerca di rivalsa, schiavi del proprio rancore e vittime pressoché impotenti di ogni sopruso. Una realtà che la protagonista combatte fino alla fine, nel tentativo di realizzare una catarsi forse illusoria, a differenza del più solido Lucky, personaggio maschile ben reso da William Catlett (The Devil You Know, Gli ultimi giorni di Tolomeo Grey, Black Lightning, Lovecraft Country) e protagonista di una evoluzione più evidente seppur con meno ombre.

Sono molti i non detti lasciati alla sensibilità del pubblico, quelli nei quali si nasconde la vera forza di questo A Thousand And One, che sin dal titolo suggerisce simboli da decifrare. Nello specifico, di una location nella quale all’unità di luogo si sovrappone una solo apparente staticità temporale e insieme la conferma di un destino ineluttabile che condanna alla sconfitta di ogni aspirazione, persino quelle più elementari, di un letto, un tetto, un padre, una madre.

A Thousand And One dal 29 giugno distribuito da Lucky Red e Universal Pictures

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Opera prima della regista statunitense A. V. Rockwell, A Thousand And One è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2023 dove ha vinto il Gran Premio della Giuria per un film Drammatico. In Italia il film sarà presentato alla 69° edizione del Taormina Film Festival.

Protagonista la cantante Teyana Taylor nel ruolo di una madre ferocemente decisa a garantire un futuro al figlio. A Thousand And One è un’ode al potere della famiglia, unica ancora di salvezza in un mondo in evoluzione che si disinteressa delle vite degli ultimi.

Al cinema il prossimo 29 giugno distribuito da Lucky Red e Universal Pictures International Italy.

La trama di A Thousand And One

Inez (Teyana Taylor), una donna determinata e impetuosa, rapisce il figlio Terry, di sei anni, dal sistema di affidamento nazionale. Aggrappandosi uno all’altro, madre e figlio cercano di ritrovare il senso di casa, di identità e di stabilità in una New York in rapido cambiamento.

A testa alta: trama e cast del film con Dwayne Johnson

A testa alta: trama e cast del film con Dwayne Johnson

Dopo aver lasciato il ring di wrestling per il cinema, e aver recitato nei grandi successi Il Re Scorpione e Il tesoro dell’Amazzonia, Dwayne Johnson ha nel 2004 preso parte ad un nuovo importante progetto basato su una storia vera. Si tratta del film A testa alta, diretto da Kevin Bray, crime d’azione incentrato su un uomo deciso a portare ordine e pulizia nella sua città natale, invasa da criminalità e corruzione. Una storia che si presentava dunque da subito particolarmente adatta a Johnson, che con il suo fisico imponente ha sfoggiato una volta di più una gran presenza scenica.

Come accennato, il film è basato sulle vicende riguardanti lo sceriffo della contea di McNairy, nel Tennessee, anch’egli ex wrestler come Johnson. Questi è infatti noto per la sue ferrea battaglia contro la prostituzione, il gioco d’azzardo e altri vizi simili presenti nel suo territorio. Le sue vicende divennero così note da aver ispirato libri, canzoni, serie TV e diversi film, tra cui il più famoso è Un duro per la legge, del 1974, di cui A testa alta è un esplicito remake. Nonostante ciò, sono diversi gli elementi differenti tra le due opere. In particolare, l’ambientazione è naturalmente stata portata alla contemporaneità, con il protagonista ora intento a combattere contro un traffico di droga.

A testa alta si affermò come un buon successo al momento della sua uscita, ottenendo un guadagno di quasi 60 milioni di dollari. Per gli appassionati dei film di questo genere, con il celebre The Rock come protagonista, si tratta ancora oggi di un titolo imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

A testa alta: la trama del film

Protagonista del film è Chris Vaughn Jr., soldato in congedo delle forze speciali che decide di ritornare al proprio paese natale per ricominciare una nuova vita. Tuttavia, per il tempo che è stato lontano le cose sono profondamente cambiate in città, la cui atmosfera è ora particolarmente più cupa e meno piacevole. La segheria dove lavorava il padre di Chris è ora stata chiusa e al suo posto è stato istituito un ricco casinò, principale fonte di reddito della città. Questo è gestito da Jay Hamilton, vecchio rivale e compagno di liceo di Chris. Ben presto, il protagonista si renderà conto di quanto profonda e marcia sia l’influenza di Jay sulla città.

Non solo scopre che la sua ex fiamma Deni lavora come spogliarellista sottopagata all’interno del casinò, ma che in questo oltre al gioco d’azzardo si commercia anche droga. Proprio a causa di questa sua nipote Pete si riduce in fin di vita. È la goccia che fa traboccare il vaso, e che spingerà Chris ad intraprendere una vera e propria guerra contro Jay e il suo casinò. Consapevole del fatto che anche gli uomini di legge sono dalla parte di quest’ultimo, Chris potrà fare affidamento solo sulla propria forza. Deciso a farsi eleggere come nuovo sceriffo, egli potrà solo così aver la possibilità di sgominare dall’interno quel luogo di perdizione.

A testa alta cast

A testa alta: il cast del film

Protagonista del film, nei panni di Chris Vaughn Jr. è dunque l’ex wrestler Dwayne Johnson. All’epoca delle riprese di questo film egli era però ancora solito calcare il ring, e l’allenamento che ciò gli richiedeva gli tornò utile anche in vista delle riprese. L’attore poté però fare affidamento su suo cugino, il quale partecipò come controfigura per le scene più pericolose. Johnson ha in seguito raccontato di aver accettato il ruolo poiché sentiva che era la cosa giusta da fare. Grazie a questo ha potuto guadagnare ulteriore fama nel cinema, ottenendo sempre più ruoli di rilievo.

Accanto a lui, nei panni del rivale Jay Hamilton vi è invece l’attore Neal McDonough, noto per le serie Justified, Arrow e Legends of Tomorrow. Johnny Knoxville, noto per essere la star principale della serie televisiva Jackass, è qui presente nei panni di Ray Templeton, amico fidato del protagonista. Michael Bowen è invece presente nel ruolo dello sceriffo Stan Watkins, mentre Kevin Durand è Booth, capo della sicurezza del casinò. John Beasley interprete Chris Vaughn Sr., Kristen Wilson è Michelle Vaughn e Barbara Tarbuck è Connie Vaughn. Il nipote Pete è interpretato da Khleo Thomas, mentre Deni ha il volto di Ashley Scott. Il film segna inoltre l’esordio di Cobie Smulders, qui indicata come “Bellezza Esotica”.

A testa alta: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Prima di vedere tali sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. A testa alta è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 22 maggio alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

A Teacher: quando esce, trama, cast e dove vederla

A Teacher: quando esce, trama, cast e dove vederla

A Teacher è l’annunciata nuova serie tv targata HULU che esplora una relazione inappropriata tra un’insegnante e il suo studente e il danno che ne è derivato. La serie è stata creata da Hannah Fidell e si basata sull’omonimo film del 2013.

A Teacher: quando esce e dove vederla in streaming

La serie debutterà in streaming con i primi tre episodi il 10 novembre, esclusivamente su FX su Hulu.

A Teacher: la trama e il cast

A Teacher esplora la storia dietro la foto segnaletica di un’insegnante di liceo femminile sorpresa in una relazione con il suo studente maschio, rivelando le complessità e le conseguenze di queste relazioni illegali.

Nella serie protagonisti sono Kate Mara nei panni di Claire, una popolare giovane insegnante in una scuola superiore del Texas. Nick Robinson nel ruolo di Eric, un anziano americano. Ashley Zukerman nei panni di Matt, il marito affettuoso e solidale di Claire con un fascino infantile e un lato creativo che reprime da anni. Marielle Scott è Kathryn, un’insegnante di francese a Westerbrook e l’ultima amica di Claire. Shane Harper nel ruolo di Logan, il fratello minore di Cody. Adam David Thompson nei panni di Nate, un ex ufficiale di polizia militare e attuale che è il fratello maggiore di Claire, un bravo ragazzo che finge di essere duro perché il lavoro lo richiede.

Nei ruoli ricorrenti troviamo invece Rya Kihlstedt nei panni di Sandy, la laboriosa madre della classe operaia di Eric che è stata sola per tutta la vita. Camila Perez nel ruolo di Alison, l’ex fidanzata di Eric, socialmente consapevole e ben intenzionata. Cameron Moulène nei panni di Cody, un confratello e fratello maggiore di Logan. Ciara Bravo come Mary e Charlie Zeltzer nei panni di Phil Walker, il fratellino di Eric.

A Teacher: trailer

A Teacher: episodi

  • S1 Episodio 1×01 “Episodio 1” – Claire inizia il suo primo giorno di insegnamento in una nuova scuola e incontra i suoi studenti, incluso Eric, un senior nella sua classe di inglese AP. “Episodio 1” è stato scritto e diretto da Hannah Fidell.
  • S1 Episodio 1×02 “Episodio 2” – Eric viene catturato per aver bevuto minorenne e un nuovo amico lo aiuta a salvarlo. Claire porta Eric in gita in un college vicino. “Episodio 2” è stato  scritto e diretto da Hannah Fidell.
  • S1 Episodio 1×03 “Episodio 3” – Le tensioni sorgono mentre Claire e Matt esplorano le opzioni di gravidanza. Claire accompagna il ballo del ritorno a casa ed Eric viene pulito sui suoi veri sentimenti. scritto da: “Episodio 3” è stato scritto da Andrew Neel e diretto da Hannah Fidell.

A Teacher 1×04

“Episode 4” – Claire delinea le regole che Eric deve seguire mentre la loro relazione prende una svolta drammatica. “Episode 4” scritto da: Ruby Rae Spiegel e diretto da Gillian Robespierre

  • S1 Episodio 1×05 “Episode 5” Claire ed Eric partono per un viaggio segreto per festeggiare il suo 18 ° compleanno. Scritto da Rosa Handelman e diretto da Andrew Neel.

 

  • S1 Episodio 1×06 “Episode 6” Mentre il mondo di Claire inizia a sgretolarsi, un incerto Eric è costretto a rivelare dettagli intimi della sua relazione. Scritto da Andrew Neel e diretto da Gillian Robespierre.

In S1 Episodio 1×08 “Episode 8” Claire tenta di ricominciare la sua vita. Tuttavia, non tutti sono pronti per lei per voltare pagina. Scritto da Rosa Handelman e diretto da Hannah Fidell.

In S1 Episodio 1×08 “Episode 9” Claire ed Eric hanno raggiunto separatamente i loro punti di rottura. “Episode 9” è stato scritto da Boo Killebrew e diretto da Hannah Fidell.

A Tale of Love and Darkness: trailer dell’esordio alla regia di Natalie Portman

Dopo la presentazione al Festival di Cannes 2015, la Focus World ha finalmente diffuso online il primo trailer ufficiale di A Tale of Love and Darkness, debutto alla regia del premio Oscar Natalie Portman (Closer, Thor, Il cigno nero). La pellicola è un adattamento dell’omonimo libro di memorie di Amos Oz.

Il film uscirà in America il prossimo 19 agosto. Il cast include, oltre alla stessa Portman, anche Shira Haas, Ohad Knoller, Makram Koury, Amir Tessler e Gilad Kahana.

Di seguito la trama dell’omonimo romanzo da cui è tratto il film:

Un dramma basato sulle memorie di Amos Oz, scrittore, giornalista e fautore della creazione di due Stati come soluzione del conflitto israelo-palestinese. Fania cresce il figlio nella Gerusalemme nel periodo della creazione dello stato di Israele. La problematica vita coniugale e la difficile integrazione in una terra straniera, la porteranno a combattere la depressione rifugiandosi in un mondo di sogni.

Natalie Portman - A Tale of Love and DarknessL’ultima volta che abbiamo visto Natalie Portman sul grande schermo è stato in Thor The Dark World. L’attrice ha poi preso parte a Knight of Cups di Terrence Malick e al western Jane Got a Gun di Gavin O’Connor (entrambi inediti in Italia).

Prossimamente vedremo Natalie Portman in Jackie, biopic diretto da Pablo Larrain dedicato alla vita della First Lady Jackie Kennedy. Nel futuro dell’attrice figurano anche il drammatico Planetarium al fianco di Lily-Rose Deep (la figlia di Johnny Depp), lo sci-fi Annihilation diretto da Alex Garland (acclamato regista di Ex Machina), il prossimo film di Terrence Malick dal titolo Weightless e il nuovo progetto del canadese Xavier Dolan dal titolo The Death and Life of John F. Donovan.

LEGGI ANCHE Natalie Portman è Lady Kennedy nella prima foto di Jackie

Fonte: Collider

A Tale of Love and Darkness: clip dall’esordio alla regia di Natalie Portman

Verrà presentato tra pochi giorni a Cannes 2015, e noi vi mostriamo grazie a ComingSoon.net una prima clip dal film A Tale of Love and Darkness, debutto alla regia di Natalie Portman.

Di seguito la trama dell’omonimo romanzo da sui è tratto il film:

Natalie Portman - A Tale of Love and Darkness
Natalie Portman – A Tale of Love and Darkness

Un dramma basato sulle memorie di Amos Oz, scrittore, giornalista e fautore della creazione di due Stati come soluzione del conflitto israelo-palestinese. Fania cresce il figlio nella Gerusalemme nel periodo della creazione dello stato di Israele. La problematica vita coniugale e la difficile integrazione in una terra straniera, la porteranno a combattere la depressione rifugiandosi in un mondo di sogni.

A tale of Costumes: la mostra alla maison Vuitton a Roma

A tale of Costumes: la mostra alla maison Vuitton a Roma

Si intitola A tale of Costumes la mostra che nella maison Vuitton a Roma permetterà di ammirare alcune creazioni realizzate dai grandi costumisti italiani per la settima arte e per fortunate attrici che hanno indossato i costumi.

Ecco alcuni esempi dei magnifici abiti in mostra:

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Creazioni di Pietro Tosi, Gabriella Pescucci, Maurizio Millenotti e altri artisti dell’artigianato e della sartoria italiana.

A Tale Dark and Grimm è il nuovo progetto di Henry Selick

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Lo scorso anno, la FilmNation Entertainment ne aveva annunciato la realizzazione. Adesso, l’adattamento cinematografico del libro per bambini A Tale Dark and Grimm di Adam Gidwitz ha finalmente trovato il suo regista, come rivelato da Screen Daily. Si tratta di Henry Selick, regista di numerosi capolavori d’animazione come The Nightmare Before Christmas, James e la pesca gigante e il più recente Coraline e la porta magica.

Il film, progettato come live action, quindi con attori in carne e ossa, sarà ispirato ad alcuni tra i più raccapriccianti racconti dei fratelli Grimm e seguirà l’avventura di due orfanelli attraverso la parte più oscura e torbida del mondo delle favole. La sceneggiatura è opera dello stesso Selick in collaborazione con John Gunn e John W. Mann.

A Tale Dark and Grimm sarà prodotto da Aaron Ryder e Karen Lunder della FilmNation Entertainment in collaborazione con Marissa McMahon della Kamala Films.

Fonte: Coming Soon

A Syrian Love Story recensione

A Syrian Love Story recensione

Spesso si tende a dimenticare che dietro alle vicende politiche e militari del Medio Oriente ci sono le persone con le loro storie, i loro desideri e le loro aspettative. A unire privato e politico è il sentito documentario di Sean McAllister che ha guadagnato menzioni e riconoscimenti ai recenti Sheffield Doc/Fest e al Biografilm Festival di Bologna. Pur faticando a reperire i finanziamenti per portare a termine il suo progetto, McAllister è riuscito a filmare e riprendere l’odissea di una famiglia siriana a partire dal 2009 fino ai primissimi mesi del 2015.

Amer, di natali palestinesi, e Raghda si innamorano nell’ultimo dei luoghi immaginabili per una relazione amorosa: la prigione siriana dove entrambi sono rinchiusi per il loro attivismo politico contro il regime di Assad e dove entrano in contatto parlando attraverso un piccolo foro in un muro. Si sposano non appena escono dal carcere e creano una famiglia. Quando però Sean McAllister si avvicina, nel 2009, alla loro storia, Raghda si trova nuovamente in stato di arresto, mentre Amer cresce da solo i figli più giovani della coppia, Bob e Kaka, e cerca di fomentare con manifestazioni di protesta il clima di rivolta per ottenere la liberazione della moglie. Raghda torna finalmente a casa, ma il dramma è alle porte. Anche Sean viene imprigionato per cinque giorni a Damasco e gli viene confiscata la telecamera con il girato realizzato a casa di Amer. I membri della famiglia, che già si nascondevano nel campo palestinese di Yarmouk a Damasco, non possono più restare in Siria e fuggono in Libano, da dove chiedono – e ottengono – lo status di rifugiati politici in Francia.

La peculiarità di A Syrian Love Story è il punto di vista scelto dal documentarista britannico, che non assume uno sguardo neutrale sulla vicenda e i suoi protagonisti, ma anzi intreccia con loro dialoghi e rapporti profondi, potremmo dire quasi intimi, incalzando i suoi interlocutori con domande private, spesso scomode, sui loro sentimenti ed emozioni. A Syrian Love Story offre così il ritratto di un matrimonio che si sfalda, lacerato dalle ferite della dolorosa separazione dal proprio paese; un’appartenenza che per Raghda riveste una componente identitaria molto forte. Il suo senso di frustrazione e impotenza, scaturito dal fatto di essere lontana dalla Siria in un periodo cruciale come quello della sanguinosa rivoluzione scoppiata nel 2011, le impedisce infatti di essere una compagna e una madre serena.

A Syrian Love Story è un documentario che colpisce non certo per il suo apparato tecnico o la sua estetica, ma per il coraggio e la sincerità con cui mostra gli effetti della guerra e della violenza sulle relazioni familiari e personali, restituendo l’inedito ritratto di una donna la cui vocazione all’impegno politico si scontra con gli affetti a lei più cari.

A Sydney Sweeney è stato offerto il ruolo di Black Cat in Spider-Man 4? [RUMOR]

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Un altro giorno, un’altra indiscrezione sul casting di Sydney Sweeney, e questa volta alla giovane e richiestissima star di Anyone But You sarebbe stata offerta la possibilità di interpretare un personaggio di cui è stata fan-cast per diverso tempo.

Secondo My Time To Shine Hello, Sweeney avrebbe ricevuto l’offerta di interpretare Black Cat, la Gatta Nera in Spider-Man 4.

Naturalmente, Sydney Sweeney è già apparsa in Madame Web della Sony Pictures nel ruolo di Spider-Woman, ma abbiamo già sentito che ha avuto colloqui con i Marvel Studios per un ruolo diverso. Inoltre, la pessima performance al botteghino di Madame Web rende altamente improbabile un sequel, e non crediamo che la Sony o la Marvel decidano di rivisitare questi personaggi in altri progetti.

Quanta fiducia dovremmo riporre in questa storia? Sweeney è una merce che scotta a Hollywood, quindi non avremmo problemi a credere che la Marvel la contatti e cerchi di riportarla all’ovile nel ruolo di Felicia Hardy. Detto questo, questo particolare “insider” è diventato molto meno affidabile negli ultimi tempi dopo aver pubblicato alcuni scoop piuttosto significativi l’anno scorso.

Cosa ne pensate? Vi piacerebbe vedere Sydney Sweeney vestire i panni della Gatta Nera nel prossimo film di Spider-Man?

A parte le indiscrezioni, sappiamo ancora molto poco su come si sta delineando Spider-Man 4. Si ritiene che Tom Rothman della Sony e Kevin Feige, capo dei Marvel Studios, abbiano avuto delle divergenze per quanto riguarda la trama generale, con quest’ultimo che spera di ridimensionare gli elementi del Multiverso per una storia più piccola. Rothman, invece, si dice che voglia capitalizzare il successo di No Way Home riportando Tobey Maguire e Andrew Garfield nei rispettivi ruoli di Peter Parker.

 Tom Holland tornerà ovviamente a vestire i panni di Spidey nel MCU insieme a Zendaya nel ruolo di MJ, ma si ritiene che l’attore sia “sempre più diffidente” nei confronti dell’iconico eroe, per cui questa potrebbe essere la sua ultima uscita da solista nei panni del wall-crawler – anche se quasi certamente avrà un ruolo in uno dei due prossimi film degli Avengers.

“Abbiamo i migliori del settore che lavorano per qualsiasi storia”, ha dichiarato Holland in una recente intervista. “Ma finché non l’avremo risolta, abbiamo un’eredità da proteggere”, ha spiegato Holland. “Il terzo film è stato così speciale sotto tanti aspetti che dobbiamo assicurarci di fare la cosa giusta”.

A Star Is Born: trama, cast e curiosità sul film con Lady Gaga

A Star Is Born: trama, cast e curiosità sul film con Lady Gaga

Affermatasi grazie a brani come Poker Face, Bad Romance e Alejandro, la cantante Lady Gaga ha negli ultimi anni ricoperto anche il ruolo di attrice per alcuni film e serie TV, interpretando però per lo più personaggi secondari. Nel 2018 è invece arrivata la sua grande occasione grazie al film A Star Is Born (qui la recensione), che non solo l’ha vista recitare nel ruolo di protagonista ma anche guadagnare alcuni dei maggiori onori della sua carriera. Diretto da Bradley Cooper, qui alla sua prima prova come regista dopo tanti anni di sola recitazione, il film è il terzo rifacimento del musical È nata una stella del 1937.

Prima di questo nuovo adattamento, la versione più celebre era quella del 1976, interpretata da Barbra Streisand e Kris Kristofferson. A dirigere questa nuova traspozione doveva poi inizialmente esserci il premio Oscar Clint Eastwood, il quale però si tirò poi indietro lasciando il posto a Cooper. L’attore decise dunque di riproporre la storia già nota arricchendola però di nuovi dettagli, come anche di un tocco più contemporaneo nelle tematiche trattate. Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, A Star Is Born è stato poi accolto in modo particolarmente entusiasta, venendo subito indicato come uno dei migliori film del suo anno.

Candidato a ben otto premi Oscar, tra cui miglior film, la pellicola si aggiudicò la statuetta per la miglior canzone per Shallow, eseguita dalla stessa Gaga. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Struggente, coinvolgente e ricco di emozioni, è un film decisamente imperdibile. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

A Star Is Born: la trama del film

Protagonista del film è la star della musica rock Jackson Maine, la cui carriera è però continuamente segnata dalle cattive abitudini di cui non riesce a fare a meno, in particolare quella per l’alcol. Quella che per lui sembra una vita senza più sorprese da offrire, lo sconvolge nuovamente nel momento in cui lo porta ad imbattersi in Ally Campana, una talentuosa ragazza che si esibisce come drag queen in un night club. Intuendo il potenziale di lei, Jackson inizia a coinvolgerla sempre di più nella sua attività di musicista, portandola infine ad ottenere una sempre crescente popolarità. Allo stesso tempo, tra i due si instaura una relazione particolarmente passionale. I problemi del passato di Jackson, però, rischieranno di rovinare quell’idillio.

A Star Is Born: il cast del film

Per interpretare il ruolo di Ally Campana era originariamente stata scelta la cantante Beyoncé. Questa però si tirò indietro per via di altri impegni e quando Cooper subentrò alla regia egli scelse Lady Gaga per il ruolo. Benché fosse profondamente diversa dal personaggio, l’attrice ha raccontato di essersi sentita estremamente coinvolta da lei, vivendo sulla propria pelle tutti i tormenti previsti dal racconto. Gaga contribuì moltissimo al personaggio, convincendo ad esempio Cooper della necessità di cantare davvero sul set e di non farlo in playback. Per la sua struggente interpretazione, la Gaga ha poi ricevuto la sua prima nomination all’Oscar come miglior attrice.

Nel ruolo del tormentato Jackson Maine, invece, vi è lo stesso Cooper. Proprio come il suo personaggio, anche lui ha avuto in gioventù problemi legati all’alcol ed alla droga. Interpretare Jackson è stato per lui un modo di riflettere su quel periodo. Per interpretare il cantante, inoltre, Cooper si è esercitato a lungo, arrivando infine a sfoggiare notevoli doti canore. Nel ruolo di Bobby Maine, il fratello maggiore di Jackson, vi è invece il noto attore Sam Elliott, il quale per la sua interpretazione ha ottenuto la sua prima nomination all’Oscar dopo decenni di carriera. Completano il cast Rafi Gavron nel ruolo di Rez Gavron, il produttore discografico di Ally e Andrew Dice Clay, il padre di Ally.

A Star Is Born storia vera

A Star Is Born: la vera storia dietro il film

Con l’arrivo del nuovo adattamento di È nata una stella, in molti si sono chiesti se quella raccontata fosse una storia vera o meno. Benché quella raccontata di base non sia una vicenda realmente avvenuta, è noto che ognuna delle quattro versioni esistenti presenta riferimenti a specifiche persone o eventi della realtà. Nel nuovo adattamento di Cooper, ad esempio, si possono ritrovare diverse similitudini tra il personaggio di Jackson Maine e il suo interprete. Come già accennato, entrambi hanno avuto problemi legati all’alcolismo e all’abuso di droghe, un elemento che Cooper ha enfatizzato per sentirsi più legato al personaggio.

Allo stesso modo il personaggio di Ally presenta alcuni tratti biografici simili a quelli di Lady Gaga. Come la protagonista del film, anche la cantante ha infatti iniziato la propria carriera esibendosi in luoghi frequentati prevalentemente dalla comunità LGBT, da lei sempre sostenuta. Sia Ally che la sua interprete sono poi caratterizzate da una personalità vivace e audace, con uno stile a suo modo eccentrico. Oltre a comuni tratti biografici, però, non vi è una storia vera da cui il film riprende le sue principali dinamiche, le quali sono invece ereditate dalle precedenti versioni di questa struggente vicenda.

A Star Is Born: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. A Star Is Born è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Infinity, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 17 novembre alle ore 21:20 sul canale Canale 5.

Fonte: IMDb

A Star Is Born: recensione del film di Bradley Cooper

A Star Is Born: recensione del film di Bradley Cooper

Il remake, specie di un grande classico del cinema, è sempre una procedura rischiosa; bisogna stare attenti a non commettere l’errore di violare la sacralità di alcune pellicole cercando allo stesso tempo di produrre qualcosa di originale e non troppo scontato. Citazione ma non imitazione, originalità senza stravolgimento: un compito non facile per il regista di turno. Eppure il coraggio e la dedizione di Bradley Cooper, per la prima volta dietro la macchina da presa, sono stati premiati. Il neo regista ha presentato, infatti, a Venezia 75 la sua prima opera, un remake contemporaneo del classico A Star Is Born con una protagonista d’eccellenza.

Il famoso musicista country rock Jackson Maine (Bradley Cooper) sta vivendo un momento di crisi artistica ed esistenziale quando conosce la vulcanica Ally (Lady Gaga). Lui è una star e lei una semplice cameriera che sogna un giorno di sfondare nel mondo della musica. Il loro incontro del tutto casuale segnerà l’inizio di una nuova e forse migliore vita per entrambi, una vita fatta di opportunità, musica e amore.

A Star Is Born Bradley Cooper

Dopo averlo visto ricoprire i ruoli più svariati come quello del cecchino in American Sniper o del festaiolo impazzito in Una Notte Da Leoni, finalmente Bradley Cooper si gode il suo vero momento di gloria con A Star Is Born. Interprete, co-sceneggiatore e regista, Cooper rende omaggio a uno dei classici del cinema più amati di sempre, realizzando un film che non ha nulla da invidiare alle sue tre versioni precedenti. Pur dovendo, infatti, fare i conti con coppie di attori del calibro di Janet Gaynor e Fredric March per la versione originale del 1937, di Judy Garland e James Mason per quella del 1954 e di Barbra Streisand e Kris Kristofferson per quella più amata del 1976, il duo Cooper/Gaga funziona alla perfezione.

Con barba lunga e incolta, capelli al vento, chitarra elettrica e voce graffiante, Bradley Cooper trasforma il suo Jack Maine in una vera e propria star, un artista maledetto dal fascino irresistibile che trova in Lady Gaga la sua perfetta metà. Già conosciuta e amata dal grande pubblico, Gaga stavolta dà il meglio di se stessa abbandonando la teatralità dei suoi estrosi costumi di scena in favore di un look acqua e sapone, rendendo la sua protagonista un mix quasi perfetto di talento esplosivo e vulnerabilità. Le canzoni struggenti e prepotenti di lui si fondono con la potenza vocale ed emotiva di lei dando vita a performance da brividi.

A Star Is Born Lady Gaga

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In A Star Is Born si parla indubbiamente di amore e musica e di come questi due elementi siano l’uno il combustibile dell’altro ma il film di Cooper si spinge molto più in là. Prendendo spunto dalle travagliate vite dei protagonisti, il regista affronta lo scottante ma sempre attuale tema della dipendenza da alcol e droghe e della forza a volte distruttiva della popolarità. Grazie all’incredibile alchimia tra Bradley e Gaga lo spettatore si trova non solo quindi ad assistere a questo melodramma musicale ma a esserne parte integrante.

Tutti gli elementi di questa incredibile opera prima sono in perfetto equilibrio, dalla travolgente colonna sonora, alla sceneggiatura così onesta e diretta, rafforzata dall’interpretazione emotivamente sfacciata dei due protagonisti. Si tratta di un remake contemporaneo un po’ fuori dalle righe, di un piccolo capolavoro di genere che, nella sua forse scontata semplicità, riuscirà a commuovere ed emozionare anche lo spettatore più scettico.

A star is born: la storia vera dietro il film di Bradley Cooper

A star is born: la storia vera dietro il film di Bradley Cooper

Un remake di un remake di un remake: Hollywood ha giocato in casa con A star is born (2018), film scritto, diretto e interpretato da Bradley Cooper e Lady Gaga, disponibile per il noleggio su Amazon Prime Video. Sebbene non vi siano conferme ufficiali del fatto che A star is born sia ispirato ad una storia vera, la genealogia della storia di Ally e Jackson è estremamente affascinante e stratificata, le cui radici affondano nell’epoca del muto, quando la grandiosa RKO faceva sognare il pubblico con i primi, grandissimi musical.

Partiamo dall’ultimo remake, per cui Lady Gaga ha inoltre vinto l’Oscar alla miglior canzone (Shallow): il film di Bradley Cooper si basa direttamente sul musical A star is born (1976) con Barbra Streisand e Kriss Kristofferson, rispettivamente nei ruoli di Esther, talentuosa cantante scoperta dal collega John, ormai sul viale del tramonto a causa di una dipendenza da alcool e droghe.

La sceneggiatura aggiorna la narrazione di A Star Is Born allo spirito di metà anni ’70 con grande abilità. La relazione Streisand-Kristofferson ritrae delicatamente un’alleanza libertaria senza prediche, quasi come un dato di fatto che richiede pochi problemi di ego. Particolarmente impressionante è una scena in cui i due litigano quasi violentemente e poi fanno pace culminando nella passione.

La Streisand nei panni di Esther Hoffman mostra al suo amante alcolizzato che è diventata proprio quello che lui voleva, una persona forte e consapevole del proprio sé. Eppure anche lei è una vittima della sua passione per lui; questo adattamento è, dopo tutto, una vera e propria storia d’amore moderna.

Questa versione segue in realtà l’adattamento del 1954 diretto da George Cukor, nonché secondo film più famoso di Judy Garland, che recita a fianco di James Mason nel ruolo di Norman Maine. In questo caso, Esther è una cantante il cui destino si incrocia con quello di Norman, attore in declino. Troviamo qui un James Mason di classe, ma il cui contrasto tra brillantezza artistica e condizione miserabile in cui riversa vengono esaltati dal technicolor e dalla magia del cinemascope e in cui la stella Judy Garland esplode grazie a una vocalità che scava nelle viscere, per alimentare il sogno di diventare una stella dei musical. Siamo davanti a una declinazione più edulcorata della trama, che addolcisce la tragedia, pur non sminuendone la portata.

Ma la versione originale di questo dramma struggente risale addirittura al 1937, anno di uscita di E’ nata una stella di William A. Wellman con Janet Gaynor e Fredric March protagonisti. I due interpretano Esther Blodgett, una ragazza di paese che approda nella rutilante Hollywood per diventare un’attrice famosa, e Norman Maine, che si innamora di lei e diventerà il suo pigmalione, aiutandola nella scalata verso le majors.

Oltre alle riprese nei luoghi simbolo di Tinseltown come il Grauman’s Chinese Theatre e l‘Hollywood Bowl, il film del ’37 include anche riferimenti a vere star e allusioni poco velate a vari magnati dello studio, faccendieri e membri della stampa. La Gaynor, talentuosa anche nel mimare, ha una deliziosa sequenza in cui tenta di impressionare i dirigenti di Hollywood con le sue imitazioni di Greta Garbo, Mae West e Katharine Hepburn mentre lavora in un catering. Wellman incluse anche i camei di numerose star in declino, tra cui il primo marito di Mary Pickford, Owen Moore, e la stessa ex moglie di Wellman, la star del cinema muto Helene Chadwick, che alcuni ipotizzano sia stata d’ispirazione per alcune sequenze chiave del film.

Il film di Wellman si è ispirato direttamente alla pellicola A che prezzo Hollywood? Distribuita dalla RKO nel 1932, tant’è che questa era decisa a fare causa per plagio alla casa di distribuzione del film del 1937. La cosa più interessante è però che, all’epoca delle prime, grandi riflessioni cinematografiche su cosa significasse essere artista ad Hollywood (Viale del tramonto e Singing in the rain sarebbero usciti, rispettivamente, nel 1950 e 1952) si dice che siano stati la stella del cinema muto Colleen Moore e il marito alcolista John McCormick ad ispirare la storyline dei due protagonisti di A star is born.

In realtà, un’altra probabile influenza, molti hanno ipotizzato, sarebbe stata la vicenda di Barbara Stankwyck, attrice e ballerina hollywoodiana che nel 1928 convolò a nozze con la star del vaudeville Frank Fay, proprio mentre stava per raggiungere l’apice della sua carriera e, al contrario, quella del marito si stava disintegrando a causa dell’alcolismo.

A Star Is Born film

La storia, però, si infittisce ancora di più poiché Wellman stesso raccontò a suo figlio che la scena del discorso sul palco degli Academy riprende una vicenda accadutagli: difatti, quando Wings, altro film di Wellman, vinse l’Oscar al Miglior Film, il regista non fu invitato alla cerimonia:” «Mio padre mi disse che andò nel suo appartamento, si ubriacò e fece un discorso simile a quello del personaggio di Fredric March nel film, dicendo all’Academy dove potevano andare…» affermò.

Inoltre, sappiamo che Bradley Cooper ha modulato il Jackson Maine del suo A star is born sulla personalità dell’amico musicista Eddie Vedder e per ultimo, ma non meno importante, non possiamo non riconoscere nella Ally di Gaga lo specchio dell’inizio della sua carriera, da sognatrice talentuosa della Grande Mela che si esibiva di pub in pub per cercare di concretizzare le sue ambizioni, rielaborate in un ruolo che, non a caso, l’ha portata anche a vincere un Oscar.

A Star is Born: intervista a Bradley Cooper e Lady Gaga

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A Star is Born: intervista a Bradley Cooper e Lady Gaga

In occasione della premiere a Londra di A Star Is Born abbiamo avuto il piacere di intervistare il regista e interprete Bradley Cooper e la protagonista Lady Gaga.

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E’ Nata Una Stella è senza dubbio uno dei classici di genere più amati dal pubblico, film che negli anni ha visto svariati remake. Oggi, alle versioni del 1937 con  Janet Gaynor e Fredric March, del 1954 con  Judy Garland e James Mason e del 1976 con Barbra Streisand e Kris Kristofferson, se ne aggiunge una quarta decisamente più contemporanea. Il film racconta la storia di Ally (Lady Gaga), una ragazza che sogna di sfondare nel mondo della musica, e del suo incontro con Jack Maine (Bradley Cooper), incontro che le cambierà per sempre la vita.

Diretta da Bradley Cooper – per la prima volta non solo davanti ma anche dietro la macchina da presa – sveste gli estrosi panni di popstar e entertainer e si trasforma in navigata attrice.

“E’ una storia che abbiamo già visto e amato più volte. Questo film parla d’amore, di musica ma anche una storia che affronta il tema della dipendenza da alcol e droghe […] Quando ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica avevo solo diciannove anni e ho lottato come un leone per sfondare, ce l’ho messa tutta perché al contrario di Ally avevo molta fiducia nelle mie capacità […] “

A Star Is Born: il video di “Shallow” e tutte le info sulla colonna sonora

Terzo remake del classico hollywoodiano del 1973 È nata una stella, A Star Is Born segna il debutto come regista di Bradley Cooper, protagonista sullo schermo insieme alla magnetica Stefani Joanne Angelina Germanotta, in arte Lady Gaga.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale fuori concorso durante la Mostra del Cinema di Venezia il mese scorso, riscontrando il generale consenso della critica, e si prepara ad uscire nelle sale il prossimo 5 ottobre. Nello stesso giorno verrà inoltre distribuita sul mercato e in streaming la colonna sonora originale, anticipata dal singolo “Shallow” di cui è stato da poco diffuso il videoclip.

Potete dargli uno sguardo qui sotto.

A Star Is Bornla recensione del film con Bradley Cooper e Lady Gaga

Alla soundtrack hanno lavorato, insieme a Lady Gaga e allo stesso Cooper (che firmano molti dei testi) artisti del calibro di Lukas Nelson, Jason Isbell e Mark Ronson. Quest’ultimo aveva già lavorato come produttore all’ultimo album della Germanotta, Joanne, pubblicato nel 2016.

Le tracce sono state registrate dal vivo, senza l’utilizzo del playback, durante le riprese, proprio per conservare quanta più autenticità e naturalezza possibile nelle voci dei due attori.

Di seguito la lista completa dei brani contenuti nel disco:

1. Intro
2. “Black Eyes” – Bradley Cooper.
3. Somewhere Over The Rainbow
4. Fabulous French
5. “La Vie En Rose” – Lady Gaga.
6. I’ll Wait For You
7. “Maybe It’s Time” – Bradley Cooper.
8. Parking Lot
9. “Out of Time” – Bradley Cooper.
10. “Alibi” – Bradley Cooper.
11. Trust Me
12. “Shallow” – Lady Gaga and Bradley Cooper.
13. First Stop, Arizona
14. “Music To My Eyes” – Lady Gaga and Bradley Cooper.
15. “Diggin’ My Grave” – Lady Gaga and Bradley Cooper.
16. I Love You
17. “Always Remember Us This Way” – Lady Gaga.
18. Unbelievable
19. How Do You Hear It?
20. “Look What I Found” – Lady Gaga.
21. Memphis
22. “Heal Me” – Lady Gaga.
23. “I Don’t Know What Love Is” – Lady Gaga and Bradley Cooper.
24. Vows
25. “Is That Alright?” – Lady Gaga.
26. SNL
27. “Why Did You Do That?” – Lady Gaga.
28. “Hair Body Face” – Lady Gaga. 
30. “Before I Cry” – Lady Gaga.
31. “Too Far Gone” – Bradley Cooper.
32. Twelve Notes
33. “I’ll Never Love Again (Film Version)” – Lady Gaga.
34. “I’ll Never Love Again (Extended Version)” – Lady Gaga. 

a star is born

A Star Is Born ripercorre la storia d’amore fra il famoso musicista country rock Jackson Maine (Bradley Cooper), che sta vivendo un momento di crisi artistica ed esistenziale, e la vulcanica Ally (Lady Gaga), una semplice cameriera che sogna di sfondare nel mondo della musica. Il loro incontro del tutto casuale segnerà l’inizio di una nuova e forse migliore vita per entrambi.

Il progetto nasce in realtà nel 2011, quando in regia era stato assunto Clint Eastwood e il ruolo di Gaga affidato a Beyoncé. Dopo vari impedimenti e continui rimandi, Bradley Cooper ha preso le redini del film coinvolgendo la popstar americana, qui per la prima volta protagonista al cinema dopo le brevi apparizioni in Machete e American Horror Story.

Possiamo già scommettere sulle numerose candidature che A Star Is Born riceverà durante la stagione dei premi, da quelle ai due interpreti (ma è probabile che si spingerà più per Cooper) a quelle per il brano originale o colonna sonora.