Nelle ultime settimane Dave
Bautista è impegnato con la promozione di
Army of the Dead, il nuovo zombie movie di Zack Snyder in cui figura tra i protagonisti.
Chiaramente, durante le varie interviste concesse dall’attore sono
emersi anche dettagli in relazione tanto ai suoi progetti passati
quanto a quelli futuri.
Intervistato da The Hollywood Reporter
(via
Screen Rant), l’ex wrestler ha ricordato la faticosa produzione
di Spectre,
il ventiquattresimo capitolo della saga di James
Bond diretto da Sam Mendes, in cui l’ex wrestler ha
interpretato il ruolo di Mr. Hinx, uno degli antagonisti del film.
Bautista ha spiegato che far parte di un film di Bond è un’impresa
davvero difficile, nonché un processo lungo e parecchio lento.
Tuttavia, Bautista è entusiasta all’idea di lavorare di nuovo con
Daniel Craig, che ritroverà nel sequel di
Cena con delitto – Knives Out.
“Sì, sono entusiasta di
lavorare di nuovo con Daniel. E sono entusiasta del fatto che sarà
in un ambiente molto, molto meno stressante, perché essere in un
film di Bond è semplicemente difficile. È stressante. Sono giornate
davvero lunghe. Logisticamente, è un incubo. Ti devi trasferire da
un paese all’altro. È davvero un processo lungo e lento. Penso di
essere stato impegnato con le riprese di Spectre per quasi un anno.
Il mio ruolo non era grande, ma sono stato impegnato col film per
otto mesi. È un tipo di produzione veramente, veramente
lunga.”
Mentre la carriera da attore di
Dave
Bautista continua a crescere sempre di più, è certo
che in futuro lo stesso si ritroverà ad affrontare ruoli più
impegnativi. Di recente ha parlato di essere interessato ad
interpretare
Bane in un nuovo flm di Batman e, parallelamente, ha anche
espresso il desiderio di allontanarsi dal ruolo di Drax nel
MCU dopo
Guardiani della Galassia Vol. 3.
Con sole tre apparizioni nel
MCU (in Guardiani della Galassia Vol.1 e
2 e Avengers: Infinity War),
senza contare il breve cameo in Avengers: Endgame, Dave
Bautista è diventato uno dei personaggi più amati dal
pubblico grazie al suo esilarante ritratto di Drax il
Distruttore. Tuttavia il percorso che l’ha portato ad
affermarsi come una delle figure imprenscindibili del franchise non
è stato privo di ostacoli, a partire dal primo provino.
Ne ha parlato approfonditamente
l’attore e ex wrestler durante un panel del Denver Pop Culture Con,
descrivendo l’esperienza “un vero e proprio incubo”:
“Lo è stato davvero. Ero
terrorizzato, disperato, avevo lavorato pochissimo negli ultimi tre
anni e mi ero stancato di fare wrestling…insomma, avevo un
disperato bisogno di trovare un impiego. Alla fine ho ottenuto un
agente due settimane prima di sostenere il provino per Guardiani
della Galassia, e fu lui a dirmi che avrei dovuto lottare per
farcela perché la produzione non voleva nessun wrestler
professionista e le speranze erano poche […]“.
Bautista ha poi spiegato che
“Entrare nella stanza con le aspettative basse non è stato
d’aiuto. Non capivo il personaggio, quindi chiamai il mio
insegnante di recitazione per cercare una soluzione. Ad ogni modo,
ho fatto delle ricerche e il processo mi ha aiutato ad affrontare
tutte le successive sfide. Ho letto la parte per Sarah Finn, la
casting director, che è fantastica, e fu lei a dirmi di non essere
nervoso, di prendermi il mio tempo e che saremmo rimasti lì tutto
il giorno se fosse stato necessario“.
Vi ricordiamo che l’attore è atteso
in Guardiani della Galassia Vol.3, la cui
produzione è momentaneamente sospesa per permettere a
James
Gunn di concludere i lavori su The Suicide
Squad.
Dave Bautista
(L’uomo con i pugni di ferro, Riddick, Guardiani della galassia, Spectre,
Blade Runner 2049) è il protagonista dell’action-comedy
Stuber, diretta da Michael Dowse (What If,
Goon).
Il film racconta la storia di
“un detective (Bautista) che segue un autista ignaro durante
una sera di crimini e violenze”.
Il film è scritto da Tripper
Clancy, Jake Wagner , Jonathan Goldstein e John Francis
Daley. Goldstein, Daley sono anche produttori mentre
Wagner è il produttore esecutivo per la Fox.
Arriva da Deadline la notizia che l’attore Dave Bautista sarà il protagonista di
Knock At The Cabin, il prossimo film del regista
M. Night Shyamalan. Dopo aver lavorato con registi
di grandi nomi come Denis Villeneuve e
Rian Johnson, Dave Bautista ha trovato il suo
prossimo progetto con un altrettanto nome in regia, ovvero
M. Night Shyamalan e il suo nuovo film che scriverà,
dirigerà e produrrà con Ashwin Rajan per la
Blinding Edge Pictures, insieme a Marc
Bienstock e Steven Schneider. Knock
At The Cabin sarà distribuito dalla Universal che
ha recentemente programmato l’uscita del film il 3 febbraio
2023.
Questa estate
Shyamalan è tornato al cinema con Old, un film che riporta il regista alle sue
origini, e ripropone una storia costruita più sulla suspence che
sull’orrore. Il film è anche caratterizzato dal classico colpo di
scena che ha reso famosa la scrittura del regista di Philadelphia.
Old ha incassato più di 90 milioni
di dollari al botteghino globale e ha rappresentato il sesto film
di Shyamalan che ha debuttato al primo posto. Bautista non ha
rallentato la sua carriera nell’ultimo annoe continua a recitare in
alcuni dei più grandi film di Hollywood come Dune
e Army
of the Dead di Netflix. Di recente ha terminato la
produzione di Knives
Out 2 e attualmente sta girando
Guardiani della Galassia Vol. 3. Oltre a Knock at
the Cabin, dovrebbe anche riprendere il suo ruolo nell’attesissimo
Dune 2.
James Gunn replica, dopo il
licenziamento da parte di
Disney
Ecco cosa ha scritto su Twitter l’attore: “Avrò altro da dire in merito
ma per ora tutto ciò che dirò è questo… James Gunn è una delle
persone più amorevoli, premurose e di indole buona che abbia mai
incontrato. È più che gentile e si prende cura profondamente delle
persone e degli animali. Ha commesso degli errori. Noi tutti
abbiamo commesso degli errori. NON sono d’accordo con quello che
gli sta succedendo.”
Aspetteremo di capire come si
svilupperà la faccenda e in che modo i Marvel Studios continueranno a
lavorare a Guardiani della Galassia Vol.
3, il film dal quale Gunn è stato rimosso.
Sembra essere infinita la storia
d’odio tra Dave Bautista e la Disney. Dopo
l’intervista in cui l’attore ha continuato a difendere a spada
tratta James Gunn anche dopo il licenziamento
da Guardiani della Galassia
3 e
le dichiarazioni in cui non si diceva sicuro di voler continuare il
suo rapporto con la Disney, arriva ora un’ulteriore
dichiarazione di intenti che pare lanciare una vera e propria
sfida. “Ovviamente sono preoccupato che questo possa costarmi
un lavoro al quale tengo ma allo stesso tempo è una questione di
integrità, di lealtà. Non ho alcuna intenzione di stare qui a
zittirmi, questo è come sono io come persona. Ho provato a
selezionare il più possibile quello che dicevo e come lo dicevo.
Non devo apparire irrispettoso a tutti i costi, ma devo comunque
avere la possibilità di poter dire ciò che penso sia nella testa
che nel cuore. Sono stato una persona onesta”.
E come se non bastasse poi ha
aggiunto: “Sarà quel che sarà, se ci rimetterò il lavoro andrà
bene comunque. Non si può minacciare con la povertà un uomo
che è già povero. Sono cresciuto povero e so cosa
significa. Non mi preoccupa perdere dei soldi, non valgono
niente per me. Sono disposto a tornare a fare wrestler nei cortili
davanti a 10 persone se costretto a fare qualcosa per vivere. Non
ho intenzione di piagare la mia integrità“.
La Disney continua a rimanere in
silenzio stampa su queste dichiarazioni anche se l’intero web sta
empatizzando sempre di più con Bautista e si sta schierando dalla
parte degli attori che già dai primi minuti della vicenda hanno
offerto il loro appoggio pubblicamente a James
Gunn. Le tempistiche per far uscire Guardiani della
Galassia 3 nel 2020, come previsto, sono ormai scadute, ma con
queste premesse è in pericolo l’intero futuro del franchise.
A novembre, Dave Bautista ha utilizzato i social
media per accennare al fatto di aver parlato con James Gunn della WB, che aveva appena assunto
il ruolo di co-presidente dei DC Studios.
James Gunn ha anche ricondiviso il post di
Dave Bautista, accendendo i social media con
tonnellate di speculazioni su chi Dave Bautista potrebbe interpretare nel
DCU.
In una nuova intervista con Comic
Book, è stato chiesto a Dave Bautista cosa potrebbe accadere
prima di essere inserito nella WWE Hall of Fame o di
firmare per un ruolo nel DCU?
Dave
Bautista ha risposto: “Non saprei risponderti onestamente,
perché penso… E lo dico solo perché abbiamo avuto delle
conversazioni, nel corso degli anni, che sarebbe la WWE Hall of
Fame. Avrei dovuto partecipare l’anno scorso, ma ero impegnato in
un film e non ho potuto viaggiare. Stavo girando un film in
Sudafrica e logisticamente non è stato possibile realizzarlo.
Quindi, sapete, non ho parlato con James dell’Universo
DC“.
Ha poi aggiunto: “Mi
piacerebbe lavorare di nuovo con James, che si tratti dell’Universo
DC o meno. Adoro
James Gunn. È un regista incredibile e abbiamo un cameratismo
che non ha prezzo. Quindi lavorare di nuovo con lui? Voglio dire
che lo farei anche gratis. Ma non abbiamo ancora parlato. Ora è in
cima alla DC. Sta facendo le sue cose. Io sto cercando di portare
avanti la mia lavorazione. Ma sono sempre aperto e gliel’ho
detto“.
Cosa ha scritto Dave Bautista sui social a
Novembre?
Anche in questo caso, torniamo al
post di Dave Bautista sui social media di novembre,
che l’attore di Dune
doveva sapere avrebbe scatenato una marea di voci e speculazioni.
Gunn doveva anche sapere che ripubblicare la foto non avrebbe
fatto altro che aggiungere benzina al fuoco.
Quindi, che Dave Bautista si rifaccia vivo tre mesi
dopo e dichiari che lui e James Gunn non hanno discusso di alcuna
possibilità è una pillola difficile da mandar giù.
In precedenza Dave Bautista aveva dichiarato di aver parlato
con James Gunn della possibilità di interpretare
Bane nel DCU, ma secondo quanto riferito, ciò
avveniva prima che Gunn diventasse co-presidente dei DC
Studios.
Dave Bautista ha rilasciato queste
dichiarazioni a Insider nel gennaio 2023 e in seguito il suo
addetto stampa ha chiarito che le discussioni erano avvenute prima
che Dave Bautista diventasse co-CEO della
divisione DC della Warner Bros.
“Ho avuto delle conversazioni
con James riguardo a [interpretare Bane], ma credo che la direzione
in cui si sta orientando, ovvero il completo reboot dell’intero
universo, stia ripartendo da zero e iniziando in modo più giovane e
fresco e credo che sia necessario farlo. Penso che per rilanciare
l’Universo DC si debba partire da zero e che si debba iniziare con
attori più giovani. Bisogna iniziare a pianificare i prossimi 15
anni, e non credo che si possa fare con me. E lo capisco“.
Allora perché ora Dave Bautista sembra fare di tutto per dire
che lui e Gunn non hanno avuto alcuna conversazione sul
DCU? Forse è nervoso per il rischio di
svelare qualcosa e quindi ha scelto di dichiarare che non ha
parlato con Gunn del DCU?
Dave Bautista non pensa che sarebbe adatto per
interpretare Bane come parte della storia di Batman nell’Universo
DC. Il DCU è pronto per un enorme cambiamento dopo che
Warner Bros. Discovery ha lanciato i DC Studios nel 2022. Destinato
a sostituire DC Films, i DC Studios sono guidati da
James
Gunn e Peter Safran, che sono stati
nominati per i ruoli dei co-CEO. Sotto la loro gestione,
televisione, film, animazione e videogiochi cercheranno di dare un
corpo coerente al DCU. La road map su cui stanno lavorando dovrebbe
coprire i prossimi 8-10 anni. Ciò significa la fine del DCEU,
operativo da L’Uomo d’Acciaio del 2013.
Poiché le decisioni sul DCU saranno annunciate presto, rimangono domande
su come sarà il nuovo franchise di Gunn e chi ne farà parte.
Dave Bautista, che ha fatto parte del
franchise dei Guardiani della Galassia
diretto da James Gunn, aveva già parlato di voler
interpretare il nemico di Batman, Bane. Tuttavia, l’attore sta
cambiando idea, almeno da quello che si evince da una nuova
intervista con Insider. Sembra che Gunn stesso
non abbia accettato una sua possibile candidatura nel ruolo che era
stato di Tom Hardy in Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, e ha
commentato:
“Devo dire che lo apprezzo
perché non voglio interpretare un personaggio a cui non posso
rendere giustizia. A questo punto della mia carriera non credo di
poter più rendere giustizia a Bane. Semplicemente non so se potrei
gestire la parte fisica e non credo che avrei la longevità per
pianificare in anticipo i film. Quindi, non so se posso essere la
persona giusta.”
E voi che ne pensate? Immaginate
Dave Bautista come Bane o vorreste un altro attore?
Mentre ancora
aspettiamo di vederlo nella verde pelle di Drax il Distruttore, uno
dei cinque protagonisti di Guardians of the
Galaxy, sembra che Dave Bautista
sarà trai protagonisti di Kickboxer,
remake del film del 1989 con Jean-Claude Van
Damme.
Bautista è stato scritturato insieme
a Georges St-Pierre, anche lui ex wrestler
prestato al cinema (l’abbiamo visto in Captain America
The Winter Soldier). Entrambi gli attori, avendo un
solido curriculum in tema di arti marziali e tecniche di
combattimento, sembrano la scelta ideale per riportare sullo
schermo i personaggi del film dell’89.
Del film non si hanno altre
informazioni relative alle date di uscita o di inizio
lavorazione.
Trama di Kickboxer – Il
nuovo guerriero: In America ormai Eric Sloane non ha
più rivali in grado di sconfiggerlo nella Kick boxing, una violenta
forma di pugilato tailandese, e quindi col fratello-manager Kurt
decide di recarsi a Bangkock per trovare un avversario degno di
lui. Lo trova in Tong Po, un picchiatore un pò esaltato, protetto
da uno spregiudicato boss della zona, Freddy Li. Purtroppo per
Eric. il campione locale è troppo forte per lui e, nonostante Kurt
voglia ritirarsi, il tailandese infierisce su di lui con un
micidiale colpo alla schiena che lo renderà paralizzato per sempre.
Kurt è furioso, vuole punire quel mostro ma la sua preparazione
atletica è assolutamente inadeguata per sconfiggere Tong Po. Allora
Taylor, un americano che ha fatto fortuna col traffico di armi, lo
conduce da Xian, maestro tra i migliori nella Kick boxing. L’uomo,
dapprima incerto, accetta poi di prepararlo al grande incontro.
L’addestramento e la disciplina sono duri ma Kurt, spinto da Xian e
dal desiderio di vendetta, stringe i denti e arriva ad un punto di
preparazione più che accettabile. Conosce poi la nipote di Xian, My
Lee, molto graziosa, con la quale simpatizza subito. Xian fa in
modo di organizzare col boss Freddy Li un incontro tra Kurt e un
pugile locale. L’americano stravince e si guadagna la stima del
pubblico del posto. Freddy Li capisce che Kurt fa sul serio e
potrebbe mettere in difficoltà Tong Po. Allora fa aggredire My Lee
e la fa portare al campione tailandese, che la violenta. Fa poi
rapire Eric e lo fa rinchiudere in un posto sicuro. Alla vigilia
dell’incontro con Tong Po Kurt, scosso da questi eventi, è
deconcentrato e nervoso. L’incontro si svolge nell’antico modo
tailandese con le mani fasciate da corde sulle quali sono
conficcati vetri aguzzi. Tong Po all’inizio sembra avere la meglio
su Kurt, che non reagisce come dovrebbe e come gli ha insegnato
Xian. My Lee, che è tra il pubblico, è disperata anche perchè Xian
è sparito: l’uomo è andato a liberare Eric. Ci riuscirà grazie
anche all’aiuto di Taylor, reduce del Vietnam ed esperto di armi,
ed insieme uccidono tutti gli scagnozzi di Freddy Li. Eric,
liberato, può assistere all’incontro di Kurt e di Tong Po: la sua
presenza dà nuovo vigore al fratello che, come una furia, si
abbatte sul tailandese riducendolo ad un fantoccio incapace di
difendersi.
La nuova indiscrezione di Latino Review potrebbe annoiarvi
o emozionarvi, a seconda della vostra disposizione d’animo in
merito all’ennesimo remake in cantiere di film cult. Parliamo di
Highlandere
de progetto di riportare sul grande schermo l’ultimo degli
immortali.
Secondo El Mayimbe
di LR, Dave Bautista, noto ai più per essere Drax il
Distruttore del franchise Marvel, è stato scelto per
interpretare Kurgan (aka Vitor), il barbaro immortale, interpretato
nell’originale da Clancy Brown. Sarà lui l’eroico
avversario che il nostro Connor MacLeod incontrerà prima nel XVI
secolo e poi nella New York moderna per l’ultimo scontro
decisivo.
Highlander
non ha ancora un protagonista, ma sappiamo che la produzione sta
corteggiando Tom Cruise, che in quanto a immortalità,
sembra sia abbastanza ferrato, considerando il suo aspetto da
ragazzino.
A dirigere il remake di Highlanderci
sarà l’esordiente Cedric Nicolas-Troyan.Dal canto
suo, Dave Bautista deve tanto al suo Drax e
alla Marvel, dal momento che la
partecipazione a
Guardiani della Galassia, oltre ad avergli
garantito un contratto multifilm, gli ha anche consentito di farsi
conoscere e di ampliare la sua carriera d’attore. Lo vedremo anche
in Spectre
nei panni dello scagnozzo Hinx.
Jamie Foxx
partecipa in veste di produttore e doppiatore del film nel quale i
topi competono in gare di ballo simili a quelle di Step Up. Johnny
Mack cura la sceneggiatura con Joel Cohen e
Alec Sokolow. Cameron Hood, già
animatore del film d’animazione DreamWorks Dragon Trainer, cura la
regia.
Concluso l’accordo con NetflixDave Bautista sarà nel cast
di Army Of The Dead, il nuovo lavoro di
Zack Snyder prodotto dal colosso dello streaming
mondiale scritto dallo stesso regista insieme a Shay Hatten.
Descritto come un appassionante
zombie movie, il film segue un’invasione di morti viventi a Las
Vegas durante la quale un uomo radunerà un gruppo di mercenari per
compiere un ultimo azzardo: avventurarsi nella zona di quarantena
per mettere a segno il più grande colpo mai realizzato.
Continua quindi l’ottimo momento
professionale di Bautista, che tornerà – presumibilmente – il
prossimo 24 aprile nei panni di Drax in Avengers:
Endgame, e che presto rivedremo in
Stuber, produzione Fox/Disney in uscita il 12
luglio. Nel frattempo l’attore e wrestler raggiungerà Denis
Villeneuve (con il quale aveva già girato Blade Runner
2049) sul set di Dune, secondo adattamento del romanzo
di Frank Herbert e ha in programma di
lavorare di nuovo con James
Gunn in Guardiani della Galassia
Vol.3.
“Non avrò le mani legate in
questo progetto“, aveva dichiarato Snyder
all’Hollywood Reporter, probabilmente strizzando l’occhio al
trattamento subito dalla Warner Bros. nell’universo DC.
“Ho pensato che questo fosse un
buon modo per ricominciare e per realizzare qualcosa di divertente,
epico, folle e gratificante […] Vorrei onorare questo genere
di cinema e questa mi sembra l’occasione perfetta per raccontare
una storia puramente gioiosa ed esprimermi attraverso un genere. E
nessuno mi ha mai lasciato completamente libero come
stavolta“.
Vi ricordiamo che il nome del
regista figurerà anche tra i produttori di The Suicide Squad,
nuovo film del franchise affidato a James
Gunn che avrà il compito di riavviare il franchise DC
con nuovi personaggi e un nuovo approccio alle storie dei
fumetti.
L’attore ha messo a confronto i due
diversi stili registici e si è preso un momento per discutere anche
della sua esperienza con Denis Villeneuve, con cui
ha lavorato in Blade Runner 2049 e nel nuovo attesissimo adattamento
di Dune, in arrivo
nei cinema il prossimo ottobre. “Penso che James sia molto più
coinvolto nelle performance dei suoi attori”, ha spiegato
Bautista: “Con Zack credo di aver avuto più flessibilità. James
è un maniaco del controllo. Lo è davvero. Ma è una cosa che non mi
dispiace, perché è un grande regista e un grande narratore di
storie. Mi fido di lui. Zack però sembra disposto a darti molta più
libertà, anche se non fa trasparire molto le sue emozioni. A volte
mi capita di sentirmi impacciato, quindi spesso sono andato da lui
perché chiedergli come fossi andato, visto che la mia performance
mi sta molto a cuore. E lui si limitava a dire che ero stato
perfetto.”
L’attore ha poi aggiunto: “Con
James Gunn è diverso. Una volta rimase sconvolto dalla posizione
dei miei occhi. Mi disse che dovevo scegliere un punto fisso e
concentrarmi su di esso, e che dovevo smetterla di muovere gli
occhi. Anche Denis Villeneuve è così. Ha una sua visione e non
vuole che ti allontani da essa. Alla fine è stato molto utile,
perché mi ha permesso di fare cose di cui non credevo di essere
capace, come ad esempio è avvenuto con il mio piccolo ruolo in
Blade Runner 2049. Penso di aver capito il personaggio, ma poi ho
capito che mi sbagliavo. Denis mi ha fatto fare tutto in modo
diverso, a partire dalla mia camminata. Ho amato quel ruolo in quel
film e gli sono grato per come mi ha diretto. Mi piace quanto
lavoro con registi che mi insegnano qualcosa.”
Le dichiarazioni di Bautista su
Snyder e Gunn sono particolarmente interessanti, visto che i due
registi hanno avuto delle carriere in qualche modo simili grazie ai
ruoli ricoperti nel plasmare rispettivamente il DCEU e il MCU. Si potrebbe sostenere che
l’approccio di Gunn sia stato più insolito, poiché molti gli
attribuiscono il merito di aver portato il MCU in una direzione più attinente
alla commedia. Tuttavia, è chiaro che a Bautista piaccia lavorare
con entrambi i registi, due personalità molto diverse che sono
certamente in grado di far emergere il suo talento al meglio.
Durante una recente intervista con
ComicBook.com, il veterano del
MCU ha ribadito questo punto
affermando ancora una volta: “Drax è completamente chiuso per
me“. Ha aggiunto: “A meno che James
Gunn non mi chiami chiedendomi di fare di nuovo qualcosa come
Drax, non sarei interessato. Se James mi chiamasse, il che
ovviamente non accadrà. Sta andando bene, ha preso una strada
diversa [con la DC]”.
Non c’è modo che Gunn torni al
MCU in questo decennio, il che
significa che il tempo di Dave Bautista come Drax è finito definitivamente.
Tuttavia, ha continuato a confermare che “Voglio essere in quel
mondo” e ha confermato di aver detto sia a Gunn che ai
fratelli Russo che è aperto a interpretare un nuovo personaggio nel
DCU o nell’MCU.
“Sono un fan di quel mondo. Sono
un fan dei fumetti e di tutto quell’universo”, ha spiegato
l’attore. “Marvel, DC, voglio solo esserci.
L’ho fatto sapere a James, l’ho fatto sapere ai fratelli Russo.
Personalmente, ho parlato con loro, con tutti loro, e ho detto
loro: ‘Non escludetemi. Se c’è un personaggio per cui sarei adatto
e per cui mi volete, amico, sarei totalmente aperto’. È solo che il
personaggio di Drax ha fatto il suo corso”.
Se dal lato MCU non sarebbe tanto complicato
trovare un nuovo personaggio per Dave Bautista, dal lato DC, la
nave sembra essere salpata su Bane ma, agli occhi di molti fan,
sarebbe perfetto per il malvagio Dr. Hugo Strange.
“Quando ho detto che avevo
finito, avevo davvero appena concluso il mio viaggio come
Drax”, ha detto Bautista lo scorso febbraio durante la
promozione di Dune:
Parte due. “Ho ancora un rapporto con la Marvel. Ho rivisto Kevin Feige, Lou
[D’Esposito] solo due settimane fa. E sanno che sarei disponibile
per un ruolo. Amo l’universo, l’universo dei supereroi, lo adoro.
Sono un fan.”
“Quindi Marvel o DC, se chiamassero,
risponderei al telefono. E se il ruolo avesse senso, ci sarei
dentro. Vorrei solo avere l’opportunità di fare un ruolo più
importante, un ruolo diverso. Forse un ruolo più profondo,” ha
continuato Dave Bautista. “Mi piacerebbe avere l’opportunità di
interpretare, come un cattivo minaccioso nell’universo dei
supereroi. Sì. Ma mai. Non ho ancora finito. Ma il mio viaggio con
Drax è finito.”
Guardiani della Galassia Vol. 3 ha
come noto concluso la trilogia di James Gunn e, se i Marvel Studios dovessero decidere di mandare
in pensione la squadra, anche le storie di questi personaggi.
Tuttavia, la porta è stata lasciata aperta per il ritorno del
“leggendario” Star-Lord e Rocket è ora a capo di una nuova
iterazione dei Guardiani. Per quanto riguarda Drax, che ha scelto
di rimanere su Knowhere con Nebula per crescere i bambini creati
dall’Alto Evoluzionario, non si sa quale potrebbe essere il suo
futuro nel franchise. Anche se potrebbe facilmente tornare in
azione, Dave Bautista ha più volte chiarito di aver
chiuso con il personaggio.
Parlando con io9 del suo ruolo in Dune – Parte
Due, il wrestler professionista diventato attore ha dunque
ribadito che il suo tempo nei panni del Distruttore è finito, ma ha
chiarito di essere aperto a lavorare di nuovo con i Marvel Studios. O con i DC Studios
di James
Gunn, se il regista dovesse chiamare. “No, no. Quando ho
detto che avevo finito, in realtà avevo solo finito il mio viaggio
nei panni di Drax”, spiega. “Ho ancora un rapporto con la
Marvel. Ho rivisto Kevin Feige, Lou
D’Esposito proprio due settimane fa. E loro sanno che sarei pronto
per un ruolo. Amo l’universo dei supereroi, lo amo. Sono un
fan”.
“Quindi Marvel o DC, se chiamassero,
risponderei al telefono. E se il ruolo ha un senso, lo affronterei.
Vorrei solo avere l’opportunità di fare un ruolo più grande, un
ruolo diverso. Magari un ruolo più profondo“, ha continuato
Bautista. “Mi piacerebbe avere l’opportunità di interpretare un
cattivo minaccioso nell’universo dei supereroi. Sì. Non ho finito
con quel mondo. Ma il mio viaggio con Drax, quello è finito“.
Da tempo si vocifera di un possibile ruolo dell’attore nel DC
Universe di Gunn e dato l’interesse di Bautista per il mondo
dei supereroi, non resta che attendere per scoprire cos’ha in serbo
per lui il futuro.
Dave Bautista sarà Bane nel DCU?
Da tempo
Dave Bautista ha espresso interesse ad entrare nel DC Universe nei
panni del cattivo di Batman, Bane. L’attore è una
delle scelte preferite dai fan per interpretare questo ruolo e ciò
si affianca ad alcune anticipazioni di Gunn secondo cui alcuni
degli attori dei Guardiani della
Galassia si uniranno al suo DCU, alimentando le
speranze dei fan di vedere Bautista nei panni di Bane. Sebbene ci
siano più personaggi DCU che Bautista
potrebbe interpretare, è facile capire perché l’attore di Drax
sarebbe una scelta interessante per Bane in
The Brave and the Bold o altri progetti DCU.
Dave Bautista
(Guardiani della Galassia,
Spectre) è il protagonista del trailer ufficiale del
remake di Kickboxer (dal titolo
Kickboxer Vengeance) che vedrà il ritorno
della star del film originale, Jean Claude Van
Damme, in una nuova versione di Master Chow, mentore
dell’allievo protagonista del film, che sarà interpretato da
Alain Moussi.
Diretto da John
Stockwell (Cat Run), il film annovera nel cast
anche St. Pierre (Captain America: The Winter
Soldier) e Gina Carano
(Knockout). La pellicola uscirà al cinema 2 settembre
2016.
Trama di Kickboxer – Il
nuovo guerriero: In America ormai Eric Sloane non ha
più rivali in grado di sconfiggerlo nella Kick boxing, una violenta
forma di pugilato tailandese, e quindi col fratello-manager Kurt
decide di recarsi a Bangkock per trovare un avversario degno di
lui. Lo trova in Tong Po, un picchiatore un pò esaltato, protetto
da uno spregiudicato boss della zona, Freddy Li. Purtroppo per
Eric. il campione locale è troppo forte per lui e, nonostante Kurt
voglia ritirarsi, il tailandese infierisce su di lui con un
micidiale colpo alla schiena che lo renderà paralizzato per sempre.
Kurt è furioso, vuole punire quel mostro ma la sua preparazione
atletica è assolutamente inadeguata per sconfiggere Tong Po. Allora
Taylor, un americano che ha fatto fortuna col traffico di armi, lo
conduce da Xian, maestro tra i migliori nella Kick boxing. L’uomo,
dapprima incerto, accetta poi di prepararlo al grande incontro.
L’addestramento e la disciplina sono duri ma Kurt, spinto da Xian e
dal desiderio di vendetta, stringe i denti e arriva ad un punto di
preparazione più che accettabile. Conosce poi la nipote di Xian, My
Lee, molto graziosa, con la quale simpatizza subito. Xian fa in
modo di organizzare col boss Freddy Li un incontro tra Kurt e un
pugile locale. L’americano stravince e si guadagna la stima del
pubblico del posto. Freddy Li capisce che Kurt fa sul serio e
potrebbe mettere in difficoltà Tong Po. Allora fa aggredire My Lee
e la fa portare al campione tailandese, che la violenta. Fa poi
rapire Eric e lo fa rinchiudere in un posto sicuro. Alla vigilia
dell’incontro con Tong Po Kurt, scosso da questi eventi, è
deconcentrato e nervoso. L’incontro si svolge nell’antico modo
tailandese con le mani fasciate da corde sulle quali sono
conficcati vetri aguzzi. Tong Po all’inizio sembra avere la meglio
su Kurt, che non reagisce come dovrebbe e come gli ha insegnato
Xian. My Lee, che è tra il pubblico, è disperata anche perchè Xian
è sparito: l’uomo è andato a liberare Eric. Ci riuscirà grazie
anche all’aiuto di Taylor, reduce del Vietnam ed esperto di armi,
ed insieme uccidono tutti gli scagnozzi di Freddy Li. Eric,
liberato, può assistere all’incontro di Kurt e di Tong Po: la sua
presenza dà nuovo vigore al fratello che, come una furia, si
abbatte sul tailandese riducendolo ad un fantoccio incapace di
difendersi.
Guarda il teaser trailer del remake
di Kickboxer (dal titolo
Kickboxer Vengeance) che vedrà il ritorno
della star del film originale, Jean Claude Van
Damme, in una nuova versione di Master Chow, mentore
dell’allievo protagonista del film, che sarà interpretato da
Alain Moussi.
Diretto da John
Stockwell (Cat Run), il film annovera nel cast
anche Dave Bautista (Guardians of the Galaxy,
Spectre), George St. Pierre (Captain America: The Winter
Soldier) e Gina Carano
(Knockout).
Trama di Kickboxer – Il
nuovo guerriero: In America ormai Eric Sloane non ha
più rivali in grado di sconfiggerlo nella Kick boxing, una violenta
forma di pugilato tailandese, e quindi col fratello-manager Kurt
decide di recarsi a Bangkock per trovare un avversario degno di
lui. Lo trova in Tong Po, un picchiatore un pò esaltato, protetto
da uno spregiudicato boss della zona, Freddy Li. Purtroppo per
Eric. il campione locale è troppo forte per lui e, nonostante Kurt
voglia ritirarsi, il tailandese infierisce su di lui con un
micidiale colpo alla schiena che lo renderà paralizzato per sempre.
Kurt è furioso, vuole punire quel mostro ma la sua preparazione
atletica è assolutamente inadeguata per sconfiggere Tong Po. Allora
Taylor, un americano che ha fatto fortuna col traffico di armi, lo
conduce da Xian, maestro tra i migliori nella Kick boxing. L’uomo,
dapprima incerto, accetta poi di prepararlo al grande incontro.
L’addestramento e la disciplina sono duri ma Kurt, spinto da Xian e
dal desiderio di vendetta, stringe i denti e arriva ad un punto di
preparazione più che accettabile. Conosce poi la nipote di Xian, My
Lee, molto graziosa, con la quale simpatizza subito. Xian fa in
modo di organizzare col boss Freddy Li un incontro tra Kurt e un
pugile locale. L’americano stravince e si guadagna la stima del
pubblico del posto. Freddy Li capisce che Kurt fa sul serio e
potrebbe mettere in difficoltà Tong Po. Allora fa aggredire My Lee
e la fa portare al campione tailandese, che la violenta. Fa poi
rapire Eric e lo fa rinchiudere in un posto sicuro. Alla vigilia
dell’incontro con Tong Po Kurt, scosso da questi eventi, è
deconcentrato e nervoso. L’incontro si svolge nell’antico modo
tailandese con le mani fasciate da corde sulle quali sono
conficcati vetri aguzzi. Tong Po all’inizio sembra avere la meglio
su Kurt, che non reagisce come dovrebbe e come gli ha insegnato
Xian. My Lee, che è tra il pubblico, è disperata anche perchè Xian
è sparito: l’uomo è andato a liberare Eric. Ci riuscirà grazie
anche all’aiuto di Taylor, reduce del Vietnam ed esperto di armi,
ed insieme uccidono tutti gli scagnozzi di Freddy Li. Eric,
liberato, può assistere all’incontro di Kurt e di Tong Po: la sua
presenza dà nuovo vigore al fratello che, come una furia, si
abbatte sul tailandese riducendolo ad un fantoccio incapace di
difendersi.
Attraverso la pagina Facebook ufficiale del film, sono state diffuse online
le prime immagini del remake di Kickboxer
(dal titolo Kickboxer Vengeance) che
vedrà il ritorno della star del film originale, Jean Claude
Van Damme, in una nuova versione di Master Chow, mentore
dell’allievo protagonista del film, che sarà interpretato da
Alain Moussi.
Potete vedere le foto di
seguito:
Diretto da John
Stockwell (Cat Run), il film annovera nel cast
anche Dave Bautista (Guardians of the Galaxy,
Spectre), George St. Pierre (Captain America: The Winter
Soldier) e Gina Carano
(Knockout).
Trama di Kickboxer – Il
nuovo guerriero: In America ormai Eric Sloane non ha
più rivali in grado di sconfiggerlo nella Kick boxing, una violenta
forma di pugilato tailandese, e quindi col fratello-manager Kurt
decide di recarsi a Bangkock per trovare un avversario degno di
lui. Lo trova in Tong Po, un picchiatore un pò esaltato, protetto
da uno spregiudicato boss della zona, Freddy Li. Purtroppo per
Eric. il campione locale è troppo forte per lui e, nonostante Kurt
voglia ritirarsi, il tailandese infierisce su di lui con un
micidiale colpo alla schiena che lo renderà paralizzato per sempre.
Kurt è furioso, vuole punire quel mostro ma la sua preparazione
atletica è assolutamente inadeguata per sconfiggere Tong Po. Allora
Taylor, un americano che ha fatto fortuna col traffico di armi, lo
conduce da Xian, maestro tra i migliori nella Kick boxing. L’uomo,
dapprima incerto, accetta poi di prepararlo al grande incontro.
L’addestramento e la disciplina sono duri ma Kurt, spinto da Xian e
dal desiderio di vendetta, stringe i denti e arriva ad un punto di
preparazione più che accettabile. Conosce poi la nipote di Xian, My
Lee, molto graziosa, con la quale simpatizza subito. Xian fa in
modo di organizzare col boss Freddy Li un incontro tra Kurt e un
pugile locale. L’americano stravince e si guadagna la stima del
pubblico del posto. Freddy Li capisce che Kurt fa sul serio e
potrebbe mettere in difficoltà Tong Po. Allora fa aggredire My Lee
e la fa portare al campione tailandese, che la violenta. Fa poi
rapire Eric e lo fa rinchiudere in un posto sicuro. Alla vigilia
dell’incontro con Tong Po Kurt, scosso da questi eventi, è
deconcentrato e nervoso. L’incontro si svolge nell’antico modo
tailandese con le mani fasciate da corde sulle quali sono
conficcati vetri aguzzi. Tong Po all’inizio sembra avere la meglio
su Kurt, che non reagisce come dovrebbe e come gli ha insegnato
Xian. My Lee, che è tra il pubblico, è disperata anche perchè Xian
è sparito: l’uomo è andato a liberare Eric. Ci riuscirà grazie
anche all’aiuto di Taylor, reduce del Vietnam ed esperto di armi,
ed insieme uccidono tutti gli scagnozzi di Freddy Li. Eric,
liberato, può assistere all’incontro di Kurt e di Tong Po: la sua
presenza dà nuovo vigore al fratello che, come una furia, si
abbatte sul tailandese riducendolo ad un fantoccio incapace di
difendersi.
Guardiani
della Galassia Vol. 3 si preannuncia come un vero e
proprio addio a molti dei personaggi che formano la squadra
cinematografica originale del franchise e tra questi anche Dave
Bautista è pronto a dire addio al suo Drax il
Distruttore, dopo quasi un decennio che lo interpreta sul
grande schermo.
Sebbene l’attore debba moltissimo al
personaggio e a James
Gunn che lo ha voluto nei panni dell’alieno assetato
di vendetta contro Thanos, Dave
Bautista ha esternato il grande sollievo che prova a
dire addio al personaggio, dal momento che per lui è un piacevole
divertimento interpretarlo e che invece vorrebbe avere dei ruoli
più impegnativi.
“Sono così grato a Drax, lo
amo – ha dicharato Dave Bautista a GQ – Ma c’è del
sollievo nel fatto che sia finito. Non è sempre stato piacevole,
era difficile interpretare quel personaggio. Il processo di make-up
mi abbatteva. E non so se voglio che Drax sia il mio lascito, è una
performance stupidina, e io voglio più ruoli drammatici.”
Sicuramente nelle sue incursioni
esterne ai film Marvel, Dave
Bautista ha dimostrato del potenziale da attore
drammatico davvero insospettate, per un attore che sembra puntare
tutto sulla fisicità, eppure ha dimostrato di avere talento e
potenziale. Staremo a vedere cosa gli riserva il futuro del
cinema.
In Guardiani
della Galassia Vol. 3, la nostra amata banda di
disadattati ha un aspetto un po’ diverso rispetto a quanto visto
fino a questo momento. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita
di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere
l’universo e proteggere uno di loro. Una missione che, se non
completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani
come li conosciamo.
Dave Bautista, trai protagonisti del
Marvel Cinematic Universe
ha anticipato un suo possibile ruolo (o anche solo un desiderio di
un ruolo) nel DC
Universe nei panni del cattivo di Batman,
Bane. Essendo uno dei cattivi più famosi del
Cavaliere Oscuro, Bane diventerà probabilmente uno dei personaggi
introdotti nel DCU di James
Gunn.
Su Instagram, l’attore che ha già
interpretato Drax del franchise dei Guardiani della
Galassia, per James Gunn e per la
Marvel, ha anticipato il suo
casting per il ruolo di Bane della DCU condividendo una fan art del cattivo di
Batman.
L’attore è una delle scelte
preferite dai fan per interpretare il ruolo ormai da qualche tempo,
e questo si affianca ad alcune anticipazioni di Gunn secondo cui
gli attori dei Guardiani della Galassia si
uniranno al suo DCU alimentando le speranze dei fan di Bautista
nei panni di Bane. Sebbene ci siano più personaggi DCU che Bautista potrebbe interpretare, è facile
capire perché l’attore Drax sarebbe una scelta interessante per
Bane in The Brave and the Bold o
altri progetti DCU.
Il ritorno di James
Gunn alla regia di Guardiani della Galassia
vol.3 è stato accolto con gioia ed entusiasmo non soltanto
dai fan, ma anche dal cast e altre personalità legate
ai Marvel Studios come Zoe Saldana,
Karen Gillan, Taika Waititi e il
fratello Sean Gunn. All’appello mancava uno dei
suoi più grandi sostenitori, anche dopo l’improvviso licenziamento
avvenuto in estate, ovvero Dave Bautista, che nei
mesi scorsi aveva minacciato di voler abbandonare la produzione del
film se non fosse stata confermata la presenza di Gunn.
“Sono sempre stato onesto sulla
faccenda e sul modo in cui mi ero sentito” ha dichiarato
l’attore in una recente intervista, “Pensavo che il trattamento
fosse stato troppo duro, una cattiveria nei suoi confronti, oltre
che una cattiva decisione […] Questi ragazzi sono come una famiglia
per me e volevo essere coinvolto nel terzo film. Volevo che
usassero la sceneggiatura di James perché è bellissima e andare
avanti senza di lui sarebbe stato un vero problema personale per
me.“
Nella conversazione con Variety
Bautista ha inoltre confermato di essere “contrattualmente
obbligato a comparire in Guardiani della Galassia 3,
ma credo che sia la Marvel che la Disney – se fossi
rimasto convinto della mia posizione, che non volevo farlo senza
James – avrebbero potuto essere abbastanza cortesi da
permettermi di uscire dal mio contratto.“
Queste invece erano state le parole Bautista a settembre:
“Sarà quel che sarà, se ci
rimetterò il lavoro andrà bene comunque. Non si può minacciare
con la povertà un uomo che è già povero. Sono cresciuto povero e so
cosa significa. Non mi preoccupa perdere dei soldi, non valgono
niente per me. Sono disposto a tornare a fare wrestler nei cortili
davanti a 10 persone se costretto a fare qualcosa per vivere. Non
ho intenzione di piagare la mia integrità“.
Per quanto
riguarda Guardiani della Galassia Vol. 3, la
produzione è momentaneamente sospesa per permettere a Gunn di
concludere i lavori su Suicide Squad 2.
La
sceneggiatura è pronta da diversi mesi e si prospetta il
ritorno nel cast della stessa Saldana insieme al resto del team.
Tutto dipende dagli eventi di Avengers: Endgame e da quali
personaggi verranno “resuscitati” per continuare il loro viaggio
nel MCU.
Al momento il nucleo dei Guardiani
rimasti in vita si riduce al solo Rocket, che ha visto
polverizzarsi tra le sue braccia il giovane Groot, mentre Gamora è
stata uccisa da Thanos per entrare in possesso della Gemma
dell’Anima su Vormir, mentre gli altri membri della squadra si sono
polverizzati su Titano. Rimasta in vita anche Nebula, che come
abbiamo visto dal trailer
di Avengers: Endgame, si schiererà
ufficialmente dalla parte dei Vendicatori.
Vi presentiamo le prime due foto di
Tom Cruise in Jack Reacher, thriller tratto dal romanzo One Shot (2005)
del britannico Lee Child. Nel film vedremo l’ex militare
La Warner Bros. ha programmato l’uscita di Sherlock Holmes 2, il
sequel del fortunato film uscito a natale 2009 con Robert Downey
Jr., Jude Law e Rachel McAdams, a dicembre 2011. Dopo le recenti
dichiarazioni di Joel Silver, è la Warner Bros. stessa a confermare
che le riprese del sequel di Sherlock Holmes inizieranno molto
presto.
AMC ha rilasciato
una clip di Daryl
Dixon Stagione 2, il prossimo episodio dello
spin-off di The Walking Dead, interpretato da
Norman Reedus. Lo sneak peek offre ai fan
un assaggio di ciò che ci aspetta nella seconda stagione, quando
Carol continuerà la sua intensa ricerca per trovare
Daryl. Il ritorno della serie è previsto per
l’estate.
“La nuova stagione riprende da dove
The Walking Dead: Daryl Dixon ha lasciato, seguendo i
personaggi preferiti dai fan, Daryl Dixon e Carol Peletier.
Entrambi affrontano vecchi demoni mentre lei lotta per ritrovare il
suo amico e lui lotta con la sua decisione di rimanere in Francia,
causando tensioni al Nido”, si legge nella logline di The Book of
Carol.
Chi è coinvolto in The Walking Dead: Daryl Dixon?
The Walking Dead: Daryl
Dixon ruota attorno all’amato personaggio di
Norman Reedus, che si ritrova perso in un luogo
sconosciuto. Insieme a Norman Reedus e Melissa
McBride, nello spin-off recitano anche
Clémence Poésy, Adam Nagaitis, Anne Charrier,
Eriq Ebouaney, Laika Blanc Francard, Romain Levi, il nuovo
arrivato Louis Puech Scigliuzzi e altri
ancora.
Basato sull’omonima serie a
fumetti, il dramma-horror è prodotto esecutivamente dallo
showrunner David Zabel. I produttori sono
Reedus, Scott M. Gimple, Greg Nicotero, Brian Bockrath,
Angela Kang e Daniel Percival.
Ci sono moltissime domande senza
risposta nell’universo di Star Wars, e ora che questo
universo si sta espandendo è probabile che avremmo qualche
rivelazione su uno o più personaggi della saga. Il carattere più
iconico resta però quello di Darth Vader, simbolo del Lato Oscuro,
ma anche della fragilità umana e di questo l’umanità di una persona
sia profondamente radicata in se stessi, anche sotto coltri di
cattiveria e rabbia.
Questo personaggio rimane iconico
anche per il suo storico costume che ha segnato la storia del
cinema. Ma quanto costerebbe l’armatura di Anakin Skywalker nella
realtà? Ecco un’infografica che con un buon grado di
approssimazione ci mostra il costo del costume nero:
Ricordiamo che Darth Vader potrebbe
ritornare al cinema in Rogue One A Star Wars
Story, primo spin off della saga ambientato prima
degli eventi di Una Nuova Speranza e previsto al cinema per il
prossimo 14 dicembre.
Sebbene Obi-Wan
Kenobi si collochi cronologicamente molto vicino a
Una nuova speranza, dai cui eventi dista solo
nove anni, Darth Vader si trova nel bel mezzo di
tantissimi avvenimenti in questo periodo. Tra Obi-Wan
Kenobi e Una nuova speranza sono infatti numerose le
storyline con protagonista Vader, tutte meritevoli di essere analizzate.
Essendo una serie prequel, è certo che Darth Vader sopravviva agli eventi di
Obi-Wan
Kenobi e faccia la sua prima apparizione ufficiale nel
franchise in Una nuova speranza. Tuttavia, il fatto che
Vader abbia definito le sue apparizioni nei film
originali di George Lucas, non significa che non
sia coinvolto in altri eventi nel mentre.
La prima storyline
significativa di Darth Vader dopo Obi-Wan
Kenobi è il suo coinvolgimento nella stagione 2 di
Star Wars Rebels. Prima della barttaglia di Yavin,
dopo la morte del Grande Inquisitore, Vader viene
incaricato di recarsi a Lothal per soffocare la ribellione in
corso. Vader riuscì nella missione ma, dopo aver appreso che
l’equipaggio della nave spaziale Ghost era
coinvolto con Ahsoka Tano, inviò la
Settima Sorella e il Quinto
Fratello dell’Inquisitorius dell’Impero a dar loro la
caccia nella speranza che Ahsoka potesse condurli
da altri Jedi.
Vader non ebbe più
a che fare con l’Alleanza Ribelle fino al finale della seconda
stagione, quando apparve su Malachor per impossessarsi di un
holocron Sith in grado di alimentare una potente superarma Sith, ma
venne fermato da Ahsoka che lo sfidò in un duello.
I due continuarono a combattere mentre il tempio iniziò a
collassare intorno a loro ed Ezra e i suoi amici
riuscirono a fuggire. Dopo essere sopravvissuto al crollo del
tempio, Vader tornò ai suoi doveri, pensando che
Ahsoka fosse morta. Tuttavia, la quarta stagione
di Rebels avrebbe rivelato che
Ezra aveva utilizzato il Mondo tra i
Mondi per portare Ahsoka nel futuro prima
che il tempio le crollasse addosso, il che avrebbe poi comportato
le sue apparizioni in The
Mandalorian, The Book of Boba Fett e nella prossima serie
Disney+Ahsoka.
Thrawn: Alliances
La successiva apparizione
di Darth Vader è stata al fianco del
Grand’Ammiraglio Thrawn nel romanzo
Thrawn: Alliances. Ambientato all’incirca
nell’anno 1 BBY, Vader viene incaricato di
lavorare con Thrawn per indagare su un problema
interno alla Forza riscontrato sul pianeta Batuu.
Lì, i due entrarono in conflitto con una razza guerriera nota come
Grysk, che stava rapendo bambini
Chiss sensibili alla Forza – la stessa razza di
Thrawn – per sfruttarne i poteri e poter così
navigare nelle Regioni Ignote nonché dichiarare guerra
all’Ascendenza Chiss. Vader e
Thrawn riuscirono a sconfiggere i
Grysk e a restituire i bambini all’Ascendenza
Chiss, sebbene la minaccia dell’Egemonia Grysk persistesse.
Star Wars Vader: Dark Visions
Dopo Thrawn:
Alliances, la successiva apparizione cronologica di
Darth Vader fu in Star Wars Vader:
Dark Visions, serie antologica ambientata poco prima della
distruzione della Morte Nera che racconta la
figura di Vader dal punto di vista di altri
individui. Le storyline di Dark Visions vedono un
ragazzo scambiare Vader per un eroe dopo aver
inavvertitamente salvato la sua gente da un mostro gigante; un
comandante di Star Destroyer che fa di tutto per
non deludere Vader; un’infermiera che
sviluppa un amore ossessivo per Vader e che alla
fine viene uccisa per questo; un pilota di X-Wing
che si scontra con Vader e un barista che serve
drink all’Alleanza Ribelle e viene inseguito in
una giungla piena di piante allucinogene dopo essere entrato
accidentalmente in possesso di dati imperiali trafugati.
Battle Against The Benathy
Prima di Una nuova speranza, Darth Vader e i suoi uomini hanno combattuto
contro i Benathy nello Spazio Selvaggio, evento
che viene affrontato nella serie antologica Star Wars: Age
of Resistance. Ci furono migliaia di caduti da entrambe le
parti e Vader riuscì a uccidere il re dei Benathy,
ma il suo assalto fu fermato da uno Zillo che i
Benathy veneravano come un dio. Alla fine,
tuttavia, Vader riuscì a sottomettere i Benathy.
La storia del conflitto di Vader con i Benathy è
stata contrapposta al conflitto di Kylo Ren con i
Benathy durante l’era della trilogia sequel ma, a
differenza di Vader, Kylo è riuscito a uccidere lo
Zillo dei Benathy e a costringerli a sottomettersi
al Primo Ordine.
Rogue One
L’ultima apparizione di
Darth Vader tra Obi-Wan Kenobi e
Una nuova speranza avviene in Rogue One del 2016. Dopo aver appreso che
l’ingegnere capo della Morte Nera, Galen
Erso, era segretamente un traditore, Vader ordinò al Direttore
Krennic di assicurarsi che la Morte Nera
non fosse compromessa, e successivamente lo mise fuori gioco con
il soffocamento mentre chiedeva conferma di essere ancora al
comando. In seguito, dopo che Rogue One riuscì a rubare i piani della
Morte Nera e a inviarli a una delle navi Ribelli,
Vader invase la nave per riprenderseli, uccidendo
tutti i Ribelli sul suo cammino. Tuttavia,
Vader non riuscì a recuperare i piani prima che
venissero passati a Leia, il che portò agli eventi
di Una nuova speranza e all’inizio dell’intero
franchise di Star Wars.
Indimenticabile villain e
personaggio iconico della saga di Star
Wars, Darth Vader è una figura non priva di
contraddizioni che nel corso del franchise ha “peccato” di alcune
incongruenze e aspetti non del tutto chiari.
Nel complesso il franchise ha sempre
giustificato e spiegato le sue scelte e queste incongruenze che
appartengono al personaggio, tuttavia, volendo spaccare l’uovo col
capello, ecco di seguito alcune delle cose che non hanno
senso rispetto al personaggio:
Qual è il suo vero “lavoro”?
Darth Vader è stato un
indimenticabile villain e Signore dei Sith, ma il suo “biglietto da
visita” cita anche il suo incarico come comandante supremo della
Flotta Imperiale. Dunque la domanda è: come ha ottenuto questo
lavoro? Quali sono i privilegi che ne conseguono?
Oltre a eseguire la volontà
dell’Imperatore, Vader può automaticamente tiranneggiare al
cospetto di tutti i membri dell’equipaggio?
Darth Vader è un robot?
Se guardiamo alla storia dei
personaggi cibernetici al cinema, questi ci vengono presentati come
esseri umani danneggiati e “salvati” o arricchiti dalla tecnologia,
come il Cyborg di Justice League
o i Borg di Star
Trek, ma per quanto riguarda Darth Vader la
questione è leggermente più complicata.
Tutti i suoi arti, inferiori e
superiori, sono stati tagliati via dal combattimento con Obi-Wan e sostituiti con arti
meccanici, e nei libri e nei fumetti di Star Wars si racconta come
gran parte della sua struttura interna è stata ricostruita per
gestire il peso della sua tuta. Vader è allora un perfetto robot?
Complice il Lato Oscuro, possiamo inoltre affermnare che ci siano
ancora elementi di umanità nella sua figura?
I sinistri rumori della sua maschera
L’universo di Star Wars è ricchissimo di
tecnologie avanzate che hanno reso i mezzi di trasporto e i gadget
dei protagonisti ancora più straordinari di quanto sembrino.
Tuttavia riguardo gli accessori e l’uniforme di Darth Vader circolano ancora
molte perplessità, partendo dal fatto che questi producano degli
strani effetti sonori.
Fumetti e romanzi ci hanno
raccontato che la tuta di Vader è stata appositamente progettata
per provocare al personaggio del dolore, e il suono che udiamo
quando respira sembra quello di un macchinario ferroso. Il sound
designer Ben Burtt, Jr. è riuscito a riprodurlo
usando un vecchio regolatore subacqueo Dacor, e sebbene l’effetto
finale rimanga suggestivo, è strano pensare che in tutto quel
progresso galattico non fosse stato ideato un sistema per
silenziare la sua maschera…
Il duello con Obi-Wan
Darth Vader ha trovato uno dei suoi
“peggiori” avversari in Obi-Wan Kenobi,
il suo vecchio maestro che lo lasciò morire su Mustafar dopo averlo
privato di braccia e gambe. Fu poi Darth Sidious a salvare il corpo
quasi morente di Anakin e a riportarlo in vita e passarono diversi
anni prima di un secondo duello fra i due
jedi.
Ma perché c’è voluto così tanto?
Perché Vader non si è vendicato prima di Obi-Wan? Una domanda che
molti fan si chiedono ancora…
Come faceva a non sapere che Leia era sua figlia?
Tutta la mitologia di Star
Wars è stata il frutto dell’ingegno di George Lucas,
lodata da schiere di fan affezionati ma anche criticata a causa di
alcune incongruenze narrative. Sappiamo però che alcuni dei punti
della trama si sono sviluppati nel tempo che l’intenzione originale
di Lucas non prevedeva alcun legame di sangue fra Darth Vader e
Luke Skywalker, né tantomeno fra il villain e la principessa Leia.
D’altra parte, usando la forza,
Vader è in grado di rilevare la presenza di Luke quando è nelle
vicinanze, cosa che non gli riesce con Leia. Perché? Pensate alle
scene iniziali di Una Nuova Speranza, quando i due personaggi si
ritrovano faccia a faccia: possibile che non avesse percepito la
presenza di sua figlia?
Perché non è riuscito a ottenere i piani dei ribelli contro la
Morte Nera?
La missione dei ribelli per rubare i
piani della Morte Nera e fermare la distruzione di massa
dell’Impero è stata il cuore della trama di Rogue One: A Star Wars
Story, primo spin-off ufficiale della saga uscito nel
2016. Nel film ha fatto la sua comparsa, per la gioia dei fan,
anche Darth Vader, con un’entrata in scena da mitologia, mentre i
suoi avversari riescono a fuggire portando a termine il loro
obiettivo.
Tuttavia il dubbio rimane: come ha
fatto Vader a non fermarli? Era perfettamente in grado di
superare in velocità le truppe ribelli, o al massimo avrebbe potuto
usare la Forza per prendere i piani della Morte Nera…
Come ha fatto a ignorare l’esistenza di Luke?
Il legame familiare tra Luke Skywalker
e Darth Vader non è stato rivelato fino
all’epilogo di L’impero colpisce ancora, e se da una parte questa
svolta sembrava la giusta spinta narrativa per la saga di Guerre Stellari, dall’altra
lasciò perplessi diversi spettatori: perché mai Vader non avrebbe
saputo chi era Luke? Perché non sapeva della sua esistenza?
L’influenza della forza non lo aveva già indirizzato verso quella
verità?
Come ha fatto Kylo Ren ad avere la sua maschera?
In Episodio VII: Il Risveglio
della Forza abbiamo visto Kylo Ren
osservare con ammirazione i resti della maschera di Darth Vader
quasi distrutta, ma non abbiamo avuto spiegazioni sullo stato del
cimelio e sull’autore di un tale scempio. Chi ha danneggiato
l’elmo? L’ultima apparizione risale al funerale del personaggio
dove fu bruciato il corpo su Endor alla fine de Il Ritorno dello
Jedi, e da allora il silenzio…
Come ha fatto Kylo Ren ad avere la
maschera? Forse un Ewok l’ha conservato segretamente per poi
rivenderlo? Magari sarà proprio Episodio IX ci
aiuterà a risolvere questo mistero.
Perché Kylo Ren ammira suo nonno?
L’introduzione di Kylo Ren nel
canone di Star Wars ha portato con sé le curiosità dei fan sulle
sue origini ma dopo due film (Il Risveglio della
Forza e Gli Ultimi
Jedi) non abbiamo ancora appreso molte cose sul
passato del personaggio né le ragioni che lo hanno spinto ad
emulare suo nonno, ovvero Darth Vader.
Di certo avrà sentito alcune voci
che circolavano sul suo conto o appreso qualcosa dai suoi genitori,
tuttavia il suo maestro e mentore è stato Luke ed è probabile che
l’abbia guidato nella strada opposta rispetto al padre. D’altronde
Vader ha fatto esplodere la Morte Nera e tradito
l’Imperatore…perché mai Kylo Ren vorrebbe emularlo?
Non sappiamo nulla di suo padre
Un mistero sulla saga familiare
degli Skywalker rimane tutt’ora
irrisolto: chi era il padre di Anakin aka Darth Vader?
C’è chi ha glissato ogni possibile risposta dicendo che il
personaggio è più una figura cristologica, chi invece ha provato a
ipotizzare una discendenza da Darth Plagueis o dal
popolo dei Midi-chlorian senza successo.
Vi ricordiamo che il
primo, nato come Hego Damask, era un Signore
Oscuro dei Sith discendente della stirpe di Darth Bane e maestro
della manipolazione dei midi-chlorian che visse durante il periodo
culminante con la battaglia di Naboo. La sua leggenda fu in
seguito sfruttata da Sidious per indirizzare Anakin verso il lato
oscuro.
L’attacco al Millennium Falcon
In L’Impero colpisce
ancora Darth Vader tende un’imboscata a Han Solo a Cloud City sabotando
la nave in modo che non potesse volare via insieme al suo
equipaggio. Grazie a R2-D2, che fu in grado di
riattivare l’hyperdrive, Han e il resto dei personaggi riescono a
fuggire dalla morsa dei nemici.
Ma allora perché Vader non ha
ordinato la disattivazione dell’iperdrive? O perché non l’intero
sistema di propulsione? Avrebbe potuto usare la forza e impedire
molte cose, anche semplicemente prevedendo le mosse dei suoi
avversari…
Il fantasma di Darth Vader
“ringiovanito”
Il finale de Il Ritorno
dello Jedi mostrava agli spettatori i tre spiriti della
forza di Obi-Wan Kenobi, Yoda e Anakin per la prima volta
insieme dall’inizio del franchise e felici, dopo anni di guerre e
delusioni, al cospetto di Luke. Tuttavia nella riedizione del film
attuata da George Lucas il fantasma di Anakin, interpretato
all’epoca da Sebastian Shaw, venne sostituito
digitalmente da Hayden Christensen.
Ciò è stato chiaramente fatto per
creare un “ponte” cinematografico tra la prima e la seconda
trilogia, ma l’effetto rimane comunque straniante. Perché
Anakin appare ringiovanito?
Come ha fatto a sopravvivere dopo lo scontro su Mustafar?
Durante l’epilogo di Episodio III: La vendetta
dei Sith Obi-Wan sconfigge il suo allievo tagliandogli
gambe e braccia e spingendolo dentro il flusso di lava
incandescente ai suoi piedi. Ma come ha fatto allora il personaggio
a sopravvivere?
Forse Darth Sidious riesce ad
arrivare in tempo e a metterlo in salvo in una capsula medica,
tuttavia il trauma fisico e il calore della lava dovrebbero aver
avuto la meglio sul corpo in poco tempo…
Il nome
Anakin
Skywalker scrive il suo destino quando si schiera
dalla parte del senatore Palpatine contro Mace Windu durante gli
eventi di Episodio III e promette fedeltà al
Signore dei Sith, purché lo aiuti a salvare l’amata Padme.
Palpatine, noto anche come
Darth Sidious, lo avvicina immediatamente al lato
oscuro e ai signori Sith donandogli un nuovo nome, Darth Vader.
Eppure, notano diversi fan, non sembra che fosse quella
l’intenzione iniziale e quanto pare si è trattata di un’invenzione
non particolarmente ispirata del personaggio. Ma perché l’ha
scelto? Un dubbio che assilla ancora la fanbase della saga.
Nessuno conosceva la sua reputazione?
A prima vista, Darth
Vader può sembrare un personaggio alquanto bizzarro. Il
suo costume è ricco di luci lampeggianti e puoi sentirlo respirare
con quel suono inquietante anche ad un miglio di distanza, ma
l’aspetto tradisce l’impressione e chi ha avuto a che fare con lui
sa bene che disobbedirgli reca delle conseguenze terrificanti.
Nonostante ciò le persone che
lavorano nella Morte Nera non sembrano aver percepito questa cosa,
come ad esempio l’ammiraglio Motti che pensa che Vader sia una
specie di stregone e si prende gioco di lui…possibile che nessuno
conoscesse la sua reputazione?
Vi siete mai chiesti quali siano le
vere funzionalità e quali segreti nasconde il costume di
Darth Vader, indimenticabile personaggio della
saga di Star
Wars? Cos’è che ha resto questo
villain così forte, o forse più debole, rispetto
agli altri?
Ecco qualche curiosità che potrebbe esservi
sfuggita:
La funzione principale di Darth
Vader
Sappiamo tutti che la
massiccia armatura indossata da Anakin Skywalker gli ha permesso di
sopravvivere dopo il tragico incidente di Episodio III grazie alla sua vasta gamma di
sistemi di supporto vitale.
Il principale tra questi sistemi
includeva un autorespiratore situato nel centro della tuta,
costituita da una lega metallica impenetrabile chiamata
durasteel.
Le ragioni dietro l’aspetto
“obsoleto”
C’è una ragione dietro
l’aspetto obsoleto e i dolori da sopportare mentre si indossa
questa uniforme: dal prurito della pelle sintetica al suono del
respiratore, passando per gli spilli che penetravano nel suo corpo,
tutto ciò lo teneva sveglio quando cercava di dormire e questo
influiva negativamente sulla sua sanità mentale.
Meno calmo e comodo era Vader, più
vicino era al Lato Oscuro e ai poteri pieni di
rabbia che gli infondeva.
Il segreto degli stivali di Darth
Vader
Esteticamente più
gradevoli e utili nel combattimento, gli stivali
di Darth Vader nascondono anche diverse
funzionalità, come uno spazio per ospitare il Durasteel sui lati
dei piedi (che gli permetteva di camminare) e le suole con un
nucleo ferromagnetico che poteva essere attivato dai comandi vocali
e generare campi magnetici.
Il peso sulle spalle
L’armatura di Darth
Vader era, come avrete immaginato, molto pesante. Ogni
elemento sulla spalla pesa più di venticinque libbre, ed è in grado
di trattenere bulloni e colpi di spada laser. Insieme al design
delle sue braccia robotiche, questo dettaglio gli impedisce però di
alzarle sopra la testa.
Un prurito costante
I fuochi di
Mustafar hanno distrutto completamente la pelle di
Darth Vader, e per risolvere questo problema, gli
venne sostituita con una pelle sintetica artificiale che gli
provocava un costante prurito. Il fastidio era così insopportabile
da obbligare il suo corpo a regolari pulizie tramite droni.
La funzione della maschera
La
maschera è una parti più dolorose della tuta, ma
anche una delle più utili. Al suo interno ci sono display inseriti
nelle lenti che gli forniscono un flusso costante di dati e
amplificano la sua già considerevole connessione con la Forza.
Guanti magici
Il guanto destro di
Darth Vader che copriva la sua mano cibernetica
era un Mandalorian Crushgaunt montato attorno a un
indistruttibile amuleto Sith che un tempo apparteneva a Lord Skere
Kaan.
L’altro guanto invece era
fabbricato con lo stesso tessuto di ferro mandaloriano e lo
protegge dagli attacchi della spada laser aiutandolo a deviare un
colpo diretto di Han Solo in L’impero colpisce ancora.
Regolazione della temperatura
Il costume di Darth Vader
può anche regolare la temperatura corporea proprio come il corpo
umano, aiutato da un sensibile sistema di regolazione controllato
da una scatola funzionale posta sulla cintura.
I Poteri nascosti di Darth
Vader
Esiste inoltre un
dispositivo posizionato sotto il collo del personaggio che
rappresenta un’unita di anti-distruzione a prova di fuoco,
flessibile e rifinito, con una piccola tasca all’interno che
consente l’accesso a una cartuccia di sostanze chimiche che hanno
ridotto la percezione del dolore di Vader nei momenti di
bisogno.
Dona forza a chi lo indossa
Nonostante tutti gli
svantaggi della tuta, questa uniforme ha donato a Darth Vader una
forza incredibilmente disumana. Nel romanzo The Rise of
Darth Vader, si parla addirittura di modifiche agli
avambracci e alle mani in modo tale da poter schiacciare l’elsa
altrimenti impenetrabile della sua spada laser.
Nonostante sia scomparso
dall’universo di Star
Wars nel terzo film della saga, l’Episodio VI,
Star Wars: Il ritorno dello Jedi, Darth
Vader resta il personaggio che più di tutti, nel
franchise, è entrato nella memoria collettiva.
Di lui racconta la trilogia prequel
infatti, della sua infanzia e della sua “nascita” in quanto cattivo
per eccellenza nella storia del cinema e della saga. Tuttavia, tra
La vendetta dei Sith, quando nasce la sua iconografica figura
oscura, e Una Nuova Speranza, quando lo vediamo già a capo delle
orde dell’Impero, non si hanno immagini cinematografiche di Darth
Vader, e quello che abbiamo visto in Rogue One: A Star Wars
Story potrebbe essere integrato con ciò che vediamo in
Episodio IV, data la prossimità temporale dei due
film.
Tuttavia, negli anni che separano le
due trilogie, Vader ha costruito la sua leggenda e la sua potenza
nell’intero cosmo, e di seguito trovate 10 avvenimenti,
azioni, cose che gli sono accadute durante questo periodo di
tempo e che hanno contribuito a renderlo il mito che è
ancora oggi.
Ha allenato un apprendista
Molti fan potrebbero non saperlo, ma
Darth Vader ha avuto un apprendista Sith trai due film. Il nome
dell’apprendista era Galen Marek, alias Starkiller, che era il
personaggio principale in The Force Unleashed e The Force Unleashed
II. Galen Marek è stato salvato da Darth Vader dopo la battaglia su
Kashyyyk e subito dopo è stato addestrato nel cammino verso il Lato
Oscuro.
Addestrare un apprendista può
sembrare una pratica comune nel mondo di Star Wars, ma non per i
Sith. Darth Vader che allena un apprendista non solo infrange la
Regola dei Due, ma mostra anche la
slealtà di Darth Vader nei confronti dell’Imperatore Palpatine.
Istruendo segretamente Galen Marek, rivela che Vader stava tentando
di rovesciare Darth Sidious con l’aiuto di Starkiller.
Ha duellato contro Ahsoka
Tano
Ahsoka Tano fa parte della specie Togruta, molto
simile al Maestro Jedi Shaak Ti. Il primo ruolo di Ahsoka è stato
in Star Wars: The Clone Wars nel 2008 e ha continuato a essere
protagonista di The Clone Wars e Star Wars: Rebels TV shows. Ciò
che la rende speciale per Darth Vader è che è stata l’apprendista
di Anakin Skywalker prima che lui cedesse al Lato Oscuro.
Darth Vader si trova faccia a faccia
con Ahsoka Tano per la prima volta nella seconda stagione di Star
Wars: Rebels. Scoppia rapidamente un’epica battaglia, che porta
Ahsoka a colpire Vader sulla maschera con la sua spada laser. Viene
mostrato un frammento della faccia sfregiata di Vader e la
battaglia termina quando il Tempio Malachor Sith viene
distrutto.
Si è confrontato con Palpatine
sulla morte di Padme
Star Wars: Darth Vader è
la più recente serie di fumetti Marvel incentrata sull’ascesa di
Darth Vader in seguito a La vendetta dei Sith. Il primo numero
parte pochi secondi dopo la famosa battuta: “NOOOO!” di Vader, che
si confronta con Darth Sidious per la morte di Padmé.
Anakin Skywalker ha aiutato l’Impero
a rovesciare l’Ordine Jedi e infine a portare il caos nella
Galassia. Skywalker ha affrontato tutto questo perché aveva la
premonizione che Padmé sarebbe morto di parto. Palpatine ha
promesso ad Anakin che seguire il Lato Oscuro della Forza potrebbe
salvarle la vita, ma gli dice che a causa della sua rabbia,
Padmé è morta e nemmeno il Lato Oscuro può riportarla indietro.
Palpatine continua spiegando che la morte di Padmé gli ha dato il
dono del dolore, condizione indispensabile alla sua vita.
Incontra di nuovo Boba Fett
Mentre Anakin Skywalker e
Boba Fett si sono incontrati durante la Battaglia di Geonosis ne
L’Attacco dei Cloni, in seguito avrebbero incrociato la strade tra
gli episodi III e IV.
Darth Vader ha dato a Boba Fett il
compito di catturare Juno Eclipse in The Force Unleashed II. Il suo
piano era usare Juno Eclipse per stanare Starkiller che intanto era
stato riscattato dal Lato Chiaro della Force.
In Star Wars: Darth Vader, Vader
invia anche Fett in missione per trovare un giovane che si è
imbarcato sul Millennium Falcon con Obi-Wan Kenobi. Mentre Boba Fett fallisce la
sua missione, torna con il nome di “Skywalker”. Questo è diventato
canone per l’universo di Star Wars e spiega come Vader abbia
scoperto che suo figlio era vivo e rappresentava una minaccia per
l’Impero.
Ha dato la caccia a coloro che sono
sopravvissuti all’Ordine 66
Non importa quanto si
odino i prequel, l’Imperatore Palpatine che dà l’ordine di eseguire
l’Ordine 66 è un momento agghiacciante nel finale di La Vendetta
dei Sith. Per la maggior parte dei Jedi, l’Ordine 66 ha significato
una morte prematura, ma alcuni sono stati in grado di correre o
nascondersi dall’Impero Galattico.
Nel libro Dark Lord: The Rise of
Darth Vader, l’Imperatore Palpatine scopre che un gruppo di soldati
cloni su Murkhana ha rifiutato di tradire i Jedi. Palpatine manda
Darth Vader a indagare sulla questione e a dare la caccia a Roan
Shryne e Bol Chatak, a due Maestri Jedi e al Padawan Olee
Starstone.
Dopo averli abbattuti, Vader finisce
col decapitare Bol Chatak. Roan Shryne e Olee Starstone scappano,
ma Vader li trova di nuovo. La vita di Roan Shryne giunge alla
fine, ma non prima di dare a Starstone il tempo sufficiente per
fuggire con Chewbacca.
Deve costantemente dare prova di
fedeltà all’Imperatore
Nell’universo espanso fu
rivelato che Darth Vader era semplicemente una pedina per
Palpatine: niente di più, niente di meno. Nonostante questa crudele
relazione tra maestro e apprendista, Vader ha costantemente dovuto
dimostrare la sua lealtà a Darth Sidious.
In diverse occasioni, Palpatine
avrebbe mandato assassini e Jedi oscuri a ucciderlo, per vedere se
era ancora abbastanza forte da essere il suo apprendista o se aveva
bisogno di essere sostituito.
In un fumetto, Palpatine crea un
elaborato schema chiamato “Heinsnake Plot”. L’Imperatore
Palpatine assunse qualcuno per assassinarlo allo scopo di vedere se
Vader lo avrebbe salvato, e poi dice a Vader di rintracciare
l’assassino.
Ciò porta Vader a un culto che si
offre di aiutarlo a rovesciare Darth Sidious ma Vader rifiuta di
tradire il suo padrone e distrugge tutti i cultisti di
Heinsnake.
Ha combattuto al fianco di
Palpatine su Ryloth
Dopo La Vendetta dei
Sith, non vediamo quasi mai Darth Sidious sul campo di battaglia,
ma è stato costretto a combattere al fianco di Darth Vader nel
romanzo Lords of the Sith di Paul S. Kemp.
Ambientato sul pianeta Ryloth,
racconta della repressione di una rivolta da parte dei
Sith. La rivolta fu guidata da un uomo di nome Cham Syndulla,
che tentò di rivendicare le vite dell’imperatore Palpatine e Darth
Vader durante la loro visita a Ryloth, ma naturalmente fallì.
Cham Syndulla fuggì, ma non prima
che i Signori Oscuri riuscissero a uccidere chiunque avesse
assistito alla battaglia. Syndulla aveva sottovalutato chiaramente
il potere del Lato Oscuro.
La trama “Dying Light”
della serie comica di Star Wars: Darth Vader porta Jocasta Nu sotto
i riflettori. Jocasta è stata introdotta per la prima volta durante
l’episodio II ed era la responsabile degli archivi Jedi.
Sfortunatamente, questa dolce e potente vecchia signora è stata
uccisa da Darth Vader qualche tempo dopo La Vendetta dei Sith.
Darth Vader e gli Inquisitori furono mandati in missione per
trovare Jocasta Nu e riportarla in vita per l’Imperatore
Palpatine.
Di solito i Sith sono spietati e si
limitano a prendere la vita dei loro nemici, ma Palpatine voleva
estrarre da lei conoscenze pertinenti, soprattutto quelle relative
ai bambini sensibili alla Forza. Darth Vader trova e rivendica la
vita di Nu dopo che rivela ad un gruppo di soldati cloni che è in
realtà Anakin Skywalker. Vader poi distrugge il cristallo di
memoria che conteneva le posizioni dei bambini in modo che
Palpatine non potesse mai trovarlo.
Ha forgiato la sua spada rossa
Darth Vader è noto per il
suo costume da robot, la sua voce terrorizzante e, naturalmente, la
sua spada laser rossa. Tutti i Sith hanno spade dalla lama rossa,
ma a Darth Vader non è stata semplicemente data una nuova arma dopo
La Vendetta dei Sith.
Palpatine spiega che un cristallo
kyber cremisi si forma quando un Sith lo prende da un Jedi e lo fa
“sanguinare” innestando tutta la sua agonia nel cristallo. Questo
porta Vader a Kirak Infil’a sulla luna Al’doleem per prendere la
spada laser di un Jedi.
Dopo aver preso la vita di Kirak
Infil’a, torna a Mustafar per trasformare il cristallo kyber verde
in rosso. Vader riversa tutto il suo odio, rabbia e sofferenza nel
cristallo e lo rende rosso. Torna dal suo padrone con la sua nuova
spada laser rossa e da allora ha continuato a versare sangue con
essa.
Si alimenta con cibi liquidi
Ci si è a lungo interrogati
su come e se Darth Vader mangia. Mentre vediamo che ha ancora i
denti quando viene fulminato in Il Ritorno dello Jedi, è
probabilmente estremamente difficile e doloroso per Vader mangiare
cibi solidi. Ciò induce molti a credere che Darth Vader abbia
imparato a mangiare i cibi liquidi.
Molte persone credono che i suoi
problemi respiratori e le lesioni subite siano la causa di questa
sua condizione e che possa nutrirsi con una speciale miscela o
subire iniezioni nutritive nella sua camera di meditazione.
Tuttavia, immaginarlo mentre mangia
un panino gli farebbe perdere molto del suo fascino e dell’aura di
paura.
L’universo di Star Wars è pieno di villain iconici:
Boba Fett, Generale Grievous, Asajj Ventress, Darth Maul, Jabba the
Hutt e Moff Gideon. Senza dubbio, però, i due cattivi più grandi
dell’intera saga sono Darth Vader e Palpatine. Il primo è stato elogiato come uno
dei cattivi più raffinati del grande schermo fin dalla sua prima
apparizione in Una Nuova Speranza del 1977, mentre
l’Imperatore si è rivelato essere il burattinaio che controllava le
sue azioni.
Stiamo parlando dei due malvagi
Sith che hanno distrutto la Repubblica e l’hanno trasformata
nell’Impero. Ecco cinque motivi per cui Darth Vader è il miglior cattivo della saga di
Star Wars e cinque per cui potrebbe
essere Palpatine:
Vader: un simbolo del male senza volto
Sebbene la trilogia prequel,
attraverso il personaggio di Anakin, abbia in un certo senso
imposto allo spettatore di immaginare il volto di
Darth Vader sotto la maschera mentre si riguarda la trilogia
originale, Vader è un personaggio che funziona brillantemente anche
senza un volto identificativo, come una personificazione “senza
volto” del male. La sua maschera ha tratti palesemente umani, ma
gli occhi scuri, senz’anima, la bocca robotica e la cupola
corazzata gli donano tutte qualità ossessivamente disumane.
Palpatine: il villain di tutte e tre le trilogie
Anakin Skywalker è stato un Jedi per
la maggior parte della trilogia prequel, trasformatosi poi in
Darth Vader giusto in tempo per governare la Galassia con
pugno di ferro durante la trilogia originale. E a parte il suo
elmetto carbonizzato e un breve cameo vocale, non è apparso affatto
nella trilogia sequel.
Sheev Palpatine, invece, è stato il nemico supremo dietro tutte
e tre le trilogie della saga degli Skywalker. Inizialmente non era
previsto nella trilogia sequel, ma alla fine abbiamo scoperto che
anche Snoke era soltanto una creazione dell’Imperatore.
Vader: una presenza intimidatoria innegabile
Ogni volta che Darth Vader entra in
scena, la sua presenza viene percepita immediatamente. Grazie alla
minacciosa corporatura di David Prowse e
al costume ispirato agli antichi samurai, il personaggio ha una
presenza innegabilmente inquietante. Impossibile non ricordare la
sua prima apparizione in Una Nuova Speranza del 1977, quando emerse da una
nuvola di fumo su Tantive IV ed estrasse le informazioni da un
indifeso soldato ribelle.
Palpatine: il grande potere della manipolazione
Sebbene Palpatine sia uno dei più
forti detentori della Forza che siano mai esistiti, con il potere
di muoversi a spirale nell’aria e sparare fulmini dalle dita, il
suo più grande potere è senza dubbio la manipolazione. Non ha mai
avuto bisogno di usare la sua spada laser per prendere il controllo
del Senato Galattico: ha soltanto manipolato i funzionari eletti
della Galassia per farsi dare in custodia le chiavi. Né ha avuto
bisogno di usare la Forza per far cadere l’Ordine Jedi: gli è
bastato manipolare
Anakin Skywalker raccontandogli la Tragedia di Darth Plagueis
il Saggio.
Vader: l’incredibile doppiaggio di James Earl Jones
L’attore che si trova sotto il
costume di
Darth Vader è David Prowse, ma il personaggio nella versione
originale dei vari film è stato doppiato da James Earl Jones,
capace di definire la personalità del villain attraverso il suo
timbro marcato ma al tempo stesso così glaciale. Qualsiasi battuta
pronunciata da Jones – “Trovo insopportabile la tua mancanza di
fede”, “Se tu solo conoscessi il potere del Lato Oscuro…” – ha
sempre assunto contorni tanto iconici quanto terrificanti…
Palpatine: la performance di Ian McDiarmid
George
Lucas non avrebbe potuto scegliere un attore più incredibile del
leggendario Ian McDiarmid per interpretare Sheev Palpatine. Nella
trilogia prequel, si nascondeva sotto le mentite spoglie di un
Senatore, risultando ugualmente sinistro nella sua vera forma di
Signore dei Sith. Nella trilogia originale, era un cattivo che
amava gioire dei suoi piani oscuri piani con voce ringhiante, ma
c’era ancora tanto da scoprire. E sebbene la sua apparizione ne
L’Ascesa di Skywalker sia stata forzata e non
pianificata, McDiarmid ha continuato ad interpretare il villain
come ha sempre saputo fare.
Vader: il raggiungimento della redenzione
La redenzione è un’espediente
narrativo molto abusato nei racconti cinematografici, specialmente
nelle storie fantasy o di fantascienza, ma la redenzione di
Darth Vader è un qualcosa che ha pochi eguali. Vede che
l’Imperatore fa esplodere senza reticenze suo figlio con un fulmine
della Forza, mentre il bene ancora presente in Anakin ritorna in
superficie. Uccidere Palpatine non redime improvvisamente Vader per
aver massacrato i giovani Jedi e fatto saltare in aria il pianeta
di Leia (e tutte le altre azioni malvagie che ha compiuto), ma è
stato sicuramente catartico vederlo sollevarsi al di sopra
dell’uomo che lo ha manipolato al fine di commettere tutti quegli
atti orribili e, dunque, opporsi al male.
Palpatine: un arco narrativo più coerente
Mentre il ritorno di Vader al Lato
Chiaro della Forza è uscito trattato con un po’ di superficialità,
l’arco narrativo di Palpatine è stato coerente per l’intera saga
degli Skywalker. In ogni trilogia, Palpatine voleva soltanto che il
suo apprendista diventasse abbastanza potente da ucciderlo e
prendere il suo posto. Alla fine è andata proprio così, ma il suo
apprendista è comunque morto, nonostante i ribelli siano riusciti a
ristabilire la pace nella Galassia. Palpatine è tornato ne Il Risveglio della Forza sotto forma di clone
(dettaglio
spiegato nel romanzo, non nel film) per provare a fare la
stessa cosa con la sua nipote Rey. Sheev p stato un personaggio
coerente dall’inizio alla fine della saga. Le sue motivazioni – e
il motivo per cui le aveva – sono sempre state chiare. Ogni volta
che i suoi piani venivano sventati, semplicemente li
riadattava.
Vader: un eroe tragico
La trilogia
originale descriveva
Darth Vader come un cattivo puro, ma la trilogia prequel ha
rivelato che la cosa era molto più complessa di così. La trilogia
prequel è servita a mostrarci la sua storia passata. I fan di
Star Wars sono rimasti sorpresi (altri delusi) nel
vedere che un tempo Vader, quando aveva solo 9 anni, era uno
schiavo ribelle su Tatooine. Fu addestrato come Jedi, lodato come
“Il Prescelto” che avrebbe distrutto i Sith, e alla fine cadde in
disgrazia quando Palpatine lo condusse al Lato Oscuro della Forza.
È un eroe tragico, senza dubbio… al pare di Amleto, Romeo,
Gatsby.
Palpatine: il maestro di Darth Vader
Per quanto
Darth Vader sia iconico, non possiamo negare il fatto che
Palpatine abbia insegnato a Vader tutto ciò che egli conosce sul
Lato Oscuro della Forza.
Obi-Wan Kenobi gli ha insegnato le vie della Forza, ma
Palpatine gli ha insegnato molte abilità che alcuni considerano
innaturali. In un certo senso, ciò rende Sheev automaticamente
superiore a Vader. Proprio quando sembrava che Vader fosse la mente
malvagia responsabile dell’Impero nella trilogia originale, si è
scoperto che stava semplicemente eseguendo gli ordini di un una
mente ancora più perfida e potente, che in realtà manipolava
tutto.