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Amy Adams produrrà e sarà la protagonista della commedia “Lazy Susans”

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A due giorni dalla prima mondiale di Toronto della sua commedia dark Nightbitch, Amy Adams ha concluso un accordo per produrre e recitare in Lazy Susans, una nuova commedia in arrivo ai 20th Century Studios. Come riportato da Deadline, i candidati all’Oscar Annie Mumolo (Le amiche della sposa) e Stan Chervin (Moneyball) sono stati incaricati della sceneggiatura del film che racconta di un gruppo di mamme che formano una rock band.

Il film è ispirato alla storia di The Lazy Susans, un gruppo reale di Boston che si è riunito durante la pandemia di Covid. Vivek J. Tiwary e Jack Leslie, che produrranno per TEG+, hanno dato il via al progetto quando hanno opzionato l’articolo del Boston Magazine “For Those Moms About to Rock”. Adams e Stacy O’Neil produrranno anche attraverso il loro marchio Bond Group Entertainment. Non è ancora stato scelto un regista.

Nightbitch
Amy Adams in Nightbitch.

Amy Adams, dove la vedremo prossimamente?

Sei volte candidata all’Oscar, la Amy Adams sarà presente nel già citato Nightbitch, adattamento di Marielle Heller del romanzo di Rachel Yoder del 2021, in cui la vita di una mamma casalinga prende una piega surreale. Lei e O’Neil hanno anche prodotto il film, che Searchlight Pictures distribuirà il 6 dicembre. Più recentemente, ha recitato al fianco di Jenna Ortega in Klara and the Sun – film fantascientifico distopico di Taika Waiti per Sony’s 3000 Pictures, basato sul romanzo di Kazuo Ishiguro.

Reciterà poi nel film drammatico At the Sea del regista di Pieces of a Woman Kornél Mundruczó, in cui recita al fianco di Murray Bartlett, Brett Goldstein e altri. Il film segue la vita di Laura (Adams) dopo una lunga riabilitazione, mentre torna dalla sua famiglia nella loro casa per le vacanze al mare dove deve riadattarsi alla vita complicata che si è lasciata alle spalle. Ora è costretta ad affrontare il prossimo capitolo della sua vita senza la carriera che le ha dato fama, fortuna e, soprattutto, identità.

Amy Adams probabile star di Story of Your Life di Denis Villeneuve

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Uno dei registi più in voga e più attivi del momento è Denis Villeneuve, tra poco inizierà le riprese di Sicario con Emily Blunt e finito di girare questo thriller potrà dedicarsi a Story of Your Life, di cui sono partiti i casting che vedono in pole come protagonista la star di American Hustle Amy Adams.

Story of Your Life, basato su un racconto breve pluripremiato di Ted Chiang e adattato per il grande schermo da Eric Heisserer vedrà la terra invasa da alieni e un linguista specializzato nella decifrazione di messaggi criptici dovrà riuscire a capire le reali intenzioni degli invasori.

Fonte: Deadline

Amy Adams per il remake di The Orphanage!

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Amy Adams per il remake di The Orphanage!

Sembra proprio che la moda Hollywoodiana di proporre remake di grandi successi Europei non sembra aver fine. Così  la produzione di The Orphanage sembra essere sopravvissuta all’abbandono del regista Larry Fessenden, prontamente sostituito da Mark Pellington e secondo le ultime indiscrezioni il casting ufficiale sembrerebbe finalmente iniziato, e per il ruolo di protagonista femminile la New Line avrebbe offerto la parte all’attrice tre volte candidata all’Oscar Amy Adams.

A produrre la pellicola dovrebbe essere lo stesso Guillermo Del Toro, già produttore dell’originale.

Amy Adams parla di Rachel Brosnahan come Lois Lane: “Il ruolo non appartiene a una sola persona”

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Amy Adams, interprete di Lois Lane nel DCEU, ha parlato di recente della sua esperienza nel ruolo e del suo punto di vista su Rachel Brosnahan che lo ha assunto per il film su Superman del DCU. Amy Adams è famosa per una serie di ruoli, avendo vinto Golden Globe e molti altri premi importanti per le sue interpretazioni in una serie di film. I fan dei film di supereroi riconosceranno probabilmente il suo ruolo in Man Of Steel, Batman V Superman: Dawn of Justice e in entrambe le iterazioni di Justice League, con la Adams che ha interpretato Lois Lane in tutti e quattro i film, il che le conferisce una comprensione unica del ruolo.

In un’intervista a Vanity Fair, Amy Adams ha parlato di molti dei suoi ruoli precedenti, compreso quello di Lois Lane nella linea temporale del DCEU. La Adams ha dichiarato di essersi divertita a lavorare a fianco degli altri attori di Man Of Steel e su set colossali, e ha detto: “Una delle cose che mi piacciono dei canoni dei supereroi è che per me è quasi come il teatro, in un certo senso. È come se diverse persone assumessero il ruolo e il ruolo non appartenesse a una sola persona.

Questo ha portato a una domanda su quale consiglio la Adams darebbe all’attrice Rachel Brosnahan, interprete di Lois Lane nel DCU, che dovrebbe recitare accanto al Superman di David Corenswet nel film Superman del 2025. Amy Adams ha risposto alla domanda affermando che il suo consiglio sarebbe: “Oh, solo divertirsi. Divertiti e basta, e sono sicura che lo farà. È meravigliosa e spero che riesca a portare il suo senso dell’umorismo. Ha una grande sensibilità, è una brava attrice ma ha anche un grande senso comico naturale, e spero che riusciremo a vederne ancora un po’”.

Cosa significa il consiglio di Amy Adams a Rachel Brosnahan

Rachel Brosnahan attrice
Rachel Brosnahan alla 29esima edizione dei Critics’ Choice Awards. Foto di imagepressagency via Depositphotos.com

Essendo la precedente Lois Lane nell’impero dei film live-action della DC, Amy Adams si trova in una posizione unica per parlare del franchise e del ruolo, rendendo i suoi consigli ancora più degni di nota. Ciò rende ancora più degno di nota il fatto che il suo consiglio sia in gran parte quello di godersi l’esperienza, mentre le lodi della Adams nei confronti della Brosnahan suggeriscono che si tratta di un suo consiglio specifico perché è già sicura che la nuova Lois Lane sarà più che abile nel ruolo.

Il debutto di Rachel Brosnahan nel ruolo di Lois Lane avverrà 4 anni dopo l’ultima apparizione di Amy Adams nel DCEU in Justice League di Zack Snyder.

Allo stesso modo, i commenti di Amy Adams sul fatto che ruoli come Lois Lane non appartengono a una sola persona e la sua discussione sul talento recitativo di Rachel Brosnahan contribuiscono a dimostrare come la Brosnahan possa fare suo il ruolo e suggeriscono che questo è più importante che cercare di rispecchiare o eguagliare ciò che è venuto prima. Questo si allinea con la precedente discussione della Adams sul casting di Lois Lane nel DCU, che in un’intervista di ottobre a Variety aveva dichiarato: “La amo. Sarà fantastica. Spero che il ruolo sia infuso della sua sensibilità, del suo umorismo naturale, della sua forza e della sua arguzia”.

FOTO DI COPERTINA: Amy Adams assiste alla prima di ‘Nocturnal Animals’ durante la 73esima Mostra del Cinema di Venezia. Foto di arp via Depositphotos.com

Amy Adams parla di Lois Lane in L’Uomo d’Acciaio!

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Amy Adams parla di Lois Lane in L’Uomo d’Acciaio!

Continuano ad arrivare estratti dal numero speciale di Total Megazine dedicato al film  L’Uomo d’Acciaio. Oggi arrivano le parole di Amy Adams che interpreta Lois Lane:

Sul rapporto fra Lois e Clark

Direi che siano semplicemente… amici! Volevo che Lois in questo film fosse una donna più semplice, più simile alle altre, senza diventare qualcosa di fastidioso. Lois può diventare onnipresente, saltando fuori in situazioni un po’ sconvenienti, ma capirete le sue ragioni.

Poi la  rivela di aver fatto tre volte il provino per la parte in tre progetti differenti:

Ho fatto il mio primo provino quando J.J. Abrams e Brett Ratner erano a lavoro su una prima versione. Poi con Superman Returns ho fatto di nuovo il provino. E per l’Uomo d’Acciaio sono arrivata a tre.

L’Uomo d’Acciaio, il film

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner(“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

Amy Adams parla del ritorno di Superman di Henry Cavill e del suo potenziale ritorno!

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Dopo anni di voci e speculazioni, Henry Cavill è finalmente tornato nei panni di Superman nella scena dei titoli di coda di Black Adam, e secondo quanto riferito è destinato a svolgere un ruolo importante nel DCU che andrà avanti sotto la supervisione di James Gunn, a capo del DC Studios.

Amy Adams ha debuttato come Lois Lane al fianco di Cavill in L’uomo d’Acciaio (Man of Steel) di Zack Snyder prima di apparire in Batman V Superman e Justice League , ma quello che tutti si chiedono e se anche si unirà alla sua costar in questa nuova era di film basati su DC? Ad Adams è stata posta proprio questa domanda mentre parlava con Variety del suo nuovo film,  Disenchanted.

La candidata all’Oscar ha condiviso la sua eccitazione per il ritorno di Cavill, ma ha rivelato di non essere stata contattata per riprendere il ruolo di Lois Lane. Sembra che sarebbe aperta alla possibilità, ma dice che sosterrà “qualunque direzione vadano” se un’altra attrice dovesse essere ingaggiata per interpretare il personaggio. Di seguito il video dell’intervista.

Vedremo Amy Adams nuovamente nei panni di Lois Lane

C’è sempre la possibilità che Amy Adams sia stato in contatto con la Warner Bros./DC Studios per un potenziale ritorno nei panni dell’intrepido giornalista del Daily Planet e semplicemente non sia autorizzato a divulgare tali informazioni. Dopotutto, Lois Lane sarà sempre una parte vitale di quasi tutte le storie di Superman, ed è difficile immaginare che riportino Cavill senza Adams.

Detto questo, parecchi fan si sono lamentati di una percepita mancanza di chimica tra Cavill e Adams nel corso degli anni, ed è probabilmente giusto dire che la sua interpretazione di Lois (anche se noi dissentiamo fortemente!) si è rivelata complessivamente controversa. Che cosa ne pensate? Ti piacerebbe rivedere Adams nel ruolo o preferiresti che fosse scelta un’altra attrice?

Amy Adams nelle prime foto della commedia horror Nightbitch

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Amy Adams nelle prime foto della commedia horror Nightbitch

L’estate scorsa si era diffusa la notizia che Amy Adams aveva firmato per interpretare la protagonista della prossima commedia horror Nightbitch, e ora è stato diffuso un primo sguardo al film attraverso un paio di foto promozionali ufficiali.

La sei volte candidata all’Oscar interpreterà una donna che inizia a trasformarsi in un cane (o inizia a credere di esserlo… non è molto chiaro!) La Searchlight Pictures ha acquisito il progetto, che viene descritto come un adattamento “darkly comic horror” dell’omonimo romanzo d’esordio di Rachel Yoder. La regista di Can You Ever Forgive Me? Marielle Heller ha diretto il film.

Secondo la sinossi ufficiale, Nightbitch racconta la storia di “una donna gettata nella routine casalinga di crescere un bambino in periferia, abbraccia lentamente una forte depressione post parto che la porta in una deriva, nella quale inizia ad avere bizzarri e innegabili segni che potrebbe trasformarsi in un cane”.

Le immagini non ci danno molto su cui basarci, ma il personaggio della star de L’Uomo D’Acciaio ha un leggero luccichio canino negli occhi in quel primo scatto? Date un’occhiata alle immagini qui sotto e fateci sapere cosa ne pensate nella sezione commenti.

Il libro di Rachel Yoder mi ha lasciato senza fiato. Non mi sentivo così per [un] libro da quando ho letto Il diario di un’adolescente molti anni fa“, ha detto Heller quando è stato annunciato il film. “Il racconto cupamente esilarante di Rachel sulla maternità e la rabbia mi ha fatto sentire osservato. E adattarlo con Amy Adams in mente è stata la cosa che mi ha fatto andare avanti durante la pandemia. Sono davvero entusiasta di dare vita a questo film con i meravigliosi partner di Anne Carey, Annapurna Pictures e Searchlight. È un sogno che diventa realtà“.

Si tratta certamente di una premessa intrigante e bizzarra, e non vediamo l’ora di saperne di più su Nightbitchnel primo trailer, che non dovrebbe essere troppo lontano.

Il film Nightbitch è in fase di produzione come Hulu Original negli Stati Uniti e, secondo quanto riferito, dovrebbe uscire in autunno.

A proposito di questo film, Amy Adams è stata scritturata per recitare accanto a Jenna Ortega nell’adattamento di Taika Waititi del romanzo fantascientifico Klara and the Sun. La Adams interpreterà la madre di un’adolescente di nome Josie che soffre di una misteriosa malattia. Adotta un “amico artificiale” di nome Klara (Ortega) come compagno per la figlia.

Amy Adams nel nuovo film di David O. Russell!

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Sembra che l’attrice Amy Adams, che ha già collaborato con il regista David O. Russell in The Fighter, parteciperà al prossimo film di quest’ultimo, inizialmente noto come American Bullshit ed attualmente, invece, senza titolo.

Amy Adams irresistibile su Marie Claire – foto

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Amy Adams irresistibile su Marie Claire – foto

Amy Adams è la prtagonista di questo nuovo magnifico servizio fotografico per Marie Claire, in cui la star di Batman v Superman Dawn of Justice, che tornerà neipanni di Lois Lane, si mostra in tutta la sua bellezza.

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GUARDA IL TRAILER FINALE ITALIANO DEL FILM

Qui di seguito la trama ufficiale del film:

“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.

Ricordiamo che Batman v SupermanDawn of JusticeZack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. In Batman v Superman saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: Amy AdamsLaurence FishburneDiane LaneJesse EisenbergRay Fisher, Jason Momoa e Gal GadotBatman v Superman Dawn of Justice arriverà nelle sale italiane il 24 marzo 2016.

Amy Adams intensa protagonista nelle nuove foto da Arrival

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Amy Adams intensa protagonista nelle nuove foto da Arrival

Amy Adams è senza dubbio una delle migliori interpreti della sua generazione, e l’arrivo in sala di due film, Animali Notturni di Tom Ford e Arrival di Denis Villeneuve, in cui è la protagonista la mettono in una ottima luce per i mesi a venire.

Nelle foto a seguire, Amy Adams compare nella sua intensa interpretazione per il film di Villeneuve, presentato in Concorso in anteprima alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

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Arrival, il film

Il film racconta di una linguista e un matematico che vengono coinvolti dal Governo quando un essere non identificato, presumibilmente alieno, compare nell’atmosfera terrestre. Quando un misterioso oggetto proveniente dallo spazio atterra sul nostro pianeta, per le susseguenti investigazioni viene formata una squadra di élite, capitanata dall’esperta linguista Louise Banks (Amy Adams). Mentre l’umanità vacilla sull’orlo di una Guerra globale, Banks e il suo gruppo affronta una corsa contro il tempo in cerca di risposte – e per trovarle, farà una scelta che metterà a repentaglio la sua vita e, forse, anche quella del resto della razza umana.

Denis Villeneuve, reduce da due film acclamati da pubblico e critica, Prisoners e Sicario, arriverà alla Mostra di Venezia in Concorso con Arrival. Nel film protagonisti sono Amy AdamsJeremy RennerForest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma e Mark O’Brien.

Amy Adams in trattative per Trouble With the Curve

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Robert Lorenz, produttore dei film di Clint Eastwood degli ultimi dieci anni, sta preparando Trouble with the Curve,

Amy Adams è una donna di classe: su un volo verso LA ha…

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Amy Adams è una donna di classe: su un volo verso LA ha…

Amy Adams è una donna di classe. Le sue scelte di guardaroba, il suo modo di fare sul tappeto rosso e la sua compostezza elegante le conferiscono una classe che associata ad suo brio e alla sua dolcezza la rendono una delle star più apprezzate dai fan anche fuori dallo schermo.

Di recente Amy è stata ‘beccata’ mentre faceva una cosa che ha testimoniato ancora una volta la sua classe e la sua indole. Durante un volo da Detroit a Los Angeles ha ceduto il suo posto in prima classe ad una soldatessa incontrata per caso, si è fatta scattare un selfie, e ha preso posto in seconda classe, sostituendo il suo biglietto a quello della soldatessa. Una passeggera dello stesso volo ha twittato l’evento:

 

Fermata dai paarazzi a LA, all’atterraggio dell’aereo, Amy Adams non ha voluto rilasciare dichiarazioni, dicendo solo in maniera sfuggente: “Non l’ho fatto per attirare attenzione su di me. L’ho fatto per attirare attenzione sulle truppe.”

Amy Adams e Tim Burton per Annie Leibovitz

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Amy Adams e Tim Burton per Annie Leibovitz

Li vedremo presto all’opera insieme in Big Eyes, sono Tim Burton e Amy Adams che collaborano per la prima volta in una storia che apparentemente sembra un po’ fuori dalle corde del macabro regista, ma che, a ben vedere, sembra essere il progetto ideale per farlo tornare in vetta dopo qualche prova non proprio eccellente (Frankenweenie escluso).

Ricordiamo che ad interpretare Keane sarà l’attrice Amy Adams. Keane è nota per essere una pittrice le cui creazioni si distinguono per la rappresentazione di bambini dagli occhi grandi che sono diventati il primo esempio di successo di massa nel mercato dell’Arte del 1950. Il film racconterà la vista dell’artista dal momento della comparsa del movimento femminista che la porta ad affrontare una dura causa con contro il marito, che avrà il volto di Christoph Waltz e che ha sostenuto e finanziato la sua carriera di pittrice.  Il ruolo di Danny Huston, invece sarà quello di un giornalista di pettegolezzi, ed è attualmente la stelle della serie televisiva “Magic City”. Inoltre, la pellicola è stata recentemente acquistata durante il Festival di Cannes 2013 da Lucky Red che lo distribuirà per in Italia.

Big Eyes si baserà su una sceneggiatura scritta da Alexander e Larry Karaszewski, coppia di scrittori che ha già lavorato con Tim Burton in Ed Wood.

Amy Adams è Lois Lane!

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Amy Adams, sarà Lois Lane nel reboot di Superman diretto da Zack Snyder e prodotto da Christopher Nolan. La Adams conferma una slanciatissima carriera e dopo ever ricevuto la nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista per The Fighter si preparerà ad interpretare il ruolo della famosa reporter che ruberà il cuore all’uomo d’accaio.

Amy reciterà quindi al fianco di Henry Cavill, il nuovo Clark Kent, nel film che arriverà nelle  Warner Bros nel dicembre del 2012.

Fonte:comingsoon

Amy Adams e le difficoltà nell’interpretare Lois Lane

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Amy Adams e le difficoltà nell’interpretare Lois Lane

Amy Adams ha stretto negli anni un rapporto molto intimo con l’universo DC, in particolare grazie al ruolo di Lois Lane in Man of SteelBatman v Superman Dawn of Justice, due pellicole in cui, come afferma la stessa attrice, ha avuto modo di contattare quanto sia difficile are corpo, voce e anima a un personaggio del genere all’intento di un universo così ampio e sfaccettato.

Durante la recente intervista “Actors on Actors” promossa da Variety alla quale ha preso parte assieme al collega Andrew Garfield (che parlano della delusione in seguito all’abbandono del ruolo di Spider-Man), la Adams ha discusso a proposito della difficoltà di interpretare Lois a causa della tendenza ad asservirsi completamente alla narrazione principale piuttosto che al vissuto dei personaggi: “questa è stata la cosa difficile con Lois. Personalmente mi è piaciuto molto interpretarla, io amo tutti i personaggi con cui lavoro, ma a volte è difficile perché ritengo che spesso gli attori si mettano sia al servizio solo della storia generale invece di asservirsi alla storia del personaggio. A volte può essere difficile quando si inizia a recitare e cerchi di conservare una certa idea del tuo personaggio, ma alla fine si è costretti a servire la storia … .in un universo perfetto tutti lavorano insieme“.

Amy Adams: la principessa Disney che ha stregato Hollywood

La riflessione di Amy Adams nasce probabilmente dalla constatazione riguardo al fatto che nei due film sopracitati finora Lois ha svolto per lo più il ruolo di “damigella in pericolo” senza acquisire realmente un ruolo predominante e un’introspezione psicologica degna di nota, anche se le sue doti e i suoi sentimenti hanno giocato un ruolo tutt’altro che indifferente sia in Man of Steel che in Batman v Superman Dawn of Justice.

Un possibile riscatto per il personaggio di Lois potrebbe giungere forse da Man of Steel 2, attualmente annunciato come prossimo a entrare in fase di sviluppo, anche se al momento la pellicola non possiede né un regista né una data d’uscita sicura.

Fonte: Variety

Amy Adams è la nuova testimonial Max Mara

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Amy Adams è la nuova testimonial Max Mara

La casa di moda italiana Max Mara ha scelto il fascino elegante di Amy Adams per promuovere la sua nuova Signature Bag. Ci aspettiamo che la Adams posi anche per la collezione primavera a tempo debito.

https://www.youtube.com/watch?v=w5w8HyNA10c&pp=ugMICgJpdBABGAE%3D

“Jennifer Garner è stata la prima celebrità con cui abbiamo lavorato e il ritorno di immagine che abbiamo ricevuto è stato eccellente sia intermini di sell-in che in termini di sell-out – ha dichiarato Giorgio Guidotti presidente delle relazioni con il pubblico per il Max Mara Group – Questo nuovo passo è segno di continuità. Il claim è lo stesso: Senza tempo è adesso. Ci sono attrici senza tempo, non associate a momenti o a scoop.”

Per quanto riguarda la Adams non possiamo che essere d’accordo: il suo fascino semplice, il suo talento enorme e la sua bellezza ne fanno a tutti gli effetti un’attrice senza tempo.

Fonte: JJ

Amy Adams e il futuro nel DCEU: “Non c’è niente di ufficiale”

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Amy Adams e il futuro nel DCEU: “Non c’è niente di ufficiale”

Il commento di Amy Adams sul destino del suo personaggio, Lois Lane, nell’universo cinematografico DC aveva lasciato intendere che l’attrice fosse ad un passo dall’abbandonare per sempre i panni della giornalista. Tuttavia in una recente intervista con Den of Geek, la Adams sembra aver fatto chiarezza in merito spiegando che non c’è ancora nulla di ufficiale:

Sapete cosa è buffo? Che in realtà non lo so e non ho ancora avuto alcuna conversazione ufficiale con nessuno degli studios. Ho detto questa cosa parlando con Nicole Kidman, ma forse avrei dovuto fare più attenzione!“.

Nelle scorse settimane si è parlato di un possibile addio di Henry Cavill e Ben Affleck, rumor mai confermati ufficialmente, dunque è possibile che gli studios stiano ancora cercando di capire come muoversi in futuro. Futuro prossimo che vede l’uscita in sala di AquamanShazam! e Wonder Woman 1984.

Amy Adams protagonista di Woman in the Window per Joe Wright

Rivedremo presto la Adams in Vice – L’uomo nell’ombra al fianco di Christian Bale, film che ha già conquistato ben cinque nomination ai Golden Globes. Diretto da Adam McKay, racconterà la storia di Dick Cheney, il vice-presidente più potente della storia americana, considerato da molti il “vero numero uno” della Casa Bianca durante l’amministrazione di George W. Bush.

Nel 2019 l’attrice sarà anche protagonista di The Woman in the Window, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di A.J.Finn diretto da Joe Wright. La pellicola segue il personaggio della dottoressa Anna Fox mentre trascorre le sue giornate nella sua casa di di New York bevendo troppo vino, guardando vecchi film e spiando i suoi vicini. Sulle orme del classico di Alfred Hitchcock “La finestra sul cortile“, Anna assiste ad una scena che coinvolge la famiglia Russell, gruppo di persone apparentemente perfetto che vive dall’altra parte della strada.

Vi ricordiamo che l’ultima fatica di Zack SnyderJustice League, è disponibile dal 21 Marzo nei formati DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Diretto da Zack Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman, Henry Cavill come Superman, Gal Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder Woman, Ezra Miller come The FlashJason Momoa nei panni di Aquaman e Ray Fisher come Cyborg.

Contenuti Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai fan di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere meglio i nuovi membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia che dà loro una marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim contiene anche il disco Blu-ray, oltre ad una scena inedita non presente nel film al cinema.

Fonte: Den of Geek

Amy Adams e Glenn Close da Oscar nel trailer di Hillbilly Elegy

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Amy Adams e Glenn Close da Oscar nel trailer di Hillbilly Elegy

Netflix ha rivelato il trailer del prossimo film di Ron Howard, Hillbilly Elegy, un adattamento del libro di memorie dell’autore J.D. Vance. Il libro è uscito nel 2016, e si concentra sulle esperienze e sulla storia della crescita di Vance a Middletown, Ohio. Vance ha raccontato la lotta della sua famiglia contro la povertà e lo sfruttamento. Per portare in vita questa complessa storia di famiglia, Howard si è affidato ad alcune delle più grandi interpreti contemporanee, Glenn Close e Amy Adams.

Il trailer di Hillbilly Elegy, pubblicato da Netflix, racconta dei personaggi di Glenn Close e Amy Adams, madre e figlia, che si scontrano per crescere la loro famiglia multi-generazionale anche se il film è raccontato dalla prospettiva di Vance (interpretato da Gabriel Basso). Ex marine americano e studente di legge di Yale, Vance è costretto a tornare a casa per affrontare una crisi familiare.

Amy Adams commenta il recasting di Lois Lane e elogia il Superman di Henry Cavill

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Amy Adams ha interpretato per la prima volta Lois Lane in L’Uomo d’Acciaio del 2013. In seguito, è apparsa in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Tuttavia, come per ogni altro membro del cast, il suo ruolo in quest’ultimo è stato drasticamente alterato (almeno siamo riusciti a vedere cosa era stato pianificato originariamente per lei in Justice League di Zack Snyder).

Parlando con Variety del suo ruolo in Nightbitch, Amy Adams ha confermato di non aver mai avuto l’impressione che il piano fosse di farla tornare come Lois dopo Justice League del 2017.

Sappiamo che Snyder aveva piani ambiziosi per il personaggio, poiché era destinata a essere una figura centrale nei suoi sequel, alla fine avendo un figlio con Bruce Wayne. La Warner Bros. deve aver pensato anche di richiamarla per il sequel di L’Uomo d’Acciaio che ha iniziato a sviluppare quando Henry Cavill è tornato brevemente al DCEU, ma se così fosse, Adams non ne è stata informata.

Amy Adams ha solo elogi per Rachel Brosnahan

Nonostante ciò, è eccitata di vedere cosa porterà Rachel Brosnahan al fianco di David Corenswet nel Superman di James Gunn. “La adoro. Sarà fantastica. Spero che il ruolo sia intriso della sua sensibilità, del suo umorismo naturale, della sua forza e del suo arguzia”, ​​ha detto l’attrice prima di fare un elogio del suo Superman. “Henry era un Superman davvero brillante. Auguro fortuna a ogni Superman, ma penso che sia stato fantastico. Volevo solo dirlo. È così nel suo spirito”.

Amy AdamsMa Amy Adams è consapevole che interpretare un ruolo iconico è solo un momento nella carriera di un attore: “Venendo dal teatro, so che un ruolo non ti appartiene mai. Ci fai solo una ripresa”, ha osservato. “Ecco cosa penso di quel franchise [DCEU].”

Adams non ha mai parlato negativamente del suo periodo come Lois, nonostante abbia partecipato a film che hanno avuto scarsi riscontri da parte della critica. Nel 2016, ha risposto alle critiche di Batman v Superman dicendo: “Abbiamo subito un colpo. Torneremo su. Mi dispiaceva per Zack. Zack è la persona più gentile di sempre, e vederlo parlare in quel modo è stato davvero difficile per me, perché è davvero un regista molto rispettoso.”

La decisione di Gunn di ingaggiare Brosnahan ha ricevuto elogi diffusi dai fan della DC ed è difficile immaginare una scelta migliore di lei per seguire le orme di Adams.

Per quanto riguarda il QUANDO vedremo il trailer di Superman, James Gunn ha commentato questo argomento qui.

CORRELATE:

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Amy Adams al SNL: le foto promozionali

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Amy Adams al SNL: le foto promozionali

Amy Adams è stata ospite al Saturday Night Live e in questa occasione ha posato per una serie di scatti molto particolari che, in alcuni casi, la ritraggono come una bambola di porcellana o come una ballerina di can-can. Tutte pose, si intende, che la cara Adams sostiene benissimo.

Ricordiamo che a partire dal prossimo 1 gennaio Amy Adams sarà al cinema nei panni della protagonista in Big Eyes di Tim Burton.

Leggi la recensione del film.

Amy Adams al Giffoni Film Festival 2017

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È stata Amy Adams l’ospite internazionale di oggi al Giffoni Film Festival 2017, la nota attrice americano ha incontrato tutto il pubblico e i giurati del festiva. Di seguito le foto: 

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“L’obiettivo è essere felici. All’inizio della mia carriera ho avuto tanti momenti di scoraggiamento, specialmente quando ricevevo rifiuti. Poi ho capito che è un bene mettersi in discussione. Anche adesso penso che ogni tanto sia meglio fermarsi, fare il punto della situazione e capire se la carriera che si sta facendo sta andando nella direzione che si desidera. A volte può sembrare che abbiamo successo ma invece non siamo felici”.  Amy Adams, cinque nomination all’Oscar e due Golden Globe, è la seconda star internazionale di scena al Giffoni Experience. Una carriera che l’ha portata in pochi anni a diventare una delle attrici più celebrate della sua generazione, capace di inanellare una schiera di interpretazioni memorabili.

“Ho iniziato con la danza e poi sono passata alla recitazione perché non avevo superato gli esami di chimica e, siccome avrei voluto fare il medico, non mi pareva un segnale molto incoraggiante – racconta la 42enne attrice di “Animali notturni” La passione per la recitazione l’ho sempre avuta, mi ci è voluto un po’ di tempo per prendere fiducia. Ricordo la prima audizione, è stata terribile per questo dico che non dovete scoraggiarvi: i rifiuti sono dietro l’angolo per tutti, bisogna insistere, studiare e prendersi anche le sconfitte”.

E se tra i film che ha voluto interpretare a tutti i costi cita “Junebug” di Phil Morrison, “Come d’incanto” di Kevin Lima e “Arrival” di Denis Villeneuve, la Adams spiega che i personaggi e l’ispirazione li prende dalle persone che la circondano: “Sto molto attenta a come si esprimono e a come parlano i personaggi, a prescindere da quanto è scritto nella sceneggiatura -spiega- Ora che sono più matura cerco anche film che hanno messaggi e contenuti che mi fa piacere portare al pubblico”.  Una domanda riguarda il sessismo a Hollywood: “No, non è solo un problema di Hollywood, il sessismo c’è in tutti gli ambienti professionali. Parlando con un mio collega attore, discutevamo se fosse il caso di accettare  una determinata scena e lui, semplicemente, diceva: ‘basta dirgli di no’. Ecco, per lui era semplice. Bastava un no. Per me, invece, quel no sarebbe stato solo l’inizio di una conversazione, non sarebbe finita lì”.

I premi e gli anni di carriera non le hanno tolto la voglia di emozionarsi nel raccontare i personaggi che ha interpretato: “Sono stata influenzata pesantemente da alcuni ruoli, avvicinarmi a esperienze che ho raccontato sullo schermo mi provoca forti emozioni”. La Adams è nata in Italia, a Vicenza, il padre era un militare di stanza ad Aviano. Un legame che non è solo formale. “Amo l’Italia al punto che ho dato a mia figlia il nome di Aviana, in omaggio al paese dove sono cresciuta -spiega- quando torno qui mi sento a casa, le persone sono pronte ad accoglierti e a farti sentire come a casa loro come non accade da tutte le altre parti”. Poi un pensiero a Giffoni. “L’umanità dovrebbe collaborare a un futuro migliore ma la mia generazione non sta realizzando questo ideale. Giffoni è un esempio di collaborazione e unità e mi auguro siate voi a realizzare questo sogno”.

Vi ricordiamo che presto Amy Adams  sarà nuovamente Lois Lane in Justice League

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Justice League: torna la Batmobile per i reshoot del film DC

Justice League è diretto da Zack Snyder con l’aiuto di Joss Whedon, che l’ha sostituito alla fine della produzione, ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley CollerGoeff Johns e Ben Affleck stesso.

Justice League: trailer del film di Zack Snyder

Amy Adams (e la sua famiglia) adora osservare… Henry Cavill

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Amy Adams 2Amy Adams tornerà a interpretare Lois Lane in Batman v Superman Dawn of Justice. L’attrice è indubbiamente in una posizione privilegiata a lavorare fianco a fianco con Henry Cavill, uno degli uomini più belli del cinema e, a quanto riportato da fonti attendibili, anche una delle persone più gentili con cui si possa collaborare. L’attrice sembra davvero consapevole di questo privilegio, tanto che anche lei, ha confessato, adora osservare il collega, perché è “incredibilmente bello da guardare”.

“In pratica lo tratto come un oggetto, povero Henry. Ho dovuto scusarmi con lui a un certo punto. Del tipo che gli ho dovuto dire che non sono una pervertita, è solo che è così bello da guardare! Anche mio marito adora guardarlo, e nostra figlia, di cinque anni, adora guardarlo… Siamo solo una famiglia un po’ strana”. O almeno una famiglia con un certo buongusto. Come dare loro torto? Siamo sicuri però che il buon Henry l’abbia presa per il verso giusto!

GUARDA IL TRAILER FINALE ITALIANO DI BATMAN V SUPERMAN DAWN OF JUSTICE

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Qui di seguito la trama ufficiale del film:

“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e SupBatman v Superman - Copiaerman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.

Ricordiamo che Batman v Superman Dawn of JusticeZack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. In Batman v Superman saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: Amy AdamsLaurence FishburneDiane LaneJesse EisenbergRay Fisher, Jason Momoa e Gal GadotBatman v Superman Dawn of Justice arriverà nelle sale italiane il 23 marzo 2016.

Fonte: Glamour UK

Amy Adams diretta da Lee Daniels nel biopic su Janis Joplin

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Amy Adams diretta da Lee Daniels nel biopic su Janis Joplin

Da tantissimo tempo a Hollywood si parla di un biopic che ricostruisca la brillante e breve carriera di Janis Joplin. Adesso sembra che il progetto abbia trovato un regista e una protagonista: si tratta di Lee Daniels che ha già visto in Amy Adams la sua musa e la perfetta Joplin cinematografica.

A dare la notizia è L’Hollywood Reporter che riporta anche una dichiarazione di Daniels: “Dopo Joplin, vorrei far partire il progetto Miss Saigon. E poi… un film horror!”, insomma progetti chiari per il futuro!

Il titolo provvisorio del film è Get It Whle You Can e al timone ci sarebbe in veste di produttore Ron Terry con la moglie Theresa-Kourin Terry.

La scelta della Adams lascia molto spazio all’immaginazione, la quattro volte nominata all’Oscar Amy non somiglia molto alla Joplin, tuttavia l suo naturale talento la rendono una candidata ideale per quello che si preannuncia essere un ruolo molto complicato.

Fonte: THR

Amy – The Girl Behind The Name: recensione del doc su Amy Winehouse

Non c’è semplicemente l’ascesa e la tragica caduta di Amy Winehouse nel documentario di Asif Kapadia (Senna) Amy – The Girl Behind the Name. C’è il doloroso scarto tra il cristallino e potente talento della cantante dalla voce paragonabile a Billie Holiday o Ella, che voleva fare jazz e sapeva riversare nelle sue canzoni-poesie i demoni che la tormentavano, e la spirale autodistruttiva che la stroncò il 23 luglio del 2011, a soli 27 anni, dopo tre album e una vita segnata da depressione, bulimia e dipendenza da alcol e droghe.

Asif Kapadia imbastisce un unico, ambizioso, racconto di Amy Winehouse, assemblando materiale d’archivio e immagini e video amatoriali privati, live di tour e concerti; interviste televisive e radiofoniche, apparizioni sui network, riprese rubate dai paparazzi, il tutto alternando le dichiarazioni fatte dalla stessa Amy e i commenti dei genitori, amici, l’ex marito, gli agenti. Pubblico e privato si intrecciano nel delineare la carriera di Amy, dagli esordi fino al clamoroso e inaspettato successo di Black to Black, che l’ha resa una delle artiste più iconiche della musica contemporanea.

Amy – The Girl Behind The Name

Ciò che emerge è il ritratto di una giovane donna schietta e anticonvenzionale, alla quale diventa difficile dire no ma che resta sempre vulnerabile, segnata dal divorzio dei genitori in età infantile, dai problemi di depressione e bulimia e dal rapporto irrisolto con il padre che influirà sulle sue relazioni sentimentali. La dimensione della celebrità, con tutte le sue ripercussioni, non farà altro che acuire il profondo disagio e l’opprimente senso di responsabilità che Amy provava nei confronti delle aspettative che la circondano.

Nonostante non punti espressamente il dito, Asif Kapadia lascia intuire allo spettatore come le responsabilità per la drammatica sorte della cantante britannica, fiaccata nell’animo come nel corpo, siano da ricondurre a tutti – amici, staff, famiglia – coloro che, a vario titolo, si sono arresi o si sono dichiarati subito impotenti di fronte all’impossibilità di difenderla da sé stessa e da un sistema più grande di lei. Il padre Mitch, che rifiutò il primo – e forse – decisivo rehab; Blake Fielder-Civil che ha introdotto Amy al consumo di droghe pesanti; i media che l’hanno sfruttata e magari sbeffeggiata.

Asif Kapadia indugia un po’ troppo sui dettagli, del declino della star londinese. Allo spettatore, fan o meno, resta l’immagine di Amy che, adolescente, intona happy birthday all’amica con una voce soul che già promette faville. E restano le parole delle sue canzoni che, sovraimpresse alle immagini, delineano in maniera chiara il rapporto tra la sua musica e la sua anima.

Presentato in anteprima nazionale al Biografilm Festival di Bologna il 4 giugno, Amy – The Girl Behind The Name sarà distribuito in Italia il 15, 16, 17 settembre da Digital e Good Films.

Amulet: la 20th Century Fox acquista i diritti della serie

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Amulet: la 20th Century Fox acquista i diritti della serie

La 20th Century Fox ha acquisito i diritti della serie Amulet di Kazu Kibuishi che svilupperà in un potenziale franchising. Si tratta di una serie per ragazzi pubblicata negli Stati Uniti da Scholastic. The Stonekeeper, il primo libro edito nel 2008, ha vinto il premio dell’American Library Association come miglior opera per la categoria Giovani Adulti. Da allora la serie ha avuto un crescente successo e il settimo libro, Firelight, sarà pubblicato nel febbraio del 2016. La collana ha finora venduto oltre 2 milioni di copie in tutto il mondo.

Le graphic novel seguono la storia di una giovane ragazza di nome Emily, di suo fratello minore Navin e della loro madre Karen mentre si trasferiscono a casa loro del bisnonno per iniziare una nuova vita. La casa si rivela contenere un portale pericoloso e dopo che una creatura attira Karen attraverso di esso, i bambini si organizzano per salvarla da un mondo alternativo popolato da demoni, robot giganti, elfi e animali molto intelligenti.

Il vicepresidente della Temple Hill, Petersen Harris, si è occupato dell’acquisizione dei diritti per l’azienda, che ha ormai istituito una nicchia dedicata alla categoria dei “giovani adulti” con La colpa è nelle stelle, The Maze Runner e Città di carta. Sylvie Rabineau di RWSG ha negoziato l’accordo per l’autore.

Fonte: Deadline

Amuka: recensione del docu-film sul Congo

Amuka: recensione del docu-film sul Congo

Amuka, il documentario diretto da Antonio Spanò, mostra uno spaccato della vita quotidiana dei contadini congolesi. Il film, presentato al Festival Cinema e Ambiente di Avezzano, porta luce sulla contraddittorietà di un paese rigoglioso e povero.

Amuka – Il Risveglio dei Contadini Congolesi

Il Congo potrebbe nutrire 3 miliardi di persone ogni anno. Oggi 13 milioni di congolesi soffrono la fame.
Amuka segue la vita di alcuni contadini e allevatori congolesi: ad ogni soggetto e ad ogni storia viene dedicato un capitolo. Ci sono produttrici di olio di palma, allevatori di bovini, chi possiede piantagioni di caffè. Tutti i protagonisti del documentario vivono in un paradosso: hanno a disposizione le materie prime, ma non dispongono dei mezzi e degli acquirenti necessari per sfruttarle fino in fondo. Molte delle industrie occidentali presenti nel paese fino a qualche anno fa, hanno abbandonato la produzione in Congo a causa delle continue crisi di governo. Al momento infatti, buona parte della popolazione vive ai limiti della povertà e, per quanto disposta a reinventarsi a e lavorare, sembra avere poche possibilità per migliorare le proprie condizioni di vita.

Uno spaccato amaro e diretto del Congo

Antonio Spanò propone un ritratto della situazione economica e politica attuale del Congo. In Amuka, fa parlare la popolazione locale: prende i casi singoli e, attraverso i loro nomi e le loro storie, parla di una condizione generale che opprime l’intero paese. Le immagini illustrano la vita quotidiana dei contadini e degli allevatori. Uomini e donne di tutte le età, lavoratori del presente e del passato, tutti prendono parola e contribuiscono al film.

Immagini vere e riprese sporche

Il racconto che viene fatto è estremamente sincero. I dialoghi originali e spontanei tra i contadini – Spanò evita di inquadrare l’intervistatore – danno l’impressione di catapultarsi all’interno di una quotidianità non costruita. Inoltre, i colori dominano il documentario: dagli abiti ai paesaggi, c’è la sensazione di immergersi in un mondo che può offrire tanto. La rigogliosità delle immagini è in contrasto con la povertà che si scaturisce dalle scene e che si sente nei dialoghi: i prezzi bassissimi dei prodotti, le discussioni sui costi della forza lavoro, le difficoltà per trovare un acquirente fanno riflettere sulla stasi economica del paese.

In conclusione, Amuka è un documentario ben fatto che non vuole mostrare in modo acritico la vita esotica di un popolo a noi lontano. Al contrario, sceglie di veicolare una protesta sulla condizione dei contadini congolesi attraverso immagini potenti. Le storie singole si uniscono alla storia del paese, il paesaggio si mescola ai luoghi abitati, portando sulla scena le diverse sfumature di un paese che, se ben sfruttato, potrebbe offrire tanto.

Amsterdam: prima clip con Rami Malek e Anya Taylor-Joy

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Amsterdam: prima clip con Rami Malek e Anya Taylor-Joy

Cresce l’attesa per l’annunciato Amsterdam, il nuovo film di David O. Russell che vedrà protagonisti un cast d’eccezione senza precedenti: Christian Bale, Margot RobbieJohn David Washington, Alessandro Nivola, Andrea RiseboroughAnya Taylor-JoyChris RockMatthias SchoenaertsMichael Shannon, Mike Myers, Taylor Swift, Timothy Olyphant, Zoe SaldanaRami Malek e Robert De Niro. Ebbene oggi dagli USA arriva a sorpresa una clip esclusiva del film, che vede protagonisti Rami Malek e Anya Taylor-Joy.

Amsterdam, l’ultimo lungometraggio dell’acclamato regista e sceneggiatore David O. Russel, arriverà il 27 ottobre 2022 nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. Il video presenta le conseguenze di una scena apparentemente caotica che coinvolge Christian Bale, John David Washington e i personaggi di Margot Robbie. Mostra Malek che alza accidentalmente la voce per impedire ai personaggi di Anya Taylor-Joy e Margot Robbie di litigare.

Il film dei 20th Century Studios parla di tre amici, anche se il cast annovera molti nomi di spicco, tra cui Christian Bale, Margot Robbie, John David Washington, Rami Malek, Zoe Saldana, Mike Myers, Timothy Olyphant, Michael Shannon, Chris Rock, Anya Taylor-Joy, Andrea Riseborough, Matthias Schoenaerts, Alessandro Nivola, Taylor Swift e Robert De Niro. Il film è ambientato all’inizio del 20° secolo, che a giudicare del trailer mostrato nel corso del panel vanta l’atmosfera rock-and-roll assurda e i picchi della commedia poliziesca di Russell, American Hustle. L’uscita di Amsterdam in Italia è prevista il 27 ottobre 2022.

Amsterdam: le differenze fra il film e la storia vera

Amsterdam: le differenze fra il film e la storia vera

David O. Russell è tornato, e lo ha fatto con la produzione di Amsterdam, pellicola con cui ha voluto portare in scena, seppur in una sua versione romanzata, un presunto evento storico che ha interessato gli Stati Uniti degli anni ’30, ossia il Business Plot. Questo Complotto commerciale che getta le basi della trama – in cui il dottor Burt Berendsen, l’avvocato Harold Woodman e l’infermiera Valerie Voze vengono risucchiati – è stata una cospirazione politica che ha avuto luogo nel 1933; l’obiettivo era quello di rovesciare il governo del Presidente Roosevelt e insediare un dittatore sulla scia del fascismo italiano capitanato da Benito Mussolini.

Potenti uomini d’affari americani stavano cercando di mettere in piedi un’organizzazione di veterani fascisti sotto la guida dell’ex Generale Smedley Butler, per poter innescare un colpo di stato nei confronti del regime dell’epoca. Seppur il regista sin da subito ci tenga a precisare che molti dei fatti narrati – e rappresentati – siano realmente accaduti, non molti sanno quali siano di preciso e quali invece siano frutto dell’invenzione di O. Russell. Perciò vien da sé porsi la domanda: quali sono le differenze fra il prodotto cinematografico e la sua veridicità storica?

Il Generale che sventa il golpe non si chiama Gil Dillenbeck

Gil Dillenbeck, interpretato da Robert De Niro, è il Generale che in Amsterdam sventa il complotto grazie all’aiuto di Burt, Harold e Valerie. Nella realtà il Generale che porta avanti tali accuse è Smedley Butler, alto ufficiale del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, che però non ha avuto alcuna credibilità da parte dei media, ricevendo l’accusa di “diffusore di un’enorme bufala”. Inoltre Butler non è mai stato in contatto con tre amici veterani, né tantomeno da questi aiutato come invece viene rappresentato nel film.

L’accusa di complotto è testimoniata a porte chiuse

O. Russell, probabilmente per fini narrativi, realizza una scena in cui Dillenbeck espone il complotto organizzato in occasione della raccolta fondi per i veterani del 369o reggimento di fanteria (nella storia della Prima Guerra Mondiale, questo è stato soprannominato “Harlem Hellfighters”). La versione reale degli eventi è però ben diversa. Butler, aka Dillenbeck, ha testimoniato la cospirazione politica sotto giuramento a porte chiuse, davanti al Comitato speciale della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti sulle attività non americane (“Comitato McCormack-Dickstein”).

In Amsterdam, poi, subito dopo le battute conclusive del Generale, qualcuno tenta di assassinarlo. Questo episodio non è accaduto nella storia del Business Plot: Butler non è mai stato a rischio, e soprattutto nessuna rissa a seguito delle sue dichiarazioni ha avuto luogo.

Il comandante del 369° reggimento non è stato assassinato

Amsterdam si apre con il presunto omicidio del Generale Bill Meekins, che nella realtà rappresenta presumibilmente William Hayward, comandante colonnello del 369o reggimento di fanteria. Hayward, leader degli Harlem Hellfighters, non è stato assassinato negli anni ’30 durante il suo ritorno a casa, ma è deceduto nel 1944 per cause sconosciute. Il regista usa il suo omicidio come incidente scatenante per veicolare la trama e darle l’impronta da “genere giallo” affinché i personaggi possano muoversi all’interno.

Inoltre quella che dovrebbe essere la figlia Liz, interpretata da Taylor Swift nel film, è stata “costruita ad hoc “ da O. Russell come messaggero della morte del padre per concatenare gli eventi. Il colonnello non ha mai avuto una figlia di nome Elizabeth bensì un figlio di nome Leland Hayward (neanche lui assassinato come invece accade a Liz).

La Commissione dei Cinque esiste, ma non è la stessa

La Commissione dei Cinque che O. Russell inserisce nella storia e che rappresenta l’organizzazione complottista che Burt, Harold e Valerie devono fermare, seppur sia realmente esistita non aveva nessuna relazione con il fascismo e la dittatura europea, né tantomeno era invischiata in qualche colpo di stato. La vera Commissione dei Cinque, di cui facevano parte uomini che portavano il nome di Sherman, Franklin, Jefferson, Adamas e Livingstion, era un gruppo che si occupò nel 1776 di definire una bozza della dichiarazione d’indipendenza (di cui oggi si festeggia il 4 luglio).

Due periodi storici differenti e non accomunati da alcun elemento. Si pensa che il regista, per la Commissione dei Cinque di Amsterdam, abbia preso come riferimento L’American Liberty League, organizzazione caratterizzata da pezzi grossi dell’imprenditoria americana e conservatori contrari al New Deal di Roosevelt.

Nessun trio di veterani ha contribuito a mettere in luce il colpo di stato

Ebbene sì. Lo stravagante gruppo di amici inseparabili formato da Burt, Harold e Valerie, non esiste. È pur vero che molte vicende del Business Plot non siano state riportate e neppure trascritte, quindi O. Russell per poter rappresentare questa fetta di storia ha dovuto inserire personaggi che potessero condurre la nave fino alla rotta stabilita.

Il timone è spettato ai tre protagonisti sui generis di Amsterdam che nel Complotto commerciale non sono realmente esistiti. Il regista aveva necessità di costruire dei personaggi che potessero far funzionare la trama della cospirazione, ma nessun trio di veterani della Prima Guerra Mondiale ha contribuito a sventare il presunto golpe.

Amsterdam: il primo trailer del nuovo film di David O. Russel

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Amsterdam: il primo trailer del nuovo film di David O. Russel

Amsterdam, l’ultimo lungometraggio dell’acclamato regista e sceneggiatore David O. Russel, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. Racconto affascinante e intricato che fonde brillantemente fatti storici e finzione per un’esperienza cinematografica attuale, il film 20th Century Studios e New Regency Amsterdam è un crime originale su tre grandi amici che si trovano al centro di uno dei complotti segreti più scioccanti della storia americana.

Il film dei 20th Century Studios parla di tre amici, anche se il cast annovera molti nomi di spicco, tra cui Christian Bale, Margot Robbie, John David Washington, Rami Malek, Zoe Saldana, Mike Myers, Timothy Olyphant, Michael Shannon, Chris Rock, Anya Taylor-Joy, Andrea Riseborough, Matthias Schoenaerts, Alessandro Nivola, Taylor Swift e Robert De Niro.

Il film è ambientato all’inizio del 20° secolo, che a giudicare del trailer mostrato nel corso del panel vanta l’atmosfera rock-and-roll assurda e i picchi della commedia poliziesca di Russell, American Hustle.

L’uscita di Amsterdam in Italia è prevista il 27 ottobre 2022.

Amsterdam, la recensione del film di David O. Russell

Amsterdam, la recensione del film di David O. Russell

David O. Russell torna sul grande schermo con Amsterdam, ben 7 anni dopo Joy, pronto a conquistare una standing ovation da parte del pubblico. Il film è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public, e sarà nelle sale dal 3 novembre.

L’hype costruitosi attorno alla pellicola, grazie soprattutto al parterre di attori proposto dal regista, ha lasciato con il fiato sospeso fin’ora e con la speranza che l’attesa valesse le aspettative. Fra i produttori compare il nome di Christian Bale, protagonista principale della storia nonché voce narrante.

Amsterdam, la trama

New York, 1933. Il dottor Burt Berendsen (Christian Bale) e Harold Woodman (John David Washington) sono veterani della Prima Guerra Mondiale, legati da una forte amicizia fraterna. L’arrivo nella loro vita di Liz Meekins (Taylor Swift) sconvolge il già precario equilibrio dei due, i quali nel tentativo di scoprire cosa abbia causato la morte del padre di lei, si trovano invischiati in un omicidio di cui sono i primi sospettati.

È ora il 1918. Un flashback riporta indietro nel tempo, al periodo della Guerra. Dopo essere stati feriti in Belgio, i due vengono curati dall’infermiera Valerie Voze (Margot Robbie), con la quale instaurano un rapporto molto viscerale. I tre si trasferiscono ad Amsterdam, città in cui trascorrono il periodo più bello della loro vita, finché lei non sparisce nel nulla.

Un salto temporale riporta agli anni ’30. Dopo essersi ricongiunti con Valerie, il trio di amici cerca di venire a capo dell’omicidio sia del Generale Meekins che di sua figlia Liz, grazie all’aiuto di Gil Dillenbeck (Robert De Niro). Ma nel tentativo di farlo, si scontreranno con una forza molto più grande di loro: i complotti politici.

Una trama fragile per un cast stellare

90 grammi di crime comedy, un pizzico di slapstick, un po’ di noir e la “prorompenza” della storia del dopoguerra: ecco cos’è Amsterdam. Una pellicola ibrida, che nell’intento di far coesistere i generi di cui si dichiara pregna, rigurgita un prodotto plastificato e poco sviluppato. Per portare in sala un film all’apparenza valido, O. Russell ha “assoldato” un team di star dal grande calibro. Come pedine di un gioco li ha poi sparpagliati in una storia senza un capo né una coda, non dando loro un background approfondito né tantomeno un filo narrativo ben costruito. Ed ecco quindi il principale problema: una trama sconnessa portata avanti da personaggi spezzati a metà.

Fra sguardi in camera che rompono la quarta parete, una patina vintage che avvolge tutto il filmico, e i temi del razzismo e della dittatura europea che il regista tenta di amalgamare nel migliore dei modi, Amsterdam si perde nel vano tentativo di diventare il nuovo blockbuster dell’anno. Quel grandeur cinematografico che poteva quindi essere restituito – grazie anche all’aver “commissionato” un cast di tal portata per darne ulteriore spessore – rimane un’illusione. O meglio, un sogno.

L’unico elemento positivo è la nota sentimentale e affettiva del film. L’amore di Harold e Valerie che nonostante il periodo storico sfavorevole decidono ugualmente di iniziare una relazione alla luce del sole e la partnership fra Burt, Valerie e Harold che va al di là di qualsiasi pregiudizio, omicidio e dinamica politica. È perciò questa l’unica vittoria di Amsterdam: portare in scena un’amicizia solida, che non si piega alle distanze oltreoceano e soprattutto allo scorrere del tempo.

Burt, il narratore onnisciente di cui non si aveva bisogno

La prima regola aurea – come dice Robert McKee – applicabile sia nella stesura di un romanzo che di una sceneggiatura, è mostrare senza dover spiegare. O. Russell, invece, compie un atto di distruzione verso quell’artificio narrativo, sbriciolando quel poco di interesse investigativo che la trama stava faticando a trasmettere dopo l’omicidio di Liz Meekins. Testo e sottotesto, in un lungometraggio ben riuscito, sono la chiave necessaria affinché esso abbia un senso: in questo caso il regista sembra aver fatto di tutto per annientarli entrambi. Una scena non parla mai di ciò di cui sembra parlare, o non sarebbe autentica. C’è sempre altro oltre ciò che viene mostrato ed è l’unica arma per farla concretamente funzionare.

Il sottotesto, che funge da contraddizione al testo, è il meccanismo che spinge lo spettatore a porsi domande e partecipare alla dinamica. In Amsterdam, però, gli attori non possono compiere quella performance “multistratificata” indispensabile per la scoperta di quelle verità insite nelle battute. I comportamenti e i dialoghi dei protagonisti sui generis vengono spiegati ad ogni beat in maniera macchinosa dalla voce narrante del Burt di Christian Bale. Come se senza di essi la storia non venisse capita.

Sottolineare questo o quell’atteggiamento, questa o quella parola, invece di farla vedere grazie a stratagemmi, turning point e sequenze più dettagliate, non solo rallenta il progredire della storia, ma blocca la fruizione. Sapere tutto, come il narratore onnisciente di un libro, conduce alla noia e a volte anche alla frustrazione. E qui c’è solo il disperato bisogno di giungere ai titoli di coda il più in fretta possibile e senza dover assistere ad altri scempi.

Amsterdam si rivela perciò una pellicola di serie b, su cui è stato costruita attorno una grande propaganda per sopperire, probabilmente, ad una sua mancanza di contenuto. L’errore di O. Russell è stato non comprendere che a volte è meglio – anzi necessario – farsi da parte.

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