Nella commedia American Pie: Ancora insieme, tutti i personaggi di
American Pie incontrati poco più di una decade fa
faranno ritorno alla cittadina di East Great Falls per una riunione
dei compagni delle scuole superiori. In un weekend molto atteso,
scopriranno cosa è cambiato, chi è rimasto sempre lo stesso e che
il tempo e la distanza non possono rompere il legame
dell’amicizia.
Era l’estate del 1999 quando quattro ragazzi della piccola città
del Michigan iniziarono la loro ricerca sulla sessualità. Negli
anni trascorsi da allora, Jim e Michelle si sono sposati mentre
Kevin e Vicky si sono lasciati. Oz e Heather sono cresciuti
distanti, mentre Finch desidera ancora la madre di Stilfer. Adesso
questi amici di una vita sono tornati a casa da adulti per
ricordarsi – ed essere ispirati – da quegli ormoni adolescenziali
che hanno creato una leggenda comica.
Il dietro le quinte sottotitolato in
italiano di American Pie: Ancora insieme, che vede il ritorno del
cast al completo di American Pie. Al cinema nel 2012. Nella
commedia American Pie: Ancora insieme, tutti i personaggi di
American Pie incontrati poco più di una decade fa faranno ritorno
alla cittadina di East Great Falls per una riunione dei compagni
delle scuole superiori.
Serata
all’insegna della comicità quella in programmazione su Italia 1,
dove andrà in onda dalle, American Pie Ancora
insieme, secondo capitolo del franchise di successo
distibuito da Universal Pictures.
Diretto Jon Hurwitz e Hayden
Schlossberg e interpretata da Jason Biggs, Alyson Hannigan, Seann
William Scott e Mena Suvari, American Pie Ancora insieme, tutti i
personaggi di American Pie dopo dieci anni si incontrano in
occasione della rimpatriata con i compagni del liceo. Durante un
weekend molto atteso, scopriranno tutti i cambiamenti avvenuti
negli anni, e si renderanno conto che il tempo e la distanza non
possono rompere un forte legame d’amicizia.
Curiosità sul film:
– Con otto film, Eugene Levy è
diventato l’unico attore ad essere in ogni film della saga
American Pie.
– Stifler cita “New Moon” come il
suo libro preferito della serie di Twilight; Chris Weitz
(produttore di American Pie (1999) e produttore esecutivo
di American Pie 2 (2001), American Pie – Il
matrimonio (2003) e American Pie: Ancora insieme
(2012) ha diretto la versione cinematografica di The Twilight
Saga: New Moon (2009).
– Nonostante sia inserita sulla
locandina principale Jessica (interpretata da Natasha Lyonne)
svolge solo un ruolo secondario interpretando un breve cameo
durante la riunione.
– Una scena di sesso con Finch e
Selena è stata girata, ma tagliata.
– Michelle Flaherty (Alyson
Hannigan) è l’unico personaggio principale di cui non si conosce
l’occupazione non viene chiarito nemmeno se sia una casalinga.
Jim Lavora per “Katz Lewn & Soben
Advertising” (anche se non è mai menzionato quale sia la sua
mansione).
Stifler ha un contratto a tempo
determinato con la “JB Global”.
Uscito al cinema nel
1999, American Pie è
rapidamente diventato un cult epocale, nonché un grandissimo
successo al box office. Il film, scritto da Adam
Herz e diretto
da Paul e ChrisWeitz,
combina in sé una serie di validi stereotipi sull’adolescenza
statunitense, arricchiti però da situazioni comiche entrare ormai a
far parte dell’immaginario comune. Da lì si è poi sviluppata una
saga che conta ad oggi quattro capitoli principali e cinque
lungometraggi spin-off. Il primo di questi sequel è arrivato in
sala nel 2001 con il titolo di American
Pie2, stavolta con la
regia di James B. Rogers, noto come regista di
seconda unità per tante commedie statunitensi.
Questo sequel, che vede il ritorno
di tutti i membri principali del cast, porta avanti le avventure
degli imbranati protagonisti maschili alle prese con i loro
rapporti con le donne e il sesso. Vengono dunque riproposte quelle
caratteristiche che hanno fatto la fortuna del primo film, a cui si
aggiungono però nuovi equivoci e situazioni comiche, tali da
rendere per molti American Pie 2 anche più divertente del
suo predecessore. Anche in questo caso il successo fu infatti
straordinario e a fronte di un budget di 30 milioni di dollari, il
film arrivò ad incassarne oltre 287 in tutto il mondo.
Seguito nel 2003 da American Pie – Il
matrimonio e da American Pie: Ancora
insieme, che nel 2012 ha dato vita ad una reunion del cast
originale, questo secondo capitolo è un titolo imperdibile. Ricco
di comicità ed emozioni, è ancora oggi una delle più brillanti
commedie sexy del cinema statunitense. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
American Pie 2: la trama del film
La vicenda di questo sequel è
ambientata nel pieno dell’estate, quando Kevin
propone agli altri di affittare una casa sul lago dove trascorrere
i mesi più caldi della stagione. Jim e
Finch accettano subito, Oz,
sebbene fidanzato con Heather, decide di andare
con loro perché lei è impegnata all’estero con la scuola.
Stifler, invece, viene invitato più per il suo
supporto economico che per la sua simpatia. Per mantenersi, però, i
cinque si rendono conto che devono trovarsi qualche piccolo lavoro.
Per caso scoprono che Danielle e
Amber, che abitano lì vicino, stanno cercando
aiuto per ristrutturare il proprio appartamento.
Tutto sembra filare liscio finché
Stifler non convince i suoi amici che le proprietarie di casa sono
lesbiche, creando un grande e divertente malinteso. Nel frattempo
Kevin incontra Vicky, la sua ex del liceo, e
scopre di non averla mai dimenticata. Oz si trova invece a dover
mantenere attiva la relazione con la sua compagna, anche se
lontani. Jim, dal canto suo, tenta di fare colpo su
Nadia, una giovane studentessa cecoslovacca,
chiedendo consigli a Michelle, la sua amica della
banda. Ben presto, i rapporti tra tutti loro tenderanno a
complicarsi, dando vita a situazioni tanto imprevedibili quanto
divertenti.
American Pie 2: il cast del film
Nel ruolo di Jim Levenstein, vero e
proprio protagonista della serie, vi è nuovamente Jason
Biggs. Alyson Hannigan riprende
invece il ruolo di Michelle Flaherty, dividendosi tra questo set e
quello di Buffy l’Ammazzavampiri. Oltre alla saga di
American Pie, l’attrice è infatti particolarmente nota per
aver interpretato la strega Willow in quella serie, come
anche Lily in How I Met Your
Mother. Eddie Kaye Thomas torna ad
interpretare un altro dei personaggi iconici della saga, ovvero
Paul Finch, mentre Thomas Ian Nicholas è Kevin
Myers, il ragazzo più ordinato e organizzato del gruppo.
Chris Klein interpreta Oz, personaggio poi non
presente nel terzo film. Immancabile è Seann William
Scott, divenuto celebre per il ruolo di Steve Stifler
e visto poi anche in Il tesoro
dell’Amazzonia.
L’attore ha ottenuto in questo
sequel molta più rilevanza rispetto al primo, merito degli
apprezzamenti ricevuti dal suo personaggio. Sono poi presenti le
attrici Shannon Elizabeth nei panni di Nadia
(ruolo che ha accettato a condizione di non dover comparire
nuda), Denise Faye in quelli di Danielle e
Lisa Arturo nel ruolo di Amber. Vi sono poi
Tara Reid impegnata a dar vita a Vicky, Natasha Lyonne
a Jessica e Mena Suvari,
che riprende invece il ruolo di Heather. Eugene
Levy torna ad interpretare Noah Levenstein, il padre
di Jim. Ad oggi, egli è l’unico attore ad aver recitato in tutti i
film della saga. Jennifer Coolidge, divenuta
un’icona con il ruolo della mamma di Stifler, riprende il
personaggio anche in questa occasione.
American Pie 2: la
soundtrack, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Oltre alla tanta comicità e alle
situazioni a sfondo sessuale presenti nel film, particolarmente
celebreè anche la soundtrack che accompagna American Pie
2. In questa si possono ritrovare celebri brani come Every
Time I Look For You dei Blink 182 o Fat
Lip dei Sum 41. Altre celebri canzoni
utilizzate nel corso della narrazione sono Smooth
Criminal, degli Alien Ant Farm, In Too
Deep, dei Sum 41, Phoebe Cates, dei
Fenix*TX e Always Getting Over You, di
Angela Ammons. Sono poi da citare anche brani come
Everywhere, di MichelleBranch, e I
Will, di Lucia. Particolarmente nota è poi la
versione personalizzata che il film sfoggia di Be Like
That, del gruppo rock 3 Doors Down.
È possibile fruire di
American Pie 2 grazie alla sua presenza
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di lunedì 21 febbraio alle ore
21:10 sul canale TwentySeven.
Uscito al cinema nel 1999,
American Pie è rapidamente diventato un
cult epocale, nonché un grandissimo successo al box office. Il
film, scritto da Adam Herz e diretto da
Paul e ChrisWeitz, combina in sé una serie di stereotipi
sull’adolescenza statunitense, arricchiti però da situazioni
comiche entrare ormai a far parte dell’immaginario comune. Da lì si
è poi sviluppata una saga che conta ad oggi quattro capitoli
principali e cinque lungometraggi spin-off. Dopo che anche
American Pie 2 si affermò come un grande successo, nel
2003 è arrivato quello che rappresenta la conclusione di una
trilogia, ovvero American Pie – Il
matrimonio, diretto da Jesse Dylan
(figlio del celebre Bob).
In questo terzo film vengono a
mancare alcuni dei personaggi principali dei precedenti due, come
Oz, Sherman, Jessica e Heather, queste ultime due rispettivamente
interpretate da Natasha Lyonne e Mena
Suvari. Nonostante ciò, però, il film rimane fedele ai
canoni della saga, presentando una serie di situazioni assurde e al
limite del volgare condite tuttavia da buoni sentimenti di fondo.
Il gruppo di amici protagonisti conosciuti grazie ai primi due film
è ora cresciuto e si trova a vivere nuove esperienze, senza però
perdere la goliardia che li ha sempre caratterizzati. Anche
American Pie – Ilmatrimonio si affermò come un
grande successo, con un incasso di oltre 230 milioni.
Il nome della saga è ormai
memorabile e vanta numerosi fan in tutto il mondo. Impossibile non
vedere dunque anche questo memorabile terzo capitolo, il quale nove
anni dopo ha avuto un ulteriore sequel intitolato American Pie: Ancora
insieme, vera e propria reunion del cast originale. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
American Pie – Il matrimonio: la trama del film
Conclusi gli studi al college,
Jim è ancora innamoratissimo della stravagante
Michelle, con la quale si appresta ora a convolare
a nozze. Mentre i due tentano di organizzare qualcosa di sobrio e
privo di eccessi, aiutati dagli amici Kevin,
Finch e Cadence, la sorella di
Michelle, Steven Stifler ha invece altri piani.
Non potendo credere, né accettare, che il tempo sia passato
portando lui e i suoi amici dall’essere lupi da festa a uomini
pronti al matrimonio, egli intende dar vita almeno ad un’ultima
folle avventura. Proprio per via della sua tendenza agli eccessi,
però, Jim decide di non invitarlo al matrimonio.
Stifler, tuttavia, riesce ad
autoinvitarsi con la promessa di comportarsi bene. Il patto,
ovviamente, non dura a lungo, e ben presto Stifler svela le sue
vere intenzioni dando vita ad un addio al celibato particolarmente
pericoloso per il matrimonio di Jim. Quando la situazione sembrerà
prendere brutti risvolti, Stifler e gli altri dovranno a quel punto
rimediare agli errori, cercando di salvare la relazione di Jim. Con
un susseguirsi di situazioni esilaranti e disastrose, il gruppo di
amici capirà anche di non aver perso la propria voglia di fare
festa e stare sempre insieme.
American Pie – Il matrimonio: il cast del film
Come anticipato, diversi degli
interpreti principali dei primi due film non hanno qui ripreso il
loro ruolo. Jason Biggs, però, torna ad
interpretare l’immancabile Jim Levenstein, mentre Alyson
Hannigan riprende per la terza volta il ruolo di Michelle
Flaherty. Oltre alla saga di American Pie, l’attrice è
particolarmente nota per aver interpretato Willow in Buffy
l’ammazzavampiri e Lily in How I Met Your Mother.
Eddie Kaye Thomas, invece, torna ad interpretare
un altro dei personaggi iconici della saga, ovvero Paul Finch.
Thomas Ian Nicholas, infine, è Kevin Myers, il
ragazzo più ordinato e organizzato del gruppo. In questo terzo
film, tuttavia, il personaggio ha avuto meno rilevanza rispetto
agli altri della saga.
Seann William
Scott, divenuto celebre per il ruolo di Steve Stifler e
visto in quell’anno anche in Il tesoro
dell’Amazzonia, si era detto non certo di riprendere il
personaggio per un terzo film. Quando gli fu proposta la
sceneggiatura, dove Stifler ha un ruolo molto maggiore rispetto
agli altri capitoli, egli decise però di accettare. Ad interpretare
Cadence, la sorella di Michelle, vi è l’attrice January Jones,
divenuta poi celebre per il ruolo di Betty Draper in Mad
Men. L’immancabile Eugene Levy torna ad
interpretare Noah Levenstein, il padre di Jim. Ad oggi, egli è
l’unico attore ad aver recitato in tutti i film della saga.
Jennifer Coolidge, divenuta un’icona con il ruolo
della mamma di Stifler, riprende il personaggio anche in questa
occasione.
America Pie – Il matrimonio: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. American Pie – Il
matrimonio è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 13
settembre alle ore 21:15 sul canale
Italia 2.
Ecco un nuovo trailer italiano
dell’atteso sequel di American Pie. American Pie – Ancora Insieme
racconta delle vite dei nostri 4 eroi (Jim, Kevin, Oz e Finch) alle
prese con la maturità dell’età adulta.
La Eagle Pictures ha diffuso il trailer italiano
ufficile di American Pastoral, il debutto
alla regia di Ewan McGregor
che nel film interpreta anche il protagonista. La pellicola uscirà
in Italia il 20 ottobre 2016.
Ambientato durante gli anni della
guerra del Vietnam, Pastorale
americana tratta di Seymour “Lo Svedese” Levov
(Ewan McGregor), un tempo talentuoso atleta di
scuola superiore, che è sposato con una regina di bellezza
(Jennifer Connelly) e gestisce il business che ha
ereditato da suo padre. Tutto sembra andare bene nel mondo dello
svedese fino a quando sua figlia (Dakota Fanning)
si unisce al clamore controculturale del tempo, e, come
rivoluzionaria, commette un atto fatale di violenza che getta la
sua vita nel caos.
John Romano ha
scritto la sceneggiatura. All’inizio del 2015 McGregor aveva
dichiarato: “È un grande privilegio lavorare con
Lakeshore sullo stupefacente romanzo di
Phillip Roth. Ho desiderato dirigere per anni e ho
voluto aspettare fino a quando non ho trovato una storia che ho
‘dovuto’ raccontare e in questo script ho capito che avevo trovato
quella storia.”
Ewan McGregor è
attualmente impegnato sul set di Trainspotting
2, sequel del cult diretto nel 1996 da Danny
Boyle.
Trainspotting 2: il primo teaser conferma il cast
originale
Nel New Jersey d’inizio anni ’60
Seymour Levov, soprannominato “lo Svedese”, protagonista della
storia di American Pastoral, conduce una
tipica esistenza da medio borghese americano, proprietario di una
fabbrica di guanti e sposato con un’autentica reginetta di
bellezza.
La sua idilliaca routine viene
improvvisamente sconvolta dalla progressiva radicalizzazione
politica della giovane figlia Merry, fino a raggiungere un
impensabile punto di rottura quando la ragazza si rende
responsabile di un atto terroristico nel quale perde la vita un
uomo. Inizia così il lungo e sofferto calvario di Seymour alla
disperata ricerca della figlia latitante, la quale forse non vuole
più avere nulla a che fare con una famiglia avviata verso una
progressiva e inevitabile decomposizione.
Tradurre per la prima volta sul
grande schermo le oltre quattrocento pagine del capolavoro del
Premio Pulitzer Philip
Roth presenta già di per se uno sforzo titanico, il
quale si tramuta in un autentico azzardo nel momento in cui ciò
coincide con un esordio alla regia come quello che Ewan McGregor si trova ad affrontare con
American Pastoral, progetto ricco di
ambizioni ma che impatta inevitabilmente con un eccesso di
didascalismo tipico di tutte quelle opere prime in cui
l’inesperienza pratica dietro la macchina da presa si
applica a un soggetto di base fra i più complessi e
stratificati.
Raccontare in poco meno di due ore
l’epopea di sentimenti, psicologie e influenze socio-culturali che
spingono un modello padre di famiglia a ricomporre inutilmente i
cocci di una vita distrutta dal fanatismo e dalla rabbia politica
(e in parte biografica) di una figlia pronta a lottare contro tutto
e contro tutti richiede una capacità operativa e un’analisi
sociologica che il neo regista – qui anche protagonista – McGregor
sembra non possedere ancora, conducendo il tutto verso una
semplice, pulita e tutto sommato onesta traduzione in forma filmica
di un romanzo che, in mani più esperte e sensibili, sicuramente
avrebbe avuto forma e sostanza migliori.
Da un punto di vista strutturale la
confezione in sé non sfigura né pecca in modo particolare, a
cominciare dallo script pulito di John Romano che
opta saggiamente per un intervento minimo sul soggetto originale di
Roth, ricalcandone pedissequamente sequenze e svolti narrativi,
proseguendo con la patinata fotografia vintage di
Martin Ruhe e concludendo con le suggestive
melodie del premio Oscar Alexandre Desplat.
Anche il parco attoriale eccelle
grazie a una Dakota Fanning dinnanzi a una delle prove più
importanti e riuscite della propria carriera, affiancata da una
sempre splendida e intensa Jennifer Connelly. Nemmeno lo stesso McGregor
e il collega Rupert Evans escono eccessivamente dai propri
cardini interpretativi. Tutto ottimale dunque. Forse anche troppo.
Ed è proprio questo “troppo” a rendere American
Pastoral un dramma filmico anonimo e parte di una
lunga tradizione di cine-romanzi hollywoodiani che di certo non
conferiscono né infamia né lode alle opere da cui sono tratti.
Da sempre attore tra i più
apprezzati del panorama cinematografico, Ewan
McGregor ha nel corso della sua carriera preso parte a
progetti spesso molto diversi tra loro. Da Trainspotting a
Star
Wars, da Big Fish a The Impossibile, dopo
anni passati davanti alla macchina da presa McGregor ha infine
deciso di compiere il passaggio dietro questa per dirigere il suo
primo film. Si tratta di American
Pastoral (qui la recensione), dramma
ambientato negli anni Sessanta e incentrato sull’inevitabile
sgretolamento di una famiglia. Uscito al cinema nel 2016, questo è
da subito stato accolto con un certo interesse, specialmente per il
fatto che si tratta della trasposizione di un acclamato
romanzo.
Questo è Pastorale
americana, scritto nel 1997 dal celebre Philip
Roth, che proprio con questo libro vinse il Premio
Pulitzer per la narrativa. Celebre per i suoi ritratti famigliari,
in esso descritto un momento cruciale della storia degli Stati
Uniti, che McGregor ha deciso di portare per la prima volta al
cinema. Dopo diversi anni che si cercava di realizzarne
l’adattamento cinematografico, l’interesse dell’attore ha infine
permesso che la sua produzione avesse finalmente luogo. Ad
arricchire il progetto vi è poi un ricco cast di attori tra i più
celebri di Hollywood, tra cui si annovera anche una premio
Oscar.
Tra una generale atmosfera di
inquietudine, il film si concentra sui rapporti tra i suoi
personaggi, lasciando trasparire tutta un’epopea di sentimenti,
psicologie e influenze socio-culturali. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
American Pastoral: la
trama del film
Ambientato durante gli anni della
guerra del Vietnam, il film ha per protagonista Seymour “Lo
Svedese” Levov, un tempo talentuoso atleta di scuola
superiore e ora proprietario di una fruttuosa fabbrica di guanti a
Newark. La sua vita è ora apparentemente perfetta. Oltre a gestire
l’attività ereditata dal padre, egli è infatti sposato con un ex
reginetta di bellezza, Dawn Dwyer Levov, e insieme
hanno dato vita alla figlia Merry Levov, ora
adolescente di belle speranze. Proprio quest’ultima, però, inizia
ad essere sempre più coinvolta nei movimenti di protesta politica
di quegli, finendo ben presto con il cacciarsi nei guai.
Quando in seguito ad un attentato un
innocente muore, infatti, Merry diventa la maggiore indiziata. Per
sfuggire alla polizia, la ragazza decide di scomparire nel nulla.
Seymour inizia così a vedere la sua vita sgretolarsi
inevitabilmente. I rapporti con sua moglie iniziano a peggiorare, e
l’unica cosa che potrebbe far ritornare tutto come prima è scoprire
se sua figlia è realmente colpevole o meno. Andando alla sua
ricerca, l’uomo intende scoprire cosa ha portato la sua Merry a
cambiare così drasticamente, fino al punto da allontanarla da
loro.
American Pastoral: il cast
del film
Oltre che regista, Ewan McGregor
ricopre anche i panni del protagonista, Seymour Levov. L’attore ha
raccontato di aver basato molto del suo personaggio sulla sua
esperienza di padre. Egli si preparò inoltre per la parte studiando
a lungo l’accento tipico di chi cresce nel New Jersey. In
particolare, egli ascoltò diverse registrazioni dell’attore
Ray Liotta, basandosi in gran parte sul modo di
parlare di questi. Accanto a lui, nei panni di sua figlia Merry, vi
è invece la celebre attrice Dakota Fanning,
nota per film come La guerra dei mondi e quelli relativi
alla saga di Twilight. Peter Riegert è
invece Lou Levov, padre di Seymor.
Nei panni di Dawn Dwyer Levov,
moglie del protagonista, vi è invece la premio Oscar Jennifer
Connelly. Questa ha per il film dato vita ad una scena
di nudo particolarmente complessa, e pur avendone già girate altre
in precedenza ha ammesso di aver provato un forte imbarazzo. Sono
poi presenti nel film anche gli attori Rupert Evans
nei panni di Jerry Levov e Valorie Curry in quelli
di Rita Cohen. Per permettere a tutti gli attori di sviluppare un
forte legame, McGregor decise di dar vita a numerose prove prima
delle riprese. Ciò ha dato vita al clima confortevole da lui
desiderato.
American Pastoral: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
American Pastoral grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes e
Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 12 settembre alle ore
23:50 sul canale Iris.
L’anteprima di
American Pastoral, uno dei film più
attesi della stagione cinematografica, è il primo evento
dell’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma con la
direzione artistica di Antonio Monda, prodotta
dalla Fondazione Cinema per Roma presieduta da Piera
Detassis. La pellicola sarà presentata in collaborazione
con Eagle Pictures a dieci giorni dall’inizio della manifestazione,
lunedì 3 ottobre alle ore 21, presso il Cinema
Barberini.
American Pastoral è diretto e
interpretato da Ewan McGregor, al suo esordio alla
regia dopo aver lavorato con maestri del calibro di George
Lucas (nella saga di “Guerre stellari”), Tim
Burton (Big Fish), Woody Allen (Sogni e
delitti) e Roman Polanski (L’uomo nell’ombra):
l’attore scozzese sarà a Roma per presentare il film al fianco
della protagonista Jennifer Connelly, premio Oscar per
A Beautiful Mind.
La pellicola,
un adattamento dell’omonimo romanzo di Philip Roth
premiato con il Pulitzer, sarà nelle sale dal 20
ottobre.
American Pastoral: trailer italiano del
debutto alla regia di Ewan McGregor
Diretto e interpretato da
Ewan McGregor, Stati Uniti, 2016, 126’ – Cast:
Ewan McGregor,
Jennifer Connelly, Dakota Fanning. Tratto dal
capolavoro di Philip Roth, vincitore del Premio Pulitzer, American
Pastoral è la storia di Seymour Levov, detto “lo Svedese”, un uomo
che dalla vita ha avuto tutto: bellezza, carriera, soldi, una
moglie ex Miss New Jersey e una bambina a lungo desiderata, il cui
mondo va lentamente a pezzi quando la figlia, ormai adolescente,
compie un atto terroristico che provoca una vittima. Come è
possibile che una tragedia di questo tipo sia accaduta proprio allo
Svedese, la persona che per tutta la sua vita ha incarnato il Sogno
Americano? Dove ha sbagliato?
Il premio Oscar Jennifer
Connelly sarà la protagonista femminile del prossimo film
di Phillip Noyce(The Giver), dal titolo
American Pastoral. L’attrice, vista di
recente in Noah di Darren Aronofsky, reciterà al fianco di
Ewan McGregor.
Il film, basato sull’omonimo
romanzo vincitore del Pulitzer e scritto da Phillip
Roth, sarà adattato per il grande schermo da John
Romano (Lincoln Laywer) e racconterà la storia di
Seymour “Swede” Levov (McGregor), un uomo di successo, ex leggenda
dell’atletica ai tempi del liceo, la cui vita perfetta sarà
sconvolta dalla figlia ribelle, che inizierà a prendere parte ad
una serie di atti di terrorismo politico durante la Guerra del
Vietnam.
Lo scorso 13 ottobre Bob
Dylan è stato insignito del Premio Nobel per la
letteratura, un riconoscimento che ha reso felici molti fan del
cantautore e scontentato tanti altri, che avrebbero preferito
vedere il premio andare altrove. Fra le mani di Philip
Roth ad esempio, uno scrittore che ha raccontato alla
perfezione il sogno americano e la sua disgregazione, che ha colto
l’essenza di un Paese a tratti strambo, incomprensibile, misterioso
come gli Stati Uniti. Tutta l’imprevedibilità “made in USA” è
raccontata nel dettaglio proprio in American
Pastoral, il capolavoro letterario di Roth che
John Romano ha trasformato per il grande schermo,
aiutato alla regia da Ewan McGregor.
Tutto ruota attorno
alla vita invidiabile di Seymour Levov, “lo
Svedese”, che dalla vita ha preso a piene mani tutto ciò
che poteva arraffare: una carriera solida, una bellezza rude e
particolare, soldi come se piovessero, una moglie ex modella e una
bambina, sognata per tantissimo tempo. Un microcosmo all’apparenza
privo di sbavature, all’interno del quale però si insinua un baco
inaspettato: la figlia tanto amata da Seymour mette in atto un
attacco terroristico, uccidendo una persona. Il fallimento totale e
definitivo di una nazione, di un sistema, soprattutto di una
famiglia e di un padre, che vedendo cadere tutto in pezzi inizia a
pensare ai suoi errori, alle sue distrazioni, alle sue stime
errate.
A impersonare il povero Seymour Levov un Ewan McGregor
d’eccezione, nei doppi panni di director e attore protagonista, con
lui la deliziosa Jennifer Connelly nel ruolo di
Dawn, Dakota Fanning nel delicato compito di dare
corpo e voce a Merry Levov. Degna di nota la colonna sonora firmata
Alexandre Desplat, che fa da sfondo a una storia
drammatica lunga 108 minuti, contemporanea e allo stesso tempo
universale, figlia dei nostri tempi e della nostra società ambigua
e spietata. L’uscita nelle nostre sale di American
Pastoral è fissata per il 20 ottobre
2016.
American Pastoral recensione del film di e con Ewan
McGregor
Mancava un regista ad
American Nightmare ed ora l’ha trovato
nella figura di Paul Greengrass che avrà così
l’opportunità di girare una storia d’inchiesta tipicamente
americana (e quindi pienamente nel suo stile) con due superstar
come Leonardo Di Caprio e Jonah
Hill, che hanno già dimostrato il loro affiatamento in
The Wolf of Wall
Street.
American Nightmare racconterà la
storia di Richard Jewell, guardia di sicurezza che nel 1996 divenne
in poco tempo un eroe nazionale e il primo sospettato
nell’esplosione del parco Olimpico di Atlanta. La storia raccontata
nel film indagherà l’aspetto umano della vicenda con Hill nei panni
dell’agente Jewell e Di Caprio in quelli del suo avvocato e
prenderà spunto dall’articolo di Vanity Fair scritto da Marie
Brenner che potete leggere qui.
Inizio di riprese e ulteriori dettagli devono ancora essere
rivelati.
Debutterà al cinema in Italia dal
19 Maggio American
Night, il film di Alessio Della Valle
che vede protagonisti un cast internazionale composto da n
Jonathan Rhys Meyers,
Emile Hirsche Paz Vega. Nel cast
anche Jeremy Piven, Fortunato Cerlino, Annabelle Belmondo,
Mara Lane, Alba Amira Ramadani, Lee Levi, Maria Grazia Cucinotta,
Michael Madsen, Marco Leonardi, Anastacia, Manal El-Feitury,
Lorenzo McGovern Zaini, Marc Fiorini, Aaron Stielstra, Owen Davis,
David Traylor, Riccardo Cicogna
Ambientato nel mondo dell’arte
contemporanea di New York, American
Night è un thriller neo-noir ricco di suspense e
colpi di scena, che è già stato venduto in 18 Paesi nel Mondo.
Alessio Della Valle e Fortunato
Cerlino presenteranno il film sabato 23
aprile al COMICON di Napoli.
American Night, la trama
Michael Rubino (Emile
Hirsch) è appena diventato capo di tutti i capi della
mafia di New York ma il suo più grande desiderio è quello di poter
dedicare la sua vita alla pittura e diventare un grande artista.
John Kaplan (Jonathan Rhys Meyers) è un mercante
d’arte disordinato e ombroso ma è anche il migliore al mondo per
l’individuazione dei falsi. Le strade dei due, apparentemente così
distanti, si incontreranno davanti a un bivio di cruciale
importanza, quando il furto della Pink Marilyn di Warhol darà il
via ad una serie di accadimenti imprevisti che sconvolgeranno le
loro vite.
Nelle sale dal 19 maggio
2022 distribuito da 01 DISTRIBUTION
A distanza di quasi 20 anni, il
caso di Laci e Scott Peterson è tornato sotto i riflettori grazie a
una nuova docuserie di Netflix,
“American Murder: Il caso Laci Peterson”. Scott
Peterson è stato condannato nel 2004 per l’omicidio della moglie e
del figlio non ancora nato, che avevano deciso di chiamare Conner.
Si è dichiarato non colpevole e da allora ha sostenuto la sua
innocenza.
Il caso ha ricevuto un’ampia
attenzione da parte dei media mentre le autorità cercavano Laci
Peterson per mesi – e mentre durante le ricerche emergevano
dettagli sulla relazione extraconiugale di Scott Peterson. Skye
Borgman, regista della serie, racconta a
TODAY che dal momento in cui ha iniziato a parlare di un
documentario sul caso, voleva che fosse incentrato su Laci
Peterson.
“Per me è sempre molto
importante mettere in primo piano la vittima e Laci Peterson,
credo, è stata spesso messa in ombra da Scott Peterson e da quello
che sta succedendo a lui”, dice Borgman. “Volevo solo
assicurarmi che facessimo il nostro lavoro e che mettessimo in
risalto Laci e anche Conner”.
La possibilità di realizzare la
serie ha iniziato a prendere forma quando il suo team ha iniziato a
riesaminare il caso, anche esaminando i possibili partecipanti e
facendo ricerche sulla storia, dice Borgman.
La storia vera dietro a American
Murder: Il caso Laci Peterson
“Ha iniziato a diventare sempre più
chiaro che questa era una storia davvero rilevante da raccontare,
anche se è accaduta 20 anni fa”, dice Borgman.
Borgman, che ha diretto documentari
fenomenali come “Abducted in Plain Sight” e “Girl in
the Picture”, ha detto che uno dei maggiori ostacoli
nell’affrontare il caso Peterson è stato capire cosa fosse
diventato leggenda metropolitana negli ultimi vent’anni e cosa
fosse realmente accaduto.
“La sfida più grande, in
realtà, è stata quella di sfidare quei ricordi, quelle aspettative
e quelle idee su ciò che pensiamo di sapere”, dice Borgman.
“Scott è stato condannato 20 anni fa. Laci è scomparsa 22 anni
fa”.
“Penso che sia diventato un po’
come il gioco del telefono, giusto? Qualcuno dice qualcosa, e poi
cresce, e cresce, e cresce, e cresce, e poi i fatti cominciano a
confondersi”, aggiunge. “Così ho voluto tornare indietro e
raccontare la storia da una prospettiva basata sui fatti”.
La serie di tre episodi contiene
interviste agli amici e alla famiglia di Laci Peterson, alla
famiglia di Scott Peterson, agli investigatori, agli avvocati e ai
giornalisti che si occuparono del caso all’epoca.
Nella serie manca una persona:
Scott Peterson
La Borgman dice che la sua squadra
è stata in contatto con lui in prigione, ma lui ha rifiutato di
concedere un’intervista. “Non credo che la nostra serie si sia
persa qualcosa non parlando con Scott”, dice. “Voglio
dire, il nostro obiettivo principale era Laci e volevamo che
rimanesse tale”.
Un documentario separato su Scott
Peterson, “Face to Face with Scott Peterson”, sarà trasmesso in
anteprima il 20 agosto su Peacock e conterrà la sua prima
intervista in 20 anni. La Borgman dice di aver visto solo il
trailer della serie di Peacock, e dice che il suo focus sembra
essere più sulla potenziale innocenza di Scott Peterson nel
caso.
“Sembra che il loro punto di
vista sia molto diverso dal nostro, che lui sostenga di essere
innocente e che questa sia la storia che stanno raccontando”, dice.
“In realtà, la nostra storia è molto più incentrata su Laci e
riguarda le indagini dell’epoca, ciò che stava accadendo e il
comportamento di Scott in quel momento… Abbiamo parlato con persone
di tutte le parti”.
La Borgman afferma che il caso fa
parte della storia americana e ritiene che abbia un valore il fatto
che si parli di un caso vecchio quando la violenza da partner nelle
relazioni di intimità colpisce ancora una grande percentuale di
donne. Il
National Institute of Health stima che “ben una donna su
quattro e un uomo su nove sono vittime di violenza domestica”.
“Questa è una storia molto
americana. Stiamo parlando a un pubblico che potrebbe non aver mai
sentito parlare di Laci Peterson e stiamo sollevando il problema,
che è evidente in tutti e tre gli episodi, della violenza da parte
dei partner nelle relazioni di intimità, e si tratta di un problema
grande, grande per le donne”.
“Penso quindi che valga la pena
di far conoscere queste storie a un pubblico più giovane, a persone
che forse non hanno mai sentito parlare di Laci Peterson o che
hanno dimenticato cosa sia successo esattamente a Laci”.
Borgman ribadisce che il team
dietro al documentario ha lavorato per garantire che gli spettatori
avessero la sensazione di conoscere Laci Peterson alla fine del
terzo episodio. “Per noi, e per la sua famiglia, era molto
importante che Laci fosse presente e che fosse in primo piano nella
storia”, dice Borgman.
Ecco cosa c’è da sapere sulla vera
storia della morte di Laci Peterson e sulla condanna di Scott
Peterson.
Cosa è successo a Laci
Peterson?
Laci Peterson era incinta di otto
mesi quando fu vista per l’ultima volta nella sua casa di Modesto,
in California, la vigilia di Natale del 2002. Scott Peterson
raccontò agli amici e alla famiglia della moglie, e in seguito agli
investigatori, di essere stato a pescare nella marina di Berkeley
quel giorno e di essere tornato a casa per trovare il loro cane al
guinzaglio nel cortile, senza alcuna traccia della moglie
all’interno della loro abitazione.
Le forze dell’ordine iniziarono a
cercare Laci Peterson e Scott Peterson collaborò con le autorità
nell’avviare le indagini sulla sua scomparsa. Ha anche parlato con
diversi organi di stampa mentre le settimane passavano, senza
alcuna traccia di Laci Peterson.
Nel gennaio 2003 il caso si
trasformò rapidamente in uno scandalo mediatico, quando vennero
resi pubblici i dettagli della relazione di Scott Peterson. Amber
Frey, una massaggiatrice di Fresno, in California,
dichiarò ai giornalisti di aver frequentato Scott Peterson e di
non sapere che avesse una moglie o che fosse in attesa di una
famiglia, secondo quanto riportato dalla NBC Bay Area.
Nell’aprile 2003, i corpi di Laci e
Conner Peterson furono portati a riva nella baia di San Francisco,
quattro mesi dopo la sua scomparsa.
Scott Peterson fu arrestato a San
Diego pochi giorni dopo la scoperta dei loro corpi e fu
successivamente accusato di due omicidi. Si dichiarò non colpevole
delle accuse.
Il processo a Scott Peterson iniziò
nel giugno 2004 e, dopo cinque mesi, i giurati lo condannarono per
omicidio di primo grado per la morte di Laci Peterson e per
omicidio di secondo grado per la morte del figlio.
La stessa giuria che lo ha
condannato ha raccomandato la pena di morte e il giudice lo ha condannato a
morte nel 2005.
La Corte Suprema della California
ha annullato la sentenza nel 2020,
scrivendo in una sentenza che una “serie di chiari e
significativi errori nella selezione della giuria” ha minato il suo
diritto a una giuria imparziale durante il processo.
Scott Peterson è stato poi
condannato nuovamente all’ergastolo senza possibilità di libertà
vigilata nel 2021, dopo che il procuratore distrettuale della
contea di Stanislaus, Birgit Fladager, ha annunciato che non
avrebbe ripetuto la fase penale del processo,
secondo quanto riportato da NBC News.
Secondo il Dipartimento di
Correzione e Riabilitazione della California, Scott Peterson sta
attualmente scontando la sua pena presso la Mule Creek State Prison
e continua a sostenere di essere innocente.
Il suo caso è stato
preso in carico dal Los Angeles Innocence Project all’inizio di
quest’anno e i suoi avvocati hanno sostenuto in tribunale che
diverse prove sono state soppresse durante il processo e che
dovrebbe essere presentato nuovo materiale in tribunale per
dimostrare il suo caso.
A maggio un giudice ha stabilito
che solo una prova – un pezzo di nastro adesivo trovato sui
pantaloni di Laci Peterson – deve essere sottoposta a un nuovo test
del DNA,
secondo quanto riportato da NBC News.
Doveva essere l’avventura di una
vita per Gabby Petito, 22 anni, e il suo fidanzato
Brian Laundrie. Ispirati dai social media che raccontano vite
glamour on the road, nel 2021 i due hanno acquistato un furgone per
viaggiare attraverso l’America, desiderosi di esplorare le vaste
meraviglie naturali della nazione. Per quattro mesi, Petito e
Laundrie avrebbero soggiornato in diversi parchi nazionali
americani, mentre lei avviò un blog e un account YouTube per
raccontare il loro viaggio.
Ma la vacanza da sogno si è
conclusa in tragedia. Dopo almeno una lite domestica tra lei e
Laundrie, contraddetta dalla sua brillante presenza sui social
media, Petito è scomparsa nel 2021 e non sarebbe mai più tornata a
casa. Il suo corpo è stato ritrovato il 19 settembre 2021.
American Murder: Il caso Gabby Petito, una nuova
serie di documentari in tre parti, ora disponibile su Netflix,
racconta la storia della vita e della morte di Petito attraverso
interviste ai suoi amici e familiari, e ripercorre come la ricerca
di lei abbia suscitato l’interesse nazionale. Ecco cosa c’è da
sapere su American Murder: Il caso Gabby
Petito.
Come Gabby Petito e
Brian Laundrie sono diventati parte della
#vanlife
Petito e Laundrie sono diventati
amici dopo essersi conosciuti alla Bayport-Blue Point High School
di Bayport, New York. Dopo essersi diplomati nel 2017, i due hanno
iniziato a frequentarsi nel 2019 e Petito si è trasferita a North
Point, in Florida, per vivere con la famiglia di Laundrie. Vivere
lì è stata un’esperienza spiacevole per Petito, come racconta la
sua amica Rose Davis nella serie. Ha faticato a andare d’accordo
con la famiglia di Brian, soprattutto con sua madre Roberta. Il
disagio è stato aggravato dal comportamento sempre più controllante
di Laundrie. In un’occasione, ha rubato il portafoglio e la carta
d’identità di Petito per impedirle di uscire con Davis, come si
legge in American Murder, che mostra i messaggi di testo di
Petito e Laundrie. Petito e Laundrie condividevano l’interesse per
i lunghi viaggi in auto, i parchi nazionali e i viaggi negli Stati
Uniti, compreso il viaggio in auto da New York alla California. Nel
luglio 2020, la coppia si è fidanzata.
Per risparmiare per un’avventura
attraverso il paese, Gabby ha svolto vari lavori, tra cui quello di
tecnico di farmacia e di cameriera da Taco Bell. Ha acquistato un
Ford Transit Connect del 2012 e la coppia lo ha rimodellato per
renderlo vivibile per quella che doveva essere un’avventura di
quattro mesi alla scoperta di vari parchi nazionali. Il 2 luglio
2021, un anno dopo il loro fidanzamento, sono partiti da New York.
Petito aveva intenzione di documentare il viaggio su YouTube con
l’account Nomadic
Statik e sul suo account Instagram, il cui
profilo recita “viaggiare per il mondo nel nostro piccolo furgone
#vanlife”.
Gabby Petito è stata
data per dispersa, il che ha portato a
un’indagine
Il 12 agosto 2021, la polizia ha
ricevuto una chiamata al 911 a Moab, Utah, in cui si affermava che
un uomo stava aggredendo una ragazza in un furgone di passaggio. La
polizia ha trovato il veicolo ed è intervenuta: era il furgone di
Petito. Sulla base delle storie raccontate alla polizia da una
Petito in preda al panico e da una Laundrie calma, si è giunti alla
conclusione che Laundrie fosse vittima di una violenza domestica.
Rifiutandosi di sporgere denuncia, la coppia fu separata per la
sera: Laundrie fu portata in un hotel e Petito rimase nel furgone.
Il giorno dopo continuarono il viaggio. Una settimana dopo, fu
pubblicato il primo video di Petito su YouTube, intitolato “Van
Life | Building Our Van Life Journey”, pieno di immagini della
coppia che sorride, ride e si bacia.
Nonostante l’aspetto patinato sui
social media, le cose non stavano migliorando per la coppia. Il 25
agosto, Petito ha pubblicato su Instagram per l’ultima volta. In
quel periodo, Petito ha smesso di rispondere ai messaggi. La sua
famiglia e i suoi amici l’hanno contattata più volte, ma Petito non
ha mai risposto. Il 27 agosto, la madre di Petito ricevette uno
strano messaggio dal telefono di Gabby: “Puoi aiutare Stan,
continuo a ricevere i suoi messaggi vocali e le chiamate perse”. Il
messaggio si riferiva al nonno di Petito, ma Gabby non lo aveva mai
chiamato per nome.
L’11 settembre, la madre di Petito
ha denunciato la scomparsa della figlia al dipartimento di polizia
della contea di Suffolk, New York. Questo ha portato a una scoperta
sorprendente da parte della polizia nel sud-ovest della Florida.
Laundrie non solo era tornata a casa dei suoi genitori con il
furgone di Petito, ma non era con lui. La famiglia Laundrie ha
assunto un avvocato e si è rifiutata di aiutare le indagini della
polizia.
La storia di Petito ha suscitato un
notevole interesse a livello nazionale. Online, investigatori
amatoriali di TikTok hanno esaminato ogni dettaglio nell’archivio
dei suoi post e analizzato ogni nuovo sviluppo del caso. L’indagine
per ritrovarla si è estesa per oltre 3200 chilometri mentre la
polizia cercava di ripercorrere i passi di Petito.
Cosa è successo a Gabby
Petito?
Jim Schmidt e Nichole Schmidt American Murder: Il caso Gabby Petito
– Cortesia di Netflix
L’indagine ha portato la polizia in
diversi luoghi, tra cui il Grand Teton National Park nel Wyoming,
dove il suo telefono è stato utilizzato l’ultima volta, che copre
125.000 ettari. La polizia ha chiesto aiuto a chiunque avesse
informazioni potenziali, il che ha portato alla sorprendente
scoperta di un altro blogger di #vanlife che ha esaminato
attentamente i suoi filmati per trovare immagini del furgone di
Petito, situato a Spread Creek nel Grand Teton. Tre settimane dopo
l’inizio delle ricerche, il 19 settembre 2021, è stato trovato il
corpo di Petito. Gli investigatori ritengono che la scena sia stata
inscenata. Un’autopsia ha poi rivelato che Petito è morta per
strangolamento.
Gli amici e la famiglia di Petito
sono stati comprensibilmente devastati dalla notizia della sua
morte. “Sono crollato a terra”, ricorda il suo patrigno, Jim
Schmidt, che si era recato nel Wyoming per aiutare a trovare Gabby,
quando ha saputo la notizia. “E ho dovuto prendere il telefono,
riprendermi e chiamare Niki, Joe e Tara in una teleconferenza, e
dire loro, a 3.200 km di distanza, che nostra figlia era morta”.
Un’amica di Petito del liceo dice nella serie: ‘Quando è arrivata
la notizia che avevano trovato il suo corpo… volevo solo spegnerlo
o svegliarmi, come se fosse un brutto sogno o qualcosa del
genere’.
Che cosa è successo a
Brian Laundrie?
American Murder rivela i
dettagli dei tentativi di Laundrie di crearsi un alibi. Il 29
agosto ha fatto numerose telefonate ai suoi genitori dicendo che
Gabby era “sparita” e che aveva bisogno di aiuto, e loro hanno
chiamato immediatamente un avvocato. Laundrie ha fatto l’autostop
due volte per tornare al furgone dal luogo in cui aveva lasciato il
corpo di Petito. Lì, ha creato una conversazione tra lui e Gabby
tramite messaggi di testo sui loro telefoni per far sembrare che
non fossero fisicamente insieme. Laundrie ha anche effettuato una
transazione su Zelle, trasferendo 700 dollari dal conto di Petito
al suo, con la nota “Addio Brian, non ti chiederò mai più
nulla”.
La scoperta del corpo di Petito ha
permesso agli investigatori di ricostruire gli ultimi momenti della
sua vita. Il 27 agosto 2021, Petito è stata vista con Laundrie
intorno all’una di pomeriggio a Jackson, Wyoming, in un ristorante
chiamato Mary Piglets: un testimone ha detto che stavano litigando.
American Murder rivela che Petito ha chiamato il suo ex
fidanzato, ma lui era al lavoro e non poteva rispondere al
telefono. La coppia è stata poi individuata dalle telecamere di
sicurezza di un Whole Foods nelle vicinanze alle 14:13. Quel
filmato è l’ultima volta che Petito è stata vista viva. Dopo Whole
Foods, si sono diretti a Spread Creek, dove sono arrivati intorno
alle 18:00. Due ore dopo, alle 20:32, Petito stava riordinando i
file sul suo computer: la polizia ritiene che questi siano stati i
suoi ultimi momenti di vita.
Il 20 settembre 2021, il giorno
dopo il ritrovamento dei resti di Petito, la polizia ha eseguito un
mandato di perquisizione a casa di Laundrie, ma Brian era
scomparso, dicendo ai suoi genitori una settimana prima che sarebbe
andato a fare un’escursione. I genitori non denunciarono la sua
scomparsa, poiché si aspettavano che tornasse. Si trovava da
qualche parte nel Myakkahatchee Creek Environmental Park, che si
estende per oltre 20.000 acri. Trentasette giorni dopo la denuncia
di scomparsa di Laundrie, i suoi genitori scoprirono i suoi resti
il 20 ottobre a Carlton Reserve.
Insieme al corpo di Laundrie è
stata trovata una lettera in cui ammetteva di aver ucciso Gabby,
sostenendo di averla fatta morire dopo che aveva avuto uno strano
incidente e provava un dolore insopportabile, anche se questo non è
coerente con l’autopsia. Nel 2022, la famiglia Petito-Schmidt ha
intentato una causa per omicidio colposo contro i genitori di
Brian, Roberta e Chris, che è stata risolta per 3 milioni di
dollari. Non sono state presentate accuse penali contro la famiglia
Laundrie.
La docuserie American
Manhunt: l’attentato alla maratona di Boston di Netflix è un
racconto, ora per ora, su come si sono svolte le indagini dopo
l’esplosioni di due bombe. Son passati ben 10 anni
da quel maledetto lunedì 15 aprile 2013 che fece
cadere Boston e dintorni nel terrore. Dopo lo
scoppio dei due ordigni esplosivi, in zona del traguardo della
celebre maratona, è iniziata una vera caccia agli uomini che hanno
messo in crisi un’intera città e costringendo le forze dell’ordine
ad avviare un’indagine senza precedenti sull’identità dei due
attentatori musulmani. Questo documentario, diviso in tre
parti da un’ora ciascuno, è diretto dal regista
Floyd Russ ( Zion, Untold: Rissa in NBA) e
proviene dal produttore esecutivo Tiller Russell (
Night Stalker: caccia a un serial killer, L’assedio di Waco ).
La trama di American
Manhunt
Ogni episodio di American
Manhunt: l’attentato alla maratona di Boston, possiede un
titolo che racchiude la trama in se della sua parte. La prima
“Cappello bianco, cappello nero” si apre con il
contesto storico e l’importanza di questo evento sportivo di Boston
per i maratoneti e per gli spettatori. La Maratona di Boston
è infatti una delle più antiche tra le maratone annuali che si
svolgono al mondo. La sua primissima edizione, ispirata dal
successo delle prime Olimpiadi dell’era moderna tenutesi nel
1896, venne
infatti disputata nel 1897. Iniziata come manifestazione di
rilievo locale, ha progressivamente iniziato ad attrarre atleti
provenienti prima da tutti gli Stati Uniti e poi da tutti i
continenti. La gara parte da Hopkinton,
nel Massachusetts, e si conclude a Boston, presso Copley
Square in occasione del Patriots’ Day. La
docuserie American
Manhuntsegue con i filmati che
mostrano le due esplosioni in Boylston Street, alternati con
interviste agli agenti di polizia e ai cittadini che durante
l’attentato sono stati feriti. Questo primo episodio si conclude
con l’FBI, che
grazie ai video a circuito chiuso e quelli dei telefoni degli
spettatori presenti, svelano e rendono pubbliche le foto dei
sospettati, due giovani maschi caucasici con in testa dei
cappelli.
La seconda parte “Il sogno
americano” indaga sulla vita dei due attentatori e si
scopre che sono due fratelli. Tamerlan e Džochar
Carnaev, per metà ceceni e metà avari di religione
islamica, nel 2002 immigrarono negli Stati Uniti d’America come
rifugiati con la loro famiglia. Nel frattempo il documentario
mostra le conseguenze alla diffusione dei volti dei ricercati, con
i due fratelli che durante la notte del 18 aprile
uccisero un poliziotto al MIT di Cambridge in
Massachusetts. La parte che più rimane impressa però è quando i
Carnaev in fuga, rubano il SUV di Danny Meng che
riesce a scappare ed avvertire la polizia. Floyd Russ fa raccontare
l’accaduto dallo stesso uomo che si ritiene, ancora adesso, salvo
per miracolo. Ma la notte è ancora lunga e finisce con Tamerlan in
fin di vita, dopo essere stato investito, durante una lunga e
violenta sparatoria nel quartiere residenziale di
Watertown.
L’ultimo episodio “Non puoi
far parlare un cadavere” si continua ad indagare sul
passato più recente del fratello maggiore in Daghestan, grazie alle
ricerche approfondite del giornalista David
Filipov del Boston Globe Reporter. Dopo aver dichiarato la
morte di Tamerlan, che prima di ridicalizzarsi all’Islam sognava di
diventare un pugile, il fratello minore e studente della University
of Massachusetts di Dartmouth scappa, intanto le forze dell’ordine
mettono Watertown in lockdown. La svolta avviene
il giorno dopo il 19 aprile quando un abitante
della cittadina avverte che l’uomo ricercato è ferito e nascosto in
una barca, caricata su un carrello e coperta, nel cortile di una
casa vicina. Dopo ben 101 ore dall’attentato di
Boston il ricercato Džochar fu finalmente arrestato e condotto in
ospedale. American Manhunt si conclude con la
sentenza finale del 4 marzo 2015 e viene mostrato
come ultima immagine il monumento ai caduti
all’attentato alla maratona di Boston.
Una docuserie Netflix che
funziona
Floyd Russ e Tiller Russell hanno
costruito American Manhunt attorno ai giorni tesi
e terrificanti che seguirono all’attacco terroristico che causò la
morte di tre persone e il ferimento di altre
264. Un racconto, minuto per minuto, della caccia
ai Carnaev da migliaia di ore di video, radio della polizia e
filmati amatoriali, nonché testimonianze di agenti di polizia,
investigatori dell’FBI e comuni cittadini la cui eroicità ha
portato alla cattura dell’unico ricercato ancora in vita. Nella
docuserie però si cerca anche di spiegare chi erano i due fratelli
e come sono diventati attentatori, il regista lo fa intervistando
l’Imam della moschea frequentata dai ceceni e un amico d’infanzia
di Džochar.
American Manhunt:
l’attentato alla maratona di Boston offre intuizioni
esperte e dettagli emotivi da parte di coloro che sono stati feriti
durante l’esplosione dalle due bombe e racconta la storia completa
di come gli uomini e le donne di Boston si sono uniti nel momento
più buio per reclamare la propria città al grido dello slogan
“Boston Strong”.
Waypoint
Entertainment ha annunciato oggi di aver acquistato i
diritti di American Jesus
e Supercrooks di Mark
Millar, già autore di successi come Wanted, Kick-Ass,
Kingsman: Il Secret Service.
Il produttore Ken
Kao produrrà gli adattamenti per il grande schermo per
la Waypoint Entertainment insieme
a Russell Ackerman (Mama) e John
Schoenfelder.
American
Jesus disegnato da Peter Gross racconta di un
ragazzo di dodici anni quando si rende conto che Gesù Cristo
tornerà sulla terra per compiere un ultimo sforzo per salvare
l’umanità.
Supercrooks invece racconta di otto
super cattivi costretti alla pensione e tenteranno di derubare il
più noto criminale della città.
Vi ricordiamo che Millar ha anche
lavorato per la Marvel e ha firmato storie
come Civil War e The Ultimates che hanno ispirato il Marvel Cinematic Universe.
Nel 2004 i Green Day pubblicarono
il loro settimo album, American Idiot, un
successo travolgente di pubblico e critica, con oltre di sei
milioni di copie vendute e il Grammy per il
miglior album rock.
L’album fu di rottura, sia per il
successo della band, sia per la loro percezione a livello mondiale,
dal momento che i brani di maggior successo si prestavano a una
lettura sociopolitica che avrebbe infervorato molti dei fan della
band.
Il film su America
Idiot ha avuto il via libera dalla
HBO
L’enorme successo di
American Idiot si trasformò, nel 2009, in
un musical, rappresentato a Broadway fino al 2011, e
successivamente, in un progetto cinematografico che al momento non
è stato ancora accantonato. Anzi, proprio negli ultimi giorni, il
film su America Idiot ha avuto il via
libera dalla HBO. Parlando a NME, Billie Joe
Armstrong, frontman dei Green Day, ha
dichiarato: “I piani sono questi al momento. Abbiamo avuto il
via libera dall’HBO, e la sceneggiatura, al momento, è in fase di
riscrittura. Quindi non sono sicuro di quando riusciremo a partire,
ma al momento il progetto sta procedendo.”
I Green Day stanno
al momento promuovendo il loro nuovo album, Revolution
Radio.
Che ne pensate di un adattamento
cinematografico di American Idiot? Cosa
vi aspettate?
La Columbia
Picturesha rilasciato un nuovo
trailer
intitolato Unexpected per
American Hustle, film diretto
da David O. Russell e previsto nelle sale
statunitensi di New York e Los Angeles per la vicina data del 13
dicembre (sarà distribuito poi su tutto il territorio nazionale a
partire dal 18 dello stesso mese).
La tanto attesa pellicola ha visto
impegnato sul set un cast stellare: Christian
Bale, Bradley Cooper, Amy
Adams, Jeremy Renner e la star
di The Hunger
GamesJennifer Lawrence.
Vi ricordiamo che il film si ispira
ad uno dei maggiori scandali che, sul finire degli anni ’70,
colpirono gli Stati Uniti: l’operazione Abscam, nel corso della
quale fu portata alla luce la corruzione allora dilagante fra le
camere del Congresso.
Man Irving (Christian
Bale), brillante truffatore, e l’amante britannica Sydney
Prosser (Amy Adams), si troveranno costretti a
lavorare fianco a fianco con Richie Di Maso (Bradley
Cooper), un agente della Federal Bureau Investigation, che
gli aprirà le porte della corrotta New Jersey. In questo contesto
sarà inserita la figura di Carmine Polito (Jeremy
Renner), politico posto sotto scacco dai truffatori e dai
federali. Scheggia impazzita, invece, si rivelerà essere Rosalyn
(Jennifer Lawrence), moglie del truffatore Irving.
Qui di seguito vi sarà possibile guardare il trailer:
American Hustle arriverà al cinema dall’1 gennaio
2014 distribuito da Eagle Pictures. Il regista nominato all’Oscar
per Il lato positivo, David O.
Russell, ritorna al cinema e ci riprova questa volta
con un thriller in costume. Prodotto da Annapurna Pictures,
Atlas Entertainment e scritto da Eric Singer.
Trama: Il film, scritto da Eric
Singer, racconta la vera storia di un truffatore (Christian
Bale) e della sua amante e complice (Amy
Adams), che operano nel mondo della finanza, costretti
dall’FBI a
mettere su, assieme a un agente fuori controllo (Bradley
Cooper) una gigantesca operazione, chiamata in codice
Abscam, per smascherare altri truffatori, mafiosi e politici
corrotti.
Jeremy Renner è un personaggio fondamentale della
vicenda, nel ruolo di un leader politico e sindaco di una città del
New Jersey.
Jennifer Lawrence è la donna di
Christian Bale e
Alessandro Nivola. ha il ruolo di Reggio, un pubblico
ministero federale.
American Hustle arriverà al cinema dall’1 gennaio
2014 distribuito da Eagle Pictures. Il regista nominato all’Oscar
per Il lato positivo, David O.
Russell, ritorna al cinema e ci riprova questa volta
con un thriller in costume. Prodotto da Annapurna Pictures,
Atlas Entertainment e scritto da Eric Singer.
Trama: Il film, scritto da Eric
Singer, racconta la vera storia di un truffatore (Christian
Bale) e della sua amante e complice (Amy
Adams), che operano nel mondo della finanza, costretti
dall’FBI a
mettere su, assieme a un agente fuori controllo (Bradley
Cooper) una gigantesca operazione, chiamata in codice
Abscam, per smascherare altri truffatori, mafiosi e politici
corrotti.
Jeremy Renner è un personaggio fondamentale della
vicenda, nel ruolo di un leader politico e sindaco di una città del
New Jersey.
Jennifer Lawrence è la donna di
Christian Bale e
Alessandro Nivola. ha il ruolo di Reggio, un pubblico
ministero federale.
La Sony Pictures ha svelato il
primo trailer del prossimo film del regista candidato all’Oscar
David O. Russell, American Hustle, che vede
protagonista una coppia di attori inedita e davvero interessante:
Bradley Cooper, Christian Bale. A
completare il poker di protagonisti ci sono Amy
Adams e Jennifer Lawrence.
American Hustle, basato su una
sceneggiatura di Eric Warren Singer, è tratto da
una storia vera e racconta dell’operazione FBI
chiamata “Abscam”, messa in atto tra la fine degli anni ’70 e
l’inizio degli anni ’80, con lo scopo di catturare dei membri
corrotti del congresso. Il resto del cast include Jeremy
Renner, Louis C.K., Robert De Niro, Michael Pena e
Jack Huston. Il film verrà distribuito
limitatamente in America il prossimo 13 dicembre,
per poi essere rilasciato ufficialmente in tutti i cinema USA il
25 dicembre.
Prossimamente vedremo
Christian Bale nel thriller di Scott
CooperOut of the Furnace, con
Woody Harrelson e Zoe Saldana, e
nel nuovo film di Terrence Malick
dal titolo provvisorio Knight of
Cups. Dopo Il lato positivo
ed American Hustle, Bradley
Cooper e Jennifer Lawrence si
ritroveranno nuovamente insieme sul set di
Serena, diretto da Susanne
Bier. Amy Adams, invece, sarà la
protagonista del nuovo film di Tim Burton dal
titolo Big Eyes, ispirato alla vita
dell’artista Margaret Keane.
Con una storia recente che dimostra
tutta la grande considerazione che il mondo della settima arte ha
per lui, David O. Russell torna sul grande schermo con
American Hustle, accompagnato da un pungo di attori
che gli sono ben noti e con i quali ha condiviso i grandiosi
successi delle passate stagioni cinematografiche.
Sono Christian Bale e Amy Adams (visti in The Fighter) e Jennifer Lawrence e Bradley Cooper (protagonisti di Il Lato
Positivo) le due coppie che ci raccontano il film, una
storia di truffe, truffatori, doppi giochi, femme fatale, politici
onesti, poliziotti entusiasti, tradimenti, soldi e corruzione. In
American Hustle troviamo il gusto per il film di genere, con
tanto di storia d’amore tormentata, dramma familiare e un pizzico
di gangster movie, il tutto condito da una vera comica che dopo
Il Lato Positivo sembra stare molto comoda al
regista di Three Kings.
American Hustle, il film
Protagonista del film è un
irriconoscibile Christian Bale , con tanto di riporto e ventre
prominente, che di professione fa il truffatore, fino a che non
incontra la rossa e pericolosa Amy Adams, una donna con un
cervello letale quasi quanto il suo fascino. Con lei metterà in
piedi una interessante attività di raggiri e condividerà un po’ di
serenità, peccato però che a casa, ad aspettare il fedifrago
marito, ci sia la mogliettina Jennifer Lawrence, bella,
triste e sciocca. A questo triangolo, già esplosivo, si aggiungono
un poliziotto ambizioso con la faccia da schiaffi di Bradley Cooper, e un politico genuino e sincero,
impegnato nella sua missione di rendere il mondo un posto migliore,
con le sembianze di Jeremy Renner.
David O. Russell affronta la
storia di petto, immettendoci già in una dinamica avviata e pronta
ad esplodere e che poi ci viene raccontata nei dettagli per circa
metà film, con il classico stile del regista, un po’ sporco e
sbilenco, ma che lo caratterizza e lo rende distinguibile tra
mille. La molteplicità di voci over e una scelta di racconto
vagamente ellittico, rendono il film un po’ confuso nella parte
narrativa, laddove una storia basata su intrighi e doppi giochi
dovrebbe essere oscura solo per il raggirato di turno, non per lo
spettatore che è in qualche modo “complice” della truffa che viene
messa in atto.
Nonostante questa difficoltà di
comunicazione, Russell si salva per qualche dialogo davvero
brillante, ma soprattutto perché si è affidato ai citati magnifici
quattro: Bale-Adams-Cooper-Lawrence fanno loro ogni momento
del film, mettendo in scena delle performance che già tutti
definiscono da Oscar. A loro si aggiunge un Jeremy Renner che, forse influenzato dall’eccellenza che
lo ha circondato su quel set, non fa assolutamente brutta figura
accanto all’irriconoscibile e straordinario Bale. American
Hustle è un film di attori, un film di cui si gode grazie
alle magnifiche performance e che trova, purtroppo, nell’approccio
al racconto, il suo punto debole.
Ecco un secondo trailer di American
Hustle, il prossimo atteso film del regista David O
Russel che già sta facendo parlare di sè e che si appresta
a diventare un prossimoprotagonista della stagione dei premi
incombente a Hollywood.
American Hustle uscirà in Italia il 1 gennaio
2014, distribuito da Eagle Pictures. Dopo il successo di
The Fighter ed il pluripremiato
Il lato positivo, l’acclamato regista
americano David O. Russel dirige, come detto, un
cast di altissimo livello American Hustle
racconta la storia di Irving Rosenfeld (Christian
Bale), abilissimo truffatore, e della sua amante
inglese Sydney Prosser (Amy
Adams), che operano nel mondo della finanza.
L’eccentrico agente dell’FBI
Ritchie DiMaso (Bradley
Cooper) li costringe a partecipare ad una gigantesca
operazione con il nome in codice Abscam, allo scopo di smascherare
truffatori, funzionari e politici corrotti.
Jeremy Renner è Carmine Polito, un politico in ascesa
che si trova tra due fuochi, i truffatori e i federali. La
straordinaria
Jennifer Lawrence è Rosalyn, la moglie di Irving,
colei che potrebbe far cadere il castello di carte del marito. In
uscita in America il 18 dicembre prossimo,
American Hustle è la storia di individui
molto diversi tra loro accomunati dal desiderio di affermarsi nella
vita e pronti a tutto, senza scrupoli, mostrandosi in realtà per
quello che non sono.
Guarda il nuovo trailer
dell’atteso film di David O.
Russell, American
Hustleche vede protagonista un cast d’eccezione
composto da Jennifer Lawrence, Bradley Cooper e
Christian Bale, Amy Adams e Jeremy
Renner.
American Hustle arriverà al cinema dall’1 gennaio
2014 distribuito da Eagle Pictures. Il regista nominato all’Oscar
per Il lato positivo, David O.
Russell, ritorna al cinema e ci riprova questa volta
con un thriller in costume. Prodotto da Annapurna Pictures,
Atlas Entertainment e scritto da Eric Singer.
Trama: Il film, scritto da Eric
Singer, racconta la vera storia di un truffatore (Christian
Bale) e della sua amante e complice (Amy
Adams), che operano nel mondo della finanza, costretti
dall’FBI a
mettere su, assieme a un agente fuori controllo (Bradley
Cooper) una gigantesca operazione, chiamata in codice
Abscam, per smascherare altri truffatori, mafiosi e politici
corrotti.
Jeremy Renner è un personaggio fondamentale della
vicenda, nel ruolo di un leader politico e sindaco di una città del
New Jersey.
Jennifer Lawrence è la donna di
Christian Bale e
Alessandro Nivola. ha il ruolo di Reggio, un pubblico
ministero federale.
È stato diffuso da Empire un
nuovo poster con i protagonisti di American Hustle,
film di David O’Russell che vanta un cast spettacolare, che
include Christian Bale, Bradley Cooper, Amy Adams, Jennifer
Lawrence e Jeremy Renner.
Il film è tratto da una storia
vera, segue le vicende dell’operazione Abscam alla quale partecipò
uno dei più grandi truffatori finanziari, interpretato da
Bale, insieme alla sua amante (Amy Adams). I due sono
costretti a lavorare al fianco di un agente federale un po’ fuori
controllo (Bradley Cooper) e ne vedranno delle belle.
Anche quest’ultimo poster, come i
primi, denota un’atmosfera vintage e intrigante che renderà questo
film di O’Russell ancora più brillante.
La pellicola sarà nei cinema
statunitensi il prossimo 13 Dicembre, mentre noi italiani dovremmo
aspettare Gennaio per vedere questo film tanto atteso.
American Hustle arriverà al cinema dall’1 gennaio
2014 distribuito da Eagle Pictures. Il regista nominato all’Oscar
per Il lato positivo, David O.
Russell, ritorna al cinema e ci riprova questa volta
con un thriller in costume. Prodotto da Annapurna Pictures,
Atlas Entertainment e scritto da Eric Singer.
Trama: Il film, scritto da Eric
Singer, racconta la vera storia di un truffatore (Christian
Bale) e della sua amante e complice (Amy
Adams), che operano nel mondo della finanza, costretti
dall’FBI a
mettere su, assieme a un agente fuori controllo (Bradley
Cooper) una gigantesca operazione, chiamata in codice
Abscam, per smascherare altri truffatori, mafiosi e politici
corrotti.
Jeremy Renner è un personaggio fondamentale della
vicenda, nel ruolo di un leader politico e sindaco di una città del
New Jersey.
Jennifer Lawrence è la donna di
Christian Bale e
Alessandro Nivola. ha il ruolo di Reggio, un pubblico
ministero federale.
Nuovo spot e nuova clip per American
Hustle L’apparenza inganna, film
di David O. Russell, che avrà tra i
protagonisti delle vere stelle. Nel cast ci sono, infatti, il
Premio Oscar Christian Bale, i candidati al
Premio Oscar Amy Adams, Bradley
Cooper e Jeremy Renner,
il Premio Oscar Jennifer
Lawrence e il Premio Oscar Robert De
Niro.
American Hustle uscirà in Italia il 1 gennaio
2014, distribuito da Eagle Pictures. Dopo il successo di
The Fighter ed il pluripremiato
Il lato positivo, l’acclamato regista
americano David O. Russel dirige, come detto, un
cast di altissimo livello American Hustle
racconta la storia di Irving Rosenfeld (Christian
Bale), abilissimo truffatore, e della sua amante
inglese Sydney Prosser (Amy
Adams), che operano nel mondo della finanza.
L’eccentrico agente dell’FBI
Ritchie DiMaso (Bradley
Cooper) li costringe a partecipare ad una gigantesca
operazione con il nome in codice Abscam, allo scopo di smascherare
truffatori, funzionari e politici corrotti.
Jeremy Renner è Carmine Polito, un politico in ascesa
che si trova tra due fuochi, i truffatori e i federali. La
straordinaria
Jennifer Lawrence è Rosalyn, la moglie di Irving,
colei che potrebbe far cadere il castello di carte del marito. In
uscita in America il 18 dicembre prossimo,
Jennifer Lawrence è la storia di individui molto
diversi tra loro accomunati dal desiderio di affermarsi nella vita
e pronti a tutto, senza scrupoli, mostrandosi in realtà per quello
che non sono.
Ecco una featurette sui costumi di
American Hustle, l’ultimo film di
David O. Russell che vede protagonisti
Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper, Jennifer
Lawrence e Jeremy Renner.
Ecco il video in cui i protagonisti
parlano dei loro magnifici costumi e di quanto siano stati
impotanti per rendere credibili i loro eccentrici personaggi:
American Hustle uscirà in Italia il 1 gennaio
2014, distribuito da Eagle Pictures. Dopo il successo di
The Fighter ed il pluripremiato
Il lato positivo, l’acclamato regista
americano David O. Russel dirige, come detto, un
cast di altissimo livello American Hustle
racconta la storia di Irving Rosenfeld (Christian
Bale), abilissimo truffatore, e della sua amante
inglese Sydney Prosser (Amy
Adams), che operano nel mondo della finanza.
L’eccentrico agente dell’FBI
Ritchie DiMaso (Bradley
Cooper) li costringe a partecipare ad una gigantesca
operazione con il nome in codice Abscam, allo scopo di smascherare
truffatori, funzionari e politici corrotti.
Jeremy Renner è Carmine Polito, un politico in ascesa
che si trova tra due fuochi, i truffatori e i federali. La
straordinaria
Jennifer Lawrence è Rosalyn, la moglie di Irving,
colei che potrebbe far cadere il castello di carte del marito. In
uscita in America il 18 dicembre prossimo,
American Hustle è la storia di individui
molto diversi tra loro accomunati dal desiderio di affermarsi nella
vita e pronti a tutto, senza scrupoli, mostrandosi in realtà per
quello che non sono.