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Fiat 500 compie 60 anni, Adrien Brody nel corto celebrativo

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Fiat 500 compie 60 anni, Adrien Brody nel corto celebrativo

Si intitola See you in the future ed è il cortometraggio realizzato da Fiat per celebrare i 60 anni della sua automobile più rappresentativa, la Fiat 500.

Protagonista del corto in questione, andato ieri in onda sulle principali reti televisive italiane, il premio Oscar Adrien Brody.

Ecco lo spot della Fiat 500

https://www.youtube.com/watch?v=ZxcxSNLvV0Y

Il 1º luglio 1957, la “Nuova 500” venne mostrata in anteprima al Presidente del Consiglio Adone Zoli, nei giardini del Viminale. Il 2 luglio la vettura fu presentata ufficialmente presso il circolo Sporting di Torino, tradizionale cornice in cui la FIAT presentava le sue novità. Alla serata di gala fece gli onori di casa il gotha aziendale, composto dal presidente Vittorio Valletta, dai vicepresidenti Gianni Agnelli e Gaudenzio Bono, dal responsabile dell’ufficio stampa Luigi Pestelli, oltre a vari dirigenti e tecnici. Ad attendere le autorità, i giornalisti e le varie personalità, un cinquantina di esemplari del nuovo modello, tutte di colore grigio e accompagnate da meccanici in tuta bianca, schierate a bordo piscina e pronte per un giro di prova. Tra i molti che vollero cimentarsi alla guida della “Nuova 500”, anche il campione di Formula 1 Nino Farina.

Fonte: Fiat

Fiasco per Rum Diary con Johnny Depp

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Dopo due settimane di programmazione nelle sale americane, Rum Diary di Bruce Robinson, con protagonista

Fiabeschi torna a casa recensione

Fiabeschi torna a casa 2 L’ormai 40enne Enrico Fiabeschi (Max Mazzotta) dopo aver speso alcuni anni della sua vita a Bologna senza finire gli studi né trovare un posto fisso o una relazione stabile, riscende verso il sud Italia, nella Calabria dov’è nato, per un momento di raccoglimento interiore. Trova tutto com’era prima, dalla famiglia, che ora cerca di trovargli un posto di lavoro sfruttando conoscenze, agli amici, che provano a coinvolgerlo in qualche iniziativa lavorativa, ai luoghi, immutati. Cambia solo l’amore, che sembra poter avere una possibilità. Arriva alla conclusione che la casa non è quella fisica, ma quella interiore, dentro ognuno di noi.

Siamo di fronte qui ad una sorta di spin-off su Fiabeschi, personaggio ideato dal fumettista Andrea Pazienza, già apparso in Paz (2002) di Renato De Maria. Il personaggio era fumetto in origine e fumetto resta anche nel film, dominato da espressioni facciali volutamente esagerate che talvolta vorrebbero solo l’ausilio della vignetta per essere rimarcate a dovere.

Fiabeschi torna a casa , nella sua Calabria dove il tempo sembra non esser passato. Interrompe quel  sogno di chi dal sud va al nord per cercare più fortuna, in un ritorno che qui funge da metafora per una vita che non solo si ferma, ma addirittura fa retromarcia, tornando indietro e riscoprendo il sapore delle origini. Ma è una vita stantia, bloccata, senza alti e bassi. Un piattume che sembra incarnare alla perfezione anche Fiabeschi, che più che esser preoccupato della situazione, ci convive passivamente, in un, per la verità mai palesato, “prima o poi qualcosa accadrà”.

Mazzotta è senz’altro bravo e riesce a rendere tutto brioso e fumettistico. Interessanti anche diversi spunti di regia (che lo vede all’esordio), dove spiccano carrelli all’indietro e sguardi in macchina del protagonista, che favoriscono una continua identificazione e un coinvolgimento col personaggio e contribuiscono allo stile brioso dell’attore-fumetto. E il tutto odora, a tratti, di surreale, quasi come si fosse sospesi sul filo della realtà.

La sceneggiatura però è debole. In sostanza, succede poco. Il film risulta vincente nelle situazioni, una commedia che fa sorridere e può far riflettere. E tendenzialmente, il proseguire per situazioni, per gag senza che si sviluppi un intreccio degno di nota, potrebbe rispecchiare la vita del protagonista dove in effetti succede poco o niente, non scende né si sale.

Tuttavia tanti, troppi momenti nel film vengono fatti nascere, ma poi non approfonditi. D’accordo il voler rendere tutto inconcludende, ma qui la sensazione è che si sia accumulato materiale e poi non dispiegato a dovere. Va benissimo un film che sappia parlare del nulla, ma dovrebbe mantenere allora questa linea nella sua totalità, senza cedere a facili altalene situazionali, specie se non ne conosceremo mai uno sviluppo o una conclusione.

Max Mazzotta ha creato così un’icona, prendendola e riprendendola in prestito da altri, in un personaggio riuscito, ma che forse funzionerebbe meglio in un contesto dove si riesca ad essere sospesi e superficiali in tutto e per tutto, a immagine e somiglianza del protagonista.Fiabeschi torna a casa

Feud: le foto della seconda stagione su Capote vs. the Swans

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Feud: le foto della seconda stagione su Capote vs. the Swans

Le foto ufficiali della seconda stagione di Feud, Feud: Capote vs. The Swans, il prossimo ritorno dell’acclamata serie antologica biografica di Ryan Murphy sono state rivelate attraverso l’account twitter di Town & Country. La prossima sarà sarà incentrata sul tradimento dell’autore Truman Capote nei confronti di un gruppo di donne dell’alta società di New York che furono colte di sorpresa quando Capote iniziò a scrivere i loro segreti e storie di vita reale nei suoi racconti. Si prevede che la seconda stagione debutterà nel 2024 su FX. Feud: Capote vs. The Swans uscirà su FX e Hulu negli Stati Uniti e attraverso Disney+ a livello internazionale quest’inverno.

Le foto forniscono un primo sguardo al cast stellare guidato dalla candidata all’Oscar Naomi Watts, che interpreterà il ruolo della redattrice di Vogue Babe Paley. Il resto del cast principale include Tom Hollander nei panni di Truman Capote, Chloë Sevigny nei panni di CZ Guest, Demi Moore nei panni di Ann Woodward, Diane Lane nei panni di Slim Keith, Calista Flockhart nei panni della sorella minore di Jackie Kennedy, Lee Radziwill, e Molly Ringwald nei panni di Joanne Carson insieme al in ritardo Treat Williamss come William S. Paley.

Cosa aspettarsi da Feud: Capote vs. The Swans?

Dopo il successo di critica di Feud: Bette e Joan del 2017, il dramma antologico ritorna finalmente con il suo secondo capitolo, ancora una volta ispirato a un altro famoso dramma della vita reale. Ambientato negli anni ’70, Feud: Capote vs. The Swans sarà basato sul libro bestseller di Laurence Leamer Capote’s Women: A True Story of Love, Betrayal, and a Swan Song for an Era. Ruota attorno al litigio tra Capote e le sei donne mondane che originariamente lo consideravano un amico.

La sinossi ufficiale del romanzo recita: “L’autrice bestseller del New York Times Laurence Leamer rivela la complessa rete di relazioni e scandalose storie vere dietro l’ultimo romanzo mai pubblicato di Truman Capote, Answered Prayers: gli oscuri segreti, il tragico glamour e il tradimento finale di Capote nei confronti del gruppo di le amiche che chiamava i suoi “cigni”. Barbara Paley, Gloria Guinness, Marella Agnelli, Slim Hayward, Pamela Churchill, CZ Guest, Lee Radziwill: erano il brindisi della New York di metà secolo, ognuna bella e distinta a modo suo. Capote fece loro amicizia, ricevette le loro più profonde confidenze e si ingraziò nelle loro vite. Poi, in un colpo solo, li ha traditi nel modo più sorprendente e sorprendente possibile”.

Feud: Capote vs. The Swans, svelata la data di uscita della nuova serie

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FX ha finalmente annunciato la data di uscita di Feud: Capote vs. The Swans per il secondo capitolo della serie drammatica antologica creata Ryan Murphy. La miniserie di 8 episodi farà il suo debutto il 31 gennaio con i primi due episodi su FX. Tutti gli episodi, incluso Director’s Cut, saranno disponibili negli USA per lo streaming il giorno successivo su Hulu. In Italia Feud: Capote vs. The Swans dovrebbe debuttare su STAR, canale per adulti di Disney+

Iscriviti a Disney+ per guardare Feud: Capote vs. The Swans e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Cosa aspettarsi da Feud: Capote vs the Swans?

Ambientato negli anni ’70, Feud: Capote vs. The Swans è basato sul libro bestseller di Laurence Leamer Capote’s Women: A True Story of Love, Betrayal, and a Swan Song for an Era. Ruota attorno al litigio tra Capote e le sei donne mondane che originariamente lo consideravano un amico. Nel cast Tom Hollander nel ruolo di Truman Capote, Naomi Watts nel ruolo di Barbara “Babe” Paley, Diane Lane nel ruolo di Slim Keith, Chloë Sevigny nel ruolo di CZ Guest, Calista Flockhart nel ruolo di Lee Radziwill, Demi Moore nel ruolo di Ann “Bang-Bang” Woodward, Molly Ringwald nel ruolo di Joanne Carson, Treat Williams nel ruolo di Bill Paley, Joe Mantello nel ruolo di Jack Dunphy e Russell Tovey nel ruolo di John O’Shea.

L’acclamato scrittore Truman Capote si circondò di un gruppo di donne d’élite della società – donne ricche e glamour che definirono un’epoca passata dell’alta società di New York – che soprannominò ‘i cigni.'” si legge nella sinossi. “Bello e distinto, il gruppo comprendeva la grande dame Barbara “Babe” Paley, Slim Keith, CZ Guest e Lee Radziwill. Incantato e affascinato da questi decani, Capote si ingraziò nelle loro vite, facendo amicizia con loro e diventando il loro confidente, solo per tradirli alla fine scrivendo un libro di fiction basato sulle loro vite, esponendo i loro segreti più intimi al grande pubblico. Quando un estratto del libro Answered Prayers, l’opera magnum progettata da Capote, fu pubblicato su Esquire, distrusse di fatto il suo rapporto con i suoi cigni, che finirono per bandirlo dall’alta società che tanto amava e lo mandò in una spirale di autodistruzione da cui alla fine non si sarebbe mai più ripreso.

Dopo il successo di critica di Feud: Bette e Joan del 2017, il dramma antologico ritorna finalmente con il suo secondo capitolo, ancora una volta ispirato a un altro famoso dramma della vita reale. La serie è prodotta da Watts, Ryan Murphy, Alexis Martin Woodall, Baitz, Gus Van Sant, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Eric Kovtun e Scott Robertson, con la regia di Van Sant, Max Winkler e Jennifer Lynch.

Feud: Capote vs. The Swans, il trailer mostra Tom Hollander che tradisce i suoi amici socialisti

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FX ha rilasciato un nuovo trailer di Feud: Capote vs. The Swans, il prossimo ritorno della serie antologica creata da Ryan Murphy.

Il video mostra il Truman Capote di Tom Hollander mentre stringe amicizia con le donne più influenti di New York nel tentativo di migliorare la sua carriera. Il video evidenzia il suo tradimento quando svela i loro scandalosi segreti. La serie limitata debutterà il 31 gennaio su FX e Hulu. In Italia la serie andrà in onda su STAR, canale per adulti di Disney+

Iscriviti a Disney+ per guardare Feud: Capote vs. The Swans e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Cosa aspettarsi da Feud: Capote vs. The Swans?

Ambientato negli anni ’70, Feud: Capote vs. The Swans è basato sul libro bestseller di Laurence Leamer Capote’s Women: A True Story of Love, Betrayal, and a Swan Song for an Era. Ruota attorno al litigio tra Capote e le sei donne mondane che originariamente lo consideravano un amico. Nel cast Tom Hollander nel ruolo di Truman Capote, Naomi Watts nel ruolo di Barbara “Babe” Paley, Diane Lane nel ruolo di Slim Keith, Chloë Sevigny nel ruolo di CZ Guest, Calista Flockhart nel ruolo di Lee Radziwill, Demi Moore nel ruolo di Ann “Bang-Bang” Woodward, Molly Ringwald nel ruolo di Joanne Carson, Treat Williams nel ruolo di Bill Paley, Joe Mantello nel ruolo di Jack Dunphy e Russell Tovey nel ruolo di John O’Shea.

L’acclamato scrittore Truman Capote si circondò di un gruppo di donne d’élite della società – donne ricche e glamour che definirono un’epoca passata dell’alta società di New York – che soprannominò ‘i cigni.'” si legge nella sinossi. “Bello e distinto, il gruppo comprendeva la grande dame Barbara “Babe” Paley, Slim Keith, CZ Guest e Lee Radziwill. Incantato e affascinato da questi decani, Capote si ingraziò nelle loro vite, facendo amicizia con loro e diventando il loro confidente, solo per tradirli alla fine scrivendo un libro di fiction basato sulle loro vite, esponendo i loro segreti più intimi al grande pubblico. Quando un estratto del libro Answered Prayers, l’opera magnum progettata da Capote, fu pubblicato su Esquire, distrusse di fatto il suo rapporto con i suoi cigni, che finirono per bandirlo dall’alta società che tanto amava e lo mandò in una spirale di autodistruzione da cui alla fine non si sarebbe mai più ripreso.

Dopo il successo di critica di Feud: Bette e Joan del 2017, il dramma antologico ritorna finalmente con il suo secondo capitolo, ancora una volta ispirato a un altro famoso dramma della vita reale. La serie è prodotta da Watts, Ryan Murphy, Alexis Martin Woodall, Baitz, Gus Van Sant, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Eric Kovtun e Scott Robertson, con la regia di Van Sant, Max Winkler e Jennifer Lynch.

FEUD: Capote Vs. The Swans in arrivo su Disney+

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FEUD: Capote Vs. The Swans in arrivo su Disney+

Disney+ ha annunciato la data di debutto di FEUD: Capote Vs. The Swans, la seconda stagione della pluripremiata serie antologica di Ryan Murphy. Composta da otto episodi, la serie debutterà il 15 maggio in Italia in esclusiva su Disney+. La serie è basata sul libro bestseller “Capote’s Women: A True Story of Love, Betrayal, and a Swan Song for an Era” di Laurence Leamer.

Di cosa parla FEUD: Capote Vs. The Swans?

L’acclamato scrittore Truman Capote (Tom Hollander) si circondava di un gruppo di donne tra le più elitarie della società – ricche e affascinanti esponenti della mondanità newyorkese di un’epoca passata – che lui soprannominava “i cigni”. Il gruppo di donne, belle e raffinate, comprendeva la grande dama Barbara “Babe” Paley (Naomi Watts), Slim Keith (Diane Lane), C.Z. Guest (Chloë Sevigny) e Lee Radziwill (Calista Flockhart). Incantato e affascinato da queste nobildonne, Capote si ingraziò le loro vite, facendo amicizia con loro e diventando il loro confidente, per poi tradirle scrivendo un racconto poco velato delle loro vite, esponendo i loro segreti più intimi. Quando un estratto del libro “Answered Prayers”, l’opera magna progettata da Capote, fu pubblicato su Esquire, distrusse di fatto il suo rapporto con i cigni, lo bandì dall’alta società che tanto amava e lo fece precipitare in una spirale di autodistruzione dalla quale non si sarebbe più ripreso.

Il cast di FEUD: Capote Vs. The Swans

La serie FEUD: Capote Vs. The Swans è interpretata anche da Demi Moore nel ruolo di Ann “Bang-Bang” Woodward, Molly Ringwald è invece Joanne Carson, Treat Williams veste i panni di Bill Paley, Joe Mantello quelli di Jack Dunphy mentre Russell Tovey interpreta John O’Shea.

Scritta per la televisione da Jon Robin Baitz, FEUD: Capote Vs. The Swans è stata diretta da Gus Van Sant, Max Winkler e Jennifer Lynch. I produttori esecutivi sono Ryan Murphy, Alexis Martin Woodall, Baitz, Van Sant, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Naomi Watts, Eric Kovtun e Scott Robertson. La serie è prodotta da 20th Television.

Feud: Capote vs. The Swan, teaser trailer mostra un cast stellare

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FX dopo aver annunciato la data di uscita ha diffuso il teaser trailer di Feud: Capote vs. The Swans per il secondo capitolo della serie drammatica antologica creata Ryan Murphy. La miniserie di 8 episodi farà il suo debutto il 31 gennaio con i primi due episodi su FX. Tutti gli episodi, incluso Director’s Cut, saranno disponibili negli USA per lo streaming il giorno successivo su Hulu. In Italia Feud: Capote vs. The Swans dovrebbe debuttare su STAR, canale per adulti di Disney+

Iscriviti a Disney+ per guardare Feud: Capote vs. The Swans e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Cosa aspettarsi da Feud: Capote vs the Swans?

Ambientato negli anni ’70, Feud: Capote vs. The Swans è basato sul libro bestseller di Laurence Leamer Capote’s Women: A True Story of Love, Betrayal, and a Swan Song for an Era. Ruota attorno al litigio tra Capote e le sei donne mondane che originariamente lo consideravano un amico. Nel cast Tom Hollander nel ruolo di Truman Capote, Naomi Watts nel ruolo di Barbara “Babe” Paley, Diane Lane nel ruolo di Slim Keith, Chloë Sevigny nel ruolo di CZ Guest, Calista Flockhart nel ruolo di Lee Radziwill, Demi Moore nel ruolo di Ann “Bang-Bang” Woodward, Molly Ringwald nel ruolo di Joanne Carson, Treat Williams nel ruolo di Bill Paley, Joe Mantello nel ruolo di Jack Dunphy e Russell Tovey nel ruolo di John O’Shea.

L’acclamato scrittore Truman Capote si circondò di un gruppo di donne d’élite della società – donne ricche e glamour che definirono un’epoca passata dell’alta società di New York – che soprannominò ‘i cigni.'” si legge nella sinossi. “Bello e distinto, il gruppo comprendeva la grande dame Barbara “Babe” Paley, Slim Keith, CZ Guest e Lee Radziwill. Incantato e affascinato da questi decani, Capote si ingraziò nelle loro vite, facendo amicizia con loro e diventando il loro confidente, solo per tradirli alla fine scrivendo un libro di fiction basato sulle loro vite, esponendo i loro segreti più intimi al grande pubblico. Quando un estratto del libro Answered Prayers, l’opera magnum progettata da Capote, fu pubblicato su Esquire, distrusse di fatto il suo rapporto con i suoi cigni, che finirono per bandirlo dall’alta società che tanto amava e lo mandò in una spirale di autodistruzione da cui alla fine non si sarebbe mai più ripreso.

Dopo il successo di critica di Feud: Bette e Joan del 2017, il dramma antologico ritorna finalmente con il suo secondo capitolo, ancora una volta ispirato a un altro famoso dramma della vita reale. La serie è prodotta da Watts, Ryan Murphy, Alexis Martin Woodall, Baitz, Gus Van Sant, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Eric Kovtun e Scott Robertson, con la regia di Van Sant, Max Winkler e Jennifer Lynch.

Festivsl del cinema di Spello X edizione: il programma

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Festivsl del cinema di Spello X edizione: il programma
Venti film tra produzioni italiane e straniere, 12 backstage di film e serie tv, 17 documentari e 58 cortometraggi. Sono alcuni dei numeri del prossimo “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” che si terrà in presenza dall’11 al 20 giugno prossimi tra i comuni di Spello, Foligno e Marsciano. Ideata dalla presidente dell’Associazione Culturale di Promozione Sociale “Aurora” APS, Donatella Cocchini, e dal direttore artistico, il regista Fabrizio Cattani, la manifestazione giunge quest’anno alla sua decima edizione. Un decennale che sarà celebrato con grandi ospiti del mondo cinematografico e che vedrà, oltre alla proiezione di oltre un centinaio di opere al Teatro “Subasio” di Spello, anche diverse iniziative collaterali tra mostre, conferenze ed eventi dedicati alla musica, alla danza ed al teatro.

 

LE OPERE IN CONCORSO – Undici i film italiani in concorso, tra opere prime e non. Si tratta di: “Abbi fede” di Giorgio Pasotti, “Assandira” di Salvatore Mereu, “I predatori” di Pietro Castellitto, “Il grande passo” di Antonio Padovan, “La guerra di Cam” di Laura Muscardin, “Non odiare” di Mauro Mancini, “Quasi Natale” di Francesco Lagi, “Regina” di Alessandro Grande, “Rosa pietra stella” di Marcello Sannino, “Spaccapietre” di Gianluca De Serio, Massimiliano De Serio e “Sul più bello” di Alice Filippi. Film giudicati dai professionisti del dietro le quinte che premieranno, con l’ulivo firmato Andrea Roggi, i colleghi per la migliore sceneggiatura, fotografia, scenografia, costumi, musiche, montaggio, fonico di presa diretta, montaggio del suono, effetti speciali, trucco, acconciatura, creatore di suoni ed organizzatore. Nell’ambito della stessa categoria verranno assegnati due ulteriori riconoscimenti: quello di cinemaitaliano.info e, novità 2021, quello della stampa umbra.

 

A concorrere alla X edizione del Festival anche 7 film internazionali (“Gaugin” di Edouard Deluc, “In viaggio verso un sogno” di Tyler Nilson, “Imprevisti digitali” di Benoît Delépine, Gustave Kervern, “Undine – Un amore per sempre” di Christian Petzold, “Roubaix une lumiere” di Arnaud Desplechin, “Corpus Christi” di Jan Komasa e “Non conosci Papicha” di Mounia Meddour Gens); 12 backstage tra film e serie tv (“Padrenostro” di Daniele Santonicola, “I diari di Hammamet” di Daniele Santonicola, “Permette? Alberto Sordi” prodotto da Rai Fiction, “La concessione del telefono – C’era una volta Vigata” prodotto da Palomar in collaborazione con Rai Fiction, “Speciale Zerozerozero” e “Speciale Zerozerozero – La colonna sonora” di Federico Chiarini, “Speciale – Diavoli” di Laura Allievi e Domenico Brandellero, “Speciale – I delitti del Berlume 8” di Tiziana Cantarella, “Speciale Petra – Un giorno con Alicia Bartelett”, “Speciale Petra – Indagine dietro le quinte” e “Cops una banda di poliziotti – Speciale dietro le quinte” di Sara Albani e “Mental” prodotto da Rai Fiction); 17 documentari (“Tony Driver” di Ascanio Petrini, “Il vangelo più antico del mondo” prodotto da Officina della Comunicazione, “Petite creature” di Roberto Cardonici, “La Napoli di mio padre” di Alessia Bottone, “Movida” di Alessandro Padovan, “La yurta nel bosco” di Carla Pampaluna, “Manuale di storie dei cinema” di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli, “Prayers the wind” di Michele Piasco, “Criseide” e “Terrigena” di Max Leonida, “Un film su Tonino Delli Colli Cinematographer” di Claver Salizzato, “Il sistema sanità – Le pietre scartate Napoli, Rione Sanità” di Andrea De Rosa, “Abbandonati” di Claudio Moschin, “Io una giudice popolare al maxi processo” di Francesco Miccichè, “In prima linea/On the front line” di Matteo Balsamo e Francesco del Grosso, “La forma delle cose” e “Odissea” di Domenico Iannacone”; 18 cortometraggi sui 58 selezionati e proiettati (“È stato solo un click” di Tiziana Martini, “Better than Neil Armstrong” di Alireza Ghasemi, “The cloud is still there” di Mickey Lai, “Mousie” di David Bartlett, “Voices of the city” di Annamaria Pernazzi, “The gift” di Lorenzo Sisti, “Finis terrae”di Tommaso Frangini, “Inverno” di Giulio Mastromauro, “Ninnaò” di Ernesto Maria Censori, “Ape Regina” di Nicola Sorcinelli, “La confessione” di Benedicta Boccoli, “La particella fantasma” di Giuseppe Willia Lombardo, “Bataclan” di Emanuele Aldrovandi, “Where the leaves fall” di Xin Alessandro Zheng, “Close your eyes and look at me” di Andrea Castoldi, “Like ants” di Gaetano Capuano, “Fame” di Giuseppe Alessio Nuzzo e “American Marriage” di Giorgio Arcelli Fontana).

 

I PREMI SPECIALI – Come ogni anno verranno poi assegnati dei premi speciali, a cominciare dal “Premio all’Eccellenza” che verrà quest’anno assegnato all’attrice veronese Valeria Fabrizi, interprete di un centinaio di film tra cinema e tv, di numerosi spettacoli teatrali e volto di diversi varietà televisivi. Prima di lei a ricevere lo stesso riconoscimento erano stati Carlo Rambaldi, Vittorio Storaro, Giuliano Montaldo, Ermanno Olmi, Pupi Avati, Franco Piavoli, Flavio Bucci e Milena Vukotic. Per il “Carlo Savina” per l’eccellenza alla musica a salire sul palco sarà, invece, il 42enne musicista, compositore e sound designer Lorenzo Tomio. Terza edizione, poi, per il “Premio Ermanno Olmi”, consegnato dalla famiglia del grande maestro ad un regista che più si avvicina per sensibilità, poetica, autenticità, semplicità e realismo allo stile del grande maestro. Premio che verrà quest’anno assegnato a Salvatore Mereu, regista del film “Assandira”.

 

LE MOSTRE – Tre le mostre allestite al Palazzo Comunale di Spello che verranno inaugurate venerdì 11 giugno, alle 17.30, in concomitanza con il taglio del nastro della X edizione del Festival. Il Palazzo del Cinema ospiterà, dunque, l’esposizione “Cinema e legalità”, omaggio a Leonardo Sciascia a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia e “La memoria della luce” dedicata a Tonino Delli Colli, tra i maggiori interpreti della fotografia cinematografica. Ed infine la mostra “Effetti speciali – SFX”, divisa in due sezioni: una composta da immagini e filmati e l’altra pensata per regalare al pubblico un’esperienza sonora in 3D.

 

GLI EVENTI COLLATERALI – Diversi gli eventi collaterali in cartellone alla X edizione del Festival del Cinema di Spello. Si partirà con un’anteprima giovedì 10 giugno, alle 18.30, con il workshop online promosso in collaborazione con Europa Creativa e trasmesso sulla pagina Facebook del Festival. L’evento accenderà i riflettori sul nuovo “Programma Europa Creativa MEDIA”, illustrando le priorità e le principali novità della programmazione 2021-2027. Si proseguirà, poi, venerdì 11 giugno, alle 20.30, al Teatro “Concordia” di Marsciano con l’incontro “Il cinema restaurato” che vedrà intervenire il responsabile restauri del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Sergio Bruno. L’evento sarà seguito dalla proiezione del film restaurato “Polvere di stelle” di Alberto Sordi. Sabato 12 giugno, alle 17, il Teatro “Subasio” di Spello farà da sfondo alla presentazione del documentario “Once upon a time…Tonino Delli Colli Cinematographer” alla presenza di Stefano e Laura Delli Colli, del direttore della fotografia Luca Bigazzi e del produttore Paolo Mancini. Domenica 13 giugno, alle 17, invece, il Teatro “Concordia” di Marsciano ospiterà l’evento “La musica nel cinema”, progetto curato da Federico Savina, docente di tecnica del suono al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, che vedrà l’esibizione degli studenti delle scuole comunali di musica di Foligno, Bastia Umbra, Todi e Marsciano, diretti dal maestro Fulvio Chiara. Giovedì 17 giugno, invece, spazio al teatro con lo spettacolo “Niuorc Niuorc” diretto ed interpretato da Francesco Foti che si terrà alle 21 al teatro “Subasio” di Spello in collaborazione con Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale. Diversi gli appuntamenti in agenda per venerdì 18 giugno, a cominciare dalla presentazione del libro “Sciascia e il cinema, conversazione con Fabrizio”, curato dal nipote Fabrizio Catalano e dal giornalista e responsabile Eventi e Marketing del centro Sperimentale di Cinematografia, Vincenzo Aronica. L’evento è in programma alle 16.30 al Palazzo Comunale di Spello e vedrà intervenire entrambi gli autori, moderati dall’avvocato Valentina Chianello. A seguire, alle 17.30, sempre nella sede del municipio spellano, la conferenza “Il cinema e la criminalità organizzata” che avrà per ospiti – tra gli altri – il sostituto procuratore di Napoli, Catello Maresca, e gli attori Francesco Foti e Alessio Praticò. Alle 20.30, invece, l’Auditorium San Domenico di Foligno farà da sfondo all’evento “La danza sulle note di Ennio Morricone”, progetto in collaborazione con Freefall Dance Company a sostegno dei coreografi di tutta Italia a cui si vuole offrire l’opportunità di avviare un tracciato di ricerca fino a giungere alla creazione di una composizione coreografica originale sulle musiche di un brano dell’indimenticato compositore. Nella stessa serata si terrà anche premiazione di “Meno di Trenta”, iniziativa curata da Silvia Saitta e Stefano Amadio con cinemaitaliano.info e dedicata agli artisti del cinema e della serialità televisiva con meno di trent’anni. Saranno premiati quattro giovani talenti: il miglior attore e la migliore attrice per la categoria cinema e per la categoria dedicata alla serialità televisiva. Tutti con meno di trent’anni. Oltre ai vincitori, scelti da una giuria stampa, saranno consegnati anche due premi speciali con lo scopo di valorizzare categorie professionali diverse dalla recitazione: uno al regista ventottenne Ludovico di Martino e l’altro al sound editor e designer Matteo Bendinelli.
La giornata di sabato 19 giugno si aprirà, alle 11, al Palazzo Comunale di Spello con la presentazione del libro “NCO. Le radici del male” del sostituto procuratore di Napoli, Catello Maresca, alla presenza dello stesso autore. Nel pomeriggio, alle 16.30, invece l’Auditorium San Domenico di Foligno farà da sfondo alla cerimonia di premiazione della X edizione del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del cinema” che vedrà presenti – tra gli altri – il padrino Alessandro Sperduti e la madrina Ester Pantano. Ad intervenire alla cerimonia anche gli attori Francesco Montanari (presidente della giuria dei Film internazionali), Pilar Fogliati, Francesco Foti, Maria Chiara Giannetta, Francesco Castiglione, Liliana Fiorelli, Alessio Praticò e Greta Esposito. Nel corso delle cerimonia si terrà anche un collegamento con la William Penn University dell’Iowa per l’assegnazione di tre premi al miglior documentario, backstage e cortometraggio. A chiudere la X edizione del Festival altri due appuntamenti nella giornata di domenica 20 giugno: il primo alle 11 al Palazzo Comunale di Spello con la conferenza “Il cinema e i dialetti” insieme agli attori Ester Pantano, Greta Esposito, Liliana Fiorelli, Maria Chiara Giannetta e Francesco Castiglione. Il secondo, alle 16, al Teatro “Concordia” di Marsciano dal titolo “Paraolimpiadi, sport e cinema” con la partecipazione di Caterina Stagno, responsabile della struttura inclusione e della struttura editoriale di Rai per il Sociale, Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Fabrizio Falzone, presidente Comitato Regionale Uisp Umbria e delle Associazioni Sportive Regionali Umbre, moderati dal giornalista Riccardo Cucchi.

 

GLI INTERVENTI – I dettagli della conferenza stampa di presentazione della X edizione del Festival del Cinema di Spello sono stati illustrati nell’ambito di una conferenza stampa che si è tenuta online nella mattinata di lunedì 24 maggio alla presentazione – tra gli altri – delle istituzioni locali e regionali.

 

DONATELLA TESEI, presidente della Regione Umbria – “Il Festival del Cinema di Spello segna un ritorno alla normalità dopo il difficile periodo segnato dalla pandemia. È una manifestazione importante per la nostra regione, dal grande ruolo culturale e di comunicazione anche di quelle che sono le bellezze dell’Umbria. Come Regione crediamo molto in questi progetti. Lo facciamo investendo risorse, ma lo abbiamo fatto anche costituendo l’Umbria Film Commission attraverso la quale vogliamo far crescere la regione e farla conoscere. La pandemia ha messo a dura prova anche il settore della cultura ed è per questo che abbiamo deciso di stanziare ulteriori fondi anche a beneficio del Festival del Cinema di Spello che speriamo possa avere un ruolo sempre più importante e significativo. Come presidente della Regione sarò sempre al fianco di questa manifestazione a cui auguro un’edizione all’altezza del lavoro e dell’impegno profuso in questo anno dall’organizzazione”.

 

DONATELLA COCCHINI, presidente dell’Associazione Culturale di Promozione Sociale “Aurora” APS, che promuove il Festival – “Sarà un’edizione ancora più complicata di quella dello scorso anno alla luce dell’emergenza sanitaria e delle tante restrizioni a cui ci dovremo attenere, ma non potevamo prescindere da un Festival in presenza. L’auspicio è, per il prossimo anno, di tornare alle date canoniche di marzo, ma intanto portiamo a casa questa decima edizione, a cui abbiamo già dato inizio da diverse settimane ormai facendo visionare documentari e backstage di film e serie tv all’interno delle scuole e invitando i ragazzi a discuterne e confrontarsi insieme agli insegnanti. Da sempre lavoriamo con le scuole e continueremo a farlo anche quest’estate, quando daremo vita al primo campus estivo sul cinema, attraverso il quale i ragazzi realizzeranno un cortometraggio dedicato a tematiche sociali”.

 

FABRIZIO CATTANI, direttore artistico del Festival – “Ci aspettano dieci giorni molto intensi fatti di proiezioni di film, documentari, backstage e cortometraggi. Punta di diamante saranno, come sempre,  gli undici film italiani in concorso, alcuni dei quali non sono ancora usciti al cinema, per cui sarà un’ottima occasione per vederli ed apprezzarli. Ampio spazio verrà poi dato ai cortometraggi, oltre un centinaio quelli iscritti alla decima edizione dello Spello International Short Film Festival, molti italiani ma numerosi anche dall’estero con partecipazioni da Stati Uniti, Cina e Giappone. Cinquantotto quelli selezionati e che saranno proiettati, mentre i vincitori verranno scelti in una rosa di 18 opere”.

 

MORENO LANDRINI, sindaco di Spello – “Sarà un’edizione importante non solo perché se ne celebra il decennale, ma anche perché siamo riusciti a collocarla in un momento in cui si può tornare a vivere la cultura in presenza, seguendo tutte le regole previste. Quest’anno, poi, il Festival dedicherà ampio spazio alle tematiche della lotta alla criminalità organizzata e della legalità e lo farà collocandosi a cavallo tra due anniversari importanti, la strage di Capaci che abbiamo celebrato domenica 23 maggio e quella di via D’Amelio in cui persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Sarà un invito a riflettere su questi temi anche in un’ottica di crescita e di ripresa futura”.

 

VINCENZO ARONICA, responsabile eventi e marketing del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma – “Il Festival del Cinema di Spello sarà la nostra prima uscita ufficiale dopo questo lungo lockdown. Un’uscita segnata dall’inaugurazione della mostra che celebra Leonardo Sciascia e dalla presentazione di un libro a lui dedicato. Sarà un momento di riflessione su com’è stata raccontata la criminalità organizzata e su come il cinema influenza la vita quotidiana. Insieme al Festival abbiamo messo a punto una serie di attività che accompagneranno il pubblico in un percorso molto bello in cui Leonardo Sciascia sarà sicuramente predominante e in cui il cinema lo renderà alla portata di tutti, permettendo di comprenderlo al meglio. Questo ultimo anno e mezzo ci ha un po’ cambiato e ora vedremo dal vivo questo cambiamento che effetto avrà”.

 

ANDREA PILATI, vicesindaco ed assessore alla cultura del Comune di Marsciano – “Il nostro Comune ha creduto fin da subito in questo Festival avviando una collaborazione con il progetto ‘La musica e i giovani nel cinema’. Quest’anno, però, abbiamo voluto fare un piccolo passo in più e portare il Festival a Marsciano con diversi appuntamenti. Insieme all’organizzazione avevamo anche firmato un progetto per la realizzazione di un campus estivo che non è stato però finanziato, ma siamo contenti che grazie all’impegno della presidente Cocchini verrà comunque realizzato”.

 

LAURA DELLI COLLI, nipote di Tonino Delli Colli – “Essere presente alla mostra dedicata a Tonino Delli Colli sarà per me un viaggio nella memoria della mia famiglia e il Festival del Cinema di Spello era secondo me il luogo più giusto per ospitarla”.

 

IRENE FALCINELLI, assessore alla cultura del Comune di Spello – “Il Festival compie quest’anno dieci anni e celebra questo compleanno all’insegna della grandezza e di importanti valori. Lo farà aprendo alla riflessione su tematiche che appartengono al nostro presente e che saranno affrontate attraverso quel linguaggio articolato che solo il cinema incarna, ma anche dando spazio, oltre che alla musica, anche alla danza ed al teatro e a tutte quelle professionalità che di questo mondo fanno parte”.

 

PATROCINI – Il “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” si avvale del patrocinio di: Ministero della Cultura, Regione Umbria, Assemblea Legislativa Regione Umbria, Camera di Commercio di Perugia, Comune di Spello, Comune di Perugia, Comune di Assisi, Comune di Gubbio, Comune di Campello sul Clitunno, Comune di Trevi, Comune di Bastia Umbra, Comune di Foligno, Comune di Bevagna, Comune di Costacciaro, Comune di Cascia, Comune di Montefalco, Comune di Deruta, Comune di Nocera Umbra, Comune di Todi, Comune di Marsciano, Comune di Giano dell’Umbria, Comune di Torgiano, Strada regionale dei vini e dell’olio, Strada dei Vini del Cantico, Comitato Italiano Paralimpico, UISP Regione Umbria.

 

MAIN PARTNER – Main partner per l’edizione 2021 del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema”: il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Meno di Trenta, l’Associazione creatori di suoni, Associazione 100 Autori, l’Associazione Compositori Musiche da Film, #Umbre, BCC Spello e Bettona, VusCom, Graphic Masters, Eventuno, Fria.

 

MEDIA PARTNER – Media Partner per l’edizione 2021 del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema”: Rai Movie, Rai per il Sociale, Comingsoon.it, Radio Gente Umbra, Cinemaitaliano.info, Taxidrivers.it e Umbria Eventi.

 

GEMELLAGGI – Il “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” è gemellato con: Pitigliani Kolno’a Festival, DanzArt Festival, Sfax Cinemed, Centro Studi e ricerche e storia di problemi eoliani, Greenwich Village Film Festival, William Penn University, Astarox Production.

Festivalieri: mine vaganti

Festivalieri: mine vaganti

Oggi ho il primo impegno di lavoro alle 11.00. Vi rendete conto? Le 11.00. Col sole alto nel cielo e senza la bruma e i lupi che ululano come nella brughiera scozzese. Per un uomo sotto Festival il momento in cui il Capo ti comunica che attaccherai alle 11.00 è recepito come il miracolo dello scioglimento del sangue di San Gennaro. Quando l’ho saputo sono entrato in uno stato di trance mistica recitando il rosario in varie lingue morte che non conosco e ripetendo ossessivamente (in italiano) la frase ‘Io sono giapponese’.giapponese A questo punto però ero di fronte a un dilemma shakespeariano. Ho ben due ore di vantaggio in mattinata rispetto agli altri giorni. Naturalmente le pagherò stasera con gli interessi, ma ‘Sticazzi (ricordate il nostro vecchio adagio veneziano?). Noi festivalieri viviamo al secondo, navigando a vista, quindi stasera non esiste, è come il futuro dei film distopici.

Quindi che faccio? Dormo come farebbe chiunque di normale oppure mi sveglio comunque all’aurora e vado in piscina per tentare di ridare un tono alle mie membra distrutte dalle fatiche e dagli eccessi festivalieri? Essendo un grande sportivo, ho deciso fermamente di puntare la sveglia alle 6.30 e andare in piscina.

Poi però col cazzo che me so’ alzato.

Anzi ho pure fatto tardi e dunque mi ritrovo a correre come un pazzo per arrivare in tempo, come sempre. Il clima è desertico e alterna notti gelide a giornate dal caldo terrificante e, dovendo vestirmi a strati – cioè, più che altro, sono il pilota del Gordian, tre robot uno dentro l’altro –  e pur essendomi adeguatamente docciato arrivo alla Sala Petrassi che puzzo come una capra. Nessuno se ne accorge, fortunatamente. Gli altri puzzano come un letamaio.

sonicPerò, ci sono momenti della giornata in cui tutto si parifica. Sono un po’ come i punti di salvataggio dei videogiochi. Se Sonic fa girare il palloncino, non importa che abbia perso tutti gli anelli. Se muori ricominci da lì. Le proiezioni in questo arduo percorso sono i nostri punti di salvataggio. Se ci arrivi, non importa quanto in ritardo, tutto riparte da lì. E ci arrivo. Venti minuti in ritardo, dai. Manco troppo. Faccio pure in tempo a fare la piscia.

Vah che è una bella giornata dopotutto. E ora un bel filmetto allegro, quel che ci vuole per iniziare energicamente la giornata. E invece no.

È un film di ragazzini che alla fine della guerra vengono costretti a disinnescare mine, esplodendo spesso in mille pezzi con tanto di budella al vento e arti monchi che al cospetto i primi venti minuti di Salvate il soldato Ryan sembrano una parodia dei fratelli Zucker. Land of Mine recensioneSapete che c’è, io i festival me li vivo il più tranquillo possibile. Non sto lì a studiare tutto il programma in anticipo per sapere esattamente di cosa parla il film. Se posso, preferisco la sorpresa. E eccallà, a sorpresa. Land of mine, si chiamava, e ora si capisce che quel ‘mine’ non stava per ‘mia’, ma per ‘mina’. Detto questo, è un film bellissimo, ma andateci allegri.

Però prima avete riso sull’espressione ‘fare la piscia’, ammettetelo.

(Ang)

Ciao, oggi mi sono svegliata e stavo al Roma Film Fest (o Festa o comecazzosechiama). Voi direte: e che sorpresa è? Non è una sorpresa, se stai a Roma. Ma io ieri ero a Milano, e credo di essermi addormentata a Milano.

colazioneQuindi non capisco come sia potuto succedere che io e la mia amica Sedia stessimo facendo colazione insieme al baretto dell’Auditorium. Sedia è un’amica che mi segue da un anno a questa parte, è la mia amica del cuore, quella che riempie le mie solitudini immeritate.

Insomma, quando ho realizzato di essere nuovamente al Festival ho deciso di vedere Une enfance, un film ‘dove l’innocenza e la spensieratezza collidono con la violenza di situazioni psicologicamente estenuanti’. Il protagonista vuole essere un bambino, ma è schiacciato dal peso delle responsabilità. Ecco l’epifania. Ecco perché mi sono materializzata sorprendentemente al Comecazzosechiama. Il fato mi voleva dire qualcosa. Che la vecchiaia, se ancora non mi viene a prendere con un poderoso tracollo prematuro, è solo perché a guardarmi se sta a taglia’.

Torno al norde. Forse.

A domani

(Vì)

Festival Visioni dal Mondo: dal 15 al 18 settembre l’ottava edizione

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Si terrà da Giovedì 15 a Domenica 18 settembre a Milano l’8° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, l’atteso appuntamento annuale con il cinema del reale ideato, fondato e diretto da Francesco Bizzarri, con la direzione artistica di Maurizio Nichetti.

L’8° Festival Visioni dal Mondo, con un calendario ricco di contenuti e appuntamenti, conferma la formula aperta al pubblico con ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Anche per questa edizione, Visioni dal Mondo offrirà la possibilità di seguire le anteprime da tutta Italia sul sito ufficiale del Festival www.visionidalmondo.it attraverso le sale web della piattaforma streaming italiana MYmovies.

Con quest’edizione Visioni dal Mondo torna a essere un prezioso momento di incontro e socializzazione tra spettatori, ospiti nazionali e internazionali del Festival, ma soprattutto un’occasione di relazione e confronto tra gli operatori del settore – ha sottolineato Francesco Bizzarri, ideatore e Presidente di Visioni dal Mondo –. Abbiamo scelto di mantenere la visione in streaming che rappresenta un’ulteriore possibilità, un completamento che però non può sostituirsi all’emozione e al calore delle sale piene di gente. Il nostro Festival, che si è sempre posto come uno sguardo attento sulla complessità della nostra contemporaneità a livello mondiale, attraverso i 36 film documentari di forte impatto che con grande attenzione abbiamo selezionato, confermerà il coraggio e la forza di intercettare i cambiamenti, far conoscere gli aspetti inediti del cinema della realtà, ma anche delle storie di ieri e di oggi per affrontare con maggiore coscienza il nostro domani”.

Mai come in questi anni abbiamo sentito la necessità di informarci: scienza, medicina, geopolitica, clima e conservazione ambientale possono essere temi di cui non si smetterebbe mai di parlare. – ha dichiarato Maurizio Nichetti, direttore artistico di Visioni dal Mondo – Per capire, per prevenire o anche semplicemente per avere meno paure, più coscienza della realtà che ci circonda, quella realtà che il cinema, a volte, riesce a rappresentarci in modo onesto. Un’immagine vale sempre più di tante parole”.

36 le anteprime gratuite in calendario. Sono 36 le anteprime dei film documentari italiani e internazionali in programma per le diverse sezioni del Festival: Concorso Italiano con le due categorie lungometraggi e new talent opera prima rivolto ai cineasti italiani, Concorso Internazionale, dedicato a produzioni straniere e Panorama Fuori Concorso.

Il tema dell’8° Festival Visioni dal Mondo. Più conoscenza. Più coscienza. è il tema dell’8° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo. Conoscenza e Coscienza, due termini assonanti che indicano il modo in cui ogni individuo si pone rispetto alle scelte che compie, alle idee che privilegia, alle credenze e ai comportamenti. Conoscere per stabilire un’unione cosciente con il reale, la conoscenza salva l’uomo dalle limitazioni e lo apre oltre i confini della propria coscienza.

I grandi temi di attualità indagati da Visioni dal Mondo 2022. Arte, il valore dello sport, la giustizia, sostenibilità e ambiente, denunce sociali, i conflitti mondiali e l’informazione, il disagio giovanile e le periferie, coraggio, questi alcuni dei temi di attualità mondiale che saranno indagati attraverso lo sguardo autentico del Festival Visioni dal Mondo. Testimonianze reali si intrecciano con storie di vita personali e offrono spunti di riflessioni con diverse chiavi di lettura accomunate dal denominatore del tema dell’8° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo Più conoscenza. Più coscienza.

L’incontro con il regista. Sarà Domenico Procacci, produttore e regista, la guest of honor dell’8° Festival con un incontro in programma domenica 18 settembre. Procacci presenterà il lungometraggio, versione cinematografica della docuserie appassionante e intensa, Una squadra di cui è regista e autore (insieme a Sandro Veronesi, Lucio Biancatelli, Giogiò Franchini con la consulenza di Mario Giobbe e Luca Rea). Procacci è anche autore dell’omonimo libro dedicato al Tennis e alla squadra di Davis italiana più grande di sempre, edito da Fandango libri. In Una Squadra Procacci racconta il team che ha fatto storia in Italia, e non solo: Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli, i quattro che nei secondi anni ’70 fecero grande l’Italia della racchetta, con 4 finali di Coppa Davis in 5 anni. Nel ’76 e nel ’77 la squadra ha come capitano non giocatore una leggenda del tennis italiano, Nicola Pietrangeli, il quinto protagonista della docuserie. Prodotto da Fandango, Sky e Luce Cinecittà.

I partner e gli sponsor 2022. L’8° Festival è patrocinato da RAI, dall’Associazione dell’autorialità cinetelevisiva 100autori e CNA Cinema e Audiovisivo. Main sponsor BNL BNP Paribas, sponsor Pirelli e GK Investment Holding Group, media partner Rai Cultura, Rai Documentari e Sky Documentaries, il sostegno di Rai Cinema, la collaborazione di Luce Cinecittà, Lombardia Film Commission, Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani, MYmovies.it, CoPro, The Israeli Coproduction Market, Image Building, il magazine Lampoon e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci come cultural partner. Il Festival è associato ad Afic – Associazione Festival Italiani di Cinema, e si svolge nell’ambito di “Milano è Viva”, il palinsesto promosso dal Comune di Milano con l’obiettivo di sostenere lo spettacolo dal vivo.

I luoghi del Festival. Per l’edizione 2022 il Festival ha scelto tre luoghi simbolo della cultura del capoluogo lombardo: il Teatro Litta, una delle più significative opere dell’architettura lombarda e già sede delle passate edizioni, l’Eliseo, cinema fondato nel 1957 oggi conosciuto come Eliseo Multisala, quale sede prescelta per ospitare i film documentari internazionali selezionati dal Festival e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci dove verranno proiettate le migliori produzioni in realtà virtuale del mondo documentaristico.

Le sezioni del festival 2022

Concorso Italiano dedicato ai cineasti italiani con due categorie, lungometraggi e new talent opera prima. 17 i film documentari in Concorso per i premi:

  • Premio Visioni dal Mondo Concorso Lungometraggi Italiani del valore di 5.000 euro, assegnato da autorevoli giurati, quali: il regista Luca Lucini, l’attrice Amanda Sandrelli e il critico cinematografico Giancarlo Zappoli;
  • Premio new talent opera prima BNL BNP Paribas Visioni dal Mondo del valore di 2.500 euro, conferito da una giuria composta da studenti delle facoltà e delle scuole di cinema milanesi Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, IED – Istituto Europeo di Design e Centro Sperimentale di Cinematografia.

I lungometraggi in Concorso concorreranno al Riconoscimento Rai Cinema, dedicato a Franco Scaglia che prevede l’acquisizione dei diritti televisivi per le Reti Rai.

Concorso Internazionale, rivolto alle produzioni indipendenti straniere, con la proiezione in anteprima italiana di 12 film documentari che concorreranno al Premio Visioni dal Mondo Giuria Internazionale, del valore di 3.000 euro, assegnato da giurati internazionali quali: Pnina Halfon, direttrice di CoPro24 the Israeli Market, Bjork Jensen, produttore e consulente con la sua società Ginger Foot Films e la produttrice Stefania Casini.

Panorama Fuori Concorso con la proiezione di alcuni dei più prestigiosi e significativi film documentari che sono stati realizzati in questa stagione o in anteprima assoluta, coprodotti da Rai Cinema, Luce Cinecittà, Sky Arte, Sky Documentaries e Rai Documentari.

Visioni Incontra. Visioni Incontra, la sezione Industry del Festival curata da Cinzia Masòtina, responsabile dell’advisory e coordinamento, aprirà la manifestazione e si terrà giovedì 15 e venerdì 16 settembre. La sezione, esclusivamente dedicata al settore, a inviti e per soli accreditati, prevede panel, roundtable e il Concorso Visioni Incontra, dedicato ai progetti documentari ancora nella fase work in progress o in final development.

Tra le attesissime anteprime, storytelling del reale, in cartellone al Festival:

Film di apertura dell’ottava edizione del Festival DUE CON, regia di Felice Valerio Bagnato e Gianluca De Martino in programma giovedì 15 settembre alle ore 20.30 al Teatro Litta alla presenza dei pluricampioni di canottaggio Carmine e Giuseppe Abbagnale, protagonisti del film documentario. Con la produzione di Solaria Film e Peacock Film in collaborazione con Rai Documentari e RSI Televisione Svizzera, DUE CON racconta la vita e i successi di Giuseppe e Carmine Abbagnale, pluricampioni mondiali e olimpici di canottaggio ed eroi italiani tra gli anni ‘80 e ’90. I fratelli, nati in periferia di Pompei e allenati dallo zio, divisi tra la fatica e lo studio, raccontano per la prima volta in un documentario, la storia dei loro incredibili successi internazionali, attraverso repertorio inedito, testimonianze di appassionati, giornalisti e avversari storici. Un’avvincente storia di vittorie raggiunte con passione, etica e sacrificio. Un viaggio emozionante in un passato leggendario dello sport italiano alla fine del secolo breve.

Hotel Sarajevo, regia Barbara Cupisti, una coproduzione Clipper Media, Luce Cinecittà con Rai Cinema. A trent’anni dalla guerra nei Balcani e dall’assedio di Sarajevo, uno dei più lunghi della storia moderna, tre generazioni si raccontano: Boba, fixer di guerra, Zoran che aveva solo tredici anni, Belmina che non era ancora nata. Un confronto nella memoria e nel trauma, per provare a superarlo. L’hotel Holiday Inn di Sarajevo, “casa” di molti corrispondenti stranieri e troupe televisive ascolterà e unirà queste storie. Hotel Sarajevo ripercorre insieme ai suoi protagonisti alcune delle vicende del conflitto nella ex- Jugoslavia per raccontare le ferite di una guerra avvenuta nel cuore dell’Europa.

SPAZIO ITALIANO – Dalle origini al Progetto San Marco, regia di Marco Spagnoli, prodotto da Luce Cinecittà. La storia dell’Italia e del suo rapporto con lo Spazio inizia negli anni Trenta: a Guidonia, infatti, viene creata la cosiddetta Città dell’Aria che raccoglie alcuni scienziati italiani. Le ricerche italiane porteranno, durante la seconda guerra mondiale, a creare Larson, un progetto segreto simile a quello che ha portato Wernher von Braun in America. Se uno di loro, Edoardo Amaldi, si rifiuterà categoricamente di andare negli USA, diventando così il padre della fisica italiana, un altro, Antonio Ferri, partigiano pluridecorato, verrà convinto da Moe Berg, ex stella del baseball diventato spia poliglotta, ad andare in America, dove darà un contributo fondamentale alla stabilizzazione dell’F1, ovvero il motore di quello che sarà l’Apollo 11, portando l’uomo sulla Luna.

In Italia, invece, il professore della sapienza Luigi Broglio, generale dell’aviazione, prenderà in mano il progetto satellitare italiano, arrivando, grazie ai buoni uffici di Amintore Fanfani, Giorgio La Pira e Enrico Mattei, a creare due progetti: il primo è il lancio del primo satellite italiano chiamato San Marco, terzo dopo URSS e USA nel 1964. L’altro è la creazione di una base di lancio in Kenya a Malindi.

Sound Gigante di Giangiacomo De Stefano. La musica italiana viene associata all’opera, al pop, al Festival di Sanremo. Ma la musica italiana è stata molto di più e per un periodo durato circa venti anni ha prodotto innovazione, avanguardia, sperimentazione e ha ispirato artisti di tutto il mondo, influenzando rock, elettronica, cinema, arte. La serie, composta da 4 episodi narrati da Alessio Bertallot, racconta, attraverso interviste, musica e materiali di repertorio le vicende dei protagonisti di una vera e propria storia alternativa della musica italiana, che, fuori dai soliti schemi prevedibili e popolari, ha dato via a un nuovo sound, un sound gigante!”. La serie composta da quattro episodi è prodotta da Sky e Kplus in collaborazione con Sonne Film e Sample. A Visioni dal Mondo in anteprima l’EP.1 1964. Nel 1964 “Per un pugno di dollari” irrompe nella storia del cinema. La colonna sonora scritta da Ennio Morricone è un elemento fondamentale del successo di questo film rivoluzionario e porta alla ribalta i cosiddetti spaghetti western. Quello che emerge da questo filone e poi da parte del cinema di genere è la matrice per qualcosa di completamente nuovo. Una via italiana al rock e all’immaginario che contemporaneamente sta prendendo forma nei paesi anglosassoni.

The Last Human di Ivalo Frank. La vita sulla Terra inizia e finisce con la Groenlandia. Il film documentario narra la storica scoperta della prima forma di vita da parte del ricercatore Minik Rosing. Un film documentario poetico sul nostro presente raccontato attraverso gli occhi dei giovani groenlandesi che condividono con generosità e sensibilità i loro sogni, le loro speranze e i loro sentimenti verso il futuro. Allo stesso tempo, viaggiamo tra i fiordi della Groenlandia insieme allo scienziato di fama mondiale Minik Rosing, seguendo le tracce e le scoperte della prima vita sulla Terra. Minik Rosing è stato il motivo per cui recentemente la nostra comprensione dell’origine della vita è stata completamente stravolta. Rosing ha scoperto le prime tracce di vita sulla Terra in un piccolo fiordo vicino a Isua. La sua scoperta ha preceduto di oltre 300 milioni di anni tutte le precedenti tracce di vita. La vita è iniziata in Groenlandia. Ma allo stesso tempo, lo scioglimento delle masse di ghiaccio sta accelerando di giorno in giorno e gli scienziati di tutto il mondo concordano sul fatto che potrebbe affogare la nostra intera civiltà se si lascia che continui. La fine della vita inizierà anche dalla Groenlandia.

With This Breath I Fly di Sam French e Clementine Malpas presenta un ritratto intimo di due coraggiose donne afghane che lottano per la loro libertà dopo essere state imprigionate per crimini morali, denunciando al contempo la complicità dell’Unione Europea nel censurare le loro voci.

Al culmine dell’occupazione internazionale dell’Afghanistan, due donne – Gulnaz, violentata e ingravidata dallo zio, e Farida, in fuga da un marito violento – vengono imprigionate con l’accusa di “crimini morali” da un sistema giudiziario afghano sostenuto da miliardi di dollari di aiuti dell’Unione Europea. Il film documentario segue le due donne coraggiose mentre lottano per la loro libertà.

The Killing of a Journalist. Matt Sarnecki, produttore e regista cinematografico nel film documentario The Killing of a Journalist, presentato in anteprima mondiale a Hot Docs Festival, rende omaggio al giornalista investigativo slovacco Ján Kuciak, assassinato nel 2018 a seguito delle sue inchieste sulla corruzione, intraprese con la sua fidanzata, Martina Kušnírová.

Il film documentario esplora come l’intreccio tra criminalità organizzata, governo corrotto, sistema legale e forze dell’ordine possa praticamente definire la vita in un Paese europeo nominalmente democratico. La protagonista principale è la collega di Kuciak del sito web Aktuality.sk, Pavla Holcová, che ha lavorato insieme a lui per scoprire i legami tra i più alti funzionari e l’oligarca Marian Kočner, e con la mafia calabrese della ‘Ndrangheta. Considerato il primo omicidio “mirato” nella storia della Slovacchia, l’episodio ha portato l’opinione pubblica ad una protesta mai vista prima dopo la caduta del regime comunista.

Festival Mix Milano: per il 2020 versione “ibrida”, nuove location e massima sicurezza

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Torna con una nuova formula in tre diverse location il Festival Mix Milano di Cinema Gaylesbico e Queer Culture: l’attesa 34a edizione si terrà infatti dal 17 al 20 settembre presso il Piccolo Teatro di Milano e per la prima volta nel Cortile di Palazzo Reale a Milano in collaborazione con AriAnteo e in streaming su MYmovies.

Una modalità “ibrida” del tutto inedita che permette di garantire la continuità del festival nel pieno rispetto delle norme per la sicurezza in vigore, sfruttando le nuove tecnologie senza rinunciare alla sala cinematografica.

A inaugurare il ricco programma che in quattro giorni offrirà il meglio produzione cinematografica gay lesbica e queer, italiana e internazionale, all’insegna del nuovo claim “Love Together”, è il film And Then We Danced dello svedese di origine georgiana Levan Akin: molto apprezzato alla Quinzaine des Réalisateurs durante la 72a edizione del Festival di Cannes e candidato dalla Svezia agli Oscar 2020, è il racconto di un percorso di formazione, di accettazione e consapevolezza, sullo sfondo di una società conservatrice e patriarcale come quella georgiana. Non a caso il film è stato oggetto di proteste, anche violente, in Georgia, a causa del contenuto, ritenuto “offensivo nei confronti della tradizione” del Paese.

Oltre alle proiezioni, suddivise nelle consuete tre sezioni competitive – Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi – il festival sarà arricchito da un consistente programma di appuntamenti di letteratura, teatro e musica, sia in streaming che in presenza, che intende allargare i confini del Festival coinvolgendo la città di Milano e creando occasioni di incontro, scambio, confronto e intrattenimento intorno alle tematiche LGBTQ+. La cura e l’attenzione che gli organizzatori del festival hanno messo negli anni per la realizzazione di un evento a 360 gradi come questo, dimostra il legame che il MIX ha con il suo territorio, che lo ha portato a essere un fondamentale punto di riferimento nel panorama culturale LGBTQ+ italiano e non solo, sapendo rinnovare ogni anno il rapporto con il suo pubblico, sempre più numeroso – 12.000 spettatori solo nel 2019, +40% rispetto al 2018.

Come per le ultime edizioni, tutte le proiezioni saranno ad ingresso gratuito per le amiche e gli amici del MIX che effettueranno il tesseramento all’associazione MIX Milano APS tramite il sito. La nuova campagna di tesseramento partirà a fine luglio, ulteriori informazioni su festivalmixmilano.com. Per garantire la massima sicurezza di pubblico e operatori, i biglietti per tutte le proiezioni e per la partecipazione agli eventi collaterali, sia in streaming che in presenza, saranno prenotabili solo dal sito, attraverso un’apposita piattaforma.

Organizzato da MIX Milano APS (Associazione di Promozione Sociale), il festival è diretto e prodotto da Paolo Armelli, Andrea Ferrari e Debora Guma insieme a un team di giovani e intraprendenti figure professionali. La selezione dei film a tematica lesbica è realizzata in collaborazione con IMMAGINARIA, International Film Festival of Lesbians and other Rebellious Women.

Festival Laceno d’Oro: dal 18 agosto al 5 settembre

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Festival Laceno d’Oro: dal 18 agosto al 5 settembre

Festival Laceno d'OroSi tiene  ad Avellino dal 18 agosto al 5 settembre 2014 la 39ma edizione del Festival Internazionale del Cinema Laceno d’Oro, fondato nel 1959 da Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio, con il nome tutelare di Pier Paolo Pasolini e ora diretto da Antonio Spagnuolo, presidente del Circolo Immaginazione, con la collaborazione di Leonardo Lardieri, Sergio Sozzo e Aldo Spiniello, caporedattori di Sentieri Selvaggi. Il festival si apre lunedi’ 18 agosto a Piazza del Debbio con un incontro eccezionale: il regista cinese Jia Zhang-Ke, gia’ vincitore del Leone d’Oro al Festival di Venezia con il film Still Life e l’attrice  Zhao Tao, gia’ protagonista del film di Andrea Segre, Io sono Li, per cui ha ricevuto il David di Donatello come miglior attrice protagonista presentano il loro ultimo film Il tocco del peccato – A touch of sin, definito da Le Monde “il più bel film cinese di tutti i tempi”. Durante la serata, il regista cinese ricevera’ ilCamillo Marino alla carriera e il giorno seguente,  martedi’ 19 agosto, presso il carcere Borbonico, alle ore 18:30 introdurra’ la proiezione di Accattone, esordio cinematografico di Pier Paolo Pasolini e alle 22:30 presentera’ il proprio film Pickpocket. Il regista terra’ anche una masterclass aperta al pubblico in cui si raccontera’ a 360 gradi. “Questa edizione del festival – sottolinea il direttore artistico – segna la volonta’ di rilanciare il Laceno d’Oro nel panorama delle rassegne cinematografiche nazionali e internazionali di qualita’, attirando non solo il grande pubblico, ma avvicinandosi in maniera trasversale a target e generazioni diverse”.

Cinque anteprime nazionali, ventiquattro incontri con autori, attori e produttori, ma anche retrospettive, cortometraggi, documentari, performance, workshop, due mostre speciali che si dipaneranno in undici diverse location tra le citta’ di Avellino, Atripalda e Mercogliano. Quindi, un omaggio all’underground italiano a cura di Sentieri Selvaggi  e una sezione interamente dedicata ai documentari che raccontano il lavoro, a cura di Zia Lidia Social Club.

Ormai considerato uno dei Grandi Eventi del cartellone campano per l’estate, il Laceno ‘Oro e’ tra le più storiche e importanti manifestazioni dedicate al cinema di ricerca in Italia. Sette le sezioni del Festival, in primis la retrospettiva dedicata al regista Jia Zhang-Ke, che sara’ presente al festival, ma anche la sezione delle Nuove Visioni, cuore del festival sulla grande produzione indipendente italiana e straniera. Tra le più importanti novità di questa edizione, i 22 incontri di Visti da vicino, con autori, attori, produttori e registi che dialogano con il pubblico degli spettatori in occasione delle proiezioni. Non di solo “cinema del reale” si parla: da non perdere la sezione Post Cinema & Digital Video, con performance e sperimentazioni che danno spazio alla dimensione multimediale del cinema al tempo delle neo-tecnologie. Da segnalare, inoltre, lo speciale su Elvira Notari, campana di Cava de’ Tirreni, che fu la prima donna regista italiana e una delle prime della storia del cinema mondiale, alla quale il Festival rende doveroso omaggio con una mostra-rassegna. Tanti, infine, gli eventi paralleli come contest, mostre e concerti che completano un’offerta di primo livello nel panorama campano e non solo. Tra le varie offerte uniche del festival, dall’1 al 5 settembre il regista Daniele Gaglianone terra’ presso la Casina del Principe di Avellino un workshop di  “Sceneggiatura e Regia” . Edoardo Winspeare presenta il suo ultimo, gia’ premiatissimo film, In grazia di Dio, mentre la scuola e’ al centro del film La mia classe, di Daniele Gaglianone, interpretato da Valerio Mastandrea. Il regista francese Martin Provost presenta a Mercogliano (3 settembre) il suo Violette. Numerosi i registi, attori e produttori ospiti del festival, che presentano al pubblico i propri lavori, da Fabio Mollo regista di Il sud e’ niente  a Federico Di Cicilia che presenta L’ultimo goal.  Presso la Chiesa di S.Nicola di Atripalda, il regista Alessandro Rak presentera’ il suo L’arte della felicita’, mentre i registi Claudio Casazza e Luca Ferri presentano il loro Habitat [Piavoli]. Guido Lombardi e il produttore Gaetano Di Vaio presentano Take five, mentre il giovane Sebastiano Riso presenta al pubblico Più buio di mezzanotte. Quindi, Luca Bellino e Silvia Luzi (per L’arte della guerra), Cyop & Kaf (per Il segreto), Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller (per Polvere – Il grande processo dell’amianto).

Tra le anteprime nazionali, martedi’ 26 agosto, la proiezione di Se chiudo gli occhi non sono piu’ qui, interpretato da Beppe Fiorello e diretto da Vittorio Morini, che sara’ presente alla proiezione. Sempre presso il Carcere Borbonico alle ore 18:00 l’inaugurazione delle mostre sul Laceno d”oro e su Elvira Notari. Alle 20:30 a Piazza del Debbio, il documentario Le cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno. che saranno presenti alla proiezione accompagnati dalla produttrice Antonella Di Nocera. Mercoledi’ 20 agosto e’ la volta di Piccola patria, di Alessandro Rossetto, che sara’ presente alla proiezione. Al film e’ associato il concerto che si terra’ la sera presso il carcere Borbonico, “Piccola Patria Tour” degli autori delle musiche, Stag & Maria Roveran  quest’ultima anche attrice del film. Giovedi’ 21 agosto il regista Davide Manuli presenta al pubblico il suo ultimo film, La leggenda di Kaspar Hauser , interpretato tra gli altri da Vincent Gallo e Claudia Gerini.  Quindi, il documentario vincitore dell’ultimo Festival del cinema di Roma, Tir, di Alberto Fasulo, che sara’ presente alla proiezione. Presso la Terrazza del Teatro Gesualdo di Avellino, la sera , concerto dj-set & vj-set techno con le musiche del film La leggenda di Kaspar Hauser, con Silvia Calderoni e Emiliano Campagnola.

Il Laceno d’Oro sara’ occasione di dibattiti e tavole rotonde, come quella a cura di Paolo Speranza (Quaderni di Cinemasud) dal titolo “Il cinema dimenticato di Elvira Notari“, che si avvale della presentazione del documentario “Elvira” e del libro su Elvira Notari edito da Quaderni di Cinemasud. Numerosi gli omaggi alla regista: dalla proiezione con sonorizzazione di E’ piccerella a cura del compositore Giosi Cincotti alla proiezione sonorizzata di  ‘A Santanotte, a cura del compositore Rocco De Rosa.  Altro concerto da non perdere, la proiezione e risonorizzazione, il 22 agosto, in chiave elettronica di “The lodger” di Alfred Hitchcock, con le musiche di AV-K. Spazio anche alla danza con “Brevi dialoghi : azione performativa/immagine”, con il coordinamento coreografico di Hilde Grella, con Martina Ferrante e Michela Tartaglia, allieve del Triennio Tecnico-Compositivo dell’Accademia Nazionale di Danza  presso il Teatro Gesualdo. Altro evento unico, mercoledi’ 27 agosto,“El hombre invisible. Omaggio a William Borroughs per il centenario della nascita”, a cura di Alfonso Amendola. Racconto memoriale e performance-reading con risonorizzazione dei film scritti da  William S. Burroughs e diretti da Antony Balch: “The Cut-Ups” (1966); “William Buys a Parrot” (1963); “Bill and Tony” (1972) e “Towers open fire” (1963). Domenica 31 agosto e’  quindi la volta della performance visivo-sonora dal titolo Il cinema espanso, a cura delle Cellule d’intervention Metamkine.

Il primo settembre a Mercogliano si tiene la tavola rotonda a cura di Vittoria Troisi (Centrodonna) dal titolo“Cinema e realtà: i nuovi possibili”, alla presenza e con gli interventi di Edoardo Winspeare, Daniele Gaglianone, Sergio Sozzo, Marina Brancato, Alfonso Amendola, Franco Festa e Paolo Speranza. Per chiudere, omaggio di rilievo, il 4 settembre, dedicato al regista Giuseppe De Santis, con l’incontro con Gordana Miletic De Santis, Ettore De Conciliis e Virginio Palazzo.

Giocando sulla tradizionale denominazione di Festival del cinema neorealistico, e rinnovandola, il Laceno d’Oro presenta “Gli occhi sulla citta’”, contest dedicato a cortometraggi che raccontino lo sguardo sulla citta’, attraverso le trasformazioni tecnologiche, le nuove connessioni che modificano distanze e rapporti umani.  Opere di ogni genere e nazionalita’ che riflettono e ripensano gli spazi urbani, raccontando aspetti del passato, del presente ma anche del futuro, rendendo la citta’ non solo un luogo fisico, ma anche un “personaggio delle storie”.

Il Laceno d’Oro 2014 e’ promosso dalla Regione Campania, Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali, insieme ai Comuni di Avellino, Mercogliano e Atripalda, curato dal Circolo di Cultura cinematografica Immaginazione, un progetto realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea attraverso i fondi POR FESR 2007-2013, Asse 1 Ob. operativo 1.12.

Festival Internazionale di cortoLovere: al via il bando

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Festival Internazionale di cortoLovere: al via il bando

cortoLovere è uno dei festival del cortometraggio più antichi d’Italia: inaugurato per la prima volta 18 anni fa, ha avuto nel corso della sua storia presidenti di giuria del calibro di Silvio Orlando, Lina Wertmuller, Laura Morante e Luigi Lo Cascio. Solo l’anno scorso, con la presenza del regista Silvio Soldini, il festival di Lovere ha registrato l’ennesimo successo di partecipazioni: oltre 300 iscrizioni al concorso, e migliaia di presenze. Presidente onorario della competizione e autore del logo ufficiale è Bruno Bozzetto, rinomato maestro del cinema italiano. La direzione artistica di questa edizione 2015 è affidata a Matteo Lanfranchi.

cortolovere_premiocortoLovere 2015: il bando – È stato pubblicato il bando ufficiale per partecipare alla 18° edizione del festival internazionale del cortometraggio di cortoLovere, che si tiene come ogni anno a Lovere, in provincia di Bergamo. Il bando è consultabile sul sito ufficiale del festival nella sezione “iscrizione film”: http://www.cortolovere.it/iscrizione-film/.

cortoLovere: perché il cortometraggio – L’obiettivo del festival di cortoLovere è di premiare i talenti dell’audiovisivo. Il cortometraggio, tra i format più diffusi e famosi, è la prova perfetta per testare le abilità dei partecipanti del Festival. Ogni anno centinaia di cortometraggi vengono inviati da tutto il mondo: brevi, intensi, più articolati; storie di paesi lontani e d’Italia, di ragazzi e di anziani, di uomini e di donne. La magia del cinema raccolta in pochi minuti di pura emozione.

Lovere, tra le montagne e il lago – Il festival Internazionale di cortoLovere si tiene come ogni anno nella stupenda cittadina di Lovere: incastonata tra le Prealpi Orobie e bagnata dalle acque del Lago di Iseo. A circa due ore da Milano, è un luogo isolato e incontaminato, tuttavia facilmente raggiungibile e posizionato in prossimità con il confine francese, oltre il quale il cortometraggio è da anni seguito e prodotto dalle major cinematografiche.

Festival Internazionale del Film di Roma: tre masterclass per il pubblico

Saranno Walter Hill, Paul Verhoeven, James Franco e Douglas Gordon i protagonisti di tre incontri con il pubblico nel corso della settima edizione del

Festival Internazionale del Film di Roma premia Quentin Tarantino

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Il settimo Festival Internazionale del Film di Roma ha deciso di assegnare il Premio alla Carriera a Quentin Tarantino. Il regista, sceneggiatore, attore e produttore americano,premio Oscar® per Pulp Fiction, autore di straordinari successi come Le IeneJackie BrownKill Bill vol. 1Kill Bill vol. 2 Bastardi senza gloria riceverà il riconoscimento il prossimo 4 gennaio nell’ambito della serata di anteprima del nuovo film da lui scritto e diretto, Django Unchained, interpretato da Jamie Foxx, Leonardo Di Caprio, Christoph Waltz, Samuel L. Jackson e Kerry WashingtonDjango Unchained uscirà nelle sale italiane il prossimo 17 gennaio, distribuito da Warner Bros. Pictures Italia. Sarà il grande compositore Ennio Morricone, una tra le personalità del nostro cinema più amate dal regista statunitense, a consegnare il premio.

Lo sguardo di Quentin Tarantino ha influenzato radicalmente l’immaginario degli ultimi vent’anni – ha spiegato Marco Müller, Direttore Artistico del Festival Internazionale del Film di Roma – Tarantino è un cineasta profondamente americano e al tempo stesso molto europeo, per come ha stabilito con il cinema e la sua storia un rapporto tanto analitico quanto passionale. Ha portato avanti un progetto coerente di messa in scena, un disegno autoriale che si è arricchito tanto di sperimentazioni linguistiche che di un continuo gioco di rimandi cinefili. Ne sono scaturiti film vivi e vivaci all’estremo, che fanno esplodere i codici e le convenzioni dei generi ma sanno ogni volta essere spirito del loro tempo”.

Festival Internazionale del Film di Roma 2011: Premi Collaterali

In attesa di sapere i nomi dei vincitori della sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, ecco i vincitori dei Premi Collaterali, assegnati oggi, 4 novembre 2011.

Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà: la terza edizione

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Confermata Visioni Incontra, la sezione industry dedicata ai professionisti del settore, per la terza edizione del Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà, l’importante appuntamento con il cinema del reale organizzato da UniCredit Pavilion e dalla società di produzione FRANKIESHOWBIZ, che si terrà a Milano dal 5 all’8 ottobre. 

Dopo l’edizione di successo dello scorso anno che ha registrato una straordinaria partecipazione di oltre 200 presenze tra editor televisivi, circuiti cinema, piattaforme, produttori indipendenti, distributori, acquisition manager, sales agent e direttori di festival, gli organizzatori confermano e presentano la nuova edizione di Visioni Incontra, la sezione industry a inviti dedicata ai professionisti del settore. Coordinata da Cinzia Masotina, sceneggiatrice e story editor, Visioni Incontra si terrà nei primi due giorni del Festival, 5 e 6 ottobre, all’UniCredit Pavilion, Piazza Gae Aulenti 10, Milano.

Visioni Incontra si propone di selezionare film documentari italiani in fase di lavorazione, work in progress, con particolare riferimento alla realtà contemporanea, per presentarli in una sessione di pitching a un pubblico di professionisti dell’audiovisivo e di fissare appuntamenti individuali con ognuno di loro.

Oltre al pitching, Visioni Incontra prevede approfondimenti sul panorama audiovisivo attraverso panel e tavole rotonde.

È ufficialmente aperto il bando di concorso Visioni Incontra dedicato ai progetti work in progress. Per partecipare alla selezione dei progetti per la sezione industry è necessario compilare la scheda di pre-selezione (entry-form) disponibile sul sito www.visionidalmondo.it, sezione Industry.

Le domande di ammissione con i relativi progetti dovranno essere presentati da produzioni indipendenti e già finanziati per il 40% del budget preventivato, entro il 30 giugno 2017.  La selezione dei progetti sarà curata da un comitato di esperti e sarà comunicata ai selezionati entro il 30 agosto 2017. Il progetto vincitore si aggiudicherà il premio “Visioni Incontra Migliore Progetto Documentario” del valore di 2.500 euro.

Il 3° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà, conferma per l’edizione 2017 anche il concorso Storie dal mondo contemporaneo, dedicato ai giovani cineasti italiani che potranno partecipare con documentari inediti ultimati dopo il 1 gennaio 2016. L’iscrizione al concorso è gratuita e il termine ultimo per l’invio dei materiali è il 30 giugno 2017. Le opere selezionate saranno proiettate in anteprima al Festival, dal 5 all’8 ottobre 2017 all’UniCredit Pavilion a Milano.

Festival Il Gusto della Memoria: al via il bando

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Il Gusto Della Memoria 2014Sono aperte le iscrizioni alla terza edizione del festival “Il gusto della memoria,” rassegna di film ispirati alle immagini d’archivio che si terrà a Roma, presso la Sala Cinema Trevi e su un battello sul Lago di Bracciano, il 27 e 28 settembre 2014. Per il secondo anno è aperto il contest, con scadenza al 15 agosto 2014 per registi appassionati di immagini d’archivio. Il tema di quest’anno è : Ero quello che non sono più. Il cambiamento, un tema di certo non facile, lirico, filosofico che si pone una domanda esistenziale: Cosa vuol dire cambiare? Novità di questa edizione, il contest Junior, dedicato a agli studenti under 18 delle scuole medie e superiori, dal tema Questo sono io: biografie e autobiografie, vere o false, ispirate dalle immagini tratte dall’archivio nosarchives.com. Tutte le informazioni per partecipare al bando a questo link.

Il contest è articolato in tre sezioni: Fiction, con cortometraggi della durata massima di 12 minuti; Documentari, per opere di reportage o di docufiction della durata massima di 30 minuti e infine la sezione Advertising dedicata a spot pubblicitari per prodotti attuali o vintage, della durata massima di 45 secondi. Tutti i lavori devono essere presentati entro il 15 agosto 2014 e devono contenere almeno il 60% di immagini di cinema amatoriale tratte nell’archivio nosarchieves.com che custodisce in full HD film realizzati tra il 1922 ed il 1984 girati in formato ridotto (8mm, 9,5mm, 16mm, 17,5mm e Super8). Oltre al materiale scaricabile dall’archivio, si potranno usare immagini vecchie e nuove girate con qualsiasi supporto tecnologico.

Il festival, fondato e diretto dalla montatrice e regista Cecilia Pagliarani, recentemente impegnata nel montaggio del documentario di Gianni Amelio, Felice chi è diverso, presentato al recente Festival del Cinema di Berlino, è organizzato dall’Associazione per la salvaguardia della memoria filmica amatoriale Come Eravamo, in collaborazione con l’archivio di cinema amatoriale nosarchives.com e il portale di cinema cinemaitaliano.info. La giuria dell’edizione 2014 è composta da: Ciro Giorgini, regista, scrittore e autore di Fuori Orario e Blob; Stefano Amadio, giornalista sceneggiatore e direttore di Cinemaitaliano.info; la regista Fiorella Infascelli (Il vestito da sposa, Zuppa di pesce); il regista Marco Santarelli (Lettera al Presidente, Le milleeunanotte, Scuola Media); Luigi Vernieri, direttore di IED Visual Communication e la giornalista cinematografica  Valentina Neri.

Un evento unico, ispirato dall’opera di salvaguardia della memoria dell’archivio nosarchives, che possiede, restaura e digitalizza secondo i più innovati dispositivi dagherrotipi, negativi su vetro,  diapositive, Polaroid, filmini familiari e di viaggi e di fatto costituisce il primo archivio mondiale di video ed immagini amatoriali. Il portale ospita più di 10mila filmati e un innumerevole repertorio di immagini che hanno fatto la storia del Ventesimo secolo.

Per maggiori informazioni:
http://comeeravamocontest2014.webnode.it
[email protected]
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tel. 06 97240308

Festival Genova Reloaded, presentata la seconda edizione

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Festival Genova Reloaded, presentata la seconda edizione

Da Nanni Moretti con “I diari di Caro Diario” all’anteprima nazionale di “Un anno con Salinger” di Philippe Falardeau, da Zerocalcare “Sulle orme dei rifugiati” al Premio Lanterna delle Arti alla Carriera assegnato a Pupi Avati, a conclusione di un concorso cinematografico nuovo di zecca. Sono solo alcune fra le molte novità del Festival Genova Reloaded, arrivato alla seconda edizione e in programma a Genova dal 24 giugno al 4 luglio, nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale, al cinema Sivori e al cinema America. Diretto da Giorgio Viaro e organizzato da Circuito, è prodotto da Alesbet e Centro Culturale Carignano con il sostegno di Genova Palazzo Ducale, Europa Cinemas, Academy Two, il patrocinio di Rai Liguria e Regione Liguria. Main sponsor è Banca Carige, che promuove la cultura e le imprese liguri, in una sfida che unisce tradizione e innovazione. Fondazione Cappellino-Almo Nature entra a sostenere l’attività di Circuito con una partnership che la vedrà protagonista nel prossimo triennio. Gli sponsor del Festival sono Camera di Commercio di Genova, Unipol Sai Assicurazioni. Sponsor tecnici Finollo, Easyscooter e Laura Sciunnach.

«Epicentro di linguaggi audiovisivi differenti, dal cinema alla realtà virtuale passando per il cortometraggio, e al contempo vero e proprio happening rivolto al corpo cittadino – dichiara il direttore artistico Giorgio Viaro – Genova Reloaded si propone di valorizzare il territorio locale, monumenti e panorami, associandolo al meglio della produzione per il grande schermo degli ultimi mesi, sbirciando anche, attraverso le anteprime, quanto accadrà in sala in futuro. L’auspicio è di ripartire assieme con rinnovato entusiasmo, come accaduto nel 2020, abbracciati dai chiostri di palazzo Ducale, sotto un cielo di stelle, assieme ai protagonisti del cinema e della cultura italiana».

Festival Genova Reloaded, la seconda edizione

Undici giorni fitti di appuntamenti, aperti il 24 giugno dall’Aperitivo con Barbora Bobulova, servito nel giardino del Sivori Bistrot, momento a cui segue la proiezione a Palazzo Ducale del corto “Paolo e Francesca”, di cui Bobulova è protagonista assieme a Fabrizio Rongione, per la regia di Federico Caponera. Bobulova e Caponera parleranno con il pubblico del tema centrale del film: una coppia si confronta con la notizia di una grave malattia. Argomento che in passato è stato trattato anche da Nanni Moretti, uno degli ospiti più attesi del festival. Sabato 3 luglio è protagonista di due appuntamenti al cinema America e nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale con “I diari di Caro Diario”, vero e proprio spettacolo in cui il regista ripercorre in diretta la genesi di una delle sue opere più amate, “Caro Diario”, uscito nel 1993 e diventato un vero e proprio cult. Sarà proposto nella versione restaurata.

L’incontro “La dittatura immaginaria” (25 giugno) affronta uno dei temi più attuali che coinvolgono il mondo dell’informazione e dell’espressione creativa, ovvero il concetto di politicamente corretto. È realmente diventato una gabbia creativa? E quali sono le responsabilità di un artista? Ne parlano un ospite ormai abituale per Genova Reloaded, Zerocalcare, con il saggista Walter Siti, l’attrice Diana Del Bufalo e la stand up comedian Michela Giraud. Zerocalcare, insieme allo scrittore e traduttore Silvio Ferrari, parteciperà anche a un secondo incontro, “Sulle orme dei rifugiati”, in programma il 27 giugno prima del film “Quo vadis; Aida?” di Jasmila Zbanic, che rievoca il massacro di Srebrenica. 

Il 30 giugno sarà dedicato al regista Giuseppe Piccioni, con un omaggio che prevede la proiezione di “Il rosso e il nero” e “Questi giorni”, seguiti da un incontro sul fertile scambio tra linguaggi espressivi differenti, dal titolo “Cinema e teatro: mondi comunicanti”. Ne sono protagonisti lo stesso Piccioni con Lucia Mascino e Filippo Timi, attori che ha diretto sia dietro la cinepresa sia sul palcoscenico nello spettacolo “Promenade de santé – Passeggiata di salute” di Nicolas Bedot. Segue la proiezione di “Favola”, lungometraggio diretto da Sebastiano Mauri con Mascino e Timi protagonisti e tratto dallo show teatrale omonimo di quest’ultimo. Il 2 luglio, evento speciale con la proiezione di “Boys” di Davide Ferrario, ospite di Genova Reloaded insieme al musicista Mauro Pagani, legato alla città sin dal sodalizio con Fabrizio De André. 

Il Festival è punteggiato dai sette film in competizione con cui sarà varata la prima edizione del concorso cinematografico Genova Reloaded. Sono Morrison di Federico Zampaglione, che incontra il pubblico dopo la proiezione a Palazzo Ducale (24 giugno), Cosa sarà di Francesco Bruni, a Palazzo Ducale insieme all’attore Nicola Nocella (25 giugno) per parlare del loro lavoro, “Palazzo di giustizia” di Chiara Bellosi, presentato in presenza dalla protagonista Daphne Scoccia (26 giugno), “Regina” di Alessandro Grande con Francesco Montanari in dialogo con il pubblico (28 giugno), “Non odiare” di Mauro Mancini che sarà ospite al Ducale (29 giugno), “Maternal” di Maura Delpero anch’essa in arrivo a Genova (1 luglio), Il cattivo poeta di Gianluca Jodice, di cui parlerà l’attore Francesco Patané, ospite nel salotto culturale della sua città natale (1 luglio). I film saranno votati da una giuria di esperti presieduta da Steve Della Casa, e composta da Davide Livermore, Serena Bertolucci e Raffaella Grassi. Il 4 luglio, nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale, sarà proclamato il film vincitore di Genova Reloaded 2021 e consegnato il Premio “Lanterna delle Arti” alla carriera a Pupi Avati, in collegamento per conversare con Giorgio Viaro, in una serata che prende avvio proprio con il suo ultimo film “Lei mi parla ancora” e sarà chiusa dall’anteprima nazionale di “Un anno con Salinger” di Philippe Falardeau, una commedia distribuita da Academy Two, ambienta nel mondo delle agenzie letterarie, che vede protagonista la giovane star di “C’era una volta a Hollywood” Margaret Qualley assieme a Sigourney Weaver. Anche gli spettatori saranno chiamati a giudicare attraverso una scheda che porterà alla proclamazione del Premio del Pubblico Genova Reloaded.

Torna anche quest’anno la tecnologia digitale con Omar Rashid e i visori che trasportano lo spettatore nella realtà virtuale: due aperitivi (28 e 29 giugno, posti limitati) al Sivori Bistrot saranno dedicati a questa esperienza, che durante la prima edizione del festival ha suscitato molta curiosità fra gli spettatori. 

Tutti gli incontri sono condotti da Giorgio Viaro. 

I giovani Ambasciatori del Circuito Cinema Scuola seguiranno il Festival e intervisteranno alcuni protagonisti del cinema italiano. 

BIGLIETTI:
Intero: € 8
Ridotto: € 7
Evento speciale Nanni Moretti: € 12 intero; € 10 ridotto
Aperitivo con la realtà virtuale € 12

In caso di pioggia le proiezioni previste al Ducale saranno trasferite al cinema Sivori

Info: 010 583261 – 010 5532054

Festival di Venezia: tutti i premi

E’ finita. Il Leone d’Oro è stato assegnato, e per un altro anno cade il sipario sul Festival di Venezia. Ha vinto Sokurov, tra chi se lo aspettava e chi invece è ancora incerto sul valore del film.

Festival di Venezia: qualcosa sta cambiando

Con l’addio di Muller il Festival di Venezia si da una risistemata. Ecco quindi che con un comunicato stampa la Mostra cinematografica più vecchia del mondo cambia le sue regole.

Festival di Venezia: foto dal red carpet con Brendan Fraser e Sadie Sink

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Ecco tutte le foto dell’ultimo red carpet della giornata, The Whale, l’atteso nuovo film di Darren Aronofsky che vede protagonisti con Brendan Fraser, Sadie Sink, Ty Simpkins, Hong Chau, Samantha.

La trama

Un solitario insegnante inglese affetto da una grave forma di obesità cerca di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente, con la quale ha perso i contatti, per un’ultima possibilità di redenzione.

Il commenti del regista

Il cinema può metterci in contatto con gli altri, indipendentemente da quanto possano apparirci diversi in superficie. Le persone che lottano con l’obesità sono spesso giudicate, respinte ed etichettate. Quando otto anni fa ho visto lo spettacolo di Sam Hunter, mi sono meravigliato della profondità dei suoi personaggi, soprattutto di Charlie, e mi è venuta l’ispirazione di usare il grande schermo per mettere il pubblico nei panni di Charlie, per immergermi nei suoi pensieri più profondi, nei suoi rimpianti e nelle sue speranze. Ma dove avrei trovato il mio Charlie? Avevo bisogno di un grande talento che potesse risplendere attraverso il trucco, un attore con un cuore immenso e un’anima pura. Non appena incontrai Brendan, capii immediatamente che avevo trovato il mio protagonista. In lui vi è qualcosa di ineffabile che dà vita al personaggio e ci trasporta – mente e cuore – in ciò che avrebbe potuto essere inconoscibile.

Festival di Venezia Gravity apre la kermesse

Festival di Venezia Gravity apre la kermesse

Toccherà ad Alfonso Cuarón aprire la 70esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia con il suo Gravity, che vede protagonisti l’attore Premio Oscar George Clooney e l’attrice Premio Oscar Sandra Bullock. Il film aprirà la sezione Fuori Concorso della kermesse del Lido che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre.

La pellicola si basa su una sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre la fotografia è curata da Emmanuel Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la tecnologia stereoscopica.

Trama: Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e  Stone e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante distesa dello spazio.

Festival di Venezia 2024: le foto dal red carpet con Alessandro Borghi

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Ecco le foto del red carpet del primo film italiano in Concorso di Venezia 81 Campo di battaglia di Gianni Amelio con protagonisti Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti, Vince Vivenzio, Alberto Cracco, Luca Lazzareschi e Maria Grazia Plos, Rita Bosello.

L’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica presenta il primo film italiano Campo di battaglia. Sul finire della Prima guerra mondiale, due ufficiali medici amici d’infanzia lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. Molti di loro però sono impostori che si sono procurati da soli le ferite e che farebbero di tutto per non tornare a combattere. Stefano, di famiglia altoborghese, con un padre che sogna per lui un avvenire in politica, è ossessionato da questi autolesionisti e, oltre che il medico, fa a suo modo lo sbirro. Giulio, apparentemente più comprensivo e tollerante, è a disagio alla vista del sangue, è più portato per la ricerca e avrebbe voluto diventare un biologo. Anna, amica di entrambi dai tempi dell’università, fa la volontaria alla Croce Rossa: un duro lavoro che affronta con determinazione, consapevole che è il prezzo che sta pagando per il fatto di essere una donna.

Laurearsi in medicina era infatti difficilissimo a quei tempi per una donna senza una famiglia influente alle spalle. Qualcosa di strano accade intanto tra i malati: molti si aggravano misteriosamente. È possibile che qualcuno stia provocando di proposito complicazioni alle loro ferite, perché i soldati vengano mandati a casa, anche storpi, anche mutilati, pur di non farli tornare al campo di battaglia. Nell’ospedale c’è dunque un sabotatore, di cui Anna è la prima a sospettare. Ma sul fronte di guerra, proprio verso la fine del conflitto, si diffonde una specie di infezione che colpisce più delle armi nemiche. E presto contagia anche la popolazione civile…

Festival di Venezia 2024: foto dal red carpet di The Order con Jude Law

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Ecco le foto del red carpet di The Order in concorso a Venezia 81 diretto da i Justin Kurzel con protagonista Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett e Marc Maron.

Justin Kurzel parlando del film ha commentato: “Di fronte al Campidoglio, il 6 gennaio 2021, sono stati appesi dei cappi a imitazione dell’immaginaria insurrezione descritta in The Turner Diaries, un romanzo degli anni Settanta: il primo piano generale di terrorismo interno in America. The Order è una caccia all’uomo nelle profondità di quell’odio, un presagio di un’America divisa, un colpo di avvertimento di ciò che è stato e di ciò che potrebbe accadere“.

La trama di The Order

Nel 1983 una serie sempre più violenta di rapine in banca, operazioni di contraffazione e rapine a mezzi blindati sta instillando il terrore nel nordovest degli Stati Uniti. Tra la confusione delle forze dell’ordine che si affannano per trovare risposte, un solitario agente dell’FBI di stanza nella pittoresca e sonnolenta cittadina di Coeur d’Alene, in Idaho, giunge alla conclusione che non si tratta di criminali comuni assetati di denaro, ma di un gruppo di pericolosi terroristi interni al seguito di un leader radicale e carismatico, che stanno tramando una devastante guerra contro il governo degli Stati Uniti.

Festival di Venezia 2024: foto dal red carpet di The Brutalist con Adrien Brody

Ecco le foto del red carpet di The Brutalist in concorso a Venezia 81 diretto da Brady Corbet con protagonista Adrien Brody, Guy Pearce, Alessandro Nivola e Felicity Jones.

Festival di Venezia 2024, le foto di Cate Blanchett e Alfonso Cuaron per Disclaimer

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Ecco le foto del rad carpet all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Disclaimer – La vita perfetta, la nuova, la nuova serie limitata di sette episodi di Apple TV+, un avvincente thriller psicologico interpretato dai premi Oscar Cate Blanchett e Kevin Kline. La serie farà il suo debutto l’11 ottobre con i primi due episodi, seguiti da nuovi episodi ogni venerdì fino al 15 novembre.

Scritta e diretta dal cinque volte premio Oscar Alfonso Cuarón, è basata sull’omonimo best-seller di Renée Knight e segue Catherine Ravenscroft (Blanchett) un’acclamata giornalista che ha costruito la sua reputazione rivelando le malefatte e le trasgressioni degli altri. Quando riceve un romanzo da un autore sconosciuto, si rende conto con orrore di essere la protagonista di una storia che mette a nudo i suoi segreti più oscuri.

Mentre Catherine lotta contro il tempo per scoprire la vera identità dello scrittore, è costretta a confrontarsi con il suo passato prima che questo distrugga la sua vita e i suoi rapporti con il marito Robert (Sacha Baron Cohen) e il figlio Nicholas (Kodi Smit-McPhee). Il cast comprende Lesley Manville, Louis Partridge, Leila George e Hoyeon e presenta Indira Varma come voce narrante.

Prodotta da Apple Studios, Disclaimer – La vita perfetta è coprodotta da Esperanto Filmoj e Anonymous Content. Cuarón è produttore esecutivo per Esperanto Filmoj insieme a Gabriela Rodriguez. Oltre a recitare, Blanchett è produttrice esecutiva. David Levine e il defunto Steve Golin sono produttori esecutivi per Anonymous Content. Anche il premio Oscar Emmanuel Lubezki, Donald Sabourin e Carlos Morales sono produttori esecutivi. Knight è co-produttore esecutivo. Lubezki e il candidato all’Oscar Bruno Delbonnel sono direttori della fotografia. La colonna sonora è composta da Finneas O’Connell, vincitore di numerosi premi Oscar e GRAMMY.

Festival di Venezia 2024, le foto dei premiati della Mostra

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Festival di Venezia 2024, le foto dei premiati della Mostra

Tutte le foto dal red carpet dei vincitori dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Per il concorso vincono Leone d’Oro al miglior film: “The Room Next DoorPedro Almodovar, Gran Premio della Giuria: “Vermiglio“, Maura Delpero, Leone d’Argento alla Migliore Regia: Brady Corbet, “The Brutalist“, Premio Speciale della Giuria: “April“, Dea Kulumbegashvili, Migliore Sceneggiatura: Murilo Hauser, Heitor Lorega, “Ainda estou aqui”, Coppa Volpi Miglior Attrice: Nicole Kidman, “Babygirl“, Coppa Volpi Miglior Attore: Vincent Lindon, “The Quiet Son” e Premio Marcello Mastroianni per il migliore attore emergente: Paul Kircher, “Leurs enfants après eux“.

Festival di Venezia 2024, le foto dal red con Nicole Kidman e Antonio Banderas

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Le foto dal red carpet del film Babygirl con Nicole Kidman e Antonio Banderas in concorso nell’ambito dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Babygirl, il film diretto da Halina Reijn con protagonisti anche Harris Dickinson, Antonio Banderas, Sophie Wildee e Esther McGregor. Ecco tutte le foto sul red carpet: 

Su Baby Girl, la regista Halina Reijn ha dichiarato: “Abbiamo tutti una piccola scatola nera piena di fantasie proibite che potremmo non confessare mai a nessuno. Sono affascinata dalla dualità della natura umana e questo film è un tentativo di far luce, senza giudicare, sulle forze contrapposte che compongono le nostre personalità. Per me il femminismo è la libertà di studiare la vulnerabilità, l’amore, la vergogna, la rabbia e la bestia interiore di una donna. Invecchiare significa affrontare l’infinità del tutto. Nella mezza età non possiamo più nasconderci e siamo costrette ad affrontare i nostri demoni; più reprimiamo la nostra ombra, più pericoloso e dirompente può diventare il nostro comportamento. La relazione al centro di Babygirl consente a Romy e Samuel di mettere in scena la loro confusione riguardo a potere, genere, età, gerarchia e istinto animale. Nonostante i tabù, la gioia di quell’esplorazione è liberatoria e persino curativa.”

La trama di Baby Girl

Nel film Una potente amministratrice delegata mette a repentaglio la carriera e la famiglia quando inizia una torrida relazione con un suo stagista molto più giovane.