Ci aspetta un altro intenso
fine settimana di cinema, a partire da oggi 9 ottobre. Molti sono
infatti le nuove uscite in sala e questa volta c’è posto davvero
per tutti i gradi di interesse. Addirittura, cosa molto rara, i
film che costituiscono le uscite al cinema di questa settimana
attraversano trasversalmente tutti gli strati e i livelli del
cinema, dalla sua forma più alta a quella più bassa, dalla Palma
d’Oro all’ultimo Festival di Cannes al secondo film di
Paolo Ruffini (temiamo, con un buon margine di sicurezza, che
questo secondo avrà la meglio al botteghino).
Scopriamo insieme quali sono i
titoli della settimana.
Maze Runner Il
Labirinto – recensione: Basato sul celebre best seller,
Maze Runner è ambientato in un mondo post-apocalittico, nel quale
Thomas è rinchiuso in una comunità di ragazzi, dopo che la sua
memoria è stata cancellata. Dopo aver scoperto di essere rinchiusi
in un labirinto, Thomas si unirà ai suoi amici “runners” non solo
per scappare dal labirinto, ma anche per risolvere il mistero e
svelare il segreto su chi li ha portati lì, e perché.
Amore, cucina e
curry – recensione: In Francia, l’autorevole e
rispettata chef Mallory è sempre più preoccupata per la vicinanza
al suo ristorante di un piccolo bistrot indiano, un concorrente che
potrebbe portarle via clienti. Iniziando una guerra contro gli
indiani e il loro locale, Mallory scoprirà lo straordinario talento
del giovanissimo Hassan. A poco a poco, i due diventeranno amici e
Mallory lo guiderà nella conoscenza della raffinata cucina
francese.
Amoreodio
– recensione: Katia, 17 anni, apatica e
frustrata, trascorre le giornate in compagnia del suo ragazzo,
Andrea. Quando non è con lui, incontra di nascosto altri ragazzi,
guarda video proibiti su internet e litiga continuamente con i
propri genitori. La monotonia del piccolo paese in cui vive, la
trascina in un vortice di immoralità e trasgressione.
Class
Enemy – recensione: Slovenia, oggi. Un liceo come
tanti. Una classe come tante. Una quotidianità come tante. Ma è
davvero tutto così ordinario, così regolare? E’ davvero tutto così
tranquillo, sotto la patina di normalità? Basta l’arrivo del nuovo
professore, il durissimo Robert, per innescare un violento corto
circuito: didattico, prima, e umano, poco dopo, quando la tragica
morte di una studentessa devasta gravemente gli equilibri. Il
dolore dei ragazzi si traduce immediatamente in rabbia e la rabbia,
alimentata da interrogativi esistenziali troppo difficili da
affrontare, si traduce in caccia: caccia al colpevole, caccia al
nemico. Una scorciatoia emotiva che impatta, fatalmente, contro il
nuovo professore: il colpevole perfetto, il nemico perfetto. Come
finirà la guerra? Cosa porterà e quanto costerà, a ciascuno,
quell’atto di cieca ribellione? Esplorando le zone d’ombra che
separano i torti dalle ragioni, i buoni dai cattivi, i vincitori
dai vinti, la partitura di Class Enemy smonta gelidamente le
certezze più categoriche e invita a riflettere.
I due volti di
gennaio – recensione: Grecia 1962. Tre esistenze si
incrociano in un torbido triangolo: quella di Chester, elegante e
carismatico consulente d’affari americano, di sua moglie Colette,
giovane seducente e inquieta, e di Rydal, una guida turistica in
fuga dai fantasmi del passato. Tra le rovine del Partenone, Rydal
resta affascinato dalla bellezza di Colette e impressionato dalla
ricchezza e raffinatezza del marito. Ma non tutto è come sembra:
l’apparente affabilità di Chester nasconde un labirinto di segreti,
sangue e bugie. Gli eventi prendono una piega sinistra e, dopo un
omicidio, in un crescendo di tensione e mistero, nessuno dei tre
avrà più sotto controllo le proprie emozioni e i propri
istinti…
Il regno d’inverno
Winter Sleep – recensione: Aydin, attore in pensione, gestisce
un piccolo hotel nell’Anatolia centrale, insieme alla giovane
moglie Nihal dalla quale è sentimentalmente, e sua sorella Necla
ancora soffre dal suo recente divorzio. In inverno mentre la neve
copre piano piano l’intera steppa, l’hotel diventa il loro rifugio,
ma anche il teatro dei loro conflitti.
Io sto con la
sposa: Un poeta palestinese siriano e un giornalista
italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati
a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a
proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare
di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere
in scena un finto matrimonio coinvolgendo un’amica palestinese che
si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani
che si travestiranno da invitati. Così mascherati, attraverseranno
mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri.
Un viaggio carico di emozioni che oltre a raccontare le storie e i
sogni dei cinque palestinesi e siriani in fuga e dei loro speciali
contrabbandieri, mostra un’Europa sconosciuta. Un’Europa
transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa
delle leggi e dei controlli della Fortezza con una mascherata che
ha dell’incredibile, ma che altro non è che il racconto in presa
diretta di una storia realmente accaduta sulla strada da Milano a
Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013.
Joe –
recensione: La storia inizia con Joe che assume
il teenager Gary Jones e il padre bisognoso, nella sua squadra di
somministrazione di veleno agli alberi, che lavora per una società
di legname. Joe è notoriamente spericolato con il suo pick-up, il
suo cane, e soprattutto le sue donne, ma riesce ad intravedere
qualcosa in Gary che in qualche modo lo scuote: una determinazione,
un innato senso morale e una capacità di ripresa che difficilmente
riesce a trovare ormai negli uomini. Gary non ha nulla nella vita,
non è mai andato un singolo giorno a scuola, ma ciononostante
riesce a prendersi cura della sua famiglia, a proteggere la sorella
durante le manifestazioni di violenza del padre, a sperare in un
futuro migliore. Joe e Gary stringono un atipico legame. Quando
Gary si trova a fronteggiare una minaccia più grande di quella che
riuscirebbe personalmente a gestire, si rivolge a Joe – momento in
cui si verificano una serie di eventi che denotano la brutale
inesorabilità della tragedia e la bellezza dell’ultima pugnalata
prima della salvezza.
The
Equalizer: Denzel Washington interpreta un detective
privato, ex agente segreto che, dopo aver finto la sua morte,
trascorre una vita tranquilla e monastica in campagna. Ma la calma
è destinata a finire quando una giovane prostituta è minacciata dai
suoi sfruttatori. L’agente torna in azione provocando le ire della
feroce mafia russa che tenta di eliminarlo attraverso disonesti
agenti della CIA.
Tutto molto
bello: Giuseppe e Antonio sono due personaggi agli
antipodi. Giuseppe 33 anni mette il senso del dovere prima di
tutto, il che per un impiegato all’Agenzia delle Entrate, significa
essere un acerrimo nemico per parecchie persone. Giuseppe è infatti
osteggiato da tutta la famiglia della moglie Anna per aver inflitto
una salatissima “stangata” al padre Marcello, proprietario di un
negozio di scarpe. Ad aggravare ulteriormente la situazione,
nell’occasione del controllo fiscale Giuseppe gli ha pure messo
incinta la figlia. Antonio 28 anni, scanzonato, socievole e
generoso, sembra vivere in un pianeta parallelo in cui avere sempre
fiducia del prossimo è la cosa più naturale e ovvia. Se Giuseppe
non da mai del tu a persone appena conosciute, Antonio non fa altro
che affibbiargli dei nomignoli. I due si incontrano in ospedale
davanti alle culle dei neonati…