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Scream 4: full trailer!

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Scream 4: full trailer!

Finalmente online il full trailer di Scream 4, sequel della fortunata serie “da paura di Wes Craven. Nel cast ritorna Neve Campbell, con Courtney Cox e David Arquette…

Ecco il trailer

A completare il cast, oltre ai già citati anche Emma Roberts, Hayden Panettiere, Marielle Jaffe, Rory Culkin, Nico Tortorella, Erik Knudsen, Marley Shelton, Anthony Anderson, Adam Brody, Alison Brie, Mary McDonnell, Anna Paquin, Kristen Bell e Brittany Roberts. Scream 4 uscirà il 15 aprile 2011 negli USA.

Ecco Neville Paciock durante la Battaglia di Hogwarts!

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L’attesa sembra essersi parzialmente placata, invece i fan più accaniti, come chi scrive, aspettano ancora una data precisa: 13 luglio! La data dell’uscita la cinema di Harry Potter e i Doni della Morte Parte II.

Dopo la pioggia di locandina, foto, clip e trailer che ha preceduto l’uscita della Parte I, adesso cominciano a trapelare notizie e fotografie relative alla Parte II; ecco infatti una foto diffusasi su Facebook che ritrae Neville Paciock (Matt Lewis) durante la battaglia di Hogwarts.

Sulla sfondo si può vedere la sagoma sfocata di Bellatrix Lastrange (Helena Bonham Carter). Tuttavia gli evidenti errori presenti nelle scritte sulla foto (watermarks) fanno pensare ad una dubbia provenienza della suddetta. Restando in attesa di una foto migliore, ricordiamo che Harry Potter e i Doni della Morte Parte II concluderà, si spera alla grande, la Saga cinematografica di Harry, cominciata nel 2001 con La Pietra Filosofale.

V per Vendetta, il film distopico con Natalie Portman

V per Vendetta, il film distopico con Natalie Portman

V per Vendetta è un film del 2006 diretto da James McTeigue e scritto dai Fratelli Wachowski, ora noti come Lilly e Lana Wachowski. Nel cast del film Natalie Portman, Hugo Weaving, Stephen Rea, Rupert Graves, Stephen Fry, Sinéad Cusack e John Hurt. 

“Non si sfugge al Giudizio!”

La mia idea per questa recensione è la seguente: indurre alla riflessione. E non è un caso che io abbia cominciato esponendovi un’idea, poiché V per Vendetta vuole celebrare innanzitutto il potere delle idee, come rivelato nel prologo. Mi accingo pertanto a presentarvi un’opera cinematografica che, in virtù delle sue analogie con la nostra attualità, continuerà a far discutere ancora per molto.

V per Vendetta è tratto dalla graphic novel di Alan Moore illustrata da David Lloyd, pubblicata per la prima volta nel 1988. Tra i numerosi fan del fumetto troviamo i fratelli Andy e Larry Wachowski che, dopo aver scritto la sceneggiatura del film anni fa, sono riusciti a mettere in atto il progetto, diretto da James McTeigue: prima esperienza per lui alla regia.

V per Vendetta

L’intreccio appare piuttosto diverso rispetto all’originale, motivo per cui Alan Moore ha preferito dissociarsi dal progetto: in realtà, nonostante vari cambiamenti – tra i quali le coordinate temporali, per ovvie esigenze – la sceneggiatura risulta efficace e convincente.

V per Vendetta è ambientato a Londra in un futuro a noi prossimo – la vicenda si svolge intorno al 2030 – in cui il Regno Unito è divenuto uno stato totalitario governato da un regime di matrice nazi-fascista. Il leader del governo è l’Alto Cancelliere Adam Sutler (Susan, nell’originale), il cui nome – e non solo quello – richiama la figura di Adolf Hitler.

Si tratta di un’epoca di grande oppressione in cui gli Stati Uniti non esistono più per cui, appropriandosi dello scenario politico, “l’Inghilterra domina”: questo è il motto del regime. Quest’ultimo esercita una forte discriminazione che si manifesta nella xenofobia, nel razzismo, nell’odio nei confronti del ‘diverso’ inteso anche in termini di ideologia: tra i principali nemici del governo, tra l’altro, vi sono i musulmani.

V per VendettaSu questo sfondo cupo e opprimente si staglia un individuo attivista e carismatico che, sentendosi tradito da Madame Giustizia, si rifugia tra le braccia dell’Anarchia: il suo nome è V. Il suo volto è celato dietro una maschera di Guy Fawkes, il cittadino britannico che il 5 novembre 1605 tentò di far esplodere il Parlamento inglese in nome di un’idea. Volendo imprimere questa data nella memoria di tutti, V ci insegna la filastrocca del “Ricorda per sempre il 5 Novembre”.

Nel momento in cui V esce dall’ombra, o meglio, dalla Galleria della Ombre, come chiama la sua casa, egli si imbatte in una giovane donna che viene aggredita dai Castigatori, o uomini del Dito, la polizia speciale. V salva la ragazza, Evey Hammond che, da quel momento, si schiererà dalla sua parte in nome della libertà.

V è infatti un eroe anticonformista che si impegna in una lotta politica, contro il regime totalitario, e personale, contro coloro che hanno devastato la sua vita. Egli intende vendicarsi a causa degli eventi che hanno caratterizzato il suo oscuro passato: prima di tutto, prima di essere un Violento, egli è una Vittima. E porta avanti una lotta senza esclusione di colpi, agendo da terrorista.

In apertura, egli pone fine all’opprimente silenzio del suo Paese facendo esplodere l’Old Bailey in un ‘concerto’, come da lui definito, reso festoso da musica e fuochi d’artificio. Ma V non teme nulla e ha ben altro in mente: Guy Fawkes aveva infatti intenzione di far saltare in aria il Parlamento perché, afferma V, “l’edificio è un simbolo, come lo è l’atto di distruggerlo”. E sono gli uomini a conferire potere ai simboli.

Oggi viviamo l’era post-11 settembre e un simile discorso può apparire sfrontato. Ma ciò che è da considerare e valutare è il contenuto, non la forma. La domanda più scottante è: può un terrorista essere un eroe? Del resto questo film fa maturare un’inquietante considerazione circa l’identità del colpevole: è V il nemico, il terrorista, che uccide, che assale, che distrugge? O è il governo, che ha asservito la scienza, la religione, i media, la giustizia, che opera un massacro e viola l’identità dell’uomo?

Nel corso della vicenda saranno fatte importanti rivelazioni, e l’uomo imparerà che non sono i popoli a dover temere i propri governi, bensì sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli. L’unità non si ottiene attraverso la forza, bensì nella condivisione di un medesimo ideale. Per questo non ha alcuna importanza il volto di colui che si cela dietro la maschera perché, come dice V, “dietro la maschera non c’è solo carne: dietro la maschera c’è un’idea”. A seguire l’idea e a precedere l’azione ci sono le parole: con le parole V riesce ad entrare nel cuore della gente e nel cuore di Evey.

Ma, parlando di un film, non bisogna dimenticare che l’aspetto più importante nella caratterizzazione di un personaggio è l’interpretazione. E interpretare un personaggio del calibro di V risulta un’impresa. Ebbene, Hugo Weaving ci ha regalato una performance straordinaria: “Interpretare un personaggio con una maschera”, ha dichiarato, “è per un attore una specie di esercizio tecnico, ma a poco a poco la cosa si è fatta interessante”. Come spiega l’attore, oltre alle varie difficoltà tecniche che si riscontrano nel recitare con una maschera, è necessario dare vita alla maschera: questo avviene mediante le parole, il tono della voce, i gesti, anche i movimenti più insignificanti. Ed egli è riuscito magistralmente nell’impresa, offrendoci un personaggio eccentrico e carismatico, dotato di una certa teatralità. Il culmine è nel punto di vista dello spettatore giacché, a seconda delle scene e con la progressiva familiarità che instauriamo col personaggio, sembra che la maschera assuma paradossalmente espressioni diverse.

Lodevoli anche le interpretazioni del resto del cast, a partire da un’eccellente Natalie Portman che si rivela la migliore interprete che si potesse ingaggiare per il ruolo di Evey Hammond. L’attrice ha inoltre dimostrato un certo coraggio: per esigenze di copione, in una scena del film, la Portman si è sottoposta alla completa rasatura dei capelli, che prelude alla trasformazione interiore del personaggio. Da sottolineare che l’attrice, in uno dei ruoli migliori della sua carriera, è in grado di eccellere nelle scene più emotive e ricche di pathos.

V per Vendetta risulta impeccabile anche tecnicamente: dalle bellissime musiche di Dario Marianelli agli effetti speciali, superbi nella sequenza finale; la fotografia, che riproduce le cupe atmosfere del regime; la scenografia, esuberante soprattutto nella rappresentazione della Galleria delle Ombre. Una nota di approvazione anche per il doppiaggio, in particolare per il personaggio di V – la voce italiana è di Gabriele Lavia – ma il film in lingua originale è nettamente superiore. Infatti la versione originale rende al meglio le citazioni, da Shakespeare (Macbeth e La Dodicesima Notte) al Conte di Montecristo. E, a proposito di citazioni, è facile cogliere le affinità di V per Vendetta con un’altra grande opera: 1984 di George Orwell, tra le fonti di ispirazione del fumetto.

È dunque un film politico? Un monito, una visione del futuro? Ebbene, come afferma Natalie Portman, “tutto dipende da chi sei tu, dal contesto dal quale provieni e soprattutto da ciò in cui credi”.

Di certo si tratta di un film che induce alla riflessione sull’importanza delle parole, dell’espressione, della libertà di pensiero. V per Vendetta intrattiene con interesse il pubblico – che può inoltre dilettarsi nell’enumerare i vari riferimenti alla ‘V’ e al ‘5’ –, commuove e fa pensare. Non è semplicemente “V per Vendetta“, ma V per Vox Populi. Valori. Virtù. Volontà. Vittoria. E soprattutto… Verità.

Michel Gondry e l’animazione

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A breve debutterà nei cinema il suo  The Green Hornet . Ma nonostante ciò Michel Gondry infatti, ha aggiunto un nuovo progetto ai tanti già resi noti nel passato. E anche questo davvero originale.

Si tratta infatti di un documentario dedicato ad uno dei più noti ed importanti intellettuali dei giorni nostri, Noam Chomsky: linguista, filosofo, teorico della comunicazione, punto di riferimento dei movimenti di mezzo mondo, definito dal quotidiano britannico The Guardian “tra le dieci fonti più citate nella storia della cultura”. Fattore questo di grande interesse, ma csa ancora più intrigante è che  nelle intenzioni del regista, il documentario sarà realizzato in animazione.

Ho già intervistato Chomsky molte volte,” ha raccontato Gondry, “e l’ho registrato sempre, e ripreso pochissimo. Farò tutto in animazione, con una Bolex 16mm e realizzerò io tutti i disegni. Lo faccio tutte le sere quando torno in casa. Sarà emozionante, ed è complesso perché parliamo molto di linguistica, Chomsky ha delle idee molto personali e convincenti su come il linguaggio sia nato come una mutazione genetica invece che come un lento processo evolutivo, ed io illustrerò il tutto.”

Interrogato sui tempi, Gondry ha risposto a modo suo: “Spero di finirlo prima di morire. O che muoia lui. O che muoia il mondo. Quindi direi entro due anni: al massimo.

Fonte:comingsoon

Vallanzasca – Gli angeli del male: recensione

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Vallanzasca – Gli angeli del male: recensione

Vallanzasca – Gli angeli del male racconta un uomo con il lato oscuro un po’ pronunciato. Renato Vallanzasca è un rapinatore di banche. Lui e la sua banda operano perlopiù a Milano e nell’hinterland, irrompono negli edifici e con fare da film americano, depredano gli istituti di credito. Vallanzasca dice di essere nato ladro, come si nasce biondi o a Roma o Milano e che quindi non ci può fare niente, è la sua natura.

Passa quindi dalla rapina ai rapimenti, entra ed esce dalla galera, alla fine viene arrestato a Roma. Renato è  ha una buona parlantina e davanti ai giornalisti e alle telecamere che stanno riprendendo l’evento dà esempio della sua battuta pronta. E’ anche belloccio, il che gli vale diverse copertine sulle riviste e l’appellativo di “Bel Renè”. In carcere riceve moltissime lettere di ammiratrici, una la sposa, addirittura. Quindi evade per l’ultima volta, e ne approfitta  per andare a Radio Popolare a concedere un’intervista, poi sulla strada per forse ricominciare la propria vita in qualche altro modo, si addormenta, viene raggiunto dalla polizia che lo arresta definitivamente. Vallanzasca è tutt’ora in carcere, dallo scorso Marzo può uscire per lavorare.

Vallanzasca – Gli angeli del male, il film

Michele Placido affronta ancora una volta il decennio più attivo, controverso e vivace della storia italiana: gli anni settanta. Questa volta affronta la biografia di Renato Vallanzasca, scritta a quattro mani con il giornalista di Repubblica Carlo Bonini “I fiori del male”. A differenza di “Romanzo criminale” e “Il grande sogno”, questa storia non è collettiva, ma riguarda un solo uomo, Renato, interpretato da Kim Rossi Stuart, questa volta alle prese con il dialetto milanese, e l’incoscienza apparente con cui attraversa la sua vita. Non esiste una banda a cui portare rispetto e fedeltà, non esiste un gruppo politico di cui rispettare le regole.

Il bel Renè è il re dell’improvvisazione, fa quello che gli viene in mente. Il regista non sembra prendere una posizione giudicante nei suoi confronti, il personaggio Vallanzasca è già controverso di suo, appare come un immaturo effettivamente condannato da un destino già segnato a fare il criminale, anche se senza troppi rimorsi. Il personaggio non si riesce a ben delineare, è un uomo immaturo con la battuta pronta che non si rende conto della gravità delle cose che sta facendo o un lucido criminale che intesse in prigione relazioni e redige trattati di amicizia usando come sigillo il matrimonio con una delle tante ammiratrici? Sono del suo carattere che rimangono un po’ sospesi.

A differenza della storia delle Brigate Rosse e della Banda della Magliana, qui non c’è una parabola. Sia perché Vallanzasca è ancora vivo, ma anche perché effettivamente, non si avverte mai un sentimento di sconfitta o di naturale fine, si tratta semplicemente di un gioco di guardia e ladri in cui alternativamente vince uno o l’altro personaggio. Quello che viene fuori dal film è comunque un ritratto interessante della nostra nazione in quegli anni, con alcune anticipazioni di ciò che sarà. Le copertine dei giornali, le interviste alla radio, la creazione del personaggio Vallanzasca avviene tramite i media che da lì a poco avranno un ruolo principale nella costruzione dell’opinione pubblica. La volontà di rimanere fuori, Placido la sottolinea anche con i piani fissi accentuati che sono presenti in buona parte del film, in cui ha un ruolo importante anche il suono, più  volte usato come connessione tra una sequenza e l’altra e anche in termini evocativi.

La fotografia di Vallanzasca – Gli angeli del male è calda e con molto chiaroscuro, nei momenti drammatici, ossia gli scontri in cui perdono la vita i membri della banda della Comasina di Vallanzasca o i poliziotti, sono invece desaturati e contrastati, forse a sottolineare di essere capitoli importanti per il cambiamento del personaggio. Un capitolo a parte va dedicato poi al personaggio di Enzo, interpretato drammaticamente da Filippo Timi. Una mina vagante nella banda della Comasina, completamente schiavo della dipendenza da droga. Valeria Solarino, che interpreta la prima compagna di Vallanzasca, appare nella prima mezz’ora di film, per poi eclissarsi. La produzione che è dietro alla pellicola è Fox, la stessa di Romanzo Criminale, film e serie. Il che mi lascia ipotizzare che forse ci sia un interesse a tentare la stessa operazione anche con questo personaggio, vedremo.

Capitan America: The First Avenger prima foto del costume!

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Capitan America: The First Avenger prima foto del costume!

Questa è proprio una mattina da supereroe. Dopo il costume  di Spiderman, ecco arrivare infatti la prima immagine di Chris Evans sul set di Capitan America: The First Avenger con indosso il costume completo del supereroe…

Entertainment Weekly ha pubblicato una nuova immagine di Chris Evans sul set di Capitan America: The First Avenger, dove è visibile il costume con tanto di elmetto e scudo. A quando pare il design del film è molto fedele al fumetto, e altrettanto affascinante. Che sia riusciti a metter su le giuste carte per una nuova strabiliante saga?…

Rimanendo in attesa di altre foto ricordiamo che Captain America: The First Avenger è diretto da Joe Johnston e uscirà il 22 luglio 2011 (il 27 luglio in Italia). Nel cast del film Chris Evans, Sebastian Stan, Hayley Atwell, Hugo Weaving.

Fonte: Entertainment Weekly

Spider-man reboot: ecco la prima foto in costume!

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Spider-man reboot: ecco la prima foto in costume!

Tra mille attese finalmente arriva la primissima immagine ufficiale di Andrew Garfield nei panni di  Spider-Man, il reboot della saga diretto da Marc Webb, le cui riprese sono attualmente in corso a Los Angeles.

La Sony ha diffuso questa prima foto ufficiale, con un piccolo particolare che rende più fedele il costume al fumetto originale: gli spara-ragnatele.

Rimanendo in attesa di altre foto ricordiamo che il film è diretto da Marc Webb, ed uscirà negli USA in 3D il 3 luglio 2012. Nel cast oltre a Andrew Garfield (Peter Parker), Emma Stone (Gwen Stacy), Martin Sheen (Zio Ben) e Rhys Ifans, che sarà il villain.

Fonte: Sony – badtaste

Animals United per l’ambiente: parlano Pratesi, Pession e Marchetti

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Fulco Pratesi (Presidente Onorario Wwf Italia), Gabriella Pession (madrina dell’iniziativa) e Guglielom – Moviemax – Marchetti hanno presentato questa mattina alla stampa romana il film Animals United ed hanno raccontato al pubblico la validità del progetto, che non è solo un film come gli altri, ma come fa sospettare la presenza del rappresentante del Wwf è anche un mezzo per sensibilizzare i giovanissimi verso il problema dell’inquinamento e per raccogliere fondi che possano sostenere la lotta del Wwf per un mondo migliore.

“La conquete”, un film sul Presidente francese Nicolas Sarkozy

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“La conquete”, un film sul Presidente francese Nicolas Sarkozy

Uscirà il prossimo maggio “La conquete” (La conquista), film in salsa thriller sull’ascesa politica dell’attuale Presidente della Francia Nicolas Sarkozy.

Il regista è Xavier Durringer, che ha già firmato “J’irai au paradis car l’enfer est ici” (1997) e “Chok Dee” (2005). Ad interpretare Sarko, l’attore Denis Podalydès, a lui molto somigliante. Nel film appaiono anche la prima moglie di Sarkozy Cécilia Sarkozy (Florence Pernel), Dominique de Villepin (Samuel Labarthe), Laurent Solly (Grégory Fitoussi), Franck Louvrier (Mathias Mlekuz) e Rachida Dati (Saida Jawad). Non ci sarà invece nessuna attrice a recitare il ruolo dell’attuale first lady francese, Carla Bruni, che infatti non appare nella storia.

C’è invece l’ex Presidente Jacques Chirac, col quale Sarkozy (Ministro degli interni quando il primo era Presidente della Repubblica francese) non aveva un grande rapporto. E’ interpretato da Bernard Le Coq.

Ecco alcune foto del film:

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Animals United 3D: recensione del film

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Animals United 3D: recensione del film

In un 3D a tratti molto convincente i registi/sceneggiatori e produttori Reinhard Klooss e Holger Tappe ci raccontano Animals United 3D, film d’animazione liberamente ispirato al libro ‘La conferenza degli animali’ di Erich Kastner.

Il pianeta sta subendo profonde mutazioni, i ghiacci si sciolgono e le savane desertificano. A pagare le conseguenze dell’inquinamento umano è la natura e gli animali che vedono trasformato il loro habitat. La ricerca di un posto migliore in cui vivere, un paradiso, fa incontrare animali di diverse provenienze geografiche. Il loro disagio comune li renderà alleati contro un’orribile nuova specie, senza peli che si fa chiamare razza umana. Questa è la premessa di Animals United 3D, un incrocio tra un’odissea alla ricerca dell’acqua e un episodio biblico, quello dell’arca di Noè, che invece che verso l’asciutto va verso … il bagnato.

Il viaggio lo facciamo tutti insieme a personaggi davvero particolari: la mangusta Billy, il leone (rigorosamente vegetariano) Socrate e tanti altri, le tartarughe ultra-centenarie, che portano nella memoria tutta la cattiveria che l’uomo ha riversato sulla natura, l’orso polare Sushi, che soffre terribilmente l’innalzamento del clima, il diavolo della Tazmania Diablo, che ricorda agli umani l’importanza dell’aria pulita, e infine il pollo Charles, gaelico di origine e con un forte accento francese (neanche a dirlo!).

Animals United 3D assolve le due funzioni fondamentale del cinema: intrattiene con una discreta efficacia e istruisce con un messaggio diretto e didascalica, che appare retorico ma straordinariamente e terribilmente vero. Per la prima volta (nel film) la natura chiede all’uomo conto delle sue malefatte e la risposta della razza umana non viene mostrata, ma il film parte dal basso, punta alla sensibilizzazione dei piccoli che dovrebbero essere il futuro di un mondo migliore. Portate i bambini a vederlo, a loro piacerà sicuramente!

Prima foto dei protagonisti di Breaking Dawn

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A grande sorpresa Access Hollywood ha annunciato che sul prossimo numero di Entertainment Weekly verrà pubblicata la prima immagine ufficiale di Breaking Dawn che ritrae Robert Pattinson e Kristen Stewart.

I due personaggi sono ritratti durante la luna di miele che occuperà la prima parte del film.

Prima foto dei protagonisti di Breaking Dawn

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A grande sorpresa Access Hollywood ha annunciato che sul prossimo numero di Entertainment Weekly verrà pubblicata la prima immagine ufficiale di Breaking Dawn che ritrae Robert Pattinson e Kristen Stewart.

I due personaggi sono ritratti durante la luna di miele che occuperà la prima parte del film.

Per vedere la scheda di The Twilight Saga: Breaking Dawn parte I clikka qui.

Fotne: comingsoon.it

“The dilemma”, il nuovo film di Ronald Howard

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Ronald Howard – noto al grande pubblico per aver interpretato il rosso e imbranato “Ricky Cunningham” della fortunatissima serie tv americana “Happy days” – torna al cinema da regista con il film The dilemma, la cui uscita in Italia è prevista per marzo.

Howard si è già fatto apprezzare come regista per film fantasy, sentimentali o trasposizioni di famosi volumi: “Splash – Una sirena a Manhattan” (1984), “Cocoon – L’energia dell’universo” (1985), “Cuori ribelli” (1992), “Apollo 13” (1995), “Il Grinch” (2000), “A beautiful mind” (2001), “Cinderella man” (2005). Ma soprattutto “Il codice Da Vinci” (2006), “Frost/Nixon, il duello” (2009) e “Angeli e de{jcomments on}moni” (2009).

Ma torniamo a The dilemma. Protagonisti sono due grandi amici e colleghi di lavoro, Vaughn e James, il cui  rapporto si incrina a causa del dilemma morale che rode uno dei  due: ha visto la moglie dell’amico (la Ryder) al ristorante, in atteggiamenti intimi con un altro uomo, e non sa se dire la verità o tacere. Deciso a saperne di più, Ronny avvierà una personalissima indagine amatoriale che trasformerà la sua vita in un comico caos e scoprirà che anche Nick gli ha tenuto nascoste un po’ di cose. Sotto pressione per la chiusura del progetto di una vita, riuscirà a fare la scelta giusta per salvare la loro amicizia e anche gli affari?

Il cast vede la partecipazione di Vince Vaughn, Winona Ryder, Kevin James, Jennifer Connelly, Channing Tatum.

Commedia divertente lontana dai canoni usuali del regista americano. Ma non è l’unico lavoro in programma per Howard. Entro quest’anno uscirà anche “The originals”, commedia su un gruppo di giovani che si riunisce per un fine settimana a New York dopo aver saputo che l’insegnante che ha formato la loro infanzia è caduto in un coma misterioso; “The dark tower”, trasposizione per la Tv di un’opera di Stephen King; “The Parsifal mosaic” thriller-poliziesco. Questi ultimi sono in programma per il 2012.

Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola

Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola

Dracula di Bram Stoker è un film del 1992 diretto da Francis Ford Coppola e con protagonisti Gary Oldman, Winona Ryder, Keanu Reeves, Anthony Hopkins, Cary Elwes, Sadie Frost e Monica Bellucci.

La trama di Dracula di Bram Stoker

Romania, secolo XV: il conte Vlad Tepes affronta e sconfigge i Turchi allontanandoli dal Paese. Per vendetta, i nemici fanno credere a sua moglie Elisabetta che è caduto in battaglia, procurando il suo suicidio. Di fronte al rifiuto di dare una sepoltura cristiana alla donna, Vlad rinnega Dio e la Chiesa che aveva difeso, diventando un vampiro, il conte Dracula.

Alla fine del XIX secolo il giovane avvocato Jonathan Harker si reca in Transilvania, per trattare l’acquisto di una proprietà a Londra con il misterioso conte Dracula, lasciando in Inghilterra l’adorata promessa sposa Mina. Dracula imprigiona Harker nel suo castello, in balìa delle sue concubine vampire, dopo aver riconosciuto in Mina la reincarnazione della defunta moglie e parte per Londra, dove cercherà di sedurla. Jonathan riesce poi a fuggire e torna nella capitale britannica, dove si avvicinerà la resa dei conti con il vampiro.

Il titolo del film è Bram Stoker’s Dracula, Dracula di Bram Stoker, perché Francis Ford Coppola vuole rifarsi al romanzo epistolare di Bram Stoker, più volte tradito al cinema. In realtà, se ne distacca abbastanza, introducendo nuovi elementi, innanzitutto il richiamo alla vera figura di Vlad Tepes, e introducendo il tema della storia d’amore e della reincarnazione tra Dracula e Mina, arricchendo la storia di romanticismo e passione, ma allontanandosi molto dalla vicenda originale, dove non c’era nessun coinvolgimento, meno che mai d’amore, tra i due personaggi.

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Dracula di Bram Stoker, sontuoso film dell’orrore d’autore, è anche un omaggio al cinema dalle sue origini (con un paio di sequenze con lanterne magiche e film muti), all’arte liberty e al gotico, una storia d’amore e di morte appassionata, sensuale e tragica, leggibile ed apprezzabile da più punti di vista e non solo per gli appassionati di cinema horror, anche se non mancano sangue, trasformazioni, scene di paura.

Gary Oldman, lontano anni luce fisicamente e come recitazione dai pur ottimi Dracula di Christopher Lee e di Frank Langella, è un ottimo antieroe romantico, deliziosa la Mina di Winona Ryder, attrice perfetta per i ruoli in costume e si rimpiange che non sia riuscita più a trovare un giusto passo dopo gli ottimi film degli esordi, un po’ troppo istrionico il Van Helsing di Anthony Hopkins, decorativi Keanu Reeves e Cary Elwes, sexy e terrificanti le spose del vampiro, tra cui spiccano la finta innocente vampirizzata Sadie Frost e l’allora esordiente Monica Bellucci, al centro di una delle scene più erotiche del film.

Dracula di Bram Stoker

In tempi di vampiri riletti in maniera forse un po’ tanto buonista e snaturante in pellicole per adolescenti, e di frotte di vampiri televisivi moderni, belli e dannati, è senz’altro da vedere e rivedere questa storia di vampiri, in cui Dracula è temibile, dannato, ma è anche incredibilmente sensuale ed affascinante, al centro di una storia d’amore che fa impallidire i sospiri di Edward e Bella come forza, tra orrore e sangue, passione e amore, sacrificio e riscatto, con un finale che lascia un groppo in gola.

 

Vi presento i nostri: ritornano Stiller e De Niro

Vi presento i nostri: ritornano Stiller e De Niro

Durante le feste i cinepanettoni governano incontrastati nelle sale cinematografiche italiane, costringendo molti concorrenti d’oltre oceano ad arrivare con grande ritardo nel timore di restare schiacciati . “ Little Fockers “ appartiene alla grande categoria degli esclusi , avendo esordito in patria il 22 dicembre con 34 milioni di dollari per poi arrivare in Italia il 14 gennaio col titolo di “vi presento i nostri “; ciononostante, l’ultimo capitolo delle disavventure familiari di Greg Fotter può a ragione definirsi un cugino d’oltreoceano di Christian De Sica per temi intenzioni , forte dei grandi incassi e di un cast stellare che da tempo ha rinunciato a prendersi troppo sul serio . Sono passati dieci anni ormai da quando “ti presento i miei “ (meet the parents ) arrivò sul grande schermo rivelandosi un grandissimo successo al botteghino ( 330 milioni di dollari raccolti in tutto il mondo ) riuscendo a proporre secondo schemi a dir poco esilaranti il più classico dei topoi cinematografici ( storico conflitto fra il futuro genero e il padre della sposa sin dal primo incontro ) grazie  soprattutto alla dicotomia Ben Stiller – Robert De Niro , entrambi in grande forma anche se è quest’ultimo a stupire di certo con un lato comico assolutamente inedito . “mi presenti i tuoi “ alzò il tiro con risultati altrettanto divertenti , ammettendo nel clan Dustin Hoffman e Barbra Streisand nei panni dei genitori di Greg e incassando un totale di quasi 516.642.939 dollari .

Vi presento i nostriL’ultimo capitolo racconta sposta l’attenzione sulla nuova famiglia di Greg Fotter , ormai da tempo sposato con la sua Pam e padre di due gemellini che sembrava davvero aver conquistato definitivamente il rispetto del suocero ex agente della Cia Jack Byrnes . Quando la paura di non farcela a occuparsi della sua famiglia convince Greg a prestarsi a spacciare in nero un particolare farmaco illegale su consiglio della conturbante Andie , la festa di compleanno per i 5 anni dei gemellini si presenta come l’occasione che Jack stava aspettando da sempre per poter finalmente screditare il genero e riavvicinare la sua adorata figlia al perfetto e benestante ex fidanzato Kevin Rawley .

Vi presento i nostriLa saga familiare più redditizia degli ultimi anni si è dunque trovata a correre il rischio di una possibile stanchezza ,ma anche con difficoltà produttive di non poco conto : Jay Roach rimane in veste di produttore e lascia la regia a Paul Weisz , fratello buono di Chris , che con “about a boy “ e il sottovalutato “aiuto vampiro” aveva dimostrato non poche qualità , pur confrontandosi per la prima volta con una pellicola brillante ; il cast già stellare si arricchisce di altri volti indimenticabili (da Jessica Alba ad Harvey Keitel fino a Laura Dern ) e proprio l’esorbitante cache ha causato un curioso episodio che ha coinvolto uno dei suoi membri storici ; Dustin Hoffman , che incapace di arrivare a un accordo coi produttori aveva definitivamente lasciato il cast , è stato addirittura ripescato a pellicola ultimata a causa del cattivo esito di alcuni test screener : per soli 5 giorni di riprese e poche battute , la Paramount lo ha voluto alla modica cifra di 7 milioni e mezzo di dollari .

Inevitabile chiedersi quale possa essere stato il risultato e come quest’incursione improvvisa si sia potuta amalgamare con un prodotto ormai concluso : la critica in patria sembra unanime nel massacrare il film sotto tutti i punti di vista , con un misero 10 % sul noto sito di critica cinematografica “Rotten Tomatoes “ , nonostante gli accorati appelli dello stesso Robert De Niro che osanna la sua ultima fatica come un’opera genuina ,capace di far ridere e parodiare anche l’impossibile ( proprio quest’ultimo prenderebbe in giro addirittura” il padrino “, una delle sue cinematografiche più amate  ) senza volgarità . Possiamo sentirci di concordare col grande Robert? Solo una visione ce lo dirà .

Vi segnaliamo Trailer e Recesione in anteprima.

Oscar 2011: ASC nomina i cinque per la fotografia

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L’ASC Awards (American Society of Cinematographers, l’associazione dei direttori della fotografia) ha annunciato  le nominetion di categoria che andranno a formare la lista dei candidati all’oscar 2011. Trai i favoriti Roger Deakins (il grinta) e Wally Pfister (Inception).

Ghostbuster 3: la Sony è pronta..aspetta Bill Murray

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Ghostbuster 3: la Sony è pronta..aspetta Bill Murray

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Tempo fa vi avevamo riportato delle dichiarazioni di Ivan Reitman sullo script di Ghostbusters 3. A quanto pare la cosa è vera e ora sembra che la produzione stia aspettando il benestare di Bill Murray per avviare il film.

Ghostbuster 3: la Sony è pronta..aspetta Bill Murray

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Ghostbuster 3: la Sony è pronta..aspetta Bill Murray

Tempo fa vi avevamo riportato delle dichiarazioni di Ivan Reitman sullo script di Ghostbusters 3. A quanto pare la cosa è vera e ora sembra che la produzione stia aspettando il benestare di Bill Murray per avviare il film. Il sito Deadline, spiega come questo non sia un aspetto da sottovalutare: Murray è un vero e proprio cane sciolto, capace di far parlare di Oscar quando partecipa a un film, ma anche di fare scelte totalmente imprevedibili. Non a caso, non ha più un agente da anni, né un pubblicista che la stampa possa contattare.

Di conseguenza la produzione conosce molto bene l’intemperanze dell’attore e non darà il via libera sino a che l’attore non abbia dato l’ok definitivo. Anche perchè Murray come il resto del cast storico ha l’ultima parola sul film. Nonostante ciò comunque esiste una previsione d’uscita per l’estade del 2012, quindi significa che la Sony è decisa a farlo, ma non senza la presenza e il benestare di Murray.

La sceneggiatura, scritta da Lee Eisenberg e Gene Stupnitsky, è stata poi ritoccata da Dan Aykroyd, Harold Ramis e dallo stesso Ivan Reitman. Che dire non ci resta che incrociare le dita e aspettare un annuncio ufficiale.

Fonte: Deadline

Genovese racconta i suoi attori Immaturi

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Una sfilata di vip ha accolto i giornalisti al cinema Adriano stamattina, per la conferenza stampa di Immaturi, ultimo film di Paolo Genovese, dal 21 gennaio in 500 sale italiane. Per Genovese il film è stata una specie di “scrittura catartica. Quello di ripetere l’esame di maturità è un mio incubo ricorrente, se dovesse capitare sarei terrorizzato, poi ho scoperto che molte persone lo sognano con terrore proprio come me”.

Immaturi: recensione del film con Raul Bova

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Immaturi: recensione del film con Raul Bova

Paolo Genovese porta al cinema un suo incubo: dover rifare l’esame di maturità. Il brillante regista lo fa attorniandosi di un cast di volti che attirano il pubblico ed una piccola storia, divertente ma non ridanciana, che ha una sua dignità. Immaturi racconta la storia di “sei personaggi in cerca d’autore” o meglio di maturità, sei uomini e donne che provano attraverso una regressione al liceo ad aggirare o superare le proprie paure e le proprie insicurezze.

Lo fa Giorgio/Raoul Bova, che affronta un dilemma cruciale con la sua compagna: è giusto fare un figlio solo perché si ha paura di perdere la donna amata? E lo fa Francesca/Ambra Angiolini: si può conciliare una dipendenza dal sesso ossessivo compulsivo con una storia d’amore adulta? E come loro gli altri personaggi che nel corso del film imparano che infondo crescere non è così traumatico e che una vita adulta può anche avere risvolti positivi.

Immaturi, il film

Questo affresco di una mezza generazione Genovese ce lo racconta con discrezione, la sua regia è una semplice segnaletica che segue lo svolgimento dei fatti senza mai invadere lo spazio che è tutti degli attori. Molte inquadrature ed ambientazioni, molti momenti del film hanno un profumo romantico e sincero che riesce a coinvolgere lo spettatore; il cast, in ottima sintonia, si trova a proprio agio in ogni set, in ogni occasione, certo a tratti mancano un po’ i tempi comici che ogni tanto erano richiesti dalla sceneggiatura, la quale a sua volta non è brillante in assoluto.

Ci sono diversi spunti di interesse e qualche personaggio ben tratteggiato, su tutti forse proprio Ricky Menphis, classico ‘bamboccione’ all’italiana, affiancato da due ottimi attori quali sono Maurizio Mattioli e Giovanna Ralli, ma anche il personaggio di Luca Bizzarri, diviso tra una vera amante ed una finta moglie convince e diverte, senza strafare, ma mantenendo un buon umore diffuso che sottende tutto il film. Notevole, come già ne La Banda dei Babbi Natale, è la colonna sonora, alla quale Genovese dimostra di prestare sempre molta attenzione, sfociando anche nel nostalgico più assoluto quando ripresenta canzoni universali come la sigla di Ufo Robot; ma i suoi momenti migliori Immaturi li mostra senza pudore (per fortuna) nelle scene ambientate in radio, davvero poetiche, con un Bizzarri che dimostra un talento che si sospettava avesse, ma che non era ancora emerso del tutto.

Poche parole restano per il resto del cast (Raul Bova, Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Paolo, Kessisoglu, Anita Caprioli, Luisa Ranieri), che convince con riserva, soprattutto la bella e imbranata Luisa di Barbora Bobulova, che esprime molta più enfasi di quella che sarebbe stata necessaria. In definitiva Genovese con Immaturi confeziona un buon film, una divertente commedia sul diventare grandi, sui molteplici significati di tale trasformazione schiacciando a volte la corda nostalgica che fa sempre presa sul pubblico. Non un film imperdibile, ma sicuramente godibile, che indica il discreto stato di salute dell’industria cinematografica italiana negli ultimi mesi … attenzione, discreto non buono.

Uscite al Cinema del 14 Gennaio 2011

Vi presento i nostri: ormai avanti con l’età Jack Byrnes decide di trovare un sostituto che possa tenere le redini della famiglia. Ad essere scelto è il genero, Greg, che è diventato padre di due bellissimi gemelli, Samantha e Henry.

Leggi tutto Purtroppo però la situazione finanziaria della famiglia Fotter non è delle migliori, soprattutto mancano i soldi per poter iscrivere i gemelli nel più prestigioso asilo della città. Così Greg  si lascia coinvolgere dall’affascinante quanto svitata  rappresentante farmaceutica, Andi Garcia, in un affare che riguarda il farmaco Sustengo, un viagra utilizzabile anche da soggetti cardiopatici. Sospettoso come sempre e convinto di un possibile tradimento di Greg con la bella Andi, Jack inizia ad attuare tutte le sue ormai famose tattiche per smascherare il genero. Tutto degenera poi durante il compleanno dei due gemelli, quando si riunisce tutta la famiglia…riuscirà Greg a dimostrare la sua innocenza e a rimane dentro il cerchio della fiducia?

Paul Weitz dirige questo terzo capitolo che vede come protagoniste due famiglie molto eccentriche e un grande cast. Oltre alle grandi star dei primi due film (Robert De Niro, Dustin Hoffman, Ben Stiller, Owen Wilson, Barbara Streisand, Blythe Danne e Teri Polo) troviamo nuovi sorprendenti attori: Jessica Alba, Harvey Keitel e Laura Dern. Insomma un film tutto da ridere ricco di gag e situazioni molto imbarazzanti.

Skyline: Jarrod insieme alla compagna incinta Elaine, sono stati invitati a Los Angeles per festeggiare il compleanno di Terry, migliore amico di Jarrod. Il mattino dopo i festeggiamenti Jarrod, Elaine, Terry e Candice, fidanzata di Terry, hanno un risveglio brusco e scioccante. Delle luci azzurre provengono dal cielo….sono raggi luminosi appartenti a delle navicelle spaziali extraterrestri. Con queste luci azzurre gli alieni colpiscono gli umani che vengono attirati fuori dai palazzi, mutati fisicamente ed attirati dentro una grande navicella. I quattro impauriti e sconvolti dovranno lottare con tutte le loro forze contro questi alieni per cercare di sopravvivere.

Colin e Greg Struse ci presentano questo nuovo film su una possibile invasione aliena con al centro la storia di quattro ragazzi che non hanno la minima idea di cosa fare. Di certo non paragonabile a “La guerra dei mondi” di Steven Spielberg né per la sceneggiatura né tantomeno per il cast, di sicuro però sorprendono gli effetti speciali che sono senza dubbio eccezionali.
La versione di Barney: Barney Panofsky è un vecchio produttore canadese di soap opere di bassa qualità, ebreo, amante dell’alcol, delle donne e del fumo, un po’ scontroso e molto irriverente. Dopo essere stato accusato di omicidio e di varie altri incresciosi fatti, Barney decide di scrivere un libro dove ripercorre la sua intera vita…

Diretto da Richard J. Lewis, “La versione di Barney” è un film tratto dall’omonimo romanzo di Mordecai Richler, dove l’autore racconta se stesso e la sua esperienza di vita. A risaltare nel film sono gli attori principali: Paul Giamatti nei panni di Barney; Dustin Hoffman nei panni di Izzy, padre di Barney; ed infine Rosamund Pike nei panni di Miriam, moglie di Barney. Una storia umana commovente ma anche divertente.

Kill me please: in un paesino montano del Belgio, in mezzo alla neve, immersa nel silenzio si trova una clinica molto particolare…qui i pazienti vengono aiutati a morire. Il dottor Kruger, grazie ad un contributo governativo, è il primario di questa strana clinica dove si pratica il suicidio assistito e si esaudiscono gli ultimi desideri dei pazienti. A stravolgere le normali attività del dottore arriva un gruppo di strani pazienti: un comico malato di cancro, una cantante lirica trans che ha perso la voce, una ragazza con manie autolesioniste, un uomo che ha perso tutto ciò che aveva al gioco d’azzardo e un ricco lussemburghese. Ognuno vuole togliersi la vita ed ognuno esprime il suo ultimo desiderio al dottor Kruser…ma un gruppo di attivisti armati si oppone alla clinica…
Olias Barco ci presenta questo film tutto in bianco e nero dove è trattato un tema molto delicato (l’eutanasia) con tono comico. Una commedia noir dove dialoghi sulla necrofilia, sulla volontà di morire e su chi lo deve fare per primo strappano qualche sorriso…e pensare che in alcuni paesi come la Svizzera esistono cliniche del genere!

Un giorno della vita: è il 1964 e in un paesino della Basilicata vive Salvatore, un ragazzo dodicenne con la passione per il cinema. Salvatore ama talmente tanto la cinematografia che quando può prende la bici e si reca al cinema del paese vicino insieme ai suoi amici, Alessio e Caterina. Purtroppo però suo padre, Carlo, un comunista convinto, non appoggia il sogno del figlio, anzi lo schernisce. Ma Salvatore non si demoralizza e decide di comprarsi un proiettore tutto suo per vedere i film che più gli piacciono. C’è solo un problema: i soldi. Non sapendo dove prenderli, Salvatore decide di rubare, dalla cassa della locale sezione del Partito Comunista, i soldi che sarebbero serviti ai militanti per andare ai funerali di Togliatti a Roma. Comprato il proiettore, Salvatore decide di farsi aiutare dal prete del paese ad allestire una sala proiezioni…molte persone affluiscono nel piccolo cinema, ma Salvatore non è contento, si sente in colpa per il furto e decide di confessare tutto al padre. Carlo, infuriato, lo punisce severamente…lo manda infatti al riformatorio!

Giuseppe Papasso ci mostra un Italia e soprattutto un Sud Italia dove anche nei piccoli paesini la lotta politica e terrena si contrappone ai sogni di un ragazzino che guarda al mondo attraverso i film. Una storia leggera certo ma ben interpetata dall’ottimo cast che vede tra gli altri il bravo Alessanrdo Haber e la bella Maria Grazia Cucinotta.

L’orso Yoghi: come sempre l’orso Yoghi, affiancato dal suo fedele amico Bubu, si diverte a rubare i cestini da picnic dei visitatori del parco Jellystone e, come sempre, a cercare di fermarlo c’è il Ranger Smith….così accade tutti i giorni, così passa le giornate il simpatico orso bruno. Purtroppo però le cose stanno per cambiare. Dal momento che il parco sta subendo delle perdite finanziarie e il sindaco Brown vuole finanziare la sua campagna elettorale….Jellystone sta per essere venduto a dei commercianti di legname. Niente più gite immersi nella natura per le famiglie, niente più picnic e soprattutto niente più cestini per Yoghi. Come fare per evitare tutto questo? Yoghi e Bubu decidono di unire le loro forze con il Ranger Smith e la documentarista Rachel Johnson, invaghita di Smith, per evitare la chiusura del parco!
Diretto da Eric Brevig e interpretato da T.J.Miller, Anna Faris, Tom Cavanagh e Andrew Daly, arriva sul grande schermo l’orso inventato da Hanna e Barbera. L’orso Yoghi e compagni strapperanno molte risate agli spettatori più piccoli cacciandosi nei guai e dando vita a mille gag!

Manuale d’amore 3: teaser trailer

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Dopo aver girato in lungo e in largo per Roma arriva il teaser trailer del terzo capitolo della saga targata Veronesi: Manuale D’amore 3. Ricchia di un cast che comprende Robert De Niro, Carlo verdone, Monica Bellucci, Michele Placido, Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti e moltri altri..Ecco il trailer:

Tanti nomi per i ruoli femminili di Batman 3

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Tanti nomi per i ruoli femminili di Batman 3

Christopher Nolan è sempre più impegnato nella ricerca di un’attrice per il ruolo da protagonista: tra le più probabili candidate si sono fatti i nomi di Anne Hathaway, Keira Knightley e Jessica Biel.

Dopo la conferma che nel cast di The Dark Knight Rises ci sarà Tom Hardy ma non Natalie Portman,  negli ultimissimi giorni si sono sisseguite alcune indiscrezioni riguardanti altri nomin di donna che ambiscono al ruolo femminile in questo terzo ed ultimo capitolo firmato Nolan: Kate Mara e Charlotte Riley, oltre alle già nominate Anne Hathaway, Keira Knightley e Jessica Biel. Quasi fuori gioco invece Gemma Arterton, che è stata ingaggiata per il prossimo Hansel and Gretel: Witch Hunters e potrebbe quindi avere problemi.

A quanto pare i ruoli femminili nel prossimo Batman saranno due, uno di villain e uno dedicato ad una possibile love story. Uno dei due dovrebbe essere quello di Talia, figlia di quel Ra’s al Ghul che in Batman Begins era interpretato da Liam Neeson. Le riprese di The Dark Knight Rises cominceranno il prossimo maggio, per uscire poi in sala il 20 luglio del 2012.

Per tutto le notizie vi segnaliamo lo speciale sul film: The Dark Knight Rises

Fonte: Deadline Hollywood

http://www.cine-filos.com/site

Tanti nomi per i ruoli femminili di Batman 3

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Tanti nomi per i ruoli femminili di Batman 3

Christopher Nolan è sempre più impegnato nella ricerca di un’attrice per il ruolo da protagonista: tra le più probabili candidate si sono fatti i nomi di Anne Hathaway, Keira Knightley e Jessica Biel.

Dopo la conferma che nel cast di The Dark Knight Rises ci sarà Tom Hardy ma non Natalie Portman,  negli ultimissimi giorni si sono sisseguite alcune indiscrezioni riguardanti altri nomin di donna che ambiscono al ruolo femminile in questo terzo ed ultimo capitolo firmato Nolan: Kate Mara e Charlotte Riley, oltre alle già nominate Anne Hathaway, Keira Knightley e Jessica Biel. Quasi fuori gioco invece Gemma Arterton, che è stata ingaggiata per il prossimo Hansel and Gretel: Witch Hunters e potrebbe quindi avere problemi.

A quanto pare i ruoli femminili nel prossimo Batman saranno due, uno di villain e uno dedicato ad una possibile love story. Uno dei due dovrebbe essere quello di Talia, figlia di quel Ra’s al Ghul che in Batman Begins era interpretato da Liam Neeson. Le riprese di The Dark Knight Rises cominceranno il prossimo maggio, per uscire poi in sala il 20 luglio del 2012.

Per tutto le notizie vi segnaliamo lo speciale sul film: The Dark Knight Rises

Fonte: Deadline Hollywood

http://www.cine-filos.com/site/speciali/batman-3.html

Finalmente ufficiale il prossimo James Bond

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Finalmente quelli della MGM ci danno un taglio allo stallo inevitabile per gli problemi produttivi legati alla sua crisi finanziara e finalmente arriva la notizia che il 23°  film dedicato all’agente segreto più famoso del cinema verrà realizzato.

A dirigerlo sarà il premio Oscar Sam Mendes (American Beauty, Revolutionary Road, American Life), Ad annunciare il film sono stati Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, i quali hanno anche fissato l’inizio riprese entro il 2011 e la data d’uscita il 9 novembre del 2012. La sceneggiatura del film sarà scritta Neal Purvis, John Logan e Robert Wade, ed in qualche modo dovrebbe concludere l’ideale trilogia che vede protagonista Daniel Craig.

Fonte: Deadline

Terry Gilliam gira a Napoli per Pasta Garofalo

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Dopo il corto che ha segnato l’esordio dietro la macchina da presa di Valeria Golino, il pastificio Garofalo continua la sua attività da produttore di cortometraggi e dopo aver segnato l’esordio alla regia di Valeria Golino ha dato il via al secondo capitolo del progetto Garofalo firma il cinema.

Questa volta a girare il cortometraggio è un regista di fama internazionale e rinomato talento come Terry Gilliam.

Il corto s’intitola The Wholly Family, e fa parte del cast anche Cristinana Capotondi e la vede protagonista di una storia che  racconta la storida di una coppia americana con un figlio di dieci anni. Nel cast del film, che si sta girando in questi giorni, ci sono anche Douglas Dean, Nicolas Connolly e Sergio Solli. La fotografia è firmata da Nicola Pecorini e i costumi da Gabriella Pescucci.

Fonte:comingsoon

La versione di Barney: recensione del film

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La versione di Barney: recensione del film

La versione di Barney diretto da Richard J. Lewis e magistralmente interpretato da Paul Giamatti ripercorre quattro decenni della vita di Barney Panofsky, seguendo l’andamento altalenante della sua carriera e della sua vita sentimentale, divisa in tre matrimoni, due figli e un solo grande amore, Miriam.

La versione di Barney si basa sull’omonimo e ultimo romanzo di Mordecai Richler, scrittore simbolo del Canada e morto nel 2001 senza avere la possibilità di ultimare la stesura della sceneggiatura tratta dal suo libro alla quale lavorava. Probabilmente se il film fosse stato da Richler sarebbe risultato migliore, o semplicemente diverso, ma parlando del film che è e non di quello che sarebbe potuto essere non si può prescindere dal confronto con un romanzo che racconta con arguzia e profondità la versione del protagonista in merito alla sua vita, ai suoi amori, alla sua carriera e ad un presunto delitto che sulla carta risulta il centro del racconto, ma che su pellicola diventa solo una parte di un ritratto più ampio, forse dispersivo.

Il risultato è un film sicuramente ben confezionato che si dilunga forse eccessivamente ma che si lascia guardare solo grazie alla bravura del protagonista, un Paul Giamatti che si conferma non solo caratterista, ma grande interprete dei tic e dei difetti dell’uomo moderno. Il suo Barney è esattamente l’uomo di cui ha scritto Richler, spigoloso e allo stesso tempo generoso, controverso nel suo racconto soprattutto quando si tratta di se stesso. Seguiamo Barney nei ghirigori della sua mente mentre (ci) racconta la storia della sua vita: solo alla fine scopriremo con lui il significato di questa particolare struttura affastellata che ci accompagna dall’inizio della sua vita da bohemien a Roma, fino alla fine, dove Giamatti da il meglio di sé, senza mai eccedere nel patetico o nel tragico, ma mantenendo la coerenza che caratterizza il suo personaggio.

La versione di Barney

Ma un buon film non può basarsi solo sulla potenza di un attore, almeno non un film in cui i personaggi di contorno sono così importanti: a partire dallo splendido Dustin Hoffman, che interpreta il padre di Barney, irriverente più del figlio, ma come lui ancorato a quell’idea di amore romantico che dura per la vita; poi c’è Rosamund Pike, la splendida Miriam, unica donna che Barney abbia mai amato, bella ed elegante, superiore a lui per personalità e spirito eppure innamorata i lui anche quando deciderà di prendere altre strade. Ma non dimentichiamo la bravissima Minnie Driver, nel ruolo della Signora P., seconda moglie di Barney, ricca e chiacchierona, sarà grazie a lei che Barney incontra Miriam.

La versione di Barney molto amato dai realizzatori, potrebbe far innamorare molti spettatori, e in effetti ha messo d’accordo persino i fan più accaniti di Richler. Questo però non distoglie l’attenzione da una lunghezza un po’ eccessiva, che potrebbe distrarre ma che forse era necessaria per portare sulla schermo questa particolare storia d’amore di un uomo per se stesso. La versione di Barney nasce da una coproduzione tra Canada e Italia, dove l’opera di Mordecai Richler è sempre stata molto apprezzata.

Vi presento i Nostri: recensione del film con Ben Stiller

Vi presento i Nostri: recensione del film con Ben Stiller

Arriva al cinema Vi presento i Nostri,  terzo capitolo per una della famiglie più conosciute degli ultimi anni al cinema. Ritornano dopo il sequel “Mi presenti i tuoi?” del fortunatissimo “Ti presento i miei”, e dal titolo fanno già intendere che hanno l’ambizione di dare continuità alla fortunata serie con questo: Vi presento i Nostri.

In questo ultimo episodio Vi presento i Nostri, ritroviamo Jack Byrnes (bravissimo Robert De niro) e Greg Focker (altrettanto bravo Ben Stiller) in un nuovo e tutto sommato simpatico duetto, alle prese però con problemi di relazione coniugale dopo l’arrivo dei piccoli due gemelli, oltre che ai problemi di salute del ex Agente CIA Jack Byrnes. Il film racconta le vicissitudini di una famiglia in crescita, rispettando i difetti oramai abitudinari di un Nonno troppo premuroso e ficcanaso e di un padre sotto pressione di fronte al suocero con il fiato sul collo. In più a fare da contorno c’è ormai l’età che incombe  sul povero De Niro, e spaventato da ciò mette alla prova Greg con l’intento di assegnarli dopo un test finale il titolo di futuro Patriarca della famiglia. Il film con pochissime difficoltà supera i primi venti minuti che fanno da intro agevolmente dando prova di uno spigliato senso dell’umorismo.

La regia di Paul Weitz, avvezzo al genere riesce a mantenere equilibrato un ritmo non troppo calzante che discretamente amalgama il tutto seppur mantenendo sempre qualche riserva. Tuttavia, il film non riesce ad eguagliare le vette di comicità del primo capitolo, ingabbiato forse nei continui e forse ormai spremuti caratteri dei personaggi. Forse il limite più grande per questa commedia è proprio quello di non dire altro di nuovo se non ripetere gli stessi tratti dei due precedenti film, forse un tantino meno pomposi ed esagerati della seconda puntata. Le novità sono poche e troppo marginali per poter dire la loro: come il personaggio di Jessica Alba, o quello di Laura Dern.

Anche la sceneggiatura sembra ingabbiata in questi caratteri, anche se in alcuni frangenti ci sono delle gag davvero divertenti come la scena di combattimento fra Jack e Greg, che fa il verso a Lo squalo con tanto di effetto vertigo sul volto di un Stiller spaventato dal De Niro in versione pescecane immerso in una piscina di palline gommose. Alla fine ci ritroviamo solo con i nonni, i figli e i nipoti. Ma tutto sommato, il film è molto piacevole e godibile, aiutato da un cast davvero eccezionale che da quel tocco in più alla vicenda e ne fa assaporare il gusto. Piacevoli anche Owen Wilson, Laura Dern e Jessica Alba. Quest’ultima nelle simpatiche vesti di una rappresentante farmaceutica che affascinerà il povero Greg e che di sicuro strapperà più di una risata alla platea.

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