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Passengers: teaser del film con Jennifer Lawrence e Chris Pratt

passengers

In attesa del trailer ufficiale che arriverà online oggi, ecco il teaser di Passengers, il tanto atteso sci-fi che vedrà recitare insieme Jennifer Lawrence (Hunger Games) e Chris Pratt (Guardiani della Galassia). Potete vederlo di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=WvQCsy0gUk8

A proposito del film, il regista Morten Tyldum (The Imitation Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile. Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto bello avere una storia originale con due delle più grandi star del momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.

Jennifer Lawrence e Chris Pratt a lavoro per Passengers [foto]

passengersAl centro della storia sceneggiata da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim Preston (Pratt) che, durante un viaggio di 120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora (Jennifer Lawrence). I due ben presto si innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e Michael Sheen.

Passengers arriverà nelle sale il 21 dicembre 2016.

Fonte: CS

 
 

Passengers: recensione del film con Jennifer Lawrence

Passengers

Il 30 dicembre arriva al cinema Passengers, uno dei titoli più attesi del 2016, con le super star Jennifer Lawrence e Chris Pratt, per la regia di Morten Tyldum.

Le trama di Passengers

Ci troviamo nello spazio, precisamente a bordo della Avalon, una navicella spaziale elicoidale che a un certo punto subisce un malfunzionamento. Nessun problema, se non fosse che a bordo ci sono oltre 5,000 umani ibernati che stanno percorrendo un viaggio lungo 120 anni per raggiungere Homestead II, un secondo pianeta da ripopolare, una colonia per gli umani che hanno deciso di lasciare la Terra.

Il viaggio è consolidato, non sono di certo i primi a farlo, eppure qualcosa va storto e Jim Preston (Chris Pratt), uno dei passeggeri, si sveglia prima del tempo. Anche ad Aurora Lane (Jennifer Lawrence) tocca la stessa sorte di Jim, risveglio avvenuto in maniera alquanto diversa rispetto a quello del meccanico e toccherà proprio a lui informarla che davanti a loro hanno ancora 90 anni di viaggio. Tornare a dormire è impossibile, comunicare con la Terra anche e invertire la rotta è impensabile, visto che la nave fantasma ha il pilota automatico, assicurato dietro a spesse porte impenetrabili. Cosa rimane da fare? Godere della Avalon tutta per loro, ma il malfunzionamento che ha svegliato Jim non rimarrà isolato e i due protagonisti si troveranno a dover affrontare non poche sfide per salvare il destino della Avalon.

Passengers delude le aspettative

passengers Jennifer LawrenceLe premesse c’erano tutte, dal trailer accattivante a due delle star più amate e pagate del pianeta: eppure, come sulla Avalon, qualcosa è andato storto per Passenger e tutte le aspettative  si sono perse in un film che non regge il confronto con tanti altri sci-fi / thriller movie del genere.

Il regista di origine norvegese, che si era guadagnato anche una nomination a gli Oscar come Miglior Regia per The Imitation Game, con Passengers non è riuscito a fare la stessa magia che è riuscita con il romanzo di Nesbø, e la sceneggiatura di Jon Spaihts non lo ha aiutato per niente nell’impresa.

Una prima parte buona, la seconda fiacca per Passengers

Passengers

La prima parte del film è molto buona: c’è tensione, c’è ironia, c’è novità e c’è un Chris Pratt che da solo riesce a reggere senza problemi tutto il film, offrendo una performance davvero interessante in particolare nei momenti drammatici (cosa che non siamo abituati a vederlo fare). Poi ad un certo punto, che forse coincide con l’arrivo della Lawrence (ma non le si dà certo colpa), qualcosa si spezza, la storia crolla su se stessa, diventa fiacca, quasi noiosa e prevedibile, fino a raggiungere il culmine con un finale al limite dell’assurdo. Mancano tanti elementi, compreso il potenziale di spettacolarità che poteva dare la passeggiata nello spazio, per fare un esempio.

Non sarebbe stata la prima volta, ma lo stupore in scene del genere è sempre tanto: due individui persi in mezzo all’immensità dell’universo (impossibile non pensare Gravity di Cuarón). Eppure in Passengers anche quella parte lascia quasi indifferenti, lasciando lo spettatore con poco più di una storia d’amore tra le mani.

 
 

Passengers: nuove foto con Jennifer Lawrence e Chris Pratt

Passengers

Oltre al trailer italiano, sono state diffuse anche nuove immagini ufficiali di Passengers, il tanto atteso sci-fi che vedrà recitare insieme Jennifer Lawrence (Hunger Games) e Chris Pratt (Guardiani della Galassia). Potete vderle di seguito:

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A proposito del film, il regista Morten Tyldum (The Imitation Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile. Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto bello avere una storia originale con due delle più grandi star del momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.

Passengers: trailer italiano del film con Jennifer Lawrence e Chris Pratt

passengersAl centro della storia sceneggiata da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim Preston (Pratt) che, durante un viaggio di 120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora (Jennifer Lawrence). I due ben presto si innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e Michael Sheen.

Passengers arriverà nelle sale il 21 dicembre 2016.

 
 

Passengers: Laurence Fishburne nella nuova clip

Passengers

Ecco una nuova clip da Passengers, lo sci-fi ad alta tensione con protagonisti Jennifer Lawrence e Chris Pratt, dal 30 dicembre 2016 nelle nostre sale.

Tante foto da Passengers

A proposito del film, il regista Morten Tyldum (The Imitation Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile. Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto bello avere una storia originale con due delle più grandi star del momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.

Passengers la recensione del film

Al centro della storia sceneggiata da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim Preston (Pratt) che, durante un viaggio di 120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora (Jennifer Lawrence). I due ben presto si innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e Michael Sheen.

Fonte: SonyPicturesIT

 
 

Passengers: Laurence Fishburne in trattative

Laurence FishburneLaurence Fishburne è ormai molto vicino a salire a bordo di Passengers, lo sci-fi drammatico a tinte romantiche con Jennifer Lawrence, Chris Pratt e Michael Sheen. Diretto da Morten Tyldum (The Imitation Game), Passengers è uno dei titoli di punta della Sony per il Natale del 2016, che conta sull’alto profilo delle due star di Jurassic World e Hunger Games per conquistare il box office.

Al centro della storia sceneggiata da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim Preston (Pratt) che, durante un viaggio di 120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente svegliato dal programma di ibernazione almeno cento anni prima del previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora (Jennifer Lawrence). I due ben presto si innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in pericolo.

Se Michael Sheen presterà la sua voce al computer di bordo, non è ancora chiaro il ruolo che potrebbe interpretare il candidato al premio Oscar Laurence Fishburne. Volto iconico del genere fantascientifico dopo Matrix, Laurence Fishburne è atteso di nuovo nei panni di Perry White in Batman V Superman: Dawn Of Justice.
Prodotto da Stephen HamelMichael MaherOri Marmur e Neal H. Moritz, Passengers uscirà negli Stati il 21 dicembre 2016.

Fonte: Empire OnLine

 
 

Passengers: la canzone Levitate degli Imagine Dragons per il film

Passengers

Cresce l’attesa dietro al film Passengerspellicola di fantascienza targata Sony Pictures e con protagonisti Jennifer Lawrence e Chris Pratt.

Oggi la Sony dopo l’ultima clip ha diffuso un’anteprima del video della canzone che gli Imagine Dragons hanno composto per il film e che si intitola “Levitate”. 

Nel video di seguito anche molte scene inedite di Passengers.

Tante foto da Passengers

A proposito del film, il regista Morten Tyldum (The Imitation Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile. Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto bello avere una storia originale con due delle più grandi star del momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.

Al centro della storia sceneggiata da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim Preston (Pratt) che, durante un viaggio di 120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora (Jennifer Lawrence). I due ben presto si innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e Michael Sheen.

 
 

Passengers: l’intervista nella nuova clip in italiano

passengers Jennifer Lawrence

È stata diffusa una nuova clip in italiano di Passengers in cui vediamo protagonisti Jennifer Lawrence e Chris Pratt. Il film arriverà in sala il prossimo 30 dicembre.

Tante foto da Passengers

A proposito del film, il regista Morten Tyldum (The Imitation Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile. Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto bello avere una storia originale con due delle più grandi star del momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.

Al centro della storia sceneggiata da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim Preston (Pratt) che, durante un viaggio di 120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora (Jennifer Lawrence). I due ben presto si innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e Michael Sheen.

 
 

Passengers: in homevideo il film con Chris Pratt e Jennifer Lawrence

passengers Jennifer Lawrence

Il candidato all’Oscar Morten Tyldum (Miglior Regista, The Imitation Game, 2014) mette insieme le due star più calde di Hollywood nell’avventura ad alta quota Passengers, che debutterà in Digital HD il 5 aprile 2017 e in 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD il 19 aprile 2017 con Universal Pictures Home Entertainment Italia.

Chris Pratt (Guardiani della Galassia) e il premio Oscar Jennifer Lawrence (Miglior Attrice, Il Lato PositivoSilver Linings Playbook) sono tra i 5.000 passeggeri che hanno deciso di imbarcarsi sulla navicella spaziale Avalon per un viaggio di 120 anni che offre loro l’opportunità di svegliarsi in un nuovo secolo, su un nuovo pianeta. Tuttavia, il viaggio arriva ad un punto morto quando i gusci d’ibernazione li svegliano 90 anni prima del raggiungimento della destinazione.

Tra i protagonisti di Passengers troviamo anche Michael Sheen (Twilight franchise) e i candidati all’Oscar Lawrence Fishburne (Miglior Attore, What’s Love Got to Do with It, 1993) e Andy Garcia (Miglior Attore Non Protagonista, Il Padrino: Parte III, 1990).

Le edizioni 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD di Passengers portano i fan direttamente dietro-le-quinte delle scene d’azione del film con 3 contenuti extra e in più “Scarti dal Set”. Ne “Il casting di Passengers”, il cast e i filmmaker offrono un approfondimento sulle gioie e sulle sfide nel popolare una navicella per migliaia di persone con quattro personaggi principali. Guy Hendrix Dyas, candidato all’Oscar per questo film nella categoria Miglior Risultato nella Scenografia, conduce gli spettatori attraverso gli impressionanti set costruiti per rappresentare l’Avalon ne “La Creazione dell’Avalon”;   

Mentre I fan fanno il loro ingresso sul set per una visita indimenticabile in “Sul Set con Chris Pratt”. L’edizione Blu-ray di Passengers include esclusivo materiale extra, tra cui scene eliminate e la featurette “Lo Spazio sullo Schermo: Gli Effetti Visivi of Passengers”, un’immersione profonda negli effetti utilizzati nella scena in piscina in assenza di gravità.

Passengers Sinossi

Jennifer Lawrence e Chris Pratt sono i protagonisti di un’avventura ad alto rischio, nei panni di due passeggeri, Aurora e Jim, a bordo di un’astronave che li trasporta verso una nuova vita su un lontano pianeta. Il viaggio prende una svolta mortale quando le loro capsule di mantenimento li svegliano, misteriosamente, 90 anni prima di arrivare a destinazione. Mentre cercano di capire perché le capsule si sono guastate, scoprono che la nave stessa è in grave pericolo. Con le 5000 vite dei rimanenti passeggeri in ballo, solo Jim e Aurora possono sperare di salvarli.

Diretto da Morten Tyldum e scritto da Jon Spaihts, PASSENGERS è prodotto da Neal H. Moritz, Stephen Hamel, Michael Maher e Ori Marmur, con David Householter, Ben Browning, Jon Spaihts, Bruce Berman, Greg Basser, Ben Waisbren e Lynwood Spinks come produttori esecutivi. 

Passengers CONTENUTI EXTRA IN DVD E BLU-RAY

  • Scarti dal Set
  • Il casting di Passengers
  • La creazione dell’Avalon
  • Sul set con Chris Pratt
  • Prenotate il vostro viaggio

Passengers CONTENUTI EXTRA IN BLU-RAY

  • Scene eliminate
  • Lo spazio sullo schermo: gli effetti visivi di Passengers

Passengers INFORMAZIONI TECNICHE 4K ULTRA HD

  • Genere:   Fantascienza
  • Dischi:  1
  • Durata:   116 minuti ca. (Durata contenuti speciali: 51 minuti ca)
  • Audio:  Italiano, Inglese per non vedenti, Francese, Portoghese, Spagnolo, Thailandese – 5.1 dolby digital; Inglese Dolby Atmos (dolby truehd 7.1 compatible)
  • Video:   Formato panoramico ad ultra alta definizione (2.39:1) 3840 x 2160p 
  • Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese per non udenti, Cinese semplificato, Cinese tradizionale, Coreano, Francese, Indonesiano, Malese, Portoghese, Spagnolo, Thailandese, Vietnamita
  • Contenuti Speciali:  No

Passengers INFORMAZIONI TECNICHE BLU-RAY

  • Genere:   Fantascienza
  • Dischi:  1
  • Durata: 116 minuti ca. (Durata contenuti speciali: 51 minuti ca)
  • Audio:  Italiano, Inglese, Spagnolo 5.1 Dts-Hd Ma; Inglese per non vedenti, Russo, Ucraino – 5.1 Dolby Digital
  • Video:  Formato panoramico ad alta definizione (2.39:1) 1920 x 1080p  
  • Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese per non udenti, Danese, Estone, Finlandese, Lettone, Lituano, Norvegese, Polacco, Russo, Spagnolo, Svedese, Ucraino
  • Contenuti Speciali:  Scarti dal Set; Il casting di Passengers; La creazione dell’Avalon; Sul set con Chris Pratt; Prenotate il vostro viaggio; Scene eliminate; Lo spazio sullo schermo: gli effetti visivi di Passengers

Passengers INFORMAZIONI TECNICHE DVD

  • Genere:   Fantascienza
  • Dischi:  1
  • Durata: 111 minuti ca. (Durata contenuti speciali: 32 minuti ca.)
  • Audio:   Italiano, Inglese, Inglese per non udenti, Russo, Ucraino – Dolby Digital 5.1
  • Video:   Formato panoramico 2.39:1 Anamorfico 16:9
  • Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese per non udenti, Danese, Estone, Finlandese, Lettone, Lituano, Norvegese, Polacco, Russo, Svedese, Ucraino
  • Contenuti Speciali: Scarti dal Set; Il casting di Passengers; La creazione dell’Avalon; Sul set con Chris Pratt; Prenotate il vostro viaggio.
 
 

Passengers: il trailer italiano ufficiale con Jennifer Lawrence e Chris Pratt

La SonyPicturesIT ha diffuso il trailer italiano ufficiale di Passengers, lo sci-fi diretto da Morten Tyldum (The Imitation Game) con protagonisti Jennifer Lawrence e Chris Pratt.

Ecco il trailer di Passengers

Tante foto da Passengers

A proposito del film, il regista Morten Tyldum (The Imitation Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile. Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto bello avere una storia originale con due delle più grandi star del momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.

Al centro della storia sceneggiata da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim Preston (Pratt) che, durante un viaggio di 120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora (Jennifer Lawrence). I due ben presto si innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e Michael Sheen.

Passengers arriverà nelle sale il 30 dicembre 2016.

 
 

Passengers: il primo appuntamento nella nuova clip

Passengers

La SonyPicturesIT ha diffuso la nuova clip da Passengers con protagonisti Chris Pratt e Jennifer Lawrence alle prese con il loro primo appuntamento. Il film, diretto da Morten Tyldum, arriverà al cinema il prossimo 30 dicembre.

Passengers: il primo appuntamento nella nuova clip

Tante foto da Passengers

A proposito del film, il regista Morten Tyldum (The Imitation Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile. Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto bello avere una storia originale con due delle più grandi star del momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.

Al centro della storia sceneggiata da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim Preston (Pratt) che, durante un viaggio di 120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora (Jennifer Lawrence). I due ben presto si innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e Michael Sheen.

 
 

Passengers: due nuove clip dello sci-fi con Chris Pratt

Ecco due nuove clip in italiano da Passengers, il film sci-fi diretto da Morten Tyldum (The Imitation Game) con protagonisti Chris Pratt e Jennifer Lawrence.

Tante foto da Passengers

A proposito del film, il regista Morten Tyldum (The Imitation Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile. Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto bello avere una storia originale con due delle più grandi star del momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.

Passengers la recensione del film

Al centro della storia sceneggiata da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim Preston (Pratt) che, durante un viaggio di 120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora (Jennifer Lawrence). I due ben presto si innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e Michael Sheen.

Fonte: SonyPicturesIT

 
 

Passengers: Chris Pratt e Jennifer Lawrence nel poster ufficiale

passengers

Dopo le prime foto ufficiali, guarda Chris Pratt e Jennifer Lawrence nel primo poster di Passengers, l’atteso sci-fi che li vedrà protagonisti.

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A proposito del film, il regista ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile. Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto bello avere una storia originale con due delle più grandi star del momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.

Jennifer Lawrence e Chris Pratt a lavoro per Passengers [foto]

passengersAl centro della storia sceneggiata da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim Preston (Pratt) che, durante un viaggio di 120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora (Jennifer Lawrence). I due ben presto si innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e Michael Sheen.

Passengers arriverà nelle sale il 21 dicembre 2016.

 
 

Passengers: Chris Pratt e Jennifer Lawrence appassionati nel trailer tv

L’account Twitter di E! News, @enews, ha diffuso un nuovo trailer di Passengers, con protagonisti Chris Pratt e Jennifer Lawrence. Lo sci-fi è diretto da Morten Tyldum (The Imitation Game) e arriverà nelle sale il 30 dicembre 2016.

Ecco il trailer tv di Passengers

Tante foto da Passengers

A proposito del film, il regista Morten Tyldum (The Imitation Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile. Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto bello avere una storia originale con due delle più grandi star del momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.

Al centro della storia sceneggiata da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim Preston (Pratt) che, durante un viaggio di 120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora (Jennifer Lawrence). I due ben presto si innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e Michael Sheen.

 
 

Passengers: anche Micheal Sheen nel cast

Passengers

A poche ore dalla conferma di Jennifer Lawrence e Chris Pratt, ecco un nuovo elemento per il cast di Passengers. Anche Michael Sheen farà parte del progetto del regista Morten Tyldum, già al lavoro su un film di successo come The Imitation Game.

Passengers verrà tratto da uno script di Jon Spaiths (Prometheus), è uno degli sci-fi più ambiziosi in arrivo. Ecco la trama di Passengers:

Su una nave colonia che trasporta 5000 passeggeri addormentati in un nuovo mondo, un malfunzionamento risveglia il passeggero Jim Preston 90 anni prima. Incapace di tornare in letargo, Jim è condannato a vivere la sua vita da solo sull’enorme nave. Dopo aver cercato con ogni mezzo di salvarsi, ed aver esaurito i divertimenti della nave, Jim cerca conforto tra i passeggeri in letargo. Lì vede l’addormentata Aurora, una bella scrittrice e trova le sue opere nella biblioteca della nave. Jim scopre di essersi innamorato – e gli si presenta una terribile possibilità: potrebbe svegliare Aurora. Jim resiste alla tentazione per quasi un anno, ma alla fine commette l’imperdonabile atto. Sveglia Aurora – condannandola, come lui, a trascorrere il resto della sua vita bloccata sulla nave stellare. Le lascia credere che il suo risveglio, come quello di lui, è stato un incidente. Per un po’, i suoi sogni diventano una realtà: sboccia l’amore tra loro due, e Jim e Aurora vivono una storia appassionata e magica.

L’idillio termina quando Arthur, il barista robotico della nave, svuota il sacco con Aurora: Jim l’ha svegliata deliberatamente. La rivelazione provoca una devastante spaccatura fra gli amanti – ma nel bel mezzo del loro litigio, emerge una crisi ancora più grande. Il malfunzionamento che ha svegliato Jim è solo la punta dell’iceberg: c’è qualcosa che non va sulla nave. Di fronte alla distruzione della navicella e alla perdita di ogni anima a bordo, Jim e Aurora devono superare le loro differenze e risolvere il mistero della nave morente. Con l’aiuto di Gus, un membro malato dell’equipaggio, combattono l’assenza di peso, il vuoto, i dilaganti guasti e un reattore a fusione impazzito, in un racconto epico di amore e tradimento, vita e morte, tra le stelle.

Fonte: Comingsoon.net

 
 

Passengers: adrenalinica clip con Jennifer Lawrence

Passengers

La SonyPicturesIT ha diffuso una nuova clip in italiano da Passengers, film con Jennifer Lawrence e Chris Pratt che arriverà in sala il prossimo 30 dicembre.

Tante foto da Passengers

A proposito del film, il regista Morten Tyldum (The Imitation Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile. Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto bello avere una storia originale con due delle più grandi star del momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.

Al centro della storia sceneggiata da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim Preston (Pratt) che, durante un viaggio di 120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora (Jennifer Lawrence). I due ben presto si innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e Michael Sheen.

 
 

Passengers, la spiegazione del finale: Chris Pratt e Jennifer Lawrence sopravvivono alla loro storia d’amore fantascientifica?

Passengers film

Passengers è un film che sembrava dovesse essere un successo. Vantava una storia originale – cosa non da poco a Hollywood di questi tempi – di Jon Spaihts, che avrebbe poi co-sceneggiato entrambi i film di Dune. Il suo regista, Morten Tyldum, aveva già diretto il candidato all’Oscar The Imitation Game. Il film ha avuto anche la particolarità di unire Chris Pratt e Jennifer Lawrence all’apice delle loro carriere; la Lawrence aveva appena concluso la saga di Hunger Games, mentre Pratt era esploso sulla scena dei blockbuster con Guardiani della Galassia e Jurassic World. Ma dopo l’uscita, Passengers ha ricevuto recensioni contrastanti, soprattutto per quanto riguarda un colpo di scena nascosto nel marketing. Dato che Passengers è attualmente in testa alle classifiche di Prime Video, vale la pena di esaminare questo colpo di scena e il modo in cui ha influenzato il finale (e non necessariamente in meglio).

Di cosa parla Passengers?

Passengers si svolge in un futuro lontano, quando il deterioramento delle condizioni della Terra non ha lasciato all’umanità altra scelta se non quella di fuggire con enormi astronavi verso una nuova casa. Il viaggio richiederà decenni, quindi i passeggeri delle navi vengono messi in ibernazione, ma un malfunzionamento risveglia l’ingegnere Jim Preston (Pratt) 90 anni prima del previsto. Jim rischia di impazzire per l’isolamento, ma alla fine si imbatte in una capsula contenente Aurora Lane (Lawrence), una giornalista di successo. Jim sveglia Aurora, dicendole che la sua capsula ha funzionato male, e i due iniziano a innamorarsi l’uno dell’altra. Solo un anno dopo Aurora scopre la verità e dire che è devastata è dir poco.

Chris Pratt e Jennifer Lawrence non sono gli unici ad essersi svegliati in Passengers

Passengers cast

Anche con il potere delle star di Pratt e Lawrence (e la chimica immediata, nonostante le ambientazioni inquietanti), Passengers alza la posta in gioco quando risveglia un altro passeggero: l’ufficiale di coperta Gus Mancuso (Laurence Fishburne). Gus rivela a Jim e Aurora che le collisioni multiple con gli asteroidi non solo hanno portato al risveglio suo e di Jim, ma hanno danneggiato la nave al punto che tutti i passeggeri moriranno. Poiché Gus ha accesso ad alcuni livelli della nave, intende provare a ripararla, ma si ammala a causa del fallimento della sua capsula di ibernazione. Prima di morire, Gus dà a Jim e Aurora gli strumenti necessari per accedere alla nave, compresi i codici per il ponte.

Passengers termina con una nota romantica (ma non meritata)

Jim e Aurora scoprono che i reattori a fusione che alimentano la loro nave sono stati pesantemente danneggiati e che l’unico modo per salvare la nave è quello di sfiatare il reattore. Essendo Passengers un film di fantascienza, le cose vanno terribilmente male e Jim deve far sfiatare manualmente il reattore, rischiando di morire. Aurora riesce a salvarlo e la nave viene finalmente riportata alla sua piena potenza grazie alla riparazione del reattore. Dopo la riparazione nell’area medica, Jim scopre che la capsula può funzionare come unità di ibernazione d’emergenza e invita Aurora a entrarvi per potersi risvegliare con il resto dell’equipaggio. Lei sceglie invece di passare il resto della sua vita con lui, e Passengers si chiude con il risveglio degli altri abitanti della nave che scoprono che Jim e Aurora hanno vissuto una vita intera. Sebbene questo sarebbe stato perfetto in qualsiasi altro film, serve come microcosmo dei problemi di Passengers.

Passengers non è mai stato sicuro di che tipo di film volesse essere

Passengers

Il problema principale di Passengers, oltre al fatto che nasconde una svolta probabilmente inquietante nel suo marketing, è che non è mai in grado di impegnarsi in un solo genere di film. La storia d’amore fantascientifica è stata realizzata molto meglio in film come The Fountain e la trilogia di Matrix. La rivelazione che Jim ha risvegliato Aurora è gestita bene all’inizio (lei gli dice senza mezzi termini di starle lontano e lui peggiora le cose pregandola continuamente di parlargli), ma alla fine lei decide di perdonarlo, anche se morirà senza vedere la sua famiglia o i suoi amici. Alcune recensioni hanno sottolineato questo aspetto: Vox ha affermato che si tratta di “tre film in uno”, mentre Time e Rolling Stone hanno ritenuto che il film sarebbe stato più interessante se si fosse impegnato a mantenere un tono più cupo una volta svelato il segreto di Jim.

Ma la persona che probabilmente ha più riserve su Passengers è la stessa Lawrence. Nel corso di un’intervista con il New York Times, ha rivelato che Adele le aveva consigliato di non partecipare al film e che avrebbe voluto seguire il consiglio della cantante: “Adele mi ha detto di non farlo! Mi ha detto: ‘Mi sembra che i film sullo spazio siano i nuovi film sui vampiri’. Avrei dovuto ascoltarla”. In definitiva, Passengers è un film in guerra con se stesso; avrebbe potuto essere concepito come un’epica storia d’amore fantascientifica, ma la sua storia richiedeva un approccio che il cast e la troupe forse non erano in grado di affrontare.

 
 

Passengers con Keanu Reeves ufficiale la data d’uscita

Keanu Reeves film

È ufficiale la data d’uscita negli Stati Uniti del film Passengers, il film romantico-fantascientifico interpretato da Keanu Reeves e Rachel Mc Adams. Questo film sembrava essere finito nel dimenticatoio, dopo che il progetto venne perso dal regista nostrano Gabriele Muccino diversi anni fa. La pellicola, invece, tornerà sotto la direzione di  Brian Kirk , regista di alcuni episodi di Games of thrones e di molte altre serie tv, come The Tudors, con la sceneggiatura di Jon Spaihts.

La Weinstein Company ha comprato i diritti di distribuzione del film e ora ha scelto la data d’uscita ufficiale che sarà il 3 Aprile 2015.

La storia è ambientata nel futuro, ed è una rivisitazione della storia di Adamo ed Eva. Il protagonista Jim Preston ( Reeves), è un meccanico che affronta un viaggio lungo 120 anni verso una lontana galassia. Durante questo tragitto non tutto va come dovrebbe, e l’uomo si sveglia solo e abbandonato su una nave popolata da robot. Jim deciderà di interrompere l’ipersonno della bella Aurora per condividere il percorso con lei. Così i due si troveranno ad affrontare l’amore l’uno per l’altra, costretti poi a vivere insieme l’avaria della nave e le tragiche conseguenze che ne verranno.

Comingsoon.net

 
 

Passeggeri della notte, al cinema il 13 aprile il film con Charlotte Gainsbourg

passeggeri della notte

Dopo il festival di Berlino, il premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Valladolid, la candidatura ai César per la miglior colonna sonora, l’evento speciale al festival di Torino, arriva al cinema Passeggeri della notte, il nuovo film di Mikhaël Hers, (Quel giorno d’estate). Passeggeri della notte è una toccante storia familiare che inizia a Parigi durante la notte delle elezioni francesi del 1981, con la storica elezione di Mitterand. Mentre i parigini si riversano nelle strade con una forte speranza di cambiamento, la quarantenne Elisabeth (Charlotte Gainsbourg) raccoglie i cocci del suo matrimonio, pensando a come mantenere se stessa e i suoi due figli adolescenti.

Dopo varie peripezie, trova lavoro in una radio, dove si occupa di un programma di confidenze notturne condotto dalla carismatica Vanda (Emmanuelle Béart). Intenta a riorganizzare la propria vita, con l’aiuto del padre e alle prese con le problematiche dei figli, Elisabeth incontra un’adolescente senza fissa dimora di nome Talulah e la invita a casa, offrendole per la prima volta il calore di una famiglia. Il nuovo ménage domestico provocherà nuovi inciampi e inaspettate gioie, facendo intravvedere la possibilità di un inedito equilibrio affettivo.

La grande sensibilità dello sceneggiatore e regista Hers e la intensa, magistrale interpretazione di Gainsbourg danno vita ad un film che strappa sorrisi e lacrime a più riprese. Una piccola epopea familiare nella quale ogni spettatore, giovane o meno, potrà immedesimarsi profondamente e uno spaccato di vita europea degli anni ’80 che il film ricostruisce minuziosamente, anche nei dettagli stilistici degli arredi e della moda dell’epoca.

Non a caso, ricorre più volte in Passeggeri della notte la citazione di Le notti della luna piena, il capolavoro di Eric Rohmer nel 1984 con la splendida e sfortunata Pascale Ogier, un riferimento fondamentale per l’operazione di scavo psicologico condotto da Hers, che ha in parte anche una traccia autobiografica. Interessanti, stilisticamente, la fotografia e il montaggio del film, che hanno la stessa grana visiva e un linguaggio coerente con il periodo storico narrato.

Charlotte Gainsbourg, figlia del cantautore francese Serge Gainsbourg e dell’attrice britannica Jane Birkin, è una delle attrici francesi più celebrate e richieste a livello internazionale e ha vinto, tra gli altri, due Premi César e una palma come migliore attrice al Festival di Cannes. Ha debuttato al cinema nel 1984, partecipando al filmAmore e musica (Paroles et Musique) e lavorato più volte anche in Italia, in film come Il sole anche di notte (1990) dei fratelli Taviani e Nuovomondo (2006) di Emanuele Crialese.

Emmanuelle Béart è una delle più popolari attrici del cinema francese contemporaneo, per otto volte candidata al Premio César, che vinse nel 1987 per Manon delle sorgenti (1986) di Claude Berri come miglior attrice non protagonista. Ha ottenuto riconoscimenti ai Festival di Berlino e Venezia e anche un David di Donatello. Tra le sue più incisive interpretazioni in film come La bella scontrosa (1991), Un cuore in inverno (1992), 8 donne e un mistero (2002), c’è anche l’incontro con Ettore Scola per Il viaggio di Capitan Fracassa (1990).

Wanted Cinema è una casa di distribuzione dedicata al cinema indipendente di qualità, per definizione “ricercato”, che seleziona solo documentari capaci di far riflettere ed emozionare o storie di finzione legate alla realtà e con temi forti e importanti. Nuovi linguaggi, nuovi autori, nuove suggestioni narrative, per il pubblico più attento ed esigente che vuole ritrovare ad ogni visione la grande magia del cinema.

 
 

Passages, recensione del film di Ira Sachs

Passages film 2023

Arriva oggi al cinema il nuovo film del regista Ira Sachs, Passages, presentato al Sundance Film Festival 2023, un dramma romantico interpretato da Franz Rogowski, Ben Wishaw e Adèle Exarchopoulos. Lo stile europeo di Sachs (statunitense d’origine) trova qui il suo massimo compimento dal punto di vista registico e narrativo. Dopo il suo ultimo film, Frankie, girato in Portogallo con un cast proveniente da entrambe le sponde dell’oceano, il regista di Love is strange ritorna alle sue location europee e ai suoi attori di diverse nazionalità, ma addentrandosi in una tematica più vicina al cuore del suo lavoro.

La trama: anime di passaggio

In Passages, Sachs rivisita il concetto di triangolo amoroso e lo fa presentandoci come personaggi un regista tedesco, suo marito inglese e la sua nuova amante francese. Tomas (l’inimitabile Franz Rogowski) è un regista un po’ prepotente che incontriamo mentre dirige l’apparente ultima scena del suo film e maltratta pesantemente le comparse. Già alla festa di fine riprese è un po’ scontroso con Martin (Ben Whishaw), il suo partner, perché il ragazzo non ha voglia di ballare. Per caso finisce a ballare con Agathe (Adèle Exarchopoulos), una ragazza estranea al mondo del cinema ma che sa chi è lui.

Una cosa tira l’altra e Tomas finisce per passare la notte con Agathe, tornando a casa la mattina dopo e raccontando l’accaduto a Martin. E mentre il marito prende il fatto con una certa naturalezza (“ti succede sempre alla fine delle riprese“, gli dice), lui preferisce fare le valigie e andarsene. Bisognoso di compagnia ed egocentrico al massimo, Tomas finisce per partire con Agathe. Poco dopo, si separa da Martin e va a vivere con la donna, in modo permanente. Il suo ex, nel frattempo, sta già frequentando uno scrittore francese che entrambi conoscono. Quando Tomas lo scopre, entra in crisi e non riesce ad accettare di essere dimenticato così rapidamente.

Passages: né vincitori né vinti

Le complicazioni si accumulano e nascono da alcune rivelazioni e svolte narrative, ma Sachs tende a tralasciare i momenti più melodrammatici, preferendo mostrarci i dialoghi, gli incontri, i momenti di intimità tra i personaggi. Come è consuetudine nei suoi film, non ci sono eroi o cattivi in Passages. Sebbene sia chiaro che Tomas è un grave egocentrico e che rientrerebbe nella generica categoria delle personalità tossiche, Sachs non lo presenta come un mostro. Ancora più semplice è identificarsi con le sue due “vittime”, che non hanno quasi alcun rapporto tra loro, tranne che per una scena chiave, che deciderà in più di un modo il destino della vicenda.

Il mondo del cinema da cui proviene Tomas è più che altro accennato, fa prevalentemente da sfondo a un paio di sequenze e discorsi, ma serve a capire che tipo di persona è Tomas e il modo in cui si aspetta che gli altri stiano ai suoi ordini o tollerino i suoi capricci. Martin è un artista che sembra avere successo nel suo lavoro, cosa che Tomas sembra non sopportare. Diverso è il caso di Agathe, una maestra che, tranne in alcuni momenti, si lascia più che altro trasportare dalle circostanze.

Non è necessariamente il dialogo il fulcro del dramma, ma i comportamenti dei personaggi: possono parlare inglese, tedesco o francese, ma la lingua non andrà a inficiare ciò che succede o dovrà accadere. La regia di Sachs è discreta, generalmente in funzione degli attori e dei loro movimenti. In questo, che è il suo film più francese in assoluto (le ambientazioni, le strade e gran parte della logica delle situazioni ricordano i film di Philippe Garrel, François Truffaut o Jean Eustache), Sachs non modifica questo modus operandi, ma aggiunge alcune scene che attirano l’attenzione – un ballo, una scena di sesso, una corsa veloce in bicicletta per le strade di Parigi – e che alterano il tempo e il ritmo del film.

Una scena di Passages (2023)

Un destino a tre lame

Che cosa trasforma una relazione funzionale in una disfunzionale? L’amore consiste nell’accettare l’altro così com’è o nel pretendere che l’altro assecondi i nostri capricci e desideri? È impossibile pensare a una relazione d’amore senza dinamiche di potere? È necessario porre dei limiti perché una relazione funzioni? Queste sono alcune delle domande esplorate in Passages, il nuovo lavoro di Ira Sachs: un’esperienza breve e dolorosa, su tre persone che non sanno di amare e non possono amare. Sachs è un esperto nel sottolineare con umanità gli aspetti e le differenze all’interno di una relazione di coppia che portano alla formazione di crepe, spesso irreparabili (come si può vedere anche nel suo film Little Men). La sceneggiatura, co-scritta da Sachs e dal suo costante collaboratore Mauricio Zacharias, ci mostra tre persone che si dirigono inevitabilmente verso un destino in cui i loro cuori saranno irrimediabilmente spezzati e non possono (o non vogliono) fare nulla per evitarlo.

Il regista potrebbe non scegliere di specificare le correlazioni tra la sua vita personale e i suoi film ma, anche in questo arazzo fittizio, siamo attratti dai personaggi perché sono come noi, o perché noi siamo/eravamo loro. Sulla carta, Tomas è molesto e incredibilmente tossico, ma l’interpretazione di Rogowski ci invita a prestare attenzione al desiderio che si cela dietro il suo volto arcigno e i suoi commenti acidi. Whishaw rifiuta il ruolo di partner a lungo sofferente, sapendo di avere il potere decisivo fino alla fine – qualunque sia il destino che li attende.

Passione tossica

Con questa premessa quotidiana e riconoscibile, Ira Sachs costruisce un dramma romantico (o anti-romantico, a seconda di come lo si guardi) che si concentra sugli alti e bassi emotivi dei membri di questo trio impossibile, evidenziando l’esercizio di potere intrinseco che esiste in ogni relazione che manca del necessario equilibrio. In questo caso, Tomas, artista egoista ed egocentrico abituato a dettare i movimenti degli attori dei suoi film, crede di poter trasformare anche nella vita reale gli altri in burattini. In realtà, questo comportamento vampirico è dovuto al suo bisogno di attenzioni affettive e alla paura della solitudine che lo attanaglia, motivo per cui usa le persone che lo circondano a proprio vantaggio.

Una parte fondamentale del successo del film di Ira Sachs è il modo in cui la fotografia di Josée Deshaies (moglie di Bertrand Bonello e collaboratrice abituale dei suoi film) aggiunge texture cinematografiche ruvide a un’intimità cruda che aveva bisogno di quel realismo sporco, senza rinunciare alla bellezza dei corpi e delle anime nude. Perché l’amore fa male, e il trio alterna momenti di passione ad amare discussioni che li portano a lasciarsi.

Passages non cerca di reinventare il dramma romantico – tutt’altro. È un film che percorre strade già conosciute, ma lo fa con un’onestà fino all’osso e, soprattutto, con un’empatia per i protagonisti che è tanto sorprendente quanto gradita. Sarebbe fin troppo facile trasformare questa storia in un racconto di vittime e carnefici, ma Sachs evita abilmente le accuse. In circostanze come queste, nessuno mostra necessariamente il suo lato migliore.

 
 

Passages, la spiegazione del finale: cosa accade a Tomas?

Passages spiegazione finale
Ben Whishaw, Adèle Exarchopoulos e Franz Rogowski in Passages

Rifiutato sia dal Festival di Cannes che dalla Mostra del Cinema di Venezia, il film Passages (qui la recensione) di Ira Sachs ha comunque trovato la propria strada da prima attraverso il Sundance Film Festival 2023, poi nelle sale cinematografiche e infine sulla piattaforma MUBI. Incentrato su una sorta di relazione a tre, così come avviene nel recente Challengers, il film ha suscitato scandalo per la natura esplicita di alcune scene come anche per le forti riflessioni offerte sulla natura dell’amore e delle relazioni.

Sachs, regista anche di I toni dell’amore – Love is Strange e Frankie, parlando con Cinefilos.it di Passages ha infatti affermato: “C’è stato questo passaggio che forse oggi ci permette di vedere le relazioni e i rapporti umani, sentimentali e sessuali, in un nuovo modo, diverso, nel quale le differenze sono consentite“. Su questi elementi si fonda infatti il film, attento a riproporre le dinamiche di potere e di attrazione, ma anche quella fluidità nei rapporti che oggi sembra caratterizzare le relazioni.

Si tratta dunque di un film che difficilmente lascia indifferenti, che offre immagini forti e altrettante forti emozioni. Per chi non lo avesse ancora visto, il suo passaggio televisovo è ora l’occasione per riscoprirlo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Passages. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Passages trama film
Adèle Exarchopoulos e Franz Rogowski in Passages

La trama e il cast di Passages

Passages racconta una storia d’amore tra tre persone, nata dopo che il regista Tomas va a letto con una donna, l’insegnante Agathe. L’uomo ne parla poi orgogliosamente al marito Martin, raccontandogli come essere stato con una donna si sia rivelata un’esperienza eccitante e manifestando il suo desiderio di approfondire la cosa. Quando anche Martin, però, inizia a instaurare una relazione extraconiugale, Tomas tornerà a rivolgere le sue attenzioni verso il marito. Da questo momento in poi tra Tomas, Agathe e Martin nasce una relazione narcisistica piena di passione, ma anche di gelosia.

Ad interpretare Tomas vi è l’attore Franz Rogowski, recentemente visto anche nei film Freaks Out, Lubo e Bird. Accanto a lui, nel ruolo del marito Martin, vi è invece l’attore Ben Whishaw, celebre per aver interpretato Q nei recenti film della saga di James Bond. L’attrice Adèle Exarchopoulos, iconica protagonista del film La vita di Adele, interpreta invece Agathe. Completano poi il casto gli attori Erwan Kepoa Falé nel ruolo Ahmad, l’amante di Martin, Olivier Rabourdin in quello del padre di Agathe e William Nadylam nel ruolo di Clement.

La spiegazione del finale e il significato del film

Dal momento in cui Tomas si rese conto che Martin si è interessato ad Amad, perde la sua calma. Tomas voleva credere di essere insostituibile, ma ecco che si trova a doversi chiedere se suo marito abbia già voltato pagina. Più che essere emotivamente legato ai suoi partner, Tomas fatica ad accettare che le persone che manipola possano avere una vita propria che non lo coinvolge.

Passages cast
Ben Whishaw e Franz Rogowski in Passages

Tomas inizia allora a ricomparire ripetutamente nella vita di Martin, anche se finge poi di aver tagliato i ponti con lui davanti ad Agathe. Il loro rapporto viene poi messo a dura prova nel momento in cui sempre Tomas annuncia a Martin che Agathe è incinta e che entrambi vogliono quel bambino. Egli comunica questa notizia al marito in quanto sa che Martin ha sempre desiderato diventare padre e spera così di tenerlo vicino a sé facendolo diventare co-genitore.

Martin inizia dunque a credere che forse le cose tra loro tre potrebbero effettivamente funzionare e che anche il suo sogno di diventare genitore si sarebbe potuto realizzare. Ma le cose si rimescolano nuovamente quando Martin e Tomas ospitano Agathe e alcuni dei loro amici a casa loro. In quest’occasione Agathe sente Martin e Tomas fare sesso e capisce di non voler più far parte di quella relazione, come anche che non vuole tenere il bambino che porta in grembo.

Venutolo a sapere, Tomas sceglie di non parlare dell’aborto con Martin, ma alla fine di Passages egli lo scopre comunque dalla stessa Agathe. Martin si sente tradito, ed è a questo punto che comprende definitivamente quanto poco Tomas tenga a lui. Ha spinto Martin a fidarsi di nuovo di lui per il bene del bambino, ma non ha avuto il coraggio o la decenza di condividere la notizia dell’aborto con lui. A Tomas interessa solo il suo viaggio a Venezia, il suo film e l’immagine che dà di sé.

Passages Franz Rogowski
Franz Rogowski in Passages

Durante il finale di Passages, dunque, Martin rompe finalmente con Tomas. Poco dopo, anche Agathe si rifiuta di riprenderlo con sé. Con il cuore spezzato, a Tomas non resta che aggirarsi senza meta in bicicletta per le strade di Parigi. Egli è talmente consumato dai suoi pensieri egoistici che ha a malapena il tempo di porsi nei panni degli altri. L’incapacità di vedersi per quello che è e l’incapacità di lavorare su sé stesso lo porta a ignorare i propri errori.

Ed è dunque questo il tema su cui riflette Passages, il modo in cui per amore certe persone tendano ad annullarsi in favore di un partner più forte che non fa che prendere senza dare, innamorato solo delle attenzioni che gli vengono riservate. Ma relazioni tutt’altro che sane come quella di Tomas, Martin e Agathe non possono durare ed è solo riconoscendo l’importanza dei sentimenti di chi ci circonda che si può instaurare un sincero e costruttivo dialogo.

Il trailer di Passages e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Passages grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e MUBI. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 10 giugno alle ore 21:20 sul canale Cielo.

 
 

Passages, il sogno realizzato di Ira Sachs

Passages di Ira Sachs

Dal 2019 a oggi molte cose sono cambiate, e anche il Passages con cui Ira Sachs (I toni dell’amore – Love is Strange, Little Men) torna nelle nostre sale è molto diverso dal Frankie con Isabelle Huppert che tanta impressione aveva fatto al Festival di Cannes di quell’anno. Presentato al Sundance Film Festival e poi alla Berlinale – dopo le apprezzate anteprime speciali di inizio mese – dal 17 agosto Mubi e Lucky Red ci offrono uno sguardo moderno non privo di ironia sulla battaglia dei sessi.

Prodotto da Saïd Ben Saïd (Elle, Bacurau) e Michel Merkt (Vi presento Toni Erdmann), in Passages si intrecciano desideri e nevrosi di Ben Whishaw, ma soprattutto della coppia composta da Franz Rogowski (visto di recente in Freaks Out di Gabriele Mainetti e il Disco Boy di Giacomo Abbruzzese) e la splendida e indimenticabile protagonista del La vita di Adele premiato con la Palma d’oro nel 2013, Adèle Exarchopoulos. Loro la chiave di quello che lo stesso regista definisce “un film di attori”, ai quali si è affidato per ottenere qualcosa che non avrebbe mai potuto essere nella sceneggiatura.

Anche per quel che riguarda sensualità e istinto, due elementi che – insieme alle scene di sesso che arricchiscono il film e i rapporti tra i personaggi – non sono molto piaciuti alla censura. Intanto a quella statunitense, che ha vietato il film ai minori di 17 anni. Una decisione che il regista – fondatore dell’organizzazione Queer|Art – ha definito “pericolosa” per il suo combattere “la possibilità che esista un immaginario LGBTQ+” e alla quale Mubi – considerandola “inaspettata” e “deludente” – ha risposto distribuendo il film negli Stati Uniti senza rating.

Un film tanto attuale da esser stato visto come un manifesto della tanto decantata fluidità?

Secondo la mia esperienza, l’importante è l’impatto che il film ha sul pubblico. Poi, quanto a quel che ci veda il pubblico, c’è una frase famosa che dice che se vuoi mandare un messaggio, devi usare la Western Union. Io non volevo mandare messaggi, ma sicuramente un film, una sceneggiatura, possono essere costruiti, strutturati, interpretati e letti in diversi modi. Ed è altrettanto certo è che questo aspetto ci sia, anche se la mia intenzione non era di fare un film a tema. In generale parlerei di un cambiamento generazionale. C’è stato questo passaggio che forse oggi ci permette di vedere le relazioni e i rapporti umani, sentimentali e sessuali, in un nuovo modo, diverso, nel quale le differenze sono consentite.

Tre attori ben orchestrati grazie anche a tre personaggi ben costruiti, come sono nati?

Ho costruito il film su Rogowski, dopo averlo visto nell’Happy End di Haneke, e l’ho iniziato a scrivere durante il primo lockdown. Un periodo nel quale ho provato un grande senso di insicurezza. Non ero sicuro che il cinema potesse sopravvivere e ho sentita la necessità di lavorare a un film che avrei voluto vedere, e del genere che avrei voluto vedere se il cinema fosse sopravvissuto. Un film di attori, che anche si prendesse dei rischi. Proprio in quel periodo avevo visto l’ultimo film di Visconti, L’innocente, e mi aveva ispirato, non solo per la struttura del racconto. Da regista, da uomo di potere, ho sofferto della mancanza di controllo  sul mio mondo, il mio ambiente, e in qualche modo mi sentito connesso con Giancarlo Giannini, ma tutti noi abbiamo continuato a sentirci ispirati dal film, anche durante l’intero processo creativo.

Ma non solo per Giannini, giusto?

Il sentimento che mi ha provocato Franz Rogowski è lo stesso che avevo provato per Laura Antonelli. Pur essendomi sempre identificato come omosessuale, e avendo una storia sentimentale in questo senso, sentire queste sensazioni nei confronti del personaggio da lei interpretato è stato molto interessante. Anche come regista, visto che quell’eccitazione mi portava in una diversa direzione. Ho pensato a cosa succederebbe se la mia ispirazione, la mia musa erotica cambiasse. Durante la lavorazione io avevo 55 anni, ma i protagonisti sono molto più giovani, non c’è il tema dell’identità omosessuale, oggi forse c’è un approccio diverso, una differenza generazionale che in qualche modo rende il film – ambientato al giorno d’oggi – molto attuale.

La fascinazione per Rogowski ha condizionato anche la natura del personaggio?

Sin dalla sequenza iniziale del film c’è sicuramente qualcosa di me stesso nella sua posizione, nel suo potere, c’è la mascolinità, il mio essere bianco, ma nei personaggi c’è sempre anche molto di quel che mettono loro. Anche perché io evito di fare prove per non bloccarli, per dar loro un ambiente creativo, perché loro stessi si scoprano, anche se questo significa correre dei rischi. Il suo Tomas è un uomo di potere, che finisce a terra, ma il modo in cui lo fa ha una sua coreografia. Ed è curioso perché Frank aveva pensato di fare il ballerino all’inizio della sua carriera, e anche se oggi dice di non saper ballare il suo corpo è come un’opera d’arte, una scultura, con cui lui sa di poter trasmettere qualcosa.

Passages filmUn uomo di potere che vediamo tanto attento ai dettagli, quanto talmente egoista da ignorarli…

C’è una coerenza nel personaggio, che è quella di esser costantemente mosso dal desiderio. C’è un gap tra quello che ha e quello che vorrebbe avere, dall’inizio alla fine. Una costante, in un soggetto guidato sempre dal piacere. La mia stessa intenzione, come regista, era di dare qualcosa al pubblico, in qualche modo di dargli piacere, attraverso i diversi elementi del film, dai colori alla fisicità degli attori, in ogni scena. Qualcosa che mostra la ricerca fatta e la concentrazione sui dettagli.

Piacere e fisicità che tornano anche nelle scene di sesso, anche quelle molto curate nei dettagli, quasi delle coreografie, nonostante l’amore omosessuale sembri ancora un tabù…

Per esperienza so che non si può scrivere completamente una scena di sesso per gli attori, sono loro che devono interpretarla, è nelle loro mani. Puoi creare una situazione, nella quale loro si muoveranno, è il mio lavoro è metterli a loro agio, che sentano fiducia e rispetto, e poi lasciare alla loro improvvisazione, al movimento dei loro corpi che esprima quello che avrei dovuto descrivere sulla pagina in maniera dettagliata. Loro possono fare col corpo tutti i paragrafi di una scena. Qualcosa che non avrei potuto fare, tanto che mentre li dirigo sono anche un osservatore, divento pubblico e provo quel che prova lo spettatore.

Quanto al tabù, noi viviamo con la convinzione che tutto vada avanti, che il progresso si muova in una precisa direzione, che con il tempo le cose migliorino, anche grazie a una cultura che ci rende sempre più aperti, ma in realtà, per fare il film, io sono dovuto tornare indietro agli anni ’70 e ’80, a Chantal Akerman, ad Accattone, a Visconti, indietro a un periodo nel quale eravamo meno repressi anche per ricordarmi cosa era possibile raccontare con le immagini. Tornare a quel periodo mi ha consentito di creare delle scene nelle quali non ci fosse la vergogna.

 
 

Pasolini: recensione del film di Abel Ferrara #Venezia71

Pasolini recensione film

Una delle figure più importanti del cinema e della cultura italiana viene risuscitata e portata sullo schermo da un regista che ha fatto nell’originalità e dell’irriverenza la sua cifra distintiva nel panorama del cinema mondiale. Il nome di Pier Paolo Pasolini torna sul grande schermo in un racconto voluto e diretto da Abel Ferrara, un racconto atteso dal pubblico e che si concentra sulle ultime 24 ore di vita del regista, scrittore e artista italiano. La scelta molto specifica dell’arco temporale da raccontare non trova peró riscontro in una uguale chiarezza delle intenzioni e del punto di vista assunto dal regista stesso. Il Pasolini di Ferrara non é un film d’inchiesta, non é un film che indaga sull’aspetto privato o intellettuale del personaggio, non si pone domande né fornisce eventuali risposte. Pasolini è un film che mostra, e forse proprio in questa caratteristica sta la sua forza e la sua debolezza insieme, le ultime ore di vita del personaggio, toccando di sfuggita i grandi nodi tematici che lo hanno caratterizzato e reso celebre ma che non sceglie di approfondire nessuno di questi, a favore di una didascalica messa in scena.

Tutt’altro che didascalica è invece l’interpretazione di Willem Dafoe, che si è caricato della responsabilità di dare corpo a Pier Paolo Pasolini, facendolo in maniera ineccepibile: il lavoro dell’attore si e rivelato puntuale e preciso nella ricostruzione mimica e fisica del regista riuscendo addirittura ad emularne quel tipico sguardo malinconico, dolce e acuto che i filmati d’epoca hanno restituito alla storia.

Abel Ferrara dirige un film che oseremmo definire senza personalità, con un ottimo interprete ma, anche tenendo conto della delicatezza del soggetto trattato, con poco coraggio nel prendere una decisione sulla strada da percorrere.

 
 

Pasolini: la trama e il cast del film con Willem Dafoe

Pasolini film

Poeta, regista, scrittore, intellettuale e molto altro ancora. Pier Paolo Pasolini è stato una delle figure chiave del mondo della cultura italiana del Novecento. La sua vita, al pari della sua attività, è tutt’oggi oggetto di studi e ricerche, i quali non hanno però fatto del tutto luce su molti aspetti rimasti un mistero. Anche il cinema, tra le arti predilette da Pasolini, ha negli anni tentato di rendere omaggio all’autore di film come Accattone e Mamma Roma. Nel 2014 è stato il regista Abel Ferrara a portare al cinema la sua storia con il film Pasolini.

Questo era da anni uno dei progetti più ambiti dal cineasta newyorkese, anche se inizialmente non avrebbe dovuto essere un vero e proprio biopic. Con il tempo, però, Ferrara ha deciso di concentrarsi nel raccontare le ultime ore di vita di Pasolini. Per farlo si affidato ad una produzione italiana, con anche attori e location del bel paese. Pasolini è poi stato presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e al Toronto International Film Festival. In entrambi questi il titolo non mancò di suscitare accese reazioni, sia positive che negative.

In particolare, si contestavano al film molti contenuti ritenuti scandalosi e poco veritieri nei confronti dei fatti intorno alla morte di Pasolini. Particolarmente apprezzato è stata però l’interpretazione dell’attore protagonista, Willem Dafoe, giudicato estremamente somigliante al vero intellettuale. Con un approccio inusuale, il film di Ferrara sembra certamente destinato a rimanere una delle opere più intriganti dedicate a Pasolini. Prima di vedere il film, però, può essere utile essere a conoscenza di alcune curiosità circa la trama e il cast del film. Infine, si riporteranno anche le piattaforme streaming dove è possibile vedere tale lungometraggio.

Pasolini: la trama del film

Nel 1975 Pier Paolo Pasolini è ormai estremamente noto per la sua attività da intellettuale come per quella da regista. Egli ha da poco rilasciato il suo ultimo film, Salò, o le 120 giornate di Sodoma, il quale ha generato un vero e proprio scandalo in tutta Italia. Contestato e temuto, egli è ora intento a intraprendere lo sviluppo di un nuovo film, che promette essere ancor più provocatorio nei confronti del popolo italiano. Protagonisti di questo dovrebbero essere Eduardo De Filippo e Ninetto Davoli, con cui ha da sempre avuto un rapporto speciale. Nella giornata tra l’1 e il 2 novembre, Pasolini incontra così amici e parenti, ricercando l’ispirazione giusta.

Attraverso un intreccio tra realtà e immaginazione, egli si trova così a vivere una serie di strane esperienze. Il tutto culminerà, quella stessa notte, con il suo viaggio in auto ad Ostia. Qui incontra il giovane Giuseppe Pelosi, che finirà per essere il suo omicida. Pasolini viene infatti ritrovato la mattina dopo privo di vita. Numerose teorie iniziano a generarsi a riguardo, tra chi ipotizza l’incidente e chi sospetta un complotto politico ben più ampio. La morte di Pasolini rimane tutt’oggi un mistero, e tale evento ha inevitabilmente posto fine al nuovo film da lui immaginato, come anche ad una delle personalità più poliedriche e brillanti del panorama italiano.

Pasolini cast

Pasolini: il cast del film

Per poter interpretare una personalità complessa e ricca di sfumature come quella di Pasolini non basta avere un attore che gli somigli. Occorre infatti affidarsi ad un interprete in grado di poter sostenere la responsabilità di quel ruolo. Nell’assegnarlo, Ferrara ha dichiarato di non aver avuto dubbi. Per lui, Willem Dafoe, recentemente visto in Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, era l’unico interprete possibile. Dafoe ha accettato con grande entusiasmo tale parte, trascorrendo molto tempo a studiare la vita e le opere di Pasolini. Così facendo ha non solo potuto comprenderlo meglio, ma anche imitarlo nel modo di comportarsi e parlare. Accanto a lui si sono poi avvicendati diversi noti attori italiani in ruoli di particolare rilievo all’interno del film.

Riccardo Scamarcio, infatti, è presente nei panni di Ninetto Davoli, l’attore che in più occasioni ebbe modo di collaborare con Pasoli. Per interpretarlo, Scamarcio ebbe modo di intrattenere diverse conversazioni con il vero Ninetto Davoli, cercando non di imitarlo ma di trarne una propria interpretazione. Davoli è inoltre presente nel film nel ruolo del celebre Eduardo De Filippo. Adriana Asti dà invece volto a Susanna Colussi, madre tanto amata di Pasolini. La portoghese Maria de Medeiros interpreta Laura Betti, attrice che nel corso della sua carriera strinse un duraturo sodalizio con Pasolini, recitando in molti dei film di lui. L’attore Valerio Mastandrea, invece, ricopre il ruolo di Domenico Naldini, scrittore e regista, autore di diverse opere su Pasolini.

Pasolini: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Pasolini è infatti presente nei cataloghi di Rakuten TV, Apple iTunes, Netflix e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione nella giornata di venerdì 30 ottobre, alle ore 00:40 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

 
 

Pasolini: foto di William Dafoe nel film di Abel Ferrara

Arriva la prima dell’attore William Dafoe nei panni del regista e poeta Pier Paolo Pasolini nel film biopic di Abel Ferrara che attualmente sta girando a Roma Cronaca degli ultimi giorni di vita di Pier Paolo Pasolini. Dopo trentanove anni la morte di Pier Paolo Pasolini il regista americano cerca le risposte del misterioso omicidio ancora senza un colpevole.

Pasolini-William-Dafoe

Il film si chiama attualmente Pasolini e a quanto pare una scena della morte molto diversa da quella riferita da Pelosi. Un finale che si cura poco dell’indagine, di eventuali complotti, e dell’etichetta (tipico di Ferrara), stando a quando riportato dal Venerdì di Repubblica. A tal proposito ecco le parole del regista, che non si perde in chiacchiera:

«Me ne fotto. Questo è un film, non un’indagine. Non me ne frega niente di chi l’ha ammazzato e come. Io mi occupo della tragedia, di quello che abbiamo perduto. Pasolini è morto a 53 anni, avrebbe potuto continuare a dire e a fare tantissimo. Molti suoi contemporanei sono ancora qui».

 
 

Pasolini, intervista a Abel Ferrara: “…mi sono avvicinato al mio maestro”

Riccardo Scamarcio, Ninetto Davoli, Abel Ferrara e William Dafoe
Riccardo Scamarcio, Ninetto Davoli, Abel Ferrara e William Dafoe a Venezia © Cinefilos.it

Αbel FerraraE’ arrivato stamattina al lido per presentare il suo ultimo personalissimo film Pasolini, parliamo ovviamente del regista italo-americano Abel Ferrara, ormai a suo agio a lavorare nel bel paese considerate le ultime esperienze.

Il regista assieme al suo protagonista William Dafoe ha rivelato quanto di personale c’è nel suo film: “Sono cresciuto vedendo i suoi film e certo lui non è cresciuto vedendo i miei. Io sono buddista e il mio insegnamento è che si medita sul proprio maestro: io ho assorbito il suo lavoro e facendo questo film, incontrando le persone che lo hanno amato e conosciuto e dirigendo Ninetto (Davoli ndr), mi sono avvicinato al mio maestro”.

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Il regista de Il Cattivo Tenente ha continuato: “Ho scoperto Pasolini molto giovane vedendo i suoi film al cinema. Per noi ragazzini italoamericani gli eroi erano Belmondo, Delon, ma anche Ninetto Davoli e Franco Citti, i suoi attori, allora non c’erano ancora Pacino o De Niro in cui identificarci”.

Ha svelato inoltre quale fosse il primo film pasoliniano visto, Il Decameron: “L’ho rivisto quattro mesi fa e tutte le volte mi colpisce alla stessa maniera, è una grande dichiarazione di libertà personale, un capolavoro”. Secondo il regista “il grande cinema italiano nato dopo la II guerra Mondiale è finito con la morte di Pasolini. Quella è stata un’epoca straordinaria, con maestri come Fellini Rossellini, De Sica, che lavoravano tutti insieme qui a Roma”.

 
 

Pasolini recensione del film di Abel Ferrara

Pasolini

Pasolini-William-DafoeUna delle figure piú importanti del cinema e della cultura italiana viene risuscitata e portata sullo schermo da un regista che ha fatto dell’originalitá e dell’irriverenza la sua cifra distintiva nel panorama del cinema mondiale. Il nome di Pier Paolo Pasolini torna sul grande schermo in un racconto voluto e diretto da Abel Ferrara, un racconto atteso dal pubblico e che si concentra sulle ultime 24 ore di vita del regista, scrittore e artista italiano. La scelta molto specifica dell’arco temporale da raccontare non trova peró riscontro in una uguale chiarezza delle intenzioni e del punto di vista assunto dal regista stesso. Il Pasolini di Ferrara non é un film d’inchiesta, non é un film che indaga sull’aspetto privato o intellettuale del personaggio, non si pone domande nè fornisce eventuali risposte. Pasolini è un film che mostra, e forse proprio in questa caratteristica sta la sua forza e la sua debolezza insieme, le ultime ore di vita del personaggio, toccando di sfuggita i grandi nodi tematici che lo hanno caratterizzato e reso celebre ma che non sceglie di approfondire nessuno di questi, a favore di una didascalica messa in scena.

PasoliniTutt’altro che didascalica è invece l’interpretazione di Willem Dafoe, che si è caricato della responsabilità di dare corpo a Pier Paolo Pasolini, facendolo in maniera ineccepibile: il lavoro dell’attore si e rivelato puntuale e preciso nella ricostruzione mimica e fisica del regista riuscendo addirittura ad emularne quel tipico sguardo malinconico, dolce e acuto che i filmati d’epoca hanno restituito alla storia.

Abel Ferrara dirige un film che oseremmo definire senza personalità, con un ottimo interprete ma, anche tenendo conto della delicatezza del soggetto trattato, con poco coraggio nel prendere una decisione sulla strada da percorrere.

 
 

Party girl: recensione del film vincitore della Camèra d’or a Cannes

Party girl è un film di Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis premiato all’ultimo Festival di Cannes con la Camèra d’or. Film che racconta, in modo secco e diretto, la storia di una donna non più giovane che ha condotto una vita tribolata, una vita disordinata, fatta di relazioni fugaci, di uomini senza volto ed eccessi di ogni tipo. Angelique, intepretata dall’enigmatica Angelique Litzenburger, giunge così ad un punto morto dove si trova costretta a decidere se proseguire quella vita, oppure sistemarsi sposando un brav’uomo, gentile e per bene. Il film racconta di questo suo tentativo, di come questa opportunità gli dia modo di riavvicinarsi ai suoi figli, anche a Cinthia, la più piccola, toltale anni prima per essere affidata ad una famiglia di Metz. Ma la sua natura è dura da ingorare. Come conciliarla con l’opportunità di vivere una vecchiaia serena e al fianco di un uomo leale?

Party girl, la trama

Party girl è ambientato al confine franco-tedesco, giorni nostri. Angelique, nonostante un’età non propriamente verdissima, vive e lavora ancora al Tanz Cabaret, locale notturno frequentato da soli uomini. Senza l’avvenenza e la freschezza di un tempo, Angelique trascorre le notti sola, al bancone del bar, trovando in un bicchiere sempre pieno l’unica e triste compagnia. Stanca di osservare, ogni notte, le giovani colleghe danzare e intrattenere gli avventori del locale, Angelique si decide di andare a trovare Michel (Joseph Bour), suo vecchio ed affezionatissimo cliente che da tempo non vede più. Aperto il suo cuore, Michel chiederà alla donna di sposarlo, dandole l’opportunità di cambiare vita, di dare un taglio netto a quell’ esistenza balorda. Va bene ti sposo, ma è proprio questo ciò che voglio?

Party girlParty girl è quindi un film sulle scelte di fronte alle quali la vita ci mette in momenti chiave della nostra esistenza, quando bisogna imboccare una via anziché un’altra. Un film sulla disperata e interminabile ricerca della felicità, quella vera e spontanea, da non confondersi con la sicurezza, e che per le anime sole come Angelique, è destinata a rimanere un mito irraggiungibile.

Una regia interessante, che alterna inquadrature con camera mobile, forse per conferire maggiore realismo espressivo, ad altre dove è molto apprezzabile la ricerca del particolare, del dettaglio significativo. Interpretazioni asciutte per una sceneggiatura priva di retorica ma forse un pochino monocorde nel suo sviluppo narrativo. Dialoghi non sempre brillantissimi, ma forse volutamente carichi di pause e silenzi che a volte possono apparire stucchevoli.

Quasi assente la colonna sonora, tolti pochi brani celebri che inframezzano la narrazione e che, come nel caso degli Scorpions, ben si sposano con l’ambientazione, con questa provincia tedesca ai margini dello stato. Adatto il brano finale, omonimo del film, che chiude in modo impeccabile l’ultima e amara sequenza.

 
 

Party Central: il poster del nuovo corto Disney/Pixar

Monsters University

Arriva un altro cortometraggio targato Disney/Pixar, che sarà ambientato nel mondo di Monsters University. Si intitola Party Central e debutterà in testa al prossimo film Walt Disney Pictures, Muppets Most Wanted il prossimo 21 marzo. Oggi la Disney ha reso disponibile il primo poster del film, in cui possiamo vedere Mike in prima fila.

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monsters-university-04Party Central sarà ambientato nei corridoi dell’Università dello Spavento, in cui i giovani protagonisti si formano per diventare spaventatori provetti. Forse in questo cortometraggio sarà inserita la bellissima scena della palla stroboscopica che abbiamo già intravisto nei promo e nel trailer di Monsters University.Nel film torneranno le voci originali di Mike e Sully, ovvero Billy Crystal e John Goodman, insieme a tutto il cast vocale di Monsters University e Monsters & Co.

Fonte: CS

 
 

Party Central una clip del prossimo corto Disney Pixar

Monsters University

Ecco una clip di Party Central, nuovo cortometraggio targato Disney/Pixar che debutterà in testa al prossimo film Walt Disney Pictures, Muppets Most Wanted il prossimo 21 marzo.

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Party CentralParty Central sarà ambientato nei corridoi dell’Università dello Spavento, in cui i giovani protagonisti si formano per diventare spaventatori provetti. Forse in questo cortometraggio sarà inserita la bellissima scena della palla stroboscopica che abbiamo già intravisto nei promo e nel trailer di Monsters University.Nel film torneranno le voci originali di Mike e Sully, ovvero Billy Crystal e John Goodman, insieme a tutto il cast vocale di Monsters University e Monsters & Co.

 
 

Partono bene le prime cinematografiche al giovedì

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Comincia bene l’iniziativa delle prime cinematografiche al giovedì decisa dalle associazioni degli esercenti e dei distributori.

Nella giornata