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Logan: anche Xavier e X-23 (?) negli screen dal trailer

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Logan: anche Xavier e X-23 (?) negli screen dal trailer

Il primo trailer di Logan ci ha dato un assaggio di quello che sarà il terzo film su Wolverine, con protagonista uno Hugh Jackman invecchiato e alle prese con il tempo che scorre inesorabile, anche per un mutante eternamente giovane come quello che interpreta ormai da 16 anni.

Di seguito potete vedere qualche screen ad alta risoluzione dal trailer stesso in cui vediamo non solo Logan e l’annunciato Xavier, ma anche una ragazzina che dovrebbe essere X-23:

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Logan: primo trailer italiano con Hugh Jackman

Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta di Robert Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo film.

Logan ha un’uscita prevista per il 3 marzo 2017. Alla regia c’è James Mangold (già regista di Wolverine L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh Jackman, Boyd Holbrook, Richard E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La Salle, Elise Neal e Patrick Stewart.

Doctor Strange: le prime reazioni al film con Benedict Cumberbatch

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Mentre il 26 ottobre 2016 è sempre più vicino e l’uscita nelle nostre sale di Doctor Strange si approssima, arrivano dagli Stati Uniti le prime reazioni alla visione del film.

Quello che sembra un sentimento condiviso dai più è che, lontano dai soliti sensazionalismi legati a un nuovo film Marvel in uscita, questa volta la casa delle idee abbia prodotto un film intelligente e visivamente innovativo, che porta avanti l’aspetto estetico del MCU e non solo storie e personaggi. Inoltre anche il 3D sembra essere stato sfruttato a pieno.

Ecco alcune delle impressioni a caldo:

Steven Weintraub: Doctor Strange è diverso da qualunque film di Marvel ed è per questo che amo la Marvel. Continuano a a reinventarsi facendolo sembrare semplice. La componente visiva è meravigliosa. Vale la pena guardarlo in 3D. Ci sono due scene nei titoli di coda ed entrambe anticipano il futuro…senza spoiler. Non è il miglior film Marvel, ma è un fantastico adattamento di Doctor Strange con delle sequenze che vi manderanno al tappeto.

Peter Sciretta: Le scene d’azione di Doctor Strange rendono i quadri di MC Escher perfettamente innocui. Cumberbatch è completamente immerso nel personaggio, il film è più divertente di quanto mi aspettassi, un richiamo alle storie in solitario in stile Iron Man.

Josh L. Spoockey: Dico Sì alla Proposta di Legge della California 64 perché voglio qualunque cosa si fumino alla Marvel, e la voglio subito. La magia in Doctor Strange rende Harry Potter come un circolo di prestigiatori. Tra le cose migliori, i personaggi del film sono il più multidimensionali possibile. Lo sviluppo e la conclusione delle storie sono architettate a dovere.

Erik Davis: È decisamente il film Marvel più strano fino ad oggi, ma è selvaggio e strano nei migliori modi possibili. Aspetto visivo da urlo, storia ben inquadrata. Le scene d’azione sono incredibili, ferocemente folli, frenetiche e nerd. Se c’è un punto debole, è l’umorismo. Non si fonde bene come nel caso degli altri film Marvel.

David Ehrlick: Doctor Strange è colpevole di *tutti* i soliti problemi dei film Marvel, ma Tilda Swinton e alcune sequenze impressionanti lo rendono uno spettacolo meritevole di essere visto. Non pensavo che l’avrei detto, ma finalmente abbiamo un film Marvel con una bella colonna sonora. Che fortuna essere vivi per assistere a tutto ciò.

Mike Ryan: Mi è piaciuto. Il film più autonomo dall’UCM degli ultimi tempi. Mi è quasi sembrato un reboot di Iron Man. Nel senso che sembra che quel coglione ma affascinante Stephen Strange sia destinato a prendere il posto di quel coglione ma affascinante Tony Stark. Strange e Stark sono *quasi* lo stesso personaggio. Ha senso che scelgano una star come Cumberbatch per entrare in gioco ora che Downey si prepara a dire addio. Spero solo che un giorno impari a essere semplicemente Doctor Normal.

Wolfman Bibbiani: Non lo metterei nella top cinque dei film Marvel, ma Doctor Strange è un film di grande intrattenimento con grandi idee, CGI da favola e scene d’azione uniche.

Alex Welch: Doctor Strange contiene alcune delle migliori scene d’azione in un film Marvel. Ci sono solo problemi con l’umorismo e con il ritmo della storia. Benedict È Doctor Strange, la sua performance tiene incollati allo schermo per tutto il film. E poi anticipa qualcosa di molto eccitante per l’Universo Marvel in arrivo. Ultima cosa: la colonna sonora di Michael Giacchino è la migliore mai ascoltata in un cinecomic della Casa delle Idee.

Jeff Cannata: Ricordate quando Matrix vi ha fatto ricredere su cosa fosse possibile mostrare nelle scene d’azione? Doctor Strange lo fa per 4 o 5 volte.

Doctor Strange: il trailer italiano del film con Benedict Cumberbatch

L’uscita di Doctor Strange è prevista per il 26 Ottobre 2016. Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura di Jon Aibel e Glenn Berger, rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati confermati Tilda SwintonRachel McAdams Chiwetel Ejiofor.

Dai Marvel Studios arriva la storia del neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e ergersi contro il male.

Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

Star Wars: JJ Abrams rivela un nuovo dettaglio sul duello tra Rey e Kylo Ren

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Grazie ai contenuti speciali presenti nell’edizione Home Video di Star Wars Il Risveglio della Forza, veniamo a conoscenza di un interessantissimo e inedito dettaglio sul film diretto da JJ Abrams.

In un estratto dal commento audio al film diffuso poche ore fa online, infatti, Abrams ha rivelato che Ava DuVernay (regista dell’acclamato Selma) ha avuto un ruolo fondamentale nella preparazione della scena che vede duellare Rey (Daisy Ridley) e Kylo Ren (Adam Driver). Nello specifico, si tratta della sequenza in cui Rey si scaglia contro il maestro dei Cavalieri di Ren, che venne girata durante un reshoot quando la maggior parte delle riprese era ormai terminata.

Come spiegato dal regista, la DuVernay gli consigliò di includere nella scena il momento in cui Rey fa un respiro profondo, chiude gli occhi e senta la Forza scorrere potente in lei. Un dettaglio che ha aggiunto ancora più pathos al duello, specie dopo la scena in cui vediamo Rey impugnare la spada di Luke richiamandola a sé proprio grazie alla Forza.

Cosa ne pensate?

Star Wars Il Risveglio della Forza: leggi la recensione 

Star Wars Il Risveglio della Forza è arrivato sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker con le nuove aggiunte John BoyegaDaisy RidleyAdam DriverOscar IsaacAndy SerkisDomhnall GleesonLupita Nyong’oGwendoline Christie Max von Sydow.

Star Wars Episodio Il Risveglio della Forza si svolge circa 30 anni dopo i fatti raccontati in Episodio VI Il Ritorno dello Jedi.

star-wars-il-risveglio-della-forza-1Dopo la distruzione della seconda Morte Nera e la caduta dell’Impero, dalle ceneri di quest’ultimo è nato il sinistro Primo Ordine, con a capo il Leader Supremo Snoke e il suo braccio destro Kylo Ren. Oltre alla Resistenza, sostenuta dalla Repubblica e guidata dal generale Leia Organa, il pericolo numero uno del Primo Ordine è l’ultimo dei cavalieri Jedi, Luke Skywalker, misteriosamente sparito da tempo. A cercare Luke è anche sua sorella Leia che vede in lui l’unica possibilità di ristabilire pace e giustizia nella galassia. Per trovarlo, Leia ha inviato sul pianeta Jakku uno dei suoi più bravi e coraggiosi piloti, Poe Dameron. La missione segreta di Poe è quella di recuperare un indizio sul luogo in cui si trova Luke…

Fonte: ScreenRant

Film al cinema del 20 ottobre: Piuma, America Pastoral e Io Daniel Blake

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Piuma di Roan Johnson: E’ la storia di Ferro e Cate, due ragazzi come tanti, ai giorni nostri. Una gravidanza inattesa e il mondo che inizia ad andare contromano: la famiglia (quella accogliente e “normale” del ribelle Ferro, quella sgangherata e fuori dagli schemi della più assennata Cate), la scuola (i fatidici esami di maturità), gli amici (che sì, li capiscono, ma devono partire per il viaggio organizzato dopo gli esami), il lavoro (che non c’è). Tra tentennamenti e salti nel buio, prese di responsabilità e bagni di incoscienza, i due protagonisti attraverseranno i nove mesi più emozionanti e complicati della loro vita, cercando di non perdere la loro purezza e quello sguardo poetico che li rende così speciali.

Cicogne in Missione di Nicholas Stoller, Doug Sweetland: Le cicogne portano i bambini… o almeno una volta era così. Adesso consegnano i pacchi per Cornerstore.com, il gigante del commercio online. Junior, il miglior impiegato dell’azienda, è sul punto di ricevere una promozione quando per sbaglio attiva la Macchina Fabbrica-Bambini, dando così vita a una bimba adorabile e assolutamente non autorizzata. Nel disperato tentativo di recapitare questo fagottino di problemi prima che il capo se ne accorga, Junior e la sua amica Tulip, l’unica umana a Stork Mountain, iniziano una corsa contro il tempo per portare a termine la loro prima consegna, intraprendendo un viaggio frenetico e rivelatore durante il quale più di una singola famiglia potrebbe trovare la felicità e le cicogne potrebbero tornare a svolgere la loro vera missione.

Jack Reacher 2: Punto di non ritorno di Edward Zwick: Jack Reacher (Tom Cruise) ritorna con il suo marchio di giustizia nel sequel Jack Reacher: Punto di non ritorno. Susan Turner (Cobie Smulders), maggiore dell’esercito che dirige la vecchia unità investigativa di Reacher, viene arrestata con l’accusa di spionaggio e Reacher, consapevole della sua innocenza, deve aiutarla ad uscire di prigione e scoprire la verità dietro una grande cospirazione del governo per proteggere i loro nomi e salvare le loro vite. Fuggitivo dalla legge, Reacher scopre un potenziale segreto del suo passato che potrebbe cambiare la sua vita per sempre.

American pastoral di Ewan McGregor: Tratto dal libro capolavoro di Philip Roth vincitore del Premio Pulitzer, American Pastoral è la storia di Seymour Levov detto “lo Svedese”, un uomo che dalla vita ha avuto tutto: bellezza, carriera, soldi, una moglie ex Miss New Jersey e una bambina a lungo desiderata, ma il cui mondo pian piano va in pezzi quando la figlia ormai adolescente compie un attacco terroristico che provoca una vittima. Come è possibile che una tragedia di questo tipo sia accaduta proprio allo Svedese, la persona che per tutta la sua vita ha incarnato il Sogno Americano? Dove ha sbagliato?

Io, Daniel Blake di Ken Loach: Per la prima volta nella sua vita, Daniel Blake, un falegname di New Castle di 59 anni, è costretto a chiedere un sussidio statale in seguito a una grave crisi cardiaca. Il suo medico gli ha proibito di lavorare, ma a causa di incredibili incongruenze burocratiche si trova nell’assurda condizione di dover comunque cercare lavoro – pena una severa sanzione – mentre aspetta che venga approvata la sua richiesta di indennità per malattia. Durante una delle sue visite regolari al centro per l’impiego, Daniel incontra Katie, giovane madre single di due figli piccoli che non riesce a trovare lavoro. Entrambi stretti nella morsa delle aberrazioni amministrative della Gran Bretagna di oggi, Daniel e Katie stringono un legame di amicizia speciale, cercando come possono di aiutarsi e darsi coraggio mentre tutto sembra beffardamente complicato.

Deadpool 2: ecco le attrici in lizza per il ruolo di Domino

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Deadpool 2: ecco le attrici in lizza per il ruolo di Domino

Sappiamo ormai da diverso tempo che Mackenzie Davis potrebbe essere la favorita per interpretare il ruolo di Domino nell’atteso Deadpool 2. Tuttavia Collider ha reso nota la lista di attrici che sarebbero in lizza per il ruolo, e a quanto pare la 20th Century Fox non avrebbe già deciso per la Davis.

La fonte riporta che la major ha già incontrato (o incontrerà a breve) per un provino le seguenti attrici: Mary Elizabeth Winstead (10 Cloverfield Lane, Scott Pilgrim vs. the World), Lizzy Caplan (Now You See Me 2, Masters of Sex), Sienna Miller (Burnt, American Sniper), Sofia Boutella (Star Trek Beyond, Kingsman: The Secret Service) Stephanie Sigman (Narcos, Spectre) e Sylvia Hoeks (Overspel, Blade Runner 2049).

A queste si aggiungerebbero anche Mackenzie Davis (Halt and Catch Fire), Ruby Rose (Orange Is the New Black), Eve Hewson (The Knick) e Kelly Rohrbach (Baywatch).

La lista è davvero lunga, e sicuramente nei prossimi giorni verranno svelati i nomi che arriveranno realmente a contendersi la parte.

Chi vorreste vedere nei panni di Domino?

Deadpool 2: le riprese a inizio 2017?

Deadpool ha incassato 363 070 709 dollari in Nord America e 417 408 522 dollari nel resto del mondo, per un totale mondiale di 780 479 231 dollari. Deadpool è stato accolto generalmente bene dalla critica, soprattutto grazie alla recitazione di Ryan Reynolds e alla comicità pungente e ironica della sceneggiatura.

Negli Stati Uniti d’America, Deadpool ha stabilito un nuovo record, diventando il film vietato ai minori ad incassare di più ($132.4 milioni) nel week-end d’apertura, per un esordio totale di $264.7 milioni, dietro solo a Cinquanta sfumature di grigio per quanto riguarda i film rated R.

Fonte: ScreenRant

Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato: in arrivo il prequel

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Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato: in arrivo il prequel

A circa due mesi dalla scomparsa di Gene Wilder, indimenticabile interprete – tra gli altri – di Willy Wonka e la Fabbrica di Ciccolato, arriva la notizia che la Warner Bros. è al lavoro su un prequel dedicato al personaggio nato dalla penna di Roald Dahl.

Il film non sarà un nuovo adattamento del romanzo uscito nel 1964 o del suo seguito Il grande ascensore di cristallo, né una storia di origini, ma racconterà bensì un’avventura vissuta da Willy Wonka in età giovanile. Nel nuovo film non saranno neanche presenti personaggi storici come Charlie Bucket, che probabilmente appariranno in altri film se si deciderà di dare il via ad un vero e proprio franchise. La nuova pellicola Wonka sarà prodotta da  David Heyman (la saga di Harry Potter), mentre la sceneggiatura porterà la firma di Simon Rich.

Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato: reunion del cast dopo 44 anni

La fabbrica di cioccolato è tra i più famosi libri per ragazzi scritti da Roald Dahl. Il racconto è ispirato alla giovinezza di Dahl: quando frequentava la Repton School, la famosa ditta produttrice di cioccolato Cadbury spediva ai collegiali delle scatole piene di nuovi tipi di dolci e un foglietto per votare. I dolci preferiti venivano quindi immessi nel mercato.

Da questa storia sono stati tratti due film: Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato di Mel Stuart e La fabbrica di cioccolato di Tim Burton.

Fonte: CS

Festa di Roma 2016, David Mamet: “Non bisogna mai sfidare il fato ma cercare sempre la Verità”

Sette film. Sette brevi sequenze per riassumere l’incredibile carriera di David Mamet, “rockwriter” (se così possiamo definirlo con un neologismo), un uomo che ha trasformato la scrittura (per il cinema, la tv o il teatro) diventando a sua volta un personaggio in grado di calamitare l’attenzione degli spettatori grazie al magnetismo, l’ironia, la conversazione brillante e ad un atteggiamento sempre all’insegna del politicamente scorretto.  Protagonista di un recente Incontro Ravvicinato  alla Festa di Roma 2016, ha ripercorso la propria carriera da autore e regista tramite “sette pezzi facili”, commentandoli e arricchendoli con aneddoti ad essi legati.

Le prime quattro clip erano tratte da film che ha scritto e diretto: in ordine, ad aprire le danze è stato Phil Spector. Riguardo a tale film tv targato HBO e con protagonisti Al Pacino ed Helen Mirren, Mamet ha approfondito il suo rapporto – da autore – con il biopic e con la scrittura di un personaggio realmente esistito: cosa lo rende affascinante ai suoi occhi?

Condannato per assassinio e ancora in carcere, il film della HBO analizza il rapporto tra il noto produttore discografico e il suo avvocato che non crede alla sua colpevolezza: così, per il ruolo del primo la scelta era ricaduta su Pacino che, come Mamet, non ha voluto approfondire il legame con il “vero” Spector. Da sceneggiatore, il Premio Pulitzer ha preferito solo intrattenere con il discografico un carteggio dal carcere; da attore, invece, il premio Oscar ha preferito creare un personaggio vicino allo Spector di quei tempi e lontano dall’ombra di oggi. Per il ruolo dell’avvocato, invece, racconta Mamet come incontrarono alcune difficoltà con il casting: la prima scelta fu Bette Midler (costretta a rinunciare per problemi di salute) così riuscirono a convincere la Mirren (chi si è ritirata a vivere in Italia) persuadendola ad accettare.

La curiosità più grande che ha spinto David Mamet ad approcciarsi ad un personaggio realmente esistito è legata al suo potenziale: per scrivere un biopic – confessa – non bisogna seguire qualche strana poetica, bisogna limitarsi ad osservare: non ci sono delle caratteristiche specifiche da seguire, l’importante è descrivere le persone e catturare la fonte della nostra attenzione verso di loro.

david mametLa seconda clip è tratta dal film Spartan, che vede protagonisti Val Kilmer e Kristen Bell, e il noto drammaturgo ha riflettuto – ovviamente condendo il tutto con vari aneddoti divertenti – il suo rapporto con alcuni attori: dalla Bell conosciuta sul set del programma tv Funny or Die e poi provinata e scelta per il suo film, passando per Danny DeVito, suo grande amico, anch’egli pronto a prestarsi a scherzi e situazioni imbarazzanti d’ogni tipo nate sui set, fino a Gene Hackman: protagonista accanto a DeVito di The Heist, l’attore ha un carattere difficile che, però, sembra aver messo da parte per lavorare con Mamet e godersi, nel miglior modo possibile, l’esperienza sul set; e proprio quest’ultimo film, The Heist, è il protagonista della terza clip, ricca di adrenalina e tensione ma povera di dialoghi. A tal proposito, viene rivolta a Mamet una domanda provocatoria: preferisce ricoprire il ruolo di regista o di sceneggiatore/drammaturgo?

Per il diretto interessato entrambi sono interessanti: scrivere un dialogo è un’arte difficile nella quale solo pochi riescono ad eccellere. Nel cinema, al contrario che nella tv, è più importante ciò che viene mostrato piuttosto che ciò che viene detto. Bisogna quindi imparare a procedere con una scrittura per immagini piuttosto che a parole, come ha cercato di fare anche lui con The Heist, che rappresentava una vera sfida: non sapeva girare, figuriamoci un film d’azione. Ma solo guardando i film di Sam Peckinpah è risucito a trovare le risposte che cercava. Creare un’inquadratura, immortalare un fotografa, non è solo un onere del regista: il risultato finale si ottiene grazie all’esperienza e alla bravura del direttore della fotografia e degli attori, anche se la sfida più grande rimane sempre quella in sala di montaggio, che si trasforma spesso in una vera e propria corsa contro il tempo.

L’ultima clip da regista e sceneggiatore mostra Hollywood, Vermont: una commedia su Hollywood e i suoi meccanismi, che fa nascere una domanda: in questo gioco di rimandi, quanto spazio è lasciato all’improvvisazione degli attori e quanto alla scrittura?

Mamet, ridendo, risponde dicendo che « Se sei un grande chef, non puoi dire ai camerieri che servono ai tavoli di cambiare, a loro piacimento, le portate prima di servirle» ovvero: nel suo modo unico e politicamente scorretto, conferma che non si lascia mai niente al caso e che il concetto di improvvisazione è abolito; del resto, dopo cinquant’anni di cinema, teatro, tv e con attori importanti e noti, nessuno si è mai concesso la libertà di improvvisare qualcosa variando “sul tema”, anche perché scrivere è il suo mestiere, e non il loro.

Sempre a proposito di ispirazioni e modelli  nel suo mestiere, viene chiesto al drammaturgo se è vero che Harold Pinter è stato il suo punto di riferimento a teatro: secondo David Mamet, la drammaturgia non si può insegnare nelle scuole. Per studiarla, bisogna partire da un’ottima fonte d’ispirazione: nel momento in cui si scopre che qualcun altro, prima di noi, ha già fatto qualcosa di molto buono, bisogna superarla subito (o, almeno, provarci). Per tale motivo Pinter ha rappresentato, per lui, una vera e propria guida.

Nella seconda parte si approfondisce il Mamet “semplice” sceneggiatore, e il primo film della lista è Gli Intoccabili di Brian De Palma. Dopo aver confessato di aver scritto una sceneggiatura su Malcom X circa 10-15 anni prima che Spike Lee girasse il suo film, Mamet si perde nel flusso degli aneddoti e dei ricordi: racconta del suo nuovo romanzo ambientati a Chicago e con protagonisti numerosi gangsters, come pure di Sean Connery e di quando “rischiò” di finire in un film scritto dal drammaturgo e nel quale avrebbe dovuto recitare anche il nostro Nino Manfredi: solo che alla fine l’assistente dell’attore italiano chiese di poter apportare alcune correzioni al personaggio di Manfredi, Mamet si rifiutò e, alla fine, la collaborazione sfumò del tutto. Un piccolo appunto che il drammaturgo/scrittore fa a De Palma, regista de Gli Intoccabili, riguarda la famosa scena della carrozzina “rubata” (palesemente) a S. Ejzenstejn.

La penultima clip dà spazio ad una delle sue sceneggiature ritenute un capolavoro: si tratta del film Il Verdetto, diretto da Sidney Lumet (suo grande amico) e che vede protagonista Paul Newman nei panni di un avvocato e che, in un primo momento, avrebbe dovuto/voluto scrivere la sceneggiatura del film ispirandosi ad un vero fatto di cronaca accaduto in un ospedale di Boston. Prima di quel film David Mamet aveva realizzato ben 25 sceneggiature rifiutate, finché non scrisse questa per un progetto che coinvolgeva – in un primo momento – Lumet e l’attore Robert Redford mentre un’altra persona doveva scrivere la sceneggiatura completa e definitiva. Ma alla fine persero due pezzi fondamentali del puzzle e Lumet si ritrovò in “cabina di regia”: così anche Mamet, suo amico, si “imbarcò” nel progetto. Piccola curiosità: all’inizio il suo script non prevedeva la presenza di un verdetto; ma alla fine ripensò alle parole di Alfred Hitchcock (parafrasando: se si ambienta un film a Parigi, bisogna mostrare prima o poi la Torre Eiffel) e così lo inserì nello script definitivo.

L’ultimo film esemplificativo della ricca carriera di Mamet non poteva non essere Americani: oltre a raccontare che il ruolo di Alec Baldwin è stato aggiunto appositamente per lui e per il film (e quindi non era previsto nella versione originale), evoca di nuovo le premesse che hanno portato alla nascita di questo capolavoro della drammaturgia: all’epoca lavorava a Chicago in un’agenzia immobiliare, e aveva raccolto un ampio spaccato di una variegata umanità.  Quando, tempo dopo, si ritrovò ad insegnare recitazione nel Vermont, un college propose di portare in scena una sua opera, e la scelta ricadde su Americani (che nel frattempo aveva scritto): così nacque questo capolavoro.

Un’ultima riflessione prima di concludere l’incontro riguarda il rapporto tra il drammaturgo e la politica, o almeno il “politicamente corretto”: ha cercato tutta una vita di rincorrere il desiderio di liberarsi, definitivamente, di questa convenzione  sociale, anche a costo di mettersi nei guai. Racconta che da ragazzo non aveva nessun talento, e rischiava di passare il tempo rincorrendo lavori poco qualificati oppure cacciandosi nei guai e finendo in prigione: a salvarlo è stata la passione per la scrittura, prima di scoprire di riuscirci e di avere anche un discreto successo. La vita gli ha insegnato che non bisogna mai sfidare il Fato  e che la Verità è fondamentale. In fin dei conti la drammaturgia parla e crea la menzogna, il disequilibrio; solo quando viene svelata la Verità allora si ristabilisce uno status quo. Solo attraverso quest’ultima ci si può veramente liberare, riconfermando il potere del teatro e il suo ruolo sociale.

Mary Poppins Returns: Colin Firth nel cast

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Mary Poppins Returns: Colin Firth nel cast

Il cast di Mary Poppins Returns si arricchisce di un altro premio Oscar. Dopo Meryl Streep, arriva da Variety la notizia che anche Colin Firth farà parte del cast dell’annunciato sequel del classico Disney Mary Poppins con protagonista l’intramontabile Julie Andrews. Nel film Firth interpreterà William Weatherall Wilkins, presidente della Fidelity Fiduciary Bank che conosciamo già grazie al film originale. Il cast comprende già Emily Blunt, nel ruolo che fu di Julie Andrews, Lin-Manuel Miranda, creatore del musical di grandissimo successo Hamilton, e il tre volte premio Oscar Meryl Streep, che interpreterà il ruolo della cugina Topsy. Ben Whishaw (Spectre, The Zero Theorem, Paddington) interpreterà invece Michael Banks da adulto, mentre Emily Mortimer sarà Jane Banks adulta. Parliamo di un personaggio minore, che nei libri di  P.L. Travers conosciamo inizialmente col nome di Topsy Tartlet. Dopo il matrimonio si chiamerà invece Topsy Turvey. Il personaggio non era stato incluso nel film Disney del 1964.

Mary Poppins Returns: primi dettagli sulla trama, sarà un sequel diretto

Il film arriverà in sala il 25 dicembre 2018 e racconta di Jane e Michael Banks oramai diventati adulti che, dopo una grave perdita, accolgono in casa Mary Poppins. Attraverso le sue doti magiche, e con l’aiuto del suo amico Jack, Mary aiuterà la famiglia a riscoprire la gioia e il senso di meraviglia che hanno abbandonato le loro vite. La sceneggiatura sarà scritta da David Magee; per quanto riguarda la colonna sonora, importantissima per questo progetto, il candidato al premio Oscar Marc Shaiman si occuperà della composizione, mentre il vincitore del Tony Award Scott Wittman scriverà nuove canzoni originali. A dirigere il film è stato chiamato un esperto di musical, Rob Marshall. L’ambientazione, che nel primo film era di poco precedente alla Prima Guerra Mondiale, in questo film sarà quella della Grande Depressione, mentre la storia sarà basata sulle storie di Pamela Lyndon Travers su Mary Poppins e la famiglia Banks.

Fonte: CS

Logan: primo trailer italiano di Wolverine 3 con Hugh Jackman

Logan: primo trailer italiano di Wolverine 3 con Hugh Jackman

È stato diffuso dalla 20th Century Fox il primo trailer italiano di Logan, terzo film con protagonista Wolverine interpretato da Hugh Jackman.  Potete vederlo di seguito.

Logan: Hugh Jackman è “Vecchio Wolverine” nella nuova foto

Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta di Robert Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con Logan.

Il film ha un’uscita prevista per il 3 marzo 2017. Alla regia c’è James Mangold (già regista di Wolverine L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh Jackman, Boyd Holbrook, Richard E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La Salle, Elise Neal ePatrick Stewart.

Fonte: 20thCenturyFox

Jack Reacher: Punto di non ritorno, recensione del film con Tom Cruise

Tornano sul grande schermo le avventure della saga libraria di Jack Reacher, ancora una volta interpretato dall’attore più spericolato del momento: Tom Cruise. La star si era già calata nelle vesti dell’ex poliziotto militare, nel primo film Jack Reacher: la Prova Decisiva, tratto dal nono libro della saga dello scrittore britannico Lee Child. Questa volta facciamo un grosso balzo in avanti e – senza parlare di sequel – assistiamo alle vicende narrate nel diciottesimo romanzo, Jack Reacher: Punto di non ritorno.

Prodotto in parte dallo stesso Cruise, la regia del film è affidata stavolta ad Edward Zwick, che aveva già diretto l’attore ne L’ultimo Samurai. L’ex ufficiale Reacher dovrà questa volta fare ritorno al quartier generale della 110ª unità di polizia militare in Virginia, per salvare la vita (e la carriera) del maggiore Susan Turner (Cobie Smulders), e nel contempo porre rimedio alla propria vita privata, tra nuovi sentimenti e una figlia imprevista.

Il genere action interpretato da Tom Cruise pare non aver voglia di invecchiare, come d’altronde il suo interprete, che a 54 anni suonati è sempre pronto a saltare da un palazzo all’altro, correre a perdifiato per le strade della città e tramortire i suoi nemici con la sola forza della propria prestanza fisica. Detto questo però, non c’è molto altro dietro un film che può ricordare solo alla lontana i prototipi cui evidentemente si ispira, come Mission Impossible e l’epopea di 007.

Jack Reacher: Punto di non ritornoQuasi fiero del ridicolo nel quale cade spesso e volentieri, il personaggio di Jack Reacher soddisfa appieno l’egocentrismo di Cruise, che qui si cimenta in azioni assurde corredate da battute esplicative che si prendono maledettamente sul serio.

Anche se evidentemente non mira ad intenti particolarmente profondi, la pellicola di Zwick non può nemmeno dirsi un intrattenimento felice. Il susseguirsi sfrenato degli avvenimenti non riesce a coinvolgere lo spettatore che, in fondo, arguisce il finale scontato fin dal primo frame. In uscita il 21 ottobre, si consiglia la visione di Jeack Reacher: Punto di non ritorno solo al pubblico di aficionados degli action tutti “botte e sparatorie”, tipici di Steven Seagal e compagnia bella.

Meryl Streep il grande ospite della Festa del Cinema di Roma 2016

Sarà Meryl Streep il grande ospite internazionale di oggi della Festa del Cinema di Roma 2016. L’attrice americana incontrerà il pubblico dell’auditorium negli Incontri ravvicinati.

Voleva fare la soprano, Mary Louise Streep. Poi, fortunatamente, mentre era al college, si è iscritta a un corso di recitazione. Ora sul suo caminetto campeggiano tre Premi Oscar® (vinti per le interpretazioni per Kramer contro KramerLa scelta di Sophie e The Iron Lady) e si è guadagnata di diritto lo scettro di Signora del cinema, con il suo impegno per l’arte, l’ironia e l’eleganza che le sono proprie. Una cinquantina di film al suo attivo in quarant’anni di carriera priva di passi falsi, durante i quali ha interpretato ogni genere di personaggio: dalla timida e delicata Linda neIl cacciatore di Michael Cimino, alla combattiva Joanna Kramer, al fianco di Dustin Hoffman, in Kramer contro Kramer, dalla madre coraggio ossessionata dal rimorso nel toccante La scelta di Sophie, alla casalinga innamorata di Clint Eastwood ne I ponti di Madison County. Se nella prima parte della sua carriera, Streep ha interpretato soprattutto ruoli drammatici, è dagli anni Ottanta in poi che riesce a far emergere anche la parte più comica del suo talento, interpretando personaggi brillanti in commedie di successo quali La morte ti fa bella, Il diavolo veste Prada,Mamma Mia!. Nell’incontro, Streep parlerà agli spettatori delle grandi attrici italiane che l’hanno influenzata, Silvana Mangano e Anna Magnani su tutte. Con il sostegno dell’Ambasciata U.S.A. a Roma.

Festa di Roma 2016: Genius con Colin Firth

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Festa di Roma 2016: Genius con Colin Firth

Alla Festa del Cinema di Roma 2016 oggi è anche il giorno di Genius, il film con protagonista Colin Firth, Jude Law e Nicole Kidman

Genius è diretto da Michael Grandage, al suo debutto come regista cinematografo dopo aver lavorato per anni come regista teatrale.

Genius: trailer e data del film con Jude Law e Colin Firth

Il film, basato sulla biografia “Max Perkins. L’editor dei geni” di A. SCOTT BERG, è diretto dall’acclamato regista teatrale MICHAEL GRANDAGE (già direttore artistico della Donmar Warehouse), vincitore di diversi Tony Award; la sceneggiatura è firmata da JOHN LOGAN (Il Gladiatore, The Aviator, Hugo Cabret, Skyfall), nominato agli Academy Awards. 

Genius è il commovente racconto della complessa amicizia e dell’evoluzione del rapporto professionale tra il celebre editor Maxwell Perkins (che scoprì F. Scott Fitzgerald ed Ernest Hemingway) e il leggendario gigante letterario Thomas Wolfe.

Il ruolo di Max Perkins è interpretato dal Premio Oscar COLIN FIRTH (Il discorso del re), al fianco di JUDE LAW (Anna Karenina, Grand Budapest Hotel) nel ruolo di Thomas Wolfe.

A completare un cast di Genius grandi star troviamo l’attrice premio Oscar,  NICOLE KIDMAN (Paddington, Stoker) nel ruolo di Aline Bernstein, una costumista che vive una burrascosa relazione con Wolfe. LAURA LINNEY (Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto, A royal weekend) nei panni di Louise Perkins, drammaturga di talento e moglie di Max; GUY PEARCE (The Rover, Lawless) nel ruolo di F. Scott Fitzgerald e DOMINIC WEST (Testament of Youth, Pride), nei panni di Ernest Hemingway.

Genius trailer e data del film con Jude Law e Colin Firth

Sinossi – Genius: 

Il Premio Oscar Colin Firth è Maxwell Perkins, l’editore passato alla Storia per aver scoperto scrittori come Ernest Hemingway e F. S. Fitzgerald e che un giorno si imbatté in Tom Wolfe (Jude Law) un prodigioso talento, praticamente un GENIO. Come tutti i geni, Wolfe era talmente consumato dalla sua arte da arrivare ad isolarsi completamente dal mondo e a sviluppare una malattia che lo porterà alla morte a soli 38 anni. Colin Firth, Jude Law e Nicole Kidman per la prima volta insieme in una incredibile storia vera.

Festa di Roma 2016: oggi Sword Master 3D

Festa di Roma 2016: oggi Sword Master 3D

Sarà presentato nella selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2016Sword Master 3D, il film di Tung-Shing Yee con Lin Gengxin, Peter Ho, Jiang Yiyan.

La trama Il terzo Maestro del Palazzo delle Spade è considerato come il più potente Maestro della Terra da quando aveva dodici anni. Stanco dello spargimento di sangue nel mondo delle arti marziali, decide di andare via per sempre, diffondendo la notizia della sua morte e nascondendosi in un bordello dove si spaccia per Chi, un addetto alle pulizie. Yan, altro grande guerriero, viene spesso confuso per il terzo Maestro di spade. Il suo più grande desiderio è quello di poter combattere con lui ma quando incontra accidentalmente Chi, non lo riconosce e anzi, gli insegna tutti i suoi segreti di guerriero. Intanto Qiudi, ex fidanzata di Chi lasciata sull’altare, è in cerca di vendetta e tenta di sedurre Yan con l’obiettivo di uccidere il terzo Maestro. Nel disperato tentativo di tirare fuori Chi dal suo nascondiglio, Qiudi commette un massacro nel Palazzo delle Spade ponendo il seme per una feroce resa dei conti.

Festa di Roma 2016: Meryl Streep è Florence Foster Jenkins

Festa di Roma 2016: Meryl Streep è Florence Foster Jenkins

Sarà presentato oggi alla Festa del Cinema di Roma 2016 Florence Foster Jenkins, il film con protagonisti Meryl Streep e Hugh Grant. 

Florence Foster Jenkins: nuovo trailer e nuova featurette con Meryl Streep

Diretto da Stephen FrearsFlorence Foster Jenkins racconta la storia vera della cantante d’opera Florence Foster Jenkins, diventata nota per le sue scarse abilità canore. Meryl Streep è la protagonista della pellicola, affiancata da Hugh Grant, Simon Helberg, Nina Arianda e Rebecca Ferguson.

Le riprese del film si sono svolte nel Regno Unito. Nel film vediamo la Streep nei panni di Florence Foster Jenkins con Grant nei panni del suo partner St. Clair Bayfield.

Florence Foster JenkinsIl film è la storia vera dell’ereditiera di New York ossessionata dall’idea di diventare una cantante d’opera. La sua voce che lei percepiva nella sua testa era bellissima, ma per tutti gli altri era chiaramente orribile. Suo “marito” e agente, St. Clair Bayfield, un aristocratico inglese che faceva l’attore, era determinato a proteggre la sua amata Florence dalla verità. Ma quando lei decise di dare un concerto pubblico a Carnegie Hall nel 1944, lui seppe immediatamente che era di fronte alla più grande sfida della sua vita.

Il film è diretto da Stephen Frears su una sceneggiatura di Nicholas Martin e nel cast vediamo anche Simon Helberg, Rebecca Ferguson e Nina Arianda. Il film uscirà nelle sale britanniche il prossimo 6 maggio, mentre negli Stati Uniti arriverà il 12 agosto.

Doctor Strange: nel film vedremo un nuovo pianeta

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Doctor Strange: nel film vedremo un nuovo pianeta

Mentre cresce l’attesa per il debutto al cinema di Doctor Strange, l’attrice Tilda Swinton è tornata a parlare del film mentre era ospite al  Jimmy Kimmel Live dove ha rivelato un aneddoto curioso che riguarda suo figlio e che ci fa scoprire nuovi indizi sulle ambientazioni del film. Infatti, dalle parole dell’attrice intuiamo che vedremo un nuovo pianeta nella pellicola.

Doctor Strange: la soundtrack dei titoli di coda

“Con mio figlio abbiamo avuto questo momento sorprendente un giorno sul set. Quando sono rientrata da una sessione di riprese, l’ho incontrato per il pranzo in mensa e lui mi ha chiesto ‘Che cosa hai fatto stamattina? Fai un pianeta!’.Si tratta di un pianeta che, ora lo capisco perché ho visto il film, avrà un grande effetto alla fine del film.”

Sembra dunque che dovremo aspettarci grandi cosa da questo Antico che ha già creato tante polemiche!

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Doctor Strange: il trailer italiano del film con Benedict Cumberbatch

L’uscita di Doctor Strange è prevista per il 26 Ottobre 2016. Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura di Jon Aibel e Glenn Berger, rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati confermati Tilda SwintonRachel McAdams Chiwetel Ejiofor.

Doctor StrangeDai Marvel Studios arriva la storia del neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e ergersi contro il male.

Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

Hell or High Water: recensione del film di David Mackenzie

Hell or High Water: recensione del film di David Mackenzie

Hell or High Water è pronto a scuotere il pubblico della Festa di Roma 2016 con il suo riuscito mix tra tradizione e innovazione, codici classici di genere rinnovati e applicati alla realtà, mostrando le contraddizioni che affliggono un Sud degli Stati Uniti talmente rurale da essere rimasto immutato nonostante lo scorrere del tempo.

È lo scozzese  David Mackenzie ad aver firmato questo gioiello emblema, ironicamente, della “buona scuola americana”, adattando il proprio gusto alle regole del gioco di un genere antico e connaturato alla natura stessa degli Stati Uniti.

Hell or High Water si concentra sulle vicende umane di Toby (Chris Pine), costretto da sempre a sopravvivere  (piuttosto che vivere), coperto dai debiti e afflitto da una “strana malattia” molto comune chiamata povertà. Ma qualcosa nella sua vita da divorziato cambia quando nel ranch di famiglia trova il petrolio. Per assicurare un avvenire agiato ai figli e ripagare debiti e ipoteche, ha in mente un folle piano criminale: rapinare una banca texana e riciclare i soldi presso il Casinò. Per portarlo a termine ha bisogno dell’aiuto di suo fratello Tanner (Ben Foster), ingestibile e fuori di testa, uscito dal carcere dopo dieci anni di prigione. Ma sulle loro tracce si metteranno subito due determinati e testardi Texas Rangers – dei quali uno ad un passo dalla pensione (Jeff Bridges) – pronti a tutto pur di coglierli sul fatto.

hell or high waterAvvalendosi delle preziose interpretazioni di alcune superstar hollywoodiane – che qui dimenticano la patinata esteriorità dello showbusiness per mettere al servizio del regista sudore, lacrime e sangue – Mackenzie realizza quasi l’impossibile: far risorgere il genere western dal suo sepolcro. E lo fa rispettando alla perfezione tutti quelli che sono i topoi  classici ma inserendoli in un contesto moderno, aggiornandoli: la classica grande rapina al treno cambia testimone e dai cavalli si passa ai cavalli rombanti di vecchi pick up, con sullo sfondo il desolato e arido paesaggio del Texas punteggiato da pompe petrolifere; i due fratelli protagonisti si macchiano di azioni palesemente fuorilegge e – almeno per Toby – a spingerli è la disperazione: perdere tutto o sopravvivere, ma a che prezzo? Anche a costo di condannare la propria anima per l’eternità.

Come dice Alfredo, il collega del Texas Ranger Marcus, quelle terre un tempo appartenevano ai suoi avi (indiani, e specialmente Comanche) e furono sottratte dagli invasori bianchi; ora spetta ai bianchi vedersele portar via dagli altri, “Loro”, quei nemici incarnati dalle banche. Il mondo messo in scena da Mackenzie in Hell or High Water è un crudele “cane – mangia – cane” dove ognuno è un nemico per l’altro (significato del nome Comanche) e la guerra per la sopravvivenza è crudele, feroce ma soprattutto senza esclusione di colpi: ogni distrazione può costare cara e pregiudicare la conquista della libertà (moderna frontiera che ha sostituito il vecchio West).

Festa di Roma 2016: Goldstone recensione del film di Ivan Sen

Festa di Roma 2016: Goldstone recensione del film di Ivan Sen

Goldstone è l’ultima fatica del regista australiano Ivan Sen presentata alla Festa di Roma 2016: un film che si appresta a cambiare il punto di vista di tutte le nostre conoscenze legate al noir e al western modellandoli ad immagine e somiglianza dell’impervio ed assolato paesaggio australiano.

Ambientato nella cittadina mineraria omonima di Goldstone, circondata dal deserto e punteggiata di container in metallo, narra le vicende dello sdrucito detective Jay Swan (“mezzo sangue” per metà aborigeno, alla ricerca di una propria dimensione spirituale dopo la perdita della figlia e la fine del proprio matrimonio) inviato per indagare su una ragazza asiatica scomparsa. Nonostante l’accoglienza sinistra e raggelante da parte dell’intera comunità, dalla sindaca agli aborigeni stessi fino al poliziotto Josh (anche lui incastrato in una sorta di limbo tra ciò che è diventato e ciò che avrebbe voluto essere), i due decideranno di unire le forze superando i dissidi personali per cercare di scavare nei torbidi segreti celati dietro l’apparente tranquillità del piccolo centro.

goldstone-1Il film di Sen è un curioso ibrido tra la tradizione western e il noir hard boiled pronto a decostruire il mito tradizionale della frontiera – tipicamente legato alla cultura americana – cercando di renderlo conforme ad elementi culturali/ paesaggistici del mondo australiano.  Ogni dettaglio, grazie alla straordinaria fotografia che li immortala, diventa cult, accessorio imprescindibile per  l’efficacia della storia raccontata: gli sguardi dei protagonisti immortalati grazie a dei primissimi piani stretti e serrati, i loro laconici silenzi, i respiri affannosi e ogni più piccolo rumore rallentano il tempo della narrazione, mentre lo spettatore è condotto per mano in un viaggio dal sapore “sciamanico” fin dentro le radici di un non luogo fuori dal tempo e dallo spazio, possibile grazie all’assurdità metafisica di posti come Furnace Creek: la terra arida e ocra, le rocce rosse, i tramonti a loro volta rossastri, le case inesistenti sostituite da container arroventati e le strade desolate. Tutto, nel film, suggerisce un clima di inquietante attesa: ogni personaggio è in cerca di qualcosa (la Verità, sé stesso, una ragazza scomparsa, soldi, il proprio passato, fortuna etc.) e non possono far altro che andare incontro al proprio destino assecondando proprio quel limbo temporale nel quale sono confinati e nel quale tutto appare come sospeso, asfissiante e rarefatto come in un’afosa giornata estiva minacciata dall’arrivo imminente di un temporale. I codici del genere western riconfermano la stretta parentela con il noir (che altro non è, banalizzando, che la sua evoluzione moderna e metropolitana), ma contemporaneamente tutto in Goldstone è soggetto ad altre regole del gioco, rendendo difficile una tradizionale classificazione di questo non convenzionale “western dell’anima” australiano.

Logan: Hugh Jackman è “Vecchio Wolverine” nella nuova foto

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Logan: Hugh Jackman è “Vecchio Wolverine” nella nuova foto

Dopo avervi rivelato le prime anticipazioni sul trailer di Logan, la 20th Century Fox ha rivelato la prima foto di Hugh Jackman come Old Wolverine nell’attesissimo nuovo film.

LoganLa nuova immagine del film è davvero mozzafiato e Hugh Jackman come sempre risulta sempre incredibilmente affascinante nel ruolo, nonostante le differenze con la controparte a fumetti.

Logan: il teaser poster italiano di Wolverine 3 con Hugh Jackman

Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta di Robert Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con Logan.

Logan ha un’uscita prevista per il 3 marzo 2017. Alla regia c’è James Mangold (già regista di Wolverine L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh Jackman, Boyd Holbrook, Richard E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La Salle, Elise Neal e Patrick Stewart.

Guardians of the Galaxy Vol. 2: teaser trailer ufficiale

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Guardians of the Galaxy Vol. 2: teaser trailer ufficiale

Il regista James Gunn ha diffuso il teaser trailer ufficiale di Guardians of the Galaxy Vol. 2, l’attesissimo sequel del film prodotto dai Marvel Studios.

Guardians of the Galaxy Vol. 2: per Kurt Russell sarà una complessa storia di famiglia

In Guardians of the Galaxy Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel e Bradley Cooper.

Guardians of the Galaxy Vol. 2

Confermati anche il Collezionista (Benicio Del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy FlanaganChris Sullivan.

Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol. 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017.

Festa di Roma 2016: Irréprochable recensione del film di Sébastien Marnier

Scritto e diretto dal giovane regista Sébastien Marnier, è stato presentato nella Selezione Ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2016 il film Irréprochable, con una bravissima Marina Foïs come protagonista.

Irréprochable come “Irreprensibile, persona a cui non si può muovere nessuna critica, nessun appunto; rigorosamente corretto” ma tradotto anche in inglese con “senza colpe”, è il titolo di questo thriller francese che riesce a mettere in risalto le doti di Marina Foïs grazie alla scrittura intelligente di Marnier, più abituato a scrivere piuttosto che a dirigere lungometraggi. Ma il film a prima vista non sembra quel che poi sarà, ma quasi una commedia dai toni tragici che monta scena dopo scena in qualcosa di veramente interessante e sorprendente.

irreprochable-filmLa Foïs interpreta Constance, una donna sui quarant’anni che decide di tornare nella sua piccola città natale dopo essere rimasta senza lavoro per oltre un anno nella caotica e snob Parigi e per prendersi cura della madre malata. Appena arrivata nella cittadina cerca di farsi riassumere dal vecchio datore di lavoro, che però non è contento di vederla nella sua agenzia immobiliare, come anche il collega e vecchia fiamma Philippe (Jérémie Elkaim). Audrey (Josephine Japy) una giovane bella ragazza viene assunta al posto suo e questo fa scattare in Constance la voglia di riottenere a tutti costi ciò che è suo, tra azioni impulsive, incontri occasionali con un uomo conosciuto in treno, pedinamenti, bugie e inganni.

Se da questa premessa non trovate nulla di strano, dovreste conoscere meglio Constance, che sin dalle prime scene si capisce abbia qualche problema: vestita sempre uguale, bugiarda patologica, nostalgica del passato, fragile, ossessiva, riesce a mettere sempre a disagio chi ha davanti, mostrandosi per quello che non è e cercando di ingannare chi ha davanti con parole e mosse studiate. Non si capisce bene cosa le sia successo o quale sia questo passato oscuro che nasconde e questa è forse l’unica pecca del film di Marnier, che ci offre un personaggio interessantissimo che può andare dall’essere inquietante a divertente in due battute, ma con cui lo spettatore difficilmente si potrà immedesimare.

Marina Foïs brilla in questo ruolo reggendo sulle sue spalle il peso del film, supportata solo in parte da Josephine Japy e Jérémie Elkaim, che risultano un po’ piatti messi accanto a lei. Colori e luci, interni dettagliati e esterni in mezzo alla natura, Marnier e il direttore della fotografia Laurent Brunet ci regalano dei quadri molto interessanti tra voyeurismo, attese e un viaggio all’interno delle psicosi di Constance, mantenendo un passo lento ma spedito verso un finale inaspettato.

Festa di Roma 2016: Noces recensione del film di Stephan Streker

Festa di Roma 2016: Noces recensione del film di Stephan Streker

Noces è stato presentato all’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma nella Selezione Ufficiale.

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Zahira ha 18 anni, vive in Belgio ed è molto legata alla sua famiglia, fino a quando i genitori le chiedono di seguire la tradizione pakistana e scegliersi un marito fra tre contendenti che le vengono mostrati soltanto in foto. Combattuta tra le tradizioni familiari e lo stile di vita occidentale, Zahira cercherà aiuto nel fratello Amir e nella migliore amica Aurore.

Il regista Stephan Streker si ispira al “caso Saida”, realmente accaduto in Belgio nel 2007, per portare all’attenzione una condizione che purtroppo coinvolge tantissime donne musulmane. Streker si serve di una struttura lineare e di un linguaggio molto semplice e diretto per raccontare una tragedia che aleggia nell’aria sin da primissimi minuti del film.

Ed è proprio questo aspetto a rappresentare croce e delizia dell’opera dell’ex giornalista cinematografico e sportivo, qui al suo terzo lungometraggio. Se da un lato, infatti, la storia e i suoi personaggi si muovono tutti in direzione di un destino prevedibile ma al tempo stesso inevitabile, non lasciando dunque nulla all’immaginazione dello spettatore (di fatto uno spettatore onnisciente), dall’altro risulta alquanto difficile rimanere indifferenti di fronte a una storia tristemente attuale e al coraggio della sua sfortunata protagonista (interpretata da una bravissima Lina El Arabi).

Nello sviscerare le dinamiche familiari Streker (autore anche della sceneggiatura del film) dimostra il suo talento maggiore, lasciando che ogni punto di vista riesca a trovare la sua giusta collocazione all’interno della narrazione. Non c’è solo spazio per l’attaccamento alla famiglia e il desiderio di libertà della protagonista Zahira, ma anche per la ricerca di equilibrio tra l’amore per la sorella e l’obbedienza ai genitori del fratello maggiore Amir, e per il sentirsi divisi tra l’amore per la propria figlia e la necessità di rispettare le rigide leggi della tradizione musulmana del padre e della madre.

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Non ci sono quindi né buoni né cattivi nella nuova fatica di Stephan Streker, ma solo personalità costrette a fare i conti con i propri desideri e i propri comportamenti, appartenenti ad una realtà che esiste e che inevitabilmente spaventa nella misura in cui nega all’essere umano la possibilità di scegliere in totale autonomia la vita che vorrebbe. Una realtà che ogni volta chiama in causa l’intelligenza e la personalissima concezione di libertà del singolo individuo.

Mulan: da Game of Thrones il regista del live action

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Mulan: da Game of Thrones il regista del live action

Deadline riporta la notizia che sarà Alex Graves, noto per aver diretto ben sei episodi della popolare serie tv Game of Thrones, ad occuparsi della regia di Mulan, annunciato live action del 36° classico d’animazione uscito nel 1998 che arriverà nelle sale il 2 novembre 2018.

La sceneggiatura sarà firmata da Elizabeth MartinLauren Hynek, mentre alla produzione ci saranno Chris BenderJ.C. Pink. Non si hanno altri dettagli relativi al film per adesso.

In merito al cast del film, sappiamo che ci saranno tutti attori cinesi. Una fonte molto vicina alla Disney ha rilasciato le seguente dichiarazioni sulle effettive intenzioni della casa di Topolino: “La bozza iniziale è stata un semplice punto di partenza per scrivere una nuova storia che si ispirerà sia alla leggenda di Mulan che al film di animazione Disney del 1998. Mulan è, e sarà sempre, la protagonista assoluta della storia e tutti i ruoli principali, incluso il suo interesse sentimentale, saranno cinesi.”  

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Mulan: tutti i protagonisti saranno cinesi, niente whitewashing

Dopo Maleficent, Cenerentola e Il Libro della Giungla, anche Mulan si aggiunge alla lista dei numerosi remake in live-action dei classici d’animazione Disney. A marzo del 2017 arriverà quello de La Bella e la Bestia, mentre pochissimi giorni fa è stato annunciato Il Re Leone, che sarà diretto da Jon Favreau, già regista de Il Libro della Giungla.

Contenti di vedere un adattamento in carne e ossa della storia della ragazza che salvò la Cina dagli invasori Mongoli?

Fonte: ScreenRant

Justice League: Wonder Woman rivela com’è lavorare con Batman & co.

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In una recente intervista durante la promozione del film Keeping Up with the Joneses, Gal Gadot ha parlato di Justice League, l’atteso cinecomic di Zack Snyder che vedrà riuniti sul grande schermo i più grandi supereroi della DC.

Non è la prima volta che l’attrice rilascia dichiarazioni in merito al film, ma questa volta si è lasciata andare ad una serie di rivelazioni alquanto interessanti e divertenti su cosa significa essere l’unica supereroina in un film che la vedrà recitare al fianco di Batman, Superman, Aquaman, Cyborg e The Flash.

A proposito del lavoro con gli altri membri della Justice League, l’attrice ha spiegato:

“Sono tutti grandissimi attori, anche molto differenti tra loro. È bellissimo ed interessante lavorare su un set con così tante personalità diverse. Sono persone adorabili. È divertente perchè ognuno di loro ha un carattere strano: Henry Cavill è davvero super, ha una lucidità che splende contornata da buona volontà, mentre Ben Affleck è più cinico e più “dark”, proprio come richiede il suo Batman. Jason Momoa invece sembra un tizio enorme che beve acqua e mangia pesce! E’ stato molto divertente lavorare con loro.”

Justice League

Tutte le news sul mondo dei film della DC COMICS nel nostro canale dedicata alla DC FILMS.

Sinossi: Alimentato dalla sua fede verso l’umanità, restaurata e ispirata dall’atto altruistico di Superman, Bruce Wayne chiede l’aiuto all’alleata, Diana Prince, per affrontare un nemico ancora più grande. Insieme, Batman e Wonder Woman lavoreranno velocemente per trovare e reclutare una squadra di metaumani per controbattere questa grande minaccia che li attende. Ma nonostante la formazione di una squadra di eroi senza precedenti composta da Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e The Flash potrebbe già essere troppo tardi per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche.

 Ecco il primo trailer di Justice League dal Comic Con

Justice League sarà diretto ancora una volta da Zack Snyder ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Fonte: CBM

Independence Day: Roland Emmerich sul futuro del franchise

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Independence Day: Roland Emmerich sul futuro del franchise

In una recente intervista con ComingSoon.net in occasione della presentazione dell’edizione Home Video di Independence Day Rigenerazione, il regista Roland Emmerich ha parlato del futuro della saga sci-fi tornata proprio di recente sul grande schermo con il sequel del film originale uscito nel 1996.

Intervistato dal celebre magazine, il regista ha rivelato di aver un incontro con la Fox la prossima settimana in cui verranno appunti discussi in che termini far proseguire il franchise. Durante l’intervista, il regista non ha escluso che la saga potrebbe continuare anche sul piccolo schermo.

Ricordiamo che i piani iniziali per il rilancio del franchise di Independence Day prevedevano due sequel, idea che è stato poi abbandonata durante la produzione di Rigenerazione.

Restiamo in attesa di ulteriori dettagli.

Independence Day RigenerazioneIndependence Day Rigenerazione: il trailer esteso, cinque minuti d’azione

Nel cast di Independence Day Rigenerazione ci sono Jeff Goldblum, Bill Pullman, Liam Hemsworth, Jessie Usher, Charlotte Gainsbourg, Vivica A. Fox, Travis Tope, Joey King, Judd Hirsch e Brent Spiner.

Independence Day Rigenerazione, diretto ancora una volta da Roland Emmerich, uscirà il 24 giugno 2016 dopo vent’anni dal primo film. La sceneggiatura porta la firma di Carter BlanchardRoland Emmerich produrrà la pellicola insieme a Dean Devlin e Harald Kloser.

Sinossi ufficiale: Sapevamo da sempre che sarebbero tornati. Dopo che Independence Day a ridefinito il genere degli eventi cinematografici, il prossimo capitolo si appresta a regalare uno spettacolo globale di portata inimmaginabile. Impiegando la tecnologia aliena recuperata durante la battaglia, le nazioni della Terra hanno collaborato per dare vita a un programma di difesa per proteggere il pianeta. Ma nulla può prepararci per il nuovo attacco, ancora più sofisticato e intenso, degli alieni. Solo l’ingenuità di un manipolo di uomini e donne coraggiosi può salvarci dal rischio dell’estinzione.

Fonte: CS

Alita Battle Angel: dal piccolo schermo una new entry nel cast

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Alita Battle Angel: dal piccolo schermo una new entry nel cast

Continua a prendere forma il cast di Alita Battle Angel, film basato sul manga degli anni ’90 di Yukito Kishiro che sarà diretto da Robert Rodriguez.

Dopo il casting di Lana Condor, nota per aver interpretato il ruolo di Jubilee in X-Men Apocalypse, apprendiamo oggi che anche Leonard Wu, volto noto del piccolo schermo grazie alla serie tv Marco Polo, farà parte del cast. Nel film, l’attore interpreterà il ruolo del cyborg Kinuba.

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Alita Battle Angel: Mahershala Ali, villain di Luke Cage, nel cast

In Alita Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…

La protagonista del film sarà interpretata da Rosa Salazar (The Divergent Series,Maze Runner). Nel cast ci sono anche Christoph Waltz, Jackie Earle Haley, Mahershala Ali, Ed Skrein e Jorge Lendeborg Jr.

Alita che verrà distribuito dalla 20th Century Fox, sarà diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron. Al momento non sappiamo quando inizieranno le riprese. Il film uscirà nelle sale americane il 20 luglio 2018.

Fonte: CS

Logan: classificato il primo trailer del film con Hugh Jackman

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Logan: classificato il primo trailer del film con Hugh Jackman

Ci sono grandi aspettative su Logan, film che concluderà la (prima) trilogia su Wolverine (Hugh Jackman). Il film promette di avere un brusco cambio di tono rispetto ai film precedenti e già dall’annuncio della classificazione del primo trailer del film diretto da James Mangold, le attese sembrano essere confermate.

Il trailer sarà infatti vietato ai minori di 15 anni:loganTrailerTrack ha diffuso la classificazione dei video che per questo dovrebbero essere diffusi a breve al cinema e in rete.

Tutti gli indizi sembrano quindi portare a credere che il film manterrà le aspettative, che sarà effettivamente parecchio violento e che potrebbe portare sullo schermo una storia simile a quella raccontata nel fumetto di Old Man Logan.

Logan: il teaser poster italiano di Wolverine 3 con Hugh Jackman

Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta di Robert Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con Logan.

Logan ha un’uscita prevista per il 3 marzo 2017. Alla regia c’è James Mangold (già regista di Wolverine L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh Jackman, Boyd Holbrook, Richard E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La Salle, Elise Neal e Patrick Stewart.

Rogue One a Star Wars Story: i character poster italiani

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Rogue One a Star Wars Story: i character poster italiani

Ecco tutti i character poster italiani di Rogue One a Star Wars Story, lo spin off della saga di George Lucas, diretto da Gareth Edwards e in arrivo in sala il 14 dicembre 2016.

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Rogue One A Star Wars Story: il trailer numero tre

Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sithe Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity JonesMads Mikkelsen, Rizz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn. 

Il film sarà certamente ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle pronta per la battaglia.

Silence: ecco la durata del nuovo film di Martin Scorsese

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Silence: ecco la durata del nuovo film di Martin Scorsese

Si era già parlato in precedenza della possibile durata di Silence, il nuovo film di Martin Scorsese che uscirà il prossimo 23 dicembre negli Usa per una release limitata Oscar-friendly. Il film, dalla produzione turbolenta doveva essere la pallicola più lunga della produzione di Scorsese, sfociando nelle tre ore. Adesso però Deadline annuncia che il film sarà lungo 2 ore e 39 minuti, una durata comunque considerevole ma negli standard dei grandi film storici protagonisti in genere della stagione dei premi.

Silence durerà 2 ore e 39 minuti

The Wolf of Wall Street mantiene quindi il primato di film più lungo di Martin Scorsese (esattamente 3 ore) seguito da Casino (2:58 minuti).

Silence è basato sul romanzo di Shusaku Endo (adattato per lo schermo da Jay Cocks) ed è ambientato nel 17° secolo: segue la storia di due sacerdoti gesuiti mentre affrontano violenze e persecuzioni quando viaggiano in Giappone per individuare il loro mentore e per diffondere il vangelo del cristianesimo. Il cast del film include Andrew Garfield, Ken Watanabe, Liam Neeson, Adam Driver, Ciaran Hinds e Tadanobu Asano.

Fonte: ScreenRant

Black Panther: rivelato il titolo di lavorazione del film Marvel

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Black Panther: rivelato il titolo di lavorazione del film Marvel

Sappiamo che molti film in fase di riprese si camuffano dietro titoli di lavorazione diversi, e questo accadrà anche per Black Panther, film Marvel Studios che vedrà per la prima volta un eroe di colore al timone di un cinecomics.

Production Weekly ha annunciato che il titolo di lavorazione di Black Panther sarà Motherland. La parola, letteralmente traducibile con “terra madre”, sembra in tema con l’argomento del film che, oltre a raccontare una vicenda con risvolti action (immaginiamo), racconterà anche per la prima volta una location, una intera Nazione a dire il vero, che i fan non hanno ancora mai visto sul grande schermo, con l’eccezione della scena post credits di Captain America Civil War.

La scelta di un tale titolo potrebbe chiarire anche le intenzioni di Ryan Coogler e dello Studio di raccontarci in maniera esaustiva uno scenario tanto diverso da quello che di solito accoglie un cinecomic.

Black Panther: l’anello di T’Challa ha dei poteri?

Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War. Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Black Panther arriverà al cinema il 16 febbraio del 2018.

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Ghostbusters: il trailer onesto del reboot al femminile

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Ghostbusters: il trailer onesto del reboot al femminile

Dopo averlo visto e recensito, oggi arriva finalmente anche il trailer onesto di Ghostbusters, il reboot al femminile dello storico franchise con Bill Murray.

Ghostbusters: la versione estesa nell’edizione Home Video del film

Leggi la nostra recensione di Ghostbusters

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GhostbustersPaul Feig presenta a Roma le sue eroine emarginate

Ghostbusters è diretto da Paul Feig, regista che negli Stati Uniti ha riscosso grande successo di pubblico grazie al suo film tutto al femminile Le Amiche della Sposa, dove era già presente l’attrice comica americana Melissa McCarthy, protagonista negli ultimi anni di diverse nuove commedie tra cui Corpi da Reato con Sandra Bullock e Io sono tu con Jason Bateman.

Kristen Wiig (Le Amiche della SposaWalter Mitty), Melissa McCarthy (Corpi da Reato,Tammy), Leslie Jones (Saturday Night Live, Top Five) e Kate McKinnon (Saturday Night Live, Life Partners) saranno le quattro protagoniste del film.

Ghostbusters 2016Nel realizzare il remake del film del 1984 di Ivan Reitman, Feig ha dichiarato di voler adottare un tono spaventoso e allo stesso tempo comico, che però non abbia nessuna soluzione di continuità con il sequel del film del 1989, nè con la serie animata The Real Ghostbusters.

A completare il cast la presenza maschile di Chris Hemsworth. Il film è uscito al cinema il 15 luglio 2016 negli Stati Uniti.

Diretta da Paul Feig (Mi sono perso il Natale, “Le amiche della sposa”) che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Katie Dippold (“Corpi da reato”), la pellicola ci porta in una Manhattan infestata da un’ondata di spettri. A contrastarli ci pensano Abby ed Erin, una coppia di scrittrici semisconosciute che decide di aprire una ditta di acchiappafantasmi proprio nel momento giusto. Sul set del film: Chris Hemsworth (Heart of the Sea – Le origini di Moby DickCome ti rovino le vacanze), Melissa McCarthy (Tre all’improvvisoUna notte da leoni 3Una mamma per amicaTammy), Kristen Wiig (“Le amiche della sposa, “I sogni segreti di Walter Witty”), Kate McKinnon (“Ted 2″, “Saturday Night Live”), Leslie Jones (“Saturday Night Live”, “Un disastro di ragazza”).