Due cuori e una
provetta: Kassie, 40enne single che vuole a tutti i costi
un bambino, e Wally, nevrotico e pessimista, sono due ottimi amici
che vivono a New York. Un giorno Kassie decide di avere un figlio
da sola, così annuncia a Wally la sua decisione di ricorrere
all’inseminazione artificiale con il seme di Ronald che, al
contrario di Wally, è un tipo atletico, ottimista e sempre
sorridente.
Wally però, inaspettatamente, si
ingelosisce e durante la festa per il lieto evento, scambia il suo
seme con quello di Ronald. Wally era ubriaco e il giorno dopo non
si ricorda cosa ha fatto. Kassie così parte per il Minnesota per
crescere suo figlio e quando torna dopo sette anni a New York,
Wally conosce il piccolo Sebastian e si accorge delle somiglianze.
Il bambino è nevrotico e ipocondriaco proprio come lui…i ricordi
pian piano cominciano a tornare…
Tratto dal romanzo “Baster” di
Jeffrey Eugenides, “Due cuori e una provetta”, diretto da Josh
Gordon e Will Speck, è una divertente commedia che vede come
protagonista la strana coppia Jennifer Aniston e Jason Bateman, già
visto nel film Hancock, bravissimo nel ruolo del simpatico
nevrotico.
L’immortale:
Charly Mattei si è lasciato dietro le spalle la sua vita da
criminale e ora vuole solo vivere serenamente con la sua famiglia.
Nonostante questo la sua figura è ancora ingombrante e la nuova
malavita marsigliese vuole farlo fuori. Charly subisce un attentato
in un parcheggio, dove gli sparano 22 proiettili che tuttavia non
lo uccidono. L’unica cosa che Mattei può fare è vendicarsi, ma la
situazione si complica quando il nuovo boss della malavita, Tony
Zacchia, rapisce sua figlia. Charly non può fare altro che
accordarsi con la polizia per poter liberare la figlia e pareggiare
i conti.
Richard Berry firma questo
poliziesco tratto dall’omonimo romanzo di Franz-Olivier Gisbert
ispirato a fatti realmente accaduti. Il protagonista è il grandioso
Jean Reno affiancato da Marina Fois e Kad Mérad e ovviamente dallo
stesso regista. Sparatorie, molti morti e droga il tutto ambientato
nella bella Marsiglia.
A cena con un
cretino: Tim Conrad è un brillante uomo d’affari che vuole
far colpo sul suo capo. Dopo aver chiuso con successo un affare,
Tim viene invitato alla cena annuale dei vincitori alla quale
ognuno deve portare una persona eccentrica così da poter vincere il
trofeo per l’ospite più originale. Tim non sa proprio chi invitare
ma fortunatamente l’incontro con Barry gli risolverà il problema.
Barry infatti è un tipo molto stravagante, ha l’hobby di creare
opere d’arte interamente composte da topolini imbalsamati…iniziano
così mille avventure per il giovane Tim.
Diretto da Jay Roach, “A cena con
un cretino” è il remake de “La cena dei cretini” di Francis Veber
del 1998. Lo spassoso Steve Carrel e Paul Rudd sono i protagonisti
di questa divertente commedia dominata da ex ragazze possessive,
uomini farfalloni e situazioni imbarazzanti.
Last Night:
Michael e Joanna sono felicemente sposati da quattro anni, lui
lavora per un azienda che si occupa di ristrutturazioni di edifici
commerciali, mentre lei è una scrittrice. Tutto procede per il
meglio fin quando durante una cena con i colleghi di lavoro Joanna
si accorge degli sguardi maliziosi tra Michael e la sua collega
Laura. Tra la coppia si scatena una lite che però finisce senza
conseguenze la mattina dopo. Nonostante questo il loro rapporto e i
loro sentimenti saranno messi a dura prova quando Michael parte per
Philadelphia insieme a Laura per incontrare un cliente e Joanna
incontra un suo vecchio amore mai dimenticato, Alex.
Primo film della regista iraniana
Massy Tadjedin interpretato da Keira Knightley e Sam Worthington.
Una storia sui sentimenti, sui problemi di coppia, su quanto sia
difficile dominare i proprio istinti e le proprie pulsioni per
tenere in vita un amore che sembra quello giusto. Insomma una
storia che affronta il tema dell’infedeltà dove ogni spettatore si
può immedesimare.
Potiche – La bella
statuina: Suzanne è la moglie del dispotico e
insopportabile Robert Pujol, che da anni è a capo della fabbrica di
ombrelli di famiglia. Robert è impopolare tra gli operai che
cercano in tutti i modi di rivendicare i loro diritti, così un
giorno decidono di rapirlo. Suzanne con l’aiuto di Babin, un
politico di sinistra e suo vecchio amante, riesce a liberare il
marito. Robert però ha subito un infarto ed è costretto a riposare,
per questo si concede una piccola vacanza. La direzione
dell’azienda viene lasciata a Suzanne che, inaspettatamente, si
dimostra molto intraprendente negli affari riuscendo ad andare
incontro alle esigenze degli operai e ad aumentare le vendite.
Quando però Robert torna a casa trova una situazione molto
differente rispetto a prima, così decide di riprendere le redini
dell’azienda e di ristabilire il suo ordine….ormai però Suzanne è
cambiata e non vuole più essere messa in secondo piano.
François Ozon dirige i due grandi
del cinema francese, Gérard Depardieu e Catherine Deneuve, in
questo film ambientato negli anni ’70 dominati dalla lotta di
classe e da una visione della donna come oggetto ornamentale che
accompagna l’uomo. Dentro questo quadro Ozon inserisce la storia di
una coppia dove la donna riesce, grazie alla sua intraprendenza, a
riscoprire se stessa e le sue potenzialità, decisa a dimostrare che
le donne sono capaci di ragionare (a volte) meglio degli
uomini.
Una vita
tranquilla: Rosario è un uomo apparentemente tranquillo
con una famiglia splendida, una bella moglie e un bambino. Vive in
Germania dove dirige un ristorante – albergo ma è originario del
sud Italia dove ha lasciato un oscuro passato. Rosario era infatti
un malavitoso, un ex killer della camorra che ora vuole solo vivere
serenamente…ma il passato ben presto torna a fargli visita. Un
giorno arrivano al suo ristorante Diego, suo primo figlio, e
Eduardo, collega di Diego. Rosario, insospettito, scopre che i due
sono collegati con la camorra….tutto questo sconvolgerà la sua
tranquilla vita.
Diretto da Claudio Cupellini,
interpretato dal grande Toni Servillo, “Una vita tranquilla”
racconta la storia di un uomo che tenta di ricostruirsi una vita
nonostante un passato pesante da sostenere e da nascondere che però
ricade sul figlio e sulla moglie. Un film dal ritmo incessante che
analizza non solo la malavita ma anche i rapporti familiari, tra
padre e figlio e tra fratellastri.
In carne e ossa:
Viola è una ragazza venticinquenne anoressica con dei genitori,
Edoardo e Alice, che stanno vivendo una crisi coniugale. Lui è un
ex medico agli arresti domiciliari accusato di aver praticato
l’eutanasia, lei invece passa il tempo a suonare il pianoforte e
sopportando l’infedeltà di lui. Un giorno, per cercare di curare la
figlia, la coppia decide di chiamare François, un noto psichiatra
della zona. Inaspettatamente il giovane psichiatra si trova
invischiato in una situazione familiare dove tutti tentano di
accaparrarsi le sue attenzioni, soprattutto Viola che indaga sul
suo passato scoprendo brutti particolari.
Christian Angeli dirige questo film
che affronta temi delicati come l’anoressia, l’eutanasia e le
dinamiche familiari in una situazione molto complicata che riesce
ad emozionare e a coinvolgere lo spettatore.
Bhutto:
documentario sulla vita privata e politica della famiglia Bhutto
definita da molti “i Kennedy del Pakistan”. Cominciando dall’ascesa
del leader Zulfakir Ali Bhutto, viene raccontata la straordinaria
vicenda di Benazir Bhutto, una donna forte, carismatica, che ha
sempre lottato per la democrazia. Dopo aver studiato ad Harvard e
Oxford, Benazir segue le orme del padre, facendosi carico di tutti
i problemi del Pakistan e cercando di instaurare una democrazia.
Una professione che le procurò molti nemici, infatti, morì nel 2007
in un attentato. Questo documentario, girato da Duane Baughman e
Johnny O’Hara, vuole essere un vero e proprio prodotto
giornalistico di informazione composto da materiale d’archivio e da
molte testimonianze sia di amici che di nemici di Benazir. Troviamo
infatti le dichiarazioni della stessa Benazir, di suo marito, dei
sui figli, di Condolezza Rice e di Pervez Musharraf, ex presidente
pakistano, accusato di essere coinvolto nell’assassinio di
Benazir.