È sempre stato uno
scontro ideale in fumetteria, c’è sempre stato chi preferiva l’una
o l’altra fazione, e chi invece era un assiduo frequentatore di
entrambe le parte: il “conflitto” Marvel vs DC è sempre stato aperto
e combattuto ad armi pari. È sempre stato però un duello per pochi,
per quelli che sono cresciuti con un fumetto in mano. Adesso però
lo scontro si è spostato al cinema, nella sala, dove l’accesso è
consentito non solo ad un pubblico vastissimo, ma anche a chi esce
di casa per passare due ore al cinema, indipendentemente dal film
che andrà a vedere. In questo modo il fumetto al cinema ha la
possibilità straordinaria di avvicinarsi ad un pubblico vastissimo,
e così il cinema, per chi lavora con inchiostro, carta e colori,
per chi fa arte a tutti gli effetti, diventa la nuova frontiera e
il banco di prova. Non stiamo dicendo cose nuove, dal momento che
l’era del cinefumetto ha preso piede ormai da diversi anni, ma
nelle ultime settimane i maxi annunci di Marvel Studio da un lato e
di DC Comics dall’altro hanno reso inevitabile un confronto.
TUTTO
SULLA MARVEL
La DC ha sempre portato al cinema i
supereroi, la Marvel ha avuto negli anni la necessità di ‘dividere’
il gruppo (con Spider-Man alla Sony e X-Men e Fantastici 4 alla
Fox). In passato è sembrato che tutto fosse semplice per Batman e
Superman, rispetto ai cugini
poco conosciuti dalle grandi masse, Capitan America e Iron Man.
Quando però la Marvel ha deciso di prendere in mano il suo destino
cinematografico, la musica è cambiata. Sono arrivati Thor, Cap e
soprattutto Iron Man. Sono arrivati gli Avengers.
TUTTO
SULLA DC
Se Man of Steel doveva essere
solo un reboot della figura di Superman al cinema, l’enorme
successo economico del film ha spinto la DC Comics, e dietro di lei
la Warner Bros, a cercare di mettere in piedi un programma
articolato che vede susseguirsi da qui ai prossimi anni nove film
di supereroi, nove storie che, dopo l’annuncio della Fase 3 della
Marvel Studios, avranno come avversari diretti dei film e dei
personaggi che hanno dalla loro una pianificazione aziendale di
prim’ordine, un fandom (non quello da fumetteria ma quello da
cinema) già educato e affezionato, e una macchina produttiva già
avviata.
La Marvel, con Captain
America The Winter Soldier e con
Guardiani della Galassia, ha dimostrato
di essere in grado di potersi evolvere, di guardare oltre e di
riuscire a realizzare dei film apprezzati anche dalla critica. Il
suo futuro si immagina su questa direttiva. La risposta, per la DC,
si può trovare soltanto nella scelta oculata dei narratori di
favole a cui si affiderà, e se Zack Snyder, che piaccia o meno,
riesce a piegare il materiale di partenza dei suoi personaggi al
suo stile, la soluzione è presto individuata: la Warner Bros deve
affidarsi a registi affermati, capaci, che trovano nel supereroe da
raccontare qualcosa di se stessi e del proprio cinema (come hanno
fatto benissimo in modi diversi Tim Burton e
Christopher Nolan). Se
effettivamente il film Warner Bros/DC vuole contrastare, al
cospetto dello spettatore, la super potenza Marvel/Disney,
costituitasi nel corso di anni di successi al box office e di
pianificazione attenta, deve cambiare il gioco, senza emulare, ma
trovando la propria strada. E quella dell’autorialità può essere
una soluzione interessante. Altrimenti, considerando anche la forza
di titoli quali Civil War o
Infinity War, Superman, Batman e
compagnia, saranno costretti a soccombere sotto i colpi dei
Vendicatori.