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Venezia 72: convince Beasts of No Nation di Cary Fukunaga con Idris Elba

Arrivano anche i primi applausi a Venezia 72. Infatti in serata la stampa ha accolto con applausi la fine di  Beasts of No Nation di Cary Fukunaga, il regista di True Detective 1 che firma la sua prima regia cinematografica con il film che vede protagonista l’acclamato attore Idris Elba. Le prime reazioni parlando di un film impegnato, doloroso, lungo ma bello ed è una delle prime produzioni Netflix ad approdare al lido.

Captain America Civil War: due “dolorose” fan art

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Captain America Civil War: due “dolorose” fan art

Mentre le riprese di  Captain America Civil War sono giunte al termine e ora non resta che aspettare in trepida attesa il promo trailer, oggi vi segnaliamo due “dolorose” e belle fan art che arrivano dalla rete:

CAPTAIN AMERICA CIVIL WAR: SCREENSHOT DAL TRAILER [LEAKED]

Captain America Civil War fan art 2

Captain America Civil War: quale tecnologia userà Spider-Man?

Captain America Civil War 1

Daniel Radcliffe e James McAvoy ci svelano Victor Frankenstein

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Daniel Radcliffe e James McAvoy ci svelano Victor Frankenstein

La 20th Century Fox ha diffuso due interviste video a Daniel Radcliffe e James McAvoy, i protagonisti di Victor Frankenstein, il nuovo fantasy in arrivo a Novembre.

DANIEL RADCLIFFE NEL PRIMO TRAILER DI VICTOR FRANKENSTEIN

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Frankenstein 1La storia è raccontata attraverso il punto di vista di Igor. Offre molti retroscena del passato sull’uomo che era prima di incontrare Victor (Frankenstein). Nella loro relazione c’è una sorta di lotta per determinare chi è il carattere dominante della coppia, ed è questo che distingue questa pellicola dalle altre. Parla della natura della creazione per certi versi. Victor dà a Igor una nuova vita all’inizio del film in modo che lui possa essere visto come una sua creazione e poter rendere così omaggio al suo creatore.

Il film Frankenstein è diretto da Paul McGuigan e vede nel cast oltre all’attore anche James McAvoy e Jessica Brown Findlay.  La pellicola si basa su una sceneggiatura scritta da Max Landis e l’uscita del  film è prevista per il 17 ottobre 2015.

8mila metri di morbidezza

Questi scalano l’Everest e io a metà della prima giornata di Festival c’ho già l’affanno, l’intestino bloccato e gli occhi iniettati di sangue. Il film che apre la kermesse parla di un nugulo di uomini durissimi che conquistano la vetta della montagna più pericolosa del mondo rischiando di morire veramente male – e riuscendoci, in gran parte. Non me dite che è spoiler che ve piscio sui pantaloni – e non solo ne sono felici, ma pagano pure, e tanto, per andare incontro a una fine barbina cantando ‘Hakuna Matata’.

Ditemi voi perché dovrei empatizzare con questi idioti, che fanno sembrare un premio di sagacia il protagonista di Into the Wild. Evvabbè, direte voi, ma in fondo il cinema…

In fondo il cinema un cazzo. E’ tratto da una storia vera, il che sono dieci punti in meno, come minimo.

VENEZIA 72: EVEREST, RECENSIONE DEL FILM CON JAKE GYLLENHAAL

Jake Gyllenhaal è il più tosto e maschio di tutti, e per compiacere le signore, grazie a un fisico forgiato da mesi di serrato allenamento e alle finezze di una sceneggiatura scritta con le scorregge riesce a prendere il sole in mutande a settordicimila metri senza patire il freddo. Come andrà a finire non ve lo devo veramente dire, dai.

Comunque, a proposito di grandi imprese, ne ho anch’io una da compiere. Devo assolutamente comprare la carta igienica prima della proiezione successiva, che il padrone dell’appartamento che m’hanno affittato non deve essere proprio il massimo della generosità e non ha fornito nemmeno i beni di prima necessità. E la carta igienica al Lido vale più di una bombola d’ossigeno in cima alla vetta.

Quindi lascio la proiezione dieci minuti prima che si concluda il film, anche perché sinceramente sono tutti bardati con tute, scarponi, cappelli e occhialoni e non se capisce più chi minchia è morto e chi no. Tranne la giapponese, ma quella in un film americano è una minoranza etnica e che sarebbe schiattata era chiaro dai primi cinque minuti di pellicola.

Vado all’emporio in cerca di una spesa rapida e mi ricordo con orrore che gli esercenti del Lido agiscono come se non ci fosse un Festival, ovvero con la velocità di un bradipo sotto l’effetto di una pasticca andata a male. Mezz’ora per un pacco di carta da culo, uno di Scottex e du etti de prosciutto crudo. Magro, che se i film fanno tutti cagare come quello di stamattina è meglio stare attenti all’alimentazione, o l’intestino rischia di sbloccarsi pure troppo, e tutto insieme. E io, al contrario de quelli là, a fine settimana ci voglio arrivare.

(Ang)

Primo giorno di Festival, primo film da vedere. Siccome so ‘na cacacazzi noiosa (mica glamour come il mio fido compare) vado a vedere il film che apre la sezione Orizzonti, nota per trattare temi sempre molto gioiosi e felici come ad esempio un marito malato di tumore.

Bene. Insomma, mi metto in fila -che fortunatamente scorre agevole- ed entro. Il film in questione è ‘Un monstruo de mil cabezas’ del messicano Plà, che non è un’espressione esotica di insulto ma è proprio il cognome del regista. La temperatura della sala, per chi ha fiducia nel domani, vi confermo che continua ad aggirarsi attorno a quella dell’oceano Atlantico nei punti più profondi, quindi smettetela con questo ottimismo! Mi copro come una vecchia con la pleurite e inizio la visione. Inizio la visione. Inizio la visione.

Volevo solo dirvi in maniera cretina che ho trovato questo film un tantino ripetitivo, nelle dinamiche, nelle tematiche, anche se ha spunti interessanti. Ma finiamola qui che non sia mai che si parli di robe tecniche in un luogo deputato a serissime amenità.

VENEZIA 72, FOTO: DIANE KRUGER, ELIZABETH BANKS, PAZ VEGA

Dopo volevo recuperare quello di apertura ma mi lascio prendere dai commenti dei colleghi e non me la sento di scalare st’Everest, che già uscita dalla sala e invece di accendermi una sigaretta mi sono data fuoco con l’accendino per scaldarmi, per cui niente, vado a vedere sto film delle giornate degli Autori. Arrivo bel bella e la fila pare quella per andare a Fregene, e inizio a sospettare che il panorama sia pure lo stesso. Per cui, faccio elegantemente il gesto dell’ombrello e mi rifugio al terzo piano a lavorare, in attesa dei filmetti della serata. Ma mi attende una sorpresa: il tè tailandese della sala stampa. Ve lo giuro, lo so che pensate io sia un’emerita cazzona, ma novità dell’edizione 2015 queste fantastiche provettone aromatiche, messe a disposizione dei poveri giornalisti nella variante rosa, camomilla e poinonmiricordo, in versione calda-fredda. Purtroppo non faccio in tempo a farmene dare un po’, anche se il mio amato collega Emanuele Rauco insiste per farmene provare un goccetto. La cosa fantastica è che queste provette trasparenti sono di dimensione di una lacca per capelli, e hanno il tappo rosa che si svita. Per cui quando qualcuno si attacca per bere tu non capisci se si sta suicidando con l’esame delle urine formato famiglia o se sta sperimentando una nuova dieta Dukan fatta con bibitoni in un nuovo packaging fashion (che ce po’ stà perché quelli che la seguono girano con ste bottiglie disgustose che penso dimagriscano per il dolore di portarsele dietro).

Sento le urla dal red carpet, è arrivata la madrina. Ve vorrei dire il suo cognome ma ancora non è capodanno.

Per cui vado. A-E-I-O-U ipsilon!

(Vì)

NOTA: Ringraziamo anche Marco Lucio Papaleo e Serena Catalano per l’orrenda foto della provetta. Dio li abbia in gloria, a ‘sti ragazzi.

Steven Spielberg e la DreamWorks lasciano la Disney?

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Steven Spielberg e la DreamWorks lasciano la Disney?

Il regista Steven Spielberg, come molti di voi sapranno sarà presto al cinema con l’atteso Bridge of Spies, ma oggi arriva la notizia dal The Hollywood Reporter che la “sua” DreamWorks Pictures porrò fine al suo accordo di distribuzione alla fine del prossimo anno con l’uscita dell’annunciato Fantasy da lui diretto The BFG. Secondo la fonte, pare che la “situazione siamo piuttosto tesa” e il noto giornale sostiene che Spielberg avrebbe così già deciso di porre fine all’accordo.

Inoltre sembra che il nuovo partner di distribuzione della casa con ogni probabilità sarà la Universal Pictures, che diventerebbe il terzo partner dello storico marchio dopo Paramount e Disney. Al momento parlare di un accordo però sembra al quanto prematuro.  Tuttavia lo studios è pronto a dare il benvenuto alla casa che ha prodotto successo al Box office per decenni, non ultimo il franchise di Transformers; senza dimenticare che Steven Spielberg è il produttore esecutivo di Jurassic World, il più grande incasso dell’anno della Universal Pictures.

Josh Gad sarà Roger Erbert in Russ & Roger

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Josh Gad è stato scelto per interpretare il celebre critico cinematografico Rogert Erbert in Russ & Roger, biopic che racconterà il rapporto del tutto particolare tra il giornalista e il regista Russ Meyer. A interpretare il secondo è già stato confermato Will Ferrell.

Meyer e Erbert sono stati amici per tutta la loro vita, fino alla morte del primo nel 2004. Rogert Erbert invece è deceduto nel 2013, alla fine di una lunga e pubblica malattia contro il cancro.

Diretto da Michael Winterbottom, Russ & Roger è stato scritto da Chris Cluess e uscirà nel 2016.

Fonte: CS

 

 

Venezia 72: Jake Gyllenhaal e il giorno più freddo del Festival

La 72a Mostra del Cinema di Venezia inizia ufficialmente oggi 2 settembre, e con molta probabilità possiamo già parlare del giorno più freddo dell’intero festival. Purtroppo per noi giornalisti che siamo qui sul posto non è nulla che abbia a che fare con le condizioni atmosferiche, che anzi continuano a metterci a dura prova. Temperature asfissianti durante il giorno, cappa stagnante di notte, insomma una calura continua. A rinfrescare il tutto ci pensa Baltasar Kormákur, che porta al Lido il film inaugurale, Everest. Come potete facilmente intuire dal titolo parliamo proprio di un’opera ambientata interamente sulla catena dell’Himalaya, un’avventura a tratti claustrofobica alla ricerca della vetta assoluta del monte Everest (per saperne di più ecco la nostra recensione). Nonostante il film sia stato pensato e girato in 3D, all’interno della Sala Darsena di Venezia ci è sembrato di assistere a una proiezione 4D, poiché l’aria condizionata regolata su “a palla” ha contribuito all’esperienza generale.

EverestA quanto pare è davvero impossibile ottenere una via di mezzo fra il sole cocente dell’esterno e il circolo polare artico degli interni; e si, interni, al plurale, poiché pressoché tutte le aree al chiuso del festival godono di aria condizionata impostata a -4 gradi, eccezion fatta per la sala delle conferenze stampa. Sala inaugurata, diciamo così, proprio da Kormákur e il suo cast stellare quasi al completo: a sfilare dietro i microfoni Jason Clarke, John Hawkes, Emily Watson, ma soprattutto Josh Brolin e un elegantissimo Jake Gyllenhaal, con capelli impomatati, barbona e cravatta. Everest non tratta certo argomenti originali all’estremo, anzi la sceneggiatura ha più di un problema, inoltre “sono stati scritti diversi libri sugli eventi raccontati nel film” ha ricordato il regista, il cuore del progetto non era infatti avere un nuovo punto di vista soggettivo, “mi piaceva l’idea di raccontare di un gruppo sfaccettato di persone, dalla guida esperta al semplice appassionato, dal leader al competitor”.

Partendo inoltre da una storia rigorosamente vera, “proprio per questo motivo volevo dare molto risalto all’umanità dei personaggi, persone che come tutti commettono errori, anche gravi” ha continuato Kormákur. La realtà della storia è stato un elemento che ha alzato notevolmente la difficoltà degli attori, “hai una grande responsabilità quando devi dare volto e voce a una persona che non c’è più” ha detto Jake Gyllenhaal, “la famiglia di Scott mi ha anche contattato poiché aveva paura della mia potenziale interpretazione.” Nonostante i fatti realmente accaduti, il cinema è anche finzione, è effetti visivi, computer grafica, ma il regista assicura che la maggior parte del materiale è stato girato su vere location, come ad esempio in Khatmandu in Nepal o addirittura in Val Senales sulle Dolomiti, perché “girando su set reali, si regala al pubblico un senso di realtà maggiore.”

“Lo spettatore doveva sentirsi lì, sulle montagne insieme ai protagonisti, capire a fondo lo sforzo, la fatica ma anche la bellezza della natura. Abbiamo girato in studio solo le scene più difficili e pericolose, ma non ci siamo tirati indietro neppure di fronte ai -60, talvolta. Spero che il pubblico apprezzerà il nostro lavoro.” Soltanto le sale (dei cinema, più che dei festival) potranno rispondere a questa domanda, nel frattempo torniamo tristemente ai trenta gradi della laguna, e al suo 60% di umidità. In fondo poteva andare peggio, poteva piovere.

Operazione U.N.C.L.E. da oggi al cinema, una nuova featurette

Operazione U.N.C.L.E. da oggi al cinema, una nuova featurette

Ecco una nuova featurette di Operazione U.N.C.L.E. diretto da Guy Ritchie con Henry Cavill e Armie Hammer e da oggi al cinema.

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Sullo sfondo della guerra fredda, l’agente della CIA Solo e l’agente del KGB Kuryakin devono mettere da parte le ostilità tra i due team e collaborare per cercare di fermare una misteriosa organizzazione criminale avente lo scopo di destabilizzare il fragile equilibrio mondiale attraverso l’utilizzo di armi tecnologiche e nucleari. L’unica speranza è rappresentata dalla figlia di un noto scienziato tedesco scomparso, la chiave per infiltrarsi all’interno dell’organizzazione.

In Operazione U.N.C.L.E. il personaggio di Henry Cavill (Man of Steel) sarà Napoleon Solo, mentre Armie Hammer (The Social Network) interpreterà Illya Kuryakin, con loro Hugh Grant (Cloud Atlas) nei panni di Waverly. Nel cast anche Alicia Vikander (Anna Karenina), Elizabeth Debicki (Il grande Gatsby) e Jared Harris (Sherlock Holmes: Gioco di ombre). Operazione U.N.C.L.E. è scritto da Guy Ritchie e Lionel Wigram, che sono anche i produttori insieme a John Davis (Chronicle) e Steve Clark-Hall (RocknRolla, Sherlock Holmes). David Dobkin invece è il produttore esecutivo.

Nell serie originale, Robert Vaughn era Napoleon Solo e David McCallum interpretava Illya Kuryakin; i due erano agenti speciali della United Network Command for Law Enforcement (U.N.C.L.E.) che combattevano contro le forze della Technological Hierarchy for the Removal of Undesirables and the Subjugation of Humanity (T.H.R.U.S.H.).

Venezia 72, Foto: Diane Kruger, Elizabeth Banks, Paz Vega

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Si inizia nel segno delle donne Venezia 72, il Festival di Venezia 2015 arrivato alla sua settantaduesima edizione. Infatti la mattinata ha visto protagonista le giurate che rispondono al nome di Diane Kruger, Elizabeth Banks, Paz Vega. Ma ovviamente non solo. Tutte le foto:

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(Foto di Aurora Leone)

La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

Everest: recensione del film con Jake Gyllenhaal #Venezia72

Everest: recensione del film con Jake Gyllenhaal #Venezia72

E’ stato presentato fuori concorso alla 72° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Everest, il thriller diretto da Baltasar Kormákur, con protagonisti Jake Gyllenhaal e Josh Brolin. 

Si usa spesso dire che il viaggio conti più della meta finale, che ogni punto di arrivo sia soltanto l’espediente per vivere nuove esperienze lungo il cammino. Sul monte Everest, uno dei luoghi più affascinanti, suggestivi e pericolosi del Pianeta, si guarda tutto da una prospettiva opposta e contraria. Ciò che conta più della fatica, della morte, e dunque della vita stessa, è raggiungere e toccare la vetta, come coronamento estremo di ogni obiettivo, risultato, sogno e desiderio. Un’impresa simbolica che possa funzionare da esempio, che possa ispirare anche gli altri a spingersi oltre i limiti nel quotidiano (si veda la storia di Doug Hansen), oltre che a ritrovare se stessi e i valori essenziali dell’esistenza (Beck Weathers impersonato da Josh Brolin).

Questo messaggio è il cuore pulsante di Everest, che attraverso la vera storia dell’alpinista Rob Hall e dei clienti della sua Adventure Consultans, semplici appassionati disposti a tutto pur di conquistare il tetto del mondo, ripercorre le tappe fondamentali della storica scalata del 10 maggio del 1996. Una spedizione diretta agli 8.848 metri del monte più alto della Terra funestata da errori umani, sfortuna e violente tempeste improvvise di vento e neve, ma soprattutto segnata dall’incredibile determinazione dei partecipanti.

Everest

Il risultato è un film scritto a quattro mani da William Nicholson (Il Gladiatore, Les Misérables, Unbroken) e Simon Beaufoy (The Millionaire, 127 Ore, Hunger Games: La Ragazza di Fuoco) che si lascia guardare con facilità senza essere sboccatamente un blockbuster. I ritmi sono altalenanti e non si può parlare di una componente action dominante; esistono piuttosto momenti ricchi di tensione, soffocanti, seminati in due parti ben distinte. Una prima adventure funzionale e interessante, una seconda survival invece già vista sul grande schermo forse troppe volte, emblema di una sceneggiatura eccessivamente didascalica e priva di reali, originali idee.

Un peccato, a fronte di un comparto visivo imponente che ha un compito ben preciso: mostrare la natura brutale della catena dell’Himalaya sia con taglio documentaristico che cinematografico, con l’aggiunta del 3D stereoscopico. La tecnologia tridimensionale dona alle immagini una profondità di campo davvero eccezionale, rendendo giustizia ai vuoti e agli spazi della catena montuosa, ma solo durante le battute iniziali; man mano tende a perdere intensità e dunque anche senso della sorpresa.

La vera impresa di Baltasar Kormákur, già regista di Contraband e 2 Guns, è però bilanciare un cast stellare e di altissimo livello, che infatti gli riesce per metà. Jason Clark e Josh Brolin riescono a spiccare su tutti anche grazie ai loro ruoli, più approfonditi rispetto agli altri, mentre restano un po’ più nell’ombra Jake Gyllenhaal, penalizzato da un personaggio di contorno, Keira Knightley, Sam Worthington e Robin Wright, trasformati in pedine da utilizzare solo all’occorrenza. Dettagli di un’opera adatta a qualsiasi tipo di pubblico, particolarmente consigliata agli amanti dell’avventura, dell’alta quota e delle imprese impossibili.

Venezia 72: Francofonia, trailer del film di Aleksandr Sokurov

Venezia 72: Francofonia, trailer del film di Aleksandr Sokurov

Ecco il trailer internazionale di Francofonia, nuovo film di Aleksandr Sokurov presentato in Concorso al Festival di Venezia 2015.

Francofonia è la storia di due uomini molto particolari: Jacques Jaujard, direttore del Museo del Louvre di Parigi dal 1940, e il gerarca nazista Conte Wolff-Metternich, responsabile dei beni artistici nella Francia occupata durante la Seconda Guerra Mondiale. Com’è noto, Jaujard salvò numerose opere d’arte dalla razzia nazista.

Francofonia esplora la relazione tra arte e potere, il Louvre quale esempio vivido di civiltà e ciò che l’arte ci racconta su noi stessi, sul genere umano, pur nel corso di una guerra mondiale.

Ad interpretare i due protagonisti, Sokurov ha chiamato Louis Do de Lencquesaing (Madame Bovary di C. Chabrol), nel ruolo di Jacques Jaujard e l’attore teatrale tedesco Benjamin Utzerath nel ruolo del Conte Wolff-Metternich.

Ecco perché Idris Elba non può essere James Bond?

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Ecco perché Idris Elba non può essere James Bond?

L’autore di Trigger Mortis (nuovo capitolo della saga di 007 Spectre, in uscita a settembre), Anthony Horowitz, ha espresso il suo parere contrario al rumor che si è diffuso da diversi mesi in rete in merito a una possibile “successione” di Idris Elba a Daniel Craig nel ruolo di James Bond, definendolo “troppo rude” e “di strada” per la parte.

Horowitz afferma di non farne una “questione di colore” e sostiene che il personaggio di Bond debba essere un “gentiluomo”, cosa che Elba – a suo parere – non sembra. In attesa di sapere chi andrà ad incarnare il volto della super spia nei futuri capitoli della saga, avremo presto modo di vedere il sequel di Skyfall, nelle sale italiane il 5 novembre.

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SPECTRE: FULL TRAILER ITALIANO CON DANIEL CRAIG

Cosa sappiamo sul film Spectre

Spectre è un film di spionaggio del 2015 e il ventiquattresimo della serie James Bond prodotta da Eon Productions. Diretto da Sam Mendes e scritto da Neal Purvis, Robert Wade, John Logan e Jez Butterworth, vede nel cast Daniel Craig nei panni di Bond, accanto a Monica BellucciChristoph WaltzLéa Seydoux, Jesper Christensen, Ralph FiennesNaomie HarrisBen Whishaw, Andrew Scott, Rory Kinnear, Dave Bautista. È stato distribuito da Sony Pictures Releasing. Nel film, Bond viene a conoscenza di Spectre , un’organizzazione criminale internazionale guidata da Ernst Stavro Blofeld (Waltz).

Nonostante inizialmente avesse affermato che non avrebbe diretto Spectre, Mendes ha confermato il suo ritorno nel 2014 dopo che Nicolas Winding Refn ha rifiutato di dirigere; Mendes è diventato il primo a dirigere successivi film di James Bond dopo John Glen . L’inclusione di Spectre e dei personaggi associati segnò la fine della controversia Thunderball , in cui Kevin McClory e Fleming furono coinvolti in lunghe controversie legali sui diritti cinematografici del romanzo; Spectre è il primo film a presentare questi elementi dai tempi di Diamonds Are Forever (1971). Dopo l’ hacking della Sony Pictures, è stato rivelato che Sony ed Eon si sono scontrati per quanto riguarda la finanza, le acrobazie e le location delle riprese; Si stima che Spectre abbia un budget finale di 245-300 milioni di dollari, rendendolo uno dei film più costosi mai realizzati . Le riprese principali sono iniziate a dicembre 2014 e sono durate fino a luglio 2015, con location delle riprese tra cui Austria, Regno Unito, Italia, Marocco e Messico.

Fonti: The Hollywood Reporter, ComicBookMovie

Day Zero: La sfiga è un mostro dagli occhi verdi che dileggia la carne di cui si nutre

Venezia, the Day Zero. Ovvero come partire con la piega del parrucchiere, vestita carina, allegra e sorridente e arrivare con la scoliocifosi e i capelli attaccati al viso come se avessi fatto ore di jogging sulla spiaggia. I critici sanno che il momento di arrivo al lido non è mica una passeggiata per signorinelle. Devi sollevare una valigia (della quale vi abbiamo già parlato, n.d.a.) che rinnegherai come Pietro per ben tre volte (appena ti accingi a trascinarla: ‘ho fatto io questa zavorra per sommozzatori? Giuro no!’; durante lo sbarco ‘non può essere mia, ma diamine avevo messo due cosette!, aiutatemi per favore!’; prima del ritorno ‘l’anno prossimo non esiste uno schifo del genere, piuttosto due jeans e un paio di scarpe!’); arrivare a casa, e se non sei habitué o hai dovuto cambiarla per qualche motivo anche quelle son prove dure da affrontare. Perché spesso i critici prendono le case a scatola chiusa, fidandosi di qualche fotina messa sui siti, dalle quali devi ricostruì tipo ‘na scena del crimine (ma avete notato anche voi che per gli annunci ogni volta pare che chi scatta c’ha l’Alzheimer o qualcuno gli ha tirato un calcio nel sedere che la foto è mossa, fuori fuoco oppure ha un angolazione tipo arte moderna?).

VENEZIA 72: ELISA SEDNAOUI, BELLISSIMA MADRINA DELLA MOSTRA [FOTO]

Insomma, oltre alla valigia, il gioco si fa duro quando apri la porta di casa. Che poi di solito sono case vecchie, arrangiate alla meno peggio, per vacanze al mare che definirle spartane è un signor complimento. Per carità alcune sono anche graziose, ma se ti dice male puoi finire in case agghiaccianti. Noi l’anno scorso abbiamo avuto la casa dei sette nani (che giuro abbiamo amato), e lo dovevamo sospettà visto che stava dietro a via Dandolo che non molti sanno ma esiste una variante della storia di Biancaneve, girata al lido, in cui Dandolo era il nano maligno che, geloso di Biancaneve, cucinava solo sarde in saor perché lei era allergica al pesce.

Vabbè mo’ smettetela di fare i soliti maliziosi.

Dicevamo, le case, insomma questa era una mansarda che si abbassava in altezza, per cui in certi punti o giravi in ginocchio, tipo in punizione, oppure non ci potevi entra’.

Questo per farvi capire quanto dure siano le prove che il povero critico deve sopportare per potè lavorà, o semplicemente per l’amore che prova per i film.

Per cui, trattateci bene. Che rischiamo l’estinzione a ogni Festival.

(Vì)

SPECIALE VENEZIA 72

Che prima di fare questo mestiere pure io l’arrivo a Venezia lo immaginavo come voi. Elegantemente su una Lancia, salutando gli astanti anche se nessuno ha la minima idea di chi cazzo sei. E loro che scattano foto, comunque, che non si sa mai: potresti essere uno famoso. E ogni anno mi ci frega. Mi torna in mente questa scena e mi dimentico che la realtà è ben diversa. Vaporetti affollati che nemmeno i pullman diretti ai campi di Skynet, umidità del cazzo e subito la corsa alla conquista dell’accredito e delle chiavi di casa, che spesso non funzionano e – come nel caso mio quest’anno – quasi si spezzano nella serratura. E andiamo avanti. Entri e ti rendi conto che in frigo non c’è nemmeno Zuul. Purtroppo non c’è nemmeno Dana e a guardare bene proprio non c’è un cazzo, che uno, alle perse, si accontenterebbe pure di quello. Quindi assalto al supermercato, senze nemmeno poter contare sul leggendario Billa che è stato soppresso (una prece) a favore di un banale e globalizzatissimo Conad. Per senso di rispetto nei confronti del defunto Billa non posso cedere, dunque mi rivolgo a empori e negozietti sparsi: un’insalata di qua, un etto di crudo di là, un sapone di su, una bottiglia d’olio di giù, arrivando a casa più carico della Magnum dell’Ispettore Callaghan. A proposito del sapone: è un pezzo di Marsiglia, mi serve per tentare di pulire una camicia bianchissima che durante il viaggio in valigia (quella bestiale del post precedente) si è intrisa misteriosamente di una sostanza rosa e non meglio identificata che ricorda proprio – tanto per rimarcare la citazione – la melma empatica dei Ghostbusters. Visto che è empatica, chissà che succede se bestemmio. A proposito dell’olio. Proprio davanti alla porta di casa mi scivola la busta che ne contiene la bottiglia, che pensa bene di deflagrare in mille pezzi intingendo ben bene pavimento e resto della spesa, compreso il sapone di Marsiglia. Me sa che non è il caso che ce lavo la camicia. Nel tentativo di asciugare mi rendo conto che l’appartamento manca anche di una qualsivoglia forma di materiale igienico, sia in bagno che in cucina. Sconsolato da questa serie di orrende esperienze e rivelazioni lascio casa bisunta e corro a tentare di vedere la serata di pre-apertura, dedicata a Orson Welles. Una versione lunga e restaurata di Otello più la ricostruzione dell’incompiuto Il mercante di Venezia, con tanto di esecuzione del commento sonoro dal vivo. Bella roba insomma, che alla fine qui ci veniamo per il cinema no? Faccio la prima chilometrica fila del festival. Entro sgargiulo e il tipo mi dice: ‘no, è solo su invito’. Mi metto da un lato. Arriva Tatti Sanguineti, senza invito. Fa un po’ di bagarre e lo lasciano passare. Mi infilo dietro. Il tipo prova a bloccarmi e lo guardo (pensando alla camicia da gettare e all’olio del frantoio fin troppo frantumato) con gli occhi da Lupo Mannaro romano a Venezia, ringhiando ‘hai fatto entrare un accreditato‘. Molla la presa e mi lascia entrare immantinente. Basta poco, che ce vò.

Per la cronaca, sono arrivato veramente su una Lancia, ma è un’altra storia

(Ang)

Karen Gillan entra nel cast di The Circle

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Anche la rossa Karen Gillan si è unita al già nutrito cast di The Circle. La produzione del film comincerà questo mese in California. Il personaggio della Gillan è quello di Annie, una componente del circolo.

The Circle diretto da James Ponsoldt (The Spectacular Now), è un adattamento dall’omonimo romanzo di Dave Eggers (dell’autore è anche A Hologram for the King, la cui trasposizione, diretta da Tom Tykwer, vede tra i protagonisti ancora una volta Tom Hanks).

In The Circle Boyega interpreterà Ty, il ragazzo-prodigio del “Cerchio”, la più influente azienda al mondo nella gestione di informazioni sul web. Lui e una dipendente (la Watson) sviluppano una relazione mentre iniziano a manifestarsi gli inevitabili problemi di esistenza in un’era digitale in cui occorre rinunciare alla propria privacy per un regime di trasparenza assoluta.

Il film è prodotto da Hanks e dalla Playtone di Gary Goetzman, insieme alla Likely Story di Anthony Bregman, Ponsoldt e a Walter Parkes e Laurie Macdonald della Image Nation. La Image Nation Abu Dhabi finanzia completamente il progetto. Le riprese del film inizieranno a settembre in California.

Fonte: CS

Mario Monicelli a Venezia 72: restaurato Vogliamo i Colonnelli

Mario Monicelli a Venezia 72: restaurato Vogliamo i Colonnelli

Nel centenario della nascita di MARIO MONICELLI, autore tra i più amati del nostro cinema, la CINETECA NAZIONALE porta in prima mondiale alla 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, nella sezione Venezia Classici, il restauro di uno dei suoi titoli meno conosciuti: uscito nel 1973, invitato in concorso al Festival di Cannes ma “oscurato” dal successo di scandalo de La grande abbuffata, VOGLIAMO I COLONNELLI è infatti, nella fittissima filmografia monicelliana, uno tra gli episodi più dimenticati. Ispirato a fatti ben vivi nella memoria dell’epoca (dal “Piano Solo” del generale De Lorenzo al “golpe Borghese” alla dittatura militare in Grecia), il film racconta – come spiega il sottotitolo – la “cronaca di un colpo di Stato” guidato dall’onorevole Giuseppe Tritoni della Grande Destra (interpretato da Ugo Tognazzi), con la complicità di una “armata Brancaleone” di militari in servizio e in pensione.

vogliamo i colonnelli 2Più che una commedia all’italiana, un’autentica, scatenata “farsa alla Keaton“, come la definì lo stesso Monicelli in un’intervista a Sergio Toffetti raccolta nel volume Lo sguardo eclettico (Marsilio, 2011): “Con Age e Scarpelli l’abbiamo costruita prendendo spunto dai giornali che adombravano la faccenda. C’era quel generale con il monocolo, De Lorenzo, che era già una macchietta, c’era quello che voleva fare un golpe con la guardia forestale, così decidemmo di spingere al massimo e ci divertimmo, anche perché il colpo di stato in Italia non era credibile, o meglio lo era ma non lo era”. Accanto a Tognazzi, un “esercito” di caratteristi (da Antonino Faà di Bruno a Camillo Milli) e di non attori, come Giancarlo Fusco e il fondatore del “Male” Pino Zac, dà vita a una galleria di irresistibili cialtroni cui Age e Scarpelli (con un lavoro sulla “lingua destrorsa” degna dell’epopea di Brancaleone) offrono battute memorabili: dal “barracuda volante” Barbacane, trevigiano col mito del romanesco (perché “il veneto ciacola, il romano azzanna“) alla contessa d’Amatrice, al colonnello Automatikos.

Il film – proseguiva Monicelli – dovrebbe essere dato nelle scuole di cinema, perché chi vuol fare il regista deve imparare innanzitutto la farsa: chi sa fare la farsa, sa fare tutto. Perché è complicatissima: è difficile tenere i toni, dirigere gli attori, reggere i ritmi”. Oltre che una farsa, però, Vogliamo i colonnelli – come notava il suo autore in un’intervista riportata nel pressbook dell’epoca – “è un film di fantapolitica, una satira: attraverso la storia di un gruppo di militari trucibaldi, intendo mettere in guardia i cittadini contro l’inganno in cui potrebbero cadere”. Per questo – continuava Monicelli – al momento di chiudere il film la scelta era caduta su un finale amaro: “La prima idea è stata quella di un finale “positivo” con bandiere rosse vincitrici. Ma allora, ci siamo detti, è inutile fare il film. Noi volevamo, infatti, far suonare una campana. Dire allo spettatore e quindi al cittadino di fare attenzione, di essere vigilante…”

Il restauro di Vogliamo i colonnelli è promosso da CSC – Cineteca Nazionale in collaborazione con Dean film.

Venezia 72: Elisa Sednaoui, bellissima madrina della Mostra [foto]

Ecco le foto per cui ha posato la bellissima madrina della 72ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Elisa Sednaoui, ieri mattina al Lido.

(Foto di Aurora Leone)

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La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

iZombie 2: promo ufficiale della nuova stagione

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iZombie 2: promo ufficiale della nuova stagione

Il network americano della The CW ha diffuso il full promo di iZombie 2, l’atteso secondo ciclo di episodi della serie televisiva di successo che ritornerà in onda ad Ottobre.

Minority Report: foto promozionali della serie tratta dal film di Steven Spielberg

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Il network americano della FOX ha diffuso le foto promozionali di Minority Report, la nuova serie televisiva tratta dall’omonimo film di Steven Spielberg e a sua volta basato sull’omonimo racconto di Philip K. Dick, noto in italiano come Rapporto di minoranza.

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Minority Report è una serie televisiva statunitense di fantascienza ideata da Max Borenstein, che sarà trasmessa dalla Fox dal 21 settembre 2015.

Nel 2065, a Washington, il dipartimento precrimine della polizia, il quale sfruttava le capacità precognitive di tre bambini, definiti precogs, per cercare di impedire il verificarsi di crimini futuri, è ormai chiuso da dieci anni. Uno dei precogs, Dash, tuttavia, ancora tormentato dalle visioni, decide di ritornare a collaborare con la polizia per cercare di impedire gli omicidi di cui viene a conoscenza. Inizia quindi a collaborare con la detective Lara Vega, anche se le sue visioni sono solo frammentarie, essendo la sua abilità condivisa con quella del fratello gemello Arthur, anche lui precog, con il quale non è più in contatto da tempo.

Hotel Transylvania 2: i character poster italiani

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Hotel Transylvania 2: i character poster italiani

Ecco i character poster di Hotel Transylvania 2, sequel del fortunato film diretto da Genndy Tartakovsky che torna a raccontare una nuova mostruosa avventura di Drac e company.

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Hotel Transylvania 2Nel film torneranno tutti i personaggi (e i doppiatori) del film originale: Mavis, Jonathanm, Frank e Wayne il Lupo e Murray la Mummia.

Brooks ha dichiarato che Vlad non “tratta con molto rispetto Dracula e questo creerà diversi episodi divertenti.”

Diretto da Genndy Tartakovsky, Hotel Transylvania 2 uscirà negli USA il 25 settembre 2015.

Sono tornati! Dopo averci conquistato e divertito mostruosamente ormai vampiri e lupi mannari non ci fanno più paura!

Nuove avventure per il Conte Dracula, sua figlia Mavis, i coniugi Frankenstein, la famiglia di lupi mannari composta da Wayne e Wanda, Murray la mummia e Griffin, l’uomo invisibile. Gli irresistibili mostri, già protagonisti del primo divertente film “Hotel Transylvania”, tornano al completo in questo sequel che li vede alle prese con un nuovo misterioso arrivato.

Scream Queens: foto della nuova serie dal creatore di American Horror Story

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Il network americano della FOX ha diffuso le foto promozionali di Scream Queens, la nuova serie dal creato di American Horror Story, Ryan Murphy, in collaborazione con Brad Falchuk e Ian Brennan. Protagonisti un cast d’eccezione composto da Emma Roberts, Jamie Lee Curtis, Lea Michele, Abigail Breslin e tanti altri.

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La serie andrà in onda su Fox USA dal 22 settembre 2015 per 15 episodi. Grace Gardner è appena arrivata all’università di Wallace e desidera entrare a far parte della confraternita Kappa, gestita da Chanel Oberlin, una delle ragazze più popolari della scuola. Chanel è spesso in conflitto con la preside Munsch, che non approva i suoi metodi e le impone di accettare ogni tipo di studente nella confraternita. Mentre le nuove studentesse vengono sottoposte a crudeli riti di iniziazione, un killer, vestito come la mascotte della scuola Red Devil, semina terrore nel campus. Proprio come vent’anni prima, quando una ragazza della Kappa era stata trovata morta nella vasca da bagno.

Venezia 72, Everest: tiepida accoglienza per il film con Jake Gyllenhaal

E’ il gran giorno del film d’apertura del Festival di Venezia 2015, arrivato alla sua settantaduesima edizione e questa mattina la stampa ha visto Everest, l’atteso film che darà il via alla Mostra d’Arte Cinematografica. Ebbene a quanto pare il film ha ricevuto un’accoglienza piuttosto tiepida, niente applausi e niente fischi. Dai primi commenti la pellicola è descritta come un film con un’ottimo inizio action e una seconda parte survival già vista. Punto di forza invece è la storia, realmente accaduta. Ora no resta che aspettare il cast del film per la conferenza stampa.

LEGGI ANCHE: Everest Teaser Trailer Italiano del film con Jake Gyllenhaal

Ispirato agli incredibili eventi riguardanti il tentativo di raggiungere la vetta della montagna più alta al mondo, Everest documenta il formidabile viaggio di due diverse spedizioni spinte oltre i loro limiti da una delle tempeste di neve più feroci mai viste dal genere umano.

Con la loro tempra e il proprio coraggio messi a dura prova dagli elementi più impietosi del pianeta, gli scalatori dovranno superare ostacoli quasi invalicabili e la loro eterna ossessione diventerà una lotta all’ultimo respiro per la sopravvivenza. L’epica avventura vede nel cast Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright , Michael Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson e Jake Gyllenhaal.

Everest è diretto da Baltasar Kormákur (“2 Guns”, “Contraband”) e prodotto da Tim Bevan di Working Title Films, Eric Fellner, Brian Oliver di Cross Creek Pictures e Tyler Thompson, insieme a Nicky Kentish Barnes e Kormákur.

Universal Pictures e Walden Media presentano Everest, in associazione con Cross Creek Picture, adattato per lo schermo da William Nicholson (“Il Gladiatore”) e dal premio Oscar® Simon Beaufoy (“The Millionaire”).

Il film è stato girato in Nepal nelle colline pedemontane dell’Everest, sulle Alpi italiane e presso gli Studios di Cinecittà a Roma e i Pinewood Studios nel Regno Unito.
Universal distribuirà Everest in tutto il mondo.

Padri e Figlie: trailer e poster italiano del film di Gabriele Muccino

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Ecco il trailer italiano di Padri e Figlie (Fathers and Daughters), il nuovo film di Gabriele Muccino che uscirà il 22 ottobre in Italia. Di seguito anche il poster italiano:

Padri e Figlie poster italianoBasato sullo script di Brad Desch, Padri e Figlie racconta il percorso interiore intrapreso dalla trentenne Katie (Amanda Sayfried) per ricomporre le ferite di un’infanzia segnata dalla lontananza dall’amato padre Jake (Russel Crowe); infanzia della quale si ricomporranno i tasselli più importanti e decisivi.

Il film vanta un cast decisamente all-star che comprende, oltre a Russel Crowe e Amanda Sayfried, anche Aaron Paul, Bruce Greenwood, Diane Kruger, Jane Fonda, Janet McTeer, Octavia Spencer, Quvenzhané Wallis Kylie Rogers. Come ha preannunciato lo stesso Gabriele Muccino su Twitter, presto saranno disponibili anche i trailer in lingua anglosassone e italiana.

Criminal Minds 11: primo promo ufficiale della nuova stagione

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Guarda il primo promo ufficiale di Criminal Minds 11, l’undicesima attesissima stagione dello show di successo trasmesso dal network americano della NBC:

Boba Fett: un teaser fan made per la spin-off

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Boba Fett: un teaser fan made per la spin-off

Boba Fett è il protagonista del teaser fan-made che vi proponiamo di sotto diretto da Eric Demeusy.

Intitolato Star Wars: The New Republic Anthology, la clip mostra un notevole valore nella produzione, nei costumi e negli effetti visivi di gran lunga superiore a molti altri fan film dello stesso genere. Forse questo prodotto di così buona qualità potrebbe contribuire a convincere Disney e Lucasfilm a continuare a lavorare a quella sfuggente possibilità di uno spin-off su Boba Fett, quello che doveva essere diretto da Josh Trank di Chronicles e Fantastic Four.

Once Upon a Time 5: promo poster, ecco Merida e il suo Arco [Video]

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Il network americano della ABC  ha diffuso un promo poster di Once Upon a Time 5, e protagonista questa volta è Merida e il suo arco, per chi non la conoscesse Merida è il nuovo personaggio dalle fiabe Disney, infatti è la protagonsta del film d’Animazione Ribelle – The Brave.

ONCE UPON A TIME 5: IL CAST A CAMELOT NELLO NUOVE FOTO DAL SET

Brides of Dracula: le Spose di Dracula, la nuova serie NBC

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Brides of Dracula: le Spose di Dracula, la nuova serie NBC

Dopo la cancellazione definitiva di Constantine, il network americano della NBC ci riprova con il soprannaturale con Brides of Dracula, il nuovo show incentrato sulle note spose di Dracula. Lo show viene descritto come una rivisitazione sexy della storia di Dracula, in forma di dramma familiare con un trio di forti protagoniste femminili che dovranno concentrarsi sul mantenere le cose in uno stato di ricchezza, prestigio e eredità nella loro famiglia non del tutto tradizionale.

Lo show è stato scritto da Roberto Aguirre-Sacasa e sarà prodotto da Greg Berlanti. Al momento non si hanno ulteriori dettagli dunque non resta che aspettare i primi nomi che daranno vita al cast.

via Deadline

Grey’s Anatomy 12, anticipazioni: cambiano i toni e tante sorprese

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Manca ancora un po’ al debutto di Grey’s Anatomy 12, l’atteso dodicesimo ciclo di episodi della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della ABC. Ebbene oggi arrivano nuove anticipazioni dalle pagine di Variety.

GREY’S ANATOMY 12: PRIMA FOTO DI ELLEN POMPEO COME MEREDITH

La Stagione passata si è chiusa con il salutò di Patrick Dempsey e la nuova stagione inizierà tre mesi dopo il finale dell’ultima, e sarà con un tono più leggero rispetto agli altri anni. In realtà pare che sarà una stagione ricca di romanticismo.

Debbie Allen che interpreta la Dott.essa  Catherine Avery rivela che vedremo ” una stagione e nuova vita sexy oltre i 50″ e sul rapporto con il Dr. Richard Webber commenta così “Abbiamo un rapporto molto caldo. Richard ha ottenuto il suo posto.”

La coppia sarà solo uno dei due fulcri centrali della vita sentimentale nello show in questa dodicesima stagione. Infatti, una fonte vicina allo show a rivelato che la nuova stagione sarà piena di nuovi incontri, flirt e sesso, che sono elementi un po’ di ritorno nella serie, quando l’MD era un posto di incontri nelle sale di guarda di notte, non a caso Mer (Ellen Pompeo) e Der (Dempsey) si sono incontrati in questo modo.

 

Alex (Justin Chambers) e Jo (Camilla Luddington) invece vivono insieme nella loro nuova mansarda; Owen (Kevin McKidd) e Amelia (Caterina Scorsone) stanno esplorando se sono solo amici o amici con benefici; Callie (Sara Ramirez) e Arizona (Jessica Capshaw) sono ancora un discorso a  parte, ma la loro amicizia assumerà un nuovo livello di maturità perché entrambi iniziano ad incontrare nuove persone.

 

Venezia 72: Everest apre la Mostra al Lido

Venezia 72: Everest apre la Mostra al Lido

Sarà Everest (3D), di Baltasar Kormakur ad aprire oggi la 72esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Con il Fuori Concorso, inaugurato proprio da Everest, partono anche le sezioni collaterali della Mostra: Orizzonti sarà aperta dal messicano Un Monstruo de Mil Cabezas di Rodrigo Plà; le Giornate degli Autori dal thriller El Desconocido di Dani de La Torre, mentre per la preapertura della Settimana della critica, c’è Jia di Liu Shumin (uno dei film più lunghi del festival con le sue quattro ore e 40′).

Ecco alcuni dei principali appuntamenti della giornata:

CERIMONIA DI APERTURA (Sala Grande alle 19) a seguire

EverestEVEREST 3D (Film d’apertura Fuori Concorso) di Baltasar Kormakur. Si rievoca la tragedia avvenuta sulla montagna più alta del mondo nel 1996, quando una tempesta causò la perdita di molte vite. Nel cast, fra gli altri, Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright, Michael Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley , Emily Watson e Jake Gyllenhaal.

UN MONSTRUO DE MIL CABEZAS (Orizzonti – Film d’apertura) di Rodrigo Plá (Sala Darsena alle 16.30). Protagonista della storia è una donna in guerra contro una compagnia d’assicurazione, corrotta e inefficiente, che nega al marito una cura necessaria.
EL DESCONOCIDO (Giornate degli Autori – Film d’apertura) di Dani de La Torre (Sala Perla alle 17). Un bancario, nella propria auto, rischia di saltare in aria insieme ai figli se non obbedisce agli ordini di un ricattatore.

‘JIA’ (Settimana della Critica – Evento speciale di preapertura) di Liu Shumin (Sala Perla alle 11.30) – Si racconta il viaggio di due genitori settantenni cinesi nelle città dove vivono i figli, tutti, per un motivo o l’altro, in crisi.

Rizzoli and Isles 6×13: promo dell’episodio

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Il network americano della CBS ha diffuso il promo ufficiale di Rizzoli and Isles 6×13, il tredicesimo episodio della sesta stagione dello show che andrà in onda questa settiman.

Gotham 2: i villain nelle nuove foto

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Gotham 2: i villain nelle nuove foto

Ecco le nuove immagini di Gotham 2 in cui oltre a Gordon (Benjamin McKenzie) possiamo vedere anche i villain della nuova stagione della serie del network Fox.

Gotham è una serie televisiva statunitense ideata da Bruno Heller per il network Fox. Annunciata nel settembre del 2013, la serie, ispirata dai fumetti di Batman, sarà trasmessa dal 22 settembre 2014. Si tratta di un prequel televisivo/spin-off incentrato sulle origini dei personaggi (eroi e cattivi) appartenenti all’universo di Batman.

Protagonista è Benjamin McKenzie nei panni del giovane detective James Gordon, un uomo in ascesa nella polizia di Gotham. David Mazouz è invece il giovane Bruce Wayne, rimasto da poco orfano. In Italia la serie viene trasmessa dal 12 ottobre 2014 su Italia 1, che ha trasmesso in anteprima i primi due episodi, per poi proseguire in prima visione sul canale pay Premium Action.

I detective del Dipartimento della Polizia di Gotham City, guidati dal capitano Sarah Essen, il giovane James Gordon (detto Jim), e il suo nuovo partner Harvey Bullock, vengono ingaggiati per risolvere uno degli omicidi più sconvolgenti e di alto profilo a cui Gotham abbia mai assistito: l’assassinio di Thomas e Martha Wayne. Durante la sua indagine, Gordon incontrerà il figlio dei Wayne, Bruce, ora sotto la tutela del maggiordomo Alfred Pennyworth, che darà informazioni utili a Gordon per trovare il killer. Lungo il suo cammino da detective, Gordon dovrà confrontarsi con diversi boss della mafia e delle gang (uno dei quali è Fish Mooney), e con quelli che saranno i futuri villains dell’universo di Batman, tra i quali Selina Kyle (la futura Catwoman), Oswald Cobblepot (detto Pinguino), Edward Nigma, Ivy Pepper e Harvey Dent, coloro che diverranno l’Enigmista, Poison Ivy e Due Facce.