Il mese di dicembre di questo 2014
comincia davvero con un interessantissimo panorama cinematografico
che si dispiega davanti allo spettatore curioso. Ecco cosa ci
aspetta tra le uscite al cinema di oggi, giovedì 4 dicembre:
Magic in the
Moonlight: L’illusionista cinese Wei Ling Soo è
il più celebrato mago della sua epoca, ma pochi sanno che il suo
costume cela l’identità di Stanley Crawford, uno scorbutico ed
arrogante inglese con un’altissima opinione di sé stesso ed
un’avversione per i finti medium che dichiarano di essere in grado
di realizzare magie. Convinto dal suo vecchio amico, Howard Burkan,
Stanley si reca in missione nella residenza della famiglia
Catledge, in Costa Azzurra: Grace la madre, Brice il figlio e
Caroline la figlia. Si presenta come un uomo d’affari di nome
Stanley Taplinger per smascherare la giovane ed affascinante
chiaroveggente Sophie Baker che risiede lì insieme a sua madre.
Sophie arriva a villa Catledge su invito di Grace, la quale è
convinta che Sophie la possa aiutare ad entrare in contatto con il
suo ultimo marito e, una volta giunta lì, attira l’attenzione di
Brice, che si innamora di lei perdutamente. Già dal suo primo
incontro con Sophie, Stanley la taccia di essere una mistificatrice
facile da smascherare. Ma, con sua grande sorpresa e disagio,
Sophie si esibisce in diversi esercizi di lettura della mente che
sfuggono a qualunque comprensione razionale e che lasciano Stanley
sbigottito…
Mommy: Un’esuberante
giovane mamma vedova, si vede costretta a prendere in custodia a
tempo pieno suo figlio, un turbolento quindicenne affetto dalla
sindrome da deficit di attenzione. Mentre i due cercano di far
quadrare i conti, affrontandosi e discutendo, Kyla, l’originale,
nuova ragazza del quartiere, offre loro il suo aiuto. Insieme,
troveranno un nuovo equilibrio, e tornerà la speranza.
The Perfect
Husband: Viola e Nicola stanno attraversando un
periodo difficile. Il loro rapporto di coppia è stato messo a dura
prova da un’interruzione di gravidanza che li ha travolti
inaspettatamente. Per superare questa crisi decidono di passare un
fine settimana in un vecchio chalet sperduto tra i boschi, ma tutto
prenderà una china diabolica quando nella testa di uno dei coniugi
si insinuerà un folle sospetto. Quello che doveva essere un
tranquillo weekend muterà improvvisamente in un incubo mortale. Una
convivenza difficile si trasformerà presto in un thriller al
cardiopalma, teso e adrenalinico, che coinvolgerà lo spettatore in
un vortice di suspense e terrore puro.
La metamorfosi del
male: La famiglia Porter, in vacanza nella
Francia rurale, viene brutalmente uccisa. Dopo le prime ipotesi di
un attacco animale, viene accusato della strage Talan Gwynek, un
uomo dall’aspetto rozzo che vive proprio nei pressi della scena del
crimine. L’avvocato Kate Moore, giovane americana che vive in
Francia insieme alla sua équipe, viene chiamata a difenderlo e,
convinta della sua innocenza, decide di adottare un approccio
scientifico per dimostrare l’incapacità fisica dell’uomo di
procurare danni ad altre persone. Attraverso la testimonianza della
madre di Talan, infatti, Kate scopre che l’uomo soffre di una
particolare malattia genetica ereditaria che lo ha reso sin da
piccolo lo zimbello del vicinato. Scavando nell’enigmatica storia
familiare di Talan, Kate e la sua squadra riportano alla luce una
sorprendente leggenda. Ne deriverà un bagno di sangue e Kate dovrà
fare tutto quanto in suo potere per sopravvivere ed evitare che il
caos, il terrore e la morte si diffondano.
L’immagine
Mancante: Ci sono così tante immagini nel mondo, che
crediamo di aver visto tutto. Pensato tutto. Da anni, cerco
un’immagine mancante. Una fotografia scattata tra il 1975 e il 1979
dai Khmer Rossi, quando governavano la Cambogia. Da sola,
ovviamente, una foto non prova i crimini di massa, ma porta a
pensare, a meditare. A costruire la Storia. L”ho cercata invano
negli archivi, nei giornali, nelle campagne del mio paese. Ora lo
so: questa immagine manca; e non la cercavo – non sarebbe oscena e
senza senso? Allora a creo io. quello che oggi vi offro non è
un’immagine, o la ricerca di una sola immagine, ma l’immagine di
una ricerca, quella che consente il cinema. Alcune immagini
dovrebbero sempre mancare, sempre essere rimpiazzate da altre: in
questo movimento c’è la vita, la lotta, il dolore e la bellezza, la
tristezza dei volti perduti, la comprensione di ciò che è stato, a
volte la nobiltà, e anche il coraggio: ma l’oblio, mai.
The Rover: Outback
australiano, dieci anni dopo il grande crollo dell’economia
occidentale. Siamo in un futuro prossimo, caratterizzato dal
degrado sociale ed economico: i servizi, la legge e l’ordine
pubblico sono caduti in un pericoloso stato di sfacelo. Eppure,
arriva gente da tutti gli angoli del mondo per lavorare nelle
miniere che alimentano il benessere asiatico. Purtroppo arrivano
anche parassiti, reietti, trafficanti e criminali che sperano di
conquistarsi una fetta dei profitti delle miniere. E in tutto
questo troviamo Eric, ex contadino e attualmente vagabondo, solo e
svuotato, pieno di rabbia e noia. Non gli rimangono che la sua auto
e la strada. Lo incontriamo mentre è in viaggio. L’ultimo, forse.
Si ferma per una sosta in un sudicio ristorante cambogiano sperduto
nel nulla, dove lo accolgono solo il degrado e un’assordante musica
pop, oltre a due Khmer sprofondati nel sonno in un angolo. Eric si
siede e si serve un tè, quando una banda di piccoli criminali –
Henry , Archie e Caleb – in fuga da una rapina andata terribilmente
storta, si schianta col proprio furgone fuori dal ristorante
cambogiano. I malviventi riescono a liberarsi dalle lamiere e a
rubare l’auto di Eric ed è qui che inizia la storia. Eric farà
qualunque cosa pur di riappropriarsi della sua auto.
Un Amico Molto
Speciale: È la vigilia di Natale e Antoine, sei
anni, ha una sola idea in mente: incontrare Babbo Natale e fare un
giro in slitta con lui tra le stelle. Così, quando Babbo Natale gli
cade come per magia sul balcone, Antoine è troppo stupito per
capire che sotto il classico costume rosso e bianco si nasconde in
realtà un ladro intento a svaligiare gli appartamenti dei quartieri
alti. Nonostante tutti gli sforzi dell’improvvisato Babbo Natale
per sbarazzarsi del determinato Antoine, i due finiranno per
formare un’improbabile coppia in giro per i tetti di Parigi, ognuno
intento a realizzare il proprio sogno in una notte magica dove
tutto può accadere…
Ambo: Ad
Atessa, vive una famiglia felice, composta dai genitori Giulio
(Adriano Giannini) e Veronica (Serena Autieri) e dal piccolo Marzio
(Marzio Falcione). La coppia desidera tanto avere un altro figlio
che però stenta ad arrivare. Tutto sembra tranquillo, fino a quando
Giulio inizia a dubitare che Marzio sia veramente suo figlio.
Veronica non riesce a comprendere il cambiamento di umore del
marito, che all’improvviso sembra un’altra persona. Per fortuna, a
pensare al bambino c’è il simpatico barbiere del paese Nando
(Maurizio Mattioli), mentre Lucrezia (Sara Putignano), cerca di
aiutare sua sorella Veronica ad affrontare le inspiegabili
incomprensioni con il marito.
Il cacciatore di
anatre: 1942. Il fronte della guerra è ancora lontano
e in un piccolo paese della provincia modenese, Mario e i suoi
amici vivono spensierati gli anni della giovinezza. Fra mille
difficoltà, ognuno di loro porta con sé un sogno da realizzare:
Mario regala un vecchio pianoforte alla figlia Alice e spera che
possa un giorno diventare una grande pianista, come avrebbe
desiderato fare lui da piccolo. L’arrivo della guerra e le
disavventure della vita finiranno ben presto per cambiare le carte
in tavola e travolgere i loro destini.
L’immagine
mancante: Ci sono così tante immagini nel mondo, che
crediamo di aver visto tutto. Pensato tutto. Da anni, cerco
un’immagine mancante. Una fotografia scattata tra il 1975 e il 1979
dai Khmer Rossi, quando governavano la Cambogia. Da sola,
ovviamente, una foto non prova i crimini di massa, ma porta a
pensare, a meditare. A costruire la Storia. L”ho cercata invano
negli archivi, nei giornali, nelle campagne del mio paese. Ora lo
so: questa immagine manca; e non la cercavo – non sarebbe oscena e
senza senso? Allora a creo io. quello che oggi vi offro non è
un’immagine, o la ricerca di una sola immagine, ma l’immagine di
una ricerca, quella che consente il cinema. Alcune immagini
dovrebbero sempre mancare, sempre essere rimpiazzate da altre: in
questo movimento c’è la vita, la lotta, il dolore e la bellezza, la
tristezza dei volti perduti, la comprensione di ciò che è stato, a
volte la nobiltà, e anche il coraggio: ma l’oblio, mai.