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Pinocchio: la prima immagine di Federico Ielapi nel film di Garrone

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Dopo aver dato uno sguardo a Roberto Benigni nei panni di Geppetto, ecco arrivare la prima immagine ufficiale di Federico Ielapi, il giovanissimo protagonista di Pinocchio di Matteo Garrone.

Coproduzione internazionale Italia/Francia, la pellicola uscirà nelle sale italiane a Natale distribuita da 01 Distribution.

Sono molto felice di aver avuto modo di collaborare con un grande artista come Mark Coulier, già impegnato nella realizzazione dei personaggi di Harry Potter e vincitore di due premi Oscar per Grand Budapest Hotel e The Iron Lady.” ha dichiarato il regista parlando del lavoro sugli effetti speciali. “Sapevamo di non voler ricorrere a tecniche digitali nella creazione dei personaggi di Pinocchio, e per questo motivo ci siamo affidati a Mark, che grazie allo special make-up è riuscito a restituire la magia e insieme il realismo delle creature immaginate da Collodi, sorprendendoci e trasportandoci in un’atmosfera fiabesca. Speriamo che quello stesso stupore arrivi al pubblico, e soprattutto agli spettatori più piccoli.

Guarda il trailer di Pinocchio, il nuovo film di Matteo Garrone

Pinocchio: la Disney ha trovato il regista del live action

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Pinocchio: la Disney ha trovato il regista del live action

Dopo la rinuncia di Sam Mendes, sembra che la Disney abbia finalmente ingaggiato il regista definitivo per il live action di Pinocchio: si tratta di Paul King (Paddington, Paddington 2), a cui verrà affidata la sceneggiatura di Jack Thorne.

Lodato dalla critica per i suoi precedenti lavori, King ha appena firmato un contratto con la Warner Bros per dirigere un nuovo adattamento di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, il classico per bambini di Roald Dahl.

Pinocchio: Sam Mendes lascia, la Disney pensa a Guillermo Del Toro

Pinocchio si aggiunge alla lunga lista di live action finora prodotti dalla Disney, come Alice nel Paese delle MeraviglieIl libro della giunglaCenerentola e il più recente La Bella e la Bestia.

In cantiere ci sono DumboAladdinIl re leone.

Guillermo Del Toro su Pinocchio: “Il progetto non è in sviluppo”

Fonte: THR

Pinocchio: la conferenza stampa del film di Enzo D’Alò

Pinocchio-locandinaÈ stato presentato oggi alla Casa del Cinema di Roma Pinocchio, il quinto lungometraggio d’animazione di Enzo D’Alò (La Gabbianella e il Gatto, Opopomoz).

Pinocchio: la commovente modifica di Guillermo del Toro alla storia

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Vanity Fair ha pubblicato le prime immagini ufficiali di Pinocchio di Guillermo del Toro, il nuovo lavoro in stop motion del regista premio Oscar prodotto con Netflix. Nella presentazione del film, la rivista fornisce anche delle dichiarazioni del regista, alcune delle quali molto interessanti per capire lo spirito del progetto.

Tra queste, spicca una piccola modifica che del Toro ha fatto alle origini di Pinocchio. Il legno da cui Geppetto fabbrica il burattino, infatti, secondo questo nuovo racconto proviene da un albero nato sulla tomba di Carlo, il vero figlio del falegname e questo gesto è una specie di seconda occasione per l’uomo solo, che “chiede un’altra possibilità di essere padre”. Il regista approfondisce il retroscena:

“Lui implora per avere un’altra possibilità di essere padre, ma non riconosce che l’essenza di suo figlio ritorna nella forma di questo ragazzo indomabile. Il conflitto principale tra Geppetto e Pinocchio è che Geppetto voleva Carlo, che era un ragazzo molto ben educato, molto docile, e non capisce Pinocchio, che è turbolento, selvaggio ed esuberante.”

Foto di Vanity Fair

Il regista premio Oscar® Guillermo del Toro reinventa il grande classico di Carlo Collodi dedicato al burattino di legno che prende magicamente vita per riscaldare il cuore di Geppetto, intagliatore in lutto. Questo stravagante musical in stop-motion diretto da Guillermo del Toro e Mark Gustafson segue le spericolate e indisciplinate avventure di Pinocchio nella sua ricerca di un posto nel mondo.

Diretto da Guillermo del Toro e Mark Gustafson, il film presenta un cast vocale stellare con Ewan McGregor nei panni del Grillo Parlante, David Bradley in quelli di Geppetto, mentre l’esordiente Gregory Mann presta la voce a Pinocchio. Nel cast figurano anche Finn Wolfhard, la vincitrice dell’Oscar® Cate Blanchett, John Turturro, Ron Perlman, Tim Blake Nelson, Burn Gorman, insieme al premio Oscar® Christoph Waltz e alla vincitrice dell’Oscar® Tilda Swinton.

Pinocchio: intervista a Proietti, Papaleo e Ceccherini

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Pinocchio: intervista a Proietti, Papaleo e Ceccherini

In occasione della presentazione di Pinocchio di Matteo Garrone, Gigi Proietti (Mangiafuoco), Rocco Papaleo (il Gatto) e Massimo Ceccherini (la Volpe), hanno raccontato i loro personaggi nel film che arriverà in sala il 19 dicembre, distribuito da 01 Distribution.

Matteo Garrone presenta Pinocchio, il suo sogno realizzato

Pinocchio, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da ARCHIMEDE con RAI CINEMA e LE PACTE, con RECORDED PICTURE COMPANY, in associazione con LEONE FILM GROUP, in associazione con BPER BANCA, con il contributo del MIBACT – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO e di EURIMAGES, con il sostegno della REGIONE LAZIO – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020) Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea e Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, con il contributo della REGIONE PUGLIA (POR Puglia FESR-FSE 2014/2020) Fondazione Apulia Film Commission e della REGIONE TOSCANA – Toscana Promozioni, con il contributo di CANAL + e di CINE +. Vendite internazionali: HANWAY FILMS. Distribuzione italiana: 01 DISTRIBUTION.

Pinocchio: intervista a Matteo Garrone e Roberto Benigni

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Pinocchio: intervista a Matteo Garrone e Roberto Benigni

In occasione della presentazione di Pinocchio, Matteo Garrone (regista), Roberto Benigni (Geppetto) e Federico Ielapi (Pinocchio) hanno parlato del film che riporta al cinema la fiaba di Collodi. Pinocchio arriverà al cinema il prossimo 19 dicembre, distribuito da 01 Distribution.

Matteo Garrone presenta Pinocchio, il suo sogno realizzato

PINOCCHIO, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da ARCHIMEDE con RAI CINEMA e LE PACTE, con RECORDED PICTURE COMPANY, in associazione con LEONE FILM GROUP, in associazione con BPER BANCA, con il contributo del MIBACT – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO e di EURIMAGES, con il sostegno della REGIONE LAZIO – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020) Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea e Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, con il contributo della REGIONE PUGLIA (POR Puglia FESR-FSE 2014/2020) Fondazione Apulia Film Commission e della REGIONE TOSCANA – Toscana Promozioni, con il contributo di CANAL + e di CINE +. Vendite internazionali: HANWAY FILMS. Distribuzione italiana: 01 DISTRIBUTION.

 

Pinocchio: il trailer del film di Matteo Garrone

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Pinocchio: il trailer del film di Matteo Garrone

Ecco il trailer ufficiale di Pinocchio, il nuovo film di Matteo Garrone che arriverà il 19 dicembre al cinema. Nel film, nei panni di Geppetto, è stato scelto Roberto Benigni.

Pinocchio, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da ARCHIMEDE con RAI CINEMA e LE PACTE, con RECORDED PICTURE COMPANY, in associazione con LEONE FILM GROUP, in associazione con BPER BANCA, con il contributo del MIBACT – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO e di EURIMAGES, con il sostegno della REGIONE LAZIO – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020) Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea e Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, con il contributo della REGIONE PUGLIA (POR Puglia FESR-FSE 2014/2020) Fondazione Apulia Film Commission e della REGIONE TOSCANA – Toscana Promozioni, con il contributo di CANAL + e di CINE +. Vendite internazionali: HANWAY FILMS. Distribuzione italiana: 01 DISTRIBUTION.

Pinocchio: il progetto di Guillermo del Toro è ancora vivo

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Pinocchio: il progetto di Guillermo del Toro è ancora vivo

Anche se da un po’ di tempo non sentiamo parlare del progetto di Guillermo del Toro relativo a un film in animazione stop-motion che riporterebbe al cinema le vicende di Pinocchio, il film non è stato accantonato dal regista de Il Labirinto del Fauno

Parlando con Collider, del Toro ha dichairato che il lavoro procede e che è stato appena assunto uno sceneggiatore per mettere insieme uno script. 

Guillermo del Toro ha trovato uno sceneggiatore per Pinocchio

“Sto preparando – ha dichiarato Guillermo del Toro – il mio debutto nell’animazione stop-motion con Pinocchio, che sto cercando di realizzare da un po’, e non ne sono stato ancora capace. Le ultime novità sul progetto sono che avevo bisogno di un co-sceneggiatore, che potesse essere un buon partner di lavoro, e sono felice di dire che l’ho trovato in Patrick McHale, che ha scritto Over the Garden Wall, e che mi affiancherà nella stesura di questa nuova versione della sceneggiatura.”

I dettagli del progetto sono chiaramente ancora in via di definizione e vi terremo aggiornati su eventuali novità in merito.

Il film d’animazione in stop-motion non va confuso con il progetto in live action che vede protagonista nei panni di Geppetto Robert Downey Jr.

Considerando la natura originaria di Pinocchio, ovvero quella di un burattino che prende vita, l’animazione in stop-motion sembra il mezzo narrativo più appropriato a raccontarne le gesta.

Pinocchio: il primo trailer del film di Matteo Garrone

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Pinocchio: il primo trailer del film di Matteo Garrone

In occasione di Ciné – Giornate estive di Cinema, 01 Distribution ha presentato il primo trailer di Pinocchio, il nuovo film di Matteo Garrone, con Roberto Benigni nei panni di Geppetto. Eccolo a seguire:

Il regista, reduce dal travolgente successo ai Premi David di Donatello 2019, dove il suo Dogman ha conquistato nove premi, è tornato subito al lavoro al suo nuovo ambizioso progetto che vede Roberto Benigni di nuovo alle prese con il burattino di Collodi, questa volta nei panni di Geppetto.

Pinocchio, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da Archimede con Rai Cinema e Le Pacte, con Recorded Picture Company, in associazione con Leone Film Group, con il contributo del MiBAC – Direzione Generale Cinema – e di Eurimages, in associazione con Unipol Banca, con il sostegno di Regione Toscana – Toscana Promozione. Le vendite internazionali sono curate da HanWay Films. Il film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution e in Francia da Le Pacte.

Le riprese del film sono iniziate lo scorso 18 marzo e proseguiranno tra Toscana, Lazio e Puglia per un totale di 11 settimane. Il film è scritto e diretto da Matteo Garrone  che si avvale della stessa squadra che lo ha seguito in Dogman: fotografia di Nicolaj Bruel, scenografie di Dimitri Capuani, costumi di Massimo Cantini Parrini, montaggio di Marco Spoletini, suono di Maricetta Lombardo. Al Prosthetic make up ci saranno i francesi Coulier Creatures SFX, mentre gli effetti speciali saranno eseguiti da One of Us.

Di seguito tutto il cast al completo:

  • Pinocchio Federico Ielapi
  • Geppetto Roberto Benigni
  • Mangiafuoco Gigi Proietti
  • Gatto Rocco Papaleo
  • Volpe Massimo Ceccherini
  • Fata adulta Matilda De Angelis
  • Fatina bambina Alida Baldari Calabria
  • Lucignolo Alessio Di Domenicantonio
  • Lumaca Maria Pia Timo
  • Grillo parlante Davide Marotta
  • Mastro Ciliegia Paolo Graziosi
  • Civetta Gianfranco Gallo
  • Corvo Massimiliano Gallo
  • Pappagallo Marcello Fonte
  • Gorilla Teco Celio
  • Faina Enzo Vetrano
  • Omino di burro Nino Scardina

Pinocchio: Guillermo del Toro ci porta dietro le quinte del suo prossimo film in stop-motion Netflix

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Come parte dell’evento TUDUM dello scorso fine settimana, Netflix ha condiviso una nuovissima featurette dietro le quinte che esplora le complesse tecniche di burattini e stop-motion utilizzate nell’imminente rivisitazione di Pinocchio da parte di Guillermo del Toro. Il recente riavvio dal vivo della Disney non è riuscito a conquistare fan e spettatori, quindi tutti gli occhi sono ora puntati su questa versione per offrire una nuova interpretazione della storia iconica.

“Volevo davvero che questo film arrivasse in un modo che avesse l’espressività e la natura materiale di un’animazione fatta a mano”, spiega il regista nel video qui sotto. “Un esercizio artigianale e bellissimo di intaglio, pittura [e] scultura, ma aveva il movimento [sofisticato] a cui ci hanno portato la ricerca sulle piattaforme e sulla creazione di marionette”. Alcuni dei pupazzi usati sono abbastanza piccoli da stare nella mano di qualcuno, mentre altri sono più grandi di una persona reale. Tuttavia, questo fa tutto parte dell’esclusivo processo di realizzazione del film.

“Pinocchio è una favola vissuta nei secoli”, dice del Toro del suo amore per la fiaba “[È] una favola che mi sta molto a cuore e siamo molto sicuri che questa iterazione sia particolarmente bella”. La versione Disney+ è stata una grande delusione, e qualcosa ci dice che la sensibilità horror e fantasy di del Toro trarrà grandi benefici da questa versione. Si spera che un altro trailer sia proprio dietro l’angolo (per ora puoi dare un’occhiata al primo proprio qui).

PINOCCHIO DI GUILLERMO DEL TORO arriva su Netflix questo dicembre. Diretto da Guillermo del Toro e Mark Gustafson, il film presenta un cast vocale stellare con Ewan McGregor nei panni del Grillo Parlante, David Bradley in quelli di Geppetto, mentre l’esordiente Gregory Mann presta la voce a Pinocchio. Nel cast vocale figurano anche Finn Wolfhard, la vincitrice dell’Oscar Cate Blanchett, John Turturro, Ron Perlman, Tim Blake Nelson, Burn Gorman, insieme al premio Oscar Christoph Waltz e alla vincitrice dell’Oscar Tilda Swinton.

Pinocchio: ecco quando inizieranno le riprese del live action

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Pinocchio: ecco quando inizieranno le riprese del live action

Inizieranno nel 2019 le riprese di Pinocchio, nuovo adattamento in live action del classico d’animazione Disney, e i set verranno ricostruiti tra l’Inghilterra e l’Italia, come dichiarato dallo sceneggiatore Chris Weitz:

Siamo ancora nelle prime fasi di sviluppo della sceneggiatura, quindi non possiamo ancora parlare di casting, ma ne sono molto entusiasta“.

Dopo la rinuncia di Sam Mendes, la Disney ha finalmente ingaggiato il regista definitivo per il live action di Pinocchio: si tratta di Paul King (PaddingtonPaddington 2), a cui verrà affidata la sceneggiatura di Jack Thorne.

Lodato dalla critica per i suoi precedenti lavori, King ha appena firmato un contratto con la Warner Bros per dirigere un nuovo adattamento di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, il classico per bambini di Roald Dahl.

Pinocchio si aggiunge alla lunga lista di live action finora prodotti dalla Disney, come Alice nel Paese delle MeraviglieIl libro della giunglaCenerentola e il più recente La Bella e la Bestia.

In cantiere ci sono DumboAladdin Il re leone.

Fonte: Latino Review

Pinocchio: Disney rivela la prima foto, ecco Tom Hanks nei panni di Geppetto

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Arriva direttamente dall’account Instagram di Disney+ la prima immagine di Pinocchio, il nuovo adattamento in live action della fiaba di Collodi, destinato alla piattaforma. Nell’immagine di seguito si può vedere Tom Hanks nei panni di Geppetto che scruta da vicino suo figli Pinocchio, il burattino appena “nato”.

Tom Hanks as Geppetto in PINOCCHIO, exclusively on Disney+. Photo courtesy of Disney Enterprises, Inc. © 2022 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.

Diretto dal vincitore dell’Academy Award® Robert Zemeckis, Pinocchio rivisita in chiave live action l’amata storia di un burattino di legno che intraprende un’emozionante avventura per diventare un bambino vero. Tom Hanks interpreta Geppetto, l’intagliatore di legno che costruisce e si prende cura di Pinocchio (Benjamin Evan Ainsworth) come se fosse suo figlio. Joseph Gordon-Levitt è il Grillo Parlante, guida di Pinocchio nonché sua “coscienza”; la candidata all’Academy Award® Cynthia Erivo è la Fata Turchina; Keegan-Michael Key è la Volpe; la candidata all’Academy Award® Lorraine Bracco è Sofia il Gabbiano, un nuovo personaggio; e Luke Evans è il Postiglione.Il film è prodotto da Robert Zemeckis, Derek Hogue, Andrew Miano, Chris Weitz e Paul Weitz, mentre Jackie Levine, Jack Rapke, Alexandra Derbyshire e Jeremy Johns sono i produttori esecutivi.

Uno dei film più amati della Disney, il classico per eccellenza, tornerà in una nuova versione in live action su Disney+, diretto da Robert Zemeckis e con Tom Hanks, Luke Evans, Cynthia Eviro, Joseph Gordon-Levitt. Pinocchio sarà protagonista di un nuovo racconto in carne e ossa.

Pinocchio: Cynthia Eviro e Joseph Gordon-Levitt nel cast

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Pinocchio: Cynthia Eviro e Joseph Gordon-Levitt nel cast

Cynthia Erivo e Joseph Gordon-Levitt sono entrati a far parte del cast di Pinocchio nei panni, rispettivamente, della Fata Turchina e del Grillo Parlante. Sappiamo già che in questo live action che adatterà la fiaba di Collodi Tom Hanks sarà Geppetto, mentre Luke Evans è stato scelto per interpretare il Cocchiere.

Uno dei film più amati della Disney, il classico per eccellenza, tornerà in una nuova versione in live action su Disney+, diretto da Robert Zemeckis e con Tom Hanks, Luke Evans, Cynthia Eviro, Joseph Gordon-Levitt. Pinocchio sarà protagonista di un nuovo racconto in carne e ossa.

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Pinocchio: campione di incassi a Santo Stefano

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Pinocchio: campione di incassi a Santo Stefano

Nel giorno di Santo Stefano, per tradizione uno dei più ricchi dell’intero box office italiano, Pinocchio di Matteo Garrone è primo al botteghino, sfiorando 1,9 milioni di euro e superando così i 6,5 milioni di incasso complessivo.

Un dato eccezionale che, unito a quello altrettanto positivo del 25 dicembre (oltre 1 milione di euro), fa di Pinocchio il maggiore risultato del Natale 2019.

Dichiara Matteo Garrone: “Che emozione sapere che il film è stato visto da tanti spettatori, grandi e piccoli. Vogliamo ringraziare tutto il pubblico che ha scelto Pinocchio e che si è lasciato trasportare per un paio di ore in un mondo magico, dove il reale si mescola al fantastico“.

Pinocchio, leggi la recensione

PINOCCHIO, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da ARCHIMEDE con RAI CINEMA e LE PACTE, con RECORDED PICTURE COMPANY, in associazione con LEONE FILM GROUP, in associazione con BPER BANCA, con il contributo del MIBACT – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO e di EURIMAGES, con il sostegno della REGIONE LAZIO – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020) Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea e Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, con il contributo della REGIONE PUGLIA (POR Puglia FESR-FSE 2014/2020) Fondazione Apulia Film Commission e della REGIONE TOSCANA – Toscana Promozioni, con il contributo di CANAL + e di CINE +. Vendite internazionali: HANWAY FILMS. Distribuzione italiana: 01 DISTRIBUTION.

Pinocchio: Ben Stiller alla regia?

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Potrebbe essere Ben Stiller a dirigere Robert Downey Jr nella nuova versione live action di Pinocchio di cui è tanto a lungo parlato. Stiller prenderebbe quindi il posto di Tim Burton, da sempre associato al progetto, per dirigere l’interprete di Iron Man nei panni di mastro Geppetto e riunire i due dopo l’esperienza di Tropic Thunder.

Sembra che Jane Goldman sia stata inoltre incaricata di rivedere lo script di Bryan Fuller, integrandolo con le note di Robert Downey Jr stesso. Tratto dall’immortale libro di Carlo Collodi, questa nuova versione vorrebbe dedicare meno spazio alla figura del burattino concentrandosi proprio su Geppetto, pronto ad affrontare un lungo viaggio per ritrovare il figlioletto scomparso affrontando mille peripezie, fino a finire nello stomaco della balena.

Pinocchio, recensione del film di Matteo Garrone

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Pinocchio, recensione del film di Matteo Garrone

Narratore del realismo sempre intriso di un’aura di tenerezza e magia, Matteo Garrone si confronta per la prima volta nella sua carriera con la fiaba pura, quel Pinocchio di Carlo Collodi che rappresenta l’ossatura della tradizione letteraria italiana per ragazzi. Dopo il trionfo di critica e pubblico di Dogman, Garrone si impegna, finalmente, in quello che per lui è stato il progetto della vita, e lo fa partendo dal testo. La prima cosa che si evince dalla sua lettura di Pinocchio è che si tratta di una rappresentazione abbastanza fedele alle pagine, ma che comunque racconta una storia che interessa più a Matteo che a Carlo.

Nel lavoro che Matteo Garrone compie su Pinocchio cogliamo la volontà del regista di mettere a fuoco non tanto gli aspetti educativi della fiaba sul piano delle regole e della disciplina, che il burattino deve imparare per diventare un bambino vero, quanto quelli relativi alla crescita umana ed empatica del burattino/bambino. A Garrone interessa non che Pinocchio diventi uno studente e un figlio ubbidiente (non solo, almeno), ma che impari la bontà e la compassione, l’impegno a prendersi cura degli altri.

La storia di Pinocchio

La storia ricalca quasi completamente il testo, ad eccezione di poche sequenze che si è scelto di non includere. Geppetto, falegname poverissimo, riceve da Mastro Ciliegia un ceppo di pino, dal quale ricava un bellissimo burattino di legno che battezza Pinocchio. Il burattino si rivela da subito senziente, vivace, discolo, ma risveglia immediatamente la paternità nel vecchio falegname solitario che da subito sacrifica tutto ciò che ha, ben poco a dire il vero, per permettere al figlio di andare a scuola.

Pinocchio però non entrerà mai in classe, attirato dal teatrino di burattini di Mangiafuoco, lì verrà preso prigioniero del burattinaio, ma riuscirà a commuovere il suo cuore e a farsi liberare, addirittura con un regalo di 5 zecchino d’oro, da portare al suo povero babbo. Sulla strada per casa, Pinocchio si fa abbindolare da Gatto e Volpe, due cialtroni truffaldini, e così via, passando per l’intervento della Fata Turchina, la visita al Paese dei Balocchi con Lucignolo, la pancia del Pescecane e il lieto fine che tutti conosciamo.

Il Pinocchio “realistico” di Garrone

pinocchio recensioneNonostante si tratti del più fantastico dei suoi racconti cinematografici, Garrone infonde un realismo estremo alla storia, dall’utilizzo di scenografie prevalentemente naturali, alla scelta di volti caratteristici, salvo poi rendere antropomorfi i personaggi animaleschi che Pinocchio incontra nelle sue peripezie. Garrone gioca ancora una volta con realtà e fiaba, sovrapponendo le due visioni e giocando con lo spettatore.

Non calca la mano su ciò che potrebbe essere spaventoso, e nella storia di Collodi ce ne sono di momenti così, né spettacolarizza gli eventi che si presterebbero a evoluzioni e utilizzo di effetti visivi roboanti, rimane su un registro lineare e rassicurante, alla ricerca di una purezza dell’immagine e del linguaggio che si rispecchia nel Pinocchio di Federico Ielapi, sincero seppure disobbediente, mai in mala fede, completamente inesperto del mondo e che alla fine impara che non è tanto il seguire le regole che conta, quanto il capire per cosa vale la pena lottare e faticare.

Il linguaggio di Matteo Garrone è dolce, delicato, affettuoso e devoto, come il Geppetto di Roberto Benigni, ricco solo dell’amore che nutre per la sua creatura e dello struggimento che prova quando il burattino scappa di casa.

Con Pinocchio, il regista romano si cimenta con la memoria collettiva popolare, e riesce ad imporre la sua visione sulla storia, sui personaggi, suoi volti e sui paesaggi senza rompere la tradizione, ma insinuandosi nell’immaginario condiviso, rimanendo autentico e fedele al proprio sguardo.

Pinocchio, le differenze del live-action di Robert Zemeckis rispetto all’originale

Il remake in live-action di Pinocchio a cura di Robert Zemeckis e rifacimento del classico Disney del 1940, è ora disponibile su Disney+ e ha già attirato su di sè non poche critiche per le grandi e piccole differenze che ha applicato al film originale. Diretto da Robert Zemeckis di Ritorno al futuro e interpretato da Tom Hanks nel ruolo di Geppetto, il Pinocchio del 2022 rimane per lo più fedele all’aspetto e all’atmosfera dell’originale del 1940. Tuttavia, alcuni elementi chiave della trama sono stati eliminati o modificati per il nuovo film, in base all’attuale contesto socio-culturale.

Pinocchio è l’ultimo remake in live action del catalogo animato della Disney, che segue le orme de Il libro della giungla, Lilli e il vagabondo e La bella e la bestia. Come per questi remake, il Pinocchio di Zemeckis mescola personaggi in CGI più fotorealistici con attori in carne e ossa per aggiornare la storia classica e consegnarla a un nuovo pubblico. In fondo, il Pinocchio live-action è ancora la storia di un burattino di legno che desidera diventare un bambino vero, ma nella sua durata di 111 minuti, rispetto ai 91 minuti dell’originale, ci sono diversi elementi e aggiunte che hanno fatto storcere il naso al pubblico.

Geppetto ha una storia tragica alle spalle

L’originale Pinocchio del 1940 non si sofferma sulle ragioni che spingono Geppetto ad affidare a una stella il desiderio di poterle donare un bambino vero, cosa che invece viene affrontata dal remake live-action. Quando il pubblico viene introdotto per la prima volta al Geppetto di Tom Hanks, questi sta cantando una canzone, intitolata “Quando era qui con me”, mentre lavora alla marionetta che diventerà Pinocchio. Geppetto guarda la foto incorniciata di un ragazzino che, come si capisce dalla canzone, non è più con Geppetto. Il destino del figlio scomparso di Geppetto non viene mai chiarito, ma quando Pinocchio non torna a casa, la sua ansia di lasciare il negozio per la prima volta dopo un evento ignoto ci suggerisce un incidente traumatico nel suo passato, in cui potrebbe aver perso moglie e figlio.

Gli orologi a cucù sono tutti easter egg Disney

Il laboratorio di Geppetto è pieno di Easter Eggs Disney, scelta che continua una tendenza ormai nota dello studio. Quando tutti gli orologi a cucù del suo laboratorio si attivano contemporaneamente, si possono vedere spuntare da questi le repliche in legno di Woody di Toy Story, Roger Rabbit e Aurora de La bella addormentata nel bosco. Ci sono altri orologi che si riferiscono al vasto catalogo di film Disney che hanno seguito le orme del Pinocchio originale, uscito per la prima volta nelle sale 82 anni fa. Considerata la data di uscita del film, il Disney+ Day, non sorprende che Pinocchio includa questo tributo alla ricca storia dei film d’animazione della Disney.

L’orologio più controverso è stato modificato

Uno dei pochi orologi rimasti nel laboratorio di Geppetto del Pinocchio originale è quello più oscuro: la madre arrabbiata che sculaccia il figlio allo scoccare dell’ora, ogni ora. Tuttavia, il suo design è stato chiaramente modificato e aggiornato secondo gli standard del “politically correct” del 2022. Questa volta, quando l’orologio batte l’ora, la madre di legno alza la mano per sculacciare il povero figlio, ma viene interrotta da un poliziotto.

La Fata Turchina canta “Una stella cade”

Scritta per il Pinocchio originale da Ned Washington e Leigh Harline, “Una stella cade” è diventata da allora la sigla della Walt Disney Company. Nel Pinocchio originale, il Grillo Parlante (Cliff Edwards) canta la canzone all’inizio del film. Saggiamente, Robert Zemeckis e Chris Weitz hanno mantenuto la canzone nel remake di Pinocchio, ma con una piccola modifica. Anche il Jiminy di Joseph Gordon-Levitt apre il film cantando la canzone, ma solo per un paio di battute. Solo quando Cynthia Erivo, nei panni della Fata Turchina, appare nel laboratorio di Geppetto, l’iconica canzone viene eseguita per intero proprio dalla Fata, anziché dal Grillo Parlante.

Mangiafuoco è ancora più minaccioso

Mangiafuoco è il principale personaggio cattivo nel Pinocchio originale, che rinchiude il burattino in una gabbia per uccelli e si rifiuta di lasciarlo andare a casa. Tuttavia, il Mangiafuoco del remake è molto più minaccioso di quello del Pinocchio originale: ha una mostruosa macchina in stile steampunk che aziona le marionette e ci sono marionette inquietante appese al soffitto del suo ufficio. È una creazione molto più da incubo rispetto allo spavaldo uomo di spettacolo del film originale.

Pinocchio ha una fidanzata (o quasi)

Una delle altre marionette del teatro di Mangiafuoco è Sabina, uno dei nuovi personaggi del remake di Pinocchio. A differenza di Pinocchio, Sabina non è magica ed è manovrata da Fabiana, una burattinaia frustrata che lavora instancabilmente dietro le quinte. È Sabina a salvare Pinocchio quando cade sul palcoscenico, mentre nel film originale la sua caduta è parte dello spettacolo messo in scena. Pinocchio e Sabina stringono un legame, che prevede molte strette di mano e balli insieme e che sembra essere un potenziale set-up per un sequel live-action, soprattutto quando vediamo Fabiana acquisire l’attività di Mangiafuoco alla fine, trasformandola in un business decisamente più inclusivo.

Il paese dei balocchi è più a misura di bambini

Sebbene il modo in cui Pinocchio approda all’Isola dei Balocchi sia leggermente diverso nel remake, il burattino si ritrova più o meno nello stesso contesto del cartone, che rende schiavi ragazzi e ragazze trasformandoli in asini. Tuttavia, ci sono alcune modifiche significative all’isola che la rendono molto più appetibile per i film Disney+ del 2022. L’attenzione si concentra ancora sull’abilitazione di comportamenti distruttivi e sull’ingordigia infantile, ma la birra bevuta da Pinocchio nell’originale non è alcolica nel remake, mentre la datata sequenza in cui Pinocchio fuma il sigaro è stata saggiamente eliminata.

Pinocchio sugli sci d’acqua

Il remake di PinocchioDopo aver evitato per un soffio di essere trasformato in un asino e spedito nelle miniere di sale, Pinocchio torna a casa e scopre che Geppetto se n’è andato. Nel film originale, un biglietto magico dice a Pinocchio e al Grillo che Geppetto, Figaro e Cleo sono all’interno di una balena gigante. Nel remake, un gabbiano parlante di nome Sofia, doppiato da Lorraine Bracco dei Soprano, informa i due della posizione di Geppetto, che ha venduto tutti i suoi preziosi orologi per comprare una barca nel tentativo di salvare il figlio dal Paese dei Balocchi.

In entrambi i film, la dinamica costringe Pinocchio e Grillo ad intraprendere una missione di salvataggio. Nell’originale, Pinocchio attraversa il fondale marino e si tiene compagnia con i pesci, che lo aiutano a raggiungere Geppetto. Nel nuovo remake live-action della Disney, i pesci attaccano una corda a Sofia, che li fa volare attraverso il mare mentre Pinocchio si tiene stretto e usa i suoi piedi di legno come sci d’acqua. Più avanti nel film, dopo aver salvato Geppetto, Figaro e Cleo, Pinocchio usa anche i suoi magici piedi di legno come pale d’elica per superare il mostro marino gigante, la Balena.

La Balena è un vero e proprio mostro marino

La Balena di PinocchioNel Pinocchio originale, tutti vengono inghiottiti dalla Balena, un capodoglio gigante, e sono costretti a sfruttare l’astuzia e l’ingegno per sfuggire alla sua terribile digestione. Come nell’emozionante climax del film originale, la stessa cosa accade nel remake di Pinocchio in live action. La differenza principale è che la Balena non è un semplice capodoglio nel remake: è un terrificante mostro marino con tentacoli multipli e una gigantesca pinna sporgente e appuntita.

Geppetto annega al posto di Pinocchio

PinocchioPoiché Pinocchio è un film con Tom Hanks, quest’ultimo ha più possibilità di brillare rispetto al Geppetto animato originale. Ad esempio, il film si concentra di più sui suoi tentativi di ritrovare Pinocchio quando non torna a casa da scuola. Si inverte anche il ruolo di Pinocchio nel momento culminante del remake live-action, forse perché un essere umano che annega è più realistico di un burattino di legno senza polmoni. Si conclude così l’arco emotivo di Pinocchio, che finalmente si dimostra coraggioso, onesto e altruista. Presumibilmente, le lacrime magiche che versa alla morte di Geppetto sono la prova della sua onestà emotiva. Le lacrime riportano in vita anche il padre umano e i due si incamminano verso la rassicurante luce blu alla fine del tunnel, felici e contenti.

Pinocchio non diventa un bambino vero (o forse sì?)

Pinocchio di Robert ZemeckisIl cambiamento più grande riguarda il modo in cui termina il remake di Pinocchio in live action. Geppetto dice a Pinocchio che smetterà di cercare di plasmarlo a immagine e somiglianza di “qualcun altro” e afferma che il burattino onesto, altruista e coraggioso è esattamente il “vero ragazzo” che vuole. Una voce fuori campo finale aggiunge ambiguità alla trasformazione di Pinocchio. In una delle inquadrature finali, le sue gambe sembrano diventare vere – non fatte di pino – come dice il Grillo Parlante al pubblico: “La gente dice che è stato trasformato in un ragazzo vero e proprio. Ma è successo davvero?”. Sicuramente è successo nel film originale del 1940, quando, dopo l’annegamento, viene resuscitato come un ragazzo in carne e ossa. Forse Robert Zemeckis e Chris Weitz volevano che la loro versione di Pinocchio fosse incentrata sull’importanza di ciò che si ha dentro, piuttosto che sull’inseguimento di una versione fantastica di se stessi.

Pinocchio, la recensione del film di Guillermo del Toro

Pinocchio, la recensione del film di Guillermo del Toro

Il regista messicano è pronto a tornare in grande stile con il suo Pinocchio di Guillermo del Toro, in maniera più semplice Pinocchio, rivisitazione della storia di Carlo Collodi Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino. La scelta di inserire il suo nome nel titolo della pellicola è chiara: il racconto qui proposto non è lo stesso di quello conosciuto, c’è la sua rilettura.

L’idea di costruire un nuovo universo del burattino di legno nasce al regista messicano nel 2008, un progetto molto ambizioso che però vede nel 2017 una rinuncia anche a causa dei costi troppo elevati del film. Per fortuna Netflix nel 2018 decide di acquistarne i diritti, mettendo di nuovo in moto la sua lavorazione. Il prodotto è un film d’animazione realizzato con la tecnica dello stop-motion, e arriverà nelle sale cinematografiche dal 4 dicembre e su Netflix dal 9 dicembre.

Pinocchio di Guillermo del Toro, la trama

Prima Guerra Mondiale. Geppetto (David Bradley) è un falegname che vive in un paesello nel Nord Italia insieme a suo figlio Carlo, al quale insegna l’arte dell’artigianato. Una sera, ultimato un lavoro che l’uomo aveva fatto in chiesa, i due vengono colpiti da un bombardamento aereo, che causa la morte di Carlo. Il lutto per la perdita del figlio porta Geppetto a consolarsi nelle bottiglie di alcol, consumate sulla lapide del bambino.

È ora il ventennio fascista. Dopo essere rientrato da una delle sue solite visite alla tomba, preso da un momento di collera, il falegname inizia a intagliare su un pezzo di legno grezzo una sorta di burattino incompleto. Nella notte, però, uno Spirito (Tilda Swinton) dall’aspetto etereo giunge in casa per regalargli la vita, dando la possibilità a Geppetto di essere nuovamente felice. Non appena questo prende vita, diventando Pinocchio (Gregory Mann), le avventure che deve subito affrontare insieme al grillo Sebastian (Ewan McGregor), per rendere orgoglioso il padre, lo portano faccia a faccia con la vera dittatura.

Dentro il racconto di del Toro

Se Guillermo del Toro avesse dovuto presentare il suo Pinocchio esattamente come introduce i racconti estraendo oggetti dal suo wunderkammer in Cabinet of Curiosities, avrebbe esordito così: “Questa è la storia di un burattino di legno, pregna però di sfumature oscure, contorni crudi e verità forse inaccettabili. Questo, signori, non è il Pinocchio che conosciamo”. E non c’è niente di più vero.

Le opere di Del Toro si distinguono principalmente per tre fattori: lo sfondo politico, l’atmosfera pseudo religiosa, lo spazio gotiche. E qui, nel suo Pinocchio, tali caratteristiche si presentano tutte in maniera equilibrata, evidenziando la sua impronta registica – e stilistica – che si estende a macchia d’olio lungo l’impianto narrativo del film. D’altronde, se non avesse potuto marchiare la storia di Collodi seguendo i dettami della sua arte, probabilmente il film non sarebbe mai esistito.

Il regista apre la finestra della realtà credibile sull’universo di Pinocchio, proponendo un racconto in cui condizione umana e politica si intrecciano e si fondono. Del Toro opera allo stesso modo di Il labirinto del fauno, rinunciando però qui alle eccessive sfumature fiabesche, il cui guizzo si può riscontrare piuttosto negli insegnamenti di vita che il burattino assorbe nel suo percorso di crescita. Questi, infatti, arricchiscono la trama di continui moniti, veicolati allo spettatore attraverso tematiche sulle quali spesso si ha timore di soffermarsi: la storia e l’evoluzione, a volte terribile, del genere umano.

Quello che porta al cambiamento e alla crescita, a maggior ragione se inserito in un avvenimento storico di rilievo quale – in questo caso – il periodo ostico della dittatura, non può essere mostrato attraverso colori sgargianti e morbidi climax, ma piuttosto esposto con una crisi profonda e un ostacolo, quello sociale e politico, che va al di là degli happy ending. È questa l’opera di Del Toro.

Pinocchio di Guillermo del Toro film 2022
Cr: Netflix © 2022

Una “favola” antifascista

In una sceneggiatura che ha prediletto il taglia e cuci, il regista spoglia la storia della sua bellezza favolistica, riducendo Pinocchio agli elementi essenziali in grado di far virare ad una narrazione molto più impattante a livello contenutistico. Del Toro fa camminare il suo burattino nelle difficoltà di una Italia intrappolata nel ventennio fascista, in un contesto di assoggettamento del popolo al suo Duce, dalle cui labbra pendono tutti i personaggi che Pinocchio incontra lungo il cammino, e di cui si serve per prendere consapevolezza.

L’ambiente politico è il primo vero tema caldo dello script, in cui emerge l’inclinazione del burattino a non soccombere come gli altri al Podestà, uno dei principali villain che vede in lui un’arma indistruttibile ai fini della guerra – essendo immortale – e di cui le truppe militari fasciste possono farne uso. Ciò che corrode l’intero villaggio in cui Pinocchio è “nato”, ma che si annida come muffa in tutto lo stivale, è la famosa propaganda “Il Duce ha sempre ragione”, seguita da un discorso dittatoriale che seppur non si senta, si riesce a percepire: “La libertà senza ordine e senza disciplina significa dissoluzione e catastrofe.”

Il tessuto del film si districa proprio attraverso questo concetto “Mussoliniano” a cui Pinocchio si ribella, imponendosi come individuo capace di fare la differenza a dispetto di chi, con credenze bigotte di fronte al suo essere “semplicemente di legno” – seppur venerino Gesù, fatto di legno, sulla croce – lo reputi una maledizione e un’opera del Diavolo. Eppure lui, nonostante sia di pino, si rivela essere più umano di quelli fatti di carne e ossa poiché, al contrario di come succedeva all’epoca di Benito Mussolini, riesce ad esercitare il libero arbitrio. Ecco dunque la morale principale del regista: essere diversi, e in questo caso sovversivi, può divenire un atto salvifico.

Una storia di fragilità umana

Sin dalle prime inquadrature, il cui ricco setting evidenzia una minuziosa lavorazione del profilmico, è chiaro ciò che Del Toro porterà all’occhio attento dello spettatore: questa è una fiaba che non sa di meraviglia, sa di verità. Da Steve Barron, passando a Robert Zemeckis e finendo a Roberto Benigni, l’avventura coming of age di Pinocchio è sempre stata smorzata da toni prevalentemente caramellosi e semplici, il cui obiettivo era viaggiare sulle ali della fantasia, più che impegnarsi in un reale racconto di formazione. E alla domanda “cosa si cela dietro la storia di Pinocchio?” fino ad oggi è riuscito a rispondere esaustivamente solo il regista messicano.

Nelle pellicole antecedenti la rivisitazione deltoriana, Geppetto è stato designato come un uomo il cui desiderio era avere un figlio a cui donare tutto l’amore di cui avesse bisogno. Ma nessuno, fino ad oggi, aveva tentanto di esplorare davvero il passato del falegname per capire da cosa potesse derivare tale necessità, fornendo solo qualche informazione poco dettagliata a riguardo. Del Toro invece osa. E osa più che bene. Entra nella condizione di fragilità umana di Geppetto e ne restituisce una versione cruda e senza filtri di un uomo lacerato dal lutto, il cui avvenimento lo ha condotto sulla strada dell’alcolismo mentre piange disperato sulla lapide del suo bambino, Carlo.

Carlo, un figlio strappato troppo presto dalle braccia del padre per colpa dei bombardamenti della Prima Guerra Mondiale; un bambino vittima della guerra come tanti altri; un figlio, che diventa il figlio di tutti, il cui padre non è riuscito ad accettare la sua morte improvvisa, e che nel tentativo di addormentare un dolore che brucia costantemente nel petto, si abbandona tristemente a se stesso. Entrare in contatto profondo con il background di Geppetto prepara emotivamente alla storia. Accende il processo dell’identificazione e permette alla fruizione di essere molto più densa e, per certi versi, molto più difficile ma necessaria per una mise en scene il cui elemento realistico è garantito.

Comprendere a pieno chi fosse Geppetto prima di Pinocchio, imprime di valore il rapporto dell’uomo con il burattino di legno. Se all’inizio il falegname era restio ad accettare la sua presenza a causa della ferita ancora aperta di Carlo, il loro tendersi progressivamente la mano per costruire un legame di fiducia reciproco, conferisce alla nascente relazione padre-figlio il taglio del vero amore.

Bellezza stilistica

Se Del Toro ha impiegato diverso tempo per la produzione del suo Pinocchio, la visione del prodotto ne fa capire il motivo. La tecnica dello stop-motion non è di sicuro un “metodo” semplice per costruire delle pellicole, specie se in termini di minutaggio queste risultino essere lunghe. Basti pensare che per un movimento del personaggio ripreso, bisogna scattare precisamente 24 fotogrammi e le espressioni facciali, seppur impercettibili, devono essere diverse. Eppure, ogni personaggio che entra a far parte di questo lungometraggio è pieno di sfaccettature, di dettagli, di cura. L’attenzione e la minuzia nel disegnarli e portarli in vita è evidente: passando dai tratti del grillo, che seppur non abbia un volto umano sa trasmettere tutte le emozioni che prova, e finendo a quelli di un Geppetto le cui lacrime che solcano il viso sembrano reali.

L’ambiente, poi, è ben studiato. Di solito, lo spazio-tempo attorno ad un personaggio deve essere molto pieno nei fumetti per restituire al lettore un orientamento della scena. Al cinema, l’ambiente ha senz’altro una sua importanza e rilevanza, ma molto fa la bravura degli attori e non è sempre scontato che quando invece si tratti di dare vita ad un film d’animazione, che potrebbe essere paragonato ad un fumetto, si ponga accortezza sul luogo. Nel Pinocchio di Del Toro, invece, il setting principale, rappresentato dal villaggio, sembra condurre realmente nel paesello arroccato nel Nord Italia. Non c’è senso di vuoto, ma pienezza completa e misurata, senza la presenza di elementi superflui. La scelta cromatica, seppur ampia, predilige come sempre nel cinema deltoriano la prevalenza dell’ambra, che garantisce un”atmosfera sia magica che realistica. Il tutto, poi, amalgamato con le spettacolari musiche di Alexandre Desplat.

Pinocchio di Guillermo del Toro risulta perciò un film la cui bellezza favolistica cede il passo a quella reale, i cui tratti spesso sono crudi ma mai eccessivi. Il suo essere un film antifascista lo trasforma in un inno alla libertà in cui il suo protagonista dimostra che a volte, anche se c’è meno fiaba, si può sempre indirizzare un messaggio d’amore, di patria e di crescita. E così Del Toro ci ricorda che tutte le favole, alla fine, nascono da frammenti di realtà rielaborati. Ed è per questo che dall’altra parte noi riusciamo a imparare.

Pinocchio sarà il nuovo film di Matteo Garrone

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Pinocchio sarà il nuovo film di Matteo Garrone

Sarà un adattamento su Pinocchio il nuovo film di Matteo Garrone che sarà basato sull’omonima classico di Carlo Collodi. Dunque, altro fantasy per Garrone che ha già firmato l’apprezzatissimo Il racconto dei racconti – Tale of Tales

Al momento si sa molto poco su film ma sarà sicuramente una pellicola con un budget importante, simile ai 15 milioni di euro spesi per Il Racconto dei Racconti. Al momento inoltre pare siano già partiti i casting per il film che sarà prodotto da Archimede, casa di produzione dello stesso Garrone.

Vi ricordiamo che Pinocchio sta tornando di moda proprio in questo periodo e sono in cantiere anche adattamenti di un certo respiro come Il Pinocchio hollywoodiano che avrà come protagonista Robert Downey jr. La storia 14 anni fa fu portato in sala da Roberto Benigni, il film più costoso nella storia del cinema italiano con 45 milioni di euro di budget.

Pinocchio Robert Downey Jr sarà sia il protagonista che Geppetto?

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pinocchio-robert-downey-jr

Il sito Bleeding Cool ha diffuso una notizia alquanto interessante. Robert Downey Jr potrebbe interpretare sia Pinocchio che Geppetto nell’adattamento cinematografico della celebre favola di Collodi ad opera di Ben Stiller.

Inizialmente Pinocchio sarebbe dovuto arrivare sul grande schermo per mano di Tim Burton, con Downey Jr sempre nei panni del tenero burattino di legno. Qualche mese fa, però, l’attore protagonista di Iron-Man dichiarò pubblicamente: “Vorrei fare di Pinocchio un live action, senza ricorrere all’animazione. Lo vorrei fare con Ben Stiller…“. Così, per volere della Warner Bros, Burton è stato rimpiazzato da Stiller, attualmente in fase di negoziazione per dirigere il film, mentre a Robert potrebbe spettare l’arduo ma sicuramente affascinante compito di interpretare due personaggi nella medesima pellicola. Al momento non sappiamo se l’attore presterà solo la voce ad entrambi i personaggi o se li interpreterà per mezzo della tecnica del motion-capture.

Ben Stiller sarà tra i protagonisti di The Secret Life of Walter Mitty, remake dell’omonima commedia di Norman Z. McLeod del 1947. In cantiere per lui anche Zoolander 2 ed Una notte al museo 3. Robert Downey Jr., invece, sarà tra i protagonisti di The Judge, commedia drammatica diretta da David Dobkin con Robert Duvall, Vera Farmiga, Vincent D’Onofrio, Billy Bob Thornton e Leighton Meester. Tra i prossimi progetti dell’attore, Sherlock Holmes 3 e The Avengers 2 e 3.

Pinocchio Robert Downey Jr

Fonte: Bleeding Cool

 

Pinocchio live action: Robert Zemeckis in trattative per la regia

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Robert Zemeckis è in trattative iniziali per dirigere il live action di Pinocchio in produzione alla Disney.

Andrew Miano e Chris Weitz produrranno il film con la loro compagnia Depth of Field con Weitz che scriverà la sceneggiatura. Il regista di Paddington, Paul King, era stato inizialmente scelto per dirigere, ma all’inizio dell’anno ha dovuto abbandonare il progetto per ragioni sconosciute. Anche David Heyman, che era a bordo per la produzione, non è più coinvolto nel film.

Sebbene l’accordo non sia ancora concluso, Zemeckis si aggira intorno al progetto dalla scorsa estate. Stava ancora lavorando al suo nuovo adattamento de Le Streghe per la Warner Bros e non voleva impegnarsi in un nuovo film fino a quando quel film non ha fatto ulteriori progressi nella produzione.

Con Le Streghe in post-produzione, Robert Zemeckis ha iniziato pensare che non è prematuro approcciarsi a Pinocchio. Il famoso regista ora cercherà di orientare il processo di casting, in particolare cercando di trovare il suo Geppetto, ruolo per cui è stato fatto il nome di Tom Hanks, ma alla fine ha passato.

Il film d’animazione originale racconta la storia di un burattino vivente che, con l’aiuto di un grillo parlante in qualità di coscienza, deve dimostrarsi degno di diventare un ragazzo vero. Il film si aggiunge alla lunghissima lista di live action prodotti e in produzione da Disney, basti pensare che solo quest’anno sono usciti Dumbo, Il Re Leone e Aladdin, e gli ultimi due sono stati dei successi al box office.

Negli ultimi anni, Zemeckis è stato più concentrato su film drammatici destinato ad un pubblico di adulti, come Flight o Allied, o ancora il bellissimo Benvenuti a Marwen, rispetto ai grandi blockbuster per tutta la famiglia che ha firmato nel corso della sua carriera. Il suo prossimo film sarà il nuovo adattamento de Le Streghe con Anne Hathaway.

Per quanto riguarda invece Pinocchio, a Natale arriverà al cinema, in Italia, la versione di Matteo Garrone, mentre negli Stati Uniti sono in produzione una versione in live action con Robert Downey Jr. nei panni di Geppetto, e un progetto guidato da Guillermo Del Toro che forse troverà il suo spazio produttivo su Netflix.

Fonte: Variety

Pinocchio live action: confermato Zemeckis alla regia

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Pinocchio live action: confermato Zemeckis alla regia

Dopo le prime voci di una trattativa in merito, arrivate lo scorso ottobre, arriva, via Deadline, la conferma che Robert Zemeckis dirigerà e co-sceneggerà, al fianco di Chris Weitz, il live action di Pinocchio in lavorazione alla Disney.

Andrew Miano e Chris Weitz produrranno il film con la loro compagnia Depth of Field con Weitz che scriverà la sceneggiatura. Il regista di Paddington, Paul King, era stato inizialmente scelto per dirigere, ma all’inizio dell’anno ha dovuto abbandonare il progetto per ragioni sconosciute. Anche David Heyman, che era a bordo per la produzione, non è più coinvolto nel film.

Con Le Streghe in post-produzione, Robert Zemeckis ha iniziato pensare che non è prematuro approcciarsi a Pinocchio.

Il famoso regista ora cercherà di orientare il processo di casting, in particolare cercando di trovare il suo Geppetto, ruolo per cui è stato fatto il nome di Tom Hanks, ma alla fine ha passato.

Il film d’animazione originale racconta la storia di un burattino vivente che, con l’aiuto di un grillo parlante in qualità di coscienza, deve dimostrarsi degno di diventare un ragazzo vero. Il film si aggiunge alla lunghissima lista di live action prodotti e in produzione da Disney, basti pensare che solo quest’anno sono usciti Dumbo, Il Re Leone e Aladdin, e gli ultimi due sono stati dei successi al box office.

Negli ultimi anni, Zemeckis è stato più concentrato su film drammatici destinato ad un pubblico di adulti, come Flight o Allied, o ancora il bellissimo Benvenuti a Marwen, rispetto ai grandi blockbuster per tutta la famiglia che ha firmato nel corso della sua carriera. Il suo prossimo film sarà il nuovo adattamento de Le Streghe con Anne Hathaway.

Il live action di Pinocchio della Disney arriverà il 12 marzo del 2021.

Pinocchio di Matteo Garrone: Roberto Benigni sarà Geppetto

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Roberto Benigni torna al cinema per interpretare Geppetto in Pinocchio, il nuovo film scritto e diretto da Matteo Garrone.

Il film, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da Archimede con Rai Cinema e Le Pacte, in associazione con Recorded Picture Company. Le vendite internazionali sono curate da HanWay Films. Il film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution e in Francia da Le Pacte.

«Girare finalmente Pinocchio e dirigere Roberto Benigni sono due sogni che si avverano in un solo film – dichiara Matteo Garrone –. Con il burattino di Collodi ci “inseguiamo” da quando – bambino – disegnavo i miei primi “storyboard”. Poi, negli anni, ho sempre sentito in quella storia qualcosa di familiare. Come se il mondo di Pinocchio fosse penetrato nel mio immaginario, tanto che in molti hanno ritrovato nei miei film tracce delle sue Avventure. Anche con Benigni è stato un “inseguimento” iniziato molto tempo fa: l’ho conosciuto da bambino, grazie a mio padre (il critico teatrale Nico Garrone, tra i primi a scrivere di Benigni ai suoi esordi, ndr). Avere finalmente l’opportunità di lavorare insieme è per me un’occasione straordinaria: Pinocchio sarà un film per tutta la famiglia, grandi e piccoli, e nessuno come Roberto – che ha divertito e commosso milioni di spettatori in tutto il mondo – riesce a emozionare il pubblico di ogni età. Lo ringrazio per la fiducia che mi ha dimostrato accettando di condividere con me questa nuova, spericolata avventura».

Roberto Benigni aggiunge: «Un grande personaggio, una grande favola, un grande regista: fare Geppetto diretto da Matteo Garrone è una delle forme della felicità».

«Siamo particolarmente orgogliosi di fare parte di un’opera di così alto livello – afferma Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema –. Matteo Garrone è uno dei registi più importanti e originali del mondo, con lui abbiamo iniziato un percorso di collaborazione molti anni fa, che ora continua felicemente. La scelta di Roberto Benigni ci sembra uno dei colpi di genio di Garrone, e il fatto che Benigni abbia accettato di interpretare Geppetto è un regalo che ci riserverà delle meravigliose sorprese. La Rai contribuisce a portare nuovamente al cinema un artista tra i più amati in Italia e all’estero come Roberto Benigni, e questo ci riempie di gioia».

«Sono impaziente di lavorare di nuovo con Matteo Garrone all’adattamento di un classico della letteratura così amato in tutto il mondo. Non vedo l’ora di poter vedere la versione di Garrone, con un attore unico come Roberto Benigni», aggiunge Jeremy Thomas di Recorded Picture Company.

Oscar 2019: Dogman di Matteo Garrone il candidato per l’Italia

«È un onore essere di nuovo accanto a Matteo Garrone, con il quale abbiamo lavorato sin dai tempi di Gomorra – dichiara Jean Labadie di Le Pacte –. Roberto Benigni è il miglior Geppetto che avremmo mai potuto immaginare, in questo progetto che torna alle radici del capolavoro di Collodi famoso in tutto il mondo».

«Sono entusiasta della meravigliosa scelta di Benigni  – dice Gabrielle Stewart, Managing Director di HanWay –. Garrone è un cineasta visionario che reinventa una delle storie più famose del mondo, che affonda le sue radici ben più in profondità del classico d’animazione Disney. Sarà un vero spettacolo cinematografico, con un team tecnico internazionale d’eccezione e una star molto speciale. L’autenticità di girare nei luoghi dove Collodi ambientò il suo Pinocchio sarà qualcosa di mai visto prima».

Le riprese di Pinocchio inizieranno nei primi mesi del 2019: il film sarà interamente girato in Italia, tra Lazio, Toscana e Puglia.

I personaggi e le creature fantastiche saranno realizzati all’insegna di uno straordinario realismo, combinando trucco prostetico ed effetti digitali grazie al talento del due volte premio Oscar per il Miglior Trucco Mark Coulier (Grand Budapest Hotel, The Iron Lady) e della VFX Supervisor Rachael Penfold (The Revenant, Cloud Atlas).

Pinocchio di Matteo Garrone: prima foto di Benigni nei panni di Geppetto

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È stata diffusa la prima foto dal set di Pinocchio, il film di Matteo Garrone che ha battuto il primo ciak appena dieci giorni fa. Il regista, reduce dal travolgente successo ai Premi David di Donatello 2019, dove il suo Dogman ha conquistato nove premi, è tornato subito al lavoro al suo nuovo ambizioso progetto che vede Roberto Benigni di nuovo alle prese con il burattino di Collodi, questa volta nei panni di Geppetto.

Eccolo, nella prima foto ufficiale dal set, in compagnia di quello che è ancora un pezzo di legno, ma che diventerà il protagonista di una grande e celebre avventura.

Pinocchio, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da Archimede con Rai Cinema e Le Pacte, con Recorded Picture Company, in associazione con Leone Film Group, con il contributo del MiBAC – Direzione Generale Cinema – e di Eurimages, in associazione con Unipol Banca, con il sostegno di Regione Toscana – Toscana Promozione. Le vendite internazionali sono curate da HanWay Films. Il film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution e in Francia da Le Pacte.

Le riprese del film sono iniziate lo scorso 18 marzo e proseguiranno tra Toscana, Lazio e Puglia per un totale di 11 settimane. Il film è scritto e diretto da Matteo Garrone  che si avvale della stessa squadra che lo ha seguito in Dogman: fotografia di Nicolaj Bruel, scenografie di Dimitri Capuani, costumi di Massimo Cantini Parrini, montaggio di Marco Spoletini, suono di Maricetta Lombardo. Al Prosthetic make up ci saranno i francesi Coulier Creatures SFX, mentre gli effetti speciali saranno eseguiti da One of Us.

Di seguito tutto il cast al completo:

Pinocchio Federico Ielapi
Geppetto Roberto Benigni
Mangiafuoco Gigi Proietti
Gatto Rocco Papaleo
Volpe Massimo Ceccherini
Fata adulta Matilda De Angelis
Fatina bambina Alida Baldari Calabria
Lucignolo Alessio Di Domenicantonio
Lumaca Maria Pia Timo
Grillo parlante Davide Marotta
Mastro Ciliegia Paolo Graziosi
Civetta Gianfranco Gallo
Corvo Massimiliano Gallo
Pappagallo Marcello Fonte
Gorilla Teco Celio
Faina Enzo Vetrano
Omino di burro Nino Scardina

Pinocchio di Matteo Garrone: il primo poster

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Pinocchio di Matteo Garrone: il primo poster

Ecco il primo poster ufficiale di Pinocchio, il nuovo film di Matteo Garrone che arriverà il prossimo Natale. Nel film, nei panni di Geppetto, è stato scelto Roberto Benigni.

PINOCCHIO, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da ARCHIMEDE con RAI CINEMA e LE PACTE, con RECORDED PICTURE COMPANY, in associazione con LEONE FILM GROUP, in associazione con BPER BANCA, con il contributo del MIBACT – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO e di EURIMAGES, con il sostegno della REGIONE LAZIO – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020) Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea e Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, con il contributo della REGIONE PUGLIA (POR Puglia FESR-FSE 2014/2020) Fondazione Apulia Film Commission e della REGIONE TOSCANA – Toscana Promozioni, con il contributo di CANAL + e di CINE +.
Vendite internazionali: HANWAY FILMS. Distribuzione italiana: 01 DISTRIBUTION.

Guarda il trailer di Pinocchio, il nuovo film di Matteo Garrone

Pinocchio di Matteo Garrone su Sky Cinema

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Pinocchio di Matteo Garrone su Sky Cinema

Arriva su Sky a distanza di quasi un anno dall’uscita al cinema Pinocchio, la fiaba diretta da Matteo Garrone, e dopo aver vinto 5 nomination e 5 statuette ai David di Donatello a cui, qualche giorno fa, si sono aggiunti anche 6 Nastri d’Argento tra cui la miglior regia e il migliore attore non protagonista. Pinocchio debutterà Lunedì 13 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno  e alle 21.45 su Sky Cinema Family  Disponibile anche on demand su Sky e in streaming su NOW TV.

Il film – una coproduzione internazionale Italia/Francia, prodotto da Archimede con Rai Cinema e Le Pacte – vede la presenza di un cast stellare, capitanato dal Premio Oscar Roberto Benigni nei panni di Geppetto e quella di un giovanissimo e bravissimo Federico Ielapi in quelli di Pinocchio. Non mancano i personaggi senza tempo della famosissima fiaba: da Mangiafuoco (interpretato da Gigi Proietti) al Gatto e la Volpe, che hanno le sembianze di Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini, e la Fata dai capelli turchini con il volto di Marine Vacht.

Con questo film «ho completato un viaggio, perché ho iniziato 4 anni fa a lavorare a questo progetto partendo dal testo letterario originale»: parla così Matteo Garrone. «Era per me difficile resistere alla tentazione di ripetere questa storia. Disegnavo spesso le storie di Pinocchio quando ero un bambino e poi da grande, rileggendo la storia, ho scoperto cose nuove». L’obiettivo del regista era proprio quello di creare «un film che aiutasse il pubblico a riscoprire un grande classico, però allo stesso tempo anche a divertirsi, a passare due ore in un mondo magico, dove il reale si mescola al soprannaturale. Perché Pinocchio è comunque un testo che parla di noi, non ha epoca, non ha tempo, parla di vizi e virtù degli Italiani. Ha un tempo universale».

Pinocchio di Matteo Garrone sarà il più fedele di sempre alla storia di Collodi

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Dopo averne visto il primo trailer, presentato a Ciné – Giornate estive di Cinema di Riccione, possiamo dire che il Pinocchio di Matteo Garrone si candida ad essere uno dei titoli di maggiore interesse e richiamo dei prossimi mesi.

Seguendo il suo stile sempre personale e identificabile, il regista ha realizzato, sembra, un film che fonde alla perfezione realtà e fantasia, dimostrando di trovarsi perfettamente a suo agio in quel fiabesco che riesce ad inserire anche negli scenari più crudi e realistici.

Anche il suo approccio al materiale di Collodi è stato quindi personale e unico, nonostante gli adattamenti della storia siano numerosi e soprattutto ancora attuali, visto che sono in produzione a Hollywood almeno altri due film sul tema (un live action con Robert Downey Jr. e uno stop motion di Guillermo Del Toro).

Stando a quanto dichiarato dal location manager di Pinocchio di Garrone, Gennaro Aquino, incontrato in occasione del Sardinia Film Festival, il film sarà il più fedele ai realizzato alla storia di Collodi.

“Il risultato finale non lo conosco ancora, ma l’intento è quello di rimanere fedeli a Collodi – ha dichiarato Aquino – a differenza delle altre produzioni cinematografiche. Mi riferisco principalmente allo sceneggiato televisivo di Comencini, ma anche ad altre versioni, italiane e non. Ad esempio, per la prima volta Pinocchio resta burattino dall’inizio alla fine del racconto, e diventa bambini solo nel finale. Un altro elemento di fedeltà è stato quello di mantenere intatte tutte le figure antropomorfe dell’originale, ad esempio il Gatto e la Volpe hanno sembianze animalesche, ma anche i mastini/carabinieri, o il gorilla/giudice e i dottori/uccelli. Tutto ciò che aveva connotati antropomorfi nel racconto, li avrà anche nel film.”

Stando a quanto visto nel primo trailer del film, questa scelta sembra premiare tutto l’impegno e l’immaginario visivo di Garrone e della sua squadra.

Pinocchio: il primo trailer del film di Matteo Garrone

PINOCCHIO, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da Archimede con Rai Cinema e Le Pacte, con Recorded Picture Company, in associazione con Leone Film Group, con il contributo del MiBAC – Direzione Generale Cinema – e di Eurimages, in associazione con Unipol Banca, con il sostegno di Regione Toscana – Toscana Promozione. Le vendite internazionali sono curate da HanWay Films. Il film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution e in Francia da Le Pacte.

Le riprese del film sono iniziate lo scorso 18 marzo e proseguiranno tra Toscana, Lazio e Puglia per un totale di 11 settimane. Il film è scritto e diretto da Matteo Garrone  che si avvale della stessa squadra che lo ha seguito in Dogman: fotografia di Nicolaj Bruel, scenografie di Dimitri Capuani, costumi di Massimo Cantini Parrini, montaggio di Marco Spoletini, suono di Maricetta Lombardo. Al Prosthetic make up ci saranno i francesi Coulier Creatures SFX, mentre gli effetti speciali saranno eseguiti da One of Us.

Di seguito tutto il cast al completo:

Pinocchio Federico Ielapi
Geppetto Roberto Benigni
Mangiafuoco Gigi Proietti
Gatto Rocco Papaleo
Volpe Massimo Ceccherini
Fata adulta Matilda De Angelis
Fatina bambina Alida Baldari Calabria
Lucignolo Alessio Di Domenicantonio
Lumaca Maria Pia Timo
Grillo parlante Davide Marotta
Mastro Ciliegia Paolo Graziosi
Civetta Gianfranco Gallo
Corvo Massimiliano Gallo
Pappagallo Marcello Fonte
Gorilla Teco Celio
Faina Enzo Vetrano
Omino di burro Nino Scardina

Pinocchio di Matteo Garrone distribuito in USA

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Pinocchio di Matteo Garrone distribuito in USA

“Pinocchio è una delle storie più care, amata dalle famiglie di tutto il mondo.  Siamo rimasti colpiti dalla bellezza del mondo sovrannaturale e dalla geniale narrazione del film di Matteo, e siamo entusiasti di portare al pubblico vecchio e nuovo un’avventura così fresca, maliziosa ed emozionante”, dicono Howard Cohen e Eric d’Arbeloff, co-presidenti di Roadside Attractions.

Matteo Garrone aggiunge: “Sono molto felice e orgoglioso che Pinocchio possa finalmente incontrare il pubblico americano grazie a una distribuzione così prestigiosa come la Roadside Attractions. Spero che, come già successo in Italia, Pinocchio riunisca davanti al grande schermo famiglie e spettatori di tutte le età, facendoli evadere dalla realtà e portandoli in un mondo parallelo, dove il reale si confonde con il magico dando vita a una delle fiabe più belle e spettacolari al mondo

Roberto Benigni dichiara: “Sono veramente felice che la distribuzione americana  Roadside Attractions abbia amato il Pinocchio di Matteo Garrone e lo distribuirà nelle sale degli Stati Uniti. È unottima notizia per il nostro cinema e per questo film che anche io amo molto . Un film pieno di fantasia e speranza, così meravigliosamente italiano, una storia che da più di un secolo  incanta, diverte e commuove le persone di ogni età in tutto il mondo

Per Jeremy Thomasè fantastico che Howard Cohen e il suo gruppo abbiano avuto l’intuizione di portare questa versione più originale di Pinocchio ai bambini e agli adulti americani, per i quali è stato magistralmente realizzato  il doppiaggio in inglese”.

Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema aggiunge: “Pinocchio è forse la favola italiana più conosciuta nel mondo. Siamo molto orgogliosi che una distribuzione importante come la Roadside Attractions abbia deciso di offrire al pubblico americano la meravigliosa versione di Matteo Garrone, interpretata da un cast straordinario. Un film che è un inno al talento e alle bellezze dell’Italia”.

L’accordo è stato negoziato da Cohen di Roadside e Gabrielle Stewart di HanWay Films.

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PINOCCHIO, una coproduzione Italia/Francia. Prodotto da ARCHIMEDE e RAI CINEMA, LE PACTE e RECORDED PICTURE COMPANY, in associazione con LEONE FILM GROUP, in associazione con BPER BANCA, con il contributo di MIBACT – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO e di EURIMAGES, con il contributo della REGIONE LAZIO – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020) Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea e Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, con il contributo della REGIONE PUGLIA (POR Puglia FESR-FSE 2014/2020) Fondazione Apulia Film Commission e della REGIONE TOSCANA – Toscana Promozioni, con il contributo di CANAL + e CINE +.

ROADSIDE ATTRACTIONS

Dalla sua fondazione nel 2003, i film della Roadside Attractions hanno incassato oltre 300 milioni di dollari e ottenuto 21 nomination agli Academy Award®. Le recenti uscite di Roadside Attractions includono il film premio Oscar® Judy, interpretato da Renée Zellweger, e il film indipendente primo incasso dell’estate 2019, The Peanut Butter Falcon. Una Canzone per Mio Padre, a sfondo religioso, è stato il film indipendente n. 1 del 2018 con un incasso lordo di 83,5 milioni di dollari. La società ha distribuito successi di critica e commerciali come Manchester by the Sea, Ben Is Back, Beatriz a Dinner, Whitney, Stronger, Love & Friendship, Hello, My Name Is Doris, Mr. Holmes, Love & Mercy, A Most Wanted Man, Cara gente bianca, I gemelli scheletro, All Is Lost, Fango, Winter’s Bone, The Cove, Arbitrage, Margin Call e Super Size Me.

Pinocchio di Guillermo del Toro: tutte le canzoni originali del film

Il Pinocchio di Guillermo del Toro è una pellicola in stop-motion piena di magia. La capacità del regista di rendere le storie così autentiche nonostante lo stampo fiabesco, deriva dalla sua abilità a raggiungere il vero cuore dei personaggi, riuscendo a mostrarne le sfaccettature più impercettibili. Nella sua rivisitazione della storia burattino di legno, Del Toro ha voluto far suo il racconto di Carlo Collodi, modificandolo secondo la sua interpretazione e la sua sensibilità, differenziandolo – senza mai stravolgerlo – dall’originale del 1883.

Nonostante il suo Pinocchio scavi molto più a fondo nel background dei personaggi, portando alla luce un’opera molto più realistica e struggente, rispetto ad altre trasposizioni della storia come quella Disney del 1940, il regista non ha comunque voluto rinunciare a quel tocco favolistico della storia disneyana, inserendo all’interno del film nove toccanti canzoni che accompagnano il burattino durante tutto il suo percorso di crescita. In realtà, la colonna sonora di Pinocchio ne elenca dieci, ma fra queste ce n’è una non originale.

La musica all’interno del lungometraggio in stop-motion è affidata ad Alexandre Desplat, uno dei più noti compositori cinematografici che, fra l’altro, ha già condiviso il tavolo da lavoro con il regista, vincendo l’Oscar alla migliore colonna sonora per La forma dell’acqua. Di seguito una guida alle canzoni di Pinocchio, ognuna delle quali affidata agli attori che prestano la voce ai personaggi.

My son

La prima canzone originale di Pinocchio si trova nelle sequenze d’apertura, quando lo spettatore incontra per la prima volta Geppetto insieme al figlio. “My son” è cantata da David Bradley e accompagna con dolcezza le scene le cui immagini presentano la quotidianità del falegname con Carlo, fra lavoro, diletto e chiesa.

My son” prepara all’incidente scatenante della pellicola deltoriana, caratterizzata da un patos estremo che viene accentuato al ricordo della canzone poco prima terminata.

Everything Is New to Me

Quella che segue dopo potrebbe essere considerata la canzone più innocente ma al tempo stesso divertente del film. Principalmente è la voce di Gregory Mann, ossia Pinocchio, a condurre le parole e la musica, con qualche intervento di David Bradley.

È “Everything is New to Me”, ed esprime a pieno la meraviglia del burattino verso ciò che lo circonda e gli è sconosciuto, desideroso di andare quanto prima in esplorazione. In questa scena Pinocchio è talmente euforico da distruggere tutta la casa di Geppetto, mentre intona il motivetto saltellando.

We Were a King Once

Con la canzone “We Were a King Once” si incontra uno dei villain principali di Pinocchio: Conte Volpe. Come lo stesso Del Toro afferma, per dare vita a questo personaggio serviva un attore che fosse in grado di modificare all’improvviso il tono della voce, per dargli il giusto tocco maligno e folle.

Il nome che subito balenò nella mente del regista fu quello di Christoph Waltz e, nella scena della canzone, intona parole in ricordo dei bei tempi andati, quando il suo circo era all’apice del successo e la sua condizione economica migliore. Non appena la musica termina, Conte Volpe incontra Pinocchio, che poi usa per poter tornare in carreggiata con la sua attività.

My Bubblegum

Quando Pinocchio incontra il Conte Volpe, quest’ultimo gli garantisce successo e fama, esattamente come avveniva nel Pinocchio disneyano con Mangiafuoco. Il burattino, dall’animo ancora puro e non consapevole dell’avidità del Conte, si lascia convincere ad esibirsi al suo spettacolo di marionette, firmando con lui lunghissime clausole contrattuali.

Dopo aver lasciato Sebastian il Grillo, Pinocchio è pronto a dare il meglio di sé davanti ad una folla di persone curiose. È qui che Pinocchio, con la voce di Gregory Mann, intona “My Bubblegum”, fra balli, piroette e applausi.

The Late Lamented

A seguito dell’esibizione di Pinocchio, Geppetto riesce a raggiungere il burattino all’entrata del circo per poterlo portare a casa. È qui che il falegname ha un diverbio con il Conte Volpe, terminato con la morte del burattino investito da un’auto.

Pinocchio si risveglia in una bara portata sulle spalle dai Conigli Neri. Questi stanno cantando “The Late Lamented”, e la voce è di Tim Blake Nelson.

Ciao Papà

Nel secondo atto, Pinocchio decide di andare in tournée con lo spettacolo del Conte Volpe, per poter pagare i debiti del padre e mandargli la sua percentuale di guadagno. Le immagini scorrono veloci mentre il burattino viaggia da una città all’altra in giro per la penisola. Ad accompagnare queste sequenze c’è la canzone “Ciao Papà” di Gregory Mann, la più struggente e malinconica di tutta la pellicola in stop-motion.

Pregna di tutto l’amore che Pinocchio nutre per Geppetto, “Ciao Papà” esprime il coraggio del burattino nel lasciare la sua casa, per poter permettere a suo padre un futuro migliore. La canzone è cantata anche davanti ad un pubblico entusiasta di vedere Pinocchio sul palco.

Marcia della Patria

Del Toro ha realizzato un’opera antifascista per eccellenza, in cui Pinocchio deve affrontare non solo un’Italia piegata da Benito Mussolini, ma anche una privazione della libertà individuale e di pensiero. Molti sono i personaggi che si muovono con l’obiettivo di compiacere il Duce, o come lo chiama Pinocchio il Dulce, e fra questi c’è il Conte Volpe.

Nella tournée, infatti, Pinocchio canta un’ode all’Italia, o meglio all’ideologia fascista. “Marcia della Patria” di Gregory Mann è la canzone che il burattino si ritrova ad eseguire con fierezza, seppur non sia a conoscenza di cosa realmente significhi.

Marcia del Duce Big Baby II

Il giorno tanto atteso è arrivato, Pinocchio è in Sicilia per esibirsi proprio di fronte a Benito Mussolini. Ma dopo aver assistito alla spiacevole aggressione del Conte Volpe verso Spazzatura, Pinocchio si ribella e decide di provocarlo stravolgendo il testo di “Marcia della Patria”.

Questa è una delle canzoni più emblematiche ed esilaranti, poiché in fondo rappresenta più che la vendetta del burattino, una vera e propria protesta al regime dittatoriale e fascista. La “Marcia del Duce Big Baby II”, nome con cui si intitola il motivo, è cantata proprio davanti a un Duce allibito.

Rataplan Delle Camicie Nere

Nel terzo atto, Pinocchio è preso dal Podestà e inserito insieme al figlio Lucignolo nel Progetto Militare Elitario per la Speciale Gioventù Patriottica, per prepararsi alla guerra. Mentre la macchina da presa mostra la struttura atta ad addestrare i futuri soldati fascisti, Daniele Derra intona “Rataplan Delle Camicie Nere”, canzone del periodo Mussolinano e inno alla guerra da parte dell’Italia. Questa è, fra le dieci, la canzone non originale della pellicola.

Bonus: l’addestramento dei giovani soldati fascisti è stato ripreso dalla vera organizzazione giovanile del Regno d’Italia, chiamata Operazione nazionale Balilla, in cui i bambini – che venivano divisi per sesso, categoria ed età – imparavano o a diventare ottimi soldati fascisti nel caso dei maschi, oppure grandi donne della società fascista nel caso delle femmine, grazie a corsi di cucito, pronto soccorso, ricamo ed economica domestica.

Better Tomorrows

La canzone “Better Tomorrows” è eseguita da Ewan McGregor nei panni di Sebastian il Grillo a conclusione del film Pinocchio. Non appena i titoli di coda scorrono, Sebastian illuminato da luci da palcoscenico la intona poeticamente.

L’intro della canzone inizia nel corso di Pinocchio un paio di volte, quando Sebastian tenta di ritagliarsi uno spazio tutto per sé, ma viene sempre bruscamente interrotto a causa degli spiacevoli eventi che lo coinvolgono.

Pinocchio di Guillermo del Toro: teaser trailer del film Netflix

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Pinocchio di Guillermo del Toro: teaser trailer del film Netflix

Netflix rilascia oggi il teaser trailer ufficiale e il key art di Pinocchio di Guillermo del Toro, una stravagante rivisitazione in stop-motion del racconto classico, in arrivo a dicembre su Netflix.

Il regista premio Oscar Guillermo del Toro reinventa il grande classico di Carlo Collodi dedicato al burattino di legno che prende magicamente vita per riscaldare il cuore di Geppetto, intagliatore in lutto. Questo stravagante film in stop-motion diretto da Guillermo del Toro e Mark Gustafson segue le spericolate e indisciplinate avventure di Pinocchio nella sua ricerca di un posto nel mondo.

Diretto da Guillermo del Toro e Mark Gustafson, il film presenta un cast vocale stellare con Ewan McGregor nei panni del Grillo Parlante, David Bradley in quelli di Geppetto, mentre l’esordiente Gregory Mann presta la voce a Pinocchio. Nel cast vocale figurano anche Finn Wolfhard, la vincitrice dell’Oscar Cate Blanchett, John Turturro, Ron Perlman, Tim Blake Nelson, Burn Gorman, insieme al premio Oscar Christoph Waltz e alla vincitrice dell’Oscar Tilda Swinton.