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Lin-Manuel Miranda produttore creativo per l’adattamento di The Kingkiller Chronicles

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Lin-Manuel Miranda è sicuramente una delle personalità più famose e influenti dell’attuale panorama cinematografico e televisivo. Dopo aver scritto, prodotto e interpreto con successo Hamilton An American Musical e aver recentemente composto le musiche per il nuovo classico Disney Oceania – oltre a essere coinvolto affianco a Emily Blunt nel remake di Mary Poppins – Miranda, secondo quanto riportato da THR, avrebbe firmato con Lionsgate un contratto come creative producer per il prossimo adattamento cinematografico di The Kingkiller Chronicles, famosa serie di romanzi scritti da Pat Rothfuss.

Secondo tali informazioni Lin-Manuel Miranda dovrebbe anche comporre testi e musiche originali per questo nuovo atteso adattamento, mentre Lindsey Beer (co-sceneggiatore per Transformers: The Last Knight) sarebbe stato chiamato a elaborare lo script del primo capitolo della futura saga intitolato The Name of the Wind.

Lin-Manuel Miranda sull’eredità dei grandi musical animati

Questo è certamente un nuovo interessante passo in avanti per la carriera di Miranda a in quanto sarà chiamato a lavorare come produttore creativo su un adattamento cinematografico di un franchising di fantasia da lui stesso amato, senza più essere etichettato come  semplice musicista, scrittore o attore o di un progetto. L’adattamento  di The Kingkiller Chronicles potrebbe rivelarsi dunque come un trampolino ancora più alto per il lancio di una storia professionale già ricca di novità.

The Kingkiller Chronicles racconta la storia di Kvothe, un giovane e famoso musicista di talento dotato di poteri magici che nel corso della vicenda matura fino a diventare il mago più famoso che il suo mondo abbia mai visto. Oltre a essere un grane fan della serie di romanzi, Miranda ne sarebbe rimasto affascinato anche a grazie alla commistione tra fantasy e universo musicale, quest’ultimo molto affine alle proprie passioni professionali. Mentre tutto ciò sta avvenendo Hollywood ha già più volte espresso l’intenzione di trasformare Hamilton in un musical cinematografico, mediante un progetto di adattamento di cui si vocifera sin dall’inizio del 2016 ma che per il momento lo stesso Miranda ha prudentemente bloccato, deciso a portare ancora a lungo per i teatri la propria opera prima del grande salto sullo schermo.

Star Wars: Kathleen Kennedy parla delle nuove eroine femminili

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Star Wars: Kathleen Kennedy parla delle nuove eroine femminili

Forte del grande successo nel rilancio del franchise di Star Wars grazie a Star Wars Il risveglio della Forza e all’atteso spin-off Rogue One A Star Wars Story – senza dimenticare ovviamente anche i rumors che aleggiano attorno a Star Wars Episodio VIII – la presidentessa di Lucasfilm Kathleen Kennedy in una recente intervista al New York Times ha avuto modo di parlare riguardo all’interessante scelta di affidare le redini della nuova trilogia a un’eroina tutta al femminile, vero colpo di scena all’interno di una saga per lo più dominata da personaggi maschili di primo piano.

La Kennedy ha esordito presentando la sua diretta responsabilità per il nuovo progetto, affermando che: “ho una grande responsabilità verso la società per cui lavoro.  Non dovrei mai lasciare che le cose accadano senza intervenire, magari adagiandomi ‘Bene, questo è un franchise che ha fatto un grande successo alle sue origini e questo è tutto“. Parlando poi specificatamente della trilogia originaria in relazione al futuro della saga, la Kennedy ha poi affermato che “Una nuova speranza è la storia di un ragazzo che cresce in una casa tranquilla e sogna di entrare in una guerra. Che cosa succede se abbiamo la storia di una ragazza che cresce in una guerra e sogna di tornare alla tranquillità di una casa?“.

Star Wars Episodio VIII: ecco il destino di Rey?

Oltre alla già citata Rey, l’universo di Star Wars si arricchisce anche del personaggio di Jyn Erso, interpretato da Felicity Jones, la quale diviene in Rouge One il leader del gruppo di ribelli intenzionato a rubare le cianografie relative ai piani della Morte Nera, e a tal proposito la Kennedy ha dichiarato: “come tutti noi, sta cercando di capire cosa diavolo fare. Volevamo che il pubblico si relazionasse con Jyn in quanto persona, indipendentemente dal fatto se si è un ragazzo o una ragazza, un uomo o una donna“.

Star Wars: quanto costerebbe la gestione della Morte Nera?

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Star Wars: quanto costerebbe la gestione della Morte Nera?

Il bello della fantascienza è che, proprio come suggerisce la sua denominazione, scienza e fantasia vengono mescolate assieme per creare una suggestiva amalgama capace di farci sognare ad occhi aperti, apparentemente senza alcun limite.

Partendo dall’innegabile fascino e incluso culturale esercito dalla saga di Star Wars – soprattutto in seguito alla trepidante attesa dell’uscita, prevista per il 16 dicembre 2016, dello spin-off Rouge One – la società inglese di forniture energetiche Ovo Energy ha deciso di mettere in atto un interessante progetto in collaborazione con Stephen Skolnick del blog Phsysics Central e il dottor Alexander Barnett dell’università di Dartmouth per calcolare la quantità di energia (e il relativo costo) necessari ad alimentare la Morte Nera, celebre arma suprema dell’Impero Galattico.

Star Wars: Obi-Wan-Kenobi collegato all’episodio VIII e IX?

Usando i dati ufficiali rilievi alla tecnologia provenienti da Wookipedia e StarDestroyer.net e combinandoli con i principi di fisica ed elettronica reali, i ricercatori di Ovo hanno calcolato minuziosamente i costi e il fabbisogno di carburante per fornire vitto e alloggio a un intero equipaggio durante un viaggi nell’iperspazio, ottenendo risultati a dir poco “astronomici”. Il conto finale prevede la necessità di oltre 191.547.345.149 lampadine necessarie per illuminare i lunghi corridoi della struttura, ciascuna al costo di due tazze da tè per ciascuno dei 2.068.937 membri dell’equipaggio, per un totale di circa 20.000 dollari. Il costo complessivo che la Morte Nera dovrebbe impiegate per effettuare un unico salto nell’iperspazio si aggira introno alla cifra inimmaginabile di 1.075920955596 x 10 ^ 23 dollari.

Fatti quattro conti, i costi di gestione giornalieri della Morte Nera risultano di 7,7 trilioni di dollari, ben 30 miliardi di volte la quantità di denaro presente oggi sul pianeta Terra. Numeri di questa portata rendono però di fatto ancora più nobile il tentativo dei Ribelli di porre fine al dominio dell’Impero, con un risparmio generale di soldi e vite umane un po’ per tutti.

Fonte: screenrant

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Apparsa per la prima volta in Guerre Stellari (Star Wars negli USA) la Morte Nera è una gigantesca stazione da battaglia spaziale realizzata dall’Impero Galattico allo scopo di rafforzare il suo regime di terrore. La Morte Nera ha le dimensioni di una piccola luna e l’arma principale di cui dispone è un enorme cannone Superlaser in grado di distruggere un pianeta delle dimensioni della Terra in pochi secondi.

Dopo il rovesciamento della Repubblica, la prima Morte Nera, per ordine del Grand Moff Tarkin viene usata a titolo dimostrativo per distruggere il pacifico mondo di Alderaan, pianeta natale della principessa Leila Organa per venire quindi attaccata dai ribelli e distrutta da Luke Skywalker durante la famosa battaglia di Yavin avvenuta nell’anno 0 BBY.

La Morte Nera LEGO

La Morte Nera LEGO

Questo incredibile modello Star Wars ha così tanti ambienti, camere, hangar, ecc. che non saprai da dove cominciare! Aziona il superlaser gigante dalla sala di controllo, pianifica le missioni nella camera delle conferenze e lancia il TIE Avanced di Lord Vader dall’hangar. Ripara i droidi nell’officina, rinchiudi i prigionieri nel blocco di detenzione e abbatti le astronavi dei ribelli con il laser turbo dello shooter a molla, le torri laser turbo e il potente raggio trattore.

La Morte Nera LEGOPuoi persino visitare l’Imperatore Palpatine nella sua sala del trono, gestire le operazioni nell’area di carico e mettere la spazzatura nel tritarifiuti. E, naturalmente, la storia non sarebbe completa senza Obi-Wan Kenobi, Luke Skywalker e Han Solo, determinati a distruggere la temibile Morte Nera dell’Impero! Riusciranno a sventare i piani di Vader e degli altri personaggi imperiali? Il destino della Morte Nera è nelle tue mani…

Nella serie di film di Guerre stellari appaiono complessivamente due stazioni Morte Nera, informalmente chiamate Morte Nera e Morte Nera 2.

La Morte Nera 2

La Morte Nera 2

La costruzione della Morte Nera 2, più potente della prima, avviene tre anni dopo, nell’orbita attorno la luna boscosa di Endor. Architettata come trappola per sbaragliare definitivamente l’Alleanza Ribelle, in presenza dell’Imperatore, degli sviluppi imprevisti capovolgono le sorti a favore degli stessi ribelli. Il tiranno soccombe con la distruzione della stazione, più vulnerabile della prima essendo ancora in costruzione. La Morte Nera 2 appare in Star Wars – Il ritorno dello Jedi.

Vi ricordiamo che La Morte Nera sarà nuovamente trai protagonisti al cinema con Rogue One a Star Wars Story diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity JonesMads Mikkelsen, Riz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn. 

Il film sarà certamente ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle pronta per la battaglia.

Andrew Garfield con il cuore spezzato dopo Spider-Man

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Andrew Garfield con il cuore spezzato dopo Spider-Man

Andrew Garfield ha avuto il grande merito di rilanciare con modesto successo, a partire dal 2012, il franchise di Spider-Man nelle vesti di Peter Parker nel nuovo progetto The Amazing Spider-Man in co-prduzione Marvel Studios Sony Pictures, successo purtroppo non replicato (e, anzi, nettamente abissato) in seguito al grande flop di publico e critica di The Amazing Spider-Man 2, divenuto nel 2014 il più basso incasso mai ottenuto da un film con il protagonista Marvel.

Ciò ha portato i vertici produttivi a sciogliere precocemente il progetto prima di affidare il ruolo al giovane Tom Holland in Captain America Civil War e nell’attesissimo Spider-Man Homecoming.

Andrew Garfield diretto da Andy Serkis in Breathe

Durante l’ultima puntata del programma Actors on Actors” di Variety Garfield, parlano con la collega Amy Adams circa la propria professione e alcuni particolari aspetti del proprio lavoro, ha confessato di ripensare con grande nostalgia ai tempi in cui vestiva i panni di Spider-Man e di aver avuto letteralmente il cuore spezzato nel dover abbandonare così precocemente il personaggio tanto amato. L’attore ha infatti affermato che: “c‘è qualcosa di veramente bello e oscuro allo stesso tempo nell’essere quel tipo di personaggio. Ero ancora abbastanza giovane per lottare con il sistema delle major, dato che si tratta di società per capitali per lo più. Ho scoperto che è un mondo davvero molto difficile. Mi sono messo completamente al servizio della storia per servire questo personaggio incredibile che di cui ho sempre voluto vestire i panni  fin da quando avevo tre anni, e poi questo sogno viene compromesso e mi si spezza il cuore“.

Nessuno potrà mai sapere cosa sia realmente accaduto dietro le quinte e per quale vera ragione il progetto di The Amazing Spider-Man sia stato abortito, tuttavia i fans hanno sviluppato nel corso del tempo ciascuno le proprie opinioni in merito. Ciò non toglie che il Andrew Garfield abbia decisamente sofferto a causa delle decisioni, spesso troppo drastiche, operate dai grandi studi hollywoodiani.

Cars 3: Seatta McQueen fuori uso nel primo poster

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Cars 3: Seatta McQueen fuori uso nel primo poster

Dopo il teaser trailer scioccante di Cars 3, è stato diffuso il primo poster dal nuovo film Pixar che vede protagonista Seatta McQueen alle prese con un bruttissimo incidente. Quale sorte attende il nostro eroe a quattro ruote?

Primo poster di Cars 3

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In Cars 3, Saetta McQueen si ritroverà a dover chiedere aiuto a un nuovo insegnante per far fronte a un mondo delle corse in continua evoluzione tecnologica.

L’insegnante in questione è Cruz Ramirez, un’auto da corsa femmina di origini latinoamericane che si occuperà di insegnargli dei nuovi trucchi. Le domande si fanno più pressanti con l’entrata in scena di Jackson Storm, un nuovo campione delle corse che rappresenta la nuova generazione che minaccia di spingere quella di Saetta McQueen fuori dalle luci della ribalta.

Ma per lui è ancora troppo presto per dire addio alle corse. La sua unica speranza è affidarsi alla giovane Cruz Ramirez e sperare di battere Stom nella gara chiamata Florida 500, così da dimostrare di aver ancora molto da dare. La storia si svolgerà interamente negli Stati Uniti e compariranno delle strade e delle piste storiche americane. Torneranno anche i personaggi che abbiamo conosciuto nei film precedenti, tra cui Cricchetto, Sally Carrera e Ramone.

Cars 3 arriverà al cinema il 16 giugno 2017 e sarà diretto dall’esordiente Brian Fee che fino a questo momento aveva lavorato alla saga di Cars come storyboard artist.

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Ritorno al Futuro: Frank Marshall rassicura sull’intoccabilità del franchise

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In una realtà cinematografia come quella attuale in cui il remake/reboot di celebri pellicole di culto non ha mancato di far storcere il naso a numerosi fans cresciuti con i propri idoli del grande schermo e trovatisi davanti a rifacimenti spesso non all’altezza dell’opera orinale, dal mondo della grandi major ecco giungere alcune importanti parole di rassicurazione da parte del produttore Frank Marshall il quale, durante un’intervista per Yahoo! Cinema ha confermato che non vi sono in realtà per il momento né l’intenzione né le possibilità affinché il franchise di Ritorno al Futuro possa essere riavviato.

Marshall, parlando a proposito del famoso film di Robert Zemeckis, ha infatti affermato che “sì, finché io avrà modo di dire la mia [è sicuro] che non ci sarà nessun intervento. Esattamente come ciò che già esiste per ET, siamo intenzionati a far si che questi film di culto non vengano mai toccati in futuro“. Il tutto però sembra essere ancorato alla permanenza di Marshall in qualità di produttore, mentre il futuro si fa alquanto nebuloso nel momento in cui il suo pensionamento dovesse aprire le porte alla coppia Marty Mcfly Doc Brown. Per il momento comunque tutte le voci in merito a un’operazione compiuta su Ritorno al Futuro fanno presagire che, se il caso, se ne riparlerà non prima di molti anni avvenire.

Ritorno al Futuro: la Nike svela le scarpe autoallaccianti

Per il momento infatti il produttore Frank Marshall, il regista Robert Zemeckis e il co-sceneggiatore Bob Gale hanno ancora l’ultima parola e il pieno controllo riguardo a tutto ciò che implica il franchise. Ciò dovrebbe dunque rassicurare ancora a lungo i fans circa il destino del film, tenendo poi conto di almeno due condizioni: gli adepti più accaniti considerano  Ritorno al Futuro un film perfetto e concluso in sé stesso (nonostante i sequel) e inoltre la Universal dovrebbe andare molto cauta nel lavorare su un materiale di culto dopo il semi-flop della Sony con Ghostbusters.

Sebastian Stan su Instagram con lo scudo di Captain America

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Il rapporto sinergico creatosi fra il personaggio di Steve Rogers alias Captain America e il Soldato d’Inverno Bucky Barnes è orami divenuto noto a tutti, soprattutto dopo il recente Captain America Civil War nel quale si sono visti i numerosi sforzi di Chris Evans per combattere i suoi stessi amici Vendicatori con lo scopo di proteggere il personaggio interpretato da Sebastian Stan. E proprio quest’ultimo è stato al centro di molte speculazioni riguardo alla possibilità di prendere su di sé il “mantello” e la conseguente responsabilità ad esso connessa nell’eventualità che Evans decidesse di non vestire più i panni dell’Eroe d’America. Questa teoria, secondo molti, permetterebbe dunque al personaggio di Captain America di rimanere nell’MCU anche dopo la sua eventuale esecuzione di Evans.

A tal proposito Sebastian Stan sembra aver preso scherzosamente sul serio la possibilità di accogliere l’eredità dell’amico supereroe, tanto che una recente fotografia pubblicata sul suo profilo Instagram lo ritrae camminare di spalle lungo un corridoio con addosso il celebre scudo di Captain America, con una didascalia davvero eloquente: “sarà utile…“.

Sebastian Stan

In realtà non è stato lo scudo in sé a scatenare la speculazione che circonda la foto, ma piuttosto la didascalia di Stan che potrebbe suggerire un possibile futuro di Bucky nella MCU o meno. Avengers Infinity War è al momento il punto di arrivo praticamente di ogni film della MCU realizzato fino a questo punto, e molti fans hanno ipotizzato che alcuni dei membri più in vista dei Vendicatori potrebbero essere morti o addirittura essere messi a riposo nel momento della conclusione del conflitto con Thanos (Josh Brolin). I nuovi personaggi potrebbero così prendere in consegna i loro ruoli. Per il momento nessun altro personaggio ha raggiunto un tasso di speculazione circa il proprio futuro come quello di Bucky Barnes, tanto che attualmente il suo destino all’intento della MCU è ancora un mistero, soprattutto tenendo conto che il contratto iniziale di Sebastian Stan prevedeva nove film all’intento dell’Universo Marvel.

La la Land: un video esplora le musiche e le canzoni del film

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La la Land: un video esplora le musiche e le canzoni del film

È stato diffuso un nuovo contenuto promozionale per La la Land in cui il regista Damien Chazelle e il compositore Justin Hurwitz parlano del lavoro nascosto dietro la travolgente, commovente e originale colonna sonora del musical con Ryan Gosling e Emma Stone che raccoglie l’eredità dei grandi musical come West Side Story o Singin’ in the Rain.

La musica di La la Land

Il film ha aperto la 73esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e si candida a essere uno dei protagonisti della prossima stagione dei premi.

La La Land è un musical a metà tra dramma e commedia che segue la storia di Sebastian (Gosling) e Mia (Stone), che stanno insieme grazie alla loro passione comune per la musica. Ma appena il successo bussa alla loro porta devono fare i conti con il sottile tessuto che tiene insieme il loro amore.

Diretto da Damien Chazelle (che ha anche curato la sceneggiatura), il film arriverà nei cinema USA il 15 luglio 2016. Nel cast figura anche il premio Oscar JK Simmons, alla sua seconda collaborazione con Chazelle dopo Whiplash, per il quale ha ricevuto l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista. Completano il cast Finn Wittrock, Sonoya Mizuno, Rosemarie DeWitt, Josh Pence e Jason Fuchs.

La La Land recensione del film

Ascolta il duetto di Emma Stone e Ryan Gosling per City of Stars

Pets Vita da Animali: il trailer onesto del film Illumination

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Pets Vita da Animali: il trailer onesto del film Illumination

Ecco il trailer onesto di Pets Vita da Animali, il divertente film d’animazione Illumination Entertainment con protagonisti i migliori amici degli essere umani: i loro animali da compagnia.

Pets Vita da Animali: il trailer onesto

La recensione del film Illumination

Pets Vita da Animali è il prossimo divertente film d’animazione targato Illumination EntertainmentUniversal Pictures (Cattivissimo Me 1 e 2).

Diretto da Chris Renaud e Yarrow Cheney, il film vede trai doppiatori originali Louis C.K., Eric Stonestreet, Kevin Hart, Ellie Kemper, Lake Bell, Jenny Slate, Bobby Moynihan, Hannibal Buress e Albert Brooks.

Una commedia sui nostri animali domestici e su come vivono le loro giornate quando li lasciamo soli per andare a scuola o a lavoro.

Il film a vrà un sequel, atteso per il 13 Luglio 2018.

Fonte: Screen Junkies

Spider-Man Homecoming: Tom Holland in performance capture

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In trepidante attesa che la prossima estate porti finalmente sul grande schermo il tanto atteso Spider-Man Homecoming la fase di post-produzione del film targato Marvel Studios Sony Pictures continua fra grandi sforzi e qualche momento di rilassato divertimento, così come descrive il video postato su Instagram dal regista Jon Watts che ci mostrano una goffa e davvero poco “professionale” sessione di performance capture da parte dell’attore protagonista Tom Holland.

Le riprese di Spider-Man Homecoming  si sono concluse a New York da poche settimane ed ora il progetto è entrato ufficialmente nella difficile fase di post-produzione, dove queste avanzate tecniche di performance capture (già usate in Captain America Civil War) permettono di rendere il volto di Holland estremamente espressivo anche sotto la maschera avvolgente, conferendogli una mimica facciale del tutto sconosciuta alle versioni precedenti del personaggio.

Spider-Man Homecoming: Tom Holland ha parlato con Tobey Maguire e Andrew Garfield

Accolto con grande entusiasmo nei panni di un irriverente Spider-Man nel recente Captain America Civil War, Tom Holland è ora prossimo a debuttare in quello che dovrebbe essere il primo capitolo di una lunga serie di co-produzioni fra Marvel Studios e Sony Pictures, con l’inclusione inoltre di moltissimi personaggi dell’universo Marvel, tra cui il più ambito è certamente il Tony Stark (alias Iron Man) di Robert Downey Jr.

Star Wars VIII: un dialogo fra Luke e Rey nel nuovo trailer?

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Star Wars VIII: un dialogo fra Luke e Rey nel nuovo trailer?

Sembra non mancare alcuna occasione ai fans di Star Wars per festeggiare ricorrenze d’ogni sorta legate in qualche modo alla saga, anche quando questo riguarda da vicino i prodotti mediali usati per la pubblicizzazione. E così il 28 novembre 2016 si è tenuto l’anniversario per ricordare i due anni passati dalla pubblicazione ufficiale del primo teaser di Star Wars Il risveglio della Forza, primo capitolo della nuova trilogia che ha fatto conoscere al mondo intero i nuovi personaggi di Finn, Rey, BB-8, PoeKylo Ren. In concomitanza con questa ricorrenza e in attesa di conoscere il titolo di Star Wars Episodio VIII, lo YouTuber Mark Zeroh ha pubblicato un video nel quale parla di un rumor molto interessante riguardo la possibilità che nel nuovo trailer (per il momento ancora sconosciuto) si potrebbero vedere immagini di dialogo fra Luke SkywalkerRey.

Star Wars VIII: ecco il destino di Rey?

Rifacendosi a presunte fonti non ben identificare Zeroh pone l’accento sull’ormai famosa ultima scena de Il risveglio della Forza nella quale Mark HamillDaisy Ridley si osservano senza dire una parola, facendo presagire un seguito che tutti stiamo attendendo con ansia. Ebbene, lo YouTuber afferma anche che alcune teorie riportano la possibilità che le nuove scene di dialogo che vedremo nel prossimo teaser potrebbero essere state tagliate proprio dalla sequenza conclusiva del precedente capitolo e che potrebbero avere una forza molto eloquente: “Tu possiedi in te la scintilla che riaccenderà il fuoco” direbbe infatti LukeRey.

Intervenuto alla Star Wars CelebrationMark Hamill ha parlato in tono alquanto criptico del nuovo atteso teaser dell’Episodio VIIIaffermando che alcuni dei dialoghi che sentirete nell’episodio VIII vi faranno dimenticare il vecchio gergo della saga, del tipo ‘Che la Forza sia con te‘”. Malgrado il nuovo episodio cercherà sicuramente una maggiore elaborazione ritardo all’importanza di Rey, per il momento si sa ancora molto poco riguardo alla storia passata del personaggio e al suo possibile  rapporto con il clan Skywalker, dunque per ora è difficile trarre delle conclusioni in merito. L’Episodio VIII partirà direttamente da dove l’ultimo si era fermato, mostrando Luke e Rey nel fatidico attimo che precede la loro conversazione, quindi appare più che giustificata la supposizione di Zeroh riguardo alle immagini che potremmo vedere nel nuovo trailer. 

Il motivo per il quale Lucasfilm non ha ancora per il momento diffondere né il titolo di Star Wars Episodio VIII né tantomeno immagini del nuovo trailer potrebbero essere fondamentalmente e due: evitare di danneggiare l’imminente uscita (16 dicembre 2016) dello spin-off Rouge One A Star Wars Story e tenere alta l’attenzione dei fans su un prodotto appena riavviato sul mercato.

Fonte: screenrant

Batman Forever incontra Tron Legacy in un video mashup

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Batman Forever incontra Tron Legacy in un video mashup

Batman Forever è forse il film di Batman che ha più fatto discutere e da molti è considerato come il peggior adattamento cinematografico del fumetto della DC Comics.

Ebbene oggi un divertente video mashup editato dall’utente Sam Ibrahim unisce il film di Joel Schumacher con Tron Legacy di Joseph Kosinski.

Marvel Comics rivela la prima foto di Deadpool Duck

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Marvel Comics rivela la prima foto di Deadpool Duck

La Marvel Comics ha diffuso oggi la prima immagine di Deadpool Duck, la nuova miniserie che presto debutterà negli USA. Per i fan della Marvel è interessante perché si tratta di una serie mashup tra Howard the Duck e Deadpool, qualcosa che dovrebbe essere incredibilmente divertente da leggere.

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Deadpool:
le possibilità da Oscar e il valore della commedia

Il numero 1 di Deadpool Duck sarà in vendita 4 gennaio, 2017 negli USA.

Deadpool duckVi ricordiamo che Deadpool ritornerà al cinema diretto da David Leitch,  e vedrà Ryan Reynolds tornare nei pani del Mercenario Chiacchierone della Marvel.

Howard il papero (Howard the Duck) è un personaggio dei fumetti creato da Steve Gerber e Val Mayerik per la Marvel Comics. Ha fatto il suo esordio nel dicembre 1973 sul numero 19 della serie Adventure into Fear. Negli anni settanta sugli albi pubblicati dall’Editoriale Corno venne presentato con il nome di Orestolo il papero.

Deadpool Duck

Le storie di cui è protagonista sono incentrate sulle disavventure di un papero antropomorfo scorbutico intrappolato in un mondo dominato dagli umani. Le avventure di Howard sono generalmente parodie di storie fantascientifiche e fantasy, scritte in uno stile ironico e combinate con una certa coscienza delle limitazioni del mezzo (metafinzione); è infatti spesso molto sperimentale per essere un fumetto non-underground. Il personaggio ha spesso interagito con altri supereroi della Marvel in più di un’occasione, e nel 1986 uscì anche un film dal vivo ispirato al personaggio intitolato Howard e il destino del mondo.

Passengers: la canzone Levitate degli Imagine Dragons per il film

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Cresce l’attesa dietro al film Passengerspellicola di fantascienza targata Sony Pictures e con protagonisti Jennifer Lawrence e Chris Pratt.

Oggi la Sony dopo l’ultima clip ha diffuso un’anteprima del video della canzone che gli Imagine Dragons hanno composto per il film e che si intitola “Levitate”. 

Nel video di seguito anche molte scene inedite di Passengers.

Tante foto da Passengers

A proposito del film, il regista Morten Tyldum (The Imitation Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile. Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto bello avere una storia originale con due delle più grandi star del momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.

Al centro della storia sceneggiata da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim Preston (Pratt) che, durante un viaggio di 120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora (Jennifer Lawrence). I due ben presto si innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e Michael Sheen.

Batman v Superman: il tema musicale di Lex Luthor è la versione distorta di quello de L’Uomo d’Acciaio

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Il canale Twitter DCEU Facts ha diffuso un video che mette a confronto i temi musicali di Batman v Superman dedicato a Lex Luthor e quello de L’Uomo d’Acciaio dedicato a Superman. Secondo l’interessante accostamento, la traccia disturbante di Luthor non sarebbe altro che il risultato della distorsione di quella dedicata a Superman.

Ecco il video esplicativo:

Se questa congettura dovesse essere vera sarebbe davvero un tocco di classe nascosto nei due film, dal momento che per commentare due personaggi antitetici si è utilizzata la versione luminosa e quella oscura, per così dire, dello stesso tema.

Che ne pensate?

Leggi la recensione di Batman v Superman Dawn of Justice

Qui di seguito la trama ufficiale del film:

“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.

Ricordiamo che Batman v Superman Dawn of JusticeZack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. In Batman v Superman saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: Amy AdamsLaurence FishburneDiane LaneJesse EisenbergRay Fisher, Jason Momoa e Gal GadotBatman v Superman Dawn of Justice è nelle sale italiane dal 23 marzo 2016.

Oceania: Dwayne Johnson canta You’re Welcome

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Oceania: Dwayne Johnson canta You’re Welcome

Ecco la versione originale di You’re Welcome, la canzone che in Oceania è affidata al Semidio Maui e che nella versione originale del film, Moana, è interpretata da Dwayne Johnson.

Oceania: Dwayne Johnson canta You’re Welcome

Di seguito le immagini dal film:

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Oceania uscirà a Natale in Italia. La sceneggiatura porterà la firma degli stessi registi in collaborazione con Jared Bush, Pamela Ribon e Taika Waititi.

Trama: Vaiana è una teenager vivace che decide di partire in barca per una missione rischiosa, intenzionata a onorare il destino mai compiuto dei suoi antenati. Incontrerà il semidio Maui (Dwayne Johnson) e, insieme a lui, attaverserà l’Oceano Pacifico in un viaggio ricco d’azione.

Nel cast vocale originale del film ci sono  l’esordiente di 14 anni Auli’i Cravalho, che doppierà la protagonista Vaiana, Dwayne Johnson e Phillipa Soo, cantante e attrice statunitense.

Il film arriverà il 22 dicembre in Italia.

I registi Ron Clements e John Musker parlano del film

La recensione del film di Ron Clements e John Musker

Oceania: il trailer italiano del film Disney

Fonte: Disney Music VEVO

Guardians of the Galaxy Vol. 2: una versione alternativa di Rocket Raccoon

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James Gunn, al lavoro su Guardians of the Galaxy Vol. 2, ha pubblicato sul suo account Instagram una nuova immagine che lo raffigura insieme ad un ritratto innovativo, senza dubbio insolito, di Rocket Raccoon. Come lo stesso Gunn dichiara, si tratta di un artwrok che rappresenta il personaggio con la voce di Bradley Cooper e che è stato realizzato da reneefrench.

Eccolo di seguito:rockett-raccoon

Guardians of the Galaxy Vol. 2: il teaser trailer

In Guardians of the Galaxy Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel e Bradley Cooper.

Confermati anche il Collezionista (Benicio Del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy FlanaganChris Sullivan.

Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol. 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017.

Fotne: reneefrench

Anatomia di una Zucchina

Anatomia di una Zucchina

“Zucchina?… Io lo chiamerei Patata con quella faccia!” (Simon)

Nonostante la sua apparente semplicità, La mia vita da Zucchina di Claude Barras è un film molto complesso dal punto di vista tecnico, e come ormai ben sappiamo lo sono tutte le pellicole realizzate con la minuziosa e lunga animazione stop-motion. Certo, non siamo ai livelli di complessità tecnologica delle produzioni di casa Laika, ma nonostante la semplificazione dal punto di vista anatomico dei burattini non è mai facile donare la vita a un esserino inanimato e renderla credibile.

Per la realizzazione del film sono stati costruiti e dipinti sessanta set, sono stati realizzati cinquantaquattro burattini e ognuno in tre esemplari e con costumi diversi. Il lavoro di animazione è durato otto mesi, al ritmo di tre-cinque secondi al giorno per ciascun animatore. Altri otto mesi sono serviti per le lavorazioni sul suono e sulla colonna sonora, nonché per tutto il lavoro di postproduzione digitale.  Complessivamente sono occorsi due anni con il coinvolgimento di una troupe di circa cinquanta persone.zucchina

Claude Barras racconta così l’impostazione che ha voluto dare al suo lavoro di caratterizzazione dei personaggi e alla successiva animazione: “Un grande disegnatore come Hergé, il creatore di Tintin, sosteneva che più la grafica di un viso è semplice, più il pubblico può proiettarvi le proprie emozioni e identificarsi con il personaggio. Sono pienamente d’accordo con lui ed è quanto io stesso provo a mettere in pratica con l’animazione a passo uno dei pupazzi, senza l’ambizione di riprodurre fedelmente la realtà ma provando a darne agli spettatori una visione rielaborata. Combinando delle voci realistiche e naturali con dei personaggi dall’estetica altamente stilizzata, ho anche tentato di conservare nel film lo stile di scrittura di Gilles Paris. Ma la chiave per entrare in questo universo restano gli occhi dei personaggi. I loro occhi enormi, spalancati sul mondo, danno un contributo essenziale all’empatia e alle emozioni.”

E aggiunge, a proposito dei tempi di narrazione e del suo stile di regia: “La mia vita da Zucchina si concentra sul mondo interiore dei suoi personaggi ed era importante per me avere i tempi giusti per i piccoli gesti, le espressioni del viso, i momenti di attesa. Anche molti aspetti del paesaggio e del tempo atmosferico rispecchiano gli stati d’animo dei protagonisti. Inoltre, ho usato spesso delle inquadrature lunghe per catturare sguardi e emozioni, piuttosto che il consueto campo e controcampo utilizzato nei film d’animazione. Questa scelta dà al film un ritmo molto originale.zucchina-1

I burattini di La mia vita da Zucchina sono alti circa 25 cm e sono stati costruiti artigianalmente uno per uno, senza ricorrere alla prototipazione 3D, ma affidandosi alle tradizionali tecniche artigianali. Sono fabbricati combinando insieme materiali differenti, come la resina per i volti, in modo da ottenere una texture grezza e graffiata, una schiuma di lattice morbida per i capelli, che potesse essere animata con facilità, silicone al platino per le braccia e imbottitura morbida in gommapiuma per i corpicini, poi coperti da abiti in maglieria e tessuto.

Anatomia di una Zucchina

Invece di ricorrere alla sostituzione delle teste o di porzioni del volto, come ormai si usa fare in tutti i grandi film in stop-motion, si è deciso di adottare una soluzione assai più semplice, ovvero sostituire solamente le bocche e le sopracciglia sopra una testa unica che ne era priva e dotata di occhi mobili. Il risultato è sorprendente, tanto semplice quanto efficace. Le teste in resina sono rigide invece che essere morbide e al loro interno nascondono delle piccole calamite che consentono di posizionare con estrema facilità le parti mobili, dando la possibilità di farle anche spostare sulle porzioni del volto. I capelli invece, morbidi e armati con il filo di alluminio, sono stati progettato come una vera e propria parrucca da applicare sulla rotondità della testa calva.zucchina10 zucchina-5

Gli scheletri sono stati realizzati artigianalmente, utilizzando dei classici snodi a sfere per la colonna vertebrale e le gambe, mentre le braccia sono state armate con del semplice filo di alluminio intrecciato, in modo da avere una morbidissima mobilità. La particolarità delle braccia è la loro lunghezza, sono infatti estremamente lunghe e se distese arrivano a toccare il terreno e oltretutto sono sprovviste di gomito, assumendo nei movimenti una singolare forma ad arco, che contribuisce a caratterizzare in maniera originale i personaggi, con una felicissima sintesi grafica. Inoltre le mani sono provviste di sole quattro dita, in moda da rendere più semplice il lavoro di animazione, che comunque risulta convincente e perfettamente funzionale alla recitazione.zucchina-6 zucchina-9 zucchina-7

Il direttore dell’animazione del film è Kim Keukeleire, nato a Seoul ma di cittadinanza belga, con un curriculum che comprende alcuni dei capolavori in stop-motion degli ultimi anni, da Galline in fuga, prodotto dall’inglese Aardman, a Fantastic Mr Fox di Wes Anderson, fino a Frankenweenie di Tim Burton.

Tra gli animatori ci sono i migliori esperti del settore nel panorama europeo, come Tim Allen e Kristien Vanden Bussche.zucchina-3 zucchina-2

E naturalmente per gestire tutto il lavoro di animazione fotogramma per fotogramma è stato utilizzato Dragonframe (il nostro approfondimento), il prodigioso irrinunciabile software ideato da Jamie e Dyami Caliri.zucchina-8

In questi backstage di La mia vita da Zucchina è possibile carpire qualche segreto sulla realizzazione dei burattini e della loro animazione. QUI e QUI

Paolo Sorrentino: annullato, per ora, il film su Berlusconi

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Paolo Sorrentino: annullato, per ora, il film su Berlusconi

Ospite al Torino Film Festival per ricevere il premio Langhe-Roero Monferrato promosso dal Museo del Cinema e dalla Regione Piemonte, Paolo Sorrentino ha parlato dei suoi progetti futuri e in particolare ha spiegato che il suo progetto su un film che avesse come figura centrale Silvio Berlusconi è stato posticipato a data da destinarsi: “Per adesso non ho un progetto preciso per un film da girare il prossimo anno. Ho pensato di scrivere una sceneggiatura per un lavoro su Berlusconi, ma è una storia complessa, non sempre si riescono a fare i film che si vorrebbe. Nel frattempo sto scrivendo la seconda serie di The Young Pope perché amo le serie televisive.”

Paolo Sorrentino posticipa il suo film su Berlusconi

“Devo dire che mi ha stupito e reso molto felice vedere come molti giovani sia siano appassionati a questa serie sul Papa – ha continuato il regista premio OscarOggi la tv è centrale nella produzione e nella fruizione di cinema, è inutile contrastare questa verità con forme di nostalgie inutili. E neppure concordo con tutte le cose negative che vengono dette da molti sulla qualità dell’offerta di cinema di oggi e dello stesso pubblico. Al contrario sono ottimista, oggi il pubblico è molto capace di operare le sue scelte.”

The Young Pope per Sky con Jude Law è stato l’ultimo grandissimo successo di Paolo Sorrentino.

Fonte: cinecittà news

Nome d’arte: il vero nome delle star di Hollywood

Se dicessimo “quanto è brava Neta-Lee Hershlag“, quasi nessuno capirebbe a chi ci stiamo riferendo, ma se dovessimo usare il suo nome d’arte, Natalie Portman, sarebbe tutta un’altra storia.

Ecco alcune star che hanno adottato un nome d’arte

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Il caso di Natalie Portman è dovuto dall’esgenza di comunicabilità, dato che il suo nome israeliano è più difficilmente memorizzabile, allo stesso modo Helen Mirren ha optato per una inglesizzazione del suo nome russo. Ben Kingsley ha messo da parte il suo Krishna Bhanji per un altrettanto regale nome che porò potesse essere ‘capito’ su scala internazionale.

Appare buffo quando il nome d’arte è adottato per evitare omonimia, come nel caso di Michael Douglas che ha scelto di farsi chiamare Michael Keaton, per evitare proprio l’omonimia con l’altro Michael Douglas, figlio di Kirk. Stesso problema si è presentato per la cantante Katheryn Hudson, che lungi incorrere in equivoci con l’attrice Kate Hudson, ha deciso di cambiare il suo nome in Katy Perry.

Molte volte però la scelta del nome dipende anche da riferimenti e omaggi che l’artista in questione vuole fare ad altri artisti, considerati mentori (Marylin Manson si chiama così in omaggio a Marylin Monroe e – sob – Charles Manson).

Altri nomi ancora custodiscono una storia di famiglia, come quella di Destiny Hope Cyrus che decise di farsi chiamare Miley a 15 anni, in onore del nomignolo affettuoso che suo padre le aveva dato da piccolina.

Mark Vincent avrebbe guidato forte come Vin Diesel?

Fonte

Free State of Jones: la rivoluzione di Matthew McConaughey

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Free State of Jones: la rivoluzione di Matthew McConaughey

L’epica americana – tanto letteraria quanto cinematografica – ha più volte affrontato il tema dell’indipendenza personale e territoriale, e in un momento storico come quello attuale in cui lo spettro del populismo e lo spirito malsano del secessionismo infiammano più che mai gli animi socio-politici globali, un’opera come Free State of Jones sembra ricordarci qual è stato (e quale potrà eventualmente essere) l’originario e puro concetto di libertà, scevro da machiavellismi e pericolose strumentalizzazioni politiche che nulla hanno a che vedere con un’etica – in questo caso specificatamente filmica – votata all’impiego di una reale narrazione storica in chiave etica.

Diretto con mano sicura e profonda attenzione tanto alla narrazione quanto alla minuziosa messa in scena da un ispirato Gary Ross – qui anche autore della sceneggiatura – The Free State of Jones narra le vicende che videro il contadino del Mississippi Newton Knight, reduce insoddisfatto della battaglia di Corinth durante la terribile Guerra Civile americana, a radunare coraggiosamente un nutrito gruppo di schiavi neri e altri agricoltori dissidenti per dare vita a un ambizioso e provocatorio progetto: fondare uno “Stato Libero” egualitario e autogestito attraverso la secessione della piccola contea di Jones dai territori della Confederazione. L’amore proibito con la schiava di colore Rachel sarà tuttavia fonte di pericolosi guai giudiziari per un bisnipote che, nell’America xenofoba di fine anni ’40, rischierà la galera a causa di un matrimonio interraziale proibito dalla legge sudista.

The Free State of Jones: la rivoluzione di Matthew McConaughey

Avvalendosi di un budget di 65 milioni di dollari e della collaborazione di un parco attoriale di prim’ordine che vede alla guida il risoluto Matthew McConaughey affiancato da Gugu Mbatha-Raw, Keri Russell, Mahershala Ali, Jacob Lofland e Sean Bridges, Gary Ross compie una decisa maturazione professionale lasciandosi alle spalle i tempi spensierati di Dave-Presidente per un giorno (1993) e il recente teen action Hunger Games (2012) per dare corpo e anima a un ambizioso progetto in costume covato sin dal 2014, immergendosi nelle paludose atmosfere del sud americano a cavallo fra Louisiana e il Mississippi per raccontarci, mediante un’interessante narrazione “in parallelo”, il coraggio di due uomini che – discendenti di sangue e a distanza di quasi un secolo – entrambi lottano per un ideale di libertà e per difendere l’amore della donna amata, cercando disperatamente di superare l’ostracismo di razza e cultura. Reduce da un’ottima accoglienza al Torino Film Festival 2016 e prossimo all’uscita italiana per il 1 Dicembre, The Free State of Jones si preannuncia non come una semplice opera di didascalismo storico sulla seconda fondazione americana, quanto più un necessario memento sul valore di quegli eroi che, senza uniformi e armati solo dei propri ideali, riuscirono nell’impresa di creare, seppur in un’utopia di breve e intensa durata, un autentico barlume di speranza per gli oppressi di ogni rango.

Dan Trachtenberg coinvolto nel sequel di The Rocketeer?

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Dan Trachtenberg coinvolto nel sequel di The Rocketeer?

Reduce dal grande successo di 10 Cloverfield Lane e prossimo a dirigere un interessante adattamento di The Secret Life of Houdini, il regista Dan Trachtenberg ha una lunghissima lista di progetti da realizzare, tra cui spicca una possibile incursione nel franchise Disney di The Rocketeer. Il film originale uscì nel lontano 1991 per la regia di Joe Johnstonottenendo modesti guadagni al box office e sfoggiando un’ambientazione da Seconda Guerra Mondiale nella quale il protagonista Cliff Secord (interpretato da Billy Campbell) grazie a un innovativo zaino-razzo che gli permette di volare ovunque voglia, si trova invischiato in un’avventura al cardiopalma contro un’incombente minaccia di matrice nazista.

Dan Trachtenberg alla regia per un film su Houdini

Tratto dal fumetto omonimo di Dave Stevens, The Rocketeer è stato più volte tirato in ballo nel corso degli anni in relazione a un possibile reboot o addirittura un remake, tanto che, dopo il recente successo di Captain America Civil War lo stesso Johnston ha cercato di rimettere mano a un progetto fumettistico che, in modo o nell’altro, ricorda molto da vicino il materiale narrativo di casa Marvel. All’inizio del 2016 i rumors a riguardo sono aumentati fino a pochi giorni fa quando è stata avanzata l’intenzione di proseguire col progetto, per il momento intitolato provvisoriamente ancora “The Rocketeer“. Si tratterebbe dunque di un sequel ambientato sei anni dopo le vicende del primo film e avrebbe come protagonista una donna di colore, pilota d’aerei capace di impossessarsi delle capacità ordinarie dell’eroe della pellicola originale.

Alla guida (almeno produttiva) di questo nuovo progetto sarebbero stati chiamati Matt Spicer e Max Winkler, anche se ben presto si è fatto proprio il nome di Dan Trachtenberg per la possibile regia. Trachtenberg aveva infatti postato su Instagram alla fine della settimana passata alcuni bozzetti realizzati assieme all’artista Dennis Calero alcuni anni addietro e ispirati proprio a The Rocheteer

the rocketeer

Nelle immagini si può chiaramente individuare un concept dal chiaro gusto dispotico nel quale, come afferma lo stesso regista, la minaccia dell’invasione nazista rispecchia nient’altro che alcune recenti e passate preoccupazioni di carattere politico, tanto da considerare il 2016 un anno che, nella finzione fumettistica e cinematografica, avrebbe necessitato più cha mai di veri eroi.

Fonte: comingsoon.net

Animali Fantastici: le creature e i luoghi del film nei concept

Animali Fantastici: le creature e i luoghi del film nei concept

Ecco alcuni concept realizzati per Animali Fantastici e Dove Trovarli in cui possiamo ammirare dei veri e propri pezzi d’arte che raffigurano non solo le creature magiche protagoniste del film ma anche le location newyorkesi della pellicola diretta da David Yates con protagonista Eddie Redmayne.

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Animali Fantastici e Dove Trovarli recensione

Il film è uscito il 17 novembre 2016, e avrà come protagonista Newt Scamandro, autore de Gli animali fantastici dove trovarli, che ha esattamente 23 anni. Il film è  ambientato a New York, 70 anni prima delle vicende di Harry Potter. Nel cast Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Ezra Miller, Dan Folger e Alison Sudol.

Gellert Grindelwald: quello che sappiamo sul personaggio di Animali Fantasitici

Fonte: ConceptArtWorld

DC Films: gli altri personaggi che Zack Snyder potrebbe impunemente uccidere

Jimmy Olsen, Jonathan Kent, Generale Zod, Doomsday e l’Uomo d’Acciaio in persone (solo provvisoriamente); la lista delle vittime dei DC Films è molto lunga, nonostante questo universo cinematografico sia relativamente giovane. Ma chi altri potrebbe cadere sotto la tremenda scure di Zack Snyder?

Ecco i personaggi DC Films che potrebbero morire nell’immediato futuro

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Venom: i personaggi che hanno ‘indossato’ il simbionte

Venom: i personaggi che hanno ‘indossato’ il simbionte

Apparso per la prima volta nel 1984, in Secret Wars, Venom è diventato presto uno dei villain più famosi di Spider-Man. Di seguito vi elenchiamo i personaggi a cui Venom si è “affidato” nel corso degli anni e che sono stati occupati dal suo simbionte.

Venom: tutti i personaggi che hanno ‘indossato’ il simbionte

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Il personaggio che abbiamo visto al cinema, in Spider-Man 3 di Sam Raimi, non ha convinto molto il pubblico e da allora si parla di un film dedicato soltanto all’oscuro personaggio. Chissà se la SONY, magari in complicità con i Marvel Studios, pensa ancora a riportarlo sul grande schermo!

Le origini

Venom è un personaggio dei fumetti della Marvel Comics ed è uno dei principali nemici dell’Uomo Ragno. Si tratta di un’entità formata da due esseri, un umano e un alieno, anche se il Venom vero e proprio è il simbionte. Più che un vero e proprio supercriminale, tuttavia, è più vicino alla figura dell’antieroe non completamente malvagio.

Lo scrittore David Michelinie e il disegnatore Todd McFarlane sono generalmente accreditati come i creatori del personaggio, sebbene ci siano delle dispute sulla sua paternità. I primi indizi dell’esistenza di Venom sono forniti in Web of Spider-Man n. 18 (settembre 1986); un altro accenno compare in Web of Spider-Man n. 24 (marzo 1987). La prima apparizione parziale, occultato tra le ombre, è in The Amazing Spider-Man n. 298, che precede di poco il vero esordio nel numero 299 (maggio 1988) della stessa collana.

Rogue One: il Capitano Cassian Andor va in guerra

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Rogue One: il Capitano Cassian Andor va in guerra

Mancano solo poche settimane prima dell’attesissima uscita di Rogue One A Star Wars Sory e già da ora il mondo dei fans ha dimostrato dia vere diversi motivi per essere in fibrillazione, in particolare dopo i recenti rumors che vorrebbero il progetto dello spin-off di Rogue One espandersi grazie a alla tanto annunciata trama parallela con al centro le vicende che coinvolgono il tentativo di impossessarsi dei preziosi piani di costruzione della Morte Nera. A fomentare queste aspettative vi è la notizia che un nutrito gruppo di attori provenienti direttamente dal nuovo film in prossima uscita sono stati radunati per dare corpo a questo progetto.

In aggiunta ai brevi estratti della nuova pellicola rilasciati durante il fine settimana coincidente con la Festa del Ringraziamento, ecco ora aggiungersi una nuova featurette dal titolo “Vivere Star Wars” che mostra un breve making-of di circa un minuto con al centro la prospettiva di uno dei personaggi più importanti del cast, ovvero Diego Luna, interprete del Capitano Cassian Andor.

https://youtu.be/vUPY71Ry0gs

Nel video Luna, ripreso mentre assiste alle riprese che lo vedono protagonista nel momento dell’ingresso in battaglia, confessa tutta la propria gioia nell’essere parte di questo nuovo universo parallelo alla saga originale di Star Wars con la quale è cresciuto e che ha amato fin da bambino. Il video incorpora alcuni estratti della pellicola in prossima uscita, molti dei quali ci costano ciò che in realtà già ben sappiamo sul capitano.

Rogue One: gli spin-off sono stati un’idea di George Lucas

Nel film Luna vestirà i panni del Capitano Cassian Andor, un ufficiale dei servizi segreti e una spia veterano della Ribellione. Ad un certo punto Andor riprogrammerà il droide addetto alla sicurezza imperiale  K-2SO affinché possa servire all’Alleanza. Andor sarà responsabile dell’incolumità di Jyn Erso (interpretata da Felicity Jones), aiutando la sua squadra nel tentativo di recuperare i piani della Morte Nera. Il film uscirà il 15 dicembre 2016 per la regia di Gareth Edwards.

Fonte: screenrant

Tom Holland protagonista di Chaos Walking

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Tom Holland protagonista di Chaos Walking

Secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter la star Tom Holland, recentemente salita all’onore della cronaca grazie al nuovo look e alla nuove inconsuete prestazioni offerte al personaggio di Spider-Man (in particolare con Captain America Civil WarSpider-Man Homecoming) sarebbe pronto a unirsi alla collega Daisy Ridley (eroina al femminile di Star Wars Il risveglio della Forza e Star Wars Episodio VIII) per la nuova pellicola prodotta dalla Lionsgate dal titolo Chaos Walking.

Holland dovrebbe interpretare il ruolo del protagonista Todd Hewlitt, un giovane ragazzo che scopre una donna di nome Viola in un modo post-apocalittico nel quale una terribile epidemia batteriologica ha ucciso tutti gli abitanti della Terra di sesso femminile. Si tratterebbe in realtà dell’adattamento cinematografico, diretto da Doug Liman (Edge of TomorrowMr. & Mrs. Smith) di una nuova trilogia young adult dispotica ad opera dello scrittore Patrick Ness.

Tom Holland: ecco quanto è lungo il contratto con Marvel

Un primo tentativo di adattare il romanzo di Ness per il grande schermo risale al 2013 e prevedeva addirittura la regia nientemeno che di Robert Zemeckis, il quale avrebbe voluto concentrarsi sul primo volume della trilogia, The Knife of Never Letting Go, affidando la sceneggiatura a Charlie Kaufman, mentre ora pare che Chaos Walking porterà firma dello script di Jamie Linden (Money Monster). Alla produzione sono chiamati Doug DavisonAli Shearmur, mentre Zemeckis dovrebbe comunque rimanere a bordo del progetto anch’esso come produttore. Chaos Walking dovrebbe essere realizzato a partire dal prossimo anno, ma nessun’altra informazione è al momento disponibile.

Star Wars Episodio VIII: ecco il destino di Rey?

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Star Wars Episodio VIII: ecco il destino di Rey?

Continuano a latitare le informazioni ufficiali in merito a Star Wars Episodio VIII, ma continuano invece a moltiplicarsi i rumor in merito alla storia e soprattutto all’origine di Rey, protagonista interpretata da Daisy Ridley. Vi riportiamo di seguito un rumor che potrebbe rivelarsi fondato e che darebbe senza dubbio una svolta a quello che è il destino di Rey all’interno della saga. Secondo lo YouTuber Mark Zeroh sembra che ad un certo punto dell’addestramento, Luke (Mark Hamill) dica a Rey: “Tu contieni la scintilla che riaccenderà il fuoco” (You contain the spark that will rekindle the fire).

Star Wars Episodio VIII: il destino di Rey in una frase?

Secondo una congettura alquanto banale, che trova conferma negli avvenimenti narrati in Star Wars Il Risveglio della Forza, il fuoco e la scintilla dovrebbero essere chiari riferimenti all’Ordine Jedi, che sulle spalle di Rey, in cui la Forza si è manifestata forte, potrebbe risorgere. L’ultimo Cavaliere Jedi, Luke, si è ritirato dopo aver assistito alla trasformazione del suo discepolo Ben Solo in Kylo Ren, come era già accaduto con Obi-Wan Kenobi, nascostosi per anni dopo la conversione di Anakin al Lato Oscuro, ma adesso è tempo di ritornare, perché come Luke rappresentò a suo tempo Una Nuovo Speranza, anche Rey potrebbe far risorgere l’Ordine del Cavaliere della Luce.

Non si tratta certo di una congettura ardimentosa, dal momento che alcune cose sembrano alquanto logiche e “già viste” nello sviluppo del franchise, ma è chiaro che, nona vendo ancora conferme ufficiali, è divertente immaginare quello che sarà il percorso di questa eroina.

Che ne pensate?

Star Wars Episodio VIII sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

Nel film torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran.

Moonlight trionfa ai Gotham Awards, ecco tutti i vincitori

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Moonlight trionfa ai Gotham Awards, ecco tutti i vincitori

Sono stati assegnati i Gotham Awards,che nell’edizione di quest’anno hanno visto trionfare il film Moonlight, tra gli indipendenti che ambiscono anche alla corsa agli Oscar.

I Gotham Awards sono i premi cinematografici statunitensi destinati al cinema indipendente, assegnati annualmente dal 1991 durante una cerimonia che si svolge a New York, con l’obiettivo di onorare la comunità cinematografica, espandere il pubblico dei film indipendenti e sostenere il lavoro compiuto dall’associazione nonprofit IFP (Indipendent Feature Project), attiva dal 1979.

Ecco di seguito tutti i vincitori

Best Feature
“Certain Women”
“Everybody Wants Some!!”
“Manchester by the Sea”
“Moonlight” (WINNER)
“Paterson”

Best Documentary
“Cameraperson”
“I Am Not Your Negro”
“O.J.: Made in America” (WINNER)
“Tower”
“Weiner”

Bingham Ray Breakthrough Director Award
Robert Eggers for “The Witch”
Anna Rose Holmer for “The Fits”
Daniel Kwan & Daniel Scheinert for “Swiss Army Man”
Trey Edward Shults for “Krisha” (WINNER)
Richard Tanne for “Southside with You”

Best Screenplay
“Hell or High Water,” Taylor Sheridan
“Love & Friendship,” Whit Stillman
“Manchester by the Sea,” Kenneth Lonergan
“Moonlight,” Story by Tarell Alvin McCraney; Screenplay by Barry Jenkins (WINNER)
“Paterson,” Jim Jarmusch

Best Actor
Casey Affleck in “Manchester by the Sea” (WINNER)
Jeff Bridges in “Hell or High Water”
Adam Driver in “Paterson”
Joel Edgerton in “Loving”
Craig Robinson in “Morris from America”

Moonlight recensione del film di Barry Jenkins

Best Actress
Kate Beckinsale in “Love & Friendship”
Annette Bening in “20th Century Women”
Isabelle Huppert in “Elle” (WINNER)
Ruth Negga in “Loving”
Natalie Portman in “Jackie”

Breakthrough Actor
Lily Gladstone in “Certain Women”
Lucas Hedges in “Manchester by the Sea”
Royalty Hightower in “The Fits”
Sasha Lane in “American Honey”
Anya Taylor-Joy in “The Witch” (WINNER)

Special Jury Award For Ensemble Performance
“Moonlight”
Mahershala Ali, Naomie Harris, Alex Hibbert, André Holland, Jharrel Jerome, Janelle Monáe, Jaden Piner, Trevante Rhodes, and Ashton Sanders (previously announced Special Jury Award)

Breakthrough Series – Long Form
“Crazy Ex-Girlfriend” (WINNER)
“The Girlfriend Experience”
“Horace and Pete”
Marvel’s Jessica Jones”
“Master of None”

Breakthrough Series – Short Form
“The Gay and Wondrous Life of Caleb Gallo” (YouTube)
“Her Story” (herstoryshow.com) (WINNER)
“The Movement” (Mic.com)
“Sitting in Bathrooms with Trans People” (Seriously.TV)
“Surviving” (YouTube)

Gotham Independent Film Audience Award
“Moonlight”

Fonte: IndieWire

Infografica: quanto sono veri i film tratti dalle storie vere?

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Infografica: quanto sono veri i film tratti dalle storie vere?

Negli ultimi anni il cinema ci ha proposto una serie infinita di biopic e storie basate su avvenimenti relamente accaduti, ma quanto sono veri i film tratti dalle storie vere? Ecco un’infografica che ci mostra la veridicità effettiva di questi film.

L’infografica1 infografica 2 3 4 5 6Fonte Grafici

Come si può notare dalla carrellata di infografiche, l’unico film recente preso in considerazione a rispettare per filo e per segno la storia vera è Selma, di Ava Duvernay, mentre altri film, magari con maggiore successo di pubblico, stando all’infografica, soltanto vagamente ispirati a degli eventi realmente accaduti.

Ricordiamo però che lo scopo di questi film, che per la maggior parte sono biopic, e cioè storie di uomini e donne degne di nota, hanno la funzione di raccontare con linguaggio cinematografico la storia stessa, e non quella di documentare, azione destinata prevalentemente ai documentari, appunto.

La verità filologica di un film non ne condiziona la bellezza secondo canoni cinematografici per cui la percentuale di aderenza ai fatti realmente accaduti non ha niente a che fare con il giudizio di merito del film.

Resta tuttavia interessante scoprire come ogni infografica dai film presi in considerazione ci dia un risultato diverso.

Fonte

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