Lunedì 11 luglio 2022 andrà in onda
alle 21.25, su RAI 1 e in contemporanea su RaiPlay, “Il
viaggio degli eroi”, il nuovo film documentario sulla
vittoria del terzo titolo mondiale della nazionale italiana di
calcio nel 1982 a Madrid. A quarant’anni esatti dalla “notte del
Bernabeu” – in cui i gol degli azzurri inchiodarono sul 3 a 1 la
fortissima e favorita Germania Ovest – Rai 1 racconta una delle
imprese più esaltanti degli azzurri attraverso le inedite
riflessioni dei protagonisti di quel viaggio. Un cammino folle e
irripetibile, contro tutto e contro tutti, che dopo un avvio
difficile fatto di sconfitte, polemiche e silenzio stampa, terminò
con le mani ferme e rassicuranti del capitano, Dino Zoff, che
innalzavano la coppa del mondo regalandola a tutti gli italiani.
“Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!”, in
quell’istante la voce dell’indimenticabile Nando Martellini,
sottolineava che l’Italia aveva raggiunto il Brasile, unica
nazione, fino ad allora, ad avere vinto tre titoli.
Il film, diretto da Manlio Castagna
e narrato dall’attore
Marco Giallini, ci riporta le immagini, le
voci, l’atmosfera che hanno fatto di quell’evento un pezzo della
nostra memoria nazionale. Dall’esultanza del Presidente Pertini
alla partita a carte sul volo di ritorno, e alla tagliente serenità
di Enzo Bearzot, il film scava in una memoria lontana nel tempo ma
ancora condivisa, in grado di parlarci con quella forza e quella
partecipazione che solo le imprese collettive sanno restituire per
poter poi essere rilette e apprezzate nel presente.
“La vittoria inattesa e
incredibile degli Azzurri in Spagna – dice Manlio
Castagna– fu non solo una grande impresa sportiva, ma
soprattutto un grande momento di partecipazione e di condivisione
nazionale che segnò simbolicamente la rinascita del Paese dopo anni
difficili. È una storia di valori e di passioni, di impegno e di
speranza che va raccontata, soprattutto oggi, in un momento storico
difficile, segnato dalla pandemia e dalla guerra. Eppure, come
nell’82, l’Italia ha trionfato agli Europei ed alle Olimpiadi:
queste vittorie raccontano la forza di un Paese che non si arrende
alle difficoltà”.
Nel film prodotto da ONE MORE
PICTURES con RAI CINEMA e RAI COM, le interviste ai campioni del
mondo: Giancarlo
Antognoni, Giuseppe
Bergomi, Antonio
Cabrini, Bruno
Conti, Claudio Gentile, Gabriele Oriali, Dino
Zoff. Gli interventi di Federica
Cappelletti, moglie dell’indimenticabile Paolo Rossi,
di Cinzia Bearzot, figlia dell’allenatore che
portò la squadra alla vittoria e di Roberto
Mancinie Gianluca Vialli.
“Per me – ha affermato Antonio
Cabrini, uno dei principali eroi di quella
Nazionale italiana- questo film celebra non solo i ricordi del
Paese meraviglioso che siamo, ma soprattutto l’espressione di un
grande sentimento che si creò nel gruppo: compagni di squadra uniti
indissolubilmente. Quel sentimento fu il motore di una
vittoria impossibile, che si tramutò in una vera e propria impresa.
Dedico il mio ricordo a quegli eroi che oggi ci mancano tantissimo:
Mister Enzo Bearzot, Mister Cesare Maldini, il meraviglioso Gaetano
Scirea e il mio fraterno amico Paolo Rossi. Ringrazio i produttori,
One More pictures, Rai Cinema e Rai Com, per aver reso possibile la
trasposizione filmica di una così grande emozione. Grazie, infine,
a Marco Giallini per la sublime interpretazione”.
“Quarant’anni fa, nel 1982, ho potuto alzare la coppa del
mondo. Per un bambino nato a San Siro, che non desiderava altro che
arrivare a giocare lì dentro, è stato il traguardo più alto –
ha continuato Giuseppe Dossena– L’ho
fatto sacrificando la mia gioventù, la mia infanzia e nel periodo
della mia maturità gli affetti, le amicizie e la famiglia. Ma,
nonostante tutto, è stata una gioia indescrivibile. Sono stati
d’animo molto intimi e difficili da spiegare. Voglio ringraziare
tutti i miei compagni di viaggio per la passione e l’amicizia che
non mi hanno mai fatto mancare”.
Fulvio Collovati ha ricordato che
“Nonostante siano passati quarant’anni, c’è un valore che è
rimasto immutato nel tempo. Sono consapevole del fatto che alzare
una coppa del mondo non sia da tutti, ma poter contare
sull’amicizia profonda dei miei compagni di squadra mi rende ancora
più felice”.
“L’esperienza vissuta grazie ai mondiali del 1982 mi ha
donato una piena consapevolezza di me stesso, la capacità di non
mollare mai e una notorietà sorprendente, tanto da essere
riconosciuto in tutto il mondo. Sono passati tanti anni eppure lo
constatiamo ancora oggi” – Ha
sottolineato Giancarlo Antognoni.
Bruno Conti ha
ricordato che “Il mondiale ha significato tanto divertimento e
tante emozioni, ma soprattutto mi ha permesso di incontrare
moltissimi campioni, come Paolo Rossi. Dopo le ingiustizie subite,
ritrovare il nostro Bomber è stata la gioia più grande per tutta la
squadra”.
Per Franco
Causio“Diventare campione del mondo è il sogno della
maggior parte dei ragazzi appassionati di calcio. Quando mi
chiedono un ricordo dei mondiali del 1982, mi emoziono come se
stessi vivendo, ancora oggi, quel meraviglioso giorno”.
“Vincere il mondiale dell’82 mi ha
permesso di vivere un sogno che non osavo neanche immaginare –
sottolinea Franco Selvaggi– è stata un’esperienza
da estasi pura!”