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The Electric State contiene un Easter Egg su Scarlet Witch che anticipa Avengers: Doomsday

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The Electric State è arrivato su Netflix questa settimana senza generare grande entusiasmo nella critica. Mentre Joe e Anthony Russo non hanno mai sbagliato un colpo nel MCU, la risposta al loro nuovo film ad alto budget con Millie Bobby Brown e Chris Pratt ha sollevato preoccupazioni su Avengers: Doomsday e Secret Wars.

GamesRadar+ ha scandagliato The Electric State alla ricerca di Easter Egg e ha scoperto un interessante cenno a Scarlet Witch. 

Si tratta di un istante, ma in una scena un robot che legge una copia di West Coast Avengers #56 degli anni ’90. Potrebbe essere semplicemente che i Russo che vogliono rendere omaggio al loro lavoro Marvel, ma la scelta del numero è innegabilmente interessante.

Nel fumetto, Wanda Maximoff diventa cattiva e imprigiona i suoi compagni Vendicatori quando i suoi poteri di Magia del Caos iniziano ad aumentare a un ritmo allarmante. Anni dopo, si sarebbe scoperto che il Dottor Destino aveva manipolato Scarlet Witch dall’ombra nella speranza di rubarle la capacità di alterare la realtà.

The Scarlet Witch Vision QuestCon questo in mente, questo potrebbe essere un indizio di ciò che vedremo in Avengers: Doomsday. Nei fumetti, Destino è diventato “Dio Imperatore Destino” rubando i poteri degli Beyonders e manipolando Molecule Man. Nel MCU, potrebbe essere che abbia preso di mira Loki, Scarlet Witch e Franklin Richards, tre personaggi che abbiamo sentito saranno nel radar del cattivo.

Si vocifera che i prossimi film di Avengers associno Victor Von Doom e Wanda, quindi questo potrebbe essere un riferimento che anticipa i piani di Joe e Anthony. In una recente intervista, i registi hanno rivelato che stanno di nuovo usando immagini simili a figurine da baseball degli attori del MCU per cercare di capire chi possono usare in Doomsday e Secret Wars.

Tutto quello che sappiamo su Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday arriverà nelle sale il 1° maggio 2026, mentre Avengers: Secret Wars è previsto per il 7 maggio 2027.

Entrambi i film saranno diretti da Joe Russo e Anthony Russo, che faranno anche il loro ritorno nell’MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Al momento non si hanno certezze sugli attori che comporranno il cast del film, né su precisi elementi di trama.

Il ritorno di Downey nel MCU è stato annunciato al Comic-Con dello scorso anno, dove è stato svelato che l’attore interpreterà Victor Von Doom nei prossimi due film dei Vendicatori. A dicembre Deadline ha riportato la notizia che Chris Evans sarebbe tornato nell’universo Marvel in un ruolo ancora da definire. Un altro casting per il prossimo Avengers: Doomsday è quello di Hayley Atwell, che dovrebbe riprendere il suo ruolo di Agente Carter.

The Eichmann Show, da oggi al cinema

The Eichmann Show, da oggi al cinema

The Eichmann Show di Paul Andrew Williams: Gerusalemme 1961. Il geniale produttore televisivo Milton Fruchtman assume il regista Leo Hurwitz (finito nella ‘lista nera’ di McCarthy) per occuparsi delle riprese TV del processo al feroce criminale nazista Adolf Eichmann. Quello che viene offerto a Hurwitz è un lavoro dalle dimensioni epocali: per la prima volta nella storia un processo sarebbe stato trasmesso in TV e per la prima volta il mondo intero avrebbe assistito alle scioccanti testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto. Il risultato di questa importante operazione fu che l’80% della popolazione tedesca guardò almeno un’ora del programma ogni settimana; che venne trasmesso su tutte le reti in USA e Gran Bretagna; ma soprattutto che finalmente, dopo 16 anni dalla fine della guerra, si cominciò a parlare apertamente dell’Olocausto. Martin Freeman e Anthony LaPaglia sono i protagonisti di The Eichmann Show sulla trasmissione televisiva del processo ad Adolf Eichmann, uno dei principali responsabili dell’Olocausto. Definito il “processo del secolo”, venne mandato in onda in 37 Paesi e per la prima volta l’orrore dei campi di sterminio venne raccontato in diretta dalle vittime. La messa in onda di quel processo rappresenta il primo evento televisivo globale e il film racconta la straordinaria storia del team di produzione che dovette superare ostacoli di ogni tipo per poter catturare la testimonianza di uno dei più noti criminali nazisti.

The Edge of Seventeen: nuova clip con Hailee Steinfeld e Woody Harrelson

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STX Entertainment ha pubblicato una nuova clip di The Edge of Seventeen, scritto e diretto da Kelly Fremon Craig. Protagonisti Hailee Steinfeld e Woody Harrelson.

Il film racconta in modo esilarante e onesto la difficoltà di crescere nel mondo di oggi per una giovane ragazza. La protagonista è Nadine, ragazza delle scuole medie il cui imbarazzo cresce sempre di più, soprattutto quando il suo popolare fratello Darian inizia a frequentare la sua migliore amica Krista. Nadine inizia a sentirsi sempre più sola, fino a quando un’inaspettata amicizia con un ragazzo riflessivo gli offre una luce di speranza nel mondo.

Il film è interpretato anche da Kyra Sedgwick, madre del tutto inefficace, e Woody Harrelson, insegnante di storia di Nadine.

The Edge of Seventeen segna il debutto alla regia di Kelly Fremon Craig, ed è prodotto dal premio Oscar James L. Brooks.

The Edge of Seventeen sarà nelle sale a partire dal 18 novembre.

Fonte: CS

The Eden Project: acquisito dalla Sony produce Tobey Maguire

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Tobey MaguireUn nuovo annuncio è arrivato da parte della Sony Pictures, la compagnia ha infatti acquisito i diritti di The Eden Project, pellicola sci-fi la cui sceneggiatura è firmata da Christina Hodson (The Black List). A rendere interessante il film agli occhi della Sony, inoltre, è la produzione che sarà curata dalla Material di Tobey Maguire Matthew Plouffe.

Ancora non si ha una sinossi ufficiale di The Eden Project in quanto si è intenzionati a tenere il massimo riserbo attorno alla pellicola, tuttavia è certo che affronterà una trama sci-fy e che vedrà protagoniste due attrici.

In attesa di ulteriori sviluppi in merito vi anticipiamo che The Eden Project potrebbe essere solo il primo capitolo di un’articolata trilogia.

Fonte: Hollywood Reporter

The Eddy, recensione della serie diretta da Damien Chazelle

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The Eddy, recensione della serie diretta da Damien Chazelle

The Eddy è affascinante, eppure ostica, proprio come la musica che racconta, il suo mondo lontano dal successo facile e attaccato al sudore e al sacrificio, alla sofferenza che comporta seguire una passione, pari solo alla gioia che questa passione regala. Ma non basta a definire la nuova serie Netflix, disponibile dall’8 maggio, ideata da Jack Thorne e diretta (anche) dal premio Oscar Damien Chazelle (La La Land), e questa recensione di The Eddy proverà a raccontarlo, aggirando la facile tentazione di riportare di seguito la trama.

Perché se da una parte è vero che la nuova serie è legata alla musica e in particolare al jazz, è anche vero che The Eddy racconta la vita dei personaggi che gravitano intorno al locale che dà il nome alla serie, in una maniera frammentaria, dolorosa, che non lascia facile spazio all’empatia ma che tira dentro lo spettatore poco a poco, quasi fosse un unico film, un unico lungo flusso di coscienza che si muove sulle note improvvisate, a volte accidentate dell’improvvisazione jazz.

Tra dramma e thriller

the eddyUna via di mezzo tra dramma familiare e thriller metropolitano, la serie mescola i toni, i generi, intreccia le vite dei protagonisti e non si fossilizza mai su un solo tema o linguaggio. Vita e morte, amore e dolore, separazione, famiglia, amicizia, violenza e malavita, ogni trama confluisce nell’altra con una fluidità tale che sembra rappresentare anche la precarietà della vita dei protagonisti stessi.

Unico elemento unificatore della storia è lo stile di regia. Damien Chazelle, con Houda Benyamina, Laïla Marrakchi, Alan Poul, che firmano la totalità degli episodi, regalano a The Eddy un ritmo quasi aggressivo verso i proprio protagonisti, guidano un occhio che si avvicina tantissimo a pedinare corpi e storie, muovendosi, traballando, in un flusso di immagini che si fa senso di precarietà.

E simbolo di precarietà è il protagonista Elliot, ex gloria del jazz, che fatica a tenere insieme la propria vita, tra locale difficile da mantenere, vita privata complicata da gestire, figlia adolescente che piomba nella sua vita impossibile da controllare, una piede nella criminalità e un lutto che pesa sul cuore.

Elliot e gli altri

Intorno a Elliot, in maniera più o meno profonda, orbitano altri personaggi, uomini e donne a cui sono dedicate le altre puntate della serie. Ogni episodio, infatti, porta il nome di uno dei protagonisti, Julie, Amira, Maja, Jude, Sim, tutte anime perse, in qualche modo, che si trovano e ritrovano attorno alla musica che, solo alla fine, scopriamo essere, per poco tempo, l’antidoto alla sofferenza, la gioia, la ricompensa. L’ultimo episodio, che si intitola appunto The Eddy, il locale di Elliot, è l’unico che porta luce e dolcezza in una vita altrimenti cupa e difficile.

Al fianco dell’ottimo André Holland, interprete di Elliot, si muove un ventaglio variegato di interpreti grandi e piccoli, comparse e comprimari che rendono il racconto ricco e che di tanto in tanto prendono il loro posto sul palco principale e raccontano la loro storia. Tra questi c’è Maja, interpretata dall’intensa e talentuosa Joanna Kulig, attrice polacca già vista in Cold War, presenza angelica e magnetica, che anche in questo caso, come nel film di Pawlikowski, fa sfoggio del suo considerevole talento vocale.

La Parigi anti-romantica di The Eddy

The Eddy tramaCome cupa e difficile è anche la Parigi in cui è ambientata la storia. La città che cinema e tv hanno innalzato a romantica e luminosa, la città delle luci appunto, è un paesaggio tetro, dentro la quale ci si muove al buio, strisciando, con i propri pensieri, i propri guai, i propri dolori. La luce è solo dentro l’anima vibrante di passione di questi musicisti e cantori, affaticati dalla vita eppure aggrappati alla gioia che quel singolo istante di musica può regalare.

Per Damien Chazelle, che è stato il più giovane nella storia di Hollywood a vincere un Oscar alla regia con La la Land, The Eddy è un’ulteriore prova di un talento duttile che tuttavia, sempre a ritmo di musica, si piega e si trasforma di fronte ad ogni storia, pur rimanendo fedele al suo stile. Dall’inquadratura al montaggio, Chazelle riesce a mostrare la sua presenza nonostante si trovi in contesti ancora una volta differenti rispetto a quelli raccontati fino a questo momento nei suoi tre film.

Resta tuttavia fedele al linguaggio cinematografico, in quanto, pur approcciandosi a una serie tv per Netflix, si dissocia dal linguaggio seriale, lascia fluire il racconto così come il suo sguardo sui protagonisti e sulla città, sull’ambiente, così come fluisce la musica jazz, con le sue regole ma sempre imprevedibile.

The East : un nuovo trailer del film di Zal Batmanglij

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The East : un nuovo trailer del film di Zal Batmanglij

Ecco un nuovo trailer del film The East , diretto da Zal Batmanglij e diffuso in rete da iTunes Movie Trailers. Nel cast del film Brit Marling, Alexander Skarsgård, Ellen Page, Julia Ormond e Patricia Clarkson.

The East uscirà al cinema negli USA il prossimo 31 Maggio.

Ecco il video:

 

Presentato al Sundance Film Festival, The East affronta un tema urgente e contemporaneo: i movimenti di attivismo organizzato e i suoi conflitti con il potere. Qui la Marling è Sarah Moss, brillante agente di una società di intelligence che ha il compito di proteggere le multinazionali dagli attacchi degli ambientalisti radicali, infiltrata in una misteriosa organizzazione anarchica conosciuta come “The East”.

La donna dovrà fare i conti con la diffidenza di Izzy (Ellen Page) il membro più convinto e imprevedibile  tra gli eco-guerrieri, e con l’attrazione che prova per il carismatico leader del gruppo, Benji (Alexander Skarsgård ) che determinerà uno spostamento delle sue priorità e un mutamento nei suoi principi professionali ed etici.

Fonte: Comingsoon.net

The Eagle: recensione del film di Kevin Macdonald

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The Eagle: recensione del film di Kevin Macdonald

Dopo l’Oscar e un paio di film ben assestati (L’Ultimo re di Scozia e State of Play), Kevin MacDonald cambia registro e si dedica ad una storia del sapore epico, lontana nel tempo e ambientata in uno spazio sconosciuto, la Britannia del II secolo d. C. Il film è tratto dal romanzo La legione scomparsa e fa parte di tutto quel genere ad ambientazione romana che è sempre stato amato oltreoceano. The Eagle però non è un film che racconta di combattimenti e carneficine, ci sono anche quelle, certo, ma il suo nodo centrale è una ricerca, la volontà di un uomo solo di portare a termine un compito.

In The Eagle un’intera legione romana si perde nella Britannia. Un centurione lascia cadere in mano ai nemici l’insegna della sua legione, l’aquila, simbolo di Roma. Il suo onore è perduto. Dopo molti anni, il figlio di quello stesso centurione, affronterà terre selvagge e popoli violenti per riportare a Roma quell’aquila e riabilitare così l’onore della sua famiglia agli occhi dell’Impero.

Quest’uomo è Channing Tatum, abbastanza convincente nell’armatura di Marco Flavio Aquila, centurione temerario e devoto alla Patria. Accanto a lui c’è Jamie Bell che interpreta lo schiavo e poi amico Esca ed offre un’interpretazione nella norma.

Per molti versi The Eagle ricorda altro di già visto e sentito, a partire dalle scene d’inseguimento attraverso altipiani rocciosi, che fanno venire in mente colossal di ben altra fama (le pianure di Rohan vi fanno venire in mente qualcosa?). Per quanto l’approccio al genere sia insolito il film sembra stagnare nella parte centrale, diventando prolisso nel momento in cui l’azione avrebbe richiesto più brio. Anche la ricerca dell’eroicità nelle gesta è quasi scansata laddove si prediligono i piani ravvicinati e i dettagli alla visione d’insieme delle scene più cruente.

Lo stesso dicasi per il parsimonioso accompagnamento musicale, che riecheggia di più nei rituali magici e/o religiosi che nei momenti più incisivi e narrativamente fondamentali. Interessante invece la dinamica che il regista ricrea tra i due protagonisti: il machismo tipico della rappresentazione romana classica del cinema viene sostituito con un rapporto viscerale e violento ma anche silenziosamente erotico, senza risultare retorico né scontato, che arricchisce la filmografia dei due giovani attori di una buona prova per entrambi.

Purtroppo però nell’insieme il film sembra disorientato e nell’esigenza ripetitiva di ribadire l’importanza dell’onore per un centurione finisce per sacrificare trame e dinamiche narrative che l’avrebbero sicuramente arricchito.

The Dynasty: New England Patriots, trailer della docuserie in arrivo su Apple TV+

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Apple TV+ ha svelato oggi il trailer di The Dynasty: New England Patriots, il documentario in 10 parti della Imagine Documentaries di Brian Grazer e Ron Howard che racconta l’ascesa della dinastia sportiva più dominante del 21° secolo, i New England Patriots. La serie, che farà il suo debutto il 16 febbraio, riunisce l’ex quarterback Tom Brady, l’allenatore Bill Belichick e il proprietario Robert Kraft, oltre a tanti altri collaboratori, nel racconto della storia che ha portato allo straordinario primato della squadra.

Grazie a interviste inedite a Kraft, Belichick e Brady, la serie offre un accesso senza precedenti alla storia del club, con approfondimenti da parte di giocatori, allenatori e dirigenti passati e presenti dei Patriots, tra cui Adam Vinatieri, Drew Bledsoe, Rob Gronkowski, Ty Law, Bill Parcells e Jonathan Kraft; funzionari della lega e giornalisti sportivi come Roger Goodell, Al Michaels e Howard Bryant; tifosi di alto profilo, come Jon Bon Jovi, Bill Burr, Rupert Murdoch e molti altri. La docuserie è un’esplorazione del viaggio ventennale del franchise, alla scoperta dell’intesa unica che ha contribuito alle sei vittorie al Super Bowl, fino al conflitto interno che ha scatenato una faida per il territorio. Dalla suite dell’armatore allo spogliatoio, il documentario rivela uno sguardo dall’interno sulla strada verso la grandezza e sul conseguente prezzo da pagare.

Diretto dal regista vincitore dell’Emmy Matthew Hamachek (“Tiger”), “The Dynasty: New England Patriots” racconta l’ascesa e la storica corsa ventennale dei Patriots durante l’era Brady-Belichick-Kraft. La docuserie è basata sull’omonimo bestseller del New York Times dell’autore Jeff Benedict e scava più in profondità dentro questa storia, attingendo a migliaia di ore di riprese video e file audio inediti, provenienti dall’archivio dei Patriots.

La serie di documentari, The Dynasty: New England Patriots prodotta da Imagine Documentaries, è prodotta esecutivamente da Brian Grazer, Ron Howard, Sara Bernstein, Justin Wilkes e Jeff Benedict, insieme a Matthew Hamachek, che ne cura anche la regia. Miranda Johnson-Smith, Meredith Kaulfers e Jonna McLaughlin sono co-produttori esecutivi e Daniel Koehler e Dallas Rexer sono i produttori. Apple TV+ e Imagine Documentaries hanno recentemente collaborato all’acclamata docuserie in quattro parti “The Super Models” uscita nello scorso autunno.

The Duke, recensione del film di Roger Michell #Venezia77

The Duke, recensione del film di Roger Michell #Venezia77

Il regista Roger Michell, noto ai più per l’iconica commedia romantica Notting Hill, ha presentato nella sezione Fuori Concorso della 77ª Mostra d’arte cinematografica di Venezia, il suo ultimo lavoro The Duke.

Commedia in puro stile british racconta la storia vera di Kempton Bunton, anziano di Newcastle che nel 1961 fu coinvolto nel furto di un dipinto di Francisco Goya alla National Gallery di Londra; unico furto nella storia ai danni della celeberrima galleria. Il dipinto in questione è un ritratto del duca di Wellington, da qui il titolo del film.

The Duke, tratto da una storia vera

Il furto è in realtà un pretesto per mostrare al pubblico la storia del protagonista, un buono, che con i suoi metodi stravaganti si è sempre esposto per il bene comune confidando nella reciproca solidarietà tra gli esseri umani. L’uomo della porta accanto, il vicino che chiede in prestito una cosa, sempre per aiutare qualcuno che ha più bisogno.

Curioso a tal proposito, nell’ambito della programmazione festivaliera, come l’eccentrico e altruista Bunton di The Duke sia stato presentato lo stesso giorno del documentario dedicato a Greta Thunberg. Lontani anni luce, i due, hanno in comune il voler migliorare una situazione e la caparbietà per riuscire ad ottenerlo.

Il cast di The Duke

Nel ruolo del protagonista Jim Broadbent, che con il suo inconfondibile stile ci regala una performance da manuale, affiancato da un cast stellare tra cui si distinguono: Helen Mirren, Fionn Whitehead e Matthew Goode. La Mirren si conferma ancora una volta una punta di diamante del cinema britannico, nel ruolo della moglie, apparentemente secondario, ci regala nelle scene a due con Broadbent i momenti più irriverenti del film. Fionn Whitehead, conosciuto per il ruolo da protagonista in Dunkirk di Christopher Nolan, interpreta uno dei figli della coppia, l’unico che vive ancora con loro. Devoto al padre avrà un ruolo decisamente cruciale. Come cruciale e carismatico è l’avvocato interpretato da Goode che sceglierà di assistere un uomo, agli occhi di tutti, indifendibile.

Orfano del suo cast nella prima veneziana, anche Jim Broadbent era misteriosamente assente alla proiezione in Sala Grande, dopo aver presenziato alla conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio; The Duke è uno di quei film che risplende di luce propria senza bisogno di lustrini per attirare l’attenzione. Conquista il pubblico che in film come questo riscopre il piacere di tornare al cinema. Una storia vera raccontata bene, con quel pizzico di humor raffinato e freddure pungenti che non possono che innescare una sonora risata.

Un racconto ironico e raffinato

La regia si mette al servizio della storia, anche se non mancano i virtuosismi. In particolare la scena del furto viene narrata attraverso un controcampo di sguardi. Gli sguardi sospettosi, espressivi ed enigmatici dei ritratti che circondano quello del duca, e anche qui l’ironia irrompe, una mano porta via il Goya e, dietro, sullo sfondo, appare in risalto L’Urlo di Edvard Munch. Ciò che appare statico diventa dinamismo narrativo grazie al montaggio. A tal proposito risultano molto convincenti anche le scene d’archivio della Londra degli anni Sessanta mescolate al nuovo girato.

The Duke, senza essere retorico e struggente, tocca molti temi importanti come il senso di colpa, il lutto e l’assenza di dialogo nelle coppie. Punto di forza del film resta però soprattutto il protagonista di cui verrebbe voglia di sapere di più, magari leggendo una delle sue tante opere per cui “ Shakespeare dovrebbe cominciare a preoccuparsi”.

THE DUKE di Roger Michell Fuori Concorso a Venezia 77

THE DUKE di Roger Michell Fuori Concorso a Venezia 77

THE DUKE di Roger Michell (Rachel, A Royal Weekend, Notting Hill) sarà presentato in Selezione Ufficiale – Fuori Concorso alla 77. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

Tratto da una storia realmente accaduta, il film vede protagonisti i premi Oscar© Helen Mirren (The Queen – La regina, Ella & John, Woman in Gold) e Jim Broadbent (Iris, The Iron Lady, Il segreto di Vera Drake). Nel cast anche Fionn Whitehead (Il verdetto, Dunkirk) e Matthew Goode (The Imitation Game, Match Point).

Il film sarà distribuito nelle sale da BIM nel 2021.

Regia: Roger Mitchell

Con: Helen Mirren, Jim Broadbent, Fionn Whitehead, Matthew Goode

Genere: Comedy, Drama

Nazionalità: UK

Distribuzione: BIM

Uscita: 2021

SINOSSI

Nel 1961, Kempton Bunton, un tassista di 60 anni, rubò dalla National Gallery di Londra il Ritratto del duca di Wellington di Francisco Goya. Kempton chiese un inconsueto riscatto: avrebbe restituito il dipinto solo se il governo si fosse impegnato di più a sostegno degli anziani, per i quali si era già battuto in precedenza. Solo 50 anni dopo si è scoperto che Kempton aveva intessuto una rete di bugie. L’unica verità era che era un brav’uomo determinato a cambiare il mondo e a salvare il suo matrimonio. Il racconto di come “il Duca” lo abbia aiutato in questo è una storia meravigliosamente ispiratrice.

The Duke con Jim Broadbent a Venezia 77

The Duke con Jim Broadbent a Venezia 77

Sarà presentato oggi fuori concorso il nuovo film di Roger Michell The Duke con protagonisti Jim Broadbent, Helen Mirren, Fionn Whitehead, Matthew Goode, Anna Maxwell Martin.

The Duke, nella grande tradizione delle Ealing Comedies, mostra un uomo semplice che parla apertamente ai potenti. Per quanto si tratti di una storia seria, non va presa troppo sul serio.

The Duke, la trama

Nel 1961, Kempton Bunton, un taxista di sessant’anni, rubò il ritratto del Duca di Wellington di Francisco Goya dalla National Gallery di Londra. Fu il primo (e finora unico) furto nella storia della Gallery. Kempton mandò una richiesta di riscatto asserendo che avrebbe restituito il dipinto a condizione che il governo si impegnasse a favore degli anziani attraverso maggiori investimenti: si era a lungo battuto affinché i pensionati avessero diritto alla televisione gratuita. Ciò che accadde successivamente è leggenda. Fu solo cinquant’anni più tardi che l’intera storia venne a galla: Kempton aveva intessuto una trama di bugie. L’unica verità era che era una brava persona, determinato a cambiare il mondo e salvare il suo matrimonio. Come e perché avesse deciso di ricorrere al Duca per portare a compimento il suo piano rimane una storia incredibilmente affascinante.

The Duel of Wine il 15 novembre al NICE Festival a New York

The Duel of Wine il 15 novembre al NICE Festival a New York

N.I.C.E. – New Italian Cinema Events, è un’associazione culturale nata a Firenze con l’obiettivo di promuovere il nuovo cinema indipendente italiano all’estero, attraverso l’organizzazione di festival e scambi culturali negli Stati Uniti, in Europa e in Asia.

Quest’anno si celebra la 27 esima edizione negli Stati Uniti e dopo una prima tappa a San Francisco, il N.I.C.E., diretto da Viviana Del Bianco, prosegue a New York con tre proiezioni e un evento speciale dal 14 al 17 novembre.

La selezione dei film è particolarmente variegata. Il film di apertura sarà Franca: Chaos and Creation, il documentario di Francesco Carrozzini su Franca Sozzani, madre del regista e leggendaria direttrice di Vogue Italia, venuta a mancare nel 2016. Il giorno successivo sarà dedicato al mondo del vino con la proiezione di The Duel of Wine, diretto da Nicolás Carreras.

A chiusura del festival sarà presentato in anteprima negli Stati Uniti, Taranta on the Road, un viaggio attraverso la musica salentina con la regia di Salvatore Allocca.

Le proiezioni verranno ospitate da due partner storici del festival, l’Istituto Italiano di Cultura e la Casa Italiana Zerilli-Marimò (NYU). Tra gli ospiti ci saranno Francesco Carrozzini, il regista candidato all’Emmy Award, che presenterà il suo film insieme alla giornalista Grazia D’annunzio, Special Projects Editor di Vogue; il noto sommelier Charlie Arturaola , protagonista di Duel of Wine ed il regista di Taranta on the Road Salvatore Allocca insieme allo lo sceneggiatore Amara Lakhous .

EVENTO MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE

FILM SCREENING: The Duel of Wine di Nicolás Carreras

Istituto Italiano di Cultura, 6PM — 686 Park Avenue, New York Ingresso libero – In collaborazione con #Film4Life e la media agency Glim Creative.

A seguito della proiezione incontro con Lino Pujia (produttore) e il sommelier Charlie Arturaola moderato da Simone Bracci (Film 4 Life). Rinfresco e degustazione “Wine tasting” offerto da Carpineto, Arnaldo Caprai, Bisol Crede e Cantina del Castello.

Il celebre Sommelier Charlie Arturaola ha “perduto” il senso dell’olfatto, strumento principe del suo mestiere e si ritrova d’improvviso sul lastrico e senza alcuna credibilità nel settore eno-gastronomico. Costretto a vivere nei sobborghi di Miami tuttavia non si dà per vinto. Nel frattempo un altro eccellente Sommelier, l’italiano Luca Gardini, sta marciando verso le finali della competizione mondiale The Duel of Wine che si tiene a New York. Charlie escogita uno stratagemma per poter partecipare alle fasi eliminatorie del Campionato.

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The Drop: trailer italiano con Tom Hardy e James Gandolfini

The Drop: trailer italiano con Tom Hardy e James Gandolfini

È online il trailer italiano di The Drop (in italia si intitolerà Chi è senza colpa), film di Michael R. Roskam, ultimo lavoro del compianto James Gandolfini prima della sua morte. Oltre all’ex Tony Soprano il cast del film comprende anche due stelle assolute come Tom Hardy e Noomi Rapace. Ecco il trailer:

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the-drop-posteProtagonista di The Drop è proprio Tom Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.
Dennis Lehane autore di Mystic River e Shutter Island ha scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James Gandolfini e Tom Hardy ci sono anche Noomi Rapacee Matthias Schoenaerts. Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.

The Drop: trailer internazionale del film con James Gandolfini e Tom Hardy

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Ecco il trailer internazionale di The Drop, prima Animal Rescue, uscito in esclusiva su EMPIRE, film drammatico diretto da Michaël R. Roskam in cui vedremo, purtroppo per l’ultima volta, James Gandolfini. L’attore de I Soprano ha diviso il set con Tom Hardy:

Di seguito le foto del film: [nggallery id=477]

THE DROP 01Protagonista del film è proprio Tom Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.

Dennis Lehane autore di Mystic River e Shutter Island ha scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James Gandolfini e Tom Hardy ci sono anche Noomi Rapace e Matthias Schoenaerts. Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.

 

The Drop: nuove foto dal film con Tom Hardy

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Ecco a seguire nella gallery alcune nuove immagini da The Drop, in cui vediamo Tom Hardy alle prese con dei teneri cuccioli. Il film è diretto da Michael R. Roskam e vede nel cast anche Noomi Rapace e per l’ultima volta sul grande schermo James Gandolfini.

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The Drop 1Protagonista del film è proprio Tom Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.

Dennis Lehane autore di Mystic River e Shutter Island ha scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James Gandolfini e Tom Hardy ci sono anche Noomi Rapacee e Matthias Schoenaerts. Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.

 Fonte: IMDb

The Drop primo trailer dell’ultimo film con James Gandolfini

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Ecco il primo trailer di The Drop, prima Animal Rescue, film drammatico diretto da Michaël R. Roskam in cui vedremo, purtroppo per l’ultima volta, James Gandolfini. L’attore de I Soprano ha diviso il set con Tom Hardy:

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Di seguito le foto del film: [nggallery id=477]

THE DROP 01Protagonista del film è proprio Tom Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.

Dennis Lehane autore di Mystic River e Shutter Island ha scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James Gandolfini e Tom Hardy ci sono anche Noomi Rapace e Matthias Schoenaerts. Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.

 

The Drop prime foto dell’ultimo film con James Gandolfini

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Ecco le prime foto di The Drop, prima Animal Rescue, film drammatico diretto da Michaël R. Roskam in cui vedremo, purtroppo per l’ultima volta, James Gandolfini. L’attore de I Soprano ha diviso il set con Tom Hardy, anche lui nelle foto. [nggallery id=477]

THE DROP 01Protagonista del film è proprio Tom Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.

Dennis Lehane autore di Mystic River e Shutter Island ha scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James Gandolfini e Tom Hardy ci sono anche Noomi Rapace e Matthias Schoenaerts. Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.
Fonte: Collider

The Drop nuovo spot del film con Tom Hardy e James Gandolfini

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The Drop nuovo spot del film con Tom Hardy e James Gandolfini

the-drop-posterPubblicata online un nuovo spot tv per The Drop il film di Michael R. Roskam che segna l’ultimo lavoro di James Gandolfini prima della sua morte.
Oltre a Gandolfini il cast del film comprende anche due stelle assolute come Tom Hardy e Noomi Rapace.

Protagonista del film è proprio Tom Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.

Dennis Lehane autore di Mystic River e Shutter Island ha scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James Gandolfini e Tom Hardy ci sono anche Noomi Rapacee Matthias Schoenaerts. Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.

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The Drop James Gandolfini e Tom Hardy nella nuova clip e nei poster

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Pubblicata online la prima clip per The Drop il film di Michael R. Roskam che segna l’ultimo lavoro di James Gandolfini prima della sua morte. In questa clip vediamo il compianto attore scagliarsi verbalmente contro un Tom Hardy tutt’altro che preoccupato.

Protagonista del film è proprio Tom Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.

Dennis Lehane autore di Mystic River e Shutter Island ha scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James Gandolfini e Tom Hardy ci sono anche Noomi Rapacee Matthias Schoenaerts. Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.

Potete vedere il filmato direttamente qua sotto insieme ai due poster

 

The Drop featurette del film con James Gandolfini e Tom Hardy

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The Drop featurette del film con James Gandolfini e Tom Hardy

the-drop-posterPubblicata online una nuova featurette per The Drop il film di Michael R. Roskam che segna l’ultimo lavoro di James Gandolfini prima della sua morte.
Oltre a Gandolfini il cast del film comprende anche due stelle assolute come Tom Hardy e Noomi Rapace.
Protagonista del film è proprio Tom Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.
Dennis Lehane autore di Mystic River e Shutter Island ha scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James Gandolfini e Tom Hardy ci sono anche Noomi Rapacee Matthias Schoenaerts. Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.

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The Drop due clip e una featurette del film con Tom Hardy

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The Drop due clip e una featurette del film con Tom Hardy

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Pubblicata online due nuove clip e una featurette per The Drop il film di Michael R. Roskam che segna l’ultimo lavoro di James Gandolfini prima della sua morte.
Oltre all’ex Tony Soprano il cast del film comprende anche due stelle assolute come Tom Hardy e Noomi Rapace.
Protagonista del film è proprio Tom Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.
Dennis Lehane autore di Mystic River e Shutter Island ha scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James Gandolfini e Tom Hardy ci sono anche Noomi Rapacee Matthias Schoenaerts. Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.

 

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The Drop 3 featurette del film con Tom Hardy

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The Drop 3 featurette del film con Tom Hardy

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Pubblicata online due nuove clip e una featurette per The Drop il film di Michael R. Roskam che segna l’ultimo lavoro di James Gandolfini prima della sua morte.
Oltre all’ex Tony Soprano il cast del film comprende anche due stelle assolute come Tom Hardy e Noomi Rapace.
Protagonista del film è proprio Tom Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.
Dennis Lehane autore di Mystic River e Shutter Island ha scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James Gandolfini e Tom Hardy ci sono anche Noomi Rapacee Matthias Schoenaerts. Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.

 

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The Drop 3 clip e una featurette del film con Tom Hardy acclamato al TIFF

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the-drop-posterPubblicata online due nuove clip e una featurette per The Drop il film di Michael R. Roskam che segna l’ultimo lavoro di James Gandolfini prima della sua morte.
Oltre all’ex Tony Soprano il cast del film comprende anche due stelle assolute come Tom Hardy e Noomi Rapace.
Protagonista del film è proprio Tom Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.
Dennis Lehane autore di Mystic River e Shutter Island ha scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James Gandolfini e Tom Hardy ci sono anche Noomi Rapacee Matthias Schoenaerts. Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.

 

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The Driftless Area: prima foto con Zooey Deschanel e Anton Yelchin

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Sono Zooey Deschanel e Anton Yelchin i protagonisti della prima foto di The Driftless Area, film prodotto dalla Radiant Films International e al momento al mercato di Cannes 2014 in cerca di un distributore. Il film è diretto da Zachary Sluser e trai protagonisti, oltre a Zooey Deschanel e Anton Yelchin, vede anche Frank Langella, John Hawkes, Ciaran Hinds e Alia Shawkat.The Driftless Area

Adattamento del romanzo omonimo scritto da Tom Drury, The Dritless Area parla di una storia romantica non convenzionale in bilico tra morte, amore e fato. Al centro della storia ci sono l’enigmatica Stella e Pierre, un tranquillo barista pieno di risorse che torna al suo paesino d’origine dopo la morte dei suoi genitori. Quando Pierre si innamora di Stella, egli è involontariamente coinvolto in un cerchio del destino che lo mette contro Shane, un volubile criminale.

Il film è prodotto da Keith Kjarval per la Unified Pictures e da Aaron L. Gilbert per la Bron Studios, in associazione con la CW Media Finance.

Fonte: CS

The Dressmaker: trailer del film con Kate Winslet

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The Dressmaker: trailer del film con Kate Winslet

Guarda il trailer ufficiale di The Dressmaker, la commedia drammatica di Jocelyn Moorhouse (Gli anni dei ricordi, Segreti) con protagonista il premio Oscar Kate Winslet.

Basato sull’omonimo romanzo scritto da Rosalie Ham, il film segue la storia di Tilly (Winslet), di ritorno al suo paese di origine (che aveva abbandonato dopo essere stata ingiustamente accusata di omicidio) per prendersi cura della madre. Grazie al suo lavoro di stilista, la donna avrà un forte impatto sulle altre abitanti della cittadina, reinventando la loro immagine e dando loro la possibilità di riscattarsi socialmente. Grazie alla sua professione, Tilly riuscirà a vendicarsi dei suoi detrattori e a trovare anche l’amore. Il cast del film annovera anche Judy Davis, Liam Hemsworth e Hugo Weaving. 

The Dressmaker: due clip con Kate Winslet e Liam Hemsworth

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The Dressmaker: due clip con Kate Winslet e Liam Hemsworth

Ecco due clip da The Dressmaker – Il diavolo è tornato, film con protagonista Kate Winslet che arriva oggi al cinema. Di seguito le clip con protagonisti la Winslet e Liam Hemsworth:

Tratto dall’omonimo romanzo best-seller di Rosalie Ham, The Dressmaker – Il diavolo è tornato è ambientato interamente in Australia, nello stato di Victoria, nel 1950, ed è diretto dalla regista australiana Jocelyn Moorhouse.

Leggi la nostra recensione di The Dressmaker

Kate Winslet The Dressmaker Il film in Australia ha riscosso un successo di pubblico e critica senza precedenti e un incasso da record. Una pellicola tutta al femminile, dall’autrice del romanzo, alla regista, alla protagonista Premio Oscar Kate Winslet che interpreta l’affascinante personaggio di Tilly, una giovane e bella donna che, dopo aver trascorso molti anni in Europa, torna nella sua piccola città natale. Dalle più importanti case di moda parigine a un contesto quasi rurale, Tilly rivoluzionerà la sua vita, ritroverà la madre – interpretata dalla candidata al Premio Oscar Judy Davis –, si innamorerà inaspettatamente di Teddy (il Liam Hemsworth della saga di Hunger Games e fratello di Chris – alias Thor) e si vendicherà per esser stata cacciata dalla sua terra. Grazie alla sua professionalità e alla bravura maturata con anni di esperienza, Tilly riuscirà a trasmettere alle donne di Dungatar il suo incredibile senso del bello e dello stile.

The Dressmaker – Il diavolo è tornato: recensione del film

The Dressmaker – Il diavolo è tornato: recensione del film

In The Dressmaker – Il diavolo è tornato dopo aver passato gran parte della propria giovinezza a Parigi e aver appreso gli affascinanti segreti della sartoria d’alta moda, al principio degli anni ’50 Tilly Dunnage fa ritorno a Dungatar, piccola cittadella sperduta nel mezzo di un deserto australiano che ricorda molto il west americano. Tornata all’ovile con l’apparente intenzione di accudire una stramba e claudicante madre che pare non riconoscerla neppure, la giovane in realtà medita ben altri piani nei confronti dei loschi ex-compaesani, responsabili del suo allontanamento forzato a causa di un oscuro fatto di sangue avvenuto durante l’infanzia, del quale però la ragazza non serba alcun ricordo. Affilate le forbici. Puntante gli spilli. Tilly è tornata, e non sembra avere per nulla buone intenzioni!

Sergio Leone incontra J.P. Gaultier, mentre sullo sfondo Tarantino osserva e se la ride di gran gusto. Basta solo questa delirante e grottesca immagine, degna del più astruso quadro surrealista, a farci assaporare la struttura programmatica su cui si regge The Dressmaker – Il diavolo è tornato, pellicola ad alto tasso di contaminazione intergenere tratta dal romanzo anonimo di Rosalie Ham e impeccabilmente diretta da Jocelyn Moorthouse, regista notoriamente a sua agio con soggetti drammatici chiamato a dare corpo a un racconto alquanto atipico che fa del glamour e del gusto citazionistico le proprie ruote motrici.

The Dressmaker – Il diavolo è tornato, il film

The Dressmaker - Il diavolo è tornato

Dispiegando un vasto campionario di registri narrativi che spaziano dal pulp al western classico – con grande attenzione al filone return and revenge sul modello de Il cavaliere della valle solitaria, intercettando persino i rossi schizzi dello splatter e culminando con atmosfere da thriller di provincia, la sceneggiatura dello stesso regista si dimostra ben solida per la tutta la parte iniziale, plasmando un racconto ricco di spunti tematici ad alto concertato eccitatorio e dalla messa in scena esteticamente debordante, risultando alquanto sbilanciato e claudicante nel suo mezzo – complice un secondo twist narrativo troppo stiracchiato – e capace di risollevarsi con uno scoppiettante finale.

La Dungatar di Tilly, sperduta nel mezzo dell’Old Wild Australia, è popolata da un perfetto microcosmo di bastards tarantiniani ipercaratterizzati, fra i quali spicca un irriverente Hugo Weaving nei panni di un dandy cop segretamente en-travestì, una Judy Devis sdentata mad mother e un Liam Hemsworth belloccio e zoticone. Kate Winslet, coadiuvata dai baroccheggianti costumi di Margot Wilson e dalla fotografia ultra satura di Donald McAlpine, si trasforma in un femminino vendicatore solitario in tacchi a spillo, esplodendo nella procace giunonica bellezza da femme fatale e immergendosi con grande convinzione e maestria nei panni (rigorosamente alla moda) di una novella Crudelia De Mon.

Avendo la spregiudicatezza – e l’intelligenza – non prendersi mai troppo sul serio, The Dressmaker – Il diavolo è tornato si lascia cullare dalle sinfonie morriconeggianti di David Hirschfelder, mentre lustrini e paillettes divengono le nuove pallottole kitch di una vendetta da consumarsi rigorosamente gelata.

The Dreamers: trama, cast e frasi del film di Bernardo Bertolucci

Dopo aver diretto grandi film internazionali come L’ultimo imperatore, Il tè nel deserto e Piccolo Buddha, il regista italiano premio Oscar Bernardo Bertolucci tornò a raccontare gli impulsi giovanili e le rivoluzioni degli anni Sessanta in The Dreamers – I sognatori, suo penultimo film distribuito in sala nel 2003. Per lui si tratta quasi di un ritorno alle origini, avendo già trattato tematiche simili nel suo secondo film, Prima della rivoluzione, risalente al 1964. Per raccontare nuovamente quegli anni e quei giovani, Bertolucci sceglie di affidarsi al racconto The Holy Innocents, dello scrittore scozzese Gilbert Adair, qui sceneggiatore del film.

In The Dreamers Bertolucci ha raccolto non solo una serie di sentimenti, ma anche tutto il suo grande amore per il cinema. Numerosi sono i film che vengono citati più o meno esplicitamente, sia attraverso i dialoghi sia attraverso semplici riproposizioni delle scene più famose di questi. Tra i titoli più celebri omaggiati si ritrovano Fino all’ultimo respiro, Gioventù bruciata, Luci della città, Bande à part, Scarface – Lo sfregiato, Persona, Mouchette e I 400 colpi. Allo stesso modo, per ricostruire l’epoca in cui è ambientato il film Bertolucci sceglie di affidarsi ad una colonna sonora pop di brani contemporanei agli eventi narrati, comprendente artisti come Édith Piaf, The Doors e Janis Joplin.

Accolto con grande entusiasmo da parte di critica e pubblico, The Dreamers si è affermato per la bellezza del suo racconto, dei suoi protagonisti e di un’epoca complessa che sembra non poter tornare mai più. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alle frasi più belle del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

The Dreamers: la trama del film

Protagonista del film è lo studente americano Matthew, il quale decide di trascorrere un periodo di tempo in Francia, a Parigi, per imparare a parlare il francese. Arrivato nella capitale, questi si ritrova da subito coinvolto nel fermento rivoluzionario che caratterizzerà il paese nel maggio del 1968. Durante uno dei suoi giri solitari, all’interno della Cineteca Nazionale egli si imbatte in Isabelle e Theo, due fratelli gemelli caratterialmente fuori dalle righe. In breve, Matthew si trasferisce da loro, trovandosi però a doversi confrontare con dinamiche alquanto particolari. Una forte tensione erotica inizia ad instaurarsi tra i tre, portando Matthew a dover gestire una situazione quanto mai inaspettata.

The Dreamers cast

The Dreamers: il cast del film

Per il ruolo dello studente americano Matthew, Bertolucci aveva inizialmente considerato gli attori Jake Gyllenhaal e Leonardo DiCaprio. Il primo rifiutò però il ruolo a causa delle scene di nudo particolarmente esplicite, mentre il secondo era già impegnato in altri progetti. Il ruolo venne allora affidato a Michael Pitt, affermatosi in quegli anni grazie alla serie Dawson’s Creek e scelto anche per via della sua somiglianza con DiCaprio. L’attore era consapevole delle scene di nudo presenti nel film, ma accettò ugualmente non considerandole un problema. Accanto a lui, nei panni di Théo vi è invece l’attore Louis Garrel, il quale divenne uno dei più popolari della sua generazione proprio a partire da questo film.

Nei panni del conturbante Isabelle vi è invece l’attrice Eva Green. Questa debuttò sul grande schermo proprio grazie a questo film, per il quale accettò di recitare nuda pur di poter lavorare per Bertolucci. Nel film sono in realtà presenti molte scene di nudo di tutti e tre i protagonisti, e per metterli a loro agio con ciò Bertolucci chiese loro di svestirsi ben prima delle riprese della scena, così da potersi abituare alla loro nudità. Durante le riprese, inoltre, la Green andò incontro ad un incidente nel momento in cui i suoi capelli presero fuoco. L’attrice però non si scompose, e Bertolucci decise di lasciare la scena nel film.

The Dreamers: le frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Dreamers – I sognatori è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 31 marzo alle ore 21:00 sul canale Cine 34.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Lo sai cos’ha detto qualcuno? Che non esiste l’amore. Esistono soltanto prove d’amore. Tu sei pronto a darci una prova del tuo amore? (Isabelle)
  • Ho letto ne “Les Cahiers du Cinéma” che un regista è come, come un guardone, un voyeur. È come se la macchina da presa fosse… il buco della serratura della porta dei tuoi genitori. E tu li spii, e sei disgustato… e ti senti in colpa… ma non puoi fare a meno di guardare. Fare i film è come un reato. Un regista è come un criminale. Dovrebbe essere illegale. (Matthew)
  • Parlavamo di politica e film, e di come i francesi non fossero mai riusciti ad avere un buon gruppo rock. Avrei voluto che quella notte non finisse mai. (Matthew)
  • Forse lo schermo era veramente uno schermo, schermava noi, dal mondo. Ma ci fu una sera nella primavera del ’68 in cui il mondo finalmente sfondò lo schermo. (Matthew)

Fonte: IMDb

The Dragon Prince – stagione 6, spiegazione del finale: Una stella caduta risorge

The Dragon Prince  di Netflix è tornato per la sua sesta e penultima stagione. Creata da Aaron Ehasz – sceneggiatore capo di Avatar: The Last Airbender – e Justin Richmon, si svolge nella magica terra di Xadia, divisa a metà tra il magico est, governato da draghi ed elfi collegati a una delle sei fonti primordiali di magia, e i regni umani dell’ovest, che usano la Magia Oscura per togliere la magia alle creature nate con essa. Mentre le prime stagioni si sono concentrate sulla principessa di Katolis e su un assassino elfico che cerca di evitare la guerra tra gli elfi e gli umani, la quarta stagione ha dato inizio a un nuovo arco narrativo che riguarda l‘elfo Startouch, Aaravos (Erik Todd Dellums), che ha mosso i fili da una prigione nascosta.

La sesta stagione vede i personaggi spinti al limite, mentre intraprendono viaggi di auto-riflessione e svelano antichi segreti magici. Il finale offre una serie di colpi emotivi per molte di queste storie e allo stesso tempo prepara il conflitto finale per la prossima. Soprattutto, il finale della sesta stagione, “Starfall”, risponde finalmente ad alcune importanti domande su Aaravos e sulle sue motivazioni, che sicuramente lasceranno il pubblico con molte domande.

Cosa è successo nella stagione 6 de The Dragon Prince?

Dopo la stagione 5, gli eroi hanno acquisito la prigione di Aaravos e quindi si disperdono. Il principe Callum (Jack DeSena) e la sua fidanzata, l’elfa Rayla (Paula Burrows), si dirigono a nord verso lo Sky Scrapper per incontrare gli elfi celesti secolari. Speravano di trovare la Lama Nova, che si dice abbia il potere di uccidere un immortale, ma purtroppo gli elfi l’hanno data a un umano molti anni fa. Tuttavia, quando Callum e Rayla li aiutano ad affrontare un colosso che crea una bufera di neve, regalano al duo la Corona del Cielo, ornata da tre potenti Diamanti Quasar contenenti Magia Stellare. Inoltre, aiutano Callum a purificarsi dalla macchia della Magia Nera aiutandolo a connettersi con la sua luce interiore, che si manifesta come amore per Rayla.

Nel sud, il principe Karim (Luc Roderique) degli elfi Sunfire guida i suoi seguaci contro la sorella, la regina Janai (Rena Anakwe), per le sue politiche progressiste. Il giorno del suo matrimonio con la zia di Callum, il generale Amaya (Sheila Ferguson), Karim usa il seme del sole che ha rubato a Janai per guarire le ali dell’arcidrago cieco del sole, Sol Regem (Adrian Hough), in cambio del suo aiuto per sconfiggere gli eserciti di Janai. Tuttavia, Karim viene tradito dal suo consigliere, Pharos (Deven Christian Mack), che è un burattino di Aaravos da quando lo ha infettato nella terza stagione. Abbandonando Karim alla sconfitta, Pharos dirige Sol Regem verso il regno umano di Katolis, dove il drago viene ferito a morte mentre inonda la capitale di fiamme.

Fortunatamente, la maggior parte dei cittadini sopravvive grazie a Lord Viren (Jason Simpson), tornato a Katolis per espiare i suoi crimini. Utilizzando il proprio cuore in un rituale di Magia Nera, rende i sopravvissuti immuni al fuoco del drago, in modo che suo figlio Soren (Jesse Inocalla) possa condurli al sicuro. Il suo corpo viene trovato dalla figlia Claudia (Racquel Belmonte) e dal suo fidanzato, l’elfo di sangue terrestre Terry (Benjamin Callins). Claudia è sconvolta e incerta sul da farsi, finché non si imbatte nella prigione di Aaravos.

In “Starfall” i morti parlano e una stella caduta risorge

The Dragon Prince - stagione 6
Credit © Netflix

Callum e Rayla si recano al Nesso Lunare per utilizzare i Diamanti Quasar e liberare le anime dei genitori e del padre adottivo di Rayla, Runaan (Jonathan Holmes), dalle monete magiche maledette di Viren, anche se uno dei diamanti si rivela un falso. Questo lascia Rayla di fronte a una scelta difficile quando entra nel Mondo degli Spiriti: chi salverà e a chi rinuncerà? Alla fine sceglie di salvare Runaan. Anche se non vorrebbe altro che passare del tempo con i suoi genitori, che l’hanno lasciata in giovane età per unirsi alla Guardia del Drago, sono contenti di passare oltre, sapendo che il loro sacrificio non è stato vano. Nel frattempo, Runaan ha ancora suo marito, Ethari (Vincent Gale), che lo aspetta, ed è tormentato dal disgusto per se stesso perché ha cercato di uccidere Rayla per la sua sfida nella prima stagione. Far rivivere Runaan gli offre quindi la possibilità di espiare i suoi errori. Callum esegue quindi il rituale e, mentre Rayla abbraccia Runaan, Callum raccoglie la sua moneta dell’anima vuota.

Nel frattempo, dopo aver seppellito il padre, Claudia accetta di liberare Aaravos. Questi le insegna lo stesso incantesimo usato da Callum e le rivela che l’ultimo Diamante Quasar è nascosto nel bastone di Viren. Questo conferma che è stato Aaravos a dare il bastone a Ziard (Brian Drummond), il primo Mago Oscuro, che ha accecato Sol Regem quando il drago ha minacciato la sua città. Aaravos racconta poi a Claudia di sua figlia, Leola (Ridley Simpson). Amava i mortali e passava più tempo su Xadia che nei cieli con i suoi compagni Elfi Startouch. Un giorno, donò all’umanità delle pietre primordiali affinché potessero lanciare la magia come gli elfi e i draghi. Purtroppo, un giovane Sol Regem informò gli Elfi Startouch, che condannarono Leola a morte per aver infranto l’ordine cosmico.

Aaravos offrì la sua vita in cambio, ma gli Elfi Startouch rifiutarono, offrendogli invece la grazia di morire accanto a sua figlia. In quel momento nacque la Stella Caduta. Rifiutando la loro misericordia, egli confortò Leola mentre veniva trasformata in luce stellare e gettata giù a Xadia, creando il Mare del Castout. Aaravos passò i successivi cento anni a riempirlo con le sue lacrime e la sua prigione fu poi nascosta nel mare, come se fosse stato fatto per punire ulteriormente la Stella Caduta.

Dopo il racconto, Terry suggerisce di andarsene, poiché Aaravos è interessato solo a vendicarsi. Claudia, tuttavia, paragona la situazione di Aaravos a quella di suo padre: entrambi gli uomini fanno cose terribili per amore dei loro figli e sono disposti a fare qualsiasi cosa per tenerli al sicuro. Questo permette a Claudia di immedesimarsi in Aaravos e di lanciare con successo l’incantesimo. Aaravos viene liberato e assume una forma gigantesca prima di sostenere Claudia verso il cielo.

Cosa significa questo per la stagione 7 de The Dragon Prince?

The Dragon Prince - stagione 6
Credit © Netflix

“Polvere di stelle“ mette in luce molti dei punti di forza della sesta stagione, che hanno elevato lo show oltre le poco brillanti stagioni 4 e 5. La conclusione delle storie secondarie negli episodi precedenti ha mantenuto l’attenzione dove doveva essere: sugli sviluppi dei personaggi principali. Il salvataggio di Runaan da parte di Rayla porta a una conclusione soddisfacente la sua storia pluriennale riguardante l’eredità della sua famiglia. Forse in questo modo l’incantesimo di esilio che le era stato imposto nella terza stagione sarà revocato e potrà ricongiungersi al suo popolo.

Il ritorno di Runaan promette anche drammi tra lui e i principi reali, che l’hanno visto per l’ultima volta quando lui e i suoi assassini hanno ucciso Re Harrow (Luc Roderique). Mentre il fratellastro di Callum, Re Ezran (Sasha Rojen), si batte per la pace e la riconciliazione, l’incontro con l’assassino di suo padre potrebbe far emergere emozioni dure che metteranno in discussione gli ideali del giovane re. Per quanto riguarda Callum, probabilmente cercherà di essere di supporto a Rayla, ma il fatto di non aver mai potuto dire al patrigno quanto lo amava potrebbe portare a un brutto confronto.

Le rivelazioni su Aaravos aggiungono retroscena e mitologia al mondo de The Dragon Prince. La storia di Leola è ispirata al racconto di Prometeo: un immortale che viene punito per aver fatto un dono ai mortali. Dato che nella terza stagione Sol Regem si riferiva agli esseri umani come esseri inferiori e gli Elfi Stellati lo definivano uno squilibrio cosmico, ci si chiede quale sia il posto degli elfi e dei draghi nel mondo di Xadia. Il fatto che Callum dimostri che gli umani possono connettersi agli elementi primordiali complica ulteriormente le cose. Si tratta anche in questo caso di uno squilibrio cosmico, oppure gli Elfi Startouch si sbagliavano e, se incontreranno Callum, rivaluteranno le loro azioni? Questo rende anche più giustificata la predilezione di Aaravos per gli umani, che, come sua figlia, sono esseri innocenti ingiustamente puniti da poteri superiori che pretendono di saperne di più.

La fine della Stagione 6 prepara anche molti oggetti da utilizzare nella Stagione 7. Rimane un Diamante Quasar, il che significa che qualcun altro potrebbe essere riportato in vita. O forse Callum userà il diamante per intrappolare Aaravos nella moneta dell’anima, permettendogli così di non usare la Magia Nera. Poi c’è la Lama Nova. Le spade magiche sono un punto fermo del fantasy e, sebbene gli Elfi Celesti rivelino che non può uccidere Aaravos, può distruggere la sua forma fisica. Se gli eroi riuscissero a trovarla, la lama potrebbe essere usata per indebolire Aaravos. Infine, durante il flashback con Aaravos, egli usa il suo cubo, chiamato Chiave di Aaravos, per sbloccare un libro con la conoscenza di tutte e sei le magie primordiali. Callum sta portando con sé il cubo, quindi forse troverà questo libro e imparerà qualcosa che lo aiuterà ad eguagliare la magia di Aaravos.

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