Si è tenuta a Toronto Film Festival 2015 la prima proiezione ufficiale di I Saw The Light After, la pellicola con protagonista Tom Hiddleston e a seguire il cast ha partecipato al consueto after party.
Si è tenuta a Toronto Film Festival 2015 la prima proiezione ufficiale di I Saw The Light After, la pellicola con protagonista Tom Hiddleston e a seguire il cast ha partecipato al consueto after party.
Ecco i nuovi poster per Pan, prossimo film di Joe Wright in cui ripercorriamo la storia di Peter Pan, con protagonisti Hugh Jackman, Garrett Hedlund e Rooney Mara.
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Rilettura cinematografica del ragazzo senza tempo nato dalla penna di J. M. Barrie, il film è atteso nelle sale il il 15 luglio del 2015 ed è diretto da Joe Wright (“Espiazione”, “Orgoglio e Pregiudizio”) al lavoro sulla sceneggiatura firmata da Jason Fuch. Completano il cast: Amanda Seyfried, Adeel Akhtar, Nonso Anozie, Jack Charles e Kathy Burke. PAN arriverà nelle sale italiane il 15 luglio del 2015
SINOSSI: Il candidato
all’Oscar® Hugh Jackman (“Les Misérables”) interpreta il malvagio
pirata Barbanera e il piccolo Levi Miller quello dell’orfanello
portato sull’Isola Che Non C’è, dove diventerà un eroe a capo della
rivolta contro i malvagi pirati. Una nuova e avvincente rilettura
del personaggio senza tempo di Peter Pan, il ragazzo che non vuole
diventare adulto, nato dalla penna di J. M. Barrie.
Vi ricordiamo che nel cast del film di Joe Wright ci sono Hugh Jackman, Garrett Hedlund, Rooney Mara, Amanda Seyfried, Adeel Akhtar. Pan è un adattamento del romanzo di J.M. Barrie, Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere. Il film sarà ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e seguirà le vicende di un irfano, Peter, che viene rapito dai pirati e portato nell’Isola che non c’è.
La sceneggiatura del film è firmata da Jason Fuchs, mentre la produzione è affidata a Greg Berlanti e Paul Webster. Il film uscirà in tutto il mondo il 17 luglio 2015, lo stesso giorno del film Marvel Studios Ant-Man, diretto dall’omonimo di Joe, Edgar Wright.
Come molti di voi sapranno sono iniziate le riprese di Legends of Tomorrow, l’annunciata nuova serie televisiva targata DC/The CW e oggi la DC entertainment ha diffuso la prima foto di due attesi personaggi, Hawkman e Hawkgirl:
LEGENDS OF TOMORROW: RIVELATI I DETTAGLI SULLA TRAMA E I PERSONAGGI
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Twentieth Century Fox Television e Fox Broadcasting Company hanno annunciato che il primo episodio del tanto atteso revival di X-Files verrà proiettato in anteprima mondiale al MIPCOM di Cannes, in Francia, e che la premiere nazionale USA si terrà in occasione del Comic Con di New York.
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X-Files è una serie televisiva
statunitense ideata da Chris Carter e prodotta dalla FOX a partire
dal 1993. Ha avuto un enorme impatto grazie ai vari temi trattati
come il paranormale, le teorie del complotto, mutazioni genetiche,
UFO ed alieni.
Ciascun episodio, pur essendo narrativamente auto conclusivo (salvo alcune eccezioni di storie sviluppate in due o anche tre episodi), talvolta tratta temi ricorrenti. Argomenti quali il governo ombra, l’interferenza aliena (in particolare il rapimento alieno) e l’imminente primo contatto alieno, vengono sviluppati in vari episodi di ogni stagione del telefilm. Tali sviluppi narrativi sono comunemente noti come la mitologia di X-Files.
Vincitrice del Golden Globe per la miglior serie drammatica nel 1995, nel 1997 e nel 1998, tra la prima e la seconda stagione ha avuto un aumento dell’audience del 42% diventando lo spettacolo televisivo più seguito negli Stati Uniti. Ha al suo attivo ben 9 stagioni terminate con gli ultimi due episodi dove vengono risolti in parte gli interrogativi sulla mitologia di X-Files lasciati in sospeso nelle stagioni precedenti. Nel 2002, la rivista americana TV Guide la ha inserita al trentasettesimo posto nella classifica de I migliori 50 spettacoli televisivi di tutti i tempi.
Ecco una featurette di Point Break, il remake omonimo del film cult di Kathryn Bigelow, diretto questa volta da Ericson Core (Invincible).
https://youtu.be/wkWw7Ub7lW8
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Nel film Luke Bracey e Edgar Ramirez, che prende il posto di Gerard Butler che ha lasciato il progetto. Completano il cast Ray Winstone, Teresa Palmer e Delroy Lindo.
A dirigere il film
sarà Ericson Core, già direttore della
fotografia di Fast and Furious,
Payback, e regista di Imbattible e della serie
Tv campione di ascolti in America The
Courier. Il remake è ambientato nel mondo degli sport
estremi; oltre al surf, già protagonista del film originale, si
vedranno scene di paracadutismo, wingsuit e snowboard.
Il network americano della ABC ha diffuso il poster ufficiale di Chicago Fire 4, la quarta stagione della serie televisiva di successo Chicago Fire che debutterà nelle prossime settimana.
Chicago Fire è una serie televisiva statunitense in onda sulla NBC creata da Michael Brandt e Derek Haas e prodotta da Dick Wolf, trasmessa dal 10 ottobre 2012. In Italia la serie è stata trasmessa da Premium Action a pagamento dal 7 settembre 2013 e in chiaro da Italia 1 dal 15 luglio 2014.
La serie segue le vicende di alcuni pompieri e paramedici del Chicago Fire Department. In ogni puntata la squadra della caserma 51 sarà messa alla prova da casi sempre diversi, ma grazie all’esperienza del Capitano Boden e al gioco di squadra dei suoi due tenenti, Casey e Severide, anche se i due inizialmente sono in conflitto, tutto si risolverà per il meglio.
La HBO Films ha appena diffuso la prima immagine ufficiale di Robert De Niro nei panni di Bernie Madoff, insieme a Michelle Pfeiffer come Ruth Madoff.
I due attori saranno i protagonisti del biopic sul criminale statunitense, accusato di una delle più grandi frodi finanziarie di tutti i tempi. Il film si intitola The Wizard of Lies.
Diretto da Barry Levinson, il film offre uno sguardo dietro le quinte degli schemi fraudolenti di Madoff.
The Wizard of Lies è anche parzialmente basato su Truth and Consequences, libro di Laurie Sandell, che racconta i retroscena.
Fonte: CS
Guarda il nuovo promo e la nuova featurette di Limitless, la nuova serie basata sull’omonimo film con Bradley Cooper.
Nel cast anche Jake McDorman, Mary Elizabeth Mastrantonio e Hill Harper.
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Limitless è un film del 2011 diretto da Neil Burger. Il soggetto si basa sul romanzo Territori oscuri (The Dark Fields) del 2001 di Alan Glynn, e tratta dell’effetto sconvolgente che una misteriosa e potentissima droga ha sulla vita di un uomo. Nel 2015 è stato prodotto per la CBS un sequel televisivo: Limitless.
Eddie Morra è un giovane scrittore newyorkese in profonda crisi. A peggiorare il suo stato di prostrazione giunge l’abbandono da parte della fidanzata. Il casuale incontro con l’ex cognato è però destinato a cambiargli la vita. Gli viene proposto di provare un farmaco sperimentalenootropo, l’NZT-48, in grado di sbloccare e amplificare le potenzialità della propria mente. E l’effetto è davvero sorprendente: Eddie scopre di sapere cose che nemmeno ricordava, è brillante, apprende e mette in pratica tutto, ha successo con le donne e ritrova la voglia e l’ispirazione, trasforma una marea di insulti da parte della moglie del suo padrone di casa in una discussione stimolante sul saggio di giurisprudenza della ragazza, dandole consigli e aiutandola a scriverlo e finirlo in soli 45 minuti, mentre hanno un rapporto sessuale nel tempo restante in cui restano insieme.
Il noto sito americano Entertainment Weekly ha diffuso la prima foto ufficiale di Hawaii Five-0 6, McGarrett, probabilmente a quello che sarà il matrimonio di Wedding Ring:
via EW
Cresce l’attesa per il debutto di Once Upon a Time 5, la quinta inedita stagione che sta per iniziare sul network americano della ABC. E oggi arriva la trama ufficiale del primo episodio.
In Once Upon a Time 5 Emma Swan ha compiuto l’estremo sacrificio abbracciando così le tenebre, lasciando gli abitanti di Storybrooke senza la loro salvatrice. Ora gli eroi devono unirsi per trovare il modo di salvare Emma dal suo destino.
La Guest Star della puntata è invece Amy Manso come Merida e Liam Garrigan come Re Artù.
The Dark Swan – subito dopo essere diventata cattiva Emma scompare e gli eroi devono unirsi per salvarla ma prima devono ritrovarla, il che richiederà l’aiuto di un improbabile alleato. Nel frattempo nella foresta incantata Emma fatica a resistere ai suoi impulsi oscuri mentre cerca Merlin nella speranza che possa fermare la sua trasformazione. Lungo la strada di Camelot ottiene l’aiuto della valorosa principessa guerriera Merida, così come Re Artù e i suoi cavalieri. L’episodio andrà in onda i 27 Settembre 2015.
Si è aperto ieri con The Martian il Tiff 2015, Festival Internazionale di Toronto, prima grande vetrina internazionale per quella che sarà la stagione dei premi. Ecco di seguito un elenco dei film trai più attesi alla manifestazione.
Protagonista dei primi giorni del Tiff (Toronto International Film Festival) con Our Brand is Crisis, Sandra Bullock entra di prepotenza nella Oscar-race, la corsa agli Oscar che si apre ufficialmente in territorio nord-americano con il festival canadese.
Ancora una volta, l’attrice, già premio Oscar per The Blind Side, ha mostrato di riuscire a svelare ogni volta livelli diversi e più profondi per le sue interpretazioni. Le prime impressioni sono state davvero entusiaste e aspettiamo quindi di vedere la Bullock molto spesso nei prossimi mesi.
Il Tiff 2015 si svolge a Toronto tra il 10 e il 20 settembre. Qui i film più attesi.
La trama: un candidato alla presidenza Boliviana fallimentare nei sondaggi recluta un team di Americani esperti in campagne elettorali, capitanati dalla brillante ma fuori di testa stratega “Calamity” Jane Bodine (Bullock). Jane, in ritiro auto-imposto dopo uno scandalo che portava il suo nome, viene persuasa a rimettersi in gioco con l’allettante proposta di sconfiggere il suo avversario di sempre, il ripugnante Pat Candy (Thornton), che si occupa dell’opposizione. Ma Candy non ha punti deboli, e questo getta Jane in una profonda crisi che verrà sfruttata dal partito per trarre un cospicuo vantaggio.
Drammatico, brillante e
condito con la giusta satira, Our Brand Is Crisis svela le ciniche
macchinazioni e le battaglie private della classe politica e di chi
lavora con loro, persone per cui nulla è sacro e ciò che importa è
solo vincere. Il film, riscritto dalla nomination Oscar
Peter Straughan (Tinker Tailor Soldier
Spy), è tratto da un documentario dal titolo omonimo
di Rachel Boynton, che ha sottolineato come
le strategie di marketing delle campagne elettorali Americane
siano ispirate da quella delle elezioni presidenziali
Boliviane del 2002.
Fonte: Variety
Continuano le riprese di Arrow 4, e mentre cresce l’attesa per la messa in onda della season première, oggi dal set arrivano nuove foto del cast a lavoro:
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Arrow è una serie
televisiva statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia
Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da
DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW.
In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1
dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in
Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la
versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata
trasmessa dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.
La serie segue le avventure del playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa, a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come “l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad uno i criminali.
E’ stato presentato oggi al Toronto Film Festival 2015, The Martian, l’atteso film di Ridley Scott che vede protagonista un cast d’eccezione composto da Kate Mara, Jessica Chastain, Kristen Wiig, Sebastian Stan, Sean Bean, Michael Peña, Mackenzie Davis, Chiwetel Ejiofor e Jeff Daniels.
La pellicola presentata alla stampa internazionale è stata accolta con un applauso, convincendo anche i più scettici e sopratutto quelli rimasti molto delusi da Prometheus.
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Ecco la sinossi:
Durante una missione su Marte, l’astronauta Mark Watney (Matt Damon) viene considerato morto dopo una forte tempesta e per questo abbandonato dal suo equipaggio. Ma Watney è sopravvissuto e ora si ritrova solo sul pianeta ostile. Con scarse provviste, Watney deve attingere al suo ingegno, alla sua arguzia e al suo spirito di sopravvivenza per trovare un modo per segnalare alla Terra che è vivo.
A milioni di chilometri di distanza, la NASA e un team di scienziati internazionali lavorano instancabilmente per cercare di portare “il marziano” a casa, mentre i suoi compagni cercano di tracciare un’audace, se non impossibile, missione di salvataggio.
The Martian vede protagonisti anche un cast d’eccezione composto da Kate Mara, Jessica Chastain, Kristen Wiig, Sebastian Stan, Sean Bean, Michael Peña, Mackenzie Davis, Chiwetel Ejiofor e Jeff Daniels.
Un incidente aereo durante le riprese di Mena, film con protagonista Tom Cruise, è costato la vita a due persone, lasciando anche un ferito. La tragica vicenda è avvenuta venerdì notte a Medellin, in Colombia.
Cruise, pilota esperto, non era a bordo. La due persona rimaste uccise sono state identificate come i due piloti specializzati in stunt cinematografici, Alan David Purwin, americano, e Carlos Berl, colombiano. Jimmy Lee Garind, un altro pilota americano, è rimasto gravemente ferito.
Purwin aveva lavorato per film di grande impatto mediatico quali Transformers, Pearl Harbor e Pirati dei Caraibi.
Mena sarà finanziato da Cross Creek Pictures, nello specifico da Brian Oliver e Tyler Thompson, al fianco della Imagine Entertainment di Brian Grazer e Kim Roth e di Doug Davison per la Quadrant Pictures. Composito il cast tecnico e attoriale. Annunciati sono, infatti, Domhnall Gleeson, Sarah Wright, Jesse Plemons, Caleb Landry Jones, Jayma Mays, Benito Martinez, E. Roger Mitchell, Lola Kirke e Alejandro Edda.
L’uscita di Mena è prevista per il 6 gennaio 2017.
Fonte: Variety
Manca poco al debutto di Heroes Reborn, l’atteso reboot della serie televisiva del 2010. Ebbene oggi il network americano FOX ha diffuso una nuova foto con il cast al completo:
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La serie del 2006 Heroes continuerà grazie a Tim Kring che ritorna a sviluppare nuove strade del suo originale concetto di supereroe.
Questa miniserie molto
attesa di 13 episodi si riconnetterà agli elementi alla base della
prima stagione dello show in cui persone normali stavano rendendosi
conto di possedere straordinarie capacità. Questa serie sarà
preceduta da una nuova serie digitale che introdurrà al pubblico i
nuovi personaggi e le storie che porteranno il fenomeno di Heroes
in nuovi luoghi.
Heroes è una serie televisiva di fantascienza prodotta dalla NBC Universal in collaborazione con la Taiwild Productions e girata prevalentemente a Los Angeles, in California.
Negli Stati Uniti, paese di origine della serie, venne trasmessa sul canale televisivo NBC a partire dal 25 settembre 2006, mentre in Italia debuttò il 2 settembre 2007 su Italia 1. Da gennaio 2008 andò in onda anche su Steel, canale pay della piattaforma Mediaset Premium, dove venne trasmessa in prima visione dalla seconda stagione.
La serie racconta le storie di persone normali che scoprono di possedere capacità sovrumane, e di come queste hanno effetto nelle loro vite. Il programma è ideato e in gran parte scritto da Tim Kring, in passato già autore di serie come Providence e Crossing Jordan, e annovera tra gli autori anche Jeph Loeb, sceneggiatore specializzato in supereroi (ha scritto diversi episodi di Smallville e moltissimi fumetti della Marvel Comics e della DC Comics).
Negli Stati Uniti il primo episodio registrò l’indice di ascolto più alto per la fascia serale dell’emittente dell’ultimo quinquennio, e dopo solo poche settimane dall’inizio della programmazione la serie divenne oggetto di culto, raccogliendo negli anni anche vari premi televisivi. Durante la prima stagione, l’American Film Institute nominò Heroes uno dei dieci “programmi televisivi dell’anno”.
Durante la prima stagione sul sito della NBC venne resa disponibile Heroes 360 Experience, un’estensione internet-digitale della serie, rinominata durante la seconda stagione in Heroes Evolutions, che aveva lo scopo di diffondere e far comprendere meglio l'”universo” e la “mitologia” diHeroes, ossia quei misteriosi elementi di fantasia legati alla fantascienza e a fenomeni soprannaturali connessi alla serie. Sempre attraverso il sito internet ufficiale, negli anni erano stati resi disponibili anche riviste, action figures, giochi per cellulari, fumetti on-line e webseries. Per le prime tre stagioni inoltre, la BBC produsse un making of della serie: Heroes Unmasked.
Il network americano della ABC ha diffuso le foto promozionali di Grey’s Anatomy 12×01, l’episodio season première che si intitolerà “Sledgehammer”:
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Dopo avervi annunciato la short list di giovani attori che si sono contesi il ruolo di protagonisti in Ready Player One di Steven Spielberg, arriva la conferma che Olivia Cooke (Bates Motel) sarà il volto femminile del film.
Il personaggio sarà
quello di Art3mis, avatar della protagonista Evelyn Cook.
Ricordiamo che il film sarà basato sul romanzo culto omonimo di Ernest Cline.
La storia del libro vede come protagonista Wade Watts, un teenager che scappa dai luridi sobborghi in cui vive per raggiungere OASIS, un mondo virtuale e utopico dove i cittadini posso vivere vite alternative. Quando l’eccentrico creatore di OASIS muore decide di lasciare il suo impero al vincitore di una grande caccia al tesoro, a cui Wade partecipa scontrandosi con la realtà di concorrenti senza scrupoli, pronti a tutto pur di accaparrarsi il bottino.
Ready Player One è previsto al cinema per il 15 dicembre 2017.
Durante a promozione del nuovo spot degli snack Doritos per il Super Bowl, Zack Snyder è stato interrogato sul rumor che vuole George Miller (Mad Max) al timone del L’Uomo d’Acciaio 2.
Ecco cosa ha risposto il regista di Batman v Superman Dawn of Justice: “George farà uno dei film DC? Oh mio Dio, certamente! George può fare quello che vuole, secondo me. Non ne abbiamo parlato e a essere sinceri non sapevo nemmeno che lui volesse fare il prossimo. Ma se penso che lui è interessato, sono naturalmente felice di parlarne con lui”.
E dopo tutto, dopo il successo di Mad Max Fury Road come potrebbe dire il contrario?
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“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
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Ricordiamo che Batman v Superman: Dawn of Justice, Zack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. Nel film saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane Lane, Jesse Eisenberg, Ray Fisher, Jason Momoa e Gal Gadot. Batman v Superman: Dawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Ecco un interessante video, realizzato dal talentuoso video maker Pablo Fernandez Eyre, in cui vengono messe a confronto le trilogie di Star Wars, le prime due, è il caso di specificare adesso.
Nel video si notano chiaramente paralleli e simmetrie piuttosto evidenti in situazioni, personaggi, coreografie e vicende.
Ecco il filmato:
Il settimo Mouse
d’Oro – il premio dei siti di cinema – assegnato alla
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a
Rabin, the Last Day di Amos Gitai, votato
il miglior film del Concorso dai collaboratori dei siti di cinema
che compongono la giuria, mentre il Mouse
d’Argento al miglior film fuori della competizione va a
Spotlight di Tom McCarthy.
La lucida, coraggiosa e potente ricostruzione filmica messa in scena da Amos Gitai ha da subito colpito i giurati, rapiti anche dalla sapiente classicità di un altro film coraggioso come quello di Tom McCarthy.
La premiazione ufficiale si terrà sabato 12 settembre alle ore 16.00 presso il Chiosco Studio Universal (Powered by I©Mojito), Lungomare Marconi Lido Venezia, primo chiosco dopo l’area della Mostra.
Un’ambientazione cara ai giurati, spesso luogo di accese chiacchierate al termine delle proiezioni della Mostra, che permetterà di mantenere un’atmosfera informale e conviviale. Interverranno i vincitori e Sara Sagrati, ideatrice e curatrice del premio, che consegnerà il tradizionale Mouse Pad commemorativo.
Nato nel 2009 su idea di Hideout.it, il Mouse d’Oro è cresciuto nel corso degli anni, arrivando a coinvolgere una giuria sempre più numerosa e variegata per un totale di 83 siti italiani di cinema e oltre 100 giurati.
Il premio, nato per dare visibilità ai siti di cinema, è diventato un vero e proprio circuito di webzine, redazioni e blog che si occupano di informazione, critica, passione e servizi cinematografici. Un insieme di punti di vista e voci differenti, che attraverso il Mouse d’Oro “mediano” le loro preferenze, identificando film capaci di mettere d’accordo le diverse anime di un luogo vasto e variegato come il web. Un vero e proprio termometro che misura i gusti e le preferenze del pubblico interessato al cinema.
I giurati singoli esprimono un voto numerico da 1 a 10 per tutti i film presenti al Festival. La classifica viene stilata calcolando la media per sito di appartenenza che va quindi a formare il voto definitivo.
Nel frattempo è possibile seguire i lavori dei giurati sul sito Mousedoro.it, su Facebook e Twitter (@mousedoro).
L’elenco delle webzine aderenti è nella pagina successiva, mentre l’albo d’oro delle precedenti edizioni è consultabile online nel sito www.mousedoro.it.
È iniziata il 10
settembre la 20sima edizione del Milano Film Festival, creazione
dell’agenzia esterni che, negli anni, si è guadagnato un posto
rilevante nella vita culturale cittadina ma anche nazionale. Fin
dai primi anni di esistenza, il festival si è proposto come
luogo di scoperta di nuovi talenti e di sperimentazione. Le sedi
delle proiezioni sono sparse all’interno del cuore culturale della
città, il cui centro è il Teatro Strehler, in cui si svolgono
le proiezioni dedicate alla selezione internazionale dei
cortometraggi, e dove una delle sale, con architettura che ricorda
sia il Globe theatre shakesperiano che le tradizionali case di
ringhiera milanesi, è dedicata a un’attrice che è sintesi
della cultura milanese: Mariangela Melato, grande
attrice di teatro e cinema, recentemente scomparsa.
Il festival ha anche una sede all’aperto, nel mezzo del Parco Sempione, in cui si svolgono le proiezioni della sezione Video Espanso, dedicata agli sperimentatori della settima arte e una allo storico Spazio Oberdan.
Il Miff ha aperto con la proiezione dell’unico film etiope selezionato l’anno scorso al festival di Cannes, Lamb e prosegue fino al 20 Settembre. Il 17 alle 20.30 in proiezione gratuita verrà proposto l’ultimo film di Anton Corbjin, Life, con Robert Pattinson. Molti i documentari, come quello su Archie Shepp, uno dei creatori del free jazz, The sound before the fury o i film della sezione Colpe di stato, che si sofferma sulla realtà complessa del sistema di potere nel mondo, sempre attenta alla sperimentazione del linguaggio e alla documentazione del reale. Dieci titoli con relativi incontri. Si parte con Tell Spring Not To Come This Year di Saeed Taji Farouky e Michael McEvoy, che saranno presenti al festival, che ci trasporta sul campo di battaglia di una guerra mai finita, ma tragicamente non più raccontata. Nella zona pubblica del Parco Sempione, oltre che alle proiezioni gratuite, sono previsti dj set, serate tematiche come quella dedicata al gruppo di videomaker che è dietro al Terzo segreto di satira, oltre che gli aperitivi e il sunset dj set che avranno luogo sul sagrato del Teatro Strehler, dove ci saranno anche gli incontri con i registi.
Maggiori informazioni sul sito: milanofilmfestival.it
Da Ruttopedia> “Il ‘malincojonimento’ è un sentimento tipicamente festivaliero, che il giornalista di cinema – meno l’avventore casuale, per quanto anch’esso non se ne possa dire totalmente immune – può esperire nel corso della fase conclusiva di una kermesse lunga e impegnativa come ad esempio la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Trattasi di sentore misto, sospeso tra il desiderio che tutto si concluda presto con conseguente rilassamento delle stanche membra – o degli stanchi membri, per chi ha trovato anche modo di copulare copiosamente – e la nostalgia canaglia che ti attanaglia nella prospettiva di lasciare un luogo in cui ha speso giorni intensi ma stimolanti, magari in compagnia di amici cari, colleghi stimati e gente simpatica”.
Ragazzi, ci siamo. Questo sarà
l’ultimo post dal Lido ed è un po’ così che ci sentiamo, inutile
negarlo. Che se è vero, come vi abbiamo spiegato, che un Festival
inizia molto prima della data ufficiale, con programmi e
preparativi, è anche vero che inizia a finire un po’ prima del
previsto, sgretolandosi pezzettino alla volta, lentamente ma
inesorabilmente. Oggi molti colleghi hanno già fatto la valigia –
che della premiazione, comprensibilmente, se ne sbattono le ciglia,
a meno che non la debbano seguire per lavoro come me – e si sono
trovati di fronte a quel mistero dell’Universo che vuole che la
roba entrata in borsa all’andata – la stessa, identica – non ne
voglia sapere di far lo stesso al rientro, e pare ingrassata anche
lei per i troppi Spritz e aperitivi a buffo. Il
viale è più silenzioso, per quanto s’attenda ancora, per questa
sera, l’arrivo di Vasco Rossi per un documentario
che è stato già lodato dalla critica per l’asciuttezza e la sintesi
dei dialoghi (“eeeeh”, “già”, “eeeeh” ripetuto per due ore).
Presto nemmeno il
Lion Bar esisterà più che, si sa, lo smontano già
la sera del sabato, e se il giorno dopo vuoi andare a farci
colazione prima dell’imbarco ci trovi un muro di mattoni, come il
negozietto Safarà di Dylan Dog.
Ma in generale, si ha l’impressione che tutto il Lido sia un po’
come il paesino di Brigadoon, che
compariva per un solo giorno ogni cento anni. Qui lo fanno una
volta l’anno – consoliamoci – ma il concetto è quello.
E insomma un po’ tristi lo siamo, ma anche parecchio sfranti (da qui il ‘cojonimento’) perché alla fine, crediateci, qui se ci vieni per lavoro, si fatica tanto. Non fate quelle facce. Non è un “lamento griffato”. Personalmente sono cosciente del fatto che il mio sia il lavoro più bello del mondo dopo la rockstar alcolizzata, il fumettista porno e lo slacciatore qualificato di quinte di reggiseno, ma sono anche corse continue, pasti saltati o consumati male, sonno perso e soprattutto tanti giorni lontano da casa e dai propri affetti. Che anche noi critici ce l’abbiamo, un cuore, sepolto da strati di celluloide e tartine. Quasi mai finiamo per vedere davvero il film che volevamo, perché alla fine lo scelgono per noi i nostri capi, il destino cinico e baro o semplicemente la nostra vescica. Certo è meglio dell’altoforno, ma dopo dodici giorni la stanchezza la senti. Quindi dopotutto, questo ritorno a casa un po’ lo rifuggi e un po’ lo desideri, che tanto sai che ritrovi più o meno tutto e tutti qui (speriamo senza quei fottuti petali sul red carpet che ormai hanno scassato la minchia di brutto) l’anno prossimo. Perché Venezia è bella, sì, ma sinceramente non ci vivremmo, ve lo abbiamo sempre detto.
Voi non disperate, che Ang & Vì non vi abbandonano. Non ancora. La prossima settimana, a mente lucida (ma non troppo, non sia mai) vi lasceremo un ultimo post di bilancio post-premiazione, che se è come quella degli ultimi anni fa ride parecchio. Si vocifera che vinca il capolavoro di Amos Gitai, Rabin – The Last Day. Quindi vincerà un film demmerda che piace solo al presidente di Giuria. Magari Guadagnino o quel famigerato documentario sullo scarabeo stercorario. E poi, se proprio non potete fare a meno di noi – è retorico, certo che non potete – tra manco un mese (come ha molto umanamente ricordato la collega Marilena Vinci, che tra l’altro paga col mal di pancia lo scotto di avermi preso per il culo tutta la prima settimana per il mio volermi astenere dall’alcool. Però guarisci presto Mari) c’è il Festival di Roma, e si ricomincia tutto daccapo. Noi ci saremo, e voi?
(Ang)
Cari ragassuoli, ha ragione Ang. Qua al Festival iniziano a partire un po’ di persone, i trolley trascinati sul Lido che tra un po’ ci allontaniamo ancora di più come effetto butterfly e ci dovete recuperare dentro al triangolo delle bermuda. Persino i petalidemmerda del red carpet so’ caduti, niente, è tutto come dire, molto decadente. Ormai siamo tutti bipolari, passiamo dalla voglia di restare, ve prego, fatece vedè qualcosa ancora, pure il filmino della comunione di Cuaròn, a oddio quando finisce sta tortura? Oggi ho visto gente che piangeva e rideva nello stesso momento, ristoratori del Lido che mettevano all’asta le ultime gocce di Spritz, ormai tutto fluisce verso il viale del tramonto.
Oggi vi racconto di quel momento in
cui il Festival inizia a diventare un reparto di gastroenterologia
qualunque. Di solito succede poco prima della chiusura. Il primo
critico più fragilino inizia a sentirsi male, ma, stoico, continua
a entrare in sala stampa. Da quel momento in poi è
pandemia: inizia a inoculare il virus in tutte le
sale in cui entra, a tutte le proiezioni e cene coi colleghi. Da
quel momento in poi succedono due cose: le discussioni vertono
tutte su Oki, antispasmici, e Enterogermine
varie. Persino a cena, tutti
sono stile Raniero in Viaggi di Nozze,
niente, si improvvisano primari e ti cominciano a somministrare
qualsiasi medicina, o consigliarti qualsiasi tipo di rimedio. Un
mio collega una volta ha fatto un mix di medicinali per non
scontentare nessuno e si è pietrificato come il Leone al -1. Ancora
oggi, passando, la gente si inginocchia e lo ricorda, come massimo
esempio di diplomazia festivaliera che qua serve. E qui mi
ricollego alla seconda cose che succede: le sale so’ piene di gente
incappucciata, insomma non è che ti senti proprio a tuo agio quando
entri. Ma questo è il meno, il più è quando a causa di cappelli,
berretti, ombrelli e ingombri vari in spazi angusti iniziano gli
scontri a fuoco. Perché quando il festival finisce, la pazienza è
ormai al limite, e la rissa te scatta in un attimo. Ieri abbiamo
assistito a una scena pazzesca: un tipo voleva una pizza, e il
proprietario del locale in effetti gliel’ha data, solo che gliel’ha
tirata in faccia. Peccato che voleva magnà, insomma c’aveva fame.
Ma non è che puoi stare a sindacare, pure quella era ‘na pizza, poi
se tu lo chiami schiaffo so cavoli tuoi. Lo sai, qua ti devi
adattare, te lo abbiamo detto più volte, sciocchino.
Comunque ieri sono entrata in farmacia e me pareva la fila per la sala Perla, tant’è che ho chiesto ‘ma che film danno?’. Si è girato ed era Scamarcio, anche lui in preda a una non meglio identificata forma di mal di pancia. Io un sospetto ce l’ho, ma vi lascio vedere il film.
Comunque vi stupirò dicendovi, con meraviglia, che sono ancora una donna felice. Per cui vi saluto e vado a vedere Per amor vostro un film in cui la Golino prova a vincere la Coppa Volpi. Ce la farà?
Non lo so, nel dubbio prendo l’antistaminico.
(Vì)
Sicuramente non saremo i soli a cui sarà venuto in mente Pino Daniele, e a quando cantava Anna verrà e sarà un giorno pieno di sole, e allora sì ti cercherei forse per sognare ancora, sì, ancora. Sarà una canzone tornata alla mente a molti, non solo perché Per Amor Vostro è profondamente legato a Napoli e alla napoletaneità, ma soprattutto perché la protagonista Anna è un’anima in pena, sofferente, in cerca del suo personale riscatto. Nei confronti di un passato affatto giusto, di un presente libero solo a metà, fra un lavoro conquistato con i denti e un marito orco e delinquente. Si sa, le grandi conquiste della vita richiedono coraggio, cieca spavalderia, ma è più difficile quando si rischia di prendere botte pesanti come macigni, se non di essere uccisi, quando in gioco ci sono le vite di tre figli adolescenti e la loro stabilità.
Anna però non demorde, come non ha mai fatto e mai farà, anzi la sua determinazione è simbolo di una città intera che resiste nonostante tutto. Nonostante la camorra, il marcio che serpeggia fra le sue strade lastricate di sudore e sangue, i sacrifici enormi pe campà e tirà annanz. Un luogo immortale fatto di contrasti, di luoghi sotterranei e oscuri come le catacombe, i cimiteri, opposti all’estrema vitalità della superficie, fatta di mare, sole, cielo e passione. Un mondo in bianco e nero in costante lotta con il colore, immaginato da Giuseppe M. Gaudino in maniera dinamica, onirica, sanguigna, con sfumature nostalgiche prese a piene mani dal neorealismo italiano e la nouvelle vague francese. Contaminazioni che generano immagini straordinarie, pregne di emozione in ogni fotogramma, anche se non tutto è oro colato.
La sensazione è che il regista e scenografo partenopeo, al suo secondo lungometraggio dopo Giro di Lune tra Terra e Mare del 1997, volendo creare un lavoro incredibilmente somigliante all’animo estroverso della sua terra e della sua gente, abbia strafatto. I momenti onirici appaiono infatti troppo marcati, così come gli sbalzi da un mood all’altro, per terminare in un finale smaccatamente pomposo. Troppi elementi di disturbo, troppe spiegazioni di una storia che ormai lo spettatore ha messo insieme nel corso dell’intera durata. Bisogna però sottolineare come, alla fin della fiera, l’obiettivo prefisso dal soggetto venga ampiamente raggiunto; non solo si riconsegna ad Anna la sua corretta dimensione, si racconta come tante, tantissime cose in quel di Napoli siano ancora ferme e cristallizzate a decenni fa.
Dalle attività criminali alla semplicità delle persone, dalle tradizioni alle credenze popolari, senza un qualsivoglia retrogusto critico. Si prende semplicemente atto della realtà, bella o brutta che sia, lodandone i suoi tratti distintivi e caratteristici. Veicolo del messaggio il volto segnato di Valeria Golino, i suoi capelli crespi, la sua voce affannata, che probabilmente porta a casa il miglior lavoro della sua carriera sino ad ora, oscurando i compagni di viaggio Massimiliano Gallo e Adriano Giannini. Una donna come tante che si eleva a Madonna, a portatrice della croce e dei peccati del mondo, mediatrice insieme al figlio Gesù della resurrezione dagli inferi.
Per celebrare i suoi 10 anni di attività, il canale Youtube How It Should Have Ended ha pubblicato un video parodia utilizzando come testo “corretto” il brano di Taylor Swift Bad Blood e intitolandolo Bat Blood in onore del vocalist di turno, ovvero Batman.
Nel video parodia il Cavaliere Oscuro recluta una squadra strabiliante per sconfiggere Superman!
Il riferimento è chiaramente a Batman v Superman e risponde in modo scherzoso alla domanda che tutti si fanno: come farà Batman, un uomo anche se dotato di abilità sopra la media, ad affrontare l’ultimo figlio di Cripton senza rimanere ucciso?
Guarda il nuovo inquietante teaser trailer American Horror Story 5 Hotel, l’atteso quinto ciclo di episodi della serie televisiva trasmessa dal FX:
https://www.youtube.com/watch?v=JUYa9aymBO0
ScreenCrush ha intervistato Joss Whedon che ha svelato un interessante easter egg, un riferimento o dettaglio nascosto, in Avengers: Age of Ultron.
Whedon ha fatto riferimento alla scena della visione di Thor, in cui il dio del tuono vede Asgard e incontra una serie di personaggi misteriosi e bislacchi. In una scena in particolare si notano tre uomini con delle maschere rispettivamente da lupo, ariete e cervo (wolf, ram e hart).
Ebbene, durante la conversazione è venuto fuori che si tratta di un riferimento a Angel, spinoff di Buffy l’ammazzavampiri, la serie ideata sempre da Whedon. “In Angel, il Lupo, l’Ariete e il Cervo erano un antico trio di demoni che, nei giorni moderni, erano senior partner dello studio legale Wolfram & Hart (wolf+ram e hart, appunto). Attraverso questa organizzazione, il trio metteva in atto la sua opera malvagia, rappresentando assassini e altri individui maligni”.
Ma a che pro introdurre un riferimento così articolato con la serie Angel in un film Marvel? Considerando il contesto, si potrebbe trattare di un indizio su quello che saranno le difficoltà di Thor nel prossimo Thor Ragnarok.
Ricordiamo che nel cast di Avengers: Age of Ultron sono presenti anche Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Mark Ruffalo, Chris Evans, Chris Hemsworth, Aaron Taylor-Johnson, Jeremy Renner, Anthony Mackie, Elizabeth Olsen, Samuel L. Jackson, Stellan Skarsgård, Cobie Smulders, Andy Serkis, Idris Elba, James Spader, Hayley Atwell, Paul Bettany, Don Cheadle, Thomas Kretschmann.
La trama ufficiale del film diretto da Joss Whedon è la seguente: Quando Tony Stark cerca di avviare un programma di pace, le cose degenerano e i più grandi eroi della Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco, saranno messi alla prova, mentre il destino del pianeta è a rischio. Il villain Ultron emerge, e spetterà agli Avengers impedirgli di attuare i suoi terribili piani, e presto scomode alleanze e situazioni inaspettate apriranno la strada a un’avventura originale, su scala globale. La squadra deve riunirsi per sconfiggere James Spader nei panni di Ultron, un terrificante megacattivo deciso ad annientare il genere umano. Sulla strada, gli eroi affronteranno due misteriosi nuovi arrivati, Wanda Maximoff, interpretata da Elizabeth Olsen, e Pietro Maximoff, interpretato da Aaron Taylor-Johnson, incontrando anche un vecchio amico in vesti nuove, quando Paul Bettany diventerà Visione.
Avengers: Age of Ultron uscirà – nei formati 2D, 3D e IMAX 3D – il primo maggio 2015 negli Stati Uniti mentre per quanto concerne le sale cinematografiche italiane l’uscita è prevista qualche giorno prima, il 22 aprile 2015
Il network americano della ABC ha diffuso una nuova foto di Jennifer Morrison in Once Upon a Time 5, l’atteso quinto ciclo di episodio. Nella foto anche l’attore Robert Carlyle:
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ONCE UPON A TIME 5×01: PRIME SCENE DALL’EPISODIO “THE DARK SWAN”
C’era una volta (Once Upon a Time) è una serie televisiva statunitense di genere fantasy, in onda sulla ABC dal 23 ottobre 2011. La serie è liberamente ispirata a leggende e ai racconti classici della letteratura fantasy e soprattutto delle fiabe, ma impostati al giorno d’oggi, facendo spesso riferimento ai film d’animazione Disney tratti dagli stessi, da cui si riprendono nomi, personaggi e luoghi specifici. Nel 2013 ne è stato tratto uno spin-off: Once Upon a Time in Wonderland.
Il network americano della The CW ha diffuso le foto promozionali di The Vampire Diaries 7×01, il primo episodio e season première che si intitolerà “Day One of Twenty-Two Thousand, Give or Take”
THE VAMPIRE DIARIES 7: ANTICIPAZIONI SULLA TRAMA DELLA SETTIMA STAGIONE
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