Mancano poco più di tre mesi
all’arrivo nelle sale di Joker, il film diretto
da Todd Phillips che vede protagonista Joaquin
Phoenix nei panni dell’iconico antagonista di Batman,
e a ricordarci che i lavori sono quasi ultimati ci pensa proprio il
regista pubblicando su Instagram un’immagine inedita
dell’attore.
Phillips ha inoltre confermato in
risposta ad una domanda di un fan che la pellicola avrà un taglio
vietato ai minori, dunque le ipotesi stabilite guardando le prime
scene del trailer hanno trovato un riscontro positivo. Questo è il
chiaro segnale del nuovo percorso intrapreso dalla Warner Bros. per
quanto riguarda i cinecomic separati dal DC
Extended Universe, destinati forse ad un pubblico più
selezionato e con budget ridotti rispetto ai precedenti esperimenti
di Zack Snyder.
Nell’attesa, potete dare uno sguardo alla foto di Joker qui
sotto.
Vi ricordiamo
che Joker vede nel cast
anche Zazie Beetz, Frances
Conroy, Brett
Cullen, Dante
Pereira-Olson, Douglas
Hodge e Josh Pais e che
arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come
ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.
Contrariamente alle altre
apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher
Nolan e in Suicide
Squad, Joker sarà
ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario
e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
Di seguito la prima sinossi ufficiale:
Joker ruota attorno all’iconico
arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista
sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio
di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto
più ampio.
10 Cloverfield
Lane è il secondo capitolo del franchise di Cloverfield,
degno erede del suo predecessore e in grado di affascinare lo
spettatore alla stessa maniera. Questo film, uscito nel 2016 e
scritto da Josh Campbell, Matthew Stuecken e
Damien Chazelle, ha avuto molti riscontri positivi
sia riguardo regia e sceneggiatura, sia circa le interpretazioni
degli attori protagonisti. Ecco, allora, dieci cose da
sapere su 10 Cloverfield Lane.
10 Cloverfield Lane film
1. C’è un riferimento
introdotto da J. J. Abrams. Il nome della stazione di
servizio in cui Michelle di ferma a fare rifornimento, si chiama
Kelvin. Questo è un Easter Egg introdotto dal produttore J. J. Abrams: in tutti i suoi progetti, egli
cerca di fare tributo a suo nonno materno Henry Kelvin,
proprietario di una società di elettronica e che ha influenzato
Abrams da ragazzo.
2. C’è un Easter Egg
particolare. Emmett (John Gallagher Jr.) gestisce una cassetta VHS
con il film fittizio Cannibal Airlines. Questo è un chiaro
riferimento ad una serie di collane satiriche VHS create da
Writer Rob Schrab e usate come decorazioni all’ufficio di
produzione Bad Robot di J. J. Abrams.
3. Il trailer del film è
uscito tardi. Il trailer del
film è stato diffuso prima delle proiezione del film 13
Hours: The Secret Soldiers of Bengazi (2016), in sintesi,
pubblicato e diffuso solo due mesi prima dell’uscita del film nelle
sale americane. Ciò è un tempo insolitamente breve che è stato
dedicato alla pubblicità del film, soprattutto se si considera che
è stato prodotto da una società importante.
10 Cloverfield Lane streaming
4. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere 10
Cloverfield Lane, è possibile farlo grazie alla sua
disponibilità sui vari siti di streaming digitale legale come
Rakuten Tv, Chili, Google Play, Infinity e iTunes.
10 Cloverfield Lane trailer
5. Un trailer da
brividi. Prima di vedere il film, è consigliabile dare un
occhio al trailer e rendersi conto se il film sia adatto ai propri
gusti.
10 Cloverfield Lane trama
6. Una fuga potenzialmente
suicida. Una giovane donna, Michelle, si
trova in un rifugio misterioso, dopo essere stata coinvolta in un
incidente stradale, e condivide il tempo insieme a due uomini, uno
dei quali le dice di averle salvato la vita. A Michelle viene detto
che il mondo esterno è diventato invivibile a causa di un attacco
chimico-batteriologico ma, nonostante questo, lei è decisa a voler
fuggire.
10 Cloverfield Lane cast
7. Mary Elizabeth Winstead
è a piedi nudi. Se ci si fa caso, in tutto il film
l’attrice
sempre scalza, e ciò è un fatto abbastanza inusuale. Inoltre,
l’attrice ha dichiarato che molti dei primi piani non mostrano i
piedi e in quei momenti lei indossava delle scarpe aperte o delle
infradito.
8. John Goodman è stato
elogiato.10 Cloverfield Lane è un film ha
ricevuto molte critiche positive e che è stato ben accolto dagli
spettatori. Tra i vari membri del cast, chi ha ricevuto più
critiche positive è stato John Goodman. L’attore, infatti, è stato
elogiato più volte per la sua interpretazione.
10 Cloverfield Lane sequel
9. Il film ha dato vita ad
un sequel. Questo film è il secondo capitolo del franchise
di Cloverfield, iniziato nel 2008 con il film omonimo che ha dato
vita alla saga. In seguito a questo, il 5 febbraio 2018 è stato
rilasciato su Netflix il terzo capitolo, intitolato The Cloverfield
Paradox.
10. Mary Elizabeth Winstead
vorrebbe tornare in un sequel. L’attrice
ha ammesso che desidererebbe tornare in quel mondo e di poter
continuare la storia del suo personaggio: “So che a me e Dan –
Trachtenberg, regista del film – piacerebbe continuare questa
storia. La serie antologica è la direzione verso cui stanno andando
ora, per cui non so e si tornerà mai alla storia di Michelle, non
sono sicura. Ma so che Dan aveva molto di più in mente, quindi mi
piacerebbe avere l’opportunità di esplorare queste idee”.
Remember Me è un
film che ha conquistato il pubblico di diverse generazioni nel
2010, grazie alla sua intensità alla sua grazie e naturalezza.
Questo film racconta un’intensa storia d’amore e di crescita sullo
sfondo straziante dell’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre
2001. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Remember
Me.
Remember Me film
1. C’è un easter
egg. In questo film c’è un riferimento palese ad una serie
tv che ha spopolato in America e nel mondo. Durante una
conversazione tra due membri della polizia, uno dei due menziona
l’orario 8:15, il numero del volo del personaggio di Emilie de
Ravin, Claire Littleton, appartenente al telefilm Lost (2004).
2. C’è un riferimento alla
nazionalità del protagonista. Tyler (interpretato da
Robert Pattinson) ordina un Tikka Masala al
ristorante. Questo è probabilmente un indizio riferito all’attore
inglese, grazie anche al fatto che questo piatto è stato creato per
il mercato britannico ed è privo di spezie.
3. Pattinson è stata la
prima scelta. Come lo stesso regista ha avuto modo di
affermare, il
film necessitava di un interprete che potesse rappresentare
quel tipo di angoscia che si prova in giovane età e l’attore
sembrava la scelta migliore.
Remember Me streaming
4. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere
Remember Me, è possibile farlo grazie alla sua presenza
sulle diverse piattaforme di streaming digitale come Chili, Google
Play, iTunes e Netflix.
Remember Me trailer
5. Un trailer intenso e
potente. Prima di vedere il film, può essere opportuno
vedere il trailer per rendersi conto della sua potenza e per capire
se sia adatto alla propria persona.
Remember Me trama
6. Un ribelle dalla vita
distrutta. Tyler (Robert Pattinson) è un giovane ragazzo
abbastanza turbolento. Egli abita a New York e ha un rapporto molto
conflittuale con il padre, sin da quando morì il fratello. Il
ragazzo, che pensava di non essere capito da nessuno, conosce un
giorno una ragazza, sua coetanea, che anche lei ha vissuto una
tragedia familiare e i due iniziano una storia d’amore inaspettata
e intensa, e grazie a questo rapporto entrambi andranno alla
riscoperta di loro stessi.
Remember Me frasi
7. Un film fatto di frasi
indimenticabili. Un film come Remember Me non
poteva non avere delle frasi indimenticabili e tali da rimanere
nell’immaginario collettivo. Eco qualche esempio:
Le nostre impronte non sbiadiscono mai sulle vite che
tocchiamo. (Tyler)
Qualcuno sta cercando di dirmi: fa che lei ti ricordi per
sempre… sto lavorando al “per sempre”.
(Tyler)
Io prendo sempre prima il dessert. (Ally)
Michael, Caroline mi ha chiesto se saprei cosa dirti se tu
potessi sentirmi. Lo so benissimo. Ti voglio bene, mi manchi tanto
e ti perdono. (Tyler)
Remember Me cast
8. Robert Pattinson si è
fatto male sul set. Durante un pausa dalla scena che
dovevano girare in strada,
Pattinson è rimasto ferito mentre correva via da un fan
sfegatato e dai paparazzi. Non stava guardando dove andava ed è
andato a sbattere contro un taxi che era parcheggiato. Le sue
ferite non erano gravi, ma le guardie del corpo hanno continuato a
proteggerlo.
9. Pattinson ha voluto fare
il film perché gli sembrava diverso. L’attore, dopo aver
girato The Twilight Saga: New Moon (2009), ha ammesso di essersi
trovato con tonnellate di sceneggiature da leggere e tutto gli
sembrava sempre uguale. Riguardo allo script del film”Questo si è
distinto per il modo in cui era scritto il dialogo – che sembrava
molto più naturale della maggior parte. […] Tyler parte con un
sacco di bagagli ed è un personaggio ben sviluppato”.
10. Il regista voleva
parlare di una generazione. Stando alla dichiarazioni del
regista Allen Coulter, pare che abbia voluto
realizzare questo film per raccontare, in maniera accurata, una
generazione e la sua intensità, cercando di tornare ai tempo di
Splendore nell’erba (1961).
In Time è un film
che ha conquistato una grande fetta di pubblico mondiale grazie
alla sua raffinatezza e alla sua capacità di analisi riguardo il
tempo e il mondo in cui viene usato in un mondo non molto lontano
dal nostro, in grado di riflette in qualche modo il presente.
Uscito nel 2011 e diretto da Andrew Niccol, questo
film rappresenta un mondo distopico in cui il tempo diventa mera
moneta di scambio e in cui le persone lottano per riuscire ad avere
questa valuta che gli permetta di vivere per sempre. Ecco,
allora, dieci cose da sapere su In Time.
In Time film
1. Ci sono riferimento a
personaggi storici. La combinazione per aprire la volta
temporale di Philippe, 12 2 18 09, è la data in cui nacque Charles
Darwin, ovvero il 12 febbraio del 1809. Inoltre, questa è anche la
data in cui nacque Abraham Lincoln.
2. Stipendi in
tempo. In questo
film, ogni giorno i cronometristi ricevono uno stipendio di
tempo dalla sede centrale. Questa forma di pagamento viene chiamata
con il nome di per diem. In latino, per diem significa per ogni
giorno.
3. Un formato temporale
differente. In In Time, il formato dell’ora degli
orologi è in YYYY WW D HH MM SS, ovvero anni, settimane, giorni,
ore, minuti e secondi. Molto diverso da mesi e giorni, come ci si
aspetterebbe e si usa comunemente.
In Time streaming
4. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere ancora
questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle
diverse piattaforme di streaming digitale come Chili, Infinity e
Netflix.
In Time cast
5. Attori giovani come i
protagonisti. In un film che riguardano persone che
smetterebbero di invecchiare a 25 anni, molti degli attori, tra cui
Cillian Murphy e Justin Timberlake, avevano tra i 20 e i 30
anni. Amanda Seyfried, tuttavia, aveva davvero 25 durante le
riprese.
6. È un film dove si è
corso molto. Secondo gli attori protagonisti del film,
ovvero Justin Timberlake e Amanda Seyfried, pare che in questo film si
corra più che in molte altre pellicole che siano mai state viste.
Le uniche eccezioni al film sarebbero Lola corre (1998) e
Forrest Gump (1994).
7. Justine Timberlake si è
convinto del film dopo qualche incontro. L’attore ha avuto
due o tre incontri con Andrew Niccol, regista del film, prima di
decidere di accettare la parte. Stando alla sue dichiarazioni
“penso che le mie conversazioni con lui siano state la maniera più
utile per scoprire i personaggi. Anche perché pensavo che l’idea
fosse magnifica e che Andrew sia molto prolifico con questa
tipologia di concetti”.
8. Un trailer basato sul
tempo. Prima di guardare il film, potrebbe essere
opportuno vederne il trailer
per capire se In Time possa essere un film adatto ai propri gusti e
capace di soddisfare la propria voglia di cinema.
In Time trama
9. Una vita in cui non si
invecchia.In Time è un film ambientato nel
futuro, più precisamente nel 2169, in cui il gene
dell’invecchiamento è stato isolato e sconfitto. Al fine di evitare
la sovrappopolazione, il tempo è diventato la moneta di scambio con
lui la gente paga per poter acquistare dei beni di qualsiasi tipo,
siano di prima necessità o di lusso.
10. Negoziare per
sopravvivere in eterno. In questa società futuristica ci
sono differenze abbastanza nette da i ricchi, che possono vivere in
eterno, e tutti gli altri che si trovano a dover negoziare per
poter essere immortali. Quando un giovane povero si trova ad
entrare in possesso di una vera fortuna, ma in ritardo per salvare
l’amata madre, si assiste alla sua fuga, inseguito dai guardiani
del tempo, i poliziotti di quel mondo.
Braveheart è uno
dei film degli anni ’90 che ha fatto la storia del cinema e che è
riuscito a far affezionare milioni di spettatori in tutto il mondo.
Diretto e interpretato da Mel Gibson, questo film è stato riconosciuto
universalmente come un capolavoro sia da parte della critica, che
del pubblico. Ecco, allora, dieci cose da sapere su
Braveheart.
Braveheart film
1. Mel Gibson non voleva
interpretare il protagonista. Inizialmente, l’attore
avrebbe deciso di rifiutare il ruolo di Williams Wallace, poiché si
sentiva troppo vecchio per la parte. Tuttavia, la Paramount
Pictures avrebbe finanziato il film solo se Gibson avesse
interpretato il ruolo principale e, quindi, l’attore ha accettato
il ruolo.
2. Il regista è stato
indagato.
Mel Gibson è stato indagato da un’organizzazione per
il benessere degli animali, che era convinta che i falsi cavalli
usati fossero reali. Solo quando uno degli assistenti di Gibson ha
fornito alcune riprese video del film, si sono convinti del
contrario.
3. La storia inizia con la
vita adulta del protagonista. Inizialmente, lo
sceneggiatore Randall Wallace aveva pianificato di iniziare la
storia con William Wallace da adulto, aggiungendo poi il prologo
sulla sua infanzia come ripensamento. Durante la prima versione
scritta della sequenza, Murron dà a William una rosa durante la
sepoltura di suo padre.
Braveheart streaming
4. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere il film
è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse
piattaforme di streaming digitale legale come Chili e Tim
Vision.
Braveheart cast
5. Brian Cox ha rifiutato
un ruolo importante. All’attore era stato offerto un ruolo
più importante nel film. Tuttavia, ha rifiutato di interpretarlo,
scegliendo la parte di Argyle perché lo sentiva più affine a
sé.
6. A
Sean Connery era stato offerto un ruolo. L’attore
Sean Connery ha rifiutato la possibilità di
interpretare il ruolo di re Edoardo I poiché stava girando il film
La giusta causa (1995).
7. Gli attori non erano
scozzesi. Sebbene la maggior parte dei personaggi del film
siano scozzesi, gli attori che li interpretavano provenivano da
Inghilterra, Galles e Irlanda. Angus Macfadyen e
Brian Cox sono state delle eccezioni. Ironicamente, l’unico
personaggio irlandese del film (Stephen) è interpretato da un
attore scozzese, David O’Hara.
Braveheart colonna sonora
8. Una colonna sonora
d’eccezione. La musica del film è stata composta da
James Horner, con diciotto brani, ed è stata
eseguita da un’orchestra d’eccezione, ovvero dalla London Symphony
Orchestra.
9. Ha ricevuto una
nomination agli Oscar. Grazie al suo lavoro James Horner
ha ricevuto una nomination agli Academy Award per la categoria
Miglior colonna sonora drammatica, senza riuscire a vincerla e
venendo battuto da Luis Bacalov per Il
postino.
Braveheart frasi
10. Un film fatto di frasi
indimenticabili. Un film come Braveheart non
poteva non contenere delle frasi iconiche e indimenticabili che
hanno fatto parte dell’immaginario collettivo.
Il tuo cuore è libero, abbi il coraggio di seguirlo.
(Malcolm Wallace)
Tutti muoiono, non tutti però vivono veramente.
(William Wallace)
Il problema della Scozia… è che è piena di scozzesi.
(Edoardo I)
Tutti moriremo, è solo una questione di quando e di come.
(William Wallace)
Vi racconterò di William Wallace! Gli storici inglesi diranno
che sono un bugiardo, ma a scrivere la storia sono gli stessi che
hanno impiccato degli eroi. (Robert Bruce)
C’è una differenza tra me e voi. Voi credete che il popolo di
Scozia esista per garantirvi una posizione. Io dico che voi
esistete come nobili per assicurare al popolo la libertà. E io farò
di tutto per fargliela avere! (William
Wallace)
Vi siete battuti per Wallace. Ora battetevi per me!
(Robert Bruce)
Portatemi Wallace. Vivo se possibile o morto… è la stessa cosa.
(Edoardo I)
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che a breve saranno
nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti su una
delle tante e diverse piattaforme di streaming digitale legale.
Il loro compito è quello di creare
e far sviluppare nel pubblico una certa dose di attesa circa il
film promosso, affinché si corra subito a guardarlo già nei primi
giorni di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
Yesterday
È arrivato il nuovo video
promozionale di Yesterday, il musical diretto da Danny Boyle, e scritto da Richard
Curtis (Love Actually, Notting Hill) in cui si
immagina un mondo nessuno ricorda o sa chi siano i Beatles, tranne
un cantautore di nome Jack.
Egli, interpretato da Himes
Patel, è vittima di uno strano incidente d’autobus e, al
momento del suo risveglio, scopre di sapere solo lui chi siano
John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e
Ringo Starr.
Con l’uscita prevista per il
28 giugno 2019, il film ha un cast eccezionale,
composto da Lily James, che interpreta la migliore amica
del protagonista, Kate McKinnon, che veste i panni dell’agente
musicale di Jack, Ana de Armas e Lamorne
Morris.
Doctor Sleep
Grazie a Warner Bros Italia è
possibile vedere il primo trailer italiano di
Doctor Sleep, il sequel di The Shining, diretto da Mile Flanagan
e in cui Ewan McGregor darà vita all’adulto Danny
Torrance.
Nel romanzo Danny è ormai adulto e
si trova a dover convivere con il trauma vissuto all’interno
dell’Overlook Hotel, diventato una sorta di riflesso del padre
omicida, sotto forma di rabbia persistente e alcolismo che attenua
il suo dolore e i suoi poteri. Le sue capacità e le visioni tornano
nei momenti di sobrietà ed è proprio in questi frangenti che usa il
suo dono per aiutare i morenti in un ospizio.
Midsommar – Il villaggio dei
dannati
Questo film arriverà nei cinema
americani il prossimo 25 luglio, seguendo il
successo di Hereditary, e intanto la Eagle Pictures ha diffuso il
trailer italiano.
Nel video promozionale del film è
possibile osservare una persona deforme, come già avvenuto nel
primo film, e sembra che le circostanze della narrazione siano
legate a un culto dei boschi.
Diretto da Ari
Aster, Midsommar – Il villaggio dei dannati ha un
cast di tutto rispetto, composto da Florence Pugh, Jack
Reynor, William Jackson Harper e Will
Poulter. Se colori ed atmosfere sembrano lontane dal
genere horror, bisognerà aspettare probabilmente l’autunno per
sapere a cosa ci si debba preparare.
Diretto da Chris
Buck e Jennifer Lee, il film Disney è
prodotto da Peter Del Vecho e doppiato da
Idina Menzel,
Kristen Bell, Jonathan Groff e Josh
Gad, mentre le musiche sono di Kristen
Anderson-Lopez e Robert Lopez.
3 From Hell
È arrivato da poco primo teaser
trailer di
3 From Hell, il nuovo film horror diretto da Rob Zombie e indicato come film di chiusura
della trilogia iniziata con La casa dei 1000 corpi e
proseguita con La casa del diavolo.
In questo lungometraggio, si
ritroveranno Sid Haig, Bill Moseley e
Sheri Moon Zombie, e saranno presenti anche Jeff
Daniel Philips, Danny Trejo, Clint Howard, Richard Brake, Dee
Wallace e Austin Stocker. Sebbene
non ci sia ancora una data di uscita ufficiale, il film dovrebbe
arrivare nelle sale americane entro la fine del
2019.
Domino
È in arrivo, il prossimo 11
luglio, il nuovo film di Brian De Palma intitolato
Domino e distribuito da Eagle Pitctures, con Nikolaj
Coster-Waldau, Carice Can Houten e Guy
Pearce tra i protagonisti.
Questo film racconta la storia di
Christian, un poliziotto di Copenaghen che, in un mondo devastato
da terrore e sospetti, cerca giustizia per l’omicidio del suo
collega per mano di Imra, un soldato dell’ISIS. Il protagonista e
una collega finiscono per essere coinvolti in un inseguimento
insieme ad un agente doppiogiochista della CIA.
1994
Grazie a Sky, è possibile dare un
occhiata al teaser dell’annunciata terza stagione della serie
originale basata sui fatti politici italiani avvenuti all’inizio
degli anni ’90.
1994 sarebbe il capitolo finale della serie Sky e
prodotta da Wildside, concepita per raccontare gli anni che hanno
cambiato la storia italiana, un paese a cavallo tra la Prima e la
Seconda Repubblica. La serie, creata da Alessandro Fabbri,
Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, è
diretta da Giuseppe Gagliardi e Claudio
Noce, e tra i protagonisti vi sono Stefano
Accorsi, Guido Caprino, Miriam Leone, Antonio Gerardi, Giovanni
Ludeno e Paolo Pierobon.
In Italia, il 1994 corrisponde
all’anno della restaurazione e lo sa bene Leonardo Notte, che ha
capito che mantenere il potere sia più difficile che
conquistarlo. La stessa difficoltà si presenza a Pietro Bosco, che
non riesce a cambiare i suoi difetti, né a dimenticare la donna
amata. Nel mentre, Veronica Castello vuole decidere quale sarà il
compagno di vita e si butta in politica come parte attiva, e ci
sarà il ritorno di Antonio Di Pietro, Silvio Berlusconi e Dario
Scaglia.
Pose 2
Dopo il primo promo, il canale
americano FX ha diffuso il trailer ufficiale di Pose
2, la seconda e attesa stagione della serie che ha
spopolato in tutto il mondo.
Pose 2 si incentrerà sul
mondo della cultura LGBTQ degli anni ’90 a New York e Ryan
Murphy, creatore della serie, l’ha definito come il lavoro
più vicino al suo cuore e in grado di coprire ambienti e tempi
vissuti i prima persona.
La serie, infatti, è creata da
Murphy, Brad Falchuk e Steven
Canals e ritorneranno i protagonisti MJ Rodriguez,
Dominique Jackson, Billy Porter, Indya Moore,
Evan Peters,
Kate Mara, James Van Der Beek, Ryan Jamaal Swain, Charlayne
Woodard, Dyllon Burnside, Hailie Sahar, Angelica Ross, Angel
Bismark e Patti Lupone.
The Bold Type 4
La quarta stagione di The Bold Type sta per arrivare e il canale americano
Freeform ha già diffuso il teaser promo. Il terzo capitolo della
serie, andato in onda questa primavera, ha riscosso un tale
successo da rinnovare la serie durante il suo corso.
Non è chiaro quando questa quarta
stagione possa arrivare, ma sicuramente torneranno Katie
Stevens, Aisha Dee, Meghan Fahy, Sam Page, Matt Ward, Stephen
Conrad Moore, Nikohl Boosheri e Melora
Hardin.
Si è spento nella sua casa romana a
96 anni Franco Zeffirelli, regista, sceneggiatore,
attore, uomo di cultura e di teatro, uno dei grandi rappresentanti
dell’Italia all’estero, con il suo importantissimo contributo alla
cultura nazionale e mondiale.
Attivissimo tra cinema e teatro,
anche lirico, Zeffirelli ha cominciato alla corte di Visconti,
insieme a Rosi, per poi realizzare una lunga serie di adattamento
cinematografici proprio dall’opera lirica. I suoi lavori hanno
raggiunto una enorme popolarità a tutti i livelli, su tutti il suo
Gesù di Nazareth, ancora protagonista del
palinsesto televisivo nel periodo delle festività pasquali, in
Italia.
Onorato con titoli e riconoscimenti,
Zeffirelli ha vinto diversi David di Donatello, un Nastro
d’Argento, arrivando Oltreoceano fino agli Emmy Awards, ma mai agli
Oscar.
Tra i riconoscimenti ricevuti, si
contano il Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica
Italiana nel 1977, la Medaglia d’oro ai benemeriti della Cultura e
dell’Arte nel 2003, è stato anche Cavaliere Commendatore
dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 2004.
L’accesso “limitato” a solo una
parte dei personaggi dei fumetti ha costretto i Marvel Studios a introdurre pian piano figure
anche meno note nel MCU (Spider-Man ad esempio
sarebbe arrivato soltanto nel 2016), compreso il primo supereroe
del franchise, Iron Man, non esattamente “famoso” se paragonato ai
colleghi Hulk e X-Men.
Ma oltre a Tony Stark, quali sono
quei supereroi secondari “salvati” e valorizzati dal Marvel Cinematic Universe?
Nebula
La figlia adottiva di Thanos ha
debuttato nel MCU cinque anni fa grazie a
Guardiani della Galassia
vol.1 e nel tempo sembra aver ottenuto il ruolo importante
che meritava grazie alla trama di Avengers:
Endgame. Trattandosi infatti del culmine della
Infinity Saga, quale momento migliore se non questo per far
brillare l’eroina?
Di fatto i Marvel Studios hanno valorizzato
tantissimo la storyline di Nebula, costruendo un
arco narrativo coerente e molto emozionante, soprattutto nel
percorso intrapreso con la sorella/nemica Gamora.
Shuri
Prima del suo debutto
cinematografico, Black Panther non figurava certo
nella galleria di personaggi più noti al grande pubblico come
Wolverine o Hulk, ma era alla pari con Ant-Man e Doctor Strange. Lo stesso si può dire di
Shuri, sorella geniale
di T’Challa, che nel MCU ha avuto tutto lo spazio
necessario per brillare.
L’eroina interpretata da Letitia
Wright ha fatto innamorare gli spettatori di tutto il mondo grazie
al suo carattere intelligente e divertente, e non sorprende che in
molti abbiano già richiesto a gran voce uno standalone su di
lei.
Groot
Un albero parlante doppiato da
Vin Diesel non era esattamente la miglior premessa
per un personaggio da introdurre nell’universo cinematografico
Marvel, eppure qualcosa di magico
ha funzionato grazie all’impronta sensibile di James
Gunn sul franchise di Guardiani della Galassia e
Groot ha subito conquistato l’affetto del
pubblico.
Ora quell’albero è un’icona
imprenscindibile del MCU e dei fumetti.
Valchiria
Pochissime persone estranee alla
comunità di appassionati di fumetti conoscevano
Valchiria, la guerriera asgardiana introdotta nel
MCU in Thor: Ragnarok e successivamente
riapparsa in Endgame.
A renderla così popolare sarà stata
la performance di Tessa
Thompson e il fascino innegabile del personaggio,
leggermente cambiato rispetto all’originale, e siamo sicuri che il
futuro riserverà ottime prospettive per questa eroina e nuova
regina di Asgard.
Yondu
Yondu, leader dei
Ravagers e padre putativo di Peter Quill, è uno di quei personaggi
che non verrà dimenticato facilmente. Alla fine di Guardiani della
Galassia Vol. 2 il suo sacrificio riscatta l’anonimato
e si consegna agli spettatori come il vero simbolo della poetica di
James Gunn.
Korg
Prima di Thor:
Ragnarok erano in pochi a conoscere
Korg, il personaggio interpretato in motion
capture da Taika Waititi e ispirato ad un
buttafuori che aveva conosciuto in Nuova Zelanda.
L’eroe debutta però nella storyline
di “Planet Hulk”, ma è grazie al MCU che acquista la popolarità che
merita e un fascino impossibile da replicare viste le doti comiche
uniche di Waititi nel ritrarlo.
Gamora
Gamora era già un
personaggio molto amato dai lettori dei fumetti prima del suo
arrivo nel MCU, ma è grazie ai Marvel Studios che l’eroina diventa
davvero mainstream. Spietata, feroce, divertente, più forte e
intelligente di tutti i Guardiani della Galassia, e Zoe
Saldana è fantastica nel ruolo.
Thanos
I fan dei fumetti Marvel hanno sempre riconosciuto in
Thanos uno dei villain
più temibili e potenti della storia, ma è inutile negare quanto sia
stato importante il contributo di Infinity War e Endgame per
rendere ancora più celebre e riconoscibile (alla pari di un Darth
Vader) il Titano Pazzo.
Lo schiocco delle dita è ormai un
gesto iconico, come la sua vittoria contro i Vendicatori.
Rocket Raccoon
Rocket
Raccoon è rapidamente passato dall’essere un
personaggio ignorato a diventare uno dei più amati del MCU. A questo va sommato
l’incredibile doppiaggio di Bradley
Cooper, e la caratterizzazione personale di James Gunn
nella scrittura e nella regia dei film che hanno reso Rocket un
tassello fondamentale del canone Marvel.
Iron Man
Chiudiamo questa lista con il primo
supereroe del MCU, non esattamente una star dei
fumetti che però ha trovato riscatto grazie ai Marvel Studios e
all’interpretazione di Robert Downey
Jr.
Ad oggi Iron
Man è forse uno dei personaggi più conosciuti da tutto
il pubblico, fan e non, alla pari di un qualsiasi Captain America,
Thor e Hulk. E prima del 2008, quanti al di fuori della comunità
dei fumetti sapeva chi fosse?
Saranno Michele
Placido e Valerio Mastandrea i Premi alla
Carriera della diciassettesima edizione dell’Ischia Film
Festival, codiretto da Michelangelo
Messina e Boris Sollazzo. Dopo Gabriele
Salvatores, premiato l’anno scorso, e altri grandi
nomi del cinema internazionale, come John
Turturro,Peter Greenaway e il Maestro
Giuliano Montaldo, ecco due attori, poi anche
registi, che abbracciano insieme quasi cinquant’anni di storia del
cinema italiano.
Michele Placido,
classe 1946, dalla piccola Ascoli Satriano, in provincia di Foggia,
a diciotto anni va a Roma, per entrare in polizia. Ma la sua
passione era recitare, e dopo essersi diplomato all’Accademia
d’arte drammatica, debutta in teatro con Luca Ronconi, in una
trasposizione dell’Orlando Furioso che sarebbe
entrata nella Storia. Così come un pezzo di storia della
televisione sarebbe stato il suo commissario Cattani, il
protagonista de La piovra, la serie che lo fece
entrare nelle case e nei cuori degli italiani negli anni Ottanta.
Nel mezzo tanto cinema, da Monicelli a Rosi, Bellocchio e
Comencini. Nel 1990 il suo esordio alla regia con
Pummarò, un film ancora
oggi attualissimo. Negli ultimi trent’anni si è destreggiato
dietro e davanti la macchina da presa, senza risparmiarsi, con lo
stesso coraggio dei primi passi, realizzando un cinema coraggioso e
al contempo popolare, e passando come interprete dal dramma alla
commedia con la maestria che solo un attore di razza possiede. Per
celebrarlo, l’Ischia Film Festival ha voluto portare in anteprima
mondiale Stupor Mundi, documentario in cui Placido
ci accompagna per scoprire la figura di Federico II di Svevia, uomo
moderno e amante delle arti.
Valerio Mastandrea
è nato il giorno di San Valentino del 1972. Forse per questo è così
innamorato del cinema, dove esordì grazie a un altro, compianto,
attore e regista dalla rara sincerità, Piero Natoli. Ladri
di cinema era il film, e Mastandrea non ha più smesso di
rubare, ai registi e agli attori con cui ha diviso il set negli
ultimi venticinque anni, imparando tutto quello che doveva per poi
usarlo nel modo migliore. Sono stati tanti, da Davide Ferrario a
Toni Servillo, Virzì, Moretti, Scola, Daniele Vicari, che lo ha
diretto in VelocitàMassima e L’orizzonte degli
eventi e che per lui scrisse il soggetto di
Trevirgolaottantasette, il cortometraggio con cui
ha scoperto di voler fare il regista. Ci vorranno altri tredici
anni per il lungometraggio, ma quando arriva sono solo complimenti
per Ride, che sarà parte dell’omaggio che l’Ischia Film Festival
gli dedica. Nel mentre, quattro David di Donatello, a sottolineare
che Valerio Mastandrea è uno degli attori italiani più importanti
della sua generazione. Sarebbe piaciuto tanto a Risi, Monicelli e
molti di quelli che il nostro cinema lo hanno reso grande in tutto
il mondo.
La diciassettesima edizione
dell’Ischia Film Festival si terrà dal 29 giugno al 6
luglio 2019, realizzato con il contributo del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema,
della Regione Campania, del Comune d’Ischia, e con il sostegno di
Campari, BPER Banca, Artisti 7607 e Mini.
Bradley
Cooper potrebbe sostituire Leonardo
DiCaprio in Nightmare Alley, il nuovo
film di Guillermo Del Toro, co-sceneggiato
dal regista premio oscar insieme a Kim Morgan. A riportare la
notizia è ancora Variety, spiegando che l’attore si troverebbe
attualmente in trattative e che l’accordo precedentemente proposto
a DiCaprio non è andato a buon fine.
Vi ricordiamo che la pellicola sarà
un adattamento del romanzo omonimo di William Lindsay Gresham dal
quale è già stato tratta la pellicola del 1947 con Tyrone Power nei
panni di un ambizioso e giovane truffatore che stringe un’alleanza
con una psichiatra femmina ancora più corrotta di lui. Prima i due
si godono il successo rovinando le persone a livello mentale, poi i
tradimenti tra di loro rischiano di compromettere un delicato
equilibrio.
Le riprese partiranno in autunno e
non sono stati ancora annunciati gli altri membri del cast.
DiCaprio tornerà presto al cinema
con l’attesissimo nuovo film di Quentin Tarantino,
C’era una volta a Hollywood, al fianco di Brad
Pitt e Margot
Robbie, mentre prossimamente sarà sul set
di Killers Of The FlowerMoon di Martin Scorsese, anche questo tratto
da un romanzo (uscito nel 2017 con la firma di David Grann,
giornalista del New Yorker).
Avengers:
Endgame continua a far discutere anche a più di due
mesi dall’uscita, e il tema è ancora una volta la creazione di
timeline alternative provocata dai continui viaggi nel tempo dei
personaggi ma soprattutto dall’ultima impresa di Captain
America, che torna nel passato per restituire le gemme
dell’infinito e in una di queste realtà si riunisce con l’amore
della sua vita, Peggy Carter. Il “vecchio” Steve
Rogers invece ricompare nel presente per cedere lo scudo a Sam
Wilson, aka Falcon.
Oggi la nuova linea temporale di Cap
è la più dibattuta: grazie a questa il MCU ha ora una doppia versione del
personaggio, quella congelata dopo la seconda guerra mondiale, e
quella viva e vegeta che vive con Peggy. E se ci fate caso, nella
scena in cui parla con Sam, indossa perfino una fede nuziale,
dunque è evidente che la coppia si è sposata.
Sappiamo che la donna ha posato
qualcuno negli anni che seguirono la presunta morte dell’eroe, e
gli sceneggiatori di Endgame, Christopher Markus e
Stephen McFeely, sostengono che quell’uomo è sempre stato Steve
Rogers, ma solo dopo aver sconfitto Thanos ed essere tornato
indietro nel tempo. E se uno dei due Cap fosse apparso al funerale
di Peggy Carter ripreso in Captain America: Civil
War, nello specifico la versione anziana?
A suggerire questa ipotesi è
l’attenta analisi di un’inquadratura del film, dove vediamo un uomo
brizzolato in basso a sinistra che trasporta la bara; non vediamo
il suo volto, ma c’è chi pensa si tratti proprio del vecchio
Steve.
Questo significa che Captain America
e la sua controparte erano nello stesso posto nello stesso momento?
Difficile a dirsi, e il motivo del loro mancato incontro sarebbe
oggetto di un’ulteriore discussione. Il mistero si infittisce, e
le parole dei fratelli
Russo sul possibile ritorno al cinema del personaggio non fanno
che aumentare le aspettative…
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Attenzione: l’articolo contiene spoiler su X-Men:
Dark Phoenix
Secondo tentativo di approccio alla
saga della Fenice Nera (dopo la trilogia dei primi anni Duemila),
X-Men:
Dark Phoenix scioglie i nodi del nuovo corso del
franchise sui Mutanti di casa Marvel chiudendo una parentesi
iniziata nel 2011 con First Class e proseguita con
Giorni di un futuro passato e
Apocalisse. Non sono mancati i crossover tra film
dell’universo Fox, come nel caso di Deadpool 2 dove
abbiamo visto il Mercenario Chiacchierone interagire con alcuni dei
personaggi in un simpatico easter egg.
Proprio questa scena è tornata
all’attenzione dei fan perché potrebbe aver anticipato le due
principali morti di Dark Phoenix semplicemente escludendo due
mutanti dallo schermo. Se riguardiamo l’inquadratura infatti,
noteremo che all’appello mancano Mystica e
Jean Grey, le uniche vittime degli eventi del
cinecomic, mentre Bestia, Quicksilver, Tempesta, Cyclope,
Nightcrawler e Professor X sono riuniti nella stanza dell’X
Mansion.
Anticipazione studiata o incidente involontario?
Da quanto dichiarato dal regista di
Deadpool 2 David Leitch, il cameo dei Mutanti è
sempre stato nella sceneggiatura, anche se la produzione si trovava
a Vancouver e quella di Dark Phoenix a Montreal, tuttavia l’aver
girato contemporaneamente i due film ha permesso alla troupe di
coordinarsi. Leitch ha lavorato alla sequenza e solo in seguito le
clip sono state analizzate e sistemate da Simon Kinberg per
adattarsi perfettamente alle sue esigenze.
Lo stesso Leitch tempo fa mise a
tacere le indiscrezioni sull’assenza di Jean Gray in Deadpool 2
spiegando che c’erano stati dei problemi di impegni e
programmazione con le attrici. Il dubbio rimane e non sarebbe poi
così sbagliato credere alla versione dei fatti suggerita dal web.
Che ne pensate?
Dark Phoenix è già
stato apostrofato da Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per
la serie di film di X-Men.
“Lo vedo come un nuovo
capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia
in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa
che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo
può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di
Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi
nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20
anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi
non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni
fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film
sui supereroi, e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era
davvero rivoluzionario.”
Nel cast di X-Men:
Dark Phoenix tornano James McAvoy,
Sophie Turner, Jennifer Lawrence,
Nicholas Hoult e Michael
Fassbender. La new entry del cast è Jessica
Chastain, nei panni di un aliena misteriosa che prenderà
il controllo della Fenice.
Pedro Almodóvar
riceverà il Leone d’oro alla carriera durante la 76a
Mostra Internazionale d’arte cinematografica
di Venezia (in programma dal 28 agosto al 7
settembre). La decisione è stata confermata dal presidente della
Biennale Paolo Baratta in seguito alla proposta del direttore
Alberto Barbera.
Il regista, che poche settimane fa
presentava il suo ultimo lavoro Dolor y
Gloria al Festival
di Cannes, ha reagito così all’annuncio ufficiale:
“Sono molto emozionato e onorato
per il dono di questo Leone d’oro. Ho dei bei ricordi legati alla
Mostra di Venezia, come il mio debutto internazionale nel 1983 con
L’indiscreto fascino del peccato. Per la prima
volta uno dei miei film viaggiava fuori dai confini della Spagna,
ed è stato un po’ il mio battesimo internazionale oltre che
un’esperienza meravigliosa. Tornai al Lido cinque anni dopo con
Donne sull’orlo di una crisi di nervi. Quindi
questo premio diventerà il mio animale domestico, insieme ai due
gatti con cui vivo. Grazie dal profondo del mio cuore“.
Questo invece il commento di Barbera:
“Almodóvarnon è solo il più grande e influente regista spagnolo dopo
Buñuel, ma l’autore che è stato capace di offrire della Spagna
post-franchista il ritratto più articolato, controverso e
provocatorio. I temi della trasgressione, del desiderio e
dell’identità sono il terreno d’elezione dei suoi lavori, intrisi
di corrosivo umorismo e ammantati di uno splendore visivo che
conferisce inediti bagliori all’estetica camp e della pop-art a cui
si rifà esplicitamente. Il mal d’amore, lo struggimento
dell’abbandono, l’incoerenza del desiderio e le lacerazioni della
depressione, confluiscono in film a cavallo fra il melodramma e la
sua parodia, attingendo a vertici di autenticità emotiva che ne
riscattano gli eventuali eccessi formali. Senza dimenticare che
Almodóvar eccelle soprattutto nel dipingere ritratti femminili
incredibilmente originali, in virtù della rara empatia che gli
consente di rappresentarne la forza, la ricchezza emotiva e le
inevitabili debolezze con un’autenticità rara e toccante“.
Qualche mese fa l’anteprima della
nuova action figure dedicata a Spider-Man: Far
From Home, e in particolare il costume con i suoi
dettagli bianchi al posto di quelli neri, aveva fatto viaggiare la
fantasia dei fan, convinti che nel film avremmo visto la versione
del personaggio nota come Spider-UK.
A questa teoria si era aggiunta la
consapevolezza, data dal trailer, che il concetto di Multiverso sarebbe stato
adattato nel MCU, aumentando così la possibilità
di avere più facce dell’Uomo Ragno come nei fumetti. Tuttavia ogni
supposizione si è definitivamente spenta grazie all’attenta analisi
del nuovo spot tv diffuso da Sony Pictures India, dove il supereroe
è impegnato a saltare dallo Stark Jet e nel mentre le linee del
costume diventano bianche a causa del paracadute che fuoriesce
dalla sua schiena.
Dunque non aspettiamoci l’arrivo di
Spider-UK nella trama di Spider-Man: Far From Home, ma solo
un aggiornamento dei gadget dell’uniforme del protagonista ora
impegnato in una difficile sfida: contrastare la minaccia degli
Elementali ed evitare la
catastrofe.
Diretto ancora una volta da Jon
Watts, il cinecomic arriverà
nelle sale il 2 Luglio (invece che il 5).
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli
di Maria Hill.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle. Naturalmente il
film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony
Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon),
gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente
della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei
Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron
Spider vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
L’incredibile successo al box office
e la vittoria del premio Oscar hanno convinto la Sony Pictures ad
annunciare subito il sequel di Spider-Man: Un
Nuovo Universo, film d’animazione diretto da Bob
Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman dallo stile visivo
innovativo e unico nel suo genere.
E guardando al futuro, quali
versioni dello Spider-Verse ci piacerebbe vedere
nel secondo capitolo? Ecco alcuni candidati:
Spider-Man degli anni Novanta
Questo è probabilmente la versione
dell’Uomo Ragno con cui sono cresciuti tutti i bambini nati a
cavallo tra anni Ottanta e Novanta guardando lo show televisivo in
onda su Fox Kids, prima che venisse lanciato lo
Spider-Man in live-action al cinema. Nella serie
Peter Parker è un personaggio davvero esilarante e complesso, e
meriterebbe spazio anche al cinema.
Superior Spider-Man
Il lancio di Superior
Spider-Man di alcuni anni fa ha letteralmente sconvolto
l’universo del personaggio come lo conoscevamo: in questa trama
Otto Octavius scambia il suo corpo con quello di Peter Parker,
provocando la morte di quest’ultimo nel corpo degenerato di Doc
Ock.
Avere nel sequel questa versione ci
consegnerebbe un Uomo Ragno anti eroe, nemico del bene superiore e
privo di qualsiasi morale, aggiungendo un lato oscuro ad un
franchise che si propone di essere rivolto ad un target
giovane.
Venomverse
La storyline conosciuta come
Venomverse vede Spider-Man nel ruolo di
antagonista e Venom nei panni del supereroe, e in questo stesso
universo Peter riesce a scendere a patti con il simbionte a tal
punto da diventare completamente squilibrato e consumato da
pensieri malvagi.
Si tratta di una versione fin troppo
interessante da essere ignorata, e il sequel di Spider-Verse
potrebbe beneficiare di questa trama dai mille risvolti
drammatici.
Andrew Garfield
Sono in molti a considerare quello
di Andrew
Garfield il miglior Spider-Man mai visto sul grande
schermo, quindi perché non accontentarli e portare nel sequel di
Spider-Verse questa versione matura?
Difficile a dirsi, figuratevi da
realizzare: magari lo studio potrebbe far tornare l’attore nel cast
vocale del film, anche solo per un cameo.
Tobey Maguire
Dal 2002 al 2007 Tobey
Maguire ha vestito i panni di Peter Parker aka
Spider-Man nell’indimenticabile trilogia di
Sam Raimi dedicata all’Uomo Ragno. Da allora
Maguire ha appeso al chiodo il costume, lasciato l’eredità di
Spidey nelle mani di Andrew
Garfield nel reboot di The Amazing
Spider-Man (2012) e del suo sequel (2014), eppure
l’attore, intervistato dall’Hollywood Reporter, non sembra aver
chiuso la porta all’eventualità di calarsi di nuovo nei panni di un
supereroe, e che anzi tutto è possibile e niente è scontato:
“Semplicemente non ho una
mentalità da “farei o non farei. Potrei fare qualsiasi cosa che
arrivi come una sorta di chiamata che può o non può adeguarsi alla
mia idea“.
Il radicale cambiamento fisico di
Thor, che ritroviamo in Avengers:
Endgame sovrappeso, depresso e con problemi di
dipendenza dall’alcool, è stato uno degli argomenti più discussi
dall’uscita del film e ancora oggi occupa i dibattiti dei fan sul
web.
Di certo le scene con gli omaggi al
Grande Lebowski verranno ricordate nel tempo come le più divertenti
del personaggio grazie alla performance brillante di Chris
Hemsworth, che proprio l’altra sera era ospite al
Tonight Show di Jimmy Fallon per parlare non soltanto del suo nuovo
progetto (Men in Black:
International) ma anche per mostrare una clip inedita
girata durante le riprese di Endgame che lo vede suonare un brano
di Johnny Cash (la cover di “Hurt” dei NIN) ancora nei panni di
Thor Lebowski.
“Non sapevo se lo avrei mai
fatto vedere“, ha detto l’attore, spiegando che cantare quella
melodia l’avrebbe aiutato a calarsi meglio nel personaggio.
“Sentivo la canzone nel mio camerino tra un ciak e l’altro, ed
è la più triste del mondo...”.
In merito alla trasformazione
fisica, gli sceneggiatori del film hanno raccontato in
un’intervista che i riferimenti a Il Grande
Lebowski erano intenzionali:
“Sapevamo che sarebbe diventato
un po’ trasandato e che si aggirasse per casa in maniera
stralunata, quindi Lebowski è un riferimento immediato. Almeno per
il look. Così abbiamo dato le nostre idee al reparto costumi e loro
ci hanno consegnato un Thor in accappatoio con occhiali da sole.
All’improvviso la cosa ha fatto click“.
“Eravamo davvero irremovibili,
volevamo farlo non per trattarlo come uno scherzo. Ma perché l’idea
è che, nonostante l’aspetto e l’umore, Thor è ancora un eroe. E
quando chiama a sé il fulmine e ottiene entrambe le armi, cambia il
vestito e la barba, non il suo peso come per magia […] Pensate
anche a quello che gli dice sua madre: “Non essere quello che
dovresti essere, sii la versione migliore di te stesso”. Il
concetto è proprio questo. Non volevamo trattare l’aumento di peso
come un problema che aveva bisogno di superare. No, Thor ha bisogno
di sentirsi bene con se stesso, e non importa chi sia.“
A volte non è sufficiente lo spazio
di una storia per dedicare la stessa attenzione a tutti i
personaggi in scena, specialmente se i film in questione sono
cinecomic. Ci sono personaggi che meriterebbero senza dubbio più
spazio, altri che hanno il potenziale per emergere da soli rispetto
alla massa, e nel corso nel MCU gli esempi non
mancano.
Ma allora chi sono gli eroi più
“sprecati” del franchise?
Visione
Introdotto in
Avengers: Age of Ultron,
Visione è un personaggio
dalle mille possibilità che dovrebbero essere sfruttate al meglio
nel MCU, e dopo Infinity
War lo rivedremo protagonista (finalmente) insieme a
Scarlet Witch nella serie di Disney +.
Non è chiaro quando sarà ambientata
né in che modo i Marvel Studios riusciranno a giustificare il
ritorno dell’eroe, ucciso da Thanos nella sua ultima apparizione,
ma la curiosità è tanta e le aspettative alle stelle.
Lady Sif
Sopravvissuta alla strage di Thor:
Ragnarok per mano di Hela,
Lady Sif è dispersa in un luogo ignoto che non è
Asgard, e i fan desiderano di rivederla in azione nel prossimo
futuro del MCU sempre interpretata da Jaimie
Alexander.
Il
personaggio è comparso per la prima volta in Thor
del 2011 e poi in Thor: Dark World del 2013,
sfoderando tutte le qualità di un’incredibile guerriera e
combattendo al fianco di Thor, Fandral, Hogun e
Volstagg.
Scarlet Witch
Da
quando l’abbiamo incontrata in Avengers: Age of
Ultron (dove ha visto morire suo fratello gemello Pietro
alla fine della battaglia di Sokovia) Wanda
Maximoff aka Scarlet Witch è cresciuta
esponenzialmente fino ad Avengers:
Infinity War, tuttavia la sensazione è che il
personaggio non sia ancora sfruttato al massimo delle sue
potenzialità.
Con
l’acquisizione dei
diritti sugli X-Men da parte della Disney i
Marvel Studios potrebbero ampliare
la descrizione dell’eroina associandole le qualità che la rendono
una dei mutanti più pericolosi sulla Terra. Da qui si aprirebbe un
ventaglio di possibilità narrative riferite ai fumetti che
eleverebbero Scarlet Witch in una posizione di rilievo nel MCU, ma nell’attesa potremo
godercela nella serie tv con Visione di Disney +.
Maria Hill
Molti dei personaggi di questa lista
sono donne, e se da una parte il MCU ha decisamente migliorato il
suo assetto con una varietà di eroine con personalità distinte,
l’inizio del franchise non è stato indirizzato allo stesso modo.
Maria Hill però è stata una delle prime
protagoniste e nonostante tutto non ha mai avuto abbastanza tempo
sullo schermo.
Peggy
Carter ha fatto il suo debutto ufficiale nel MCU in Captain America: Il
Primo Vendicatore, apparendo più tardi anche in
Captain America: The Winter Soldier,
Avengers: Age of Ultron e Ant-Man
e nelle serie televisive Agent Carter e
Agents of SHIELD. Praticamente una
veterana.
E il
bello è che nonostante tutte questi minuti sullo schermo, i fan
chiedono a gran voce altri momenti di Hayley
Atwell nei panni del co-fondatore dello S.H.I.E.L.D.,
pure se piccoli come cameo e flashback in altri film dei Marvel Studios.
War Machine
War Machine è un
altro personaggio che meriterebbe sicuramente più attenzione, unico
per caratteristiche sia nella trilogia di Iron Man che
nell’universo cinematografico in generale. Sappiamo che Don
Cheadle aveva discusso con la Marvel di un potenziale standalone,
ma niente si è concretizzato.
Ci piacerebbe conoscere il suo
passato nell’esercito e ciò che l’ha portato a diventare il braccio
destro di Tony Stark, quindi sognare non costa nulla…
Falcon
Se c’è qualcuno di poco utilizzato
nel MCU quello è Sam
Wilson aka Falcon. Fortunatamente i fan
non dovranno attendere a lungo per vedere il loro supereroe
preferito in prima linea, perché il prossimo anno arriverà sulla
piattaforma streming di Disney + una serie a lui dedicata e in cui
condividerà la scena con Bucky Barnes.
Inoltre, adesso che Sam ha ricevuto
lo scudo da Capitan America, le opportunità da esplorare sono
tantissime.
Soldato d’Inverno
Bucky Barnes,
conosciuto nel MCU anche come il Soldato
d’Inverno, ha velocemente scalato la classifica dei
personaggi più amati dai fan, che dai tempo chiedono ai Marvel Studios di dedicargli più
spazio all’interno dell’universo condiviso.
Dell’eroe conosciamo il suo passato
di militare americano al fianco del miglior amico Steve
Rogers, la brutale trasformazione nel sicario dell’HYDRA e
la sua redenzione avvenuta in Avengers:
Infinity War, tuttavia sarebbe interessante esplorare
le fasi che hanno portato alla creazione del Soldato d’Inverno
prima degli eventi di Captain America: The Winter
Soldier.
Sappiamo cosa è successo con i
genitori di Tony Stark, assassinati quanto era
ancora manipolato dall’HYDRA, ma del dopo quasi nulla, soprattutto
del suo rapporto con Vedova Nera (appena accennato
in una scena di The Winter Soldier). Dunque
uno standalone sarebbe più che gradito…
Vedova Nera
Nel caso di Vedova
Nera i fan saranno presto accontentati, visto che sono
già iniziate le riprese del film interamente dedicato al
personaggio interpretato nel MCU da Scarlett
Johansson.
Il titolo di lavorazione è “Blue
Bayou” e in regia c’è Cate Shortland, seconda
donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel. Al momento non ci sono
ulteriori aggiornamenti, né sui co-protagonisti né sulle direzioni
della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima
segretezza intorno al progetto che, come saprete, rivedrà la
Johansson nei panni della spia sovietica Natasha Romanoff
presumibilmente prima degli eventi che l’hanno portata a diventare
un membro del team dei Vendicatori.
Quasi tutti i villain
Molti dei villain delle prime tre
fasi del MCU non hanno avuto lo spessore che
meritavano, ed esclusi Loki
e Thanos, tutti gli altri antagonisti sono
sembrati al di sotto delle loro possibilità.
Personaggi come
Ultron, o il Mandarino sono stati
presto dimenticati dal pubblico, ed è un peccato viste le
controparti dei fumetti.
In occasione dell’uscita dell’edizione Home
Video di Captain Marvel, si stanno diffondendo
in rete i contenuti speciali dal film e tra di essi i più
eccitanti sono ovviamente le scene eliminate.
Di seguito potete vedere una scena
che vede protagonista Jude Law, alias Yon Rogg,
che fa visita al personaggio di Annette Bening,
ovvero l’Intelligenza Suprema, tranne che per il fatto che questa
volta l’Intelligenza Suprema ha il volto proprio di Yon Rogg.
La cosa è indicativa, se si pensa
che nel film, l’essere superiore di origine Kree assume le
sembianze della persona che l’interlocutore del momento ammira di
più. Mentre nel caso di Carol si tratta della dottoressa Wendy
Lawson, per il personaggio interpretato da Jude
Law si tratta semplicemente della versione ossigenata di
se stesso!
Captain Marvel è arrivato nelle nostre sale
il 6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
La Lucasfilm ha
appena rivelato che il 27-28-29-30 agosto 2020 si svolgerà la
Star
Wars Celebration 2020. Durante l’ultima giornata
dell’edizione 2019, è stato annunciato che la convention dell’anno
prossimo si svolgerà nel centro congressi di Anaheim, dove si
svolge anche la D23, la convention Disney a scadenza biennale, che
tra pochi mesi aprirà le porte.
Breaking news! @SW_Celebration
is headed to Anaheim, August 27-30, 2020. Tickets will be available
Friday, June 21st @ 9:00am PT.
Vi ricordiamo che Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams,
arriverà nelle sale a dicembre 2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, le teorie sul significato del titolo
Dopo la tuta super tecnologica con
tanto di Intelligenza artificiale incorporata e dopo la Iron Spider
vista in Infinity War e Endgame,
in Spider-Man: Far From Home,
Peter Parker avrà ben tre “cambi d’abito”.
Ecco di seguito la tuta tattica
nera, il costume più tradizionale, ma leggermente più scuro e con
il logo più stilizzato rispetto a quello visto in
Homecoming, e infine di nuovo la bellissima Iron
Spider.
I trailer ci hanno confermato che
tutte queste divise da Uomo Ragno compariranno nel film in uscita
il prossimo luglio.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron
Spider vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
Sono stati diffusi i nuovo
character poster internazionali di Men In Black:
International in cui, oltre a dare un’occhiata ai
nuovi alieni che vedremo nel film, vediamo anche per la prima volta
il personaggio di Rebecca Ferguson.
Eccoli di seguito:
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Men In Black:
International, annunciato lo scorso anno, vedrà
tornare sul grande schermo gli agenti in nero che difendono e
proteggono la Terra dalle razze aliene ostili, accogliendo e
aiutando a integrarsi quelle invece amichevoli. I due attori, che
si sono incontrati per la prima volta sul set di Thor: Ragnarok, in cui interpretavano
il protagonista Thor e la new entry
del MCUValchiria, stanno adesso affollando i social
network con foto e video dal backstage del film che li vede di
nuovo in coppia.
Tessa e
Chris rimpiazzeranno Will
Smith e Tommy Lee
Jones come protagonisti della storia, mentre nel film
tornerà Emma Thompson nel ruolo del capo del MIB, Agente O.
Questa presenza illustre indica che il film avrà connessione con il
franchise originale, avvalorandone quindi la natura di spin-off e
non di reboot, come era stato ipotizzato in precedenza.
“Gli Uomini in Nero hanno
sempre protetto la Terra dalla feccia dell’universo. In questa
nuova avventura, affrontano la più grande minaccia fino ad oggi:
una talpa nell’organizzazione Men in Black.
“
All’inizio di Avengers: Endgame,
Captain Marvel salva Tony Stark perso
nello spazio e poi sparisce a gestire e cercare di salvare altri
pianeti in difficoltà nella galassia. Quando ritorna, dopo il salto
temporale di 5 anni, l’eroina sfoggia un nuovo look, quei capelli
corti che l’hanno resa molto più simile alla sua controparte dei
fumetti.
Anche se il dettaglio sembra
frivolo, sembra che sia stato oggetto di discussioni alla Marvel Studios. Durante la presentazione
dell’edizione in Home Video di Captain Marvel, la produttrice del
film Victoria Alonso ha spiegato che
quella soluzione non le piaceva, che non era favorevole al cambio
di look in Endgame:
“Quel taglio di capelli è stato
oggetto di conversazioni –ha dichiarato
Victoria Alonso-Ed io ero contraria
perché avevo paura del fatto che le persone l’avevano appena
incontrata, avevano appena capito chi era e temevo che il cambio di
look li destabilizzasse. Ho pensato che era troppo presto, ma
chiaramente mi sbagliavo.”
Per quanto riguarda il futuro
dell’attore, il prossimo 25 luglio arriverà in Italia Men
in Black: International, in cui recita di nuovo accanto a
Tessa Thompson, la Valchiria del MCU, in uno spin off del franchise
che lanciò la carriera di Will Smith al cinema.
Intanto, il suo Thor potrebbe apparire in
Guardiani della Galassia Vol.
3, stando a come si è concluso il suo arco narrativo
in Avengers: Endgame.
Ecco il nuovo trailer italiano di
Yesterday,
musical diretto da Danny Boyle e scritto da
Richard Curtis (Love Actually, About Time,
Notting Hill) in cui viene immaginato un mondo dove
nessuno – tranne un cantautore di nome Jack – ricorda o sa chi
siano i Beatles.
Nel film l’esordiente
Himesh Patel (visto però nella soap opera della
BBC EastEnders) interpreta infatti un ragazzo che, vittima
di di uno strano incidente d’autobus, si sveglia e scopre che la
band di John Lennon, Paul
McCartney, Ringo Starr e George
Harrison non è mai esistita.
Il cast di supporto vede
Kate McKinnon nei panni dell’agente musicale di
Jack e Lily James in quelli della sua migliore
amica. Insieme a loro anche Ana de Armas e
Lamorne Morris. Yesterday
è atteso nelle sale il 28 Giugno 2019.
I protagonisti del MCU hanno avuto, nelle
prime fasi dell’Universo condiviso, delle trilogie che
raccontassero la loro storia; è accaduto a Thor, a Cap e prima di
tutti a Iron Man. Quando Ant-Man è arrivato sul
grande schermo, con il suo “piccolo” filma misura del suo
protagonista, tutti pensavamo che anche lui sarebbe stato
protagonista di una trilogia standalone. Tuttavia sembra che non
sarà così.
Dopo il primo film, abbiamo avuto
Ant-Man and the Wasp, che ha replicato la formula
del heist movie aggiungendo una magnifica co-protagonista
a Scott Lang, e adesso dovrebbe essere il turno di Ant-Man 3, ma
sembra che non sia in programma, almeno da quanto dichiarato dallo
stesso protagonista Paul Rudd, che appunto interpreta l’eroe in
miniatura.
Parlando con Yahoo! in merito alla
possibilità di realizzare Ant-Man 3, l’attore ha
dichiarato: “Non so se si farà. Dovete chiamare i piani alti e
mettere in moto una petizione affinché si faccia”.
L’ultimo film del
franchise, Ant-Man and The Wasp, ha
visto Scott Lang (Paul Rudd) alle prese con
le conseguenze delle proprie scelte come Supereroe e come padre,
dopo Captain America: Civil
War. Mentre lotta per ritrovare un equilibrio tra la
sua vita famigliare e le responsabilità di Ant-Man, viene chiamato
da Hope van Dyne e il Dr. Hank Pym per intraprendere una nuova
missione: salvare Janet van Dyne persa nel Regno Quantico. Scott
deve quindi indossare di nuovo i panni di Ant-Man e imparare a
combattere al fianco di Wasp, pur cercando di rispettare gli
arresti domiciliari. Il tutto mentre si impegna a dare una mano
all’amico Luis (Michael Peña), tenendosi pronto a
combattere un nuovo nemico, Ghost (Hannah
John-Kamen), e il suo alleato Bill Foster
(Laurence Fishburne).
Abbiamo ritrovato il personaggio,
insieme a Wasp, in Avengers:
Endgame, diretto da Anthony e Joe
Russo.
Warner Bros Italia ha
diffuso il primo trailer italiano di Doctor
Sleep, il film sequel sequel di
Shining (portato al cinema da Stanley
Kubrick nel 1980), in cui Ewan McGregor
interpreterà l’adulto Danny Torrance.
In regia ci sarà Mike
Flanagan, che di recente ha diretto per NetflixGerald’s Game, ennesimo
adattamento di un’opera di King.
La Warner Bros. mette dunque la
parola fine ad un progetto che dura ormai da molti anni: si era già
parlato di un possibile prequel intitolato The
Overlook Hotel, tuttavia è soltanto grazie al successo
di IT che gli studios hanno affrettato
la produzione di Doctor Sleep.
Nel romanzo
vediamo Danny Torrance, ormai adulto, sopportare il trauma vissuto
all’interno dell’ Overlook Hotel, diventato una sorta di riflesso
del padre omicida, sotto forma di rabbia persistente e alcolismo
che attenua il suo dolore così come i suoi poteri. La capacità di
avere visioni ritorna quando Danny torna sobrio e usa il suo dono
per aiutare i morenti in un ospizio…
Doctor
Sleep è interpretato da Ewan McGregor
(“Star
Wars: Episodi I – La minaccia fantasma, II – L’attacco dei
cloni e III – La vendetta dei Sith”, “T2 Trainspotting”) nel ruolo
di Dan Torrance, da Rebecca Ferguson (i film
“Mission: Impossible”, “The Greatest Showman”) in quello di Rose
The Hat, e da Kyliegh Curran, al suo debutto in un
lungometraggio, nel ruolo di Abra. Il cast principale include anche
Carl Lumbly, Zahn McClarnon, Emily Alyn Lind, Bruce
Greenwood, Jocelin Donahue, Alex Essoe e Cliff
Curtis. Trevor Macy e Jon Berg sono i produttori del film,
mentre Roy Lee, Scott Lumpkin, Akiva Goldsman e Kevin McCormick ne
sono i produttori esecutivi. Il team creativo di Flanagan che ha
lavorato dietro le quinte è composto dal direttore della fotografia
Michael Fimognari (“The Haunting of Hill House”), dagli scenografi
Maher Ahmad (“Duri si diventa”) ed Elizabeth Boller (“Terrore del
silenzio”), e dalla costumista Terry Anderson (“Nella tana dei
lupi”). La colonna sonora è opera dei The Newton Brothers (“The
Haunting of Hill House”).
Lo scorso novembre è
arrivata la notizia dell’entrata in produzione de Il
Gladiatore 2, il sequel dell’ormai classico film di
Ridley Scott, che vedeva contrapporsi il
gladiatore Russell Crowe contro l’imperatore
Joaquin Phoenix.Arrivano adesso alcuni
aggiornamenti sul progetto, direttamente dai produttore
Walter F. Parkes e Laurie
MacDonald. Intervistati da HeyUGuys, i due hanno confermato
che il lavoro si sta svolgendo a stretto contatto con il regista
Scott e con lo sceneggiatore Peter Craig.
La storia racconterà di Lucio, il
figlio di Lucilla che fu interpretata da Connie
Nielsen nel film del 2000. Sarà ambientata 25 anni dopo,
quando Lucio sarà ormai adulto ma avrà ancora come punto di
riferimento il sacrificio di Massimo. Non si sa ancora se ad
interpretare Lucio sarà chiamato Spencer Treat
Clark, che lo aveva già incarnato da piccolo, ma l’attore
è tutt’ora molto attivo e potrebbe anche essere confermato. Lo
abbiamo infatti visto al cinema in Glass, in
cui è tornato ad interpretare il figlio di Bruce
Willis per il film di M. Night Shyamalan,
come era stato per Unbreakable, nel 2000.
Per quello che riguarda la
lavorazione, Ridley Scott potrebbe cominciare sul set soltanto dopo
aver concluso il lavoro sulla serie tv fantascientifica
Raised by the Wolves, facendo de Il Gladiatore 2
il suo prossimo progetto cinematografico.
Proprio nel momento in cui al cinema
arrivano per l’ultima volta i “suoi” X-Men, Bryan
Singer torna a far parlare di sé per le spiacevoli vicende
personali che lo hanno travolto e, forse, lo hanno allontanato sia
dal nuovo capitolo dei Mutanti Marvel, sia dal set di Bohemian Rhapsody
(almeno hanno contribuito ad allontanarlo).
Il regista ha infatti accettato di
pagare $ 150.000 per far decadere le accuse di stupro a suo carico.
In particolare, il regista è stato accusato di aver violentato un
ragazzo di 17 anni nel 2003.
Cesar
Sanchez-Guzman ha intentato una causa ai danni di Singer
nel dicembre 2017 in cui ha affermato che il regista lo aveva
aggredito sessualmente durante una festa in barca a Seattle.
Sanchez-Guzman ha affermato che Singer ha fatto sesso orale su di
lui contro la sua volontà, e lo ha penetrato in modo anale. Singer
ha negato le accuse. In una deposizione di mercoledì, un
curatore fallimentare ha raccomandato al tribunale di approvare un
accordo da $ 150.000 con Singer.
Sanchez-Guzman ha presentato istanza
di fallimento nel 2014 e il caso è stato archiviato. Il curatore
fallimentare riaprì la causa nel 2018, con la motivazione che il
credito di Sanchez-Guzman contro Singer non era stato elencato tra
i suoi beni e che qualsiasi ricavato doveva essere disponibile per
i suoi creditori.
Il fiduciario, Nancy
James, raggiunse l’accordo con gli avvocati di Singer.
Nella sua deposizione, James nota che gli avvocati di Singer hanno
sostenuto che le affermazioni di Sanchez-Guzman dovrebbero essere
vietate dallo statuto di limitazioni. Nota anche che non è stata
prodotta alcuna prova che dimostri che Singer abbia partecipato
alla festa in barca.
“Il fiduciario ha stabilito che
tali questioni favoriscono l’accordo”, ha scritto l’avvocato
di James. In una dichiarazione, l’avvocato di Singer,
Andrew Brettler, ha detto che il regista rimane
fermo sulla sua posizione di innocenza.
“Il debitore ha presentato un
reclamo contro il signor Singer secondo il quale non aveva alcun
diritto legale di archiviazione – ha detto Brettler – il
Sig. Singer ha negato persino di conoscere questo individuo, tanto
meno avrebbe presumibilmente interagito con lui più di 15 anni fa.
La decisione di risolvere la questione con il fiduciario
fallimentare era puramente commerciale, in quanto i costi del
contenzioso supererebbero di gran lunga l’importo richiesto dal
fiduciario per estinguere i creditori che erano debitori del denaro
quando il debitore ha presentato istanza di fallimento”.
Secondo i termini dell’accordo, $
61.000 andrebbero ai creditori. La maggior parte di tale cifra
rappresenta il debito dei prestiti agli studenti, che non è
scaricabile in caso di fallimento. Ulteriori fondi saranno
utilizzati per pagare la gestione del caso. Sanchez-Guzman otterrà
la cifra rimanente.
“Ci dovrebbero essere almeno
fondi nominali restituiti al debitore come surplus alla fine del
caso” ha scritto l’avvocato di James, aggiungendo che anche
lui beneficerà del fatto che i suoi prestiti agli studenti saranno
ripagati. “L’accordo alleggerirà il debitore di una cifra
significativa”.
Se l’accordo è approvato, la causa
di Sanchez-Guzman sarà respinta. La causa è stata archiviata
poco dopo che Singer è stato licenziato dalla regia di
Bohemian Rhapsody. Più recentemente,
Millennium Films aveva ingaggiato Singer per
dirigere Red Sonja, ma i piani per far partire le
riprese in Bulgaria quest’anno sono stati annullati.
A gennaio, l’Atlantic ha pubblicato
nuove accuse a Singer di cattiva condotta sessuale ai danni di
quattro adolescenti. Gli avvocati di Singer hanno costantemente
negato che il loro cliente ha fatto sesso con ragazzi minorenni, e
ha contestato molti aspetti dei resoconti degli accusatori.
Hugh
Jackman ha annunciato lo scorso anno che non tornerà
nei panni di Wolverine nei prossimi progetti
legati al mutante di casa Marvel. Il futuro del personaggio è
tutto da riscrivere alla luce del recente accordo firmato
dalla Disney con
la Fox, con quest’ultima che cederà di
fatto alla casa di Topolino tutti i diritti cinematografici dei
supereroi come Deadpool, Fantastici
Quattro e X-Men.
Il piano, secondo le ultime
indiscrezioni, sarebbe rimpiazzare Jackman con un attore molto più
giovane per introdurre Logan nel MCU senza alcun legame con la
precedente versione dell’eroe. Ma quali potrebbero essere i
candidati?
Tom Hardy
Tom
Hardy sarebbe il perfetto erede di Jackman:
fisicamente pronto, può mettere in campo doti drammatiche di
altissimo livello, essendo uno degli attori più versatili a
Hollywood.
Certo l’aver interpretato Eddie
Brock in Venom è un problema, ma
la speranza è viva nel cuore dei fan.
Keanu Reeves
Scegliere un 54enne per il prossimo
Wolverine cinematografico potrebbe sembrare un azzardo, ma Keanu
Reeves ha dimostrato che l’età non è certo un limite.
Basti pensare al franchise di John
Wick che lo vede protagonista.
Recentemente l’attore è stato
considerato per Captain
Marvel e ora si vocifera di una sua partecipazione al
film sugli Eterni…e se invece fosse
Logan l’obiettivo?
Michiel Huisman
Probabilmente Michiel
Huisman verrà ricordato nel tempo come interprete di
Daario Naharis in Game of
Thrones, dove ha dimostrato tutte le sue doti fisiche
e drammatiche necessarie per un ruolo come quello di Logan. Qui si
tratterebbe di una scelta per nulla banale che riserverebbe qualche
sorpresa…
Riz Ahmed
All’apparenza Riz
Ahmed potrebbe sembrare il tipo di attore sbagliato per
interpretare un personaggio come Wolverine, ma nel corso degli
ultimi anni ha dimostrato di potersi calare in ogni parte con
grande intensità.
Ahmed non è sicuramente scelta più
ovvia, ma il talento è innegabile.
Timothy Olyphant
Timothy Olyphant
potrebbe facilmente passare dalla commedia al dramma e dopo la
triste cancellazione della serie Santa Clarita Diet, lo
rivedremo nell’attesissimo C’era una volta a
Hollywood di Quentin Tarantino.
Il carisma non gli manca, e nemmeno
il fisico. Esattamente ciò che serve per giocare con il personaggio
di Wolverine.
Un altro attore che sarebbe
sicuramente all’altezza del ruolo è Pedro Pascal,
diventato una star grazie a Game of Thrones, dove
ha interpretato Oberyn Martell, a Kingsman: The Golden
Circle, il thriller Triple
Frontier e la serie NetflixNarcos.
Presto lo rivedremo in azione in
Wonder Woman
1984, sequel diretto da Patty Jenkins, al fianco di
Gal
Gadot e Chris Pine.
Alfie Allen
Sansa Stark e Theon Greyjoy
Alfie Allen è noto
al grande pubblico per aver vestito i panni di Theon Greyjoy in
Game of Thrones, e la sua carriera è sempre più in
crescita a Hollywood grazie a The Predator e Jojo
Rabbit, il prossimo film di Taika Waititi che lo vedrà nel
cast. Magari Wolverine sarà il ruolo che gli darà il riconoscimento
che merita come attore?
Taron Egerton
Taron
Edgerton è un altro attore in ascesa che ha guadagnato
l’attenzione e la stima del pubblico grazie al franchise di
Kingsman e il biopic musicale Rocketman, dove
interpreta magistralmente Elton John (e c’è chi già parla di una
possibile nomination agli Oscar).
Se davvero il MCU decidesse di portare sullo
schermo una versione più giovane di Wolverine, Egerton sarebbe una
scelta fantastica e più che azzeccata.
Jon Bernthal
Jon Bernthal ha
all’attivo tantissimi film di successo ed è apparso in diversi
action come Baby Driver,Sicario, Wind
River e Widows sempre come co-protagonista. Non è
forse arrivato il momento di metterlo sotto i riflettori con un
ruolo di primo piano?
E perché non iniziare proprio da
Wolverine, seguendo la scia di quanto visto in The
Punisher (la serie Netflix sul celebre antagonista di
Daredevil)?
Oscar
Isaac è uno degli attori più talentuosi e richiesti a
Hollywood, e ha già partecipato a diversi franchise di successo
come Star
Wars (nei panni di Poe Dameron nell’ultima trilogia) e
X-Men (vestendo i panni del villain Apocalisse),
quindi non sorprenderebbe vederlo interpretare un altro personaggio
della cultura pop.
Fisicamente Isaac sempre perfino
più adatto e simile alla versione originale del Mutante, quindi
perché non sperare?
Amatissimo dai cinefili
appassionati del cinema di Tim Burton, idolo
indiscusso della generazione di spettatori che è cresciuta con i
Pirati dei Caraibi e con il suo Jack
Sparrow, Johnny Depp è un attore per
tutte le stagioni. Ha dimostrato, nel corso della sua carriera, di
saper gestire ruoli comici e drammatici, grotteschi e violenti,
raccontando vite di gangster, uomini comuni, eccentrici
cioccolatai, creature imperfette, pirati, maghi e investigatori
tormentati.
Seppure negli ultimi anni l’attore
ha avuto una battuta d’arresto per via di qualche scelta
professionale poco felice e di diversi problemi personali, sembra
che la sua ultima grande apparizione sul grande schermo lo abbia
messo nei binari giusti, mentre dal prossimo 20 giugno lo
aspettiamo in Arrivederci Professore, di
Wayne Roberts e distribuito in Italia da
Notorious Pictures.
La sua interpretazione di Gellert
Grindelwald in Animali
Fantastici: I Crimini di Grindelwald gli ha dato di
nuovo un ruolo all’altezza delle sue grandi doti, un cattivo
carismatico dallo sguardo penetrante, un personaggio che Depp ha
interpretato alla perfezione.
Ma cosa ci dobbiamo aspettare dal
futuro dell’attore? Ecco 4 ruoli assolutamente da non perdere per
tutti i suoi fan:
Arrivederci
professore
In arrivo in Italia il 20
giugno, il film è diretto Wayne Roberts, con
Zoey Deutch al fianco di Depp e sarà distribuito
da Notorious Pictures. La storia è quella di
Richard, un professore universitario a cui viene diagnosticata una
malattia che rischia di cambiare per sempre la sua vita. L’uomo
decide quindi di cambiare completamente il suo stile di vita,
abbandona l’apparenza e la convenzione e si dedica ad un’esistenza
coraggiosa e libera.
La sua vita entra quindi in un
tunnel senza regole, vivendo al massimo tra alcol, fumo, sesso e
insulti, senza mai porsi freni. Ma questa nuova condotta lo porterà
in un luogo di sé che aveva dimenticato, un posto dove riesce
finalmente a ricordare qual è il vero senso della vita,
risvegliando il suo spirito interiore. Ecco il trailer del
film:
Minamata
Arriverà invece nel 2020
questa nuova prova di Johnny Depp alle prese con
un personaggio realmente esistito. Si tratta del fotografo di
guerra W. Eugene Smith, che diventerà il
protagonista di un biopic prodotto dalla HayWay
Films e sarà diretto da Andrew
Levitas.
La storia si concentrerà su un
periodo particolare della vita del fotografo, ovvero quello che
interessò il suo reportage che svelò l’avvelenamento da mercurio
subito dalla popolazione di Minamata, in Giappone, a partire dal
1956. Furono circa novecento le persone che morirono a causa di uno
scarico nocivo nella baia, che la contaminò con il mercurio. La
sceneggiatura parte dal ritiro di Smith dall’attività, dopo il suo
lavoro sul campo durante la Seconda Guerra Mondiale. La
testimonianza dell’orrore di quella guerra lo colpì così tanto che
voleva ritirarsi, fino a che un amico lo convince a partire per il
Giappone e indagare su cosa stava accadendo a Minamata.
La sceneggiatura del film è stata
firmata da David D. Kessler che si è basato sul
libro scritto dallo stesso W. Eugene Smith, con la
moglie Aileen, che racconta proprio di
quell’esperienza.
Waiting for
barbarians
Basato sul libro Aspettando i
barbari, scritto dal vincitore del premio Nobel J.M.
Coetzee, il film sarà diretto da Ciro
Guerra, regista colombiano il cui film di maggior successo
è El abrazo de la serpiente, presentato al
Festival
di Cannes 2015 e candidato all’Oscar per il miglior film
straniero.
In questo film, Depp si troverà ad
affiancare il giovane Robert Pattinson, da poco
balzato agli onori della cronaca degli amanti dei cinecomic perché
nuovo interprete di
Batman, e il premio Oscar Mark Rylance. Il
film è stato girato in Marocco lo scorso ottobre, come dichiarato
dallo stesso Johnny Depp al Festival di Zurigo, ma
non si ha ancora una data d’uscita.
La trama del romanzo vede
protagonista un magistrato bianco (Rylance), che per decenni si è
occupato degli eventi del piccolo insediamento di frontiera in cui
vive, ignorando la guerra tra i barbari e l’Impero che incombe
sulla cittadina, ma si trova all’improvviso a confrontarsi con la
realtà.
Animali Fantastici
3
Dopo la sontuosa
performance ne I Crimini di
Grindelwald, Johnny Depp dovrebbe
tornare a interpretare il famigerato Mago Oscuro del mondo di Harry
Potter per il terzo capitolo del franchise. Secondo i piani
originali, Depp dovrebbe tornare, insieme a Jude
Law che invece interpreta Albus Silente, per almeno altri
tre film, il capitolo tre, quattro e il conclusivo cinque, in cui
dovremmo vedere il celebre scontro in cui Silente sconfiggere
Grindelwald, come racconta la Storia della Magie e pure il dorso
delle Cioccorane!
Tuttavia, le vicende personali di
Depp hanno gettato un’ombra su questa partecipazione, visto che la
Warner Bros non sembra ancora sicura al 100% di
confermare la partecipazione dell’attore. Staremo a vedere quali
aggiornamenti arriveranno nei prossimi mesi, ma se Johnny dovesse
tornare al sexy e autero look di Grindelwald, il franchise potrebbe
soltanto trarne giovamento!
Il “ritorno a casa” di
Spider-Man nel MCU è stato accolto dai fan come
uno dei più grandi eventi nella storia del cinecomic, considerando
che i diritti del personaggio erano ancora di proprietà della Sony,
e la scelta del nuovo Peter Parker da inserire nel cast di Captain America:
Civil War è ricaduta su Tom
Holland. Per alcuni, compreso Stan Lee, si tratta del
miglior Uomo Ragno di sempre, e forse un po’ di credito dovremmo
darlo ad un altro attore della scuderia Marvel e a quella telefonata giunta
negli uffici di Kevin Feige al momento giusto…
“Abbiamo lavorato insieme in
Heart of the Sea, e un anno dopo con i Vendicatori mentre stavano
per lanciare il nuovo Spider-Man. Ho semplicemente fatto quello che
potevo, telefonando e dicendo che Tom era una delle persone con più
talento con cui mi era capitato di lavorare e con un grande cuore.
Oggi condividiamo una bella amicizia e ci rispettiamo a
vicenda“.
Presto rivedremo Holland nel sequel
di Homecoming, Far From Home, il cinecomic che
chiuderà la Fase 3 del MCU introducendo al pubblico nuovi
personaggi e il misterioso Multiverso.
Diretto ancora una volta da Jon
Watts, Spider-Man: Far From
Home arriverà nelle sale il 10 Luglio. Confermati nel
cast del film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli
di Maria Hill.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle. Naturalmente il
film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony
Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon),
gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente
della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei
Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron
Spider vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.