Si intitolerà The Head of the Pig, Graceland 2×10,
il decimo episodio della seconda stagione dello show di successo
targato Fox.
In Graceland
2×10, Briggs e Paige decidono
di muoversi e lo fanno utilizzando la
copertura di Briggs al fine di portare
a termine l’operazione di Mike.
Graceland è una serie
televisiva statunitense creata da Jeff
Eastin per il cabler USA Network, trasmessa dal 6
giugno 2013; in Italia andrà in onda dal 20
maggio 2014 su Fox Crime. A settembre 2013 è stato
annunciato il rinnovo per una seconda stagione di 13 episodi,
trasmessa a partire dal 14 giugno 2014.
Un gruppo di
agenti federali sotto copertura provenienti da diverse
agenzie di sicurezza statunitensi (antidroga, FBI e ICE) si trovano a coabitare in una casa
sulla spiaggia confiscata nel sud della California, chiamata
proprio Graceland. L’agente speciale dell’FBI Mike Warren è
assegnato a Graceland proprio alla fine dell’addestramento
a Quantico.
In Graceland
2×05, Briggs (Daniel Sunjata) e Charlie
(VanessaFerlito) si
impegnano in comportamenti a rischio per espiare i misfatti del
passato. Jakes
(BrandonJayMcLaren)
usa i suoi segreti per rendere credibile la sua copertura in un
garage. Una notte in discoteca con Carlito
(ErikValdez) costringe Turturro
(MannyMontana) a esaminare
quanto in là si potrebbe spingere per un caso.
In Graceland 2×04, Briggs e Charlie si lanciano
in alcuni comportamenti a rischio per
espiare i misfatti del passato. Jakes usa i suoi segreti per
rendere credibile la sua copertura in un
garage. Una notte di discoteca con Carlito costringe Tuturro ad
esaminare quanto lontano
possa arrivare per un caso.
Si intitolerà
Connects, Graceland 2×02,
il secondo episodio del secondo ciclo dello show di successo creato
daJeff
Eastin per
il cablerUSA
Network. In attesa della puntata di stasera ecco il promo.
Graceland è
una serie televisivastatunitense creata da Jeff
Eastin per
il cablerUSA
Network, trasmessa dal 6
giugno 2013; in Italia andrà in onda dal 20
maggio 2014 su Fox Crime. Un gruppo di agenti federali,
dell’antidroga e della dogana si trovano a coabitare
in una casa sulla spiaggia, nel sud della California, sotto
copertura.
Personaggi:
Agente dell’FBI Paul Briggs, interpretato da Daniel
Sunjata
Agente dell’FBI Mike Warren, interpretato da Aaron
Tveit
Agente dell’FBI Catherine “Charlie” DeMarco, interpretata
da Vanessa Ferlito
Agente della dogana Dale Jakes, interpretato
da Brandon Jay McLaren
Agente dell’FBI Joe “Johnny” Tuturro, interpretata
da Manny Montana
Agente della DEA Paige Arkin, interpretato
da Serinda Swan
Seppur giovanissima, Grace
VanderWaal è già un’icona del pop, celebre come
cantautrice con già all’attivo un album e diversi singoli.
Recentemente ha inoltre compiuto il suo debutto come attrice,
recitando da protagonista in un film costruito su di lei. Per la
VanderWaal, infatti, cinema e musica sono due passioni da sempre
rincorse ed ora raggiunte.
Ecco 10 cose che non sai su
Grace VanderWaal.
Parte delle cose che non sai sulla
cantante e attrice
Grace VanderWaal: i film in cui ha
recitato
10. È protagonista di un
film per ragazzi. Nel 2020 la VanderWaal esordisce come
attrice per il film Stargirl, ispirato all’omonimo
libro, basato su di un liceale inspiegabilmente attratto da una
ragazza di nome Stargirl, di cui desidera sapere di più.
Disponibile sulla piattaforma Disney+, il film vede anche la
partecipazione dell’attore Giancarlo Esposito,
noto per il ruolo di Gus nella serie Breaking
Bad.
9. Le sue canzoni fanno
parte di alcuni film e serie TV. Grazie alla popolarità
della sua musica, i singoli dell’attrice sono in diversi casi
entrati a far parte della colonna sonora di serie TV come The
Fosters (2017) e Espelho da Vida (2019), nonché del
film d’animazione Next Gen (2018), doppiato da attori come
John Krasinski,
Jason
Sudeikis, e Michael
Peña.Diversi suoi brani sono poi stati ovviamente
utilizzati per il film Stargirl.
Grace VanderWaal è su
Instagram
8. Ha un account
personale. L’attrice e musicista è presente sul social
network Instagram con un profilo seguito da 3,5 milioni di persone.
Al suo interno è solita condividere fotografie scattate in momenti
di svago quotidiano, ma anche immagini relativi ai suoi progetti
musicali e da attrice, al fine di promuoverli presso il grande
pubblico.
7. Condivide molta
musica. Da grande appassionata di musica quale è, la
VanderWaal utilizza il suo account Instagram per condividere con i
propri fan numerosi video in cui la si può ascoltare mentre suona
diversi strumenti e si esibisce in piccole esibizioni dei propri
brani.
Grace VanderWaal ha vinto America’s
Got Talent
6. Ha vinto nel noto
programma televisivo. Il successo della cantante ha inizio
nel momento in cui, nel settembre del 2016, vince l’undicesima
edizione del programma America’s Got Talent, cantando brani scritti
da lei stessa. Il favore del pubblico nei suoi confronti è tanto
che in breve diventa una delle più acclamate e promettenti stelle
del pop.
Parte delle cose che non sai sulla
cantante e attrice
Grace VanderWaal: il suo primo
album
5. Ha inciso un
album. Successivamente al successo ottenuto, la cantante
firma un contratto per la realizzazione di un album, pubblicato poi
nel 2017. Intitolato Just the Beginning, il disco è
composto da 12 brani, per lo più scritti dalla VanderWaal stess.
Accolto favorevolmente dalla critica, l’album si è classificato al
22esimo posto in classifica, rendendo la sua autrice ancor più
popolare presso un pubblico di giovani.
4. Ha suonato diversi
strumenti. All’interno del brano è possibile ascoltare la
VanderWaal esibirsi in una vera e propria dimostrazione di
poliedricità. La musicista, infatti, sfoggia buone doti con diversi
strumenti, come il basso, le percussioni, la chitarra, e l’ukulele.
Quest’ultimo è proprio lo strumento con il quale la VanderWaal è
diventata celebre.
Grace VanderWaal canta
Moonlight
3. È uno dei suoi brani più
celebri. Il primo singolo estratto dall’album è anche uno
dei più apprezzati della cantante. Moonlight ha infatti
richiesto una lunga lavorazione, e per il testo la VanderWaal ha
affermato di essersi ispirata a quelle persone che cambiano
innaturalmente, allontanando chi gli vuole bene. La canzone è stata
particolarmente apprezzata dalla critica, che l’ha indicata come
una delle possibili hit estive.
Grace VanderWaal recita in
Stargirl
2. Ha adorato l’esperienza
da attrice. Per la VanderWaal, quella come attrice è stata
una prima esperienza particolarmente ricca di emozioni. Per questo
motivo ha affermato che non esclude affatto di cercare nuovi ruoli
per il futuro, desiderosa di esplorare anche questa forma
d’intrattenimento. Qualora non dovesse sentirsi adeguata come
interprete, ha dichiarato, le rimarrebbe comunque il suo primo
amore: la musica.
Grace VanderWaal: età e
altezza
1. Grace VanderWaal è nata a
Lenexa, in Kansas, Stati Uniti, il 15 gennaio 2004. La
cantante e attrice è alta complessivamente 165 centimetri.
The Weinstein
Company ha acquistato i diritti di distribuzione di
Grace
of Monaco, biopic dedicato a Grace
Kelly, protagonista Nicole Kidman.
L’acquisizione sarebbe costata a TWC trai 4 e i 5 milioni di
dollari; distribuzione e pubblicità dovrebbe costarne un’altra
decina.
Grace
of Monaco seguirà soprattutto la seconda parte
della vita dell’attrice e il suo ruolo di principessa di Monaco
dopo il matrimonio con il Principe Ranieri, interpretato da
Tim Roth; del cast faranno parte anche
Parker Posey, Frank Langella,
Paz Vega e Milo Ventimiglia;
Olivier Dahan(My Own Love
Song), scritto da Arash Amel
(Erased).
Grace
of Monaco ha già suscitato polemiche e l’aperto
disconoscimento da parte dei figli della principessa, a partire dal
Principe Albero di Monaco, che ne ha criticato la versione
della madre, giudicata eccessivamente glamour, oltre che le
gravi imprecisioni dal punto di vista storico e l’inserimento di
scene di pura finzione. L’uscita del film è prevista per dicembre.
Tra le acquisizioni più recenti di Weinstein, vi è
Mandela: Long Walk to Freedom,
protagonista Idris Elba, film già in odore di
Oscar per il prossimo anno.
Dopo i due rinvii (la prima uscita
era fissata a dicembre per approfittare della stagione dei premi,
poi si decise di farlo uscire a marzo 2014) che già avevano colpito
la produzione, ora Grace
of Monaco di Oliver
Dahan (La Vie en Rose) è
stato tolto dal calendario delle uscite della Weinstein
Company.
La causa di tutto sembrerebbe un
nuovo sconto tra il regista e Harvey Weinstein; i
due infatti avevano già avuto delle discussioni in passato quando
il regista definì la versione del produttore catastrofica,
sottolineando come a quel momento ci fossero due versioni del
film.La nuova motivazione ufficiale non è stata ancora resa nota
dalla casa ma sappiamo che il film non è stato ancora consegnato
alla casa di distribuzione, la quale ovviamente non ha ancora
pianificato una campagna marketing.
In Grace
of MonacoNicole Kidman è Grace
Kelly mentre Tim Roth interpreta il principe
Ranieri di Monaco La storia girerà attorno a un momento
cruciale nella vita di Grace Kelly, quando neo sposa in crisi si
trova a dover scegliere se rinunciare definitivamente alla sua
fantastica carriera di attrice o diventare la principessa più amata
della storia.
Officine UBU distribuirà in
un’uscita evento al cinema 30 e 31 Gennaio Grace Jones:
Bloodlight and Bami, il documentario dedicato a Grace
Jones diretto da Sophie Fiennes e dedicato all’iconica protagonista
della musica e della cultura degli anni ‘80.
Fuori dal comune, selvaggia,
trasgressiva e androgina – Grace Jones è tutto questo e molto
altro, e il documentario di Sophie Fiennes tratteggia un profilo
inedito e molto personale della poliedrica e camaleontica artista
giamaicana: amante, figlia, madre, sorella e nonna, senza filtri,
alla ricerca di chi si cela davvero dietro la maschera da diva. Il
documentari oGrace Jones: Bloodlight and Bami,
presentato in anteprima in Italia all’ultimo Torino Film Festival,
sarà distribuito in sala come evento il 30 e 31 gennaio 2018
da Officine UBU.
Grace Jones: Bloodlight and
Bamiè un viaggio elettrizzante attraverso la carriera
pubblica e la vita privata dell’icona della musica e della cultura
pop Grace Jones. L’audace estetica di Jones emerge nell’intera
pellicola grazie al sapiente lavoro della regista Sophie Fiennes,
capace di creare un’esperienza cinematografica di grande potenza,
accostando a contrasto sequenze musicali, riprese più intime e
materiale personale per ritrarre la persona che si nasconde dietro
la maschera indossata dall’artista sul palco.
La Lucky Red,
distributrice sul territorio italiano di Grace
diMonaco, ha reso pubblico,
attraverso il proprio canale Youtube il trailer italiano definitivo
del biopic dedicato all’indimenticata Grace
Kelly.
Ecco il trailer in questione:
In Grace di
MonacoNicole
Kidman interpreterà la principessa più amata di
sempre, quella Grace Kelly che, da musa
di Alfred Hitchcock, rinunciò alla
carriera di attrice per coronare la storia d’amore col principe
Ranieri di Monato, interpretato nella pellicola da Tim
Roth.
Ad affiancare i due attori sotto la
direzione del regista e sceneggiatore francese Oliver
Daham nel cast risultano anche Paz
Vega, Frank
Langella, Milo
Ventimiglia, Derek
Jacobi e Parker Posey.
Grace di
Monaco, film di apertura del Festival
di Cannes 2014, giungerà nei cinema nostrani il
prossimo 15 maggio.
Film d’apertura della 67esima
edizione del Festival del
Cinema di Cannes, Grace di Monaco racconta un
anno nella vita di Grace Kelly, principessa di
Monaco dal 1956 al 1982, ed ex musa ispiratrice di Alfred Hitchcock. Mentre riflette sull’offerta
fattale dal maestro del brivido di tornare a lavorare ad Hollywood,
Grace piomba in una fase di profonda crisi personale quando la
modernizzazione del decadente Principato di Monaco voluta da
Ranieri subisce un improvviso arresto per
l’ingerenza del presidente francese Charles De
Gaulle, che minaccia di imporre il sistema fiscale
francese al Principato e di annettersi Monaco con l’uso della
forza. È quello il momento in cui l’icona del cinema dovrà prendere
una decisione difficile: tornare alla sua vita di star del cinema o
assumere a pieno il suo nuovo ruolo di principessa e adempiere ai
doveri assunti nei confronti della sua famiglia e del secondo più
piccolo principato del mondo.
Il regista francese Olivier
Dahah si dimostra ancora una volta (dopo il bellissimo
La vie en rose) un attento e
sensibile maestro nel portare al cinema la storia vera di una delle
donne che, con la sua grazia ed il suo ascendente, ha influenzato
non solo un’intera epoca, ma ha in parte anche lasciato un segno
indelebile nelle relazioni (mai idilliache) tra due diverse
culture. La regia di Dahan riesce a tirar fuori tutto il lato
drammatico e spaventosamente introspettivo dell’intera vicenda:
minuziosa e sempre compatta, si abbandona nei momenti più
appassionanti a degli incredibili primi piani della sua bellissima
interprete che riescono a rendere tangibile tutto il dolore e la
sofferenza di una vita divisa tra l’istinto e il dovere,
perennemente alla ricerca di una serenità (presunta o
illusoria).
Il lavoro di Dahan si accompagna in
maniera superlativa ad una sceneggiatura che potremmo definire a
due livelli, in cui viene dato il giusto spazio, senza soffocare
nessuna delle controparti, sia al dramma interiore della
principessa sia agli eventi storici che provocano tali turbamenti.
In questo senso, Grace di Monaco si svela
un po’ alla volta, mantenendo sempre alta l’attenzione e il suo
stato drammatico (che in più di un’occasione sfocia nel tensivo),
raccontando gli eventi in ordine cronologico e lasciando che lo
spettatore di appassioni alla storia di Grace anche semplicemente
attraverso i suoi occhi, degli occhi profondi e intensi che si
fanno carico di due pesi differenti ma ugualmente imponenti come
macigni: il peso della storia e degli eventi vissuti e il desiderio
di poter conciliare passato e presente senza per forza essere
costretti a dover scegliere.
Nicole
Kidman è assolutamente incredibile nei panni
dell’icona che, prima di essere l’attrice premio Oscar per
La ragazza di campagna e poi la
Principessa Grace, è una donna fortemente divisa tra il bisogno di
perseguire un’ideale di vita molto vicino alla favola e quello di
assolvere ai doveri che determinate scelte comportano.
Straordinario è anche l’intero cast che circonda la Kidman, a
partire dal dispotico, ma non esule dal provare reali emozioni,
Tim Roth (nei panni di Ranieri), e dal sempre
bravissimo Frank Langella (Francis Tucker),
protagonista di una delle sequenze più toccanti del film.
Sfarzoso ma sempre elegante nelle
scenografie, sobrio e raffinato nella fotografia (opera di
Eric Gautier, che dona alla pellicola quel tipico
stile anni ’60), Grace di Monaco è un
biopic meticoloso nella scrittura, magnifico nella direzione e
magistrale nelle interpretazioni, che ci mostra la crisi e
l’evoluzione della donna dietro il personaggio pubblico, pronta a
rinunciare ad una vita sotto le luci del cinema per assumere
davvero lo status di Sua Altezza Serenissima Principessa di
Monaco.
Potremmo vedere il
bicchiere mezzo pieno e considerare la notizia una buona notizia,
tuttavia è difficile farlo se si pensa che un film destinato al
cinema arriva in uno dei più grandi mercati al mondo, quello
americano, solo in Home Video. Lifetime ha infatti comprato
Grace di Monaco, con protagonista
Nicole Kidman, solo per la proiezione su piccolo
schermo.
Dopo aver aperto il Festival
di Cannes del 2014, il film non ha avuto un’accoglienza
propriamente calorosa, e nemmeno un buon successo di pubblico.
In Grace di
MonacoNicole
Kidman interpreterà la principessa più amata di
sempre, quella Grace Kelly che, da musa
di Alfred Hitchcock, rinunciò alla carriera
di attrice per coronare la storia d’amore col principe Ranieri di
Monato, interpretato nella pellicola da Tim
Roth.
Ad affiancare i due attori sotto la
direzione del regista e sceneggiatore francese Oliver
Daham nel cast risultano anche Paz
Vega, Frank Langella, Milo
Ventimiglia, Derek Jacobi
e Parker Posey.
In seguito allo slittamento che ne
ha causato l’esclusione dagli imminenti Academy
Awards e dopo essere stato selezionato nella
categoria fuori concorso come film di apertura del
Festival
di Cannes 2014, Grace
diMonaco, biopic
dedicato all’immensa Grace Kelly, si mostra
nel suo primo trailer ufficiale in lingua italiana.
Qui di seguito vi proponiamo il
video pubblicato attraverso il canale Youtube
di LuckyRed, distributrice italiana del
film.
In Grace di
MonacoNicole
Kidman interpreterà la principessa più amata di
sempre, quella Grace Kelly che, da musa
di Alfred Hitchcock, rinunciò alla carriera
di attrice per coronare la storia d’amore col principe Ranieri di
Monato, interpretato nella pellicola da Tim
Roth.
Ad affiancare i due attori sotto la
direzione del regista e sceneggiatore francese Oliver
Daham nel cast risultano anche Paz
Vega, Frank Langella, Milo
Ventimiglia, Derek Jacobi
e Parker Posey.
Grace di
Monacogiungerà nei cinema
nostrani il prossimo 15 maggio.
Dopo il clamoroso slittamento che
lo escluderà dai film in corsa ai prossimi Oscar, Grace di
Monaco, l’attesissimo biopic sulla star hollywoodiana e
principessa di Monaco Grace Kelly, sarà
ufficialmente nelle sale dal 13 marzo del 2014, sempre che regista
e produttore abbiano deciso di sotterrare l’ascia di guerra. A fare
da sfondo alla lunga gestazione del film è stato, infatti, un
controverso dibattito che ha visto il regista Olivier
Dahan e il produttore Weinstein scontrarsi animatamente
sul taglio da dare al film. Da una parte, la volontà del regista di
mettere in scena la tanto dibattuta vita di Grace in modo
compassato ed elegante in una pellicola di circa tre ore,
dall’altra, l’esigenza di Weinstein di partorire un’opera più
snella e vendibile; è facile intuire come presupposti così
dissimili fossero destinati a collidere. Del resto, trovare un
ragionevole compromesso tra il respiro artistico e le leggi del
mercato è da sempre una scomoda faccenda.
Olivier Dahan,
fautore di un cinema votato alla cruda esplorazione degli intimi
dissapori dell’animo umano, dopo averci consegnato il sublime
ritratto di Edith Piaf ne La vie en
rose (Oscar a Marion Cotillard), ci
regala in Grace di Monaco l’affresco di un’altra
donna-leggenda, l’indiscussa regina del grande schermo e divina
principessa di Monaco, Grace Kelly. Una donna che
con la sua incantevole bellezza e grazia è riuscita in soli cinque
anni ad avere l’abbagliante mondo di Hollywood letteralmente ai
suoi piedi, prima di ritirarsi dalle scene e dedicare la sua vita
al ruolo di mamma e moglie del principe Ranieri.
Puntando su quello che sa fare
meglio, ovvero interrogarsi sul sofferto conflitto che corre tra le
due facce di una celebrità, il volto mediatico e quello reale,
vissuto all’ombra dei riflettori, Olivier Dahan
fruga nell’irrisolta e dirompente personalità di Grace
Kelly per restituirci un ritratto che, lungi dall’essere
il semplice encomio di una star o la malinconica riflessione su una
morte prematura, si pone come il racconto di un momento cruciale
nella vita di Grace, circoscritto ai sei mesi del 1962 che
segnarono il suo sorprendente addio a Hollywood. Dalle glorie del
cinema a quelle da principessa di Monaco, Grace
Kelly sposa il principe Ranieri sostenendolo fermamente,
come il film ci mostra, nella disputa politica con il presidente
Charles De Gaulle e nella difesa del
principato.
Hitchcock l’aveva definita
l’incarnazione del ghiaccio bollente, mettendo in luce come Grace
fosse la perfetta sintesi tra stoica freddezza e cocente
sensualità. E chi meglio dell’angelico e impalpabile volto di
Nicole Kidman a farci rivivere la sublime ed
ambigua bellezza di una delle più eleganti icone del cinema?
Ci auguriamo che Nicole possa fare
del suo meglio accanto al suo Principe Ranieri interpretato da
Tim Roth. A completare il cast Paz
Vega nei panni di Maria Callas e l’attore
sbocciato nei serial televisivi, Milo
Ventimiglia.
Ecco il primo trailer
di Grace di Monaco, il biopic che
racconta la vita di Grace Kelly, che divenne poi
la principessa Grace di Monaco che sposando il principe Ranieri
fece sognare il mondo intero e (si dice) spezzò il cuore del povero
Alfred Hitchcock che non potè più averla come sua
protagonista.
Ecco il trailer in cui, sulla note
della Madama Butterfly di Puccini, vediamo le prime immagini di
quello che sembra essere un film molto elegante in cui
Nicole Kidman, negli impegnativi panni di Grace,
sembra aver ritrovato una delicatezza e uno splendore che da tempo
non riusciva a trasmettere:
Accanto a Nicole, nel film, ci sarà anche Tim
Roth nei panni del Principe Ranieri III.
La Weinstein
Company ha deciso di posticipare l’uscita di
Grace di Monaco, l’attesissimo biopic che
vede il premio Oscar Nicole Kidman interpretare
l’ex principessa di Monaco e musa di Alfred Hitchcock Grace
Kelly. La pellicola, la cui release in America era
stata fissata per il 27 novembre 2013, verrà invece distribuita nel
corso delle primavera 2014. Pare che la decisione sia
stata presa per permettere al regista Olivier Dahn
di lavora ancora sul film, il quale necessiterebbe ancora di tempo
per potersi definire completo.
Grace di
Monaco seguirà la seconda parte della vita di Grace
Kelly e il suo ruolo di principessa di Monaco dopo il matrimonio
con il Principe Ranieri, interpretato da Tim
Roth; del cast faranno parte anche Parker
Posey, Frank
Langella, Paz
Vega e Milo Ventimiglia. La
sceneggiatura è opera di Arash
Amel (Erased).
Il film ha già suscitato polemiche e
l’aperto disconoscimento da parte dei figli della principessa, a
partire dal Principe Alberto di Monaco, che ne ha criticato la
versione della madre, giudicata eccessivamente glamour, oltre
che le gravi imprecisioni dal punto di vista storico e
l’inserimento di scene di pura finzione.
Ecco un nuovo full trailer di
Grace di Monaco, atteso biopic sulla
Principessa Grace di Monaco che nel film è interpretata
dall’attrice premio Oscar Nicole Kidman.
In Grace di
MonacoNicole
Kidman interpreterà la principessa più amata di
sempre, quella Grace Kelly che, da musa
di Alfred Hitchcock, rinunciò alla carriera
di attrice per coronare la storia d’amore col principe Ranieri di
Monato, interpretato nella pellicola da Tim
Roth.
Ad affiancare i due attori sotto la
direzione del regista e sceneggiatore francese Oliver
Daham nel cast risultano anche Paz
Vega, Frank Langella, Milo
Ventimiglia, Derek Jacobi
e Parker Posey.
Grace di
Monacogiungerà nei cinema
nostrani il prossimo 15 maggio.
Il regista di
Nightmare – Dal profondo della notte (A Nightmare on Elm
Street),
L’ultima casa a sinistra e Scream, Wes
Craven, è stato responsabile di alcuni dei film, dei
personaggi e dei momenti più iconici del cinema dell’orrore, ma è
stato anche l’artefice di una serie di fallimenti, uno dei quali
sta per essere rifatto.
Wes Craven non ha diretto The Breed del
2006, ma è stato produttore del film e ha reclutato il suo
assistente alla regia di
Nightmare – Dal profondo della notte Nick
Mastandrea, per dirigerlo. Il film è incentrato su due fratelli e i
loro amici che si recano in una baita su un’isola ereditata dallo
zio recentemente scomparso per trascorrere un weekend di relax. Il
gruppo viene assediato da cani geneticamente potenziati, allevati
per uccidere attraverso una struttura di addestramento abbandonata
sull’isola.
The Breed non è
stato accolto bene (per usare un eufemismo), ottenendo un punteggio
del 27% dalla critica su Rotten Tomatoes. Ora,
Variety riporta che i fratelli Nathan e
Griff Furst sono pronti a dirigere un remake, con
l’attrice di Fall e Shazam! Fury of the
Gods Grace Caroline Currey nel ruolo principale.
Il progetto viene descritto come
una “rivisitazione non convenzionale del classico cult di Wes
Craven”, incentrato sul personaggio di Currey, Violet,
“un’icona ribelle e cazzuta in missione per cercare cani
abbandonati su un’isola remota, che porta a un completo terrore
adrenalinico“.
I Furst produrranno insieme
attraverso la loro società, la Curmudgeon Films. Il film sarà
co-prodotto e finanziato dalla Daro Film
Distribution, che ne detiene anche i diritti
internazionali.
Recentemente la Currey ha
interpretato la protagonista del thriller d’avventura della
Lionsgate, Fall,
diretto da Scott Mann, che segue due temerari scalatori, Becky
(Currey) e Hunter (Virginia Gardner), che decidono
di scalare la torre televisiva B67 – e rimangono bloccati proprio
in cima. Ha interpretato anche Mary Marvel/Mary Bromfield nel
sequel del supereroe Shazam! Fury
of the Gods, ma è improbabile che riprenda il ruolo
dopo l’avvento del nuovo DCU.
Christoph Waltz, José
Mourinho, Lewis Hamilton e tanti altri. Ma anche una
donna. Quest’anno al GQ Men of the Year 2015 Awards è
stata premiata anche una donzella, tale Emilia
Clarke, colei che ha stregato il mondo con il suo ruolo in
Il Trono di
Spade e che è arrivata al cinema con
Terminator Genisys.
Sensibile, gentile, intelligente,
bello, esperto di storia dell’arte – con una grande passione per
Van Gogh – e dotato di un sorprendente talento per la pittura.
Gregorio Villanueva, chiamato affettuosamente da
tutti Goyo, è davvero speciale. Non sembra affatto
come tutti gli altri uomini comuni… perché effettivamente non lo
è.
GOYO, la trama del romance argentino di Netflix
Goyo, interpretato dall’affascinante
attore uruguaiano Nicolás Furtado
(Bandidos, Felices los 6), è un giovane
affetto dalla sindrome di Asperger che lavora come
guida presso il Museo Nacional de Bellas Artes a Buenos Aires,
distante pochi minuti dalla casa in cui vive con i suoi due
bizzarri fratelli maggiori: il cuoco Matute (Pablo
Rago), che lo incoraggia a vivere la sua normalità senza
rimorsi o limiti, e la sorella Saula (Soledad
Villamil), un’affermata pianista che si prende cura di
Goyo con il tipico apprensivo istinto materno.
La sua equilibrata e monotona
quotidianità, condivisa solo con i due fratelli, viene
improvvisamente sconvolta dall’arrivo di una nuova addetta alla
sicurezza, la cinquantenne Eva Montero (Nancy
Dupláa). Dal momento in cui lo sguardo di Goyo si posa
sulla irrequieta e affascinante donna, la sua vita assume
le tinte e le forme del più bel quadro di Van Gogh. Mentre
Goyo si innamora giorno dopo giorno, Eva è però impegnata a
rimettere a posto la sua famiglia e a fare i conti con un
matrimonio al capolinea a causa del marito violento.
Questa è la storia di Goyo,
il tenero e commovente dramma romantico argentino
– disponibile
dal 5 luglio su Netflix – scritto e diretto dal regista
Marcos Carnevale (Grandine, Crazy
Heart).
Con toni delicati e semplici,
Goyo racconta una storia autentica e sincera di un amore che
non è poi così diverso da quelli narrati da Nicholas Sparks. Pur non avendo lo stesso
immancabile pathos e passione del celebre scrittore, Carnevale si
propone di esplorare l’amore di un uomo affetto da sindrome
di Asperger nelle sue fasi di infatuazione, desiderio e
ossessione, dimostrando come la diversità sia un concetto
che risiede più negli occhi di chi la osserva che in
quelli di chi la vive.
Goyo ed Eva sono accomunati dalla
stessa profonda solitudine e dal bisogno
di comprensione, sentimenti che diventano, fin dal loro
primo incontro, il filo rosso che lega le loro anime.
Goyo, nonostante il suo impegno a vivere una vita
normale, è visto dagli altri principalmente come un uomo affetto da
autismo, meritevole più di compassione che ascolto. Nel frattempo,
Eva cerca di proteggere i suoi due figli
adolescenti e se stessa da un matrimonio malato e tossico, che
provoca loro solo dolore e sofferenza.
Con una narrazione delicata
e toccante, Carnevale riesce a mostrare chiaramente allo
spettatore le varie sfumature delle intense emozioni di
Goyo, emozioni così forti e irruente che quando le si
incontra nella vita reale (come in soggetti con disturbi
neurologici) spesso risultano difficili e faticosi da interpretare.
Grazie al suo personaggio – reso magnificamente dalla intensa e
nobile interpretazione di Nicolás Furtado – il regista dimostra
dunque come l’amore possa sbocciare anche nei contesti più
inaspettati e complessi, anche tra persone apparentemente
distanti anni luce l’una dall’altra. Ma la storia di Goyo ed Eva
non è solo una storia d’amore, è anche una riflessione
sulla capacità e la sensibilità di trovare bellezza e speranza
nelle circostanze più difficili. Attraverso le loro
esperienze ed emozioni, il regista invita gli spettatori a guardare
oltre le apparenze e a riconoscere la forza dell’empatia e della
comprensione reciproca.
Un romance semplice dalle nuance profonde
Oltre alla trama e ai dialoghi molto
semplici ed essenziali, il romance di Carnevale si regge su
simbologie e metafore che creano un costante
parallelismo tra arte e vita, binomio chiave
attraverso cui lo spettatore può vedere (almeno in parte) il mondo
come lo vede Goyo. Questo si nota soprattutto nella scena
onirica che apre e chiude il film, realizzando un cerchio
perfetto in cui le emozioni di Goyo trovano la loro massima
espressione. In questa scena, Goyo cammina felice con tela e
cavalletto alla mano attraverso un immenso campo di grano, che
richiama i paesaggi dei celebri quadri vangoghiani. Il
caldo del giallo si alterna poi, nel corso della storia,
al freddo del blu, espresso particolarmente nelle
scene in cui Goyo appare in apnea sul fondo di una piscina, come se
cercasse di estraniarsi dal mondo per poter “riprendere
fiato”. Ma l’utilizzo del giallo e del blu non sono gli
unici elementi ricorrenti che alludono all’iconica ed emozionante
arte di Van Gogh: Carnevale, infatti, introduce alcune ripetitive
scene emblematiche in cui Goyo, guardando Eva, ridipinge la
vita e ciò che lo circonda proprio come farebbe il pittore
olandese.
Inoltre, il nome dato al protagonista e al film stesso potrebbe
essere un ulteriore rimando alla sfera artistica: l’abbreviativo
“Goyo”, infatti, ricorda il celebre artista Francisco Goya,
considerato uno dei più importanti pittori e incisori spagnoli.
Tenero e speciale come Goyo
Nonostante alcune forzature
dialogiche e cliché tipici del melodramma romantico, Goyo
è un film che si fa apprezzare per la sua straordinaria
delicatezza e onestà. Carnevale, infatti, non cerca di
intrattenere il pubblico con colpi di scena e amori travolgenti, ma
tenta piuttosto di offrire una riflessione semplice e chiara,
mostrando un punto di vista differente e talvolta
scomodo che non sempre si è disposti a comprendere. Invitando gli
spettatori a guardare il mondo con gli occhi di
Goyo (e di chi gli sta intorno) e a riconoscere la
bellezza nelle piccole cose e nelle diversità, Goyo si
afferma come un film che ricorda quanto l’amore e la
connessione umana possano emergere come le forze più
potenti, capaci di legare e trasformare vite, dando colore
e valore anche ai momenti più bui.
David S. Goyer, sceneggiatore di
film come Batman Begins e Il Cavaliere Oscuro, scriverà Man of Steel – il reboot di
Superman – su supervisione di Christopher
Nolan.
E’ LatinoReview a dare lo scoop: lo
sceneggiatore di Blade, Ghost Rider 2, di Batman Begins e autore
della storia del Cavaliere Oscuro David S. Goyer scriverà la storia
di Man of Steel – attuale titolo del nuovo film di Superman.
Ecco i dettagli: Goyer sta solo
aiutando la stesura della storia di Batman 3, proprio come fatto
nel Cavaliere Oscuro, e quindi potrà occuparsi di Man of Steel. E’
stato Thomas Tull, a capo della Legendary Pictures, a decidere
repentinamente di contattare Goyer chiudendo le infinite
discussioni con la DC Entertainment. Goyer aveva una idea che
riporta il film ai tempi dell’incarnazione di John Byrne, un film
credibile e moderno. Il film non verrà chiamato Superman ma Man of
Steel. Non ci sarà Brandon Routh, e neanche… Nicolas Cage. Bryan
Singer non sarà il regista. Mark Millar non verrà coinvolto,
principalmente perché è sempre stato antipatico a Paul Levitz.
La storia di Goyer coinvolge sia
Lex Luthor che Brainiac. Non è una storia di origini: il pubblico
sa già la storia di Superman. Il Daily Planet ha problemi a causa
di internet, e la storia è legata immensamente alla mitologia della
Kryptonite.
Inoltre a sostenere lo scoop ci
sono pezzi di Variety e IGN.com che hanno contattato il
responsabile dela Legendary Pictures:
Variety – l’autorevole agenzia ha
confermato da subito (che, cosa assai rara, cita Latinoreview)
indicando che Goyer è in trattative con la Legendary Pictures e la
Warner Bros. “Secondo fonti vicine alla compagnia, Goyer ha
proposto un film molto ricco di azione che coinvolge Superman
contro Lex Luthor e Brainiac, molto diverso dalla storia di origini
vista in Superman Returns. Probabilmente Goyer verrà aiutato da un
altro sceneggiatore, proprio come per Il Cavaliere Oscuro”.
IGN.com – il sito, dopo aver
riportato la parziale smentita di AICN, ha contattato le proprie
fonti e ha contro-smentito Harry Knowles, sostenendo che Tull
(probabilmente colto in contropiede dal trapelare della notizia) ha
volutamente ridimensionato la cosa. “Goyer è davvero al lavoro nel
progetto, e anche Jonah Nolan – cosceneggiatore del Cavaliere
Oscuro – lavorerà a Man of Steel con lui. Christopher Nolan sarà
produttore esecutivo, e non regista, proprio come rumoreggiato da
giorni. Avrà carta bianca, come produttore. La Warner Bros. ha
molta fretta di realizzare il film prima che i diritti possano
tornare agli eredi dei creatori del personaggio. La nostra fonte
sostiene che la Warner è molto soddisfatta di quello che Goyer e
Nolan hanno già fatto con lo script di Batman 3, e che attualmente
Superman ha la priorità su tutto.
Il dramma biografico El
47 e il thriller La Infiltrada si sono
aggiudicati il primo premio alla 39a edizione dei Goya
Awards tenutisi in Spagna. Nel frattempo, La stanza accanto di Pedro Almodóvar, con Tilda
Swinton e Julianne Moore, escluso dal concorso per il
miglior film, si è portato a casa tre premi.
Tra gli altri vincitori degni di
nota c’era Emilia Pérez, che si è portata a casa il
premio per il miglior film europeo. Nel frattempo, Io sono ancora qui, con Fernanda
Torres, ha vinto il premio per il miglior film
iberoamericano.
Ecco tutti i film vincitori dei Goya Awards 2025
MIGLIOR
FILM El 47 and La Infiltrada (tie)
MIGLIORE
REGISTA
Isaki Lacuesta and Pol Rodriguez – Segundo Premio
MIGLIOR
REGISTA ESORDIENTE
Javier Macipe — The Blue Star
MIGLIORE
SCENEGGIATURA ORIGINALE
Eduard Sola – Casa en Flames
MIGLIORE
SCENEGGIATURA ADATTATA
Pedro Almodovar – The Room Next Door
MIGLIORE
MUSICA ORIGINALE
Alberto Iglesias — The Room Next Door
MIGLIOR
CANZONE ORIGINALE
“Los almendros” by Antón Álvarez, La Tania and Yerai
Cortés— La Guitarra Flamenca de Yerai Cortes
MIGLIOR
ATTORE
Eduard Fernandez – Marco
MIGLIOR
ATTRICE
Carolina Yuste – La Infiltrada
MIGLIOR
ATTORE NON PROTAGONISTA
Salva Reina – El 47
MIGLIORE
ATTRICE NON PROTAGONISTA
Clara Segura – El 47
MIGLIORE
ATTORE ESORDIENTE
Pepe Lorente — The Blue Star
MIGLIORE
ATTRICE ESORDIENTE
Laura Weissmahr — Salve Maria
MIGLIORE
SCENOGRAFIA
Carlos Apolinario — El 47
MIGLIORE
FOTOGRAFIA
Edu Grau – The Room Next Door
MIGLIOR
MONTAGGIO
Javi Frutos – Segundo Premio
MIGLIORE
ART DIRECTION
Javier Alvariño — La Virgen Roja
MIGLIORI
COSTUMI
Arantxa Ezquerro — La Virgen Roja
MIGLIOR
TRUCCO E PARRUCCO
Karmele Soler, Sergio Pérez Berbel, Nacho Díaz
— Marco
MIGLIOR
SUONO
Diana Sagrista, Eva Valiño, Alejandro Castillo, Antonin Dalmasso
— Segundo Premio
MIGLIORI
EFFETTI SPECIALI
Laura Canals, Iván López Hernández — El 47
MIGLIOR
FILM D’ANIMAZIONE Mariposas Negras
MIGLIOR
DOCUMENTARIO La Guitarra Flamenca de Yerai Cortes
MIGLIOR
FILM IBEROAMERICANO I’m Still Here – Brazil
In attesa dei
BAFTA, domenica prossima, e soprattutto degli
Oscar, il 24 febbraio, la Spagna ha assegnato i suoi riconoscimenti
al suo cinema, ovvero i premi Goya 2020.
Quest’anno la cerimonia è andata esclusivamente nella direzione di
Pedro Almodovar, che con il suo bellissimo
Dolore e Gloria ha conquistato sette
premi, tra cui quelli di miglior film, miglior regia, miglior
sceneggiatura e migliore attore a Antonio
Banderas.
Il film consolida in questo modo la
sua fama internazionale, mentre si aspettano ovviamente anche i
premi Oscar 2020,
dove Dolore e
Gloria è candidato per due statuette, quella al
miglior film internazionale e al migliore attore protagonista
(Banderas).
Tutti i vincitori dei Goya 2020F
HONORARY
GOYA: PEPA FLORES
BEST
MOVIE: PAIN AND GLORY
BEST
DIRECTOR: PEDRO ALMODÓVAR for Pain and
Glory
BEST
ACTOR: ANTONIO BANDERAS for Pain and Glory
BEST
ACTRESS: BELÉN CUESTA by The Endless
Trench
BEST ADAPTED
SCREENPLAY: BENITO ZAMBRANO, DANIEL REMÓN AND PABLO
REMÓN for Out In The Open
BEST ORIGINAL
SCREENPLAY: PEDRO ALMODÓVAR for Pain and
Glory
BEST SUPPORTING
ACTOR: EDUARD FERNÁNDEZ for While At War
BEST SUPPORTING
ACTRESS: JULIETA SERRANO for Pain and
Glory
BEST NEW
ACTOR: ENRIC AUQUER by Eye For An Eye
BEST NEW
ACTRESS: BENEDICTA SÁNCHEZ for Fire Will
Come
BEST BREAKOUT
DIRECTOR: BELÉN FUNES by A Thief’s
Daughter
BEST EUROPEAN
FILM: Les miserables, by LADJ LY. (France)
BEST ANIMATION
FILM: BUÑUEL IN THE LABYRINTH OF THE TURTLES,
SALVADOR SIMÓ
BEST PRODUCTION
DESIGN: CARLA PÉREZ DE ALBENIZ for While At
War
BEST DOCUMENTARY
FILM: Ara Malikian: A Life Among Strings, NATA
MORENO
BEST SPECIAL
EFFECTS: MARIO CAMPOY AND IÑAKI MADARIAGA for The
Platform
BEST SOUND: IÑAKI
DÍEZ, ALAZNE AMEZTOI, XANTI SÁLVADOR and NACHO ROYO VILLANOVA for
The Endless Trench
BEST COSTUME
DESIGN: SONIA GRANDE for While At War
BEST IBEROAMERICAN
FILM: HEROIC LOSERS, SEBASTIÁN BORENSZTEIN (ARGENTINA
/ SPAIN)
BEST ORIGINAL
SONG: JAVIER RUÍBAL for La intemperie
BEST ORIGINAL
MUSIC: ALBERTO IGLESIAS by Pain and Glory
BEST MAKEUP AND
HAIR: ANA LÓPEZ-PUIGCERVER, BELÉN LÓPEZ-PUIGCERVER
AND NACHO DÍAZ for While At War
BEST ARTISTIC
DIRECTION: JUAN PERDRO DE GASPAR for While At
War
BEST
CINEMATOGRAPHY: MAURO HARCE for What Burns
BEST
EDITING: TERESA FONT FOR Pain And Glory
BEST LIVE-ACTION SHORT
FILM: SUC DE SÍNDRIA, IRENE MORAY
BEST DOCUMENTARY SHORT
FILM: OUR LIFE AS REFUGEE CHILDREN IN EUROPE, SILVA
VENEGAS VENEGAS
BEST ANIMATED SHORT
FILM: MADRID 2120, JOSÉ LUIS QUIRÓS AND PACO
SÁEZ
Apple
TV+ ha presentato il trailer di Government
Cheese, la nuova comedy interpretata da David
Oyelowo, che è anche produttore esecutivo. La serie farà
il suo debutto su Apple TV+ il 16 aprile con i primi quattro
episodi dei dieci totali seguiti da un episodio settimanale,
fino al 28 maggio. Accanto a Oyelowo, Simone Missick, Jahi
Di’Allo Winston e Evan Ellison sono protagonisti della serie dei
creatori Paul Hunter e Aeysha Carr.
La trama di Government
Cheese
Government Cheese
è una commedia surrealista ambientata nella San Fernando Valley del
1969 che racconta la storia dei Chambers, una famiglia eccentrica
che insegue sogni ambiziosi e apparentemente irrealizzabili,
splendidamente distaccata dalla realtà del mondo che la circonda.
Quando Hampton Chambers (Oyelowo) viene rilasciato dal carcere, la
tanto attesa riunione di famiglia non va come aveva previsto.
Durante la sua assenza, la moglie di Hampton, Astoria (Missick), e
i figli Einstein (Ellison) e Harrison (Di’Allo Winston) hanno
formato un nucleo familiare non convenzionale e il ritorno di
Hampton getta il loro mondo nel caos.
Il cast comprende anche Jean-Michel Richaud, London
Garcia, Djilali Rez-Kallah, Bokeem Woodbine, Jeremy Bobb, Louis
Cancelmi, Julien Heron, Djilali Rez-Kallah, Louis Ferreira, Thomas
Beaudoin, Kyle Mac con John Ortiz e Adam Beach.
Prodotta dagli Apple Studios e dai MACRO Television Studios,
Government Cheese è scritta, prodotta
esecutivamente e co-prodotta da Paul Hunter e Aeysha Carr. Hunter
cura anche la regia e Oyelowo, oltre a essere il protagonista, è
produttore esecutivo con il suo marchio Yoruba Saxon. La serie è
prodotta esecutivamente anche da Charles D. King e Marta Fernandez
per MACRO Television Studios. Ali Brown è produttore esecutivo per
Ventureland.
Il nuovo lavoro di
Michael Zampino, Governance – Il prezzo del potere, affida a uno
degli attori più solidi del panorama italiano, Massimo
Popolizio il compito di incarnare se non il male, uno degli
istinti più brutali che muovono l’essere umano, la brama di potere.
Il regista italo-francese alla sua opera seconda dopo
L’Erede del 2011, interessante thriller psicologico
con Alessandro Roja, conduce lo spettatore in un ambiente a
lui ben noto: quello delle grandi aziende petrolifere. Dove Zampino
ha lavorato per ben quindici anni. Da quest’esperienza ha tratto
linfa vitale per il film.
Renzo, Massimo
Popolizio, è il direttore generale di un grosso gruppo
petrolifero. È un uomo senza scrupoli, molto abile nel convincere e
manipolare gli altri, con un’ampia rete di conoscenze e relazioni.
Costretto ad abbandonare il suo ruolo in seguito a un’inchiesta per
corruzione, non si dà per vinto e fa di tutto pur di riprendere il
proprio posto, ora occupato dalla giovane e brillante Viviane
Parisi, Sarah Denys, che promette di accompagnare l’azienda
in una necessaria transizione green. Renzo è convinto che sia stata
proprio Viviane a tradirlo ed è determinato a fargliela pagare.
Coinvolgerà nel suo piano anche Michele, Vinicio Marchioni,
un vecchio amico che gli ha chiesto un favore. I due si troveranno
poi a fare i conti con le conseguenze delle loro azioni. Renzo
però, sa bene come muoversi in un sistema fatto di corruzione e
giochi di potere.
Governance – un noir
spietato con un protagonista stellare
Si presenta con una
locandina da film d’azione all’americana, stile Heat – La
sfida, il nuovo thriller di Michael Zampino.
Governance – Il prezzo del potere è avvincente,
ha un buon ritmo e un protagonista magnetico nella sua malvagità.
Lo spettatore è ansioso di vedere fin dove si spingerà e se
riuscirà a cavarsela.
Il contesto nel quale i
protagonisti si muovono è tratteggiato in maniera davvero molto
realistica. Qui
vale l’esperienza personale di Zampino e fa la differenza. Il
regista dipinge bene un mondo che conosce: le trame, gli intrighi,
le ambizioni, anche fuori tempo massimo, mentre il sistema
investigativo e giudiziario arranca. Traccia una visione d’insieme
vivida e convincente, ma allo stesso tempo lascia intuire più di
quanto non esponga. A Zampino, qui come nel suo precedente
L’Erede, non interessa tanto il contesto, quanto
l’uomo. Non gli interessa capire se l’accusa di corruzione contro
Petrucci sia vera o falsa, scoprire la verità. Come non gli importa
dirci quale sarà il destino dei due protagonisti e che ne sarà
dell’indagine dell’ispettrice Ricciardi, Sonia Barbadoro. A
Zampino interessa l’animo umano, con i suoi vizi e le sue virtù. Da
spettatore, tuttavia, si vorrebbe sapere un po’ di più di quel
mondo delle grandi compagnie petrolifere nel quale il regista ci
introduce così bene e del quale molto si intuisce tenga per
sé.
Governance
riesce ad essere coinvolgente anche perché non è affatto
edulcorato, ha anzi in comune col cinema americano il coraggio di
far sì che i cattivi lo siano fino in fondo, senza improbabili
svolte buoniste a lieto fine. Spietatamente ma realisticamente, non
fa sconti all’essere umano, non gli concede pentimenti,
ravvedimenti. Del cinema europeo, però, ha la complessità dei
personaggi. Non vi è mai una lotta manichea tra buoni e cattivi, ma
piuttosto un mondo articolato in cui bene e male si mescolano in
ciascun personaggio, proprio come avviene nella realtà. Merito
della sceneggiatura scritta a sei mani dal regista con Giampaolo
G. Rugo ed Heidrun Schleef, in cui nonostante certi
elementi siano solo accennati, bastano a far comprendere la
complessità del mondo retrostante.
Merito però anche di un
attore che sa incarnare i vari aspetti della natura umana e non
lascia nulla al caso. Massimo Popolizio porta letteralmente
su di sé il film. Sa essere un perfetto cattivo, ma non solo. È un
piacere vederlo calarsi nei panni ferini di Renzo, con quel suo
modo bulimico di mangiare, con quella sua personalità quasi doppia:
padre amorevole, a suo modo, ironico, ma al contempo essere
brutale, capace di ogni cosa pur di ottenere ciò che vuole. Questa
duttilità interpretativa è riassunta nell’inquadratura finale in
cui, solo attraverso lo sguardo, riesce a restituire l’ampio
spettro emotivo del suo personaggio. Difficile non vedere, come
l’attore stesso ha ricordato in
conferenza stampa, tanto Shakespeare dietro a questo suo Renzo.
A Vinicio
Marchioni il compito di affiancarlo, facendo perno su
caratteristiche molto diverse: Michele vorrebbe imitare Renzo, nel
suo piccolo, ma ha meno coraggio, meno spregiudicatezza. È il
tipico uomo di strada che tenta il grande salto, ma è sempre a
rischio che sia più liungo della sua gamba. Il personaggio ben
interpretato da Marchioni serve per evidenziare i segni che il male
lascia dentro, le macchie che non vanno più via. È quello a cui la
colpa rimane più addosso. Apparentemente Renzo riesce a rimuoverla,
anche se in qualche momento riaffiora, come appunto nella
bellissima scena finale. A completare il cast Claudio
Spadaro, nel ruolo di Marcello Zanin, Maria Cristina
Heller nei panni di Carla Petrucci e la giovane Marial
Bajma-Riva, convincente nei panni di Sofia
Petrucci.
La sfida dell’opera
seconda può dirsi vinta per Michael Zampino e chissà che
Governance – Il prezzo del potere, così intrigante,
in parte ellittico e con un finale apertissimo non preluda a
sviluppi futuri, magari un sequel o un approdo alla
serialità.
Governance – Il prezzo del potere è una
coproduzione italo-francese, ed è prodotto da Alba
Produzioni, Panoramic Film per l’Italia e
Loin Derrière l’Oural LDO per la Francia, con il
sostegno del Mibac-DG Cinema e di Lazio
Cinema International.
Governance – Il prezzo del potere racconta
quanto sia difficile la ricerca della verità quando quest’ultima
interferisce con gli interessi economici e personali.
Un’implacabile parabola sul potere del denaro che vede tra i
protagonisti Massimo Popolizio, Vinicio Marchioni e Sarah
Denys.
Governance – Il prezzo del
potere, la trama
Renzo Petrucci (Massimo
Popolizio), manager brillante e senza scrupoli, è il
direttore generale di un importante gruppo petrolifero. Dopo
un’inchiesta per corruzione è costretto a lasciare la prestigiosa
carica convinto che a tradirlo sia stata una giovane collega,
Viviane Parisi (Sarah Denys). Renzo prepara la sua
vendetta coinvolgendo suo malgrado l’amico di famiglia Michele
Laudato (Vinicio
Marchioni), ma la situazione gli sfugge di mano…
Il sito Bleeding Cool è riuscito a dare uno sguardo il
pilota dell’attesa serie tv Gotham targata Fox e
tratta dall’Universo DC Comics di Batman. Ebbene, ecco alcuni
screencaps e in uno di questo è possibile vedere un personaggio per
potrebbe rivelarsi essere il giovane e futuro Joker.
Inoltre, il sito ha dichiarato che il pilot di Gotham è
addirittura il miglior prodotto DC in televisioni, meglio dunque di
Flash, Constainte e Arrow.
Arriva dall’Inghilterra il nuovo
trailer esteso dell’attesissima nuova serie televisiva
Gotham, targata FOX e tratta
dall’Universo DC Comics di Batman. A
presentare il nuovo trailer è il protagonista, l’attore Ben
McKenzie, che interpreta il giovane Jim Gordon.
Il cast dello show è
composto da Ben
McKenzie (Detective James
Gordon), Robin Lord
Taylor (Oswald Cobblepot/il
Pinguino), Sean Pertwee (Alfred
Pennyworth), Zabryna
Guevara (Capitano Essen)Erin
Richards (Barbara Kean). Donal
Logue(Harvey Bullock),Jada Pinkett
Smith (Fish Mooney), David
Mazouz (il giovane Bruce
Wayne)e Camren Bicondova (la
giovane Selina Kyle).
Gotham racconta la storia di
origine dei grandi supercriminali e vigilantes della DC Comics, e
racconta nuovi capitoli mai visti prima sulla schermo.
Gotham sarà caratterizzata da un
giovane Bruce Wayne, i primi villain principali saranno Joker,
Catwoman, l’Enigmista e il Pinguino. Mentre il produttore esecutivo
sarà Bruno Heller (The
Mentalist) e a dirigere il pilot ci sarà Danny
Cannon (CSI). Il primo dei cattivi noti sarà
il Pinguino, ma essendo una storia di origini difficilmente lo
vedremo da subito in costume.
Il pilot, che sarà diretto
da Danny Cannon, è stato scritto
da Bruno Heller (The
Mentalist), il quale sarà anche produttore esecutivo; la casa
di produzione sarà la Warner Bros. Television.
Manca poco all’inizio
di Gotham, l’attesissima nuova serie televisiva
targata Fox /Warner Bros e basata
sull’universo
di Batman della DC Comics.
Oggi vi segnaliamo tre nuovi spot tv con
protagonista Ben McKenzie ne panni del
Detective Jim Gordon.
Il cast dello show è composto
da Ben McKenzie(Detective James
Gordon), Robin Lord
Taylor (Oswald Cobblepot/il
Pinguino), Sean Pertwee (Alfred
Pennyworth), Zabryna
Guevara (Capitano Essen)Erin
Richards (Barbara Kean). Donal
Logue(Harvey Bullock),Jada Pinkett
Smith (Fish Mooney), David
Mazouz (il giovane Bruce
Wayne)e Camren Bicondova (la
giovane Selina Kyle).
Gotham racconta la storia di
origine dei grandi supercriminali e vigilantes della DC Comics, e
racconta nuovi capitoli mai visti prima sulla schermo.
Gotham sarà caratterizzata da un
giovane Bruce Wayne, i primi villain principali saranno Joker,
Catwoman, l’Enigmista e il Pinguino. Mentre il produttore esecutivo
sarà Bruno Heller (The
Mentalist) e a dirigere il pilot ci sarà Danny
Cannon (CSI). Il primo dei cattivi noti sarà
il Pinguino, ma essendo una storia di origini difficilmente lo
vedremo da subito in costume.
Il pilot, che sarà diretto
da Danny Cannon, è stato scritto
da Bruno Heller (The
Mentalist), il quale sarà anche produttore esecutivo; la casa
di produzione sarà la Warner Bros. Television.
Arrivano tre nuovi spot
dell’attesissima nuova serie televisiva Gotham, targata FOX e
tratta dall’universo DC Comics di Batman, che seguirà le
storie del giovane Jim Gordon.
Il cast dello show è
composto da Ben
McKenzie (Detective James
Gordon), Robin Lord
Taylor (Oswald Cobblepot/il
Pinguino), Sean Pertwee (Alfred
Pennyworth), Zabryna
Guevara (Capitano Essen)Erin
Richards (Barbara Kean). Donal
Logue(Harvey Bullock),Jada Pinkett
Smith (Fish Mooney), David
Mazouz (il giovane Bruce
Wayne)e Camren Bicondova (la
giovane Selina Kyle).
Gotham racconta la storia di
origine dei grandi supercriminali e vigilantes della DC
Comics, e racconta nuovi capitoli mai visti prima sulla
schermo.
Gotham sarà caratterizzata da un
giovane Bruce Wayne, i primi villain principali saranno Joker,
Catwoman, l’Enigmista e il Pinguino. Mentre il produttore esecutivo
sarà Bruno Heller (The
Mentalist) e a dirigere il pilot ci
sarà Danny Cannon (CSI).
Il primo dei cattivi noti sarà il Pinguino, ma essendo una storia
di origini difficilmente lo vedremo da subito in costume.
Il pilot, che sarà diretto
da Danny Cannon, è stato scritto
da Bruno Heller (The
Mentalist), il quale sarà anche produttore esecutivo; la casa
di produzione sarà la Warner Bros. Television.
La Fox ha
rilasciato online un nuovo spot tv di
Gotham, l’attesa nuova serie tv
incentrata sull’universo di Batman. Il nuovo contributo ci mostra
tutti i villain presenti nello show che seguirà le vicissitudini
del giovane Jim Gordon.
Il cast dello show è
composto da Ben
McKenzie(Detective James
Gordon), Robin Lord
Taylor (Oswald Cobblepot/il
Pinguino), Sean Pertwee (Alfred
Pennyworth), Zabryna
Guevara (Capitano Essen)Erin
Richards (Barbara Kean). Donal
Logue(Harvey Bullock),Jada Pinkett
Smith (Fish Mooney), David
Mazouz (il giovane Bruce
Wayne)e Camren Bicondova (la
giovane Selina Kyle).
Gotham racconta la storia di
origine dei grandi supercriminali e vigilantes della DC
Comics, e racconta nuovi capitoli mai visti prima sulla
schermo.