Diretto da Jon
Watts, Spider-Man
Homecoming vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle. Al
cast si aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
Il
regista M. Night Shyamalan, autore di alcuni dei
più importanti e sorprendenti successi cinematografici degli ultimi
venti anni (Il Sesto Senso, candidato a sei Oscar,
Unbreakable – Il Predestinato,
Signs), sarà protagonista di una masterclass con il
pubblico che si svolgerà giovedì 15 dicembre alle ore 19.30presso il Multisala Barberini (Piazza Barberini
24/26, Roma).
L’evento – che rientra nel programma di CityFest, il
contenitore di attività culturali della Fondazione Cinema per Roma
presieduta da Piera Detassis – è curato da Mario
Sesti in collaborazione con Universal Pictures International
Italy.
Considerato dalla critica come l’erede di Steven Spielberg, M. Night Shyamalan,
dialogando con Mario Sesti e con il pubblico, parlerà del suo
ultimo film, il thriller psicologico Split, e
del suo cinema fatto di raffinata tensione, atmosfere
sovrannaturali e avvolgente mistero.
Prima
dell’incontro, infatti, gli spettatori avranno l’opportunità di
assistere all’anteprima del nuovo lavoro firmato dal cineasta
indiano che sarà proiettato in lingua originale con sottotitoli e
uscirà nelle sale italiane il 26 gennaio 2017. Con Split,
che arriva dopo il grande successo di The Visit dello scorso
anno, M. Night Shyamalan rinnova il sodalizio con il produttore
Jason Blum (La notte del giudizio, la serie
Insidious, The Gift): il film esplora i misteriosi
meandri della mente dotata, ma frammentata, di Kevin,
interpretato dall’attore candidato ai Golden Globe, James McAvoy
(Espiazione, L’ultimo re di Scozia, la serie
“X-Men”).
L’evento è a ingresso gratuito previo ritiro di un coupon
(massimo due a persona) che sarà disponibile il giorno dell’evento
presso il Multisala Barberini a partire dalle ore
17.30.
Sinossi
SPLIT
di M.
Night Shyamalan, Stati Uniti, 2017, 116’
Cast: James McAvoy, Anya Taylor-Joy, Haley Lu
Richardson, Jessica Sula, Betty Buckley, Kim Director
Sebbene
Kevin (James McAvoy) abbia mostrato alla sua psichiatra di fiducia,
la dottoressa Fletcher (Betty Buckley), ben 23 personalità, ne
resta una ancora non manifesta, ma destinata a materializzarsi e a
prendere il sopravvento su tutte le altre. Spinto a rapire tre
adolescenti guidate dalla combattiva Casey (Anya Taylor-Joy, The
Witch), Kevin ingaggia una guerra per la sopravvivenza tra
tutte le personalità che convivono in lui, ma anche con chiunque
gli stia intorno, mentre le barriere delle sue varie personalità
cominciano frantumarsi. Per Split,
Shyamalan e Blum hanno ricostituito il team di The Visit,
con il produttore Marc Bienstock e i produttori esecutivi Ashwin
Rajan e Steven Schneider.
Comincia oggi, 1 dicembre 2016,
l’affollata passerella di film che occuperanno le nostre sale nel
mese cinematograficamente più fortunato dell’anno, il periodo
natalizio. Ecco i film al cinema del primo giorno di dicembre.
Free State of Jones
di Gary Ross: Free State of Jones racconta gli
straordinari eventi di un piccolo episodio della Storia Americana.
Protagonista della vicenda è Newt Knight, un coraggioso contadino
del Mississipi, figura guida di un’improbabile banda di contadini
bianchi poveri e schiavi fuggiaschi che danno vita a una storica
rivolta armata contro la Confederazione nel periodo culmine della
Guerra Civile. Affianca e completa la narrazione, attraverso l’uso
di flash-forwards intermittenti, il processo del 1948 dello Stato
del Mississipi contro Davis Knight, imputato chiave in un processo,
unico per l’epoca, sul matrimonio misto, e pronipote di Newt Knight
e della sua compagna di vita, una contadina schiava di nome Rachel.
I coraggiosi seguaci di Knight presero le armi contro la
Confederazione formando un indomito reggimento ribelle tra le
paludi impenetrabili del profondo Mississipi, riuscendo a strappare
numerosi vantaggi tattici nonostante l’esercito fosse più numeroso
e meglio armato. Knight ne fu il visionario leader, strenue
oppositore dello sfruttamento e del pregiudizio e fondatore della
prima comunità mista della regione; una figura influente molto a
lungo dopo la guerra, alternativamente celebrata o vilipesa.
I Cormorani di
Fabio Bobbio: Nell’estate dei loro dodici anni
Matteo e Samuele passano le giornate tra il fiume, il bosco e il
centro commerciale, ma rispetto agli anni precedenti qualcosa sta
cambiando. Il gioco diventa noia, la fantasia cede il passo alla
scoperta, l’avventura si trasforma in esperienza di vita: Samuele e
Matteo sono due Cormorani, in continuo adattamento nel rapporto con
il mondo che li circonda, con il loro corpo che sta cambiando e
alla ricerca di un’autonomia e di uno spazio da far proprio, da
colonizzare. Un’estate senza inizio e senza fine, il racconto di
un’amicizia, di un’età e di un territorio costretti a mutare con il
tempo che scorre inesorabile.
Sully di
Clint Eastwood: Il 15 Gennaio 2009,
il mondo assiste al “Miracolo sull’Hudson” quando il capitano
Chesley “Sully” Sullenberger effettua un atterraggio di emergenza
col suo aereo nelle acque gelide del fiume Hudson, salvando la vita
a tutti i 155 passeggeri presenti a bordo. Tuttavia, anche se Sully
viene elogiato dall’opinione pubblica e dai media, che considerano
la sua un’impresa eroica senza precedenti, le autorità avviano
delle indagini che minacciano di distruggere la sua reputazione e
la sua carriera.
Natale al Sud di
Federico Marsicano: Peppino, un carabiniere
milanese, e Ambrogio, un fioraio napoletano, insieme alle amate
mogli Bianca e Celeste, festeggiano il Natale nella stessa località
turistica. È durante queste feste che le coppie di genitori
scoprono che i rispettivi figli, Riccardo e Simone, sono fidanzati
con due coetanee: Giulia e Ludovica. Tutto molto bello se non fosse
che i quattro innamorati non si sono mai incontrati dal vivo!
Decisi a mettere fine a questa pratica di “amore virtuale”, che
proprio non riescono a capire, Peppino e Ambrogio riescono a far
partecipare i ragazzi all’evento annuale di ritrovo degli utenti di
“Cupido 2.0” l’app per incontri che ha visto sbocciare l’amore tra
i giovani. Ma per far funzionare il piano dovranno partecipare
anche i genitori! L’evento si rivela però una bolgia infernale dove
tra utenti ex virtuali a caccia di amori reali, una fashion blogger
infatuata e un web influencer complessato, le due coppie perdono la
bussola mettendo in crisi i loro matrimoni e le storie dei figli.
Ma siamo così sicuri che le storie d’amore di una volta fossero più
vere di quelle 2.0 di oggi?
Rock Dog di
Ash Brannon: Bodi, un giovane mastino tibetano
pieno di entusiasmo, è destinato a diventare il prossimo guardiano
di un gruppo di pecore amanti del divertimento, che vivono in un
piccolo villaggio in campagna. Il cane però ha paura di non essere
portato per questo ruolo al quale il padre, Khampa, lo ha preparato
fin da piccolo. Tutto cambia quando, da una radio caduta
letteralmente dal cielo, Bodi ascolta una canzone della leggenda
del rock Angus Scattergood, e scopre così il mondo della musica.
Bodi, dopo aver lasciato il villaggio per inseguire il suo destino
nella grande città, attira su di sé le mire del nemico giurato di
Khampa: Linnux. Capo di un famelico branco di lupi, Linnux è
convinto che Bodi sarà il suo lasciapassare per entrare nel
villaggio e avvicinarsi così a quelle pecore succulente. Toccherà a
Bodi salvare la sua famiglia e i suoi amici dal pericolo senza
rinunciare ai propri sogni.
La stoffa dei sogni
di Gianfranco Cabiddu: Liberamente ispirato a
L’Arte della commedia di Eduardo De Filippo e alla sua traduzione
de La Tempesta di Shakespeare, La stoffa dei sogni tratteggia
quell’umanità specchio della realtà universale di cui lo stesso
Eduardo vestiva i suoi personaggi, le loro azioni e gesti, dotati
della simbolicità propria del teatro che avvolge e coinvolge il
pubblico fino a farlo diventare parte integrante della scena. Ed è
proprio questa massima considerazione del pubblico, sublime
elemento di contatto fra Shakespeare ed Eduardo, a caratterizzare
il film, in cui attori, pubblico e protagonisti si fondono e
confondono, fino a rappresentare le inquietudini della vita reale.
Come in una stoffa, s’intrecciano le trame e i fili dei destini.
Camorristi in fuga e attori in cerca di riconoscimento si ritrovano
dopo un naufragio su un’isola-carcere e si mescolano. Sotto lo
sguardo indagatore del Direttore del carcere che ha imposto ai
naufraghi la messa in scena de La tempesta convinto di smascherare
i camorristi/naufraghi; all’amore tra l’inquieta figlia del
Direttore e il figlio del boss, alla figura dolorosa di Calibano
unico abitante superstite di un’isola “occupata” dal carcere, per
assonanze e similitudini con il testo shakespeariano, procede la
vicenda umana dei personaggi, nella sottile linea che divide il
vero dal verosimile nel palcoscenico della vita. Il teatro
diventerà la zona franca in cui ciascuno potrà ritrovare se non il
proprio ruolo sociale, la propria umanità. Qualcuno anche l’amore.
Shakespeare e Eduardo De Filippo si fondono in una commedia
picaresca piena di colpi di scena.
Arriverà invece il prossimo
2 dicembre in sala La Mia vita da
Zucchina di Claude Marras: Protagonista è
un bambino di 9 anni soprannominato Zucchina, che dopo la scomparsa
della madre viene mandato a vivere in una casa famiglia: grazie
all’amicizia di un gruppo di coetanei, tra cui spicca la dolce
Camille, riuscirà a superare ogni difficoltà, abbracciando infine
una nuova vita.
Il grande successo legato a
Guardiani della Galassia si
deve anche all’attenzione all’aspetto umano dei personaggi,
dettaglio che ci aspettiamo di vedere anche in Guardians of
the Galaxy Vol. 2. Di recente, parlando con GQ, la star del film Marvel,
Chris Pratt, ha condiviso un pensiero molto
intimo, legato al padre, scomparso nel 2014, quando l’attore era
impegnato con le riprese di Jurassic World.
“La verità è che ho aperto
alcune ferite che pensavo fossero guarite da un po’. E non volevo
farlo. Ma sapevo che sarebbe stato giusto per quel momento… Ci sono
ferite che non guariranno mai completamente. Quando affrontiamo la
morte di un genitore, in qualche modo ci si sente pentiti di non
aver ienamente apprezzato quello che avevamo.”
In Guardians of the Galaxy
Vol. 2, Peter Quill/Star Lord sarà impegnato nella ricerca
di suo padre, Ego il Pianeta Vivente, interpretato da Kurt
Russell, è quindi comprensibile il coinvolgimento
personale dell’attore in questo ruolo, in un momento privato così
delicato.
In Guardians of the Galaxy
Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno
sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol.
2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle
prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill.
Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan
verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico
Marvel continua ad espandersi.
Stanto a quanto riporta THR, il rewrite di Rogue One a Star
Wars Story è costato caro alla
LucasFilm. Stando al portale infatti, Tony
Gilroy avrebbe inizialmente intascato 200mila dollari a
settimana, salvo poi modificare il suo accordo, arrivando alla
cifra tonda di 5 milioni, quando la fase di riscrittura e riprese
aggiuntive ha assunto proporzioni superiori a quelle
preventivate.
Gilroy ha così
assunto, al fianco di Gareth Edwards, regista del
film, un ruolo di “copilota”, stando sempre al report dell’illustre rivista.
In che modo avrà giovato Gilroy al
film? Lo scopriremo molto presto.
Foto e Poster dal film:
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Rogue One a Star Wars
Story: ecco il rating
Via StarWarsNews.net, sappiamo che Rogue
One a Star Wars Story sarà PG-13, ovvero vietato ai minori
di 13 non accompagnati a causa di “violente scene di esplosioni e
combattimenti”.
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue One a
Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova
Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14
dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Il canale Youtube di
20th Century Fox ha diffuso un
nuovo video promozionale di Assassin’s
Creed con protagonista Michael
Fassbender in cui si indaga la natura dell’Animus, la
macchina che permette a Callum Lynch di viaggiare
indietro nel tempo e rivivere le pericolose ed emozionanti
avventure del suo antenato Assassino,
Aguilar.
Le riprese del film Assassin’s
Creed sono iniziate ad agosto 2015 e si sono svolte a
Londra, a Malta e in Spagna. Si sono poi ufficialmente concluse a
gennaio 2016.
Assassin’s
Creed, prodotto e distribuito dalla È, uscirà in
America il 21 dicembre 2016. Nelle sale italiane
invece arriverà il 5 gennaio 2017. Di seguito
la prima trama:
Callum Lynch (Michael
Fassbender) scopre di essere un discendente di una
società segreta di assassini dopo aver sbloccato memorie genetiche
che gli permettono di rivivere le avventure del suo antenato,
Aguilar, nella Spagna del 15esimo secolo. Dopo aver acquisito una
conoscenza e delle abilità incredibili, decide di attaccare gli
oppressivi Cavalieri Templari ai giorni nostri.
Sono anni ormai che la
Marvel è simbolo di
eccellenza nell’industria cinematografica, esattamente 9 anni, da
quando Iron Man arrivò in sala. Sappiamo però che
la lavorazione del film non fu rosea, a partire dal coinvolgimento
di Jeff Bridges nei panni del villain,
Obadiah Stane, che ha più volte dichiarato di non
essere felice di come sono andate le cose sul set del film diretto
da Jon Favreau. L’attore, interprete del villain
contro cui nasce, letteralmente, il Vendicatore con
L’armatura (Robert Downey Jr.), ha
dichiarato in una recente intervista con Variety che il tempo
passato sul set del film non è stato di suo gradimento e che ha
avuto l’impressione di stare lavorando con dei principianti.
“Mi piace essere preparato
– ha dichiarato Bridges – mi piace sapere le mie battute. Ma è
capitato molte volte, 10, 12, 15 volte, che ci presentassimo sul
set senza avere le battute, senza sapere cosa avremmo girato. Tutti
i ragazzi del set erano lì, a pestarsi i piedi, guardando i loro
orologi, e io ero seduto nel mio camper, cercando di capire quali
sarebbero state le mie battute. Ho fatto un piccolo patto con me
stesso. Mi sono detto, Jeff, rilassati, sei in un film amatoriale
da 200 milioni di dollari, divertiti, stai tranquillo.”
Fortunatamente per i Marvel
Studios all’epoca appena nati, i problemi e le
incertezze sul set si sono risolte nel migliore dei modi, a
giudicare dall’esito di Iron man, a oggi ancora
uno dei migliori titoli cinematografici della Casa delle Idee.
Il produttore Marvel, Louis
D’Esposito, ha condiviso una foto sul suo account Twitter,
@louisde2, in cui
anticipa una imminente riunione per Avengers Infinity
War, il prossimo grande impergno con i Marvel
Studios di Anthony e Joe Russo.
Il produttore ha deciso di
scegliere, per il suo annuncio, un’immagine di
Thanos che indossa il Guanto
dell’Infinito e che dovrebbe darci qualche indizio sulla
trama del film. Quello che sembra sempre più evidente è che la
storia di Avengers Infinity War sarà il risultato
di un misto di story-line dal fumetti, in modo tale da dare risalto
agli elementi sfruttati sul grande schermo, combinandoli con le
novità che verranno inserite nel MCU da qui all’uscita del
film.
Avengers Infinity
War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018.
Christopher Markus e Stephen McFeely si
occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è
affidata a Anthony e Joe
Russo.
Durante la promozione del suo ultimo
film, Incarnate,
Brad Peyton ha ragguagliato la stampa in merito
all’adattamento per il cinema del gioco Rampage,
progetto in cui è coinvolto l’ormai onnipresente Dwayne
Johnson.
Rampage, tra omaggio e novità
Stando alle dichiarazioni di
Peyton, Rampage sarà un omaggio
all’originale, ma allo stesso tempo una vera sorpresa per i fan:
“Con Rampage stiamo usando il nostro amore per il gioco
originale come fonte principale di ispirazione. Poi stiamo
costruendo un film che, come San Adreas, sorprenderà davvero le
persone che lo vedranno. Sarà emozionante, spaventoso e realistico,
molto più di quanto ci aspettiamo. Quindi la storia centrale del
gioco sarà soltanto l’inizio. Se mi chiamassero a dirigere un film
su Call of Duty, non dovrei giocare a nessun videogioco, perché il
film deve avere la sua autonomia, qualcosa di nuovo. Proprio in
questo aspetto alcuni film finiscono male. Sono davvero eccitato
riguardo a Rampage. Sarà un film di mostri, per cui l’esercizio che
ho fatto con Incarnate nel territorio dell’horror mi sarà utile.
Ovviamente Rampage sarà un film molto più grande per un pubblico
più vasto, ci saranno elementi horror e sarà comunque un film di
mostri. Sono felice di lavorare di nuovo con Dwayne, non vedo
l’ora.”
Il film, che sarà distribuito dalla
New Line Cinema e prodotto da Beau
Flynn, è la reunion del team dietro San
Andreas: la pellicola, infatti, sarà diretta da
Brad Peyton e sceneggiata da Carlton
Cuse (affiancato da Ryan Condal).
L’attesa per l’uscita dello spin-off
Rogue One A Star
Wars Story si fa sempre più incalzate, mentre i
fans americani sono già partiti all’attacco per cercare di
individuare nelle immagini fornite attraverso i vari teaser e le
clip se nella nuova pellicola vi potranno essere o meno riferimenti
agli altri film della saga di Star Wars
disseminati appositamente dal team creativo guidato dal
regista Gareth Edwards a mo’ di una caccia
alle “uova di Pasqua” ingaggiata con gli spettatori.
Durante l’ultima puntata
di The Star Wars Show durante la quale
si è discusso approfonditamente di Rogue
One, Gareth Edwars ha
descritto la scenografia che rappresenta la grotta in cui
risiede il personaggio di Saw
Gerrera (interpretato da Forrest
Whitaker) con all’intento alcuni indizi che possono
risultare in qualche modo familiari agli appassionati della saga e
soprattuto agli affezionati del regista: “ci
sono alcune ‘uova di Pasqua’ disseminate un pò ovunque nella grotta
di Saw. Sono presenti alcune pitture rupestri e una di esse mostra
delle creature che erano nel mio primo film e poi c’è un
Godzilla. in realtà on ho mai chiesto che
questi elementi venissero integrati, un giorno sono arrivato sul
set e li ho visti“.
Gli appassionati della saga non
hanno altro da fare che tenere gli occhi ben aperti per cogliere
tutti gli indizi subliminali relativi a Star
Wars e all’universo cinematografico di Gareth
Edwards.
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris
Weitz, Rogue One a Star Wars
Storyè un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei
Sithe Una Nuova
Speranza. L’uscita in Italia è prevista per
il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity
Jones, Mads Mikkelsen, Rizz
Ahmed, Diego
Luna, Forest Whitaker, Jiang
Wen e Ben Mendelsohn.
In seguito al grande fenomeno
dell’app Pokémon
GOche ha letteralmente spopolato nel corso
dell’estate, l’industria cinematografica non ha resistito al
fascino di un tale fenomeno di culto (e del relativo franchise di
riferimento), tanto che Legendary Pictures ha
recentemente acquistato i diritti per la trasposizione sul grande
schermo di un film live-action ispirato al noto prodotto nipponico,
grazie alla collaborazione di Nicole
Perlman e Alex Hirsch per la stesura
della sceneggiatura. Malgrado manchino ancora notizie certe
risguardo allo sviluppo del progetto, la nuova pellicola ha assunto
per il momento il titolo provvisorio di Detective
Pikachu, per il quale si è parlato della possibilità
di Rob
Lettermanquale regista del
film.
Attraverso un cominciato stampa in
seguito riportato da THR, Legendary
Picturesha annunciato il
coinvolgimento di Rob Letterman – reduce
dal discreto successo del live-action di Piccoli
Brividi– quale possibile regista del
film, la cui produzione dovrebbe essere avviata entro la metà del
2017. La distribuzione sarà affidata
alla Universal, tranne per
il Giappone dove la pellicola verrà
rilasciata dalla Toho, partner ufficiale
di The Pokémon Company.
Il film, per quanto ci è dato di
sapere al momento, dovrebbe seguire le avventure del celebre
personaggio di Pikachu all’intento
dell’universo popolato dai mostriciattolo già famosi del mondo, ma
per ora nulla di più ci è dato sapere.
Sembra abbastanza chiaro come la
mossa di Legendary
Picturessia conseguente al tentavo
di rivitalizzare l’interesse del pubblico internazionale riguardo a
un franchise che nel corso degli anni non ha mancato di acquisire
adepti in tutto il mondo, anche se il rapido calo di oltre
il 22% dei giocatori di Pokémon
GO nel corso dei mesi passati ha sicuramente messo in
guardia circa le future possibilità attorno al progetto
targato Pokémon. Si tratta sicuramente di una
situazione abbastanza difficile, tuttavia vi è grande attesa per
rivedere sul grande schermo, questa volta in live-action, uno dei
personaggi più amati da almeno due generazioni di giovani cresciuti
a cavallo del nuovo millennio.
Bradley Cooper non
è certo nuovo al cinema di guerra, tantomeno dopo la grande
interpretazione del cecchino Chris Klyne
nell’agguerrito American
Sniper di Clint
Eastwoode l’inclusione comedy
di Trafficanti,
senza dimenticare il coinvolgimento nel progetto (ancora in fase di
sviluppo) della serie tv The Rise of Isis.
Secondo una recente indiscrezione preveniente da Deadline
pare che Cooper stia ora per entrare a pieno titolo all’interno del
cast di un nuovo thriller bellico ambientato durante la Seconda
Guerra Mondiale dal titolo Atlantic Wall, il
quale dovrebbe iniziare a essere realizzato nn prima
del 2018.
Il film, del quale per il momento
si anno davvero pochissime notizie a riguardo, dovrebbe
concentrarsi sulla vicenda di un esperto paracadutista solitario
sfortunatamente ritrovatori intrappolato al di la delle linee
nemiche poco prima del famoso D-Day. Il suo compito sarebbe quello
di offrire assistenza logistica per indirizzare al meglio le sorti
del combattimento, il tutto mentre si trova nella condizione di
dover proteggere il figlio di un alleato appena assassinato.
Stando a quanto riportato da
Deadline pare che Atlantic Wall sarà diretto
da Gavin
O’Connor sulla base di una sceneggiatura
di Zach Dean finita dal 2015 nella
temuta black list di Hollywood, mentre a produrre
saranno chiamati Dan
Friedkin, Bradley Thomas e
AdamKolbrenner. Bradley Cooper,
oltre a interpretare il protagonista, sarà anche produttore
esecutivo al fianco di Todd Philips. A
proposito del film Friedkin ha dichiarato
a Deadline: “siamo entusiasti degli sforzi che stanno portando Atlantic
Wall a prendere vita sullo schermo con un regista di
talento come Gavin. Oltre a questo la carriera di Bradley
parla da sé. E’ perfetto per interpretare il nostro complicato
eroe. Non possiamo immaginare partner
migliore“.
Gavin
O’Connor è attualmente freso del successo ottenuto
con The
Accountant, già salito a quota 247.00000 dollari nel
primo weekend di apertura, una pellicola nella quale la capacità
del cineasta non può che far sperare per il meglio ritardo al
futuro esito di Atlantic War e di
una collaborazione con Bradley
Cooper.
Nel giorno del settantanovesimo
compleanno di Ridley Scott, l’account
TwitterAlien Anthology ha condiviso una nuova immagine
del regista impegnato sul set di Alien Covenant.
Il regista, immerso nellelle luci fredde del set, è all’opera per
riportare le sue creature spaziali sul grande schermo.
Di seguito la foto da Alien Covenant
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Alien Covenant
uscirà il 19 maggio 2017. Alla sceneggiatura hanno lavorato, tra
gli altri, Michael Green, John Logan e
Jack Paglen.
Bill Cudrup
(Spotlight), Jussie
Smolett (Empire), Amy
Seimetz (You’re Next), Carmen
Ejogo (Selma), Benjamin
Rigby e Callie Hernandez (Machete
Kills) sono le ultime new entry nel cast di Alien
Covenant che sarà diretto da Ridley Scott
e sarà ambientato in un momento cronologicamente imprecisato tra le
vicende di Prometheus e quelle di
Alien.
I dettagli dei personaggi per adesso
sono ancora un mistero, ma si suppone che possano ricoprire i ruoli
del resto della troupe del Covenant, che sarà comandata dal
personaggio interpretato da Katherine Waterston.
Anche Demian Bichir e Danny
McBride fanno parte del cast che vedrà tornare
Michael Fassbender nei panni dell’androide
David.
Ricordiamo che il film originale era
incentrato sull’equipaggio della nave spaziale Prometheus, che, seguendo una mappa stellare
rinvenuta tra i manufatti di varie culture terrestri, scopre un
pianeta che potrebbe essere la chiave dell’origine della vita sulla
Terra, ma nella ricerca s’imbatte in una minaccia che potrebbe
causare l’estinzione della razza umana.
Amy Adams ha
stretto negli anni un rapporto molto intimo con
l’universo DC, in particolare grazie al
ruolo di Lois Lane in Man of
Steel e Batman
v Superman Dawn of Justice, due pellicole in cui, come
afferma la stessa attrice, ha avuto modo di contattare quanto sia
difficile are corpo, voce e anima a un personaggio del genere
all’intento di un universo così ampio e sfaccettato.
Durante la recente intervista
“Actors on Actors” promossa
da Varietyalla
qualeha preso parte assieme al
collega Andrew
Garfield (che parlano della delusione in seguito
all’abbandono del ruolo di Spider-Man),
la Adams ha discusso a proposito della
difficoltà di interpretare Lois a causa della tendenza ad
asservirsi completamente alla narrazione principale piuttosto
che al vissuto dei personaggi: “questa è stata
la cosa difficile con Lois. Personalmente mi è piaciuto
molto interpretarla, io amo tutti i personaggi con
cui lavoro, ma a volte è difficile perché ritengo che spesso gli
attori si mettano sia al servizio solo della storia generale invece
di asservirsi alla storia del personaggio. A volte può
essere difficile quando si inizia a recitare e cerchi
di conservare una certa idea del tuo personaggio, ma alla
fine si è costretti a servire la storia … .in un universo
perfetto tutti lavorano insieme“.
La riflessione di Amy
Adams nasce probabilmente dalla constatazione riguardo al
fatto che nei due film sopracitati
finora Lois ha svolto per lo più il ruolo di
“damigella in pericolo” senza acquisire realmente un ruolo
predominante e un’introspezione psicologica degna di nota, anche se
le sue doti e i suoi sentimenti hanno giocato un ruolo tutt’altro
che indifferente sia in Man of
Steel che in Batman v Superman Dawn of
Justice.
Un possibile riscatto per il
personaggio di Lois potrebbe giungere forse
da Man of Steel 2, attualmente annunciato
come prossimo a entrare in fase di sviluppo, anche se al momento la
pellicola non possiede né un regista né una data d’uscita
sicura.
Secondo un recente resoconto
elaborato da Variety,
l’ultimissima incursione di J.K.Rowling all’intento dell’universo
magico con Animali Fantastici e dove
trovarli ha raggiunto la cifra record di
oltre 500 milioni di dollari nel mondo dopo
meno di due settimane dalla sua uscita cinematografica. Questi
numeri, oltre ad apparire giustamente e orgogliosamente
impressionanti, non fanno altro che dimostrare la grande popolarità
e l’affetto che la saga di Harry Potter e i
suoi prodotti collaterali continuano a riscuotere anche a distanza
di anni, e secondo la presidentessa della sezione distribuzione
internazionale della Warner
BrosVeronika Kwan
Vandenberg: “la
risposta globale entusiasmante di Animali
Fantastici dimostra ancora una volta che il
richiamo del mondo magico trascende i limiti di lingua e di
territorio. Prevediamo un rafforzarsi del
fenomeno durante le festività invernali e un buon
auspicio per il nuovo anno“.
A fare eco alle parole entusiaste
della Vandenbergvi è
poi il presidente della
distribuzione WB USA Jeff
Goldstein, il quale ha affermato
che “l’attesa è cresciuta
in modo esponenziale nelle settimane precedenti l’uscita di
Animali Fantastici e ora con il film nelle
sale stiamo assistendo a un forte passaparola che aumenta
la frequenza degli spettatori, e
ciò dovrebbe accompagnare il film attraverso la
stagione delle festività e oltre“.
Non vi sono dubbi sul fatto che
Animali
Fantasticirimarrà
un prodotto altamente concorrenziale sul mercato cinematografico
invernale e darà filo da torcere a molti altri concorrenti, come ad
esempio l’atteso Rogue
One A Star WarsStory, e con in programma ben 4 sequel
annunciati il tentativo di bissare il record di 10
miliardi di dollari incassati complessivamente al
botteghino dalla saga di Harry Potter è
davvero dietro l’angolo.
Il film è uscito il 17 novembre
2016, e avrà come protagonista Newt
Scamandro, autore de Gli animali fantastici dove
trovarli, che ha esattamente 23 anni. Il film è
ambientato a New York, 70 anni prima delle vicende di Harry
Potter. Nel cast Eddie
Redmayne, Katherine Waterston, Ezra
Miller, Dan Folger e Alison
Sudol.
È Todd Vaziri, via
Twitter (@tvaziri), responsabile degli
effetti visivi alla Industrial Light & Magic, ad
annunciarci che Rogue One a Star
Wars Story è completo.
Vaziri lo fa con un fotomontaggio
estremamente a tema con i criteri del franchise di Star Wars,
scomodando l’ormai mitico Ammiraglio Gial
Ackbar.
Via StarWarsNews.net, sappiamo che Rogue
One a Star Wars Story sarà PG-13, ovvero vietato ai minori
di 13 non accompagnati a causa di “violente scene di esplosioni e
combattimenti”.
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue One a
Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova
Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14
dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
L’attesa attorno all’evento di
LEGO Batman il Film si fa sempre più pressante,
soprattutto tenendo conto del ricco cast vocale impegnato nel
progetto e che vede fra i molti Will
Arnett (Batman), Michael Cera
(Robin), Ralph Finnes
(Alfred), Rosario Dawson
(Batgirl) e Zach
Galifianakis (Joker).
Recentemente Brent Waller, un utente
di Twitter e grande fan sia
dell’eroe DC Comics che dell’irriverente
trasposizione cinematografica targata LEGO,
ha chiesto direttamente al regista Chris
McKay se vi è o meno la possibilità che Billy
Dee Williams possa prestare la propria voce al personaggio
di Due Facce, domanda a cui il
cineasta ha risposto più che affermativamente.
Billy Dee
Williamsaveva già interpretato non
solo vocalmente ma anche fisicamente il ruolo di Due
Facce alias Harvey Dent nel famoso
adattamento del 1989 di Tim Burton, pronto a
impersonare il villain anche in un sequel, possibilità di fatto
abortita dopo lo scarsissimo successo di Batman
Returns che vide Tommy Lee Jones
prenderne il posto in Batman Forever. Vi sarà
dunque grandissima emozione nel risentire quantomeno la voce di
Williams a distanza di decenni applicata a quello che fu il suo
personaggio originale e che qui verrà riplasmato mediante
mattoncini colorati.
Non è un mistero che LEGO
Batman il Film avrà uno stile comico e irriverente,
dunque ci aspettiamo che anche il personaggio di Due
Facce potrà perdere in parte la sua consueta aura maligna
e prestarsi a battute di ogni genere.
Lo spin-off del successo del
2014 The Lego Movie, sarà
diretto dal supervisore all’animazione Chris
McKay. La sceneggiatura è stata scritta
da Seth Grahame-Smith, creatore
di Abraham Lincoln: Vampire Hunter.
A produrre il film, insieme a Dan Lin,
saranno Phil Lord e Chris
Miller, registi di The Lego
Movie(attualmente occupati nella realizzazione
di una versione animata
di Spider-Man per la Sony).
Nel cast vocale di LEGO
Batman – Il Film ci saranno Will
Arnett (che doppierà il Cavaliere Oscuro),
Michael Cera (Robin), Rosario Dawson (Batgirl), Zach Galifianakis (The Joker), Mariah
Carey (Gordon) e Ralph Fiennes (Alfred Pennyworth). Lo spin-off
del successo del 2014 The Lego Movie,
sarà diretto dal supervisore all’animazione Chris
McKay. La sceneggiatura è stata scritta da Seth
Grahame-Smith, creatore di Abraham Lincoln:
Vampire Hunter. A produrre il film, insieme a
Dan Lin, saranno Phil Lord e
Chris Miller, registi di The Lego
Movie (attualmente occupati nella realizzazione di
una versione animata di Spider-Man per la
Sony).
A oltre quattro anni
da Underworld
Awakeningecco finalmente
avvicinarsi il debutto del tanto atteso sequel Underworld
Blood Wars, quinta incursione
dell’universo di Underworld a partire dal
lontano 2003 che vede la veterana Kate Beckinsale nell’ormai iconico ruolo della vampira
Selene. Nel pieno di una campagna pubblicitaria
agguerrita più che mai e intenzionata a mantenere alta l’attenzione
su un franchise di discreto successo al box office ma dalle
valutazioni critiche altalenanti, ecco che, a quasi un mese esatto
dall’uscita del film negli Stati Uniti, la casa di
distribuzione Screen Gems ha rilasciato
una nuova avvincente clip dal titolo “Attempted Not Kill
Tou“.
La clip mostra la vampira
Seleneintenta a rimuovere
un proiettile molto speciale dal
protetto David (Theo
James), un proiettile progettato
dai Lycans con il compito di rallentare
il normale e velocissimo processo di rigenerazione nei tessuti dei
vampiri.
Underworld
Blood Warstenta di proseguire
sul solco misto fra action e horror tracciato dal franchise nel
corso dei precedenti capitoli, e come si può notare da queste
immagini l’impianto visivo è rimasto come sempre cupo e altamente
suggestivo.
L’uscita di Underworld
Blood Wars, inizialmente prevista per il 14 ottobre
2016, è stata posticipata di tre mesi: la pellicola arriverà nelle
sale il 3 gennaio 2017.
Con Kate
Beckinsalenel ruolo di Selene tornerà
anche Theo James nel ruolo di David,
alleato di Selene. Gli attori britannici Tobias
Menzies (Outlander, Roma) e Lara
Pulver(Sherlock) avranno i rispettivi ruoli di un
nuovo formidabile leader dei Lycans e quello di un feroce
ambizioso Vampiro. Charles Dance (Game
of Thrones) interpreterà invece un Vampiro anziano, Thomas. A
completare il cast stellare del film troviamo:James
Faulkner (Game of Thrones), Peter
Andersson (The Girl with the Dragon Tattoo),
l’esordiente Clementine
Nicholson, Bradley
James e Daisy Head.
Anna Foerster,
meglio conosciuta per il suo lavoro come direttore della fotografia
in The Day After Tomorrow e White House
Down di Roland Emmerich, si occuperà della regia del
film. Underworld
Blood Wars, che sarà sceneggiato da Cory
Goodman (Priest), verrà
prodotto da Gary
Lucchesi e Tom
Rosenberg per la Lakeshore.
In una recente intervista
rilasciata al canale YouTube #MILLS ripresa da
CBM, lo sceneggiatore Chris
Miller – chiamato a redigere la sceneggiatura del
travagliata adattamento cinematografico di The
Flash assieme al collega Phil
Lord – ha avuto modo di parlare a lungo della
“Speed Force” usata dal supereroe per compiere il
proprio dovere e con cui mettere in scena a livello filmico delle
fantastiche coreografie, affermando che “ la
coreografa Martha Graham, una delle mie più
grandi ispirazioni, ha detto più volte che esiste una sorta di
vitalità, una forza vitale, una specie di accelerazione che ha
sede nelle cose, e per me l’idea che l’intero universo come lo
conosciamo è essenzialmente composto da elementi che
viaggiano a velocità diverse è un’idea
interessante.Così la Speed Foce
presente in The Flash può essere considerata
simile alla forza in Star
Wars, nel senso che si tratta di una realtà
tridimensionale che manipola le persone ed è a sua
volto manipolata dagli altri, quasi come un’onda
gravitazionale che altera lo spazio-tempo. Per me quello
che diventa davvero interessante è il fatto che gli esseri
umani entrano improvvisamente e rapidamente in contatto fra
loro e rapidamente iniziando a fondersi con la
Forza“.
Dalle parole di Chris
Miller è possibile entrare in contatto con un modo davvero
interessante di considerare la Speed Force,
un aspetto che molti fans hanno avuto modo quantomeno di intuire
nel
Justice League Comic-Con trailer 2016e che
appare del tutto innovativo rispetto al concetto di velocità
presentato nella serie tv dedicata a The
Flash. Pensare dunque alla Speed
Foce di The Flash e
alla Forza di Star
Wars come a due impulsi vitali universali gemelli e
affini è tutt’altro che fantasioso o irreale.
Fino a questo momento l’adattamento
cinematografico di The Flash ha subito
un grandissimo numero di rallentamenti e di ostruzioni in corso
d’opera, a cominciare dalla defezione del regista
originale Seth
Grahame-Smithpresto
rimpiazzato da Rick Famuyiwae anche
quest’ultimo abbandonata la nave dopo alcuni mesi in seguito a
presunte “divergenze creative”.
Il film stand alone su The
Flash con protagonista Ezra
Miller è previsto per il 3 marzo
2018. Nel cast anche Kiersey
Clemons nei panni di Iris West.
Flash (The
Flash) è un personaggio dei fumetti creato da Gardner Fox e
Harry Lampert nel 1940, pubblicato dalla DC Comics.
È un supereroe con il potere di muoversi a velocità
straordinaria, sfidando le leggi della fisica. La sua prima
apparizione è in Flash Comics numero 1 (1940).
Reduce dall’ottima interpretazione
nel piccolo neo-cult di fantascienza 10
Cloverfield Lane e prossimo a due importanti progetti
quali Kong Skull
Island e The Coldest
City, il grande e geniale John
Goodman, così come rivelato
da Variety, sarebbe stato coinvolto nella
nuova pellicola sci-fi Captive State diretta
da Rupert
Wyatt e di cui, almeno per il momento, non si hanno
ancora informazioni certe circa la trama o la natura dei
personaggi.
Si tratterebbe della seconda
collaborazione tra Goodman
e Wyatt dopo l’importante ruolo di supporto
svolto dall’attore nel 2014 in The Gambler
affianco a Mark
Wahlberg e ciò farebbe presagire una chiara volontà da
parte del cineasta di utilizzare per questo progetto collaboratori
fidati e di luna data. Captive State non
ha ancora una data certa né di inizio riprese né di distribuzione,
anche si pensa a una possibile release per
il 2018.
La fascinazione
di Wyatt per il mondo della fantascienza, in
particolare per le opere visionarie dello
scrittore Philip K. Dick è stata più volte
ribadita dallo stesso regista, tanto da condurlo a dichiarare di
voler impostare la propria produzione futura verso un tale universo
dopo il grande successo de L’alba
del pianeta delle scimmie – oltre alle brevi parentesi
orrorifiche con l’adattamento televisivo per
la FOX di L’esorcista –
confessando che le opere di fantascienza in generale sono in realtà
in grado di rispecchiare aspetti molto oscuri e reali del nostro
mondo.
Captive State è
stato co-scritto dallo stesso Wyatt in
collaborazione con la moglie Erica
Beeney e nel mese di agosto ne sono stati acquistati
i diritti da Partecipant Media per una
co-produzone che vede David Crockett in prima
linea. Il ritorno di John Goodman
all’universo fantascientifico con Captive
State arriva in seguito alle apparizioni solo
“vocali” all’interno di Transformers
The Last Knight e il più recente City of
Thousand PlanetsdiLuc
Besson.
Dopo avervi rivelato le foto di Rita
Repulsa in Power Rangers, oggi arrivano
finalmente le prime immagini di Alpha 5 nell’atteso adattamento in
live action.
Jason, Trini, Zack, Billy e
Kimberly, ovvero, Austin St. John, Thuy Trang, Walter
Jones, David Yost e Amy Jo Johnson
avranno il volto di Dacre Montgomery
(Betrand The Terrible), Naomi
Scott (The Martian),
Ludi Lin (Marco Polo),
RJ Cyler (Me And Earl And The Dying
Girl) e Becky Gomez
(Empire). Elizabeth Banks sarà Rita Repulsa.
Bryan Cranston presta il suo volto a
Zordon.
Ecco la trama:
Power Rangers segue cinque ragazzi delle
superiori, piuttosto ordinari, che devono diventare qualcosa di
straordinario quando scoprono che la loro piccola città, Angel
Grove, insieme a tutto il mondo, è minacciata da una potenza
aliena. Scelti dal destino, i nostri eroi capiranno presto che sono
gli unici che possono salvare il pianeta. Ma per farlo, devono
imparare a gestire la loro vita di tutti i giorni con l’essere un
Power Ranger.
Il 12 aprile 2016 a Vancouver sono
cominciate le riprese del reboot sui Power
Rangers, film diretto da Dean
Israelite e scritto da Ashley Miller e
Zack Stenz, che hanno all’attivo le sceneggiature
di X-Men L’Inizio e di
Thor.
Guarda i nuovi concept alternativi
di Doctor Strange, il film campione
d’incassi dei Marvel Studios e con protagonista
Benedict Cumberbatch. Nei nuovi concept oltre
Dormammu anche concept art alternativi della
dimensione specchio.
SINOSSI: Dai Marvel Studios arriva la storia del
neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che
viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un
terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo
tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione
altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà
che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un
avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che
vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi
scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare
alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e
ergersi contro il male.
L’uscita
di Doctor Strangeè
uscito il 4 novembre 2016. Dirige Scott
Derrickson da una sceneggiatura di Jon
Aibel e Glenn Berger,
rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del
film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati
confermati Tilda
Swinton, Rachel
McAdams e Chiwetel Ejiofor. Ispirato
all’omonimo e celebre personaggio dei fumetti, apparso per la prima
volta nel luglio del 1963 nel numero 110 di “Strange Tales”, il
film Marvel Doctor Strange racconta la
storia del neurochirurgo Stephen Strange, che dopo un terribile
incidente automobilistico scopre un mondo nascosto fatto di magia e
dimensioni alternative.
Produttore del film, Kevin Feige, con Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan
Lee e Stephen
Broussard come produttori esecutivi.
Per quanto il fenomeno di
Harry Potter, riportato in auge da Animali Fantastici e Dove
Trovarli, sia qualcosa di universalmente considerato
positivo, sembra che non tutti siano fan del maghetto occhialuto e
delle sue avventure a Hogwarts.
Stando a quanto ha dichairato di
recente Tilda Swinton, in sala con Doctor Strange, il film o meglio
l’ambientazione scolastica delle avventure di Harry
Potter sono di quanto più lontano e fuorviante rispetto
alla realtà di istituti scolastici del genere.
Complice l’esperienza diretta, la
Swinton ha dichiarato: “Credo che queste
scuole siano ambienti molto crudeli all’interno del quale crescere,
e non penso che i bambini e i ragazzi possano tratte beneficio da
questo tipo di educazione. I figli hanno bisogno dei loor genitori.
Per questo non mi piacciono film come quelli di Harry
Potter, che tendo a raccontare con romantico idealismo
quei posti.”
Che ne pensate?
Dopo Snowpiercer,
vedremo di nuovo Tilda Swinton lavorare con
Bong Joon-Ho, in Okja, mentre al
momento l’attrice resta accreditata per il remake di
Suspiria a forma di Luca
Guadagnino.
Per quanto riguarda invece il
franchise di Harry Potter, la saga di
Animali Fantastici continuerà con altri 4 titoli
che racconteranno la storia, probabilmente, dell’ascesa al potere e
della caduta di Gellert Grindelwald (Johnny
Depp).
Secondo il National Board of
Review è Manchester By the Sea il miglior
film del 2016. La pellicola, vista alla Festa del Film di Roma
2016, vede protagonista Casey Affleck ed è diretta
da Kenneth Lonergan. L’associazione lo ha
decretato vincitore anche nelle categorie del miglior attore
(Affleck), migliore sceneggiatura e
performance-rivelazione (il giovanissimo Lucas
Hedges). Ma ormai è senza ombra di dubbio algli Oscar che
punta il lavoro di Lonergan.
Il premio alla migliore attrice è
andato a Amy Adams per Arrival di
Denis Villeneuve, il premio al miglior film
d’animzione è andato a Kubo e la Spada Magica,
mentre per la regia è stato premiato Barry Jenkins
per Moonlight.
La trama di Manchester By
the Sea: Dopo l’improvvisa morte del fratello maggiore,
Lee Chandler (Casey Affleck), un idraulico di
Boston, si vede costretto a tornare nella sua città natale, dove
scopre di essere stato nominato tutore del nipote sedicenne.
Manchester by the
Searecensione del film con Casey
Affleck
Il National Board of Review of
Motion Pictures (più comunemente National Board of
Review, abbreviato in NBR) è un’organizzazione no profit
newyorkese dedicata al cinema inteso sia come arte che come
intrattenimento, alla celebrazione dell’eccellenza artistica e al
sostegno della libertà d’espressione nei film. Non ha alcun legame
commerciale con l’industria cinematografica.
I membri, che comprendono
insegnanti, studenti, storici, professionisti dell’industria
cinematografica, cinefili nel senso più ampio del termine, vedono e
valutano ogni anno quasi trecento film. Spesso le visioni sono
seguite da dibattiti approfonditi con registi, attori, produttori e
sceneggiatori. A fine anno attraverso apposite schede di votazione
determinano i vincitori dei premi annuali.
Dopo vent’anni, Joaquin
Phoenix e Gus Van Sant tornano a lavorare
insieme in un biopic sul disegnatore satirico John
Callahan, intitolato Don’t Worry, He Won’t
Get Far On Foot (che significa “Tranquilli, a piedi non
andrà lontano”).
Morto all’età di 59 anni, Callahan
rimesa immobilizzato su una sedia a rotelle a 21, dopo un incidente
d’auto. Non si fece sopraffare dalla dolorosa condizione e divenne
uno dei più stimati cartoonist in circolazione,
con le sue vignette per il New Yorker, Omni e
Penthouse.
Joaquin Phoenix
disegnatore per Gus Van Sant
Il film, che si preannuncia una
grande sfida d’attore per Joaquin Phoenix, sarà una biografia senza
filtri in cui verranno affrontate la dipendenza da alcool del
disegnatore, la sua vita sessuale compromessa dall’incidente eppure
indomita, la sua difficile strada verso l’assistenza e la
riabilitazione.
Il progetto, in origine, era stato
avvicinato da Robin Williams. Il prossimo anno
Joaquin Phoenix tornerà al cinema con Mary
Magdalene, in cui torna a recitare al fianco di Rooney
mara dopo Her, e in You Were Never Really Here
diretto da Lynne Ramsay.
Mentre cresce l’attesa per il
debutto del prossimo film della DC FILMS su
Wonder
Woman che sarà ancora una volta interpretata dalla
stupenda Gal Gadot, oggi il CEO della
Warner Bros ha parlato dei piani dello studio in
merito alla DC a
The Wrap.
L’argomento in questione
chiaramente è stato il futuro della line extension
sui film basati sui fumetti del colosso americano. Ebbene senza
troppo sorprese Kevin Tsujihara ha
confermato la linea da seguire, ovvero molti più film nel prossimo
futuro:
Questi franchise stanno
diventando sempre più importanti nel panorama cinematografico. Se
osserviamo quello che sta avvendendo nel campo della produzione
televisiva la qualità aumenta costantemente, mentre nel cinema i
film che fanno la differenza sono proprio quelli dei franchise
di rilievo.
Poi ha sottolineato come abbiano
lavorato duramente negli ultimi mesi sopratutto dopo l’acquisizione
di Machinima (multipiattaforma legata al gaming): “Abbiamo
lavorato su quel abbastanza febbrilmente negli ultimi 12 mesi
– La dimensione di questa opportunità per uno studio
cinematografico è molto più grande di qualsiasi altra società a
livello internazionale in un lungo periodo di tempo”.
Tutte le news sul mondo dei film
della DC COMICS
nel nostro canale dedicata alla DC FILMS.
Vi ricordiamo che il prossimo film
del
DC Extented Universe sarà Wonder
Woman, il prodotto da Charles Roven, Zack
Snyder e Deborah Snyder,
con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller,
Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca
Roven come executive producers. Il film è
diretto da Patty
Jenkinse vedrà protagonista Gal
Gadotaffiancata da Chris
Pine, Connie Nielsen, Robin
Wright, David Thewlis, Danny Huston, Elena Anaya, Ewen
Bremner e Saïd Taghmaoui. Il
film arriverà al cinema il 23 giugno 2017.
Justice League sarà diretto
ancora una volta da Zack Snyder ed è previsto per
il 10 novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal
Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray
Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche:
Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K.
Simmons e Jeremy Irons. I produttori
esecutivi del film sono Wesley Coller,
Goeff Johns e Ben Affleck
stesso.
L’outsider. Così
Variety ha intitolato la cover story del numero di
ottobre dedicata a Casey Affleck. E mai termine è
stato più appropriato. Vissuto nell’ingombrante ombra della
popolarità del più famoso fratello Ben, ma anche
dell’amico d’infanzia Matt Damon e del cognato
Joaquin Phoenix – ha sposato e poi divorziato
dalla sorella Summer – Caleb Casey
Affleck è finalmente sotto i riflettori grazie alla sua
acclamata performance in Manchester by the Sea.
L’interpretazione del solitario custode Lee Chandler nel dramma
familiare di Kenneth Lonergan, che ha fatto il giro dei principali
festival del mondo raccogliendo reazioni e critiche entusiasmanti
pressoché unanimi, è considerata una delle migliori dell’anno.
Manchester by the
Searecensione del film con
Casey Affleck
Manchester by the
Sea rilancia in modo prepotente la carriera dell’attore
nato a Falmouth e cresciuto a Cambridge, nel Massachusetts; una
carriera non sempre decifrabile, maturata soprattutto nel cinema
indipendente – con alcune incursioni nel mainstream – in ruoli che
spesso non hanno reso sufficiente giustizia al suo talento
introspettivo e alla sua espressività minimale ma intensa.
Primo nome tutelare della carriera
di Casey Affleck è Gus Van Sant.
Dopo aver recitato da giovanissimo in alcune serie tv, debutta sul
grande schermo in Da Morire (1995), dove condivide
il set con Nicole Kidman, Matt Dillon e
Joaquin Phoenix, suo futuro amico e cognato, e
partecipa a Will Hunting – Genio Ribelle (1997),
trampolino di lancio per il fratello Ben e l’amico
Matt Damon, che vincono l’Oscar per la migliore
sceneggiatura originale. Damon e Casey
Affleck scrivono insieme al regista lo script di
Gerry (2002), opera più indipendente e
sperimentale (mai distribuita in Italia) con cui Gus Van
Sant apre la “trilogia della morte” completata
poi con Elephant e Last Days.
I progetti di
Casey continuano a coinvolgere i suoi legami più
stretti. Dopo aver lavorato con il fratello Ben in
200 Cigarettes di Risa Bramon
Garcia e In cerca di Amy di Kevin
Smith e con la compagna Summer (nella
produzione teatrale This is Our Youth, scritto
proprio da Lonergan, così come nel film Lui, lei e gli altri di
Lisa Krueger), raggiunge Matt
Damon nel sontuoso cast di Ocean’s Eleven – Fate
il vostro gioco di Steven Soderbergh, al
fianco di George Clooney e Brad
Pitt, nel ruolo dell’esperto di macchine e trasporti
Virgil Malloy. I siparietti ingaggiati con Scott
Caan, interprete del fratello Turk, mostrano il versante
più ironico e leggero della recitazione dell’attore. Le commedie,
del resto, non mancano nel curriculum di Casey
Affleck, da quelle più demenziali come American
Pie 1 e 2 a quelle più romantiche, come
l’opaco remake americano de L’ultimo bacio di
Gabriele Muccino, The Last Kiss,
diretto da Tony Goldwyn nel 2006, dove interpreta
Jim, marito e padre insoddisfatto incarnato da Giorgio
Pasotti nella versione italiana.
Titoli sbiaditi o fallimentari come
Lonesone Jim di Steve Buscemi e
Soul Survivors– Altre vite di
Stephen Carpenter si affiancano ai patinati
seguiti Ocean’s Twelve e Ocean’s
Thirteen, firmati sempre da Soderbergh.
Il 2007 è però l’anno della svolta. Non solo è efficacemente
diretto dal fratello Ben nel suo applaudito
debutto alla regia Gone Baby Gone, tratto dal
romanzo di uno scrittore amato dagli Affleck come
Dennis Lehane, ma fa suo il ruolo della
consacrazione ne L’assassinio di Jesse James per mano del
codardo Robert Ford, dove ritrova Brad
Pitt.
Casey Affleck è
Bob Ford
Il western psicologico e
crepuscolare di Andrew Dominic è in concorso alla
64esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. A portarsi a
casa la Coppa Volpi è Pitt, ma l’artefice della performance più
sorprendente è senz’altro l’attore classe 1975, che offre una prova
memorabile, a partire dall’aspetto vocale (apprezzabile solo in
versione originale), nel ritrarre un personaggio, come quello di
Bob Ford, roso dall’aspirazione ad essere prima
accettato dal proprio mito Jessie James e poi a volerlo
sostituire.
Grazie all’interpretazione ambigua,
fragile e inquietante di Robert Ford,
Affleck vince il riconoscimento del National Board
of Review come miglior attore non protagonista e ottiene in questa
categoria tutte le nomination che contano, dai Golden Globe ai Sag
fino all’Oscar, cedendo solo allo Javier Bardem di
Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen.
Il post nomination non va però come
Affleck aveva sperato. “Mi è stato detto che le cose sarebbero
cambiate, che avrei avuto più opportunità. Ma le
opportunitànon sono mai arrivate”, ha
raccontato a Variety. Non aiuta la scelta di
scrivere e dirigere nel 2010 il cognato Joaquin
Phoenix in I’m still Here!, mockumentary
sull’addio di Phoenix alla recitazione per la carriera di rapper,
presentato fuori concorso alla 67esima edizione del festival
veneziano. Il film spiazza e disorienta la critica, ma ha
ripercussioni anche sul piano umano. La direttrice della fotografia
Magdalena Gorka e la produttrice Amanda
White lo denunciano per molestie sessuali, comportamenti
irregolari durante la lavorazione e violazione del contratto;
entrambe le cause sono risolte attraverso un accordo
extra-giudiziario.
Casey Affleck si è
sempre dichiarato estraneo alle accuse, ma la vicenda è oggi
ritornata agli onori della cronaca dopo il buzz generato da
Manchester by the Sea anche in ottica premi. È già
successo quest’anno con Nate Parker, regista,
sceneggiatore e interprete di The Birth of a
Nation, finito nell’occhio del ciclone della stampa per il
caso giudiziario nel quale fu coinvolto a 19 anni, quando fu
accusato di stupro da una ragazza, al termine del quale fu
dichiarato non colpevole. Le due situazioni sono molto diverse – la
donna che accusò Parker si è tolta la vita nel 2012 – ma non si può
escludere che le vecchie accuse possano incidere, in negativo,
nella corsa all’Oscar.
La sua natura di interprete
difficilmente “collocabile” emerge ancora una volta dalla scelta di
un personaggio controverso e malato come il vice sceriffo Lou Ford
di Killer Inside me di Michael
Winterbottom (2010), trasposizione dell’omonimo romanzo di
Jim Thompson. Nè il film di
Winterbottom, in concorso al Festival di Berlino,
né tantomeno la commedia Tower Heist – Colpo ad alto
livello di Bret Ratner (2011) possono
offrire a Casey Affleck il riscatto che cerca. Non
lo fanno nemmeno il drammatico Il fuoco della
vendetta di Scott Cooper (2013),
nonostante il grande cast coinvolto, e l’indipendente Senza
santi in paradiso di David Lowery (2013)
con Rooney Mara, comunque apprezzato dalla
critica. Casey partecipa a un successo globale come
Interstellar di Christopher
Nolan (2014), ma in un ruolo minore, sacrificato dalla
narrazione: interpreta infatti Tom, figlio di Cooper
(Matthew McConaughey) e sorella di Murph
(Jessica Chastain), da adulto.
Difficile capire quale
fattore abbia inciso maggiormente sulla mancata esplosione di
Casey Affleck: il caso giudiziario, l’indubbio
carattere introverso, una certa reticenza a scegliere ruoli adatti.
Ironia della sorte è ancora una volta una componente della sua
“famiglia” a far cambiare traiettoria alla sua carriera.
Matt Damon, che doveva inizialmente essere regista
e protagonista di Manchester by the Sea, rinuncia
prima a dirigere il film e poi a interpretarlo – per The
Martian – a condizione che sia Casey a sostituirlo. Damon,
che resta nelle vesti di produttore, sa che il ruolo è nelle corde
dell’amico. E non sbaglia.
Dopo L’ultima
tempesta targato Disney, un flop, e Codice
999 di John Hillcoat, è proprio il film
di Lonergan a ri-proiettare Casey
Affleck tra i protagonisti dell’imminente stagione dei
premi e tra i nomi più interessanti del panorama attoriale
americano. Statuetta o meno – se la vedrà con Tom
Hanks, Denzel Washington – l’inerzia
della sua carriera è di nuovo mutata. Molti sono i progetti che
vedranno l’attore impegnato nei prossimi mesi, sempre più coinvolto
anche nella scrittura. Ritornerà alla regia con il survival drama
Light of my Life, di cui è autore dello script;
affiancherà Robert Redford sul set di The
Old Man and the Gun di David Lowery, con
cui ha già girato in estate un film misterioso con Rooney
Mara. Sarà, inoltre, nel thriller The
Villain di Mikael Marcimain, di cui ha
scritto la sceneggiatura.
Arriva in Italia il 7
dicembre È solo la fine del mondo di
Xavier Dolan, che rappresenterà il Canada agli
Oscar 2017 dopo essersi aggiudicato il Gran Premio della Giuria a
Cannes. Accolto piuttosto freddamente, però, dai critici della
rassegna, tanto da spingere il giovane regista a parlare di una
“cultura dell’odio in cui il festival sembra stia
affondando”, oggi, dopo la sua uscita in Canada e Francia, il
film continua a suscitare pareri contrastanti. Un mélo troppo
teatrale, che non brilla nella produzione dell’autore nonostante il
cast stellare – Nathalie Baye, Vincent
Cassel, Marion Cotillard, Léa
Seydoux, Gaspar Ulliel – o piuttosto il
primo lavoro della sua maturità artistica, in cui il regista
conferma uno stile personale – pur adattando una pièce di
Jean-Luc Lagarce – ma ora più riflessivo? Il
pubblico italiano attende comunque con grandi aspettative la sesta
regia di questo giovane autore.
È solo la fine del
mondo e la racconta Xavier Dolan
Dolan, classe 1989, è infatti il
ragazzo prodigio del cinema canadese che ha stupito Cannes a soli
19 anni per l’energia dirompente dell’esordio J’ai tué ma
mère, incentrato sul complesso rapporto tra una madre e un
figlio omosessuale. Premiato ancora a Cannes con la Queer Palm per
Lawrence Anyways (2012), nel 2014 il suo
Mommy, storia di un altro complicato rapporto
madre-figlio, convince tutti e si aggiudica il Premio della Giuria
al festival francese, consacrandolo come uno dei registi di maggior
talento del panorama internazionale.
Oggi, con È solo la
fine del mondo, Dolan riprende un progetto accantonato nel
2010, quando aveva letto, ma non molto apprezzato, la pièce di
Lagarce, come ricorda lui stesso: “avevo provato una sorta di
disinteresse, e forse anche di antipatia per il modo in cui era
scritto. Nei confronti della storia e dei personaggi avevo un
blocco intellettuale che mi impediva di apprezzare la pièce”.
Ormai privo dell’impazienza che, a suo dire, lo aveva allontanato
dall’opera, s’immerge ora in questa nuova indagine sulla famiglia:
nucleo in equilibrio precario, fatto di rapporti difficili, in cui
forse non c’è spazio per esprimere sé stessi; fonte di amore e
sofferenza insieme. È qui che Louis (Ulliel), scrittore malato,
torna dopo più di dieci anni per comunicare ai suoi che presto
morirà. Ad accoglierlo, reazioni diverse e vecchie dinamiche,
passando dalla madre Martin (Baye) al fratello Antoine (Cassel),
dalla cognata Catherine (Cotillard) alla sorella Suzanne
(Seydoux).
Il regista, anche sceneggiatore e
montatore del film, ha a disposizione un cast di livello e la
fotografia di André Turpin per catturare l’anima
dei personaggi in intensi primi piani. Le musiche sono affidate a
Gabriel Yared, già collaboratore di Dolan per
Tom à la ferme (2013).
È solo la fine del
mondo, coproduzione franco canadese, sarà nelle sale dal 7
dicembre.
Arriva il primo dicembre al cinema
Free State of Jones, film con protagonista
Matthew McConaughey diretto da Gary
Ross.
In Free State of
Jones reduce disilluso dalla terribile battaglia di
Corinth combattuta nel 1862 in piena Guerra Civile americana, il
contadino Newton Knight decide di raccogliere un manipolo di
schiavi fuggitivi e agricoltori vessati per trasformare la piccola
contea di Jones in Mississippi in uno Stato Libero ed egualitario,
resistendo tenacemente agli attacchi del governo confederato. La
relazione extraconiugale con la schiava di colore Rachel sarà però
fonte di pesanti guai giudiziari per un suo bisnipote, accusato di
aver contratto un matrimonio interraziale proibito dalle leggi
americane di fine anni ’40.
Free State of Jones, il film
Profondo amore per l’epica storica
e coraggiosa critica politica sono i sentimenti più schietti e
pungenti che si respirano a pieni polmoni in quest’ultima opera
verista di Gary
Ross, qui prossimo a un deciso salto di qualità tanto
narrativa quanto estetica che non ha nulla da invidiare al
Lincoln di Steven Spielberg,
risultandone anzi superiore per impatto e pulizia ideologica in
numerosi punti. La parabola di Free State of Jones
si dispiega in un doppio arco temporale – il pieno del confitto
secessionista con le sue conseguenze (1862-67) e l’America xenofoba
del 1947 – che, mediante un interessante montaggio parallelo, ci
permettono di seguire il medesimo dramma umano (l’amore impossibile
per una donna dovuto a cause etniche) a distanza di quasi un
secolo, dimostrando tutto il potere di una forma filmica
pittoricamente e narrativamente impeccabile.
Lontano anni luce dalle derive
comedy di Pleasantville(1998) ma già avvezzo grazie al recente
Hunger Games(2012) a maneggiare
la materia della lotta contro il sopruso in favore della libertà,
il regista e sceneggiatore Ross dispiega tutti i potenti mezzi a
propria disposizione – dalla splendida fotografia di Benoît
Delhomme a un parco attoriale di rara forza e intensità
che annovera Gugu Mbatha-Raw,Keri Russell, Mahershala Ali
e Sean Bridgers – per trasporre sul fascino del
grande schermo un autentico kolossal come quelli dei bei tempi
della Hollywood che fu.
Matthew
McConaughey, sguardo roccioso e barba incolta, da corpo e
anima a uno dei suoi personaggi più solidi e riusciti come fosse
l’eroe di un’epopea di David Lean, capitano
coraggioso pronto a combattere contro l’ingiustizia
etico-socio-culturale con un esercito senz’armi né uniformi ma
forte solamente del proprio coraggio e dell’amore per un unico
ideale: la libertà.
Ottimamente accolto al
Torino Film Festival 2016, Free State of
Jones si presenta come un film importante – fosse solo per
la morale di cui è intriso – in un’epoca in cui secessionismo e
autonomia politica appaiono termini del tutto spogliati del loro
originario valore etico, laddove essere “liberi” non significa
essere diversi dall’altro ma bensì tutti parte di un unico grande
gruppo umano, indipendentemente dalla razza, ceto o religione.
Anche se in molti considerano le
trilogia di Star Wars l’una specchio dell’altra e
si aspettano una struttura simile anche dalla nuova trilogia, lo
spazio degli spin-off potrebbe riservare qualche novità per i fan
del franchise, a partire ovviamente da Rogue One a Star
Wars Story. Il film, come ogni altro capitolo della
saga, prevede qualche piccola novità in termini tecnici che in
questo caso si palesa nei nuovi (i vecchi?) veicoli dell’Alleanza,
gli U-Wing. Nel video a seguire, pubblicato da
EW, scopriamo come nasce questa nuova arma per
combattere l’Impero via aria.
Rogue One: come nascono gli U-Wing
Foto e Poster dal film:
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Rogue One a Star Wars
Story: ecco il rating
Via StarWarsNews.net, sappiamo che Rogue
One a Star Wars Story sarà PG-13, ovvero vietato ai minori
di 13 non accompagnati a causa di “violente scene di esplosioni e
combattimenti”.
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue One a
Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova
Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14
dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.