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Joker: Todd Philips condivide una foto inedita di Joaquin Phoenix

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Mancano poco più di tre mesi all’arrivo nelle sale di Joker, il film diretto da Todd Phillips che vede protagonista Joaquin Phoenix nei panni dell’iconico antagonista di Batman, e a ricordarci che i lavori sono quasi ultimati ci pensa proprio il regista pubblicando su Instagram un’immagine inedita dell’attore.

Phillips ha inoltre confermato in risposta ad una domanda di un fan che la pellicola avrà un taglio vietato ai minori, dunque le ipotesi stabilite guardando le prime scene del trailer hanno trovato un riscontro positivo. Questo è il chiaro segnale del nuovo percorso intrapreso dalla Warner Bros. per quanto riguarda i cinecomic separati dal DC Extended Universe, destinati forse ad un pubblico più selezionato e con budget ridotti rispetto ai precedenti esperimenti di Zack Snyder.

Nell’attesa, potete dare uno sguardo alla foto di Joker qui sotto.

Leggi anche – Joker: rivelati nuovi dettagli sulla trama del film con Joaquin Phoenix

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Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Di seguito la prima sinossi ufficiale:

Joker ruota attorno all’iconico arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto più ampio.

Joker: 8 dettagli che vi sono sfuggiti nel teaser trailer

Fonte: Todd Philips

10 Cloverfield Lane: dieci cose che non sai sul film

10 Cloverfield Lane: dieci cose che non sai sul film

10 Cloverfield Lane è il secondo capitolo del franchise di Cloverfield, degno erede del suo predecessore e in grado di affascinare lo spettatore alla stessa maniera. Questo film, uscito nel 2016 e scritto da Josh Campbell, Matthew Stuecken e Damien Chazelle, ha avuto molti riscontri positivi sia riguardo regia e sceneggiatura, sia circa le interpretazioni degli attori protagonisti. Ecco, allora, dieci cose da sapere su 10 Cloverfield Lane.

10 Cloverfield Lane film

10 cloverfield lane

1. C’è un riferimento introdotto da J. J. Abrams. Il nome della stazione di servizio in cui Michelle di ferma a fare rifornimento, si chiama Kelvin. Questo è un Easter Egg introdotto dal produttore J. J. Abrams: in tutti i suoi progetti, egli cerca di fare tributo a suo nonno materno Henry Kelvin, proprietario di una società di elettronica e che ha influenzato Abrams da ragazzo.

2. C’è un Easter Egg particolare. Emmett (John Gallagher Jr.) gestisce una cassetta VHS con il film fittizio Cannibal Airlines. Questo è un chiaro riferimento ad una serie di collane satiriche VHS  create da Writer Rob Schrab e usate come decorazioni all’ufficio di produzione Bad Robot di J. J. Abrams.

3. Il trailer del film è uscito tardi. Il trailer del film è stato diffuso prima delle proiezione del film 13 Hours: The Secret Soldiers of Bengazi (2016), in sintesi, pubblicato e diffuso solo due mesi prima dell’uscita del film nelle sale americane. Ciò è un tempo insolitamente breve che è stato dedicato alla pubblicità del film, soprattutto se si considera che è stato prodotto da una società importante.

10 Cloverfield Lane streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere 10 Cloverfield Lane, è possibile farlo grazie alla sua disponibilità sui vari siti di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, Infinity e iTunes.

10 Cloverfield Lane trailer

5. Un trailer da brividi. Prima di vedere il film, è consigliabile dare un occhio al trailer e rendersi conto se il film sia adatto ai propri gusti.

10 Cloverfield Lane trama

6. Una fuga potenzialmente suicida. Una giovane donna, Michelle, si trova in un rifugio misterioso, dopo essere stata coinvolta in un incidente stradale, e condivide il tempo insieme a due uomini, uno dei quali le dice di averle salvato la vita. A Michelle viene detto che il mondo esterno è diventato invivibile a causa di un attacco chimico-batteriologico ma, nonostante questo, lei è decisa a voler fuggire.

10 Cloverfield Lane cast

10 cloverfield lane

7. Mary Elizabeth Winstead è a piedi nudi. Se ci si fa caso, in tutto il film l’attrice sempre scalza, e ciò è un fatto abbastanza inusuale. Inoltre, l’attrice ha dichiarato che molti dei primi piani non mostrano i piedi e in quei momenti lei indossava delle scarpe aperte o delle infradito.

8. John Goodman è stato elogiato. 10 Cloverfield Lane è un film ha ricevuto molte critiche positive e che è stato ben accolto dagli spettatori. Tra i vari membri del cast, chi ha ricevuto più critiche positive è stato John Goodman. L’attore, infatti, è stato elogiato più volte per la sua interpretazione.

10 Cloverfield Lane sequel

9. Il film ha dato vita ad un sequel. Questo film è il secondo capitolo del franchise di Cloverfield, iniziato nel 2008 con il film omonimo che ha dato vita alla saga. In seguito a questo, il 5 febbraio 2018 è stato rilasciato su Netflix il terzo capitolo, intitolato The Cloverfield Paradox.

10. Mary Elizabeth Winstead vorrebbe tornare in un sequel. L’attrice ha ammesso che desidererebbe tornare in quel mondo e di poter continuare la storia del suo personaggio: “So che a me e Dan – Trachtenberg, regista del film – piacerebbe continuare questa storia. La serie antologica è la direzione verso cui stanno andando ora, per cui non so e si tornerà mai alla storia di Michelle, non sono sicura. Ma so che Dan aveva molto di più in mente, quindi mi piacerebbe avere l’opportunità di esplorare queste idee”.

Fonti: IMDb, Indiewire

Remember Me: 10 cose che non sai sul film

Remember Me: 10 cose che non sai sul film

Remember Me è un film che ha conquistato il pubblico di diverse generazioni nel 2010, grazie alla sua intensità alla sua grazie e naturalezza. Questo film racconta un’intensa storia d’amore e di crescita sullo sfondo straziante dell’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Remember Me.

Remember Me film

Remember Me

1. C’è un easter egg. In questo film c’è un riferimento palese ad una serie tv che ha spopolato in America e nel mondo. Durante una conversazione tra due membri della polizia, uno dei due menziona l’orario 8:15, il numero del volo del personaggio di Emilie de Ravin, Claire Littleton, appartenente al telefilm Lost (2004).

2. C’è un riferimento alla nazionalità del protagonista. Tyler (interpretato da Robert Pattinson) ordina un Tikka Masala al ristorante. Questo è probabilmente un indizio riferito all’attore inglese, grazie anche al fatto che questo piatto è stato creato per il mercato britannico ed è privo di spezie.

3. Pattinson è stata la prima scelta. Come lo stesso regista ha avuto modo di affermare, il film necessitava di un interprete che potesse rappresentare quel tipo di angoscia che si prova in giovane età e l’attore sembrava la scelta migliore.

Remember Me streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere Remember Me, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale come Chili, Google Play, iTunes e Netflix.

Remember Me trailer

5. Un trailer intenso e potente. Prima di vedere il film, può essere opportuno vedere il trailer per rendersi conto della sua potenza e per capire se sia adatto alla propria persona.

Remember Me trama

Remember Me

6. Un ribelle dalla vita distrutta. Tyler (Robert Pattinson) è un giovane ragazzo abbastanza turbolento. Egli abita a New York e ha un rapporto molto conflittuale con il padre, sin da quando morì il fratello. Il ragazzo, che pensava di non essere capito da nessuno, conosce un giorno una ragazza, sua coetanea, che anche lei ha vissuto una tragedia familiare e i due iniziano una storia d’amore inaspettata e intensa, e grazie a questo rapporto entrambi andranno alla riscoperta di loro stessi.

Remember Me frasi

7. Un film fatto di frasi indimenticabili. Un film come Remember Me non poteva non avere delle frasi indimenticabili e tali da rimanere nell’immaginario collettivo. Eco qualche esempio:

  • Le nostre impronte non sbiadiscono mai sulle vite che tocchiamo. (Tyler)
  • Qualcuno sta cercando di dirmi: fa che lei ti ricordi per sempre… sto lavorando al “per sempre”. (Tyler)
  • Io prendo sempre prima il dessert. (Ally)
  • Michael, Caroline mi ha chiesto se saprei cosa dirti se tu potessi sentirmi. Lo so benissimo. Ti voglio bene, mi manchi tanto e ti perdono. (Tyler)

Remember Me cast

8. Robert Pattinson si è fatto male sul set. Durante un pausa dalla scena che dovevano girare in strada, Pattinson è rimasto ferito mentre correva via da un fan sfegatato e dai paparazzi. Non stava guardando dove andava ed è andato a sbattere contro un taxi che era parcheggiato. Le sue ferite non erano gravi, ma le guardie del corpo hanno continuato a proteggerlo.

9. Pattinson ha voluto fare il film perché gli sembrava diverso. L’attore, dopo aver girato The Twilight Saga: New Moon (2009), ha ammesso di essersi trovato con tonnellate di sceneggiature da leggere e tutto gli sembrava sempre uguale. Riguardo allo script del film”Questo si è distinto per il modo in cui era scritto il dialogo – che sembrava molto più naturale della maggior parte. […] Tyler parte con un sacco di bagagli ed è un personaggio ben sviluppato”.

10. Il regista voleva parlare di una generazione. Stando alla dichiarazioni del regista Allen Coulter, pare che abbia voluto realizzare questo film per raccontare, in maniera accurata, una generazione e la sua intensità, cercando di tornare ai tempo di Splendore nell’erba (1961).

Fonti: IMDbCinemablend, indielondon

In Time: 10 cose che non sai sul film

In Time: 10 cose che non sai sul film

In Time è un film che ha conquistato una grande fetta di pubblico mondiale grazie alla sua raffinatezza e alla sua capacità di analisi riguardo il tempo e il mondo in cui viene usato in un mondo non molto lontano dal nostro, in grado di riflette in qualche modo il presente. Uscito nel 2011 e diretto da Andrew Niccol, questo film rappresenta un mondo distopico in cui il tempo diventa mera moneta di scambio e in cui le persone lottano per riuscire ad avere questa valuta che gli permetta di vivere per sempre. Ecco, allora, dieci cose da sapere su In Time.

In Time film

in time

1. Ci sono riferimento a personaggi storici. La combinazione per aprire la volta temporale di Philippe, 12 2 18 09, è la data in cui nacque Charles Darwin, ovvero il 12 febbraio del 1809. Inoltre, questa è anche la data in cui nacque Abraham Lincoln.

2. Stipendi in tempo. In questo film, ogni giorno i cronometristi ricevono uno stipendio di tempo dalla sede centrale. Questa forma di pagamento viene chiamata con il nome di per diem. In latino, per diem significa per ogni giorno.

3. Un formato temporale differente. In In Time, il formato dell’ora degli orologi è in YYYY WW D HH MM SS, ovvero anni, settimane, giorni, ore, minuti e secondi. Molto diverso da mesi e giorni, come ci si aspetterebbe e si usa comunemente.

In Time streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere ancora questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale come Chili, Infinity e Netflix.

In Time cast

in time

5. Attori giovani come i protagonisti. In un film che riguardano persone che smetterebbero di invecchiare a 25 anni, molti degli attori, tra cui Cillian Murphy e Justin Timberlake, avevano tra i 20 e i 30 anni. Amanda Seyfried, tuttavia, aveva davvero 25 durante le riprese.

6. È un film dove si è corso molto. Secondo gli attori protagonisti del film, ovvero Justin Timberlake e Amanda Seyfried, pare che in questo film si corra più che in molte altre pellicole che siano mai state viste. Le uniche eccezioni al film sarebbero Lola corre (1998) e Forrest Gump (1994).

7. Justine Timberlake si è convinto del film dopo qualche incontro. L’attore ha avuto due o tre incontri con Andrew Niccol, regista del film, prima di decidere di accettare la parte. Stando alla sue dichiarazioni “penso che le mie conversazioni con lui siano state la maniera più utile per scoprire i personaggi. Anche perché pensavo che l’idea fosse magnifica e che Andrew sia molto prolifico con questa tipologia di concetti”.

In Time trailer

https://youtu.be/fdadZ_KrZVw

8. Un trailer basato sul tempo. Prima di guardare il film, potrebbe essere opportuno vederne il trailer per capire se In Time possa essere un film adatto ai propri gusti e capace di soddisfare la propria voglia di cinema.

In Time trama

9. Una vita in cui non si invecchia. In Time è un film ambientato nel futuro, più precisamente nel 2169, in cui il gene dell’invecchiamento è stato isolato e sconfitto. Al fine di evitare la sovrappopolazione, il tempo è diventato la moneta di scambio con lui la gente paga per poter acquistare dei beni di qualsiasi tipo, siano di prima necessità o di lusso.

10. Negoziare per sopravvivere in eterno. In questa società futuristica ci sono differenze abbastanza nette da i ricchi, che possono vivere in eterno, e tutti gli altri che si trovano a dover negoziare per poter essere immortali. Quando un giovane povero si trova ad entrare in possesso di una vera fortuna, ma in ritardo per salvare l’amata madre, si assiste alla sua fuga, inseguito dai guardiani del tempo, i poliziotti di quel mondo.

Fonti: IMDb, Collider

Braveheart: 10 cose che non sai sul film

Braveheart: 10 cose che non sai sul film

Braveheart è uno dei film degli anni ’90 che ha fatto la storia del cinema e che è riuscito a far affezionare milioni di spettatori in tutto il mondo. Diretto e interpretato da Mel Gibson, questo film è stato riconosciuto universalmente come un capolavoro sia da parte della critica, che del pubblico. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Braveheart.

Braveheart film

braveheart

1. Mel Gibson non voleva interpretare il protagonista. Inizialmente, l’attore avrebbe deciso di rifiutare il ruolo di Williams Wallace, poiché si sentiva troppo vecchio per la parte. Tuttavia, la Paramount Pictures avrebbe finanziato il film solo se Gibson avesse interpretato il ruolo principale e, quindi, l’attore ha accettato il ruolo.

2. Il regista è stato indagato. Mel Gibson è stato indagato da un’organizzazione per il benessere degli animali, che era convinta che i falsi cavalli usati fossero reali. Solo quando uno degli assistenti di Gibson ha fornito alcune riprese video del film, si sono convinti del contrario.

3. La storia inizia con la vita adulta del protagonista. Inizialmente, lo sceneggiatore Randall Wallace aveva pianificato di iniziare la storia con William Wallace da adulto, aggiungendo poi il prologo sulla sua infanzia come ripensamento. Durante la prima versione scritta della sequenza, Murron dà a William una rosa durante la sepoltura di suo padre.

Braveheart streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere il film è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale legale come Chili e Tim Vision.

Braveheart cast

braveheart

5. Brian Cox ha rifiutato un ruolo importante. All’attore era stato offerto un ruolo più importante nel film. Tuttavia, ha rifiutato di interpretarlo, scegliendo la parte di Argyle perché lo sentiva più affine a sé.

6. A Sean Connery era stato offerto un ruolo. L’attore Sean Connery ha rifiutato la possibilità di interpretare il ruolo di re Edoardo I poiché stava girando il film La giusta causa (1995).

7. Gli attori non erano scozzesi. Sebbene la maggior parte dei personaggi del film siano scozzesi, gli attori che li interpretavano provenivano da Inghilterra, Galles e Irlanda. Angus Macfadyen e Brian Cox sono state delle eccezioni. Ironicamente, l’unico personaggio irlandese del film (Stephen) è interpretato da un attore scozzese, David O’Hara.

Braveheart colonna sonora

8. Una colonna sonora d’eccezione. La musica del film è stata composta da James Horner, con diciotto brani, ed è stata eseguita da un’orchestra d’eccezione, ovvero dalla London Symphony Orchestra.

9. Ha ricevuto una nomination agli Oscar. Grazie al suo lavoro James Horner ha ricevuto una nomination agli Academy Award per la categoria Miglior colonna sonora drammatica, senza riuscire a vincerla e venendo battuto da Luis Bacalov per Il postino.

Braveheart frasi

10. Un film fatto di frasi indimenticabili. Un film come Braveheart non poteva non contenere delle frasi iconiche e indimenticabili che hanno fatto parte dell’immaginario collettivo.

  • Il tuo cuore è libero, abbi il coraggio di seguirlo. (Malcolm Wallace)
  • Tutti muoiono, non tutti però vivono veramente. (William Wallace)
  • Il problema della Scozia… è che è piena di scozzesi. (Edoardo I)
  • Tutti moriremo, è solo una questione di quando e di come. (William Wallace)
  • Vi racconterò di William Wallace! Gli storici inglesi diranno che sono un bugiardo, ma a scrivere la storia sono gli stessi che hanno impiccato degli eroi. (Robert Bruce)
  • C’è una differenza tra me e voi. Voi credete che il popolo di Scozia esista per garantirvi una posizione. Io dico che voi esistete come nobili per assicurare al popolo la libertà. E io farò di tutto per fargliela avere! (William Wallace)
  • Vi siete battuti per Wallace. Ora battetevi per me! (Robert Bruce)
  • Portatemi Wallace. Vivo se possibile o morto… è la stessa cosa. (Edoardo I)

Fonti: IMDb,

9 nuovi trailer che dovresti vedere questa settimana

9 nuovi trailer che dovresti vedere questa settimana

I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che a breve saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti su una delle tante e diverse piattaforme di streaming digitale legale.

Il loro compito è quello di creare e far sviluppare nel pubblico una certa dose di attesa circa il film promosso, affinché si corra subito a guardarlo già nei primi giorni di uscita.

Ma quali sono i trailer usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli insieme!

Yesterday

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È arrivato il nuovo video promozionale di Yesterday, il musical diretto da Danny Boyle, e scritto da Richard Curtis (Love Actually, Notting Hill) in cui si immagina un mondo nessuno ricorda o sa chi siano i Beatles, tranne un cantautore di nome Jack.

Egli, interpretato da Himes Patel, è vittima di uno strano incidente d’autobus e, al momento del suo risveglio, scopre di sapere solo lui chi siano John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr.

Con l’uscita prevista per il 28 giugno 2019, il film ha un cast eccezionale, composto da Lily James, che interpreta la migliore amica del protagonista, Kate McKinnon, che veste i panni dell’agente musicale di Jack, Ana de Armas e Lamorne Morris.

Doctor Sleep

trailer

Grazie a Warner Bros Italia è possibile vedere il primo trailer italiano di Doctor Sleep, il sequel di The Shining, diretto da Mile Flanagan e in cui Ewan McGregor darà vita all’adulto Danny Torrance.

Nel romanzo Danny è ormai adulto e si trova a dover convivere con il trauma vissuto all’interno dell’Overlook Hotel, diventato una sorta di riflesso del padre omicida, sotto forma di rabbia persistente e alcolismo che attenua il suo dolore e i suoi poteri. Le sue capacità e le visioni tornano nei momenti di sobrietà ed è proprio in questi frangenti che usa il suo dono per aiutare i morenti in un ospizio.

Midsommar – Il villaggio dei dannati

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Questo film arriverà nei cinema americani il prossimo 25 luglio, seguendo il successo di Hereditary, e intanto la Eagle Pictures ha diffuso il trailer italiano.

Nel video promozionale del film è possibile osservare una persona deforme, come già avvenuto nel primo film, e sembra che le circostanze della narrazione siano legate a un culto dei boschi.

Diretto da Ari Aster, Midsommar – Il villaggio dei dannati ha un cast di tutto rispetto, composto da Florence Pugh, Jack Reynor, William Jackson Harper e Will Poulter. Se colori ed atmosfere sembrano lontane dal genere horror, bisognerà aspettare probabilmente l’autunno per sapere a cosa ci si debba preparare.

Frozen II – Il segreto di Arendelle

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Frozen II – Il segreto di Arendelle, attesissimo sequel di Frozen – Il regno di ghiaccio, è pronto a sbarcare nei cinema italiani il prossimo 27 novembre.

Diretto da Chris Buck e Jennifer Lee, il film Disney è prodotto da Peter Del Vecho e doppiato da Idina Menzel, Kristen Bell, Jonathan Groff e Josh Gad, mentre le musiche sono di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez.

3 From Hell

trailer

È arrivato da poco primo teaser trailer di 3 From Hell, il nuovo film horror diretto da Rob Zombie e indicato come film di chiusura della trilogia iniziata con La casa dei 1000 corpi e proseguita con La casa del diavolo.

In questo lungometraggio, si ritroveranno Sid Haig, Bill Moseley e Sheri Moon Zombie, e saranno presenti anche Jeff Daniel Philips, Danny Trejo, Clint Howard, Richard Brake, Dee Wallace e Austin Stocker. Sebbene non ci sia ancora una data di uscita ufficiale, il film dovrebbe arrivare nelle sale americane entro la fine del 2019.

Domino

trailer

È in arrivo, il prossimo 11 luglio, il nuovo film di Brian De Palma intitolato Domino e distribuito da Eagle Pitctures, con Nikolaj Coster-Waldau, Carice Can Houten e Guy Pearce tra i protagonisti.

Questo film racconta la storia di Christian, un poliziotto di Copenaghen che, in un mondo devastato da terrore e sospetti, cerca giustizia per l’omicidio del suo collega per mano di Imra, un soldato dell’ISIS. Il protagonista e una collega finiscono per essere coinvolti in un inseguimento insieme ad un agente doppiogiochista della CIA.

1994

trailer

Grazie a Sky, è possibile dare un occhiata al teaser dell’annunciata terza stagione della serie originale basata sui fatti politici italiani avvenuti all’inizio degli anni ’90.

1994 sarebbe il capitolo finale della serie Sky e prodotta da Wildside, concepita per raccontare gli anni che hanno cambiato la storia italiana, un paese a cavallo tra la Prima e la Seconda Repubblica. La serie, creata da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, è diretta da Giuseppe Gagliardi e Claudio Noce, e tra i protagonisti vi sono Stefano Accorsi, Guido Caprino, Miriam Leone, Antonio Gerardi, Giovanni Ludeno e Paolo Pierobon.

In Italia, il 1994 corrisponde all’anno della restaurazione e lo sa bene Leonardo Notte, che ha capito che mantenere  il potere sia più difficile che conquistarlo. La stessa difficoltà si presenza a Pietro Bosco, che non riesce a cambiare i suoi difetti, né a dimenticare la donna amata. Nel mentre, Veronica Castello vuole decidere quale sarà il compagno di vita e si butta in politica come parte attiva, e ci sarà il ritorno di Antonio Di Pietro, Silvio Berlusconi e Dario Scaglia.

Pose 2

trailer

Dopo il primo promo, il canale americano FX ha diffuso il trailer ufficiale di Pose 2, la seconda e attesa stagione della serie che ha spopolato in tutto il mondo.

Pose 2 si incentrerà sul mondo della cultura LGBTQ degli anni ’90 a New York e Ryan Murphy, creatore della serie, l’ha definito come il lavoro più vicino al suo cuore e in grado di coprire ambienti e tempi vissuti i prima persona.

La serie, infatti, è creata da Murphy, Brad Falchuk e Steven Canals e ritorneranno i protagonisti MJ Rodriguez, Dominique Jackson, Billy Porter, Indya Moore, Evan Peters, Kate Mara, James Van Der Beek, Ryan Jamaal Swain, Charlayne Woodard, Dyllon Burnside, Hailie Sahar, Angelica Ross, Angel Bismark e Patti Lupone.

The Bold Type 4

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La quarta stagione di The Bold Type sta per arrivare e il canale americano Freeform ha già diffuso il teaser promo. Il terzo capitolo della serie, andato in onda questa primavera, ha riscosso un tale successo da rinnovare la serie durante il suo corso.

Non è chiaro quando questa quarta stagione possa arrivare, ma sicuramente torneranno Katie Stevens, Aisha Dee, Meghan Fahy, Sam Page, Matt Ward, Stephen Conrad Moore, Nikohl Boosheri e Melora Hardin.

Franco Zeffirelli: morto a 96 anni il regista di Gesù di Nazareth

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Si è spento nella sua casa romana a 96 anni Franco Zeffirelli, regista, sceneggiatore, attore, uomo di cultura e di teatro, uno dei grandi rappresentanti dell’Italia all’estero, con il suo importantissimo contributo alla cultura nazionale e mondiale.

Attivissimo tra cinema e teatro, anche lirico, Zeffirelli ha cominciato alla corte di Visconti, insieme a Rosi, per poi realizzare una lunga serie di adattamento cinematografici proprio dall’opera lirica. I suoi lavori hanno raggiunto una enorme popolarità a tutti i livelli, su tutti il suo Gesù di Nazareth, ancora protagonista del palinsesto televisivo nel periodo delle festività pasquali, in Italia.

Onorato con titoli e riconoscimenti, Zeffirelli ha vinto diversi David di Donatello, un Nastro d’Argento, arrivando Oltreoceano fino agli Emmy Awards, ma mai agli Oscar.

Tra i riconoscimenti ricevuti, si contano il Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana nel 1977, la Medaglia d’oro ai benemeriti della Cultura e dell’Arte nel 2003, è stato anche Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 2004.

MCU: 10 personaggi secondari “salvati” dal franchise

MCU: 10 personaggi secondari “salvati” dal franchise

L’accesso “limitato” a solo una parte dei personaggi dei fumetti ha costretto i Marvel Studios a introdurre pian piano figure anche meno note nel MCU (Spider-Man ad esempio sarebbe arrivato soltanto nel 2016), compreso il primo supereroe del franchise, Iron Man, non esattamente “famoso” se paragonato ai colleghi Hulk e X-Men.

Ma oltre a Tony Stark, quali sono quei supereroi secondari “salvati” e valorizzati dal Marvel Cinematic Universe?

Nebula

La figlia adottiva di Thanos ha debuttato nel MCU cinque anni fa grazie a Guardiani della Galassia vol.1 e nel tempo sembra aver ottenuto il ruolo importante che meritava grazie alla trama di Avengers: Endgame. Trattandosi infatti del culmine della Infinity Saga, quale momento migliore se non questo per far brillare l’eroina?

Di fatto i Marvel Studios hanno valorizzato tantissimo la storyline di Nebula, costruendo un arco narrativo coerente e molto emozionante, soprattutto nel percorso intrapreso con la sorella/nemica Gamora.

Shuri

Prima del suo debutto cinematografico, Black Panther non figurava certo nella galleria di personaggi più noti al grande pubblico come Wolverine o Hulk, ma era alla pari con Ant-Man e Doctor Strange. Lo stesso si può dire di Shuri, sorella geniale di T’Challa, che nel MCU ha avuto tutto lo spazio necessario per brillare.

L’eroina interpretata da Letitia Wright ha fatto innamorare gli spettatori di tutto il mondo grazie al suo carattere intelligente e divertente, e non sorprende che in molti abbiano già richiesto a gran voce uno standalone su di lei.

Groot

Un albero parlante doppiato da Vin Diesel non era esattamente la miglior premessa per un personaggio da introdurre nell’universo cinematografico Marvel, eppure qualcosa di magico ha funzionato grazie all’impronta sensibile di James Gunn sul franchise di Guardiani della Galassia e Groot ha subito conquistato l’affetto del pubblico.

Ora quell’albero è un’icona imprenscindibile del MCU e dei fumetti.

Valchiria

Pochissime persone estranee alla comunità di appassionati di fumetti conoscevano Valchiria, la guerriera asgardiana introdotta nel MCU in Thor: Ragnarok e successivamente riapparsa in Endgame.

A renderla così popolare sarà stata la performance di Tessa Thompson e il fascino innegabile del personaggio, leggermente cambiato rispetto all’originale, e siamo sicuri che il futuro riserverà ottime prospettive per questa eroina e nuova regina di Asgard.

Yondu

Yondu, leader dei Ravagers e padre putativo di Peter Quill, è uno di quei personaggi che non verrà dimenticato facilmente. Alla fine di Guardiani della Galassia Vol. 2 il suo sacrificio riscatta l’anonimato e si consegna agli spettatori come il vero simbolo della poetica di James Gunn.

Korg

Prima di Thor: Ragnarok erano in pochi a conoscere Korg, il personaggio interpretato in motion capture da Taika Waititi e ispirato ad un buttafuori che aveva conosciuto in Nuova Zelanda.

L’eroe debutta però nella storyline di “Planet Hulk”, ma è grazie al MCU che acquista la popolarità che merita e un fascino impossibile da replicare viste le doti comiche uniche di Waititi nel ritrarlo.

Gamora

avengers 4 Avengers: Infinity War

Gamora era già un personaggio molto amato dai lettori dei fumetti prima del suo arrivo nel MCU, ma è grazie ai Marvel Studios che l’eroina diventa davvero mainstream. Spietata, feroce, divertente, più forte e intelligente di tutti i Guardiani della Galassia, e Zoe Saldana è fantastica nel ruolo.

Thanos

thanos

I fan dei fumetti Marvel hanno sempre riconosciuto in Thanos uno dei villain più temibili e potenti della storia, ma è inutile negare quanto sia stato importante il contributo di Infinity War e Endgame per rendere ancora più celebre e riconoscibile (alla pari di un Darth Vader) il Titano Pazzo.

Lo schiocco delle dita è ormai un gesto iconico, come la sua vittoria contro i Vendicatori.

Rocket Raccoon

Rocket Raccoon è rapidamente passato dall’essere un personaggio ignorato a diventare uno dei più amati del MCU. A questo va sommato l’incredibile doppiaggio di Bradley Cooper, e la caratterizzazione personale di James Gunn nella scrittura e nella regia dei film che hanno reso Rocket un tassello fondamentale del canone Marvel.

Iron Man

Iron Man 2

Chiudiamo questa lista con il primo supereroe del MCU, non esattamente una star dei fumetti che però ha trovato riscatto grazie ai Marvel Studios e all’interpretazione di Robert Downey Jr.

Ad oggi Iron Man è forse uno dei personaggi più conosciuti da tutto il pubblico, fan e non, alla pari di un qualsiasi Captain America, Thor e Hulk. E prima del 2008, quanti al di fuori della comunità dei fumetti sapeva chi fosse?

Leggi anche – MCU: i 10 personaggi più “sprecati” del franchise

Fonte. Screenrant

Ischia Film Festival 2019 premia Michele Placido e Valerio Mastandrea

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Saranno Michele Placido e Valerio Mastandrea i Premi alla Carriera della diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival, codiretto da Michelangelo Messina e Boris Sollazzo. Dopo Gabriele Salvatores, premiato l’anno scorso, e altri grandi nomi del cinema internazionale, come John Turturro, Peter Greenaway e il Maestro Giuliano Montaldo, ecco due attori, poi anche registi, che abbracciano insieme quasi cinquant’anni di storia del cinema italiano.

Michele Placido, classe 1946, dalla piccola Ascoli Satriano, in provincia di Foggia, a diciotto anni va a Roma, per entrare in polizia. Ma la sua passione era recitare, e dopo essersi diplomato all’Accademia d’arte drammatica,  debutta in teatro con Luca Ronconi, in una trasposizione dell’Orlando Furioso che sarebbe entrata nella Storia. Così come un pezzo di storia della televisione sarebbe stato il suo commissario Cattani, il protagonista de La piovra, la serie che lo fece entrare nelle case e nei cuori degli italiani negli anni Ottanta. Nel mezzo tanto cinema, da Monicelli a Rosi, Bellocchio e Comencini. Nel 1990 il suo esordio alla regia con Pummarò, un film ancora oggi  attualissimo. Negli ultimi trent’anni si è destreggiato dietro e davanti la macchina da presa, senza risparmiarsi, con lo stesso coraggio dei primi passi, realizzando un cinema coraggioso e al contempo popolare, e passando come interprete dal dramma alla commedia con la maestria che solo un attore di razza possiede. Per celebrarlo, l’Ischia Film Festival ha voluto portare in anteprima mondiale Stupor Mundi, documentario in cui Placido ci accompagna per scoprire la figura di Federico II di Svevia, uomo moderno e amante delle arti.

Valerio Mastandrea è nato il giorno di San Valentino del 1972. Forse per questo è così innamorato del cinema, dove esordì grazie a un altro, compianto, attore e regista dalla rara sincerità, Piero Natoli. Ladri di cinema era il film, e Mastandrea non ha più smesso di rubare, ai registi e agli attori con cui ha diviso il set negli ultimi venticinque anni, imparando tutto quello che doveva per poi usarlo nel modo migliore. Sono stati tanti, da Davide Ferrario a Toni Servillo, Virzì, Moretti, Scola, Daniele Vicari, che lo ha diretto in Velocità Massima e L’orizzonte degli eventi e che per lui scrisse il soggetto di Trevirgolaottantasette, il cortometraggio con cui ha scoperto di voler fare il regista. Ci vorranno altri tredici anni per il lungometraggio, ma quando arriva sono solo complimenti per Ride, che sarà parte dell’omaggio che l’Ischia Film Festival gli dedica. Nel mentre, quattro David di Donatello, a sottolineare che Valerio Mastandrea è uno degli attori italiani più importanti della sua generazione. Sarebbe piaciuto tanto a Risi, Monicelli e molti di quelli che il nostro cinema lo hanno reso grande in tutto il mondo.

La diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival si terrà dal 29 giugno al 6 luglio 2019, realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, della Regione Campania, del Comune d’Ischia, e con il sostegno di Campari, BPER Banca, Artisti 7607 e Mini.

Bradley Cooper sostituisce Leonardo DiCaprio nel nuovo film di Guillermo Del Toro?

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Bradley Cooper potrebbe sostituire Leonardo DiCaprio in Nightmare Alley, il nuovo film di Guillermo Del Toro, co-sceneggiato dal regista premio oscar insieme a Kim Morgan. A riportare la notizia è ancora Variety, spiegando che l’attore si troverebbe attualmente in trattative e che l’accordo precedentemente proposto a DiCaprio non è andato a buon fine.

Vi ricordiamo che la pellicola sarà un adattamento del romanzo omonimo di William Lindsay Gresham dal quale è già stato tratta la pellicola del 1947 con Tyrone Power nei panni di un ambizioso e giovane truffatore che stringe un’alleanza con una psichiatra femmina ancora più corrotta di lui. Prima i due si godono il successo rovinando le persone a livello mentale, poi i tradimenti tra di loro rischiano di compromettere un delicato equilibrio.

Le riprese partiranno in autunno e non sono stati ancora annunciati gli altri membri del cast.

DiCaprio tornerà presto al cinema con l’attesissimo nuovo film di Quentin Tarantino, C’era una volta a Hollywood, al fianco di Brad Pitt e Margot Robbie, mentre prossimamente sarà sul set di Killers Of The Flower Moon di Martin Scorsese, anche questo tratto da un romanzo (uscito nel 2017 con la firma di David Grann, giornalista del New Yorker).

Leggi anche – Bradley Cooper: dieci cose che non sai sull’attore

Fonte: Variety

Il “vecchio” Captain America era al funerale di Peggy in Civil War?

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Avengers: Endgame continua a far discutere anche a più di due mesi dall’uscita, e il tema è ancora una volta la creazione di timeline alternative provocata dai continui viaggi nel tempo dei personaggi ma soprattutto dall’ultima impresa di Captain America, che torna nel passato per restituire le gemme dell’infinito e in una di queste realtà si riunisce con l’amore della sua vita, Peggy Carter. Il “vecchio” Steve Rogers invece ricompare nel presente per cedere lo scudo a Sam Wilson, aka Falcon.

Oggi la nuova linea temporale di Cap è la più dibattuta: grazie a questa il MCU ha ora una doppia versione del personaggio, quella congelata dopo la seconda guerra mondiale, e quella viva e vegeta che vive con Peggy. E se ci fate caso, nella scena in cui parla con Sam, indossa perfino una fede nuziale, dunque è evidente che la coppia si è sposata.

Sappiamo che la donna ha posato qualcuno negli anni che seguirono la presunta morte dell’eroe, e gli sceneggiatori di Endgame, Christopher Markus e Stephen McFeely, sostengono che quell’uomo è sempre stato Steve Rogers, ma solo dopo aver sconfitto Thanos ed essere tornato indietro nel tempo. E se uno dei due Cap fosse apparso al funerale di Peggy Carter ripreso in Captain America: Civil War, nello specifico la versione anziana?

A suggerire questa ipotesi è l’attenta analisi di un’inquadratura del film, dove vediamo un uomo brizzolato in basso a sinistra che trasporta la bara; non vediamo il suo volto, ma c’è chi pensa si tratti proprio del vecchio Steve.

Questo significa che Captain America e la sua controparte erano nello stesso posto nello stesso momento? Difficile a dirsi, e il motivo del loro mancato incontro sarebbe oggetto di un’ulteriore discussione. Il mistero si infittisce, e le parole dei fratelli Russo sul possibile ritorno al cinema del personaggio non fanno che aumentare le aspettative…

Captain America: 8 modi in cui potrebbe tornare dopo Endgame

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Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Leggi anche – MCU: le teorie sul futuro del franchise dopo Endgame

Fonte: Comicbook

Deadpool 2 aveva anticipato le morti di X-Men: Dark Phoenix?

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Deadpool 2 aveva anticipato le morti di X-Men: Dark Phoenix?

Attenzione: l’articolo contiene spoiler su X-Men: Dark Phoenix

Secondo tentativo di approccio alla saga della Fenice Nera (dopo la trilogia dei primi anni Duemila), X-Men: Dark Phoenix scioglie i nodi del nuovo corso del franchise sui Mutanti di casa Marvel chiudendo una parentesi iniziata nel 2011 con First Class e proseguita con Giorni di un futuro passato e Apocalisse. Non sono mancati i crossover tra film dell’universo Fox, come nel caso di Deadpool 2 dove abbiamo visto il Mercenario Chiacchierone interagire con alcuni dei personaggi in un simpatico easter egg.

Proprio questa scena è tornata all’attenzione dei fan perché potrebbe aver anticipato le due principali morti di Dark Phoenix semplicemente escludendo due mutanti dallo schermo. Se riguardiamo l’inquadratura infatti, noteremo che all’appello mancano Mystica e Jean Grey, le uniche vittime degli eventi del cinecomic, mentre Bestia, Quicksilver, Tempesta, Cyclope, Nightcrawler e Professor X sono riuniti nella stanza dell’X Mansion.

Anticipazione studiata o incidente involontario?

Da quanto dichiarato dal regista di Deadpool 2 David Leitch, il cameo dei Mutanti è sempre stato nella sceneggiatura, anche se la produzione si trovava a Vancouver e quella di Dark Phoenix a Montreal, tuttavia l’aver girato contemporaneamente i due film ha permesso alla troupe di coordinarsi. Leitch ha lavorato alla sequenza e solo in seguito le clip sono state analizzate e sistemate da Simon Kinberg per adattarsi perfettamente alle sue esigenze.

Lo stesso Leitch tempo fa mise a tacere le indiscrezioni sull’assenza di Jean Gray in Deadpool 2 spiegando che c’erano stati dei problemi di impegni e programmazione con le attrici. Il dubbio rimane e non sarebbe poi così sbagliato credere alla versione dei fatti suggerita dal web. Che ne pensate?

X-Men: Dark Phoenix, le scene che mancano all’appello

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Dark Phoenix è già stato apostrofato da Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men.

“Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Nel cast di X-Men: Dark Phoenix tornano James McAvoy, Sophie Turner, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult e Michael Fassbender. La new entry del cast è Jessica Chastain, nei panni di un aliena misteriosa che prenderà il controllo della Fenice.

X-Men: Dark Phoenix, Tye Sheridan rivela il finale originale con gli Skrull

Fonte: Screenrant

Venezia 76: Pedro Almodóvar riceverà il Leone d’oro alla carriera

Pedro Almodóvar riceverà il Leone d’oro alla carriera durante la 76a Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia (in programma dal 28 agosto al 7 settembre). La decisione è stata confermata dal presidente della Biennale Paolo Baratta in seguito alla proposta del direttore Alberto Barbera.

Il regista, che poche settimane fa presentava il suo ultimo lavoro Dolor y Gloria al Festival di Cannes, ha reagito così all’annuncio ufficiale:

Sono molto emozionato e onorato per il dono di questo Leone d’oro. Ho dei bei ricordi legati alla Mostra di Venezia, come il mio debutto internazionale nel 1983 con L’indiscreto fascino del peccato. Per la prima volta uno dei miei film viaggiava fuori dai confini della Spagna, ed è stato un po’ il mio battesimo internazionale oltre che un’esperienza meravigliosa. Tornai al Lido cinque anni dopo con Donne sull’orlo di una crisi di nervi. Quindi questo premio diventerà il mio animale domestico, insieme ai due gatti con cui vivo. Grazie dal profondo del mio cuore“.

Questo invece il commento di Barbera:

Almodóvar non è solo il più grande e influente regista spagnolo dopo Buñuel, ma l’autore che è stato capace di offrire della Spagna post-franchista il ritratto più articolato, controverso e provocatorio. I temi della trasgressione, del desiderio e dell’identità sono il terreno d’elezione dei suoi lavori, intrisi di corrosivo umorismo e ammantati di uno splendore visivo che conferisce inediti bagliori all’estetica camp e della pop-art a cui si rifà esplicitamente. Il mal d’amore, lo struggimento dell’abbandono, l’incoerenza del desiderio e le lacerazioni della depressione, confluiscono in film a cavallo fra il melodramma e la sua parodia, attingendo a vertici di autenticità emotiva che ne riscattano gli eventuali eccessi formali. Senza dimenticare che Almodóvar eccelle soprattutto nel dipingere ritratti femminili incredibilmente originali, in virtù della rara empatia che gli consente di rappresentarne la forza, la ricchezza emotiva e le inevitabili debolezze con un’autenticità rara e toccante“.

Fonte: La Biennale

Spider-Man: Far From Home, il nuovo spot smentisce le voci su Spider UK

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Qualche mese fa l’anteprima della nuova action figure dedicata a Spider-Man: Far From Home, e in particolare il costume con i suoi dettagli bianchi al posto di quelli neri, aveva fatto viaggiare la fantasia dei fan, convinti che nel film avremmo visto la versione del personaggio nota come Spider-UK.

A questa teoria si era aggiunta la consapevolezza, data dal trailer, che il concetto di Multiverso sarebbe stato adattato nel MCU, aumentando così la possibilità di avere più facce dell’Uomo Ragno come nei fumetti. Tuttavia ogni supposizione si è definitivamente spenta grazie all’attenta analisi del nuovo spot tv diffuso da Sony Pictures India, dove il supereroe è impegnato a saltare dallo Stark Jet e nel mentre le linee del costume diventano bianche a causa del paracadute che fuoriesce dalla sua schiena.

Dunque non aspettiamoci l’arrivo di Spider-UK nella trama di Spider-Man: Far From Home, ma solo un aggiornamento dei gadget dell’uniforme del protagonista ora impegnato in una difficile sfida: contrastare la minaccia degli Elementali ed evitare la catastrofe.

Spider-Man: Far From Home, gli indizi sulla Fase 4 nella possibile scena mid credits

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, il cinecomic arriverà nelle sale il 2 Luglio (invece che il 5). Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle. Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Fonte: Sony Pictures India

Spider-Verse: 5 versioni del personaggio che vogliamo vedere nel sequel

L’incredibile successo al box office e la vittoria del premio Oscar hanno convinto la Sony Pictures ad annunciare subito il sequel di Spider-Man: Un Nuovo Universo, film d’animazione diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman dallo stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

E guardando al futuro, quali versioni dello Spider-Verse ci piacerebbe vedere nel secondo capitolo? Ecco alcuni candidati:

Spider-Man degli anni Novanta

Questo è probabilmente la versione dell’Uomo Ragno con cui sono cresciuti tutti i bambini nati a cavallo tra anni Ottanta e Novanta guardando lo show televisivo in onda su Fox Kids, prima che venisse lanciato lo Spider-Man in live-action al cinema. Nella serie Peter Parker è un personaggio davvero esilarante e complesso, e meriterebbe spazio anche al cinema.

Superior Spider-Man

Il lancio di Superior Spider-Man di alcuni anni fa ha letteralmente sconvolto l’universo del personaggio come lo conoscevamo: in questa trama Otto Octavius scambia il suo corpo con quello di Peter Parker, provocando la morte di quest’ultimo nel corpo degenerato di Doc Ock.

Avere nel sequel questa versione ci consegnerebbe un Uomo Ragno anti eroe, nemico del bene superiore e privo di qualsiasi morale, aggiungendo un lato oscuro ad un franchise che si propone di essere rivolto ad un target giovane.

Venomverse

La storyline conosciuta come Venomverse vede Spider-Man nel ruolo di antagonista e Venom nei panni del supereroe, e in questo stesso universo Peter riesce a scendere a patti con il simbionte a tal punto da diventare completamente squilibrato e consumato da pensieri malvagi.

Si tratta di una versione fin troppo interessante da essere ignorata, e il sequel di Spider-Verse potrebbe beneficiare di questa trama dai mille risvolti drammatici.

Andrew Garfield

the amazing spider-man 3

Sono in molti a considerare quello di Andrew Garfield il miglior Spider-Man mai visto sul grande schermo, quindi perché non accontentarli e portare nel sequel di Spider-Verse questa versione matura?

Difficile a dirsi, figuratevi da realizzare: magari lo studio potrebbe far tornare l’attore nel cast vocale del film, anche solo per un cameo.

Tobey Maguire

Dal 2002 al 2007 Tobey Maguire ha vestito i panni di Peter Parker aka Spider-Man nell’indimenticabile trilogia di Sam Raimi dedicata all’Uomo Ragno. Da allora Maguire ha appeso al chiodo il costume, lasciato l’eredità di Spidey nelle mani di Andrew Garfield nel reboot di The Amazing Spider-Man (2012) e del suo sequel (2014), eppure l’attore, intervistato dall’Hollywood Reporter, non sembra aver chiuso la porta all’eventualità di calarsi di nuovo nei panni di un supereroe, e che anzi tutto è possibile e niente è scontato:

Semplicemente non ho una mentalità da “farei o non farei. Potrei fare qualsiasi cosa che arrivi come una sorta di chiamata che può o non può adeguarsi alla mia idea“.

Leggi anche – Spider-Man: Un Nuovo Universo, 7 lezioni che i film d’animazione dovrebbero imparare

Fonte: Screenrant

Thor “Lebowski” canta Johnny Cash sul set di Endgame [VIDEO]

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Thor “Lebowski” canta Johnny Cash sul set di Endgame [VIDEO]

Il radicale cambiamento fisico di Thor, che ritroviamo in Avengers: Endgame sovrappeso, depresso e con problemi di dipendenza dall’alcool, è stato uno degli argomenti più discussi dall’uscita del film e ancora oggi occupa i dibattiti dei fan sul web.

Di certo le scene con gli omaggi al Grande Lebowski verranno ricordate nel tempo come le più divertenti del personaggio grazie alla performance brillante di Chris Hemsworth, che proprio l’altra sera era ospite al Tonight Show di Jimmy Fallon per parlare non soltanto del suo nuovo progetto (Men in Black: International) ma anche per mostrare una clip inedita girata durante le riprese di Endgame che lo vede suonare un brano di Johnny Cash (la cover di “Hurt” dei NIN) ancora nei panni di Thor Lebowski.

Non sapevo se lo avrei mai fatto vedere“, ha detto l’attore, spiegando che cantare quella melodia l’avrebbe aiutato a calarsi meglio nel personaggio. “Sentivo la canzone nel mio camerino tra un ciak e l’altro, ed è la più triste del mondo...”.

In merito alla trasformazione fisica, gli sceneggiatori del film hanno raccontato in un’intervista che i riferimenti a Il Grande Lebowski erano intenzionali:

Sapevamo che sarebbe diventato un po’ trasandato e che si aggirasse per casa in maniera stralunata, quindi Lebowski è un riferimento immediato. Almeno per il look. Così abbiamo dato le nostre idee al reparto costumi e loro ci hanno consegnato un Thor in accappatoio con occhiali da sole. All’improvviso la cosa ha fatto click“.

Eravamo davvero irremovibili, volevamo farlo non per trattarlo come uno scherzo. Ma perché l’idea è che, nonostante l’aspetto e l’umore, Thor è ancora un eroe. E quando chiama a sé il fulmine e ottiene entrambe le armi, cambia il vestito e la barba, non il suo peso come per magia […] Pensate anche a quello che gli dice sua madre: “Non essere quello che dovresti essere, sii la versione migliore di te stesso”. Il concetto è proprio questo. Non volevamo trattare l’aumento di peso come un problema che aveva bisogno di superare. No, Thor ha bisogno di sentirsi bene con se stesso, e non importa chi sia.

Thor: 10 possibilità per il futuro dell’eroe nel MCU

MCU: i 10 personaggi più “sprecati” del franchise

MCU: i 10 personaggi più “sprecati” del franchise

A volte non è sufficiente lo spazio di una storia per dedicare la stessa attenzione a tutti i personaggi in scena, specialmente se i film in questione sono cinecomic. Ci sono personaggi che meriterebbero senza dubbio più spazio, altri che hanno il potenziale per emergere da soli rispetto alla massa, e nel corso nel MCU gli esempi non mancano.

Ma allora chi sono gli eroi più “sprecati” del franchise?

Visione

Introdotto in Avengers: Age of Ultron, Visione è un personaggio dalle mille possibilità che dovrebbero essere sfruttate al meglio nel MCU, e dopo Infinity War lo rivedremo protagonista (finalmente) insieme a Scarlet Witch nella serie di Disney +. 

Non è chiaro quando sarà ambientata né in che modo i Marvel Studios riusciranno a giustificare il ritorno dell’eroe, ucciso da Thanos nella sua ultima apparizione, ma la curiosità è tanta e le aspettative alle stelle.

Lady Sif

Sopravvissuta alla strage di Thor: Ragnarok per mano di Hela, Lady Sif è dispersa in un luogo ignoto che non è Asgard, e i fan desiderano di rivederla in azione nel prossimo futuro del MCU sempre interpretata da Jaimie Alexander.

Il personaggio è comparso per la prima volta in Thor del 2011 e poi in Thor: Dark World del 2013, sfoderando tutte le qualità di un’incredibile guerriera e combattendo al fianco di Thor, Fandral, Hogun e Volstagg.

Scarlet Witch

Da quando l’abbiamo incontrata in Avengers: Age of Ultron (dove ha visto morire suo fratello gemello Pietro alla fine della battaglia di Sokovia) Wanda Maximoff aka Scarlet Witch è cresciuta esponenzialmente fino ad Avengers: Infinity War, tuttavia la sensazione è che il personaggio non sia ancora sfruttato al massimo delle sue potenzialità.

Con l’acquisizione dei diritti sugli X-Men da parte della Disney i Marvel Studios potrebbero ampliare la descrizione dell’eroina associandole le qualità che la rendono una dei mutanti più pericolosi sulla Terra. Da qui si aprirebbe un ventaglio di possibilità narrative riferite ai fumetti che eleverebbero Scarlet Witch in una posizione di rilievo nel MCU, ma nell’attesa potremo godercela nella serie tv con Visione di Disney +.

Maria Hill

spider-man: far from home

Molti dei personaggi di questa lista sono donne, e se da una parte il MCU ha decisamente migliorato il suo assetto con una varietà di eroine con personalità distinte, l’inizio del franchise non è stato indirizzato allo stesso modo. Maria Hill però è stata una delle prime protagoniste e nonostante tutto non ha mai avuto abbastanza tempo sullo schermo.

A breve la rivedremo in Spider-Man: Far From Home al fianco di Nick Fury, sperando di ottenere più scene rispetto a The Avengers e Captain America: The Winter Soldier.

Peggy Carter

Hayley Hatwell Peggy Carter Avengers: Infinity War

Peggy Carter ha fatto il suo debutto ufficiale nel MCU in Captain America: Il Primo Vendicatore, apparendo più tardi anche in Captain America: The Winter Soldier, Avengers: Age of Ultron e Ant-Man e nelle serie televisive Agent Carter e Agents of SHIELD. Praticamente una veterana.

E il bello è che nonostante tutte questi minuti sullo schermo, i fan chiedono a gran voce altri momenti di Hayley Atwell nei panni del co-fondatore dello S.H.I.E.L.D., pure se piccoli come cameo e flashback in altri film dei Marvel Studios.

War Machine

War Machine è un altro personaggio che meriterebbe sicuramente più attenzione, unico per caratteristiche sia nella trilogia di Iron Man che nell’universo cinematografico in generale. Sappiamo che Don Cheadle aveva discusso con la Marvel di un potenziale standalone, ma niente si è concretizzato.

Ci piacerebbe conoscere il suo passato nell’esercito e ciò che l’ha portato a diventare il braccio destro di Tony Stark, quindi sognare non costa nulla…

Falcon

Se c’è qualcuno di poco utilizzato nel MCU quello è Sam Wilson aka Falcon. Fortunatamente i fan non dovranno attendere a lungo per vedere il loro supereroe preferito in prima linea, perché il prossimo anno arriverà sulla piattaforma streming di Disney + una serie a lui dedicata e in cui condividerà la scena con Bucky Barnes.

Inoltre, adesso che Sam ha ricevuto lo scudo da Capitan America, le opportunità da esplorare sono tantissime.

Soldato d’Inverno

Bucky Barnes, conosciuto nel MCU anche come il Soldato d’Inverno, ha velocemente scalato la classifica dei personaggi più amati dai fan, che dai tempo chiedono ai Marvel Studios di dedicargli più spazio all’interno dell’universo condiviso.

Dell’eroe conosciamo il suo passato di militare americano al fianco del miglior amico Steve Rogers, la brutale trasformazione nel sicario dell’HYDRA e la sua redenzione avvenuta in Avengers: Infinity War, tuttavia sarebbe interessante esplorare le fasi che hanno portato alla creazione del Soldato d’Inverno prima degli eventi di Captain America: The Winter Soldier.

Sappiamo cosa è successo con i genitori di Tony Stark, assassinati quanto era ancora manipolato dall’HYDRA, ma del dopo quasi nulla, soprattutto del suo rapporto con Vedova Nera (appena accennato in una scena di The Winter Soldier). Dunque uno standalone sarebbe più che gradito…

Vedova Nera

vedova nera

Nel caso di Vedova Nera i fan saranno presto accontentati, visto che sono già iniziate le riprese del film interamente dedicato al personaggio interpretato nel MCU da Scarlett Johansson.

Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel. Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti, né sui co-protagonisti né sulle direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto che, come saprete, rivedrà la Johansson nei panni della spia sovietica Natasha Romanoff presumibilmente prima degli eventi che l’hanno portata a diventare un membro del team dei Vendicatori.

Quasi tutti i villain

Molti dei villain delle prime tre fasi del MCU non hanno avuto lo spessore che meritavano, ed esclusi Loki e Thanos, tutti gli altri antagonisti sono sembrati al di sotto delle loro possibilità.

Personaggi come Ultron, o il Mandarino sono stati presto dimenticati dal pubblico, ed è un peccato viste le controparti dei fumetti.

Leggi anche – MCU: 10 personaggi che vorremmo vedere nell’universo condiviso

Fonte: Screenrant

Captain Marvel: Yon Rogg fa visita all’Intelligenza Suprema nella scena eliminata

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In occasione dell’uscita dell’edizione Home Video di Captain Marvel, si stanno diffondendo in rete i contenuti speciali dal film e tra di essi i più eccitanti sono ovviamente le scene eliminate.

Di seguito potete vedere una scena che vede protagonista Jude Law, alias Yon Rogg, che fa visita al personaggio di Annette Bening, ovvero l’Intelligenza Suprema, tranne che per il fatto che questa volta l’Intelligenza Suprema ha il volto proprio di Yon Rogg.

La cosa è indicativa, se si pensa che nel film, l’essere superiore di origine Kree assume le sembianze della persona che l’interlocutore del momento ammira di più. Mentre nel caso di Carol si tratta della dottoressa Wendy Lawson, per il personaggio interpretato da Jude Law si tratta semplicemente della versione ossigenata di se stesso!

https://www.youtube.com/watch?v=nKBAQb20hc8

Captain Marvel: ecco tutte le scene eliminate

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Captain Marvel è arrivato nelle nostre sale il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: 7 cose che vorremmo vedere nel sequel

Star Wars Celebration 2020: annunciate le date della Con di Anaheim

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La Lucasfilm ha appena rivelato che il 27-28-29-30 agosto 2020 si svolgerà la Star Wars Celebration 2020. Durante l’ultima giornata dell’edizione 2019, è stato annunciato che la convention dell’anno prossimo si svolgerà nel centro congressi di Anaheim, dove si svolge anche la D23, la convention Disney a scadenza biennale, che tra pochi mesi aprirà le porte.

 

Vi ricordiamo che Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Spider-Man: Far From Home, i tre costumi di Peter nei nuovi banner

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Dopo la tuta super tecnologica con tanto di Intelligenza artificiale incorporata e dopo la Iron Spider vista in Infinity War e Endgame, in Spider-Man: Far From Home, Peter Parker avrà ben tre “cambi d’abito”.

Ecco di seguito la tuta tattica nera, il costume più tradizionale, ma leggermente più scuro e con il logo più stilizzato rispetto a quello visto in Homecoming, e infine di nuovo la bellissima Iron Spider.

I trailer ci hanno confermato che tutte queste divise da Uomo Ragno compariranno nel film in uscita il prossimo luglio.

Spider-Man: Far From Home, gli indizi sulla Fase 4 nella possibile scena mid credits

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, Tom Holland rivela uno spoiler su Mysterio e gli Elementali

Men in Black: International, i character poster degli alieni

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Men in Black: International, i character poster degli alieni

Sono stati diffusi i nuovo character poster internazionali di Men In Black: International in cui, oltre a dare un’occhiata ai nuovi alieni che vedremo nel film, vediamo anche per la prima volta il personaggio di Rebecca Ferguson.

Eccoli di seguito:

Men In Black: International, annunciato lo scorso anno, vedrà tornare sul grande schermo gli agenti in nero che difendono e proteggono la Terra dalle razze aliene ostili, accogliendo e aiutando a integrarsi quelle invece amichevoli. I due attori, che si sono incontrati per la prima volta sul set di Thor: Ragnarok, in cui interpretavano il protagonista Thor e la new entry del MCU Valchiria, stanno adesso affollando i social network con foto e video dal backstage del film che li vede di nuovo in coppia.

Men in Black: International, recensione del film 

Tessa e Chris rimpiazzeranno Will Smith Tommy Lee Jones come protagonisti della storia, mentre nel film tornerà Emma Thompson nel ruolo del capo del MIB, Agente O. Questa presenza illustre indica che il film avrà connessione con il franchise originale, avvalorandone quindi la natura di spin-off e non di reboot, come era stato ipotizzato in precedenza.

“Gli Uomini in Nero hanno sempre protetto la Terra dalla feccia dell’universo. In questa nuova avventura, affrontano la più grande minaccia fino ad oggi: una talpa nell’organizzazione Men in Black. “

Avengers: Endgame, il look di Captain Marvel è stato oggetto di discussione

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All’inizio di Avengers: Endgame, Captain Marvel salva Tony Stark perso nello spazio e poi sparisce a gestire e cercare di salvare altri pianeti in difficoltà nella galassia. Quando ritorna, dopo il salto temporale di 5 anni, l’eroina sfoggia un nuovo look, quei capelli corti che l’hanno resa molto più simile alla sua controparte dei fumetti.

Anche se il dettaglio sembra frivolo, sembra che sia stato oggetto di discussioni alla Marvel Studios. Durante la presentazione dell’edizione in Home Video di Captain Marvel, la produttrice del film Victoria Alonso ha spiegato che quella soluzione non le piaceva, che non era favorevole al cambio di look in Endgame:

“Quel taglio di capelli è stato oggetto di conversazioni – ha dichiarato Victoria Alonso -Ed io ero contraria perché avevo paura del fatto che le persone l’avevano appena incontrata, avevano appena capito chi era e temevo che il cambio di look li destabilizzasse. Ho pensato che era troppo presto, ma chiaramente mi sbagliavo.” 

Avengers: Endgame, una petizione vuole far risorgere [SPOILER]

Per quanto riguarda il futuro dell’attore, il prossimo 25 luglio arriverà in Italia Men in Black: International, in cui recita di nuovo accanto a Tessa Thompson, la Valchiria del MCU, in uno spin off del franchise che lanciò la carriera di Will Smith al cinema. Intanto, il suo Thor potrebbe apparire in Guardiani della Galassia Vol. 3, stando a come si è concluso il suo arco narrativo in Avengers: Endgame.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Yesterday: il nuovo trailer del film di Danny Boyle

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Yesterday: il nuovo trailer del film di Danny Boyle

Ecco il nuovo trailer italiano di Yesterday, musical diretto da Danny Boyle e scritto da Richard Curtis (Love Actually, About Time, Notting Hill) in cui viene immaginato un mondo dove nessuno – tranne un cantautore di nome Jack – ricorda o sa chi siano i Beatles.

Nel film l’esordiente Himesh Patel (visto però nella soap opera della BBC EastEnders) interpreta infatti un ragazzo che, vittima di di uno strano incidente d’autobus, si sveglia e scopre che la band di John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison non è mai esistita.

Il cast di supporto vede Kate McKinnon nei panni dell’agente musicale di Jack e Lily James in quelli della sua migliore amica. Insieme a loro anche Ana de Armas e Lamorne Morris. Yesterday è atteso nelle sale il 28 Giugno 2019.

Ant-Man 3: Paul Rudd chiede aiuto ai fan

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Ant-Man 3: Paul Rudd chiede aiuto ai fan

I protagonisti del MCU hanno avuto, nelle prime fasi dell’Universo condiviso, delle trilogie che raccontassero la loro storia; è accaduto a Thor, a Cap e prima di tutti a Iron Man. Quando Ant-Man è arrivato sul grande schermo, con il suo “piccolo” filma  misura del suo protagonista, tutti pensavamo che anche lui sarebbe stato protagonista di una trilogia standalone. Tuttavia sembra che non sarà così.

Dopo il primo film, abbiamo avuto Ant-Man and the Wasp, che ha replicato la formula del heist movie aggiungendo una magnifica co-protagonista a Scott Lang, e adesso dovrebbe essere il turno di Ant-Man 3, ma sembra che non sia in programma, almeno da quanto dichiarato dallo stesso protagonista Paul Rudd, che appunto interpreta l’eroe in miniatura.

Parlando con  Yahoo! in merito alla possibilità di realizzare Ant-Man 3, l’attore ha dichiarato: “Non so se si farà. Dovete chiamare i piani alti e mettere in moto una petizione affinché si faccia”.

Ant-Man and the Wasp, recensione del film con Evangeline Lilly e Paul Rudd

L’ultimo film del franchise, Ant-Man and The Wasp, ha visto Scott Lang (Paul Rudd) alle prese con le conseguenze delle proprie scelte come Supereroe e come padre, dopo Captain America: Civil War. Mentre lotta per ritrovare un equilibrio tra la sua vita famigliare e le responsabilità di Ant-Man, viene chiamato da Hope van Dyne e il Dr. Hank Pym per intraprendere una nuova missione: salvare Janet van Dyne persa nel Regno Quantico. Scott deve quindi indossare di nuovo i panni di Ant-Man e imparare a combattere al fianco di Wasp, pur cercando di rispettare gli arresti domiciliari. Il tutto mentre si impegna a dare una mano all’amico Luis (Michael Peña), tenendosi pronto a combattere un nuovo nemico, Ghost (Hannah John-Kamen), e il suo alleato Bill Foster (Laurence Fishburne).

Abbiamo ritrovato il personaggio, insieme a Wasp, in Avengers: Endgame, diretto da Anthony e Joe Russo.

Ant-Man 3 si farà? Ecco la risposta di Michael Douglas

Doctor Sleep: trailer italiano del sequel di Shining

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Doctor Sleep: trailer italiano del sequel di Shining

Warner Bros Italia ha diffuso il primo trailer italiano di Doctor Sleep, il film sequel sequel di Shining (portato al cinema da Stanley Kubrick nel 1980), in cui Ewan McGregor interpreterà l’adulto Danny Torrance.

Doctor Sleep – tutti i dettagli sul cast

In regia ci sarà Mike Flanagan, che di recente ha diretto per Netflix Gerald’s Game, ennesimo adattamento di un’opera di King.

La Warner Bros. mette dunque la parola fine ad un progetto che dura ormai da molti anni: si era già parlato di un possibile prequel intitolato The Overlook Hotel, tuttavia è soltanto grazie al successo di IT che gli studios hanno affrettato la produzione di Doctor Sleep.

Nel romanzo vediamo Danny Torrance, ormai adulto, sopportare il trauma vissuto all’interno dell’ Overlook Hotel, diventato una sorta di riflesso del padre omicida, sotto forma di rabbia persistente e alcolismo che attenua il suo dolore così come i suoi poteri. La capacità di avere visioni ritorna quando Danny torna sobrio e usa il suo dono per aiutare i morenti in un ospizio…

Doctor Sleep è interpretato da Ewan McGregor (“Star Wars: Episodi I – La minaccia fantasma, II – L’attacco dei cloni e III – La vendetta dei Sith”, “T2 Trainspotting”) nel ruolo di Dan Torrance, da Rebecca Ferguson (i film “Mission: Impossible”, “The Greatest Showman”) in quello di Rose The Hat, e da Kyliegh Curran, al suo debutto in un lungometraggio, nel ruolo di Abra. Il cast principale include anche Carl Lumbly, Zahn McClarnon, Emily Alyn Lind, Bruce Greenwood, Jocelin Donahue, Alex Essoe e Cliff Curtis. Trevor Macy e Jon Berg sono i produttori del film, mentre Roy Lee, Scott Lumpkin, Akiva Goldsman e Kevin McCormick ne sono i produttori esecutivi. Il team creativo di Flanagan che ha lavorato dietro le quinte è composto dal direttore della fotografia Michael Fimognari (“The Haunting of Hill House”), dagli scenografi Maher Ahmad (“Duri si diventa”) ed Elizabeth Boller (“Terrore del silenzio”), e dalla costumista Terry Anderson (“Nella tana dei lupi”). La colonna sonora è opera dei The Newton Brothers (“The Haunting of Hill House”).

Il Gladiatore 2 ambientato oltre 20 anni dopo il primo film

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Il Gladiatore 2 ambientato oltre 20 anni dopo il primo film

Lo scorso novembre è arrivata la notizia dell’entrata in produzione de Il Gladiatore 2, il sequel dell’ormai classico film di Ridley Scott, che vedeva contrapporsi il gladiatore Russell Crowe contro l’imperatore Joaquin Phoenix.Arrivano adesso alcuni aggiornamenti sul progetto, direttamente dai produttore Walter F. Parkes e Laurie MacDonald. Intervistati da HeyUGuys, i due hanno confermato che il lavoro si sta svolgendo a stretto contatto con il regista Scott e con lo sceneggiatore Peter Craig.

La storia racconterà di Lucio, il figlio di Lucilla che fu interpretata da Connie Nielsen nel film del 2000. Sarà ambientata 25 anni dopo, quando Lucio sarà ormai adulto ma avrà ancora come punto di riferimento il sacrificio di Massimo. Non si sa ancora se ad interpretare Lucio sarà chiamato Spencer Treat Clark, che lo aveva già incarnato da piccolo, ma l’attore è tutt’ora molto attivo e potrebbe anche essere confermato. Lo abbiamo infatti visto al cinema in Glass, in cui è tornato ad interpretare il figlio di Bruce Willis per il film di M. Night Shyamalan, come era stato per Unbreakable, nel 2000.

Per quello che riguarda la lavorazione, Ridley Scott potrebbe cominciare sul set soltanto dopo aver concluso il lavoro  sulla serie tv fantascientifica Raised by the Wolves, facendo de Il Gladiatore 2 il suo prossimo progetto cinematografico.

Bryan Singer pagherà $ 150.000 per l’accusa di stupro

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Proprio nel momento in cui al cinema arrivano per l’ultima volta i “suoi” X-Men, Bryan Singer torna a far parlare di sé per le spiacevoli vicende personali che lo hanno travolto e, forse, lo hanno allontanato sia dal nuovo capitolo dei Mutanti Marvel, sia dal set di Bohemian Rhapsody (almeno hanno contribuito ad allontanarlo).

Il regista ha infatti accettato di pagare $ 150.000 per far decadere le accuse di stupro a suo carico. In particolare, il regista è stato accusato di aver violentato un ragazzo di 17 anni nel 2003.

Cesar Sanchez-Guzman ha intentato una causa ai danni di Singer nel dicembre 2017 in cui ha affermato che il regista lo aveva aggredito sessualmente durante una festa in barca a Seattle. Sanchez-Guzman ha affermato che Singer ha fatto sesso orale su di lui contro la sua volontà, e lo ha penetrato in modo anale. Singer ha negato le accuse. In una deposizione di mercoledì, un curatore fallimentare ha raccomandato al tribunale di approvare un accordo da $ 150.000 con Singer.

Sanchez-Guzman ha presentato istanza di fallimento nel 2014 e il caso è stato archiviato. Il curatore fallimentare riaprì la causa nel 2018, con la motivazione che il credito di Sanchez-Guzman contro Singer non era stato elencato tra i suoi beni e che qualsiasi ricavato doveva essere disponibile per i suoi creditori.

Il fiduciario, Nancy James, raggiunse l’accordo con gli avvocati di Singer. Nella sua deposizione, James nota che gli avvocati di Singer hanno sostenuto che le affermazioni di Sanchez-Guzman dovrebbero essere vietate dallo statuto di limitazioni. Nota anche che non è stata prodotta alcuna prova che dimostri che Singer abbia partecipato alla festa in barca.

“Il fiduciario ha stabilito che tali questioni favoriscono l’accordo”, ha scritto l’avvocato di James. In una dichiarazione, l’avvocato di Singer, Andrew Brettler, ha detto che il regista rimane fermo sulla sua posizione di innocenza.

“Il debitore ha presentato un reclamo contro il signor Singer secondo il quale non aveva alcun diritto legale di archiviazione – ha detto Brettler – il Sig. Singer ha negato persino di conoscere questo individuo, tanto meno avrebbe presumibilmente interagito con lui più di 15 anni fa. La decisione di risolvere la questione con il fiduciario fallimentare era puramente commerciale, in quanto i costi del contenzioso supererebbero di gran lunga l’importo richiesto dal fiduciario per estinguere i creditori che erano debitori del denaro quando il debitore ha presentato istanza di fallimento”.

Secondo i termini dell’accordo, $ 61.000 andrebbero ai creditori. La maggior parte di tale cifra rappresenta il debito dei prestiti agli studenti, che non è scaricabile in caso di fallimento. Ulteriori fondi saranno utilizzati per pagare la gestione del caso. Sanchez-Guzman otterrà la cifra rimanente.

“Ci dovrebbero essere almeno fondi nominali restituiti al debitore come surplus alla fine del caso” ha scritto l’avvocato di James, aggiungendo che anche lui beneficerà del fatto che i suoi prestiti agli studenti saranno ripagati. “L’accordo alleggerirà il debitore di una cifra significativa”.

Se l’accordo è approvato, la causa di Sanchez-Guzman sarà respinta. La causa è stata archiviata poco dopo che Singer è stato licenziato dalla regia di Bohemian Rhapsody. Più recentemente, Millennium Films aveva ingaggiato Singer per dirigere Red Sonja, ma i piani per far partire le riprese in Bulgaria quest’anno sono stati annullati.

A gennaio, l’Atlantic ha pubblicato nuove accuse a Singer di cattiva condotta sessuale ai danni di quattro adolescenti. Gli avvocati di Singer hanno costantemente negato che il loro cliente ha fatto sesso con ragazzi minorenni, e ha contestato molti aspetti dei resoconti degli accusatori.

Fonte: Variety

Wolverine: 10 attori che vorremmo vedere nel ruolo

Wolverine: 10 attori che vorremmo vedere nel ruolo

Hugh Jackman ha annunciato lo scorso anno che non tornerà nei panni di Wolverine nei prossimi progetti legati al mutante di casa Marvel. Il futuro del personaggio è tutto da riscrivere alla luce del recente accordo firmato dalla Disney con la Fox, con quest’ultima che cederà di fatto alla casa di Topolino tutti i diritti cinematografici dei supereroi come Deadpool, Fantastici Quattro e X-Men.

Il piano, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe rimpiazzare Jackman con un attore molto più giovane per introdurre Logan nel MCU senza alcun legame con la precedente versione dell’eroe. Ma quali potrebbero essere i candidati?

Tom Hardy

Tom Hardy

Tom Hardy sarebbe il perfetto erede di Jackman: fisicamente pronto, può mettere in campo doti drammatiche di altissimo livello, essendo uno degli attori più versatili a Hollywood.

Certo l’aver interpretato Eddie Brock in Venom è un problema, ma la speranza è viva nel cuore dei fan.

Keanu Reeves

keanu reeves

Scegliere un 54enne per il prossimo Wolverine cinematografico potrebbe sembrare un azzardo, ma Keanu Reeves ha dimostrato che l’età non è certo un limite. Basti pensare al franchise di John Wick che lo vede protagonista.

Recentemente l’attore è stato considerato per Captain Marvel e ora si vocifera di una sua partecipazione al film sugli Eterni…e se invece fosse Logan l’obiettivo?

Michiel Huisman

Probabilmente Michiel Huisman verrà ricordato nel tempo come interprete di Daario Naharis in Game of Thrones, dove ha dimostrato tutte le sue doti fisiche e drammatiche necessarie per un ruolo come quello di Logan. Qui si tratterebbe di una scelta per nulla banale che riserverebbe qualche sorpresa…

Riz Ahmed

Riz Ahmed film

All’apparenza Riz Ahmed potrebbe sembrare il tipo di attore sbagliato per interpretare un personaggio come Wolverine, ma nel corso degli ultimi anni ha dimostrato di potersi calare in ogni parte con grande intensità.

Ahmed non è sicuramente scelta più ovvia, ma il talento è innegabile.

Timothy Olyphant

Timothy Olyphant potrebbe facilmente passare dalla commedia al dramma e dopo la triste cancellazione della serie Santa Clarita Diet, lo rivedremo nell’attesissimo C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino.

Il carisma non gli manca, e nemmeno il fisico. Esattamente ciò che serve per giocare con il personaggio di Wolverine.

Pedro Pascal

Pedro Pascal
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Un altro attore che sarebbe sicuramente all’altezza del ruolo è Pedro Pascal, diventato una star grazie a Game of Thrones, dove ha interpretato Oberyn Martell, a Kingsman: The Golden Circle, il thriller Triple Frontier e la serie Netflix Narcos.

Presto lo rivedremo in azione in Wonder Woman 1984, sequel diretto da Patty Jenkins, al fianco di Gal Gadot e Chris Pine.

Alfie Allen

 

Game of Thrones 5
Sansa Stark e Theon Greyjoy

Alfie Allen è noto al grande pubblico per aver vestito i panni di Theon Greyjoy in Game of Thrones, e la sua carriera è sempre più in crescita a Hollywood grazie a The Predator e Jojo Rabbit, il prossimo film di Taika Waititi che lo vedrà nel cast. Magari Wolverine sarà il ruolo che gli darà il riconoscimento che merita come attore?

Taron Egerton

Taron Edgerton è un altro attore in ascesa che ha guadagnato l’attenzione e la stima del pubblico grazie al franchise di Kingsman e il biopic musicale Rocketman, dove interpreta magistralmente Elton John (e c’è chi già parla di una possibile nomination agli Oscar).

Se davvero il MCU decidesse di portare sullo schermo una versione più giovane di Wolverine, Egerton sarebbe una scelta fantastica e più che azzeccata.

Jon Bernthal

Jon Bernthal

Jon Bernthal ha all’attivo tantissimi film di successo ed è apparso in diversi action come Baby Driver, Sicario, Wind River e Widows sempre come co-protagonista. Non è forse arrivato il momento di metterlo sotto i riflettori con un ruolo di primo piano?

E perché non iniziare proprio da Wolverine, seguendo la scia di quanto visto in The Punisher (la serie Netflix sul celebre antagonista di Daredevil)?

Oscar Isaac

Oscar Isaac
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Oscar Isaac è uno degli attori più talentuosi e richiesti a Hollywood, e ha già partecipato a diversi franchise di successo come Star Wars (nei panni di Poe Dameron nell’ultima trilogia) e X-Men (vestendo i panni del villain Apocalisse), quindi non sorprenderebbe vederlo interpretare un altro personaggio della cultura pop.

Fisicamente Isaac sempre perfino più adatto e simile alla versione originale del Mutante, quindi perché non sperare?

Fonte: Screenrant

Johnny Depp: 4 prossimi ruoli da non perdere assolutamente

Johnny Depp: 4 prossimi ruoli da non perdere assolutamente

Amatissimo dai cinefili appassionati del cinema di Tim Burton, idolo indiscusso della generazione di spettatori che è cresciuta con i Pirati dei Caraibi e con il suo Jack Sparrow, Johnny Depp è un attore per tutte le stagioni. Ha dimostrato, nel corso della sua carriera, di saper gestire ruoli comici e drammatici, grotteschi e violenti, raccontando vite di gangster, uomini comuni, eccentrici cioccolatai, creature imperfette, pirati, maghi e investigatori tormentati.

Seppure negli ultimi anni l’attore ha avuto una battuta d’arresto per via di qualche scelta professionale poco felice e di diversi problemi personali, sembra che la sua ultima grande apparizione sul grande schermo lo abbia messo nei binari giusti, mentre dal prossimo 20 giugno lo aspettiamo in Arrivederci Professore, di Wayne Roberts e distribuito in Italia da Notorious Pictures.

La sua interpretazione di Gellert Grindelwald in Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald gli ha dato di nuovo un ruolo all’altezza delle sue grandi doti, un cattivo carismatico dallo sguardo penetrante, un personaggio che Depp ha interpretato alla perfezione.

Ma cosa ci dobbiamo aspettare dal futuro dell’attore? Ecco 4 ruoli assolutamente da non perdere per tutti i suoi fan:

Arrivederci professore

In arrivo in Italia il 20 giugno, il film è diretto Wayne Roberts, con Zoey Deutch al fianco di Depp e sarà distribuito da Notorious Pictures. La storia è quella di Richard, un professore universitario a cui viene diagnosticata una malattia che rischia di cambiare per sempre la sua vita. L’uomo decide quindi di cambiare completamente il suo stile di vita, abbandona l’apparenza e la convenzione e si dedica ad un’esistenza coraggiosa e libera.

La sua vita entra quindi in un tunnel senza regole, vivendo al massimo tra alcol, fumo, sesso e insulti, senza mai porsi freni. Ma questa nuova condotta lo porterà in un luogo di sé che aveva dimenticato, un posto dove riesce finalmente a ricordare qual è il vero senso della vita, risvegliando il suo spirito interiore. Ecco il trailer del film:

Minamata

Arriverà invece nel 2020 questa nuova prova di Johnny Depp alle prese con un personaggio realmente esistito. Si tratta del fotografo di guerra W. Eugene Smith, che diventerà il protagonista di un biopic prodotto dalla HayWay Films e sarà diretto da Andrew Levitas.

La storia si concentrerà su un periodo particolare della vita del fotografo, ovvero quello che interessò il suo reportage che svelò l’avvelenamento da mercurio subito dalla popolazione di Minamata, in Giappone, a partire dal 1956. Furono circa novecento le persone che morirono a causa di uno scarico nocivo nella baia, che la contaminò con il mercurio. La sceneggiatura parte dal ritiro di Smith dall’attività, dopo il suo lavoro sul campo durante la Seconda Guerra Mondiale. La testimonianza dell’orrore di quella guerra lo colpì così tanto che voleva ritirarsi, fino a che un amico lo convince a partire per il Giappone e indagare su cosa stava accadendo a Minamata.

La sceneggiatura del film è stata firmata da David D. Kessler che si è basato sul libro scritto dallo stesso W. Eugene Smith, con la moglie Aileen, che racconta proprio di quell’esperienza.

Waiting for barbarians

Basato sul libro Aspettando i barbari, scritto dal vincitore del premio Nobel J.M. Coetzee, il film sarà diretto da Ciro Guerra, regista colombiano il cui film di maggior successo è El abrazo de la serpiente, presentato al Festival di Cannes 2015 e candidato all’Oscar per il miglior film straniero.

In questo film, Depp si troverà ad affiancare il giovane Robert Pattinson, da poco balzato agli onori della cronaca degli amanti dei cinecomic perché nuovo interprete di Batman, e il premio Oscar Mark Rylance. Il film è stato girato in Marocco lo scorso ottobre, come dichiarato dallo stesso Johnny Depp al Festival di Zurigo, ma non si ha ancora una data d’uscita.

La trama del romanzo vede protagonista un magistrato bianco (Rylance), che per decenni si è occupato degli eventi del piccolo insediamento di frontiera in cui vive, ignorando la guerra tra i barbari e l’Impero che incombe sulla cittadina, ma si trova all’improvviso a confrontarsi con la realtà.

Animali Fantastici 3

Dopo la sontuosa performance ne I Crimini di Grindelwald, Johnny Depp dovrebbe tornare a interpretare il famigerato Mago Oscuro del mondo di Harry Potter per il terzo capitolo del franchise. Secondo i piani originali, Depp dovrebbe tornare, insieme a Jude Law che invece interpreta Albus Silente, per almeno altri tre film, il capitolo tre, quattro e il conclusivo cinque, in cui dovremmo vedere il celebre scontro in cui Silente sconfiggere Grindelwald, come racconta la Storia della Magie e pure il dorso delle Cioccorane!

Tuttavia, le vicende personali di Depp hanno gettato un’ombra su questa partecipazione, visto che la Warner Bros non sembra ancora sicura al 100% di confermare la partecipazione dell’attore. Staremo a vedere quali aggiornamenti arriveranno nei prossimi mesi, ma se Johnny dovesse tornare al sexy e autero look di Grindelwald, il franchise potrebbe soltanto trarne giovamento!

Spider-Man: Tom Holland è stato “raccomandato” da Chris Hemsworth?

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Il “ritorno a casa” di Spider-Man nel MCU è stato accolto dai fan come uno dei più grandi eventi nella storia del cinecomic, considerando che i diritti del personaggio erano ancora di proprietà della Sony, e la scelta del nuovo Peter Parker da inserire nel cast di Captain America: Civil War è ricaduta su Tom Holland. Per alcuni, compreso Stan Lee, si tratta del miglior Uomo Ragno di sempre, e forse un po’ di credito dovremmo darlo ad un altro attore della scuderia Marvel e a quella telefonata giunta negli uffici di Kevin Feige al momento giusto…

A quanto pare è stato Chris Hemsworth a “raccomandare” Holland, dopo che i due avevano condiviso la scena in Heart of the sea – Le origini di Moby Dick di Ron Howard:

Abbiamo lavorato insieme in Heart of the Sea, e un anno dopo con i Vendicatori mentre stavano per lanciare il nuovo Spider-Man. Ho semplicemente fatto quello che potevo, telefonando e dicendo che Tom era una delle persone con più talento con cui mi era capitato di lavorare e con un grande cuore. Oggi condividiamo una bella amicizia e ci rispettiamo a vicenda“.

Presto rivedremo Holland nel sequel di Homecoming, Far From Home, il cinecomic che chiuderà la Fase 3 del MCU introducendo al pubblico nuovi personaggi e il misterioso Multiverso.

Spider-Man: Far From Home, gli indizi sulla Fase 4 nella possibile scena mid credits

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home arriverà nelle sale il 10 Luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle. Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, Tom Holland rivela uno spoiler su Mysterio e gli Elementali

Fonte: ET

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