Suicide Squad ha superato da poco meno di una settimana quota 600 milioni in tutto il mondo e oggi in onore di questo traguardo vi sveliamo la seconda parte delle curiosità legate al film.
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Suicide Squad ha superato da poco meno di una settimana quota 600 milioni in tutto il mondo e oggi in onore di questo traguardo vi sveliamo la seconda parte delle curiosità legate al film.
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L’Era Glaciale: in rotta di collisione conquista il box office italiano, seguito dall’ottima tenuta di Suicide Squad e da Paradise Beach.
Un cambio al vertice del box office italiano di questa settimana era piuttosto prevedibile.
Infatti L’Era Glaciale: in rotta di collisione apre in testa alla classifica con 1,8 milioni di euro incassati in oltre 750 sale a disposizione. La pellicola registra quindi una media per sala pari a 2400 euro e giunge a quota 3,7 milioni considerando le anteprime.
Così Suicide Squad scende in seconda posizione con altri 1,2 milioni di euro, confermando un grande risultato al botteghino. Alla sua terza settimana di programmazione, il film di David Ayer giunge a ben 9,3 milioni globali.
Il terzo gradino del podio è occupato dalla new entry Paradise Beach – Dentro l’incubo, che esordisce con 775.000 euro incassati in 276 sale, per un’ottima media per sala di 2811 euro.
Quarto posto per la novità Escobar, che debutta incassando 249.000 euro in poco più di 150 copie.
Seguono due pellicole in calo, ossia Il Drago Invisibile (247.000 euro) e New York Academy (146.000 euro), giunti rispettivamente a 2,9 milioni totali e 667.000 euro complessivi.
Il diritto di uccidere apre in settima posizione con 110.000 euro, mentre The Witch totalizza 398.000 euro con altri 87.000 euro.
La new entry Torno da mia madre esordisce con un incasso di 50.000 euro in una settantina di copie.
Chiude la top10 Lights Out – Terrore nel buio, che con altri 49.000 euro arriva a un globale di 1,5 milioni.
Ecco dieci curiosità su Wolverine, il Mutante con gli artigli di Adamantio, uno dei personaggi che, insieme a Iron Man, è trai più amati dai fan di tutto il mondo.
Tra le abilità più
rappresentative di Wolverine ci sono chiaramente
gli artigli. Ma il creatore del personaggio, Len
Wein, aveva piani molto differenti all’inizio, tanto che
proprio gli artigli non erano inclusi, ma erano delle protesi
attaccate ai suoi guanti da combattimento.
La sua prima
apparizione risale a un numero de L’Incredibile
Hulk del 1974 in cui era….un adolescente!
Negli anni ’90 la
Marvel navigava in pessime
acque, e nella speranza di rimpinguare le proprie tasche ebbe
l’idea di lanciare una storia che vedesse affrontarsi
X-Men e personaggi di
Star Trek. In uno di questi numeri,
Wolverine veniva atterrato da
Spock.
Sia Bryan Singer che la Fox volevano Russell Crowe ma lui non era interessato. Il ruolo andò a Dougray Scott che dovette rinunciare per conflitto di schedule. Così Hugh Jackman ottenne il ruolo e il resto è storia.
Esiste una storia in
cui i figli di Logan, avuti da relazioni
passeggere, si uniscono, addestrati da un culto, per annientare
Wolverine. L’esito è chiaro e lui li ucciderà
tutti.
Len Wein propose due nomi alla Marvel: Badger e Wolverine. Entrambi si riferivano alla fauna canadese, e la Marvel voleva espandersi proprio nel mercato del Canada. Per fortuna la scelta fatta dall’editor è stata quella giusta!
Come per Daredevil, Frank Miller ha contribuito a strutturare il look del personaggio. Per lui, Miller si è ispirato all’aspetto di Clint Eastwood.
Dagli
X-Men ai Vendicatori, passando
per la X-Force, il mutante
canadese ha partecipato a 30 gruppi di supereroi.
Nell’Universo Ultimate,
Jean Grey scambia le menti di
Wolverine e Peter Parker,
causando così strani avvenimenti tra MJ e
Logan stesso nel corpo di Peter. Dopotutto
Logan ha sempre avuto un debole per le rosse.
Negli anni ’90
l’Amalgam Universe mescolò personaggi
Marvel con personaggi
DC. Al nostro toccò mescolare le sue
abilità con quelle di Batman e così nacque Logan Wayne,
a.k.a. Dark Claw.
Trai i film di Wolverine ricordiamo la trilogia della 20th Century Fox con il primo Wolverine le Origini, il secondo Wolverine l’immortale e l’ultimo sofferto Logan.
Wolverine, il cui vero nome è James “Logan” Howlett, è un personaggio dei fumetti, creato da Len Wein (testi) e da Herb Trimpe (disegni) con la collaborazione di John Romita Sr., pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione è in The Incredible Hulk (Vol.2) n. 180 (ottobre 1974) in un breve cameo, ma il vero e proprio esordio è stato sul n. 181 (novembre 1974) della stessa serie.
Logan è un mutante, cioè un essere umano con il DNA contraddistinto dal gene X, che conferisce capacità straordinarie. In questo caso si tratta del fattore di guarigione, ovvero la capacità di guarire rapidamente da tutti i tipi di ferite (come spiegato in Wolverine: Origini), sensi e istinti paragonabili a quelli animali e artigli ossei estraibili a comando dalle mani, che, come il suo scheletro, sono rivestiti dall’interno con una lega metallica indistruttibile chiamata adamantio primario (poi diventato beta unendosi al calcio delle ossa).
Il sito web IGN lo ha inserito alla quarta posizione nella classifica dei cento maggiori eroi della storia dei fumetti, dopo l’Uomo Ragno e prima di Wonder Woman.
Nonostante i sui poteri siano di carattere per lo più fisici, gli artigli d’osso che verranno rivestiti di adamantio, tipici dei classe 1, 2 e 3 il suo fattore di guarigione è talmente potente (può rigenerarsi anche dopo un’esplosione nucleare) da poterlo classificare come classe 4.
Dopo aver incantato il pubblico il film in live action Il Libro della Giungla, arriva in Blu-Ray 3D, Blu-Ray, Dvd e in formato SteelBook, dal 31 agosto. Diretto da Jon Favreau e basato sui racconti senza tempo di Rudyard Kipling questa magistrale rivisitazione in home video del celebre classico Disney trasporterà gli spettatori direttamente nel cuore della giungla grazie agli straordinari contenuti speciali di cui sono impreziositi i formati Blu-Ray.
Ricco di personaggi creati digitalmente che si muovono in ambientazioni meravigliose in cui scenografie autentiche si fondono con ambienti creati a computer, Il Libro della Giungla vanta uno straordinario cast di voci italiane: l’amorevole lupa Raksha che adotta il cucciolo d’uomo abbandonato nella giungla ha la voce di Violante Placido, Toni Servillo è Bagheera, la splendida e nobile pantera, severo mentore del ragazzo e Neri Marcorè interpreta Baloo, lo spensierato orso dallo stile anticonformista. Inoltre il gigantesco King Louie, il sovrano adulatore alla disperata ricerca del segreto del letale “fiore rosso” degli uomini (il fuoco), ha la voce di Giancarlo Magalli, mentre Giovanna Mezzogiorno è Kaa, il gigantesco pitone che utilizza la sua voce seducente e il suo sguardo ipnotico per far cadere Mowgli nella trappola del suo ‘avvolgente’ abbraccio.
Nelle versioni Blu-Ray, numerosi contenuti speciali renderanno ancora più magica e avventurosa l’esperienza di visione. In
In Una Nuova Versione de Il Libro della Giungla è ad esempio possibile scoprire come il regista Jon Favreau e il supervisore degli effetti visivi Robert Legato hanno discusso per creare la miglior rivisitazione possibile di questa storia senza tempo.
Io sono Mowgli
accende i riflettori sul dodicenne attore Neel Sethi che è stato
selezionato tra migliaia di aspiranti in tutto il mondo per
interpretare il protagonista. Con questo speciale si ha la
possibilità di conoscere meglio Neel con un assaggio della sua vita
quotidiana prima di iniziare a girare, fino al provino e alla sua
esperienza sul set.
Una delle scene più sorprendenti del film è sicuramente quella ambientata nel tempio di King Louie quando il mastodontico gorilla cerca di convincere il giovane Mowgli a svelare il segreto del prezioso “fiore rosso” dell’uomo. Ne Il Tempio di King Louie: Strato per Strato sono contenuti tutti i segreti di questa sequenza con uno sguardo dietro le quinte.
Nel tradizionale Commento Audio, infine, il regista Jon Favreau spiega il suo personale punto di vista scena per scena de Il Libro della Giungla, con tutto l’umorismo e la sincerità che ci si aspetta da un poliedrico attore, scrittore, regista e produttore del suo calibro.
Il Libro della Giungla è pronto a sorprendere di nuovo il pubblico, dal 31 agosto in home video con il suo perfetto mix di divertimento e meraviglia.
Nel 2019 la Warner Bros ha in programma di far arrivare al cinema il film su Shazam. Protagonista del nuovo adattamento sarà Dwayne Johnson che, in questa nuova fanart, comare nei panni di Black Adam.
Lo straordinario pezzo d’arte è opera di Juan Martinez. Potete vederlo di seguito:
Il cameo di Bill Murray in Zombieland è uno dei momenti più esilaranti del piccolo cult di genere con protagonisti Woody Harrelson e Jesse Eisenberg. Durante un episodio di Geeking Out però, gli sceneggiatori del film, Rhett Reese e Paul Wernick, hanno confessato che il ruolo di Murray era in realtà stato scritto per Patrick Swayze.
Il gioco di ambiguità, che con Murray e il suo riferimento a Ghostbusters, funzionava così bene nel film, con Swayze era stato pensato basandosi su Ghost, il celebre film del 1990 con Demi Moore e il compianto Patrick come protagonisti. La prematura dipartita di Swayze, a causa di un cancro al pancreas, ha constretto gli sceneggiatori a cambiare tristemente i propri piani.
Per quanto riguarda il sequel di Zombieland, progetto che si vocifera in siluppo da tempo, non abbiamo avuto ulteriori notizie, ma vi terremo aggiornati.
Tanti protagonisti a Venice Days della 73esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia.
“Non è tempo di feste nell’Italia che mercoledì alza il sipario sulla Mostra del Cinema di Venezia – dichiara Giorgio Gosetti, direttore delle Giornate degli Autori -. Il pensiero resta altrove, ma il cinema resta quell’arte che guarda al futuro, che racconta le paure del presente, non scorda il passato ma si proietta in avanti, anticipando ciò che ancora cerchiamo. E’ questa la speranza che, insieme a tutti i nostri autori, vogliamo oggi offrire, in forma di testimonianza”.
I nomi che danno luce quest’anno alle Giornate sono grandi protagonisti del talento e della creatività; altri meno noti, usciranno da Venezia con il segno del talento. Ogni giorno alla Villa degli Autori almeno un protagonista della Mostra sarà al centro dell’attenzione: le fantastiche donne dei Women’s Tales (da Crystall Moselle a Sakura Ando, da Dakota Fanning a Zoey Deutch e le figlie d’arte Juno Temple e Grace Gummer) tra il 1 e il 3 settembre; il Premio Oscar Paolo Sorrentino che riceverà il 2 settembre il Premio SIAE per l’innovazione creativa; Elio Germano che si farà testimone della voce dei migranti presentando l’emozionante No Borders di Haider Rashid il 3 settembre. Dalla Cina, due degli sceneggiatori di maggiore successo del momento (Shu Huan, il creatore di Lost in Thailand, uno dei maggiori incassi della storia del cinema cinese e Yuan Yuan, l’autrice di Go Away Mr. Tumor, candidato cinese all’Oscar 2015) dialogheranno il 2 settembre con gli autori italiani (Francesco Bruni, Paolo Genovese) durante il “China Film Forum”; uno dei maggiori scenografi della nuova generazione, Angelin Preljocaj festeggerà il suo debutto da regista con le due donne di Polina (il 3 settembre); due icone della trasgressione come Bruce LaBruce (il presidente della giuria) e Rocco Siffredi (sullo schermo il 5 settembre) accenderanno polemiche e regaleranno un’immagine inedita di sè.
E poi i personaggi della pattuglia italiana alle Giornate: le Sorelle Fontana e Peppe Servillo per Indivisibili, Michele Riondino e Sara Serraiocco per La ragazza del mondo, Pippo Delbono e i suoi magnifici amici di Vangelo; le star cinesi Fangsheng Lu, Zhuo Tan (per Caffè di Cristiano Bortone) e Kai Ko (per The Road to Mandalay di Midi-Z; i 28 giurati del Venice Days Award, giovanissime speranze di un cinema europeo di domani che non è fatto solo di autori ma anche di spettatori d’eccezione.
Ma lo spirito delle Giornate degli Autori non è fatto solo di partecipazioni prestigiose e film da scoprire e da amare; è anche uno spirito di convivialità semplice e informale che i partner della sezione indipendente alla Mostra del Cinema rendono possibile ogni giorno. Così domani la Villa degli Autori apre i cancelli, grazie alla collaborazione di Bookciak, Azione! che consegna i suoi premi annuali e del Sindacato Giornalisti Cinematografici, per salutare i colleghi della stampa che per 11 giorni seguiranno la Mostra e le Giornate. Al Presidente della giuria di Bookciak, Azione!, Ascanio Celestini, il compito di restituire il cinema alla realtà, ma anche di dare senso a una festa del cinema senza inutili lustrini.
Idris Elba ha completato il suo lavoro sul set de La Torre Nera, il tanto atteso adattamento cinematografico della celebre saga letteraria di Stephen King, che, come abbiamo scoperto, sarà un sequel delle vicende raccontate nei romanzi.
Durante una sessione di Domande & Risposte, Elba ha confermato di aver concluso il suo lavoro sul set e di aver parlato con il regista, Nikolaj Arcel, che è molto contento del lavoro svolto dall’attore e del montaggio preliminare.
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Nel cast de La Torre Nera, oltre a Idris Elba e Matthew McConaughey nei panni dei due protagonisti, ci saranno anche Abbey Lee, Tom Taylor, Jackie Earle Haley, Katheryn Winnick e Fran Kranz.
La Torre Nera sarà prodotto e co-finanziato da Sony Pictures e la MRC e diretto da Nikolaj Arcel (sceneggiatore della versione svedese di Uomini che Odiano le Donne). La pellicola invece è scritta da Akiva Goldsman (A Beautiful Mind) e Jeff Pinker (The Amazing Spider-Man 2). Il primo film si baserà sul primo libro della serie di sette volumi.
La Torre Nera è il settimo romanzo della serie La torre nera scritta da Stephen King. Il libro è stato pubblicato il 21 settembre 2004 (compleanno di King) da Donald M. Grant ed illustrato da Michael Whelan. Costituisce la conclusione della serie che ha impegnato King per oltre 30 anni. La serie è stata definita il magnum opus di King – oltre agli otto romanzi che compongono la serie, molti dei suoi altri romanzi sono collegati alla storia, introducendo concetti e personaggi che entrano in azione con il progressivo andamento della serie.
Fonte: SR
Tutti a casa, il capolavoro con l’indimenticabile tenente Innocenzi di Alberto Sordi anticipa la sezione Venezia Classici della Mostra diretta da Alberto Barbera. Questo restauro, grazie al reinserimento di alcuni frammenti tagliati all’epoca dell’uscita del film nelle sale (1960), permette finalmente la proiezione della copia integrale a cui Comencini teneva molto perché quelle scene rimandavano le vicende narrate a degli avvenimenti storici ben precisi, l’8 settembre 1943 e di lì a poco “le quattro giornate di Napoli”.
Così Cristina Comencini, regista e scrittrice, una delle quattro figlie del Maestro: “Tutti a casa mi ha seguito in tutte le fasi della vita. È stato la mia prima esperienza di set (avevo pochi anni e papà mi nascose nell’armadio durante la famosa scena del bombardamento tedesco nella caserma); nella mia giovinezza ho assistito a innumerevoli proiezioni in piazza l’8 settembre; poi l’ho mostrato ai bambini e ai nipoti che nascevano, come esempio perfetto del racconto della nostra rinascita. Il film non ha mai deluso nessun pubblico: fa ridere, piangere, emoziona. È rimasto preciso, sintetico e umano come l’ha pensato e girato mio padre.”
L’opera, coproduzione italo-francese della Dino De Laurentiis Cinematografica con la Orsay Films, sceneggiata da Age e Scarpelli con Marcello Fondato e lo stesso regista, vede tra i protagonisti Alberto Sordi, Serge Reggiani, Carla Gravina, Eduardo De Filippo.
“ “Signor Colonnello, accade una cosa incredibile! I tedeschi si sono alleati con gli Americani. Ci stanno attaccando!’ L’immortale battuta di Alberto Sordi in Tutti a casa”, sottolinea il coordinatore della Cineteca Nazionale Sergio Toffetti, “fotografa il disorientamento del popolo italiano di fronte al ‘ribaltone’ meglio di qualunque analisi storica. Il tenente Innocenzi – uno dei tanti antieroi all’italiana immortalati da Sordi – intraprende il suo personale viaggio spinto da un insieme di coraggio e di viltà, di disincanto e di umana pietà, trasformando il capolavoro di Luigi Comencini (ideale contraltare del Paisà rosselliniano) in una fondamentale testimonianza dell’identità italiana.”
Secondo Il Presidente di CSC – Cineteca Nazionale Stefano Rulli, “Il capolavoro comenciniano Tutti a casa ha contribuito a rompere quel silenzio omertoso negli anni Cinquanta sulla Resistenza, affrontando con coraggio un momento fondamentale della nostra Storia”.
Il restauro è stato realizzato in 4k, con ritorno in pellicola 35mm, a partire dai negativi originali scena e colonna messi a disposizione da Filmauro. Le lavorazioni in digitale sono state eseguite presso il laboratorio Cinecittà Digital Factory di Roma, il ritorno in pellicola 35 mm presso il laboratorio Augustus Color, Roma.
Tutti a casa è il primo della folta schiera di titoli che CSC – Cineteca Nazionale accompagna quest’anno alla Mostra di Venezia: a seguire due opere di Dino Risi (il cortometraggio inedito 1848 e Profumo di donna), Processo alla città di Luigi Zampa e Oci Ciorne di Nikita Michalkov.
Sappiamo che, nonostante le vicende per primo Avatar, sia Sigourney Weaver che Stephen Lang torneranno nei sequel in programma. A giustificarne il ritorno, James Cameron ha dichiarato che “dopotutto è fantascienza“. Inattaccabile!
Adesso è lo stesso Stephen Lang che parla in merito al suo ritorno nel franchise. L’attore, intervistato durante la campagna promozionale di Man in the Dark, ha raccontato il lavoro che si sta svolgendo adesso sul progetto: “Siamo nellafase di lettura. Siamo in ottima forma. Cominceremo a fare qualcosa all’inizio del prossimo anno. Ma è chiaro che in progetti come Avatar non è che se non ci sono riprese si sta senza far nulla. Design, progettazione, i vari mondi, le creature e le ambientazioni, sta andando tutto avanti.”
Sulla folle genialità di Cameron, l’attore ha dichiarato: “Lui inventa dei problemi, e poi sviluppa la tecnologia necessaria a risolverli. E credo che per lui sia una sorta di perversa e incommensurabile gioia creativa.”
Al momento non abbiamo
molti elementi in merito ai sequel in programma di
Avatar, ma sappiamo che troveremo di
nuovo i protagonisti Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen
Lang, Sigourney Weaver.
Fonte: AICN
Dopo la parodia di Star Wars Il Risveglio della Forza, Jar Jar Binks, il terrore di tutti i fan di vecchia data della saga, ha “invaso” anche il trailer di Rogue One A Star Wars Story.
Eccolo di seguito!
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Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads Mikkelsen, Rizz Ahmed, Diego Luna, Forest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e
IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars.
Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia
tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo
sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di
nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Ecco un nuovo video, realizzato da Academy Originals, in cui si esplora l’arte del passo uno, la stop motion, la tecnica di animazione che ha datto alla storia del cinema capolavori del calibro di Nightmare Before Christmas e ParaNorman.
Ecco il filmato a seguire:
Il prossimo film che si avvale di questa tecnica che vedremo sul grande schermo è la nuova produzione Laika, Kubo e la Spada Magica.
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La sceneggiatura è scritta da Marc Haimes e Chris Butler (ParaNorman) e la storia è ambientata nell’antico Giappone. Nel cast vocale originale del film spiccano Matthew McConaughey, Charlize Theron, Rooney Mara, Ralph Fiennes e Brenda Vaccaro.
Il giovane protagonista del film, Kudo, ha la voce di Art Parkinson, che ha interpretato Rickon Stark in Game of Thrones. La cosa fa abbastanza sorridere se pensiamo che il film precedente della Laika, The Boxstrolls, si è avvalso del doppiaggio originale di Isaac Hempstead-Wright, che sempre in Game of Thrones interpreta Bran Stark.
Di seguito la trama del
film: Nel nuovo fantasy epico prodotto dalla LAIKA, il gentile e
trasandato Kubo conduce una vita umile badando con devozione a sua
madre nel sonnacchioso villaggio sulle rive della costa. Un giorno,
tuttavia, uno spirito del passato si imbatte sul suo cammino per
portare a termine una vendetta. Improvvisamente in fuga da divinità
e creature, la sopravvivenza di Kubo è legata al ritrovamento di
un’armatura magica un tempo appartenuta a suo padre, il più grande
samurai che il mondo abbia mai visto. Cercando di trovare coraggio,
Kubo si imbarca in un’odissea avvincente alla scoperta della storia
della sua famiglia, attraverso tutti gli elementi, combattendo con
fierezza per la terra e le stelle.
Dopo le dichiarazioni di Joe Russo in cui ci ha spiegato che Steve Rogers non è più Captain America nel MCU, ecco delle fanart che ci mostrano, finalmente, Bucky Barnes (Sebastian Stan) prendere il mantello, o meglio, lo scudo di Cap. Potete vedere le fanart di seguito:
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Le notizie e le anticipazioni sul Marvel Cinematic Universe le trovate nel nostro canale dedicato ai Marvel Studios.
Sinossi: Captain America Civil
War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve
Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali
causati dalla loro lotta per proteggere il mondo. Dopo che la città di Lagos,
in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale
che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a
gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio
d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del
team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers che, al tempo
stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e malvagio
avversario.
Ricordiamo che Captain America: Civil War sarà diretto da Anthony e Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Captain America Civil War è arrivato nelle sale italiane il 4 maggio 2016.
Vi abbiamo già accennato al finto documentario (in termini tecnici mockumentary) che racconta delle avventure di Thor durante gli avvenimenti di Captain America Civil War. Adesso vi proponiamo una parodia che ci mette di fronte a una nuova squadra: il Team Thor!
Vedremo Hulk e Thor insieme fianco a fianco in Thor Ragnarok, al momento in fase di ripresa in Australia.
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Le riprese di Thor Ragnarok si svolgeranno fino al mese di ottobre; non è escluso che la produzione continui fino alla fine dell’anno. Vi ricordiamo che tutte le notizie sul mondo dei supereroi al cinema targate Marvel Comics le trovate nel nostro canale dedicato al Marvel Universe.
Thor Ragnarok
sarà diretto da Taika Waititi. Nel cast del
film Chris Hemsworth sarà ancora Thor;
Tom Hiddleston il fratello
adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen
Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà
nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano
il premio Oscar Cate
Blanchett (Blue Jasmine,
Cenerentola) nei panni del misterioso e
potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic
Park, Independence Day:
Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star
Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno
del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come
Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo
di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per
il 3 novembre 2017.
Fonte: CBM
Jason Bourne aveva fatto perdere le sue tracce e mancava dal grande schermo dal lontano 2007. Sembra un’epoca fa, un lasso di tempo sufficiente per far avanzare la nostra storia politica e con lei il progresso in campo tecnologico, fondamentale per il campo d’azione dell’agente segreto interpretato da Matt Damon.
Ed eccoci qua, nove anni dopo l’ultimo capitolo uscito al cinema, in sella alla macchina da presa di Paul Greengrass sempre agitata e poderosa in ogni suo tremore, a riprendere le fila del personaggio durante le agitazioni civili nella piazza di Atene. La confusione è tanta ma il cuore del discorso molto semplice: Bourne vive in clandestinità ma viene ricontattato dalla collega Nicky (Julia Stiles) che, violando i database della CIA, ha scoperto un piano portato avanti sin dalla sua nascita. L’agente è infatti stato forgiato come un’arma letale, un robot al servizio dell’intelligence americana.
Si procede così all’interno di un percorso strutturato quasi a blocchi, ognuno caratterizzato da una lunghissima sequenza action dove l’inarrestabile movimento della camera di Greengrass viene assecondato, come elemento ormai tradizionale del suo cinema, da un montaggio serrato che tiene incollato lo sguardo e non lascia fuori nessun dettaglio dalla scena.
Senza tregua né respiro, lo
spettatore più affezionato al genere non potrà che sottrarsi al
fascino godurioso e all’incredibile maestria di questa “bibbia
dell’editing” moderno, una tecnica già espressa e affinata (oltre
che raffinata) nel corso di tutti i film di Bourne e oggi unico
aspetto davvero incontestabile. L’analisi del lavoro complessivo
invece cambia notevolmente se pensiamo a quanto la sceneggiatura
resti piuttosto superficiale, nonostante le ottime premesse e
l’ambientazione cibernetica nella società post – Snowden, un
approccio alla realtà così banale da suggerire tutta la stanchezza
e la ripetitività nelle quali versa la saga.
Nemmeno i nuovi innesti nel cast, tra cui una Vincent Cassel e Alicia Vikander brava a tenersi in equilibrio tra la mente algida e il cuore caldo di una giovane donna ambiziosa, sono serviti a rinvigorire lo spirito di un personaggio e di un universo a lui collegato che meriterebbe una pausa definitiva, lasciando che il passato pure glorioso e indimenticabile faccia spazio al futuro dei prossimi agenti segreti. Il lungo serpeggiare di Jason Bourne come un’ombra tra la folla, in una delle scene migliori del film, ne potrebbe diventare la perfetta metafora di sparizione.
Dismessa la chioma color paltino di Daenerys Targaryen, Emilia Clarke si mette in gioco con i suoi colori naturali in Io prima di te, diretto da Thea Sharrock, in cui recita fianco a fianco con Sam Claflin, assurto alla fama mondiale nei panni di Finnick Odair della saga di Hunger Games. In Io prima di te Louisa Clarke è stata licenziata dopo anni di lavoro dal padrone del locale in cui era cameriera. A casa sua gli altri componenti della famiglia non se la passano meglio e il suo contributo era essenziale. Accetta così un’offerta di lavoro da parte di una ricca famiglia: deve fare compagnia a Will, il figlio trentenne divenuto quadriplegico dopo che era stato investito da una moto.
Raccontare la disabilità è delicato: eccessiva leggerezza, pietismo umiliante, condiscendenza. Sono tanti gli inconvenienti in cui si può scadere e in Io prima di te, dramma romantico tratto dall’omonimo romanzo di Jojo Moves, si corre sempre il rischio di cadere in uno di questi cliché poco lusinghieri. La storia, che dalla dinamica assistente/assistito scivola inevitabilmente e prevedibilmente verso il romantico idillio impossibile, o almeno complicato, tra una donna sana e giovane e un uomo disabile, non ha particolari colpi di scena o momenti imprevedibili per cui accompagna l’evoluzione classica e scontata di un rapporto a due, a dire il vero caratterizzato con brio e intensità dai due protagonisti. Certo, il loro essere così famosi li rende a volte troppo riconducibili al loro personaggio pubblico piuttosto che al loro ruolo, ma quando si tratta di attori giovani e amati come Sam Claflin e Emilia Clarke il rischio è sempre dietro l’angolo.
Al fianco di Clarke e Claflin, compare una parata formidabile di volti importanti tra cui annoveriamo Charles Dance, il Tywin Lannister di Game to Thrones, Brendan Coyle, Mr Bates di Downton Abbey e Matthew Lewis, ovvero Neville Paciock di Harry Potter. Scenari campestri ed esotici, costumi appariscenti e la tenera goffaggine della protagonista contribuiscono ad alleggerire ulteriormente un racconto fragile.
Io prima di te è un delicato racconto romantico con un grande cuore e una dose massiccia di prevedibilità. A favore del film si può però dire che non scivola eccessivamente nel patetismo, anche se non è privo di scene melense. Un lavoro lieve, che non approfondisce l’unica argomentazione tematicamente importante, perdendo quindi l’occasione per dire qualcosa di interessante.
Continuano a susseguirsi le voci che vorrebbero l’attrice Anya Taylor-Joy in procinto di unirsi al cast di New Mutants in compagnia di Maisie Williams (che seguirebbe l’esempio della collega Sophie Turner, passando dalla mitologia di Game of Thrones a quella di casa Marvel) ed Alexandra Shipp (che abbiamo già apprezzato nei panni di Storm in X-Men Apocalypse).
L’attrive ha voluto commentare queste voci confermando il suo interesse per il ruolo, senza tuttavia dare alcuna conferma di casting.
“Credo che possa essere qualcosa di veramente affascinante. Mi piacerebbe farne parte, sarebbe meraviglioso, tuttavia credo che quando avranno fatto le loro decisioni allora annunceranno tutto al mondo.”
Ricordiamo che la squadra ufficiale di New Mutants è formata da Cannonball, Magic, Wolfsbane, Mirage e Sunspot. Quest’ultimo l’abbiamo già visto in X-Men Giorni di un futuro passato interpretato da Adan Canto, che potrebbe essere un ottimo punto di partenza per il casting del film.
Al momento nessun dettaglio sulla trama e personaggi coinvolti in The New Mutants, ma con ogni probabilità sarà incentrato in una nuova generazione di protagonisti. Mentre X-Men Apocalypse si concentrerà sull’introduzione di una versione giovane di personaggi iconici come Ciclope, Jean Grey, Nightcrawler e Tempesta, è probabile che questa serie di nuovi attori prenderanno il posto della vecchia generazione nei prossimi film del franchise sugli X-Men.
Fonte: CBM
Da tempo si susseguono voci che vorrebbero Mackenzie Davis la prescelta per portare al cinema il personaggio di Domino nell’atteso Deadpool 2. Tuttavia dopo un periodo di silenzio ed un fioccare di concept art raffiguranti l’attrice nei panni di Domino, Mackenzie Davis ha voluto smentire ufficialmente ogni voce.
“No [ride] è veramente interessante. La gente continua a dirmi sarebbe così fantastico ed io reagisco così: ‘Davvero? Anche io penso che possa essere fantastico, ma non è vero!’ Voglio dire, mi piacere che la cosa andasse avanti, è divertente che la gente pensi che sarò in Deadpool 2, ma no! Non ho alcuna notizia da condividere, ma vorrei averne.”
La 20th Century Fox ha annunciato ufficialmante Deadpool 2, il sequel del film campione d’incassi di quest’anno, che è attualmente in sviluppo. Il team del film che vede Tim Miller come regista, gli sceneggiatori Rhett Reese e Paul Wernick e l’attore Ryan Reynolds è stato confermato per il ritorno.
Deadpool ha incassato 363 070 709 dollari in Nord America e 417 408 522 dollari nel resto del mondo, per un totale mondiale di 780 479 231 dollari. Deadpool è stato accolto generalmente bene dalla critica, soprattutto grazie alla recitazione di Ryan Reynolds e alla comicità pungente e ironica della sceneggiatura.
Negli Stati Uniti d’America, Deadpool ha stabilito un nuovo record, diventando il film vietato ai minori ad incassare di più ($132.4 milioni) nel week-end d’apertura, per un esordio totale di $264.7 milioni, dietro solo a Cinquanta sfumature di grigio per quanto riguarda i film rated R.
Fonte: Comic Book Movie
Ready Player One è un romanzo sci-fi che di fatto si è rivelato essere un vero e proprio manifesto della cultura pop anni ’90, allo stesso modo, dunque, l’adattamento cinematografico firmato da Steven Spielberg non potrà fare altrimenti e, infatti, dal set del film ci giungono le prime immagini che mostrano numerosi riferimenti non solo alla produzione dello stesso Spielberg, vedasi i Gremlins e Lo Squalo, ma anche a personaggi dei fumetti come Flash o videogiochi come, nel caso, Street Fighter.
Nel cast di Ready Player One sono stati confermati Olivia Cooke (Bates Motel, Quel fantastico peggior anno della mia vita), nei panni della protagonista Art3mis, Tye Sheridan (The Tree of Life, X-Men Apocalypse), che interpreta ilprotagonista maschile Wade Owen Watts a.k.a. Parzival, e Ben Mendelsohn (Rogue One a Star Wars Story), che invece sarà il villain Nolan Sorrento. Si aggiungono Mark Rylance, Simon Pegg, TJ Miller e Win Morisaki.
La storia del libro
vede come protagonista Wade Watts, un teenager che
scappa dai luridi sobborghi in cui vive per raggiungere
OASIS, un mondo virtuale e utopico dove i
cittadini posso vivere vite alternative. Quando l’eccentrico
creatore di OASIS muore decide di lasciare il suo
impero al vincitore di una grande caccia al tesoro, a cui
Wade partecipa scontrandosi con la realtà di
concorrenti senza scrupoli, pronti a tutto pur di accaparrarsi il
bottino.
Fonte: Gizmodo
Torna a mostrarsi in un nuovo trailer ufficiale Incarnate, la pellicola horror prodotta dalla Blumhouse Picture e diretta da Brad Peyton. Protagonista della pellicola, come appare ben visibile dal trailer a seguire, la coppia composta da Aaron Eckhart e Carice Van Houten.
https://www.youtube.com/watch?v=jOp75JYzcSg
Protagonista della storia è il dottor Seth Ember, un uomo che è costretto su una sedia a rotelle in seguito ad un incidente d’auto. Questo suo handicap però lo ha dotato di un’abilità che gli consente di “esorcizzare dall’interno” i posseduti, entrando con il pensiero nelle loro menti. Arruolato dal Vaticano per esorcizzare un ragazzo, l’uomo rimane sconvolto quando scopre che dentro il giovane c’è lo spirito maligno che aveva provocato la morte di sua moglie e di suo figlio un anno prima. Ember cercherà di redimersi e di distruggere il demone prima che possa scatenare la sua furia nel mondo.
Al fianco di Aaron Eckhart, a completare il cast del film, ci sono anche Carice van Houten (Il Trono di Spade), David Mazouz (Gotham) e Catalina Sandino Moreno.
Incarnate arriverà nelle sale USA il prossimo 2 dicembre.
Fonte: Joblo Movie Trailer
Ecco nuove immagini da Rogue One A Star Wars Story in cui vediamo i protagonisti del primo spin-off della saga galattica prodotta dalla LucasFilm.
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Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads Mikkelsen, Rizz Ahmed, Diego Luna, Forest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e
IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars.
Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia
tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo
sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di
nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Fonte: CS
Daily Motion ha pubblicato un nuovo video da Ghostbusters di Paul Feig in cui possiamo vedere la nascita dei colorati effetti visivi del film. Ecco il video:
Ghostbusters (2016) – VFX Breakdown – Iloura
[HD] di comicbookdotcom
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Ghostbusters è diretto da Paul Feig, regista che negli Stati Uniti ha riscosso grande successo di pubblico grazie al suo film tutto al femminile Le Amiche della Sposa, dove era già presente l’attrice comica americana Melissa McCarthy, protagonista negli ultimi anni di diverse nuove commedie tra cui Corpi da Reato con Sandra Bullock e Io sono tu con Jason Bateman.
Kristen Wiig (Le Amiche della Sposa, Walter Mitty), Melissa McCarthy (Corpi da Reato,Tammy), Leslie Jones (Saturday Night Live, Top Five) e Kate McKinnon (Saturday Night Live, Life Partners) saranno le quattro protagoniste del film.
Nel realizzare il
remake del film del 1984 di Ivan Reitman,
Feig ha dichiarato di voler adottare un tono spaventoso e allo
stesso tempo comico, che però non abbia nessuna soluzione di
continuità con il sequel del film del 1989, nè con la serie
animata The Real Ghostbusters.
A completare il cast la presenza maschile di Chris Hemsworth. Il film è uscito al cinema il 15 luglio 2016 negli Stati Uniti.
Diretta da Paul Feig (Mi sono perso il Natale, “Le amiche della sposa”) che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Katie Dippold (“Corpi da reato”), la pellicola ci porta in una Manhattan infestata da un’ondata di spettri. A contrastarli ci pensano Abby ed Erin, una coppia di scrittrici semisconosciute che decide di aprire una ditta di acchiappafantasmi proprio nel momento giusto. Sul set del film: Chris Hemsworth (Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick, Come ti rovino le vacanze), Melissa McCarthy (Tre all’improvviso, Una notte da leoni 3, Una mamma per amica, Tammy), Kristen Wiig (“Le amiche della sposa, “I sogni segreti di Walter Witty”), Kate McKinnon (“Ted 2″, “Saturday Night Live”), Leslie Jones (“Saturday Night Live”, “Un disastro di ragazza”).
Ecco una nuova featurette di Miss Peregrine, il nuovo film di Tim Burton, in cui l’attenzione si concentra sulle fiere e forti protagoniste del film. Potete vedere il video di seguito:
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Il sedicenne Jacob Portman (Asa Butterfield) e suo nonno Abraham sono gli unici sopravvissuti alla tragedia che ha distrutto la lora famiglia ebrea polacca. Il nonno è tormentato dagli incubi e Jacob decide di indagare. La sua ricerca lo porta a scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all’orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob può realmente stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni o se, invece, erano la realtà. La casa di Miss Peregrine (Eva Green) accoglieva bambini speciali, dotati di poteri straordinari. Forse sono ancora vivi.
Il regista Tim
Burton ha descritto il personaggio di Eva
Green, Miss Peregrine come “una spaventosa Mary
Poppins“, la donna che protegge i bambini speciali ed è capace
di trasformarsi in uccello.
Samir (Samir
Guesmi) si innamora a prima vista di Agathe
(Florence Loiret Caille) dopo aver incontrato la
donna in un bar.
Avendo casualmente scoperto che lei è istruttrice alla piscina comunale di Montreuil, Samir decide di prendere lezioni di nuoto per poterla conoscere. Succede però che Agathe è invitata a partecipare ad un convegno in Islanda e Samir non trova altra soluzione che seguirla, sotto copertura e a sua insaputa.
L’ultimo regalo, postumo, della regista franco islandese Solveig Anspach, è L’effetto acquatico, una deliziosa commedia vincitrice del premio SACD, presentata alla Quinzaine des réalisateurs, che prende il nome dalle parole di una tenera nonnina islandese la quale, nel corso della vicenda, comunica alla protagonista di trovarsi in una specie di “stato acquatico”.
Infatti, nonostante la storia ruoti tutta attorno alla vicenda amorosa che si sviluppa fra il timido Samir e l’ostinata Agathe, è proprio l’acqua la vera protagonista e il collante della bizzarra storia d’amore; i personaggi stessi sembrano uniti dall’acqua che si dimostra essere un ponte tra culture e persone ma anche una metafora di “rinascita”, così come ci viene detto dal medico islandese che si impegna a curare l’amnesia fulminante di Samir.
Con un intreccio che si
srotola in situazioni fortemente bizzarre ma che la Anspach riesce
a far risultare quasi credibili, insieme al co-sceneggiatore
Jean-Luc Gaget la regista islandese mette in scena una storia
d’amore assoluta e paradossale tramite personaggi determinati ma al
contempo fragili che riescono a rendere accettabile qualsiasi loro
eccesso, bugie ed equivoci compresi.
Perfino il repentino cambio d’ambiente – dalla piccola cittadina di Montreuil ci si ritrova catapultati improvvisamente nelle vaste lande ghiacciate islandesi, terra natia della regista – influirà sensibilmente sulla presa di posizione dei personaggi, senza che ritmo e narrazione ne risultino eccessivamente sfilacciati.
La Anspach decide infatti di portare tutte le situazioni al limite, mostrandoci così, metaforicamente, la natura stessa dei sentimenti tramite il susseguirsi di eventi irrazionali e istintivi: perfino il viaggio di Samir sta a veicolare che, in fondo, se qualcuno è davvero innamorato farà di tutto per dimostrarlo.
Che si tratti dunque di una semplice commedia o di un modo per trasmettere un messaggio molto più importante rimane a libera interpretazione dello spettatore.
L’unica certezza concreta è che L’effetto acquatico è stata l’ultima occasione della Anspach per donarci piccole situazioni divertenti e assurde dell’esistenza e un consiglio pratico per affrontare la vita con più leggerezza.
I coniugi Caleb e Camille
Fang sono una coppia di artisti performativi d’avanguardia,
protagonista fin dai primi anni ‘70, assieme ai figli Annie e
Baxter, di incredibili happening “dal vero” caratterizzati
da scherzi pubblici d’ogni sorta e spesso di cattivo gusto,
opportunamente registrati in modo da conservare l’autenticità delle
reazioni degli ignari spettatori. Passati gli anni i due
enfants prodiges, divenuti rispettivamente una sregolata
attrice di second’ordine e un giornalista di provincia con mancate
aspirazioni letterarie, si ritrovano uniti in seguito
all’improvvisa e apparentemente tragica sparizione dei genitori.
Subito però i dubbi iniziano a serpeggiare: si tratta davvero di
una tragedia oppure dell’ennesima performance inscenata di
tutto punto per rivitalizzare l’interesse del pubblico?
Cinico, divertente, profondo e a
tratti persino inquietante. Questo è il ritratto migliore con cui
dipingere le mille sfumature che si stratificano, inquadratura dopo
inquadratura, all’interno de La famiglia
Fang, intelligente e atteso adattamento dell’omonimo
romanzo cult firmato nel 2011 da Kevin
Wilson capace di condensare in un unico grottesco modello
familiare le disfunzionalità e i gli eccessi del postmoderno,
agendo con quel giusto tocco di surrealtà e parossismo che ben
vengono ricreati e amplificati dalla sceneggiatura del premio Oscar
David Lindsay-Abaire e dalla scanzonata
regia/interpretazione di Jason Batenam, arguto a
sufficienza sia dietro che davanti la macchina da presa. Forte
dalla grande libertà creativa offertagli dalla partner
Nicole Kidman – qui nelle vesti di co-protagonista
e produttrice con la sua Blossom Films – Batenam traduce in
forma filmica il dilemma esistenziale di un aggregato familiare in
cui i due capifamiglia, in particolare il patriarca Caleb
splendidamente interpretato da un camaleontico Christopher
Walken, mostrano grande ambiguità in ogni loro pensiero e
azione, pronti a sacrificare il decoro pubblico e l’integrità dei
legami affettivi in nome di una forma d’arte estrema e
rivoluzionaria. Servendosi della poliedrica fotografia di
Ken Seng ottenuta mediante numerosi formati video
a cavallo fra analogico e digitale che accompagnano l’evoluzione
estetico-narrativa nel corso di oltre quattro decadi, la pellicola
segue i binari del dramedy e li fonde con sporadiche
venature thriller che sconfinano nel mystery,
soprattutto in concomitanza con il dubbio circa la sorte dei due
strambi artisti che si configura come oggetto ossimorico di
unione-divisione tra fratello e sorella, due entità cresciute
sull’onda dei residui di una fama involontaria rivelatasi più che
mai distruttiva. Liberando appieno il talento malinconico di
Batenam e sprigionando la tensione attoriale di una Kidman d’altri
tempi, La famiglia Fang pare una
copia-carbone a stelle e strisce della migliore commedia
all’italiana, grazie alla sua straordinaria capacità di unificare
su di un’unico fotogramma riso, pianto e tanta, tanta
amarezza.
Ecco una nuova scena bonus dall’edizione in Blu Ray di Captain America Civil War con protagonista Cap e alcuni sventurati soldati “semplici” che si trovano a confrontarsi con lui.
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Le notizie e le anticipazioni sul Marvel Cinematic Universe le trovate nel nostro canale dedicato ai Marvel Studios.
Sinossi: Captain America Civil
War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve
Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali
causati dalla loro lotta per proteggere il mondo. Dopo che la città di Lagos,
in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale
che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a
gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio
d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del
team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers che, al tempo
stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e malvagio
avversario.
Ricordiamo che Captain America: Civil War sarà diretto da Anthony e Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Captain America Civil War è arrivato nelle sale italiane il 4 maggio 2016.
Ecco due nuovi video dal set di Atlanta di Spider-Man Homecoming con Tom Holland. I filmati sono stati pubblicati da Jon Watts e da Holland in persona. Potete vederli di seguito:
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Sinossi: “Un giovane Peter Parker / Spider-Man (Tom Holland), che ha fatto il suo sensazionale debutto in Civil War, comicnia ad esplorare la sua nuova identità nei panni del tessi ragnatele in Spider-Man Homecoming”.
Vi ricordiamo tutte le notizie sul Marvel Cinematic Universe le trovate nel nostro canale dedicato ai Marvel Studios.
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man Homecoming
vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà
invece Michelle. Al cast si aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin
Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal
Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J.
Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth Choi.
Il film racconterà la storia di un Peter Parker al liceo, dunque sarà un nuovo reboot che arriverà al cinema 7 Luglio 2017. Secondo alcune anticipazioni rivelate da Kevin Feige, nel film dovrebbe apparire Adrian Toomes, noto per essere il cattivo Vulture, villain che ha debuttato nel fumetto del 1963 “The Amazing Spider-Man”#2. Prodotto dai Marvel Studios, il film sarà distribuito da Sony Pictures.
La RED ha costruito per Michael Bay una camera 8K con cui il regista girerà Transformers The Last Knight. Di seguito potete vedere delle immagini della spacialissima camera e un video in cui lo stesso Bay illustra il prezioso attrezzo.
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Si intitola Transformers The Last Knight il quinto capitolo della saga miltimilionaria della Hasbro portata al cinema dal genio fracassone di Michael Bay. Anche se non si hanno dettagli sulla trama, è probabile che l’ultimo cavaliere del titolo sia proprio Optimus Prime che, come abbiamo scoperto in Age of Extinction, appartiene ai Cavalieri di Cybertron.
La storia ruoterà intorno a Optimus Prime che scopre che è stato lui la causa della distruzione di Cybertron. Per riportare ilpianeta in vita, avrà bisogno diun misterioso artefatto, qualcosa che avrà a che fare con Merlino, il mago di Re Artù.
Il sito aggiunge che Merlino ha ricevuto i suoi poteri magici proprio da un Transformers e in qualche modo l’artefatto in questione è legato a questa cosa. Anche se non ci sono ulteriori dettagli, sembra quasi scontato che il misterioso artefatto sia Excalibur, la prodigiosa spada di Artù.
Per quanto riguarda invece i personaggi, Bumblebee è ora il leader degli Autobot che fanno base nelle Badlandsin South Dakota.
Anche i Dinobots torneranno insieme a quelli che il sito chiama mini-dinobots. Conosceremo anche The Creator, un nuovo Transformers inglese, Cogman che diventa una Aston Martin e Squeaks che invece è una Vespa. Megatron intanto sarà di nuovo un jet fighter.
Mark Wahlberg torna ad interpretare Cade Yeager e sarà affiancato da Isabela Moner nei panni di Izabella, protagonista femminile, e da Jerrod Carmicheal, in un ruolo non specificato. Si unisce al cast Laura Haddock.
Transformers The Last Knight uscirà nelle sale americane il 23 giugno 2017 e dovrà competere con Wonder Woman della Warner Bros.
Il quinto capitolo sarà diretto
ancora una volta da Michael Bay su una
sceneggiatura di Art Marcum, Matt
Holloway (Iron Man) e
Ken Nolan (Black Hawk
Down).
Ecco nuovi concept da La Bella e la Bestia, l’adattamento live-action con protagonista Emma Watson nei panni di Belle. Di seguito potete vedere i bozzetti raffiguranti Belle in persona, oltre a Mrs Potts e Gaston. Inoltre potete vedere anche un’immagine in cui Luke Evans (Gaston) prova una delle sequenze cantate e ballate del film.
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La Bella e la Bestia, targato Disney, sarà diretto da Bill Condon, con Emma Watson/Belle, Dan Stevens/la Bestia, Luke Evans/Gaston, Josh Gad che interpreterà Le Tont (in originale Le Fou), Emma Thompson/Mrs Brick, Kevin Kline/Maurice, Audra McDonald/Guardaroba, Ian McKellen/Tockins e Gugu Mbatha-Raw/Spolverina.
Alle musiche tornerà Alan Menken già geniale compositore delle musiche del classico del 1991, premiato con due Oscar. Il film uscirà nelle sale (anche in 3D) il 17 marzo 2017.
La Bella e la Bestia fu il primo film d’animazione in assoluto a essere nominato all’Oscar per il miglior film, e rimase l’unico fino al 2010, quando, dopo che il numero di possibili nomination per la statuetta era stato aumentato da cinque a dieci, venne raggiunto dal film Up della Pixar.
Un cosplayer di Batman ha infranto il record del mondo entrando di diritto nel Guinness World Record Book. Il suo merito? Ha costruito un’armatura di Batman su modello di quella vista in Batman: Arkham Origins, completamente funzionante e dotata di 23 gadget funzionanti.
L’eroico personaggio è Julian Checkley, un esperto di effetti speciali, che ha dato il meglio di sè in questa magnifica realizzazione. I pezzi della tuta sono stati stampati in 3D e poi ricoperti da una gomma di Uretano flessibile.
Un sogno realizzato per tanti fan
dell’Uomo Pipistrello, che ve ne pare?