Home Blog Pagina 3029

Che Blade Runner sarebbe senza Harrison Ford?

0
Che Blade Runner sarebbe senza Harrison Ford?

Sembrava proprio che il nuovo Blade Runner targato Warner Bros e Alcon Entertainment dovesse avere un unico “superstite” dall’originale

Evan Rachel Wood ritrova Catherine Hardwicke per Plush

0

L’attrice Evan Rachel Wood e la regista Catherine Hardwicke tornano a lavorare insieme per Plush, un thriller erotico ambientato

Una nuova foto di G.I. Joe – La Vendetta

0
Una nuova foto di G.I. Joe – La Vendetta

G.I. Joe – La Vendetta, sequel di G.I. Joe – La nascita dei Cobra, uscirà nelle sale italiane il prossimo agosto. Il film, diretto da Jon Chu, vedrà il team G.I. Joe impegnato contro Zartan, Firefly e Storm Shadow, tutti e tre agli ordini del terribile comandante Cobra. Nel cast spiccano i nomi di Dwayne “The Rock” Johnson, Channing Tatum, Bruce Willis, Adrianne Palicki, Ray Park, Ray Stevenson, RZA, D.J. Cotrona. Ecco la nuova foto, in cui si vedono “The Rock”, Willis e Adrianne Palicki in piedi, attorno a un tavolo cosparso di mappe.

Fonte: Filmofilia

Debutto animato per Al Pacino: darà voce a El Macho in Cattivissimo me 2!

0

Al Pacino spunta la casella animazione nel suo cursus honorum entrando nel cast vocale di Cattivissimo Me 2, sequel del fortunato primo capitolo uscito nel 2010, firmato Illumination Entertainment. L’attore newyorkese, 72 anni ad aprile, presterà il suo inconfondibile timbro a un nuovo personaggio, un cattivo chiamato El Macho. Per questo compito si era inizialmente parlato di Javier Bardem, ma l’attore spagnolo si è fatto fa parte qualche settimana fa. Confermato il cast vocale di Cattivissimo me, con Steve Carell, Miranda Cosgrove, Russel Brand e Kristen Wiig che faranno parlare rispettivamente Gru, Margo, Dr. Nefario e Miss Hattie. Nessun avvicendamento anche alla regia, dove terranno ancora le redini Pierre Coffin e Chris Renaud, e alla sceneggiatura, sempre affidata a Ken Daurio e Cinco Paul.

Fonte: Filmofilia

Robot Numero Cinque ritorna al cinema!

0
Robot Numero Cinque ritorna al cinema!

Ecco arrivare notizie fresche sull’ultimo remake messo in produzione. A quanto pare è stato ufficializzato il remake o reboot,  di un altro film cult degli anni Ottanta: Corto circuito.

Il film sarà targato Dimension Films e ha già un regista e uno sceneggiatore: il primo è il Tim Hill di Alvin Superstar e Hop, il secondo si chiama Matt Lieberman ed è uno sceneggiatore con all’attivo numerosi copioni poi accantonati dalla Disney. Secondo le prime informazioni, Bob Weinstein avrebbe dichiarato che il nuovo Corto circuito sarà addirittura l’inizio di un nuovo franchise familiare della Dimension.

The Amazing Spider-man: Arriva il Trailer e nuove foto!

0
The Amazing Spider-man: Arriva il Trailer e nuove foto!

Manca poco all’evento globale che lancerà il Trailer ufficiale del nuovo Spiderman: The Amazing Spiderman. Durante l’evento che si terrà anche a Roma, al The Space Moderno, verranno proiettate scene inedite, più probabilmente il Full Trailer del film.

Nel frattempo, il sito ufficiale americano del film è stato aggiornato con nuove immagini e i profili della famiglia di Peter Parker (i genitori Richard e Mary Parker, e gli zii Ben e May Parker), oltre a una immagine di Peter con Gwen Stacy. Ecco le foto:

Vi ricordiamo che il cast del film comprende: Andrew Garfield, Annie Parisse, C. Thomas Howell, Campbell Scott, Chris Zylka,Denis Leary, Emma Stone, Irrfan Khan, Julianne Nicholson, Martin Sheen, Rhys Ifans,Sally Field

Ulteriori info nella nostra Scheda Film: The Amazing Spiderman

Il film uscirà in 3D e 2D il 3 luglio 2012 negli USA.

 Fonte: Sito ufficiale

La Casa: trovata la protagonista!

0
La Casa: trovata la protagonista!

Sarà Jane Levy a sostituire Lily Collins come protagonista nel remake de La Casa scritto da Diablo Cody. L’attrice, conosciuta soprattutto per la serie della ABC Suburgatory, interpreterà il ruolo di Mia, uno dei 5 amici che rimangono bloccati in una baita dove scoprono un libro dei morti, in grado di liberare una forza oscura che si impossesserà di ognuno di loro.

La Casa uscirà il 12 aprile 2013.

Romeo e Giulietta: si definisce il cast!

0

Il cast del nuovo Romeo e Giulietta diretto da Carlo Carlei si arricchisce di numerosi nomi interessanti: dopo Hailee Steinfeld (Il Grinta) e Douglas Booth(I Pilastri della Terra), chiamati a interpretare gli sfortunati innamorati della famosissima tragedia Shakesperiana, si uniscono al progetto anche Damian Lewis(recentemente visto nella serie di successo “Homeland”)nel ruolo del padre di Giulietta, Natascha McElhone (the Truman Show) in quello della madre, Stellan Skarsgard nei panni del principe di Verona e la nostra Laura Morante in quelli della madre di Romeo; per Frate Lorenzo e Mercuzio erano invece già stati confermati nelle scorse settimane Paul Giamatti ed Ed Westwick(conosciuto al grande pubblico per il ruolo di Chuck in Gossip Girl).

Il film, le cui riprese sono iniziate in questi giorni a Cinecittà, si basa su una sceneggiatura di Julian Fellowes (Gosford Park, Downton Abbey).

Fonte: Badtaste.it

Al via le riprese del nuovo film di Paolo Virzì TUTTI I SANTI GIORNI

0

Iniziano lunedì 6 febbraio a Roma le riprese del nuovo film di Paolo Virzì dal titolo TUTTI I SANTI GIORNII protagonisti sono Luca Marinelli (LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI di Saverio Costanzo) e Thony, cantautrice siciliana al suo debutto cinematografico. Thony firmerà anche la colonna sonora del film.

Riddick: nuove foto dal set

0
Riddick: nuove foto dal set

Vin Diesel ha condiviso con i suoi fan altre foto dal set di Chronicles of Riddick, film scritto e diretto da David Twohy e che vede nel cast anche Karl Urban.

Il futuro di Mel Gibson confida nei vichinghi

0

Dopo i problemi e gli scandali personali che hanno travolto Mel Gibson, l’attore e regista non ha ancora trovato un progetto che potesse farlo risalire nella stima del suo pubblico.

Intruders: un inquietante poster

0
Intruders: un inquietante poster

Millennium Entertainment ha pubblicato il poster ufficiale di Intruders, l’horror psicologico che vede protagonista Clive Owen insieme a Daniel Bruhl (Bastardi Senza Gloria) e Ella Purnell (Non Lasciarmi).

Donne da Oscar: il futuro delle attrici di The Help

The Help ha fatto ridere e piangere l’America, così come l’Europa e più o meno tutti quelli che l’hanno visto. La sua storia oltre ad essere vera però si è anche avvalsa di un cast eccezionale.

The Hunger Game: nuovo trailer

0
The Hunger Game: nuovo trailer

La Lionsgate ha reso pubblico il nuvo trailer di The Hunger Games, il film basato sull’omonimo best-seller e che come protagonisti i nuovi volti di Hollywood: Jennifer Lawrence

The Tree of Life: featurette dedicata al lavoro di Emmanuel Lubezki

La Fox Searchlight ha pubblicato online una nuova featurette del film The Tree of Life, che si focalizza sulla splendida fotografia del film, ad opera del maestro Emmanuel Lubezki. Il film, come ben sappiamo, è candidato agli Oscar come miglior film, miglior regia e miglior fotografia. Che la FOX voglia puntare esclusivamente su quest’ultima e sperare di portare a casa almeno una statuetta?

Ecco intanto questo montaggio di alcune delle scene più suggestive del film, in cui l’intervento di Lubezki è stato fondamentale:

 

 

Festival di Venezia: qualcosa sta cambiando

Con l’addio di Muller il Festival di Venezia si da una risistemata. Ecco quindi che con un comunicato stampa la Mostra cinematografica più vecchia del mondo cambia le sue regole.

50 e 50 – Trailer italiano

0
50 e 50 – Trailer italiano

Osannato dalla critica al Toronto International Film Festival 2011, ha ricevuto due nomination ai Golden Globes.  Il regista, Jonathan Levine, riesce abilmente a trattare un argomento delicato con la giusta spensieratezza. Il non ancora trentenne Adam (Joseph Gordon-Levitt, Inception) ha una vita tranquilla e appagante: è fidanzato con la bella Rachael (Bryce Dallas Howard, Hereafter) e si diverte con l’amico Kyle (Seth Rogen, The Green Hornet). Quando scopre di essere malato di cancro tutto cambia: frustrato, incapace di accettare la malattia, il giovane non reagisce, sembra non voler combattere. L’amicizia con Kyle e l’incontro con Katherine (Anna Kendrick, saga Twilight, Tra le nuvole) gli faranno aprire gli occhi: la vita può ricominciare, basta guardare al mondo con occhi diversi e non dare nulla per scontato.

Germania anno zero: il neorealismo di Rossellini tra le macerie di una Berlino devastata

Germania anno zero è un film del 1948 diretto da Roberto Rossellini. È il terzo film della cosiddetta trilogia della guerra di Roberto Rossellini.

Germania anno zero – Berlino, immediato dopoguerra. A poco più di un anno dalla fine della seconda guerra mondiale, Berlino è ancora un cumulo di macerie, una città devastata che mostra uno scenario apocalittico.

Edmund Koehler (Edmund Moescke) è un ragazzino di 12 anni, capelli biondissimi, gambette magre come ramoscelli rinsecchiti e sguardo sveglio. Edmund trascorre le proprie giornate inventandosi lavoretti, frequentando il mercato nero e cercando soluzioni sempre nuove per contribuire al sostentamento della famiglia. La madre è morta, il padre è gravemente malato e costretto a letto, il fratello Karl-Heinz (Franz Kruger) è un ex soldato della Wehrmacht che non può uscire di casa per paura di essere arrestato; così tutte le responsabilità gravano sul ragazzo e sulla povera sorella Eva (Ingetraud Hintze) sempre tentata dalle amiche a percorrere strade di facili e immorali guadagni.

Quando Edmund incontra casualmente il prof. Enning (Erich Guhne), suo vecchio maestro di scuola, cerca in lui un aiuto insperato. Il viscido e sinistro insegnante, nazista convinto, riuscirà a iniettare nel ragazzo il malsano convincimento che solo i forti devono vivere, i deboli e i malati sono destinati a perire. Preso dalla disperazione e confuso dalle assurdità del professore, Edmund si deciderà a provocare la morte del padre in modo da sgravare la famiglia dal suo inutile peso; sarà l’inizio della fine in quanto il ragazzo non reggerà al peso del rimorso.

Germania anno zero è il terzo film della trilogia della guerra che cronologicamente segue Roma città aperta (1945) e Paisà (1946). Capolavoro neorealista, Germania anno zero fu il film che decretò la definitiva affermazione internazionale di Roberto Rossellini. Pur mostrando canoni espressivi vagamente differenti rispetto agli altri due film Germania anno zero presenta tutte le caratteristiche tipiche del cinema neorealista: attori non professionisti, lunghe riprese di esterni, storie di gente comune e forte senso morale.

La straordinarietà del film risiede negli eccezionali esterni girati effettivamente nella Berlino ancora martoriata e distrutta (gli interni furono girati a Roma) un’ impresa non certo agevole che ha regalato allo spettatore sequenze uniche ed incredibili, dal fortissimo impatto emotivo. Rossellini si conferma maestro del cinema verità che viene raccontato con la solita poesia e la solita grazia espressiva tipica del regista romano, non stupisce che fu proprio lui ad affermare: “Il realismo non è altro che lo forma artistica della verità”.

Figura centrale della storia è l’indiscusso ed incredibile protagonista Edmund Moescke, il quale regge il film dall’inizio all’ultima tragica sequenza; i fanciulli e la loro infanzia rubata e rovinata dalla guerra e dalla povertà è un tema caratteristico del cinema neorealista, basta pensare a Sciuscià di De Sica girato proprio in quello stesso periodo. Edmund si aggira per le macerie di Berlino oppresso da tutto il peso dell’esistenza, mantenere la sua famiglia, procurarsi cibo, preoccupazioni di adulto troppo grandi per le sue gracili gambette nude. Particolarmente commovente la sequenza in cui tenta di unirsi ad altri bambini che giocano per strada con una palla di stracci e che lo allontanano malamente, un’immagine che simbolicamente descrive la sua fanciullezza negata e preclusa.

Germania anno zero

Rossellini tratteggia mirabilmente personaggi sadici, cinici e insensibili, un quadro umano desolante e sconvolgente in cui si evidenzia con straordinaria efficacia come la fame, la povertà e la disperazione possa annullare negli uomini anche più comuni qualsiasi anelito di umanità e comprensione verso il prossimo.

Dedicato al figlio Romano, morto all’età di 9 anni pochi mesi prima, Rossellini con Germania anno zero presenta un film forte, crudo e che lascia allo spettatore poca speranza e poca fiducia verso il domani, solo disillusione. Un film meraviglioso per intensità e forza espressiva, per eleganza e tecnica registica, un capolavoro del cinema italiano e mondiale destinato a diventare un punto di riferimento per molti registi delle generazioni successive; un documento unico e prezioso testimone di una pagina di storia da non dimenticare.

I quattro cavalieri dell’Apocalisse: un romanzo epico, tra amore, famiglia e guerra

I quattro cavalieri dell’Apocalisse (The Four Horsemen of the Apocalypse) è un film del 1962 diretto da Vincente Minnelli, basato sull’omonimo romanzo di Vicente Blasco Ibáñez.

I quattro cavalieri dell’Apocalisse – trama: Il vulcanico e rude Julio Madariaga (Lee J. Cobb) è un ricco proprietario terriero che nelle pampas argentine ha costruito una fortuna circondato da una grande famiglia numerosa.

Madariaga è padre e nonno premuroso ma su tutti egli stravede per i due nipoti maggiori: Julio (Glenn Ford), figlio di Desnoyer, ed Heinrich (Karl-Heinz Bohm), figlio di von Hartrott. Interessato solo al bene della propria famiglia, il vecchio patriarca argentino avversa qualsiasi discorso che possa riguardare l’Europa e soprattutto la guerra che la Germania nazista minaccia di far esplodere nel vecchio continente. Ed è così che quando il giovane e amato Heinrich gli rivela le proprie simpatie per il partito nazionalsocialista, Madariaga lo maledice e, preveggendo le sciagure annunciate dai quattro cavalieri biblici descritte nell’Apocalisse, muore di crepacuore.

La scena si sposta quindi dalla tranquilla Argentina alla Parigi inquieta e agitata del 1938.

Julio continua indifferente le sue vuote e annoiate giornate da dandy rubacuori sino a quando non incontra Marguerite Laurier (Ingrid Thulin) bellissima moglie di un caro amico del padre. Tra i due l’amore sboccia immediato ed inizia così un’ irresistibile passione. La guerra giunge improvvisa e dopo pochi mesi Parigi è in mano ai tedeschi. Julio e Marguerite continuano ad amarsi ma per sopravvivere sarà necessario chiedere protezione ed aiuto ad Heinrich, diventato nel frattempo un autorevole ufficiale delle SS. Ma la violenza e le brutture perpetrate dai nazisti non possono passare inosservate, soprattutto quando coinvolgono i propri cari. Così anche un superficiale come Julio si deciderà ad uscire dal neutralismo al quale era incatenato e a scendere in campo per affrontare quel nemico che ha il volto ed il nome del cugino Heinrich.

Vincent Minnelli confeziona un monumentale affresco storico-famigliare ispirato liberamente al romanzo di Vicente Blasco Ibanez. Un cast di grandi attori ed un investimento imponente che, a quel tempo, non riscosse il successo sperato. I quattro cavalieri dell’Apocalisse è un film epico e sicuramente coinvolgente che abbraccia una vasta gamma di tematiche e di sentimenti: l’affetto per la propria famiglia, l’amore verso la patria, l’amore verso la donna della vita, la guerra e la morte.

I quattro cavalieri dell’Apocalisse

Il dramma della guerra e della follia nazista irrompe tra gli affetti famigliari mettendo padri contro figli e fratelli contro sorelle e imponendo di scegliere e di rischiare anche in prima persona.

Minnelli tratta tutti questi argomenti affidandosi alle grandi interpretazioni di attori del calibro di Glenn Ford e Charles Boyer che su tutte meritano di essere evidenziate; ma nel complesso il film appare alquanto artefatto, eccessivamente prosaico e letterario. La guerra e gli orrori ad essa legati, e che coinvolgono via via alcuni dei protagonisti, rimane sullo sfondo, è solo raccontata. Il film si mantiene sui binari rassicuranti dell’elegante contesto di partenza e i dialoghi, spesso stucchevoli ed eccessivamente teatrali, predominano costantemente la scena a scapito dell’azione.

Considerato che l’anno di produzione è il 1962, il film propone innovazioni e sperimentazioni tecniche interessanti: la pellicola a sfondo rosso usata nelle scene delle adunate hitleriane infonde il senso demoniaco del contesto nazista e ricorda, in qualche modo, scelte registiche anche recenti come nel caso di Soderbergh in Traffic, per fare un esempio. Quindi altri artifici tecnici, come l’uso di immagini documentaristiche relative alla guerra, sovrapposte e montate come una sorta di video-clip moderno, scelte coraggiose e anche innovative.

I quattro cavalieri dell’apocalisse è un film tipicamente hollywoodiano nella sua confezione d’insieme ma capace anche di coraggiose intraprendenza tecniche; un film forse troppo lungo e a tratti prolisso ma in ogni caso interessante e meritevole di un giudizio.

BIF&ST 2012: il programma, i luoghi, gli ospiti

0

Prende il via con un omaggio a Carmelo Bene a dieci anni dalla scomparsa, la terza edizione del Bari International Film Festival. L’evento sarà presieduto anche quest’anno da Ettore Scola e diretto da Felice Laudadio e coinvolgerà più aree della Puglia.

Safe House: nessuno è al sicuro, dal 2 marzo al cinema la coppia Washington/Reynolds

0

Il 2 marzo uscirà nelle sale italiane Safe House – Nessuno è al sicuro di Daniel Espinosa, quarto film del regista svedese classe ’77, primo realizzato negli Stati Uniti. Questa la storia: siamo a Città del Capo e Matt Weston (interpretato da Ryan Reynolds) è un giovane agente della CIA impiegato come custode di una “Safe House”, cioè una sorta di bunker destinato alla protezione dei testimoni: un lavoro noioso e poco gratificante per Weston, che vorrebbe essere un agente della CIA pienamente operativo.

Dorme: recensione del film di Eros Puglielli

0
Dorme: recensione del film di Eros Puglielli

È stato girato nel 1993 in VHS, è stato girato durante i fine settimana dopo la scuola, montato grazie ad un amico e visto in tutta Roma sottobanco, quasi come fosse un film porno. Ha avuto una distribuzione nel 2000 grazie alla Indigo film, all’epoca alla sua prima vera e propria distribuzione cinematografica. Oggi esce di nuovo al cinema, nel circuito di Distribuzione Indipendente. È Dorme di Eros Puglielli, che girò il film a soli 19 anni così come un giovanissimo oggi potrebbe girare un film con il suo iPhone, solo che all’epoca non esistevano i tecnologici telefoni della Apple e la cultura del cinema fai da te era molto meno diffusa rispetto ad ora, o meglio quasi inesistente. Dorme è un’opera che fa sorridere e divertire, è un “fantasy psichedelico di periferia” per definizione del regista stesso e può essere un fantastico esempio sociologico di analisi della periferia romana degli anni ’90.

Dorme, il film

Dorme mostra tutto i difetti della scarsità di mezzi e dell’inesperienza: immagini spesso bruciate, sempre sgranate, movimenti di macchina grezzi anche se studiati. Accanto a queste sbavature tecniche però si snoda una storia importante quanto divertente. Ruggero è un ragazzo basso, talmente basso da vivere la sua statura come un vero e proprio handicap che gli impedisce una vita normale, una storia serena con la ragazza che ama, un confronto alla pari con lo schizofrenico bullo delle case popolari. In suo aiuto arriva Michele, suo fraterno amico e come lui custode di una inadeguatezza che si allevia solo se fa uso di una nuova droga chimica, il Monaco 2. Ruggero così, vittima delle allucinazioni, supera le sue insicurezze e le sue paure, per un po’, almeno fino a che fa effetto la droga. Poi però si ritrova da solo e prende coscienza che l’unico modo di sfuggire alla proprio presunta inadeguatezza è accettarla con i compromessi del caso.

Dorme fa ridere di gusto, soprattutto nella seconda parte, e trova i suoi momenti migliori nelle sequenze oniriche vissute in prima persona dal protagonista. E’ un frutto diretto del mood di quegli anni, di quella società di giovani che aveva per modello la bellezza degli attori americani di Beverly Hills 90210 che non sempre corrispondevano alla realtà, anzi quasi mai. Fermo restando che la qualità e la tecnica registica sono quasi assenti o da perfezionare considerando sempre la giovane età e i mezzi a disposizione, Dorme sorprende per la freschezza della sceneggiatura e l’attualità della storia, che anche per i ragazzi di oggi può rappresentare un interessante spunto di riflessione.

Bel Ami: il poster ufficiale

0
Bel Ami: il poster ufficiale

Stasera vi mostriamo il poster internazionale di Bel Ami,film in uscita negli States il prossimo 2 marzo.

Il poster vede gravitare intorno al lanciatissimo Robert Pattinson

Disney Channel presenta Fun and Friends – New City!

0

Disney Channel presenta Fun and Friends – New City http://www.disney.it/fun-and-friends-new-city/ la nuova piattaforma di gioco online ispirata alle serie di punta e ai personaggi più popolari di Disney Channel. Lanciato lo scorso 30 gennaio 2012, Fun and Friends – New City è già un successo sul web registrando nei primi due giorni 400.000 utenti unici giornalieri con 600.000 page views diventando il sito più visto di Disney.it.

ATM – Trappola Mortale Trailer Italiano

0
ATM – Trappola Mortale Trailer Italiano

ATM – Trappola mortale è un film del 2012 diretto da David Brooks, interpretato da Alice Eve, Josh Peck e Brian Geraghty. Il film verrà distribuito in Italia il 17 febbraio 2012 a cura della M2 Pictures, mentre negli Stati Uniti verrà distribuito limitamente dalla IFC Midnight dal 6 aprile dello stesso anno.

Ulteriori info nella nostra Scheda-Film

E se Russel Crowe salisse a bordo dell’arca di Aronofsky?

0
E se Russel Crowe salisse a bordo dell’arca di Aronofsky?

Indiscrezioni sul nuovo progetto di Darren Aronofsky (Il cigno nero), il biblico Noah: pare infatti che nei panni del costruttore dell’Arca vedremo Russel Crowe. La star australiana metterebbe tutto il suo carisma e la sua intensità al servizio del geniale regista newyorkese, presidente della giuria a Venezia 2011. Un’ulteriore sponda a favore della presenza di Crowe in Noah viene dalle manovre al reparto sceneggiatura: lo script iniziale di Aronofsky e Ari Handel è stato infatti riscritto da John Logan, sceneggiatore de Il Gladiatore. Si dice che Aronofsky, oltre a Crowe, voglia anche Liam Neeson, da pochi giorni nelle sale con The Grey di John Carnahan. Riuscirà Aronofsky a fare il pieno di talento per il suo tutto cinematografico nell’Antico Testamento?

Fonte: Deadline

Ecco il set di Django Unchained: quattro scatti twittati da Garret Dillahunt!

0

L’attore Garret Dillahunt ha visitato il set di Django Unchained, il film di Quentin Tarantino attualmente in lavorazione, e ha scattato qualche foto

Qualcosa di straordinario: recensione del film

Qualcosa di straordinario: recensione del film

Arriva al cinema Qualcosa di straordinario distribuito da Universal Pictures e con protagonisti nel cast e Drew Barrymore e John Krasinski.

In Qualcosa di straordinario nel 1988 tre balene grigie, durante la loro migrazione annuale, si ritrovarono intrappolate sotto il ghiaccio del Circolo Polare Artico, precisamente a Barrow, una piccola cittadina dell’Alaska. La famiglia di balene riusciva a respirare a fatica grazie ad un piccolo foro, che, però, minacciava di essere coperto dal ghiaccio da un momento all’altro. Un anno prima della caduta del muro di Berlino, in piena guerra fredda, USA e URSS si unirono in una missione di salvataggio che ha dell’incredibile. Questa la vicenda realmente accaduta su cui si basa il film di Ken Kwapis, regista del recente successo La verità è che non gli piaci abbastanza.

Drew Barrymore è Rachel Kramer, il membro di Greenpeace che si batte affinché il caso delle balene venga posto all’attenzione della stampa e dello Stato e si reca sul posto, divenendo parte attiva e fondamentale della battaglia per la vita della famiglia di cetacei, che diverranno un vero e proprio affare di Stato. Una storia piena di paradossi, basti pensare al fatto che i membri  della tribù Iñupiat, che basa la propria sopravvivenza sulla caccia delle balene, sono i primi ad impegnare i propri sforzi nella missione. Una vera e propria favola: davanti ad una famiglia in pericolo (le balene sono affettuosamente rinominate Wilma, Fred e Bamm-Bamm, come i celeberrimi Flinstones), anche le due superpotenze in guerra riscoprono il proprio lato umano, dimenticando i dissapori è veramente qualcosa di straordinario.

Tuttavia, Kwapis non è così melenso: per amor di realtà accenna neanche troppo velatamente agli interessi nascosti dietro l’apparente atto di bontà gratuita. Ed ecco che vediamo la strumentalizzazione spietata della vicenda da parte di chi vuole fare carriera nel mondo giornalistico, da parte degli Americani, che hanno l’occasione di riconfermare la loro fama di “popolo buono” e, ancora, l’interesse dei Sovietici ad intervenire nella missione, e rivestire il ruolo inusuale degli eroi salvatori.

In questi giochi di potere l’unica che sembra animata davvero da amore disinteressato per gli animali è Rachel Kramer, che si dimostra molto abile nell’approfittare del caso mediatico scoppiato attorno alla vicenda e ottiene importanti concessioni dalla superpotenza americana. Non mancano le storie d’amore nate sul “campo”, come quella davvero curiosa tra il comandate della Guardia Nazionale e l’Assistente Esecutivo presidenziale e quella tra Rachel, leader di Greenpeace e Adam (John Krasinski), il giornalista che ha scoperto le balene intrappolate.

Questi gli elementi che rendono leggermente più interessante una storia che ha indubbiamente dell’incredibile, ma che, cinematograficamente parlando, non è poi così accattivante. Non aiuta per niente il ritmo lento del film che rischia più volte di far calare l’attenzione dello spettatore. Una storia spettacolare e commovente, ma che, trasposta sul grande schermo, non dimostra alcun pregio cinematografico, se non la grande abilità tecnica nel ricostruire i modelli incredibilmente verosimili delle maestose balene e la loro “prigione di ghiaccio”. Qualcosa di straordinario, distribuito dalla Universal Pictures, sarà nelle sale a partire dal 24 febbraio 2012.

La verità nascosta: recensione del film con Quim Gutiérrez

La verità nascosta: recensione del film con Quim Gutiérrez

Arriva nelle sale cinematografiche italiane La verità nascosta, dall’originale La cara oculta, letteralmente tradotto Il lato Oscuro. In La verità nascosta, Adrián, un maestro dell’Orchestra Filarmonica di Bogotà e la sua fidanzata Belén sembrano essere molto innamorati. Però quando lei comincia a dubitare della sua fedeltà, sparisce senza lasciare traccia. Afflitto, Adrián si consola grazie alla sua musica e tra le braccia di Fabiana. Ma, mentre la passione tra i due comincia a crescere, iniziano ad affiorare domande sulla misteriosa scomparsa di Belén.

La verità nascosta è ostacolato da una debole sceneggiatura

Nonostante una messa in scena discreta ed un interessante inizio, La verità nascosta, è un thriller che esplora i limiti della gelosia e del tradimento, disinteressandosi completamente del genere nel quale tenta di insinuarsi. I limiti di questo film sono presto svelati. La verità nascosta, diretto da , è ricco dei cliché tipici del thriller che sin dalle prime battute non aiutano a far decollare la storia. Il vero punto debole di quest’opera però è senz’altro la sceneggiatura, che cerca di intrecciare una storia già debole sin dal principio con sotto-trame superflue.

Martina Garcia in La verità nascosta
Martina Garcia in La verità nascosta © Fox

Il risultato è un trama confusa e un utilizzo errato del flashback. Non si può pretendere di suscitare suspanse e tensione con un racconto che si sviluppa in gran parte in maniera indiretta, senza coinvolgere in prima persona lo spettatore e impedendone l’immedesimazione. Per intenderci, è come se un racconto di Lovecraft venisse scritto in terza persona. Inevitabilmente la tensione di inizio film si appiattisce finendo per arenarsi definitivamente in un ritmo blando e a tratti noioso.

Una delusione su più fronti

Altro punto debole della storia sono i dialoghi, a tratti fuori luogo e del tutto banali che ne indeboliscono ulteriormente il film. L’unica componente filmica a salvarsi è la partitura di Juan Federico Jusid, intensa ed emozionante quanto basta da risollevare il finale di un film che non sorprende neppure negli ultimi istanti. Il risultato è una storia di passione e triangoli amorosi che finisce per rimanere tale, mettendo da parte molti stilemi che un genere come questo esige.

Dark Shadows: parla la strega Eva Green!

0
Dark Shadows: parla la strega Eva Green!

C’è grande attesa attorno a Dark Shadows, il nuovo lungometraggio di Tim Burton tratto dall’omonima serie televisiva (1966-71) di Dan Curtis. Nonostante l’uscita del film sia prevista per maggio, non sono ancora stati rilasciati né trailer, né poster. Qualche appetitosa informazione arriva da Eva Green (The Dreamers), che in Dark Shadows interpreta la strega Angelique Bouchard; ecco cosa ha dichiarato a The Playlist:

“Il film è molto, molto divertente e ha un senso dell’umorismo molto dark. Interpreto Angelique Bouchard, un personaggio davvero folle. E’ un personaggio estremo, che intrattiene questa relazione che definirei elettrica con Barnabas, per il quale ha questa sorta di ossessione. Vuole possedere ogni più piccolo pezzetto di Barnabas. Non si tratta del tipico villain ed è questo che mi piace del trattamento che le ha riservato Tim. Ha delle ottime ragioni per comportarsi in quella determinata maniera. E’ una vera love story”.

Come è noto, nei panni di Barnabas Collins c’è l’attore feticcio di Tim Burton, Johnny Deep. Nel supercast figurano anche Michelle Pfeiffer (la vedova e capofamiglia Matriarch Elizabeth Collins Stoddard), Jackie Earle Haley (il truffatore Loomis), l’immancabile Helena Bonham Carter (la psichiatra Julia Hoffman), Bella Heatcote (la governante), Chloe Grace Moretz (Carolyn Stoddard), Gulliver McGrath (David Stoddard) e Jonny Lee Miller (Roger Collins).
Il film racconta di Barnabas Collins, giovane donnaiolo che, nel 1772, spezza il cuore alla strega Angelique Bouchard; lei lo trasforma in un vampiro e lo seppellisce vivo. Due secoli più tardi, Barnabas viene casualmente risvegliato; il vampiro torna a casa, a Collinwood Manor, imbattendosi nell’eccentrica situazione dei discendenti della famiglia Collins.
Tim Burton ha lavorato a partire da un script di Seth Grahame – Smith, l’autore (o, forse, dovremmo dire co-autore, dal momento che l’opera viene esplicitamente attribuita anche a Jane Austen!) del fortunato romanzo Orgoglio e pregiudizio e zombie.

Fonte: The Playlist

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità