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Teneramente folle recensione del film con Mark Ruffalo

Teneramente folle recensione del film con Mark Ruffalo

Boston, fine anni ’70. Maggie (Zoe Saldana) nonostante ami il marito Cameron (Mark Ruffalo), non può più vivere insieme a lui, affetto da un forte disturbo bipolare e bisognoso di cure psichiatriche. La coppia ha due figlie, Amelia (Imogene Wolodarsky) e Faith (Ashley Aufderheide), che la donna non può più accudire quando decide di seguire un master a New York per poter ambire ad un lavoro migliore e garantire loro un’istruzione di prim’ordine. Ecco che Cam, uscito dal centro psichiatrico, risulterà l’unica soluzione ai suoi problemi.

Teneramente folle è il coinvolgente esordio dietro alla macchina da presa della regista Maya Forbes, ad oggi celebre e stimata sceneggiatrice televisiva. Il film è un accorato ed intenso racconto autobiografico che narra una parte dell’infanzia della regista che per un certo periodo crebbe assieme alla sorella China e al padre Cam, affetto da disturbi psichiatrici.

Teneramenete folle è un film che tratta il controverso tema della malattia mentale e soprattutto dei risvolti che essa può avere sui delicati rapporti che si intrecciano all’interno di una famiglia. Un film che si dipana attorno al tormentato rapporto tra Cam, uomo amante della libertà e della vita che ad un certo punto non regge più le pressioni di una società cinica, e le figlie Amelia e Faith, intellegentissime e dibattute tra il temere, odiare o amare quell’uomo così irrazionale.

Un film che è un lungo racconto emozionato, coinvolto e appassionato di una figlia che ricorda un padre, ora deceduto, che ha evidentemente segnato la sua esistenza. Teneramente folle emoziona e commuove ma che sa anche divertire grazie a dialoghi sempre brillanti, vivaci e carichi di ironia e sarcasmo, dialoghi che danno al film un ritmo a tratti inarrestabile. Un racconto che veste una patina retrò, nei colori e nella luce, che ci riportano ai lontani anni ’70 così come i brevi stralci in cui protagoniste sono le romantiche riprese in super8.

Straordinari gli interpreti: la bellissima e bravissima Zoe Saldana, nei panni della madre pronta a tutto per il bene delle figlie, dell’ottimo Mark Ruffalo che interpreta con incredibile abilità il ruolo di un uomo completamente anti-convenzionale e sempre sull’orlo di una crisi isterica, e non di meno le due giovanissime esordienti Ashley Aufderheide e Imogene Wolodarsky che è, per altro, la figlia della regista.

Teneramente folle non può deludere lo spettatore, perché dà tutto, affronta una trama drammatica senza mai cadere e cedere alla melanconia o alla retorica, che è capace di raccontare e che lo fa con straordinaria ironia. Ritmo incalzante ed una sceneggiatura mai banale o scontata, che trasmette sempre la sensazione di imprevedibilità. Quello della Forbes è indubbiamente un film che consigliamo di vedere.

Tenebre e Ossa: recensione della serie tv di Eric Heisserer

Tenebre e Ossa: recensione della serie tv di Eric Heisserer

Sulla scia del fenomeno Game Of Thrones, prova eclatante di come HBO è riuscita a sdoganare sul piccolo schermo il genere fantasy, che aveva già ispirato Netflix a proporre nel proprio catalogo The Witcher, la piattaforma punta ora su un altro successo letterario degli ultimi anni: Tenebre e Ossa è infatti ispirata all’universo fantastico GrishaVerse, creato dalla mente della scrittrice Leigh Bardugo.

Tenebre e Ossa: la trama

Disponibile su Netflix dal 23 Aprile, Tenebre e Ossa narra la storia di Alina Starkov (Jessie Mei Li), un’orfana e una soldatessa facente parte, in qualità di cartografa, dell’esercito di Ravka, una nazione soggetta a guerre incessanti e che, in un passato non ben precisato, è stata divisa in due da un’enorme barriera di oscurità perenne, la “Faglia”, abitata da creature mostruose. Insieme all’amico di infanzia Malyen Oretsev (Archie Renaux) si ritrova a dover attraversare la spaventosa Faglia d’Ombra, che divide Ravka dalla “nuova” Ravka Ovest. Proprio qui, Alina verrà a conoscenza di possedere un potere straordinario e rarissimo che la rende una Grisha, ovvero una persona dotata di poteri particolari e rarissimi. La sua vità cambierà quindi drasticamente: inizierà a doversi confrontare con i suoi poteri e ad avere a che fare con il Generale Kirigan (Ben Barnes), temibile capo dei Grisha. Alina dovrà inoltre vedersela anche con l’eccentrica ebanda di criminali composta da Kaz Brekker (Freddy Carter), Inej (Amita Suman) e Jesper Fahey (Kit Young).

Tenebre e Ossa: l’unione di differenti spunti narrativi

In un numero complessivo di otto episodi Tenebre e Ossa riesce a convogliare l’immenso universo partorito dalla mente di Leigh Bardugo nei suoi romanzi. Il libro principale a cui si rifà la trama è l’omonimo Tenebre  e Ossa, che affronta le vicende del personaggio di Alina, a cui si aggiungono le storyline della banda di criminali guidata da Kaz Brekker, trattate dalla duologia Sei di Corvi, ambientata anni dopo la storia di Alina. Ispirandosi al successo HBO di Game Of Thrones, il produttore Eric Heisserer ha maturato l’idea di non limitarsi nell’adattamento televisivo a un singolo punto di vista, quello di Alina, ma includere altre figure ben note al vasto pubblico di lettori. Questa scelta ardita e originale può potenzialmente condurre lo spettatore a sentirsi confuso nel marasma di nomi e personaggi, eppure nel complesso, a parte qualche scivolone, le storyline aggiunte riescono a risultare convincenti, grazie a un ottimo lavoro da parte degli sceneggiatori e della scrittrice, che hanno lavorato assieme all’impianto narrativo della serie tv.

Il risultato complessivo è abbastanza convincente, anche se rischia di confondere gli spettatori che non si sono ancora avvicinati all’opera originale, o deludere qualche affezionato lettore non abituato all’elevato numero di intrecci e personaggi, che vengono riassunti in poche puntate.

Le informazioni da assimilare risultano tante, soprattutto nelle prime puntate, tuttavia, una volta entrati nel GrishaVerse, tra combattimenti che lasciano col fiato sospeso, inseguimenti girati con maestria e un egregio lavoro di effetti speciali (curati dallo stesso team che ha lavorato al Demogorgone di Stranger Things) si riesce a rimanere piuttosto colpiti dall’intreccio narrativo.

Un fantasy sorretto da personaggi intriganti

Tenebre e Ossa abbraccia totalmente il genere fantasy: la magia e l’elemento soprannaturale sono preponderanti e si differenziano dal carattere medievaleggiante a cui Game of Thrones aveva abituato il pubblico.

tenebre e ossa

Questo adattamento svetta particolarmente per la capacità di Eric Heisserer di dare forma a un universo ricco di dettagli e ben particolareggiato, in cui sono evidenti richiami ad eventi storici di conflitti tra nazioni, disuguaglianze sociali ed economiche, intolleranza nei confronti del diverso e una lotta verso un potere che si vuole maneggiare dispoticamente. La storyline tra Alina e Mal viene parzialmente modificata nella serie, che ci presenta un rapporto più equilibrato tra i due e un’eroina fortemente indipendente e determinata, incarnata in maniera convincente dall’attrice Jessie Mei li. Quest’ultima regala una performance soddisfacente della crescita personale e formativa dell’eroina e di come riesca  a ridefinire i rapporti con Mal e con il Generale Kirigan, anche se le dinamiche ed interazioni tra i personaggi appaiono a tratti un po’ forzate. Il personaggio di Mal, viene purtroppo penalizzato rispetto ai romanzi, dato che nella serie ci troviamo di fronte ad un’eroina sempre in prima linea. Il trio composto da Kaz, Inej e Jesper, invece, è un’aggiunta di spicco alla trilogia originale: le peripezie affrontate da questo gruppo di personaggi riescono a divertire e al contempo a sostenere il ritmo narrativo di azione e tensione, mantenendo alto il livello di suspense. Menzione d’onore a Ben Barnes che regala una performance incisiva nei panni di un personaggio complesso ed intrigante, presenza estremamente carismatica e ambigua, di cui si scopriranno progressivamente gli spettri del passato e le reali intenzioni.

A livello visivo Tenebre conquista però con una messa in scena elaborata e dettagliata, un buon lavoro sulle scene d’azione e in sede di regia. Svettano in particolare gli effetti speciali con cui si cerca di ricreare l’oscura Faglia popolata dai mostruosi volcra, il leggendario Cervo di Morozova e i poteri dei Grisha, in particolare le tenebre dominate dal Generale Kirigan e la luce manipolata da Alina. Non sempre risulta invece valido l’approccio adottato per combinare elementi young adult con tematiche attuali e rilevanti, per cui si rischia di rendere l’evoluzione dei personaggi approssimativa, oltre che lasciare qualche buco di trama, svolte improvvise e non giustificate in maniera ottimale.

Le premesse di Tenebre e Ossa  sono interessanti, si configura come un progetto fantasy dalle buone possibilità che, tuttavia, a tratti, a causa dell’ambiziosità del racconto corale, rischia di perdere il controllo della narrazione. Oltrepassa gli stilemi tipici delle saghe young adult, aggiungendo i sottotesti di scontri politici e rivendicazioni sociali. Nonostante ciò, la trama è sorretta da buone interpretazioni attoriali e un comparto tecnico degno di nota, soprattutto per quanto riguarda la resa visiva degli effetti speciali e un ottimo lavoro di messa in scena, tra costumi e location suggestive.

Tenebre e Ossa 2: recensione della serie su Netflix

Tenebre e Ossa 2: recensione della serie su Netflix

L’anno 2020, per quanto sia stato critico sotto il punto di vista delle produzioni cinematografiche, ha registrato un’incredibile crescita delle piattaforme. Unica finestra sul mondo dell’audiovisivo, esse sono diventate una via alternativa alla sala. I prodotti nei cataloghi hanno iniziato a proliferare, tant’è che nel corso del tempo molte opere hanno saltato il passaggio al cinema per approdare direttamente in streaming. Il periodo storico della pandemia è stato la bilancia sopra la quale si sono pesati successi e fallimenti del cinema, servito per aprire un varco sulle modalità di fruizione future e su una possibile – e migliore – sinergia fra piattaforma e sala. Lo streamer che più ha cavalcato l’onda è stato fuor di dubbio Netflix, il quale è andato arricchendo la sua offerta con contenuti freschi e inclusivi.

Il genere su cui la N rossa ha più investito è stato il fantasy, che ha permesso di sganciarsi dalla condizione soffocante del lockdown, per farci atterrare su universi completamente inediti. Prima ci ha invitato nel Continente con The Witcher e l’anno successivo ha deciso di catapultarci nella Russia zarista di Ravka con Tenebre e Ossa. E così, a distanza di due anni dall’uscita del primo capitolo, torna fervente Tenebre e Ossa 2, serie che vede la Bardugo riabbracciare il ruolo di produttore esecutivo insieme allo showrunner Heisserer. Al cast già nutrito di attori si sono uniti altri prodi eroi, fra cui Patrick Gibson nei panni del principe Nikolai Lantsov e Jack Wolfe nelle vesti di Wylan Van Eck. Prodotto da 21 Laps Entertainment, Tenebre e Ossa 2 è disponibile su Netflix dal 16 marzo.

Tenebre e Ossa 2, la trama

Credendo di aver ucciso Kirigan (Ben Barnes), Alina (Jessie Mei Li) e Mal (Archie Renaux) si mettono in viaggio per cercare gli ultimi due amplificatori, l’Uccello di Fuoco e la Frusta Marina, gli unici che possono aiutare l’Evoca Luce a distruggere per sempre la faglia. Nel frattempo, i Corvi, ai quali si aggiunge Nina (Danielle Galligan), cercano vendetta nei confronti di Pekka Rollins (Dean Lennon Kelly), nelle cui mani è intrappolata tutta Katterdam. Intanto l’Oscuro è sopravvissuto alla Faglia e all’attacco dei Volcra, dalla quale ne è uscito insieme a dei mostri d’ombra. La sua missione è quella di intercettare Alina, la quale nel mentre è riuscita a tornare a Ravka, stringendo una potente alleanza con il principe Nikolai Lantsov (Patrick Gibson).

Nuove terre, nuova vita, nuove avventure

L’episodio conclusivo di Tenebre e Ossa, aveva visto la (presunta) sconfitta dell’Oscuro da parte di Alina e i Corvi. L’unico problema resta la Faglia, terra di mezzo assediata dai Volcra, che continua a dividere Ravka dal resto del continente. Tenebre e Ossa 2 riprende il discorso lasciato in sospeso, con Alina e Mal in rotta verso altre terre, alla ricerca di nuovi alleati con i quali potersi unire. La struttura narrativa della serie torna a modellarsi con sapienza su due differenti binari, Alina e Mal da una parte e i Corvi dall’altra, pur rimanendo entrambi legati dall’obiettivo comune di annientare la Faglia. Alcuni ambienti in cui i personaggi si barcamenano li identifichiamo subito poiché già saggiati, come per esempio l’oscura Katterdam, nella quale infiammano rivolte. Altri, invece, sono lande da scoprire, governate da culture e tradizioni diverse, come il Regno orientale di Shu Han, dai tratti orientali. Questi popoli, seppur dissimili, sono accomunati da un senso di risentimento nei confronti dell’Evoca Luce, alla quale attribuiscono la colpa d’essere stata braccio destro di Kirigan.

Eppure, nell’affresco di Tenebre e Ossa 2, ci interfacciamo con un Alina matura e risoluta la quale, distaccatasi da Alexander, assume finalmente una propria identità. Non si lascia sopraffare dagli eventi e dalle emozioni, se non quelle d’amore rivolte al suo Mal. È un character solido, il suo, andato costruendosi fra sconfitte, dolori e consapevolezze. Che mira alla giustizia e alla vendetta al tempo stesso, prima sussurrata con timore e ora promessa a gran voce. È pieno di sfumature e sfaccettature, messe in evidenza dagli ostacoli incontrati lungo il cammino, i quali rendono Alina molto più umana e bilanciata di tanti altri eroi rappresentati dal solo Bene. Un personaggio su cui Tenebre e Ossa 2 edifica il suo centro con fermezza, consapevole che la sua evoluzione potrà reggere il peso di tutto il lodevole world building.

Amore e guerra

Tenebre e Ossa 2, oltre a rimanere narrativamente e strutturalmente fedele al suo mondo complesso e stratificato, dosato negli snodi narrativi ma ricco di dettagli, è anche una serie che mette le radici nel genere Young Adult. La prima stagione era riuscita a soppesarne la natura proponendo tematiche molto intricate, che spaziavano dalla guerra alla lotta contro la tirannia, fino a ragionare su temi razziali. Ora però freme la necessità di metter mano su argomenti non ancora maneggiati, fra questi l’amore declinato nelle sue forme più distinte e variegate.

Perché è l’amore, in questo nuovo capitolo, a dettare le regole. A spingere i protagonisti a reagire. Che sia un fratello, un compagno o un amico, è l’unico sentimento da cui i personaggi attingono per recuperare forze ed energia. L’amore diviene l’antidoto della guerra, quella civile di Ravka, quella di Ravka contro Fjierda e Shu Han, e quella dei popoli contro l’Oscuro. Ci si lascia andare ad una scrittura più morbida, che pur mantenendo i suoi intrecci politici e razziali, scivola dolcemente in un sentimentalismo genuino. Il quale riesce a trovare il suo giusto spazio nella macro-storia senza risultare stucchevole e ridondante, ma funzionale al progredire dei rapporti.

Tenebre e Ossa 2 rimane, fortunatamente, con un’ossatura forte. Un prodotto che non scade nel ripetitivo, nonostante sia di natura seriale, ma che anzi sfrutta la frammentazione della linearità per regalarci sempre prospettive nuove ed espedienti coinvolgenti. Sa in che modo e con quale ritmo costruire il suo universo per permettere al suo pubblico di interagirci, rimanendo attento a non incepparsi in digressioni che potrebbero depotenziarlo. Un’operazione non facile se si considerano altre opere di derivazione letteraria andate alla deriva, il cui tempo poi ha contribuito a far scivolare nell’oceano delle dimenticanze.

Temuera Morrison vuole a tutti i costi la seconda stagione di The Book of Boba Fett

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Ad oggi, non c’è ancora nulla che suggerisca che Lucasfilm abbia rinnovato The Book of Boba Fett per una seconda stagione, nonostante le richieste di Temuera Morrison. E infatti sembra sempre più improbabile che la storia dell’iconico cacciatore di taglie continui nella sua serie.

Il protagonista Temuera Morrison non ha evitato di criticare il modo in cui è stato lasciato sullo scaffale quando è arrivata la terza stagione di The Mandalorian e ha anche detto che Din Djarin al centro della scena in The Book of Boba Fett ha avuto un ruolo nel “rovinare” lo spin-off.

Sebbene dura, in qualche modo è un’osservazione valida dal momento che un intero episodio dello show è stato dedicato a Din e Grogu. Entrambi i personaggi – e la loro emozionante riunione – hanno ampiamente messo in ombra Fett durante il finale e sono diventati la ragione principale per cui molti fan di Star Wars si sono sintonizzati.

Questo non vuol dire però che la serie non avesse la sua giusta dose di problemi; mentre il tentativo di Boba di impossessarsi del mondo criminale di Tatooine rendeva interessante la visione, i cattivi di The Book of Boba Fett erano dimenticabili e la storia dietro il suo ritorno forse ammorbidiva troppo il personaggio.

The Book of Boba Fett
Boba Fett (Temura Morrison) in Lucasfilm’s THE BOOK OF BOBA FETT, exclusively on Disney+. © 2021 Lucasfilm Ltd. & ™. All Rights Reserved.

The Book of Boba Fett avrà una seconda stagione con Temuera Morrison?

Durante una recente apparizione ad una convention, a Morrison è stato chiesto se avrebbe lavorato con Ming-Na Wen, l’attrice che interpreta Fennec Shand, e ha condiviso le loro speranze deluse di continuare a collaborare. “Sia lei che io volevamo lavorare molto duramente nella speranza che potessero andare avanti [e] fare un 2 e un 3 e un 4 e un 5 e un 6 e un 7”, ha rivelato l’attore. “Ho cercato di spingerli anche in quella direzione”, ha detto quando gli è stato chiesto del possibile ritorno dello show. “Ha bisogno di più stimoli, ma comunque…” Morrison non sembra particolarmente ottimista riguardo al fatto che The Book of Boba Fett riceverà una seconda stagione e, con la Disney che cerca di tagliare i costi di streaming, ci sono buone possibilità che Temuera Morrison venga relegato in un ruolo da comprimario o comparsa nel prossimo film The Mandalorian e Grogu.

Per certi aspetti, ha senso che lo spettacolo rimanga una serie limitata. Dopotutto, ha finalmente risolto il mistero di come il cacciatore di taglie sia sopravvissuto agli eventi de Il Ritorno dello Jedi e alla fine abbia consolidato il suo posto come nuovo leader di Tatooine.

Anche se c’era spazio per raccontare più storie, la risposta allo spin-off è stata un po’ tiepida e il modo in cui le cose si sono svolte non era quello che molti fan volevano vedere da un personaggio che era probabilmente al suo meglio come misterioso cacciatore di taglie.

Tempo instabile con probabili schiarite: recensione del film con John Turturro

Marco Pontecorvo, figlio d’arte e affermato direttore della fotografia, regista di film tv e cinema (PA-RA-DA, 2008) firma questa commedia tra reale, surreale e animazione: Tempo instabile con probabili schiarite. “Rebelot”, “caos” in dialetto padano, era inizialmente il titolo. L’idea è infatti quella di un evento che sconvolge gli equilibri di un tranquillo paesino di provincia, mettendo a dura prova una solida amicizia e facendo emergere contrasti nell’intera popolazione.

Nel film Tempo instabile con probabili schiarite c’è l’Italia delle opposte tifoserie, delle contrapposizioni aprioristiche, l’eterno vizio ipocrita di puntare il dito l’uno contro l’altro, spesso in barba al buon senso. Si mostrano in chiave leggera burocrazia soffocante, opportunismo politico, multinazionali a caccia d’affari, ci s’interroga sulla convenienza dello sfruttamento petrolifero in Italia. Senza dimenticare le nostre risorse: capacità di rinascere dalle difficoltà o d’inventarsi un futuro. Su tutto, più o meno in fondo, amicizia e bontà d’animo. Tuttavia, contrapposizioni, vizi e mali vengono esasperati e diventano uno schema d’azione ripetuto troppe volte, che perde efficacia.

Tempo instabile con probabili schiarite, il film

Cosa succede se due amici, Giacomo (Luca Zingaretti), attento al profitto e al proprio benessere, pur senza dimenticare gli altri, ed Ermanno (Lillo), sempre “sulle barricate” per le giuste cause, onesto, solidale, scoprono di avere sotto i piedi un pozzo di petrolio, proprio nel cortile della loro cooperativa che fabbrica divani, sull’orlo della bancarotta? Cosa decideranno di fare? E gli abitanti del piccolo paese delle Marche in cui vivono, che ne penseranno? Intanto, con l’aiuto della loro contabile Paola (Carolina Crescentini), consultano l’ingegnere italo-americano Lombelli (John Turturro) per stimare l’entità del pozzo e valutare se investire nello sfruttamento, mentre i loro figli – Gabriele e Tito, disegnatore provetto di fumetti – cercano di capire cosa fare da grandi.

Gli inserti d’animazione, che esemplificano il conflitto generazionale tra Ermanno e Tito, spezzano però il ritmo della commedia. I buoni spunti e l’idea originale di partenza perdono parte del loro potenziale per via di una trama tutto sommato prevedibile, figlia di un approccio semplificatore.

Resta una commedia di caratterizzazioni, retta sostanzialmente da tre interpretazioni. Nonostante la loro opposizione spesso meccanica e un dialetto non proprio nelle loro corde, Zingaretti e Lillo colorano le loro performance, grazie a una naturale immedesimazione e assieme a John Turturro – eccentrico ingegnere dal fascino misterioso – creano una curiosa ma efficace amalgama. Con i molti comprimari sembra si voglia restituire un compendio enciclopedico dell’italianità, ma si finisce per cadere nella banalizzazione.

Tempo instabile con probabili schiarite sconta dunque un eccessiva semplificazione e si perde nella ricerca di un equilibrio che non trova tra fumetto e commedia, impegno e divertimento, strappando non più di qualche sorriso.

Telluride Film Festival 2023: svelato il programma

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Telluride Film Festival 2023: svelato il programma

Il Telluride Film Festival, una parte fondamentale del circuito dei festival autunnali che lancia la stagione dei premi e forse alcuni dei principali contendenti all’Oscar, ha annunciato l’ampio programma di film per la sua cinquantesima edizione, in concomitanza con l’inizio della 80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.

Il festival prende il via proprio questo giovedì e si conclude il 4 presentando le anteprime mondiali di The Holdovers di Alexander Payne (Focus Features), Saltburn di Emerald Fennell (Amazon) e il film di fiction dei registi di Free Solo, Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin, Nyad (Netflix).

The Show

ALL OF US STRANGERS (d. Andrew Haigh, U.K., 2023)
AMERICAN SYMPHONY (d. Matthew Heineman, U.S., 2023)
ANATOMY OF A FALL (d. Justine Triet, France, 2023)
ANSELM (d. Wim Wenders, Germany, 2023)
BALTIMORE (d. Joe Lawlor, Christine Molloy Ireland-U.K., 2023)
BEYOND UTOPIA (d. Madeleine Gavin, U.S., 2023)
THE BIKERIDERS (d. Jeff Nichols, U.S., 2023)
CASSANDRO (d. Roger Ross Williams, U.S., 2023)
DADDIO (d. Christy Hall, U.S., 2023)
EL CONDE (d. Pablo Larraín, Chile, 2023)
FALLEN LEAVES (d. Aki Kaurismäki, Finland, 2023)
THE FALLING STAR (d. Dominique Abel, Fiona Gordon, France-Belgium, 2023)
FINALLY DAWN (d. Saverio Costanzo, Italy, 2023)
FINGERNAILS (d. Christos Nikou, U.S., 2023)
FOOD, INC. 2 (d. Robert Kenner, Melissa Robledo, U.S., 2023)
HIGH & LOW-JOHN GALLIANO (d. Kevin Macdonald, U.K., 2023)
THE HOLDOVERS (d. Alexander Payne, U.S., 2023)
HOLLYWOODGATE (d. Ibrahim Nash’at, U.S.-Germany, 2023)
JANET PLANET (d. Annie Baker, U.S., 2023)
LA CHIMERA (d. Alice Rohrwacher, Italy-France-Switzerland, 2023)
THE MISSION (d. Amanda McBaine, Jesse Moss, U.S., 2023)
THE MONK AND THE GUN (d. Pawo Choyning Dorji, Bhutan, 2023)
NYAD (d. Elizabeth Chai Vasarhelyi, Jimmy Chin, U.S., 2023)
OCCUPIED CITY (d. Steve McQueen, Netherlands-U.K.-U.S., 2023)
ORLANDO, MY POLITICAL BIOGRAPHY (d. Paul B. Preciado, France, 2023)
PERFECT DAYS (d. Wim Wenders, Japan, 2023)
THE PIGEON TUNNEL (d. Errol Morris, U.K., 2023)
POOR THINGS (d. Yorgos Lanthimos, U.S.-Ireland-U.K., 2023)
THE PROMISED LAND (d. Nikolaj Arcel, Denmark-Germany-Sweden, 2023)
THE ROYAL HOTEL (d. Kitty Green, Australia, 2023)
RUSTIN (d. George C. Wolfe, U.S., 2023)
SALTBURN (d. Emerald Fennell, U.S., 2023)
THE TEACHER’S LOUNGE (d. Ilker Çatak, Germany, 2023)
TEHACHAPI (d. JR, France, 2023)
THANK YOU VERY MUCH (d. Alex Braverman, U.S., 2023)
TUESDAY (d. Daina O. Pusić, U.S.-U.K., 2023)
WILDCAT (d. Ethan Hawke, U.S., 2023)
THE ZONE OF INTEREST (d. Jonathan Glazer, U.S.-U.K.-Poland, 2023)

Documentary Shorts

IF DREAMS WERE LIGHTNING (d. Ramin Bahrani, U.S., 2023)
INCIDENT (d. Bill Morrison, U.S., 2023)
THE LAST REPAIR SHOP (d. Ben Proudfoot, Kris Bowers, U.S., 2023)
THE LAST SONG FROM KABUL (d. Kevin Macdonald, Afghanistan-Qatar-Portugal-Germany, 2023)

Guest Director Program

JUVENILE COURT (d. Frederick Wiseman, U.S., 1973) Selected and presented by Rachel Kushner
ALL THAT JAZZ (d. Bob Fosse, U.S., 1979) Selected and presented by Ethan Hawke
JONAH WHO WILL BE 25 IN THE YEAR 2000 (d. Alain Tanner, France-Switzerland, 1976) Selected and presented by Alfonso Cuarón
THE LONG GOOD FRIDAY (d. John Mackenzie, U.K., 1980) Selected and presented by Adam Curtis
ZÉRO DE CONDUITE (d. Jean Vigo, France, 1933) Selected and presented by Steve McQueen
THE MUSIC ROOM (d. Satyajit Ray, India, 1958) Selected and presented by Mira Nair

Special Medallion (Winner: The Film Foundation)

Screenings: Idrissa Ouédraogo’s YAM DAABO (Burkina Faso, 1986), Bahram Beyzaie’s DOWNPOUR (Iran, 1972), and two shorts by Agnès Varda: BLACK PANTHERS (France-U.S., 1970) and UNCLE YANCO (France-U.S., 1968) which will be shown alongside THE GLEANERS AND I (France, 2000) as part of a celebration of the late filmmaker. Additional film restorations playing throughout the festival: THE UNKNOWN (d. Tod Browning, U.S., 1927); MY GRANDMOTHER (d. Kote Mikaberidze, Soviet Union, 1929) with Finnish music ensemble Cleaning Women performing a live score; Abel Gance’s LA ROUE (France, 1923) shown in four chapters; and two films remembering TFF 21 Special Medallion recipient Ninón Sevilla: VÍCTIMAS DEL PECADO (d. Emilio Fernández, Mexico, 1951) and LLÉVAME EN TUS BRAZOS (d. Julio Bracho, Mexico, 1954).

Special Screenings and Festivities

Pedro Almodóvar’s short film STRANGE WAY OF LIFE (Spain, 2023); Ross White and Tom Berkeley’s short THE GOLDEN WEST (Ireland-U.K., 2023); a live performance by Jon Batiste following Thursday’s screening of AMERICAN SYMPHONY; Tina Satter’s REALITY (U.S., 2023); Agnès Varda’s art installation, Patatutopia; and festival poster signing by Luke Dorman.

Backlot

AKA MR. CHOW (d. Nick Hooker, U.S., 2023)
ALL THAT IS SACRED (d. Scott Ballew, U.S., 2023) with TARPON (d. Guy de la Valdene, Christian Odasso, U.S., 1973)
ANGEL APPLICANT (d. Ken Meyer, U.S., 2023)
CAROL DODA TOPLESS AT THE CONDOR (d. Marlo McKenzie, Jonathan Parker, U.S., 2023)
CINEMA HAS BEEN MY TRUE LOVE: THE WORK AND TIMES OF LYNDA MYLES (d. Mark Cousins, U.K., 2023)
KIM’S VIDEO (d. David Redmon, Ashley Sabin, U.S.-U.K.-Italy, 2023)
LITTLE GIRL BLUE (d. Mona Achache, France, 2023)
MUSICA! (d. Rob Epstein, Jeffrey Friedman, U.S., 2023)
NOTES FROM SHEEPLAND (d. Cara Holmes, Ireland, 2023)
ROOM 999 (d. Lubna Playoust, France, 2023)
ZINZINDURRUNKARRATZ (d. Oskar Alegría, Spain, 2023)

Telluride Film Festival 2020: annunciata la lineup dell’edizione cancellata

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Tre settimane dopo che un picco nei casi di contagio da coronavirus hanno convinto il team del Telluride Film Festival ad annullare l’edizione 2020, gli organizzatori hanno annunciato la lineup che era stata selezionata. Il team Telluride in genere mantiene segrete le loro selezioni fino al giorno prima del festival, che si svolge durante il weekend del Labor Day nella piccola comunità del Colorado.

Fino al 14 luglio, Julie Huntsinger, direttrice esecutiva del Festival, e il suo team avevano esplorato i modi per ospitare una versione sicura dell’evento, incluso il distanziamento sociale, i posti riservati e le proiezioni all’aperto. Ma la gente del posto non era così entusiasta dell’idea, e il distretto scolastico aveva chiesto al festival di non usare le proprie strutture, mentre molti partecipanti stavano posticipando i loro accrediti per l’edizione 2021.

Considerando il caos che la pandemia di COVID-19 ha provocato nella comunità creativa, Huntsinger ha ritenuto che rendere pubbliche le loro selezioni – e condividere dettagli su dove si possano vedere alcuni di loro – fosse il modo migliore per supportare i film e i registi.

Telluride Film Festival 2020 – programma

“After Love” (Aleem Khan, U.K.)

“All In: The Fight for Democracy” (Liz Garbus, Lisa Cortés, U.S.)
Come guardarlo: in cinema selezionati dal 9 settembre, disponibile su Amazon Prime Video il 18 settembre

“The Alpinist” (Peter Mortimer, Nick Rosen, U.S.)

Come guardarlo: Segui @redbulldocs per aggiornamenti

“Ammonite” (Francis Lee, U.K.)
Come guardarlo: Toronto International Film Festival (10-19 settembre)

“Andrey Tarkovsky. A Cinema Prayer” (Andrey A. Tarkovsky, Italy-Russian Federation-Sweden)

“Apples” (Christos Nikou, Greece-Poland-Slovenia)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre)

“The Automat” (Lisa Hurwitz, U.S.)
Come guardarlo: segui  Facebook.com/THEAUTOMATthemovie per aggiornamenti.

“The Bee Gees: How Can You Mend a Broken Heart” (Frank Marshall, U.S.)

“Charlatan” (Agnieszka Holland, Czech Republic-Ireland-Poland-Slovakia)
Come guardarlo: proiezioni al Transilvania International Film Festival attualmente in svolgimento

“Concrete Cowboy” (Ricky Staub, U.S.)
Come guardarlo: Toronto International Film Festival (10-19 settembre)

“Dear Mr. Brody” (Keith Maitland, U.S.)

“The Duke” (Roger Michell, U.K.)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre), uscita al cinema primavera 2021

“The Father” (Florian Zeller, U.K.-France)

Come guardarlo: Toronto International Film Festival (10-19 settembre)

“Fireball: Visitors From Darker Worlds” (Werner Herzog, Clive Oppenheimer, U.K.-U.S.)
Come guardarlo: Toronto International Film Festival (10-19 settembre), Streaming su Apple+ (data da stabilire)

“Ibrahim” (Samir Guesmi, France)
Come guardarlo: esce in Francia il 9 dicembre

“Mainstream” (Gia Coppola, U.S.)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre)

“Mandibules” (Quentin Dupieux, France)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre), esce in Francia il 2 dicembre

“MLK/FBI” (Sam Pollard, U.S.)
Come guardarlo: Toronto International Film Festival (10-19 settembre)

“The Most Beautiful Boy in the World” (Kristina Lindström, Kristian Petri, Sweden)

“Never Gonna Snow Again” (Małgorzata Szumowska, co-dir. Michał Englert, Poland-Germany)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre)

“Nomadland” (Chloé Zhao, U.S.)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre), Toronto International Film Festival (10-19 settembre), proiezioni al Telluride From Los Angeles Drive-In (11 settembre), New York Film Festival (25 settembre 11 ottobre), esce al cinema nell’autunno 2020

“Notturno” (Gianfranco Rosi, Italy-France-Germany)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre), Toronto International Film Festival (10-19 settembre)

“Pray Away” (Kristine Stolakis, U.S.)

“There Is No Evil” (Mohammad Rasoulof, Germany-Iran)
Come guardarlo: uscita al cinema e in streaming su http://www.KinoMarquee.com entro la fine del 2020

“To the Moon” (Tadhg O’Sullivan, Ireland)
Come guardarlo: Festival di Venezia – Giornate degli autori (2-12 settembre)

”Torn” (Max Lowe, U.S.)

“The Truffle Hunters” (Michael Dweck, Gregory Kershaw, Italy-U.S.-Greece)

“Truman & Tennessee: An Intimate Conversation” (Lisa Immordino Vreeland, U.S.)

“The Way I See It” (Dawn Porter, U.S.)

Fonte: Variety

Telluride 2015: i 10 film da non perdere

Telluride 2015: i 10 film da non perdere

Per quanto sia una realtà minore rispetto a Cannes o a Venezia, il Telluride Film Festival è sempre un contenitore di titoli interessanti. Di seguito vi proponiamo i 10 film da non perdere:

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Molti dei titoli sono già stati visti a Cannes 2015, come Carol o Son of Saul, oppure a Venezia, attualmente in svolgimento, come Beasts of No Nation o Black Mass, o ancora sono in programma per il London Film Festival, previsto dal 7 all’18 ottobre 2015, come Jobs e Sufragette.

Tell Me Lies, la spiegazione del finale

Tell Me Lies, la spiegazione del finale

Il finale di Tell Me Lies si conclude con Stephen (Jackson White) che sciocca Lucy (Grace Van Patten) in due momenti diversi. Basata sul romanzo di Carola Lovering, la prima stagione di Tell Me Lies è ambientata principalmente nel 2007-2008. Si svolge durante il primo anno di Lucy al Baird College di New York, mentre Stephen è al terzo anno. La stagione si conclude con la partecipazione di Lucy e Stephen, che non si vedono da quattro anni, al matrimonio dei loro amici Bree (Catherine Missal) ed Evan (Branden Cook) nel 2015.

Il finale di Tell Me Lies vede Lucy sconvolta dalle conseguenze della lettera che ha scritto e inviato in forma anonima all’amministrazione del Baird College, chiedendo di indagare sulla morte per incidente stradale della sua compagna di stanza Macy (Lily McInery). Lucy e Stephen sono impantanati nella loro relazione tossica, con Lucy che sostiene di “proteggere” Stephen perché era in macchina quando Macy è morta, mentre Stephen tiene per sé la vera verità. Il loro gruppo di amici si sfalda sotto la pressione di tutte le bugie che Lucy e Stephen hanno raccontato.

La verità sulla morte di Macy e su ciò che ha fatto Stephen

Grace Van Patten in Tell Me Lies (2022)
Foto di Josh Stringer/ HULU – © 2022 Hulu

Spiega la morte di Macy

I primi 18 minuti del finale di Tell Me Lies raccontano tutta la verità su Macy e su come è morta. Stephen e Macy si frequentavano dall’estate, ma fingevano di non conoscersi perché Stephen non voleva che la sua ex ragazza Diana (Alicia Crowder) sapesse che frequentava altre ragazze. Macy va a una festa da sola (dopo che Lucy si rifiuta di andarci) e chiama Stephen per unirsi a lei.

Dopo essersi fatto, Stephen decide di essere abbastanza in forma per guidare l’auto di Macy fino al dormitorio. I due entrano in una discussione in cui Macy rimprovera a Stephen le sue bugie e lo accusa di essere una persona cattiva. In quel momento, Stephen distoglie lo sguardo dalla strada, Drew quasi si scontra con loro con la sua auto e Stephen fa schiantare l’auto di Macy contro un albero.

Stephen sta miracolosamente bene ma, in uno spregevole atto di autoconservazione, mette il corpo di Macy sul sedile del guidatore.

L’impatto uccide Macy perché la cintura di sicurezza del lato passeggero non funziona. Stephen sta miracolosamente bene ma, in uno spregevole atto di autoconservazione, mette il corpo di Macy sul sedile del guidatore e si cancella dal suo Blackberry in modo che nessuno possa collegarli. Stephen torna a casa e lascia che Macy venga trovata dalla polizia.

Nessuno sa che Stephen stava guidando l’auto di Macy quando è morta, e Stephen lascia che Drew creda che sia lui il responsabile invece di confessare perché si rifiuta di rovinare la propria vita. È difficile contestare la valutazione di Macy su Stephen prima della sua morte: è una persona cattiva che fa le cose che farebbe una persona cattiva.

Tutte le conseguenze della lettera di Lucy su Drew spiegate

Tell Me Lies (2022)
Foto di Josh Stringer/ HULU – © 2022 Hulu

La bugia di Lucy era una cosa importante

Sulla base di quanto le ha detto Stephen, Lucy crede che Drew sia responsabile della morte di Macy e invia una lettera anonima al Rettore per “proteggere” Stephen. Stephen dice a Drew che suo fratello maggiore Wrigley ha raccontato alla sua ragazza dell’incidente. Stephen capisce subito che è stata Lucy a inviare la lettera, ma resta in disparte mentre la ragazza di Wrigley viene accusata. Wrigley litiga con Drew e cade accidentalmente da un balcone. A causa della bugia di Lucy, Wrigley si infortuna al ginocchio e non farà il quarterback nella squadra di football all’ultimo anno.

La lettera di Lucy non fa altro che mettere a rischio il futuro di Wrigley e rovinare la reputazione di Pippa.

Wrigley accusa Pippa di aver scritto la lettera e si rifiuta di credere che sia stato Stephen a inviarla. Wrigley rompe con Pippa e la squadra di football la incolpa dell’infortunio. Lucy mente a un’altra matricola che lei e Stephen sono stati insieme la notte in cui Macy è morta, sempre per “proteggere” Stephen. La notizia arriva a Diana, che racconta a Stephen della bugia di Lucy, ma lui si arrabbia e scopre che la bugia può essere smentita. Alla fine, Drew non viene sospettato di aver commesso alcun illecito dal Rettore, quindi la lettera di Lucy non fa altro che mettere a rischio il futuro di Wrigley e rovinare la reputazione di Pippa.

Perché Stephen ha davvero lasciato Lucy per Diana

Grace Van Patten and Jackson White in Tell Me Lies (2022)
Foto di Josh Stringer/ HULU – © 2022 Hulu

L’offerta promettente per il suo futuro gli è stata rivolta

Lucy è scioccata e con il cuore spezzato quando Stephen lascia freddamente la festa hawaiana di fine semestre con Diana. Diana “riconquista” Stephen perché lo conosce meglio di chiunque altro. Diana è sicura di sé e ambiziosa, l’opposto di Lucy, e tocca tutte le insicurezze di Stephen che vuole diventare ricco e di successo. Diana propone a Stephen di vivere un’estate a New York, facendo un tirocinio presso lo studio legale del padre e promettendogli che, una volta laureato, otterrà un lavoro ben retribuito, in modo da poter sfuggire alla madre.

Diana descrive Lucy come una persona che non è “impressionante”, non è motivata ad avere successo come Stephen e si aggrappa a lui. Lucy rinuncia al viaggio estivo in India che aveva programmato, per poter restare a casa e stare vicino a Stephen. Diana e Stephen si dicono anche “ti amo” in un modo diverso da come Lucy e Stephen si dicono “ti amo”, anche se non meno possessivo. Stephen vuole liberarsi di Lucy e il ritorno a Diana è comodo e rassicurante e gli farà ottenere l’avanzamento di carriera che desidera.

Lucy ed Evan si sono messi insieme alle spalle di Bree

Cambia il modo in cui il pubblico vede il matrimonio

Evan consola Lucy dopo che Stephen l’ha lasciata per Diana e la mattina dopo si svegliano a letto insieme, anche se Evan esce con Bree. Evan trascorre il semestre disgustato da Stephen e da tutta la loro cerchia di amici, cosa che si scatena alla festa di compleanno di Evan nella casa sul lago nell’episodio 7. All’inizio della stagione 1 di Tell Me Lies , Evan dice anche a Lucy di essere attratto da lei, che è una torcia a cui si aggrappa nonostante esca con Bree. Quindi Evan va a letto con Lucy per ripiego, il che è una macchia sulla sua patina di tentativo di essere un bravo ragazzo.

La seconda stagione diTell Me Lies potrebbe rivelare che la relazione tra Lucy ed Evan non è stata una cosa occasionale.

Sapere che Lucy ed Evan sono andati a letto insieme cambia il modo in cui il pubblico vede la loro dinamica al matrimonio di Bree ed Evan nel 2015. Ora ha senso perché Lucy stranamente prende da parte Bree per ricordarle con una citazione “Sono felice per te”. Anche Evan ha uno strano linguaggio del corpo e comportamento nei confronti di Lucy. È molto probabile che la seconda stagione di Tell Me Lies possa rivelare che la relazione tra Lucy ed Evan non è stata una cosa occasionale e che potrebbe essere continuata anche nel 2015 alle spalle di Bree.

Il fidanzamento a sorpresa di Stephen spiegato

Crea le premesse per la seconda stagione

Il finale della stagione 1 diTell Me Lies ha riservato una grande sorpresa finale: nel 2015, Stephen si è fidanzato con Lydia (Natalee Linez), la migliore amica di Lucy. Lucy non sembra sorpresa ed è estremamente a disagio, quindi non è una sorpresa per lei quanto per il pubblico. Nel finale di Tell Me Lies, Lucy cerca di convincere Stephen ad accettare un lavoro estivo alla reception del country club del padre di Lydia, ma lui rifiuta categoricamente perché sarebbe “pubblicamente umiliante” per lui.

Ma è possibile che accetti comunque il lavoro e conosca così Lydia. In caso contrario, il modo in cui Stephen ha conosciuto Lydia potrebbe essere una trama importante per la seconda stagione di Tell Me Lies, ma con altri sette anni di storia da coprire, ci sono molti modi in cui la tumultuosa relazione tra Stephen e Lucy può continuare prima che lui si fidanzi con Lydia.

Il vero significato del finale di Tell Me Lies

Stephen ha fatto il pieno di benzina a Lucy e nessuno ha avuto un lieto fine

La domanda più grande che la maggior parte delle persone si pone riguardo a Tell Me Lies è se ci siano persone buone in questa serie. Stephen si è rivelato una persona davvero cattiva. Ha accidentalmente ucciso Macy e poi ha fatto credere che fosse colpa di Drew. Lucy era così ossessionata e innamorata di Stephen che ha continuato a fare una cosa cattiva dopo l’altra per proteggerlo, rovinando così la vita di altre persone. Quando tutto si è concluso, Stephen ha fatto fare a Lucy una pessima figura e l’ha lasciata, dimostrando che non gli importava nulla di lei. La seconda stagione di Tell Me Lies debutterà nel 2024.

È stato un momento terribile e, anche se sembrava che Lucy meritasse quello che è successo, la verità è che lei ha fatto tutto per Stephen e lui l’ha usata terribilmente. Semmai, Lucy era dipendente da Stephen e, per mantenere questa dipendenza, continuava a fare cose peggiori per aiutarlo. Nel frattempo, lui l’ha fatta sentire male con se stessa e alla fine si è ritrovata distrutta e sola. Mentre nel finale di stagione sembrava che Stephen fosse partito per avere una vita migliore, il flash forward ha mostrato che non avrebbe funzionato così bene per lui.

Quando la seconda stagione di Tell Me Lies ha debuttato nel settembre 2024, lo show dovrebbe rivelare di più sulla vita al college e su come Lucy affronta la sua crescita nell’età adulta. Tuttavia, con tutte le bugie che ha detto per tenersi stretta l’unica persona che amava di più, ha molto da farsi perdonare, se non da se stessa. Sa di aver ferito molte persone e ora deve convivere con questo. Sebbene Stephen non sembri preoccuparsi dei sentimenti di nessuno, è Lucy la protagonista della storia, ed è lei la persona che ha ferito di più.

Tell Me Lies – stagione 2: le prime foto ritraggono Lucy in un’altra storia d’amore

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Sono passati due anni da quando la prima stagione di Tell Me Lies è stata trasmessa su Hulu, con un legame problematico e discontinuo tra Lucy (Grace Van Patten) e Stephen (Jackson White). La serie, prodotta esecutivamente da Emma Roberts, è basata sull’omonimo romanzo di Carole Lovering e segue la loro relazione nell’arco di otto anni, da quando si incontrano al Baird College a quando si riuniscono alla festa di matrimonio dei loro amici comuni.

People Magazine ha condiviso uno sguardo esclusivo su ciò che è in serbo per i personaggi principali nella seconda stagione, di prossima uscita, che introduce un nuovo interesse amoroso per Lucy.

Secondo la showrunner della serie, Meaghan Oppenheimer, la prossima stagione sarà “più una storia di guerra che una storia d’amore”, poiché il personaggio di Van Patten è assetato di vendetta dopo il finale sconvolgente della prima stagione. Uno dei modi in cui la Van Patten farà saltare i nervi a Stephen è quello di intraprendere una nuova relazione con Leo, che sarà interpretato da Thomas Doherty, ex allievo del reboot di Gossip Girl.

Il personaggio fungerà da “rivale in amore” per Stephen, avendo lo stesso atteggiamento intenso del protagonista maschile tossico ma esternando i suoi sentimenti in modo completamente diverso. Oppenheimer ha inoltre rivelato a People che Leo farà tornare il sorriso a Lucy dopo la sua dolorosa rottura.

“Non abbiamo mai visto Lucy ridere molto con un ragazzo, e volevamo davvero che questo lato di lei venisse fuori, perché dimentichiamo che questo personaggio ha solo 19 anni ed è stato in un posto così tossico che non è stata davvero in grado di essere giocosa e di essere una diciannovenne e di essere sciocca e ridere. E quest’anno vedremo sicuramente di più questo lato di Lucy”.

La seconda stagione di Tell Me Lies si concentrerà maggiormente su altri personaggi, oltre a Lucy e Stephen

Sebbene la prima stagione fosse incentrata sul complicato legame tra Lucy e Stephen, la seconda permetterà ai loro amici del college di avere più tempo sullo schermo. Le prime immagini emerse mostrano la cerchia ristretta dei protagonisti, che cercano di risolvere le questioni in sospeso. Ad esempio, Bree (Catherine Missal) è ancora all’oscuro del rapporto di una notte tra Evan (Branden Cook) e Lucy nel finale della prima stagione, che verrà probabilmente affrontato nei prossimi episodi.

Stephen ha anche riallacciato il rapporto con la sua ex fidanzata Diana (Alicia Crowder), che probabilmente verrà approfondito nella seconda stagione. Un altro personaggio che avrà una presenza importante questa volta è Oliver, un professore universitario appena nominato interpretato da Tom Ellis, che si aggiungerà alle dinamiche difficili degli studenti al centro della storia. La seconda stagione di Tell Me Lies debutterà su Hulu il 4 settembre 2024. In Italia la serie arriverà su Disney+.

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Tell Me Lies – Stagione 2: Drew è morto? Che fine ha fatto il fratello di Wrigley?

La seconda stagione di Tell Me Lies è ricca di rivelazioni scioccanti, prima fra tutte la tragica morte di Drew (Benjamin Wadsworth). Drew è il fratello minore di Wrigley, che ha accidentalmente fatto uscire di strada la defunta Macy, che è finita contro un albero ed è morta. Sentendosi responsabile della morte di Macy, Drew lotta con la sua salute mentale e cade in un ciclo autodistruttivo che lo porta alla morte prematura, un evento che scuote i protagonisti di Tell Me Lies. Poco prima della sua morte, Lucy scrive una lettera anonima che lo coinvolge nella morte di Macy e lo costringe a lasciare il campus.

La morte di Drew è accennata all’inizio della prima stagione di Tell Me Lies, quando la linea temporale inizia nel 2015 al matrimonio di Evan e Bree, dove Wrigley è sotto l’effetto di cocaina e sta lottando per affrontare il giorno dopo il compleanno del suo defunto fratello. La sua morte viene poi confermata nella seconda stagione di Tell Me Lies, quando, dopo una notte di festeggiamenti con Wrigley, Drew muore sul suo divano per un’overdose accidentale.

LEGGI ANCHE: Tell Me Lies, la spiegazione del finale

Tell Me Lies Drew
Benjamin Wadsworth in Tell Me Lies © 2022 Hulu

La seconda stagione di Tell Me Lies ha sempre lasciato intendere un destino tragico per Drew

Drew è assente per gran parte della seconda stagione di Tell Me Lies, evitando le chiamate del fratello, e non è presente nella timeline del 2015. Lo show analizza gli intrecci e le conseguenze della relazione tossica tra Stephen e Lucy al college e di come una serie di segreti distrugga un’intera cerchia di amici nel corso di otto anni. Drew si trova spesso ai margini del dramma del gruppo, ma involontariamente ne è anche il catalizzatore. Alla fine si scopre che l’assenza di Drew al matrimonio di Bree ed Evan è dovuta alla sua morte avvenuta diversi anni prima.

Quando la coinquilina di Lucy, Macy, la invita a una festa e lei rifiuta, ci va da sola e muore in un incidente di guida in stato di ebbrezza sulla strada di casa. Tuttavia, man mano che la serie procede, i segreti che circondano questa notte fatale continuano a svelarsi. Drew, che ha sbandato con l’auto fuori strada, continua a isolarsi dagli amici e dal fratello nel suo dolore per la situazione. Alla fine si scopre che Stephen era in macchina con Macy e sostiene che Drew sia stato in realtà responsabile della morte di Macy, dandogli il sopravvento in tutta la situazione.

Un altro accenno alla morte di Drew nella stagione 1 si ha all’episodio 8, quando Wrigley dice a Pippa che “non lo riconosce più” durante la festa per la sua promozione a capitano di football. Drew continua a comportarsi in modo ritirato e riservato, non volendo infangare la sua famiglia con un segreto che lo sta divorando. Quando finalmente si riunisce con il fratello Wrigley per una serata di festa per fare ammenda, va in overdose con i suoi antidolorifici, senza sapere che le pillole hanno un rilascio prolungato. La precedente frase di Wrigley lasciava presagire il destino di Drew, che sarebbe morto nel tentativo di alleviare il dolore.

Tell Me Lies (2022)
Foto di Josh Stringer/ HULU – © 2022 Hulu

Cosa significherebbe la morte di Drew per Wrigley in Tell Me Lies

La linea temporale del 2015, che colloca la banda sei anni dopo il diploma, rivela lentamente i postumi degli eventi principali degli anni trascorsi al Baird College dal 2007 al 2009. Il futuro di Wrigley rimane poco chiaro, poiché il matrimonio di Evan e Bree si concentra su una serie di altre scioccanti rivelazioni invece che sul destino di Wrigley. Si scopre che Evan ha tradito Bree con Lucy e che Stephen è ora fidanzato con Lydia Montgomery, amica d’infanzia di Lucy. Nel frattempo, Pippa e Diana hanno una relazione sentimentale. Lo stato di tossicodipendenza di Wrigley indica chiaramente che si sente incredibilmente in colpa per la morte del fratello.

Anche se la terza stagione di Tell Me Lies potrebbe rivelare di più sul futuro di Wrigley, è chiaro che è ancora tormentato dalla morte di Macy e dal suo inestricabile legame con la morte del fratello Drew. Wrigley stava lottando per trovare un equilibrio tra il football e il suo disturbo dell’apprendimento e gli spettatori non possono che chiedersi se alla fine abbia lasciato Baird per piangere la morte del fratello. Mentre Wrigley è evidentemente ancora in contatto con Evan e Bree, potrebbe non esserlo con Stephen, che spesso complottava contro i fratelli.

La terza stagione di Tell Me Lies ha dunque il potenziale per esplorare gli effetti a lungo termine del lutto familiare dal punto di vista maschile, dopo aver precedentemente descritto il complicato dolore di Lucy per la perdita del padre. La vita di Wrigley è stata profondamente segnata dai segreti dell’incidente e la serie ha diverse possibilità di orientarsi nel determinare il futuro di Wrigley.

Telethon: Un corto per la ricerca sulle malattie genetiche rare

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TelethonSi chiama Giulia Canella la giovane vincitrice del concorso artistico “Un corto per Telethon” promosso dalla Fondazione Telethon, da oltre 20 anni impegnata a finanziare e sviluppare la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare, per la prima volta in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e con BNL Gruppo BNP Paribas, da circa 80 anni banca di riferimento del cinema.
Giulia Canella, classe 1989 è originaria di Mirano (Venezia), oggi frequenta il Corso di regia e produzione per il cinema d’impresa presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano, dopo essersi laureata in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Grazie al concorso Telethon avrà la possibilità di curare e firmare la regia di un cortometraggio documentario, sotto la supervisione di un regista professionista, che sarà trasmesso per la prima volta nel corso della 25esima edizione della maratona televisiva Telethon in onda sulle reti Rai dal 7 al 14 dicembre prossimo.

Il bando di concorso “Un corto per Telethon” era rivolto a tutti gli allievi della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia delle sedi di Roma (secondo e terzo anno), L’Aquila (secondo e terzo anno), Milano (primo anno) e Palermo (terzo anno) e prevedeva che i partecipanti presentassero una proposta creativa per un cortometraggio che doveva avere come soggetto la storia di Giuseppe, un bimbo di 5 anni affetto da una rara malattia genetica invalidante, l’emiplegia alternante.

La proposta della vincitrice è basata sulla commistione tra immagini reali e animazione grafica bidimensionale. Giulia Canella ha immaginato il piccolo Giuseppe nelle vesti di un supereroe: quando il bambino rimane bloccato a causa della sua malattia un piccolo lui in versione cartone animato, vestito da supereroe, può vivere la vita al posto suo.  “Giuseppe supereroe – spiega Giulia nel suo progetto – segue il vero Giuseppe in tutto quello che fa: è un sostegno, una guida, qualcosa che lo rassicura, lo aiuta a non pensare alla malattia e allo stesso tempo è un simbolo del suo coraggio nel vivere le proprie emozioni”.

Ad assegnare il premio una giuria composta da un rappresentante della Fondazione Telethon; uno di BNL Gruppo BNP Paribas; dall’autore RAI Furio Andreotti; da Marco Danieli, docente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e dalla community di welovecinema.it, lo spazio web e social di BNL dedicato a “chi il cinema lo fa, lo ama, lo racconta”, che vanta ad oggi oltre 90mila fan su Facebook e 30mila follower su Twitter. Sulla pagina Facebook di WeLoveCinema sono state caricate e votate le idee creative con i video-selfie di presentazione delle proposte dei concorrenti.

È possibile vedere la presentazione della vincitrice Giulia Canella al link http://vimeo.com/109177873
Per informazioni www.telethon.it

Tekken: recensione del film di Dwight H. Little

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Tekken: recensione del film di Dwight H. Little

Dopo i tanti franchise digitali portati sul grande schermo con scarso successo (vedi Super Mario, Street Fighter), ora a è toccato a Dwight H. Little portare al cinema Tekken, uno dei picchiaduro più amati dai videogiocatori. Le vicende sono ambientate nel 2036, in un mondo devastato dalla guerra nucleare dove la popolazione, ridotta in povertà, è dominata dalle multinazionali: tra queste spicca la Tekken, la più potente delle corporazioni, che ogni anno bandisce il torneo dell’Iron First, dove, a fronte di una cospicua somma di denaro, esperti di arti marziali si affrontano per giungere alla vittoria finale.

A scalare le vette della gloria ci prova Jin Kazama (Jon Foo), che in realtà partecipa al torneo con uno scopo preciso: vendicarsi di Heihachi Mishima, responsabile della recente morte di sua madre, Jun Kazama (Tamlyn Tomita). Nel film compaiono altri personaggi ben noti agli amanti dalla saga: Bryan Fury (Gary Daniels), Eddie Gordon (Lateef Crowder), Christie Monteiro (Kelly Overton), Steve Fox (Luke Goss), Kazuya Mishima (Ian Anthony Dale) e suo padre Heihachi Mishima(Cary-Hiroyuki Tagawa) le sorelle Williams (Candice Hillebrand e Marian Zapico), nonché il mitico Yoshimitsu (Gary Ray Stearns ).

Sfortunatamente l’ansia di vedere i propri beniamini in carne e ossa cede subito il posto alla  disarmante delusione nel vedere come i caratteri originali dei personaggi siano stati stravolti, se non del tutto annullati: Nina e Anna Williams, vere e proprie femmes fatale nel videogioco, costituiscono delle mere comparse voyeristiche senza alcuna abilità tecnica al servizio di Kazuya (cosa impossibile nell’originale), mentre Christie Monteiro appare più impegnata a sfoderare le arti seduttive su Jin anziché quelle marziali. Gli altri guerrieri non se la cavano meglio, penalizzati da interpretazioni anonime e senza alcun sprazzo di carisma. Heihachi Mishima, pilastro della serie, rappresenta il personaggio meno riuscito, a partire dalla fragile personalità fino al ridicolo make-up.

La pellicola fallisce in pieno anche nel lato action: i combattimenti sono privi di adrenalina a causa delle scarse capacità tecniche dei lottatori, e il lavoro degli stuntman sembra sia stato del tutto inutile. L’eccezione resta Jon Foo, un vero praticante di arti marziali che appare l’unico personaggio degno di nota, sia a livello interpretativo che di make up, ma che non regge da solo il peso di una produzione fallimentare.

Certo, ci sarebbero alcuni alibi che giustificherebbero l’infima qualità della pellicola (il budget esiguo, volti sconosciuti e un regista proveniente dalla televisione), ma vedere un brand così importante strapazzato in questo modo non può non avere un effetto devastante.

Tek: il trailer del primo cyberpunk western italiano

Tek: il trailer del primo cyberpunk western italiano

Ecco il trailer di Tek, primo cyberpunk western italiano, diretto dal regista italoamericano David Cinnella e prodotto da Voce Spettacolo.

La storia di Tek

Non c’è dubbio: il cinema western continua ad esercitare un certo fascino e Tek non è da meno. Lo spettatore è pronto ad immergersi nel cuore della Basilicata. Le lande lucane desolate chiariscono lo spirito narrativo della pellicola: Tek si aggira in solitario; un cowboy dal passato oscuro cerca vendetta in un futuro distopico di un mondo in rovina. Un plauso al cast interamente lucano: Walter Nicoletti, Nando Irene, Giuseppe Ranoia, Mariangela Caruso, Cosimo Frascella, Silvia Colucci, Giulia Gravela, Brunella Lamacchia e Gabriele Grano.

La fotografia è di Andrea Bianchi, la scenografia e i costumi sono curati da Brunella Lamacchia e Laura Zaccheo. Le colonne sonore sono composte dal M° Vito Soranno, docente del Conservatorio E. Duni di Matera. Ai microfoni Davide Sergio e Giuseppe Donvito. L’intera fase di produzione è affidata a Walter Nicoletti, David Cinnella, Vito Nicoletti e Michele Valente. In post produzione il montaggio è affidato a David Cinnella, il suono al sound designer Daniele Valente. Alla sezione matte painting Mario Pace, attualmente residente a Los Angeles. La sezione effetti speciali, infine, è affidata alla maestria di Giulio De Lorenzo.

Il Trailer – dichiara Walter Nicoletti – rappresenta il nostro regalo di Natale nei confronti di tutti coloro i quali seguono con entusiasmo questo progetto sin dagli esordi. Dalla stampa nazionale ed internazionale agli sponsor, dagli amici ai parenti. Senza il loro supporto, non saremmo mai potuti arrivare ad oggi. Un progetto inseguito a lungo e finalmente centrato. C’è un regista solido, ci sono temi interessanti che risultano particolarmente attuali. Ci sono, insomma, tutte le basi per tirare fuori qualcosa di buono, se non di veramente grosso. La Première sarà a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019. Abbiamo scelto il mese di Aprile, nel pieno delle festività pasquali”.

Il regita di Tek

“È trascorso esattamente un anno – dichiara David Cinnelladal giorno in cui è stato avviato questo progetto filmico innovativo sia sul piano narrativo che registico. Nei prossimi mesi saremo impegnati per la realizzazione degli effetti speciali, punto di forza di questa nuova tipologia di racconto. TEK è un immaginario visivo che omaggia i classici spaghetti western, con l’aggiunta di fantascienza. Il cast funziona, dà sostanza a un gruppo di personaggi cui è facile affezionarsiLe locations della Basilicata saranno ancora una volta protagoniste indiscusse della settima arte.”

Fonte: TekMovie

Tehran: il trailer della seconda stagione della serie Apple TV+

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Tehran: il trailer della seconda stagione della serie Apple TV+

Apple TV+ ha rilasciato il teaser trailer della seconda stagione del thriller di spionaggio internazionale e vincitore dell’International Emmy Award, “Tehran. La nuova stagione vede come protagonisti la plurinominata all’Oscar® e vincitrice dell’Emmy Glenn Close e Niv Sultan, che torna nei panni dell’agente del Mossad Tamar Rabinyan, oltre a Shaun Toub e Shervin Alenabi, Arash Marandi e Shila Ommi. La serie, composta da otto episodi, debutterà il 6 maggio su Apple TV+ con i primi due episodi, seguiti da nuove puntate settimanali ogni venerdì, fino al 17 giugno.

Tehran vede Niv Sultan nei panni di Tamar, un hacker-agente del Mossad che si infiltra a Teheran con una falsa identità per aiutare a distruggere il reattore nucleare iraniano. Ma, quando la sua missione fallisce, Tamar deve pianificare un’operazione che metterà in pericolo tutti coloro a lei cari.

La serie è ideata da Moshe Zonder, Dana Eden e Maor Kohn, e diretta da Daniel Syrkin. Omri Shenhar è la scrittrice insieme a Zonder. Syrkin e Shenhar sono anche co-creatori. I produttori esecutivi sono Dana Eden e Shula Spiegel per Donna e Shula Productions, Alon Aranya per Paper Plane Productions, Julien Leroux per Paper Entertainment, Peter Emerson per Cineflix Studios e Moshe Zonder, Omri Shenhar, Daniel Syrkin ed Eldad Koblenz per Kan 11. “Tehran è distribuito a livello internazionale da Cineflix Rights. La prima stagione completa di Tehran è ora disponibile in streaming su Apple TV+.

Tehran: annunciata la terza stagione, Hugh Laurie nel cast

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Tehran: annunciata la terza stagione, Hugh Laurie nel cast

Apple TV+ ha annunciato oggi che Tehran, il thriller di spionaggio vincitore di un International Emmy Award, è stato rinnovato per una terza stagione e che il pluricandidato agli Emmy Hugh Laurie (“Dr. House – Medical Division“, “The Night Manager“, “Roadkill”) si unirà al cast. Creata da Moshe Zonder, Dana Eden e Maor Kohn e diretta da Daniel Syrkin, la nuova stagione di “Tehran” è attualmente in produzione.

Dopo il suo debutto mondiale su Apple TV+ la scorsa estate, la seconda stagione di Tehran – che ha visto anche la partecipazione di Glenn Close – è stata definita come “avvincente”, “emozionante”, “uno degli show israeliani più ricchi di suspense mai realizzati”. Il cast della terza stagione della serie si arricchirà grazie all’ingresso di Hugh Laurie nel ruolo di Eric Peterson, un ispettore nucleare sudafricano; Laurie affiancherà Niv Sultan, che tornerà a vestire i panni dell’agente del Mossad Tamar Rabinyan, insieme ai protagonisti delle stagioni precedenti, Shaun Toub e Shila Ommi, e alle nuove aggiunte Sasson Gabai, Bahar Pars e Phoenix Raei.

Tehran segue le vicende di Tamar (Niv Sultan), un’agente hacker del Mossad che si infiltra a Tehran sotto falsa identità. Dopo aver commesso un errore che l’ha portata a perdere i suoi più stretti alleati alla fine della seconda stagione, nella terza ritroviamo Tamar in cerca di un modo per reinventarsi e riconquistare il sostegno del Mossad, se vuole sopravvivere. La prima e la seconda stagione di “Tehran” sono ora disponibili in streaming su Apple TV+.

Tehran è creata da Moshe Zonder, Dana Eden e Maor Kohn e diretta da Daniel Syrkin, che ne è anche co-creatore. I produttori esecutivi sono Eden e Shula Spiegel per Donna and Shula Productions, Alon Aranya per Paper Plane Productions, Julien Leroux per Paper Entertainment, Peter Emerson per Cineflix Studios, Tony Saint, Daniel Syrkin, Moshe Zonder, Dari Shai Slutzky e Tal Fraifeld per Kan.

La terza stagione della serie si unirà alla crescente offerta di Apple Original creati da pluripremiati storyteller, tra cui la terza stagione della serie comedy bilingue “Acapulco“; “Slow Horses“, il thriller di spionaggio internazionale acclamato dalla critica con il premio Oscar Gary Oldman; “Pachinko – La moglie coreana“, la serie drammatica basata sull’omonimo romanzo, vincitrice dell’AFI Award, scritta e prodotta da Soo Hugh; “Echo 3“, l’action-thriller ambientato tra il Sud America e gli Stati Uniti scritto dal produttore e scrittore premio Oscar Mark Boal; nuove storie del pluripremiato regista, scrittore, produttore, direttore della fotografia e montatore Alfonso Cuarón, che attualmente ha un accordo complessivo per lo sviluppo di progetti televisivi in esclusiva per Apple TV+ attraverso la sua casa di produzione Esperanto Filmoj; “Masters of the Air“, una nuova serie dramedy limitata di Apple Studios, prodotta dalla Amblin Television di Steven Spielberg e dalla Playtone di Tom Hanks e Gary Goetzman, e tanto altro ancora.

Tehran 2: trailer della seconda stagione su Apple TV+

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Tehran 2: trailer della seconda stagione su Apple TV+

Apple ha rilasciato il trailer della seconda stagione di Tehran, il thriller di spionaggio internazionale e vincitore dell’International Emmy Award, Tehran, che uscirà su AppleTV+ il 6 maggio, con i primi due degli otto episodi totali, seguiti da un nuovo settimanale, ogni venerdì, fino al 17 giugno.

Tehran 2 vede Niv Sultan nei panni di Tamar, un hacker-agente del Mossad che si infiltra a Teheran con una falsa identità per aiutare a distruggere il reattore nucleare iraniano. Ma, quando la sua missione fallisce, Tamar deve pianificare un’operazione che metterà in pericolo tutti quelli a lei cari. La due volte vincitrice dell’Emmy e candidata all’Oscar Glenn Close si unisce al cast della seconda stagione, con il ritorno di Shaun Toub, Shervin Alenabi, Arash Marandi e Shila Ommi.

La serie Tehran è creata da Moshe Zonder, Dana Eden e Maor Kohn e diretta da Daniel Syrkin. Omri Shenhar è la scrittrice insieme a Zonder. Syrkin e Shenhar sono anche co-creatori. I produttori esecutivi sono Dana Eden e Shula Spiegel per Donna e Shula Productions, Alon Aranya per Paper Plane Productions, Julien Leroux per Paper Entertainment, Peter Emerson per Cineflix Studios, Eldad Koblenz per Kan 11 e Moshe Zonder, Omri Shenhar, Daniel Syrkin e Dari Shai Slutzky. “Tehran” è distribuito a livello internazionale da Cineflix Rights. La prima stagione completa di “Tehran” è disponibile in streaming su Apple TV+.

Teheran – Serie Tv: trama, cast, trailer e streaming

Teheran – Serie Tv: trama, cast, trailer e streaming

A volte erroneamente pensiamo che alcuni paesi siano migliori di altri nello sviluppo di serie tv di successo. Gli Stati Uniti, per esempio, da anni detengono il primato delle serie action, spy, crime ma adesso tutto sta cambiando. Non è più solo l’America a sfornare prodotti televisivi interessanti. Uno dei titoli che sta spopolando al momento è infatti quello di Teheran, nuova serie di spionaggio prodotta in Israele.

Creata da Moshe Zonder e Omri Shenhar per il network israeliano Kan 11, la serie, diretta da Daniel Syrkin, ha come protagonista un’agente segreto del Mossad e racconta del conflitto tra Israele e Iran da un inedito punto di vista. Da più di dieci anni, infatti, in Medio Oriente c’è una guerra in atto di cui si sente spesso parlare ma di cui non si conosce bene l’origine.

Il conflitto tra Israele e Iran, che va avanti già da molto tempo, negli ultimi anni è degenerato anche a causa degli accordi sul nucleare fatti con gli Stati Uniti. Durante l’amministrazione Obama, USA e Iran nel 2015 hanno firmato un patto anti proliferazione degli armamenti nucleari. Questo ha permesso agli USA di dare un taglio agli equipaggiamenti dell’Iran che però ha cominciato la sua politica espansionista aggressiva in tutto il Medio Oriente. E Israele, preoccupato per l’avanzamento delle truppe iraniane, ha cominciato a rispondere al fuoco nemico. [fonte: Panorama]

In questo clima di assoluto caos, prende vita la serie Teheran che segue le vicende di una spia dei servizi segreti israeliani a cui è affidata un’importante missione…

Teheran serie tv episodi e trama

La protagonista della serie è Tamar Rabinyan (Niv Sultan), una giovane donna ebrea, nata in Iran ma cresciuta in Israele, arruolata dal Mossad, i servizi segreti israeliani, come hacker. Grazie alla sua capacità di infiltrarsi in qualunque sistema operativo, Tamar viene inviata in missione segreta nella capitale iraniana con l’obbiettivo di disarmare uno dei reattori nucleari. Nello specifico, la sua missione è quella di neutralizzare la difesa aerea dell’Iran, cosi da permettere agli aerei da guerra israeliani di bombardare gli impianti nucleari nemici, fermando la loro corsa agli armamenti.

La missione di Tamar è molto pericolosa poiché, a causa delle tensioni tra i due paesi, i controlli sono sempre più serrati. Il governo iraniano è in allerta costante e i servizi segreti sono sempre alla ricerca di spie nemiche. Tamar arriva quindi a Teheran, assumendo l’identità di Zhila Gorbanifar, un’impiegata musulmana della compagnia elettrica locale. Grazie alla sua posizione, l’agente del Mossad riesce a collegarsi alla rete di computer della società per manomettere così il flusso di energia elettrica.

Tamar tenta quindi di bloccare tutti i generatori di corrente della città e di manomettere il sistema elettrico che alimenta i radar iraniani. Questo dovrebbe facilitare l’attacco israeliano. Purtroppo però, proprio nel momento più delicato e decisivo della missione, il capo di Tamar la aggredisce e tenta di violentarla. La ragazza si difende con le unghie e con i denti e uccide l’uomo.

Avendo fallito nella sua missione e ucciso un uomo a mani nude, Tamar è costretta a fuggire e a nascondersi. Durante la sua fuga riscopre così i luoghi della sua infanzia e le sue radici iraniane ed entra in contatto con alcuni attivisti democratici. Nel frattempo però Faraz Kamali (Shaun Toub), capo dei Guardiani della rivoluzione, ovvero le milizie iraniane, è sulle sue tracce.

Teheran serie tv recensione e polemiche

Nel panorama televisivo internazionale, Teheran è senza dubbio uno dei prodotti più audaci e rivoluzionari degli ultimi anni. La serie sfida i signori della guerra e della politica e fornisce al pubblico una nuova visione del conflitto tra Israele e Iran.

Pur essendo solo serie tv, Teheran è riuscita a bucare lo schermo e a compromettere ancora più profondamente i rapporti tra i due paesi. La serie, infatti, è stata creata in Israele e dipinge l’Iran come un paese che approfitta della situazione per i propri interessi personali. Inoltre, la protagonista è di fatto una donna nata in Iran ma cresciuta in Israele e che difende il suo paese adottivo lavorando per il Mossad.

A causa quindi di conflitti ideologici, religiosi e politici, in Iran la serie è stata censurata e definita dai media iraniani come un vero affronto. Nonostante l’atteggiamento di totale chiusura dell’Iran, la serie ha ottenuto il rispetto e l’approvazione del pubblico e della critica internazionale. L’attore Navid Negahban – che nella serie interpreta il contatto iraniano del Mossad – ha dichiarato:

“In persiano esiste un proverbio che dice che si possono chiudere le vie di una città, ma non si può chiudere la bocca ad una persona ”.

Anche per il regista Daniel Syrkin, la serie segna un punto di svolta sia per le produzioni israeliane.

“Tehran è forse la produzione più ambiziosa che il cinema israeliano abbia mai visto […] Vedere un attore musulmano che recita la parte del traditore della patria impegnato ad aiutare il Mossad, e un attore ebreo che recita invece la parte dell’agente iraniano che vede nell’esistenza dello Stato d’Israele il male assoluto, è di per sé una conquista” [fonte: BET Magazine Mosaico]

Teheran serie tv streaming

Per il momento la serie Teheran è disponibile in streaming solo ed esclusivamente sulla piattaforma a pagamento di Apple TV+. I primi 5 episodi, degli 8 totali, sono già disponibili per lo streaming mentre le restanti 3 puntate andranno in onda ogni venerdì.

Vi lasciamo ora all’entusiasmante trailer di Teheran. Enjoy!

 

Fonte: Wiki, IMDB, Panorama, BET Magazine Mosaico

Teenage Mutant Ninja Turtles: uno sneak peek del trailer

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In attesa che il trailer ufficiale del nuovo Teenage Mutant Ninja Turtles venga svelato nella sua completezza, dopo avervi incuriosito attraverso la pubblicazione della sinossi ufficiale ed alcune immagini estrapolate dal video in questione, è giunto il momento di proporvi un breve sneak peek che ci mostrerà le tartarughe in movimento.

https://www.youtube.com/watch?v=hIC6NFFksyc

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Questa la sinossi ufficiale:

tartarughe-ninja-1“La città ha bisogno di eroi. L’oscurità si è stabilita sopra New York da quando Shredder e il suo clan hanno in pugno tutte le cariche della città, dai politici alla polizia. Il futuro è triste fino a quando quattro improbabili fratelli salgono dalle fognature della metropoli e scoprono il loro destino come tartarughe ninja. Le tartarughe dovranno lavorare sodo con la reporter April e il suo cameramen Vern Fenwick per salvare la città e svelare il diaboico pioano di Shredder.”

Il film Le Tartarughe Ninja è diretto da Jonathan Liebesman e prodotto da Michael Bay. Vede nel suo cast Megan Fox (April O’Neil), Alan Ritchson (Raffaello), Noel Fisher (Michelangelo), Jeremy Howard (Donatello), Pete Ploszek (Leonardo), William Fichtner (Shredder) e Danny Woodburn (Maestro Splinter). Il film arriverà nelle sale USA dal 6 giugno del 2014.

Fonte: Comic Book Movie

Teenage Mutant Ninja Turtles: trailer ufficiale

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Teenage Mutant Ninja Turtles: trailer ufficiale

Neppure il tempo di proporvi il recente sneak peek che con una rapidità disarmante Teenage Mutant Ninja Turtles, pellicola che segnerà il ritorno al cinema delle tartarughe più famose di sempre, si svelato attraverso il primo trailer ufficiale del film.

Qui di seguito vi proponiamo il trailer in questione:

[iframe width=”640″ height=”360″ src=”//www.youtube.com/embed/nCjsWpM9zFU?rel=0″ frameborder=”0″ allowfullscreen][/iframe]

Questa la sinossi ufficiale:

Teenage Mutant Ninja Turtles-film“La città ha bisogno di eroi. L’oscurità si è stabilita sopra New York da quando Shredder e il suo clan hanno in pugno tutte le cariche della città, dai politici alla polizia. Il futuro è triste fino a quando quattro improbabili fratelli salgono dalle fognature della metropoli e scoprono il loro destino come tartarughe ninja. Le tartarughe dovranno lavorare sodo con la reporter April e il suo cameramen Vern Fenwick per salvare la città e svelare il diaboico pioano di Shredder.”

Il film Teenage Mutant Ninja Turtles è diretto da Jonathan Liebesman e prodotto da Michael Bay. Vede nel suo cast Megan Fox (April O’Neil), Alan Ritchson (Raffaello), Noel Fisher (Michelangelo), Jeremy Howard (Donatello), Pete Ploszek (Leonardo), William Fichtner (Shredder) e Danny Woodburn (Maestro Splinter). Il film arriverà nelle sale USA dal 6 giugno del 2014.

Teenage Mutant Ninja Turtles

Fonte: Comic Book Movie

Teenage Mutant Ninja Turtles: Trailer con Captain America The Winter Soldier

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Teenage Mutant Ninja Turtles-Megan-FoxArriva un’ottima notizia per i fan che aspettano con ansia di vedere le prime immagini del film Teenage Mutant Ninja Turtles. Infatti, il primo atteso trailer del nuovo adattamento prodotto da Michael Bay arriverà con Captain America The Winter Soldier.

Leggi anche: Teenage Mutant Ninja Turtles: le action figure dal Toy Fair 2014

Quindi online il trailer potrebbe arrivare anche prima del 4 Aprile. La notizia arriva dal produttore del film  Galen Walker, dal suo profilo Facebook:

“Ok- Cool Beans folks! the new “Ninja Turtles” Teaser will make it’s debut in front of the New Captain America Film- April 4th. We are ready and prepared for lift off! Been a long haul.”

Leggi anche: Le Tartarughe Ninja William Fichtner parla di Shredder

Le Tartarughe Ninja: ecco le foto del covo

Tartarughe Ninja video di macerie e detriti sul set di New York

Il film Le Tartarughe Ninja è diretto da Jonathan Liebesman e prodotto da Michael Bay. Vede nel suo cast Megan Fox (April O’Neil), Alan Ritchson (Raffaello), Noel Fisher (Michelangelo), Jeremy Howard (Donatello), Pete Ploszek (Leonardo), William Fichtner (Shredder) e Danny Woodburn (Maestro Splinter). Il film arriverà nelle sale USA dal 6 giugno del 2014.

Qui la gallery con le prime foto dal set del film:

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Teenage Mutant Ninja Turtles: primo sguardo a Shredder!

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A sorpresa possiamo dare una prima occhiata al look che avrà il villain  Shredder  nell’atteso film  Teenage Mutant Ninja Turtles prodotto da Michael Bay. Come tutti voi saprete il cattivo è interpretato nel film da William Fichtner.

Leggi anche: Teenage Mutant Ninja Turtles nuovi dettagli sul design delle tartarughe

Teenage Mutant Ninja Turtles

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Le Tartarughe Ninja: ecco le foto del covo

Tartarughe Ninja video di macerie e detriti sul set di New York

Il film Le Tartarughe Ninja è diretto da Jonathan Liebesman e prodotto da Michael Bay. Vede nel suo cast Megan Fox (April O’Neil), Alan Ritchson (Raffaello), Noel Fisher (Michelangelo), Jeremy Howard (Donatello), Pete Ploszek (Leonardo), William Fichtner (Shredder) e Danny Woodburn (Maestro Splinter). Il film arriverà nelle sale USA dal 6 giugno del 2014.

Qui la gallery con le prime foto dal set del film:

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Fonte: CBM

Teenage Mutant Ninja Turtles: parla lo sceneggiatore Andre Nemec

Teenage Mutant Ninja Turtles: parla lo sceneggiatore Andre Nemec

Teenage Mutant Ninja Turtles

Dopo aver rilasciato il trailer ufficiale del nuovo film Teenage Mutant Ninja Turtles, è stato recentemente intervistato lo sceneggiatore del film Andre Nemec. Qui di seguito l’intera intervista. Scopriamo che cosa ha rivelato!

Leggi anche: Teenage Mutant Ninja Turltse: trailer ufficiale

Q: Quanto potevi definirti fan prima di lavorare come sceneggiatore su questo progetto? 
A:
 Ero un fan, ma non un super fan . Conoscevo molto bene i cartoni animati e i film. Non ho avuto le lenzuola. Non ho avuto i secchi pranzo. Ho avuto un vicino che aveva il Turtle VanTurtles Forever ha fatto un ottimo lavoro nel saper prendere l’utente attraverso tutte le diverse iterazioni e sia come sono stati disegnati, che come sono stati resi

Q: Ci sono altri personaggi oltre le Tartarughe nel film dei quali i fan di giocattoli saranno entusiasti?
N: Forse! Forse, sì!

Q: Krang e Dimension X sembrano gli elementi più adatti a un sequel.
Nemec: Dimension X comporta molto lavoro e c’è un sacco da scoprie. Ma sì, abbiamo dovuto creare le nostre versioni di ciò che queste tartarughe sono, non solo per noi, per il nostro giudizio.

Q: Qual è stata la “fonte” principale che vi ha spinto a creare le tartarughe?
N: Sai, il canone delle tartarughe, in tutte le loro iterazioni, sembra sempre essere una storia di famiglia, una storia di amicizia e di una storia di fratelli. Credo che, alla fine, quando si guarda a tutte le diverse storie, se è il fumetto o il cartone moderno o il cartone dalla fine degli anni ’80, oppure i film dove sono in tuta, torna sempre ad essere una storia di fratelli. Che in realtà è stato il principio trainante per noi, fare in modo che tale elemento sia sempre stata una componente centrale del film.

Q: E per quanto riguarda le personalità dei quattro ragazzi? E ‘abbastanza coerente con i personaggi che tutti conoscono?
N: Sono stati tutti abbastanza costanti nel corso degli anni. Sorprendentemente, sono tutti abbastanza ben rappresentati dalle armi che utilizzano. Michelangelo è sempre stato il più “libero”, indipendente, con le catene. Donatello ha il personale bo, che è un’arma semplice ma complicata. Leonardo ha le spade di un leader e Raffaello porta questi grandi sais brutali che sono davvero utili  per creare distruzione nel più breve lasso di tempo. Sono solo quattro individui all’opera, ma, insieme, si muovono e comportano come un’unica entità, e ciò li rende davvero interessanti da osservare. Hanno una sorta modo tutto loro di prendere le loro decisioni. 

Q: Che dire dei familiari come April O’Neil o altri, come Shredder?
N: Si sa già molto anche su di loro. Bisogna anche assicurare agli spettatori certe aspettative.

Q: Dato che il franchise è sempre stata un mix di commedia e azione, da quali altri film avete preso ispirazione?
N: Film polizieschi, è certo! Ci sono Arma letale o Rush HourQuei film hanno una componente importante nella storia tra due poliziotti compagni. Questi sono i tipi di film che sono stati influenti nella resa dell’azione e il rendering del genere di avventura che abbiamo in questo film. 

D: Qual’è la fascia d’età per questo film?
N: Non avendo figli, un bambino di età compresa tra tre e sedici è praticamente lo stesso per me. Io davvero non lo so. Io credo che i bambini che vanno a vedere Transformers e i bambini che vanno a vedere i grandi film tratti dai fumetti sanno ciò che li aspetta. Non c’è niente di apertamente grave o offensivo nel nostro materiale. Lo stile può, ancora una volta, essere molto irriverente, ma non abbiamo voluto renderlo volgare. 

Q: Quant’è cupo questo film?
N: E ‘davvero tutto nel conflitto tra i personaggi. Questo è stato il principio guida. I colori che sono stati scelti non sono stati progettati per rendere un effetto alla Dark KnightNoi non cercavamo di fare quel film. Sono un grande fan di quel film. Noi non cercavamo per questo. Volevamo divertire e divertirsi con esso. C’è azione, è sensazionale, reale ed emozionante, ma anche divertente e avventuroso. E davvero non si avverte mai il “buio” in un modo spaventoso, non ci sono paure da trasmettere.

Q: Che tipo di influenza ha trasmesso Michael Bay nello stile generale del film?
N: Michael ha esercitato una forte influenza sul film e lui è stato bravissimo a rivolgere i suoi appunti, prestando molta attenzione alla realizzazione del film. C’è la sua concezione di estetica. Ha un ottimo senso dell’azione e un ottimo senso dello spettacolo. Credo che, su tali influenze, sentirete la mano di Michael Bay

Q: C’era tanta rabbia online tra i fan quando ha rivelato che le tartarughe sarebbero stati degli alieni.
N: Guardando attraverso le diverse “interpretazioni” di Tartarughe fino ad oggi, molti di loro hanno storie diverse riguardo le loro origini. TCRI era un contenitore di raccolta che è stato utilizzato per una società che usava la melma aliena a un certo punto. Ci fu un’altra versione della melma creata in un laboratorio.  Ci sono le fogne. Ci sono i laboratori. Per noi era importante trovare la nostra propria versione di come queste particolari Tartarughe cominciassero a muoversi come veri personaggi su due piedi. C’è anche la versione in cui, se si tocca qualcosa dopo che si tocca la melma, è ciò che si diventa. Ci sono stati un milione di versioni. Non abbiamo fatto nulla di apertamente eccentrica.

Q: E ‘una origine che apre all’eventualità di altre mutazioni nel futuro?
N: Forse! 

Q: bisognerà attendersi degli easter-eggs per quanto riguarda quello che verrà in futuro?
N: Ci sono alcune cose,si…se cercherai e presterai attenzione, vedrai. Ci sono alcuni momenti significativi.

Q: E se si volesse rimanere e aspettare qualcosa dopo i crediti?
N: Forse potrebbe esserci qualcosa. Questa è sempre una domanda difficile.

Q: E ‘sicuro che la pizza giochi ancora un ruolo importante nella vita delle tartarughe?
N: Forse, si!

Q: Che dire di Splinter? Non abbiamo davvero sentito alcuna conferma. Apparirà nel film?
N: Posso dirvi che Splinter è nel film. E ‘una componente importante nella dinamica delle Tartarughe stesse. E ‘ancora una storia di adolescenti che in realtà è il tipo di terreno che le Tartarughe – in tutte le versioni della storia – calcano. Per noi non poteva mancare l’apporto del Maestro Splinter…lui è fondamentale!

Q: Che dire di Will Arnett come Vernon? E ‘stata un po’ una sorpresa per i fan scoprire che fosse nel film.
N: E ‘un attore straordinario. E’ divertente. Illumina tutte le sequenze in cui compare.

Q: Queste Tartarughe fanno le cose che gli adolescenti moderni fanno? Navigano in internet?
N: Fanno quelle cose, si. Vi ricorderanno la vostra adolescenza e le cose che  i ragazzi di oggi fanno. Inoltre sono vigilantes e conoscono il Kung Fu. E sono Tartarughe!

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Fonte: Comingsoon.net

Teenage Mutant Ninja Turtles: nuovo spot tv

Teenage Mutant Ninja Turtles: nuovo spot tv

Teenage Mutant Ninja Turtles

È online un nuovo spot tv di Teenage Mutant Ninja Turtles, film prodotto da Michael Bay dedicato al franchise delle Tartarughe Ninja. Nel filmato possiamo ascoltare la celebre battuta del maestro Splinter “vivere e combattere come fratelli”:

http://www.youtube.com/watch?v=LT9d8Lk5S-g

Questa la sinossi ufficiale di Teenage Mutant Ninja Turtles:

“La città ha bisogno di eroi. L’oscurità si è stabilita sopra New York da quando Shredder e il suo clan hanno in pugno tutte le cariche della città, dai politici alla polizia. Il futuro è triste fino a quando quattro improbabili fratelli salgono dalle fognature della metropoli e scoprono il loro destino come tartarughe ninja. Le tartarughe dovranno lavorare sodo con la reporter April e il suo cameramen Vern Fenwick per salvare la città e svelare il diaboico pioano di Shredder.”

Il film Teenage Mutant Ninja Turtles è diretto da Jonathan Liebesman e prodotto da Michael Bay. Vede nel suo cast Megan Fox (April O’Neil), Alan Ritchson (Raffaello), Noel Fisher (Michelangelo), Jeremy Howard (Donatello), Pete Ploszek (Leonardo), William Fichtner (Shredder) e Danny Woodburn (Maestro Splinter). Il film arriverà nelle sale USA dal 8 agosto del 2014.

Fonte: CBM

Teenage Mutant Ninja Turtles: nuovo divertente spot tv

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Teenage Mutant Ninja Turtles: nuovo divertente spot tv

Teenage Mutant Ninja Turtles

Un divertente nuovo spot tv di Teenage Mutant Ninja Turtles,  il film prodotto da Michael Baydedicato al franchise delle Tartarughe Ninjaè stato pubblicato online. Nello spot possiamo vedere Raffaello e Michelangelo intenti a mimetizzarsi su un cartellone pubblicitario di una nota marca di intimo femminile:

https://www.youtube.com/watch?v=JgtmsuwfzEc

Questa la sinossi ufficiale di Teenage Mutant Ninja Turtles:

“La città ha bisogno di eroi. L’oscurità si è stabilita sopra New York da quando Shredder e il suo clan hanno in pugno tutte le cariche della città, dai politici alla polizia. Il futuro è triste fino a quando quattro improbabili fratelli salgono dalle fognature della metropoli e scoprono il loro destino come tartarughe ninja. Le tartarughe dovranno lavorare sodo con la reporter April e il suo cameramen Vern Fenwick per salvare la città e svelare il diaboico pioano di Shredder.”

Il film Teenage Mutant Ninja Turtles è diretto da Jonathan Liebesman e prodotto da Michael Bay. Vede nel suo cast Megan Fox (April O’Neil), Alan Ritchson (Raffaello), Noel Fisher (Michelangelo), Jeremy Howard (Donatello), Pete Ploszek (Leonardo), William Fichtner (Shredder) e Danny Woodburn (Maestro Splinter). Il film arriverà nelle sale USA dal 8 agosto del 2014.

Teenage Mutant Ninja Turtles: Megan Fox sul set!

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Dopo molte discussioni su questo nuovo film sulle Teenage Mutant Ninja Turtles, arrivano le prime immagini di Megan Fox  nelle vesti di April O’Neil sul set del film prodotto da Michael Bay che come sappiamo sarà diretto da Jonathan Liebesman. Inoltre il film recentemente ha cambiato il suo titolo, precedentemente intitolato Tartarughe Ninja.

Le prime immagini arrivano dal sito JustJared. Secondo JustJared l’attrice in queste foto lascia il set del film a New York dove ha girato delle sequenza in una stazione metropolitana.

La pellico prodotta da Michael Bay è attesa nelle sale dal 6 Giugno 2014 negli USA e vede protagonisti Alan Ritchson, Pete Ploszek, Jeremy Howard e Noel Fisher come rispettivamente Raffaello, Leonardo, Donatello e Michelangelo che avranno l’arduo compito di lavorare in motion capture. La bella Megan Fox invece interpreterà April O’Neil. Splinter avrà il volto di  Danny Woodburn. Tutte le info utili nella nostra scheda: Teenage Mutant Ninja Turtles.

Teenage Mutant Ninja Turtles: le tartarughe nel dettaglio!

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In attesa che arrivi il primo trailer previsto con Captain America, possiamo dare uno sguardo più dettagliato alle nuove Tartarughe Ninja del film Teenage Mutant Ninja Turtles di Jonathan Liebesman. Finalmente abbiamo delle foto dettagliate anche per ogni singolo personaggio e possiamo notare notevoli cambiamenti rispetto al cartone animato degli anni 80′. Innanzitutto la loro muscolatura,  abiti più urbani che compre un po’ la loro natura.

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teenage-mutant-ninja-turtlesLeggi anche: Le Tartarughe Ninja William Fichtner parla di Shredder

Teenage Mutant Ninja Turtles: ecco le foto del covo

Teenage Mutant Ninja Turtles video di macerie e detriti sul set di New York

Il film Teenage Mutant Ninja Turtles è diretto da Jonathan Liebesman e prodotto da Michael Bay. Vede nel suo cast Megan Fox (April O’Neil), Alan Ritchson (Raffaello), Noel Fisher (Michelangelo), Jeremy Howard (Donatello), Pete Ploszek (Leonardo), William Fichtner (Shredder) e Danny Woodburn (Maestro Splinter). Il film arriverà nelle sale USA dal 6 giugno del 2014.

Fonte: AC Toys (via CBM)

Teenage Mutant Ninja Turtles: le action figure nel dettaglio

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Arriva una nuova foto che secondo il sito CBM ritrae l’action figure del film Teenage Mutant Ninja Turtles prodotto da Michael Bay. Sul film c’è una certa attesa per scoprire come sarà il design di queste nuove tartarughe ninja dato che per le riprese è stata usata la tecnica del motion capture, quella usata per Gollum de Il Signore degli Anelli.

Leggi anche: Teenage Mutant Ninja Turtles: primo sguardo a Shredder!

Da questo scatto se confermata l’originalità delle action figure,  possiamo vedere più nel dettaglio i personaggi  Michelangelo, Raffaello e Donatello:

Teenage Mutant Ninja Turtles

Leggi anche: Le Tartarughe Ninja William Fichtner parla di Shredder

Le Tartarughe Ninja: ecco le foto del covo

Tartarughe Ninja video di macerie e detriti sul set di New York

Il film Le Tartarughe Ninja è diretto da Jonathan Liebesman e prodotto da Michael Bay. Vede nel suo cast Megan Fox (April O’Neil), Alan Ritchson (Raffaello), Noel Fisher (Michelangelo), Jeremy Howard (Donatello), Pete Ploszek (Leonardo), William Fichtner (Shredder) e Danny Woodburn (Maestro Splinter). Il film arriverà nelle sale USA dal 6 giugno del 2014.

Qui la gallery con le prime foto dal set del film:

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Teenage Mutant Ninja Turtles: le action figure dal Toy Fair 2014

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Arrivano dal Toy Fair 2014 di New York due foto delle action figure di Teenage Mutant Ninja Turtles, il film sulle tartarughe Ninja prodotto da Michael Bay. Questa volta dovremmo essere di fronte a quelle ufficiali.

Leggi anche: Teenage Mutant Ninja Turtles: primo sguardo a Shredder!

Teenage Mutant Ninja Turtles-1

 

Leggi anche: Le Tartarughe Ninja William Fichtner parla di Shredder

Le Tartarughe Ninja: ecco le foto del covo

Tartarughe Ninja video di macerie e detriti sul set di New York

Il film Le Tartarughe Ninja è diretto da Jonathan Liebesman e prodotto da Michael Bay. Vede nel suo cast Megan Fox (April O’Neil), Alan Ritchson (Raffaello), Noel Fisher (Michelangelo), Jeremy Howard (Donatello), Pete Ploszek (Leonardo), William Fichtner (Shredder) e Danny Woodburn (Maestro Splinter). Il film arriverà nelle sale USA dal 6 giugno del 2014.

Qui la gallery con le prime foto dal set del film:

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Teenage Mutant Ninja Turtles: in arrivo degli spin-off sui villain

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Il franchise di Teenage Mutant Ninja Turtles sta ottenendo una serie di spin-off incentrati sui vari cattivi. TMNT è nato negli anni ’80 come un fumetto underground dei creatori Kevin Eastman e Peter Laird e in seguito è diventato un enorme franchise che comprende più media.

La popolarità iniziale di Leonardo, Raphael, Donatello e Michelangelo, ovviamente, ha catturato l’attenzione di Hollywood e ha portato al film Teenage Mutant Ninja Turtles degli anni ’90. Seguiranno altri cinque progetti TMNT per il grande schermo: un paio di sequel del 1991 e 1993 e un riavvio prodotto da Michael Bay nel 2014 che ha portato al sequel del 2016 Teenage Mutant Ninja Turtles: Out of the Shadows. Ora ci sarà un nuovo inizio per il franchise poiché Seth Rogen produrrà un film d’animazione ambientato nel mondo di TMNT per un’uscita programmata per il 2023, mentre è in fase di sviluppo anche un film live-action che vanta alla sceneggiatura Colin e Casey Jost.

Ora si scopre che quei due progetti cinematografici non sono tutto ciò che i fan di TMNT devono aspettarsi nei prossimi anni. Come appena rivelato all’evento per investitori della Paramount (tramite Culture Crave), i piani stanno andando avanti per una serie di spin-off di TMNT incentrati sui cattivi del franchise. Invece di uscire sul grande schermo, gli spinoff arriveranno sul servizio di streaming Paramount+.

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