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Roma riscalda i motori: il cast di Fast X arriva per la conferenza stampa mondiale

A Roma i motori si riscaldano. È in una cornice luminosa, con i raggi del sole che filtrano dalle nuvole scure, che il cast di Fast X viene accolto per la conferenza stampa mondiale svoltasi in Capitale. Ad ospitare l’evento, organizzato in grande dalla Universal Pictures, è il Cinema Barberini recentemente ristrutturato che per l’occasione ha sistemato a festa la sua coloratissima sala 5. Il parterre di attori vanta nomi altisonanti: Helen Mirren, Rita Moreno, Charlize Theron, Brie Larson, John Cena, Jordana Brewster, Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Sung Kang, Nathalie Emmanuel, Daniela Melchior, Scott Eastwood, Alan Ritchson, Jason Statham e infine lui… Vin Diesel.

Che entra per ultimo con i suoi soliti occhiali da sole. Non manca, ovviamente, colui che ha diretto questo nuovo, rocambolesco, capitolo: Louis Leterrier. Si siedono, sorridono, osservano i giornalisti. L’entusiasmo per il nuovo film, che sta per chiudere una saga che dura da oltre vent’anni, è palpabile. Noi eravamo lì, a partecipare ad una press conference che, non sapevamo, si sarebbe rivelata un vero spasso, con il mattatore Vin Diesel a regalare al suo pubblico qualche minuto di show e divertimento. L’atmosfera che si respira è davvero adrenalinica, potente, forte… quasi quanto Fast X. Il quale, ricordiamo, arriva nelle nostre sale il 18 maggio.

Fast X, il lascito di Fast & Furious e l’affetto di Vin Diesel

A prendere per primo la parola è proprio il regista, il quale racconta di essere legato al franchise sin dal primo capitolo: “Il bello del franchise di Fast & Furious è che fin dall’inizio è ambientato in location in cui ci sono acrobazie reali e un cast internazionale straordinario. Sono cresciuto come fan e ho imparato a fare cinema grazie a Fast & Furious. Diventarne il regista mi fa portare rispetto alla saga che è stata, e che è da sempre.” Poche, semplici parole in cui si evince tutta la gratitudine di Leterrier per essere entrato a far parte di questa incredibile Fast Family, che fra l’altro dirà addio ai fan con l’undicesimo e ultimo capitolo. È infatti questo l’inizio dell’ultima corsa.

Ma quello che per diverse ragioni è il più riconoscente e orgoglioso di Fast & Furious è Vin Diesel, uno dei veterani della saga. Fast & Furious (2001) non solo gli ha dato il migliore – e compianto – amico Paul Walker, ma lo ha reso uno degli attori più amati con l’iconico personaggio di Dominc Toretto. Tanto che i suoi colleghi, in conferenza, lo chiamano Dom, non Vin. Vin Diesel guarda al film come un padre fiero del percorso fin qui tracciato e tutti coloro che hanno fatto parte di questo mondo sono un po’ i suoi figli. “La prima cosa che voglio è che la gente si goda il cast più incredibile e meraviglioso. Tutte le persone che sono qui hanno portato così tanto a questo franchise e a questa mitologia. Quindi, la prima cosa che vorrei dire è: godetevi questo cast straordinario.”

E poi continua: “Quando siamo andati a girare il film, fin dal primo giorno e ogni singolo giorno sul set ci siamo ricordati che era un miracolo star girando il decimo capitolo. Ci sono stati così tanti momenti incredibili e non riesco a isolarne nessuno, perché quando vedo il film sono colpito da tutti. Ogni contributo, ogni lavoratore che ne ha preso parte, ogni persona dello studio e, naturalmente, il regista che abbiamo… tutto insieme ti lascia una sensazione e delle emozioni che si elevano al di sopra di un normale film.”

Onore agli stunt, l’omaggio di Michelle Rodriguez e Jordana Brewster

Un pensiero va poi agli stuntman. La saga di Fast & Furious è sempre stata pregna di scene d’azione e, come ben si sa, sono proprio gli stuntman a esibirsi in coreografie spesso anche pericolose. Fast X ne è pieno, come i suoi predecessori, ma per realizzare delle sequenze così visivamente elettrizzanti non si può non pensare a questa categoria di lavoratori. È stata proprio Michelle Rodriguez, la Letty di Dom, – che nei film di action scene ne ha molte – a ricordarlo: “A dire il vero, ritengo che il mondo degli stunt dovrebbe essere più amato e, in generale, penso che sia necessaria una categoria all’interno dell’Academy. Molti hanno perso la vita durante il lavoro e non si dà abbastanza amore a queste bellissime persone che ci regalano lo spettacolo.”

Delle sequenze di combattimento la mia parte preferita è la coreografia. Come attori entriamo in scena e realizziamo una coreografia straordinaria l’uno con l’altro, mentre le controfigure volano fuori dalla finestra. È davvero forte comunque!” A farle eco è la collega Jordana Brewster: “Mi piace la coreografia, è come una danza che si impara per giorni e che si mette in mostra il giorno delle riprese.”

E infine… i premi Oscar

Oltre ai vecchi personaggi, sono saliti sul treno in corsa una serie di altri attori, e alcuni di loro sono nuovi al mondo di Fast. Fra questi c’è Brie Larson. La sua Tess, figlia di Signor Nessuno, fa il suo debutto proprio in Fast X e per l’attrice premio Oscar è stata davvero una grande emozione. “Ho sempre voluto fare parte di questa saga. Quando ho ricevuto la chiamata in cui mi dicevano che ero stata presa, sono andata a casa di Vin Diesel e ho conosciuto la sua incredibile famiglia e i suoi figli. Tutti mi chiedevano: che cosa porterai a questo franchise? Per fortuna i suoi figli mi hanno aiutato tantissimo. Mi hanno dato tutti un pezzo per diventare Tess (…). In special modo la figlia più grande che, quando l’ho vista, indossava una giacca che trasmetteva delle vibrazioni così intense. Lei è molto intelligente, bella. Alla fine ho deciso di basare il personaggio su di lei!

E dopo la spiegazione di Brie Larson, arriva la parte più comica della conferenza, in cui le risate hanno rimbombato per tutta la sala. È Helen Mirren a iniziare, spiegando come è riuscita a far parte della saga (Mirren è entrata nel franchise nel 2017 con Fast & Furious 8): “Ho supplicato per far parte di tutto questo. Sono andata da Vin Diesel e mi sono inginocchiata… ma non per quella ragione!”, inizia proprio con il botto, mentre sorride divertita per poi continuare e tornare sul discorso stunt. “Sono completamente d’accordo con Michelle. Gli stunt, gli organizzatori , dovrebbero avere l’Oscar senza dubbio. Fast & Furious dipende dalla creazione degli stunt. (…) Sono molto coraggiosi. (…) È un lavoro straordinario. Come attrice, posso dire che amo lavorare con questo tipo di persone. Sarò ripetitiva ma… parlano tutti in continuazione di famiglia con Fast & Furious, ed è davvero una famiglia. Guardateci… siamo una famiglia disfunzionale e affettuosa e quello che ci tiene uniti è l’amore. L’amore nel fare film, l’amore verso i colleghi. E non penso che nella storia del cinema ci sia qualcosa di simile.”

La segue a ruota Rita Moreno, altra new entry. “Ero così nervosa (di entrare a far parte del film ndr). Questa è una famiglia! E quando vedi una famiglia non puoi entrarci dentro solo perché sei affascinante. Una delle cose più belle successe è che Louis (Leterrier ndr) mi ha permesso di improvvisare in alcuni momenti, facendomi vivere delle emozioni in maniera del tutto inaspettata. C’è una scena in cui io e Dom (nel film il nipote ndr) ci abbracciamo davvero come madre e figlio. E tutto quello a cui pensavo era: Mio Dio. Milioni di donne vorrebbero essere al mio posto! Ma vorrei dire a Helen… non ero inginocchiata. Ero lì perché sono dannatamente ambiziosa.”

E per far capire la potenza – e la fama – della saga di Fast & Furious, Moreno racconta un simpatico aneddoto che l’ha vista protagonista proprio a Roma, dove l’attrice è arrivata prima con la figlia per potersi godere la città: “Mia figlia e io siamo venute qualche giorno prima dell’evento a Roma e una sera eravamo in un ristorante. A un certo punto, qualcuno al tavolo ha detto: Sei Rita Moreno. E io ho risposto: sì. E lui mi ha detto: di West Side Story? E io gli ho detto di sì. Allora lui ha chiamato tutti i camerieri per dirgli che ero quella di West Side Story, ma la loro reazione è stata: Aah, bene. Non avevano idea di chi fossi! Quindi per salvarmi dalla situazione e non perdere la faccia di fronte a mia figlia gli ho detto perché fossi qui. Gli ho spiegato che ero in questo film e che avevo questa scena con Dom. Beh… sono impazziti!” E il pubblico con lei al racconto, perché immaginarsi la scena di Rita Moreno è stato davvero spassoso.

A concludere la conferenza stampa di Fast X, in cui un po’ tutti ci sentivamo, arrivati a quel punto, parte integrante della famiglia (Vin Diesel ha fatto alzare i giornalisti ben due volte per applaudire e gioire con lui), è stata Charlize Theron, che è tornata sul discorso action del film, su alcune sequenze in rapporto alla collega Rodriguez e sul suo personaggio, già visto nelle precedenti pellicole: “Succede molto all’inizio di Fast X, ma avevamo poco tempo per provare perché io ero impegnata anche in un altro film. Ma le basi c’erano. Poi mi hanno chiesto se riuscissi a combattere. Ricordo di essere entrata nella palestra e di aver visto Michelle completamente sudata che era arrivata prima di me e ho detto: Oh cavolo! Abbiamo avuto dei momenti davvero belli. Michelle, comunque, è una delle stronze più toste che ho affrontato e io vengo dal Sud Africa! Ma è stato davvero tutto molto divertente.”

Roma nun fa la stupida

Roma nun fa la stupida

Eh, quanto tempo è passato da Venezia. C’era il sole, eravamo freschi di vacanze, mentre ora un gelido inverno batte alle porte e noi ripensiamo stringendoci nei nostri cappotti a quella lontana estate spensierata. Sento una vocina. Mi pare che scandisca le esatte parole: “Ma che cazzo stai addì che non era nemmeno un mese fa”. E in effetti…

5Fatto sta che ora c’è il Festival di Roma e noi siamo tornati. Che poi mi hanno redarguito dalla mia redazione (quella seria) che non si chiama più Festival ma Festa, che io poi vorrei sapè che cazzo c’avemo da festeggià ‘noi romani’ che sta città nemmeno c’ha il sindaco. Comunque, al di là di ciò, c’è una sottile sfumatura che differenzia i Festival estivi come Cannes e Venezia dalla maestosa kermesse capitolina, un non so che difficile da spiegare con termini razionali a chi non è dentro al nostro ambiente. Ci proverò con le parole più sincere che mi escono dar frìccico der core: il Festival di Roma è un inesauribile sfranticamento di cazzo. Anzi, no la Festa. Sentite, chiamiamola Sfranticamentodicazzo di Roma e non se ne parli più, eh? Così è più semplice per tutti.

E, per essere chiari, no, non dipende dalla qualità dei film e dalla scelta degli ospiti. Ci potrebbero pure essere Sam Raimi che presenta Spider-Man 4 con il ritorno di Tobey Maguire, Stanley Kubrick resuscitato grazie al potere di Cthulhu o Sasha Grey in performance multitasking live, per i romani lo Sfranticamentodicazzo è tale a prescindere. Tra parentesi, dopo le prime edizioni ricche di grandi star che sfilavano sul red-carpet, piano piano l’offerta s’è abbassata parecchio, come quell’anno che tutti erano convinti che dovesse arrivare Christian Bale e lo avvistavano come il mostro di Loch Ness nelle situazioni più improbabili (dalla proiezione per il pubblico ar cesso al chioschetto del kebab. Il che portò alla nascita del popolare hashtag #gentecheavvistachristianbale) mentre quello se ne stava in panciolle a casa sua ridendo della nostra provinciale ingenuità e pensando ‘questi ancora credono a Batman’.

6Che poi fu anche l’anno in cui il premio a Scarlett Johansson per la sua sexy prova vocale in Her lo ritirò Valerio De Paolis, che è un distributore di tutto rispetto, per carità, ma non ha esattamente lo stesso fascino sinuoso, diciamo. Che poi a Cannes e Venezia si fatica e pure parecchio – anche se le malelingue dicono che stamo sempre a festeggià. Il che è pure vero, ma lo facciamo la sera, dopo la fatica. E nessuno rompe le balle a chi lavora in banca se la sera dopo che s’è sparato una dieci ore di conti e servizi si va a fare una birra o quattro zompi in discoteca – però se non altro quasi sempre abbiamo una sistemazione agevole e vicina al luogo di lavoro. Oddio, agevole dipende dai casi. A casa di Vì nell’ultima Venezia la doccia era sostituita dal pozzo delle anime de I Predatori dell’arca perduta. Ma vabbè.

7A Roma no. L’Auditorium è infatti un luogo magico, simile al Monte Fato, che si trova chiaramente su un piano parallelo dell’Esistenza e ha la caratteristica di essere scomodo da raggiungere in qualsiasi parte della città si abiti, a meno che, naturalmente, non si abiti dentro l’Auditorium stesso. Leggenda narra che a ogni edizione alcune anime ne vengano risucchiate e non facciano più ritorno. Attorno, l’immenso “mare delle tenebre e tutto ciò che in esso vi è di esplorabile” (cit.). Ovvero il kebabbaro di cui sopra (che compare una volta l’anno come il paesino di Brigadoon), e il bar col sushi, che incredibilmente non mi ha ancora mai fatto vomitare. Quindi in sostanza sei impegnato come in un Festival ma con tutti gli svantaggi di lavorare nella tua città – nel senso che ti tocca comunque pensare alla spesa e a pagare le bollette, non se scappa, almeno in teoria – una trasferta senza trasferta, senza contare le ore di buco tra gli impegni mattinieri e quelli serali che, essendo improbabile tornare a casa e poi riuscire (da casa mia è un’ora ad andare e una a tornare, per dire), 1vengono di solito impiegate in atti vandalici come pisciare le tavolette dei bagni e tirare sassi all’omino della Hag vestito da tazzina di caffè, che funge anche da monito per i più lamentosi. C’è sempre chi fa un lavoro più demmerda del tuo.

In compenso, ci sono cartelli con la scritta ‘Auditorium’ in ogni parte della città, anche le più lontane e marginali, con delle frecce che indicano direzioni a cazzo. Tanto vi si accede solo in quel periodo dell’anno (dai, non me dite che c’andate a vedè i concerti a dicembre che non è credibile) e solo tramite un binario fatato nascosto tra le fermate di Colli Albani e Furio Camillo, un po’ come il treno che porta Harry Potter a Hogwarts a inizio anno scolastico. E nonostante tutto, lo Sfranticamento di cazzo Internazionale del Film di Roma diventa bello, come tutte le cose, quando lo condividi con la gente giusta. E quindi è bello ritrovarvi tutti qui, io, voi e Vì, sulle pagine virtuali di questi blogghettino che durante Venezia ha fatto faville. Il nome non lo cambiamo, Sticazzi al sugo (sì, mi rigioco le battute, come nella miglior tradizione dei sequel), anche perché tutti lo conoscete così e in fondo continua a essere vero che a Venezia non ci vivremmo, pure se stàmo a Roma. E se la vita se fa amara, se compràmo na chitàra. Cantate con noi?

(Ang)

Ben trovati gioiosi lettori, felice di essere di nuovo qui a rallegrarvi la kermesse con il mio compare Ang, e ringrazio anche lui perché mi ha ricordato l’esperienza della doccia veneziana, l’esperienza più traumatica della mia vita dopo aver visto Johnny Depp che s’è magnato Geronimo Stilton (ringraziamo sempre Marco Lucio Papaleo per quest’associazione che ha fatto giustamente il giro della rete).

Ma che ce frega, adesso siamo nella città Eterna, dove sicuramente ‘na doccia per bene me la farò: se non altro per queste previsioni allarmistiche, che ipotizzano scrosci tempestosi che ci risucchieranno tutti in vortici acquitrinosi direttamente dentro i tombini, io ho già preso un vestito da2 Tartaruga Ninja, ‘nsia mai che per una volta hanno ragione e me trovo direttamente a fa salotto co’ Splinter.

Detto questo, indovinate da dove scrive la vostra eroina? Ma da un treno! Essì, anche quest’anno torno si a un festival casalingo, ma siccome sono la donna con la valigia ho pensato di venire anche qui da una stazione per non perdere l’abitudine. Che poi se stai comodo sono cazzi. Ma quale comodità, detto tra noi? Ve lo ha già anticipato Ang, se Venezia è il periodo demmerda del cambio stagione, la Festa di Roma è quella della stagione che è cambiata o non è cambiata è uguale, tanto viviamo un posto irreale che cambia latitudine e longitudine da un giorno all’altro, come sottolineano appunto i precisi cartelli posti in ogni dove, dei quali vi parlava Ang. La cosa più agghiacciante è che questo festival è capitolino in tutto è per tutto, con quella romanità caciarona, con quel ‘famose un giro e fingiamo che abbiamo firmato lo script di un qualsiasi filmetto che presentano in una sottosezione di una sezione’, ‘imbucamose a qualche prima’, per cui è impossibile preventivare l’affluenza, pianificarti delle proiezioni, capire se magnerai o i tavoli del Red – uno dei pochi altri posti che dispensano cibo passabile – saranno sempre pieni della stessa gente che tu hai visto qualche settimana prima nella fila per comprare i biglietti del concerto dei Modà. Allo stesso modo, imprevedibile la gestione dell’accesso alle sale. Che non basta l’accredito, maccheseimatto? Spesso se perdi una proiezione stampa e vuoi recuperare un film perché, no ma giustamente, dovresti pure recensirlo, se non hai preso i biglietti la mattina all’alba non puoi minimamente entrare in alcune sale dove è presente anche il pubblico. Madonna quanto non fa una piega questo ragionamento! Infatti fa ‘na piaga. La mia, che ogni volta devo correre e implorare qualcuno della biglietteria a darmi biglietti che altri magari prendono a cazzo perché tanto li danno e poi cestinano accuratamente, anche con un senso di perverso piacere. Spero tantissimo che quest’anno si siano passati ‘na mano sulla coscienza e abbiano cambiato prassi. Spero eh.

3Comunque ma quanto è bello tornare da mamma Festa di Roma, a passeggiare amenamente tra gli stand dove non regalano una mazza, a cercare un posto dove anche solo sniffare del cibo, a pregare per un pc libero nell’acquario della sala stampa dove se ti va bene puoi persino trovare i Rocher, ma sul computer ehh non garantisco eh! Sugli ospiti, sulla programmazione, non mi esprimo, ne ha già parlato Ang, per cui vi dico solo che c’è Alaska, perché dopo Everest le freddure ce devono stà. E infatti sono già pronta con plaid e borsa dell’acqua calda per seguire il film Lo chiamavano Jeeg Robot con Santamaria (non è un attore, è un’esclamazione), diretto da Gabriele Mainetti, anche questa opera prima. Te pare? ‘Tutto brulica di opere prime’, è una congiura! Mi sto attrezzando a regalarvi anche la mia, di opera prima, l’opera prima o poi faccio una strage.

Ah poi ho già intravisto la borsa del Festival di quest’anno: per chi non lo sapesse è un gadget che regalano agli accreditati, e che si caratterizza per la gara delle organizzazioni del festival a chi la fa più brutta. Quella 2015 è fantastica: pare la borsa della spesa che te danno alla Coop, spero almeno dentro ci sia qualcosa da magnà a km zero, tipo er kebab der kebabbaro (tutto torna), che più km zero di quello c’è l’erba attorno al red carpet.

Va bene, corro in stazione a prendere il treno. Ovviamente il binario è l’8/9.

(Vì)

Roma Film Festival: al via domani la XIX edizione

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Roma Film Festival Al via domani, martedì 16 dicembre, la XIX edizione del Roma Film Festival (RFF) presieduta e diretta da Adriano Pintaldi. Dopo Franco Zeffirelli, Stefania Sandrelli e Christian De Sica, a cui sono state dedicate le ultimissime edizioni, sarà il Maestro italiano del brivido Dario Argento a ricevere il Premio alla Carriera Roma Film Festival 2014.

Al regista di “Profondo rosso” e di “Tenebre” verrà dedicata un’intensa retrospettiva e un omaggio (realizzato in collaborazione con “Wonderland” Rai4), che porterà alla luce un ritratto inedito di questo nostro straordinario cineasta, sinonimo di horror italiano di qualità  nel mondo. Ritratto che in seguito verrà trasmesso all’interno di una puntata di Wonderland interamente dedicata a Dario Argento che andrà in onda il prossimo 9 gennaio. Lo speciale “Il giovane Argento”, omaggio che intende raccontare la carriera di Argento prima dell’approdo dietro la macchina da presa con L’uccello dalle piume di cristallo, verrà proiettato in anteprima il 16 dicembre al Cinema Trevi alla presenza del regista.

Molti i titoli che faranno parte della retrospettiva che si terrà al Cinema Trevi dal 16 al 21 dicembre (realizzata in collaborazione con Centro Sperimentale – Cineteca Nazionale), tra i quali il più atteso sarà Profondo Rosso, proiettato in una splendida versione appena restaurata dalla Cineteca Nazionale (in sala nel 2015), pellicola che gli valse il titolo di “erede di Hitchcock” e rappresenta, in qualche modo, l’apice stilistico e creativo dell’autore. Quella al Cinema Trevi sarà una ricchissima rassegna che verrà suggellata da un incontro tra Dario Argento e il pubblico, che avverrà il 16 dicembre alle 21.00, occasione in cui il regista riceverà dal Presidente Adriano Pintaldi il Premio alla Carriera Roma Film Festival 2014.

Oltre quindici i titoli in programma, alcuni appartenenti ai suoi primi anni dietro la macchina da presa, come L’uccello dalle piume di cristallo e Il gatto a nove code. Oltre al già citato e restaurato Profondo Rosso, si potranno ammirare: Le cinque giornate, il film più anomalo nella filmografia argentiana, un’incursione nella Storia, nella quale il regista non rinuncia a inscenare l’orrore e la crudeltà, in questo caso della guerra; Suspiria che gli valse una laurea honoris causa in tecnologia degli spaventi;  Inferno, “tre madri” nascoste nei sotterranei di tre palazzi a Roma, New York, Friburgo, costruiti per loro da un architetto-alchimista, autore di un libro maledetto; Tenebre con la sua Roma cattiva, con una luce fredda e totale contrapposta alle tenebre dell’anima, della mente;  Phenomena, un viaggio mistico tra bellezze ed orrori, tra sensazioni tenere e terribili; Opera che comincia con il Macbeth di Verdi e con la curiosa diceria, diffusa degli ambienti lirici, che porti sfortuna; Il gatto nero (episodio di Due occhi diabolici) che mette in scena l’ossessione d’un fotografo di cronaca nera, perseguitato dallo sguardo d’una gatta in cui legge una demoniaca aggressività; Trauma in cui una ragazza anoressica, figlia di romeni immigrati in America, scappa dalla clinica psichiatrica a Minneapolis, mentre la città è sconvolta da una serie di delitti a catena; La Sindrome di Stendhal, una vertigine estetica che esplora in tutte le sue connessioni il quadro clinico della cosiddetta “sindrome di Stendhal”, stordimento provocato dall’arte; Il fantasma dell’opera, storia dell’amore folle del Fantasma, salvato dalle acque da una tribù di topi e cresciuto nei sotterranei del teatro lirico di Parigi, per la giovane cantante Christine: amore deluso e tradito, che produce nel Fantasma un furore vendicativo e omicida; Non ho sonno in cui Stefano Dionisi, tormentato dalla morte della madre proprio come l’alter ego romanzesco del geniale giallista Ellroy, s’allea con l’insonne e smemorato commissario in pensione Max Von Sydow per scavare nei labirinti del male, ricomporre le tessere del mistero e inchiodare l’assassino tornato furiosamente all’opera; La terza madre, un prete, una studiosa, una giovane ricercatrice (Sarah-Asia Argento), pagheranno per la loro curiosità, e con loro a farne le spese sarà anche Roma, improvvisamente invasa da un nugolo di streghe pronte a far capitolare la caput mundi per la seconda volta.

Tra gli eventi collaterali – in collaborazione con il Fantafestival – verrà presentato il libro di Cristiana Astori Tutto quel blu  (Giallo Mondadori, 2014). Incontro moderato da Steve della Casa che precederà la proiezione di L’autuomo (1984) di Marco Masi, alla presenza del regista.

Il Roma Film Festival è organizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le attività culturali Direzione Cinema, della Regione Lazio, e in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale.

Roma Film Festival XIX omaggia Dario Argento

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Roma Film Festiva XIX Dario ArgentoDario Argento il protagonista della XIX edizione del Roma Film Festival (RFF). Dopo Franco Zeffirelli,  Stefania Sandrelli e Christian De Sica, a cui sono state dedicate le ultime edizioni, sarà il Maestro italiano del brivido Dario Argento a ricevere il Premio alla Carriera Roma Film Festival 2014.

Al regista di “Profondo rosso” e di “Tenebre” verrà dedicata un’intensa retrospettiva e un omaggio (realizzato in collaborazione con “Wonderland” Rai4), che porterà alla luce un ritratto inedito di questo nostro straordinario cineasta, sinonimo di horror italiano di qualità  nel mondo. Ritratto che in seguito verrà trasmesso all’interno di una puntata di Wonderland interamente dedicata a Dario Argento che andrà in onda il prossimo 9 gennaio. Lo speciale “Il giovane Argento”, omaggio che intende raccontare la carriera di Argento prima dell’approdo dietro la macchina da presa con L’uccello dalle piume di cristallo, verrà proiettato in anteprima il 16 dicembre al Cinema Trevi alla presenza del regista.

Molti i titoli che faranno parte della retrospettiva che si terrà al Cinema Trevi dal 16 al 21 dicembre (realizzata in collaborazione con Centro Sperimentale – Cineteca Nazionale), tra i quali il più atteso sarà Profondo Rosso, proiettato in una splendida versione restaurata dalla Cineteca Nazionale, pellicola che gli valse il titolo di “erede di Hitchcock” e rappresenta, in qualche modo, l’apice stilistico e creativo dell’autore. Tra i film, alcuni appartenenti ai suoi primi anni dietro la macchina da presa, come L’uccello dalle piume di cristallo e Il gatto a nove code. Ma anche Le cinque giornate, il film più anomalo nella filmografia argentiana, un’incursione nella Storia, nella quale il regista non rinuncia a inscenare l’orrore e la crudeltà, Suspiria che gli valse una laurea honoris causa in tecnologia degli spaventi,  Inferno, “tre madri” nascoste nei sotterranei di tre palazzi a Roma, New York, Friburgo, costruiti per loro da un architetto-alchimista, autore di un libro maledetto, Tenebre con la sua Roma cattiva, con una luce fredda e totale contrapposta alle tenebre dell’anima, della mente,  Phenomena, un viaggio mistico tra bellezze ed orrori, tra sensazioni tenere e terribili. Solo per citarne alcuni.

Una ricchissima rassegna che verrà suggellata da un incontro tra Dario Argento e il suo pubblico che avverrà il 16 dicembre alle 21.00, occasione in cui il regista riceverà il Premio alla Carriera.

Tra gli eventi collaterali – in collaborazione con il Fantafestival – verrà presentato il libro di Cristiana Astori Tutto quel blu  (Giallo Mondadori, 2014). Incontro moderato da Steve della Casa che precederà la proiezione di L’autuomo (1984) di Marco Masi, alla presenza del regista.

Il Roma Film Festival è organizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le attività culturali Direzione Cinema, della Regione Lazio, e in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. Una targa è stata conferita come riconoscimento dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Roma Fiction Fest 2015: programma della nuova edizione

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Roma Fiction Fest 2015: programma della nuova edizione

Il Concorso Internazionale della nona edizione del RomaFictionFest 2015 ospita una rassegna composta da pilot e prime stagioni delle migliori produzioni televisive. Il titolo scelto a rappresentare l’Italia è Limbo, con Kasia Smutniak nei panni di una reduce da una missione di pace in Afghanistan e vittima di Disturbo Post-Traumatico da Stress. Due le serie americane in gara: Mr. Robot, sul mondo dell’hacktivism che ha ricevuto l’endorsement di Edward Snowden e The Man in the High Castle, adattamento curato da Frank Spotnitz del romanzo di Philip K. Dick, “La svastica sul sole”. Due i titoli britannici: Glue di Jack Thorne, uno degli autori più interessanti d’oltremanica, ambientata nell’Inghilterra rurale tra una comunità di giovani che conducono una vita ai limiti della legalità tra sesso, droga e alcol, e Capital, adattamento del celebre romanzo omonimo di John Lanchester, specchio di un mondo borghese e multietnico, interpretata dai grandi attori inglesi Toby Jones e Gemma Jones. Due titoli anche dal Nord Europa: Occupied, da un’idea di Jo Nesbø, che immagina un futuro non lontano in cui i Russi invadono la Norvegia e rapiscono il primo ministro; Trapped di Baltazar Kormàkur (regista di Everest), crime drama ambientato sullo sfondo di una magnifica Islanda. Dalla Francia, la serie Trepalium, ambientata in un futuro in cui vengono applicate misure estreme per gestire la disoccupazione. Dalla Germania, Deutschland 83 che segue le vicende di un ventenne della Germania dell’Est costretto a sostituire un militare nella Germania dell’Ovest e a lavorare come spia. Dall’Australia, Glitch, dove i defunti tornano misteriosamente in vita, con sviluppi del tutto inattesi. Dal Sud America, O Hipnotizador, adattamento del fumetto omonimo dell’argentino De Santis che racconta la vicenda onirica e surreale di una lotta tra due ipnotisti in una città di confine tra Brasile e Argentina. Infine, dalla Corea del Sud, il tv-movie con inserti documentari The Trial of Chungyang – A Girl Prosecuted by Feudalism che mette in scena una storia di emancipazione femminile dalla tradizione di una forma di performance coreana: il pansori. La replica domenicale sarà preceduta da una performance di pansori dal vivo, realizzata con la collaborazione dell’Ambasciata della Repubblica di Corea ed eseguita da Jong Hyuk Park e da Cecilia Soojeong.

Lea di Marco Tullio Giordana aprirà la nona edizione del RomaFictionFest. Marco Tullio Giordana – autore de I cento passi, film nominato al Golden Globe, vincitore di cinque David di Donatello, e de La meglio gioventù, esempio eccellente di osmosi tra cinema d’autore e serialità, premiato a Cannes e, successivamente, con sei David – torna sul piccolo schermo per dirigere un potente political crime, racconto civile e storia vera ispirata alle drammatiche vicende di Lea Garofalo, vittima della ‘ndrangheta.

Nel cast Vanessa Scalera, Linda Caridi, Alessio Praticò, Mauro Conte. Lea – coprodotto da Rai Fiction eBibi Film Tv di Angelo Barbagallo con il sostegno della Regione Lazio-Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo e il contributo della Apulia Film Commission – inaugura la manifestazione all’Auditorium Conciliazione e andrà in onda il 18 novembre in prima serata su Rai Uno.

Nel giorno inaugurale della manifestazione, il programma del Fuori Concorso propone in prima mondiale l’episodio uno di The Last Panthers: la serie, creata da Jack Thorne, pluripremiato autore di Skins e The Fades, è firmata da Johan Renck, l’ecclettico regista, musicista e fotografo svedese che ha firmato tre episodi di Breaking Bad e The Walking Dead e ha realizzato video musicali per alcune fra le più importanti popstar internazionali, fra cui Madonna, Kylie Minogue e Robbie Williams.

La nuova coproduzione internazionale di sei puntate, voluta da Sky Atlantic UK e Canal+, in onda in Italia dal 13 novembre su Sky Atlantic Hd, si basa su una storia vera e percorre le vie della corruzione che attraversano l’intera Europa, unita nel segno di una malavita organizzata che prolifera sulla guerra civile dell’ex-Jugoslavia, si evolve e genera i “Banksters”, gangsters e banchieri senza scrupoli. La sigla di apertura è firmata dal duca bianco David Bowie; nel cast Samantha Morton, candidata a due premi Oscar® e vincitrice del Golden Globe per il tv-movie Longford di Tom Hooper, Tahar Rahim, César per il suo ruolo in The Prophet, e John Hurt, straordinario interprete la cui carriera esemplare – cinque decenni di grande cinema e teatro – lo ha visto lavorare al fianco di Ridley Scott, Alan Parker, David Lynch, Michael Cimino, Sam Peckinpah, Robert Zemeckis, fra gli altri, e ricevere due candidature all’Oscar®.

La nona edizione del RomaFictionFest omaggia Sergio Sollima, scomparso a luglio all’età di 94 anni. Il regista e sceneggiatore, esponente fra i più apprezzati dello spaghetti-western, sarà ricordato con la proiezione di uno degli sceneggiati più amati della storia della televisione italiana, Sandokan, firmato proprio da Sollima, tratto dai romanzi di Emilio Salgari e andato in onda sulla Rai nei primi mesi del 1976. Il Festival proporrà al pubblico una vera e propria maratona durante la quale saranno proiettati i sei episodi che costituiscono la serie. Nel segno di una serialità famigliare, l’evento sarà presentato dal figlio Stefano, regista di Suburra, ACAB – All Cops Are Bastards, delle serie Romanzo criminale e Gomorra, nell’ambito di un incontro a cui parteciperà l’amato e indimenticabile volto di Sandokan, Kabir Bedi, conCarol Andrè, Andrea Giordana, i fratelli Guido e Maurizio De Angelis, autori della celebre sigla dello sceneggiato, e Federico Scardamaglia che lo aveva prodotto per la Leone Film.

La novità della nona edizione è il ritorno al Concorso Internazionale, tenutosi per l’ultima volta nel 2010. Il presidente della Giuria sarà il chitarrista e icona della musica rock Steven Van Zandt, in arte Little Steven, al fianco di Bruce Springsteen nella leggendaria E-Street Band, reso celebre dalla sua interpretazione nella serie televisiva HBO I Soprano, diretta da David Chase. Dopo aver vestito i panni del consigliere del boss Tony Soprano, interpretato dal compianto James Gandolfini, Little Steven torna ad essere uno spassoso criminale spedito in Norvegia sotto copertura in Lilyhammer, la brillante serie televisiva da lui ideata e prodotta, trasmessa da SkyAtlantic e realizzata da Netflix. Tra i suoi ultimi lavori il musical “Piece of My Heart: The Bert Berns Story”, di cui è produttore e direttore musicale.

Una delle novità del 2015 è la sezione YAS (Young Adult Special) che getta un ponte tra la parte Kids&Teens e la Selezione Ufficiale e ospita serie tv e web dedicate al pubblico giovane: fra queste, la serieZio Gianni 2 di Sidney Sibilia (prodotta da Ascent Film per Rai Fiction), il documentario Animeland di Francesco Chiatante, dedicato ai manga e agli amanti dei cartoon con interviste inedite a Maurizio Nichetti, Caparezza, Paola Cortellesi e ad altri artisti e attori amanti del genere.

SERIAL CRIME

Una selezione dei migliori titoli da tutto il mondo del genere più frequentato dalla serialità televisiva.

Per gli Stati Uniti due successi della nuova stagione americana: Quantico con Priyanka Chopra, Miss Mondo indiana, che si destreggia tra gli intrighi dell’FBI, e Limitless, sequel seriale dell’omonimo film con Bradley Cooper, qui anche nella veste di produttore della serie e interprete di un piccolo ruolo. ProtagonistiJake McDorman e Jennifer Carpenter, nota al pubblico italiano nelle vesti di Debra Morgan, sorella di Dexter.

Nutrita la presenza dal Vecchio Continente con una selezione dei titoli più visti nel Nord Europa, a partire dal thriller psico-sociale norvegese Acquitted, protagonista un giovane agente di borsa costretto a tornare nel Paese d’origine dopo vent’anni passati in Asia per salvare una società di energia sostenibile sull’orlo del fallimento.

Dalla Danimarca due serie: Follow the Money ambientata nel mondo della finanza, in borsa e nelle sale del potere dove trafficano speculatori, magnati di grandi imprese e organizzazioni criminali che riciclano i loro guadagni illeciti; Norskov, cittadina portuale nel nord dello Jutland, dove il dilagare della droga tra i giovani ostacola i progetti del sindaco per dare alla città una nuova identità.

Dalla Spagna, l’inchiesta ricca di colpi di scena di Mar de Plástico, e Refugiados firmato dal celebre duo creativo spagnolo Ramón Campos e Gema R. Neira.

La Francia sarà presente con la seconda stagione del crime femminile Candice Renoir e una produzione polacca, Wataha, ambientata al confine tra Ucraina e Polonia, in un piccolo e pacifico villaggio polacco colpito da una bomba che uccide diverse persone e alcune guardie di confine.

Quattro le serie dall’emisfero sud: la neozelandese Westside tra dramma e commedia; l’australiana The Principal ambientata in una scuola superiore; l’argentina Entre Canibales del premio Oscar Juan José Campanella (Il segreto dei suoi occhi); la sudafricana Swartwater, dove il crimine dà vita a una impossibile elaborazione di un lutto. Infine, la sudcoreana Bad Guys caratterizzata dall’estetica dei gangster movie del Far East e la messicana Señorita Pólvora, con una ragazza ribelle immischiata nel mondo dei narcotrafficanti.

PERIOD DRAMA

Il RomaFictionFest dedica una sezione alle serie “in costume”, in grado di rappresentarne le diverse anime e le diverse declinazioni in varie parti del mondo.

Immancabile naturalmente la Gran Bretagna con Wolf Hall, plurinominata agli ultimi Emmy e tratta dai romanzi di Hilary Mantel. Ambientata alla corte di Enrico VIII vanta tra gli interpreti Damian Lewis, Jonathan Pryce, Mathieu Almaric e il prossimo Spider-Man Tom Holland.

Lady Chatterley’s Lover con Richard Madden e Holliday Grainger incarna il lato romantico del filone in un classico della letteratura di Lawrence riletto per la televisione da Jed Mercurio, mentre la rivisitazione diJekyll & Hyde firmata da Charlie Higson vede un novello Doctor Jekyll (Tom Bateman) a metà tra un dandy dell’epoca coloniale e Hulk.

The Book of Negroes rappresenta invece la versione più impegnata del Period Drama, con il racconto del viaggio della giovane Amindata Diallo, rapita dai trafficanti di schiavi in Africa occidentale e venduta in America. La miniserie in sei puntate è basata sul best-seller di Lawrence Hill “Someone Knows My Name” e vede nel cast Cuba Gooding Jr. e Louis Gossett Jr.

Dal Brasile, Magnifica 70 sul cinema exploitation brasiliano che contestava il regime e cercava soluzioni per sfuggire alla censura.

Roma Fiction Fest 2014: programma, tante nuove serie e pochi talent

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Roma Fiction Fest 2014E’ stato presentato questa mattina il programma del Roma Fiction Fest 2014, prima edizione del neo Direttore Artistico Carlo Freccero, nominato da poco più di due mesi. Come prevedibile dunque un festival ricco di molti pilot e pochi talent.

Nella sezione Premiere The After, Alpha House con John Goodman, Balck Sails, Extant serie prodotta da Steven Spielberg e attualmente in onda. Ancora poi The Fall con Gillian Anderson, Fargo, FULL CIRCLE, HALT AND CATCH FIRE con Lee Pace, Hannibal 2THE HONOURABLE WOMAN, Uk, 50′, HOUSE OF CARDS, THE LAST SHIP, Usa,45′ MANHATTAN, Usa, 49′, MOZART IN THE JUNGLE, Usa, 30′, ORANGE IS THE NEW BLACK, Usa, 56′, PENNY DREADFUL, Usa, 56′, THE RED ROAD, Usa, 60′, THE STRAIN, Usa, 70′, TYRANT, Usa, 55′, THE WALKING DEAD, USA, 45′,

L’Italia invece è presente con QUALUNQUE COSA SUCCEDA. GIORGIO AMBROSOLI, UNA STORIA VERA, Italia, 120′, RAGION DI STATO, Italia, 100′, ROMEO E GIULIETTA, Italia, 8′ riassunto 1^ puntata + 100′ 2^ puntata, SFIDA AL CIELO- LA NARCOTICI, Italia, 100′, LA STRADA DRITTA, Italia, 6′, 1992, Italia, IL BOSCO, Italia, 100′

Europee invece troviamo MAMMON, Norvegia, 58′, RAMSES, Olanda, 50′, TJOCKARE AN VATTEN (THICKER THAN WATER), Svezia, 60′, TREDJE OYET, DET (THE THIRD EYE), Norvegia, 60′, THE TUNNEL, UK/Francia 60′,UTOPIA 2, UK, 60′, ARVINGERNE – THE LEGACY, Danimarca/Norvegia/Svezia/Islanda, 58′, CELBLOK H, Olanda, 50′.

Nella sezione Kids e Teen: THE 100, Stati Uniti, 13×45′, FAKING IT – Più che amiche Stati Uniti, 2014, 8×22′, FINDING CARTER, Stati Uniti, 10×44′, FREE MY WAY, Francia/Austria, 6×24′,  GHOST IN THE SHELL S.A.C. THE MOVIE – SOLID STATE SOCIETY, Giappone, Film, durata 105′, ORPHAN BLACK, Canada/Stati Uniti, 20×42′, TARTARUGHE NINJA , Stati Uniti, 101′, TEEN WOLF, Stati Uniti, 60×45′, e tanta animazione.

Roma Fiction Fest 2014: le novità, giuria e concorso

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Roma Fiction Fest 2014: le novità, giuria e concorso

StampaTante le novità dell’ottava edizione del Roma Fiction Fest 2014, la manifestazione dedicata alle serie televisive italiane e internazionali che si svolgerà a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica dal 13 al 19 settembre 2014, per la prima volta con la Direzione Artistica di Carlo Freccero. Il Festival è un progetto dell’Associazione Produttori Televisivi (APT) organizzato insieme a Sviluppo Lazio, promosso dalla Regione Lazio e dalla Camera di Commercio di Roma.

Per il primo anno il Concorso si sdoppia affiancando alla sezione italiana quella internazionale. Le rispettive Giurie assegneranno i premi tra un ventaglio di titoli selezionati dalla Direzione Artistica del Festival tra quelli trasmessi in Italia nell’ultimo anno.

La Giuria del Concorso Fiction Tv Edita Internazionale sarà così composta:

Presidente di Giuria Aldo Grasso, giornalista e critico televisivo

Violetta Bellocchio, scrittrice e giornalista

Linus, conduttore radiofonico

Mariarosa Mancuso, giornalista

Francesco Mandelli, attore

e assegnerà i seguenti premi:

Premio RomaFictionFest alla Miglior Nuova Serie TV Internazionale
Premio RomaFictionFest al Miglior Interprete e/o Personaggio Televisivo Internazionale

Premio RomaFictionFest al Miglior Canale dell’anno per programmazione internazionale

La Giuria del Concorso Fiction TV Edita Italiana sarà invece composta da:

Presidente di Giuria Alberto Sironi, regista

Stefania Carini, giornalista

Serena Dandini, conduttrice e scrittrice

Giovanna Di Rauso, attrice

Isabella Ferrari, attrice

Francesco Montanari, attore

Pasquale Pozzessere, regista e sceneggiatore

e assegnerà i premi:

Premio RomaFictionFest al Miglior Prodotto Italiano
Premio RomaFictionFest alla Miglior Attrice Italiana
Premio RomaFictionFest al Miglior Attore Italiano

Premio RomaFictionFest al Miglior Produttore Italiano
Premio RomaFictionFest al Miglior Canale dell’anno per programmazione italiana

Quest’anno il Premio Francesco Scardamaglia alla Miglior Sceneggiatura di un’opera italiana sarà assegnato da una Giuria formata dai 100Autori – Associazione della Autorialità Cinetelevisiva e dalla WGI-Writers Guild Italia, Sindacato degli scrittori di Cinema, Tv e Web, così composta:

Presidente di Giuria Anna Samueli, WGI

Giambattista Avellino, 100Autori

Andrea Purgatori, 100Autori

Mario Ruggeri, WGI

Roma Fiction Fest 2014: incontro con Gale Anne Hurd, produttrice di The Walking Dead

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Gale Anne Hurd Roma Fiction Fest 2014 2 È una delle produttrici più famose di Hollywood, ha una carriera alle spalle impressionante, ha letteralmente inventato il genere sci-fi al cinema, così come lo conosciamo oggi, lavorando a film come Aliens e Terminator. Gale Anne Hurd è una donna incredibile e, come se la sua grande esperienza al cinema non bastasse, negli ultimi anni si è dedicata alla televisione, regalandoci una delle serie tv più amate degli ultimi anni, un vero fenomeno globale che ‘contagia’ (è il caso di dirlo) grandi e piccoli, uomini e donne: The Walking Dead. Alla vigilia della messa in onda (in Italia grazie a Fox) della quinta stagione, Gale Anne Hurd è arrivata in Italia, a raccontare a Marco Spagnoli e al pubblico del Roma Fiction Fest 2014 il suo lavoro, la sua passione e la sua scommessa con gli zombie.

“Sono sempre stata un’appassionata di fiction in tutte le sue forme – ha dichiarato la Hurd -, e durante gli anni del liceo e dell’università guardavo almeno due film al giorno”. E infatti è stato il cinema il suo primo amore, amore scoperto e inseguito grazie al celebre produttore Roger Corman, che nel 1978 ha creduto e scommesso su di lei. “È stato lui a darmi questa possibilità, credendo in me in un periodo in cui non erano molte le donne che facevano cinema. Ed è sempre stato lui che mi ha fatto capire il lavoro che volevo fare, facendomi lasciare la sua società e dicendomi che lui non aveva più nulla da insegnarmi, avevo imparato tutto e mi detto che ero pronta per realizzare un film come Terminator“.

Sulle sue fonti di ispirazione e sui personaggi che hanno fatto nascere in lei la voglia di lavorare nel cinema: “Le mie fonti di ispirazione sono stati i registi come Kubrick, che mi hanno fatto capire che i film di fantascienza possono essere film di serie A. Questo l’ho capito con più chiarezza quando ho cominciato a collaborare con James Cameron. Io ho sempre voglia di innovare”.

Sul suo passaggio alla televisione e sul valore delle storie dei personaggi che racconta: “Grazie alla televisione siamo in grado di dedicare più tempo alla storia e ai personaggi. Con le serie tv ad esempio si lavora per tanto tempo sempre con lo stesso cast e per questo si può approfondire tutto in modo più attento. A volte qualcuno mi chiede sempre perché non faccio film intimistici, io rispondo: ‘Li ho fatti, ma tu non li hai visti!’. Io amo le storie che coinvolgono e approfondiscono la condizione umana e con la tv è più facile realizzare questo tipo di storie. Un progetto che mi attira è quello dove i personaggio compiono un viaggio, che parli dell’essere umano, che sia di fantascienza o ambientato nella realtà. Per me una storia che funziona è quella in cui una persona normale si trova a vivere situazioni straordinarie”.

Gale Anne Hurd Roma Fiction Fest 2014Sulla mancanza di progetti originali nel cinema contemporaneo: “La colpa è degli studios che hanno paura. Oggi un blockbuster costa oltre 200 milioni di dollari e gli studios preferiscono fare delle scelte certe: assecondano quelli che secondo loro sono i gusti del pubblico. Per questo preferiscono basare la loro produzione su sequel e remake, per andare sul sicuro. Quello che manca oggi è il coraggio. Io invece amo correre rischi. Si impara di più dagli insuccessi. Io non ho paura perché se non provi a realizzare qualcosa non sai se avrai successo o meno”.

Sul motivo che l’ha spinta a sostenere il progetto di una serie tv su The Walking Dead: “Sono stata una fan dei fumetti. Mi piaceva l’idea che i morti che camminano della serie sono le persone che ancora non sono degli zombie, perché tutti, anche se muoiono di una morte naturale sono destinati a trasformarsi. Dunque i personaggi sanno che se muoiono diventano zombie e chi continua a vivere sa che potrebbe essere costretto ad uccidere un suo caro. I fumetti in questo senso sono inflessibili e raccontano storie dure e violente. Ho pensato che era un prodotto da mostrare anche sullo schermo. Il conflitto tra scelte morali ed etiche sono anche il motivo del successo a livello planetario della serie tv, perché si parla di temi che sono universali e si adattano a tutti i tipi di culture e civiltà”.

Sui temi portanti che costituiscono il maggiore motivo di interesse in The Walking Dead: “La serie parla di chi siamo come esseri umani e di come ci comportiamo quando siamo di fronte all’apocalisse. Inoltre abbiamo approfondito anche chi siamo come società, sulle scelte difficili che ognuno di noi potrebbe dover compiere. Per questo i personaggi della serie sono così amati e seguiti, perché sono sempre in bilico nelle loro scelte, un continuo conflitto tra etica e morale”.

Sulle doti di un buon produttore: “Nel mio lavoro è fondamentale fiutare una buona idea. Il produttore collabora con più figure, dal regista agli attori, passando per lo sceneggiatore e deve essere abile anche a convincere a far cambiare qualche cosa: a volte ti trovi sul set ad essere più uno psicologo che un produttore”.

Roma Fiction Fest 2014: Excellence Award Kids&Teen a Marc Du Pontavice

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14 Settembre 2014“Ci sono autori che dato un testo ne producono una rappresentazione visiva e poi ci sono i perlustratori che invece si mettono in viaggio alla ricerca di una strada, e fanno di questa ricerca la propria ragion d’essere. Marc du Pontavice è certamente uno di questi. Ad ogni lavoro nuovo, il precedente sembra quasi scolorire, come se fosse solo uno studio per il successivo.

I suoi personaggi si muovono a proprio agio nelle serie tv, in un film come tra le pagine di un libro. L’approccio estetico e morale dei suoi lavori e improntato sul medesimo impegno pedagogico e amanuense di Michel Ocelot e Sylvain Chomet.

Nelle sue storie si genera una sorta di sospensione del racconto, uno spazio vuoto, una terra di nessuno, come spesso accade nella fiaba classica e nel racconto di formazione, dove lo spettatore di ogni età può infilarsi ed evadere per incontrare un idea di avventura che è dono per il presente e promessa per il futuro.

Marc du Pontavice con la raffinata Xilam, produce questi anticorpi, mostrando che un’altra via dell’animazione è possibile”.

Questa la motivazione con la quale è stato consegnato il RomaFictionFest Excellence Award Kids&Teen 2014 all’animatore e produttore francese Marc Du Pontavice.

Roma Fiction Fest 2014, programma: 13 settembre

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Roma Fiction Fest 2014Ore 10.30: Proiezione “I DALTON” – Sala Petrassi

Alle ore 11.45 Pink Carpet animato con il pupazzo dell’Ape Maia e alle ore 12.00 proiezione “L’APE MAIA IL FILM” – Sala Sinopoli

Alle ore 14.45 Pink Carpet animato con i pupazzi di Tom & Jerry e alle ore 15.00 “NEW TOM & JERRY SHOW”, a seguire “SUPER 4” – Teatro Studio

Ore 16.30: Proiezione “CLARENCE”“UNCLE GRANPA” e “ADVENTURE TIME” – Sala Petrassi

Ore 17.00: MASTERCLASS con GALE ANNE HURD (Executive Producer di The Walking Dead) preceduta dall’anteprima mondiale del documentario “THE WALKING DEAD – MOST DEDICATED FANS” – Sala Sinopoli

Ore 19.00“EVERY WITCH WAY” – Teatro Studio

Ore 19.30: Proiezione “TARTARUGHE NINJA IL FILM” – Sala Sinopoli. La proiezione sarà presentata dal curatore del programma Kids&Teens Gianluca Giannelli, il Presidente dell’APT Marco Follini e il Direttore marketing Universal International Pictures Italy Massimo Proietti

Ore 20.00: Proiezione FAKING IT – PIÙ CHE AMICHE” – Sala Petrassi

Ore 20.00: Maratona “THE WALKING DEAD” – Sala Studio 2

Ore 21.00: Proiezione “FINDING CARTER” – Sala Petrassi

Ore 21.30: Proiezione “L’ATTACCO DEI GIGANTI” – Sala Sinopoli

 

Roma Fiction Fest 2014, i vincitori

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RomaFictionFestEcco tutti i vincitori del Roma Fiction Fest 2014. I premi verranno assegnat questa sera durante la cerimonia di chiusura del festival.

“Il mio obiettivo era quello era far esplodere una discussione intellettuale su cosa vuol dire oggi produrre fiction, fare televisione e soprattutto pensare cosa sarà la televisione del futuro, anche perché credo che finalmente le cose vadano fatte avendo una visione politico – culturale” così Carlo Freccero a conclusione delll’VIII edizione del RomaFictionFest, nel corso della conferenza stampa di chiusura durante la quale sono stati annunciati i premi e i vincitori. “Un Festival è qualcosa di avanguardia e non di retroguardia – ha proseguito Freccero e ha ribadito – l’ho voluto fare in questa direzione, fornendo al pubblico le linee di lettura di questi generi nuovi che si affacciano, e facendo sì che serva ai produttori televisivi, che cercano di ripensare questo lavoro”.

A seguire tutti i premi:

CONCORSO FICTION TV EDITA Italiana

Giuria: Alberto Sironi (Presidente), Stefania Carini, Serena Dandini, Giovanna Di Rauso, Isabella Ferrari, Francesco Montanari, Pasquale Pozzessere

Premio RomaFictionFest al Miglior Prodotto italiano (assegnato ai registi, produttori e broadcaster)

a Gomorra

(una produzione Sky, Cattleya, Fandango per Sky Atlantic HD, regia Stefano Sollima, Francesca Comencini, Claudio Cupellini)

Premio RomaFictionFest alla Miglior Attrice Italiana
Ex Aequo

a Maria Pia Calzone per il ruolo di Imma Savastano in Gomorra

(una produzione Sky, Cattleya, Fandango per Sky Atlantic HD, regia Stefano Sollima, Francesca Comencini, Claudio Cupellini)

a Micaela Ramazzotti per il ruolo di Francesca Osti in Un matrimonio

(una produzione Duea Film per Rai Fiction, regia di Pupi Avati)

Premio RomaFictionFest al Miglior Attore Italiano
a Luca Zingaretti per il ruolo di Adriano Olivetti in Adriano Olivetti – La forza di un sogno

(una produzione Casanova Multimedia per Rai Fiction, regia di Michele Soavi)

e per quello di Alberto Lenzi ne Il giudice meschino

(una produzione Italian International Film per Rai Fiction, regia di Carlo Carlei)

Premio RomaFictionFest al Miglior Produttore Italiano
ad Angelo Barbagallo per Non è mai troppo tardi

(una produzione Bìbì Film Tv per Rai Fiction, regia di Giacomo Campiotti)

Premio RomaFictionFest al Miglior Canale dell’anno per programmazione italiana

Non assegnato

Premio Speciale della Giuria
ai giovanissimi interpreti di Braccialetti rossi, Carmine Buschini, Brando Pacitto, Aurora Ruffino, Mirko Trovato, Pio Luigi Piscicelli, Lorenzo Guidi

(una produzione Palomar per Rai Fiction, regia di Giacomo Campiotti)

Menzione Speciale della Giuria
al Miglior attore non protagonista Salvatore Esposito per il ruolo di Genny Savastano in Gomorra

CONCORSO FICTION TV EDITA Internazionale

Giuria: Aldo Grasso (Presidente), Violetta Bellocchio, Linus, Mariarosa Mancuso, Francesco Mandelli

Premio RomaFictionFest alla Miglior Nuova Serie TV Internazionale (assegnato al broadcaster)
ad
House of Cards – Gli intrighi del potere

(una produzione Netflix per Sky Atlantic HD)

Premio RomaFictionFest al Miglior Interprete e/o Personaggio Televisivo Internazionale

a Walter White (Bryan Cranston) per Breaking Bad

(una produzione Sony Pictures Television per AXN)

Premio RomaFictionFest al Miglior Canale dell’anno per programmazione internazionale

a Fox Crime

Menzione speciale della Giuria per l’interpretazione corale

ad Orange is the New Black

(una produzione Lionsgate per Infinity)

PREMIO SCARDAMAGLIA ALLA MIGLIOR SCENEGGIATURA

Assegnato dalle associazioni 100Autori e WGI – Writers Guild Italia

Giuria: Anna Samueli (Presidente, WGI), Giambattista Avellino (100Autori), Andrea Purgatori (100Autori), Mario Ruggeri (WGI)

Premio Francesco Scardamaglia alla Miglior Sceneggiatura di un’opera italiana

a Stefano Bises, Leonardo Fasoli, Ludovica Rampoldi, Filippo Gravino, Maddalena Ravagli per Gomorra  

Menzione speciale della Giuria

ad Alessandro Sermoneta, Marco Turco ed Elena Bucaccio per la sceneggiatura di Altri tempi  

(una produzione 11 Marzo Film per Rai Fiction, regia di Marco Turco)

PREMI EXCELLENCE AWARD ROMAFICTIONFEST

Assegnati dal RomaFictionFest  

Howard Gordon (produttore e creatore di Tyrant, Homeland, 24, etc.)

Lux Vide – Matilde e Luca Bernabei

Taodue – Pietro Valsecchi

Premio L.A.R.A.

Giuria: Francesca Antinori, Leonardo Diberti, Fiorella Giannelli, Gioia Levi , Fabrizia Mancuso, Marika Marroccu e presidente di Giuria : Cinzia de Curtis

Salvatore Esposito – Miglior interprete della Fiction Edita

Premio TV Sorrisi e Canzoni          

Il Premio è stato assegnato dai lettori di TV Sorrisi e Canzoni, votando sul sito web del magazine la migliore fiction di produzione italiana tra quelle iscritte al Concorso Fiction TV Edita

Serie vincitrice: Furore – Il Vento della Speranza

Personaggio dell’anno: Luca Argentero

Premio TvZap Socialscore

Il Premio TvZap Socialscore , in collaborazione con il CNR di Pisa, è stato assegnato alla Serie TV internazionale e alla Serie TV italiana con il maggior coinvolgimento social

Vincitore Serie TV italiana edita: Squadra Antimafia- Palermo Oggi

Vincitore Serie TV internazionale edita: Breaking Bad

Roma Fiction Fest 10: When We Rise, Shondaland e Madiba nel programma

Nuove date, nuovo Direttore Artistico, nuovo Roma Fiction Fest? Il festival pensato per il pubblico e dedicato alla serialità italiana e internazionale quest’anno trova casa nel comodo spazio del cinema The Space Moderno a Piazza della Repubblica tra il 7 e l’11 di Dicembre, un week-end lungo insomma, ma pieno di titoli ed eventi interessanti.

Giunto alla decima edizione, è toccato al regista e sceneggiatore Giuseppe Piccioni il compito di riportare in vita una festa che negli ultimi anni aveva rallentato il ritmo, con continui slittamenti di data e titoli e ospiti sempre meno interessanti.
“Sono stato chiamato in un momento in cui sapevo che c’era poco tempo a disposizione ma in questo caso la velocità ci ha aiutato, non ci ha fatto abbassare lo standard delle cose che avremmo voluto proporre. Mi ha sorpreso essere stato chiamato per una veste che non è proprio la mia. Io sono un frequentatore di serie, ma non perché oggi tutti sono pazzi per le serie ma perché ci sono serie che per me sono state una sorta di epifania, come Six Feet Under. C’è la curiosità da parte mai di ficcare il naso nelle serie, c’è un lessico sterminato che è lontano da quello che conosco, come la figura dello showrunner che ho appena imparato…”
racconta Giuseppe Piccioni, “Le serie tv raccontano in modo esteso il mondo in cui viviamo, creano una collezione di ricordi, una commedia umana. Molti colleghi alzano le spalle davanti alle serie, ma l’altro giorno ho visto la prima puntata di The Night Of ad esempio e ho detto ‘Accidenti’. Qualcosa si sta muovendo anche nella televisione italiana, come l’esperimento di Paolo Sorrentino con The Young Pope, che trova la mia più grande stima e ci fa capire che la fiction può essere qualcosa di diverso.”

piccioni-fictionfestAd aprire il Roma Fiction Fest il 7 Dicembre ci sarà Elio Germano con “In arte Nino” per la regia di Luca Manfredi, storia di Nino Manfredi e a chiudere l’11 Dicembre toccherà al cast di “Immaturi”, serie Tv tratta dal film di successo di Paolo Genovese, per la regia di Rolando Ravello. La giovanissima Matilda DeAngelis sarà la madrina della festa e secondo Piccioni è la scelta giusta per uno sguardo sul futuro sia del cinema che della serie tv italiana. La Giuria vede come presidente un Premio Oscar, Richard Dreyfuss, protagonista della serie Madoff (che sarà presentata al festival), Lorenzo Richelmy (Marco Polo), Annabel Schloy (I Medici), Umberto Contarello (sceneggiatore di Sorrentino) e Paola Turci (cantautrice).

Interessanti i titoli in concorso, provenienti da Italia, Europa e Stati Uniti: Baron Noir, Berlin Station, Better Things, Di Padre in Figlia, Gppd Behaviour, The Kettering Incindent, Midnight Sun, National Treasure, Public Enemy e Wasteland.

Fuori concorso ci saranno Amore Pensaci Tu, Il Confine, Fleabag, Immaturi – La Serie, In Arte Nino, Madoff, Maigret, Roots e poi ci saranno due anteprime mondiali: quella di Madiba con Laurence Fishburn, storia della formazione di Nelson Mandela e When We Rise, prodotto da Gus Van Sant e sceneggiato dal Premio Oscar per “Milk“, Dustin Lance Black (che sarà presente al Fiction Fest, pronto ad approfondire il suo lavoro con le domande del pubblico), mini serie che racconta le lotte per i diritti della comunità LGBT. In conferenza stampa è stato presentato il trailer e le forte immagini, oltre a degli interpreti di eccezione come Whoopi Goldberg e Guy Pearce, promettono un prodotto di qualità e successo.

Per gli appassionati delle serie tv create da Shonda Rhimes ci sarà un evento speciale chiamato appunto, Shondaland, dove sarà possibile incontrare gli attori Charlie Weber, il Frank de Le Regole del Delitto Perfetto e Bellamy Young, la tenace Mellie Grant di Scandal. Istituite anche quest’anno le Masterclass con Richard Dreyfuss, Umberto Contarello, Annabel Schloey, Marco Giallini (reduce del successo di Rocco Schiavone e a cui sarà consegnato l’Excellence Award), Pif e il cast della serie La Mafia Uccide Solo D’Estate e un incontro con le persone di mestiere dietro alla serie di successo di Paolo Sorrentino, The Young Pope.

Spazio alle serie tv Cult, con la proiezione ininterrotta delle serie Six Feet Under, dell’italianissima Boris e un evento speciale per i 75 anni di Wonder Woman e ci sarà anche una sezione Kids & Teens con titoli dedicati ai più piccoli, come Elena di Avalon e Le Nuove Avventure di Geronimo Stilton.

Tanti i primi ospiti confermati: John Simenon, Donato Carrisi, Angelo Bison, Gustaf Hammarsten, Olivier Bibas, Stefan Baron, Malachi Kirby, LeVar Burton, Charlie Weber, Bellamy Young, Elio Germano, Stefano Fresi, Duccio Camerini, Alessio Boni, Cristiana Capotondi, Alessandro Roma, Domenico Diele, Cristina Comencini, Riccardo Milani, Stefania Rocca, Emilio Solfrizzi, Filippo Nigro, Martina Stella, Giuliana De Sio, Fabio Troiano, Marco Giallini, Pierfrancesco Diliberto (Pif), Carlo Carlei, Luca Bizzari, Paolo Kessisoglu, Paolo Genovese, Ilaria Spada, Irene Ferri, Ricky Memphis, Rolando Ravello, Sabrina Impacciatore, Nicole Grimaudo, Maurizio Mattioli, Ninni Bruschetta e Alessandro Sperduti.

Lidia Ravera, presente per conto della Regione Lazio così parla del Roma Fiction Fest: “Si è fatta aspettare ma alla fine è nata questa edizione. Un festival che mette in mostra quella che è la produzione audiovisiva per gli schermi domestici. Si tratta di arte cinematografica, è evidente. Le barriere sono state finalmente rottamate, perché le serie tv non sono figlie di un Dio minore e non hanno più finanziamenti minori rispetto alle produzioni per le sale. Abbiamo abolito questa discriminazione. Ad esempio i finanziamenti per quest’anno sono stati 793 mila euro per la Festa del Cinema di Roma e 800 mila per il Fiction Fest. E per noi è una scelta motivata perché le serie tv sono la vera novità e queste storie diventano appuntamenti immancabili, i personaggi diventano persone di famiglia, scandiscono il ritmo della vita quotidiana, storie di cui siamo tutti appassionati, che condividiamo istericamente anche perdendo il senso della realtà. Questa è la novità. In questo festival vedremo la produzioni migliore di 15 paesi diversi: questo è un vero Festival e deve allargare gli orizzonti e regalare esperienze uniche. E per me, un esperienza unica sarà poter godere le nostre serie tv preferite su schermi cinematografici.”

Secondo Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio, sostenere un iniziativa di questo tipo è anche un modo per dare supporto a tante imprese: “Affidare la produzione a delle aziende italiane, migliorerà il prodotto e lo aiuterà nella competizione internazionale, così le nostre produzioni avranno maggiori possibilità di essere viste all’estero. Siamo particolarmente affezionati a Festival di questo tipo perché dietro c’è tanta gente che lavora e lavora bene. Mi sembra più in crisi il cinema rispetto alla fiction. La fiction modifica gli orari di una famiglia e questo indica che c’è un interesse forte. Così come nei film, le fiction portano in giro nel mondo lo stile di vita italiano e per me è importante anche dal punto di vista economico. Il nostro stile di vita è uno dei più invidiato del mondo e questa conoscenza della vita italiana ha un grande valore economico. Il Made in Italy ne può giovare, dal tessile all’agro alimentare all’arredamento. Certo le storie sono belle ma dietro c’è tanto lavoro e per questo ci fa piacere sostenerle.“

“Queste sono le decime candeline per il Fiction Fest, ma per me è la terza edizione.” interviene Marco Follini, Presidente dell’Associazione Produttori Televisivi, “Credo di poter dire che siamo riusciti a mantenere un livello di direzione artistica molto alto. La fiction italiana negli ultimi anni è cresciuta e ha saputo raccontare l’Italia sotto mille risvolti, il cammino anche un po’ faticoso del nostro paese. Nel nostro paese è molto difficile sostenere questi tipi di progetti, ma nonostante questo riescono a fare cose meravigliose.”

Infine Piera DeTassis, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, tira le somme sul lavoro svolto, “La Fondazione Cinema per Roma produce il Fiction Fest ma nasce grazie alla Regione Lazio. Spesso il film è un prototipo da cui nasce una serie televisiva e quest’anno è stato un anno speciale per la fiction italiana e mi fa piacere corrisponda alla decima edizione di questo festival. Dieci anni fa era imprevedibile che il dibattito tra fiction e cinema fosse così acceso, quindi applaudo la lungimiranza di questo festival.”

L’accesso alle proiezioni del Fiction Fest è gratuito e garantito fino ad esaurimento posti: per consultare il programma e news www.romafictionfest.org .

Roma FF12, oggi il Ferrari: Race to Immortality 

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Roma FF12, oggi il Ferrari: Race to Immortality 

Sarà presentato oggi a Roma FF12 in sala Petrassi, alle ore 22.30, Ferrari: Race to Immortality di Daryl Goodrich, che racconta la storia degli amori e delle perdite, i trionfi e le tragedie dei più coraggiosi piloti Ferrari in un’epoca in cui durante la settimana era tutto una “Dolce Vita”, mentre nel weekend un lancio di moneta era sufficiente per stabilire se dovevano vivere o morire.

Anni Cinquanta. L’alba dell’iconica Scuderia Ferrari nel campionato del Mondo di Formula Uno e la fatale decade nella storia delle corse automobilistiche. Mentre le auto rappresentavano i limiti dell’ingegno umano, i piloti vivevano al limite tra la vita e la morte. Al centro di tutto c’era Enzo Ferrari, imponente figura delle corse automobilistiche e patriarca della Ferrari, che si era spinto a sognare la velocità come nessun’altro. Tra la rigida concorrenza all’interno della sua squadra, due delle sue stelle, Peter Collins e Mike Hawthorn, hanno deciso che la loro amicizia è importante quanto vincere la prossima gara.

FERRARI: UN MITO IMMORTALE sarà disponibile in DVD e Blu-ray dal 6 Dicembre distribuito da Universal Pictures Home Entertainment Italia.

Ferrari: Race to Immortality

Ferrari: Race to Immortality racconta la storia degli amori e delle perdite, i trionfi e le tragedie dei più coraggiosi piloti Ferrari in un’epoca in cui durante la settimana era tutto una Dolce Vita, mentre nel weekend un lancio di moneta era sufficiente per stabilire se dovevano vivere o morire.

In merito al film il regista ha commentato: provenendo dal mondo dello sport, ho voluto fortemente fare questo film. La fine degli anni ’50 è stato un periodo incredibile per il mondo delle corse automobilistiche – alimentato da adrenalina, passione, glamour, trionfo e infine tragedia. Il limite tra la vita e la morte era sottilissimo e questi immensi corridori vivevano la vita al massimo, e molti di loro hanno pagato questo scotto a caro prezzo.

Al centro di tutte queste storie, un personaggio enigmatico, un uomo guidato dal desiderio di conquistare a tutti i costi la sua stessa vita che è stata toccata dalla tragedia, un uomo che da solo ha saputo definire un’epoca – Enzo Ferrari. È senza dubbio uno degli uomini più influenti di quel tempo, nessun prezzo era troppo alto, nessuna vita troppo preziosa nella lotta per la vittoria, ma era anche un uomo colpito dal dolore, che possedeva molti lati oscuri che ebbero una certa importanza nel definire tutto il suo vissuto.

Ferrari – Race to Immortality non ha solo un grande protagonista, ma ben sei. Ognuno con storie impegnative e un elemento che le accomuna: tutte hanno a che fare con questa gra

Roma FF 16: Open Arms – La legge del mare vince il Premio del Pubblico FS

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Open Arms – La legge del mare edizione della Festa del Cinema di Roma.

Il film vincitore del “Premio del Pubblico FS”, in collaborazione con il Gruppo FS Italiane, Official Sponsor della Festa, è stato votato dagli spettatori della prima replica dei film della Selezione Ufficiale attraverso l’APP ufficiale e il sito www.romacinemafest.it.

Luca Torchia, Chief Communication Officer di FS Italiane, ha consegnato il “Premio del Pubblico FS” ad Aldo Lemme, Head of Theatrical Distribution di Adler Entertainment che distribuirà il film in Italia.

Mediterráneo (Open Arms – La legge del mare) è una produzione spagnola di Lastor Media, Fasten Films, Arcadia Motion Pictures, Cados Producciones con la casa di produzione greca Heretic.

MEDITERRÁNEO | MEDITERRANEO: THE LAW OF THE SEA | OPEN ARMS – LA LEGGE DEL MARE

di Marcel Barrena, Spagna, Grecia, 2021, 111’

Cast: Eduard Fernández, Dani Rovira, Anna Castillo, Sergi López, Àlex Monner, Melika Foroutan

Autunno 2015. Due bagnini spagnoli, Òscar e Gerard, colpiti dalla straziante fotografia di un bambino annegato nel Mediterraneo, vanno nell’isola di Lesbo, dove scoprono una realtà sconvolgente: ogni giorno migliaia di persone rischiano la vita cercando di solcare il mare con imbarcazioni precarie, per fuggire dalla miseria e dalle guerre che affliggono i loro Paesi d’origine. Ma la cosa più sconcertante è che nessuno sta svolgendo attività di salvataggio. Insieme a Esther, Nico e agli altri membri della loro squadra, Òscar e Gerard lotteranno per compiere il lavoro disatteso dalle autorità e per portare a migliaia di persone l’aiuto di cui hanno estremo bisogno. Dalla storia vera di Òscar Camps, il fondatore di Open Arms.

NOTE DI REGIA per Open Arms – La legge del mare

Nel settembre del 2015 il mondo tremò davanti alla foto di Aylán Kurdi, un bambino senza vita su una spiaggia del Mediterraneo. A Òscar Camps, bagnino di Badalona, quell’immagine ha cambiato la vita. Convinse il suo amico Gerard Canals ad andare a Lesbo per vedere cosa stava accadendo. Quello che era iniziato come un viaggio di due giorni divenne una missione che si protrasse per mesi e che, a oggi, ha salvato la vita a più di 60.000 persone. Dopo aver visto quella foto, Òscar lasciò tutto per salvare molta gente da morte certa e denunciare quanto stava avvenendo. Io che cosa potevo fare? Non sono un bagnino, ma potevo fare un film che desse visibilità a ciò che stava succedendo a sole due ore di aereo da casa nostra. Per quattro anni abbiamo lavorato a Lesbo per conoscere in prima persona la situazione e dare forma a un progetto in cui abbiamo affrontato l’inimmaginabile. Abbiamo girato nei veri uffici dei soccorritori di Open Arms. Abbiamo ricostruito il campo profughi di Moria e assunto come comparse centinaia di rifugiati. Né il film né io abbiamo le risposte per porre fine a ciò che accade nel Mediterraneo, ma possiamo fare da megafono perché nessuno dimentichi quel che avviene sulle nostre coste.

Roma di Alfonso Cuaron, primo film Netflix ad uscire in Home Video

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Roma di Alfonso Cuaron è diventato il primo film Netflix ad ottenere una distribuzione in Blu-Ray e DVD, grazie alla Criterion Collection che farà uscire un’edizione speciale a febbraio.

L’uscita includerà cinque documentari sulla creazione del film e offrirà la possibilità di vedere il film in 4k e in Dolby Atmos, così come previsto dalle proiezioni cinematografiche del film stesso. Il film ha vinto gli Oscar per la migliore regia e la fotografia e il miglior film in lingua straniera, tutti premi assegnati allo stesso Cuaron, che ha scritto, diretto, fotografato e montato il film, oltre ad aver partecipato alla produzione.

Roma segue Yalitza Aparicio, che interpreta una domestica nel quartiere borghese di Roma a Città del Messico. È stato il primo film messicano a vincere un Oscar per il miglior film in lingua straniera. Il film, prodotta da Esperanto Filmoj e Participant Media, è stato anche nominato nella categoria del miglior film, impresa riuscita, prima di lui, anche a La vita è bella, La tigre e il dragone, Lettere da Iwo Jima, Babel e Amour.

Roma è anche il primo film di Netflix ad essere aggiunto alla Criterion Collection. I documentari includono Road to Roma, sulla realizzazione del film, con filmati dietro le quinte e un’intervista con Cuarón; Istantanee dal set; documentari sul suono, i processi di post-produzione, la campagna teatrale e l’impatto sociale in Messico.

Fonte: Variety

Roma di Alfonso Cuaron, il teaser trailer

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Ecco il teaser trailer di Roma, il nuovo film di Alfonso Cuaron, a tre anni dal pluri-premiato Gravity. Il video è stato condiviso dal regista messicano sul suo account Instagram, a seguito dell’annuncio che vedrà la pellicola presentata in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il prossimo settembre.

Il video da Youtube:

Roma stando a quanto dichiarato da Alberto Barbera, durante la conferenza stampa di Venezia 75, è una storia autobiografica con una lunghissima produzione, dovuta alla ricerca e alla ricostruzione storica. Il film si concentra su degli eventi che hanno segnato l’adolescenza di Cuaron stesso, ma che a quanto pare sono anche rappresentativi di un’epoca. Nella didascalia al video su Instagram, il regista ha infatti scritto: ci sono periodi nella storia che segnano la società e momenti nella vita che ci trasformano, come individui.

Alfonso Cuaron in Concorso a Venezia 75 con Roma

Roma di Alfonso Cuaron vince i Los Angeles FIlm Awards

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Roma di Alfonso Cuaron vince i Los Angeles FIlm Awards

Roma di Alfonso Cuaron è il miglior film del 2018 per la Los Angeles Film Critics Association, associazione di critici cinematografici fondata nel 1975 che ogni anno vota per i Los Angeles Film Awards, riconoscimenti ai membri dell’industria cinematografica che hanno eccelso per il loro lavoro nel corso dell’anno.

Vi ricordiamo che la pellicola di Cuaron, vincitrice del Leone d’Oro a Venezia 75, arriverà su Netflix il 14 dicembre, Roma.

Di seguito tutti i premiati dei Los Angeles Film Awards:

  • Miglior Film – Roma
  • Miglior Regia – Debra Granik, “Leave No Trace”
  • Miglior attore protagonista –  Ethan Hawke, “First Reformed”
  • Miglior attrice protagonista – Olivia Colman, “The Favourite”
  • Miglior attore non protagonista – Steven Yeun, “Burning”
  • Miglior attrice non protagonista – Regina King, “If Beale Street Could Talk”
  • Miglior sceneggiatura – Nicole Holofcener, Jeff Whitty, “Can You Ever Forgive Me?”
  • Miglior scenografia – Hannah Beachler, “Black Panther”
  • Miglior montaggio – Joshua Altman and Bing Liu, “Minding the Gap”
  • Miglior colonna sonora – Nicholas Britell, “If Beale Street Could Talk”
  • Miglior fotografia – Alfonso Cuarón, “Roma”
  • Miglior film straniero – Burning, Shoplifters
  • Miglior documentario  – Shirkers
  • Miglior film d’animazione – Spider-Man: Into the Spider-Verse
  • Premio New Generation – Chloe Zhao
  • Premio speciale – The Other Side of the Wind

Roma: trailer del film di Alfonso Cuarón

Messico, 1970. Roma è un quartiere medioborghese di Mexico City che affronta una stagione di grande instabilità economico-politica. Cleo è la domestica tuttofare di una famiglia benestante che accudisce marito, moglie, nonna, quattro figli e un cane. Cleo è india, mentre la famiglia che l’ha ingaggiata è di discendenza spagnola e frequenta gringos altolocati. I compiti della giovane domestica non finiscono mai, e passano senza soluzione di continuità dal dare il bacio della buonanotte ai bambini al ripulire la cacca del cane dal cortiletto di ingresso della casa: quello in cui il macchinone comprato dal capofamiglia entra a stento, pestando i suddetti escrementi.

Perché nel Messico dei primi anni Settanta tutto coesiste: la nuova ricchezza come la merda degli animali da cortile, il benessere ostentato dei padroni e la schiavitù “di nascita” dei nullatenenti. Tutto convive in un sistema contradditorio ma simbiotico in cui le tensioni sociali non tarderanno a farsi sentire, catapultando il recupero delle terre espropriate in cima all’agenda dei politici in cerca di consensi.

Roma, recensione del film di Alfonso Cuaron

Roma Criminale: recensione del film di Gianluca Petrazzi

Roma Criminale: recensione del film di Gianluca Petrazzi

In Roma Criminale, il commissario Lanzi (Alessandro Borghi) e “er Toretto” (Luca Lionello) vivono da sempre su fronti opposti: uno guardia, l’altro ladro. Ma a dividerli c’è di più: “er Toretto” è ritenuto responsabile dell’omicidio del padre di Lanzi. Così quando il criminale, scontati trent’anni, esce di galera, il giovane e impulsivo commissario si mette sulle sue tracce, deciso a chiudere il conto in sospeso. Nel frattempo, “er Toretto” cerca uomini per il suo ritorno nel giro: una rapina organizzata col “Columbia”, vecchia conoscenza carceraria e ora boss della mala romana. Il giorno della rapina sarà quello dell’inevitabile resa dei conti.

Un po’ dell’atmosfera del vecchio poliziottesco anni ’70 si respira in questo primo lungometraggio di Gianluca Petrazzi, evidente omaggio ai film di Enzo Castellari e Umberto Lenzi: ci sono Massimo Vanni, Corrado Solari e Gianluca Petrazzi stesso, che hanno conosciuto quella stagione; Vanni si porta dietro ruolo e nome, Gargiulo, del brigadiere che lo ha reso famoso accanto a Tomas Milian (Nico Giraldi); il “Toretto” rimanda a vari personaggi di quei film, tra cui il Gobbo, interpretato dallo stesso Milian in Roma a mano armata e La banda del gobbo. Alcune sequenze che vedono protagonista “Toretto”/Lionello – abile nel calarsi nel personaggio rendendone anche una certa complessità, dal vernacolo romanesco alla risata mefistofelica, alla malinconia da vecchio leone stanco – sono ben costruite anche nel contesto. Tornano poi azione e inseguimenti – con tanto di cassette della frutta mandate all’aria – e certo gusto pulp, elementi essenziali di questo tipo di lavori. Legittimo e appassionato dunque questo recupero di un genere tutto italiano che ha un suo pubblico affezionato e che è stato riscoperto dopo gli apprezzamenti e gli omaggi di Tarantino.

Roma Criminale, il film

Meno legittima – pur tenendo conto del low budget – l’approssimazione su elementi importanti come la sceneggiatura: in alcune scene anche cruciali, si perde vistosamente il filo della narrazione. Il film nella seconda parte si precipita verso l’epilogo. Se alcuni personaggi come er Toretto, Gargiulo o il Colombia (efficace Simone Colombari) risentono meno di questa corsa, ne fa le spese Lanzi, non essendo abbastanza sviluppata la traccia narrativa che lo riguarda.

Movimenti di macchina con inquadrature sfocate e ondeggianti vogliono dare un senso d’immediatezza e certificare una già appurata natura artigianale del lavoro.

Nel cast e in alcune inquadrature, echi di serie tv. Oltre allo stesso Borghi (Distretto di Polizia 6, Romanzo criminale 2, tra le altre), una fugace apparizione di Simona Cavallari, che ricalca il personaggio interpretato in Squadra Antimafia. Mentre Simone Corrente (Distretto di polizia) è utilizzato in maniera originale in un ruolo da cattivo.

Roma Creative Contest: prorogato il bando del festival con Giuseppe Tornatore

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Roma Creative ContestScade il prossimo 30 luglio il bando del Roma Creative Contest, concorso internazionale di cortometraggi giunto alla sua quinta edizione, che si terrà in numerose location a Roma, il 13, 20, 27 settembre e 4 ottobre 2015 presso il Teatro Vittoria, il 19 settembre presso il MAXXI – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo e il 25 settembre presso la Città dell’Altra Economia, con il regista Premio Oscar Giuseppe Tornatore come Presidente onorario e la direzione artistica di Brando Bartoleschi, Lorenzo Di Nola e Raffaele Inno. Tra gli eventi extra del festival, il Roma Creative Party, la festa che si terrà il 25 settembre presso la Città dell’Altra Economia a Testaccio.

Quattro le sezioni in competizione: Corti di finzione italiani – per cortometraggi italiani realizzati dopo il 1 gennaio 2013, della durata massima 20 minuti; Corti di finzione internazionali – per cortometraggi provenienti da tutto il mondo, realizzati dopo il 1 gennaio 2013, durata massima 20 minuti; Corti di animazione internazionali – per cortometraggi di animazione (2D, 3D, stop-motion) provenienti da tutto il mondo, realizzati dopo il 1 gennaio 2013, durata massima 20 minuti e la nuova sezione per i “Very Short”, che accoglie cortometraggi italiani da 3 minuti. Quota di iscrizione di 5 euro per ogni film. Tutte le informazioni al link ufficiale www.romacreativecontest.com

Verranno consegnati premi in denaro, servizi e prodotti per un montepremi totale di 30mila euro. Tra i registi vincitori delle scorse edizioni, che ha usufruito del premio in servizi per girare un cortometraggio, Giuseppe Marco Albano, vincitore del David di Donatello 2015 per il miglior cortometraggio con Thriller.

I premi di questa edizione del festival prevedono: Miglior Corto Italiano;  Miglior Corto Europeo; Miglior Corto Internazionale; Miglior Corto di Animazione; Premi del Pubblico (Italiano / Internazionale / Animazione); Premi Tecnici (Miglior attore, Miglior attrice, Miglior sceneggiatura, Miglior musica originale, Miglior fotografia, Miglior sonoro). Novita’ assoluta dell’edizione 2015 lo “Screenplay contest”: nella giornata del  19 settembre, presso il MAXXI, i partecipanti dovranno scrivere in massimo 8 ore, un cortometraggio della durata complessiva di 3 minuti. Sarà lo sceneggiatore e regista Massimo Gaudioso (Il caricatore, Gomorra, La buca, Il Racconto dei Racconti) a fornire la traccia sulla quale i partecipanti svilupperanno il progetto e la miglior sceneggiatura verrà premiata con la realizzazione del corto stesso, in collaborazione con l’associazione culturale Image Hunters.

Roma Creative Contest è il Festival Internazionale di Cortometraggi organizzato da Images Hunters, nato dalla volontà di creare uno spazio di promozione e confronto del nuovo cinema indipendente, il progetto si è presto trasformato in un punto di riferimento per le produzioni e il cinema ‘giovane’, autentico tratto distintivo di un evento organizzato e realizzato interamente da uno staff under 30. Oltre 5mila spettatori hanno partecipato all’ultima edizione del Festival che celebra la commistione e la sinergia fra diverse forme artistiche, con l’obiettivo di proporre al pubblico un’offerta sempre più eterogenea e variegata.

Il festival, che, dopo la collaborazione dello scorso anno con il Raindance Festival, ha stretto quest’anno una partnership con il Miami Short Film Festival, è realizzato con il patrocinio della Commissione Europea, in collaborazione con Teatro Vittoria e Maxxi, il sostegno di Unicredit, Acea, Enel e Tutto Digitale.

Roma Creative Contest: a settembre la sesta edizione

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Roma Creative Contest: a settembre la sesta edizione

Roma Creative ContestIl Roma Creative Contest, Festival Internazionale di Cortometraggi di Roma giunto alla sesta edizione e organizzato da Image Hunters, diventa sempre più un punto di riferimento per i giovani cineasti e professionisti dell’audiovisivo. Una realtà ben radicata nel tessuto urbano e nazionale che assegna premi e servizi per un valore di 50.000€ distribuiti su ben 13 premi diversi e 6 sezioni competitive.

DOVE. Il festival si terrà a Roma, in cinque appuntamenti, dal 17 al 25 settembre in diverse location. Al Teatro Vittoria si terranno le proiezioni in concorso, performance live e le premiazioni; il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo sarà invece dedicato allo Screenplay Contest, alle masterclass, alle proiezioni dei titoli fuori concorso ed agli workshop. All’Ex Dogana – San Lorenzo – saranno in programmazione ulteriori workshop, concerti e mostre.

CLAIM. Novità del 2016, il concorso che coinvolge illustratori e disegnatori, invitati a proporre la loro idea di locandina per la sesta edizione del festival, concorrendo ai premi messi a disposizione da Wacom. I partecipanti dovranno ispirarsi al claim del 2016, ovvero POTERE CREATIVO: un invito alla creatività totale.

Dopo la presidenza di giuria del Premio Oscar Nicola Giuliano nel 2015, il regista e produttore Gabriele Mainetti sarà Presidente di giuria per l’edizione 2016. Presidente del Roma Creative Contest è il regista premio Oscar ™ Giuseppe Tornatore.

Roma Creative Contest 2

PROGRAMMA. Nel corso dei cinque appuntamenti saranno proiettati 70 short films in concorso, 30 fuori concorso, si potrà partecipare a workshop con importanti professionisti del settore ed allo Screenplay Contest: il concorso dedicato ad autori emergenti che invita allo sviluppo di una sceneggiatura per un corto di 5 minuti su una traccia fornita dal Festival. Il contest si svolge nell’arco di 8 ore, al termine delle quali viene consegnato lo script. La miglior sceneggiatura viene premiata con la realizzazione del progetto. Nella prima edizione ha vinto la sceneggiatura di Manhunt, prodotta nel 2016 da Image Hunters, che vede come attori protagonisti Adriano Giannini e Maximilian Dirr.

SPONSOR E PARTNER. Le giornate del Festival si svolgono in sinergia con il Teatro Vittoria, le attività del MAXXI per il cinema e l’Ex Dogana, in stretta collaborazione con le numerose realtà presenti all’interno del polo culturale di San Lorenzo. Tra gli sponsor e partner si annoverano: Roma Capitale, Trenitalia, Unicredit, Enel, Wacom.

I NUMERI 2016

70 SHORT FILMS IN PROIEZIONE DA 25 PAESI DIVERSI

40 PROIEZIONI CONCORSO UFFICIALE

6 SEZIONI COMPETITIVE

20 ANTEPRIME ITALIANE

10 ANTEPRIME INTERNAZIONALI

30 PROIEZIONI FUORI CONCORSO

ATTIVITA’ FORMATIVE, WORKSHOP e FUORI CONCORSO

SCREENPLAY CONTEST | concorso per sceneggiatori

POTERE CREATIVO | concorso per illustratori

WORKSHOP fotografia cinematografica

WORKSHOP musica per immagini

MASTERCLASS regia con un autore internazionale

CASTING TRAINING per attori

PITCH IN THE DAY con produttori cinematografici

EVENTI & CONCERTI

Concerti, performance artistiche ed eventi accompagneranno il pubblico nel corso dell’intera manifestazione.

PREMI

BEST ITALIAN SHORT FILM

Noleggio presso D-Vision Italia di Roma di tutta l’attrezzatura necessaria per girare un cortometraggio in ARRI Alexa, compreso materiale macchinisti e materiale elettricisti

PREMIO CORTO IN TRENO | 3.000 €

BEST INTERNATIONAL SHORT FILM | 1.000 €

BEST ANIMATED SHORT FILM | Tavoletta grafica professionale offerta dalla Wacom

BEST DOCUMENTARY SHORT FILM | accesso al materiale di archivio di LUCE CINECITTA’

BEST VIDEO CLIP | Noleggio attrezzatura presso 4U Video Maker di Roma

BEST SOUND DESIGN | Noleggio presso Lambda di attrezzatura audio

BEST ORIGINAL MUSIC | Servizio di produzione, registrazione e post produzione presso Il Cubo Rosso Recording

BEST SCREENPLAY | Corso di sceneggiatura – 2° livello della durata complessiva di 120 ore,

offerto dalla Scuola Tracce

BEST CINEMATOGRAPHY | Noleggio di 3 giorni su Roma presso Wildcat di attrezzatura D.I.T. – Data Managing – Live Grading – Dailies

PITCH IN THE DAY | 1.000 €

POTERE CREATIVO | Tavoletta grafica professionale offerta dalla Wacom.

SCREENPLAY CONTEST | Produzione del corto in collaborazione con Image Hunters

Roma Creative Contest 2014: Giuseppe Tornatore Presidente della Giuria

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Roma Creative Contest 2014Il regista premio Oscar giudicherà i finalisti dell’edizione 2014. Annunciata anche una prestigiosa partnership internazionale Sarà il premio Oscar Giuseppe Tornatore il presidente della giuria del Roma Creative Contest, concorso per cortometraggi italiani e internazionali che, arrivato appena alla quarta edizione, è già una delle realtà più interessanti del panorama festivaliero italiano.

Il regista di Nuovo Cinema Paradiso e La migliore offerta deciderà, insieme agli altri componenti della giuria che saranno annunciati nelle prossime settimane, chi si aggiudicherà i preziosi premi messi in palio dagli sponsor tecnici del festival. Il Roma Creative Contest 2014 si svolgerà a settembre, tra il Teatro Vittoria e La Pelanda, location multifunzionale all’interno del MACRO di Testaccio.

Tutti gli appuntamenti e le date sono in via di definizione, ma è già ufficiale una nuova prestigiosa partnership, quella con Raindance Film Festival di Londra.

Segnalato da Variety nella Top 50 degli “eventi cinematografici da non perdere” su scala mondiale, il Raindance ha scoperto alcuni fra i più interessanti e innovativi filmmaker contemporanei e presentato in anteprima moltissimi progetti destinati a diventare dei veri e propri cult-movie.

Dal 2012 i cortometraggi che partecipano al Raindance rientrano nella rosa dei nominabili per gli Academy Awards e tre corti (AsadBuzkashi Boys e il corto di animazione Head over Heels) sono già stati nominati nella cinquina ufficiale in lizza per il premio Oscar.

Nel corso del Roma Creative Contest sarà presentata una ricca selezione di cortometraggi provenienti dalla selezione del Raindance.

Roma Creative Contest è una produzione Images Hunters, realizzata con il patrocinio di Roma Capitale e della Commissione Europea, in collaborazione con Teatro VittoriaLa PelandaFactory e Zetema. Roma Creative Contest ringrazia Intesa San Paolo, main sponsor dell’edizione 2014, i partner RaiCinema e Raindance Film Festival, e i media partner Rai Cinema Channel e Tutto Digitale.

Roma Comics and Games 2013: torneo di Ruzzle e l’invasione degli Zombie!

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romacomics2013Come ogni anno, torna puntuale dal 1 al 3 marzo 2013, al Palalottomatica, Roma Comics and  Games, la fiera romana del fumetto. Lo fa ancora una volta con il sorriso, muovendosi intelligentemente tra gli spazi del gioco e le mostre d’approfondimento, tra le sfilate spontanee dei colorati cosplayers e gli immancabili espositori…quest’anno con la “gradita” compagnia di alcuni “ospiti speciali”: gli Zombie.

Sarà proprio la lunga marcia dei morti viventi il 1 marzo ad “aprire le danze” di questa attesa edizione del Roma Comics and  Games.

Zombie e non solo. Il Roma Comics and  Games 2013 è pronto a dare vita al più grande torneo nazionale di Ruzzle, una sfida aperta a tutti gli appassionati del gioco che nel giro di pochissimo tempo ha raccolto fan in ogni parte del globo. Perché il gioco, quando è intelligente e condiviso è più bello, diventa costruttivo e fa, sotto tutti i punti di vistaCultura.

Dal 1 al 3 marzo, il Palalottomatica si trasformerà così in una vera e propria piattaforma di gioco, virtuale e tangibile in cui troverà spazio il Museo del Videogioco, ma anche il gioco di ruolo, il videogames e una mega area dedicata al Lego e alle costruzioni…per coinvolgere il giovane, meno giovane e giovanissimo cultore dell’intrattenimento sano.

E per chi proprio non ne vuole sapere di giocare, saranno tante le occasioni di approfondimento e d’incontro all’insegna dell’eccellenza italiana, con una mostra dedicata al fumetto e al calendario di Guardia di Finanza e Polizia disegnato da alcune delle penne nostrane più interessanti, ma anche le vetrine internazionali con l’immancabilegemellaggio Italo-Nipponico con OchaCafè.

Ospiti d’eccezione di Roma Comics and Games 2013 saranno i K-ble Jungle che animeranno il Palalottomatica portando la musica giapponese di qualità, mescolando J-Pop e sigle di anime, ma soprattutto le loro amatissime canzoni originali, già sigle di trasmissioni TV di culto. Sullo schermo proiezione di opere di artisti che collaborano con i K-ble Jungle: Shoko Okumura, Tomoko Nagao, Naoya Yamaguchi.

Se Roma Comics and Games ha sempre rappresentato un appuntamento imperdibile per appassionati, famiglie, adolescenti e semplici curiosi, per questo 2013 si conferma unevento ludico e intelligente in grado di unire le tante anime che popolano il mondo dell’intrattenimento costruttivo e autoironico.

Non resta che aspettare l’esito delle elezioni per scoprire quale la sarà lo zombie più gettonato…

Roma Comics and Games 2013, Palalottomatica, Piazzale dello Sport 1, dall’1 al 3 marzo, ingresso 5-10 euro.

Per info: www.romacomicsandgames.com

Roma città aperta: il film di Roberto Rossellini

Roma città aperta: il film di Roberto Rossellini

Roma città aperta è il film manifesto del 1945 diretto da Roberto Rossellini con protagonisti nel cast Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Marcello Pagliero

Roma città aperta ambientato a Roma nell’inverno del 1943-44, sotto occupazione tedesca, narra le vicende umane e politiche di una popolana che per amore, morirà fucilata, contemporaneamente alla storia di un tipografo partigiano deportato, di un ingegnere comunista torturato e ucciso, come un parroco di quartiere, brutalmente fucilato davanti ai ragazzi dell’oratorio perché protettore di alcuni partigiani.

E’ l’Italia in crisi quella che Rossellini racconta nelle immagini della gente riversata per le strade in cerca di cibo, l’Italia della gente come Pina, la moglie del tipografo staffetta dei partigiani costretta a sposarsi di nascosto da Don Pietro. Ogni scena è essenziale perché il regista lascia trapelare le  emozioni e le  incertezze dei suoi personaggi.

Nessun aspetto della resistenza viene lasciato al caso: anche i bambini coraggiosi combattenti non rinunciano a mettersi in prima linea a fianco dei grandi perché anche loro sognano la pace, come il compagno di Pina, Francesco, che afferma: “Un giorno tornerà la primavera e noi saremo finalmente liberi. Non dobbiamo aver paura, noi lottiamo per una cosa che deve ancora venire, la libertà, che vedremo noi e i nostri figli”. Ma il sogno di felicità svanisce presto: il giorno del loro matrimonio, i nazifascisti catturano Francesco e Pina muore correndo, straziata dal dolore, per aver perso una seconda volta l’uomo amato.

Roma città aperta, il film di Rossellini

E’ questa una delle sequenze più intense e significative dell’intero film: la Magnani che insegue il vuoto con il volto segnato da una vita di sofferenza è l’immagine simbolo di Roma città aperta e del Neorealismo, che ha lasciato le tracce dei vincitori e dei vinti nella storia stessa. I traditori non mancano e, Rossellini nel suo film, accosta simbolicamente la figura positiva da eroina di Pina a quella negativa e senza pietà nella sua arroganza di Ingrid spia dei generali nazisti. Intenso e incisivo il volto di Fabrizi, tenace, gelido e impassibile, al limite della tensione, che non cede fino alla fine (“Volevate schiacciare il suo corpo ma non avete ucciso la sua anima”).

Roma città aperta è un film per le nuove generazioni, perché riporta indietro nel tempo raccontando cosa è stata la seconda guerra mondiale. Gli occhi di Don Pietro parlano di un mondo che sta per finire, che lui vede allontanarsi sempre più, mentre si toglie il cappello, recita il padre nostro ad alta voce e prima di essere fucilato pronuncia le sue ultime parole: “Dio, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”. Questo film racconta e lascia raccontare senza retorica, l’orrore che uomini, donne e bambini innocenti hanno subito nel corpo e nell’anima. Un orrore che resta nei ricordi anche quando il tempo passa come un’istantanea, uno squarcio di cielo che si apre al futuro delle nuove generazioni.

Roma città aperta restaurato al cinema dal 31 Marzo

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Roma_citta_aperta-filmRoma città aperta, il capolavoro di Roberto Rossellini torna nelle sale cinematografiche in versione restaurata. È il film simbolo di una nazione, del suo popolo, dei suoi valori, simbolo della Resistenza e di una nuova Italia che nasceva dal dolore della guerra. 
Roma città aperta di Roberto Rossellini arriva nelle sale italiane, in nuovo restauro, nel mese della Liberazioneda lunedì 31 marzo e per tutto il mese di aprile, in 70 sale italiane, nuovo titolo del progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema promosso dallaCineteca di Bologna e Circuito Cinema per portare in prima visione i classici restaurati.

Un restauro, quello di Roma città aperta, a sua volta emblematico della capacità di tre istituzioni italiane di unire i propri sforzi nella salvaguardia del patrimonio cinematografico nazionale: il restauro segna infatti il culmine del Progetto Rossellini, impresa voluta daIstituto Luce CinecittàFondazione Cineteca di Bologna e CSC-Cineteca Nazionale, che ha portato al recupero dei titoli principali della filmografia di Roberto Rossellini (La macchina ammazzacattiviIndiaViaggio in ItaliaStromboli terra di DioL’amorePaisà,Germania anno zero), presentati in questi anni al Festival di Cannes, alla Mostra del Cinema di Venezia, al Festival di Berlino, al Torino Film Festival, al Festival di Roma e al Festival Il Cinema Ritrovato di Bologna.
Proprio Il Cinema Ritrovato ha ospitato nell’estate del 2013 la prima assoluta del nuovo restauro, incantando migliaia di persone in Piazza Maggiore a Bologna, preludio a questo ritorno in sala del film di Roberto Rossellini, che anticipa così i festeggiamenti per il70° anniversario della Liberazione di Roma, avvenuta tra il 4 e il 5 giugno 1944.

Il restauro di Roma città aperta è stato realizzato dal laboratorio della Cineteca di Bologna L’Immagine Ritrovata a partire dalnegativo originale ritrovato nel 2004 e conservato presso la Cineteca Nazionale.
Il negativo originale del film si credeva perduto. La leggenda voleva che il film fosse stato girato su stock di pellicola trovata in giro, scaduta, comprata al mercato nero. Quando alla Cineteca Nazionale, nel 2004, riemerse un negativo, si verificò che si trattasse in effetti di “frattaglie” di pellicola di diversa provenienza e ciò fu la conferma di essere tornati in possesso proprio del negativo originale. Il lavoro di schedatura di questo negativo portò a un primo restauro utilizzato come riferimento per il nuovo restauro realizzato a uno standard digitale di qualità ancora più elevata (4K), a cura della Cineteca di Bologna, della Cineteca Nazionale e dell’Istituto Luce Cinecittà.

Il Cinema Ritrovato. Al Cinema
Classici restaurati in prima visione

Dal 31 marzo nelle sale italiane
ROMA CITTÀ APERTA (Italia/1945) di Roberto Rossellini (100’)
Restaurato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata nell’ambito del Progetto Rossellini promosso da Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale, Coproduction Office

Roma Cinema Arena: il programma della rassegna al Parco degli Acquedotti

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Dal 19 luglio al 4 agosto, la Fondazione Cinema per Roma realizzerà Roma Cinema Arena, una grande sala cinematografica all’aperto di circa mille posti situata in uno dei luoghi più suggestivi della città, il Parco degli Acquedotti (VII Municipio, quartiere Appio Claudio), scenografia di memorabili opere come La dolce vita di Federico Fellini e La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Ogni sera, a partire dalle ore 21.15, la rassegna ospiterà un programma di capolavori in versione restaurata, con due proiezioni previste per il sabato (ore 21 e ore 23). Ciascun film sarà presentato al pubblico da registi e attori. L’ingresso sarà gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Roma Cinema Arena è organizzata dalla Fondazione Cinema per Roma ed è curata da Gian Luca Farinelli, Presidente della Fondazione, con Paola Malanga, Direttrice Artistica della Fondazione e della Festa del Cinema, in accordo con Francesca Via, Direttrice Generale. La manifestazione si svolgerà grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Roma Capitale, Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma e Cinecittà S.p.A in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia e Cineteca di Bologna. La rassegna è parte del programma dell’Estate romana 2022.

IL PROGRAMMA
Il programma ospiterà una selezione di opere che hanno fatto la storia del cinema italiano e internazionale riportate al loro originario splendore.

A cento anni dalla nascita, saranno celebrati Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Pier Paolo Pasolini, Francesco Rosi e Luciano Salce, al ricordo dei quali si affiancherà uno speciale omaggio a Gigi Proietti, scomparso nel 2020. Un’attenzione particolare andrà al cinema di maestri come Billy Wilder, Jane Campion, Joel ed Ethan Coen, Dario Argento, Nanni Moretti e Paolo Virzì mentre uno specifico spazio sarà riservato a una serie di cult movie amati dal pubblico di tutto il mondo. Saranno inoltre celebrati alcune indimenticabili sodalizi artistici del nostro cinema come quelli fra Sergio Leone ed Ennio Morricone e fra Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Completano il programma una serata dedicata al cinema e al teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza e un omaggio a Renato Nicolini, creatore dell’Estate Romana. In questo senso, saranno numerosi i titoli, trasversali alle varie sezioni, che forniranno al pubblico un racconto della Capitale nelle sue molte sfaccettature, in una sorta di viaggio immaginario dal secondo Dopoguerra ai nostri giorni.

La rassegna sarà inaugurata, martedì 19 luglio alle ore 21.15, dalla proiezione de I mostri di Dino Risi. L’opera, articolata in episodi ambientati nella Roma dei primi anni sessanta, è una delle più importanti del cinema italiano e vede protagonisti due straordinari interpreti come Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman. Sul palco a presentare il film ci saranno Ricky e GianMarco Tognazzi.

Il successivo appuntamento sarà dedicato, mercoledì 20, alla proiezione di Blues Brothers di John Landis. Il cult movie con John Belushi e Dan Aykroyd è divenuto, nel corso degli anni, un vero e proprio classico così come i brani che compongono la memorabile colonna sonora. Ne parleranno con il pubblico dell’Arena i Manetti Bros.

Giovedì 21 luglio, sarà la volta di Febbre da cavallo di Steno. Il film, che ha consacrato Gigi Proietti come attore cinematografico nel ruolo di “Mandrake”, è amato da pubblico e critica per la goliardia dei suoi protagonisti, i ritmi serrati delle vicende narrate, le musiche trascinanti. Il film sarà presentato da Enrico Vanzina, figlio di Steno.

Venerdì 22 luglio, il “maestro del brivido” Dario Argento, uno dei cineasti italiani più apprezzati a livello globale, salirà sul palco per presentare agli spettatori uno dei suoi capolavori, Profondo rosso, ancora oggi considerato tra le pietre miliari del genere horror.
Doppia proiezione, sabato 23 luglio, con due fra le opere più applaudite di Luciano Salce, introdotte alla platea dal figlio Emanuele: si inizia con Fantozzi, capostipite della saga ideata e interpretata dal grande Paolo Villaggio; a seguire, sarà proiettato Il federale, film che segna una svolta nella carriera attoriale di Ugo Tognazzi, impegnato per la prima volta in un ruolo dai risvolti drammatici.

Domenica 24 luglio, Riccardo Scamarcio presenterà al pubblico Il grande Lebowski, l’indimenticabile commedia-crime scritta e diretta dai fratelli Coen e interpretata da uno straordinario Jeff Bridges nei panni di Drugo.

Lunedì 25 luglio, sarà la volta de Il caso Mattei di Francesco Rosi, dedicato alla figura di Enrico Mattei, presidente dell’ENI, morto in un attentato aereo il 27 ottobre 1962. Il film, che ha vinto il Grand Prix per il miglior film al Festival di Cannes, sarà introdotto dal regista e sceneggiatore Francesco Munzi.

In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, due serate saranno dedicate al cinema del grande artista bolognese: martedì 26 luglio Gianni Amelio presenterà Mamma Roma mentre mercoledì 27 sarà la volta di Accattone, con un video introduttivo realizzato da Ascanio Celestini.

Giovedì 28 luglio, il premio Oscar® Giuseppe Tornatore salirà sul palco dell’Arena per mostrare agli spettatori una delle più grandi opere western della storia del cinema, Il buono, il brutto, il cattivo, approfondendo il sodalizio artistico fra il cineasta Sergio Leone e il musicista e compositore Ennio Morricone.

“Tokamak. Reattori e contenti. Il cinema e il teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza” è il titolo di due distinti appuntamenti ospitati all’Arena che vedranno protagonisti il duo Mastrella e Rezza: venerdì 29 luglio sarà proiettato Il Valle Occupato mentre mercoledì 3 agosto sarà la volta di due corti, Confusus e De Civitate Rei.

Sabato 30 luglio sarà dedicato a due grandi maestri della settima arte: si inizierà con A qualcuno piace caldo di Billy Wilder, pietra miliare della commedia americana, a cui seguirà Lezioni di piano di Jane Campion che, grazie a questo film, conquista la Palma d’oro a Cannes. Le proiezioni saranno introdotte da Anna Foglietta.

Il giorno dopo, domenica 31 luglio, Nanni Moretti sarà ospite dell’Arena per presentare Caro diario, uno dei suoi film più applauditi, quello che segna la definitiva consacrazione del cineasta ad autore di respiro internazionale.

Il programma di agosto di Roma Cinema Arena sarà aperto, lunedì 1°, da Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica, uno dei film italiani più amati di sempre, anche grazie alle straordinarie interpretazioni di Sophia Loren e Marcello Mastroianni. La visione sarà preceduta da un video introduttivo di Christian De Sica.

Martedì 2 sarà la volta di Ferie d’agosto, introdotto da un video del regista Paolo Virzì. Il secondo lungometraggio dell’autore toscano, vincitore del David di Donatello come Miglior film, mostra con ironia e sagacia, attraverso una “commedia balneare”, uno spaccato dell’Italia della seconda metà degli anni Novanta.

Il programma dell’Arena si chiuderà giovedì 4 agosto con la proiezione di Tanti futuri possibili. Con Renato Nicolini di Gianfranco Rosi, un omaggio allo storico padre dell’Estate Romana. Il documentario, che sarà introdotto dal regista e dall’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, vede lo stesso Nicolini raccontare, seduto in auto, il tracciato del Grande Raccordo Anulare, la sua storia e il suo immaginario. A seguire il pubblico potrà assistere alla proiezione di Sacro GRA.

Dichiarano Gian Luca Farinelli e Paola Malanga: “Roma è, nel mondo, come Los Angeles, New York, Parigi, Londra una delle più iconiche città del cinema. I suoi luoghi, i suoi cittadini sono stati celebrati dal cinema italiano con opere che, attraverso i decenni, continuano a sorprenderci. La Festa del Cinema di Roma vuole, con questa rassegna al Parco degli Acquedotti, rimarcare uno dei luoghi che Fellini, Pasolini, Sorrentino hanno iscritto nell’immaginario collettivo, in un quartiere dove hanno casa due istituzioni cinematografiche di primaria grandezza, come Cinecittà e il Centro Sperimentale e rinnovare il patto con gli spettatori, che dopo i due anni di pandemia hanno smarrito il piacere di ritrovarsi assieme davanti a un grande schermo. Per vedere cosa? I film che hanno nutrito generazioni di appassionati, che hanno raccontato con lucidità il nostro Paese, che ci hanno fatto sentire parte di una comunità; ad arricchire il programma alcuni film internazionali che non smetteremmo mai di vedere per la prima volta o rivedere e, inoltre, due serate cinematografiche del performer Antonio Rezza e, il 4 agosto, a dieci anni dalla morte, il ricordo, con Gianfranco Rosi, di Renato Nicolini. Il 2022 è l’anno di tanti centenari importanti e ne celebreremo alcuni al Parco degli Acquedotti, con gli esordi folgoranti di Pasolini, con gli omaggi a Salce e Francesco Rosi, con l’apertura dell’Arena che vuole essere un omaggio ai due mostri del cinema italiano Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman, nel film in cui dimostrano una capacità attoriale vertiginosa. E se ancora non siete convinti, il sabato vi proponiamo anche il doppio programma! Ogni film sarà presentato nella versione originale e restaurata e sarà introdotto da un ospite d’eccezione, perché ogni serata non sia una qualsiasi, ma sia un significativo avvicinamento alla grande Festa del cinema che stiamo preparando, dal 13 al 23 ottobre. Vi aspettiamo!”.

ROMA CINEMA ARENA: I FILM E GLI OSPITI
Martedì 19 luglio ore 21.15
Tognazzi e Gassman 100!
I MOSTRI
di Dino Risi
Introducono Ricky e GianMarco Tognazzi

Mercoledì 20 luglio ore 21.15
Cult Movie
THE BLUES BROTHERS
di John Landis
Introducono i Manetti Bros.

Giovedì 21 luglio ore 21.15
Omaggio a Gigi Proietti
FEBBRE DA CAVALLO
di Steno
Introduce Enrico Vanzina

Venerdì 22 luglio ore 21.15
Il cinema dei maestri
PROFONDO ROSSO
di Dario Argento
Introduce Dario Argento

Sabato 23 luglio ore 21
Salce 100!
FANTOZZI
di Luciano Salce
Introduce Emanuele Salce

ore 23
Tognazzi e Salce 100!
IL FEDERALE
di Luciano Salce

Domenica 24 luglio ore 21.15
Il cinema dei maestri
IL GRANDE LEBOWSKI
di Joel ed Ethan Coen
Introduce Riccardo Scamarcio

Lunedì 25 luglio ore 21.15
Rosi 100!
IL CASO MATTEI
di Francesco Rosi
Introduce Francesco Munzi

Martedì 26 luglio ore 21.15
Pasolini 100!
MAMMA ROMA
di Pier Paolo Pasolini
Introduce Gianni Amelio

Mercoledì 27 luglio ore 21.15
Pasolini 100!
ACCATTONE
di Pier Paolo Pasolini
Con un video messaggio di Ascanio Celestini

Giovedì 28 luglio ore 21.15
Sergio Leone ed Ennio Morricone
IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO
di Sergio Leone
Introduce Giuseppe Tornatore

Venerdì 29 luglio ore 21.15
Tokamak. Reattori e contenti. Il cinema e il teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
IL VALLE OCCUPATO
Introducono Flavia Mastrella e Antonio Rezza

Sabato 30 luglio ore 21
Il cinema dei maestri
A QUALCUNO PIACE CALDO
di Billy Wilder
Introduce Anna Foglietta

ore 23
Il cinema dei maestri
LEZIONI DI PIANO
di Jane Campion

Domenica 31 luglio ore 21.15
Il cinema dei maestri
CARO DIARIO
di Nanni Moretti
Introduce Nanni Moretti

Lunedì 1° agosto ore 21.15
Marcello e Sophia
MATRIMONIO ALL’ITALIANA
di Vittorio De Sica
Con un video messaggio di Christian De Sica

Martedì 2 agosto ore 21.15
Il cinema dei maestri
FERIE D’AGOSTO
di Paolo Virzì
Con un video messaggio di Paolo Virzì

Mercoledì 3 agosto ore 21.15
Tokamak. Reattori e contenti. Il cinema e il teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
CONFUSUS / DE CIVITATE REI
Introducono Flavia Mastrella e Antonio Rezza

Giovedì 4 agosto ore 21.15
In ricordo di Renato Nicolini
TANTI FUTURI POSSIBILI. CON RENATO NICOLINI
di Gianfranco Rosi
Introducono Gianfranco Rosi e Miguel Gotor

A seguire
SACRO GRA
di Gianfranco Rosi

COME PARTECIPARE
Parco degli Acquedotti: via Lemonia, angolo via Appio Claudio (Roma).
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Il programma potrebbe subire variazioni.
Info: www.romacinemafest.it

Roma celebra San Patrizio con l’Irish Film Festa

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San-patrizio-Roma-IFFLa festa di San Patrizio, ricorrenza tipica irlandese, si sta diffondendo come è ormai normale, in tutti i Paesi dell’Unione Europea, e anche oltre. In Italia, e in particolare a Roma

Roma a Mano armata: recensione del film di Umberto Lenzi

Roma a Mano armata è il film del 1976 di Umberto Lenzi con protagonisti Maurizio Merli, Tomas Milian, Maria Rosaria Omaggio, Arthur Kennedy, Orso Maria Guerrini.

Trama: Il commissario Tanzi si trova costretto a gestire un’ondata di dilagante violenza a Roma: dopo aver ricevuto una soffiata fa irruzione in una bisca clandestina gestita dal Marsigliese Ferrender insieme ai suoi uomini. Sul posto, però, il commissario non trova niente di illegale, ma riconosce Savelli, uno degli sgherri del marsigliese; lo pesta per farlo parlare, ma l’uomo non apre bocca e riesce a farsi rilasciare grazie al suo avvocato. Lo stesso uomo, il giorno dopo, compie una rapina e uccide un uomo: Tanzi si mette sulle tracce dell’altro complice, Moretto detto “er Gobbo”, uno dei dipendenti del mattatoio.

Roma a Mano armata, il film

Analisi: Nel 1976 è lo specialista del genere, Umberto Lenzi, a regalare l’ennesimo film poliziottesco capace di tenere incollati alle poltroncine del cinema intere generazioni di italiani, consolidando il talento del regista come interprete di questa versione pop e nostrana del più classico noir di stampo americano.

La fortuna di Lenzi si era già delineata con l’uscita al cinema del film Roma Violenta, cui fa seguito il fortunato Roma a Mano Armata, che inaugura un fiorente genere scandito da furti, rapine, violenze, atti criminali che imperversano nelle metropoli italiane, da Nord a Sud. In questo caso specifico, è la capitale ad essere devastata da questa ondata di pericolosa criminalità.

Un solo uomo può fermare tutto questo, il classico “commissario di ferro”, inflessibile e fascista (almeno secondo i detrattori), il Callaghan-dei poveri- che crede nella giustizia privata e nella forza di…un buon pugno assestato bene per far capitolare un indiziato. Del precedente Roma Violenta riprende la struttura a mosaico e il protagonista, il biondo e inflessibile Merli versione baffuta, con tanto di agghiacciante occhio ceruleo (che nella precedente pellicola si chiamava Betti, mutato poi in Tanzi).

Violenza, pulp potenziato, rapine, ricatti e violenze: questa è la formula “vincente” che ha reso questo film un cult generazionale, garantendo l’immortalità ai suoi personaggi, su tutti il Gobbo sadico, cinico e beffardo interpretato da Tomas Milian, pietra miliare del genere, che ruba tranquillamente la scena a Merli e al suo personaggio di eroe positivo, fischiato perfino in sala tanto quanto il pubblico ha dimostrato di amare ed apprezzare il Gobbo proletario del cubano Milian.

Le riprese sono state fatte interamente a Roma, in una rimessa nella zona di Monti Tiburtini ormai in disuso da anni; forse la leggendaria rivalità tra i due interpreti protagonisti contribuì al successo della pellicola e alla sua definitiva consacrazione come pietra miliare del genere. Gli inseguimenti mozzafiato e in soggettiva hanno contribuito, non poco, a riscrivere l’estetica del genere e di tutti i film che sarebbero stati girati in seguito.

Roma a Mano armata è, inoltre, un continuo gioco di rimandi tra la cronaca italiana dell’epoca, la realtà effettiva e quella fittizia di celluloide.

Roma 2014: video intervista a Rooney Mara, Stephen Daldry e Richard Curtis

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Guarda la nostra intervista a Rooney Mara, Stephen Daldry e Richard Curtis al Festival Internazionale del film di Roma, dove hanno presentato il loro ultimo film, Trash.

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Rooney MaraTrash è il nuovo lavoro del pluripremiato cineasta inglese Stephen Daldry, autore di alcuni dei film più amati dell’ultimo decennio, tutti candidati all’Oscar: Billy Elliot, The HoursThe Reader – A voce alta e Molto forte, incredibilmente vicino. Con Trash, Daldry porta sul grande schermo l’omonimo romanzo di Andy Mulligan sceneggiato da Richard Curtis, autore di commedie di successo come Quattro matrimoni e un funeraleNotting HillIl diario di Bridget Jones e Love Actually – L’amore davvero. Nel cast, Rooney Mara, la giovane attrice celebre per i suoi ruoli in Social NetworkMillennium – Uomini che odiano le donneHer (a Roma nel 2013) e Martin Sheen, straordinario attore cinematografico e televisivo, protagonista di capolavori come La rabbia giovane di Terrence Malick e Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, Golden Globe per la serie West Wing – Tutti gli uomini del Presidente. Rooney Mara sfilerà sul red carpet dell’Auditorium alle ore 19, con gli altri protagonisti del film: Eduardo Luis, Rickson Tevez, Gabriel Weinstein. La pellicola è proiettata in collaborazione con Alice nella città.

Roma 2014: video commento a Stonehearst Asylum e La foresta di Ghiaccio

Sono stati presentati questa mattina alla stampa Stonehearst Asylum di Brad Anderson e La foresta di Ghiaccio di Claudio Noce. Ecco il nostro commento a caldo dei due titoli più importanti di oggi.

Nel caso non vedeste il video da mobile CLICCATE QUI

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Stonehearst AsylumLa foresta di ghiaccio è l’opera seconda di Claudio Noce, regista di numerosi cortometraggi fra i quali Aria, vincitore del David di Donatello, del Nastro d’Argento e dell’European Film Award a Venezia, e autore del lungometraggio Good Morning, Aman, che gli vale (sempre a Venezia) il premio FICE come miglior autore esordiente. Il nuovo film di Noce, presentato a Roma in prima mondiale nella linea di programma Cinema d’Oggi, racconta come dietro l’apparente serenità di un piccolo paese alpino si nasconda una rete di torbidi misteri. Nel cast, Emir Kusturica, Ksenia Rappoport, Adriano Giannini, Domenico Diele, Maria Roveran. Sul red carpet delle ore 19, il regista con Ksenia Rappoport, Adriano Giannini, Domenico Diele.

Roma 2014: Kevin Costner “I film valgono più di quanto incassano al botteghino”

Kevin Costner è arrivato al Festival di Roma 2014 per presentare Black And White di Mike Binder e incontrare il pubblico in occasione dell’incontro Cinechat, organizzato in collaborazione con Studio Universal e moderato da Giona Nazzaro e Mario Sesti.

Il divo di Hollywood è stato accolto calorosamente dal pubblico dell’Auditorium, che ha salutato con foto, autografi e il suo grande e affascinante sorriso.“Grazie per l’accoglienza e il vostro affetto.” commenta così Kevin Costner l’applauso della sala,” Nella clip che avete mandato c’è una colonna sonora di Ennio Morricone, e vorrei sottolineare che piacere è per me recitare con musiche del genere sullo sfondo. E’ giusto rendere omaggio ad un vostro connazionale.”

Kevin CostnerCome ci si sente ad essere uno degli ultimi grandi attori del cinema western americano?
Quando sei piccolo si gioca e si immagina di poter fare tutto e spesso immaginiamo di fare ciò che abbiamo visto in tv. Ho visto gli uomini combattere, ho visto gli uomini ottenere la ragazza alla fine e per i film, ho imparato anche a baciarle! Credo che dovremmo ammettere che noi dai film impariamo tantissimo. A volte alcune delle più grandi lezioni le apprendiamo al buio di una sala, sognando di fare quei gesti eroici un giorno. Non sappiamo come ci potremmo comportare se mai ci trovassimo in quelle situazioni ma io ho avuto l’opportunità di interpretare la persona che fa la cosa giusta e dice le parole giuste al momento giusto nei film e così, ho imparato a fare l’eroe. E io continuerò a fare western, perché è questo che si fa in America.

C’è qualcosa che ha imparato nella vita reale che le è tornato utile nell’interpretare diversi ruoli da eroe?
Come ho detto ho avuto l’opportunità di fare l’eroe nei film ma poi alla fine della giornata, quando torno a casa faccio il padre. E quello che i miei figli cercano in me è proprio un eroe che li ami e sia disposto a proteggerli. Faccio due ruoli nella mia vita: uno è fare film e lì mi pagano, e l’altro è fare il padre, un ruolo per cui sarò ricompensato per tutta la vita.  Io ho tre bambini piccoli (di sette figli totali, ndr) e per via dell’età so che non potrò trascorrere tutta la mia vita con loro e ci sarà un momento in cui io non ci sarò più per loro, ma questo è il prezzo che si paga nel vivere una vita piena. Ma sono grato dei film che ho fatto perché i miei figli avranno la possibilità di vedermi sullo schermo anche quando non ci sarò più e mia figlia Lily, che mi ha accompagnato qui a Roma, potrà dirgli, ‘Vedete come era forte papà'”.

Kevin CostnerDa attore classico, interprete del grande cinema americano, come si rapporta nei confronti della tradizione?
La gente si chiede ‘Ma cosa sta succedendo al cinema? Ci sono tanti cartoni, sequel, che succede?’ Bè la mia risposta è ‘Nulla: il cinema va avanti’. Questi film d’azione sono divertenti da vedere, ti fanno godere la tua coca cola e i tuoi popcorn e il mondo si sta innamorando di questi film, ed è una cosa che comprendo! Ma io non mi sono mai disinnamorato delle storie vere: quando i film sono nella loro migliore condizione raccontano storie di uomini e donne. In questo senso sono ancora molto romantico, ovvero ancora credo in quello che Hollywood è stato e potrà essere. E credo che c’è ancora spazio per i piccoli film come Black And White, Tin Cup, Bull Durham e Balla con lupi, e continuerò a lottare per questo tipo di film perché io ci credo ancora. Penso a gli attori che amo e ammiro come Clark Gable, Sean Connery, Spencer Tracy e tanti altri con cui per mia fortuna ho avuto la possibilità di lavorare, e credo nella possibilità dei film di indicare la storia e continuerò a fare film di questo tipo. Quando il film è al massimo delle sua espressione sia per i più giovani che per i più anziani, ci saranno momenti e parole che vengono pronunciate che noi non dimenticheremo mai. Per cui io quando faccio un film tengo sempre a mente questa cosa. I film valgono molto di più di quanto incassano al botteghino.”

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