Ecco il primo trailer in italiano di Die Hard – Un buon giorno per morire, con protagonista Bruce Willis e Mary Elizabeth Winstead.
Uno sci-fi per Almodovar?
Pedro Almodovar alle prese con la fantascienza: a prima vista improbabile, ma poi neanche tanto, visto che il regista nel corso della sua carriera ha mostrato poter giostrare agevolmente trai generi, arrivando recentemente a percorrere territori horro in La pelle che abito.
A rivelare la possibilità è stato lo stesso Almodovar, in occasione del ritiro – in ritardo – del premio BAFTA ricevuto proprio per La pelle che abito, come miglior film non in lingua inglese; nel corso della stessa parentesi londinese, Almodovar ha anche tenuto una lezione presso il David Lean Institute, parlando delle proprie influenze cinematografiche.
Riguardo la possibilità di un film di fantascienza, Almodovar ha affermato di voler presentare qualcosa di impossibile in un modo estremamente realistico, ‘domestico’. Una sceneggiatura è già sulla scrivania, e spera di poter dare seguito al progetto. Almodovar del resto, ha citato L’Invasione degli Ultracorpi tra le pietre miliardi della storia del cinema. Il suo prossimo film, la commedia I’m So Excited, Penelope Cruz, Paz Vega e Antonio Banderas e attesa nelle sale per la prossima estate.
Fonte: Empire
James Wan confermato per il seguito di Insidious
Nonostante sia stato recentemente legato al possibile film dedicato a MacGyver, James Wan sembra avere al momento tutt’altri progetti in cantiere: sarà infatti impegnato nel seguito, confermato, di Insidious, film che l’ha portato alla notorietà internazionale.
Con lui, confermato gran parte del cast del primo episodio: Patrick Wilson, Rose Byrne, Lin Shaye e Ty Simpkins. Leigh Whannell scrive la sceneggiatura, produce Jason Blume.
Che Insidious avrebbe avuto un seguito appariva abbastanza scontato, dopo i 97 milioni di dollari raccolti a livello mondiale a fronte di un costo di solo 1,5 milioni. La trama del primo film vedeva Wilson e Byrne nel ruolo di due genitori che dapprima credevano di essersi trasferiti nella classica casa stregata, per poi scoprire che ad essere vittima della persecuzione di un’entità oscura era il loro stesso figlio.
Al momento non vi sono chiarimenti su quale sarà la trama del
secondo capitolo, sebbene la conferma del cast lasci prevedere che
per la famiglia Lambert i problemi non siano affatto finiti.
L’inizio delle riprese è fissato per il prossimo 15 gennaio, in
vista di un’uscita prevista per il 30 agosto.
Fonte: Empire
Bruce Springsteen: ecco il documentario collettivo
Un documentario collettivo dedicato a Bruce Springsteen, costruito grazie ai filmati inviati dagli appassionati: è il progetto Springsteen and I, commissionato dalla Black Dog Films di Ridley Scott; l’uscita è prevista per il prossimo anno.
A selezionare la mole (che, si suppone, sarà enorme) del materiale raccolto sarà il regista Baillie Walsh (Flashbacks Of A Fool), che userà come spirazione Day In A Life di Kevin Macdonald, altro documentario creato grazie alla raccolta di filmati in rete. La filosofia di Springsteen and I sarà simile: gli appassionati sono invitati a registrare brevi video nel quale narrino il rapporto che li lega al Boss, in un progetto globale, da cui emergeranno i motivi che hanno portato Springsteen ad essere amato non solo suolo americano, ma anche nel resto del globo, dal Regno Unito alla Corea.
I filmati dovranno avere una lunghezza massima di cinuqe minuti ed essere caricati direttamente presso il sito www.springsteenandi.com, in una vasta gamma di formati, da quelli girati con gli smartphones a quelli prodotti utilizzando le più moderne telecamere ad alta definizione; sarà inoltre possibile inviare semplici foto. C’è tempo fino al 29 novembre.
Walsh ha affermato che Springsteen è una grande narratore, che provoca sempre un qualche tipo di reazione nei propri fan: lo scopo del progetto è mostrare in che modo la musica del Boss incida sulla vita delle persone.
Fonte: Empire
Poster animato per The Hunger Games: Catching Fire!
La Lionsgate ha pubblicato uno splendito poster animato di The Hunger Games: Catching Fire, il sequel della saga con protagonista Jennifer Lawrence e Josh Hutcherson.
Hunger Games: la ragazza di fuoco, ecco il teaser poster
Ecco il teaser poster di Hunger Games: la ragazza di fuoco, secondo adattamento cinematografico dei romanzi di Suzanne Collins che vede di nuovo protagonista la bravissima Jennifer Lawrence accanto a Josh Hutcherson e Liam Hemsworth, questa volta diretti da Francis Lawrence.
Qui sotto il poster:
Hunger Games – La ragazza di Fuoco, il film
Hunger Games – La ragazza di Fuoco è diretto da Francis Lawrence e oltre a Jennifer Lawrence il cast comprende anche Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Philip Seymour Hoffman, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Lenny Kravitz, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Donald Sutherland, Amanda Plummer e Lynn Cohen. Tutte le news sulla saga nel nostro speciale Hunger Games. Per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra scheda Hunger Games – La ragazza di Fuoco.
La trama del film: Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo” Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della nazione di Panem.
Twitt sul cinema: Lincoln di Spielberg gran lezione di storia!
Arriva dal nostro buon
amico Adriano Ercolani la prima, sincera, impressione su Lincoln, l’atteso nuovo film di Steven Spielberg. Come molti di voi sapranno
la pellicola
Poster per La Casa, remake del film La Casa di Sam Raimi!
Ecco il primo poster di Evil Dead remake del film horror La Casa di Sam Raimi. La pellicola uscirà il 12 Aprile 2013 e vede protagonisti Jane Levy, Shiloh Fernandez, Lou Taylor Pucci, Jessica Lucas e Elizabeth Blackmore.
Chris Hemsworth parla di Thor 2 e Robopocalypse!
Chris Hemsworth è stato
intervistato da MTV. L’attore ha parlato dei suoi prossimi film,
Thor 2 – The Dark World e il nuovo film di
Steven Spielberg, Robopocalypse.
Teaser Trailer de La Migliore Offerta di Giuseppe Tornatore!
Ecco il Teaser Trailer del film La Migliore Offerta di Giuseppe Tornatore con protagonisti Geoffrey Rush, Sylvia Hoek, Jim Sturgess e Donald Sutherland. La pellicola è distribuita
Il Peggior Natale della mia Vita: recensione del film
Il 22 novembre con l’uscita de Il Peggior Natale della mia Vita, ritroviamo l’imbranato Paolo in una nuova e disastrosa esperienza. È quasi Natale e Giorgio (Antonio Catania) e Clara (Anna Bonaiuto), insieme alla figlia e al genero, sono invitati a passare le feste nel castello in montagna di Alberto (Diego Abatantuono), capo e amico di lunga data di Giorgio, appena scampato alla morte.
Ne Il Peggior Natale della mia Vita il finale aperto del primo film trova riscontro nel pancione di Margherita (Cristiana Capotondi), che è quasi giunta al termine della sua gravidanza e che aspetta ansiosa l’arrivo di Paolo (Fabio De Luigi). Il marito, infatti, li raggiungerà in un secondo momento con la sua mini-car portandosi dietro una piscina portatile, affinché Margherita possa partorire in acqua, come desidera tanto. Giorgio, invece, è più preoccupato del solito perché sa che Alberto, ora incurabile ottimista, vuole godersi la vita lasciandogli le redini dell’azienda, ma ha paura che Paolo possa, come sempre, rovinare tutto. Nel castello ci sono, inoltre, la figlia di Alberto, Benedetta (Laura Chiatti), anche lei incinta, e un’inquietante quanto bizzarro maggiordomo, Pino (Dino Abbrescia). Insomma, a Paolo non mancheranno le occasioni per combinare guai e le persone alla cui incolumità attentare.
Con questo suo lungometraggio, Genovesi dimostra di aver raggiunto una certa maturità nel mettere in scena i personaggi e nel creare una storia più omogenea e bilanciata; ciò dipende sia dalla sceneggiatura, scritta come nel precedente film insieme a De Luigi, sia soprattutto dalla sua abilità nel gestire un cast così ricco di attori bravi e famosi. Si nota dall’inizio alla fine la complicità e la sintonia del gruppo attoriale, sia nei dialoghi che nei momenti di silenzio, quest’ultimi molto importanti nel creare carichi spunti comici. Inoltre, un’altra evidente differenza da La Peggior Settimana della Mia Vita, è appunto la scelta, azzeccata, di delegare battute e scene divertenti anche al resto del cast, non più solo a De Luigi; decisione che permettere di approfondire gli altri personaggi, come ad esempio quello di Margherita, molto marginale nel primo film. Un accenno ai piccoli ruoli del truccatore e del becchino, rispettivamente Ale e Franz, che seppur concentrati in poche brevi scene, creano un buon ritmo comico col trio maschile principale.
Lo scenografo è riuscito ad arredare e decorare il castello, set del film, in maniera tale da evidenziare l’aspetto fiabesco, eterno del Natale, cui mirava la produzione. Anche la selezione di certe canzoni tipiche, americane e non, e le musiche di Pivio & Aldo De Scalzi hanno contribuito allo scopo, facendo sempre percepire, sotto le risate e l’atmosfera un po’ surreale, un piacevole spirito natalizio e di affetto familiare, che cresce nel corso della storia, raggiungendo l’apice alla fine.
Decisamente migliore rispetto al primo episodio, Il Peggior Natale della mia Vita, seconda disavventura di Paolo e della sua famiglia è raccontata con più convinzione e in maniera più armoniosa, mostrando di mirare sì alla pura risata, ma senza basarsi esclusivamente su quella, e di aver espresso bene la comicità e l’anormalità che colpisce tutti durante la festività natalizia.
Gerard Butler: Leonida ha studiato legge
Cosa sarebbe successo se Gerard Butler avesse proseguito con la carriera da avvocato? Di sicuro non avremmo mai visto un altro attore sexy e talentuoso in scena.
Gerard Butler, biografia
Nato il 13 novembre del 1969 a Paisley, in Scozia, il piccolo Butler cresce con la sorella Lynn e il fratello Brian, trascorrendo alcuni periodi anche in Canada. I suoi genitori si separarono e lui passò del tempo prima con la madre, che si risposò, poi, dall’età di 16 anni, strinse un grande rapporto con il padre che purtroppo morì a causa del cancro quando Butler aveva 20 anni.
Scelse di studiare alla Glasgow University per diventare avvocato, ma in lui era maturato sin dall’infanzia il germe della recitazione. Debuttò a soli 12 anni al Kings Theatre di Glasgow con Oliver.
L’occasione per diventare attore si ripresentò più tardi, quando a Londra incontrò casualmente Steven Berkoff (comparirà al fianco di Butler in Attila l’Unno) che gli procurò una parte nello spettacolo teatrale chiamato Coriolano. Nel 1966 otterrà anche una parte nella trasposizione teatrale di Trainspotting, che noi tutti conosciamo grazie al film di Danny Boyle.
Il teatro fu una palestra per la sua recitazione, fin quando non debutta al cinema nel 1997 in La mia regina, nel ruolo di Billy Connolly. Interpreterà altre piccole parti in Agente 007 – Il domani non muore mai (1997) e Talos – L’ombra del faraone (1998).
Gerard Butler, filmgrafia
La strada verso il successo è ardua, ma Butler è determinato e per imboccarla basta un sacrificio: perdere il suo accento scozzese per la miniserie tv Attila l’Unno (2001), di Dick Lowry. Nello stesso periodo i produttori di Dracula’s Legacy – Il fascino del male avevano scelto Wes Craven per Giuda Iscariota, ma evidentemente l’interpretazione in tv di Butler li colpì a tal punto che gli assegnarono il ruolo di protagonista.
Gerard Butler prende confidenza con il mondo del cinema cacciando draghi ne Il regno del fuoco (2002) e interpretando l’ex fidanzato di Angelina Jolie in Tomb Rider – La culla della vita (2003). Passa circa un anno e l’attore veste i panni di André Marek, un archeologo mandato nel XIV secolo per scoprire il mistero della sparizione del padre, in Timeline – Ai confini del tempo (2004), tratto dall’omonimo romanzo di Michael Crichton.
Ha l’occasione di tornare alle sue origini teatrali ne Il fantasma dell’Opera, trasposizione cinematografica dell’omonimo musical di Andrew Lloyd Webber. Gerard Butler ha ormai acquisito visibilità e nel 2005 lavora in In campo per la vittoria, basato sullo sport del calcio, e Beowulf e Grendel, ripreso dal poema epico anglosassone Beowulf.
Ognuno di noi, negli ultimi anni, ha sentito almeno una volta la feroce esclamazione: “Questa è Sparta!” e gli ha sempre conferito il volto contratto dalla rabbia di Gerard Butler. 300, regia di Zack Snyder nel 2007, è tratto dalla graphic novel di Frank Miller e narra la battaglia delle Termopili in cui uno dei principali protagonisti è proprio Re Leonida-Butler. Successivamente l’attore dimostrerà di essere in grado di recitare nei generi cinematografici più disparati, come nel thriller Shattered – Gioco mortale (2007) insieme a Pierce Brosnan e Maria Bello; ci scioglie con il suo romanticismo in P.S. I love you (2007) e affronta l’avventura per ragazzi in Alla ricerca dell’isola di Nim (2008).
In
RocknRolla Butler è One Two, che fa parte
della banda “Mucchio selvaggio” con Bob il bello (Tom
Hardy) e Mumbles (Idris Elba), una
gang sgangherata che provocherà non pochi problemi nell’eccentrico
film in pieno stile
Guy Ritchie. Seguiranno le due commedie
romantiche La dura verità (2009) con
Katherine Heigl e Il cacciatore di
ex (2010) al fianco di Jennifer
Aniston, dove l’attore mostrerà il suo lato più scherzoso
e divertente.
Torna all’azione fantascientifica con Gamer (2009), come criminale ridotto alla stregua di un burattino virtuale che viene controllato da un adolescente tramite un gioco online. Nello stesso anno cercava vendetta in Giustizia privata, contro una sentenza ingiusta che vedeva assolti gli assassini della moglie e della figlia.
All’inizio della sua carriera, grazie a un’audizione, aveva recitato nel Coriolano a teatro, mentre nel 2011 ha l’occasione di partecipare alla trasposizione cinematografica di Ralph Fiennes. In Machine Gun Preacher (2001) darà il volto a Sam Childers, uno spacciatore che decide di iniziare una nuova vita prendendosi cura dei bambini in Sudan.
Nel novembre del 2012 sarà l’ex calciatore più desiderato dalle mamme dei bambini di una squadra di calcio, nel film di Gabriele Muccino Quello che so sull’amore. Aspettiamolo per stupirci anche nel 2013, che lo vedrà nelle vesti di un nano in Movie 43.
Gabriele Muccino di nuovo a Hollywood con Quello che so sull’amore
Gabriele
Muccino non vuole abbandonare l’altra sponda
dell’Atlantico, dopo aver realizzato il suo sogno americano:
arrivare al successo grazie all’incursione hollywoodiana con
La ricerca della felicità e
Sette anime. Quello che so sull’amore (Playing
for Keeps) uscirà in Italia il 29 novembre e racconta
la storia di una ex star del calcio (Gerard
Butler) che, dopo il ritiro, trascorre la sua vita tra
ricchezza e frivolezze.
End Of Watch – Tolleranza Zero: recensione del film
David Ayer è sceneggiatore e regista della pellicola End Of Watch – Tolleranza Zero, film con una sceneggiatura è di stampo classico, in cui due poliziotti di carattere estremamente opposto diventano compangi-fratelli nel pericolo generale del loro mestiere, amicizia e fiducia sono gli elementi cruciali che li fa salvare dalle situazioni più disparate fino alla fine del turno (da qui il titolo del film).
Ciò in cui End Of Watch – Tolleranza Zero si differenzia è l’ottica in cui la regia decide di raccontare la storia, Ayer non è nuovo a polizieschi e gangster dato che in precedenza aveva già scritto sceneggiature di film quali Training Day e S.W.A.T e girato La notte non aspetta. Il suo nuovo approccio è l’introduzione della camera come attore in scena, diretta da Taylor-Gyllenhaal con un semplice espediente drammaturgico, che gli serve fare delle riprese per un corso facoltativo di laurea.
End Of Watch – Tolleranza Zero, il film
Quindi camera a mano, riprese sporche e violente nei movimenti, lenti digitali disposte come camera-car o nascoste tra gli indumenti dei poliziotti o sulle armi che loro stesso impugnano, firmano la regia e abbattono la distanza con lo spettatore. Il risultato è un coinvolgimento emotivo realistico ma soprattutto avvincete per le sequenze più ritmate, che ci immergono nella vita quotidiana di questi poliziotti, così lontani dalla Los Angeles glamour o cinematografica, ma a stretto contatto con la realtà dei ghetti e delle mescolanze etniche in cui ogni quartiere è un territorio per cui lottare.
I due attori protagonisti trovano un alchimia coinvolgente, che li rende di uguale bravura nonostante il carattere diverso. Oltre ai pattugliamenti, ci sono i momenti di cameratismo contornati da un humor schietto e spontaneo, che si rincorre nelle battute con estrema semplicità e per l’effetto del sorriso. I personaggi di contorno, quali l’agente Orozco (America Ferrera) e l’agnete Davis (Cody Horn) e le rispettive mogli, Janet (Anna Kendrick) e Gabby (Natalie Martinez) rappresentano un ulteriore sfumatura che riguarda il mondo della Polizia, tutto serve a testimoniare la vita del vero agente che raramente si è visto negli ultimi film e nella generazione dei telefilm polizieschi.
Una nota al montaggio di Dody Dorn, forte della sua esperienza con registi quali il primo Nolan e Ridley Scott, che restituisce al film una necessaria alternanza tra le riprese che danno “fastidio” a quelle a due, con scambi tra i personaggi che si abbandonano a confidenze personali. Quindi, lascia che il ritmo interno sia gestito esclusivamente dal peso a cui gli attori danno le parole senza tagliare secondo la consueta grammatica. La colonna sonora allaccia perfettamente la contemporaneità del film legando i momenti personali e quelli action. Consigliato a chiunque voglia vedere un bel poliziesco classico in chiave realistica e contemporanea.
Un nuovo Harry per The Amazing Spider-Man 2
Continua il casting per The Amazing Spider-Man 2, e mentre Marc Webb, Andrew Garfield e Emma Stone stanno già imparnado la parte, ancora non si sa nulla su chi interpreterà Harry Osborn, fraterno amico di Peter Parker, già visto nella trilogia di Raimi con il volto di James Franco.
Dopo i nomi poco convinti di Dane DeHaan, Alden Ehrenreich e Brady Corbet, si fanno ora spazio voci più ufficiali su un eventuale coinvolgimento di altri due nomi per il ruolo: Sam Claflin e Eddie Redmayne.
Già confernati nel cast invece Shailene Woodley nel ruolo di Mary Jane Watson e Jamie Foxx in quello del villain Electro.
Fonte: collider
Ecco i prossimi trailer della Paramount Pictures
Periodo di grandi annunci per la Paramount Pictures. Dopo aver infatti reso noto che i primi nove minuti di Star Trek su vedranno in testa a Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato nella versione IMAX 3D, il prossimo 14 dicembre, arrivano ora altre due succulente notizie.
Anche i trailer estesi di The Wolverine e di Man of Steel saranno proiettati insieme a Lo Hobbit, mentre un primo trailer di Star Trek Into Darkness sarà rilasciato prima del 14 dicembre.
In tutto il mese di dicembre potremo invece vedere i trailer di Pacific Rim di Guillermo del Toro, di After Earth di M. Night Shyamalan, di RIPD con Ryan Reynolds e di Una Notte da Leoni 3.
Il primo trailer di Jack The Giant Slayer di Bryan Singer sarà invece disponibile a partire dal prossimo giovedì.
Anija – La Nave: recensione del film di Roland Sejko
In Anija – La Nave nel 1991, dopo anni di regime comunista, le maglie della dittatura albanese iniziano ad allentarsi e i cittadini dello stato balcanico si animano di nuova speranza e vitalità. È durante il periodo di lento sgretolamento di uno degli ultimi stati socialisti d’Europa che l’Italia si trova, suo malgrado, protagonista del cosiddetto “esodo albanese”, che raggiungerà il suo apice con l’attracco al porto di Brindisi della nave mercantile Vlora, carica di circa Ventimila profughi, avvenuto il 7 Agosto.
Anija – La Nave, il film
Il regista di origini albanesi Roland Sejko ripercorre gli ultimi anni della dittatura comunista e le conseguenze storiche e culturali che questa ha creato nel suo paese tramite intense immagini di repertorio. La ricerca dei connazionali stabiliti ormai in Italia parte proprio da qui, dalle foto, i ritagli di giornale, i servizi televisivi di quei concitati mesi estivi nei quali una miriade di persone si riversarono nel porto di Durazzo, finalmente aperto, per raggiungere una libertà per molti sconosciuta. Inizia così un viaggio a ritroso nel tempo, nel quale diverse voci raccontano la loro storia, la vita in Albania e il loro viaggio disperato nel canale d’Otranto per raggiungere le coste pugliesi.
L’amore per il dettaglio, per la ripetizione delle scene più toccanti, l’abile accostamento d’immagini, la colonna sonora intensa ed emozionante fanno di questo documentario non solo un valido documento, ma soprattutto un toccante racconto da parte di chi quell’inferno l’ha vissuto in prima persona. I ricordi e le storie si snodano per quasi un decennio, dalla difficoltà a raggiungere e guadagnarsi un posto sulle prime navi che salpavano nella primavera del 1991, al periodo dei rimpatri forzati e degli scontri con le forze dell’ordine italiane, fino alla terribile pagina dell’anarchia che il “paese delle Aquile” ha vissuto nel 1997. Ciò che si avverte immediatamente è la necessità di raccontare e di far raccontare a chi ha provato questa difficile esperienza, per esorcizzare senza dimenticare, quei giorni di paura e speranza. Un film emozionate e pieno di amore, necessario e utile a capire e riaprire una pagina di storia recente che pare dimenticata.
Il peggior Natale della mia Vita: la conferenza stampa
Alla conferenza stampa de Il Peggior Natale della Mia Vita, tenutasi ieri mattina al The Space Moderno di Roma, era presente tutto il cast principale (Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Antonio Catania, Anna Bonaiuto, Diego Abatantuono, Laura Chiatti), il regista Alessandro Genovesi, il presidente della casa di produzione Colorado Film, Maurizio Totti, e il direttore generale della Warner Bros. Pictures Italia, Niccolò Maccanico.
Il cavaliere oscuro – Il ritorno: tre poster inediti
Anche se il film ha già fatto il suo corso, nessuno si è ancora stancato di parlare dell’ultimo capitolo nolaniano di Batman, e così ecco tre bellissimi poster inediti realizzate per Il cavaliere oscuro – Il ritorno.
I primi due mostrano Batman e Bane con sullo sfondo la parola chiave del film: Rise. Il terzo è un disegno stilizzato della maschera di Bane che invece riposta un’altra parola fondamentale per il film e per la mitologia dell’uomo pipistrello in generale: Fear, ovvero Paura.
Ecco i poster:
The Greatmaster: backstage e poster del film di Wong Kar-Wai
Changing Face of Harlem: doc-film sul quartiere di Manhattam
Miramax rilascia foto inedite per Kill Bill
Quentin Tarantino è sotto i riflettori per il suo prossimo film, Django Unchained che sarà a Natale nei cinema americani e per le dichiarazioni rilasciate da egli stesso su Playboy in cui ha detto: “I registi peggiorano quando invecchiano. Di solito, gli ultimi 4 film di una filmografia sono i peggiori. Un brutto film ne cancella 3 buoni”. E aggiunge “10 film potrebbero bastare. Per ora ne ho realizzati 7. Se dovesse succedere qualcosa nel mio cuore, se avessi una nuova storia, potrei tornare. Ma se dovessi fermarmi a 10 film sarebbe un buon manifesto artistico” sull’onda delle reazioni generali, la Miramax ha deciso di rilasciare in rete molto foto inedite del film Kill Bill vol 2.
Ciò che emerge dalle foto è l’esperienza del set e del caos orchestrato dal regista americano, inoltre ci sono numerose foto di lui steso con membri del cast, tra cui Carradine, Uma Thurman, Samuel L. Jackson e Daryl Hannah. Altri scatti riguardano scene solo intraviste nel finale del film.
Fonte:Indiewire
Riddick 3, Fast and Furious 6, Elysium, Only god Forgives: nuove foto
Sono state rilasciate online diverse foto per promuovere una serie di film che vedremo sugli schermi a partire dal 2013 fino ad agosto dello stesso anno, variano di genere e stili, ci sono sequel e non, ma le aspettative sono alte per tutti.
La prima foto è di Karl Urban che ritorna come Vaako nel terzo film di Riddick, che è ancora una volta diretto da David Twohy, nel cast si sono anche Vin Diesel e Katee Sackhoff.
Le altre due foto mostrano Vin Diesel in Fast and Furious 6, il film uscirà nelle sale il 24 maggio 2013 e nel cast sono presenti anche Paul Walker, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Luke Evans, Joe Taslim e Gina Carano.
Inseguito ci sono due foto di Matt Damon nel film fantascientifico Elysium, e a dividere lo schermo con lui ci saranno Sharlto Copley, Wagner Moura, Alice Braga e Diego Luna, il film uscirà nei cinema il 9 agosto 2013.
Ed infine una foto/poster di Ryan Gosling
in Only God Forgives diretto
nuovamente da Nicholas Winding Refn, ma la
pellicola deve essere ancora acquistata per la distribuzione.
Fonte:Worstpreviews
Quello che so sull’amore: una clip del film
Andrea Marotti si racconta tra film di genere e co-produzioni
Siamo in un periodo storico
del cinema in cui le produzioni cinematografiche stanno lavorando
sulla ricerca di mezzi da impiegare nel processo produttivo. Il
tema principale del dibattito moderno è sull’intervento delle
tecnologie digitali e del loro utilizzo nei film. Questo si è
accentuato nel momento in cui diversi registi famosi si sono
schierarsi con o contro queste tecnologie.
Poco tempo fa, avevamo affrontato il tema delle produzioni cinematografiche. Quest’oggi vi proponiamo un intervista allo stesso giovane produttore italiano che ci ha illustrato in maniera dettagliata quali sono i principali ostacoli per produzioni di questo genere.
Andrea Marotti ha una casa di produzione, la Film Maker, con sede a Roma e specializzata in film di genere, dal thriller, all’horror fino al fantasy. Questa azienda è una produzione cinematografica indipendente che lavora molto in funzione di coproduzioni e la commercializzazione attraverso canali distributivi alternativi.
-Andrea, è vero o è leggenda che determinati aspetti, come l’ideazione di effetti visivi e mezzi di scena, richiedono una fase di produzione diversa?
<<È vero che la realizzazione di qualunque effetto visivo dovrebbe sempre iniziare con una accurata pianificazione e pre-visualizzazione. La cultura produttiva predominante ancora oggi nell’industria italiana e internazionale in relazione agli effetti visivi è quella del “lo aggiustiamo in post-produzione”, ovvero (…) concentrare tutta l’attenzione sulla preparazione delle riprese e di rimandare alla post-produzione e agli effetti visivi tutto quello che in ripresa non è perfettamente riuscito. Le nuove tecnologie digitali, se utilizzate in modo consapevole, consentono di realizzare delle pre-visualizzazioni,(…) molto accurate attraverso le quali il regista e il produttore possono prevedere il risultato dell’impiego di una tecnica piuttosto che di un’altra e possono quindi stabilire in anticipo quale è la strada migliore e più economica per arrivare all’effetto voluto. La difficoltà sta nell’inserire queste tecniche all’interno di una pipeline (flusso di lavoro) coordinata e funzionale, (…) senza alterazioni e perdite di informazione dalle pre-visualizzazioni, al montaggio fino agli effetti visivi.>>
-In un
processo come questo, quali difficoltà si incontrano e come
cambiano le aspettative del pubblico?
<<La principale difficoltà che incontriamo è di natura culturale: la maggior parte dei produttori non ha alcuna preparazione tecnica o tecnologica e quindi fatica a capire la portata dei benefici che l’approccio digitale può portare. È difficile cambiare la mentalità del “aggiustiamolo in post”.
D’altra parte invece le aspettative del pubblico sono sempre maggiori: nell’ultimo decennio i primi dieci maggiori incassi cinematografici a livello globale sono sempre stati film di effetti visivi. E quasi sempre questi film hanno innalzato il livello qualitativo e quindi l’aspettativa del pubblico.>>
-Dando una rapida occhiata a tutti i film che hai prodotto, si denota come nella tua filmografia ci sia una linea editoriale. Qual è il motore di base nell’accettare queste proposte?
<<La linea editoriale degli ultimi anni è stata determinata innanzitutto dalla presenza di effetti visivi e dalla possibilità di applicare l’innovazione tecnologica ai film che ho prodotto. Ma ovviamente trovare una bella storia e gli interpreti giusti, dal regista al cast fino alla crew, per raccontarla è sempre l’ambizione principale.>>
-Una delle caratteristiche fondamentali della Film Maker, sono le coproduzioni. La tua casa ha numerosi partner, in Italia, Argentina, Canada e molte altre ancora. Quanto valore hanno le collaborazione nei mercati internazionali?
<<Sono fondamentale. Le nostre partnership internazionali ci hanno consentito di finanziare progetti che il mercato italiano non avrebbe mai avuto né la forza né la volontà di realizzare. Lo stesso concetto lo stiamo applicando alla realizzazione di un network internazionale di effetti visivi, utilizzando le tecnologie e i software gestionali per consentire agli artisti digitali di non dover emigrare per poter lavorare su dei film di livello internazionale. Attraverso questo network siamo per esempio riusciti a lavorare alla realizzazione di effetti visivi di alto livello su dei film di produzione USA, ma dai nostri studi di Roma.>>
-Parlando nello specifico, Hidden 3D rappresenta la prima coproduzione italo-canadese per un film in 3D, come è stata l’esperienza nelle due realtà produttive?
<<Essendo anche il produttore del film ovviamente non ho avuto problemi ad applicare i concetti di design visualizzazione e pipeline digitale a questa produzione. Il risultato è stato che la stereografia del film risulta essere tecnicamente perfetta e che il film, pur nella sua relativa riuscita artistica, resta un piccolo capolavoro tecnico e produttivo.>>
-Stai per affrontare
anche il genere di fantascienza avendo acquisito i diritti del
classico a fumetti L’Eternauta. Puoi dirci di più al
riguardo?
<<È sicuramente il progetto al quale sono più legato da un punto di vista emotivo e personale. La scomparsa del mio amico e coproduttore argentino del film, Oscar Kramer, ha lascito un grande vuoto che solo ora, dopo oltre un anno dalla sua scomparsa, sia io che i suoi soci argentini stiamo iniziando ad affrontare. È un film che si farà, ci vorranno ancora uno o due anni per vederlo nascere, ma sarà un grande progetto che lascerà una traccia indelebile.>>
-Hai coprodotto Dracula 3D di Dario Argento, che è stato selezionato anche per il Festival di Cannes 2012, quali sono state le difficoltà maggiori?
<<Dario è un grande artista che è abituato a realizzare le sue riprese di istinto, senza pianificazione ne limitazioni o costrizioni tecniche. Conciliare questo approccio puramente artistico alle necessità tecniche della stereoscopia e degli effetti visivi è stata sicuramente la sfida maggiore. I team della stereoscopia (DBW) e degli effetti visivi (Film Maker) hanno collaborato strettamente e insieme abbiamo sperimentato nuove soluzioni tecniche che hanno consentito a Dario di essere relativamente libero di girare quel che la sua arte e il suo istinto gli hanno suggerito.>>
Uscite al cinema del 20 e 22 novembre 2012
Lo Hobbit: nuovo look degli aeroporti in Nuova Zelanda
Manca meno di un mese all’uscita mondiale de Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato, e tutto il Globo è in fermeto. Ma la vera follia euforica si sta respirando forse solo in Nuova Zelanda, vera e propria patria dell’universo tolkieniano grazie a Peter Jackson e luogo privilegiato che ospiterà la premiere del film il prossimo 13 diembre.
Per l’occasione, la linea aerea nazionale, la Air New Zealand ha ristrutturato i suoi aeroporti, costruendo nuovi e bellissimi fondali per i rulli trasporta-bagagli che daranno il benvenuto ai viaggiatori nella bella isola del Pacifico.
Ancora più di come era accaduto per Il Signore degli Anelli, Nuova Zelanda e produzione del film stanno facendo fronte comune, collaborando alla promozione del film e traendo probabilmente ognuno beneficio dall’altro.
Ecco le belle immagini postate su Facebook dalla pagina ufficiale della compagnia aerea:
Primi dettagli del biopic su Steve Jobs
Emergono oggi i primi dettagli relativi al biopic di Aaron Sorkin dedicato a Steve Jobs. In un intervento dedicato alla seconda stagione di The Newsroom e all’eventuale presenza dello scandalo Petraeus all’interno della serie della HBO, Sorkin ha parlato del suo adattamento della biografia del co-fondatore della Apple scritta da Walter Isaacson.
A quanto sembra, il film sarà diviso in tre macroscene che, in tempo reale per la durata di 30 minuti l’una, porteranno in scena il dietro le quinte dei momenti precedenti al lancio di tre importanti prodotti Apple quali il Mac, il NeXT e l’iPod. La speranza dello sceneggiatore è quella di poter chiudere la pellicola con il testo dello spot della Apple “Dedicato ai folli” (lo potete trovare qui) narrato da Dario Fo.
Per potersi preparare al meglio, Sorkin ha incontrato il co-fondatore della Apple Steve Wozniak e altri personaggi che hanno realmente orbitato intorno a Jobs. L’intervento integrale di Sorkin lo trovate qui di seguito:
Fonte: The Daily Beast