La Warner Bros ha
diffuso il primo trailer ufficiale di Dunkirk,
l’attesissimo nuovo film di Christopher Nolan e
che vedrà protagonisti Tom Hardy, Mark
Rylance e Kenneth Branagh.
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Ecco alcune suggestive immagini dal
set di Dunkirk in cui possiamo ammirare da vicino
il lavoro di Christopher Nolan e della sua
squadra, tra cui spicca il direttore della
fotografia Hoyte Van Hoytema. [nggallery
id=2755]
Christopher Nolan
ha spiegato: “Una delle informazioni chiave che si ottiene
leggendo i diari di Dunkirk è stata quanto giovani e inesperienti
erano questi soldati. Sembrava molto importante per me,
specialmente per la parte di Fionn, trovare un volto davvero
nuovo.”
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Inizierà alle 19:00 di oggi il live
streaming della premiere ufficiale di Dunkirk, il nuovo film
di Christopher Nolan, regista di
Inception,
Interstellar e della trilogia de Il Cavaliere Oscuro. Dunkirk vede protagonisti
Tom Hardy, Cillian Murphy e Mark
Rylance.
https://youtu.be/Goj3mjrjALk
Il film debutterà al cinema in Italia dal
31agosto 2017.
Dunkirk sarà
ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Forse non lascerà Harry Styles agonizzante su una trottola o
Tom Hardy che invia amore dalla quinta
dimensione, ma il finale di Dunkirk
è comunque un mammut di complessità tematica e narrativa che farà
discutere il pubblico fino all’arrivo del prossimo film di
Christopher Nolan.
Il film non è altro che una grande
svolta per Nolan. Il regista ha girato film con influenze
fantascientifiche dal 2005, ma per il suo decimo film si è
finalmente lanciato in acque fresche e ha prestato il suo occhio
meticoloso a qualcosa di più concreto: l’evacuazione delle truppe
britanniche dalle spiagge di Dunkerque da parte di navi civili nei
primi giorni della Seconda Guerra Mondiale (qui
potete trovare un
resoconto degli eventi reali). È il film di guerra più
nolaniano che si possa immaginare, raccontato in un modo unico che
aumenta l’intensità e, soprattutto se visto come il regista
intendeva fare in IMAX, ti fa sentire proprio lì, su quella
spiaggia bagnata.
Tuttavia, per quanto il regista
abbia ampliato la sua visione, si tratta sempre degli stessi temi
che sono stati il cuore pulsante di ogni suo film da
Following in poi. Tutto, dall’angosciante
concetto storico alla linea temporale non lineare a più fili, non è
solo un vezzo registico, ma una chiara scelta fatta per esplorare e
portare avanti al meglio ciò che gli interessa. Il finale del film
non è ambiguo
come quello di Inception o
complesso come quello di Interstellar, ma lascia
comunque il pubblico con molte domande sul destino dei personaggi,
sulla convergenza delle linee temporali, sul futuro della guerra e
sul vero significato di tutto questo. Vediamo di analizzare
il tutto.
La linea temporale di
Dunkirk è così intricata che ci vorrebbe un
altro articolo per esplorarla a fondo, ma per spiegare il finale è
necessario avere una solida base di tutto ciò che è accaduto
finora, quindi ecco un rapido riassunto.
Il film è raccontato in tre linee
temporali che si svolgono in contemporanea, ma che in realtà hanno
una durata variabile e sono state dilatate per adattarsi; “La
talpa” (la parte terrestre, che prende il nome dal clandestino
francese tra i soldati inglesi) si svolge nel corso di una
settimana, “Il mare” copre un giorno e “L’aria” è una mera ora
dell’intera prova. Apparentemente in modo che ogni parte della
storia riceva la stessa attenzione (il combattimento con i cani di
Tom Hardy sarebbe una piccola nota di demerito se fosse stato
raccontato in modo convenzionale), tutte queste parti si
sovrappongono, ma a causa della struttura narrativa lo fanno spesso
in ordine sparso. Ad esempio, la flotta navale civile di riserva
viene chiamata all’inizio di “The Sea”, ma non viene nemmeno
menzionata come possibilità fino a metà di “The Mole”.
Alla fine tutto converge quando la
nave del soldato in fuga affonda, la barca del signor Dawson
(Mark
Rylance) si imbatte in un dragamine bombardato e Farrier
(Tom
Hardy) affronta il bombardiere. È il culmine narrativo
del film ed è per molti versi una lenta rivelazione del motivo per
cui Nolan ha raccontato la storia in questo modo; Dunkirk è davvero un film sulla narrazione (lo
dimostra il fatto che lo ha definito un thriller di suspense),
evidenziando come il successo dell’Operazione Dynamo sia stato il
risultato di molte persone apparentemente disparate che hanno
lavorato insieme inconsapevolmente. Dopo questo scambio ancora
complesso, i fili si dividono per dare a ciascun gruppo di
personaggi il proprio finale.
Nolan non ha fatto tutto questo
solo per creare un’epopea cinematografica. Raccontando
Dunkirk in modo così distinto, usa la
forma tecnica per esplorare i temi del film: il sacrificio per il
dovere, la percezione del tempo e la natura della narrazione.
Queste idee attraversano tutta la sua filmografia – si veda la
rivalità tra maghi di The Prestige che si trasforma in un dibattito sullo
scopo dell’arte e la storia d’amore decennale di Interstellar–
ma questa volta più di ogni altra il film è costruito dalle
fondamenta per accoglierle.
Il tempo è l’elemento più ovvio,
data la struttura, ma non si tratta solo di una citazione
“intelligente” di Nolan. C’è una forte idea di “tempo perduto”, che
si manifesta soprattutto nella giovinezza dei personaggi più in
pericolo e che viene amplificata
dal costante ticchettio della colonna sonora durante i salti
tra una narrazione e l’altra. Tuttavia, ciò che le linee temporali
multiple fanno davvero è giocare con la percezione. Sono raccontate
esclusivamente da una serie di personaggi POV senza salti nel mezzo
– non abbiamo un taglio ovvio a Harry Styles
quando Tom Hardy sta sorvolando la nave – che mira
a trasmettere la natura tentacolare di Dunkirk da
prospettive individuali. Si tratta dell’individuo in un’esperienza
condivisa.
E questo ci porta alla narrazione.
Molti hanno parlato di Dunkirk come di
un’esperienza puramente viscerale e, sebbene lo sia sicuramente,
tutto è in realtà al servizio di un’esplorazione di come e perché
raccontiamo le storie. Il film esiste in una bolla temporale priva
del contesto del passato o del futuro della Seconda Guerra
Mondiale, che ci fa considerare solo ciò che viene mostrato. E per
ognuno dei personaggi principali della storia – Tommy (Fionn
Whitehead), Mr. Dawson e Farrier – l’evento di Dunkerque è
ugualmente importante e ha un impatto sulle loro vite,
indipendentemente dal tempo effettivamente trascorso nella mischia.
Le loro storie sono messe l’una accanto all’altra per sottolineare
questo aspetto; per Farrier, il combattimento tra cani e i ripetuti
sacrifici non sono meno audaci dei ripetuti tentativi di Tommy di
lasciare la spiaggia. Questo aspetto attraversa tutto il film, ma
non rivela il suo scopo fino alla fine, quando ognuna delle tre
trame si conclude con un punto distinto e risolutivo.
Il finale de La Talpa di
Dunkirk spiegato – Vigliaccheria o eroismo?
“La talpa” (che a differenza delle
altre due storie prende il nome dagli eventi al suo interno) si
conclude con Tommy e Alex (Harry Styles) che fuggono da Dunkerque
sulla barca del signor Dawson dopo che molti dei loro compatrioti
sono stati uccisi dal bombardiere precipitato. Prendendo il treno
dal Dorset, i due crollano per la stanchezza e si credono dei
falliti – si trattava, dopo tutto, di una ritirata di massa
dell’ultima linea di difesa che lasciava le isole britanniche
aperte all’invasione delle forze tedesche. Tuttavia, arrivati a
Woking, diventa evidente che vengono celebrati per il loro
coraggio. Alex riceve una birra e una mela, mentre Tommy legge
l’iconico discorso di Churchill “Li combatteremo sulle
spiagge”.
In questo caso, coloro che si
trovavano sul posto hanno tratto una cosa dall’evacuazione, mentre
tutti coloro che sono tornati a casa e hanno ascoltato la storia
hanno letto l’esatto contrario; la nota finale è la differenza tra
la narrazione ufficiale della guerra e la realtà percepita dai
soldati. Essendo il
fulcro della storia dell’evacuazione di Dunkerque, c’è
sicuramente una spinta storica qui, con Nolan che mostra come la
ritirata possa essere vittoriosa. Accanto a questo, però, c’è il
potere della lettura – Churchill e la propaganda hanno la meglio
sulle emozioni dei soldati – e, in maniera più partigiana, il
rapporto tra significato intriso e significato sviluppato; Alex era
incapace di comprendere il coraggio di tutto ciò che aveva
fatto.
La lettura ad alta voce del
discorso da parte di Tommy, che segna il finale del film, è
particolarmente efficace, in quanto conferisce una sottolineatura
intima a parole grandiose e un rovesciamento dell’appropriazione
degli eventi da parte del governo britannico.
Il finale di The Sea spiegato –
Una storia è più potente della verità
Questa duplice percezione delle
storie è presente anche nella narrazione di “The Sea”. In apparenza
questa sezione riguarda la crescente pressione sulle persone
normali – che, per non dimenticare, erano la maggior parte dei
soldati sulla spiaggia – in quanto il signor Dawson, che a detta di
tutti è un normale pensionato, vede il suo contegno calmo e retto
messo in discussione dai crescenti orrori della guerra. È
evidentemente un eroe naturale, ma nel corso del film viene spinto
ai suoi limiti e diventa sempre più disperato; salvare il pilota
precipitato Collins (Jack Lowden) è una scelta dettata
dall’emozione. Alla fine i suoi sforzi vengono premiati – salva un
pilota e molti soldati dalla spiaggia – ma l’amico di suo figlio
George (Barry Keoghan) muore nel processo.
George muore quando l’innominato
“soldato tremante” di Cillian Murphy lo spinge giù per le scale
della barca in preda al panico; parte dell’esplorazione del PTSD in
un’epoca in cui non era una condizione riconosciuta. Vediamo Murphy
prima dello shock da granata in “The Mole” come un ufficiale
britannico molto corretto che rifiuta a Tommy e Alex lo spazio
sulla loro barca a remi dopo l’affondamento del primo dragamine
(nella narrazione mostrata dopo vediamo un uomo
distrutto), mostrando in modo succinto quanto improvviso possa
essere il cambiamento.
L’aspetto interessante è il modo in
cui Dunkirk risolve il filo conduttore. Sia Dawson che il
figlio Peter (Tom Glynn-Carney) mentono al soldato e gli dicono che
George sta bene, e una volta conclusa la vicenda Peter racconta al
giornale locale del suo amico eroe di Dunkerque. In entrambi i casi
giocano liberamente con la verità, ma solo perché si capisce che la
storia raccontata è più potente della realtà. Murphy può lasciare
gli eventi già traumatici della Francia senza il peso aggiuntivo di
aver accidentalmente ucciso un bambino, mentre il giornale si
assicura che la morte di George non sia stata vana. Se “La talpa” è
la lettura di una storia, “Il mare” è la ragione per raccontarla in
un modo specifico.
Ci sono alcuni interessanti
parallelismi con Their Finest, il recente film di Lone
Scherfig sulla realizzazione di un film di propaganda
sull’evacuazione di Dunkerque. Anche il film nel film si basa su
una versione sempre più distorta della verità, ma il suo potere
nella narrazione della guerra e come opera d’arte è accresciuto
dall’elaborazione.
Il finale aereo spiegato –
Ambiguità e contesto storico
La parte “aerea” di
Dunkerque è la più lontana dal resto – la linea temporale
dilatata significa che un evento di un’ora si svolge allo stesso
ritmo di un giorno o di una settimana – eppure il suo impatto è
inevitabile. I caccia sono chiamati a soccorrere le imbarcazioni e
riescono a fermare diverse catastrofi. La missione si conclude con
l’abbattimento da parte di Farrier di un ultimo caccia prima
dell’atterraggio sulla spiaggia di Dunkerque; nell’inquadratura del
film, l’unico britannico in Francia (non nella realtà, ma è
un’immagine forte). Attracca con disinvoltura l’aereo, lo brucia e
aspetta che i tedeschi si facciano vivi e vengano catturati.
L’ultima volta che lo vediamo viene condotto via, destinato a
rimanere in un campo per prigionieri di guerra per il resto del
conflitto.
Dal punto di vista tematico, la
maggior parte del volo è incentrata sulla pressione del tempo e del
dovere, mentre l’aspetto narrativo passa in secondo piano. L’intera
sequenza è raccontata sotto un ticchettio inaffidabile
dell’orologio; Farrier non è in grado di misurare il suo livello di
carburante e quindi ogni decisione deve essere presa intuitivamente
con la piena consapevolezza che potrebbe essere all’ultimo respiro.
La sua misurazione di fortuna, che utilizza le letture del
carburante dello spitfire di Collins e i riferimenti incrociati con
il suo orologio, è un riassunto molto scarno di come Nolan
consideri il tempo come qualcosa di sempre presente ma mai
veramente controllabile.
La cattura di Farrier è il punto in
cui l’aspetto narrativo entra in gioco in “The Air”: mentre
Dunkirk viene presentato come un’esperienza totalmente
isolata, questo momento finale, giustapposto al discorso delle
“Spiagge”, serve a ricordare da solo quanto siamo all’inizio
della Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di un anno e mezzo prima
che Pearl Harbor portasse gli Stati Uniti nel conflitto e di oltre
due anni prima che Churchill dichiarasse “la fine
dell’inizio” (in un altro discorso iconico). Dato che si
tratta di un evento noto soprattutto in Europa e in Gran Bretagna,
si creano diversi punti di vista alternativi: in altri territori,
Dunkerque esiste in parte senza il quadro generale.
Naturalmente, Nolan non entra
esplicitamente in questo contesto storico. L’evacuazione viene
organizzata con tre brevi righe di testo che si limitano a dire
dove si trovano i soldati in quel momento (e non cosa li ha portati
qui), e si conclude senza una sola parola che accenni al futuro
(c’è solo un sentito omaggio a tutti coloro che sono stati colpiti
dall’evento). Semmai, la nota finale è ambigua come quella di
Inception: c’è Alex che crede che l’invasione sia
imminente, Farrier che si avvia a un destino incerto, e poi una
mela morsicata che taglia i titoli di coda.
Dunkirk si occupa
esclusivamente di questo momento nel tempo per queste persone. È da
qui che nascono gli elementi intensi e totalizzanti del thriller,
ma la stessa tecnica di regia porta Nolan ad approfondire le idee a
cui è sempre stato interessato. Il film parla di esperienze
condivise e di come ognuno di noi le legga in modo diverso, ma è
anche un semplice “film di esperienze”. Questa sì che è visione
registica.
Arriva da The Hollywood
Reporter la conferma che Dunkirk, il prossimo film di
Christopher Nolan in arrivo ad agosto, avrà una
durata sorprendente per gli standard del regista britannico.
La pellicola durerà infatti
1 ora e 47 minuti, il film più corto della
carriera del regista dai tempi del suo debutto con
Following, nel 1998, che è lungo soltanto 1 ora e
9 minuti.
Gli ultimi film di Nolan hanno
superato tutti le due ore, da Interstellar, che tocca quasi quota tre
ore (2 ore e 49 minuti), passando per i tre film di
Batman, che sono tutti più lunghi delle 2 ore e
20. Dunkirk sarà il suo primo film a scendere
sotto i 120 minuti dai tempi di Insomnia, che dura
1 ora e 58.
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Esce il 31 agosto l’ultimo film di
ChristopherNolan,
Dunkirk, la sua decima fativa. Il regista ha
minuziosamente pensato ad ogni minimo particolare, rifiutando per
quanto possibile l’aiuto della Computer Grafica e facendo costruire
ex novo scenografie, costumi e macchinari. Il Realismo è la
parola-chiave di Dunkirk.
Le vicende avvenute a
Dunkirk
tra il 27 maggio e il 4 giugno 1940 non parlano di battaglie
militari quanto di lotta per la sopravvivenza. Le truppe inglesi,
ormai allo stremo delle forze, erano state fatte indietreggiare dai
Tedeschi fino ad essere confinate sulle aspre spiagge di
Dunkirk. Nonostante in quel punto la costa
francese disti solo 26 miglia dall’Inghilterra, raggiungere l’altra
sponda è complicato a causa delle condizioni della battigia. Le
navi inglesi non riuscivano ad attraccare per via della secca di 7
metri nel mare. Migliaia di soldati, stanchi e provati, si
ritrovarono ammassati sopra l’unico molo che portava alle navi
militari e quindi alla salvezza. Non solo.
I militari così raggruppati erano
costante bersaglio degli attacchi aerei nemici, intenti a
distruggere il lungo ponte di legno, ultima speranza inglese di
ricongiungersi con la Madre Patria. Fu allora che venne inviato un
aiuto ai civili di Inghilterra. Che risposero prontamente mettendo
a disposizione le proprie imbarcazioni private. Fu così che navi di
varie dimensioni affrontarono coraggiosamente il viaggio attraverso
la Manica per venire in aiuto delle truppe, in quella che fu
denominata “Operazione Dynamo“. La riuscita andò
oltre le più rosee aspettative e vennero posti in salvo quasi
400.000 soldati inglesi.
Nolan sceglie di raccontare questo punto di
svolta nella Seconda Guerra Mondiale, afferrandone il ruolo
strategico. Senza questa evacuazione, la Gran Bretagna sarebbe
stata vinta dai Tedeschi, e le sorti del Mondo avrebbero
probabilmente preso una piega diversa.
Tutto ebbe inizio 22 anni fa,
quando un giovane ChristopherNolan decise di
intraprendere un viaggio in barca a vela attraverso la Manica
assieme alla fidanzata EmmaThomas (futura moglie nonché produttrice di tutti
i suoi film) e a un amico esperto in navigazione. Il viaggio era
volto a ripercorrere idealmente quell’evento storico che fu
l’evacuazione di Dunkirk. I tre vennero però colti
alla sprovvista da una burrasca, che li sballottolò e li costrinse
in mare per oltre 19 ore.
In Dunkirk il fattore spazio/tempo
è estremamente importante. Per questo il film viene suddiviso in
tre grossi segmenti temporali, che si intersecano tra loro e
vengono scanditi da titoli esplicativi: 1) IL MOLO: UNA
SETTIMANA. 2) IL MARE: UN GIORNO. 3) L’ARIA: UN’ORA. Ogni
capitolo ha la sua piccola storia che si incastra all’interno della
grande vicenda di evacuazione.
Sul molo seguiamo le vicende del
soldato semplice Tommy (Fionn Whitehead). Nel mare
assistiamo al soccorso dei militari da parte delle imbarcazioni
civili, e segnatamente della barca di Mr. Dawson (Mark
Rylance) e figlio. In aria entriamo negli angusti spazi
degli Spitfire comandati dai piloti Collins (Jack
Lwden) e Farrier (Tom
Hardy).
Nolan perfezionista
Ciò che colpisce di
Dunkirk non è tanto la trama. Quanto la messa in
scena. Nolan dimostra di essere un vero creativo,
rifiutando di scegliere le soluzioni più semplici ma piuttosto
adottando i metodi e le tecniche più difficoltosi.
In in un cinema che ci ha tanto
abituato alla CGI e al green screen, vedere un film quasi
interamente girato in loco è una rarità. E un’esperienza visiva
eccezionale.
Le riprese a terra ci
mostrano la vera spiaggia di Dunkirk, con un molo interamente
ricostruito ad hoc dal bravissimo (e volutissimo) scenografo
Nathan Crowley. Sempre Crowley è
riuscito a reperire diverse imbarcazioni originali, tra cui tre
dragamine e un cacciatorpedoniere. Nelle scene aeree infine,
vediamo tre veri Spitfire e un ME-109 Messerschmitts tedesco.
La tecnica di
ripresa
Quel che più lascia a bocca aperta
lo spettatore però, Nolan lo riserva per sè. Il regista decide di
girare alternando la tecnologia IMAX con la
pellicola SuperPanavision da 65 mm. Una grande “tela” per una
grande storia. Le panoramiche sono incredibili, i campi lunghi
immettono lo spettatore nel film, restituendogli quello spaesamento
che doveva essere poi quello di soldati giovanissimi costretti a
fuggire dagli attacchi nemici.
La tecnologia IMAX, oltre a
restituire la realtà fin nei minimi dettagli, contribuisce alla
costante suspense dello spettatore. I suoni sono estremamente
penetranti. Lo spettatore “sente” fin nelle viscere lo scoppio di
una bomba. I colpi di mitragliatore entrano e si confondono col
battito del nostro cuore.
Nolan, con l’aiuto del compositore
HansZimmer, ha alzato di diversi
toni la cosiddetta Scala Sheperd, tecnica che dà l’illusione
acustica di toni in costante ascesa. È tecnicismo. È intuizione. È
cinema.
Dunkirk è il film meno commerciale
di Nolan
Uscito negli USA il 21
luglio scorso, sembra che Dunkirk non abbia fatto
grandi incassi al botteghino, registrando per ora solo 30-40
milioni di dollari a fronte di un film costatone 150. Non che le
cifre siano negative, anzi, soprattutto per un film di guerra. Ma
Dunkirk non è solo questo. La pellicola è una
storia estremamente introspettiva, che si preoccupa di mettere in
scena le reazioni umane piuttosto che spari ed esplosioni. Pur se
ambientato durante Seconda Guerra Mondiale, di bellico non ha
nulla.
D’altronde di per sè l’evento
dell’evacuazione non è particolarmente avventuroso. A riprova di
ciò, Nolan sceglie tra gli attori protagonisti dei
giovani principianti (tra i quali il tanto chiacchierato membro
degli One Direction Harry Styles). L’inesperienza
recitativa doveva in qualche modo essere lo specchio di quella
esistenziale e militare vissuta davvero dai giovani soldati,
spaesati di fronte agli orrori della guerra.
Ancora Hans Zimmer
La colonna sonora di Hans
Zimmer è poi la ciliegina sulla torta. Non una
vera e propria soundtrack, ma una continua variazione del
ticchettio dell’orologio da taschino di Nolan, che
contribuisce alla suspense e sottolinea l’accelerazione degli
eventi.
Giunto al suo film numero dieci,
Nolan si cimenta in virtuosismi che saranno
forse capiti solo in parte dal grande pubblico. Se le riprese
angustianti realizzate all’interno degli Spitfire provocano
la giusta dose di coinvolgimento nello spettatore, ben pochi
apprezzeranno l’uso di una particolare lente periscopica che le
rende tecnicamente uniche.
Dunkirk è un film
dotato di molteplici possibilità di lettura. Che la visione sia
superficiale o più approfondita, basta che ci si ricordi che questo
– e non altro – è vero cinema.
Sono stati proiettati, sugli
schermi IMAX italiani (noi li abbiamo visti all’Happy
Cinema di Afragola in testa ad Assassin’s
Creed) sette minuti di Dunkirk, il
nuovo film di Christopher Nolan, primo confronto
del regista britannico con il genere bellico.
Per quanto breve, il frammento di
film che già fa discutere sembra preannucniare un’opera ambiziosa
nel rappresentare un evento storico violento e carico di tensione,
proprio quella che trasuda da ogni sguardo, ogni inquadratura, ogni
nota di accompagnamento alle immagini composta da Hans
Zimmer.
Il filmato mostra l’inizio dei
soccorsi delle imbarcazioni che salpano per la costa di Dunkirk,
destinate a portare i soldati in salvo, mentre nei cieli si svolge
un primo scontro aereo. I volti che si riconoscono in queste poche
immagini sono quello di Tom Hardy, il pilota
Farrier, quello di Mark Rylance, capitano di una
piccola imbarcazione che vuole partecipare all’evacuazione, il
giovanissimo Aneurin Barnard, soldato che
trasporta un commilitone ferito, e per i più attenti, di spalle in
un lungo soprabito blu graduato, Kenneth
Branagh.
Dal mozzafiato combattimento aereo
con protagonista Hardy, all’inizio, incombente e
inesorabile, del bombardamento aereo, i sette minuti di Dunkirk
sono letteralmente mozzafiato, indice di un’altra opera importante
per Nolan, che però arriverà soltanto a fine
agosto in sala.
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Il cinema di Christopher
Nolan tende a far discutere anche se, questa volta, il
regista britannico ha “fallito” nel suo classico scopo: la prima
ondata di recensioni di Dunkirk vede tutta la stampa mondiale
schierata in un fronte compatto. Il film è un capolavoro.
Ecco alcuni estratti da quello che
hanno scritto in merito i principali giornali di cinema nel
mondo:
TheIndependent – Nolan è ai suoi massimi, e che gioia
vederlo costruire un film di così grande scala.
Empire –
A tutti gli effetti un’unica spettacolare sequenza, enorme e resa
in maniera incredibile e intensa, diluita in un lungometraggio.
Dunkirk ti lancia in una pentola a pressione e accende il fuoco
sotto di essa.
Associated Press – Dunkirk è un capolavoro vero e proprio.
Un film di sopravvivenza incredibilmente immersivo raccontato in
106 minuti realizzati in maniera elettrizzante.
IndieWire – L’epica di guerra di Christopher Nolan
prevalentemente senza sangue ma profondamente straziante è il
miglior film che abbia mai fatto.
Entertainment
Weekly – Cinema ad alto budget viscerale che possiamo
chiamare Arte. Inoltre, diciamolo con franchezza, è il miglior film
uscito finora nel 2017.
Variety – Nolan ha trovato un modo per sfruttare questa
tecnica al servizio di una sorta di realtà aumentata che rende
questo racconto molto più immersivo e immediato di qualsiasi altra
cosa si possa vedere al cinema.
USA Today – L’impresa di Nolan è innegabile: ha realizzato
un film di guerra immersivo che celebra il buono delle persone
rendendo anche chiaro il fatto che non c’è vittoria senza
sacrificio.
TheWrap – Sensazionale sotto ogni punto di vista, Dunkirk
vuole colpire il cuore e la testa, ma ci arriva attraverso il
sistema nervoso centrale.
Dunkirk sarà
ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Sono iniziate ufficialmente in
Francia le riprese di Dunkirk,
il nuovo annunciato film di Christopher Nolan,
l’acclamato regista inglese. Le foto arrivano da Twitter e
vedono il regista a lavoro e il set del film ambientato durante la
seconda guerra mondiale.
La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017. Nel cast
del film sono confermati Mark Rylance, Kenneth
Branagh, Fionn Whitehead, Harry Styles, Cillian
Murphy e Tom Hardy.
Dunkirk
sarà ambientata durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca
dell’evacuazione di Dunkerque nel 1940, nota
anche come Operazione Dynamo. La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017.
L’evacuazione si svolse dal 27 maggio al 4 giugno: truppe francesi,
inglesi e belghe erano rimaste circondate dalle forze tedesche.
Circa un milione di soldati. Alla fine dell’operazione se ne
salvarono 330 mila grazie alla fuga via mare verso la Gran
Bretagna.
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Ecco nuove foto dal set francese di
Dunkirk, prossimo film ad ambientazione
storica di Christopher Nolan. Le foto arrivano da
ComingSoon.net.
Di seguito potete vedere le
immagini:
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La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017. Nel cast
del film sono confermati Mark Rylance, Kenneth
Branagh, Fionn Whitehead, Harry Styles, Cillian
Murphy e Tom Hardy.Dunkirk sarà ambientata durante la
Seconda Guerra Mondiale, e si concentrerà sulla
cronaca dell’evacuazione di Dunkerque nel 1940,
nota anche come Operazione Dynamo.
La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017.
L’evacuazione si svolse dal 27 maggio al 4 giugno: truppe francesi,
inglesi e belghe erano rimaste circondate dalle forze tedesche.
Circa un milione di soldati. Alla fine dell’operazione se ne
salvarono 330 mila grazie alla fuga via mare verso la Gran
Bretagna.
Christopher Nolan
si conferma, a ogni progetto che mette in cantiere, un regista
ambizioso e che pensa e spende in grande. In occasione del suo
nuovo titanico film sulla ritirata di Dunkirk, un action-thriller incentrato
sulla cosiddetta Operazione Dynamo e girato in parte in 65mm e in
parte in formato IMAX, il regista di
Inception e Interstellar, il regista sta
letteralmente dilapidanzo le tasche della produzione. Sul set
infatti vedramo un vero e proprio cacciapedieniere (il
Maillé-Brézé, un T-47 Class Destroyer costruito nel 1953), ma anche
un aereo vintage della Seconda Guerra Mondiale, per il quale la
Warner Bros ha speso 5 milioni di dollari. Il velivolo dovrebbe
essere appartenuto alla Lutwaffe, l’aviazione militare
tedesca.
Il paradosso di questo maxi acquisto
è che, dopo averlo sventrato e riequipaggiato con attrezzature da
ripresa, il buon Nolan farà esplodere, cn ogni probabilità, questo
prezioso oggetto da museo di guerra.
La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017. Nel cast
del film sono confermati Mark Rylance, Kenneth
Branagh, Fionn Whitehead, Harry Styles, Cillian
Murphy e Tom Hardy.
Dunkirk
sarà ambientata durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
La Warner Bros. Pictures
annuncia che si intitolerà Dunkirk il prossimo film
di Christopher Nolan e si baserà su una
sceneggiatura originale. Il film sarà un thriller epico
d’azione.
L’annuncio è stato dato da
Greg Silverman, Presidente, sviluppo creativo e
produzione WorldWide.Dunkirk sarà un film su larga scala e sarà
girato in 65 millimetri IMAX. Le riprese inizieranno a Maggio sui
luoghi reali degli eventi narrati. Nel cast tra i nomi in
trattativa ci sono Mark Rylance, Kenneth Branagh e Tom
Hardy.
A produrre Christopher Nolan e Emma
Thomas con la loro casa di produzione.
Silverman ha
dichiarato: “Siamo entusiasti di continuare la nostra
collaborazione con Christopher Nolan, regista singolare che ha
creato alcuni dei film più acclamati e di successo di tutti i
tempi. ‘Dunkirk è una storia incredibile e noi siamo entusiasti di
vedere Chris, Emma e il loro cast realizzarla sul grande schermo
“.
La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017.
Come anticipatovi
stamattina Dunkirk sarà ambientata
durante la Seconda Guerra Mondiale, e si
concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione di
Dunkerque nel 1940, nota anche come
Operazione Dynamo.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Durante un’intervista
con Premiere (h/t The Playlist), Christopher
Nolan ha parlato del suo prossimo film, Dunkirk, una storia che si preannuncia senza
ombra di dubbio visivamente affascinante. Il regista ha parlato di
quanto le vicende di Dunkirk furono decisive per
la Gran Bretagna e per le sorti della Guerra in generale, spiegando
con queste parole la struttura del film:
“Il film è raccontato da tre
punti di vista. L’aria (aeroplani), la terra (sulla spiaggia) e il
mare (l’evacuazione con la marina). Per i soldati imbarcati nel
conflitti, gli eventi si svolgono con diversa temporalità. A terra,
qualcuno è rimasto bloccato sulla spiaggia anche una settimana.
Sull’acqua, gli eventi sono durati al massimo un giorno; e se
invece stavi volando su Dunkirk, allora si tratta al massimo di
un’ora, data la capacità dei serbatoi degli aerei britannici. Per
mescolare queste differenti versioni della storia, ho dovuto
mescolare gli strati temporali. Da qui deriva la struttura
complicata; anche se la storia è molto semplice.”
A grandi linee, lavorando con tre
linee temporali differenti, Dunkirk avrà una
struttura che potrebbe anche ricordare quella di
Inception.
Nolan ha poi
parlato del significato vitale della battaglia, che ci permette di
capire quale sarà la grandezza del film: “Si tratta di un
momento fondamentale per la storia della Seconda Guerra Mondiale.
Se questa evacuazione non fosse stata un successo, la Gran Bretagna
sarebbe stata costretta a capitolare. E tutta la guerra sarebbe
stata persa, o avrebbe avuto un esito diverso: i tedeschi avrebbero
conquistato l’Europa senza dubbio e gli americani non sarebbero
tornati in guerra. Questo è il vero punto di rottura nella guerra e
nella storia del mondo. Un momento decisivo. E il successo
dell’evacuazione permise a Churchill di imporre l’idea della
vittoria morale, il che gli permise, di nuovo, di galvanizzare le
sue truppe e di diffondere lo spirito di resistenza come logica
conseguenza e alternativa all’arrendersi. Militarmente fu una
sconfitta, ma sul piano umano fu una vittoria
incredibile.”
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
La storia vera di Dunkirk
non fa che accrescere la natura emozionante del film di guerra di
Christopher Nolan. Nolan si è fatto un nome come regista di film
dalla visione grandiosa e dalle immagini stupefacenti, ma se è
conosciuto soprattutto per i suoi film di fantascienza come
Inception e per i blockbuster come l’acclamata trilogia
del Cavaliere Oscuro, è anche noto per aver affrontato
storie del mondo reale e averle esplorate nei minimi dettagli come
nel suo epico film di guerra Dunkirk. Drammatizzazione dell’evacuazione dei soldati
alleati da Dunkerque durante la Seconda Guerra Mondiale,
Dunkirk è un dramma bellico che mira a mettere
il pubblico al centro di una delle storie di guerra più leggendarie
del XX secolo.
Invece del tipico film di guerra
sulle battaglie eroiche, Dunkirk racconta la storia di una
disperata missione di salvataggio dei soldati britannici bloccati
su una spiaggia francese con l’esercito tedesco che li circonda.
Come per l’imminente film di Oppenheimer,
anche per Dunkirk il regista ha cercato il realismo e
l’esattezza dei dettagli. Quando possibile, Nolan e il suo team si
sono impegnati a fondo per evitare l’uso di effetti CGI,
utilizzando anche vere navi da guerra e aerei militari dell’epoca.
Ma il realismo comprende anche la storia vera del film
Dunkirk e il modo in cui Nolan ha catturato i dettagli di
ciò che è realmente accaduto.
Antefatto – La Seconda Guerra
Mondiale all’epoca di Dunkerque
La storia vera di
Dunkerque riguarda gli eventi che ebbero luogo nel maggio
e nel giugno del 1940 durante la Seconda Guerra Mondiale, ben un
anno prima che l’attacco a Pearl Harbor portasse all’intervento
americano in guerra. Nel 1940, la Germania nazista aveva occupato
molte nazioni vicine e le forze armate tedesche – note
collettivamente come Wehrmacht – erano profondamente radicate in
Francia. Winston Churchill era appena diventato Primo Ministro
della Gran Bretagna e le forze alleate (Francia, Belgio e Gran
Bretagna, in questo caso) avevano una sola possibilità di
respingere gli invasori e fermare Hitler.
La grande invasione della Germania
in Francia (oltre che in Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi) fu nota
come Battaglia di Francia e si svolse nei mesi di maggio e giugno
del 1940. Nel corso di quelle settimane, si stima che siano stati
uccisi circa 27.000 soldati della Wehrmacht, anche se alcune stime
arrivano fino a 49.000. Per quanto riguarda gli Alleati, il
bilancio delle vittime fu molto più alto e il bilancio finale
indica che almeno 85.000 combattenti francesi persero la vita nei
combattimenti, con altri 120.000 feriti. Circa 10.000 britannici
furono uccisi e quasi 60.000 feriti. Non fu certo la battaglia più
sanguinosa della guerra, ma fu comunque una dura sconfitta per gli
Alleati. La vera storia di Dunkerque è considerata una
delle operazioni militari più importanti della Seconda Guerra
Mondiale, soprattutto nel Regno Unito.
La battaglia di Dunkerque e
l’Operazione Dynamo, ambientazione principale del film di Christopher Nolan, si collocano nell’ambito
della battaglia di Francia. Durante l’invasione nazista della
Francia, la Wehrmacht respinse le forze alleate praticamente a ogni
passo (anche se non senza combattere, come testimoniano i dati
sulle vittime). Il 24 maggio, centinaia di migliaia di soldati
alleati erano stati respinti a Dunkerque, essenzialmente
circondati, con gli inarrestabili carri armati tedeschi che si
abbattevano su di loro. Per ragioni che ancora oggi sono oggetto di
dibattito, i tedeschi non schiacciarono gli Alleati, come quasi
certamente avrebbero potuto fare. Al contrario, fu emesso un
“ordine di alt”, che fermò i carri armati sul posto e diede agli
Alleati una sospensione dell’esecuzione.
Alcuni teorizzano che i nazisti
volessero prendere i soldati come prigionieri di guerra piuttosto
che ucciderli tutti. Altri storici hanno suggerito che Hitler non
volesse sprecare i suoi preziosi carri armati, che avrebbero potuto
essere utilizzati in battaglie più combattute di quella di
Dunkerque, che era già stata vinta. Qualunque sia la ragione, gli
Alleati sfruttarono al massimo questa opportunità, organizzando e
mettendo in atto l’Operazione Dynamo, un’evacuazione di massa delle
forze alleate dalle grinfie dell’occupazione nazista. Nel contesto
più ampio della guerra, l’operazione raccontata in
Dunkerque fu forse uno dei momenti in cui il Regno Unito
in particolare si rese conto della vera minaccia che Hitler e i
nazisti potevano rappresentare sul campo di battaglia, e molte
lezioni apprese nell’Operazione Dynamo furono cruciali per il
successo degli Alleati cinque anni dopo.
Praticamente tutte le imbarcazioni
navali possibili furono chiamate a prestare assistenza, comprese le
navi civili. La battaglia di Dunkerque, come si vede in
Dunkirk, fu la lotta per proteggere gli sforzi di
evacuazione. Quando i tedeschi vennero a conoscenza del piano
Dynamo, Hitler revocò l’ordine di arresto sconsiderato, ma era
troppo tardi. Nel corso degli undici giorni successivi, le forze
britanniche riuscirono a recuperare in sicurezza circa 338.000
uomini. Col senno di poi, sebbene l’invasione nazista della Francia
sia stata un colpo indiscutibile per le nazioni alleate, il
successo del “miracolo di Dunkerque”, come è stato definito, è
stato di grande conforto.
Nonostante sia stato presentato
come il lato positivo di una campagna disastrosa per gli Alleati,
che avevano un disperato bisogno di un modo per risollevare il
morale sia in prima linea che in patria, l’evacuazione fu
tutt’altro che facile – ed è questo che l’ha resa una storia vera
così avvincente per un film come Dunkirk. Le coste furono
costantemente bombardate dall’artiglieria tedesca e la Luftwaffe
sganciò enormi carichi nel tentativo di ostacolare gli sforzi di
salvataggio. Migliaia di soldati alleati furono uccisi durante la
battaglia e quasi tutti i carri armati britannici e altre
attrezzature pesanti furono catturati dai nazisti. Inoltre,
nonostante le centinaia di migliaia di soldati salvati, decine di
migliaia finirono per essere fatti prigionieri e molti di loro
rimasero prigionieri di guerra fino alla fine della guerra, cioè
quelli che sopravvissero.
Le conseguenze – Cosa è
successo dopo il film su Dunkerque
Si dice spesso che ogni prova di
forza di volontà è un “momento di svolta”. Dunkerque ha
dimostrato che la vera prova di coraggio è il modo in cui i leader
reagiscono dopo il fallimento di un piano “make or break”. In poche
parole, la battaglia di Francia fu un fallimento per le forze
alleate: L’invasione della Francia da parte della Germania si era
rivelata un successo devastante e gli Alleati erano in difficoltà.
Tuttavia, la battaglia di Dunkerque permise a Winston Churchill di
trasformare il totale fallimento in una rassicurazione che la
vittoria era inevitabile e imminente, anche se alla fine ci
sarebbero voluti anni per liberare la Francia.
Naturalmente, la storia vera di
Dunkerque non finì quando finì il film, poiché la Seconda
Guerra Mondiale continuò fino al 1945. Il 4 giugno 1940, lo stesso
giorno in cui si concluse la Battaglia di Dunkerque, Churchill
pronunciò uno dei suoi discorsi più importanti al Parlamento,
esprimendo la speranza di una vittoria finale riconoscendo il
grande sforzo che sarebbe stato necessario per ottenerla:
“Andremo avanti fino alla
fine.Combatteremo in Francia, combatteremo nei mari e negli
oceani, combatteremo con crescente fiducia e crescente forza
nell’aria, difenderemo la nostra isola, a qualunque costo.Combatteremo sulle spiagge, combatteremo nelle zone di sbarco,
combatteremo nei campi e nelle strade, combatteremo sulle colline;
non ci arrenderemo mai”.
Per quanto riguarda l’evacuazione
di Dunkerque, la stampa aveva già trasformato l’evento in un
simbolo della forza d’animo e della perseveranza degli Alleati.
Anche se la battaglia era stata persa, la guerra non era finita. La
Francia era stata persa dalle forze tedesche, ma solo quattro anni
dopo gli Alleati, ora con l’esercito statunitense al loro fianco,
avrebbero liberato il territorio perduto dall’indebolita macchina
bellica nazista. L’invasione nazista della Francia avrebbe potuto
far sprofondare l’Europa in un’eterna disperazione, ma “Il miracolo
di Dunkerque” fu il raggio di luce che rianimò gli Alleati e li
tenne a galla per il resto della guerra. Come recita la tagline del
film, Dunkerque è davvero “l’evento che ha plasmato il
nostro mondo”.
Cosa ha azzeccato Dunkirk sulla
vera storia della Seconda Guerra Mondiale
La portata della storia vera di
Dunkirk è ben presentata nella versione di Nolan e, non a
caso, il film sembra essersi impegnato a fondo per garantire che i
dettagli siano il più accurati possibile. Sono stati elogiati
piccoli dettagli sugli aspetti militari dell’epoca, dall’aspetto
delle uniformi all’età dei giovani soldati, che sembrano più
autentici dei soldati più anziani tipicamente visti nei film sulla
Seconda Guerra Mondiale. Ci sono anche alcuni dettagli storici di
rilievo che aumentano l’impatto del film.
La parte del salvataggio aereo del
film coinvolge tre piloti in volo verso Dunkerque, interpretati da
Tom Hardy, Jack Lowden e da
Michael Cain, un habitué di Christopher Nolan, in un cameo solo
vocale. Tre piloti per proteggere la spiaggia dei sopravvissuti
potrebbe sembrare una sottovalutazione della realtà della
situazione, ma la RAF stava trattenendo molti dei suoi aerei per
paura di una prossima invasione della Gran Bretagna. La scena in
cui il personaggio di Lowden viene insultato dai sopravvissuti
perché sembra non essere lì per aiutare è tratta da un’esperienza
reale di un pilota abbattuto (viaSlate).
Un altro aspetto del film che
potrebbe essere sorprendente sapere che fa parte della storia vera
di Dunkerque è rappresentato dagli opuscoli tedeschi che
si vedono nella scena iniziale. Mentre alcuni giovani soldati
britannici si dirigono verso la spiaggia, dal cielo iniziano a
piovere opuscoli che si rivelano essere materiale creato dai
tedeschi e che mostrano una mappa della spiaggia e dell’intera area
circondata dall’esercito tedesco. Sebbene possa sembrare una
trovata intelligente per dare il via al film, tali opuscoli erano
reali (viaBBC). L’esercito tedesco era noto per tentare tattiche
demoralizzanti sui propri nemici e questo fu uno di questi
tentativi, che costrinse i soldati britannici a rendersi conto
della disperazione della loro situazione.
Quello che Christopher Nolan ha
sbagliato sulla storia in Dunkirk
Anche se Christopher Nolan e il suo
team hanno fatto un buon lavoro rendendo giustizia alla storia vera
di Dunkerque , ci sono alcuni elementi che non sono così
accurati come altri. Uno di questi ha a che fare con la
confusa linea temporale di Dunkirk e in particolare con il
salvataggio finale. Il momento in cui si vedono
all’orizzonte le piccole navi che arrivano per salvare i soldati è
trionfale, ed è facile capire perché Nolan abbia deciso di
prendersi questa licenza poetica piuttosto che attenersi al
resoconto più accurato. In realtà, le imbarcazioni non arrivarono
del tutto e il salvataggio si protrasse per giorni, il che è molto
meno cinematografico.
Un altro aspetto del salvataggio
delle piccole imbarcazioni che è stato cambiato per aumentare la
drammaticità del
finale del film è stata l’esagerazione del ruolo che hanno
avuto. In effetti, queste imbarcazioni erano essenziali per la
missione ed erano manovrate da marinai coraggiosi (anche se quasi
tutti erano membri dell’esercito britannico). Tuttavia, il film le
dipinge come il fattore decisivo per portare a termine il
salvataggio, mentre la realtà è che i salvati sulle piccole
imbarcazioni costituivano una piccola parte dei salvati. Dei
338.000 uomini salvati dalle spiagge, solo circa 6.000 furono
salvati su barche civili (viaLooper).
Tra le missioni di salvataggio,
Dunkirk presenta anche una sottotrama su un soldato
francese che si traveste da soldato britannico nella speranza di
essere salvato. Tuttavia, tra i sopravvissuti salvati dalla
spiaggia di Dunkerque, quasi la metà erano soldati francesi e non
c’è stato alcun tentativo di impedire che venissero salvati insieme
ai soldati britannici. Si tratta dell’ennesimo cambiamento
apportato da Nolan per aggiungere elementi drammatici a
Dunkirk , anche se si discosta
leggermente dalla realtà della storia.
Ecco due nuovi video dal set del
prossimo film di Christopher Nolan,
Dunkirk. I video mostrano l’imponenza
del set che ricostruisce la location storica dell’operazione di
evacuazione che portò in salvo 330mila soldati Alleati, sulle
migliaia rimaste intrappolate e circondate dalle forze tedesche
durante la Seconda Guerra Mondiale.
La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017. Nel cast
del film sono confermati Mark Rylance, Kenneth
Branagh, Fionn Whitehead, Harry Styles, Cillian
Murphy e Tom Hardy.
Dunkirk
sarà ambientata durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Nel giorno che precede l’avvio della
74ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia, il 28 Agosto Warner Bros. Pictures presenterà
un’esclusiva anteprima open air del nuovo attesissimo
capolavoro di Christopher Nolan, Dunkirk.
Con la collaborazione del Comune di
Venezia, nella suggestiva cornice dell’Arsenale, Warner Bros.
Pictures darà vita ad un evento spettacolare, in cui i tre elementi
chiave del film – Terra, Aria e Acqua – saranno i protagonisti di
un’esperienza unica.
Dunkirk sarà
ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Ecco il teaser poster di
Dunkirk, il nuovo film di
Christopher Nolan in arrivo al cinema il prossimo
luglio. Il film, che verrà proiettato anche 35 e 70 millimetri,
sarà protatgonista di una breve anteprima in testa a
Rogue One a Star
Wars Story, che invece arriverà al cinema il prossimo
15 dicembre.
Protagonista del poster, un soldato
(forse Harry Styles) di spalle, che guarda la
disfatta. La ritirata di Dunkirk è arrivata molte
volte al cinema, una di queste è stata ripresa di un mirabile piano
sequenza in Espiazione di Joe
Wright.
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017, il 31
agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Ecco il nuovo trailer di
Dunkirk, il nuovo film di
Christopher Nolan che racconta l’evacuazione di
Dunkerque, in Francia, nel 1940, nota anche come
Operazione Dynamo.
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
Dunkirk: recensione dei sette
minuti del film di Christopher Nolan
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Dunkirk sarà
ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Christopher Nolan
ha spiegato in che modo si è approcciato al racconto di
Dunkirk, e perché ha scelto di narrare la
stessa storia da tre punti di vista differenti, seguendo
temporalità diverse.
“Volevo raccontare la storia nel
modo più viscerale possibile, volevo che il pubblico si sentisse
effettivamente su quella spiaggia. Dunkirk e la sua leggenda sono
delle cose che accompagnano i britannici dall’infanzia, è nel
nostro DNA. L’idea di prendere questa situazione paradossale e
metterla sul grande schermo è qualcosa che è stata nel mio cuore
per un po’ di tempo, è qualcosa che non pensavo di essere pronto a
fare.”
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
Dunkirk: recensione dei sette minuti del film di
Christopher Nolan
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Dopo il rilascio dell’attesissimo
full-trailer ufficiale di Dunkirk avvenuto nei giorni scorsi, il
prologo del nuovo film di Christopher
Nolan è stato recentemente proiettato in edizione
limitata in alcuni cinema IMAX americani
e internazionali accuratamente selezionati per offrire un assaggio
di ciò che la nuova pellicola storica di uno dei registi più
visionari di Hollywood sarà in grado di offrire agli
spettatori.
Secondo quanto riportato dai
corrispondenti di Cinema Blend presente a una
delle proiezioni in IMAX selezionate, il
prologo di sette minuti di Dunkirkrivela
allo spettatore la presenza di ben tre racconti in parallelo che
hanno luogo simultaneamente. Il tutto ha inizio con i rintocchi di
un grande orologio che immettono lo spettatore nell’immediata
atmosfera di sacralità del film, a cui segue un gruppo di soldati
britannici intenti a trasportate un alleato rimasto ferito su di
una barella lungo una spiaggia verso una barca di trasporto nel
mezzo di uno scontro a fuoco.
Il prologo
in IMAX
di Dunkirk
mostra inoltre l’attore Mark Rylance intento
a fare spazio all’interno di un vascello ad uso militare
armeggiando con un gran numero di giubbotti di salvataggio, mentre
allo stesso tempo Tom Hardy si trova a
pilotare un aeromobile in fuga assieme a un alleato da un temibile
velivolo tedesco pronto ad abbattere entrambi.
Le tre narrazioni parallele
mostrate nel prologo di Dunkirk
finiscono per intrecciarsi nel momento in cui la tensione di
ciascun micro-racconto raggiunge il culmine, proprio nel momento in
cui il suono inquietante di un velivolo Stuka
tedesco irrompe nell’inquadratura e si fonde alla colonna sonora,
rivelando infine il titolo del film. Ma ecco che, subito dopo lo
sfumare del titolo di testa, alcune immagini residue mostrano
l’aereo pilotato da Tom Hardy scendere
pericolosamente in picchiata nel cielo.
Dunkirk sarà
ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Grandi notizie per chi andrà a
vedere Kong Skull Island a Napoli o a Milano! La
Warner Bros ha infatti deciso di proiettare, in
testa al film con Tom Hiddleston e Brie
Larson, il prologo di Dunkirk, prossimo film di
Christopher Nolan in arrivo ad agosto.
L’iniziativa, comune in molti Paesi
del mondo, in Italia sarà possibile soltanto in tre cinema
selezionati: Skyline Multiplex IMAX e
l’UCI IMAX di Pioletto (Milano) e
Happy Maxicinema IMAX (Napoli,
Afragola).
A dicembre, con l’uscita in sala di
Rogue One A Star
Wars Story, sempre negli stessi cinema, era stato
possibile visionare sette minuti del film di
Nolan, che sta disseminando questi mesi precedenti
all’uscita in sala di piccoli assaggi che non fanno altro che
aumentare il desiderio di vedere il progetto che, stando alle
ultime dichiarazioni di Nolan in persona (leggi qui), sarà un racconto molto più
articolato e strutturato di quanto la vicenda storica possa lasciar
pensare pensare.
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Ecco il nuovo teaser trailer di
Dunkirk che annuncia, ufficialmente, che
venerdì 5 maggio arriverà in rete il nuovo trailer del film di
Christopher Nolan.
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
Dunkirk: recensione dei sette
minuti del film di Christopher Nolan
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
La Warner
Bros. Pictures ha diffuso un nuovo spot tv per
Dunkirk di Christopher
Nolan, in cui viene annunciata la speciale proiezione del
film in 70 mm, come fu per The Hatefull Height, e
le prevendite per gli USA al via dal 5 luglio.
Vi terremo aggiornati per scoprire
se anche in Italia avremo la possibilità di vedere il film in
questo formato speciale.
Dunkirk sarà
ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros. Pictures distribuirà in tutto
il mondo il film il 21 Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27 maggio al 4 giugno: truppe
francesi, inglesi e belghe erano rimaste circondate dalle forze
tedesche. Circa un milione di soldati. Alla fine dell’operazione se
ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via mare verso la Gran
Bretagna.
I fortunati che andranno a vedere
Kong Skull Island nei cinema Skyline
Multiplex IMAX e l’UCI IMAX di
Pioletto (Milano) e Happy Maxicinema IMAX
(Napoli, Afragola), avranno la possibilità di vedere il prologo di
Dunkirk in anteprima, dopo i sette minuti
proiettati, nelle stesse sale, in testa a Rogue One A Star
Wars Story.
Una campagna di grande anticipazione
e attesa per il prossimo film di Christopher Nolan
che torna al cinema dopo Interstellar.
In accordo con quento riportato da
Collider, Dunkirk avrà in
PG-13, il che vuol dire che nonostante si tratti di un film
bellico, le scene di violenza dovranno essere contenute e non
troppo grafiche.
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
Dunkirk: recensione dei sette minuti del film di
Christopher Nolan
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
È Harry Styles il
protagonista delle nuove foto rubate dal set di Christopher
Nolan di Dunkirk. Le immagini, che stanno
facendo il giro del mondo, vedono il membro degli One
Direction irriconoscibile in perfetto stile Seconda Guerra
Mondiale. Trovate le immagini nella gallery a seguire:
La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017. Nel cast
del film sono confermati Mark Rylance, Kenneth
Branagh, Fionn Whitehead, Harry Styles, Cillian
Murphy e Tom Hardy.Dunkirk sarà ambientata durante la
Seconda Guerra Mondiale, e si concentrerà sulla
cronaca dell’evacuazione di Dunkerque nel 1940,
nota anche come Operazione Dynamo.
La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017.
L’evacuazione si svolse dal 27 maggio al 4 giugno: truppe francesi,
inglesi e belghe erano rimaste circondate dalle forze tedesche.
Circa un milione di soldati. Alla fine dell’operazione se ne
salvarono 330 mila grazie alla fuga via mare verso la Gran
Bretagna.