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Rogue One: Galen Erso deve tornare a lavoro nella nuova clip

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Rogue One: Galen Erso deve tornare a lavoro nella nuova clip

Ecco una nuova clip da Rogue One a Star Wars Story in cui vediamo fronteggiarsi Galen Erso e il Direttore Orson Krennic, interpretati rispettivamente da Mads Mikkelsen e Ben Mendelsohn.

Nuova clip di Rogue One

https://www.youtube.com/watch?v=OTZL286S6fg

Rogue One a Star Wars Story: ecco il rating

Via StarWarsNews.net, sappiamo che Rogue One a Star Wars Story sarà PG-13, ovvero vietato ai minori di 13 non accompagnati a causa di “violente scene di esplosioni e combattimenti”.

Rogue One A Star Wars Story: il trailer internazionale finale

Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity JonesMads Mikkelsen, Riz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn. 

Il film sarà certamente ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle pronta per la battaglia.

Coco: la Pixar rivela nuove informazioni sul cast vocale e sulla genesi

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La Pixar si trova ora in un momento di grande attività creativa, pronta a rilasciare nel corso dei prossimi anni alcuni dei sequel più attesi di tutti i tempi. Ed è proprio nel mezzo di questa ricca offerta per il futuro che Coco continua a far parlare di sé, sia per il controverso tema trattato all’intento di un film di animazione per bambini (la festività messicana del Giorno dei Morti) sia per le continue star pronte a entrare nel progetto. Dopo la conferma di Benjamin BrattGael Garcia Bernal ecco anche Antony Gonzalez e Renée Victor aggiungerei al cast vocale del nuovo lungometraggio animato.

Coco: la Pixar annuncia il nuovo progetto

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

La Pixar ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento di rifarsi non solo ai classici della Disney ma anche al recente successo di FrozenOceania. La volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Fonte: Entertainment Weekly

Star Wars: la verità su Rey è già ne Il Risveglio della Forza

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Star Wars: la verità su Rey è già ne Il Risveglio della Forza

Così come è stato per Luke Skywalker, eroe della trilogia originale di Star Wars, sarà anche per l’orfana Rey, protagonista di questo nuovo corso del franchise della LucasFilm. Il grande segreto sulla sua origine e sulla sua nascita è per lo spettatore motivo di congetture e di teorie, ma più di tutto è il motore della curiosità che ci spingerà a guardare i prossimi Episodi VIII e IX.

Star Wars il Risveglio della Forza contiene le risposte su Rey

Tuttavia, secondo Daisy Ridley, interprete di Rey, le risposte sull’origine del personaggio sono già tutte in Star War Il Risveglio della Forza. L’attrice ha infatti dichiarato a Time Out: “Pensavo che un sacco di domande avessero trovato risposta già ne Il Risveglio della Forza. Poi, dopo la proiezione, siamo andati a bere, con il mio agente e tutti gli altri, e loro parlavano del film e ho capito ‘oh, per loro non ci sono state risposte'”.

È quindi chiaro che la genealogia di Rey conterà parecchio, come è giusto che sia in un film di Star Wars, e che potrebbe condizionare l’intera saga. “Mi piacerebbe davvero vedere le facce delle persone – ha dichiarato Daisy Ridleyma con più risposte arrivano anche altre domande, e ce n’è sicuramente abbastanza per mantenere le persone interessate per i prossimi due anni.”

E voi che ne pensate? Qual è la vostra congettura?

Star Wars Episodio VIII: ecco il destino di Rey?

Star Wars Episodio VIII sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

Nel film torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran.

Baywatch: uscita posticipata al Memorial Day

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Rispetto a quanto precedentemente annunciato da Paramount Pictures il remake di Baywatch con protagonista Dwayne Johnson verrà posticipato di una settimana rispetto alla data di rilascio originale prevista per il 19 maggio 2017, passando dunque al 26 maggio 2017, in concomitanza con la festività americana del Memorial Day.

Secondo quanto riportato da Variety la decisione di anticipare l’udta del remake di Baywatch in corrispondenza del Memorial Day avrebbe una motivazione di carattere prevalentemente strategico, ovvero concorrere con il rilascio di Pirati dei Caraibi 5 Dead Man Tell No Tales della Disney e lo sci-fi Life targato Sony e interpretato dalla coppia Rebecca Feguson – Jake Gyllenhaal, entrambi previsti proprio per il 26 maggio.

Baywatch: il cast ci dà appuntamento al cinema

Debuttando nel weekend del Memorial Day il remake di Baywatch potrebbe dunque bruciare sul tempo titoli di grade spessore, tra cui l’attesissimo Alien Covenant di Ridley Scott, l’horror Annabelle 2Out Job 2.

Nel cast di Baywatch sono stati confermati Dwayne Johnson, Zac Efron, Alexandra Daddario, Kelly Rohrbach, Ilfenesh Hadera e Priyanka Chopra.

Il film ha una data d’uscita fissata per il 26 maggio 2017.

La pellicola è diretta da Seth Gordon (Come ammazzare il capo e vivere felici). La sceneggiatura, invece, porta la firma di Damian Shannon e Mark Swift. Alla produzione ci sono Dwayne Johnson, Dany Garcia, Michael Berk, Douglas Schwartz e Greg Bonnan.

Fonte: CBR

Ocean’s 8: Damian Lewis sarà il villain dello spin-off

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Dopo il tanto atteso annuncio da parte della Warner Bros riguardante la realizzazione di Ocean’s 8 – pin-off tutto al femminile della celebre saga inaugurata nel 2000 da Steven Soderbergh – ecco la notizia pubblicata da Variety secondo cui il villain di questo atteso e ancora oscuro progetto sarà Damian Lewis, star della serie tv Homeland.

L’annuncio dell’adesione al cast di Ocean’s 8 da parte di Damian Lewis nei panni dell’antagonista del gruppo di ladre professioniste giunge dopo le notizie circolate nei mesi scorsi riguardo la presenza confermata di Gary Ross alla regia di un progetto per il momento ancora in fase embrionale e del quale non si conosce ancora bene la trama. Tuttavia la possibile data di uscita è fissata per l’8 giugno 2018. Secondo alcune indiscrezioni tuttavia il film potrebbe essere ambientato nel glitterato mondo della moda e Lewis potrebbe vestire forse i panni di un dirigente d’azienda o di un designer coinvolto in qualche modo con le nuove protagoniste.

Ocean’s 8: prime foto dal set con Cate Blanchett e Sandra Bullock

La presenza di Damian Lewis come cattivo di Ocean’s 8 lo pone come diretto successore di nomi illustri quali Andy GarciaVincent CasselAl Pacino che hanno vestito i panni da villain nei tre capitoli precedenti del franchise, mentre a raccogliere l’eredità dei colleghi uomini Brad PittGeorge ClooneyMatt Damon vi saranno probabilmente Sandra Bullock, Cate Blanchett, Helena Bonham-Carter, Mindy Kaling, Rhianna, Anne Hathaway e altre che saliranno a bordo nei prossimi mesi.

Secondo i primi dettagli il nuovo film sarà un seguito della storia originale con il premio Oscar Sandra Bullock che interpreterà la sorella di Danny Ocean, il personaggio di George Clooney. Il due volte premio Oscar Cate Blanchett sarà il suo braccio destro e seguirà le orme di Brad Pitt. La Bullock formerà una squadra di ladri per rubare una collana al Met Ball al fine di sconfiggere un gallerista malvagio. Le riprese inizieranno il prossimo autunno.

Ocean’s Eleven era a sua volta un remake del cult Colpo Grosso prodotto dal leggendario produttore Jerry Weintraub insieme a George ClooneyRat Pack del 1960 era interpretato dalle leggende Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr.

Fonte: Variety

Rogue One: le connessioni con l’estetica originale di Star Wars

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Rogue One: le connessioni con l’estetica originale di Star Wars

Durante una recente intervista rilasciata a ComicBook John Knoll, supervisore degli effetti speciali di Rogue One A Star Wars Story ha avuto modo di parlare di quelli che sono stati gli obiettivi visivi perseguiti durante la realizzazione del progetto, in particolare l’intenzione di usare le nuove tecnologie digitali per riprendere e perfezionare l’estetica degli oggetti, dei personaggi e degli ambienti provenienti dalla saga originale creata da George Lucas nel 1977.

Rogue One: per Kathleen Kennedy non ci saranno sequel

Descrivendo minuziosamente la genesi degli effetti speciali impiegati in Rogue One Knoll ha spiegato che “la filosofia di realizzazione dell’impianto visivo di Rogue One doveva corrispondere più di come lo spettatore ricorda il mondo di Star Wars in relazione all’originale piuttosto a come è in realtà“. Un semplice esempio di questi piccoli ma decisivi miglioramenti ha riguardato in particolare la struttura e il design degli Stormtrooper Imperiali, riguardo ai quali Knoll ha affermato: “se hai mai visto uno degli originali di Star Wars noti subito che hanno un aspetto artigianale di alta scuola. Pur essendo molto suggestivi difficilmente potrebbero essere considerati credibili dal pubblico di oggi, quindi quelli che sono nel nostro film sono esattamente identici al progetto originale, solo un po migliorati. Alla fine si ottiene qualcosa che assomiglia a uno Stormtrooper classico ma è molto molto meglio!“.

Proseguendo con l’intervista John Knoll ha poi avuto modo di approfondire meglio il processo creativo della struttura visuale dell’universo fantasy di Rogue One in modo da renderlo credibile: “per quanto stupido possa sembrare abbiamo cercato  di muoverci verso un maggiore realismo che potesse connettere la forma del reale con tutti questi elementi fantastici. Si passa attraverso un esercizio mentale nel quale ci siamo chiesti: ‘se tutto questo fosse vero, come si sparerebbe, come sarebbe questo e come sarebbe quello,’ cercando tuttavia di lasciare il più libero possibile il processo decisionale“.

Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris WeitzRogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity JonesMads Mikkelsen, Rizz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn. 

Fonte: ComicBook.com

Suicide Squad: finalmente il trailer onesto

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Suicide Squad: finalmente il trailer onesto

L’uscita di Suicide Squad è stato sicuramente uno dei casi cinematografici più discussi degli ultimi tempi legato al DCEU, in particolare dopo le numerose controverse che hanno riguardato il film su più livelli, dalla preparazione al limite della psicosi di Jared Leto  fino ai vari rimaneggiamenti in fase di montaggio, tutti aspetti che hanno contribuito in un modo o nell’altro a far cadere il film all’intento di una spirale di critiche senza fine.

Finalmente però, trascorso il tempo necessario affinché gli animi si plachino e le emozioni di pancia lascino il posto alla lucidità “a freddo”, ecco che Screen Junkies ha pubblicato il primo trailer onesto di sei minuti dedicato a Suicide Squad.

Suicide Squad ha portato il regista David Ayer all’interno del DCEU con un impatto tutt’altro che tranquillo, dovendo fin da subito difendersi dagli attacchi di quanti consideravano la pellicola e i suoi personaggi – eccezion fatta per la Harley Qinn interpretata da Margot Robbie – non all’altezza delle aspettative.

Suicide Squad: un incredibile cosplay di Batman e Harley Quinn

Vi riportiamo anche Suicide Squad trailer italiano ufficiale

Uno degli aspetti di Suicide Squad contro cui i fan si sono letteralmente accaniti è stata l’apparizione (per poco meno di dieci minuti) del Joker impersonando in maniera istrionica da Jared Leto, il villain più iconico del DCEU sul quale è stata impostata l’intera campagna di marketing e che non ha mancato dunque di nascere molti delusi e amareggiati.

Il trailer onesto qui proposto non risparmia nulla nemmeno alla performance di Leto, descritta come “una stramba combinazione fra James Franco in Springbreakers e Ace Ventura“, sottolineando inoltre l’inutilità generale della trama e dei suoi snodi. Nessuna pietà nemmeno per la fallimentare campagna pubblicitaria, ribattezzata scherzosamente “la campagna dei peggiori eroi mai visti“.

Indipendentemente che Suicide Squad sia piaciuto o meno e al di là dei pregi e dei difetti è impossibile non sorridere dinanzi a questo trailer onesto, poiché ogni critica costruttivi, per quanto dissacrate possa essere, è sempre ben accetta.

Trama: Un’agenzia governativa segreta arruola i super cattivi in prigione per eseguire pericolose missioni promettendo loro in cambio la libertà. Lo scopo della Task Force è obbedire agli ordini o morire, così come chiariscono ai componenti il leader della squadra Rick Flagg, la sua spada giurata, la samurai Katana e il dispositivo esplosivo inserito nei loro colli e gentilmente offerto dalla Wayne Enterprise. Poi c’è il Joker, che comparendo sia nel presente che in alcuni flashback, cercherà di mandare a monte il piano della Waller e di ricongiungersi con il suo vero amore, Harley.

Nel cast del film Jared Leto, Ben Affleck, Will Smith, Margot Robbie, Joel Kinnaman, Jai Courtney, Adam Beach, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Jay Hernandez, Karen Fukuhara, Scott Eastwood, Cara Delevingne, Viola Davis, Common, Jim Parrack, Ike Barinholtz, Corina Calderon.

Fonte: Screen Junkies

 

Guardiani della Galassia Vol.2: James Gunn parla della discontinuità con il MCU

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La grande proliferazione degli adattamenti cinematografici provenienti dal Marvel Cinematic Universe ha sicuramente reso molto arduo il lavoro di tutti quei registi che nel corso dell’ultimo decennio si sono trovati a dover connettere tra di loro la varie trame e sottotrame presenti in mondo così complesso e stratificato, il quale tuttavia non è esente di “buchi neri” e incongruenze che i critici e i fan più esperti e appassionati hanno fatto più volte emergere. E così, dopo il grande successo di Guardiani della Galassia e in attesa del debutto di Guardiani della Galassia Vol.2 – già diventato il secondo trailer più visto di tutti i tempi nelle prime 24 ore dal rilascio – il regista James Gunn ha risposto sul proprio account Twitter a una fan (@BornAGeek) che chiede se la continuità imposta con il MCU è risultata di qualche impedimento  nel realizzare i due film secondo una propria idea.

Guardiani della Galassia Vol.2

A proposito soprattutto di Guardiani della Galassia Vol.2 James Gunn ha risposto che “sono così immerso  a questo punto nello spazio non connesso e al di fuori di Thanos in Guardiani della Galassia Vol.1 che non ho mai avuto a che fare con anche un solo momento di continuità“. Gunn ci tiene poi a sottolineare che l’universo di Guardiani della Galassia non offre in realtà uno spazio così grande in cui potersi muovere al di fuori del MCU, poiché ad esempio la comparsa di Thanos nel primo capitolo costituisce una parte integrante dell’arco di sviluppo della storia di questo franchise, una narrazione che con molta probabilità potrà trovare un propio naturale sviluppo e una relativa conclusione nel prossimo Avengers Infinity War.

Guardiani della Galassia Vol.2: Vin Diesel vuole uno spin-off Groot vs Hulk

Per molti fan il vero successo di Guardiani della Galassia è dovuto proprio alla straordinaria capacità di James Gunn di realizzare una chiara separazione rispetto al resto del MCU, poiché ciò avrebbe permesso di mantenere l’intero progetto fresco e pronto a nuovi interessanti sviluppi. Non tutti però hanno avuto la tempra e la capacità di adattamento dimostrate da James Gunn all’interno di Guardiani della Galassia, tant’è che ad esempio Edgar Wright è stato costretto ad abbandonare in corso d’opera la direzione di Ant-Man a causa di divergenze creative riguardanti soprattutto l’evidente difficoltà di dover rimanere all’interno delle strette e intricate maglie del MCU.

Tuttavia, con un franchise come Guardiani della Galassia ormai sul punto di essere accuratamente pianificato con largo anticipo, eventuali ulteriori errori di continuità con il MCU non potranno essere più perdonati con troppa leggerezza, in particolare con i Guardiani gli Avengers pronti a una futura interazione. Nonostante i commenti di Gunn Guardiani della galassia Vol. 2 avrà sicuramente bisogno di mantenere una sorta di continuità con gli altri film MCU.

Fonte: CBR

Star Trek 4: Simon Pegg al lavoro sulla sceneggiatura?

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Star Trek 4: Simon Pegg al lavoro sulla sceneggiatura?

Tramite il proprio account Twitter ufficiale Simon Pegg ha pubblicato una fotografia che lo ritrae affianco al co-sceneggiatore Doug Joung, entrambi intenti a fissare lo schermo di due portatili e presumibilmente pronti per lavorare allo script del tanto atteso (e travagliato) Star Trek 4. L’immagine, nella quale è chiaro l’intento sarcastico di Pegg riguardante le numerose peripezie che stanno colpendo da molto tempo ormai la partenza del progetto di un quarto capitolo del reboot della saga di Star Trek, è accompagnata da una didascalia che recita un enigmatico “Oggi…” senza fornire altri dettagli a riguardo.

Star Trek 4

L’immagine posta da Simon Pegg potrebbe dunque contraddire il recente annuncio da parte della Paramount secondo cui J.D PaynePatrick McKay sarebbero stati ingaggiati per realizzare uno script ufficiale relativo a Star Trek 4, tuttavia le interpretazioni sono molte, da chi crede possa trattarsi di un lavoro di rielaborazione da parte di Pegg e Joung di una sceneggiatura già imbastita da Payne e McKay piuttosto che la richiesta di intervenire nella fase di stesura grazie alla loro precedente esperienza nell’universo di Star Trek. Non va dimenticato infatti che Simon Pegg, oltre ad aver interpretato il personaggio di Scotty, è stato anche co-sceneggiatore di Star Trek Beyond, dunque Sto arrivando! bene già di cui sta parlando e scrivendo.

Star Trek 4: nessuno prenderà il posto di Anton Yelchin

Iniziato nel lontano 2009 con Star Trek e proseguito rispettivamente a distanza di quattro e tre anni con Star Trek Into Darkness (2013) e Star Trek Beyond (2016), il progetto di un reboot della nota serie televisiva creata nel 1966 da Gene Roddenberry ha visto J.J.Abrams – anche regista dei primi due episodi – mettere in atto veri e propri sforzi per rivitalizzare al meglio il franchise, e nonostante Star Trek Beyond abbia ottenuto un grande riscontro di pubblico e critica il film diretto da Justin Lin si è fermato a quota 345.5 milioni di dollari nel mondo contro un budget di oltre 185.000.000 dollari, e ciò a portato la Paramount a frenare la corsa verso un possibile Star Trek 4. In verità nei mesi scorsi lo stesso Abrams aveva fatto sapere ai fan che il quarto capitolo si sarebbe poi effettivamente realizzato, senza però parlare chiaramente né del regista scelto né tantomeno di una seppur ipotetica data di rilascio della pellicola, nella quale tuttavia è stato confermato il ritorno di Chris Hemsworth nelle vesti di George Samuel Kirk, il padre del capitano Kirk interpretato da Chris Pine.

Il twitt di Simon Pegg, pur non essendo un comunicato ufficiale della Paramount, non può che far ben sperare i fan circa il futuro di Star Trek 4, infondendo un poco di fiducia in un progetto che, dopo le parole dei mesi scorsi, sembrava sul punto di arenarsi definitivamente.

Fonte: screenrant

Tom Hardy sugli Oscar e sulla scommessa persa con Leo DiCaprio

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Tom Hardy, attore britannico reduce da una straordinaria nomination agli Oscar per The Revenant e dal magnifico Mad Max Fury Road, occupa con una sorridente faccia da schiaffi la copertina di Esquire UK per Dicembre 2016. Durante l’intervista rilasciata al magazine, Tom ha parlato del suo ultimo anno cinematografico e di una scommessa persa con il compagno di set Leonardo DiCaprio.

Sui suoi ruoli sempre un po’ border line: “Mi piace la follia del mio lavoro. Quindi forse per questo quando qualcuno mi propone un ruolo da lunatico dico sempre di sì. C’è una parte di me che vuole fare cose diverse, ma anche un’altra parte di me che pensa che interpretando un ruolo simile, ogni volta io riesco ad andare un po’ più in profondità.”

Sull’essere stato nominato agli Oscar: “Non ho mai pensato di essere il benvenuto in un tipo di ambiente come quello o a quegli eventi. Ho sempre sentito di essere un po’ troppo cattivo per queste cose, e poi ti ritrovi a sentirne l’odore.”

In merito a Leonardo DiCaprio, Tom Hardy ha scommesso con il compagno di set di The Revenant che non avrebbe ottenuto una nomination agli Oscar, scommessa chiaramente persa. Quindi adesso Tom deve pagare pegno e tatuarsi qualcosa che ha scelto Leo, una scritta… “Non l’ho ancora fatto perché fa schifo! Leo ha scritto con una grafia orribile ‘Leo sa tutto’. E io gli ho detto che il tatuaggio lo faccio solo se scrive la frase in maniera migliore.”

Tom Hardy per Esquire UK

Trai prossimi progetti di Tom Hardy citiamo Taboo, serie che debutterà a inizio 2017, Dunkirk, il nuovo film di Christopher Nolan, e l’annunciato sequel di Mad Max. Inoltre Tom Hardy sarà anche Al Capone nel biopic Fonzo.
Fonte: Just Jared

Bebe Vio madrina per Miss Peregrine alla premiere romana

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Bebe Vio madrina per Miss Peregrine alla premiere romana

L’abbiamo vista trionfare sul tappeto paralimpico dei XV Giochi di Rio de Janiero, ma Beatrice – Bebe Vio ha dimostrato di poter risplendere in situazioni anche molto diverse. La campionessa azzurra ha sfilato sul tappeto rosso della premiere di Miss Peregrine la Casa dei Bambini Speciali, in veste di madrina al fianco del regista del film, Tim Burton.

Ecco Bebe Vio sul tappeto rosso

Dopo l’oro individuale e il bronzo a squadre nel fioretto, la giovanissima Bebe, appena 19 anni, si candida per diventare una delle migliori immagini dell’Italia e dello spot italiano all’estero. Il suo essere così speciale l’ha resa la madrina perfetta per la serata di lunedì 5 dicembre a Roma, dove, al fianco di Tim Burton e al motto di #SiateSpeciali, ha presenziato alla proiezione in anteprima italiana del film.

L’abito indossato da Bebe Vio sul red carpet è una creazione speciale e personalizzata di Dior. A omaggiare il suo talento, l’abito riporta infatti i fioretti che tanta gioia e tanto orgoglio hanno dato alla ragazza e allo sport azzurro.

Frank Miller su un progetto DC ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale

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Non avrà avuto la stessa risonanza del trailer di Guardiani della Galassia Vol. 2, ma le dichiarazioni di Frank Miller al Comic-con Experience in Brasile sono state altrettanto interessanti.

Durante il panel a lui dedicato, Miller ha rivelato l’intenzione di lavorare a un progetto DC Comics ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. “Ho la fissazione per la Seconda Guerra Mondiale e sto parlando con la DC per realizzare un progetto con gli eroi a quel tempo.”

Dopo un periodo in cui Frank Miller ha lavorato in proprio, la sua relazione con la DC adesso è più forte che mai. Nel 2016 è tornato a lavorare con il Cavaliere Oscuro, insieme a Brian Azzarello, Andy Kubert e Klaus Janson per Dark Knight III: The Master Race, e da allora ha reso palese l’intenzione non solo di continuare con Batman, ma di occuparsi anche di altri personaggi DC.

Frank Miller vuole portare Superman in un campo di sterminio

Sempre di quest’anno è la dichiarazione che Frank Miller avrebbe voluto esplorare le radici giudaiche di Superman, un’eredità che l’Uomo d’Acciaio ha grazie alla religione del suo stesso creatore. “Ha una storia nella Seconda Guerra Mondiale – ha detto Miller – e mi piacerebbe rimetterlo lì. Superman ha bisogno di confrontarsi con le sue origini giudaiche, e mi piacerebbe scriverne. Mi piacerebbe vederlo confrontarsi con i campi di sterminio.”

Che ne pensate? Il progetto sembra feroce e ben delineato, che possa trovare spazio nelle fumetterie e poi anche al cinema?

Fonte: CBR

Suicide Squad: un incredibile cosplay di Batman e Harley Quinn

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Suicide Squad: un incredibile cosplay di Batman e Harley Quinn

Dopo decenni, Harley Quinn, senza dubbio trai personaggi preferiti degli appassionati di fumetti DC Comics, ha fatto il suo debutto sul grande schermo in Suicide Squad. Per quanto il film possa essere stato criticato, il personaggio e l’interpretazione di Margot Robbie sono state considerate tra le cose migliori della pellicola diretta da David Ayer.

Via CBR, vi diamo la possibilità di vedere un cosplay davvero incredibile che raffigura la villain tra le braccia di Batman, nel momento di Suicide Squad in cui viene salvata e poi fatta arrestare dal Cavaliere Oscuro.

Ecco l’impressionate immagine, che ve ne pare?suicide squad

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La trama di Suicide Squad

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Nel cast del film Jared Leto, Ben Affleck, Will Smith, Margot Robbie, Joel Kinnaman, Jai Courtney, Adam Beach, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Jay Hernandez, Karen Fukuhara, Scott Eastwood, Cara Delevingne, Viola Davis, Common, Jim Parrack, Ike Barinholtz, Corina Calderon.

Transformers l’Ultimo Cavaliere: trailer ufficiale in italiano

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Transformers l’Ultimo Cavaliere: trailer ufficiale in italiano

Dopo la versione originale arriva anche quella italiana del primo trailer di Transformers l’Ultimo Cavaliereil nuovo spettacolare episodio della saga creata da Michael Bay e Steven Spielbergbasato sui personaggi creati da HASBRO. 

Protagonisti Mark Wahlberg, Anthony Hopkins, Laura Haddock, John Turturro, Stanley Tucci, Josh Duhamel, Isabella Moner e Tyrese Gibson. 

La storia ruoterà intorno a Optimus Prime che scopre che è stato lui la causa della distruzione di Cybertron. Per riportare ilpianeta in vita, avrà bisogno diun misterioso artefatto, qualcosa che avrà a che fare con Merlino, il mago di Re Artù.

Il sito aggiunge che Merlino ha ricevuto i suoi poteri magici proprio da un Transformers e in qualche modo l’artefatto in questione è legato a questa cosa. Anche se non ci sono ulteriori dettagli, sembra quasi scontato che il misterioso artefatto sia Excalibur, la prodigiosa spada di Artù.

Transformers l’ultimo cavaliere: confermato un gradito ritorno

Per quanto riguarda invece i personaggi, Bumblebee è ora il leader degli Autobot che fanno base nelle Badlandsin South Dakota.

Transformers l’Ultimo Cavaliere

Anche i Dinobots torneranno insieme a quelli che il sito chiama mini-dinobots. Conosceremo anche The Creator, un nuovo Transformers inglese, Cogman che diventa una Aston Martin e Squeaks che invece è una Vespa. Megatron intanto sarà di nuovo un jet fighter.

Mark Wahlberg torna ad interpretare Cade Yeager e sarà affiancato da Isabela Monernei panni di Izabella, protagonista femminile, e da Jerrod Carmicheal, in un ruolo non specificato. Si unisce al cast Laura Haddock.  

Transformers l’Ultimo Cavaliere uscirà nelle sale americane il 23 giugno 2017 e dovrà competere con Wonder Woman della Warner Bros.

Transformers l’Ultimo Cavaliere sarà diretto ancora una volta da Michael Bay su una sceneggiatura di Art Marcum, Matt Holloway (Iron Man) e Ken Nolan (Black Hawk Down).

Cate Blanchett multiforme in Manifesto, interpreta 13 personaggi – foto

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Cate Blanchett sarà la protagonista di Manifesto, un film in cui l’attrice due volte premio Oscar interpreta 13 ruoli differenti. Ecco una preview del film che sarà presentato al Sundance.

Cate Blanchett multiforme in Manifesto

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Quando hai sulla mensola di casa già due premi Oscar, oltre a tanti altri premi, sei l’idolo degli appassionati di fantasy, degli amanti del cinema d’autore, presto anche dei fan dei cinecomics e sei tra le più richieste dai grandi registi di tutto il mondo, non solo di Hollywood, cosa ti resta da fare? Cate Blanchett ha deciso di prendersi questo enorme rischio e di interpretare i 13 personaggi differenti di Manifesto, film diretto dal tedesco Julian Rosefeldt.

Il progetto prevede una videoinstallazione al Australian Centre for the Moving Image in cui la Blanchett interpreta i 13 personaggi che danno corpo a movimenti artistici differenti. Manifesto verrà presentato al Sundance 2017.

La sinossi ufficiale dice: “Può la storia dei manifesti applicarsi alla società contemporanea? Un omaggio agli innovatori e alle dichiarazioni artistiche più importanti del ventesimo secolo, dai Futuristi, ai Dadaisti, dalla Pop Art, fino a Lars Von Trier e Jim Jarmush, questa serie di rievocazioni performati da Cate Blanchett esplorano le dichiarazioni performative del secolo.”

Fonte: IndieWire

James Gunn vuole uno spin off su Groot e Rocket Raccoon

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James Gunn vuole uno spin off su Groot e Rocket Raccoon

Durante la Comic-Con Experience in Brasile, Vin Diesel ha presentato al pubblico il suo nuovo capitolo di xXx, ma ha anche avuto modo di parlare di Guardiani della Galassia Vol. 2 e del regista James Gunn.

L’attore, che torna nel film Marvel per doppiare Groot, in versione Baby questa volta, ha affermato che il futuro del franchise, fosse per Gunn, sarebbe in uno spin-off dedicato alle avventure di Rocket Raccoon e di Groot. “Credo che se fosse per James Gunn ha detto Diesel – potreste vedere un film su Groot e Rocket dopo Infinity War. Penso che sia molto probabile, vedremo.”

Non c’è dubbio che i due personaggi di Guardiani della Galassia siano trai più amati dal pubblico, e la tenera dinamica che si instaura trai due già nel primo film si presta tanto a un buddy movie spaziale.

Che ne pensate? Intanto li rivredremo nel secondo Guardiani della Galassia Vol. 2 al fianco di Star Lord, Gamora e Drax.

Guardiani della Galassia vol. 2guarda il trailer

In Guardiani della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel e Bradley Cooper.

Confermati anche il Collezionista (Benicio Del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy FlanaganChris Sullivan.

Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017.

Guardiani della Galassia Vol. 2: i migliori momenti del trailer

Power Rangers: i nuovi Funko e un banner dal film

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Power Rangers: i nuovi Funko e un banner dal film

Sono stati diffusi i nuovi Funko (Pop! Vinyls, Dorbz, Pint Size Heroes) dedicati ai Power Rangers della serie tv originale. Oltre a questi, vi proponiamo anche un nuovo banner dal film. Potete vedere tutto di seguito.

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Power Rangers: il primo trailer del film

Jason, Trini, Zack, Billy e Kimberly, ovvero, Austin St. John, Thuy Trang, Walter Jones, David Yost e Amy Jo Johnson avranno il volto di Dacre Montgomery (Betrand The Terrible), Naomi Scott (The Martian), Ludi Lin (Marco Polo), RJ Cyler (Me And Earl And The Dying Girl) e Becky Gomez (Empire). Elizabeth Banks sarà Rita Repulsa. Bryan Cranston presta il suo volto a Zordon.

Ecco la trama: Power Rangers segue cinque ragazzi delle superiori, piuttosto ordinari, che devono diventare qualcosa di straordinario quando scoprono che la loro piccola città, Angel Grove, insieme a tutto il mondo, è minacciata da una potenza aliena. Scelti dal destino, i nostri eroi capiranno presto che sono gli unici che possono salvare il pianeta. Ma per farlo, devono imparare a gestire la loro vita di tutti i giorni con l’essere un Power Ranger.

Il 12 aprile 2016 a Vancouver sono cominciate le riprese del reboot sui Power Rangers, film diretto da Dean Israelite e scritto da Ashley Miller e Zack Stenz, che hanno all’attivo le sceneggiature di X-Men L’Inizio e di Thor.

Morena Baccarin posa per GQ Messico, ecco le foto

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Morena Baccarin posa per GQ Messico, ecco le foto

Dopo essere stata Dr. Leslie Thompkins in Gotham e Vanessa Carlysle in Deadpool, l’affascinante Morena Baccarin è un volto molto noto ai fan dei supereroi, sia al cinema che in tv. Di seguito potete vederla in tutto il suo splendore, in un servizio fotografico pubblicato su GQ Messico.

https://www.youtube.com/watch?v=jj-qfkcDO-U

Morena Baccarin sembra avere una vera e propria predilezione pe ri supereroi. Oltra al ruolo in Gotham e a quello in Deadpool, che riprenderà in Deadpool 2 insieme a Ryan Reynolds, l’attrice ha anche doppiato Gideon, l’intelligenza artificiale che assiste il dottor Welsh in The Flash e, sempre prestando la voce, è stata Talia al Ghul in Batman: Bad Blood.

Il suo prossimo ruolo la vede coinvolta sempre come doppiatrice in Malevolent, in cui presta la voce al Gamemaster.

 

The Batman: Joe Manganiello conferma le riprese nel 2017

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The Batman: Joe Manganiello conferma le riprese nel 2017

Anche se non si hanno molti dettagli su The Batman, il nuovo film solo sull’Uomo Pipistrello che sarà scritto, diretto, prodotto e interpretato da Ben Affleck, sappiamo con certezza che Joe Manganiello (Magic Mike) interpreterà il villain della storia, Deathstroke. Sembra che il personaggio possa apparire anche in un cameo in Justice League, prima di comparire ufficialmente sul grande schermo nel film diretto da Affleck.

Durante un’intervista, l’attore è stato vviamente molto riservato su quello che la storia ci racconterà, scherzando sul fatto che il film racconterà “di Gotham e di questo tizio che si veste come un pipistrello”, ma ha anche rilasciato un commento che potrebbe confermare l’inizio delle riprese del film per il 2017: “Interpreto l’assassino più letale al mondo, che ha anche un solo occhio.Cominceremo ad un certo punto di quest’anno, sembra.”

Possiamo solo immaginare che ‘quest’anno’ sia riferito al 2017, essendo ormai a dicembre 2016. Che ne pensate?

The Batman e Talia Al Ghul: la risposta della Warner

The Batman (titolo provvisorio) sarà scritto da Ben Affleck e Geoff Johns e sarà diretto da Affleck. Nel cast J.K. Simmons sarà Jim Gordon e Joe Manganiello sarà Deathstroke.

Secondo le prime anticipazioni, Arkham in questa storia potrebbe avere un ruolo chiave se non addirittura importantissimo. Pare infatti che tutto il film racconterà di un Batman bloccato proprio in Arkham Asylum e che si ritroverà costretto ad affrontare molti dei suoi nemici.  Vi ricordiamo che lo stesso Ben Affleck ha confermato che il film chiaramente si ispirerà ad una o più storie dal fumetto seppur mantenendo un’originalità predominante.

Fonte

Francesca Michielin canta Tu sei una favola per Ballerina

Francesca Michielin canta Tu sei una favola per Ballerina

Sarà quella di Francesca Michielin, la voce scelta da Videa per interpretare Tu sei una favola, canzone originale per il film d’animazione Ballerina nelle sale dal 16 febbraio, che appassionerà grandi e piccini e ambientato nell’incantato mondo della danza in una fiabesca Parigi di fine Ottocento.

Una tra le voci più belle del panorama musicale italiano FRANCESCA MICHIELIN per Tu sei una favola, canzone originale del film d’animazione BALLERINA – AL CINEMA DAL 16 FEBBRAIO

Dopo il grande successo del singolo doppio platino Nessun grado di separazione, con la quale ha rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest 2016 e gli ottimi risultati dei singoli Un Cuore in due e Almeno Tu che hanno dominato le classifiche radiofoniche, Francesca Michielin ha da poco terminato di 20are Live, il suo tour nei club completamente sold out.

SINOSSI BREVE

Ballerina è la storia di Felicie, una piccola orfana che sogna di diventare un’Etoile all’Opéra di Parigi. Un meraviglioso film d’animazione sull’importanza dei sogni, destinato ad emozionare grandi e piccini e che ci ricorda come nulla sia davvero impossibile.

 

Emma Watson nel trailer di The Circle

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Emma Watson nel trailer di The Circle

Ecco il primo trailer di The Circle con protagonista Emma Watson al fianco di Tom Hanks, John Boyega, Karen Gillan, Patton Oswalt e Bill Paxton. Il film arriverà nelle nostre sale il 27 aprile 2017.

Emma Watson nel trailer di The Circle

https://www.youtube.com/watch?v=GxEzUgoCF3w

Diretto da James Ponsoldt (The Spectacular Now), il film è l’adattamento dall’omonimo romanzo di Dave Eggers (dell’autore è anche A Hologram for the King, la cui trasposizione, diretta da Tom Tykwer, vede tra i protagonisti ancora una volta Tom Hanks).

The Circle è prodotto da Hanks e dalla Playtone di Gary Goetzman, insieme alla Likely Story di Anthony Bregman, Ponsoldt e a Walter Parkes e Laurie Macdonald della Image Nation. La Image Nation Abu Dhabi finanzia completamente il progetto.

La trama del film:

Mae Holland è stata appena assunta da una importante compagnia, il “Circolo”, leader nella gestione di informazioni web. Pur di far parte della comunità di eletti del Cerchio, Mae non esita ad acconsentire alla richiesta di condividere sul web qualsiasi esperienza personale e trasmettere in streaming la propria vita. Ma se crolla la barriera tra pubblico e privato, non crolla forse anche la barriera che ci protegge dai totalitarismi?

Emma Watson tornerà anche in La Bella e la Bestia, remake in live action del classico Disney del 1991, in cui interpreta la coraggiosa protagonista.

Fonte

Peter Vaughan: addio al Maestro Aemon di Game of Thrones

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Peter Vaughan: addio al Maestro Aemon di Game of Thrones

Nell’ultimo episodio di Il trono di Spade (Game of Thrones) in cui lo abbiamo visto, i suoi confratelli recitavano la celebre frase “e ora la sua guardia si è conclusa”, ma per Peter Vaughan è arrivato purtroppo il momento di concludere davvero la sua guardia in questo mondo. L’attore di 93 anni, si è infatti spento dopo una carriera iniziata negli anni ’60 al fianco di attori del calibro di Sir Anthony Hopkins, recitando in tantissimi film di successo, come Cane di paglia di Sam Peckinpah, Brazil di Terry Gilliam e Quel che resta del giorno di James Ivory.

Addio a Peter Vaughan

La sua agente Sally Long-Innes ha confermato che Peter Vaughan “è morto in pace, circondato dalla sua famiglia”.

Nello show che lo ha reso famoso anche tra le generazioni più giovani, l’attore interpretava il Maestro Aemon Targaryen. Nonostante facesse infatti parte dell’Ordine dei Maestri della Cittadella e dei Guardiani della Notte, aveva sangue reale, appartenendo alla stessa casata di Daenerys Targaryen. Era infatti suo zio, fratelli di Aerys il Folle.

Nella scena di seguito, il personaggio, in un momento cruciale della prima stagione, rivela a Jon Snow (Kit Harington) la sua identità.

Fonte

Tim Burton, bambino speciale, racconta Miss Peregrine

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Tim Burton, bambino speciale, racconta Miss Peregrine

“Quando ho letto il titolo ho sentito una connessione, soprattutto con il protagonista, ho sentito il suo quieto sentirsi strano e fuori posto, è una cosa con la quale mi sono identificato immediatamente.” Tim Burton, genio bizzarro e visionario, si considera lui stesso un “bambino speciale”, una persona peculiare che ha trovato immediatamente la connessione con il romanzo di Ramson Riggs, Miss Peregrine La casa dei bambini speciali, su cui è basato il suo ultimo film, distribuito dalla 20th Century Fox in oltre 300 copia, dal 15 dicembre nelle nostre sale.

Tim Buorton
Foto di Fabio Angeloni

Da dove nasce la connessione con il romanzo di Ransom Riggs?

Innanzitutto il titolo, bambini speciali, bambini peculiari (in originale Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children, ndr). Mi ricordava la mia infanzia, già il titolo mi comunicava qualcosa. Poi anche il modo in cui lui ha organizzato, messo insieme gli ingredienti della storia, partendo dalle vecchie foto. Io faccio collezione di vecchie foto e una vecchia foto racconta una storia, ma non te la racconta tutta, la vecchia foto conserva quella parte di mistero e poesia, dei fantasmi, qualcosa di potente, efficace e quindi mi è piaciuto il modo in cui ha messo insieme la storia. Non avevo mai sentito parlare del libro, ma il titolo mi ha catturato, io stesso avevo già realizzato qualcosa di simile, anche se non proprio la stessa cosa.

Pensando alla diversità come è mostrata nel film, qualcosa da difendere con orgoglio da chi non la capisce e quindi la teme, si pensa a lei come a un bambino speciale. Ha a vuto anche lei una protezione, un’ispirazione a essere speciale?

Sono cresciuto in una cultura che ama dividere le persone per categorie. Io ho avuto una nonna che sosteneva e appoggiava le mie peculiarità. Ho avuto un solo insegnante d’arte che mi incoraggiava a essere me stesso. Sono stato fortunato, ti bastano un paio di persone che riescono a vedere le tue specialità, che ti incoraggiano e che ti consentono di farle fiorire.

Tim Burton e Danny Elfman: una coppia scoppiata… per ora

In Miss Peregrine, come Sweeney Todd e Ed Wood, non si replica la collaborazione di Tim Burton con Danny Elfman alle musiche, come mai?

Fondamentalmente quando ho fatto Ed Wood era impegnato su altro oppure avevamo litigato. Noi siamo come una coppia c he si lascia, poi si riprende. Per Sweeney Todd chiaramente la muscihe erano dall’opera di Stephen Sondheim. Anche in questo caso lui era impegnato, ma è uno dei miei più vecchi collaboratori, torneremo sicuramente a lavorare insieme. Diciamo che aveva bisogno di prendersi una vacanza da me. Sapete, i musicisti sono molto drammatici (ride).

Cosa preferisce tra stop motion e CGI e quando decide di usare l’una o l’altra?

Adoro la stop motion, ha la caratteristica dell’essere concreta, gli stessi burattini sono delle opere d’arte. Ma gli stessi computer sono speciali, si riescono a fare delle cose sorprendenti. Per esempio in questo film, la lotta tra le due bambole è realizzata in stop motion, ma dipende dal tempo che hai e richiede un sacco di tempo. La scelta spesso è dettata da esigenze di tempo. Per quanto riguarda il cinema che faccio io, uso la CGI come uno strumento per ottenere un risultato. Cerco di mantenere la storia più radicata a terra possibile.

Il finale del libro è aperto mentre il film ha una struttura autoconclusiva. Non vuole cimentarsi in una saga o è una scelta personale?

A volte ci sono queste storie che si chiudono con una promessa di una nuova avventura, con Miss Peregrine che guarda i bambini che si allontanano. Forse per me è stato il modo migliore, perché il libro è basato sulle foto che ti dicono qualcosa ma non tutto e così doveva essere il film, un completamento del racconto. Le immagini in movimento mi sono servite per catturare questo spirito, questo qualcosa che non è invecchiato nelle foto, un’idea, qualcosa che non si definisce bene. È stata una scelta emotiva non intellettuale.

Tim Burton sceglie di nuovo Eva Green

tim burton
Foto di Fabio Angeloni

La Miss Peregrine del romanzo è molto più anziana di Eva Green, come mai ha scelto lei per la parte?

Per me è stata la prima scelta, è come un’attrice del cinema muto. Ho utilizzato il libro come ispirazione e io personalmente vorrei una direttrice come lei, è stata una scelta immediata, perché ha tutte le caratteristiche che per me Miss P. Dovrebbe avere: forte, divertente, drammatica e infine è credibile come persone che si trasforma in un uccello, il che almeno per me vale. Secondo me Eva Green e come una star di film muti perché trasmette tutto senza parlare. Nei primi anni di scuola avevo una insegnante bellissima e divertente, e tutti i ragazzini la ascoltavano, cosa che non facevano mica con gli altri insegnanti.

Nel cinema contemporaneo chi vede come suo erede visionario?

Pensare che ci sia qualcuno come me mi manda fuori di testa. Non so nemmeno come sono io, non riesco ad immaginare qualcuno come me. Comunque sicuramente ci sono persone visionarie la fuori, perché le cose sono talmente tanto cambiate che tutto è possibile. Il mondo di fare cinema è cambiato, il modo di fare qualsiasi cosa è cambiato, per cui tutto è possibile.

Sono questi i nuovi supereroi di Tim Burton?

Ha lavorato molti anni fa con i supereroi, con Batman e con Superman (anche se il film poi non è stato realizzato). Questi bambini con i poteri sono un po’ degli eroi?

Quando è uscito Batman si trattava di un territorio nuovo e inesplorato. Adesso c’è un film di supereroi a settimana. Quello che mi piace di questi bambini e che hanno le loro peculiarità e i poteri,  ma fondamentalmente sono bambini. Magari si sentono strani, e lo sono, ma in pratica si comportano come qualsiasi altro bambino con le loro emozioni e le loro paure.

In un mondo dove il digitale sta inghiottendo tutto, che fine fanno le fiabe di carte di cui parla anche questo film?

Non lo so, questo è il tipo di film che mi continuano a interessare. È questo il motivo per cui mi sono sentito attirato dalla storia. Questo tipo di storia e quello che mi piace raccontare. Per me è ancora importante la poesia e continuerò a fare film come questi.

Tim Burton, lei ha detto di essere stato un bambino molto particolare. Per lei è più difficile adesso tirare fuori lo speciale dai bambini?

Sono d’accordo. Oggi è più difficile essere speciali. Chiunque può dire che altri sono strani, c’è un bullismo senza nome e senza faccia. Lo trovo molto disturbante. Anche per me è così, oggi vai a un concerto ma mentre ti godi la musica tutti stanno a riprendere quella stessa mucsica con un telefono. Tutti viviamo le cose mutuate attraverso un dispositivo. I ragazzini giudicano il loro valore attraverso il numero di like che ricevono in rete. Io lo trovo triste e allarmante.Miss Peregrine tim burton

Beetlejuice 2: Tim Burton scaramantico sul sequel

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Beetlejuice 2: Tim Burton scaramantico sul sequel

In occasione della presentazione di Miss Peregrine la casa dei bambini speciali a Roma, Tim Burton ha avuto modo di parlare del tanto chiacchierato Beetlejuice 2. Si farà o no?

Beetlejuice 2: Tim Burton cauto

“Regola numero uno, non parla del futuro fino a che non si concretizzano. In passato ho parlato di due progetti che poi sono stati cancellati. Adoro il personaggio, ma andrebbe fatto come si deve. Amo il personaggio. Se deve accadere accadrà. Penso sia un film insolito è ancora non capisco perché ha avuto successo. Meglio non pianificare con troppo anticipo. Staremo a vedere. Non dimenticate il miglior film che non ho mai fatto, Superman.”

Le dichiarazioni di Michael Keaton e di Winona Ryder in passato erano state molto intelligenti e caute, ma sembra che Burton preferisca non sbottonarsi troppo sull’eventuale Beetlejuice 2. Che la sua scaramanzia venga ripagata? Vi terremo aggiornati!

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Beetlejuice – Spiritello porcello (Beetlejuice) è un film del 1988 diretto da Tim Burton.

Il film vede come interpreti Alec Baldwin, Geena Davis, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Jeffrey Jones, Glenn Shadix, Robert Goulet e Michael Keaton nel ruolo di Betelgeuse.[1] La trama ruota intorno a una coppia recentemente deceduta che cerca l’aiuto dell’odioso “bio-esorcista” Betelgeuse per rimuovere i nuovi proprietari della loro pittoresca casa nel New England, una famiglia di yuppie metropolitani di New York.

La pellicola si aggiudicò l’Oscar al miglior trucco del 1989. Beetlejuice conquistò un notevole successo di pubblico e critica, dando vita anche a una serie televisiva animata (In che mondo stai Beetlejuice?).

L’AFI’s 100 Years… 100 Laughs lo ha posizionato all’ottantottesimo posto nell’elenco delle cento migliori commedie americane di tutti i tempi.

Una vita da Gatto recensione del film con Kevin Spacey

Una vita da Gatto recensione del film con Kevin Spacey

Quando si apprende dell’uscita di un film con due mostri sacri come Kevin Spacey e Christopher Walken, ci si aspetta qualcosa di buono, quanto meno di vagamente ricreativo. Si può pensare che arrivati all’apice delle loro carriere, essi scelgano con un certo raziocinio i copioni che vengono loro sottoposti.

Ma il perché attori del loro calibro (senza menzionare Jennifer Gardner) abbiano preso volontariamente parte ad un film come Una vita da Gatto, è cosa apparentemente poco comprensibile.

Di storie incentrate sugli animali domestici, e nella fattispecie sul felino domestico più amato del mondo, è piena la filmografia mondiale. Ma se i prototipi di partenza sono classici come FBI: Operazione Gatto o Le tre vite della Gatta Tomasina (gentili omaggi della casa Disney al genere per famiglie), in questo caso la pellicola è destinata piuttosto a finire nel dimenticatoio.

Tom Brand (Kevin Spacey) è un magnate dell’industria dedito al lavoro e dimentico dell’esistenza della propria famiglia. Quando la figlioletta Rebecca (Malina Weissman) gli chiederà un gatto come regalo di compleanno, Tom si imbatterà in un eccentrico venditore di animali (Christopher Walken) che scaglierà su di lui una “maledizione”. L’uomo rimarrà infatti imprigionato nel corpo di un felino fintanto che non rivaluterà le sue priorità, comprendendo il valore degli affetti e ponendo rimedio ai propri errori.

Una vita da Gatto – la recensione

Il film è diretto da Barry Sonnenfeld, regista affatto malvagio quando – in passato – si era cimentato con la trilogia di Men in Black o con Get Shorty. In questa occasione però Sonnenfeld pare essersi dimenticato come si dirige, esibendosi in bruschi tagli di scena e sovrapponendo, in molte scene, alla figura reale del gatto quella fittizia creata con la CGI.

Gli attori appaiono fuori forma, se non svogliati, a partire da Spacey, la cui voce mascolina mal si adatta alle fattezze del peloso ospite.

Il film ha incassato in America poco più di $ 44 milioni, a fronte di una spesa di $ 30, ricevendo critiche complessivamente negative, e arriverà nelle nostre sale il 7 dicembre.

Pellicola comunque più adatta per l’home video, la visione di Una vita da Gatto è sconsigliata persino a chi – come chi scrive – è fervente amante dei gatti e delle loro abitudini quotidiane.

Spider-Man Homecoming footage: la reazione del pubblico – video

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Spider-Man Homecoming footage: la reazione del pubblico – video

L’account Twitter della Sony Picture Brasile ha diffuso un video direttamente dal Comic-Con Experience in cui si mostra la reazione del pubblico alla visione del footage di Spider-Man Homecoming. Naturalmente le parti del film non sono disponibili, ma la reazione del pubblico è a dir poco incontrollata.

Ecco il video:

Spider-Man Homecoming: il ritorno di Happy Hogan

Diretto da Jon WattsSpider-Man Homecoming vedrà protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà invece Michelle. Al cast si aggiungono Michael KeatonMichael Barbieri, Donald Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne Daly Kenneth Choi.

Transformers The Last Knight: esplosive foto dal backstage

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Transformers The Last Knight: esplosive foto dal backstage

Insieme al trailer e alle tantissime dichiarazioni, Michael Bay ha diffuso anche alcune foto dal backstage di Transformers The Last Knight in cui possiamo vedere i protagonisti e le scene esplosive che non mancano mai nel franchise di Bay.

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Transformers The Last Knightil trailer

Si intitola Transformers The Last Knight il quinto capitolo della saga miltimilionaria della Hasbro portata al cinema dal genio fracassone di Michael Bay. Anche se non si hanno dettagli sulla trama, è probabile che l’ultimo cavaliere del titolo sia proprio Optimus Prime che, come abbiamo scoperto in Age of Extinction, appartiene ai Cavalieri di Cybertron.

Mark Wahlberg torna ad interpretare Cade Yeager e sarà affiancato da Isabela Monernei panni di Izabella, protagonista femminile, e da Jerrod Carmicheal, in un ruolo non specificato. Si unisce al cast Laura Haddock.  

Transformers The Last Knight uscirà nelle sale americane il 23 giugno 2017 e dovrà competere con Wonder Woman della Warner Bros.

Dragon Trainer 3: rinviata ancora la data d’uscita

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Dragon Trainer 3: rinviata ancora la data d’uscita

Dopo il grande successo dei primi due capitoli del franchise animato di Dragon Trainer capaci di portare nelle casse della Dreamworks Animation qualcosa come 600 mini di dollari l’annuncio dei continui rinvii per il rilascio di Dragon Trainer 3 sembra diventato nel corso degli ultimi tempi un vero e proprio mantra. Il terzo capitolo della trilogia era stato inizialmente annunciato addirittura per il 2016, successivamente posticipato al 2017 e infine, nel corso dell’estate, a giugno 2018. Proprio oggi però in un comunicato ufficiale la Dreamworks Animation ha fatto sapere che le aspettative per un rilascio di Dragon Trainer 3 entro il 2018 risultano piuttosto inconsistenti, cosicché lo studio avrebbe optato per un’ulteriore posticipazione, indicativamente nel primo trimestre del 2019.

Dreamworks Animation avrebbe intenzione di rilasciare Dragon Trainer 3 non oltre il 1 marzo 2019, in modo da dagli un certo vantaggio sull’atteso adattamento di Capitan Marvel interpretato dal premio Oscar Brie Larson, cercando dunque di riparare allo smacco di quanto volevano il film in piena concorrenza col recente prodotto Pixar Alla ricerca di Dory.

Dragon Trainer 2 recensione del film DreamWorks

Il rilascio di Dragon Trainer 3 e i conseguenti problemi legati ai continui rinvii sono parte di un nuovo programma sviluppato da Comcast, la quale, dopo aver acquistato la Dreamworks Animation per 3.8 miliardi di dollari si trova ora in una fase di assestamento che non può far altro che avere delle ripercussioni più o meno pesanti sui film in produzione. L’acquisizione ha portato ad esempio all’abbandono del progetto legato a Croods 2 e attualmente rende sempre più difficile l’avvio di Shrek 5.

Dragon Trainer 3

In realtà un ulteriore slittamento nella data d’uscita di Dragon Trainer 3 potrebbe dare al regista Dean DeBlois un tempo maggiore per poter curare nei minimi dettagli questo ambizioso e atteso progetto, permettendo dunque di poter realizzare un racconto che possa appassionare ancora di più tanto i grandi quanto i piccini.

Dragon Trainer 3 si baserà su una sceneggiatura scritta dallo stesso regista Dean DeBlois. Nel cast internazionale di voci confermati T.J. Miller, Kristen Wiig, Jonah Hill, Cate Blanchett, Gerard Butler, Christopher Mintz-Plasse, Jay Barychel, Djimon Hounsou, America Ferrara e Craig Ferguson.

Il film è prodotto da Bonnie Arnold, Michael A. Connolly, ed è co-producer Doug Davison e John Powers Middletone. I produttori esecutivi sono Roy Lee e Dean DeBlois. Le musiche invece saranno scritte da John Powell. Il franchise Dragon Trainer  è tratto dal libro Come addestrare un drago scritto nel 2003 da Cressida Cowell e primo capitolo della serie di film omonima, il film, ambientato nel mondo dei Vichinghi, racconta la storia di un gracile ragazzo di 15 anni, Hiccup, che fatica ad ambientarsi e a dimostrare il suo valore in qualità di uccisore di draghi (occupazione principale di ogni Vichingo), ma lui è destinato a infrangere ogni tradizione.

Il primo film del franchise è stato distribuito in 3D in 4055 sale incassando 43 732 319 nel weekend d’apertura. Il 23 luglio, dopo 120 giorni di programmazione, il film ha incassato 217 581 231 $ negli Stati Uniti e 277 297 528 nel resto del mondo, per un totale di 494 878 759 $, divenendo così il più grande successo per un film Dreamworks senza considerare la saga di Shrek.

Sul franchise Dragon Trainer è stata tratta una serie animata, Dragons, che ha debuttato nell’agosto 2012 ed è andata in onda sul canale televisivo statunitense Cartoon Network.  In Italia la serie viene trasmessa sempre su Cartoon Network a partire dal 4 marzo 2013 e successivamente su Boing dal 3 settembre dello stesso anno. Nella serie compaiono nuovi personaggi, per lo più nemici, e soprattutto nuovi draghi ed informazioni su di essi.

Nel 2010 è stato realizzato il cortometraggio La leggenda del drago Rubaossa, trasmesso in televisione il 14 ottobre 2010 e distribuito come contenuto speciale in Blu-ray e doppio DVD del film originale il giorno successivo.

Fonte: screenrant

Ultimo Tango a Parigi: Bernardo Bertolucci chiarisce la sua posizione

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Qualche volta anche le testate giornalistiche più illustri cadono in tentazione, come è accaduto a Variety e alla controversa dichiarazione di Bernardo Bertolucci in merito a Ultimo Tango a Parigi. Qualche giorno fa il magazine americano aveva riportato a galla le dichiarazioni risalenti al 2013 del regista italiano in cui Bertolucci faceva riferimento alla celebre “scena del burro” nel film con Marlon Brando e Maria Schneider. Riportare una notizia così vecchia, con oltretutto un errore di fondo (si parla di stupro non-consensuale), la notizia ha scatenato un polverone a Hollywood, con varie dichiarazioni di attori e personaggi di spicco che si sono scagliati contro Bertolucci.

Ultimo Tango a Parigi: Bernardo Bertolucci chiarisce la sua posizione

Il regista, all’epoca della dichiarazione, aveva riferito che l’utilizzo alternativo del burro per la scena dello stupro nel film era stata una sua idea insieme a Marlon, e che i due non avevano informato la Schneider del dettaglio. Ma l’attrice era bene a conoscenza della scena che avrebebro girato, dal momento che era spiegata in sceneggiatura.

Di seguito riportiamo le dichiarazioni ufficiali di bertolucci, arrivate per mezzo comunicato stampa, che dovrebbero mettere a tacere una volta per tutte la faccenda:

“Vorrei, per l’ultima volta, chiarire un ridicolo equivoco che continua a riportare Ultimo Tango a Parigi sui giornali di tutto il mondo. Qualche anno fa, alla Cinematèque Française, qualcuno mi ha chiesto dettagli sulla famosa “scena del burro”. Io ho precisato, ma forse non sono stato chiaro, di avere deciso insieme a Marlon Brando, di non informare Maria che avremmo usato del burro. Volevamo la sua reazione spontanea a quell’uso improprio. L’equivoco nasce qui. Qualcuno ha pensato, e pensa, che Maria non fosse stata informata della violenza su di lei. Falso! Maria sapeva tutto perché aveva letto la sceneggiatura, dove era tutto descritto. L’unica novità era l’idea del burro. È quello che, come ho saputo molti anni dopo, offese Maria, non la violenza che subisce nella scena e che era prevista nella sceneggiatura del film. È consolante e desolante che qualcuno sia ancora così naïf da credere che al cinema accada per davvero quello che si vede sullo schermo. Quelli che non sanno che al cinema il sesso viene (quasi) sempre simulato, probabilmente, ogni volta che John Wayne spara a un suo nemico, credono che quello muoia per davvero”.

Transformers The Last Knight: le donne passate e presenti

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Transformers The Last Knight: le donne passate e presenti

Il franchise di Transformers è stato lanciato, con grande successo, anche grazie alle forme e al bellissimo viso di Megan Fox, eroina protagonista per i primi due film del franchise al fianco di Shia LaBeouf, ma, dopo il terzo capitolo in cui fu sostituita dalla modella e attrice Rosie Huntington-Whiteley, le cose sono cambiate. Transformers L’Era dell’Estinzione e il prossimo Transformers The Last Knight seguono un trend diverso di ringiovanimento della protagonista. Se il quarto capitolo vedere infatti la giovanissima donna Nicola Peltz protagonista, al finaco del padre Mark Wahlberg, adesso, con Transformers The Last Knight, vedremo in azione Isabella Moner, nei ruolo di Izabella, sempre al fianco di Wahlberg/Cade Yeager.

Sembra che nel film verrà spiegata l’assenza della Peltz dalla storia, assenza che desta curiosità dal momento che “il papà” cinematografico ha replicato la presenza. A darne spiegazione, alquanto evasiva in realtà, è lo stesso Wahlberg che ha specificato che nel film si racconterà cosa è accaduto a Tessa Yeager.

Transformers The Last Knight: le donne passate e presenti

Per quanto riguarda invece la nuova presenza femminile del film, è la stessa Moner a parlarne: “Il mio personaggio, Izabella, è un maschiaccio, non ha una casa e si unisce a Cade e alla squadra per sconfiggere i Decepticons. Ha anche il suo personale Autobot, una sorta di braccio destro, Sqweeks, una Vespa super carina. Il personaggio è latino, quindi parlerò anche un po’ di spagnolo. La cosa mi piace molto perché mi riporta indietro alle mie origini (…) Lei era stata coinvolta nella battaglia di Chicago, dove ha perso la famiglia, e da questi ricordi oscuri trae la ragione per unirsi a Cade.”

nicola peltzTransformers The Last Knightil trailer

Si intitola Transformers The Last Knight il quinto capitolo della saga miltimilionaria della Hasbro portata al cinema dal genio fracassone di Michael Bay. Anche se non si hanno dettagli sulla trama, è probabile che l’ultimo cavaliere del titolo sia proprio Optimus Prime che, come abbiamo scoperto in Age of Extinction, appartiene ai Cavalieri di Cybertron.

Mark Wahlberg torna ad interpretare Cade Yeager e sarà affiancato da Isabela Monernei panni di Izabella, protagonista femminile, e da Jerrod Carmicheal, in un ruolo non specificato. Si unisce al cast Laura Haddock.  

Transformers The Last Knight uscirà nelle sale americane il 23 giugno 2017 e dovrà competere con Wonder Woman della Warner Bros.

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