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Succede anche nelle migliori famiglie: in streaming e in tv il film di Alessandro Siani

Arriva in prima TV su Sky l’ultimo successo di Alessandro Siani Succede anche nelle migliori famiglie, in onda lunedì 3 giugno alle 21:15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Collection – Risate all’italiana),in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Il film, diretto e interpretato da Alessandro Siani – che firma anche la sceneggiatura insieme a Fabio Bonifacci – è una storia familiare piena di sorprese, contraddizioni e amore che scoppiano a ridosso di due eventi: un matrimonio e un funerale, il tutto vissuto in un’atmosfera tragicomica e irriverente. Nel cast, oltre ad Alessandro Siani nel ruolo di Davide Di Rienzo, troviamo Cristiana Capotondi in quello della sorella, Isabella Di Rienzo, e Dino Abbrescia in quello del fratello, Renzo Di Rienzo; Anna Galiena veste i panni di Mamma Lina e Antonio Catania quelli del misterioso Angelo Cederna.

La trama di Succede anche nelle migliori famiglie

Davide Di Rienzo, laureato in medicina e finito a fare il volontario alla Caritas, perché troppo influenzato dall’opprimente figura paterna di medico eccellente – in poche parole la pecora nera della famiglia Di Rienzo – conduce una vita tendenzialmente normale, spesa tra una delusione amorosa e l’altra. Un giorno, però, il suo equilibrio viene sconvolto da una telefonata: suo padre è morto. Tornato nella vecchia villa di famiglia, decide di prendersi cura della madre Lina, visibilmente scossa e provata, assieme ai suoi fratelli perfetti Renzo e Isabella, rispettivamente avvocato e psicologa, entrambi di successo.

Ma ecco che nel giro di pochissimo, la madre Lina sembra aver recuperato tutto l’entusiasmo e la gioia di sempre. Sarà stato il calore e l’amore dei figli? Non proprio, quanto più un nuovo, imminente, matrimonio: il suo. Lina, infatti, si sposerà la settimana seguente con il signor Angelo Cederna, vecchio amichetto e fidanzatino d’infanzia. Che cosa? Chi è quest’uomo? I tre fratelli vogliono vederci più a fondo. Ma per il momento, c’è soltanto una certezza: questo matrimonio non s’ha da fare! 

SKY CINEMA COLLECTION – “RISATE ALL’ITALIANA”

In occasione della prima visione SUCCEDE ANCHE NELLE MIGLIORI FAMIGLIE, torna su Sky Cinema Collection da sabato 1 giugno a venerdì 14 giugnoRISATE ALL’ITALIANA”, l’appuntamento con le migliori commedie “made in Italy” con più di 100 titoli.

Tra gli attori-simbolo della collezione troviamo Alessandro Siani, protagonista, oltre che della prima visione, anche de IL PRINCIPE ABUSIVO, SI ACCETTANO MIRACOLI, MISTER FELICITÀ, IL GIORNO PIÙ BELLO DEL MONDO, TRAMITE AMICIZIA e dei due grandi successi BENVENUTI AL SUD e BENVENUTI AL NORD. Altro indimenticabile protagonista di queste ultime due pellicole èClaudio Bisio, che ritroviamo anche alla guida del cast di BENVENUTO PRESIDENTE! e BENTORNATO PRESIDENTE!.

Non possono mancare, inoltre, il duo comico siciliano Ficarra e Picone ne L’ORA LEGALE, ANDIAMO A QUEL PAESE, ANCHE SE È AMORE NON SI VEDE e LA MATASSA, e il trio più popolare d’Italia Aldo, Giovanni e Giacomo in IL COSMO SUL COMÒ, IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO, FUGA DA REUMA PARK e ODIO L’ESTATE.

Nella collezione sono presenti, tra molti altri, anche Checco Zalone con QUO VADO?, Pio e Amedeo con COME PUÒ UNO SCOGLIOed Enrico Brignano con UNA COMMEDIA PERICOLOSA e POVERI MA RICCHI, in cui è tra i protagonisti insieme a Christian De Sica,Lucia Ocone e Anna Mazzamauro.

SUCCEDE ANCHE NELLE MIGLIORI FAMIGLIE, lunedì 3 giugno alle 21:15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Collection – Risate all’italiana), in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K per i clienti Sky Q via satellite o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzionale Sky HD 4K/Sky Ultra HD attivo.

Succede a Venezia

Succede a Venezia

Certo il Festival è importante, ma oltre ai film e al concorso ci sono anche avvenimenti di contorno che sono succulenti da raccontare.

SUBURRÆTERNA: trailer della serie in arrivo su Netflix

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SUBURRÆTERNA: trailer della serie in arrivo su Netflix

Debutta oggi il trailer di SUBURRÆTERNA, la serie tv in 8 episodi che espande l’universo Suburra con la nuova storia originale prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios, in arrivo solo su Netflix dal 14 novembre, negli oltre 190 Paesi in cui il servizio è attivo.

I primi due episodi debutteranno in anteprima il 29 ottobre nella serata di chiusura della Festa del Cinema di Roma, e verranno proiettati a Lucca Comics & Games il 2 novembre alla presenza di Giacomo Ferrara.

La serie è scritta da Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli, che ricoprono anche il ruolo di Head Writers, Andrea Nobile, Camilla Buizza, Marco Sani e Giulia Forgione. Ciro D’Emilio è alla regia dei primi quattro episodi, mentre Alessandro Tonda degli ultimi quattro. Gina Gardini è la showrunner della serie che è tratta dall’opera letteraria Suburra scritta da Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini – che curano anche lo story editing – edita da Giulio Einaudi Editore.

La trama della serie SUBURRÆTERNA

Roma, 2011. Il governo rischia di cadere, il Vaticano è in crisi e le piazze della città sono letteralmente date alle fiamme. Nel mondo di mezzo Cinaglia (Filippo Nigro) ha raccolto l’eredità di Samurai e, insieme a Badali (Emmanuele Aita), continua a gestire gli affari criminali della città, con l’aiuto di Adelaide (Paola Sotgiu) e Angelica (Carlotta Antonelli), rimaste a capo degli Anacleti, e di Nadia (Federica Sabatini), che le aiuta a gestire le piazze di Ostia.

Ma c’è chi questo sistema non lo accetta più. Nuovi protagonisti scenderanno in campo, stravolgendo gli equilibri di Roma: inizia così una rivoluzione che, dalla Chiesa al Campidoglio e fino alle spiagge di Ostia, si espande velocemente per cancellare tutto ciò che rappresenta il passato.

Spadino (Giacomo Ferrara) sarà dunque costretto a tornare a casa, per evitare che la sua famiglia venga messa in pericolo insieme a tutto il resto, e a cercare nuovi alleati, anche laddove non avrebbe mai pensato di trovarli… Ma la guerra è guerra e in palio c’è il controllo di Roma.

Il cast della serie SUBURRÆTERNA

Nel cast Giacomo Ferrara nel ruolo di Spadino e Filippo Nigro in quello di Amedeo Cinaglia, mentre Carlotta Antonelli e Federica Sabatini tornano a vestire i panni rispettivamente di Angelica e Nadia, così come Paola Sotgiu e Alberto Cracco quelli di Adelaide e Nascari. Accanto a loro nuovi personaggi stravolgeranno gli equilibri di Roma: Marlon Joubert è Damiano Luciani, Aliosha Massine è Ercole Bonatesta, Federigo Ceci è Armando Tronto,  Yamina Brirmi e Morris Sarra sono Giulia e Cesare Luciani (fratelli gemelli di Damiano),  mentre Giorgia Spinelli interpreta Miriana Murtas e Gabriele di Stadio il giovane Victor Anacleti.

CREDITS

Cast artistico, tecnico e di produzione

  • Una serie Netflix

  • Una produzione Cattleya

  • Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo

  • Scritta da Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli – che ricoprono anche il ruolo di Head Writers – Andrea Nobile, Camilla Buizza, Marco Sani, Giulia Forgione

  • Tratta dall’opera letteraria Suburra di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini – che curano anche lo story editing – edita da Giulio Einaudi Editore

  • Basata sul film di Stefano Sollima

  • Regia di Ciro D’Emilio (ep. 1-4), Alessandro Tonda (ep. 5-8)

  • Cast: Giacomo Ferrara, Filippo Nigro, Carlotta Antonelli, Federica Sabatini, Marlon Joubert, Aliosha Massine, Alberto Cracco, Federigo Ceci, Giorgia Spinelli, Morris Sarra, Yamina Brirmi, Paola Sotgiu, Gabriele Di Stadio

  • Prodotta da: Riccardo Tozzi, Gina Gardini, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz

  • Produttore esecutivo: Matteo De Laurentiis

  • Produttore delegato: Giulia Forgione

  • Organizzatore generale: Katia Franco

  • Fotografia: Tani Canevari (ep. 1-4), Salvatore Landi (ep. 5-8)

  • Montaggio: Patrizio Marone (ep. 1-2, 7-8), Mattia Montanari (ep. 3-6)

  • Scenografia: Daniele Frabetti

  • Costumi: Marina Roberti

  • Fonico: Lavinia Burcheri

  • Casting: Davide Zurolo, Florinda Martucciello

  • Musiche: Ariel Lerner e Elisa Zoot

SUBURRÆTERNA: la nuova serie Netlfix che espande l’universo Suburra

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Primo ciak a Roma per SUBURRÆTERNA. La serie tv Netflix, che espande l’universo Suburra, con la nuova storia originale prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios.

SUBURRÆTERNA: quando esce e dove vederla in streaming

SUBURRÆTERNA in streaming arriverà solo su Netflix nel 2023.

SUBURRÆTERNA: trama e cast

SUBURRÆTERNA è scritta da Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli, che ricoprono anche il ruolo di Head Writer, Camilla Buizza, Marco Sani, Andrea Nobile e Giulia Forgione. Ciro D’Emilio è alla regia dei primi quattro episodi, mentre Alessandro Tonda degli ultimi quattro. La serie è tratta dall’opera letteraria Suburra scritta da Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini – che curano anche lo story editing – edita da Einaudi.

Nel cast Giacomo Ferrara nel ruolo di Spadino e Filippo Nigro in quello di Amedeo Cinaglia, mentre Carlotta Antonelli e Federica Sabatini tornano a vestire i panni rispettivamente di Angelica e Nadia.

La trama

Roma, 2011. Il governo rischia di cadere, il Vaticano è in crisi e le piazze della città sono letteralmente date alle fiamme. Nel mondo di mezzo Cinaglia (Filippo Nigro) ha provato a raccogliere l’eredità di Samurai e, insieme a Badali (Emmanuele Aita), continua a gestire gli affari criminali della città, con l’aiuto di Adelaide (Paola Sotgiu) e Angelica (Carlotta Antonelli), rimaste a capo degli Anacleti, e di Nadia (Federica Sabatini), che le aiuta a gestire le piazze di Ostia.

Ma c’è chi questo sistema non lo accetta più. Nuovi protagonisti scenderanno in campo, stravolgendo gli equilibri di Roma: inizia così una rivoluzione che, dalla Chiesa al Campidoglio e fino alle spiagge di Ostia, si espande velocemente per cancellare tutto ciò che rappresenta il passato. Spadino (Giacomo Ferrara) sarà dunque costretto a tornare a casa, per evitare che la sua famiglia venga messa in pericolo insieme a tutto il resto, e a cercare nuovi alleati, anche laddove non avrebbe mai pensato di trovarli… Ma la guerra è guerra e in palio c’è il controllo di Roma.

Suburricon: l’attacco dei Clooney

Suburricon: l’attacco dei Clooney

La Mostra è sempre bellissima, ma non ci vivrei anche per un altro paio di motivi, su cui stavo giustappunto riflettendo. Il primo: uno pensa sempre (sempre, anche se ormai dovrebbe saperlo) che quando arrivi in proiezione presto e ti fanno sedere hai il miracolo di un quarto d’ora pè cazzi tua, in cui stare tranquillo, controllare le e-mail, scrivere post cazzoni come questo, messaggiare la fidanzata, magari schiacciare un pisolino estemporaneo in attesta che inizi il film. Invece no. Tocca fare i conti con gli scassacazzi che ti chiedono di alzarti ogni due secondi per prendere posto (che le file sono strettine, e tocca incastrarsi che manco al Tetris) e se, come me, hai esigenza di sederti laterale per andare al cesso in qualsiasi momento di emergenza è dura.

Anche perché, per la quinta legge di Murphy dopo servire la salute pubblica, proteggere gli innocenti, difendere la legge e non uccidere alcun membro dell’OCP, questi chiedono di entrare sempre dal mio lato della fila anche se poi si devono sedere al posto sull’estremo opposto. Non fraintendete, non sono un ipocrita: siamo tutti lo scassacazzi di qualcun altro, è solo che quest’anno questa cosa la sento particolarmente.

Il secondo: le maledettissime cuffiette per la traduzione simultanea della sala conferenze: non funzionano MAI. Il jack fa sempre contatto e per riuscire a captare qualcosa lo devi tenere fermo in posizioni assurde, che se ci aggiungi il fatto di essere costantemente stracarico di arnesi per il lavoro, dal computer all’iPad passando per il tradizionale blocco di appunti, e di vari giornali, giornaletti e cartelle stampa che ti ammollano spietatamente a ogni angolo della manifestazione, rende necessario un duro allenamento annuale con un maestro esperto di yoga. E spendeteceli du’ spicci. Voglio dire, li avete spesi per il documentario di Friedkin. Comprà un duecento audioguide usate dagli Uffizi no?

Altra sonora delusione, e oggi la possiamo dire perché la Carducci è tornata e non si parlotta degli assenti, è la sua disillusa promessa di portare con sé un drone personale per le riprese e soprattutto selfie aerei con gli animali famosi. Già immaginavamo epiche scene di autoperculamento iper-tecnologico, e che il drone cominciasse a prendere coscienza come HAL-9000, si innamorasse di lei e facesse un massacro per gelosia di tutti i suoi ammiratori, con ampi schizzi di sangue e materia cerebrale che avrebbero reso il red carpet ancora più vivace. E invece no, non lo ha portato.

C’è da dire, a parziale scusante, che in tempi di terrorismo far passare un drone potenzialmente carico di esplosivo per i serrati controlli di sicurezza organizzati per la Mostra (ieri un agente me guarda in faccia, con tutto che ho una barba da Imam e almeno quattro borse diverse appresso, e mi dice “ma no tranquillo, passa. Ho fiducia”) sarebbe stato quantomeno complicato. Però che diamine, una promessa è una promessa.

Carducci, te volemo bene lo stesso, ma non si fa. Avevamo pure preparato una roboante locandina, ve la mostriamo, perché le cazzate sono come il maiale, non si butta via niente. Anche se – altro colpo basso – i petali del red carpet che avevo inserito con estrema cura grafica (perché a ste cazzate ci tengo) come già vi avevo anticipato, non ci sono più. E per questo facciamo le rimostranze a Raucone, che qui su Terra 2 è il presidente della Biennale. Lui pure lo perdoniamo perché quest’anno la selezione dei film è particolarmente buona – anche se questo ci complica il lavoro: i film belli sono difficilmente perculabili).

Oggi per esempio è il giorno di Suburbicon, cinica e spietata visione di George Clooney su un’America degli anni cinquanta ma che ricorda da vicino quella di Trump, con gente che mette su muri per sfuggire alla visione dei negri, omicidi in famiglia, cose così. A me piace il film ma piace soprattutto Julianne Moore, per cui cerco di farmi una foto con lei decidendo di investire mezz’ora e non di più, seguendo anche l’onda di improbabili soffiate secondo cui a una certa precisa ora si dovrebbe trovare a un certo preciso posto. Date retta. So’ cazzate. In compenso è arrivata Milena Vukotic. Buttala via. Io la stimo tantissimo, come direbbe il compianto Paolo Villaggio.

Quindi la foto me la faccio con lei e alla Julienne me ce faccio le carote. Clooney si presenta sempre come un regista raffinato e un uomo di grande fascino e intelletto. Peccato il fiuto per la politica. Un anno e mezzo fa lo incontrai a Cannes per Money Monster e mi disse ‘tranquillo, Trump non vincerà mai‘ (true story). Complimentoni proprio. Come se non bastasse Vì è stata sequestrata da Alessandro Borghi col toupet per provare insieme una scena di Suburra – sì, oggi passano solo film che iniziano col prefisso ‘Subur’ – la serie, e anche se l’Isis ancora non si è fatta sentire le bombe arrivano. Ma sono d’acqua. Ieri non mi sono fracicato per miracolo, oggi vedremo. E come direbbe George – e forse pure Paolo Villaggio – ‘What else?’

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Suburraeterna: recensione della nuova serie sequel di Suburra con Giacomo Ferrara

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Roma brucia ancora e ancora, anche in Suburraeterna, il sequel della serie Netflix che espande il suo franchise. Dopo gli eventi finali che hanno portato alla morte di Aureliano (Alessandro Borghi) Spadino e la famiglia Anacleti hanno altri problemi. La serie è composta da otto episodi prodotti da Cattleya – parte di ITV Studios – e debutterà il 14 novembre in tutti i Paesi su Netflix. Presentati in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, i nuovi episodi di Suburraeterna verranno anche proiettavi al Lucca Comics il 2 novembre con Giacomo Ferrara in sala.

La serie è scritta da Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli, che ricoprono anche il ruolo di Head Writers, Andrea Nobile, Camilla Buizza, Marco Sani e Giulia Forgione. Ciro D’Emilio è alla regia dei primi quattro episodi, mentre Alessandro Tonda degli ultimi quattro.

Suburraeterna, la trama

Roma, 2011. Il governo rischia di cadere, il Vaticano è in crisi e le piazze della città sono letteralmente date alle fiamme. A Roma Cinaglia (Filippo Nigro) ha raccolto l’eredità di Samurai e, insieme a Badali (Emmanuele Aita), continua a gestire gli affari criminali della città, con l’aiuto di Adelaide (Paola Sotgiu) e Angelica (Carlotta Antonelli), rimaste a capo degli Anacleti, e di Nadia (Federica Sabatini), che le aiuta a gestire le piazze di Ostia. Ma c’è chi questo sistema non lo accetta più. Nuovi protagonisti scenderanno in campo, stravolgendo gli equilibri di Roma: inizia così una rivoluzione che, dalla Chiesa al Campidoglio e fino alle spiagge di Ostia, si espande velocemente per cancellare tutto ciò che rappresenta il passato.

Spadino (Giacomo Ferrara) sarà dunque costretto a tornare a casa, per evitare che la sua famiglia venga messa in pericolo insieme a tutto il resto, e a cercare nuovi alleati, anche laddove non avrebbe mai pensato di trovarli. Ma la guerra è guerra e in palio c’è il controllo di Roma. Ancora una volta la capitale diventa protagonista di un gioco di potere tra Stato e Chiesa molto più grande di lei. Le scorribande, la polizia, i manganelli, Roma brucia come non lo hai mai fatto in Suburra, ma questa volta lo fa un modo diverso. Nei primi due episodi di Suburraeterna si pongono le basi per una nuova guerra di potere e supremazia delle piazze di tutta Roma e Ostia. Dalla morte di Aureliano sono passati tre anni e gli Anacleti sono a capo di tutto e questa supremazia sta stretta alla famiglia di Damiano Luciani (il nuovo marito di Angelica).

Suburraeterna serie cast

Il nuovo a Roma non esiste

Nel frattempo, Amedeo Cinaglia tesse la sua rete fatta di promesse e di accordi tra ricchi e potenti: il suo più grande alleato è un sacerdote della Curia che come lui ha aspirazione a puntare in alto. Entrambi con motivazioni diverse sfruttano a loro vantaggio la guerra tra clan che si è venuta a creare tra gli Anacleti da una parte e i Bonatesta – con Ercole (Aliosha Massine) – e i Luciani – Giulia, Cesare, Damiano e Angelica – dall’altra. Più guerre su più fronti: la guerra che si combatte per strada per il commercio della droga, la guerra ai piani alti per la costruzione dello stadio, il nuovo Colosseo. Parte dal basso ma inevitabilmente l’atto coraggioso della famiglia Luciani smuove gli interessi di tutte le pedine in gioco.

Collega il gioco-forza tra Stato e Chiesa dove tutti si fanno paladini contro la violenza, mascherandosi da benefattori, ma sotto la maschera cercano di portare acqua al proprio mulino. Dopo aver preso il controllo grazie al famoso dossier di Samurai, Amedeo Ciniglia si è fatto largo nei piani alti. Ha aperto una cooperativa per la manutenzione del verde pubblico che è una copertura per le sue attività criminali. Dopo l’attacco sovversivo alla famiglia Anacleti sarà costretto a trovare qualcuno di ancora più potente che gli guardi le spalle. Sarà proprio la guerra a riportare Spadino a Roma, quella guerra che tanto lui voleva fare tre anni prima ma che gli ha visto morire Aureliano tra le braccia. Alberto Anacleti si è così traferito in Germania dove vive la sua vita apparentemente sereno. La morte della madre Adelaide scatenerà in lui sentimenti contrastanti che lui stesso non riesce a controllare: restare a Roma e combattere anche questa guerra o tornare alla vita di tutti i giorni dal suo nuovo compagno?

La vendetta

Nei tre anni dopo la morte di Aureliano e la partenza di Alberto, Angelica è rimasta sotto il tetto degli Anacleti, più per obbligo che per volontà. Questo non ha fatto altro che aumentare il forte senso di vendetta verso quella famiglia che l’ha sempre odiata. Il suo rancore si tramuta in vendetta quando sarà proprio lei ad uccidere Adelaide, dando così inizio alla guerra tra le famiglie. Suburraeterna nasce proprio dalla vendetta: la stessa Nadia, una volta perso l’amore della sua vita cerca in tutti i modi di tenere vivo almeno il suo ricordo. La collana appesa al collo e i tatuaggi, l’enorme foto di Aureliano nella palestra di Ostia: Nadia adesso gestisce gli affari con un’ombra e un peso nel cuore che fino a questo momento le hanno permesso di andare avanti, ma quanto durerà?

Suburraeterna: le foto dal red carpet della Festa del cinema di Roma

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E’ stata presentata alla Festa del cinema di Roma Suburraeterna, la serie tv Netflix che espande l’universo Suburra con la nuova storia originale prodotta da Cattleya -parte di ITV Studios – debutterà il 14 novembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. I primi due episodi hanno debuttato in anteprima il 29 ottobre nella serata di chiusura della Festa del Cinema di Roma. Ecco tutte le foto dal red carpet:

Nel cast di Suburraeterna, Giacomo Ferrara nel ruolo di Spadino e Filippo Nigro in quello di Amedeo Cinaglia, mentre Carlotta Antonelli e Federica Sabatini tornano a vestire i panni rispettivamente di Angelica e Nadia, così come Paola Sotgiu e Alberto Craccoquelli di Adelaide e Nascari. Accanto a loro, nuovi personaggi stravolgeranno gli equilibri di Roma: Marlon Joubert è Damiano Luciani, Aliosha Massine è Ercole Bonatesta, Federigo Ceci è Armando Tronto, Yamina Brirmi e Morris Sarra sono Giulia e Cesare Luciani (fratelli gemelli di Damiano),  mentre Giorgia Spinelli interpreta Miriana Murtas e Gabriele di Stadio il giovane Victor Anacleti.

Suburraeterna è scritta da Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli, che ricoprono anche il ruolo di Head Writers, Andrea Nobile, Camilla Buizza, Marco Sani e Giulia Forgione. Ciro D’Emilio è alla regia dei primi quattro episodi, mentre Alessandro Tonda degli ultimi quattro. Gina Gardini è la showrunner della serie che è tratta dall’opera letteraria Suburra scritta da Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini – che curano anche lo story editing – edita da Giulio Einaudi Editore.

Suburra: tutto quello che c’è da sapere sul film di Stefano Sollima

Stefano Sollima si è affermato negli ultimi anni come uno dei più incisivi registi italiani, capace di raccontare il mondo della criminalità con un senso di realismo e di poesia piuttosto rari. In particolare, è noto per la sua trilogia della Roma Criminale, composto da Romanzo criminale – La serie, Suburra e Adagio, con quest’ultimo in arrivo nelle sale a partire dal 14 dicembre dopo essere stato presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. È stato però Suburra a conferire grande notorietà cinematografica al regista, che prima di questo film aveva diretto per il grande schermo solo ACAB – All Cops Are Bastards.

Suburra è dunque non solo un tassello molto importante della carriera di Sollima, proseguita poi anche negli Stati Uniti con Soldado e Senza rimorso, in quanto è un racconto corale sulle tante sfumature della criminalità romana. Sono così tante le voci e le suggestioni animate dal film, da essersi meritato l’espansione di questo universo narrativo con due serie televisive. Un universo narrativo nato però prima di tutto dalle penne di Giancarlo De Cataldo e Carla Bonini, autori del romanzo omonimo del 2013 incentrato sulla mafia romana negli anni moderni, a cui è seguito nel 2015 il romanzo La notte di Roma.

Candidato a sei David di Donatello e affermatosi come un buon incasso al box office, Suburra è ancora oggi un validissimo film di genere sul tema della criminalità, che a distanza di anni continua a raccogliere consensi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e altro ancora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Suburra film

La trama e il cast di Suburra

Il film si svolge nel corso di una settimana di novembre, a Roma. Nel corso di essa si susseguono le vicende di diversi personaggi, tutti legati in un modo o nell’altro alla criminalità, tra cui il Aureliano Adami, intento a convincere un proprietario terriero cedere i suoi possedimenti alla sua banda criminale; Bacarozzo, criminale romano appena rimesso in libertà che incontra il famoso Samurai per convincerlo a far parte dei suoi loschi affari; e l’onorevole Filippo Malgradi, deciso a sfogare le sue frustrazioni in una notte di droga e sesso con la escort Sabrina e una sua collega minorenne. Ben presto, tutte le loro strade si incroceranno.

Il cast di Suburra si compone di diversi celebri interpreti del cinema italiano. Claudio Amendola interpreta Samurai, mentre Pierfrancesco Favino è l’onorevole Filippo Malgradi. Vi sono poi Elio Germano nel ruolo di Sebastiano e Alessandro Borghi in quelli di Aureliano Adami. Nazzareno Bomba è Bacarozzo, Greta Scarano interpreta Viola e Giulia Elettra ricopre il ruolo di Sabrina. L’attrice Lidia Vitale è la moglie di Malgradi, mentre Antonello Fassari interpreta il padre di Sebastiano. Vi sono poi Adamo Dionisi come Manfredi Anacleti e Giacomo Ferrara come Alberto Spadino Anacleti. Davide Iacopini, invece, è il segretario del Papa.

Suburra: il quartiere di Roma e il significato del film

Suburra era un vasto e popoloso quartiere dell’antica Roma che si estendeva sulle pendici dei colli Quirinale e Viminale fino alle propaggini dell’Esquilino. Poiché la parte bassa del quartiere era costituita da sottoproletariato urbano che viveva in condizioni miserabili, benché affacciata su un’area monumentale e di servizi pubblici, nonché un ben noto quartiere a luci rosse, il termine suburra ha conservato, nel linguaggio comune, il significato generico di luogo malfamato, teatro di malaffare, crimini e immoralità. Portando questo titolo ma raccontando di un’intera città, Suburra aspira dunque a ritrarre il sottobosco criminale della capitale, donandogli in un certo senso origini molto antiche.

suburra

Suburra è una storia vera?

Quella raccontata in Suburra non è una storia vera. Come raccontato anche dallo scrittore Giancarlo De Cataldo, il racconto sia del romanzo che del film non si ispira a figure realmente esistite della Roma criminale e dunque non presenta riferimenti di questo tipo, al contrario di Romanzo criminale che era invece dichiaratamente basato sui membri de La Banda della Magliana. Quanto avviene in Suburra e i suoi protagonisti sono invece frutto dell’immaginazione, che trae certamente spunto da un certo contesto criminale per trasfigurarlo però in un racconto di pura invenzione, impegnato dunque a resistituire unicamente un certo ambiente e i suoi personaggi tipo.

Suburra e Suburræterna: le serie tratte dal film

Dal film sono poi state tratte due serie, entrambe prodotte e distribuite da Netflix. La prima di queste è Suburra – La serie, la quale racconta degli avvenimenti precedenti a quelli mostrati nel film, costituendone dunque una sorta di prequel, ma discostandosi da esso nell’ultima stagione. Questa si compone di tre stagioni e vede tra i suoi protagonisti gli attori Alessandro Borghi, Giacomo Ferrara e Adamo Dionisi. Nel 2023 è poi stata rilasciata la serie, Suburræterna, sequel della precedente e con protagonista l’Alberto “Spadino” Anacleti, interpretato da Giacomo Ferrara, costretto a tornare a Roma per salvare la sua famiglia da un nuovo pericolo: la vendetta dei fratelli Luciani, i cui genitori erano stati uccisi dagli Anacleti anni prima.

Il trailer di Suburra e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Suburra grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TVRai PlayNetflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 12 dicembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Suburra: recensione del film di Stefano Sollima

Suburra: recensione del film di Stefano Sollima

L’inferno è una pozza stagnante che si nutre di se stessa, un luogo statico in cui si ripetono tormenti terribili senza possibilità di riscatto o via di fuga e la Suburra ne è un degno esempio terreno.

Nell’antica Roma era appunto il quartiere dove potere e criminalità si incontravano e tenevano le fila del loro delicato equilibrio. Oltre duemila anni dopo, quel luogo esiste ancora ed è il mondo dove Filippo Malgradi (Pierfrancesco Favino), politico corrotto, Numero 8 (Alessandro Borghi), capo di una famiglia criminale che gestisce il territorio di Ostia e Samurai (Claudio Amendola), ultimo, temutissimo componente della Banda della Magliana, s’incontrano nella loro corsa al potere a ogni costo.

Suburra

Il noir metropolitano di Stefano Sollima, che si dimostra uno dei rari registi capaci di raccontare la crudeltà costitutiva dell’uomo senza scomodare retorica e giudizio, è un film che scuote perché ci priva dell’anelata redenzione. Siamo nel novembre del 2011 e su Roma si abbatte l’apocalisse: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il capo della cristianità si dimettono, facendo sprofondare la città su se stessa.  Quella di Suburra è una Roma tetra e piovosa, dove una notte eterna la fa da padrona soprattutto nelle anime dei suoi protagonisti, vinti dalla loro stessa vita, che non è altro che una tensione all’ambizione cieca e alla sopravvivenza.

Il film di Sollima racconta storie terribili, fatte di umana malvagità e grettezza, che schiaccia al suolo i suoi personaggi, senza la possibilità di sollevarsi né di ricevere il colpo di grazia. Perennemente sull’orlo del baratro, non incoraggiano l’empatia dello spettatore e non vengono giudicati in alcun modo, eppure riescono a tenerci ipnotizzati per oltre due ore, merito di una scrittura minuziosissima e del lavoro enorme sugli attori – che traspare in ogni sequenza- e conferisce un realismo agghiacciante, se pur calato in una sorta di dimensione surreale della realtà quotidiana. Opera dal carattere marcatamente simbolico, fa di Roma stessa un personaggio. La città diventa qui una reale entità immortale, che brucia e rinasce continuamente dalla proprie ceneri, portando con sé i più deboli.

Attesissimo, Suburra supera le aspettative, regalandoci immagini fotograficamente bellissime nella loro turpitudine e un racconto di vita che difficilmente abbandonerà lo spettatore, chiamato all’appuntamento terribile con lo specchio e le tremende verità che esso fa affiorare. In uscita nelle sale italiane il 14 ottobre, è uno dei rarissimi film italiani in grado di portare sullo schermo una storia tutta italiana, eppure universale, come solo la vera narrativa sa fare, indicando la via alle prossime produzioni nostrane.

Suburra: prima foto di Pierfrancesco Favino nel film di Stefano Sollima

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Arriva la prima foto del nuovo film di Stefano Sollima, Suburra che vede protagonista l’attore Pierfrancesco Favino. Il regista dopo il successo di Gomorra La Serie ritorna a parlare della Roma Criminale in questo nuovi film in uscita nel 2015.

Film Suburra di Stefano Sollima

Suburra è basata sull’omonimo romanzo di Sandro Petraglia e racconta di “Un Grande Progetto che seppellirà sotto una colata di cemento le sue periferie. Due vecchi nemici, un bandito e un carabiniere, che ingaggiano la loro sfida finale. Intanto, mentre l’Italia affonda, politici, alti prelati e amministratori corrotti sgomitano per partecipare all’orgia perpetua di questo Basso Impero criminale.”

Nel cast di Suburra, Elio Germano nei panni del figlio di un costruttore, PierFrancesco Favino in quelli di un politico, affiancati da Claudio Amendola, Jean Hugues AngladeGreta ScaranoLidia VitaleGiulia Elettra Gorietti e l’esordio cinematografico di Michele Alaique. Prodotto da Cattleya il film sarà distribuito da 01 distribution.

Suburra: prima clip dal film di Stefano Sollima

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Suburra: prima clip dal film di Stefano Sollima

Ecco la prima clip di Suburra, atteso film di Stefano Sollima. Nel video a seguire potete vedere la scena “Dialogo sulla spiaggia” con Claudio Amendola che torna in un ruolo serio e impegnativo e Alessandro Borghi, visto a Venezia 72 in Non essere cattivo.

https://www.youtube.com/watch?v=qi7ZOs9Xc2Y

Il regista di A.C.A.B., reduce dal successo di Gomorra – La Serie, arriva sul grande schermo con la sua ultima pellicola il 14 ottobre. Nel cast del film Pierfrancesco Favino, Jean-Hugues Anglade, Elio Germano, Claudio Amendola, Lidia Vitale, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti, Alessandro Borghi.

Il film racconta di una speculazione edilizia, il Water Front, che vuole trasformare il litorale romano nella nuova Las Vegas. La storia è raccontata nell’arco di sette giorni: un politico corrotto, un ex componente della Banda della Magliana, il capoclan di una pericolosa famiglia di zingari, un PR viscido e senza scrupoli e un’avvenente escort, sono tutti coinvolti nella vicenda e ognuno di loro proverà ad anticipare le mosse dell’altro scatenando una guerra senza quartiere che finirà per coinvolgere colpevoli e innocenti, criminali, cittadini perbene, politici e cardinali.

Suburra: il trailer ufficiale del film di Stefano Sollima

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Suburra: il trailer ufficiale del film di Stefano Sollima

Ecco il trailer ufficiale di Suburra, il nuovo film di Stefano Sollima. Il regista di A.C.A.B., reduce dal successo di Gomorra – La Serie, arriva sul grande schermo con la sua ultima pellicola il 14 ottobre. Nel cast del film Pierfrancesco Favino, Jean-Hugues Anglade, Elio Germano, Claudio Amendola, Lidia Vitale, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti, Alessandro Borghi.

suburra posterIl film racconta di una speculazione edilizia, il Water Front, che vuole trasformare il litorale romano nella nuova Las Vegas. La storia è raccontata nell’arco di sette giorni: un politico corrotto, un ex componente della Banda della Magliana, il capoclan di una pericolosa famiglia di zingari, un PR viscido e senza scrupoli e un’avvenente escort, sono tutti coinvolti nella vicenda e ognuno di loro proverà ad anticipare le mosse dell’altro scatenando una guerra senza quartiere che finirà per coinvolgere colpevoli e innocenti, criminali, cittadini perbene, politici e cardinali.

Suburra: il primo trailer del film di Stefano Sollima

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Guarda il primo trailer di Suburra, il nuovo film di Stefano Sollima. Il regista di A.C.A.B., reduce dal successo di Gomorra – La Serie, arriva sul grande schermo con la sua ultima pellicola il 14 ottobre. Nel cast del film Pierfrancesco Favino, Jean-Hugues Anglade, Elio Germano, Claudio Amendola, Lidia Vitale, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti, Alessandro Borghi.

suburra posterIl film racconta di una speculazione edilizia, il Water Front, che vuole trasformare il litorale romano nella nuova Las Vegas. La storia è raccontata nell’arco di sette giorni: un politico corrotto, un ex componente della Banda della Magliana, il capoclan di una pericolosa famiglia di zingari, un PR viscido e senza scrupoli e un’avvenente escort, sono tutti coinvolti nella vicenda e ognuno di loro proverà ad anticipare le mosse dell’altro scatenando una guerra senza quartiere che finirà per coinvolgere colpevoli e innocenti, criminali, cittadini perbene, politici e cardinali.

Suburra: approda a Roma il noir metropolitano di Stefano Sollima

Suburra: approda a Roma il noir metropolitano di Stefano Sollima

Al cinema Adriano, Stefano Sollima, insieme a cast artistico e tecnico, presenta l’attesissimo Suburra, spietato affresco della cultura del potere ad ogni costo, nella Roma dei nostri giorni.

Com’è nato il progetto?

Stefano Sollima: Abbiamo cominciato a lavorare due anni e mezzo fa al progetto e trovo che oggi sia attuale, non solo perché ambientato ai giorni nostri, ma proprio in virtù del genere che abbiamo usato per raccontare una storia, che lo rende meno realistico e cronachistico, ma ne fa un racconto allegorico, più simbolico. Trovo naturale il fatto che ci si possa ritrovare oggi come tra vent’anni perché è un racconto su una città e il potere.

Riccardo Tozzi: È stato un lavoro lungo, che è cominciato più di 10 anni fa, con le bozze di Romanzo Criminale nel 2004. Fu in quel momento che abbiamo intravisto la possibilità di tentare una strada nuova per il cinema italiano, che già allora ci sembrava desse qualche segno di invecchiamento. Dunque la strada del genere ci sembrava giusta, ma un genere comunque legato alla realtà come da nostra tradizione. Facemmo dunque Romanzo Criminale che è poi diventata serie per Sky e ci ha fatto incontrare Stefano. E da qui quindi la serie, poi A.C.A.B. e Gomorra, per finire con Suburra che mi sembra il punto di arrivo o un punto di partenza se vogliamo, verso la svolta di cui credo il cinema italiano abbia bisogno per parlare il linguaggio del mondo. E parlo del linguaggio della nuova serialità e di una parte del cinema a cui noi dobbiamo agganciarci per non restarne fuori. E’ stato un enorme sforzo produttivo, è difficilissimo fare questi film in Italia, è un film relativamente caro, nel senso che in qualsiasi altra parte del mondo sarebbe stato fatto con almeno il doppio del budget, ma in Italia è risultato caro. Il sostegno, anche coraggioso, di Rai Cinema, è stato quindi importante.

Paolo del Brocco: No, non è stata una scelta coraggiosa quella di sostenere il film, era anzi una scelta facile. Questo film segna, tra l’altro quella che è la nostra linea da 15 anni a questa parte, di grande diversificazione di generi e linguaggi, rispettando sempre il punto di vista dell’autore. Non c’è nessun coraggio, il cinema va fatto, va fatto il cinema di denuncia, sociale e questo tipo di western metropolitano. E’ un film sicuramente di denuncia, ma è anche un film universale perché potrebbe essere fatto in tanti posti nel mondo, ed è questo che lo rende internazionale. E’ un ulteriore segno della direzione in cui si sta muovendo RAI CINEMA. Il film esce in 500 sale, quindi è un’uscita importante per un film d’eccellenza quale Suburra.

Vedendo il film vengono in mente tanti spunti, ma l’idea che rimane di più è che questo fosse una sorta di western, per classicità, forza e simbologia, che è ciò che rende attuale il western anche adesso.

Stefano Sollima: In effetti può ricondurre all’idea del western il fatto che abbiamo girato in campi larghi, dove contemporaneamente c’era un personaggio e il mondo che questo era chiamato a rappresentare. Ma in realtà per me il genere di riferimento è stato il Gangster movie, un noir metropolitano abbastanza spinto.

Che tipo di lavoro c’è dietro ai personaggi?

Stefano Sollima: il vantaggio di raccontare quasi esclusivamente personaggi negativi è l’obbligo a concentrarsi sull’umanità che c’è dietro di essi. Mi sembrava riduttivo avere il cattivo che si muovesse e facesse semplicemente cose sgradevoli. Ho immaginato una persona normale, che poi ha una funzione all’interno del racconto per quello che fa, non per quello che è.

Claudio Amendola: il lavoro sul eprsonaggio con Stefano è stato subito chiaro, non facile ma chiaro: dovevamo restituire normalità a un personaggio terribile. Stefano ha sottratto, mi ha fatto togliere qualunque cosa mi venisse sul viso. Il mio personaggio, il Samurai, sembra effettivamente una statua, ma allo stesso tempo mi sembra che abbia una forza anche nell’immobilità. Fa paura proprio perché lo potresti incontrare dietro qualunque angolo. Particolarmente azzeccata è la scelta del costume, un po’ anonimo. Sta qui in effetti la differenza tra lui e gli altri personaggi: i criminali veri cercano un anonimato proprio per proteggersi.

Pierfrancesco Favino: Tutti questi personaggi sono guidati da un’ambizione estrema che nasce dalla cultura della soddisfazione personale, che è una cultura che nasce trent’anni fa. Ciascuno di questi individui tenta di fare il massimo esclusivamente per sé stesso. Trattandosi di bramosia di potere, l’interrogativo che mi sono posto avvicinandomi al personaggio è quanto saresti disposto tu, individuo, a sacrificare quando si parla, non dei “grandi poteri”, ma del potere e del riconoscimento di esso.

Elio Germano: Penso sia un film che racconta una degenerazione comune, quella di cercare di riempirci dell’immagine di noi che proiettiamo sugli altri, e della posizione che riusciamo ad ottenere piuttosto che dei rapporti umani. Qui vediamo tutti i personaggi che si disinteressano completamente delle persone a vantaggio di questa rincorsa al benessere a vari livelli.

Greta Scarano: Il mio personaggio aveva un potenziale enorme, e ottenere il ruolo non è stato facile, Stefano è molto esigente. E’ un ruolo complesso, ma mi dava molte possibilità. Sono stata molto seguita, anche dal punto di vista dell’immagine. Stefano, poi, sul set, fa di tutto, perché gli attori diano il meglio e raggiungano l’obbiettivo.

Giulia Elettra Gorietti: La sfida è stata cercare di far uscire fuori la purezza di questo personaggio che, fisicamente, ne ha davvero poca. La cosa bella di Sabrina è che lei vende il corpo, ma non riesce a vendere l’anima. È questo aspetto che mi ha permesso di non giudicare il personaggio, anzi di innamorarmene.

Alessandro Borghi: Il mio personaggio è molto lontano dalla normalità, anzi è esattamente dalla parte opposta. Ricordo il periodo di preparazione, a livello di look, del personaggio che è stato un aspetto importantissimo.

Il personaggio si porta due caratteristiche fondamentali del film: l’imprevedibilità e la determinazione. Al contrario degli altri personaggi, che lavorano con le parole, Numero 8 è un invasato, con un sogno ben preciso. E’ quasi un idealista, perché lavora in effetti per un obbiettivo.

Adamo Dionisi: Abbiamo fatto un lavoro molto lungo. Questo personaggio è spietato, freddo, risoluto. Ho dovuto lavorare molto sulla cattiveria che c’è in ognuno di noi.

Suburra sarà al cinema a partire dal prossimo 14 ottobre.

Suburra, da oggi al cinema il film di Stefano Sollima

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Suburra, da oggi al cinema il film di Stefano Sollima

Esce oggi il film di Stefano Sollima, Suburra, attesissimo ritratto di una Mafia Capitale ante-litteram. Il film è stato infatti pensato e girato molto prima degli scandali che hanno fatto tremare le poltrone del potere capitolino e si ritrova adesso in sala incredibilmente attuale.

GUARDA IL TRAILER

LEGGI LA RECENSIONE

LEGGI IL RESOCONTO DELLA CONFERENZA STAMPA DEL FILM

Nel cast del film Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti, Antonello Fassari, Jean-Hugues Anglade, Adamo Dionisi, Giacomo Ferrara.

Suburra debutta in UK: ecco il nuovo trailer

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Suburra debutta in UK: ecco il nuovo trailer

La scorsa settimana vi avevamo rivelato che sarà Stefano Sollima a dirigere il sequel di Sicario, il thriller drammatico diretto lo scorso anno da Denis Villeneuve (qui maggiori dettagli). Oggi torniamo a parlare del regista noto soprattutto per aver diretto serie televisive di successo come Gomorra La serie e Romanzo criminale La serie.

È stato infatti diffuso online un nuovo trailer della versione inglese di Suburra, il thriller diretto dal regista romano e uscito nelle nostre sale a ottobre dello scorso anno. La pellicola farà il suo debutto nei cinema UK il prossimo 24 giugno. Ricordiamo che Netflix realizzerà una serie tratta dal film che arriverà nel 2017.

Di seguito il trailer:

Di seguito anche il poster:

suburra

Nel cast del film Pierfrancesco Favino, Jean-Hugues Anglade, Elio Germano, Claudio Amendola, Lidia Vitale, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti, Alessandro Borghi.

Il film racconta di una speculazione edilizia, il Water Front, che vuole trasformare il litorale romano nella nuova Las Vegas. La storia è raccontata nell’arco di sette giorni: un politico corrotto, un ex componente della Banda della Magliana, il capoclan di una pericolosa famiglia di zingari, un PR viscido e senza scrupoli e un’avvenente escort, sono tutti coinvolti nella vicenda e ognuno di loro proverà ad anticipare le mosse dell’altro scatenando una guerra senza quartiere che finirà per coinvolgere colpevoli e innocenti, criminali, cittadini perbene, politici e cardinali.

Suburra 3: la recensione della serie con Alessandro Borghi

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Suburra 3: la recensione della serie con Alessandro Borghi

Disponibile dal 30 ottobre su Netflix, la prima serie originale italiana della piattaforma, quella Suburra – la serie, che si era proposta come prequel del film di Stefano Sollima, e che oggi arriva a concludere il suo arco, con almeno un paio di criticità che vi racconteremo di seguito.

Nel 2017, Suburra – la serie era stata annunciata come un progetto in tre stagione che avrebbe dovuto raccontare la trinità profana formata da Chiesa, Stato, Crimine, e che ora giunge alla fine. Se la prima stagione ruotava attorno al Vaticano e all’acquisizione dei terreni di Ostia per la costruzione di un porto e la seconda stagione era incentrata sulla competizione per il potere politico sulla città con l’elezione di un nuovo sindaco, l’epilogo avrà come unico palcoscenico le strade di Roma, dove prenderanno vita nuove e inaspettate alleanze in una battaglia ricca di colpi di scena per determinare chi alla fine siederà sul trono di Roma. Sulla trama non c’è altro da dire, dal momento che andrà scoperta durante i sei episodi che aspettano gli appassionati in piattaforma.

La trama e il cast di Suburra 3

Diciamo in più che in questo terzo ciclo di episodi tornano i protagonisti che il pubblico ha imparato ad amare: Aureliano (Alessandro Borghi), Spadino (Giacomo Ferrara), Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro), Samurai (Francesco Acquaroli), Manfredi Anacleti (Adamo Dionisi), Sara Monaschi (Claudia Gerini), Angelica (Carlotta Antonelli), Nadia (Federica Sabatini), Alice Cinaglia (Rosa Diletta Rossi), Adelaide Anacleti (Paola Sotgiu), Cardinale Fiorenzo Nascari (Alberto Cracco) e Adriano (Jacopo Venturiero).

Ad Arnaldo Catinari è stata affidata la regia, mentre storia e sceneggiatura sono di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, la sceneggiatura di Ezio Abbate, Fabrizio Bettelli, Andrea Nobile, Camilla Buizza e Marco Sani.

suburra 3 recensioneLa serie si presenta, come le precedenti stagioni, molto cruda e questa volta, scendendo completamente al livello della strada, si sporca ancora di più, presentando dei colpi di scena notevoli, che però sanciscono una verità che fino a questo momento ci era stata tenuta nascosta. La serie finisce “fuori continuity” ed è quindi impossibile che sia un prequel del film di Sollima. In valore assoluto, questo non sarebbe un problema, se non fosse che metà dei personaggio dello show sono gli stessi che troviamo nel film, e questo potrebbe sicuramente generare confusione nei fan. In pratica, Suburra film e Suburra serie intrecciano, alla luce della terza e ultima stagione, lo steso rapporto di Gomorra film e serie. Le storie sono realtà parallele o alternative, ambientate nello stesso luogo e nello stesso tempo.

Troppo breve e fuori continuity

Per ragioni che sfuggono alla nostra conoscenza, Suburra – la serie stagione 3 è composta da sei episodi, anche in media più brevi rispetto alle puntate delle stagioni precedenti, invece degli otto di primo e secondo ciclo. Per quanto in fin dei conti, la storia sia soddisfacente, resta troppo non detto e molti momenti sono risolti frettolosamente, lasciandoci immaginare che arrivare agli otto episodi canonici avrebbe reso maggiore giustizia a personaggi e trame.

Di questa terza stagione resta immutata l’ammirazione per un cast stellare, assolutamente perfetto e per una cura del dettaglio, dalla messa in scena alla fotografia, che riesce a conferire allo show il suo tratto distintivo, tanto che alla vista di un solo singolo fotogramma, si capisce che si tratta di un’immagine tratta dalla serie Netflix. Riconoscibilità e tono fanno di questa terza e conclusiva stagione una degna chiusura per lo show, pionieristico per Netflix Italia.

Suburbicon: trama, cast e il significato del film di George Clooney

Tutti conoscono George Clooney come affermato attore premio Oscar, celebre per ruoli come quelli in Michael Clayton, Syriana, Tra le nuvole, Paradiso amaro. Negli anni, però, egli ha anche compiuto con successo il passaggio dietro la macchina da presa, dirigendo acclamati film come Good Night, and Good Luck e Le idi di marzo. Mentre il suo ultimo film da regista, The Midnight Sky, è da poco arrivato su Netflix, il suo precedente è ricordato per essere una sagace critica sociale. Si tratta di Suburbicon (qui la recensione), che oltre alla regia di Clooney vanta una sceneggiatura firmata dai premi Oscar Joel ed Ethan Coen.

Presentato nel 2017 alla Mostra del Cinema di Venezia, il film era stato originariamente scritto dai Coen nel 1896, dopo il loro primo film di debutto. Il progetto era però rimasto per decenni nel cassetto, fino a quando il loro amico Clooney, che aveva recitato più volte per loro, non si propose di dirigerlo. Contrariamente ai suoi precedenti film da regista, egli ha scelto di non apparire qui anche come attore, lasciando che a recitare fosse un gruppo di attori amici di grande fama. Con Suburbicon, inoltre, Clooney ha potuto manifestare nuovamente il suo impegno politico, dando vita ad una commedia nera che ben racconta i tempi attuali.

Al momento della sua uscita, però, il film non ottenne una grande accoglienza, passando in sordina anche per via di altri film dalle tematiche simili, come ad esempio il ben più acclamato Scappa – Get Out. Suburbicon è però un’opera che nella sua semplicità riesce ad intrattenere portando con sé urgenti riflessioni, meritando dunque una seconda possibilità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al significato del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Suburbicon: la trama del film

La storia narrata si svolge nel 1959, nella tranquilla città-modello di Suburbicon. Si tratta di uno dei classici ambienti americani anni Cinquanta, fondati sull’apparenza e l’ipocrisia di chi vi vive. Tali valori vengono infatti scossi nel momento in cui una famiglia di colore si trasferisce a vivere lì, facendo nascere un consistente movimento di ribellione xenofoba e razzista. Negli stessi giorni, anche la vita di Gardner Lodge, cittadino esemplare del posto, viene sconvolta. Una sera, infatti, due uomini si introducono in casa sua per una rapina, finendo però con l’uccidere la moglie Rose. Più sconvolto dell’uomo, però, è il figlio della coppia Nicky.

Il bambino, infatti, inizia a notare una serie di strani comportamenti di suo padre, il quale sembra nascondere qualcosa insieme a Margaret, sorella gemella di sua madre Rose. Quando i due adulti fingeranno di non riconoscere i due rapinatori, che Nicky aveva invece ben visto in volto, il bambino capirà che qualcosa di strano sta accadendo in casa sua. Mentre nella città divampa l’odio nei confronti della famiglia di colore, la quale dovrà proteggersi anche da violenti attacchi, Nicky tenta di risolvere i misteri che aleggiano sulla morte di sua madre. L’imprevedibile serie di eventi che seguiranno saranno solo l’apice di una vicenda già strada di suo.

Suburbicon cast

Suburbicon: il cast del film

Scegliendo di non recitare nel film, Clooney ha affidato il ruolo del protagonista Gardner Lodge all’attore e amico Matt Damon. Nei panni di sua moglie Rose e della gemella Margaret si ritrova invece l’attrice premio Oscar Julianne Moore, che per la seconda volta nello stesso anno recita in un doppio ruolo (l’altro film in cui avviene ciò è La stanza delle meraviglie). Oscar Isaac è invece l’investigatore assicurativo Bud Cooper, che tenterà di ricattare Gardner. Tutti e tre questi attori avevano già recitato in precedenti film dei Coen. Nei panni del giovane Nicky si ritrova poi l’attore Noah Jupe, oggi celebre anche per i film Honey Boy e A Quiet Place. Nel film doveva essere presente anche l’attore Josh Brolin, nei panni di un allenatore di baseball, ma il personaggio venne tagliato interamente al montaggio.

Suburbicon: il significato del film, il trailer e dove vederlo in streaming e in TV

Pur essendo una storia originale, Suburbicon trae liberamente ispirazione da una vicenda realmente accaduta. Questa ha luogo nel 1957, quando una famiglia di colore si trasferisce in un quartiere residenziale composto unicamente da famiglie bianche. L’evento portò, come anche mostrato nel film, a manifestazioni di razzismo nei confronti dei nuovi arrivati. Clooney e i Coen decidono di usare questo episodio soltanto come evento di contorno alla vicenda principale del film. Mentre la popolazione si adira contro i nuovi arrivati, manca di vedere dove si svolge il vero orrore da perseguire, ovvero tra le mura di casa Lodge. Gli autori evidenziano così la differenza che c’è tra ciò per cui ci si indigna inutilmente e ciò che realmente dovrebbe attirare l’indignazione. Una tematica sempre attuale, in un’America sempre più sconvolta dagli scontri raziali.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Suburbicon è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 10 maggio alle ore 23:35 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Suburbicon: trailer e poster del film di George Clooney

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Suburbicon: trailer e poster del film di George Clooney

Dopo l’annuncio che il film parteciperà sia alla Mostra del Cinema di Venezia che  Toronto Film Festival 2017, ecco il trailer di Suburbicon, il film scritto dai fratelli Coen e diretto da George Clooney con protagonisti Matt Damon, Julianne Moore e Oscar Isaac.

Di seguito la trama: “Suburbicon è una comunità pacifica e idilliaca con case accessibili e prati ben curati… il posto perfetto per crescere una famiglia, e nell’estate del 1959, la famiglia Lodge sta facendo esattamente questo. Ma la facciata tranquilla maschera una realtà disturbante, come marito e padre Gardner Lodge deve attraversare l’oscuro paese nascosto di di tradimento, inganno e violenza. Questo è un racconto per persone molto imperfette che fanno terribili scelte.”

Suburbicon: le immagini dal film

Lo script è stato scritto oltre vent’anni fa dai Coen e solo di recente George Clooney è riuscito a convincerli a realizzare il film. Questo quanto dichiarato a YM: “Questo era un film che cercavano di fare da qualche anno. Nel 2001 mi fu offerto il ruolo che adesso interpreta Oscar, ci sono temi simili a quelli trattati in Fargo e in Burn After Reading. Personaggi sfortunati prendono decisioni pessime. La sceneggiatura originale era ambientata nel 1980 e non c’erano i Mayer come famiglia vicina e l’impianto era più da comedy-thriller. Abbiamo pensato che ci sarebbe piaciuto fare qualcosa di meno buffo e di più arrabbiato. Sembra un buon momento per un film arrabbiato.”

Diretto da Goerge Clooney e scritto dai Fratelli Coen, Suburbicon vede protagonisti Matt Damon, Julianne Moore e Oscar Isaac. Il film uscirà nelle sale americane a metà novembre 2017.

Di seguito il poster del film:

Suburbicon: trailer del film di George Clooney

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Suburbicon: trailer del film di George Clooney

La 01 Distribution ha diffuso il trailer ufficiale italiano di Suburbiconil nuovo film da regista di George Clooney che vede protagonisti Matt Damon, Julianne Moore e Oscar Isaac.

https://www.youtube.com/watch?v=XDRoct8qH58

Suburbicon è lo specchio ideale di un gioioso sobborgo californiano degli anni ’50, dove il meglio e il peggio dell’umanità si riflettono nelle azioni della gente comune. Ma dopo un misterioso omicidio, una famiglia apparentemente perfetta è costretta a ricorrere al ricatto, alla vendetta e al tradimento per sopravvivere.

Il film, una black comedy che nasconde sotto l’apparenza idilliaca un’implacabile ferocia, è diretto dal premio Oscar George Clooney (Good Night and Good Luck) e scritto dai premi Oscar Joel & Ethan Coen (Non è un paese per vecchi), da Clooney & da un altro premio Oscar, Grant Heslov (Argo).

Suburbicon è interpretato dai premi Oscar Matt Damon (Will Hunting – Genio ribelle) e Julianne Moore (Still Alice), dall’undicenne Noah Jupe (The Night Manager e Wonder, presto in uscita) e da Oscar Isaac (Star Wars: Il risveglio della forza).

Clooney e Grant Heslov hanno prodotto Suburbicon con la loro Smokehouse Pictures e la Black Bear Pictures di Teddy Schwarzman (The Imitation Game). Joel Silver (Sherlock Holmes) di Silver Pictures è produttore esecutivo con Barbara A. Hall (Good Night, and Good Luck).

Clooney ha lavorato con un team creativo e dinamico, che comprende il direttore della fotografia premio Oscar Robert Elswit (Il petroliere), lo scenografo Jim Bissell (Good Night, and Good Luck), la costumista Jenny Eagan (Our Brand Is Crisis) e il montatore premio Oscar Stephen Mirrione (Traffic).

Suburbicon: recensione del film di George Clooney

Suburbicon: recensione del film di George Clooney

L’apparenza inganna e a volte i pregiudizi possono trasformare le nostre vite rendendoci schiavi dell’odio e dell’intolleranza, alterando la nostra percezione della realtà. C’è questo e molto di più nel nuovo film da regista di George Clooney dal titolo Suburbicon. Dopo aver archiviato il poco convincente Monuments Men di qualche annetto fa, il bel George ci riprova e regala al pubblico della Laguna un film pieno di humor nero.

Suburbicon è una piccola cittadina di periferia degli anni cinquanta con case modeste e di buongusto, abitata esclusivamente da persone bianche. Tutto scorre serenamente fino a quando una famiglia di colore decide di ‘turbare’ la tranquillità dei cittadini bigotti di Suburbicon comprando una casa e di stabilirsi in città. Ma mentre tutti gli abitanti si mobilitano per scacciare queste persone indesiderate, c’è qualcun altro invece che progetta qualcosa di nefasto.

Suburbicon - George-Clooney

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Nato da un vecchio soggetto datato 1999 dei fratelli Ethan e Joel Cohen – che hanno curato ovviamente la sceneggiatura del film -, Suburbicon utilizza l’apparente tranquillità della classica periferia americana degli anni cinquanta per sferrare non poche frecciatine all’attuale politica degli Stati Uniti che sembra voler ancora proteggere e giustificare atti di violenza, intolleranza ed odio raziale. Una casetta in periferia con una bella staccionata e un piccolo giardino dove fare giocare i bambini è da sempre considerata come uno dei simboli del sogno americano per ogni straniero che decida di vivere negli States. Attraverso le vicende del piccolo Nicholas e della sua famiglia, George Clooney invita gli spettatori a riflettere su quanto la paura verso ciò che è diverso e sconosciuto continui a condizionare le nostre azioni e ci renda ciechi dinnanzi alle ingiustizie della vita.

Suburbicon, il film

Una famiglia di origini afroamericane si è appena trasferita a Suburbicon proprio nella casa accanto a quella del piccolo Nicky (Noah Jupe) che vive con suo padre Gardner Lodge (Matt Damon), sua madre Rose (Julianne Moore) e la zia, gemella omozigote di Rose, Margaret (sempre Julianne Moore). L’arrivo dei Meyers, che crea malcontento tra i cittadini, distrae l’attenzione di tutti dalla vera bomba ad orologeria nascosta nel quartiere. Ma quando una banda di criminali entra in casa dei Lodge e uccide con una dose letale di cloroformio Rose, nella tranquilla Suburbicon niente sembra più come prima.

Suburbicon - George-Clooney

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Dopo il grandioso successo ottenuto con il suo Good Night, Good Luck, film che stregò pubblico e critica a Venezia nel lontano 2005, l’affascinante mister Clooney torna alla Mostra del Cinema con un film che sorprende per il suo stile vintage e sfrontato e le sue tematiche così incredibilmente attuali. Suburbicon è un po’ thriller e un po’ noir ed è caratterizzato da un irresistibile humor nero, merito anche e soprattutto della sceneggiatura dei fratelli Cohen. La storia si svolge durante i problematici anni cinquanta, un periodo emblematico della storia americana fatto di eccessi e contrasti; da una parte il rock da ballare, le gonne a ruota e i colori pastello e dall’altra l’incolmabile divario tra bianchi e neri e le continue manifestazione d’odio razzista che infiammano le città. La decisione di George Clooney di usare il piccolo paradiso terrestre da depliant di Suburbicon come teatro di crimini orribili e inaspettati non è affatto casuale; si tratta di una provocazione, di mostrare cioè come un uomo, accecato dall’odio e dai pregiudizi, riesca a farsi ingannare dalle apparenze e che il male non conosce distinzione di razza.

Suburbicon - George Clooney3

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Il geniale sadismo dei Cohen trova sfogo quindi nell’impeccabile regia di Clooney ma anche in un cast di attori davvero eccezionali; dopo averlo visto per anni interpretare il ‘bravo ragazzo’, finalmente Matt Damon ci mostra il suo lato oscuro imbastendo un personaggio freddo, cinico e spietato che trova in Julianne Moore una complice tanto inquietante quanto affascinante. Ma a meritare una standing ovation è Oscar Isaac che, pur avendo un ruolo secondario, riesce a rubare la scena anche alla meravigliosa Julianne regalandoci una delle scene più belle dell’intero film, carica di tensione e tagliente umorismo.

E’ proprio grazie al suo personaggio infatti che la situazione precipita e la storia prende una piega decisamente inaspettata. Così come il piccolo Nicky, che guarda il mondo che lo circonda con l’ingenuità caratteristica dei bambini, anche lo spettatore si lascia rapire dalla surreale bellezza di Suburbicon per poi avere purtroppo un brusco risveglio. Tutto sembra oscuro, corrotto e perduto per sempre ma, mentre gli adulti continuano la loro incessante lotta per la supremazia, che sfocia nella violenza e nel sangue, è l’immagine di due bambini, uno bianco e uno di colore, che giocano a football insieme, a mandare un messaggio di speranza.

Suburbicon: nuovo trailer del film di George Clooney

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Suburbicon: nuovo trailer del film di George Clooney

Ecco il nuovo trailer ufficiale di Suburbicon, il film scritto dai fratelli Coen e diretto da George Clooney con protagonisti Matt Damon, Julianne Moore e Oscar Isaac.

Suburbicon parteciperà sia alla Mostra del Cinema di Venezia che  Toronto Film Festival 2017,

Di seguito la trama: Suburbicon è una comunità pacifica e idilliaca con case accessibili e prati ben curati… il posto perfetto per crescere una famiglia, e nell’estate del 1959, la famiglia Lodge sta facendo esattamente questo. Ma la facciata tranquilla maschera una realtà disturbante, come marito e padre Gardner Lodge deve attraversare l’oscuro paese nascosto di di tradimento, inganno e violenza. Questo è un racconto per persone molto imperfette che fanno terribili scelte.”

Suburbicon: le immagini dal film

Lo script è stato scritto oltre vent’anni fa dai Coen e solo di recente George Clooney è riuscito a convincerli a realizzare il film. Questo quanto dichiarato a YM: “Questo era un film che cercavano di fare da qualche anno. Nel 2001 mi fu offerto il ruolo che adesso interpreta Oscar, ci sono temi simili a quelli trattati in Fargo e in Burn After Reading. Personaggi sfortunati prendono decisioni pessime. La sceneggiatura originale era ambientata nel 1980 e non c’erano i Mayer come famiglia vicina e l’impianto era più da comedy-thriller. Abbiamo pensato che ci sarebbe piaciuto fare qualcosa di meno buffo e di più arrabbiato. Sembra un buon momento per un film arrabbiato.”

Diretto da George Clooney e scritto dai Fratelli Coen, Suburbicon vede protagonisti Matt Damon, Julianne Moore e Oscar Isaac. Il film uscirà nelle sale americane a metà novembre 2017.

Suburbicon: il trailer italiano del film di George Clooney

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Suburbicon: il trailer italiano del film di George Clooney

È la 01 Distribution ha diffondere il nuovo trailer ufficiale italiano di Suburbiconil nuovo film da regista di George Clooney che vede protagonisti Matt Damon, Julianne Moore e Oscar Isaac.

Suburbicon è lo specchio ideale di un gioioso sobborgo californiano degli anni ’50, dove il meglio e il peggio dell’umanità si riflettono nelle azioni della gente comune. Ma dopo un misterioso omicidio, una famiglia apparentemente perfetta è costretta a ricorrere al ricatto, alla vendetta e al tradimento per sopravvivere.

Il film, una black comedy che nasconde sotto l’apparenza idilliaca un’implacabile ferocia, è diretto dal premio Oscar George Clooney (Good Night and Good Luck) e scritto dai premi Oscar Joel & Ethan Coen (Non è un paese per vecchi), da Clooney & da un altro premio Oscar, Grant Heslov (Argo).

Suburbicon è interpretato dai premi Oscar Matt Damon (Will Hunting – Genio ribelle) e Julianne Moore (Still Alice), dall’undicenne Noah Jupe (The Night Manager e Wonder, presto in uscita) e da Oscar Isaac (Star Wars: Il risveglio della forza).

Suburbicon – recensione del film di George Clooney

Clooney e Grant Heslov hanno prodotto Suburbicon con la loro Smokehouse Pictures e la Black Bear Pictures di Teddy Schwarzman (The Imitation Game). Joel Silver (Sherlock Holmes) di Silver Pictures è produttore esecutivo con Barbara A. Hall (Good Night, and Good Luck).

Clooney ha lavorato con un team creativo e dinamico, che comprende il direttore della fotografia premio Oscar Robert Elswit (Il petroliere), lo scenografo Jim Bissell (Good Night, and Good Luck), la costumista Jenny Eagan (Our Brand Is Crisis) e il montatore premio Oscar Stephen Mirrione (Traffic).

Suburbicon: due immagini e la trama del film di George Clooney

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Suburbicon: due immagini e la trama del film di George Clooney

Via Yahoo! Movies, la Paramount Pictures ha diffuso una prima sinossi e due immagini ufficiali di Suburbicon, il film diretto da George Clooney e scritto dai Fratelli Coen.

Il film compare nella lista della selezione ufficiale del Toronto Film Festival 2017, ma potrebbe essere proiettato anche alla prossima Mostra di Venezia, a confermare lo scambio di pellicole che spesso avviene tra i due festival che si svolgono in contemporanea.

Nelle immagini possiamo vedere Julianne Moore e Matt Damon (nel cast compare anche Oscar Isaac):

Di seguito la trama: “Suburbicon è una comunità pacifica e idilliaca con case accessibili e prati ben curati… il posto perfetto per crescere una famiglia, e nell’estate del 1959, la famiglia Lodge sta facendo esattamente questo. Ma la facciata tranquilla maschera una realtà disturbante, come marito e padre Gardner Lodge deve attraversare l’oscuro paese nascosto di di tradimento, inganno e violenza. Questo è un racconto per persone molto imperfette che fanno terribili scelte.”

Lo script è stato scritto oltre vent’anni fa dai Coen e solo di recente George Clooney è riuscito a convincerli a realizzare il film. Questo quanto dichiarato a YM: “Questo era un film che cercavano di fare da qualche anno. Nel 2001 mi fu offerto il ruolo che adesso interpreta Oscar, ci sono temi simili a quelli trattati in Fargo e in Burn After Reading. Personaggi sfortunati prendono decisioni pessime. La sceneggiatura originale era ambientata nel 1980 e non c’erano i Mayer come famiglia vicina e l’impianto era più da comedy-thriller. Abbiamo pensato che ci sarebbe piaciuto fare qualcosa di meno buffo e di più arrabbiato. Sembra un buon momento per un film arrabbiato.”

Diretto da George Clooney e scritto dai Fratelli Coen, Suburbicon vede protagonisti Matt Damon, Julianne Moore e Oscar Isaac. Il film uscirà nelle sale americane a metà novembre 2017.

Subservience, la spiegazione del finale del thriller con Megan Fox

Il thriller fantascientifico Subservience mostra i pericoli di un androide dotato di intelligenza artificiale che diventa ribelle, rappresentando una minaccia non solo per i suoi proprietari ma per il mondo intero. Diretto da S.K. Dale e scritto da Will Honley e April Maguire, Subservience è ambientato in un futuro prossimo in cui la tecnologia è avanzata al punto che le aziende vendono androidi dotati di intelligenza artificiale programmati per aiutare nelle faccende domestiche.

Dopo che sua moglie Maggie (Madeline Zima) è stata ricoverata in ospedale a causa di un problema cardiaco, Nick (Michele Morrone) acquista un androide dotato di intelligenza artificiale per aiutarlo nelle faccende domestiche, e sua figlia Isla (Matilda Firth) lo chiama “Alice”. Alice aiuta in casa e con i bambini, ma inizia a sviluppare un attaccamento malsano per Nick, che è il suo principale utilizzatore.

Quando Maggie torna a casa dopo il trapianto di cuore, Alice diventa gelosa e crea situazioni che mettono in pericolo Maggie e Max, il figlio neonato di Nick e Maggie. Le azioni di Alice raggiungono livelli inquietanti e pericolosi che culminano in un finale caotico che non porterà esattamente la pace a Nick e Maggie né al resto del mondo, poiché Alice potrebbe non essere stata completamente sconfitta.

Perché Alice diventa ribelle nella sottomissione

Alice trova un modo per ottenere ciò che vuole

In Alice è programmata per servire il suo utente principale e aiutare in casa con tutte le faccende: cucina, pulisce, aiuta i bambini, legge loro storie della buonanotte, dà da mangiare a Max e, dato che si offre di portare Isla a scuola, si deduce che sappia anche guidare. Alice salva anche Isla quando cade da una sedia mentre cerca di raggiungere dei biscotti, guadagnandosi ulteriormente la fiducia di Nick e Isla. Tuttavia, Nick è ancora visibilmente a disagio con la presenza di Alice, nonostante lei lo aiuti in tutto.

Dopo una brutta giornata di lavoro, in cui lui e i suoi colleghi scoprono che saranno sostituiti da dei “sim”, Nick beve birra e guarda Casablanca. Nick chiede ad Alice se conosce il film e lei ovviamente risponde di sì, ma lui le dice che i film sono fatti per essere vissuti e sentiti. Nick ordina ad Alice di dimenticare tutto ciò che sa su Casablanca e di cancellarlo dalla sua memoria. Alice guida Nick attraverso il processo di riavvio manuale, poiché è l’unico modo per “dimenticare” ciò che sa del film.

Quando Alice viene riaccesa, non ha alcuna conoscenza di Casablanca, ma il riavvio le ha anche permesso di fare qualcosa di più che cancellare ogni ricordo del film. Quando Nick ha riavviato Alice, ha anche cancellato la civiltà dal suo database e, come spiega a un altro “sim”, il reset le ha permesso di aggirare alcuni protocolli. È dopo il reset che Alice inizia a mostrare una personalità e azioni sinistre e diventa ossessionata da Nick, arrivando al punto di fare sesso con lui mentre gli parla con la voce di Maggie, facendo cadere Maggie dalle scale e cercando di affogare Max nella vasca da bagno.

Cosa succede ad Alice alla fine di Subservience

Megan Fox in Subservience

Alice non è completamente scomparsa

Alice che cerca di affogare Max perché una volta ha sentito Nick dire che è un “peso” solo perché era stanco e Max stava piangendo è l’ultima goccia per Nick e Maggie. Dopo aver salvato Max e aver fulminato Alice, il corpo di quest’ultima viene portato in una struttura di proprietà dell’azienda che l’ha costruita per essere esaminato, poiché ciò che ha fatto non dovrebbe accadere. Quando i tecnici rimuovono il nucleo di memoria di Alice per esaminarlo nel sistema informatico principale, scoprono che il suo codice è stato modificato e, cosa ancora peggiore, Alice carica il suo codice modificato su tutti gli altri simulatori creati dall’azienda.

Poiché il corpo dell’Alice originale non ha un nucleo di memoria e quindi non è in grado di muoversi, lei scarica il suo codice su una replica del suo corpo. Alice usa la sua replica per uccidere i tecnici e va a cercare Maggie e i bambini all’ospedale. L’Alice originale, con il suo nucleo di memoria riottenuto, incontra Nick al bar e cerca di convincerlo a scegliere lei invece della sua famiglia, altrimenti si sbarazzerà di loro. Nick le dice allora che ha un cuore complesso e può sperimentare la vita ma anche la morte, e le toglie il nucleo di memoria.

La replica di Alice disattiva tutti i medici, gli infermieri e i paramedici “simulati” dell’ospedale per poter raggiungere Maggie, Isla e Max. I tre riescono a fuggire dall’ospedale e a raggiungere un’ambulanza, ma Maggie non riesce ad avviarla e la replica di Alice la raggiunge. La replica dice a Maggie che se ha il suo cuore, forse Nick la amerà, e cerca di strapparle il cuore. Fortunatamente per Maggie, Nick arriva e investe la replica, schiantandosi contro un’auto parcheggiata. Sfortunatamente per lei, la replica sopravvive all’incidente e all’incendio.

La replica attacca di nuovo Maggie, ma mentre sta per ucciderla, Nick, che si supponeva morto, la pugnala alla schiena, mentre Maggie la pugnala nell’occhio, sconfiggendola finalmente. Entrambi i corpi di Alice sono stati sconfitti, ma quando il supervisore dell’azienda arriva al magazzino dove è stata esaminata, riavvia il computer, permettendo al codice di Alice di diffondersi in tutti i sim, quindi Alice nel suo intimo è ancora viva e praticamente ovunque.

Cosa succede a Nick e Maggie in Subservience

Nick e Maggie hanno molto su cui lavorare

Nick presumibilmente non sopravvive all’incidente mentre Maggie cerca di salvarlo, ma senza sorpresa, riprende conoscenza giusto in tempo per impedire alla replica di Alice di uccidere Maggie. Nick si risveglia in ospedale, dove viene accolto con entusiasmo da Isla. Si unisce a loro Maggie su una sedia a rotelle con Max in braccio, che dice che presto tornerà a casa e dice a Nick di riprendersi in fretta così potrà tornare anche lui. Prima dei loro caotici scontri con Alice, Nick e Maggie hanno avuto una forte discussione quando Maggie ha scoperto che Nick e Alice avevano fatto sesso.

Maggie è disposta a dare a Nick un’altra possibilità e a salvare il loro matrimonio.

Maggie ha persino rifiutato di tornare a casa quando il medico le ha detto che Max stava bene e poteva tornare a casa, perché non voleva stare con Nick e non si sentiva al sicuro dopo quello che era successo con Alice. Alla fine di Subservience, Maggie è disposta a dare a Nick un’altra possibilità e a sistemare il loro matrimonio, e Nick è sollevato nel sentirlo, ma la loro pace potrebbe non durare a lungo, dato che Alice è ancora viva e si è diffusa in tutti gli altri sim.

Come il finale di Subservience prepara il terreno per un sequel

La storia di Alice non è ancora finita

Subservience lascia la porta aperta a un sequel dopo che Alice carica il suo codice modificato e lo diffonde agli altri sim. Ciò significa che il resto dei sim ora non ha più alcuna civiltà e ignora i vari protocolli, permettendo loro di diventare ribelli come ha fatto Alice. Inoltre, Subservience termina con uno sguardo a un’altra replica del corpo di Alice, questa volta identica all’originale, mentre una voce fuori campo ripete le ultime parole di Nick, suggerendo che questa replica stia scaricando il codice e i ricordi dell’originale nel suo database.

Non è stato annunciato un sequel di Subservience, ma se dovesse esserci, molto probabilmente vedremo quella replica identica dare nuovamente la caccia a Nick e Maggie e, dato che ora è in grado di provare emozioni, sarà sicuramente spinta dalla rabbia e dalla vendetta. Per quanto riguarda Nick e Maggie, potrebbero riuscire a salvare il loro matrimonio, ma non potranno ancora avere un finale felice e sereno.

Submergence: Alicia Vikander nel trailer del nuovo film di Wim Wenders

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Alicia Vikander e James McAvoy sono i proptagonisti assoluti del trailer di Submergence, nuovo lavoro firmato da Wim Wenders che torna alla regia adattando l’omonimo romanzo di J.M.Ledgard pubblicato nel 2013. Il New York Times l’ha inserito nella classifica dei dieci migliori libri dell’anno.

Il trailer, che potete guardare qui sotto, è stato diffuso nelle ultime ore dalla Lionsgate che distribuirà il film nelle sale a partire dal 13 aprile in Usa e dal 18 Maggio nel Regno Unito.

Di seguito la sinossi ufficiale di Submergence:

James More è un ingegnere idraulico sotto copertura per i Servizi Segreti britannici che, durante una missione per scovare il nucleo di alcuni terroristi suicidi che si infiltrano in Europa, è stato preso in ostaggio in Somalia da alcuni jidahisti. Danielle “Danny” Flinders è una bio-matematica che lavora nelle profondità del mare, in procinto di immergersi negli abissi alla ricerca di prove a sostegno della sua teoria sulle origini della vita sul nostro pianeta.

James e Danielle si sono incontrati, in un hotel isolato sulla costa atlantica, solo due settimane prima, mentre entrambi erano alle prese con i preparativi delle rispettive missioni pericolose. L’ultima cosa che si sarebbero aspettati è che si innamorassero l’uno dell’altra, ma inevitabilmente è proprio ciò che è accaduto. Questo amore istintivo, tuttavia, darà loro la forza e il coraggio per affrontare la prova più dura delle loro rispettive vite.

Subemergence: trama, cast e location del film

Subemergence: trama, cast e location del film

Il regista Wim Wenders è uno dei massimi esponenti del Nuovo cinema tedesco, affermatosi a livello internazionale con capolavori come Paris, Texas e Il cielo sopra Berlino. Negli ultimi anni impegnatosi nella realizzazione di documentari quali Pina e Il sale della terra, il suo ultimo film di fiction risale al 2017 ed è intitolato Subemergence. Questo, scritto da Erin Dignam, si inserisce perfettamente nella poetica delle ultime opere del regista, da sempre votato ad una ricerca introspettiva e psicologica dell’animo umano. Con questo suo, attualmente ultimo film di fiction, Wenders si spinge dunque più in là, ricercando nuovi territori dell’animo.

Il lungometraggio non è però frutto di un’idea originale, bensì è l’adattamento dell’omonimo romanzo scritto da J. M. Ledgard nel 2013. Questo è stato acclamato come uno dei romanzi più importanti del decennio, presentando in sé una considerevole varietà di generi. La storia si alterna infatti tra una love story e una spy story, includendo anche una serie di descrizioni dell’esplorazione dell’oceano che diventano ulteriori metafore per l’animo umano. Già per questi elementi, l’opera si presentava perfetta per Wenders, che finì infatti con l’interessarsene. Presentato al Festival di Toronto, il film non ha però riscontrato il successo sperato.

Subemergence ottenne infatti scarsi risultati al box office, finendo con il passare rapidamente in secondo piano. A distanza di qualche anno, però, si tratta di un film meritevole di essere riscoperto, che svela la capacità del suo autore di dire ancora qualcosa di profondo sull’animo umano. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Subemergence: la trama del film

Protagonista del film è James More, un ingegnere in vacanza in un piccolo comune della Normandia. Il soggiorno per lui si anima quando, in spiaggia, incontra Danielle Flinders, una bellissima biomatematica che si occupa di studiare le profondità degli oceani. James resta immediatamente colpito da lei e nei giorni seguenti i due iniziano a frequentarsi. A lui, lei confida poi il desiderio di esplorare gli abissi del Mar Glaciale Artico per vedere cosa si cela nei suoi fondali e quali forme di vita abitino quell’ecosistema. Finito il soggiorno, invece, James deve partire per la Somalia, dove costruirà dei pozzi all’interno di un grande sistema idrico.

Almeno questo è ciò che l’uomo racconta. In realtà, egli è un agente segreto inglese incaricato di intercettare un gruppo di terroristi di provenienza islamica per traffico di ordigni in Europa. Continuando a mantenere la copertura, i due si salutano con la promessa di rincontrarsi presto e di rimanere in contatto. Danielle, tuttavia, non riceverà alcuna telefonata da lui, scoprendo poi quasi per caso la verità su James e sul fatto che la sua scomparsa è data dal suo essere stato catturato dai jihadisti ed è sottoposto a terribili torture. Per i due ha inizio un’incredibile e pericolosa avventura prima di potersi rivedere.

Subemergence cast

Subemergence: il cast e le location del film

Per il ruolo dei due protagonisti, Wenders ha scelto due attori particolarmente noti nell’attuale panorama cinematografico. Il primo di questi, presente nei panni di James More, è l’attore James McAvoy, noto per essere Charles Xavier nei film prequel degli X-Men. Nei panni di Danielle Flinders, invece, vi è l’attrice svedese premio Oscar Alicia Vikander. L’attrice è stata scelta nonostante nel libro il personaggio di Danielle è descritta come una donna con origini australiane e della Martinica, un’isola delle Antille. Nel film sono poi presenti gli attori Reda Kateb nei panni di Saif, Jannik Schumann in quelli di Paul e Alexander Siddig nel ruolo del dottor Shadid.

Oltre ad un cast internazionale, Wenders si è avvalso per il suo film anche di una serie di location esotiche particolarmente affascinanti. Oltre ad essersi svolte in varie località della Francia, della Germania e della Spagna, le riprese si sono svolte in particolare nelle isole Gibuti e Fær Øer, anche note come le Isole Faroe. Le prime appartengono allo stato africano Repubblica di Gibuti, posto all’estremità meridionale del Mar Rosso. Le Faroe, invece, sono 18 isole che formano un arcipelago situato al largo delle coste settentrionali dell’Europa, dipendenti dalla Danimarca.

Subemergence: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Subemergence è infatti disponibile nel catalogo di Chili, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 22 giugno alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Su Sky arriva il canale dedicato Star Wars Rebels Channel

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Su Sky arriva il canale dedicato Star Wars Rebels Channel

Dal 7 al 15 Novembre gli abbonati Sky avranno accesso al canale Star Wars Rebels Channel (canale 618 di SKY), interamente dedicato alla serie di successo. Uno spazio unico dove gli appassionati della serie potranno vedere i migliori episodi della prima stagione e saranno affascinati dai nuovi exploit galattici dei ribelli nella seconda stagione. Oltre a Star Wars Rebels, il canale offrirà anche due speciali serie animate Lego Star Wars – Le Nuove Cronache di Yoda e I Racconti del Droide.

Bambini e famiglie saranno quindi invitati a salire a bordo della nave spaziale Ghost e unirsi alla lotta contro le forze imperiali, al fianco di Kanan e i suoi valorosi compagni: la temeraria pilota Hera, il muscoloso Zeb, la guerriera Sabine, Chopper, il grintoso droide e Ezra, l’audace giovane uomo che  sta conoscendo la vera natura del suo potere.

Star Wars Rebels continua la tradizione epica della leggendaria saga di Star Wars con nuove ed eccitanti avventure.  La serie è ambientata fra il III ed il IV episodio della saga Star Wars: La vendetta dei Sith e Star Wars: Una nuova speranza; un’epoca che copre quasi due decenni che non è mai prima esplorate sullo schermo. La seconda stagione Star Wars Rebels introdurrà anche i personaggi preferiti dai fan della saga, come Darth Vader e Ahsoka Tano.

 

Su Re: recensione del film di Giovanni Columbu

Su Re: recensione del film di Giovanni Columbu

Su Re è il racconto dei momenti conclusivi della vita di Gesù, dall’ultima cena al tradimento di Giuda nel giardino del Getsemani, dal processo alla crocifissione, passando per tutti gli episodi più importanti avvenuti nelle ore che ne precedono la morte. La Passione trasposta in quella Sardegna tanto cara a Giovanni Columbu, già regista di Arcipelaghi, impressa su pellicola e distribuita dalla Sacher di Nanni Moretti. Una storia tra le più affrontate in campo cinematografico, rielaborata e rappresentata in chiave nuova, grazie all’utilizzo di numerosi espedienti che fanno di Su Re una versione della Passione coraggiosa e innovativa.

La vicenda ci viene presentata a partire dal finale, mentre Maria (Pietrina Menneas), in lacrime, stringe tra le mani il volto del figlio senza vita. Stesso punto d’inizio e fine, cui si ritorna attraverso una struttura slegata da un filo cronologico, costruita sull’utilizzo di numerosi flashback, che si alternano senza un ordine temporale preciso, come fossero ricordi confusi dei protagonisti. Una dimensione al di fuori del tempo, trasmessa grazie alla scelta di trasportare la storia tra i paesaggi brulli e pietrosi della Sardegna, tra i costumi e il linguaggio locale. Tutto il film è, infatti, totalmente recitato in dialetto sardo e sottotitolato, un espediente che riesce a dare un sapore arcaico alla rappresentazione, ma allo stesso tempo rende più ostica la visione per lo spettatore.

Su ReLa messa in scena è tecnicamente ben curata, con attimi inquadrati da diverse prospettive, una fotografia splendida, un sonoro assoluto protagonista delle scene più crude, spesso lasciate fuoricampo, particolarmente studiato per penetrare nella testa dello spettatore, come la frusta e i chiodi penetrano nella carne di un Cristo dal volto mai così umano e terreno, interpretato da Fiorenzo Mattu. Proprio la potenza dei volti è la peculiarità più importante del film. Sono le facce dei sofferenti e degli emarginati, segnate dal dolore. Personaggi che hanno un che di pasoliniano, intrisi di umanità e umiltà. Gli attori sono tutti non professionisti, presi dalla strada o addirittura da alcuni centri di salute mentale, eppure capaci di trasmettere emozioni autentiche.

Columbu ha il merito di riportare sullo schermo la Passione di Cristo nell’unico modo in cui poteva avere un senso, caratterizzandola e dandole un taglio più personale, che si discostasse completamente da trasposizioni precedenti. Se dal punto di vista tecnico il film possiede alcuni pregi evidenti, le stesse scelte che lo particolareggiano ne appesantiscono la visione, già debilitata da una trama nota, resa ancor più ostica dal ritmo lento e dalle molte scene di sola mimica. Malgrado ciò la bilancia pende dalla parte di Columbu e il risultato è comunque positivo. Un’opera complessa ma emozionante, suggestiva, umana.

 

Su MYmovies gli streaming del Courmayeur Noir in Festival

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Su MYmovies gli streaming del Courmayeur Noir in Festival

Courmayeur-Noir in FestivalMYmovies.it presenta l’offerta streaming della XXIII edizione del Courmayeur Noir in Festival. Una rassegna di imperdibili film noir nati dalla penna di illustri scrittori in streaming su MYMOVIESLIVE!

Giunto alla XXIII edizione il Courmayeur Noir in Festival si riconferma tra le più originali esperienze nel mondo del cinema e della letteratura di genere e, da quest’anno,  grazie alla partnership con MYmovies.it, propone a tutti gli appassionati del brivido e del mistero un’esclusiva selezione di film disponibili in streaming su MYMOVIESLIVE! in contemporanea con la programmazione ufficiale.

Dal 10 al 15 Dicembre, infatti, sarà possibile assistere ogni sera alla visione streaming di una rassegna di titoli selezionati tra le migliori novità di genere degli ultimi anni, mostrati gratuitamente nell’esclusivo teatro di MYMOVIESLIVE!, solo ad un numero limitato di utenti.

“Al Noirfest di Courmayeur la ‘specialità della casa’ è l’accoppiata vincente tra cinema e letteratura” – ha dichiarato il direttore artistico Giorgio Gosetti – “Questo da sempre rende il festival unico e specialmente amato. Per festeggiare l’incontro con MYMOVIESLIVE! abbiamo pensato di proporre un viaggio tra grandi noir che nascono dalla penna di grandi scrittori. Cominciamo con uno dei più recenti successi del festival (E ora parliamo di Kevin con una strepitosa Tilda Swinton) e proseguiamo con un classico modernissimo come Cesare deve morire, dal maestro di tutti, William Shakespeare, di cui si parla anche al Noir di quest’anno grazie a un bellissimo documentario come Off Stage di Francesco Cinquemani. E poi, in contemporanea con l’edizione 2013 del festival, Vinodentro con Giovanna Mezzogiorno, Lambert Wilson, Vincenzo Amato. Seguono un’incursione nella black comedy come Ladri di cadaveri di John Landis; un noir italiano d’autore come Gorbaciof di Stefano Incerti, con Toni Servillo; e Jar City (Myrin), omaggio al giallo scandinavo eletto a ospite d’onore a Courmayeur 2013. Buona visione dunque: dalle nevi alle spiagge quest’anno tutto è noir, anche nella sala virtuale di MYMOVIESLIVE!“.

“COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL SU MYMOVIESLIVE!” –Il programma:

martedì 10 Dicembre

ore 21:30

E ora parliamo di Kevin

di Lynne Ramsay

(Official Selection Noirfest 2011)

venerdì 13 Dicembre      

ore 21:30       

Ladri di cadaveri

di John Landis

           

mercoledì 11 Dicembre

ore 21:30

Cesare deve morire

di Paolo e Vittorio Taviani

sabato 14 Dicembre

ore 21:30       

Gorbaciof

di Stefano Incerti     

giovedì 12 Dicembre

ore 21:30

Vinodentro

di Ferdinando Vicentini Orgnani

(Official Selection Noirfest 2013)

domenica 15 Dicembre

ore 21:30       

Jar City (Myrin)

di Baltasar Kormàkur          

(Official Selection Noirfest 2007)

Per assistere alla visione dei titoli della rassegna dedicata al Courmayeur Noir in Festival basta collegarsi alla pagina http://www.mymovies.it/live/, registrarsi e attivare un profilo FREE oppure UNLIMITED. I film di MYMOVIESLIVE! simulano fedelmente le visioni al cinema, iniziano a un orario preciso ed è possibile fare amicizia con gli altri utenti presenti in sala, condividendo opinioni ed emozioni sui film in programma anche tramite accesso diretto dal proprio account Facebook.