Ormai è una certezza il fatto che le
novità di casa Marvel vengano spesso
rilasciate senza una precisa ufficialità da parte dello studio,
spesso in realtà passando attraverso canali più o meno oscuri ma
che alla fine si rivelano tutt’altro che inaffidabili. Secondo uno
di questi tanti recenti rumors diffusi via Twitter da Steven
Weintraubdi Collider – generalmente considerato
una “talpa” molto qualificata e quotata nell’universo
produttivo dei cinecomics – pare che la produzione e le
conseguenti riprese di Avengers Infinity
War e Avengers 4dovrebbero avere
il loro inizio in contemporanea a partire dalla giornata di
domani, lunedì 23 gennaio 2017, anche se al
momento lo stesso giornalista non ha ancora avuto modo di citare e
verificare la natura della sua fonte.
Le informazioni circa la data
d’inizio in contemporanea e in un così breve lasso di tempo di
Avengers Infinity War e Avengers
4potrebbero essere state fornite
a Steven
Weintraubattraverso una
serie di conversazioni informali avute durante
l’attuale Sundance Film Festival
2017e che potrebbero aver avuto
come protagonisti principali proprio Dave
Bautista, Elisabeth
Olsen e Jeremy Renner, tutti e
tre parte integrante della scuderia del MCU e impegnati nelle
prossime due pellicole degli
Avengers rispettivamente nei tuoi
di Drax il
Distruttore, Scarlet
e Occhio di
Falco.
In verità, qualora questa data
d’inizio produzione di Avengers Infinity
War e Avengers
4venisse confermata la natura
dell’informaizonione non sarebbe poi così del tutto nuova per tutti
coloro che hanno seguito lo sviluppo in parallelo di questi due
progetti fino ad oggi a partire dai comunicati ufficiali rilasciati
dalla Marvel, tuttavia ciò che
lascia in un certo modo perplessi è proprio la scadenza relativa
all’inizio delle riprese. Infatti, poiché è noto come
i Pinewood Studios di
Atlantasiano attualmente occupati a partire
da questa settimana dalla troupe impegnata nello
shooting dello stand-alone su Back
Panther, sembra davvero molto difficile che ben due
pellicole sugli Avengers possano dividere lo
stesso spazio con gli uomini di Ryan
Coogler.
Tuttavia va ricordato
che Marvel Studios ha reso noto il fatto
che parte delle riprese di Avengers Infinity
War e Avengers
4si sarebbero svolte
in Scozia, dunque potrebbe essere che i
registi Joe e Anthony
Russodecidano di dare inizio alle
riprese delle due pellicole fuori sede, in attesa
che i Pinewood
Studiossi liberino del
tutto.
Avengers Infinity
War arriverà al cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film,
mentre la regia è affidata a Anthony e Joe
Russo.
Dopo il folgorante e grintoso
esordio in qualità di comprimario d’azione
in Captain America Civil War l’amato
personaggio di Black Panther replicherà la
presenza sul grande schermo in uno stand-alone opportunamente
dedicato in cui Chadwick
Bosemantornerà a vestire i panni
di T’Challa, giovane principe
diWakanda dedito a combattere il
crimine per vendicare la tragica morte del padre. Speranzosi di
dare vita a un nuovo franchise di successo che possa ampliare
ulteriormente il già consente universo Marvel, i vertici dello
studio hanno deciso dare inizio proprio in questi giorni alle
riprese ufficiali della nuova attesa pellicola diretta
da Ryan Coogle, le cui poche foto finora
diffuse non rivelavano ancora nessun attore abbigliato con il
proprio costume di scena. Ma ora la musica sembra essere
decisamente cambiata, soprattutto dopo che il
profilo Twitter di Photographer
Atlanta ha pubblicato un’immagine dal set in cui è
possibile finalmente ammirare Chadwick
Bosemannegli abiti civili di
T’Challa.
Ancora troppo presto evidentemente
per poterlo vedere abbigliato nell’ormai iconica tuta
d’ordinanza in pelle e latex nero di Black
Panther, Chadwick
Bosemanviene mostrato in
quest’immagine mentre è intento a passeggiare al di fuori di un
edificio sconosciuto, senza che altre informazioni sensibili
possano essere dedotte. Tuttavia questa prima foto di scena fa ben
sperare, in quanto può preannunciare la possibilità di vedere
presto altri attori del cast nei propri abiti di lavoro.
Tuttavia, osservando attentamente i
personaggi presenti in questa immagine e confrontandoli con le
fotografie precedentemente pubblicate nelle quali compaiono
nuovamente Martin Freeman,
Lupita Nyong’o e Danai
Gurira dinnanzi allo stesso fabbricato (forse il
Joint Counter Terrorist Center?), è possibile
dedurre che Chadwick
Bosemanabbia condiviso con i
colleghi la stessa scena e che forse si tratterebbe proprio di un
meeting tra il nuovo re di Wakanda e la sua
guardia reale, il Dora Milaje. Al momento
però non si hanno ancora informazioni certe riguardo all’entità
della scena e a quale precisa collocazione essa avrà all’intento
di Black Panther.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultroncon
il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci
possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil Warcon il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War.
Con lui ci sono Michael B. Jordan che interpreterà Erik
Killmonger (un villain nel materiale d’origine), il premio
Oscar Lupita Nyong’o, che sarà Nakia, un ex
membro del Dora Milaje di Wakanda, ora agente del Killmonger,
e Danai Guriranei panni di Okoye,
un membro del Dora Milaje, le donne che si allenano per diventare
le mogli del Re di Wakanda. Winston
Duke sarà Man Ape, Angela
Bassett sarà invece la madre di T’Challa.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 febbraio del
2018.
In una recente intervista rilasciata
a HeroicHollywood il
giovane attore Tom Holland e
novello Peter Parker ha avuto modo di
rilasciare alcune nuove indiscrezioni riguardo
l’atteso Spider-Man
Homecoming, in particolare gettando un pò più di luce
riguardo al personaggio di Ned
Leeds, celebre giornalista
investigativo del Daily Bugle interpretato
da Jacob Batalon che, così come emerge dal
trailer ufficiale, verrà presto a conoscenza della vera identità
di Spider-Man.
Ammettendo come fino ad oggi non
siano state fornite molte informazioni circa la natura
di Ned Leeds e della sua effettiva entità
all’interno della narrazione di Spider-Man
Homecoming, Tom Holland ha affermato
che il ruolo del personaggio sarà fondamentale in relazione alla
nuova super-tuta tecnologica costruita da Tony
Stark direttamente per Peter
Parker, la quale potrà essere utilizzata appieno dal
giovane supereroe solo grazie all’aiuto e alle conoscenze del
collega giornalista. Holland ha infatti affermato che
“per fortuna, il mio migliore amico nel film,
Ned Leeds, è un giocatore completo, un vero
esperto di tecnologia. Grazie all’impiego dell’innovativa
tecnologia Dell Inspiron 15 illustrata
nel film entrambi saremo in grado di sfruttare appieno le
potenzialità della tuta e scoprire dunque alcune delle sue nuove
caratteristiche che la fanno apparire davvero
cool“.
Secondo queste parole pronunciate
da Tom Holland pare dunque che
questo Spider-Man
Homecomingsi discosterà decisamente
dall’approccio delle precedenti pellicole dedicate
all’eroe Marvel, poiché abbandonerà
ogni tentativo di risalire alle origini del personaggio e si
concentrerà invece sulla possibilità di illustrare i difficili
tentativi di Peter Parker di familiarizzare
con i propri superpoteri e con le nuove tecnologie in grado di
amplificarli. Sarà inoltre molto interessante vedere come il
personaggio di Ned
Leeds verrà integrato nel
racconto, questa volta non come semplice comprimario ma bensì
dotato di un peso specifico maggiore.
CORRELATI:
Tom Holland e lo Spider-Man “perfetto” di Andrew
Garfield
Diretto da Jon
Watts, nel cast del
film protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle.
Al cast si
aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
La trama ufficiale
di Spider-Man Homecoming
Il giovane Peter Parker/Spider-Man
(Tom Holland) che ha fatto il suo
sensazionale debutto in Spider-Man
Homecoming cerca il suo posto nel mondo come il
supereroe SpiderMan. Entusiasta per la sua
esperienza con i vendicatore Peter torna a casa, dove vive con la
sia Zia May (Marisa Tomei), sotto l’occhio vigile
del suom mentore Tony Stark (Robert Downey,
Jr.). Mentre Peter cerca di riprendere la sua normale
routine quotidiana una nuova minaccia sorge e un nuovo
cattivo, Vulture (Michael
Keaton) mette in pericolo la città di New York e metterà a
dura prova Spider-Man.
Spider-Man Homecoming è prodotto
da Kevin
Feige e il team creativo dei Marvel Studios,
supervisionato e co-prodotto da Amy
Pascal della Sony
Pictures che ne detiene i diritti e che ne
supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.
Il film si basa su una sceneggiatura
scritta da Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon
Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik Sommers.
Spider-Man è un personaggio creato
da Stan Lee e Steve Ditko.
Ieri la notizia che diversi talentuosi attori sono stati presi
in considerazione per il ruolo di Hal Jordan in Green
Lantern Corps. Anche se questo elenco non è stato
ufficialmente confermato dalla Warner Bros., oggi si è aggiunto un
nome nuovo che sarebbe stato rivelato da una fonte interna.
Un elenco è stato pubblicato da The Wrap, e comprendeva
nomi come Tom Cruise, Jake
Gyllenhaal, Joel McHale, Bradley
Cooper, Armie Hammer e Ryan
Reynolds.
Secondo alcune voci ora sarebbe molto caldo anche il nome di
James Marsden, che dopo Westworld pare aver aumentato il proprio
appeal. Marsden ha infatti occupato il ruolo di Teddy Flood
in Westworld, grande successo HBO.
Green Lantern Corps viene descritto
come “un’Arma Letale nello spazio” che si
concentrerà su Èdue personaggi: Hal Jordan e John Stewart, tiratore
scelto della Marina, afroamericano, che entra a far parte del Corpo
delle Lanterne Verdi. Il film si focalizzerà in particolare sul suo
rapporto con Jordan e il Corpo.
David Goyer e Justin
Rhodes sono gli sceneggiatori,
mentre Goyer è anche produttore del
film, mentre produttori esecutivi del progetto sono Geoff
Johns e Jon Berg, alla guida della DC Films, divisione responsabile
dei lungometraggi dedicato all’universo esteso DC.
Una volta terminata la sceneggiatura, sarà possibile scegliere
un regista. Difficile al momento capire la fattibilità di un nuovo
coinvolgimento di Ryan Reynolds, protagonista
del primo Lanterna Verde, ormai
impegnato nei panni di Deadpool.
Rogue One: A Star
Wars Story ha portato una
ventata di novità nell’universo cinematografico di Star Wars,
raccontando un efficace storia standalone in uno stile molto
diverso dalla saga principale.
I fan sono stati molto attenti a cercare connessioni con la
serie prequel Star Wars Rebels. Dopo aver
visto il film, molti stanno cercando di mettere insieme i
pezzi del puzzle raccolti gustandosi Rogue One, che potrebbero
suggerire eventi che devono ancora accadere in Rebels.
I membri del gruppo LucasFilm Story Leland
Chee, Matt Martin, e Pablo
Hidalgo recentemente hanno parlato con StarWars.com
di alcuni dietro le quinte segreti da Rogue
One. Durante la chiacchierata sono emerse un paio di
interessante rivelazioni, tra cui alcuni suggerimenti circa gli
episodi in arrivo di Rebels. Pablo Hidalgo ha già svelato
che un’altra nave vista nella battaglia di Scarif in
Rogue One (che ha avuto origine nella
battaglia di Endor in Il Ritorno dello Jedi), sta per arrivare
finalmente in Rebels: Il Dornean Gunship.
Diretto da Gareth Edwards su una
sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris
Weitz, Rogue One a Star Wars
Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei
Sith e Una Nuova Speranza. Nel
cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz
Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il nuovo thriller di M. Shyamalan,
Split, ha allungato sui rivali,
ed è ora sulla buona strada verso un sorprendentemente incasso di
28 milioni di dollari nel suo weekend di apertura, proiettato in
3.038 sedi del Nord America. Questo secondo le prime stime del
venerdì.
xXx: Return of Xander Cage sta andando
verso un buon secondo posto, con circa 20 milioni di dollari
incassati in 3.651 cinema. Il dramma storico Hidden
Figures continua la sua solida performance piazzandosi sul
terzo gradino del podio, con 16 milioni.
Split sta dunque superando le
aspettative più recenti, che lo vedevano intorno ai 20 milioni
di $ in 3.037 siti all’inizio di questa settimana.
Vi ricordiamo che
Split arriverà al cinema dal 26 Gennaio
2017. Dal produttore Jason
Blumcreatore delle
saghe di Paranormal
Activity, La Notte del
Giudizio e Insidious e con James
McAvoy, Anya Taylor
Joy, Betty
Buckley, Jessica Sula
e Haley Lu
Richardson.
Secondo quanto riportato da Deadline, New Line Cinema ha trovato
il regista per il reboot di Shaft.
Si tratta di Tim Story. Meglio conosciuto per
i primi due film sui Fantastici Quattro film della Fox,
datati 2005 e 2007. Recentemente si è dedicato con successo
alla commedia, tra cui Think Like A
Man e il sequel Ride
Along.
Il riavvio partirà da una sceneggiatura di Kenya
Barris e Alex Barnow, e sarà prodotto
dallo stesso Barris insieme a John Davis e
Ira Napoliello per Davis Entertainment.
Shaft è stato selezionato per la
conservazione nel National Film Registry
degli Stati Uniti dalla Library of Congress
nel 2000. Di Shaft già sono stati
realizzati due film: uno, del 1971, diretto da Gordon
Parks ed interpretato da Richard
Roundtree, fu un grande successo al box office con 13
milioni di dollari su un budget di 500.000 dollari. E
Theme from Shaft di Isaac
Hayes vinse il premio Oscar per la
miglior canzone originale. E il secondo, datato 2000, diretto da
John Singleton con protagonista Samuel L.
Jackson, un incasso globale di 108 milioni di dollari, che
interpretava il nipote dell’originale John
Shaft
Si trovava nascosto nel primo trailer di
Logan, ecco la prima apparizione di
Stephen Merchant nei panni di Calibano il Morlock. Il regista James
Mangold aveva già condiviso un’immagine del nuovo personaggio su
Twitter, presa al di fuori dei contenuto del film. Ve la
mostriamo:
Calibano (Caliban) è un personaggio dei fumetti
creato da Chris Claremont (testi) e Dave
Cockrum (disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima
apparizione avviene in The Uncanny X-Men (Vol.
1)n. 148 (agosto 1981). Il personaggio è già apparso in
X-Men Apocalypse, interpretato da Tómas
Lemarquis, ma immaginiamo che la versione che vedremo in
Logan sarà indipendente da quella già incontrata
sul grande schermo.
Per Hugh Jackman questo ritorno
nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua
ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men
L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti
rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta
di Robert Downey Jr per il
corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato
alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo
film.
Logan ha un’uscita prevista per il 3 marzo
2017. Alla regia c’è James Mangold (già
regista di Wolverine L’Immortale), mentre nel cast
ci saranno Hugh Jackman,Boyd
Holbrook, Richard E. Grant,
Stephen Merchant, Eriq La
Salle, Elise Neal e Patrick
Stewart.
Mentre Split di M. Night
Shyamalan è nelle sale da poco (già circolano voci di un
colpo di scena finale interessante) sembrerebbe che
Unbreakable 2 sia finalmente
possibile.
Parlando con EW sulle rivelazioni del finale di
Split, M. Night
Shyamalan ha confermato che ha un “quadro robusto” per
la sceneggiatura di Unbreakable 2, e
che sta impegnandosi a lavorarci molto presto. Quando gli è stato
chiesto esplicitamente se il sequel verrà realizzato ha
risposto:
Lo spero. La risposta è sì. Sono
un buono a nulla a volte. Non so cosa succederà quando
andrò nella mia stanza, una settimana dopo l’apertura di
questo film, a scrivere la sceneggiatura. Ma ho intenzione di
iniziare a scrivere.
Ha poi aggiunto che, nonostante gli sedici annidi di tempo
potenzialmente utili per un brainstorming, ottenere lo script
giusto può essere una sfida ardua.
Vi ricordiamo che
Split arriverà al cinema in Italia dal 27 Gennaio
2017. Dal produttore Jason
Blumcreatore delle
saghe di Paranormal
Activity, La Notte del
Giudizio e Insidious e con James
McAvoy, Anya Taylor
Joy, Betty
Buckley, Jessica Sula
e Haley Lu
Richardson.
Sinossi
Dopo il successo di The Visit, il
regista, sceneggiatore e produttore M. Night Shyamalan (Il Sesto
Senso, Signs, Unbreakable – Il Predestinato) e il produttore Jason
Blum (Le serie di Paranormal Activity, La Notte del Giudizio e
Insidious) tornano con una nuova terrificante collaborazione:
SPLIT. James McAvoy (Serie di X-Men) guida il cast del thriller ad
alta tensione con elementi sovrannaturali insieme a Anya Taylor
Joy, Betty Buckley, Jessica Sula e Haley Lu Richardson. Per il
film, Shyamalan e Blum hanno riunito il squadra di The Visit, che
include il produttore Marc Bienstock e I produttori esecutivi
Ashwin Rajan e Steven Schneider.
La DC Entertainment
annuncia il set di fumetti Injustice
2 che saranno scritti da Tom
Taylor e disegnati dall’artista Bruno Redondo. Entrambi
ritornano in questo secondo set di fumetti.
Con il debutto e il
conseguente successo di Injustice: Gods Among
Us, il set di fumetti dedicato ad Injustice è diventato
velocemente molto popolare.
Injustice 2 è
un prequel che tenter di colmare il divario tra la il primo
videogioco e l’imminente arrivo di Injustice
2, che dovrebbe debuttare a Maggio del 2017.
Tom Taylor,
scritto di Injustice 2 ha così
commentato “Il nostro obiettivo generale è quello di raccontare
una storia completa tra i fumetti e giochi. Ci sono poche cose
in Injustice: Gods Among Us della serie
e in Injustice 2 quando abbiamo iniziato
a scrivere questa storia ma speriamo di aver unito Batman e tutti i
supereroi nel migliore dei modi.”
La serie debutterà in digitale l’11
Aprile con nuovi capitoli che arriveranno settimanalmente. A Maggio
invece la versione stampata. In Europa non ci hanno ancora
conferme sull’arrivo della serie.
Injustice: Gods Among
Us è un videogioco di combattimento uno contro uno tra
personaggi del DC
Universe in un piano bidimensionale con sfondi e personaggi
renderizzati in tre dimensioni. Il gioco è sviluppato da
NetherRealm Studios ed è stato pubblicato nell’aprile 2013.
La campagna di
Injustice è stata scritta dallo studio NetherRealm
in collaborazione con la DC Comics.
In
occasione della Giornata della Memoria, l’annuale
commemorazione delle vittime della Shoah celebrata il 27 gennaio,
come ogni anno su Sky molti appuntamenti per non
dimenticare.
SuSky Cinemasi parte lunedì 23 gennaio, con una intera
Settimana della Memoria: dal 23 al 29 gennaio Sky Cinema
Hits HD (canale 304) dedica la programmazione della prima e
della seconda serata ai film che meglio hanno raccontato la
persecuzione e il genocidio degli ebrei e gli orrori perpetrati dai
nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
IL BAMBINO CON IL
PIGIAMA A RIGHE
Lunedì 23 gennaio
aprono la programmazione IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE, che racconta la
storia di una toccante amicizia tra due bambini sullo sfondo
dell’Olocausto e CORRI RAGAZZO CORRI, adattamento del
romanzo Run, Boy, Run di Uri Orlev, che racconta le vicende, basate
su eventi reali, del giovane Srulik in fuga dal ghetto di
Varsavia.
IL LABIRINTO DEL SILENZIO
Martedì 24 gennaio si
continua con la prima visioneIL LABIRINTO DEL
SILENZIO, dove un giovane
procuratore nella Germania dell’Ovest, indaga su una cospirazione
di massa messa in atto per coprire i passati oscuri e la connivenza
con il regime nazista di importanti personaggi pubblici.
SUITE FRANCESE
A
seguire
SUITE FRANCESE, l’impossibile e dolorosa storia d’amore tra
un ufficiale tedesco e una ragazza francese, durante l’occupazione
nazista.
LA CHIAVE DI SARA
Mercoledì 25 gennaio in
prima serata è la volta di LA CHIAVE DI SARA con Kristin Scott Thomas protagonista
e con la storia di solidarietà e coraggio di MONSIEUR
BATIGNOLE.
IL FIGLIO DI SAUL
Giovedì 26 gennaio
andrà in onda la prima visionepremio OscarIL FIGLIO DI SAUL, film d’esordio dell’ungherese Làzlo Nemes, vincitore
del Premio Oscar 2016 come miglior film straniero,
che racconta la disperazione di un padre durante l’Olocausto: un
ebreo ungherese deportato ad Auschwitz viene costretto ad assistere
allo sterminio del suo popolo e a rimuovere i corpi dalle camere a
gas. Quando tra i cadaveri Saul riconosce il corpo di suo figlio,
tenta a tutti i costi di dargli una degna sepoltura.
IL SEGRETO DEL SUO VOLTO
A seguire IL SEGRETO DEL SUO VOLTO, con Nina Hoss nei panni di una
moglie sopravvissuta miracolosamente all’orrore di Auschwitz, che
va alla ricerca di vendetta.
THE EICHMANN SHOW– IL PROCESSO DEL
SECOLO
Venerdì 27 gennaio,
maratona per tutto il Giorno della Memoria con, in prima serata, la
prima visione del filmTHE EICHMANN SHOW– IL PROCESSO DEL
SECOLO, un film che indaga le dinamiche
comunicative alla base del processo a carico di Adolf Eichmann,
nazista responsabile del traffico ferroviario che trasportava gli
ebrei nei campi di concentramento. La pellicola racconta la storia
dei due uomini che trasmisero in TV il processo e che per la prima
volta presentarono al mondo intero la progettazione ed esecuzione
dello sterminio di massa.
CONSPIRACY
In seconda serata
CONSPIRACY, che ripercorre la riunione che si tenne a
Wannsee nell’invjerno del 1942, dove fu pianificato nei minimi
dettagli lo sterminio degli ebrei.
IN DARKNESS
Sabato 28 gennaio andrà
in onda IN DARKNESS, la storia vera di Leopold Socha, un operaio
fognario che durante l’occupazione nazista nascose diverse famiglie
ebree nei cunicoli sotterranei, salvandole da morte certa e a
seguire IL LABIRINTO DEL SILENZIO.
UNA VOLTA NELLA VITA
Chiudono
l’appuntamento, domenica 29 gennaio, la prima visioneUNA VOLTA NELLA VITA, la storia di un’insegnante che cerca di avvicinare i suoi
alunni alla tematica della Shoah attraverso un progetto speciale e
WOMAN IN GOLD, che racconta la storia della battaglia legale
combattuta tra l’erede di un dipinto di Klimt sottratto alla sua
famiglia dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e il
governo austriaco.
La maratona prosegue
con..
Programmazione speciale anche suSky Arte HD(canale 120 e 400
di Sky) che venerdì 27 gennaio, in occasione della Giornata della
Memoria, propone alle 21.15 la prima tv del film PERCHÉ SONO UN
GENIO! LORENZA MAZZETTI, presentato nel corso dell’ultimo
Festival del Cinema di Venezia, che racconta la storia della
regista e scrittrice Lorenza Mazzetti, la nipote di Albert
Einstein. Con gli interventi degli amici Bernardo Bertolucci e
Malcolm Mc Dowell, Lorenza racconta l’incredibile storia della sua
vita. Venne adottata con la sorella dal cugino di Albert Einstein,
e fu testimone dell’omicidio di tutta la sua famiglia nell’eccidio
nazista di Rignano del 1944, a cui lei riuscì a
sfuggire.
Ma
decise che la sua storia non poteva finire così: per scappare dagli
orrori partì per Londra e riuscì ad entrare in una prestigiosa
scuola d’arte, la sua unica motivazione per essere ammessa? «Perché
sono un genio!». Un film emozionante che si concentra sugli anni
incredibili in cui Lorenza scopre e comincia ad esplorare il suo
“genio”, che poi troverà nuove forme di espressione, non solo in
film e libri, ma anche con la collaborazione alla rivista Vie
Nuove, in cui analizzava i sogni degli italiani, con i burattini
del Puppet Theatre e con la pittura.
Partecipa alla Giornata della Memoria ancheHistory HD(in
esclusiva su Sky al canali 407) che venerdì 27 gennaio trasmetterà
dalle 6.30 una serie di documentari che, da angolature differenti,
racconteranno una delle pagine più tragiche del ventesimo secolo.
In prima visione assoluta verrà proposto alle 21.00 il
documentario LA DONNA CHE HA PERDONATO I NAZISTI. Lei è una
dei sopravvissuti agli esperimenti del dottor Mengele. Lui è un ex
nazista accusato di complicità nell’omicidio di 300 mila persone.
Dopo 70 anni si sono incontrati. Nel 1962 la giustizia tedesca
stabilì che coloro che avevano ucciso sotto l’influenza della
propaganda nazista non potevano essere considerati colpevoli di
omicidio. Ma nel 2011 il caso dell’aguzzino del campo di Sobibor,
condannato a 70 anni dagli avvenimenti, ha ribaltato
l’interpretazione della legge penale e ha portato al processo di
Oskar Groening il “contabile di Auschwitz”. Durante il processo, la
testimone Eva Kor, una delle sopravvissute ad Auschwitz, perdona
l’imputato “per aver avuto la decenza di ammettere le proprie
responsabilità”. L’abbraccio finale tra i due coglie tutti di
sorpresa.
Tra gli
altri programmi della maratona si segnala:
NAZISMO, DAL TRAMONTO ALL’ALBA(ore 11.10), un viaggio nella mente dei nazisti attraverso
testimonianze e confessioni degli ufficiali di partito messi a
processo al termine della Seconda Guerra Mondiale. Chi ha attuato
l’ideologia di Hitler e come è possibile impedire che torni di
nuovo?
OSTAGGI DELLE SS SULLE ALPI(ore 18.10), l’incredibile storia di un gruppo di prigionieri
nei lager nazisti che, negli ultimi mesi della guerra, furono presi
in ostaggio dagli ufficiali delle SS per trattare la resa con gli
Alleati.
GLI
APOSTOLI DI HITLER(ore 20.05), le
menti criminali che eseguivano senza scrupoli gli ordini di Hitler:
dall’élite intellettuale ai pubblici ufficiali, passando per i
criminali di basso livello che si occupavano del “lavoro sporco”.
Chi erano queste persone e come hanno fatto a diventare
così?
GLI
EROI DI DACHAU(ore 22.40), la storia
della liberazione dei prigionieri di Dachau attraverso le toccanti
testimonianze dei deportati e dei loro salvatori. 70 anni dopo la
liberazione, le vittime della follia nazista e i soldati americani
tornano insieme nel campo di concentramento di Dachau per ricordare
il passato e raccontare la loro storie.
Giornata della
Memoria
SuSky Sport HDil ricordo è affidato a Federico Buffa con
FEDERICO BUFFA RACCONTA ARPAD WEISZ (venerdì 27
gennaio su Sky Sport Mix HD alle 11, alle
15 e alle 21 e su Sky Sport 1 HD alle
13.30, 19 e mezzanotte). Si tratta del
racconto della storia del grande allenatore di Inter e Bologna
deportato e ucciso ad Auschwitz nel gennaio del 1944. Una originale
rilettura dello storyteller di Sky Sport, che trae origine dal
libro “Arpad Weisz, dallo Scudetto ad Auschwitz”, scritto da Matteo
Marani, vicedirettore di Sky Sport24. Il documentario sarà inoltre
proiettato martedì 24 gennaio al Teatro Dal Verme di Milano,
all’interno di un evento organizzato dalla Comunità Ebraica di
Milano, in collaborazione con il Comune di Milano e Sky
Sport.
Sempre
venerdì 27 gennaio, una puntata speciale de L’UOMO DELLA
DOMENICA condotto da Giorgio Porrà (su Sky Sport Mix
HD alle 12, alle 16 e alle 22 e su Sky
Sport 1 HD alle 12 e alle 20). Al centro della
puntata, la Run for Mem, la prima corsa organizzata dalla
Comunità ebraica nei luoghi più significativi della Shoah a Roma,
in programma domenica 22 gennaio e di cui Sky è media
partner garantendo collegamenti in diretta su Sky Sport24
HD. Si tratta di una manifestazione che vuole portare il giorno
della Memoria fuori dal suo aspetto più istituzionale e
rappresentare un momento di fratellanza e condivisione. In
programma un’intervista a un personaggio straordinario: Shaul
Ladany, grande atleta israeliano sopravvissuto alla Shoah e
miracolosamente non coinvolto nell’attentato palestinese ai Giochi
Olimpici di Monaco ’72.
AncheSky TG24 HDcelebrerà la giornata della Memoria, con servizi,
approfondimenti e le immagini delle commemorazioni. Il dramma della
Shoah sarà ricordato anche all’interno dei programmi “Dentro i
fatti, con le tue domande”, in onda dalle 10, e Sky TG24
Pomeriggio, in onda dalle 15, con ospiti in studio.
Infine,
una collezione dedicata alla programmazione speciale per “Il
Giorno della Memoria” è disponibile anche in modalità non
lineare su Sky Go e Sky On Demand.
Prossimo a esordire per la seconda
volta sul grande schermo – dopo i venti muniti di folgorante
apparizione in Captain America Civil
War – nei panni di un inedito Peter
Parker nel nuovo Spider-Man
Homecoming il giovane attore Tom
Holland ha rilasciato un’intervista
a Short List Magazine(ripresa ance da
CBM)nella quale ha rivelato
alcune nuove indiscrezioni circa la presenza all’interno della
pellicola di Flash Thompson, il famoso
bulletto da liceo presente in tutti i fumetti dedicati
a Spider-Man e che sarà interpretato da
Tony Revolori.
Rivelando come il Flash
Thompson interpretato da Tony Revolori
in Spider-Man
Homecomingavrà dei connotanti molto
diversi rispetto alla sua origine fumettistica, Tom
Holland ha affermato che “le scuole superiori americane sono così diverse da quelle
britanniche. Il bullismo è un fenomeno davvero molto particolare
qui da noi, così quando si è parlato di
includere Flash Thompson io ho subito
pensato che, in base alla cultura da cui provengo, non
avevamo bisogno di un atleta muscoloso e belloccio
per dare filo da torcere a Peter
Parker, ma poteva servire semplicemente un
figlio di papà, ricco e snob, con la puzza sotto il naso e in grado
di commentare la diversa qualità delle scarpe da
ginnastica. Io personalmente ho dovuto lavorare molto sul mio
accento per renderlo più americano di quanto non
fosse“.
Nella realizzazione
di Spider-Man Homecoming, così come rivelato
dallo stesso Tom Holland, si è cercato di
dare molta più importanza all’età di Peter
Parker e alla sua vita liceale in rapporto agli
incontri/scontri con i propri coetanei, constate però il teaser
trailer rilasciato al San Diego Comic-Con non
rivelasse ancora nulla circa la natura del
bulletto Flash Thompson e di
come Tony Revolori lo
avrebbe interpretato Ora non resta che attendere per vedere i
futuri sviluppi del personaggio.
CORRELATI:
Tom Holland e lo Spider-Man “perfetto” di Andrew
Garfield
Diretto da Jon
Watts, nel cast del
film protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle.
Al cast si
aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
La trama ufficiale
di Spider-Man Homecoming
Il giovane Peter Parker/Spider-Man
(Tom Holland) che ha fatto il suo
sensazionale debutto in Spider-Man
Homecoming cerca il suo posto nel mondo come il
supereroe SpiderMan. Entusiasta per la sua
esperienza con i vendicatore Peter torna a casa, dove vive con la
sia Zia May (Marisa Tomei), sotto l’occhio vigile
del suom mentore Tony Stark (Robert Downey,
Jr.). Mentre Peter cerca di riprendere la sua normale
routine quotidiana una nuova minaccia sorge e un nuovo
cattivo, Vulture (Michael
Keaton) mette in pericolo la città di New York e metterà a
dura prova Spider-Man.
Spider-Man Homecoming è prodotto
da Kevin
Feige e il team creativo dei Marvel Studios,
supervisionato e co-prodotto da Amy
Pascal della Sony
Pictures che ne detiene i diritti e che ne
supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.
Il film si basa su una sceneggiatura
scritta da Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon
Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik Sommers.
Spider-Man è un personaggio creato
da Stan Lee e Steve Ditko.
In occasione delle 52e
giornate di Soletta, domani sabato 21 gennaio, il Presidente Marco
Solari e il team del Festival presenteranno alcune iniziative
previste per Locarno 70. Un importante tappa, che guarda al
futuro con un rinnovato brand: Locarno Festival.
Un
anniversario che vuole guardare al futuro, non un traguardo ma un
nuovo punto di partenza, che si presenterà rinnovato, allargando i
suoi perimetri e potenziando le sue infrastrutture per trasformarsi
in una vera e propria città dell’audiovisivo. Perché anche se il
cuore principale del Festival rimarrà Piazza Grande, la sua
geografia ingloberà altre novità. All’inaugurazione delPalazzo del Cinema,
che porterà in dote tre nuove sale cinematografiche allestite
secondo tecnologie d’ultima generazione, si aggiunge la riapertura,
dopo la ristrutturazione, dello storico Ex Rex, riportato
all’antico splendore e ribattezzatoGranRex.#Locarno70 vuole
inoltre aprirsi a un nuovo pubblico con tre iniziative:#movieofmylife,PardoKidse loYouth Advisory
Board.La prima proposta, che sarà
lanciata nel mese di marzo, è un progetto user-generated
content, con l’obbiettivo di creare una grande bacheca
collettiva cui ognuno potrà partecipare, raccontando il film che
più gli ha cambiato la vita. Con PardoKids verrà dato il via a una
nuova programmazione con una serie di proiezioni riservata al
pubblico dei più piccoli e concentrata nell’ultimo week-end del
festival. Lo Youth Advisory Board invece è un iniziativa che si
rivolge a giovani tra i 16 e i 23 anni, sotto forma di comitato
consultivo. I giovani potranno partecipare attivamente discutendo
temi a loro più vicini. Il comitato sarà formato da 7 giovani,
provenienti da tutta la Svizzera e dall’estero e scelti previa
candidatura (più informazioni: www.pardo.ch/yab).
La 70a
edizione del Locarno Festival, inizierà con una serie d’iniziative
firmate Locarno 70 già a partire dal mese di febbraio e vedrà
la sua conclusione durante la manifestazione che si terrà dal 2 al
12 agosto 2017.
Sembra non esserci davvero limite
alle contaminazioni e alle influenze che il cinema può esercitare
sulla vita reale e sui grandi protagonisti che in essa vivono e
operano, soprattutto dopo un recente report ad opera
di EW in cui viene fatto scherzosamente
notare come Donald Trump, durante il suo
lungo discorso inaugurale in occasione della cerimonia
d’insediamento come 45° presidente degli Stati Uniti, avrebbe forse
involontariamente citato un noto monologo ad opera del celebre
villain Bane interpretato da Tom
Hardy in The Dark Knight (per
la precisione in The Dark Knight Rises)
di Christopher Nolan.
Parlando a lungo di come sia
necessario liberare gli Stati Uniti dalla corruzione e dall’eccesso
di opulenza derivante da un capitalismo disorganizzato e dannoso
per i più deboli, Donald Trump sembra
quantomeno aver visto in maniera approfondita la performance di
Tom Hardy in The Dark
Knight, dove
appunto Bane esordiva dall’altro di una
macchina blindata verso un gruppo di criminali fuggitivi,
affermando: “libereremoGotham dai corrotti! Dal ricco!
Dagli oppressori che per generazioni che vi hanno tenuto
succubi con i miti della facile opportunità e
dell’oppotunismo, e ridaremo questa città a voi, la sua gente,
i suoi abitanti!“. Di sicuro, dall’alto del podio che
domina la scalinata del Campidoglio, Donald
Trup avrà succitato qualche reminiscenza cinefila per
tutti gli appassionati della saga di Nolan.
Di seguito un divertente video
virale postato sul
canale YouTubeFilm Gob
che propone un montaggio delle sequenze con protagonisti il
presidente Donald Trump e il
villan Bane.
https://www.youtube.com/watch?v=1Oeu7SBvPaQ
Per avere un confronto ulteriore a
riguardo di questa teoria – in realtà probabilmente più una
semplice e divertente coincidenza – è possibile citare nuovamente
le parole di Donald Trump, che durante il
discorso ha affermato che “oggi, non stiamo
solo trasferendo il potere da un’amministrazione all’altra o
da un partito all’altro, ma stiamo trasferendo il potere da
Washington e lo stai dando di nuovo a voi, la
gente!“. Il tycoon sembra avere dunque una sincera
ammirazione per il villain di The Dark Knight.
In seguito al recente annuncio – i
cui germi sono in realtà in circaolazione da molto tempo – da
parte di Warner
Bros. e Legendary Pictures di
voler realizzare in futuro un possibile crossover fra l’universo
di Kong Skull Island e
la mitologia narrativa messa in atto da Gareth
Edwards con il reboot di Godzilla, pare che già nell’attesa
pellicola diretta da Jordan
Vogt-Roberts sarà possibile assistere a un possibile
congiungimento (per ora non ben specificato) dei due celebri mostri
cinematografici. Se il progetto di un
fantomatico Godzilla vs King Kong appare al
momento ancora lontano, sembra tuttavia che l’universo condiviso di
un possibile crossover possa già da ora avere un ideale titolo
identificativo.
La recente commercializzazione della
linea di giocattoli e action figure ispirate
a Kong Skull
Islandpotrebbe contenere alcuni
interessanti indizi circa il titolo di un possibile futuro
crossover Godzilla vs King Kong, in quanto,
così come riportato da Scified e
Comic
Book,sulla parte inferiore
delle confezioni di alcuni prodotti compare il misterioso logo
“MosterVerse” che potrebbe dunque essere una
possibile indicazione circa la denominazione di un ideale universo
cinematografico condiviso fra King
Kong e Godzilla.
Non dimentichiamo poi che nei
recenti spot televisivi dedicati alla promozione
di Kong Skull Island –
su tutti quello denominato “Kong is King” – il
personaggio di John Goodman rivela la storia
segreta dell’isola su cui dimora la grande scimmia, affermando che
“quest’isola è nota per il gran numero di navi
e aerei che sono scomparsi nel caso degli anni. I test nucleari
realizzati nel 1954 non sono stati dei veri test, ma
tentativi con cui il governo stava cercando di uccidere
qualcosa“. Non ricorda forse un certo film diretto
da Ishirō Honda proprio nel 1954 e prodotto
dalla Toho di cui Gareth
Edwardsha realizzato un reboot nel
2014? Inoltre non è un caso che Ken Watanabe
alias Dr. Ishiro
Serizawaabbia raccontato una
storia simile proprio nel film di Edwards, di fatto
permettendo ai due universi narrativi di convivere in maniera
coerente.
Infine è possibile notare due
immagini rispettivamente tutte dallo spot televisivo
di Kong Skull
Island“Kong is
King” e l’immagine di apertura
del Godzilla di Gareth
Edwards, in cui compare in entrambi i casi un chiaro
riferimento alla famosa “direttiva 27” con cui
bombardare l’isola con armi nucleari. Tutto ciò fa ben sperare
circa la possibilità di vedere presto in futuro un degno
crossover Godzilla vs King
Kongnel quale i due celebri mostri
possano condividere equamente lo stesso spazio dell’inquadratura,
dando vita a un’epica battaglia che tutti si aspettano, in un modo
o nell’altro.
Kong Skull Island,
che uscirà il 9 marzo 2017, include nel cast Tom
Hiddleston, Brie Larson, Samuel L.
Jackson, John Goodman, Tian Jing, Corey
Hawkins, Jason Mitchell, John Ortiz, Shea
Whigham e Toby
Kebbell. Diretto da Jordan
Vogt-Roberts, il film è scritto da Max
Borenstein, John Gatins, Dan
Gilroy e Derek Connolly.
Godzilla vs Kong è previsto
per il momento per il 29 maggio 2020 negli USA, mentre Godzilla 2
dovrebbe arrivare l’anno prima, il 22 marzo 2019.
Ben trent’anni sono passati da quel
lontano 1984 in cui James
Cameron sconvolse la cinematografia di fantascienza
con Terminator, primo capitolo di una saga di
culto che al momento conta ben cinque pellicole e un successo
commerciale non indifferente a livello planetario, oltre ad aver
costituito un immaginario popolare ancora oggi più vivo che
mai. Purtroppo nel corso degli anni il franchise ha accusato segni
evidenti di stanchezza, soprattutto dopo i deludenti risultati al
botteghino nel 2003 di Terminator 3 Le macchine
ribelli (il primo e unico film della saga senza alcun
coinvolgimento da parte di Cameron) e i giudizi poco ragguardevoli
riservati al prequel del
2009 Terminator Salvation, senza poi
contare il tonfo definitivo in seguito al poco
apprezzato Terminator Genesys del 2015.
Malgrado tutto però sembra che il destino della saga sia ora
destinato a risollevarsi, in seguito alla notizia riportata
da Deadline circa la volontà di Cameron
in persona di riprendere in mano le redini produttive della
mitologia da lui creata, annunciando l’intenzione di realizzare
entro il 2019 un nuovo film la cui regia
dovrebbe essere affidata a Tim Miller,
reduce dal successo di Deadpool.
Al momento non si hanno ancora
informazioni certe riguardo al progetto che James
Cameron e Tim Miller hanno in
mente a proposito di un nuovo film dedicato alla saga
di Terminator, soprattutto non è dato sapere
se i due decideranno di ignorare gli accadimenti
dell’ultimo Terminator
Genesys– e dunque ricollegarsi con
un ideale sequel ai primi due capitoli – oppure se il racconto
terrà in considerazione l’intera produzione finora realizzata.
Nulla vieta inoltre che si possa pensare di oprate per un reboot
capace di rivitalizzare l’intero franchise senza troppe
pretese.
La domanda più scottante che ora
sorge spontanea è: vi sarà ancora posto per i
beniamini Arnold Schwarzenegger
e Linda Hamiltonin questo nuovo progetto
di Terminator? Oppure vedremo un cast
totalmente nuovo? Mentre le possibilità che l’ex governatore della
California torni presto sul grande schermo sono davvero molto alte,
per quanto riguarda la Hamilton non sembrano esserci molte
speranze, dato che la stessa attrice aveva rifiutato di apparire in
un cameo in Terminator 3 e aveva fatto solo
una piccola apparizione vocale in Terminator
Salvation.
Mentre continuano ad abbondare sulla
rete le immagini che lo ritraggono in piena azione nei panni di un
pilota Jaeger sul set
dell’atteso Pacific Rim Uprising,
l’attore John Boyegaprosegue nella sua ostinata campagna
auto-prmozioanle, diffondendo tramite il proprio profilo Instagarm
un’interessante illustrazione in bianco e nero che ritrae
proprio un Jaegerritto
nel mezzo di una pioggia scrosciante mentre fissa
l’orizzonte.
Nonostante si tratti solo di un
disegno e dunque non di una pubblicazione ufficiale dal set di
Pacific Rim Uprisingè
indubbio come John
Boyegastia cercando di
mantenere costantemente aggiornati i propri fan e i fedelissimi del
franchise riguardo a noi singolo sviluppo della lavorazione della
pellicola, contribuendo a far crescere di giorno in giorno l’attesa
attorno al progetto.
Al momento
nel cast di Pacific Rim
Uprising sono confermati John
Boyega, nel ruolo del figlio del personaggio
di Idris Elba. Mentre sappiamo
che Charlie Hunnam non riprenderà il
ruolo per conflitto di programmazioni. Confermati
invece Scott Eastwood, Jian Tian, Levi
Meaden e Adria Arjona.
Legendary e Universal hanno
ufficializzato la data di uscita del Pacific Rim
2, sequel del film di Guillermo del
Toro che resta in veste di produttore ma cede il
posto in cabina di regia a Steven S.
DeKnight, showrunner
di Spartacus e Daredevil di
Netflix.
Pacific Rim Uprising: prima foto dal
set, ecco John Boyega
L’uscita di Pacific Rim
2 è stata fissata per il 23 febbraio 2018. Legendary
e Universal avevano inizialmente previsto l’uscita del sequel per
l’estate 2017, facendo poi un deciso passo indietro e rimuovendolo
dalla programmazione. L’acquisto della Legendary da parte del
gruppo cinese Wanda ha invece cambiato le carte in tavola,
accelerando la messa in produzione del sequel. Del
resto, Pacific Rim incassò bene in
Cina.
Tempi bui sembrano aver avvolto già
da qualche tempo il vociferato e ambizioso progetto cinematografico
di un adattamento per il grande schermo
di Inumani, una questione davvero scottante
su cui i piani della Marvel si sono più volte
rivelati davvero poco chiari e coerenti. Dopo l’iniziale annuncio
riguardo a una possibile uscita della pellicola
per novembre 2018 – e il parallelo processo
preparatorio iniziato sul piccolo schermo con Agents
of S.H.I.E.L.D-, il progetto di
Inumanisembrava essere
caduto nell’oblio in seguito alla volontà di estendere
il MCU verso una dimensione
decisamente rivolta più al piccolo che al grande schermo, malgrado
i vertici dello studio avessero continuato a sostenere la volontà
di dare corpo al progetto senza tuttavia confermalo o smentirlo
ufficialmente.
Durante una recente intervista
rilasciata a Screen Rant in occasione del
tour promozione di xXx Il ritorno
Xander Cage, il
mastodontico Vin Diesel è stato interrogato a
proposito del suo possibile coinvolgimento del progetto di
Inumaninel ruolo
di Freccia Nera e soprattutto gli è stata
chiesta una personale opzione circa l’annuncio da parte
di Marvel Studios di voler spostare il
franchise dal grande al piccolo schermo, grazie a una possibile
produzione ABC la cui première sarebbe santa
progettata anche per un rilascio in IMAX. A
tal proposito Vin Diesel ha affermato:
“penso che la Marvel non dovrebbe mai
abbandonare la possibilità e la volontà di realizzare una
produzione serale espansa sugli Inumani. Penso che
potrebbe essere una saga davvero molto ampia e variegata, e se
avessi avuto più tempo sarei tentato in seria discussione con
la Marvel su questo
punto. Ma penso anche che sarebbe un grave errore per la Marvel abbandonare le loro
ambizioni o il loro obiettivo o di di farne un film,
perché vorrebbe dire negare una potenzialità davvero
immensa“.
Malgrado il grande amore per il
franchise di Inumani, la possibilità
che Vin Diesel possa davvero prendere
parte al progetto dipende tutta dalla disponibilità dell’attore a
subire un drastico ridimensionamento del proprio stipendio qualora
il progetto dovesse approdare in forma televisiva. Tuttavia al
momento la concorrenza parallela di Agents
of S.H.I.E.L.Dappare un
ostacolo davvero insormontabile.
Nonostante il progetto di una serie
tv dedicata a Inumanisia al
momento una pura ipotesi, il fatto che una personalità come quella
di RoelReine (Black
Sails) sia stata già presa in
considerazione per dirigere i primi due possibili episodi fa
pensare che non si tratti poi di una questione così virtuale come
potrebbe apparire, e che dunque le premesse potenziali sono
tutte ben presenti.
Kevin
Feige continua quindi ad avere fiducia nel progetto,
ma l’aver nominato la televisione, con riferimento
ad Agents of SHIELD, potrebbe aprire nuovi
scenari per un film sugli Inumani, che sia un progetto che partirà
da zero o che invece si muoverà dagli stessi personaggi che si
stanno affollando nella serie tv ABC.
La formazione
degli Inumani è composta
da Freccia Nera, Medusa, Crystal, Gorgon, Triton,
Karnak, Lockjaw, Maximus il Folle, l’Innominato,Ahura
Boltagon e Luna Maximoff. Come
ogni gruppo di supereroi, nel corso degli anni, ha subìto modifiche
con aggiunte e defezioni.
Gli Inumani,
secondo la mitologia Marvel, sono degli “individui
geneticamente superiori agli esseri umani creati tramite
esperimenti della razza extraterrestre dei Kree per essere usati
come armi”.
Il fermento attorno al tanto
vociferato progetto DC di Green
Lantern Corps sembra ora entrato in una fase davvero
movimentata, soprattutto dopo l’annuncio ufficiale da parte dei
vertici Warner Bros. riguardo all’effettivo
interesse nella realizzazione di questo coraggioso cinecomic
ispirato al personaggio di Lanterna Verde.
Dopo la conferma di David
Goyer e Justin Rodi quali
sceneggiatori ufficiali della nuova pellicola, ecco ora rivelata
tramite il giornalista Umberto
Gonzalezdi The
Wrap una possibile casting shortlist per il ruolo
di Hal Jordan, nella quale compaiono nomi
illustri del calibro di Tom
Cruise, Joel McHale, Bradley
Cooper, Ryan Reynolds, Armie
Hammer e Jake Gyllenhaal.
Si tratta dunque di una notizia
davvero molto importante per tutti i fan del personaggio
di Lanterna Verde che ora si aspettano
davvero grandi cose da questo futuro progetto di Green
Lantern Corps. Qualora la scelta dovesse ricadere
su Tom Cruise sarebbe la prima partecipazione
del protagonista di Top
Gun e Mission Impossible a un
film di supereroi, ma, come nel caso di Ben
Affleck per The
Batman, si opterebbe per una versione decisamente più
“stagionata” dei classici personaggi che siamo abituati a
vedere.
Bradley Cooper, che
aveva partecipato inizialmente al casting propio per il ruolo
di Hal Jordan nello
sfortunato Lanterna Venrde del 2011, potrebbe
essere una scelta interessante, soprattutto nell’ottica di una
ideale lotta fra MCU
e DCEU ingaggiata dopo la sua partecipazione
vociale nel ruolo di Rocket
Rackoonin Guardiani della
Galassia. JakeGyllenhaal gode attualmente di una tale fama
e considerazione che un suo ritorno nominale all’intento del
possibile casting di Green Lantern Corps
appare quasi obbligato, soprattutto dopo la possibilità (purtroppo
sfumata) che l’attore potesse prendere parte in un primo momento
all’universo DC. Riguardo poi
a Ryan Reynoldsvi p
davvero poco da dire, in quanto si tratta dell’unico attore ad aver
già in precedenza vestito i panni del Cavaliere di
Smeraldo nell’amai celebre scult del 2011, dunque il suo
ritorno proprio in tali vesti potrebbe essere inteso sotto due
aspetti: riscatto personale o continuità con la pellicola
precedente.
Un’altra delle questioni più
scottanti attualmente sul piatto riguarda la possibilità, per il
momento del tutto speculativa a dire il vero, che uno di questi
attori che si aggiudicheranno il ruolo di Hal
Jordan in Green Lantern
Corpspotrebbe trovare posto anche
nel casting di Justice League. Al momento sembra che
non vi siano conferme o smentite da gusto punto di vista nei
confronti delle strategie messe in atto
dal DCEU, tuttavia si tratta per il momento
di pure ipotesi senza sostanza.
Green Lantern
Corps viene descritto come “un’Arma Letale
nello spazio” che si concentrerà su Èdue personaggi: Hal
Jordan e John Stewart, tiratore scelto della Marina, afroamericano,
che entra a far parte del Corpo delle Lanterne Verdi. Il film si
focalizzerà in particolare sul suo rapporto con Jordan e il
Corpo.
David
Goyer e Justin Rhodes sono
gli sceneggiatori, mentre Goyer è anche
produttore del film, mentre produttori esecutivi del progetto
sono Geoff Johns e Jon Berg, alla guida della DC Films,
divisione responsabile dei lungometraggi dedicato all’universo
esteso DC.
Una volta terminata la
sceneggiatura, sarà possibile scegliere un regista. Difficile al
momento capire la fattibilità di un nuovo coinvolgimento
di Ryan Reynolds, protagonista del
primo Lanterna Verde, ormai
impegnato nei panni di Deadpool.
In attesa di poter ammirare
finalmente sul grande schermo le prodezze di Tom
Holland nelle vesti di un innovativo Peter
Parker nell’atteso Spider-Man
Homecoming, il coriaceo e
insaziabile Michael Keaton è tornato a
parlare in maniera entusiastica del suo celebre
villain Volture, e durante un’intervista
con EW l’attore ha potuto scendere ancora più
nel dettaglio rispetto alla psicologia disturbata di un uomo ricco
di sorprese e sfumature. In particolare l’attore ha descritto le
grandi difficoltà nel dare corpo e voce a un personaggio nettamente
più vecchio rispetto alla sua età anagrafica, dovendo dunque
discutere con il regista Jon Watts come
poter invecchiare psicologicamente e fisicamente in maniera
credibile.
Ricordando brevemente la biografia
di Volture – un uomo anziano che inventa una
strabiliante cintura antigravitazionale grazie alla
quale commette terribili crimini prima di divenire membro
di Sinister Six – Michael
Keaton ha potuto descrivere nel dettaglio il noto villain
di Spider-Man
Homecoming, affermando che “il
personaggio ha in realtà più rilevanza di quanto non si creda. So
che ora c’è questo problema riguardo al mio ruolo in The
Founder e di come esso descriva una certa situazione del
nostro attuale paese. Tuttavia penso che il fondatore di un fast
food sia davvero poco interessante in confronto a un villain del
calibro di Volture. Mentirei se dicessi
che questo personaggio non è stato da me modellato prendendo in
parte spunto dai miei ruoli precedenti, tuttavia la vera
innovazione proviene direttamente dal regista Jon
Watts, un ragazzo molto brillante a cui ho voluto
sottoporre il problema di come impostare al meglio il mio
personaggio. Molti altri colleghi si sono rivolti a lui per un
consiglio e per avere maggiori dritte e su come impostare
l’universo di Spider-Man Homecoming. Il vero
problema è stato quello di mettermi addosso più anni di quelli che
in effetti ho, come cercare di invecchiare sia fisicamente che
psicologicamente per dare credibilità al personaggio. Non sono più
un ragazzo, ma non sono nemmeno ancora arrivato
al capolinea!“.
Molte in effetti sono state le
perplessità iniziali circa la possibilità che Michael
Keaton potesse interpretare in maniera credibile in
personaggio di Volture
in Spider-Man
Homecoming, ma alla fine pare che i vertici
produttivi e lo stesso regista siano rimasti alquanto soddisfatti
del risultato finale.
CORRELATI:
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Garfield
Diretto da Jon
Watts, nel cast del
film protagonista Tom
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Al cast si
aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
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Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
La trama ufficiale
di Spider-Man Homecoming
Il giovane Peter Parker/Spider-Man
(Tom Holland) che ha fatto il suo
sensazionale debutto in Spider-Man
Homecoming cerca il suo posto nel mondo come il
supereroe SpiderMan. Entusiasta per la sua
esperienza con i vendicatore Peter torna a casa, dove vive con la
sia Zia May (Marisa Tomei), sotto l’occhio vigile
del suom mentore Tony Stark (Robert Downey,
Jr.). Mentre Peter cerca di riprendere la sua normale
routine quotidiana una nuova minaccia sorge e un nuovo
cattivo, Vulture (Michael
Keaton) mette in pericolo la città di New York e metterà a
dura prova Spider-Man.
Spider-Man Homecoming è prodotto
da Kevin
Feige e il team creativo dei Marvel Studios,
supervisionato e co-prodotto da Amy
Pascal della Sony
Pictures che ne detiene i diritti e che ne
supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.
Il film si basa su una sceneggiatura
scritta da Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon
Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik Sommers.
Spider-Man è un personaggio creato
da Stan Lee e Steve Ditko.
Dopo la tragica morte
cinematografica avvenuta nel finale di Batman V Superman Down of Justice
si è a lungo vociferato della possibilità che Clark
Kent aka Kal-El potessero fare la
sua ricomparsa all’interno di un cinecomics appartenete
al DCEU, ipotesi divenuta certezza dopo
l’annuncio ufficiale che Henry Cavill avrebbe
avuto modo di comparire nuovamente
nell’atteso Justice League, nonostante al momento
il personaggio di Superman sia stato quasi
del tutto escluso dalla strategia promozionale messa in atto
dai vertici DC per pubblicizzare già da ora
la nuova pellicola, fatta eccezione che per alcuni recenti release
grafici. Tuttavia ciò non ha assolutamente fermato la fantasia
speculativa dei fan, molti dei quali si sono chiesti
se Cavillavrebbe avuto modo di vestire
la celebre tuta in nero proveniente direttamente da La
morte di Superman, possibilità che ora comincia a farsi
certezza grazie a una foto – in realtà abbastanza sfocata – che ha
iniziato a fare il giro della rete tramite
Instagram per essere poi pubblicata
da CinemaComics (e ripresa anche da
Screen Geek), nella quale viene
mostrato l’attore con indosso un sospetto costume di colorazione
scura.
La fotografia incriminata – e
di cui l’autenticità potrebbe al momento risultare alquanto dubbia
– mostra quello che pare proprio Henry
Cavill nelle vesti di Superman,
con indosso una tuta dalle tinte molto scure, mente la sua figura
si staglia dinnanzi a una città. Poiché i pochi prodotti
promozionali finora rilasciati a proposito di Justice
Legaue in cui compare il personaggio
di Superman appaiono impostati secondo una
struttura grafica abbastanza classica, la presenza di un tale
livello di sfocatura in quest’immagine potrebbe forse rivelare la
sua natura di falso, come se il suo ideatore avesse voluto
nascondere un possibile ritocco grafico al colore della tuta. Al
momento non si hanno sufficienti informazioni per confermare o
smentire questa possibilità.
Qualora la presenza
di Superman abbigliato con l’iconica tuta
nera di La morte di Superman dovesse essere
confermata, allora sarà davvero molto interessante vedere come il
regista Zack Snyder deciderà di includere il
personaggio e questa sua condizione all’intento della narrazione
di Justice League, soprattutto sarà
necessario capire quale tipo di eventuale giustificazione verrà
data circa questo nuovo abbigliamento legato al personaggio.
Tuttavia ciò a cui stiamo assistendo potrebbe benissimo essere lo
scherzo di qualche buontempone, o peggio ancora, un’infida trovata
pubblicitaria per aumentare l’attesa attorno a questo nuovo
ambizioso progetto.
Ecco il primo trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice
League sarà diretto ancora una volta
da Zack Snyder ed è previsto per il 10
novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavillcome
Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason Momoacome Aquaman, e Ray Fishercome Cyborg.
Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams,
Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K.
Simmons e Jeremy Irons. I
produttori esecutivi del film sono Wesley
Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Alla vigilia del 50° anniversario
dalla nascita del fortunato franchise di
culto Star Trek – e in concomitanza con
l’annuncio di quello che sarebbe stato Star Trek
Beyond – moltissimi fan da tutto il mondo, già al
principio dell’anno appena concluso, avevano accolto con grande
gioia e trepidazione la conucniazione da parte
di Paramount e CBS di
voler dar vita a una nuova serie tv ispirata alla nota saga
fantascientifica inaugurata negli anni ’60 e a oltre 12 anni dalla
messa in onda degli ultimi episodi, una serie innovativa e
nostalgica le cui riprese dovrebbero iniziare proprio questa
settimana. Ma nel frattempo tiene ancora banco l’ormai celebre
causa intentata dagli studios detentori dei diritti di sfruttamento
del franchise contro il fan-made film Star Trek
Axanar, un interessante prodotto grassroots realizzato nel
2014 che è riuscito a guadagnare ben 1,1 milioni di
dollari tramite la sua pubblicazione
su Kickstarter.
In seguito alla messa in rete
di Star Trek Axanarsul
finire del 2014, i
vertici Paramount e CBS
avevano deciso di intentare causa contro i realizzatori del filmato
fandom e verso la società di
produzione Axanar Productions, responsabile
di aver sostenuto economicamente la sua ideazione e diffusione,
sostenendo che il fan-made film conteneva una serie di
elementi coperti da copyright, tra cui personaggi, razze aliene e
temi musicali provenienti direttamente dal franchise
di Star Strek. Questa causa legale, di cui si
attendeva un processo definitivo per il 31 gennaio
2017, ha dato vita a una nuova serie di linee guida
che Paramount e CBS
hanno elaborato direttamente per regolamentare da ora in poi ogni
produzione audiovisiva di matrice fandom legata alla saga
ufficiale, esattamente come accaduto a suo tempo
a Lucasfilm con i fan
di Star
Wars.
Dopo un complicato tira e molla
durato oltre tre anni, proprio oggi The Wrap
riporta un comunicato ufficiale in
cui ParamountPictures
e CBS Studios affermano di aver
raggiunto finalmente un “accordo pacifico” con il
produttore Alec Peters di Axanar
Productions riguardo alla causa legale incentrata
su Star Trek Axanar, accodo che prevede la
conclusione senza conseguenze legali del processo a patto che,
oltre ad apportare sostanziali cambiamenti al prodotto fandom già
diffuso, d’ora in poi il piccolo studio dovrà rispettare
integralmente le direttive ufficiali stabilite per ogni tipo di
prodotto grassroots legato alla saga di Star
Trek. Di seguito il comunicato ufficiale:
“Paramount e CBS
continuano a considerare importante e determinate la cultura
della fan fiction e la creatività del pubblico di
appassionati. Incoraggiano registi amatoriali a mostrare la
loro passione per Star Trek.
Paramount e CBS non intendono
sollevare obiezioni e/o a intraprendere azioni legali contro
produzioni fandom legate a Star Trek
che siano di tipo non professionale e dilettantesco
Tuttavia è necessario che ogni fan o istituzione
fandom soddisfino le linee guida ufficiali dei detentori del
copyright, indicazioni che possono essere trovati a
http://www.startrek.com/fan-films.
Paramount e CBS vorrebbero sempre
avere dalla loro parte i fan di Star Trek, con
tutta la loro creatività senza limiti e la loro sconfinata
passione“.
James
Gunn sembra molto soddisfatto delle reazioni che il
pubblico sta avendo alle proiezioni anticipate di Guardiani della Galassia Vol.
2. In particolare il regista è molto felice
dell’accoglienza che sta avendo il personaggio di Drax e
l’interpretazione di Dave Bautista, tanto che ha
scritto sulla sua pagina Facebook:
“Sta facendo esplodere la testa
dei primi spettatori di Guardiani della Galassia Vol. 2. Ha
esponenzialmente aumentato il range di emozioni e umorismo che
displiega rispetto al primo film. Non posso essere più fiero di
aver lottato perché lui interpretasse Drax quattro anni e mezzo
fa.”
In Guardiani
della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
La pagina Facebook The British Society of
Cinematographers (BSC) ha condiviso una foto dal set di
Justice League in cui compare il
direttore della fotografia del film, Fabian Wagner.
Nell’immagine, alle spalle di
Wagner, possiamo chiaramente vedere un’insegna che
indica Central City, che quindi sarà tra le
location del film di Zack Snyder.
Ecco l’immagine: [nggallery
id=2813]
Central City è una città immaginaria
dell’universo fumettistico DC, creata nel settembre-ottobre 1956 su
Showcase n. 4. È la patria del secondo Flash (Barry Allen); è
collegata grazie a un ponte a Keystone City, patria del primo Flash
(Jay Garrick) e del terzo (Wally West).
Ecco il primo trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League sarà diretto ancora
una volta da Zack Snyder ed è previsto per il 10
novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal
Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray
Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche:
Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K.
Simmons e Jeremy Irons. I produttori
esecutivi del film sono Wesley Coller,
Goeff Johns e Ben Affleck
stesso.
Tom Holland ha
sicuramente conquistato i cuori degli spettatori con il suo Uomo
Ragno che rivedremo in azione in Spider-Man
Homecoming, ma come se la vedrebbe in un combattimento
contro gli altri precedenti Spider-Man,
interpretati da Toby Maguire e Andrew
Garfiled?
Alla domanda, Tom
Holland ha risposto a Short List Magazine (H/T
CBM): “Io, assolutamente, a mani
basse“.
Alquanto sicuro di sé per essere un
liceale, non trovate? E voi siete d’accordo?
CORRELATI:
Tom Holland e lo Spider-Man
“perfetto” di Andrew Garfield
Diretto da Jon
Watts, nel cast del film
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle.
Al cast si
aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
La trama ufficiale di Spider-Man
Homecoming
Il giovane Peter Parker/Spider-Man
(Tom Holland) che ha fatto il suo sensazionale
debutto in Spider-Man Homecoming cerca il suo
posto nel mondo come il supereroe SpiderMan.
Entusiasta per la sua esperienza con i vendicatore Peter torna a
casa, dove vive con la sia Zia May (Marisa Tomei),
sotto l’occhio vigile del suom mentore Tony
Stark (Robert Downey, Jr.). Mentre Peter
cerca di riprendere la sua normale routine quotidiana una nuova
minaccia sorge e un nuovo cattivo, Vulture
(Michael Keaton) mette in pericolo la città di New
York e metterà a dura prova Spider-Man.
Spider-Man Homecoming è prodotto
da Kevin
Feige e il team creativo dei Marvel Studios,
supervisionato e co-prodotto da Amy Pascal della
Sony Pictures che ne detiene i diritti e che ne
supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.
Il film si basa su una sceneggiatura
scritta da Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon
Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik Sommers.
Spider-Man è un personaggio creato da Stan Lee e
Steve Ditko.
Edoardo Leo e tutta la banda di
Sydney Sibilia tornano nella divertente prima clip
di Smetto Quando Voglio Masterclass, dal 2
febbraio nelle nostre sale. Potete vederla di seguito:
Di seguito i character poster del
film: [nggallery id=3084]
La banda dei ricercatori è
tornata. Anzi, non è mai andata via. Se per sopravvivere Pietro
Zinni e i suoi colleghi avevano lavorato alla creazione di una
straordinaria droga legale diventando poi dei criminali, adesso è
proprio la legge ad aver bisogno di loro. Sarà infatti l’ispettore
Paola Coletti a chiedere al detenuto Zinni di rimettere su la
banda, creando una task force al suo servizio che entri in azione e
fermi il dilagare delle smart drugs. Agire nell’ombra per ottenere
la fedina penale pulita: questo è il patto.
Il neurobiologo, il chimico,
l’economista, l’archeologo, l’antropologo e i latinisti si
ritroveranno loro malgrado dall’altra parte della barricata, ma per
portare a termine questa nuova missione dovranno rinforzarsi,
riportando in Italia nuove reclute tra i tanti “cervelli in fuga”
scappati all’estero. La banda criminale più colta di sempre si
troverà ad affrontare molteplici imprevisti e nemici sempre più
cattivi tra incidenti, inseguimenti, esplosioni, assalti e
rocambolesche situazioni come al solito… “stupefacenti”.
Tornano nel film alla regia
Sydney Sibilia e nel cast Edoardo Leo,
Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi,
Lorenzo Lavia,Pietro Sermonti,Neri Marcorè e Valeria
Solarino.
Il film è il secondo capitolo di
quella che sarà una trilogia. “La mia generazione è cresciuta
guardando saghe cinematografiche e mi divertiva molto immaginare
cosa sarebbe successo immergendo la commedia all’italiana, nella
sua accezione più classica, in una trilogia” ha dichiarato
Sibilia.
I Marvel Film sono ormai
diffusi da tempo in sala. A partire dai primi
X-Men fino all’universo organizzato dei Marvel Studios, i
casting dei supereroi ci hanno sempre offerto motivo di
discussione, nel bene e nel male e così di seguito vi proponiamo i
migliori e i peggiori casting della storia dei Marvel Film.
Marvel
Film: i migliori e i peggiori casting al
cinema
Marvel Film: migliori e
peggiori
Hugh Jackman e Robert
Downey Jr. da una parte, January Jones e Topher Grece dall’altra.
Quali sono le migliori e le peggiori scelte di casting nella storia
dei Marvel Film? Scopriamolo
insieme.
Migliore: Paul Rudd/Ant-Man
Come sempre più spesso
accade, la Marvel pesca i suoi attori dal
bacino di volti molto noti del cinema. Il caso di Paul Rudd è una
felice circostanza in cui il carattere dell’attore e la sua figura
pubblica aderiscono quasi completamente a quella dell’eroe che è
chiamato a interpretare. Pollici in su per Scott Lang.
Peggiore: Andrew
Garfield/Spider-Man
Nonostante il
“ringiovanimento” del personaggio di Spider-Man rispetto alla
versione di Tobey Maguire ha funzionato, Garfield ha avuto la
sfortuna di trovarsi in un progetto raffazzonato, messo insieme
dall’urgenza di non perdere i diritti del personaggio e quindi
privo di anima. Peccato, perché il casting in senso stretto non era
assolutamente malvagio ma senza dubbio queste pellicole fanno una
brutta figura nella famiglia dei Marvel Film.
Migliore: Chris Hemsworth/Thor
Il fisico, la voce, la
presenza scenica: Chris Hemsworth non è soltanto uno dei primi
attori ad essere diventato il volto del MCU, ma è senza dubbio una delle
migliore scelte di casting di sempre. Il fatto che Thor sia stato
poi il suo primo vero ruolo importante ha favorito, da parte del
pubblico, l’identificazione tra attore e personaggio. Non è da
sottovalutare inoltre l’alchimia incredibile che sul set si è
creata con Tom Hiddleston/Loki.
Peggiore: Samuel L. Jackson/Nick
Fury
Per quanto SLJ sia uno
degli attori più amati dal pubblico del MCU, è innegabile che il suo
casting ha lasciato perplessi, all’inizio, i fan dei fumetti. Gli
amanti dei film Marvel che non hanno praticità con
le storie a fumetti infatti non sanno forse che Nick Fury è bianco
e che solo di recente le storie stampate lo hanno reso di colore,
come omaggio allo straordinario lavoro di Jackson con il
personaggio al cinema. Ma quindi perché Samuel è uno dei peggiori
casting? Se vogliamo possiamo definirlo un eccesso di personalità:
a ogni comparsata di Fury nei film Marvel, si rende sempre più palese
il fatto che la personalità di SLJ prende il sopravvento su quella
dello stesso personaggio.
Migliore: Tom Hiddleston/Loki
Senza dubbio un clamoroso
successo per la Marvel e per l’attore stesso.
Hiddleston ha conquistato il cuore dei fan nonostante interpreti il
cattivo e resta, dopo 14 film del MCU, l’unico villain davvero ben
delineato, che ha avuto anche però più spazio per articolare il suo
personaggio. Merito dell’appeal di Tom e, come per Hemsworth,
l’alchimia sullo schermo con il fratelli/nemesi Thor.
Peggiore: Michael Fassbender
Michael Fassbender ha
carisma da vendere, grande fascino e doti da attore straordinarie.
Diciamoci la verità, oltre a essere uno degli uomini più belli al
mondo, è anche uno dei migliori attori della sua generazione, ma il
suo Magneto risente troppo della superba e inarrivabile
incarnazione precedente. Insomma, è colpa della grandezza di Ian
McKellen se il Magneto di Fassbender è un NO.
Migliore: Robert Downey Jr/Iron
Man
Le parole si sprecano. RDJ
è a tutti gli effetti il fondatore del MCU, il suo carisma ha messo
insieme gli Avengers, anche se il leader dovrebbe essere Cap, il
suo ingegno li ha messi alla prova, il suo spirito di sacrificio li
ha salvati. Iron Man è l’eroe meglio definito dell’Universo
Marvel soprattutto grazie a Robert
e al suo sconfinato talento che non vediamo l’ora di essere messo
alla prova in altri ruoli per cui non avrà bisogno di
un’armatura.
Peggiore: Toher Grace/Venom
Come per Andrew Garfield,
anche Topher Grace risente di una cattiva scrittura del
personaggio. Il suo Eddie Brock, che nei fumetti è l’antitesi
vincente di Peter Parker, nel film di Sam Raimi ne è in realtà un
doppione, solo un po’ più arrabbiato e la risoluzione frettolosa
del finale di Spider-Man 3 non ha fatto altro che peggiorare le
cose.
Migliore: Chadwick Boseman/Black
Panther
Quello a cui forse molti
non prestano attenzione è che Black Panther non è solo un
guerriero, ma è anche un Re. Proprio per questo, Chadwick Boseman è
la scelta perfetta per un personaggio che deve dare corpo
all’agilità letale della Pantera Nera e all’austera eleganza del un
sovrano di una Nazione. La breve apparizione in Civil War ha
confermato questa duplice e importante dote dell’attore
statunitense.
Peggiore: Mickey Rourke/Ivan
Vanko
A dispetto di tutta la
preparazione dedicata alla costruzione del ruolo di Ivan Vanko,
Mickey Rourke resta uno dei peggiori casting della storia del
MCU. A conferma che l’equazione che
vale per Paul Rudd, ovvero quella di prendere un attore famoso e
renderlo ancora più famoso, non vale per tutti.
Migliore: Ryan
Reynolds/Deadpool
Ce ne ha messo di tempo,
eppure Ryan è riuscito a portare sullo schermo il film che voleva,
con il rating che voleva, raccogliendo lo straordinario successo
che non si è fermato al box office e alle recensioni positive, ma
sta anche facendo scalpore nella stagione dei premi 2017. Reynolds
è la scelta migliore per Deadpool, il solo assunto basta a
spiegarsi da solo. Vedere per credere.
Peggiore: Eric Bana/Hulk
Per Eric Bana è stato
davvero difficile essere il primo Hulk cinematografico. Il
personaggio del Gigante di Giada si è rivelato ostico per la sua
rappresentazione al cinema, tanto che si sono dovuti avvicendare
tre attori prima di trovare quello giusto che riuscisse a
intepretare Hulk e Banner con la stessa credibilità. Il povero Bana
si è trovato nel film sbagliato, nella CGI sbagliata e senza dubbio
nella parte sbagliata.
Migliore: Chris Evans/Captain
America
Volto limpido e buono,
capelli biondi e occhi azzurri, corpo statuario: come Chris
Hemsworth, Chris Evans è tutto quello che ci si può aspettare da
Cap e anche di più. La sua maturità di attore è cresciuta
sensibilmente con il personaggio, fino ad arrivare alla sua miglire
interpretazione proprio in Civil War, in cui Cap mette per la prima
volta in dubbio i suoi granitici ideali. Evans è e resterà per
sempre il Cap perfetto.
Peggiore: Nicolas
Cage/Ghostrider
Il film del 2007 è stato il
primo tentativo della Marvel di utilizzare un eroe non
molto conosciuto. L’esperimento si sarebbe ripetuto nel 2008 con
Iron Man, con esiti completamente diversi. Nel caso di Ghostrider,
parte della colpa va anche al casting di Nicolas Cage come
protagonista, che davvero non sembra appartenere a quel mondo.
proprio quest’anno la Marvel ha cambiato il volto del
personaggio, preferendo a Cage Robbie Reyes che appare in Marvel’s Agents of Shield.
Migliore: Hugh
Jackman/Wolverine
A 17 anni dalla sua prima
apparizione come Wolverine, Jackman segna ancora uno standard di
supereroe altissimo, l’unico X-Men a comparire in tutti i film del
franchise e quello che potrebbe dare al personaggio il suo
definitivo addio nel 2017 con Logan. Il caso di Hugh Jackman è
emblematico anche perché ha dimostrato che non sempre quello che
c’è scritto nei fumetti è da prendere alla lettera quando si parla
di film. La fisicità dell’attore australiano è infatti quanto di
più diverso ci possa essere da quella del piccolo canadese, eppure
dopo le prime porteste dei fan, tutti sono rimasti stregati dal suo
Logan.
Ecco due nuovi contenuti video da
La la Land, il film di Damien
Chazelle con Emma Stone e Ryan
Gosling, in arrivo nelle sale italiane il prossimo 26
gennaio.
La La
Land è un musical a metà tra dramma e commedia che segue
la storia di Sebastian (Gosling) e Mia (Stone), che stanno insieme
grazie alla loro passione comune per la musica. Ma appena il
successo bussa alla loro porta devono fare i conti con il sottile
tessuto che tiene insieme il loro amore.
Diretto da Damien
Chazelle (che ha anche curato la sceneggiatura), il film
arriverà nei cinema USA il 15 luglio 2016. Nel cast figura anche il
premio Oscar JK Simmons, alla sua seconda
collaborazione con Chazelle dopo
Whiplash, per il quale ha ricevuto
l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista. Completano il cast
Finn Wittrock, Sonoya Mizuno, Rosemarie DeWitt, Josh
Pence e Jason Fuchs.
Ha dedicato tutta la sua vita alla
Marvel e allo stesso tempo la Casa delle Idee deve
quasi tutto a lui: Stan Lee, detto The
Man, ha avuto una vita ricca di avvenimenti e curiosità, e
di seguito ve ne elenchiamo alcune.
15 curiosità su
Stan Lee
The Man: 15 curiosità su Stan
Lee
Soprannominato The Man, è
l’uomo immagine dell’azienda e con grande leggerezza è passato ad
essere anche l’immagine dei film Marvel, indipendentemente dallo
studio di produzione, perché compare in tutti i cinecomics che vedono protagonisti personaggi da
lui creati. Ecco 15 cose che forse non sapete su Stan Lee.
Ha fatto lanciare a Cap il suo
scudo
Quando Captain America
debuttò, in “Captain America Comics” #1 nel 1940, Joe Simon e Jack
Kirby gli disegnarono uno scudo a punta il che però lo rendeva
molto simile a Shield, un personaggio che avevano creato
precedentemente. A partire dal secondo numero gli diedero quindi lo
scudo rotondo, ma fu solo in “Captain America Comics” #3 che Cap
cominciò a lancira lo scudo usandolo anche come arma. Quel numero è
stato il primo lavoro a fumetti di Stan Lee.
È quasi andato in fallimento negli
anni ’50
A seguito dell’introduzione del
Comics Code, nel 1956, la Marvel (all’epoca ancora Atlas
Comics) subì una seria limitazione nelle vendite, e così Martin
Goodman, proprietario dell’azienda, decise di rivolgersi alla
American News Company per la distribuzione. Tuttavia la American
News Company stava affrontando una importante causa contro il
governo federale che la spinse a escludere dalle sue distribuzioni
la Atlas che fu costretta a stringere un accordo con la DC Comics e
il loro distributore, Independent News Distributors. Se Goodman non
fosse riuscito a concludere l’accordo, Lee sarebbe rimasto senza
lavoro ancora prima che la Marvel vera e propria nascesse!
Pensava che il nome di Bruce Banner
fosse Bob
Agli inizi della Marvel, Stan Lee scriveva tutte le
storie o quasi, per cui era molto difficile tenere a mente le
storyline e i personaggi per una sola persona, oltre al fatto che
Lee ha sempre avuto una scarsa memoria. Proprio per questo, molti
suoi personaggi hanno nome e cognome che cominciano con la stessa
lettera, espediente utilizzato per ricordarli meglio. Tuttavia, gli
è capitato di sbagliare nome ugualmente, come quando ha usato “Bob
Banner” in “Fantastic Four” #25. L’errore è stato giustificato
dicendo che Robert – Bob diminutivo – era il primo nome di Banner e
che Bruce fosse il secondo. Si è poi deciso di tenere Bruce.
Si è dimenticato se Mary Jane era
bella o brutta
Ditko e Lee lavorarono a distanza
su “Amazing Spider-Man” #25 ma poi lasciarono il lavoro per un
anno. Quando Lee lo riprese, lavorando per con John Romita, nel
numero #42 si presentò il problema di presentare Mary Jane Watson.
Ditko l’aveva presentata come molto carina, ma Lee lo aveva
dimenticato e così solo l’insistenza di Romita lo convinse a farne
una bella ragazza, perché pensava dovesse essere brutta.
Il suo metodo ha conditto la Marvel
alle storyline multiple
Il metodo di lavoro di Stan Lee, di
partire da una storyline per poi svilupparne altre, è diventato il
metodo della Marvel stessa, che è diventata poi
famosa per le storyline multiple.
Ha combattuto la Legione dei
Supereroi
Nel 1966, Stan Lee mise in vendita
con la Marvel la Stan’s Soapbox,
“offrendo” agli avversari che a detta sua volevano imitare lo stile
Marvel, i vecchi script della Casa
delle Idee. La Adventure Comics, con La Legione dei Supereroi,
rispose a tono a Lee, smentendo i riferimenti a Spider-Man nei loro
lavori.
Ha scritto solo lui di Silver
Surfer
Appena Kirby lo creò come braccio
di Galactus, Lee si interessò subito a Silver Surfer in maniera
così profonda che alla Marvel c’era la regola che nessuno,
a parte Stan Lee, potesse lavorare alle storie del personaggio. Gli
altri autori dovevano addirittura chiedere il permesso a Lee per
prendere in prestito il personaggio nelle loro storie, ma questo
monopolio è durato fino al 1987, quando la Marvel assunse Steve Englehart.
Ha scritto un film con Alain
Resnais
Il regista francese era un grande
fan dei fumetti. Quando visitò New York tra il 1968 e il 1971,
volle incontrare Lee per lavorare con lui. La prima collaborazione
non andò mai oltre il trattamento, mentre la seconda, The Monster
Maker, finì con una sceneggiatura completa firmata da Lee
stesso.
Ha eliminato i punti
esclamativi
Negli anni ’70 Stan Lee cominciò
una vita pubblica molto intensa di convention e incontri. Appena
cominciò ad avere più autorevolezza, cominciò a perndere decisioni
importanti sul suo modo di lavorare, tanto che nel 1971 decise di
eliminare i punti esclamativi, la decisione durò soltanto tre
mesi.
La saga dei cloni è stata una mossa
disperata
Negli anni ’70, come detto, Lee
divenne una figura pubblica e questo ruolo lo allontanò dallo
scrivere fumetti. Questa sua assenza portò, in Amazing Spider-Man
#121, alla morte di Gwen Stacy per mano di Gerry Conway. Lee
dichiarò che non ne sapeva niente, ma la cosa non era plausibile
data la sua influenza alla Marvel. Così, a seguito delle
proteste dei fan, Conway e Lee decisero di inserire nel fumetto un
clone di Gwen Stacy che ha poi condotto all’originale saga dei
cloni.
Per puro caso, ha dato un naso a
Iron Man
A seguito di problemi di
comunicazione con il reparto artistico, un commento di Lee (“Ma non
dovrebbe avere un naso?”), è capitato che in un numero Iron Man
avesse un naso sull’elmo dell’armatura.
Aveva eliminato il verde
Quando Jim Shooter divenne
direttore editoriale della Marvel, entrò in conflitto con il
capo colorista, George Roussos. Il conflitto nasceva dal fatto che
Shooter voleva un fondo verde per “The Master of Kung Fu” #68 ma
Roussos rifiutava perché Lee aveva bandito il verde dalle tavole.
La questione arrivò a Lee stesso che alla fine decise che poteva
andare.
Ha posato nudo
In un numero di “Marvel Fumetti Book”, Lee posò nudo
per una vignetta, ma nella versione pubbblicata gli fu applicato un
enorme costume da Hulk.
Fermò gli Excelsior
Una delle frasi più note di Lee è
l’esclamazione Excelsior, che è anche il motto dello stato di New
York. La Pow! Entertainment di proprietà di Lee voleva pubblicare
la sua biografia con questo titolo. Questo impedì a un nuovo gruppo
di supereroi di adottare quel nome, e questi vennero poi chiamati
The Loners.
Il cameo che tutti hanno
dimenticato
Oltre ai cameo per i film di
supereroi, nel 2004 Stan Lee ha una breve apparizione in The
Princess Diaries 2, in cui interagisce persino con Julie
Andrews.
Di seguito vi proponiamo le
scene di film che sono state realizzate e di cui
abbiamo notizia o prova fotografica, che però poi sono sparite
completamente dalla circolazione. La produzione dei film non è mai
lineare e spesso capita che si siano delle scene che anche se
girate non vengono inserite nel montaggio finale del film, né in
alcuna altra versione del film in questione.
Le 15 scene di film che non vedremo
mai
15 scene di film eliminate che non
vedremo mai
Dalla Rovina della Contea ne Il
Signore degli Anelli Il Ritorno del Re a Luke Skywalker impegnato
con gli speeder laser in Star
Wars L’Impero Colpisce Ancora, passando per il lieto fine de La
Cosa di Carpenter, ecco le scene di famosissimi film che sono
state girate ma che sono poi sparite dai radar non si sono più
viste.
Luke e gli speeder laser ne
L’Impero colpisce ancora
Nonostante L’Impero Colpisce Ancora sia
stato rivisto e rimaneggiato innumerevoli volte nel corso degli
anni, come tutta la trilogia originale, non si è mai vista la scena
di Luke che fronteggia gli Wampas di mentre sta armeggiando con uno
speeder laser, così come si vede in alcune foto di scena.
Un finale ancora più confuso per
Shining
Era stato girato un altro finale per
Shining in cui assistevamo al ricovero in ospedale di Danny e
Wendy, scappati dalla follia omicida di Jack. Qui il custode
dell’Overlook Hotel, Ullmann, faceva loro visita e dava a Danny la
stessa pallina da tennis che i fantasmi avevano usato per
intrappolarlo, alludendo che il piccolo è parte di un piano più
grande. Il film uscì con questo finale, ma dopo un weekend di
programmazione Kubrick decise che non gli piaceva più e così mandò
i montatori in tutte le sale dove era proiettato il film per far
loro modificare l’ultima bobina.
Il cameo di Katy Perry in In
viaggio con una rock star
Nel film, il protagonista Russell Brand
interpreta la rockstar Aldous Snow che tra un’avventura e l’altra
riesce anche a pomiciare con la famosa Katy Perry nei panni di
sestessa. Ebbene quel cameo non lo vedremo mai perché quando è
stato girato, Laty e Russell nella vita vera erano fidanzati, ma
quando il film è uscito avevano già divorziato dopo 14 mesi di
matrimonio.
Lieto fine de La Cosa
Il finale de La Cosa è
notoriamente ambiguo ma Carpenter, per paura che lo studio
bocciasse questa bellissima ambiguità finale, realizzò un altro
finale cin cui MacReady torna alla base e si fa analizzare il
sangue, i cui risultati dicono che è al 100% umano. Per fortuna lo
Studio amò il finale originale del film e così Carpenter cestinò il
lieto fine.
La Contea distrutta ne Il Ritorno
del Re
Alla fine del romanzo di Tolkien, gli
Hobbit tornano nella Contea solo per trovarla distrutta da Saruman.
Peter Jackson aveva girato questo finale, utilizzandone alcune
scene nella visione di Frodo ne La Compagnia dell’Anello, ma poi
non ha più montato la sequenza, forse per ragioni di tempo. Non si
tratta dell’unica parte del girato che non vedremo mai. Nella
battaglia finale sappiamo che Jackson ha girato anche delle scene
in cui Sauron prende forma umana e scende in campo contro Aragorn.
Purtroppo nessuna di queste scene è finita nella Extended Version
Home Video.
La versione originale di
Metropolis
Metropolis di Fritz Lang è a oggi uno
dei migliori sci-fi mai realizzati. Peccato che il primo montaggio,
proiettato al Festival di Berlino e lungo 153 minuti non sia più
reperibile. Dalla presentazione al festival fino all’arrivo in
sala, il film fu tagliato e rimontato in una più snella versione da
91 minuti.
La morte originale di Kim Jong Un
in The Interview
Sappiamo che il film ha causato non pochi
danni alla Sony, con il celebre Hack che ha portato alle dimissioni
di Amy Pascal. Il film finisce con il dittatore Kim Jong Un che
muore in un’esplosione di un elicottero, ma a causa dei problemi
causati dal film allo studio, la sequenza è stata edulcorata e
mostra le fiamme che lo circondano mentre l’elicottero esplode.
Nella versione originale girata e mai proiettata, Kim Jong Un viene
bruciato dall’esplosione mentre la sua testa finisce per esplodere
come in un film splatter.
La Fantasti-Car ne I Fantastici
Quattro
Vista chiaramente nelle immagini dal
backstage del film, l’automobile dei Fantastici Quattro non è
apparsa nel film di Josh Trank nè in altre scene inedite circolate
successivamente. Non che il film potesse essere salvato dalla
presenza del famoso veicolo, ma qualche fan particolarmente dedito
ai personaggi avrebbe amato vedere la scena.
Il pozzo dei ragni in King
Kong
Il King Kong del 1933 resta a oggi un
capolavoro di stop motion, che però non vedremo mai nella sua
versione integrale. Sembra infatti che Merian C. Cooper e Ernest B.
Schoedsack, co-registi della parte in stop motion del film,
avessero realizzato una scena in un pozzo di ragni preistorici
sull’Isola del Teschio, che però non è mai stata vista da nessuno.
Nel 2005, Peter Jackson realizzò di nuovo quella scena per il suo
King Kong, ma non sapremo mai quanto si sia avvicinato all’orrore
della scena originale.
Joker lascia la festa in Il
Cavaliere Oscuro
Molte scene del Cavaliere Oscuro non sono
arrivate nel final cut, ma stando ad alcune immagini circolate in
rete, sembra che la scena del Joker che evade da Arkham sia stata
effettivamente girata e mai utilizzata. Questo spiegherebbe
l’assenza del personaggio dal caos generato da Bane ne Il Cavaliere
Oscuro il Ritorno.
La decapitazione finale in Week-end
di terrore
Nel finale alternativo, mai mostrato in
pubblico, la protagonista Chris, che riesce a scappare da Jason,
proprio quando pensa di essere in salvo, viene aggredita dal mostro
che la decapita. Lo studio ha poi deciso che la decapitazione
dell’eroe era un po’ troppo e ha accantonato il finale, optando per
la salvezza della ragazza.
La sparatoria nel cinema di
Gangster Squad
La verisone originale del film prevedeva
una sparatoria nel Grauman’s Chinese Theatre, tuttavia un fatto di
cronaca ha spinto lo studio da tagliare la scena. Poche settimane
prima, durante la prima de Il Cavaliere Oscuro il Ritorno, un pazzo
sparò sugli spettatori in un cinema di Aurora, e così per
delicatezza nei confronti delle vittime della follia, la Warner
Bros decise di tagliare la scena.
Il figlio di Khan in Star Trek II:
L’Ira di Khan
La versione originale del film prevedeva
la presenza di un bambino, il figlio di Khan, che veniva ucciso
alla fine della storia, ma uccidere un bambino in maniera così
brutale non era nelle intenzioni dello studio che decise di
eliminare la scena.
Il video dell’intera crew in Punto
di Non Ritorno
La scena in cui la crew del film viene
cannibalizzata e stuprata nel finale era molto molto più lunga, ma
lo studio impose al regista di tagliare oltre mezz’ora di contenuti
violenti.
Adrien Brody protagonista ne La
Sottile Linea Rossa
Billy Bob Thorton, Viggo
Mortensen e tanti altri sono stati completamente tagliati dal
montaggio finale de La Sottile Linea Rossa. Nel film, nel finale,
vediamo anche Adrien Brody, che però, nelle sue dichiarazioni,
aveva girato così tante scene da poter essere il protagonista del
film, così come il suo personaggio lo è del libro. Tutavia nessuno
sfugge alle forbici di Malick, chiedere a Sean Penn per
credere!