Secondo
un report di
Variety, la Signora Depp, Amber Heard, è in
trattative per diventare Mera, la compagna di Aquaman e Regina, al suo fianco, dei
Sette Mari.
La notizia non è ufficiale ma sembra
che il personaggio apparirà prima in Justice League e poi, nel 2018,
nel film stand alone con protagonista Jason
Momoa.
Oltre al matrimonio con
Johnny Depp, l’attrice è nota per aver recitato in
The Rum Diary, in Drive
Angry, ma anche di recente in Magic Mike
XXL e in The Danish Girl,
trai film favoriti per la corsa alle nomination agli Oscar.
Aquaman
sarà diretto da James Wan e vedrà protagonista
Jason Momoa. Arriverà al cinema nel 2018.
Dopo il rionfo di Sylvester
Stallone ai Golden Globes, anche l’Italia è pronta ad
accogliere Creed – Nato per Combattere,
film che vede Sly tornare nei panni di un vecchio Rocky Balboa, un
uomo stanco ma con ancora l’animo da combattente, che decide di
allenare Adonis Creed, figlio naturale del suo nemico/amico
Apollo.
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A farlo riavvicinare alla boxe,
nella pellicola diretta da Ryan Coogler (“Prossima
fermata Fruitvale Station”), è Adonis Johnson (Michael B. Jordan),
figlio di Apollo Creed, fiero rivale e fraterno amico dello stesso
Balboa che arriva a Philadelphia per cercarlo e chiedergli di
essere il suo allenatore. Nonostante le resistenze iniziali, Rocky
prenderà il giovane Adonis sotto la sua protezione preparandolo a
sfidare il campione in carica. Completano il cast del film: Graham
McTavish (Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato), Tessa Thompson
(“Selma, la strada per la libertà”) e Phylicia Rashad (la
serie tv “I Robinson”).
Spesso capita che film
cinematograficamente parlando molto modesti siano dei veri e propri
successi di pubblico, questo perché presentano scene, story line e
dinamiche così assurde da diventare istant cult. Ecco di seguito 10
film orribili ma estremamente divertenti che non vorreste mai
perdervi:
Miglior film drammatico, migliore
regia e miglior attore protagonista in un film drammatico. Sono
solo i primi tre di una lunga lista di premi che scommettiamo
porterà a casa Revenant – Redivivo, il nuovo film di
Alejandro González Iñárritu che vede protagonisti
Leonardo DiCaprio e Tom
Hardy.
Di seguito ecco tre featurette che ci portano dietro le quinte
del film:
https://www.youtube.com/watch?v=Zm8NnGd6gsg
https://www.youtube.com/watch?v=je430qSXIWQ
https://www.youtube.com/watch?v=EJGK1ZOYQNU
[nggallery id=2259]
Il film, diretto da
Alejandro Gonzalez Inarritu, vede
protagonista Leonardo DiCaprio al fianco di
Tom Hardy.
Trama: Nel 1823 il cacciatore
di pelli Hugh Glass (Leonardo DiCaprio) si unisce
alla Rocky Mountain Fur Co. per avventurarsi in un territorio
inesplorato in cerca di nuove pelli. Dopo essere stato aggredito da
un grizzly che lo ha quasi ucciso, l’uomo viene preso in custodia
da due volontari della compagnia, il rude mercenario John
Fitzgerald e il giovane Jim Bridger, futuro “Re degli Uomini delle
Montagne”. Quando gli indiani assaltano il loro accampamento,
Fitzgerald e Bridger abbandonano Glass al suo destino dopo averlo
derubato delle armi e degli oggetti di sua proprietà. Isolato,
privo di difese e furioso, Glass giura di sopravvivere per
vendicarsi.
Ci sono tanti personaggi
interessanti nell’Universo DC Comics che con ogni
probabilità non avranno un loro film, perché spesso sono personaggi
secondari, perché si adattano maggiormente al racconto seriale
oppure perché sono di nicchia. Eccone alcuni:
Guarda la video intervista a
Kate Winslet, la co-protagonista di Steve
Jobs, il film scritto da Aaron
Sorkin e con
Michael Fassbender nei panni del fondatore della
Apple.
Ricordiamo che Steve
Jobsuscirà il 9 ottobre negli
USA. La sceneggiatura, scritta da Aaron
Sorkin, verterà attorno a tre principali momenti,
corrispondenti al lancio di tre grossi progetti: il Mac, la
compagnia NeXT, e l’iMac. La foto che ritrae
Michael Fassbender, si riferisce al lancio della della
società NeXT creata da Jobs a metà degli anni ’80 dopo essere stato
estromesso dalla Apple. Il film, che uscirà in Italia a Gennaio
2016, vede tra i protagonistiKate
Winslet, Sarah Snook, Seth
Rogen, Jeff Daniels, Michael Stuhlbarg, Perla
Haney-Jardine, Katherine
Waterston, Adam Shapiron
Ambientato nel backstage del lancio
di tre prodotti iconici culminato nel 1998 con l’inaugurazione
dell’iMac, Steve
Jobs ci porta dietro le quinte della rivoluzione
digitale per dipingere il ritratto intimo di un uomo geniale.
Steve
Jobs è diretto dal premio Oscar Danny
Boyle e scritto dal Premio Oscar Aaron
Sorkin, basandosi sulla biografia best-seller del
fondatore della Apple, opera di Walter Isaacson. I produttori sono
Mark Gordon, Guymon Casady di Film 360, Scott Rudin ed il premio
Oscar Christian Colson.
Michael Fassbender interpreta Steve
Jobs, il pionieristico fondatore della Apple, mentre
l’attrice Premio Oscar
Kate Winslet ritrae Joanna Hoffman, ex responsabile
marketing di Macintosh. Steve Wozniak, co-fondatore di Apple, è
interpretato da
Seth Rogen, e Jeff Daniels interpreta
l’ex CEO della Apple John Sculley. Il film ha anche come interpreti
Katherine Waterston nei panni di Chrisann Brennan,
l’ex-fidanzata di Jobs, e Michael Stuhlbarg nel
ruolo di Andy Hertzfeld, uno dei membri originali del team addetto
allo sviluppo del Macintosh della Apple.
Il canale Youtube Cerebro
ha realizzato un bel trailer (non ufficiale) per la Fase 3 Marvel, che comprenderà, tra gli
altri, film molto attesi, come Captain America Civil
War e Avengers Infinity
War, ma anche progetti nuovi e forse rischiosi, come
Black Panther e Captain Marvel.
Il trailer di Batman v Superman Dawn of
Justice ci ha mostrato finalmente, dopo tante
congetture, la presenza di Doomsday nel film. Ecco cosa ha
raccontato il regista Zack Snyder in merito alla
decisione di inserire questo importante personaggio nel film che
già vede protagoniste delle figure iconiche e impegnative per
l’universo DC.
“Doomsday non spunta
semplciemente dal terreno. Ha la sua mitologia. Quindi questa deve
essere esplorata. Per noi ha davvero senso dare Doomsday al
pubblico in questo momento. Volevo davvero fare una promessa agli
spettatori e sono super eccitato e felice per aver messo in scena
il conflitto tra Batman e Superman, ma c’è anche un mondo molto più
grande con il quale dobbiamo cominciare a fare i conti”.
“L’universo espanso DC si sta
evolvendo molto velocemente e stiamo cominciando a capire in che
direzione portarlo”.
Che ne pensate? Cosa vi aspettate
dall’entrata in scena di Doomsday?
“Temendo le azioni incontrastate
di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e
fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più
riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte
per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e
Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in
un pericolo mai conosciuto prima”.
Ricordiamo
che Batman v Superman : Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v Superman : Dawn
of Justice arriverà nelle sale di
tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Come ogni anno, poco prima delle
nomination agli Oscar, ci sonole nomination ai Razzie Awards. Il
peggio del cinema hollywoodiano degli utlimi 12 mesi è sempre un
po’ più divertente rispetto alla controparte buona (ovvero il
meglio del cinema), anche perché si prende meno sul serio e spesso
riserva vere e proprie sorprese. I vincitori verranno annunciati,
come tradizione esige, 24 ore prima della cerimonia degli Oscar,
per cui l’appuntamento è per il prossimo 27 febbraio.
Ecco tutte le nomination:
PEGGIOR FILM
Fantastic Four
Fifty Shades of Grey
Jupiter Ascending
Paul Blart Mall Cop 2
Pixels
PEGGIORE ATTORE
Johnny Depp, Mortdecai
Jamie Dornan, Fifty Shades of Grey
Kevin James, Paul Blart Mall Cop 2
Adam Sandler, “The Cobbler” and “Pixels”
Channing Tatum, Jupiter Ascending
PEGGIORE
ATTRICE
Katherine Heigl, Home Sweet Hell
Dakota Johnson, Fifty Shades of Grey
Mila Kunis, Jupiter Ascending
Jennifer Lopez, The Boy Next Door
Gwyneth Paltrow, Mortdecai
PEGGIORE ATTORE NON
PROTAGONISTA
Chevy Chase, Hot Tub Time Machine 2 & Vacation
Josh Gad, Pixels & The Wedding Ringer
Kevin James, Pixels
Jason Lee, Alvin & The Chipmunks: Road Chip
Eddie Redmayne, Jupiter Ascending
PEGGIORE ATTRICE NON
PROTAGONISTA
Kayley Cuoco-Sweeting, Alvin & The Chipmunks: Road Chip [Voice
Only] & The Wedding Ringer
Rooney Mara, Pan
Michelle Monaghan, Pixels
Julianne Moore, Seventh Son
Amanda Seyfried, Love the Coopers & Pan
PEGGIOR
REMAKE/RIP-OFF/SEQUEL
Alvin & The Chipmunks: Road Chip
Fantastic Four
Hot Tub Time Machine 2
Human Centipede 3 (Final Sequence)
Paul Blart Mall Cop 2
PEGGIOR COMBO SULLO
SCHERMO
All Four “Fantastics,” Fantastic Four
Johnny Depp & His Glued-On Moustache, Mortdecai
Jamie Dornan & Dakota Johnson, Fifty Shades of Grey
Kevin James & EITHER His Segue OR His Glued-On Moustache, Paul
Blart Mall Cop 2
Adam Sandler & Any Pair of Shoes, The Cobbler
PEGGIOR REGISTA
Andy Fickman, Paul Blart Mall Cop 2
Tom Six, Human Centipede 3 (Final Sequence)
Sam Taylor-Johnson, Fifty Shades of Grey
Josh Trank (& Alan Smithee?), Fantastic Four
The Wachowskis (Andy & Lana), Jupiter Ascending
PEGGIOR
SCENEGGIATURA
“Fantastic Four” Screenplay by Simon Kinberg, Jeremy Slater and
Josh Trank, Based on the Marvel comic book by Stan Lee and
Jack Kirby
“Fifty Shades of Grey” Screenplay by Kelly Marcel, Based on the
Novel by E.L. James
“Jupiter Ascending” Written by Andy and Lana Wachowski
“Paul Blart Mall Cop 2” Screenplay by Kevin James & Nick Bakay
“Pixels” Screenplay by Tim Herlihy and Timothy Dowling, Story by
Herlihy, Based on a Work by Patrick Jean
RAZZIE REDEEMER
AWARD
Elizabeth Banks (RAZZIE “Winner” for “MOVIE 47,” Multiple Hit
Movies This Year)
M. Night Shyamalan (Perennial RAZZIE nominee & “winner,” director
of “The Visit”)
Will Smith (For following up “After Earth” with “Concussion”)
Sylvester Stallone (All-Time RAZZIE Champ, award contender for
“Creed”)
David O. Russell
si muove in un mondo perfettamente disegnato dalla sua percezione
dell’American Way of Life. Alla sostanza delle storie che
ci ha raccontato ha applicato la sua personalissima lente
d’ingrandimento con costante efficacia. E nella forma in
cui vede le cose, rientra anche la sua squadra di stelle, il cui
nucleo resta invariato per il terzo film consecutivo.
Joy è la
storia di una famiglia sull’orlo di un vorticoso ed eterno
fallimento che si avvia al culmine, fino a quando la disperazione
diventa così forte da generare la speranza. Ingegnosa inventrice di
soluzioni domestiche sin da bambina, Joy (Jennifer
Lawrence) è un’adulta che stenta a mantenere se
stessa, i figli, la madre soap-opera dipendente e un ex marito che
continua a vivere sotto il suo stesso tetto. Costretta ad
affrontare il mondo reale, mentre le persone che la circondano
hanno preferito rifugiarsi nel proprio, troverà nelle sua vocazione
la forza per costruire un impero dal duraturo successo, che
inizierà con l’invenzione del rivoluzionario Miracle Mop
(mocio).
Ai fondamentali fatti reali ai
quali si ispira il film, O. Russell sovrappone una struttura di
tipo teatrale nella gestione degli spazi e dei corpi degli attori.
L’intero peso materiale del film è affidato alla sua eroina ed è in
questo ordine di idee che è costruita non solo la sceneggiatura, ma
anche la scenografia. Joy attrae l’occhio
dello spettatore con un’architettura che si basa su una meccanica
di incastro, coerente con la forma mentis del personaggio
di cui si narra. L’eroina è sola, così come l’attrice che ne veste
i panni: sulle spalle di Jennifer Lawrence c’è tutta la struttura
drammaturgica del film. Un peso che l’attrice regge bene – le è
valso anche un Golden Globe – ma che non riesce a convincere fino
in fondo.
Il risultato è un film che si fa
ricordare soprattutto per la consueta atmosfera grottesca,
doppiamente messa in risalto dalla spassosa soap opera che apre il
film e ne intervalla gli atti. Un espediente interessante, che non
riesce però a sviluppare fino in fondo la sua carica comica e
richiama alla memoria la lynchiana Invito
all’amore, riflettendo una volta di più la forma
rovesciata dell’American Dream messo in scena dal regista.
Impossibile, mentre ci si muove tra
le mura della casa di Joy, non pensare alla stramba famiglia Ward
(The
Fighter). Un’analogia che fa suonare il
campanello dall’allarme della ripetitività dell’autore su formule
collaudate, ma che non può non far pensare a una precisa scelta di
poetica, sull’America dell’ultimo ventennio che, se da una parte
contribuisce alla celebrazione del successo capitalistico,
dall’altra ne svela l’elemento disturbante e disturbato, con
personaggi che sembrano essere stati creati in serie. La sensazione
è che Joy, in uscita il 28 gennaio 2015,
tenderà a creare una divisione anche tra i fedelissimi di
David O. Russell.
Il regista venezuelano
Lorenzo Vigas parla del suo esordio,
Ti guardo (Desde Allá), scritto e
prodotto con Guillermo Arriaga, protagonisti
AlfredoCastro e il giovane
Luis Silva, che arriva nelle sale italiane
distribuito da Cinema di Valerio De Paolis dal 21
gennaio, dopo essersi aggiudicato – primo film latinoamericano – il
Leone d’Oro a Venezia.
Come si costruiscono un team
e un’opera prima in grado di competere in un festival
internazionale?
Lorenzo Vigas: “Credo dipenda
essenzialmente dalla storia e dalla sceneggiatura: se si ha una
forte sceneggiatura si riescono a coinvolgere le persone con cui si
vuole creare una squadra. Nel mio caso, c’è stato anche il primo
film della serie di cui Ti guardo fa parte – il
corto Los elefantes nunca olvidan – presentato a
Cannes e molto noto in Sudamerica (il terzo capitolo di questa
trilogia sulla genitorialità, The box, è in fase
di sviluppo). Quando ho mandato la sceneggiatura ad Alfredo Castro,
si è innamorato del progetto, come Sergio Armstrong, direttore
della fotografia”.
Come mai è affascinato dal
tema della paternità?
V.: “Qualcuno ha detto che non
siamo noi a scegliere le nostre ossessioni, ma sono queste a
scegliere noi. Io sono stato scelto dal bisogno di parlare della
paternità. Mio padre è stato uno dei pittori più importanti
dell’America Latina, un’immagine di artista enorme, ma con cui ho
avuto un rapporto di vicinanza e affetto, quindi escludo
riferimenti biografici nel tema del film, che però è archetipico
della figura paterna in tutto il Sudamerica: un padre che c’è per
procreare, ma poi è assente, le nostre società sono prevalentemente
matriarcali”.
Con gli attori ha lasciato
spazio all’improvvisazione?
V.: “Anche se serve una
sceneggiatura forte, va dimenticata quando si va sul set. L’aveva
solo Alfredo Castro, gli altri no, neppure Luis Silva, a cui davo
le battute poco prima di iniziare a girare: aveva circa un quarto
d’ora per impararle e poi iniziavamo le riprese. Ho scelto questo
metodo perché non volevo che gli attori non professionisti avessero
il tempo di razionalizzare i loro ruoli, perdendo freschezza. C’è
stata molta improvvisazione, cambiamenti suggeriti anche da Castro
e Silva.
Il cinema di Pasolini è
stato un riferimento per il film?
V.: “Indubbiamente sul piano
tematico Pasolini è stato un riferimento molto importante –
cita Accattone e Mamma Roma.
Per quanto riguarda la forma, invece, direi che è più
bressoniana. Bresson è stato un altro regista fondamentale per
me”.
Come ha trovato Luis
Silva?
V.: “Luis viene da un quartiere
molto pericoloso di Caracas. Ho visto la sua foto in un’agenzia di
casting e sono rimasto colpito dal suo volto, dalla sofferenza che
tradisce il suo sguardo e dall’istinto animale che trasmette. L’ho
incontrato e non gli ho fatto provini con la macchina da presa, se
non un giorno prima di iniziare a girare, quando lo avevo già
scritturato”.
E’ stato difficile per lui
affrontare il personaggio di Elder?
“Prima abbiamo fatto amicizia,
cenato insieme, visto molti film. Poi gli ho spiegato cosa avrebbe
dovuto fare, in particolare le due o tre scene forti che lo
avrebbero impegnato. È stato davvero molto difficile per lui, ma le
ha interpretate da vero professionista”.
C’è una comunanza di
spirito, una new wave del cinema sudamericano
oggi?
V.: “Se c’è qualcosa che unisce
oggi il cinema sudamericano è la mancanza di paura nel raccontare
delle storie, il desiderio di un racconto vero, con una voce
autentica. Per il resto non credo ci sia un tratto formale comune,
né una nouvelle vague latinoamericana, ma è cambiata
l’attenzione del mondo verso quelle cinematografie”.
Non ci aspettavano nulla di diverso
da uno come Deadpool. Il progetto, dal
budget e dalla produzione, è nato infatti come tentativo di dare
visibilità e giustizia al personaggio sul grande schermo, ma per
farlo è necessario che il carattere sia rappresentato come è nato e
poi stato apprezzato sulle tavole. Non sorprende quindi il R-rating
assegnato al film, ovvero il divieto ai minori di 17 anni.
Tra le varie motivazioni che hanno
spinto a questa decisione ci sono: violenza e linguaggio non
appropriato, contenuti sessuali e nudità esplicita.
Non ci aspettavamo nulla di meno dal
Mercenario Chiacchierone.
Il primo film in stand-alone
dedicato al mercenario chiaccherone promette un’ enorme dose di
politicamente scorretto pronta ad abbattersi sul pubblico
all’uscita in sala, il 4 Febbraio. “Questo film funziona
tranquillamente all’interno dell’universo X-Men” ha dichiarato
Reynolds ad Empire, “ma non per questo include la sensibilità
dei film dedicati ai mutanti. È come prendere un personaggio degli
X-Men, imbottirlo di LSD e rispedirlo su schermo.”
A proposito di X-Men: chi ha visto
il trailer avrà notato che la presenza dei mutanti su schermo sarà
decisamente corposa. Andre Tricoteux sostituisce
Daniel Cudmore nei panni di Colossus, ed appare
nella nuova immagine rilasciata da empire pochi minuti fa a fianco
di un Deadpool che pare intento a rompere la quarta parete.
Vi ricordiamo che
in Deadpool ci sono confermati
con Ryan Reynolds anche Morena Baccarin,
T.J. Miller, Ed Skrein, Gina Carano e Daniel
Cudmore che tornerà nei panni di
Colosso. Deadpool è scritto da
Paul Wernick e Rhett Reese,
diretto da Tim Miller e sarà nei cinema USA dal 12
febbraio 2016.
Benicio Del Toro
non è sicuro di tornare nei panni del Collezionista in Guardiani della Galassia Vol.
2. Almeno è quello che ha dichiarato durante il
tour promozionale di A Perfect Day.
L’attore ha infatti detto: “Non credo… Me l’avrebbero detto
altrimenti, spero. Spero davvero di interpretare il personaggio di
nuovo ad un certo punto”.
La risposta ci fa immaginare quindi
che Del Toro non è ancora stato richiamato sul set di
James
Gunn. Tuttavia il fatto che, alla fine di
Guardiani della
Galassia, il Collezionista possegga ancora una
gemma dell’Infinito, potrebbe essere un importante dettaglio per
farlo tornare in gioco in uno dei prossimi film della Fase 3
Marvel. Che ve ne pare?
Già in Avengers Age of
Ultron abbiamo visto che Joss Whedon
ha dato più spazio a Occhio di Falco (Jeremy
Renner), nel primo film collettivo piuttosto in disparte.
Adesso Joe Russo conferma che Avengers
Infinity War si concentrerà molto su quelli che fino
a ora sono considerati i Vendicatori ‘minori’.
“Ogni cosa è finita giusto?
Nulla dura per sempre – ha dichiarato Russo – Tutto è
ciclico. Alcuni nuovi vendicatori stanno per diventare importanti
nella Fase 4 e quindi forse qualcuno dei vecchi vendicatori non
sarà più in giro. Quindi, vedremo come questi conquistano la scena,
anche perché bisogna trattare tutti con rispetto. È interessante il
fatto che dopo aver visto quattro o cinque film incentrati su
alcuni personaggi, poi bisogna concentrarsi sugli archi narrativi
degli altri personaggi”.
Russo ha poi continuato spiegando
che Avengers Infinity War sarà il teatro
in cui vedremo emergere questi eroi secondari che avranno
finalmente un loro spazio a discapito di altri eroi che invece lo
spettatore conosce bene.
I Marvel Studios ha
annunciato ufficialmente il prossimo capitolo sui vendicatori
che sarà diviso in due parti, Avengers Infinity
War Parte I e Parte 2 che usciranno rispettivamente
il 4 Maggio 2018 e il 4 Maggio 2019. I due film saranno girati in
contemporanea il prossimo anno. Christopher Markus
e Stephen McFeely si occuperanno della
sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a
Anthony e Joe Russo.
Robert Liefeld,
produttore e componente della squadra creativa di
Deadpool ha espresso via Twitter la sua
preferenza per il casting di Cable, personaggio chiave delle storie
del Mercenario Chiacchierone, che potrebbe apparire in un eventuale
sequel qualora il film in uscita con protagonista Ryan
Reynolds dovesse essere un successo al box office.
E chi se non il fresco vincitore di
Golden Globes Jon Hamm è all’altezza, secondo
Liefeld, di interpretare il carismatico mutante Nathan Summer?
Il primo film in stand-alone
dedicato al mercenario chiaccherone promette un’ enorme dose di
politicamente scorretto pronta ad abbattersi sul pubblico
all’uscita in sala, il 4 Febbraio. “Questo film funziona
tranquillamente all’interno dell’universo X-Men” ha dichiarato
Reynolds ad Empire, “ma non per questo include la sensibilità
dei film dedicati ai mutanti. È come prendere un personaggio degli
X-Men, imbottirlo di LSD e rispedirlo su schermo.”
Arriva via Twitter la conferma che
Pacific Rim 2è un progetto ancora
vivo e vegeto anche se momentaneamente sospeso. A confermarlo è
proprio Guillermo Del Toro che tramite il social
fa sapere a tutti i suoi fan che non è sempre bene credere a tutto
ciò che viene detto in giro!
Pac Rim 2 cancelled? Don’t believe
everything you read. It’s still going and I’ll remain w it in one
way or another!
In realtà anche se le riprese e
l’uscita del film continuano a essere rimandate e spostate, il
regista stesso aveva di recente espresso anche
qualche preferenza per l’eventuale casting.
Ecco un nuovo spot tv di
Batman v Superman Dawn of
Justice, in cui il personagigo di Holly
Hunter, la senatrice Finch, dichiara, riferendosi a
Superman (Henry Cavill), che “un potere
assoluto corrompe assolutamente”. Eccolo di seguito:
“Temendo le azioni incontrastate
di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e
fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più
riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte
per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e
Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in
un pericolo mai conosciuto prima”.
Ricordiamo
che Batman v Superman : Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v Superman : Dawn
of Justice arriverà nelle sale di
tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Sappiamo che la Marvel collega sempre alla
perfezione il suo inverso cinematografico e quello televisivo.
L’abbiamo visto in occasione di tutta la Fase 2 del progetto
cinematografico con Agents of SHIELD,
l’abbiamo anche subodorato con Daredevil
in casa Netflix, adesso lo vedremo anche con
Agent Carter 2 che presterà le sue
vicende a un tie-in con Doctor Strange.
Nella seconda stagione della serie
con protagonista Hayley Atwell, l’agente sarà a
Los Angeles per investigare su quella che lei chiama la Isodyne. A
darci spiegazioni maggiori su questo elemento c’è lo showrunner
Michele Fazekas che ha spiegato che in realtà
questa sostanza non è altro che la Materia Oscura che abbiamo già
incontrato in Agents of SHIELD: “Ecco
cos’è l’Isodyne. Si tratta di ciò che è coinvolto negli esperimenti
nucleari nel deserto, dove stanno facendo dei test per la bomba
atomica e uno di questi non va proprio nel verso in cui si
aspettavano. Si scoprirà qualcosa in più di questa cosa nella
seconda stagione, ma si trovano ad avere a che fare con ciò che nei
fumetti si chiama Materia Oscura, ma visto che non l’hanno mai
vista prima la chiameranno semplicemente Materia Zero. Questo sarà
il nostro tie-in con Doctor Strange, e ovviamente anche con Agents
of SHIELD.”
Che ve ne pare? In che modola
Materia Oscura potrebbe intrecciarsi con la storia di Stephen
Strange?
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L’uscita di Doctor
Strange è prevista per il 4 novembre 2016. Dirige
Scott Derricksonda una sceneggiatura di
Jon Aibel e Glenn Berger,
rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al
fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono
stati confermatiTilda Swinton, Rachel McAdams e
Chiwetel Ejiofor. Produttore del film, Kevin
Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e
Stephen Broussard come produttori esecutivi.
In attesa delle agognate nomination
agli Academy Awards, che avremo solo il 14 gennaio, ecco i nomi dei
registi che sono entrati nelle due cinquine per contendersi i DGA
Awards 2016 (Director Guild of America). Si tratta ovviamente di
due categorie separate, per il miglior regista esordiente e per il
miglior regista, ed ecco di seguito i nominati:
Miglior regista esordiente:
Fernando Coimbra, “A Wolf at the Door” Joel Edgerton, “The Gift” Alex Garland, “Ex
Machina” Marielle Heller, “The Diary of a Teenage Girl” Laszlo Nemes, “Son of Saul”
Miglior regista:
Alejandro G, Iñárritu, “The Revenant” Tom McCarthy, “Spotlight” Adam McKay, “The Big Short” George Miller, “Mad Max: Fury Road” Ridley Scott, “The Martian”
Cresce l’attesa per l’arrivo al
cinema di Captain America Civil War,
l’atteso film dei Fratelli Russo targato Marvel Studios, ed oggi i registi tornano a
parlare di uno dei personaggi più attesi, il nuovo spider-man di
Tom Holland. Ecco le loro parole in merito al personaggio nel
film:
“Spider-Man entrerà in gioco
quando gli Avengers avranno già scelto da che parte stare. Non ha
inoltre un enorme ruolo politico come nel fumetto, ma svilupperà un
rapporto molto personale con determinati personaggi mentre
sceglierà per chi parteggiare. Non voglio rivelare troppo, ma posso
dire che il rapporto che si creerà sarà molto interessante, forse
una delle parti migliori e più speciali del film”.
In Captain
America Civil War lo schieramento di Cap sarà formato
da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco. Quello di
Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black Panther e
Vision. Al momento non è ancora chiaro che parte prenderanno
Spider-Man e Scarlet Witch.
In attesa di nuovi dettagli in
merito ricordiamo che Captain America: Civil
War sarà diretto da
Anthony e Joe Russo e vedrà
nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo,
Jeremy Renner e Daniel
Bruhl. Captain America Civil
War arriverà nelle sale italiane il 4 maggio
2016.
Guarda il nuovo trailer italiano
di Ave, Cesare!, il
nuovo film dei registi premi Oscar Joel Coen ed
Ethan Coen, al cinema dal 10 Marzo. Protagonisti in Ave,
Cesare! il premio Oscar
George Clooney, Josh Brolin, Scarlett Johansson, Channing
Tatum, Ralph Fiennes, Dolph Lundgren, Jonah Hill, Christopher
Lambert, il premio OscarTilda
Swinton e il premio OscarFrances
McDormand.
I
film-maker vincitori di quattro premi Oscar® Joel ed Ethan Coen
(Non è un paese per vecchi, Il Grinta, Fargo), hanno scritto
e diretto Ave, Cesare!, una commedia con un cast
stellare ambientato negli ultimi anni dell’Età d’Oro di Hollywood.
Interpretato da Josh Brolin, George Clooney, Ralph Fiennes, Tilda
Swinton, Channing Tatum, Scarlett Johansson, Jonah Hill e Frances
McDormand, Ave, Cesare! racconta le vicende che si
susseguono in una sola giornata della vita di un fixer degli
studios, chiamato a risolvere una marea di
problemi.
La
commedia è prodotta dai fratelli Coen con la loro Mike Zoss
Productions, assieme ad Eric Fellner e Tim Bevan della Working
Title Films.
Continuano ad arrivare estratti
dalla lunga intervista di USAToday ai protagonisti di
Batman v Superman Dawn
of Justice. E oggi sull’atteso scontro
parla Henry Cavill, interprete di Clark
Kent, che è totalmente convinto che Superman batterebbe Batman
se solo lo volesse per davvero:
Superman sarebbe
perfettamente in grado di mettere Batman fuori gioco, e Batman usa
la sua esitazione a proprio vantaggio. E’ come quando giochi con
dei bambini, non ce la metti tutta perché finiresti per fare del
male a qualcuno. C’è l’idea del divertirsi senza che nessuno
si faccia male, quindi bisogna fare attenzione a dove finiscono i
gomiti e le ginocchia. Clark per me è così, mentre Superman è più
rilassato. Superman è come un padre che a casa sua fa il
padre.
“Temendo le azioni incontrastate
di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e
fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più
riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte
per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e
Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in
un pericolo mai conosciuto prima”.
Ricordiamo
che Batman v Superman : Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v Superman : Dawn
of Justice arriverà nelle sale di
tutto il mondo il 6 maggio 2016.
La 20th Century
Fox ha diffuso una nuova featurette dedicata alle riprese
incredibili di The Revenant, il film
vincitore del Golden Globes 2016 diretto da Alejandro
Gonzalez Inarritu.
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Il film, diretto da
Alejandro Gonzalez Inarritu, vede
protagonista Leonardo DiCaprio al fianco di
Tom Hardy.
Trama: Nel 1823 il cacciatore
di pelli Hugh Glass (Leonardo DiCaprio) si unisce
alla Rocky Mountain Fur Co. per avventurarsi in un territorio
inesplorato in cerca di nuove pelli. Dopo essere stato aggredito da
un grizzly che lo ha quasi ucciso, l’uomo viene preso in custodia
da due volontari della compagnia, il rude mercenario John
Fitzgerald e il giovane Jim Bridger, futuro “Re degli Uomini delle
Montagne”. Quando gli indiani assaltano il loro accampamento,
Fitzgerald e Bridger abbandonano Glass al suo destino dopo averlo
derubato delle armi e degli oggetti di sua proprietà. Isolato,
privo di difese e furioso, Glass giura di sopravvivere per
vendicarsi.
Ricordiamo che Steve
Jobsuscirà il 9 ottobre negli
USA. La sceneggiatura, scritta da Aaron
Sorkin, verterà attorno a tre principali momenti,
corrispondenti al lancio di tre grossi progetti: il Mac, la
compagnia NeXT, e l’iMac. La foto che ritrae
Michael Fassbender, si riferisce al lancio della della
società NeXT creata da Jobs a metà degli anni ’80 dopo essere stato
estromesso dalla Apple. Il film, che uscirà in Italia a Gennaio
2016, vede tra i protagonistiKate
Winslet, Sarah Snook, Seth
Rogen, Jeff Daniels, Michael Stuhlbarg, Perla
Haney-Jardine, Katherine
Waterston, Adam Shapiron
Ambientato nel backstage del lancio
di tre prodotti iconici culminato nel 1998 con l’inaugurazione
dell’iMac, Steve
Jobs ci porta dietro le quinte della rivoluzione
digitale per dipingere il ritratto intimo di un uomo geniale.
Steve
Jobs è diretto dal premio Oscar Danny
Boyle e scritto dal Premio Oscar Aaron
Sorkin, basandosi sulla biografia best-seller del
fondatore della Apple, opera di Walter Isaacson. I produttori sono
Mark Gordon, Guymon Casady di Film 360, Scott Rudin ed il premio
Oscar Christian Colson.
Michael Fassbender interpreta Steve
Jobs, il pionieristico fondatore della Apple, mentre
l’attrice Premio Oscar
Kate Winslet ritrae Joanna Hoffman, ex responsabile
marketing di Macintosh. Steve Wozniak, co-fondatore di Apple, è
interpretato da
Seth Rogen, e Jeff Daniels interpreta
l’ex CEO della Apple John Sculley. Il film ha anche come interpreti
Katherine Waterston nei panni di Chrisann Brennan,
l’ex-fidanzata di Jobs, e Michael Stuhlbarg nel
ruolo di Andy Hertzfeld, uno dei membri originali del team addetto
allo sviluppo del Macintosh della Apple.
Ancora una settimana in
vetta alla classifica del box office Usa per Star wars: the Force
awakens, il film ha incassato 42 milioni di dollari,
portando il totale a 812. Segue in seconda posizione, il film di
Alejandro Inarritu, con Leonardo DiCaprio fresco vincitore di
Golden Globe The Revenant, che incassa quasi
40 milioni di dollari. Il terzo posto lo
occupa Daddy’s home, in discesa di una
posizione, che questa settimana incassa 15 milioni di dollari per
un totale di 116, mentre in quarta posizione troviamo il
thriller The forest, che incassa 12 milioni
di dollari. A metà classifica si
ferma Sisters, che questa settimana incassa 7
milioni di dollari portando il suo totale a 75, mentre al sesto
posto è di nuovo in discesa The hateful
eight, che incassa 6 milioni di dollari per un totale di
41. La settima posizione la occupa The big
short, che questa settimana incassa 6 milioni portando il
suo totale a 42. Alvin & the Chipmunks: the Road
chip scende in ottava posizione con un incasso parziale di
5 milioni per un totale di
75. Joy, ultimo lavoro di David O.Russel
grazie al quale Jennifer Lawrence ha vinto il Golden Globe, resta
in nona posizione, con un incasso questa settimana di 4 milioni di
dollari per un totale di 46. Chiude la
classifica Concussion, che incassa 3 milioni
di dollari per un totale di 31.
La prossima settimana si aspettano
le uscite di: The benefactor con Richard Gere
e 13 hours: the secret soldiers of
Benghazi di Michael Bay.
Arriva al cinema distribuito da
01 Distribution, La
Corrispondenza, il nuovo atteso film di Giuseppe
Tornatore con un cast d’eccezione composto da
Jeremy Irons e Olga Kurylenko.
Le stelle, nel nostro immaginario,
corrispondono ad una realtà immobile e fissa, da sempre pronte ad
accompagnare il genere umano nel proprio percorso sulla terra. Ma
anche le stelle, inesorabilmente, vanno incontro ad una loro fine.
Può qualcosa di immortale incontrare un ostacolo invalicabile? E
capita anche all’amore?
L’ultima fatica cinematografica di
Giuseppe Tornatore, La
Corrispondenza, sembra cercare proprio delle
risposte a queste domande, nel raccontare la storia d’amore tra il
matura professore d’astrofisica Ed Phoerum (Jeremy
Irons) e la sua giovane studentessa Amy Ryan (Olga
Kurylenko) che riesce a pagarsi da sola gli studi
lavorando come controfigura nelle scene d’azione sui set.
Sprezzante del pericolo, la ragazza sembra però nascondere in tal
modo qualche oscuro ricordo del suo passato, mentre la distanza
geografica nel rapporto con Ed cresce sempre di più e i due sono
costretti a comunicare via Skype e attraverso messaggi di posta e
lettere, che Ed invia di frequente ad Amy sorprendendola. Ma quando
all’improvviso la donna non riesce più a contattare il professore,
l’unica traccia che le rimane sono proprio quelle lettere, per
capire dov’è finito l’uomo e come fa ad esserle sempre così vicino
nonostante tutto.
La pellicola è un’ampia riflessione
sui misteri del cosmo, della fisica, dell’amore, della vita, della
morte ma soprattutto della comunicazione: già il titolo –
La Corrispondenza – evoca uno scambio fitto di
messaggi non tanto virtuali, quanto cartacei. La tecnologia aiuta
ad abbattere le distanze, ma è nella lettera sconosciuta relegata
all’interno di una busta che si nascondono segreti, piccoli
oggetti, misteri che rendono affascinanti i massimi sistemi
elencati precedentemente.
Con questi interessanti presupposti
di partenza Tornatore prova a sciogliere questo
dubbi muovendosi inquieto tra i territori del “thriller” (qui da
intendere come scrittura della suspense) con venature
soprannaturali, un po’ come era già accaduto nel suo Una pura
formalità: il reale assume delle sfumatura misteriose ed
inquietanti, uno strano senso di attesa sembra aleggiare sulle
teste dei protagonisti – qui, nel caso specifico, grazie pure alla
fascinazione esercitata dalle teorie astrofisiche sulle altre
dodici versioni di ognuno di noi che esisterebbero in altrettanto,
sconosciute, parti dell’universo – permettendo così ad una prima
parte della narrazione di avere un tono sostenuto, un crescendo di
tensione man mano che il mistero della scomparsa del professor
Phoerum si infittisce.
Purtroppo però, l’enigma si risolve
presto lasciando il posto ad una riflessione più ampia sulle
relazioni e sull’Amore, su cosa resta quando finisce un amore
(ostinato) e se siamo, sempre, davvero disposti a chiudere con
quest’ultimo. In tal modo si rompe quell’atmosfera suggestiva
creata nella prima parte, costringendo lo spettatore ad attendere
un ulteriore colpo di scena che, purtroppo, non arriverà.
Se non fosse uno dei personaggi più
cool di Star
Wars Il risveglio della forza, Poe Dameron, il
più abile ed esperto pilota della Resistenza, sarebbe semplicemente
l’alter ego del suo interprete. Come lui, anche
Oscar Isaac, capelli scuri con qualche venatura
grigia e una faccia imperfetta, “sa guidare tutto”: negli
ultimi anni in cui Hollywood l’ha raccolto dall’anonimato e
trasformato in un attore di grandi aspettative e risultati, è
passato da un set all’altro con estrema naturalezza, modellando
profili e caratteri diametralmente opposti, lontani,
sfaccettati.
Sempre distinto, fiero di quel
potere invisibile che soltanto i primi della classe sfoggiano con
umiltà e che rendono Oscar Isaac un’icona del
cinema contemporaneo ancorato alla tradizione ma fortemente
proiettato al futuro.
Passato
e futuro sono la chiave di lettura di tutta la saga di
Guerre Stellari, l’epica di
George Lucas che ha tagliato in modo trasversale
quasi mezzo secolo di cinema rimanendo congelata nei cuori di padri
e figli. Oggi il passato si rispecchia nella memoria rimasta (e nei
volti di Harrison Ford e Carrie
Fisher), il futuro guarda alle giovani promesse
Daisy Ridley, John Boyega e,
ovviamente, Oscar Isaac. L’attore, nato in
Guatemala e naturalizzato statunitense, potrebbe diventare sul
serio il “pilota” di una generazione che avanza, tra tentativi di
emancipazione dall’industria blockbuster ed esempi di ottimo cinema
indipendente. Lo ha già dimostrato in varie occasioni.
Che Isaac appaia in un piccolo film
o in un capitolo di famosi franchise, poco importa. “Non puoi
pianificare una cosa del genere. Credo di avere avuto fortuna,
abbastanza da far piovere dal cielo queste occasioni. Amo recitare
e mi diverte provare stili diversi, rappresenta una bella sfida
professionale. L’importante è cambiare, io cerco di farlo
continuamente”.
Oscar Isaac Hernandez
Estrada, classe 1979. Sangue latino e temperamento
accademico, lascia la terra natia per migrare in Florida; da lì
inizia il percorso che lo porterà a diplomarsi alla prestigiosa
Julliard School di New York, la stessa dalla quale sono usciti
Robin Williams e Viola Davis ma
anche i colleghi di set Adam Driver e
Jessica Chastain (con lei reciterà in uno dei suoi
film più belli e complessi, A most violent
year, con lui ha condiviso brevemente il set dei
fratelli Coen e, adesso, il franchise di Star
Wars). Curioso come la città che gli ha dato una
formazione drammatica rappresenti il luogo di eterno ritorno, di
numerosi incontri e rivelazioni: è nella Grande Mela che lo
scapestrato cantautore Llewyn Davis percorre una strada di miseria
e malinconia, nel meraviglioso lavoro di Joel ed Ethan
Coen; sempre ai margini di New York, nella contea di
Yonkers, è ambientata la miniserie targata HBO Show me
a hero, dove Isaac interpreta la passione e il
malessere di un giovane sindaco diviso tra responsabilità etica e
civile.
Dello show, scritto dal
David Simon di The Wire
e diretta da Paul Haggis, dice che “è stato
come girare un film di sei ore, con un carico di lavoro maggiore e
la stessa quantità di tempo che hai nel cinema. C’era una strana
energia all’inizio, nel personaggio di Nick, una leggerezza e un
ottimismo che permettevano alla storia di respirare per un po’, pur
sapendo che le cose sarebbero cambiate. Ed è questo che mi
affascinava del progetto”. Una simile purezza la si ritrova
nello sguardo di Abel Morales, neanche a dirlo, un immigrato che a
New York costruisce un piccolo impero d’affari e intraprende un
percorso quasi macbethiano verso la corruzione morale.
A most violent year è il terzo film di
J.C. Chandor, uno di quei tre registi
(insieme a Bennett Miller e Paul Thomas
Anderson) che sta riscrivendo la storia del cinema
americano con un linguaggio e una forma rinnovati dal grande
respiro contemporaneo. Per mostrare la parabola discendente del
sogno americano, il regista sceglie forse i due attori migliori in
circolazione.
Oscar Isaac e
Jessica Chastain si conoscono da tempo. Hanno
frequentato le stesse aule della Julliard e condiviso il
palcoscenico, “Ci conosciamo così bene da prevedere le nostre
mosse. E poi abbiamo un approccio alla recitazione molto simile,
fatto anche di fiducia reciproca. Spesso quando lavori con altri
attori, e mi capita spesso, hai paura di violare quel processo
recitativo, invece con Jessica ero libero di oltrepassare quei
confini senza mai offenderci l’uno con l’altra”. Racconto di
incredibile tensione e simbologia classica, da alcuni paragonato a
Il Padrino,A most violent
year distrugge la purezza del protagonista Abel,
piegato ma mai distrutto dagli ordini della sibillina moglie. E
tali sfumature, a tratti tragiche, non sarebbero state visibili
senza attori come Isaac e la Chastain, veri “fenomeni” e camaleonti
sulla scena.
A chiudere il legame che Oscar ha
stretto con New York, arriva quella pellicola che ha cambiato ogni
cosa, il suo miracoloso “turning point”, il punto di svolta di una
carriera che annovera collaborazioni con Ridley
Scott, Zack Snyder, Steven
Soderberg, Alejandro Amenabar: nel 2013 i
fratelli Coen presentano sulla croisette di Cannes
Inside Llewyn Davis, un capolavoro di poesia che
passa fra le mani (e la voce) dell’attore. Negli anni Sessanta, il
cantautore Dave Van Ronk, che ha ispirato il film, vive nell’ombra
di squallidi locali e del successo di Bob Dylan; è
un periodo cruciale per lo sviluppo e la diffusione del folk
americano, espressione più pura di un disagio esistenziale, prima
che politico e sociale, che la fotografia di Bruno
Delbonnel rende opaco e fragile nei fumi della città e
negli occhi di Llewyn. Un Oscar Isaac
sensibilmente dimesso riempie ogni frame, ogni accordo spezzato,
ogni parola cantata di una malinconia consapevole. Il segno che
lasciano i grandi attori, ma anche quei ragazzi che all’improvviso
devono presentarsi al capezzale dei propri idoli di gioventù.
“Quando ho saputo del film mi sono detto che dovevo farne
parte. Ho visto tutti i film dei Coen due o tre volte, alcuni di
più. Il loro tono è radicato nella mia testa. Recitare la parte di
Llewyn è stato difficile, lui è un tipo così chiuso, un’isola
lontana dalla realtà. Per questo non si trattava di un semplice
musical ma di una finestra su me stesso. Dovevo andare a fondo,
capire la sua natura di perdente”.
Dal cemento delle strade battute al
cielo liquido di una galassia lontana lontana ci sono stati di
mezzo ruoli come il folle Nathan di
Ex-Machina, esordio di Alex
Garland, il Principe Giovanni, partecipazioni a
Che – L’Argentino e a I due
volti di Gennaio. Ma cosa è cambiato? Nulla, secondo
Isaac. “Scegliere un ruolo… è come innamorarsi. Non c’è logica
o criterio, è una sensazione innata. Leggi una sceneggiatura e ti
innamori del personaggio, non smetti di pensarci, è il tuo pensiero
fisso. E poi si aggiunge la voglia di lavorare con artisti che
hanno una visione particolare”.
Intanto, grazie al Nick Wasicsko di
Show me a hero, vince il primo Golden
Globe della carriera, ed è solo l’inizio. Signori, abbiamo trovato
il pilota che guiderà questa generazione di nuovi attori. Grandi
attori.
TMZ ha fotografato, sul
set di Rogue One A Star
Wars Story, gli X-Wing a riposo, che verranno
probabilmente utilizzati dai protagonisti del film.
Ecco le immagini:
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Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue
One è un film prequel ambientato negli anni tra
La Vendetta dei Sith e Una
Nuova Speranza. L’uscita è prevista per il 16
dicembre 2016. Nel cast del film Felicity
Jones, Mads Mikkelsen, Rizz
Ahmed, Diego
Luna, Forest Whitaker, Jiang
Wen e Ben Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e
IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars.
Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia
tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo
sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di
nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Ecco una nuova featurette di
The Danish Girl, film di Tom
Hooper reduce da tre candidature ai
Golden Globes (senza però nessuna vittoria). Il film vede
protagonisti Eddie Redmayne e Alicia
Vikander.
Proprio la giovane attrice
nordeuropea è la protagonista del video di seguito.
The Danish
Girl racconta la storia vera di Einar
Wegener, l’uomo che decise di diventare il primo
tansgenders della storia con il nome di Lili
Elbe.
La pellicola, in cui Eddie
Redmayne interpretata proprio la Wegener, nata uomo e
diventata donna dopo essersi sottoposta, nei primi decenni del
‘900, ad una serie di interventi chirurgici, è ispirato al romanzo
The Danish Girl di David
Ebershoff (edito in Italia col titolo La
Danese), e sarà diretto da Tom Hooper,
che aveva già lavorato con Redmayne in Les
Misérables. Nel cast ci saranno anche Alicia
Vikander e Amber Heard. Di seguito la
trama del libro:
“Copenaghen, anni Venti. Greta è
una giovane americana iscritta all’Accademia delle Belle Arti. Lì
conosce Einar, il suo timido e taciturno insegnante, di cui si
invaghisce. I due giovani si sposano e dedicano la loro vita comune
alla pittura. Greta si specializza nei ritratti e quando una sua
amica non può posare per gli ultimi ritocchi, Einar si presta come
modello. Indossati gli abiti femminili, il pittore finisce per
immedesimarsi a tal punto da assumere un’altra identità e il nome
di Lili. Da quel giorno Lili compare sempre più spesso nella vita
privata e sociale della coppia fino alla decisione definitiva di
Einar di affrontare un’operazione chirurgica per diventare
donna.”
Ecco le prime immagini ufficiali di
Doraemon il film – Nobita e gli eroi dello
spazio, il nuovo lungometraggio ispirato ai celebri
personaggi giapponesi.
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Dopo il successo di
Doraemon Il Film e Doraemon
Il Film – Le avventure di Nobita e dei cinque
esploratori, il gatto più amato da intere generazioni
di bambini torna al cinema per una nuova straordinaria
avventura.
Diretto da Yoshihiro Osugi,
Doraemon il film – Nobita e gli eroi dello spazio
uscirà in Italia il prossimo 28 gennaio.