Dopo aver registrato un 2010 ricco di perdite, questo nuovo anno inizia a registrarne di altre. Infatti è morto Pete Postlethwaite, dopo una lunga battaglia con il cancro se ne è andato all’età di 64 anni.
Dopo aver registrato un 2010 ricco di perdite, questo nuovo anno inizia a registrarne di altre. Infatti è morto Pete Postlethwaite, dopo una lunga battaglia con il cancro se ne è andato all’età di 64 anni.
Arriva su Sky Morto per un dollaro, in prima tv mercoledì 26 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Due (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Western) e in streaming su NOW. Su Sky il film sarà disponibile on demand, anche in 4K.
Walter Hill (I guerrieri della notte, I cavalieri dalle lunghe ombre) dirige un cast stellare composto da Christoph Waltz (Bastardi senza gloria, Django Unchained), Willem Dafoe (Platoon, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità), Rachel Brosnahan (La fantastica signora Maisel), Warren Burke (La famiglia McKellan, Bigger), Brandon Scott (Amiche per la morte – Dead to me), Benjamin Bratt (Traffic, Miss Detective), Luis Chavez (Ocean’s Thirteen, Crash – Contatto fisico), e Hamish Linklater (La grande scommessa).
Siamo nel 1897. Morto per un dollaro segue il famoso cacciatore di taglie Max Borlund fin nelle profondità̀ del Messico; qui si imbatte in Joe Cribbens – giocatore d’azzardo professionista e fuorilegge, suo nemico giurato – che Max aveva spedito in prigione alcuni anni prima. Borlund è in missione: deve ritrovare e portare a casa Rachel Kidd, moglie di un ricco uomo d’affari di Santa Fe, rapita e presa in ostaggio. Quando scopre che la donna è in realtà̀ scappata da un marito violento, Max deve fare una scelta: portare a termine la missione disonesta per cui è stato ingaggiato, o farsi da parte mentre spietati fuorilegge mercenari e il rivale di lunga data si fanno sempre più̀ vicini… Max e il suo aiutante Alonzo Poe non hanno nulla da guadagnare se resistono: nulla, a parte l’onore.
In occasione della prima visione di Morto per un dollaro, da lunedì 24 a lunedì 31 luglio al canale 303 arriva SKY CINEMA WESTERN, con oltre 30 titoli dedicati a uno dei generi più celebrati da Hollywood.
Tra i film in programmazione, l’epico western firmato sempre da Walter Hill GERONIMO con Gene Hackman e Wes Studi; il malinconico HOSTILES – OSTILI, sempre con Wes Studi insieme a Christian Bale e Rosamund Pike; e la pellicola che ruota intorno a una macabra profezia THE LAST SON con Sam Worthington, Colson Baker (alias Machine Gun Kelly), Thomas Jane ed Heather Graham. E ancora, il capolavoro di Sam Peckinpah IL MUCCHIO SELVAGGIO, con Ernest Borgnine e William Holden, il film ambientato sulle Montagne Rocciose CORVO ROSSO NON AVRAI IL MIO SCALPO, diretto da Sydney Pollack, scritto da John Milius e interpretato da Robert Redford; le pellicole dirette e interpretate da Clint Eastwood IL TEXANO DAGLI OCCHI DI GHIACCIO, ambientato durante la Guerra di Secessione, e il vincitore di 4 Oscar GLI SPIETATI con Gene Hackman, Morgan Freeman e Richard Harris.
Inoltre, lo spaghetti western di Sergio Corbucci DJANGO, con Franco Nero protagonista, e il capolavoro di Quentin Tarantino, ispirato dal film di Corbucci, DJANGO UNCHAINED, con Christoph Waltz, Jamie Foxx e Leonardo DiCaprio, vincitore di 2 Oscar® e 2 Golden Globe.
Arriva una notizia scioccante da
Hollywood, l’attore Paul Walker è morto in seguito
ad un incidente con la nuova Porche GT a Santa Clarita. L’auto è
finita fuori strada, finendo la sua corsa su un albero, uccidendo
il noto attore e un altro passeggero.
L’attore era tutt’ora impegnato nelle riprese di Fast and Furious 7 con Vin Diesel e il nuovo regista James Wan. Inoltre apparirà nel thriller indipendente scritto e diretto da Eric Heisserer che è stato presentato al Festival SXSW.
L’attore, quarant’anni era noto per diversi film, ma ottenne il successo negli anni duemila quanto, il regista Rob Cohen lo scelse per far coppia con Vin Diesel nel primo film de franchise, The Fast and the Furious.
L’account ufficiale di Facebook ha confermato la voce con rammarico:
E ‘con un cuore spezzato che dobbiamo confermare che Paul Walker è morto oggi in un tragico incidente stradale mentre partecipavo a un evento di beneficenza per la sua organizzazione Reach Out Worldwide. Era nella macchina di un amico, quando entrambi hanno perso la vita. Apprezziamo la vostra pazienza, anche noi siamo stupiti e addolorati dalla conferma di questa notizia. Grazie per le preghiere rivolte alla sua famiglia e agli amici in questo momento molto difficile. Faremo del nostro meglio per tenervi al corrente su dove inviare le condoglianze . – # TeamPW
È morto a 84 anni Paolo Villaggio, ultimo attore comico italiano, uno dei pochi che la storia del nostro Paese ricordi, insieme a Totò e Franco Franchi.
Passato alla storia con il personaggio del ragioniere Ugo Fantozzi, rappresentante di tutte le grettezze della nostra società, Villaggio aveva lavorato con Fellini, Olmi e Monicelli.
Dopo anni di cabaret, entra al cinema in grande stile, con Monicelli e Brancaleone alle Crociate, passando poi per Ferreri e per due film al fianco di Vittorio Gassman. Nel 1974, diretto da Luciano Salce, sbarca al cinema con il primo film di Fantozzi, e a seguito del successo del libro di Villaggio stesso, si dedica nettamente al cinema comico per il grande pubblico.
Non tradì mai quella sua maschera ma, lavorando anche con altri registi e in altre storie, ebbe la possibilità di esprimere anche la parte malinconica e triste della sua sfera di emozioni, grazie a Fellini e Monicelli.
Con Paolo Villaggio muore non solo un pezzo di storia del cinema, e una parte di infanzia di coloro che sono cresciuti guardando le sventure di Ugo Fantozzi, ma anche uno dei più lucidi, onesti e feroci scrittori che l’Italia abbia mai conosciuto.
E’ arrivata questa sera la triste e forse un po’ annunciata notizia della morte di Nelson Mandela, a 95 anni, dopo una lunga malattia e una lunghissima degenza in ospedale. Uomo dalla forza d’animo rara e della grande tempra morale, fu uno dei leader del movimento anti-apartheid ed ebbe un ruolo determinante nella caduta di tale regime, pur passando in carcere gran parte degli anni dell’attivismo anti-segregazionista. Protagonista insieme al presidente Frederik Willem de Klerk dell’abolizione dell’apartheid all’inizio degli anni Novanta, venne eletto presidente nel 1994, nelle prime elezioni multirazziali del Sudafrica, rimanendo in carica fino al 1999.
Il cinema lo ha fatto spesso soggetto di storie costruttive ed edificanti, non ultimo il film Mandela, con protagonista Idris Elba, che proprio in questi giorni sta vedendo la sua fase di promozione negli States. Fu anche interpretato nel 2007 da Dennis Haysbert nel film Detenuto 46664, da Lindani Nkosi in Drum del 2004 e nel film tv Mandela, da Danny Glover. La sua più recente e illustre incarnazione cinematografica è stata quella di Morgan Freeman in Invictus del 2009.
Figura di riferimento di un popolo e di un secolo intero, con lui si spegne una delle più grandi personalità che il mondo abbia visto.
Dal profondo della notte che mi
avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all’altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per la mia anima invincibile.
Nella feroce morsa delle circostanze
Non ho arretrato né gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.
Oltre questo luogo d’ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.
Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.
Si è spento all’età di 91 anni Morando Morandini, celebre critico cinematografico italiano, il più grande, e autore del famoso dizionario del cinema e delle serie tv.
La Stampa riporta:
In una recente intervista aveva confessato: «Per dirla secca, sono nato al cinema con i film francesi degli ultimi anni ’30. I miei idoli erano Jean Gabin, Arletty, Michèle Morgan. E Gary Cooper tra gli attori americani. Tra le attrici la Davis, la Hepburn, Carole Lombard. E Dorothy Lamour di cui mi innamorai col tramite di John Ford in Uragano (1937). Ford e Hawks erano i miei director preferiti, ma ricordo che mi lasciai incantare da Winterset (Sotto i ponti di New York, 1936) di Al Santell e rimasi sconvolto da Delitto senza passione (1934) di Ben Hecht». E ancora: «Sono andato fuori dai sentieri battuti sin dall’inizio, grazie a una passione precoce per il cinema, se a 12 anni leggevo sul Corriere le critiche di Filippo Sacchi, per passare poi al settimanale Film di Doletti e approdare alla rivista Cinema al liceo».
Si è spento all’età di 94 anni Michel Piccoli. A darne notizia è la famiglia all’agenzia di stampa AFP.
Vera e propria icona del cinema europeo, Piccoli ha avuto una lunghissima carriera, lavorando con i registi più grandi del panorama mondiale. Non solo i francesi Jean Renoir e Claude Sautet, con cui ha lavorato tantissimo, ma anche Agnès Varda, Alfred Hitchcock, Costa-Gavras.
Anche il cinema italiano lo ha immortalato, amandolo molto. Nel 1980, infatti, vinse il premio per il migliore attore, a Cannes, grazie a Salto nel vuoto, di Marco Bellocchio, mentre più recente è la sua interpretazione di un papa riluttante in Habemus Papam di Nanni Moretti.
Variety ci informa che Michael Massee è morto all’età di 61 anni. A darne conferma ufficiale è stato il suo agente, dopo che la notizia ha fatto il giro della rete dopo che il collega Anthony Delon, che ha scritto su Instagram “R.I.P. my friend Michael”. L’attore è diventato tristemente noto perché nel 1993, sul set de Il Corvo, esplose accidentalmente il colpo che uccise Brando Lee.
A seguito del traumatico incidente, Michael Massee non ha mai voluto vedere il film e si è trasferito a New York. Dieci anni fa dichiarò, in merito all’accaduto: “Non credo ci si possa mai riprendere da qualcosa di simile”.
Il corvo – The Crow (The Crow) è un film del 1994 diretto da Alex Proyas, tratto dall’omonimo fumetto di James O’Barr. Il film segna l’ultima e più famosa interpretazione cinematografica di Brandon Lee, morto accidentalmente a causa di un colpo di pistola durante le riprese del film.
Proyas dovette ricorrere a trucchi digitali e a controfigure per poter terminare l’opera, raddoppiandone di fatto i costi. Lo strepitoso successo del film ripagò più che abbondantemente le somme investite, arrivando ad incassare in tutto il mondo la somma complessiva di circa 170 milioni. Vennero successivamente girati tre sequel: Il corvo 2 – La città degli angeli (unico film a collegarsi al primo), Il corvo 3 – Salvation e Il corvo – Preghiera maledetta, che però non hanno mai raggiunto il successo del primo capitolo.
Apprendiamo da Deadline la triste notizia della scomparsa di Max von Sydow, attore svedese naturalizzato francese, noto al grande pubblico per i suoi ruoli ne Il settimo sigillo di Ingmar Bergman e in Flash Gordon di Mike Hodges, in cui ha interpretato l’Imperatore Ming. L’attore è morto all’età di 90 anni. I suoi rappresentanti hanno confermato la notizia alla celebre rivista.
In 65 anni di carriera, l’attore ha spaziato dal cinema d’autore ai grandi blockbuster, mettendo sempre il suo talento sconfinato al servizio dei generi più disparati. Negli ultimi anni ha interpretato Lor San Tekka in Star Wars: Il risveglio della forza, il Corvo a Tre Occhi nella popolare serie tv Game of Thrones e ha persino doppiato un personaggio de I Simpson.
Il sito web francese Paris Match ha pubblicato una dichiarazione della moglie dell’attore, Catherine von Sydow, che recita: “È con il cuore spezzato e con infinita tristezza che abbiamo l’estremo dolore di annunciare la dipartita di Max Von Sydow, avvenuta l’8 marzo 2020”.
Nato a Lund, in Svezia, Max von Sydow ha iniziato la sua prestigiosa carriera grazie alla collaborazione con il mentore Ingmar Bergman: tra i loro film più celebri, si ricorda sicuramente il classico del cinema mondiale Il settimo sigillo. Un’altra iconica interpretazione di Von Sydow è sicuramente quella di padre Lankester Merrin nel cult horror L’esorcista di William Friedkin.
È stato nominato due volte al premio Oscar: come miglior attore protagonista per Pelle alla conquista del mondo nel 1989 e come miglior attore non protagonista per Molto forte, incredibilmente vicino nel 2012.
Ha lavorato in Italia diverse volte: con Francesco Rosi in Cadaveri eccellenti, con Valerio Zurlini ne Il deserto dei Tartari e con Dario Argento in Non ho sonno.
Il regista
Malik Bendjelloul, premio Oscar per il
documentario Searching for Sugar
Man , è stato trovato
morto oggi a Stoccolma, all’età di 36 anni. Al momento nessuna
causa di morte è stata resa nota ma la polizia locale ha riferito
al quotidiano Expressen che non si hanno
sospettati. Bendjelloul ha vinto l’Academy Award per il
miglior documentario l’anno scorso per Sugar
Man. L’autore aveva diretto, prodotto, montato e
co-scritto.
Searching for Sugar Man è un documentario del 2012 scritto, diretto e montato da Malik Bendjelloul, incentrato sulla figura del cantautore statunitense Sixto Rodriguez.Accolto positivamente fin dall’anteprima al Sundance Film Festival, dove ha vinto il premio speciale della giuria e il premio del pubblico per la sezione documentari internazionali, ha raccolto svariati premi in giro per il mondo, culminati nella vittoria dell’Oscar 2013 al miglior documentario. Il film è stato presentato in anteprima italiana il 7 giugno 2013 al Biografilm Festival di Bologna ed è stato distribuito in Italia da I Wondel Pictures all’interno della Unipol Biografilm Collection (www.biografilm.it) con il titolo Sugar Man.
Muore a 97 anni Louis Zamperini, eroe americano della seconda guerra mondiale, la cui vita sarà il soggetto del prossimo film da regista di Angelina Jolie intitolato Unbroken.
Zamperini fu atleta e soldato per la sua nazione, gareggiò infatti come maratoneta alle Olimpiadi di Berlino del 1936 e in seguito andò a combattere nella seconda guerra mondiale per l’aeronautica militare a bordo di un bombardiere. Durante il suo periodo da militare fu prigioniero di guerra dopo essere sopravvissuto ad un incidente che lo fece sprofondare nelle acqua dell’oceano Pacifico dove sfuggì ad un attacco di squali.
La famiglia lo ricorda così in un comunicato:
“Dopo aver superato ostacoli
insormontabili ad ogni angolo della sua vita,dalle Olimpiadi fino
alla seconda guerra mondiale, Louis ha recentemente affrontato la
sua sfida più grande contro un grave caso di
polmonite.
La battaglia per la sua vita è durata 40 giorni, ma egli se n’è
andato serenamente con tutto l’affetto della sua famiglia,
lasciando dietro di se un’eredità incredibile.
Il suo indomito coraggio e il suo spirito combattivo non sono
mai stati evidenti come in questi ultimi giorni”
Questo invece il comunicato della Universal, che distribuirà Unbroken il giorno di Natale:
“Siamo molto tristi in questo momento e tutti i nostri pensieri e preghiere sono per la famiglia Zamperini. Louis era veramente unico nel suo genere, ha vissuto una vita incredibile, non per i numerosi incidenti che hanno segnato la sua esistenza quasi centenaria, ma per lo spirito con cui affrontava ognuna ognuno di essi”
Fonte: Variety
Ci ha lasciati all’età
di 89 anni l’attore Joseph Ruskin.
Ruskin, che era a Santa Monica, si è spento per cause naturali. La sua carriera si è divisa tra piccolo e grande schermo e conta circa 124 credits in show televisivi, oltre alla partecipazione a importanti pellicole cinematografiche come Mission: Impossible, Star Trek, e altri 25 film tra cui i più noti I Magnifici Sette, L’Onore dei Prizzi e Smokin’ Aces.
La sua ultima performance è stata sulle tavole del palcoscenico con la Anteus Theatre Company per The Crucible.
Joseph Ruskin nacque a Haverhill, nel Massachusetts. Studiò alla Carnegie Mellon University e cominciò la sua carriera di attore professionista alle Pittsburgh Playhouse e al Rochester Arena Stage, prima di trovare successo in televisione.
Fu il primo vice presidente nazionale del SAG per otto anni e il primo vice presidente regionale dell’occidente dell’Actors Equity Association.
Fonte: Variety
Si è spento ieri in
seguito ad un incidente stradale, l’attore spagnolo Alex
Angulo. Aveva 61 anni. Aveva lavorato con moltissimi
registi di grande talento, tra cui Guillermo del
Toro, Alex de la Iglesias e il nostro
amico Stefano Bessoni.
Proprio quest’ultimo ha voluto affidare a Cinefilos il suo personale ricordo dell’amico con cui lavorò nel 2008, dirigendolo in Imago Mortis (nella foto l’attore sul set con Bessoni e Geraldine Chaplin).
In ricordo di Alex
Ho sempre adorato i suoi personaggi, il suo modo di recitare grottesco, istrionico, scanzonato, ma allo stesso tempo dolce, poetico, permeato di rara sensibilità. Rimasi folgorato da lui vedendolo in “El Dia de la bestia” di Alex de la Iglesias, e poi nel ruolo del dottore ne “Il labirinto del fauno” di Guillermo del Toro e quando lo incontrai per la prima volta a Madrid per lavorare con lui fu per me l’avverarsi di un sogno meraviglioso. Conobbi l’umanità e la semplicità di Alex, unita ad una professionalità rara e puntuale. Oltre a interpretare uno dei protagonisti del mio film, mi aiutò da amico sincero a compiere il mio primo difficile vero viaggio nel mondo cinematografico. Insieme ridemmo, scherzammo, ci trovammo in situazioni a volte difficili e lui mi aiutò sempre, con il suo sorriso e la sua serenità. Ricordo che era con me sul set anche quando non doveva recitare e che mi aiutava, quando intuiva che mi trovavo in difficoltà.
Finito quel film, ogni volta che mi mettevo al lavoro su un nuovo progetto pensavo a lui, fantasticando di lavorare nuovamente insieme e di vederlo vestire i panni di uno dei miei strampalati personaggi.
Ma ieri Alex se ne è andato, prematuramente… Mi mancherà.
Stefano Bessoni
Kobe Bryant è morto. La notizia, che lascia il mondo intero in stato di shock, è stata diffusa da TMZ e poi confermata dai principali media americani.
La causa della morte è stata un incidente in elicottero: i quattro passeggeri, compreso il campione di Basket e il pilota, sono morti sul colpo. L’ex giocatore dei Lakers aveva 4 figlie che lascia, insieme alla moglie Vanessa, che per fortuna non era sul velivolo.
UPDATE: purtroppo è stato confermato che una delle figlie di Bryant, Gianna, detta Gigi, di 13 anni, era sull’elicottero con il padre. Anche lei non ce l’ha fatta.
Considerato uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, Bryant aveva anche vinto un premio Oscar, nel 2018, per il cortometraggio Dear Basketball. Il cortometraggio era stato realizzato dal genio dell’animazione Glen Keane, con musiche di John Williams. Quando si dice “un incontro tra geni”. Il corto venne presentato al Tribeca del 2017 ed è narrato in voce fuori campo dallo stesso Bryant.
L’atleta, che nel 2015 abbandonò la scena, è stato il primo afroamericano a vincere un Oscar nella categoria dei cortometraggi d’animazione e il primo ex atleta professionista ad essere nominato e a vincere un premio Oscar in qualsiasi categoria.
Kirk Douglas, protagonista di Spartacus, si è spento all’età di 103 anni. Era il padre dell’attore Michael Douglas e patriarca di una famiglia di Hollywood tutta impegnata nel mondo del cinema.
Michael Douglas ha dato l’annuncio ufficiale via Instagram, dicendo: “È con tremenda tristezza che io e i miei fratelli annunciamo che Kirk Douglas ci ha lasciato oggi all’età di 103 anni.”
“Per il mondo era una leggenda – continua Michael Douglas – un attore dell’epoca d’oro di quei film che hanno vissuto quegli anni d’oro, un umanitario che ha perseguito la giustizia e le cause in cui credeva, stabilendo uno standard a cui tutti aspiriamo.
Ma per me, e per i mie fratelli Joel e Peter, era semplicemente papà, per Catherine, un magnifico suocero, per i suoi nipoti e pronipoti un amorevole nonno e per sua moglie, Anne, un meraviglioso marito.
La vita di Kirk è stata vissuta bene, e lui lascia un’eredità di film che vivrà per generazioni a venire, e una storia come filantropo che ha lavorato per il bene comune e per un mondo migliore.
Lasciatemi finire con le parole che gli ho detto al suo ultimo compleanno e che rimarranno sempre vere. Papà, ti voglio bene, e sono orgoglioso di essere tuo figlio.”
Kenny Baker, l’attore che in origine ha interpretato R2-D2 in Star Wars, si è spento all’età di 83 anni.
Stando a quanto dichiara The Guardian, Baker era da tempo malato.
Alto poco più di un metro, Baker ha
cominciato a lavorare all’età di 16 anni, prima in una troupe
teatrale poi al circo, agli spettacoli su ghiaccio e nella commedia
musicale The Mini Tones. Dopo una serie di piccoli ruoli
in tv, nel 1977 interpretò il ruolo della vita in Star
Wars, “dentro” R2-D2.
Fonte: CBR
E’ morto John Barry, compositore famoso per le colonne sonore dei film di James Bond, ma non solo.
Barry aveva all’attivo quattro premi Oscar – nel 1966 per “Nata libera”, nel 1968 per “Il leone d’inverno”, nel 1985 per “La mia Africa” e nel 1990 per “Balla coi lupi” – ed è deceduto ieri per un infarto a 77 anni, secondo quanto scrive la Bbc.
Il suo primo arrangiamento del theme di James Bond come spalla di Monty Norman in “Agente 007 – Licenza di uccidere”, lo portò a comporre le colonne sonore per 11 film della serie tra il 1962 e il 1987, tra cui “Goldfinger” nel 1964 (per cui scrisse la canzone cantata da Shirley Bassey, campione di vendite in tutto il mondo). Con il film successivo “Agente 007 – Dalla Russia con amore”, Barry ebbe la completa responsabilità delle musiche componendo in appoggio al James Bond Theme di Norman il tema d’azione “007” utilizzato poi in altri episodi.
Per “Agente 007 – Thunderball: Operazione tuono” ricorse alla voce di Tom Jones, mentre per il dolce tema di “Agente 007 – Si vive solo due volte” usò quella di Nancy Sinatra. Con l’uscita dalla serie di Sean Connery e l’arrivo dell’australiano George Lazenby per “Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà” Barry reinventò il James Bond Theme. All’anagrafe John Barry Prendergast, era nato nel 1933 a York e trovò la sua prima notorietà come leader del “John Barry Seven”. Nel 1971 scrisse il tema della famosa serie tv “The Persuaders” (“Attenti a quei due”) con Roger Moore e Tony Curtis. Nel 1981 vinse anche un simpatico Razzie Awards, per la peggiore canzone scritta, assegnato a “The Man in the Mask” del film “The Legend of the Lone Ranger”.
E’ morto John Barry, compositore famoso per le colonne sonore dei film di James Bond, ma non solo.Barry aveva all’attivo quattro premi Oscar – nel 1966 per “Nata libera”, nel 1968 per “Il leone d’inverno”, nel 1985 per “La mia Africa” e nel 1990 per “Balla coi lupi” – ed è deceduto ieri per un infarto a 77 anni, secondo quanto scrive la Bbc.
Il suo primo arrangiamento del theme di James Bond come spalla di Monty Norman in “Agente 007 – Licenza di uccidere”, lo portò a comporre le colonne sonore per 11 film della serie tra il 1962 e il 1987, tra cui “Goldfinger” nel 1964 (per cui scrisse la canzone cantata da Shirley Bassey, campione di vendite in tutto il mondo). Con il film successivo “Agente 007 – Dalla Russia con amore”, Barry ebbe la completa responsabilità delle musiche componendo in appoggio al James Bond Theme di Norman il tema d’azione “007” utilizzato poi in altri episodi.
Per “Agente 007 – Thunderball: Operazione tuono” ricorse alla voce di Tom Jones, mentre per il dolce tema di “Agente 007 – Si vive solo due volte” usò quella di Nancy Sinatra. Con l’uscita dalla serie di Sean Connery e l’arrivo dell’australiano George Lazenby per “Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà” Barry reinventò il James Bond Theme. All’anagrafe John Barry Prendergast, era nato nel 1933 a York e trovò la sua prima notorietà come leader del “John Barry Seven”. Nel 1971 scrisse il tema della famosa serie tv “The Persuaders” (“Attenti a quei due”) con Roger Moore e Tony Curtis. Nel 1981 vinse anche un simpatico Razzie Awards, per la peggiore canzone scritta, assegnato a “The Man in the Mask” del film “The Legend of the Lone Ranger”.
Si è spento a 92 anni, per cause naturale, Jerry Stiller, attore comico, famoso caratterista e papà di Ben, con il quale ha anche condiviso il set. Salta subito alla mente Zoolander. A confermarlo è proprio Ben Stiller che ha condiviso un post su Twitter, scrivendo: “Sono triste perché devo dire che mio padre, Jerry Stiller, è morto per cause naturali. È stato un grande papà e nonno, e il più attento marito per Anne nel corso di 62 anni di matrimonio. Mancherà tanto a tutti noi, ti voglio bene papà.”
Il ruolo a cui tutti lo legano è quello di Frank Constanza in Seinfeld, che ha ricoperto per 26 episodi della serie culto, ma ha lavorato tanto a teatro e in tv, anche al fianco della moglie Anne Meara. Jerry Stiller ha recitato accanto al figlio Ben per la prima volta nel 1987, in Su e giù per i Caraibi, e nell’esordio dietro alla macchina da presa di Ben, Giovane, carini e disoccupati, ha recitato accanto alla moglie, scomparsa nel 2015.
I’m sad to say that my father, Jerry Stiller, passed away from natural causes. He was a great dad and grandfather, and the most dedicated husband to Anne for about 62 years. He will be greatly missed. Love you Dad. pic.twitter.com/KyoNsJIBz5
— Ben Stiller (@BenStiller) May 11, 2020
James Horner, uno dei grandi compositori di musica da film del nostro tempo, è morto in un incidente aereo nei pressi di Santa Barbara, California. Il Maestro si è schiantato a bordo di un aereo privato di sua proprietà.
Compositore trai più apprezzati del panorama musicale, è stato autore di alcune delle epiche colonne sonore che hanno accompagnato il cinema negli ultimi anni. Tra le opere più famose e celebrate ricordiamo ovviamente Titanic, per cui vinse due premi Oscar, ma anche Braveheart, Avatar e A Beautiful Mind, passando con grande leggerezza dal genere action, a quello comico e avventuroso fino ai toni più compiti del dramma e ovviamente arrivando alle epiche vette del cinema di James Cameron.
Il suo ultimo lavoro accreditato per il grande schermo è stata la colonna sonora di The Amazing Spider-Man nel 2012.
https://www.youtube.com/watch?v=DKScIzz7kYk&list=PL60C0964F3BE24DC2
Fonte: Variety
Si è spento a 77 anni a causa di una lunga malattia l’attore Ivano Marescotti. Da qualche giorno era ricoverato all’ospedale civile di Ravenna a causa del peggioramento delle sue condizioni fisiche. Lascia la moglie Erika, sposata un anno fa, e la figlia Iliade, nata nel suo matrimonio precedente.
Lo scorso anno a febbraio, aveva annunciato la decisione di ritirarsi dalle scene per dedicarsi esclusivamente al “Teatro Accademia Marescotti” a Ravenna. Tra le sue interpretazioni indimenticabili il dottor Randazzo in Johnny Stecchino di Roberto Benigni. Ha lavorato fra gli altri con Leo de Berardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Giampiero Solari, Giorgio Albertazzi, Marco Martinelli. L’esordio al cinema è datato 1989, con una piccola parte nel film La cintura. Nello stesso anno l’incontro con Silvio Soldini e la partecipazione al film L’aria serena dell’ovest.
Ha interpretato oltre cinquanta film, lavorando con registi quali Anthony Minghella, Ridley Scott e due volte con Benigni, nel citato Johnny Stecchino e ne Il mostro, Marco Risi, Pupi Avati, Marco Tullio Giordana, Maurizio Nichetti, Carlo Mazzacurati e con Gennaro Nunziante nei film di Checco Zalone. Ha avuto 6 candidature al Nastro d’argento, che vince nel 2004 per l’interpretazione nel cortometraggio Assicurazione sulla vita di Tommaso Cariboni e Augusto Modigliani. Tante le fiction, a partire da La Neve nel bicchiere di Florestano Vancini (1984) fino a Màkari, regia di Michele Soavi (2021), passando per Don Matteo e Che Dio ci aiuti.
Profondamente legato alla sua Romagna (era nato a Bagnocavallo), a partire dagli anni ’90 Ivano Marescotti ha iniziato un approfondito lavoro di recupero del romagnolo, tornando in teatro con i testi di Raffaello Baldini, per poi rileggere e riscrivere alla sua maniera Dante (Dante, un patàca ispirato alla Divina Commedia) e Ariosto (Bagnacavàl, una contaminazione tra il basso romagnolo e l’Orlando Furioso).
Fonte: ANSA
E’ morto all’età di 49 anni
Scott Kalvert, regista di The
basketball diaries. Il corpo del regista è stato
ritrovato nella sua casa a Woodland Hills.
Sembrerebbe trattarsi di un caso di suicidio.
Kalvert viene ricordato per aver fatto recitare insieme Leonardo Di Caprio e Mark Wahlberg proprio in The basketball diaries, suo film del 1995, tratto dal romanzo di Jim Carroll. Ma non solo cinema, infatti il compianto Kalvert ha diretto alcuni video musicali di noti artisti, tra cui Cyndi Lauper.
Il regista Giuseppe Bertolucci è morto a seguito di una lunga malattia: l’annuncio è stato dato dalla moglie insieme al fratello di lui Bernardo.
Per molti anni direttore della cineteca di Bologna, Giuseppe Bertolucci aveva diretto numerosi film fra cui Berlinguer ti voglio bene con Roberto Benigni e aveva collaborato alla sceneggiatura del capolavoro Novecento, diretto dal fratello Bernardo.
fonte: repubblica.it
E’ morto Roma il regista Carlo Vanzina, aveva 67 anni. A dare la notizia sono la moglie Lisa e il fratello Enrico. “Nella sua amata Roma, dov’era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia – si legge nella nota della famiglia – ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese”. E pensare che Carlo Vanzina non voleva fare il regista, il suo sogno era fare il critico cinematografico: “Da ragazzino tenevo degli album che riempivo con tutti i film che vedevo e ne vedevo tantissimi – raccontava – scrivevo le mie minicritiche, mettevo già le stellette anche se non si usava, scrivevo tutto il cast dagli attori al direttore della fotografia. Ero un vero malato di cinema”.
Figlio del grande Steno, insieme al fratello Enrico ha raccontato le vacanze italiane e a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, ha saputo tratteggiare le trasformazioni del nostro Paese attraverso tanti personaggi che hanno fatto la fortuna di tanti interpreti, da Christian De Sica a Massimo Ghini, da Massimo Boldi a Jerry Calà.
J.C. Spink, il produttore di Una Notte da Leoni, si è spento a 45 anni a causa di una overdose. A diffondere la notizia è stato l’Hollywood Reporter dopo la conferma di Ed Winter, portavoce del Los Angeles County Medical Examiner.
La data della morte risale al 18 aprile. Oltre al franchise di Una Notte da Leoni, Spink ha prodotto anche numerose altre commedie di successo, tra cui Quel mostro di suocera, 14 anni vergine, L’incredibile Burt Wonderstone, Come ti spaccio la famiglia e Poliziotto ancora in prova.
È morto a 81 anni in seguito a una lunga malattia Wojciech Kilar, musicista polacco e autore di alcune memorabili colonne sonore come quella del Dracula di Francis Ford Coppola, Ritratto di Signora di Jane Campion e Il Pianista di Roman Polanski.
Nato a a Leopoldi, in Ucraina, Kilar ha collaborato con l’Industria cinematografica polacca scrivendo le musiche per autori di spicco del paese come Krzysztof Zanussi (Vita di famiglia, Imperativo, Persona non grata, L’anno del sole quieto) e Andrzej Wajda (La terra della grande promessa, Zemsta – La vendetta), oltre ad essere noto anche per le sue opere di musica sacra.
Fra i riconoscimenti ottenuti, il Premio ASCAP da parte dell’American Society of Composers per la pellicola di Coppola (1992) e il Premio Lili Boulanger per la composizione.
Fonte: music.fanpage
L’attore britannico naturalizzato australiano Hugh Keays-Byrne, che ha interpretato il cattivo Toecutter nel primo Mad Max del 1979 e che era tornato nella saga come interprete di Immortan Joe in Mad Max: Fury Road, è morto all’età di 73 anni.
Nato il 18 maggio 1947 a Srinigar, nel Kashmir, due anni prima della formazione dell’India, da genitori britannici, Keays-Byrne è cresciuto in Inghilterra. Ha iniziato a recitare negli anni ’60, apparendo in diverse produzioni per la Royal Shakespeare Company. Il suo debutto cinematografico è stato nel 1974 in Stone, dove ha interpretato Toad, un membro di una banda di motociclisti fuorilegge.
L’anno successivo ha recitato ne Il Drago di Hong Kong, una parodia di James Bond con l’ex interprete di 007, George Lazenby. È apparso in molti altri titoli ozploitation degli anni ’70, culminati con il ruolo di Toecutter, il cattivo squilibrato del primo Mad Max di George Miller. Keays-Byrne è tornato nel franchise grazie a Mad Max: Fury Road, interpretando ancora una volta il cattivo, Immortan Joe.
Il regista Ted Geoghegan ha rivelato via Twitter che Keays-Byrne è morto martedì, all’età di 73 anni. Geoghegan ha reso omaggio alle interpretazioni dell’attore nel franchise di Mad Max, sottolineando il suo grande impegno umanitario. La notizia è stata confermata anche su Facebook da Brian Trenchard-Smith, il regista britannico che aveva scelto Keays-Byrne per Il Drago di Hong Kong. Trenchard-Smith ha reso omaggio al senso dell’umorismo di Keays-Byrne e ha anche menzionato la sua coscienza sociale.
Sebbene abbia avuto una carriera ampia e variegata, non c’è dubbio che Hugh Keays-Byrne sarà ricordato sempre per il suo doppio ruolo nel franchise di Mad Max. Il fatto che sia tornato a recitare in Mad Max: Fury Road a 35 anni di distanza dalla sua prima apparizione nel franchise è stata una testimonianza della sua incredibile longevità in qualità di attore. Interpretando ruoli molto diversi, Keays-Byrne è riuscita a rendere sia Toecutter che Immortan Joe due villain tanto terrificanti quanto iconici. Non c’è dubbio che le sue interpretazioni abbiano giocato un ruolo chiave nella duratura popolarità di entrambi i film.
Si è spento all”età di 68 anni l’attore Leatherface di Non aprite quella porta il primo film del 1974, vero e proprio cult del genere.
L’attore mentre si trovava in Austin, 1973 partecipò all’audizione che poi gli fece ottenere la parte di Leatherface, ispirato alla figura dell’omicida seriale Ed Gein, che divenne anche l’unica sua performance di una certa notorietà. Infatti dopo qualche altra pellicola, Hansen decise però di smettere di recitare e di dedicarsi alla scrittura, ma, dopo aver rifiutato alcune proposte in film di un certo spessore, come Le colline hanno gli occhi e Quel motel vicino alla palude, tornò sui suoi passi.
E’ morto
Giorgio Faletti scrittore, attore, cantante,
paroliere, compositore, sceneggiatore, pittore e comico italiano.
L’autore nato ad Asti, il 25 novembre 1950 è scomparso oggi a
Torino all’età di 63 anni. Era malato da tempo.
Faletti, laureato in giurisprudenza, inizia la
carriera come cabarettista nel locale milanese Derby negli anni
settanta, nello stesso periodo in cui sul palco del locale
circolano Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo
Rossi e Francesco Salvi.
In televisione è ad Antenna 3 e nel
1983 partecipa al fianco di Raffaella Carrà in Pronto Raffaella.
Nel 1985 è uno dei personaggi del programma televisivo di Antonio
Ricci Drive In.
Il suo personaggio più famoso è Vito
Catozzo, ma interpreta anche altri personaggi come Carlino, Suor
Daliso, il testimone di Bagnacavallo. Poco dopo è a fianco di
Zuzzurro e Gaspare in Emilio dove crea il personaggio Franco
Tamburini, stilista di Abbiategrasso. Partecipa inoltre
a Fantastico nel
1990 al fianco di Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti e,
successivamente, a Stasera mi butto… e tre! con Toto
Cutugno.
Fonte: CDS e Wikipedia