Ecco i nuovi poster di
Star Wars il Risveglio della Forza in cui
possiamo vedere tutti i nuovi personaggi, tra cui Finn e Rey, ma
anche Captain Phasma e Kylo Ren, oltre agli Stormtrooper e il caro
vecchio Chewe.
Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Mark Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline Christie e
Max von Sydow.
Dopo David Bradley,
che da buffo bidello di Hogwarts si è trasformato in Walder Frey,
l’uomo più odiato dei Sette Regni, e dopo la Signora Granger
interpretata brevemente da Michelle Fairley,
compianta Lady Tully-Stark, il cast di Game of Thrones
6 accoglie un nuovo attore che si è fatto le ossa nel
franchise di Harry Potter.
Stiamo parlando di Freddie
Stroma, che in Harry Pottere
il Principe Mezzo Sangue è stato l’agguerrito Cormac
McLaggen, desideroso di strappare Hermione e il posto da portiere
nella squadra di Quiddich a Ron Weasley, e che invece in
Game of Thrones interpreterà Dickon
Tarly, fratello minore dell’amatissimo Sam (John
Bradley) e erede di Lord Tarly.
Tutto ciò che sappiamo di questo
nuovo personaggio è quello che Sam ha raccontato a Jon nei romanzi
di Martin, ovvero che è un giovanotto robusto e capace con la
spada, che è stato da sempre preferito dal padre per le sue doti
nell’arte della guerra e che Sam è stato costretto dal padre
ad arruolarsi nei Guardiani della Notte per permettere al più
giovane fratello di diventare il suo erede.
Nel cast di Game of
Thrones 6 tornano Peter Dinklage, Lena
Headey, Emilia Clarke, Nikolaj Coster-Waldau, Kit Harington,
Natalie Dormer, Maisie Williams e Sophie
Turner.
Trama: Le estati durani
decenni. Gli inverni possono durare anche una vita. E la battaglia
per il Trono di Spade continua. Da sud, dove il calore genera
trame, passioni e intrighi, alle vaste e selvagge terre orientali,
in cui una giovane regina solleva un esercito. Per tutto il tempo,
nel gelido nord, una parete di 800 metri di ghiaccio protegge
precariamente il regno devastato dalla guerra dalle forze oscure
che si trovano al di là. Re e regine, cavalieri e rinnegati,
bugiardi, signori e uomini onesti… giocano tutti il ‘gioco dei
troni’.
Una serie originale sulla base dei
best-seller di George RR Martin, la saga de Le
Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
La 20th Century
Fox ha diffuso un video speciale dal
film Miss Peregrine’s Home for Peculiar
Children, il nuovo film di Tim
Burton. Il contributo è per celebrare l’anniversario “Loop
Day” dedicato all’omonimo romanzo da cui è tratto scritto
da Ransom Riggs.
https://youtu.be/PjG7Hi7IRkM
Attualmente la pellicola è in
post-produzione e vedrà protagonista un cast d’eccezione composto
da Eva Green, Asa Butterfield, Ella Purnell,
Chris O’Dowd, Allison Janney, Terence Stamp, Kim Dickens, Rupert
Everett, Judi Dench e Samuel L. Jackson.
Oggi a Venezia c’è qualcosa di
strano nell’aria, non solo appare più rarefatta, sin da questa
mattina si possono scorgere orde di ragazzine accampate lungo il
tappeto rosso della 72a Mostra del Cinema. L’undicesima piaga di
Mosè? L’arrivo silenzioso dell’asteroide
Melancholia? No, è solo il giorno di
Black Mass, dunque di Dakota
Johnson e – soprattutto – Johnny Depp.
L’attore feticcio di Tim Burton è arrivato in
Laguna con un strano ciuffo cadente, molto probabilmente più finto
di una moneta da 5 euro, e una forma fisica discutibile.
È apparso infatti appesantito, con
troppi chili in eccesso rispetto al ragazzone adorato dal genere
femminile tutto negli ultimi 20 anni. Poco importa però se il
sorriso campeggia sul suo volto, se l’umore è talmente ottimo da
permettergli di scherzare sui suoi cani ‘illegali’ e la recente
questione con l’Australia, “li ho uccisi e li ho mangiati,
ordine di un ciccione australiano”. Importa poco della sua
pessima forma anche se torna finalmente a recitare in film di un
certo interesse, magnetici, appassionanti, come Black
Mass.
Suo il complicato
ruolo di Jimmy “Whitey” Bulger, gangster di Boston
capace di controllare la città e l’FBI come Mangiafuoco con le
marionette, impersonato con cura e talento (per saperne di più ecco
la nostra recensione). Un personaggio estremamente violento,
complicato, per il quale è necessario possedere una grande
cattiveria, un po’ come ai tempi di John Dillinger
in Nemico Pubblico. “Non ho avuto
grossi problemi, ho trovato il mio lato malvagio molti anni fa,
l’ho accettato e siamo grandi amici adesso” sorride. “Ho
pensato a Bulger come a un normale essere umano, non come un
cattivo assoluto, avevo paura di creare una caricatura altrimenti.
Non è importante avere ruoli da buono o da cattivo, l’essenziale è
renderli reali, poiché sono esistiti veramente. Dillinger era
considerato quasi un moderno Robin Hood, persino divertente e
sensibile a detta dei suoi parenti, Bulger invece è un essere umano
più complesso. Ho cercato di ricreare tutte le sue facce canoniche
osservando i pochi video di sorveglianza esistenti, di mostrare il
suo lato paterno, l’uomo d’affari e l’omicida brutale che in realtà
è. Ho provato a incontrarlo ma lo stesso Bulger ha rifiutato con
discrezione.” Whitey Bulger è infatti ancora vivo, sconta i
suoi due ergastoli in prigione dopo la cattura del 2011, dopo oltre
dieci anni di latitanza. Passato l’incontro con i giornalisti, il
prossimo passo è la proiezione pubblica in serata, con migliaia di
ragazzine urlanti che attendono solo lui, Edward Mani
di Forbice, il pirata Jack
Sparrow, Willie Wonka,
“non ho per niente paura di affrontare i fan, anzi, non amo
neppure chiamarli fan, sono i nostri capi.” “Sono loro che vanno al
cinema, loro che decidono di spendere dei soldi per vedermi
recitare, li rispetto incredibilmente. Adoro i miei capi.”
Speriamo che a breve, sotto i riflettori e in balia dei selfie
senza controllo, non cambi idea.
L’attrice Selena
Gomez è entrata a far parte del
cast Cattivi Vicini 2, il sequel del
film con protagonisti Zach Efron, Seth Rogen. A
quanto pare l’attrice è stata avvistata sul set del film ad Atlanta
dove sono tutt’ora in corso le riprese. Dunque l’ex reginetta
Disney sia aggiunge a Rose Byrne, Dave Franco, Chloe
Grace Moretz.
Cattivi Vicini
2 sarà scritto ancora da Seth
Rogen, Evan Goldberg, Andrew Jay Cohen e
Brendan O’Brien, mentre alla regia siederà
Nicholas Stoller.
O almeno così credo. Sono entrato
nella fase in cui potrei essere qui da sempre e restarci per
sempre. Quella fase del ‘ci vediamo dopo’ che può significare
indistintamente ‘tra dieci minuti, tra un’ora, tra dieci giorni o
mai’. Durante i Festival il tempo non esiste. O, se esiste, è molto
relativo. Se sei in ritardo scorre velocissimo. Magari, mentre
scaracollandoti come un pazzo per arrivare in tempo a un
appuntamento incontri un fottìo di persone che ti salutano e ti
chiedono ogni dettaglio della tua vita passata. E il bello è che in
gran parte non sei nemmeno sicuro di conoscerle (scatta allora il
“ciao bello, scusa vado di corsa. Ci vediamo dopo!” (vedi su). Se
sei in anticipo ritarda. E’ la legge di Murphy, e le quattro
direttive primarie di RoboCop purtroppo
non c’entrano niente. Stavo per dire ‘un cazzo’, ma temo di essere
redarguito per l’eccessivo turpiloquio di cui sto facendo uso in
questo blog. Merda, ho scritto ‘cazzo’. Porca di quella troia
sbudellata, ho scritto di nuovo ‘cazzo’ e anche ‘merda’. Non resta
che fare seppuku sul red carpet.
Ma non oggi.
Per dire, la conferenza di Black
Mass (qui la recensione), il film
con Johnny Depp che ha attirato orde di ragazzine sotto i quindici
anni evidentemente colte da attacchi di gerontofilia (sono
appostate qui da stanotte in condizioni igieniche precarie, tanto
che gira voce si stia diffondendo la malaria) è iniziata con almeno
mezz’ora di ritardo, ma inutile dire che per tentare di sentire o
vedere qualcosa bisognava trovarsi in loco almeno due conferenze
avanti.
Il film è un crime-movie onesto e
ben girato. Johnny Depp si cala nel ruolo del criminale compiendo
orribili misfatti. Ad esempio indossare una parrucca posticcia che
farebbe rabbrividire un vampiro. In conferenza invece pensa bene di
mettersi direttamente uno scoiattolo impagliato in testa, così, per
variare. Che un attore deve sempre sapersi rinnovare.
Ma è niente rispetto a quelli che
viene da compiere a me in almeno due occasioni della giornata. La
prima, durante la proiezione una maschera ossessionata dall’idea
che io possa registrare il film con un cellulare – ma chi ve se
incula, qua de ‘pirata dei Caraibi’ ce ne basta uno – non la
smette di tormentarmi con un laser per controllare quello che sto
facendo. Credo lo abbia mandato in tilt il fatto che ho poggiato la
giacca sulle ginocchia, semplicemente perché avevo freddo. Fatto
sta che mi sento costantemente sotto la mira del
Predator (o di Terminator, fate
vobis, tanto Schwarzy ci sta sempre bene) e non è esattamente il
modo migliore per fruire un film.
La seconda, che ve lo dico a fare, è
quando parte dei fan maleodoranti e appestati si riversa nella
gremita sala stampa, dato che alcuni di loro sono anche
giornalisti. Vero che si dica che lo stesso Depp non sia un grande
amante delle docce, ma non c’è bisogno che imitiate il vostro idolo
fino a questo punto, fidatevi.
Oggi è stata davvero una giornata
interessante, ho visto il film francese,
Marguerite (leggi la
recensione) che mi è anche piaciuto tantissimo anche
se tutti si tagliavano dalle risate e io non ci trovavo una mazza
da ride. Sto film parla di una donna che sogna di cantare e che
canta da fa sanguinà le orecchie, il marito non se la caga e il
maggiordomo la paparazza in condizioni imbarazzanti per alzà du
spicci. No ma ditemi voi cosa cazzo c’è da ride che a me si è
stretto il cuore e mi son sentita una merda per tutti i coglioni
che sento nei bar con karaoke e che perculo senza pietà.
Per consolarmi da questo stato
d’animo mesto, come da testimonianza fotografica, bevo
ininterrottamente dalle due. Da quando, cioè, mi sbarca
Sonia Serafini di Fabrique al
Lido (che è un gran belvedere) per cui via a un loop di gente che
offre da bere che manco nei peggiori bar di Caracas.
Per chi non lo sapesse al Lido molti
sponsor sono alcolici. Per chi non lo sapesse, al Lido, la
programmazione in sala è spesso intervallata da convegni talmente
lunghi o noiosi che per fartela pijà bene ti fanno trovare bidoni
alcolici dalle undici del mattino. Per cui non so come, tra
la recensione di Sokurov e quella del film di oggi, me ritrovo co
sto cocktail Martini Rosè nelle mani, un pass per la vip lounge, e
un mal di testa da paura.
Dovrei ricostruire le ultime due
ore, ma non me ne vogliate ho un appuntamento al bagno con Eva
Carducci (quella bella sellerona di Cinematografo
di Marzullo, dai che la conoscete) .
Comunque immaginate la scena: sto in
sala stampa in un tavolo con colleghi che bevono tubi di te al
tamarindo, offerti da una deliziosa tailandese Zen, e me sto a
scola’ un cocktail alcolico col ghiaccio. Me guardano tutti con
sospetto, capitemi sto n’attimo in difficoltà.
Comunque oggi era il giorno di Depp,
gente accampata urlante e io son andata a comprare le sigarette.
Questo dovrebbe dirmi qualcosa. Questo insieme al fatto che oggi so
vestita da uomo.
Sto invecchiando, cosa pensate.
Continuatemi a stalkà, che purtroppo sono etero. Come il cinese di
ieri, che per battermi i pezzi si è dimenticato di far pagare la
collega Marilena Vinci, che voleva tornare
indietro e saldare i suoi debiti ‘per principio’ ma a me barcollava
l’ombra e anche no.
Stasera abbiamo
Equals, con Kristen Stewart. Certo se
pure lei s’è ingrassata comincio a preoccuparmi che sia l’umido del
lido, tocca fa qualcosa, se ingrasso è la fine capite che tutti i
vestiti che ho in valigia diventano inutili?
Va bene, domani promesso vi racconto
se i nostri eroi son riusciti ad andare alla festa blindatissima
con Johnny Depp. Ora io e la mia emicrania andiamo a vedere il film
della sezione Orizzonti. Chissà se troviamo posto
vicini.
Torna Cinefilos Addicted ed è
dedicato al nostro primo incontro con Aurelio Vindigni
Ricca e Andrea Guglielmino in occasione
della 72° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia.
Johnny Depp, Jake
Gyllenhaal, i film, Netflix, il disagio festivaliero e
molto altro nella nostra chiacchierata con chi il Festival lo vive
giorno dopo giorno!
La macchina produttiva
cinematografica di Francia è probabilmente la più florida d’Europa,
al momento, grazie alle idee di Luc Besson (la
serie Taken,
Lucy) anche la più ricca.
Marguerite si unisce all’offerta del
mercato transalpino quasi in punta di piedi, lontano sia dalle
numerose commedie che dai drammi profondi, con una propria
personalità, un proprio carattere. Se il soggetto e la storia
(vera) non sono originali sino in fondo, anzi Hollywood sta già
preparando la sua versione con Meryl Streep nei panni della protagonista, è
su tutti gli altri livelli tecnici e artistici che l’opera di
Xavier Giannoli impressiona positivamente. Ma
procediamo per gradi, il nome Marguerite Dumont vi
suggerisce qualcosa? Siamo nel 1921, all’inizio di un decennio
incredibilmente dinamico, di fermento, durante il quale la gente si
appresta a scoprire il piacere della bella vita, delle sovversioni
politiche, dei club culturali e dei teatri sparsi per Parigi come
funghi in autunno. La nostra eroina, se così vogliamo chiamarla, è
ricca e un po’ ingenua, ed è convinta di possedere una voce divina.
Peccato che la realtà dei fatti sia ben diversa, il suo canto è
infatti l’emblema della stonatura, del cattivo gusto, del fastidio,
un lamento stridulo in grado di annientare in pochi attimi
capolavori immani della tradizione operistica universale.
Nascondere la verità conviene però a molti, a tanti che bramano il
suo denaro e poco altro.
Attorno alla sua figura
inizia a crearsi un nugolo di profittatori, imbroglioni e bastardi
patentati, ed è con dolore che lo spettatore assiste inerme a ogni
tipo di umiliazione dietro le sue spalle. Una macellazione in piena
regola, come simboleggiano anche gli onnipresenti animali sulla
scena.
Abbiamo però detto appena sopra che
Marguerite non è un dramma canonico, infatti uno dei suoi punti di
forza è proprio la tagliente ironia che accompagna costantemente le
linee di copione e i volti dei personaggi, capace così di alternare
momenti di genuina ilarità ad altri più riflessivi, violenti,
tristi. Se tutto questo ha solleticato la vostra curiosità,
sappiate che bisogna ancora aggiungere al quadro un valore
produttivo di altissimo livello. Fotografia e scenografie si
fondono in un unico livello barocco, con un’attenzione ai
particolari, alle luci e alle ombre da lasciare davvero sorpresi;
inoltre le inquadrature possiedono una ricercatezza tutt’altro che
comune, non c’è un frame fuori posto, ogni cosa sembra pensata per
trovarsi esattamente dove si trova.
I continui cambi di scena pensano
poi a mantenere l’amalgama sempre dinamica, perfettamente in linea
con le prove attoriali di una qualità estrema. Denis
Mpunga, Christa Théret, André Marcon, Michel Fau ma
soprattutto la divina Catherine Frot
(La Cuoca del Presidente, La
Voltapagine), dominano il palcoscenico con una forza
e una solidità disarmanti. Danzano assieme alla musica, alle arie
di Mozart, Puccini, Leoncavallo, distruggendo la borghesia a suon
di provocazioni, di motori scoppiati e crocevia misteriosi.
Dettagli che certamente vi sembreranno aria fritta adesso, ma che
all’interno del film trovano un posto preciso, e che noi
giustamente non possiamo rovinarvi con la recensione.
Cosa resta? Le atmosfere
malinconiche di Viale del Tramonto, le tematiche della diva in
crisi, invecchiata e facile preda della follia, come i sentori
allucinogeni di C’era Una Volta in America, citato esplicitamente
in una scena ad hoc. Il finale pecca forse di presunzione, e i
ritmi si sfaldano leggermente, ma nulla che non si possa perdonare.
Come direbbero i francesi: bravo, con l’accento sulla o.
Molte delle principali città
americane, oltre che per la loro storia, i loro monumenti, sono
famose anche per i criminali che le hanno tenute in pugno nel corso
del ventesimo secolo. New York ad esempio è legata a doppio filo
con la leggenda di Al Capone, John Dillinger con
la cronache di Chicago, la città di Boston vanta invece una storia
molto particolare, quella “dell’ultimo grande gangster” del
novecento rappresentato in Black Mass.
Jimmy “Whitey”
Bulger, che grazie alla sua posizione di informatore
dell’FBI è riuscito a creare un autentico impero criminale
specializzato in droga e scommesse, a partire dall’inizio degli
anni ’80. Mentre l’agente federale John Connolly
teneva buoni i capi del Bureau, promettendo informazioni chiave
sulla mafia italiana, la Winter Hill Gang prosperava indisturbata e
solitaria.
Black
Mass non è altro che il ritratto fedele di un
delinquente spietato e violento, capace di restare impunito e
latitante sino al 2011, nonostante i numerosi omicidi a suo carico
accertati e documentati. Scott Cooper
(Crazy Heart,
Il fuoco della vendetta) presenta un lavoro canonico,
quasi accademico, con tutte le peculiarità del genere, che svolge
egregiamente il suo compito, ovvero intrattenere e catturare
l’attenzione dello spettatore per tutta la durata del film.
Black Mass, il film
Un’opera che sguazza “allegramente
nel mezzo” sia a livello tecnico che artistico, non fa gridare al
capolavoro ma non fa neppure storcere il naso, anzi racconta in
modo appassionato e lineare una vicenda che forse in pochi
conoscono. Inoltre la componente action non manca, sono molte le
scene ricche di genuina tensione e brutalità, anche se talvolta
prevedibili o scontate. Accompagnano perfettamente un sottotesto
ben celato che critica l’eterna collusione fra politica, giustizia
e criminalità, e celebra l’importanza di agire nell’ombra per
regnare indisturbati.
Esattamente come accade in Spotlight di Tom
McCarthy, in Black Mass la città di
Boston – con le sue numerose chiese, i ponti, le case di legno con
il barbecue in giardino – svolge un compito fondamentale. Sotto una
perenne coltre di nubi, la metropoli si affianca costantemente ai
protagonisti in carne ossa, che hanno i volti di Benedict Cumberbatch (con un insolito accento
irlandese), Joel
Edgerton (un impacciato agente Connolly),
Juno Temple,
Corey Stoll, Kevin Bacon (purtroppo solo in un ruolo
marginale) e Peter Sarsgaard. Manca all’appello soltanto
Johnny Depp, che ha il compito più difficile
fra tutti: impersonare il glaciale “Whitey” Bulger. Appesantito da
un trucco di ottima fattura e con delle lenti chiare poggiate sugli
occhi, l’attore di
Edward Mani di Forbice,
Sweeney Todd,
La Fabbrica di Cioccolato, appare
irriconoscibile.
La reale notizia sta però nel fatto
che finalmente, dopo anni traballanti e film come
Mortdecai, il feticcio di Tim
Burton torna a recitare in un film interessante,
magnetico, portando a casa un’interpretazione di tutto rispetto. Il
lavoro svolto sugli occhi, sulla voce, sull’accento, riporta in
carreggiata una carriera ormai a scossoni, per il beneplacito dei
fan più affezionati. Non resta che rispolverare uno qualsiasi degli
album degli Allman Brothers, così da avere una panoramica completa
di ciò che ci aspetta in sala.
Nonostante oggi sia presenta al Lido
il maestro Sokurov, gli occhi, gli obiettivi e i
sorrisi sono tutti per lui, Johnny Depp, il pirata
di Hollywood, che arriva alla 72° Mostra per Black
Mass (leggi la recensione), di Scott
Cooper, in compagnia di Dakota Johnson e
Joel Edgerton.
Ecco le foto della mattina:
[nggallery id=1998]
(Foto di Aurora Leone)
La 72ª edizione della Mostra
internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al
12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera
e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
La madrina della rassegna sarà
l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma
alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza
stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma.
Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar
Kormákur.
La giuria sarà presieduta dal
regista messicano Alfonso Cuarón.
Francofonia –
L’industria cinematografica, almeno in superficie, è un universo
abbastanza semplice da comprendere, anche per i ’non addetti ai
lavori’. La parte più scintillante, patinata e glamour è ovviamente
dominata dalle produzioni hollywoodiane, create con la
preoccupazione primaria di infrangere record su record al
botteghino; subito dopo troviamo la parte più appassionata, il
cinema di genere, che cattura puntualmente milioni di estroversi
incalliti, nerd di vario genere, collezionisti e feticisti del
sangue, delle pallottole, delle lame affilate. Inseguono poi
commedie e drammi dell’Europa occidentale, gli indie americani,
tutto l’underground dei cinema monosala, luoghi dall’aura
mitologica dalle sedie di legno trasandate e unte.
Più nascosti, timidi, introvabili,
ci sono poi i grandi Maestri, persone uniche che badano molto a
loro stesse – è vero – ma solo per regalare al loro selezionato
pubblico adorante un respiro di meraviglia. Ci viene da pensare a
Jean Luc Godard, a Terrence
Malick, alla Russia e ad Aleksandr
Sokurov. Già, Sokurov, che sprezzante di qualsiasi regola
commerciale e materiale ha tirato fuori dal cappello del suo
inestimabile talento – dopo il gigantesco
Faust,
Leone d’Oro a Venezia nel 2011 –
Francofonia. Un esperimento, un saggio,
un sogno sfocato, un documentario, un viaggio nel tempo e nello
spazio, ma soprattutto una dichiarazione d’amore.
Amore per quell’arte eterna,
monumentale, universale, attraverso la quale l’uomo ha lasciato la
sua impronta sull’esistenza passata, presente e futura. Una
passeggiata mano nella mano attraverso le sale e le gallerie del
Museo del Louvre di Parigi, custode della verità e della bellezza,
ma non solo. Anche testimone di eventi nevralgici, di grandi rischi
e grandi offese, di valorosi e infimi uomini. Il cuore del mondo
visto come una nave in mezzo all’oceano, carica di opere d’arte dal
valore incalcolabile eppure in balia di una tempesta selvaggia, di
onde feroci, che rischiano di annientare tutto.
Tele, sculture, l’umanità nella sua
interezza, perché è senza arte che l’uomo si fa arido, vuoto,
inutile. Ecco dunque la critica all’età contemporanea, alla madre
Russia, affidata a un urlo soffocato che tenta di rianimare i
grandi autori del passato, sussurrando loro quanto bisogno urgente
vi sarebbe oggi del loro operato. Un’utopia in piena regola,
narrata con una voce quasi spezzata, innamorata e nostalgica,
desiderosa di conservare, assorbire la bellezza e l’assoluto – del
resto sono due cose che spesso coincidono – e condividere tutto con
gli altri, nel buio della sala. Il risultato è un’opera slegata,
visionaria, incantevole, comlicata, a tratti persino interattiva,
anarchica, da rivedere più volte, che prova a ricordarci chi siamo,
chi siamo stati, chi saremo, con il piglio di chi sa di poter
tutto, sfidare la corrente, capovolgere il mondo, far scorrere i
titoli di coda all’inizio. E creare l’incantesimo.
E’ il gran giorno di
Black Mass con Johnny Depp e
Dakota Johnson oggi a Venezia 72. Ebbene il film è stato
proiettato questa mattina alla stampa che l’ha accolto con un
applauso e dunque positivamente. In attesa della nostra recensione
che arriverà tra poco gustiamoci il trailer:
A dirigere il biopic sarà
Scott Cooper che potrà contare su un cast
sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch
nel ruolo del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore,
Kevin Bacon, Dakota Johnson,
Sienna Miller, Joel Edgerton,
Jesse Plemons e David Harbour. Se
pochi giorni fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è
la volta del trailer del biopic drammatico che la Warner Bros
distribuirà in America il 18 settembre.
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà lanciato in
occasione della stagione dei premi. Già si parla benissimo della
performance di Johnny Depp, che potrebbe così
rilanciare la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno
ricevuto riscontri di critica e di pubblico.
Per molti attori una vita non basta
a rimanere per sempre nell’immaginario del pubblico. Altri invece
ci riescono con un solo film. Ecco 14 attori divenuti leggenda
con un solo grande ruolo:
A quanto pare Captain
America Civil War, che racconta la guerra civile tra
i supereroi Marvel è stato il film foriero di
una vera e proprio guerra civile nella vita reale che ha portato
alla fine del sodalizio tra Marvel Studios e Marvel Entertainment, con lo studio
cinematografico che si è rifugiato completamente in seno a mamma
Disney.
The Hollywood
Reporter afferma che proprio i costi di Civil War siano
stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso in casa Marvel, l’ennesimo scontro che ha
portato Kevin Feige a svincolarsi da Isaac
Perlmutter e dalla Marvel Entertainment.
THR dice infatti che “ci sono
fonti che riferiscono che il budget per Captain America Civil War
abbia fatto esplodere gli accordi, che non sono sembrati adatti
alla proverbiale frugalità di Permutter. New York voleva abbassare
il costo (dove per NY si intende Permutter stesso e
la Marvel’s Creative Committee). New
York ha avuto molto da dire ma ormai Levin Feige ha raggiunto il
giusto grado di autonomia. Ha reso la compagnia plurimiliardaria,
per quale motivo deve prendere ordini da un uomo di 72 anni che non
fa film?”.
Sembra che la situazione sia
abbastanza complessa e che ne sentiremo ancora tante in merito. Voi
cosa ne pensate?
Fatecelo sapere nei commenti sotto o
sui nostri social!
Il network americano della
ABC ha diffuso il nuovo promo
di Agents of SHIELD 3, l’atteso
terzo ciclo di episodi della serie televisiva di successo
Marvel. Il nuovo
contributo si intitola Lincoln’s Powers:
Ecco il droide che state cercando!
La Disney e SHERO hanno fatto squadra per realizzare una
riproduzione in scala funzionante del buffo e già amatissimo
BB-8, il nuovo droide che vedremo all’opera in
Star Wars il Risveglio della Forza. Il
droide è controllabile tramite smartphone!
Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Mark Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline Christie e
Max von Sydow.
Jennifer Lawrence,
ancora una volta testimonial Dior, ha realizzato il nuovo
spot “Shine, don’t be shy” che pubblicizza un nuovo
rossetto della maison di moda.
Ecco di seguito gli scatti e il
video dal backstage e lo spot:
https://youtu.be/QRG9Vcx2mNA
https://youtu.be/im2bn2musgg
Rivedremo
presto Jennifer Lawrence al cinema in
Hunger Games il Canto della Rivolta parte
II a novembre al cinema.
Il network americano della The
CW ha diffuso una nuova foto ufficiale
di Arrow 4, e questa volta
protagonista è Diggle. La nuova foto rivela anche il
suo costume:
Il network americano della FOX ha
diffuso finalmente le foto promozionali di Heroes
Reborn, l’atteso reboot della serie Heroes, ecco
tutti i nuovi protagonisti:
La serie del 2006 Heroes
continuerà grazie a Tim Kring che ritorna a sviluppare
nuove strade del suo originale concetto di supereroe.
Questa miniserie molto
attesa di 13 episodi si riconnetterà agli elementi alla base della
prima stagione dello show in cui persone normali stavano rendendosi
conto di possedere straordinarie capacità. Questa serie sarà
preceduta da una nuova serie digitale che introdurrà al pubblico i
nuovi personaggi e le storie che porteranno il fenomeno di Heroes
in nuovi luoghi.
Heroes è una serie
televisiva di fantascienza prodotta dalla NBC
Universal in collaborazione con la Taiwild Productions e
girata prevalentemente a Los Angeles, in California.
Negli Stati
Uniti, paese di origine della serie, venne trasmessa sul canale
televisivo NBC a partire dal 25 settembre 2006,
mentre in Italia debuttò il 2
settembre 2007 su Italia 1. Da
gennaio 2008 andò in onda anche su Steel,
canale pay della piattaforma Mediaset Premium, dove
venne trasmessa in prima visione dalla seconda stagione.
La serie racconta le
storie di persone normali che scoprono di possedere capacità
sovrumane, e di come queste hanno effetto nelle loro vite. Il
programma è ideato e in gran parte scritto da Tim Kring, in
passato già autore di serie
come Providence e Crossing Jordan, e
annovera tra gli autori anche Jeph Loeb, sceneggiatore
specializzato in supereroi (ha scritto diversi episodi
di Smallville e
moltissimi fumetti della Marvel Comics e della DC Comics).
Negli Stati
Uniti il primo episodio registrò l’indice di ascolto più
alto per la fascia serale dell’emittente dell’ultimo
quinquennio, e dopo solo poche settimane dall’inizio della
programmazione la serie divenne oggetto di culto, raccogliendo
negli anni anche vari premi televisivi. Durante la prima
stagione, l’American Film
Institute nominò Heroes uno dei dieci
“programmi televisivi dell’anno”.
Durante la prima
stagione sul sito della NBC venne resa
disponibile Heroes 360 Experience, un’estensione
internet-digitale della serie, rinominata durante la seconda
stagione in Heroes Evolutions, che aveva lo scopo di
diffondere e far comprendere meglio l'”universo” e la “mitologia”
diHeroes, ossia quei misteriosi elementi di fantasia legati
alla fantascienza e a fenomeni soprannaturali connessi alla serie.
Sempre attraverso il sito internet ufficiale, negli anni erano
stati resi disponibili anche riviste, action figures, giochi
per cellulari, fumetti on-line e webseries. Per le
prime tre stagioni inoltre, la BBC produsse
un making of della serie: Heroes
Unmasked.
Avevamo riferito tempo fa che il
direttore della fotografia premio Oscar Hoyte Van
Hoytema si sarebbe occupato della fotografia di
Wonder Woman. Adesso però arriva una
autorevole smentita, da Van Hoytema stesso, che dichiara:
“Non ho assolutamente nulla a che fare con questo
film”.
La notizia della smentita, affidata
a The Playlist, ha davvero
sgonfiato l’hype e le speranze di vedere realizzato un bel film con
protagonista la Principessa delle Amazzoni, anche se non disperiamo
che la Warner troverà sicuramente una squadra in grado di
raccontarci al meglio la vicenda.
Diretto da Patty
Jenkins e con Gal Gadot e
Chris Pine, Wonder Woman
arriverà al cinema il 23 giugno 2017.
Il network americano della NBC ha diffuso una
nuova featurette dietro le quinte di The Blacklist
3, l’atteso terzo ciclo di episodi della serie di
successo con protagonista James Spader:
Il network americano FX ha diffuso
finalmente la prima foto ufficiale di Fargo
2, l’attesissimo secondo ciclo di episodi
dell’acclamata serie televisiva con Martin
Freeman. Protagonista della prima foto è la new
entry Patrick Wilson:
Ecco due nuovi poster
per The Last Witch Hunter, in cui il
protagonista Vin Diesel sfoggia un aspetto
piuttosto brutale con barba lunga e sguardo minaccioso.
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The Last Witch
Hunter è diretto da Breck Eisner e
vede nel cast principale Vin Diesel, Rose Leslie,
Elijah Wood e Michael Caine. Il
film parla di un cacciatore di streghe immortale che combatte con
una potente strega per fermare una potente congrega di New York che
sta per orchestrare una piaga contro l’umanità.
Che Avengers Age of
Ultron sia piaciuto o meno al pubblico e alla
critica, è innegabile che abbia fatto grandi cose al box office.
Purtroppo per la Disney però non così grandi da essere all’altezza
del primo film che ha visto insieme i Vendicatori sul grande
schermo.
Un miliardo e 400 milioni sono
stati considerati dalla Disney una cifra da “fallimento”, tale da
contribuire alla recente rottura tra Marvel Studios e Marvel Entertainment, con buona
pace di Isaac Perlmutter, che sembra essere
ancora nell’occhio del ciwww.
Secondo Bleeding Cool, quei
soldi alla Disney non sono sembrati abbastanza soprattutto dopo le
performance di tutta la Fase 2 che sono state eccellenti. Il sito
riporta che “come risultato (al box office), alla Disney, il
film è sembrato un fallimento. Cosa che avrebbe costituito un’altra
leva in mano a Kevin Feige per spingere fuori dai giochi Isaac
Perlmutter”.
La trama ufficiale del film diretto
da Joss Whedon è la seguente: Quando Tony Stark cerca di avviare un
programma di pace, le cose degenerano e i più grandi eroi della
Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk,
Vedova Nera e Occhio di Falco, saranno messi alla prova, mentre il
destino del pianeta è a rischio. Il villain Ultron emerge, e
spetterà agli Avengers impedirgli di attuare i suoi terribili
piani, e presto scomode alleanze e situazioni inaspettate apriranno
la strada a un’avventura originale, su scala globale. La squadra
deve riunirsi per sconfiggere James Spader nei panni di Ultron, un
terrificante megacattivo deciso ad annientare il genere umano.
Sulla strada, gli eroi affronteranno due misteriosi nuovi arrivati,
Wanda Maximoff, interpretata da Elizabeth Olsen, e Pietro Maximoff,
interpretato da Aaron Taylor-Johnson, incontrando anche un vecchio
amico in vesti nuove, quando Paul Bettany diventerà Visione.
Avengers:
Age of Ultron uscirà – nei formati 2D, 3D e IMAX 3D –
il primo maggio 2015 negli Stati Uniti mentre per quanto concerne
le sale cinematografiche italiane l’uscita è prevista qualche
giorno prima, il 22 aprile 2015.
Mentre cresce l’attesa per il debutto di Grey’s
Anatomy 12, l’annunciato dodicesimo ciclo di episodi
della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano
ABC, oggi per ingannare l’attesa arrivano nuove sorprendenti
anticipazioni sul personaggio protagonista, Meredith Grey,
interpretato dall’attrice Ellen Pompeo.
Secondo quanto apprendiamo da
Entertainment Weekly sembra che Meredith sia
intenzionata a trasferirsi a casa di sua madre, con le sue sorelle
Amelia e Maggie. Quest’ultima insieme al suo
lavoro e ai suoi figli.
Dopo che la Disney ha svelato
ufficialmente i toys per Star Wars il Risveglio della
Forza, IGN ha provveduto a fornirci un assaggio di
quella che sarà la voce di Kylo Ren (Adam Driver)
nel film. Possiamo supporre che la voce nel film sarà molto simile
e che la riproduzione per il giocattolo sia solo un po’ più
metallica della versione finale. Di seguito i video!
Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Mark Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline Christie e
Max von Sydow.
Come molti di voi sapranno sono in
corso le riprese di Daredevil 2,
l’annunciato secondo ciclo di episodi della serie targata
Marvel/Netflix. Ebbene
oggi l’attore che interpreterà The
Punisher, Jon Bernthal, ha postato una
nuova foto dal set che mostra l’arsenale che il punitore avrà nello
show:
La seconda stagione di
Daredevil dovrebbe andare in onda nel
corso del 2016, e dovrebbe collegarsi con la prima stagione di
AKA Jessica Jones.
Nel resto del cast troviamo
Deborah Ann Woll (Karen Page),
Elden Henson (Foggy Nelson) e
Vincent D’Onofrio (Wilson Fisk).
Produttori esecutivi e showrunner saranno Steven S.
DeKnight (Spartacus – Buffy: The Vampire Slayer –
Angel) e Drew Goddard (Cabin in the Woods
– Lost – Buffy The Vampire Slayer).
Devil
(Daredevil), il cui vero nome è Matt
Murdock, è un personaggio dei fumetti creato dallo sceneggiatore
Stan Lee e dal disegnatore Bill Everett nel 1964, pubblicato dalla
Marvel Comics. Ha fatto il suo debutto in
Daredevil numero 1 (aprile 1964).
La storia di Devil vede il giovane Murdock vittima di un incidente
radioattivo che gli toglie il dono della vista ma migliora i suoi
quattro sensi rimanenti in maniera straordinaria. E grazie al suo
udito super sviluppato ha il cosiddetto Senso Radar incorporato,
ovvero la capacità di vedere il mondo circostante come ombre,
create dalle onde sonore che lo circondano. Queste abilità inducono
il giovane Matt a difendere i più deboli dal crimine, diventando il
supereroe Devil. Devil non è stato uno dei personaggi di spicco
della Marvel prima degli anni settanta.
Infatti in quegli anni fece il suo ingresso nel mondo dell’eroe il
disegnatore e sceneggiatore Frank Miller che lo cambiò, lo fece
diventare un eroe dark e violento e lo rese uno dei personaggi di
punta dell’editore. Devil divenne in fretta famoso e uno «dei
personaggi più veri e crudeli che la Marvel avesse creato».
Il network americano della
NBC ha diffuso le foto promozionali
di Law and Order 17, il
diciassettesimo ciclo dello storico serial televisivo di successo
che si appresta a ritornare in onda con nuovi casi irrisolti.
Il Warner Bros. Studio Tour
Hollywood ospiterà dal 4 settembre al 21 dicembre una
ricchissima collezione di tutti gli 8 Batman mai realizzati per il
cinema, e tra questi ovviamente c’è anche il Batman di Zack
Snyder che vedremo in Batman v Superman Dawn
of Justice. Tra costumi e oggetti di scena, fa la sua
bella mostra anche la nuova Batmobile, di cui vi mostriamo
un video dettagliato:
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Ricordiamo
che Batman v Superman: Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer. Nel film saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v Superman: Dawn
of Justice arriverà nelle sale di
tutto il mondo il 6 maggio 2016.
La Marvel Studios continua a diffondere
estratti dai contenuti speciali dall’edizione homevideo
di Avengers Age Of Ultron, il film campione
d’incassi di Joss Whedon. Questa volta arriva lo
spassoso gag reel:
La trama ufficiale del film diretto
da Joss Whedon è la seguente: Quando Tony Stark cerca di avviare un
programma di pace, le cose degenerano e i più grandi eroi della
Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk,
Vedova Nera e Occhio di Falco, saranno messi alla prova, mentre il
destino del pianeta è a rischio. Il villain Ultron emerge, e
spetterà agli Avengers impedirgli di attuare i suoi terribili
piani, e presto scomode alleanze e situazioni inaspettate apriranno
la strada a un’avventura originale, su scala globale. La squadra
deve riunirsi per sconfiggere James Spader nei panni di Ultron, un
terrificante megacattivo deciso ad annientare il genere umano.
Sulla strada, gli eroi affronteranno due misteriosi nuovi arrivati,
Wanda Maximoff, interpretata da Elizabeth Olsen, e Pietro Maximoff,
interpretato da Aaron Taylor-Johnson, incontrando anche un vecchio
amico in vesti nuove, quando Paul Bettany diventerà Visione.
Avengers:
Age of Ultron uscirà – nei formati 2D, 3D e IMAX 3D –
il primo maggio 2015 negli Stati Uniti mentre per quanto concerne
le sale cinematografiche italiane l’uscita è prevista qualche
giorno prima, il 22 aprile 2015.