Dopo l’infelice (?)
presenza di Ben Kingsley in Iron
Man 3, sembra strano sentire che l’attore premio
Oscar sia ancora intenzionato a prendere parte ad alcuni piani
Marvel ancora top secret. Eppure
lui stesso ha di recente confermato al The Belfast
Telegraph che sta lavorando a qualcos’altro con la
compagnia:
E’ un progetto Marvel segreto. Non mi è permesso
dire di più, dovrete aspettare e vedrete. Ero con molte persone che
erano coinvolte già sul set di Iron Man 3. E’ stato adorabile
vederli tutt di nuovo. E’ bello far parte di questa grande e
meravigliosa famiglia”.
SI potrebbe ipotizzare che la
Marvel sia intenzionata a
realizzare un cortometraggio sul Mandarino, personaggio
precedentemente interpretato da Kingsley nel cine comic precedente,
dal momento che riteniamo improbabile che l’attore venga scelto per
un altro ruolo all’interno dell’universo Marvel. Per adesso però si tratta
solodi supposizioni.
Presto vedremo Sir Ben
Kingsley sul grande schermo in Ender’s
Game, il film di fantascienza diretto da
Gavin Hood, in uscita il primo novembre in cui
l’attore interpreta il personaggio di Mazer Rackham.
“La realtà è stato
il materiale di base per la sceneggiatura” ha detto così
Valeria Bruni Tedeschi per spiegare da dove è nata la storia
di Un Castello in Italia, in cui è anche
sceneggiatrice e attrice protagonista, presentato la scorsa
primavera in Concorso al Festival
di Cannes. La forse impronta autobiografica del film spicca con
particolare evidenza, e la Bruni Tedeschi ha precisato: “A
sceneggiare il film siamo state in tre, ed è stato molto importante
per me questa collaborazione, perché nel film ci sono tre
autobiografie, tre mondi e tre modi di vedere la vita che si sono
concentrati in questa unica storia”.
Un film tanto
autobiografico che in scena, ad interpretare la madre del
personaggio della Tedeschi c’era Marisa Borini,
straordinaria interprete di un ruolo intenso e doloroso. “Non
sono andata all’Actor’s Studio – ha scherzato la Borini –
cerco di seguire le istruzioni, Valeria è così brava e io
improvviso. Non imparo mai niente a memoria, leggo le battute una
sola volta e se sono lunghe le leggo la sera prima”.
Il film, seppure concentrato su
momenti dolorosi, è ricco di ironia riservata soprattutto ai
contesti religiosi. “L’ironia non è un proposito, cerchiamo di
raccontare le situazioni. Il nostro personaggio ha la necessità di
trovare la fede, tuttavia non riesce ad entrare nella stanza della
fede, e rimane fuori. L’ironia e la comicità arrivano dal
fallimento che questa donna deve affrontare nel suo rifiuto della
fede. La mia eroina è tragicomica perché involontariamente nel suo
dolore è comica”.
Innegabile la tendenza di Valeria
Bruni Tedeschi a lavorare con persone che appartengono alla sua
vita reale; in questo caso, oltre alla madre, anche il compagno,
Louis Garrel, è presente nel film. “Per me è importante
dire che se chiedo ai miei familiari o amici di recitare per me è
perché credo che siano dei grandi professionisti – ha spiegato
la bella Valeria – poi che gli attori siano vicini a me nella
vita per me è meglio. Poi però ci sono gli incontri nuovi, come
quello con Filippo Timi, ma prima di tutto è il talento che
mi fa lavorare con le persone che scelgo”.
Presenti alla conferenza stampa
anche Filippo Timi e Louis Garrel, che nel film
interpretano rispettivamente il fratello malato di AIDS e il
tormentato compagno della protagonista. Entrambi gli attori sono
stati particolarmente spiritosi, ognuno per ragioni diverse. Timi
ha messo in piedi un vero e proprio spettacolino di cabaret,
ironizzando sulla sua balbuzie e spiegando quanto per lui è stato
difficile dimagrire 18 chili per la parte, oltre a dover recitare
in francese e quindi dover fare i conti con la balbuzie in questa
seconda lingua, tuttavia per lui l’esperienza del film è stata
forse doppiamente difficile perchè si è andato ad inserire, da
estraneo, in un contesto chiuso, familiare: “Artisticamente mi
sento un po’ fratello di Valeria, la stimo molto come attrice. Per
me questo film ha significato un lavoro sull’intimità, per me è un
film intimo non solo autobiografico. E’ trai ruoli più difficili
che abbia mai affrontato, difficile perchè ho dovuto far passare
una grande dolcezza. Più che un ruolo è stato un
soffio“.
Garrell ha dato libero sfogo alla
sua “rabbia” contro la compagna: i due hanno messo in piedi un
siparietto alla “Casa Vianello”, forse un po’ fuori luogo per una
conferenza stampa.
Un Castello in Italia
uscirà il 24 ottobre distribuito da Teodora Film.
“Grande Giove!” abbiamo
dimenticato di fare gli auguri a Doc! Sono i pochi a non sapere di
chi stiamo parlando, un po’ perchè il titolo di questo articolo
lascia pochi dubbi, un po’ perchè l’esclamazione e il nome citati
si possono riferire ad una sola persona: Christopher
Lloyd. Ebbene il nostro carissimo Emmet Brown compie oggi
la bellezza di 75 anni e non c’è assolutamente dubbio se diciamo,
con assoluta certezza e senza la paura di essere contraddetti, che
lui è entrato nella storia del cinema a tutti gli effetti.
Era il 1985, quando Lloyd si trovò
a recitare accanto ad un giovane attore semisconosciuto, e per il
regista che qualche anno dopo avrebbe portato a casa un premio
Oscar per la migliore regia. Il terzetto formato da
Christopher Lloyd, Robert Zemeckis e
Michael J. Fox arriva per la prima volta sul
grande schermo con Ritorno al Futuro, per
poi ritornarci per ben due sequel (quando il sequel non era di
moda) e realizzare una delle saghe più fortunate della storia del
cinema. E gran parte del suo successo, questa saga antesignano
dello sci fi lo deve proprio all’eccentrico Doc interpretato con
allegra stramberia da un ineguagliabile Christopher
Lloyd.
Nonostante la grande fortuna della
trilogia di Zemeckis, la sua presenza notevole in alcuni capolavori
del cinema (il suo esordio in Qualcuno volò sul nido
del cuculo, il ruolo del villain Doom in
Chi ha incastrato Roger Rabbit?, il
magnifico Zio Fester ne La famiglia
Addams), Lloyd ha visto brillare la sua stella
maggioimente sul piccolo schermo, partecipando a tantissime serie
tv e dando la sua particolare voce a diversi personaggi
d’animazione.
Adesso Lloyd è impegnato nelle
riprese del film Time, the Fourth
Dimension, un film che, avendo a che fare con i
viaggi nel tempo, lo vedeo … ritornare al passato! Intanto speriamo
che tra un ciak e l’altro sia riuscito a spegnere le candeline.
Tanti auguri Doc!
Bryan Singer è
attualmente impegnato con il montaggio del suo atteso prossimo
film X-Men giorni di un futuro
passato, e come di consueto arrivano dal suo
profilo Twitter aggiornamenti sulla lavorazione del film. Il
regista oggi ha postato una nuova foto in sala di montaggio con il
montatore John Ottman:
La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Arriva una versione bootleg
dell’atteso trailer del film Noah,
il nuovo dramma biblico di Darren
Aronofsky (Requiem for a Dream, Il cigno
nero). Il cast della pellicola include Russell
Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly, Logan Lerman, Ray
Winstone e Anthony Hopkins. A
rivelarlo è Batdtaste.it:
La pellicola è prodotta da Disruption Entertainment, New
Regency Pictures, Protozoa Pictures, mentre a distribuire il film
ci penserà la Universal Pictures.
Di seguito la gallery del film:
[nggallery id=81]
Noah verrà rilasciato nei cinema
americani il 28 marzo 2014.
Guarda il trailer italiano di
Boxtrolls
– Le scatole magiche, il nuovo film d’animazione dei
creatori di “Coraline e la Porta Magica” e “ParaNorman”. Da
ottobre 2014 al cinema. La pellicola è diretta da Anthony
Stacchi e Graham Annable ed è tratto dal romanzo di Alan
Snow “Here Be Monsters”. Il cast delle voci
invece è composta dai doppiatori Ben Kingsley, Toni
Collette, Elle Fanning, Isaac Hempstead-Wright, Jared Harris, Simon
Pegg, Nick Frost, Richard Ayoade e Tracy
Morgan.
Boxtrolls
– Le scatole magiche è un film evento per famiglie dei
creatori di Coraline e la Porta
Magica e ParaNorman, entrambi
candidati all’Oscar per il Miglior Film d’Animazione. Si
tratta della terza produzione cinematografica dello studio
d’animazione con sede in Oregon, LAIKA. Girato in loco presso gli
studi LAIKA, in 3D e con metodi avanzati manuali e
tecnologici, Boxtrolls Le Scatole Magiche utilizza disegni
manuali, formato grafico ibrido d’animazione in CG e tecnica
dello stop-motion, per rappresentare la storia del best-seller
fantasy d’avventura di Alan Snow “Arrivano I Mostri!”.
Boxtrolls
– Le scatole magiche presenta al pubblico ad una nuova
specie di famiglia – I Boxtrolls, una comunità di creature
bizzarre e dispettose, che hanno amorevolmente adottato e cresciuto
un ragazzino orfano, Uovo (doppiato nella versione originale da
Isaac Hempstead Wright di Game of Thrones), fin dall’infanzia nella
splendida casa nelle caverne che hanno costruito sotto i viottoli
di Pontecacio. Qui vivono una vita felice ed armoniosa, lontano
dalla società; i residenti snob della cittadina di epoca vittoriana
sono ossessionati dalla ricchezza, dalla classe sociale, e dal
benessere… ma soprattutto dai formaggi puzzolenti. Lord Gorgon-Zole
(Jared Harris di Mad Men), il sindaco de facto, detta legge
circondato dai suoi uomini snob e d’élite delle Tube Bianche. Come
tutti gli altri, crede alle leggende spaventose sui Boxtrolls,
divulgate in lungo e in largo per oltre un decennio dal malvagio
Archibald Arraffa (l’attore premio Oscar Ben Kingsley). Determinato
ad ottenere il consenso delle Tube Bianche, Arraffa ha imprigionato
il geniale inventore ed amico dei Boxtrolls Herbert Trubshaw (Simon
Pegg di Star Trek), ed ha reclutato una banda nota come ‘Tube
Rosse’ per catturare tutti i Boxtrolls. Delle Tube Rosse fanno
parte l’implacabile Mr. Nervetto (Tracy Morgan di 30 Rock), il
goffo Mr. Pasticcio (Richard Ayoade di The IT Crowd), e
l’impassibile Mr. Trota (Nick Frost di The World’s End).
Ritorna al cinema dopo l’ottima
prova in Star Trek Into Darkness,
l’attore del momento Benedict
Cumberbatch con il suo ultimo film, Il
Quinto Potere (recensione)
(The Fifth Estate) basato sui libri
“Inside Wikileaks” di Daniel
Domscheit-Berg e “Wikileaks” di David
Leigh e Luke Harding.
Cosa ci racconta The Fifth Estate…
“Il film parla di un momento
cruciale che stiamo vivendo, per quanto riguarda la politica, i
mass media e la storia contemporanea, ma racconta anche un’amicizia
che viene scossa dagli eventi”.
“Una cosa è avere un’idea come
WikiLeaks, ma è molto più difficile sviluppare questa idea con le
doti e la tenacia tipiche di Assange. Ho un granderispetto per questo. Lui ha pensato di sfruttare il flusso
delle informazioni per chiedere delle riforme e qualsiasi sia
l’opinione che abbiamo di lui, ormai quest’idea ricopre un ruolo
fondamentale nella nostra storia”.
..quanto è stato difficile
interpretare un personaggio come Assange?
“Dopo una breve fase di
entusiasmo, sono entrato nel panico. Come avrei potuto riuscirci?
C’erano tante cose da affrontare, a livello vocale, fisico e in
generale per confrontarsi con l’impatto che aveva questa
storia. Ho svolto tante ricerche minuziose. È stato eccitante
leggere i libri su di lui, ma allo stesso tempo sapevo che Julian
disprezzava le persone che li avevano scritti, quindi mi sono
spostato verso un altro tipo di materiale, come le interviste che
aveva concesso. Da lì, ho iniziato a mettere assieme la persona che
stavo scoprendo e la sceneggiatura”.
Benedict Cumberbatch: intervista al
protagonista de Il Quinto Potere
E’ rimasto colpito dalla
figura di Assange ? come lo avete fatto diventare un personaggio
cinematografico?
“Spesso ero sedotto da quello
che diceva e dall’immagine che dava di sé. Lui è impressionante per
come prende il controllo delle interviste, rifiutandosi di
soddisfare le tradizionali esigenze televisive. Possiede
un’integrità notevole e pronuncia le sue frasi in maniera decisa”.
“Sicuramente, bisognava mantenersi molto fedeli al suo linguaggio
del corpo, quindi fin dall’inizio ero pronto a impegnarmi al
massimo, come voleva anche Bill. Ma noi desideravamo un personaggio
completo. Non abbiamo evitato di esplorare gli elementi umani che
Julian preferirebbe mantenere riservati, perché dovevamo creare un
personaggio cinematografico a tutto tondo”
Qual è il legame fra Daniel
e Julian? cosa li unisce?
“Ritengo che, a livello
platonico, Daniel si sia innamorato di Julian e dei suoi ideali,
loro sono diventati molto uniti in un momento fondamentale di
WikiLeaks e hanno condiviso un’avventura straordinaria. Ma, alla
fine, è avvenuta una battaglia di principi tra due uomini molto
diversi”.
Com’è stato il rapporto con
il regista, Bill Condon?
“Sentivo che l’attenzione di
Bill era quello di cui avevo bisogno. Non si tratta solo di
ottenere l’inquadratura desiderata, lui cerca di cogliere ogni
sottigliezza emotiva. Inoltre, era molto preoccupato
per la responsabilità che aveva nel raccontare questa storia. Così,
abbiamo lavorato sodo per creare qualcosa di eccitante e
coinvolgente, ma era importante mantenere una forte integrità
che rendesse giustizia all’argomento di cui
parlavamo”
Come descriveresti WikiLeaks e Assange
“WikiLeaks e Assange sono una
storia drammatica che non ha ancora visto la parola fine. Come
narratore, puoi fornire una sola versione degli eventi, ma la
speranza è che questo spinga le persone ad approfondire quello che
avviene veramente nel mondo. Non esiste la verità oggettiva, ma
soltanto una verità personale”.
VI ricordiamo che l’attore
ritornerà prestissimo al cinema con l’atteso secondo capitolo della
saga di Peter Jackson, Lo Hobbit la
desolazione di Smaug, in cui interpreta grazie al
motion capture il drago Smaug. Mentre ritornerà presto nei panni di
Sherlock Holmes nell’omonima serie di successo
Inglese.
Lo scorso 10 ottobre, al
Comic Con 2013 di New York, è
stato presentato, riscuotendo un grandissimo successo, il
documentario Necessary Evil: Super-Villains of DC
Comics, che esplora il mondo dei cattivi
dell’universo immaginario della DC
Comics, analizzandone la storia, la personalità e il
loro impatto sulla società. Il documentario presenta alcuni
interventi di personaggi illustri quali Richard
Donner (Superman), Guillermo del
Toro (Pacific Rim) e Zack Snyder
(L’uomo d’acciaio). Di seguito la prima
clip ufficiale tratta da Necessary Evil, che uscirà in
Blu-ray e in DVD in America il prossimo 25
ottobre.
Arriva direttamente dalla bocca del
presidente della Warner Bros una dichiarazione che
potrebbe donare speranza a tutti coloro che non vedono l’ora di
poter ammirare il personaggio di Wonder Woman sul grande schermo.
Durante un’intervista con Variety, infatti, il presidente creativo
della Warner Bros Greg Silverman ha espresso la
sua in merito al futuro cinematografico di una delle icone
dell’universo immaginario della DC Comics. Queste le sue
parole:
“Sono anni che pensiamo a come
usare i nostri personaggi; li amiamo tutti moltissimo. Wonder Woman
è un personaggio incredibile. Sarebbe una grossa opportunità dal
punto di vista del box office, oltre a rappresentare la possibilità
di vedere sul grande schermo un’eroina fortissima. Prendiamo molto
seriamente questa possibilità e non vediamo l’ora di inserirla
all’interno di un contesto che ne esalti nella giusta maniera la
sua storia e la sua personalità. Si, l’ipotesi di inserire Wonder
Woman in Batman vs Superman è stata già discussa“.
Naturalmente non si tratta di una
conferma, ma neanche di una smentita ufficiale. E’ possibile,
dunque, che tutti i fans dello storico personaggio femminile
riceveranno questa gradita sorpresa? Staremo a vedere…
Dopo il successo di Corpi da
reato, il regista Paul Feig e la candidata
all’Oscar Melissa McCarthy torneranno a lavorare
insieme in una nuova commedia d’azione dal titolo Susan
Cooper. Adesso Deadline riporta la notizia che
Jason Statham sarà il partner maschile della
McCarthy nella pellicola.
Susan
Cooper, della cui sceneggiatura si è occupato lo
stesso Feig, sarà il resoconto della folli avventure di una spia in
gonnella, una sorta di Johnny English al femminile,
interpretata da Melissa McCarthy. Jason
Statham vestirà i panni di un suo collega. Il film segnerà
la terza collaborazione tra Feig e la McCarthy, dopo Le amiche
della sposa del 2011 ed il sopracitato Corpi da reato
dello scorso giugno (da noi in Italia arrivato ad inizio
ottobre).
Prossimamente vedremo Jason
Statham al fianco di James Franco in
Homefront, ma anche in The
Expendables 3 e Fast & Furious
7, entrambi attesi per il 2014.
Entertainment Weekly ha diffuso
online le prime immagini tratte da Black
Sea, pellicola diretta da Kevin
Macdonald (L’ultimo re di Scozia, State of Play)
con protagonista assoluto Jude Law. Eccole di
seguito.
Black Sea
racconta le vicende del fraudolento Capitano Robinson (Jude
Law) che, con una ciurma formata da inglese e russi,
inizia la ricerca di un tesoro sommerso nel Mar Nero e risalente
alla Seconda Guerra Mondiale. A fianco di Jude Law
troviamo Scoot McNairy, Ben
Mendelsohn, Jodie
Whittaker, Karl
Davies e Daniel Ryan. La
pellicola, sceneggiata da Dennis Kelly, verrà
distribuita dalla Focus Features nel corso del
2014, anche se nessuna data è stata al momento
ufficializzata.
Dal regista Morgan
Spurlock e dal produttore Simon Cowell arriva
il film evento sul sensazionale successo dei One Direction: This is
us disponibile in Italia in DVD e in versione Combo
Blu-ray/Blu-ray 3D dal 18 dicembre 2013 La “Ultimate
Fan Edition” Blu-ray™/Blu-ray 3D™ è il regalo perfetto per
Natale e include l’Extended Fan Cut, la versione
cinematografica e inediti Contenuti Speciali per tutti i fan!
Segui la sensazionale ascesa dei
One Direction nell’Olimpo del POP, dalle umili
origini all’affermazione come fenomeno musicale globale, con il
film evento ONE DIRECTION: THIS IS US in uscita
in Italia il 18 dicembre 2013 in DVD e in versione Combo
Blu-ray™/Blu-ray 3D™, distribuiti da Universal Pictures Italia Home
Entertainment. La “Ultimate Fan Edition” Blu-ray™/Blu-ray 3D™
include sia la versione estesa del film, con 20 minuti di riprese
inedite e 4 brani aggiuntivi per i fan, sia la versione
cinematografica.
Il regista nominato agli
Oscar® Morgan Spurlock (Miglior Documentario, Super
Size Me, 2004) e il produttore Simon Cowell (The X
Factor) regalano ai fan uno sguardo intimo e avvincente sul
percorso dei One Direction – vincitori dell’ambito
titolo “Artista dell’anno” di MTV nel 2012, raccontando la
rapidissima ascesa del gruppo tra le superstar mondiali della
musica. Le riprese mai viste prima della “Ultimate Fan Edition”
includono tre esclusive featurettes con filmati di backstage mentre
Niall, Zayn, Liam, Harry e Louis scherzano tra loro in uno studio
radiofonico in Giappone e durante una visita presso il museo delle
cere Madame Tussauds per vedere le sculture a loro dedicate.
Questa edizione comprende anche “Up All Night” – 2 mini film
proiettati prima d’ora soltanto durante il tour mondiale.
ONE DIRECTION: THIS IS
US contiene inoltre diverse scene estese e 7 featurettes,
attraverso le quali i fan avranno l’opportunità di visitare il
backstage durante i preparativi per una delle esibizioni più
importanti dell’anno e potranno seguire i membri del gruppo mentre
fanno ritorno nelle rispettive città natali per una pausa dal
tour.
I fan troveranno all’interno del
disco anche il loro video musicale preferito: “Best Song Ever”, il
primo singolo tratto da Midnight Memories – il nuovo album del
gruppo che uscirà in tutto il mondo il 25 novembre 2013.
ONE DIRECTION: THIS IS
US sarà disponibile anche in DVD con la
versione cinematografica originale del film e una selezione di
featurettes della “Ultimate Fan Edition.”
Sinossi:
ONE DIRECTION: THIS IS
US è uno sguardo avvincente ed intimo sulla vita on the
road del fenomeno musicale One Direction. Realizzato con
splendide riprese del tour, questo film evento racconta la storia
della folgorante scalata al successo di Niall, Zayn, Liam, Harry e
Luis, dalle loro città natali alla partecipazione al programma
X-factor, fino ad arrivare alla conquista del mondo e alla
performance nella celeberrima O2 Arena di Londra. Un viaggio
vissuto attraverso gli occhi dei suoi stessi protagonisti per
scoprire cosa significhi davvero essere gli One
Direction.
Note di produzione:
ONE DIRECTION: THIS IS
US è diretto da Morgan Spurlock e prodotto da Simon Cowell,
Adam Milano, Morgan Spurlock e Ben Winston. Produttori esecutivi
del film sono Richard Griffiths, Harry Magee, Will Bloomfield,
Douglas C. Merrfield, Jeremy Chilnick, Matthew Galkin.
Contenuti Speciali esclusivi della
versione Combo Blu-ray™/ Blu-ray 3D™:
20 minuti di riprese inedite
Quattro brani supplementari
Tre featurettes:
“Non Sono Stato Io!” – I ragazzi alle prese con la promozione
in diretta da uno studio radiofonico giapponese
“Fermo Così” – I ragazzi visitano il celebre Museo delle Cere
Madame Tussauds
“Up All Night” – Due mini film mostrati soltanto in occasione
del tour mondiale
Contenuti Speciali della versione
Combo Blu-ray™/ Blu-ray 3D™ e del DVD:
Video musicale di “Best Song Ever”
Cinque featurettes “Ritorno a Casa” – Ciascuno dei ragazzi
visita la propria città di origine ed incontra amici e familiari,
offrendo ai fans uno sguardo sulla propria vita privata
Due featurettes aggiuntive:
“Prima del Concerto” – I ragazzi scherzano, giocano e si
preparano per una delle loro esibizioni
“La Famiglia 1D” – Un contenuto dedicato ai fans degli One
Direction
Scene estese
ONE DIRECTION: THIS IS
US ha una durata di circa 92 minuti. La versione estesa del
film comprende 20 minuti di riprese aggiuntive mai viste prima.
Arriva una nuova clip
dell’attesissimo Thor the Dark
World, pellicola in uscita a novembre che segna
il ritorno dell’attore Chris
Hemsworth nei panni del Dio del tuono, eroe targato
Marvel. Nella clip vediamo il
personaggio di Darcy (Kat Dennings) irrompere
durante un appuntamento tra Jane Foster (Natalie
Portman) e Richard (Chris O’Dowd).
Per le news sul film vi
segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le info
sul film nella nostra
Scheda Film: Thor: The Dark
World. Tutte
le foto in buona qualità le trovate nella nostra foto gallery del
film:
Il film MarvelThor: The Dark
World riporta sul grande schermo Thor, il potente
vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un
oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film MarvelThor e The
Avengers, Thor torna a combattere per riportare l’ordine tra i
pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith
minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un
nemico al quale né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve
intraprendere il viaggio più pericoloso e introspettivo della sua
vita, costretto a stringere un’alleanza con lo sleale Loki per
salvare non solo il suo popolo e coloro che ama… ma l’intero
universo.
Si stanno attualmente svolgendo a
Ontario, in Canada, le riprese del remake del film horror
culto degli anni ’80 diretto da Tobe Hooper e
sceneggiato e prodotto da Steven Spielberg. Oggi vi mostriamo
in esclusiva le prime immagini direttamente dal set.
Nel remake Rosmarie
DeWitt e Sam Rockwell
interpretano il ruolo dei coniugi Bowen, i genitori di
una sventurata ragazzina che sarà posseduta da oscure forze
paranormali. Jared Harris, invece,
interpreterà la figura di Carrigan, un ex professore universitario
impegnato con la conduzione di una trasmissione
intitolata Pulitori di Case Infestate.
Gil Kenan dirigerà da una
sceneggiatura
di David Lindsay-Abaire, con
Sam Raimi, Rob Tapert e
Roy Lee nel ruolo di produttori.
Ellen Page
(The East, Juno, X-Men) sarà la protagonista, insieme a
Evan Rachel Wood (Mildred Pierce,
Thirteen), di Into the Forest,
adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jean
Hegland. La pellicola sarà diretta e sceneggiata da
Patricia Rozema (Grey Gardens, Mansfield
Park).
Into the
Forest racconta della battaglia per la sopravvivenza
di due sorelle (che nel film saranno interpretate, appunto, da
Ellen Page ed Evan Rachel Wood), durante il collasso della società
in un futuro non troppo lontano. Il film sarà prodotto dalla
stessa Ellen Page in collaborazione con Kelly Bush
Novak e Sriram Das.
Prossimamente vedremo Ellen
Page in X-Men: Days of Future
Past, settimo capitolo della saga dedicata agli
X-Men e sequel della pellicola X-Men – L’inizio
del 2011. Gli ultimi film che hanno visto coinvolta Evan
Rachel Wood, invece, sono stati Charlie
Countryman e A Case of You,
entrambi del 2013.
Napoletana con mamma greca di
origini franco-egiziane, da grande vuole fare la cardiologa. Poi, a
una certa, Valeria Golino capisce che forse le conviene di
più fare la modella (per dirne una) e così debutta in
passerella.
A portarla al cinema è la
Wertmüller nel 1983 e Valeria ci prova gusto, perché presto
molla la scuola e nel giro di un paio d’anni arriva ad accaparrarsi
un ruolo da protagonista in Piccoli fuochi di
Peter Del Monte (cui deve essere grata a tal punto da
fidanzarcisi per un bel pezzo). La signorina brucia tutte le tappe:
in men che non si dica si becca la Coppa Volpi per Storia
d’amore di Citto Maselli, e nell’88 vola in
California, dove si mette con Benicio Del Toro, che ancora è
uno sconosciuto nell’ambiente e anzi, si lamenta perché tutti i
messaggi di lavoro in segreteria sono per Valeria e non per lui (se
solo potesse prevedere l’Oscar nel 2001!). E non esagera, perché
negli USA la Golino gira una ventina di film, fra cui Rain
Man (dove si spupazza Tom Cruise), e il doppio
capitolo di Hot shots!. Certo, non è tutto rose e
fiori in quel di Hollywood: la poveretta si vede soffiare il posto
da Julia Roberts ben due volte (purtroppo Valeria non è
abbastanza Pretty Woman, e anche il regista di
Linea Mortale le preferisce la stangona yankee).
Arriva il Duemila ed è tempo di rimpatriare… e di ottenere altri
importanti riconoscimenti, tipo il Nastro d’argento per
l’interpretazione della mamma controcorrente in
Respiro (2002), e il David per La guerra di
Mario (2006). Come la carriera, anche la sua vita
sentimentale è in continuo fermento: dopo anni con Fabrizio
Bentivoglio, ecco il turno di Julian Lennon (sì, il
figlio di John), prima che nel 2006 il testimone passi
(definitivamente?) a Riccardo Scamarcio.
Di recente Miss Golino ha esordito
anche alla regia con Miele, ma per la torta noi
abbiamo preferito la classica panna. BUON COMPLEANNO VALERIA!
Deadline riporta la notizia che
Leonardo DiCaprio sarà il produttore e, molto
probabilmente, anche l’attore protagonista di Blood on
Snow, l’adattamento cinematografico dell’omonimo
romanzo di Joe Nesbo. La Warner
Bros si starebbe attualmente occupando della negoziazione
dei diritti per la Appian Way, la casa di
produzione di DiCaprio.
Blood on Snow è il primo
romanzo scritto da Joe Nesbo sotto lo pseudonimo
di Tom Johansen. Il libro racconta di un killer
che scopre di essere innamorato della moglie del suo boss dopo che
quest ultimo gli ordina di ucciderla. Due sequel letterari sono già
in fase di programmazione, e nel terzo capitolo lo stesso Johansen
potrebbe diventare uno dei personaggi della storia.
Leonardo DiCaprio
e Jennifer Davisson Killoran della Appian
Way produrranno la pellicola in collaborazione con
Kevin McCormick della Langley
Park.
Nonostante
lo scrittore / regista Nicolas Winding Refn ha
trascorso la maggior parte della sua carriera a fare film basati
sui suoi propri scrip, questo non è un fatto esclusivo. Infatti
dal
London Evening Standard apprendiamo la notizia che
Polly Stenham, una drammaturga britannica, è stata
incaricata di scrivere la sceneggiatura per il prossimo lavoro di
Refn , un horror tutto al femminile, che si intitolerà
I Walk With The Dead .
Sembrerebbe che almeno una parte del motivo per cui il regista ha
ingaggiato una scrittrice è a causa della sua difficoltà personale
di scrivere in merito a dei personaggi femminili. LaStenham ha detto al giornale:
Ha un sacco di impedimenti nel fare film che alcune persone pensano
essere violentemente misogini.
Allora mi si avvicinò con l’idea di fare qualcosa di
diverso.
Come sottolinea il giornale, Refn ha già parlato
di questa zona debolein
passato ed ha citato le stesse parole del regista
:
Ho sempre avuto voglia di fare film di donne ma finisce sempre per
essere di uomini.Forse perché
non so come scrivere di loro.
Riguardo ad
ulteriori dettagli sulla
trama,
la Stenham rimane a denti stretti, ma ha chiarito
che
in termini di violenza e thriller psicologico l’intenzione è quella
di avere di tutto un po’. Anche se Refn ha altri
lavori in cantiere, I Walk With The Dead
potrebbe finire per essere la sua prossima fatica da
regista.
Il regista ha rivelato all’inizio di questo mese che il suo remake
di La fuga di Logan è ormai naufragato,
in modo che potrebbe finire per essere un buco nel calendario del
regista che il film horror potrebbe riempire.
Non ci sono ancora state le
conferme del caso ma, in merito alla produzione del cinecomic
Ant-Man di casa Marvel, sono trapelati i
primi rumors seconco cui ci sarebbe un probabile volto per il
personaggio di Janet Van Dyne. Superhero Movies
News riporta infatti il rumor secondo cui la bellissima
Rashida Jones potrebbe presto essere
ingaggiata per interpretare il ruolo.
Janet Van Dyne è la figlia dello
scienziato Vernon Van Dyne. Quando il padre venne ucciso si gettò
fra le braccia del socio del padre, Hank Pym. Hank, che in realtà
era il neo supereroe Ant-Man, le rivelò la sua identità e la
modificò geneticamente, dandole il potere di tramutarsi in una
minuscola donna con i poteri di una vespa (Wasp, appunto) e diede
istruzioni su come usare le particelle Pym, così facendo riuscì
assieme a Hank a consegnare il colpevole alla giustizia.
Nonostante sembri che il film non
introdurrà il personaggio di Wasp, sembra che potrebbero esserci
numerosi rimandi sul futuro del personaggio. Nel frattempo i fan
della sensuale Rashida Jones potranno festeggiare
godendosi la notizia della sua probabile partecipazione al film del
supereroe anche se al momento la notizia fa parte del solito giro
di speculazioni.
Ant-Man sarà diretto
da Edgar Wright, che ne ha anche curato la
sceneggiatura in collaborazione con Joe
Cornish. Le riprese del film dovrebbe cominciare nei
prossimi mesi.
Arriva al cinema il nuovo horror
della Blum House, Dark Skies – Oscure presenze, il
film diretto da Scott Stewart, già regista di
Legion e Priest.
In Dark Skies – Oscure
presenze i Barrett sono una famiglia come tante che vive
nei problemi della quotidianità, sotto gli effetti della crisi
globale; Daniel (Josh Hamilton) è un architetto disoccupato
mentre la moglie Lacy (Keri
Russell) è un agente immobiliare che fatica a piazzare
residenze. I problemi però non si riducono alle complicazioni
lavorative, i genitori infatti devono fare i conti con Jesse
(Dakota Goyo), figlio in piena crisi adolescenziale, e con
le stranezze crescenti del piccolo Sam (Kadan Rockett).
Quando però i fatti che riguardavano il secondogenito si estendono
a ogni membro della famiglia, i coniugi decidono di fare chiarezza
sulla situazione, prima affidandosi alla forze di sicurezza locali
poi attraverso un “ricercatore” specializzato in tali fenomeni.
Dark Skies – Oscure presenze, il film
Le premesse per questo film erano
ambigue, se da una parte si poneva fiero e trionfante Jason
Blum, uno dei produttori che meglio sa gestire una pellicola
horror (da Sinister a Paranormal Activity), dall’altra vi erano molti
dubbi e altrettanti timori sul regista Scott Stewart
(Legion
e Priest). Il risultato di quest’unione è un
lungometraggio ben confezionato nella messinscena ma insipido nello
svolgimento e che molto raramente riesce a procurare qualche
spavento. Stewart crea una storia di grande realismo visivo e
contestualizza bene la storia per dare una base effettiva all‘ansia
che vuole costruire.
A fare da spina dorsale a tutto il
film ci pensa poi la bella colonna sonora di Joseph Bishara,
che con l’esperienza maturata al fianco di James Wan è
diventato vero e proprio maestro di colonne sonore a venature
horror. Ma nonostante questo, Dark Skies – Oscure
presenze soffre per una sceneggiatura che non ha spunti
originali, analizza male le fragilità della famiglia e deve le sue
trovate migliori a classici del genere horror (Poltergeist
– Demoniache Presenze e Amityville
Horror per i momenti di possessione, fino a
Signs o Il Quarto Tipo per i rapimenti tipici
degli alien-movie).
Nonostante i massicci prestiti, il
regista non ha la forza per costruire una tensione degna delle
aspettative create e con il proseguire del film le vicende assumono
una piega assurda (proprio per la gestione della narrazione e del
comparto visivo, più che per l’evento in sé) e sempre meno
inquietante. Inoltre le interpretazioni dei protagonisti non
aiutano a coprire le lacune sopra citate, Josh Hamilton non
riesce a variare la sua allarmata espressione sul “chi va là”,
mentre leggermente meglio
Keri Russell, e J.K. Simmons nella parte dell’esperto di rapimenti
alieni.
Dark Skies – Oscure
presenze è lontano dal lasciare allo spettatore quel senso
di inquietudine e angoscia tipico degli abductionmovie, risultando inferiore a un qualsiasi episodio di
X-Files.
Ecco le primissime immagini
pubblicate da Flickr in cui il
nostro caro Benedict Cumberbatch si impegna
nella realizzazione delle movenze e delle smorfie che
caratterizzeranno Smaug il Terribile nel prossimo adattamento
cinematografico de Lo Hobbit la Desolazione di
Smaug.
Per Benedict
Cumberbatch Smaug sarà un personaggio davvero interessante
da interpretare, in quanto potrà far leva solo sulla sua
straordinaria voce e sulla sua espressività facciale, dal momento
che saranno queste tutte la cose che si vedranno di lui. Attraverso
la mocap, Peter Jackson intende così creare
il temibile drago della Montagna Solitaria. Ecco le immagini:
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
Mancano
meno di due settimane prima della sua uscita internazionale, nel
frattempo Thor The Dark World è stato
proiettato in anteprima al cospetto di un certo numero di
giornalisti questa settimana a Londra, dove domani si terrà la
conferenza stampa.
E anche se commenti e reazioni di Twitter sono stati sottoposti ad
embargo, secondo Collider, un paio di tweets sono
stati avvistati lasciando trapelare le prime impressioni che
loderebbero il sequel Marvel ponendolo a livelli
ben più alti del suo predecessore.
Ma prima, il Film Music Reporter ha fornito la
tracklist della Hollywood Records dello score
originale firmato daBrian Tyler per Thor
TheDark
World. Di seguito ecco i brani:
Trama: Continuano le avventure
di Thor, il più forte degli Avengers, che combatte per salvare la
terra e tutti i Nove Regni da un oscuro nemico che vuole dominare
l’universo. Thor lotta per ristabilire l’ordine tra i pianeti… ma
un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far
ripiombare l’universo nell’oscurità. Affrontato da un nemico a cui
nemmeno Odino e Asgard possono opporsi, Thor deve intraprendere
il viaggio più pericoloso ed introspettivo della sua
vita, che lo ricongiungerà con Jane Foster e lo obbligherà a
sacrificare tutto per salvare l’universo intero.
In occasione del Wizard
World Nashville Comic Con, Stan Leeè stato interrogato in meritoai suoicameoall’interno deifilm dei
MarvelStudios.Dopo il
racconto di un simpatico aneddoto secondo
cuii film Marvelavrebbero incassatocosì
tanti soldiperché a voltela
gente,perdendo le suebreviapparizioni,doveva poi correre
perandare a vederedi nuovoil film,Leeha
suggerito che gli Studios della Warner
dovrebbero ingaggiarlo al più presto per apparire in un film dellaDC
Comics.
Ti faccio vedereperché la DCnonè così intelligente.
Se fossiil capo
dellaDC,avreicontattatome stesso per dire: Che ne
dici di fareun cameo
nelprossimofilm
di Superman? Potete immaginare?
Nessunoci
crederebbe. Tuttisarebbero andatial cinema per
vederlo.
Essendo Batman Vs Superman il
prossimo film in uscita da parte della Warner/DC, è probabile che
l’invito sia volto proprio ad ottenere un’apparizione all’interno
di questo progetto. C’è da ricordare che Stan Leeha ripetutamentedifesoil casting diBen Afflecknei panni di Batman,eiduesono apparsiin un filminsieme in
passato.Stan
Lee eBen
Afflecksono stati
entrambiinGenerazione Xdi KevinSmith nel1995
oltre che compagni sul set di Daredevil in cui il
papà dei supereroi ebbe una delle sue prime comparsate in un
cinecomic ispirato ai suoi personaggi.
Ricordiamo che Batman vs
Superman è il sequel de L’uomo
d’Acciaio, che sarà diretto da Zack
Snyder e scritto da David S. Goyer
basandosi su una storia originale ideata da lui stesso insieme a
Snyder. Henry Cavill riprenderà il suo ruolo di
Clark Kent/Superman e accanto a lui ci saranno di nuovo Amy
Adams, Laurence Fishburne e Diane Lane e Ben
Affleck nel ruolo di Bruce Wayne/Batman.
Il grande pubblico conosce
Ben Whishaw per lo più per i sui ruoli in
Cloud Atlas, Profumo: Storia di un
assassino e Skyfall, ma per
i Queen sarebbe il performer perfetto per dare
volto sul grande schermo al compianto frontman del gruppo
Freddie Mercury. E’ THR a
rivelare che Whishaw è in vetta alla lista dei
desideri della band, secondo le stesse parole di Roger
Taylor.
Roger Taylor e
Brian May stanno supervisionando il progetto di
questo biopic da anni ormai. Le prime voci
su questo biopic emersero nel 2006 , quando
si vociferava che Johnny Depp fosse
in lizza per il ruolo iconico del frontman dei
Queen . Poi sono passati quattro
anni senza notizie in merito, fino a quando Sacha Baron
Cohen è stato assegnato
alla parte. Entro
l’autunno del 2012 , il film scritto dallo sceneggiatore di
The QueenPeter Morgan
sarebbe dovuto andare in produzione nella primavera successiva
anche se nessun regista era ancora a bordo,
mentre con l’estate Cohen abbandonava il progetto
per divergenze creative .
A quel tempo, si è detto che i membri dei Queen
volevano un approccio da film per famiglie per la storia del dio
del rock noto per la sua incredibile voce e spavalderia sexy,
mentre Cohen voleva uno sguardo più
grintoso
nella vita della star gay.
Ma parlando alla rivista Classic Rock May ha
suggerito che il vero problema era che Cohen è una
stella
troppo grande per la parte,
dicendo:
Abbiamo pensato che non ci deve essere alcuna distrazione nel film
di Freddie. Dovete sospendere davvero l’incredulità. Dovete credere
che l’uomoche interpreta Freddie, sia veramente Freddie. E non abbiamo
sentito che potesse davvero accadere con
Sacha.
Mentre è di buon auspicio per Ben Whishaw avere
May e Taylor di
supporto.
Sarà forse questa l’occasione giusta per dare un volto definitivo
all’immagine cinematografica di Mercury e per far
decollare il progetto una volta per tutte? Staremo a
vedere.
Dopo la comunicazione del titolo ufficiale e della data di
release effettiva avvenuta il mese scorso, sembra che i preparativi
per il quarto capitolo della saga giurassica inaugurata da
Steven Spielberg abbiano preso il
decollo.
La produzione di
Jurassic World è infatti in piena corsa,
e dopo le notizie sul casting di Bryce Dallas Howard, Nick
Robinson e Ty Simpkins e le voci
riguardanti la quasi conclusione delle trattative per assegnare a
Josh Brolin un ruolo da protagonista all’interno
del cast, un’altro grande nome spunta fuori dalla lista della
Universal. Si vocifera infatti che, negli ambienti
vicini alla produzione ed al regista Colin
Trevorrow, il nome di Idris Elba venga
citato con regolare insistenza da parte degli addetti ai lavori.
Per il momento né l’attore né fonti a lui vicine hanno dato
conferma del fatto, ma sembra proprio che il suo nome spicchi
all’interno di una lista a cui la Universal
Pictures stà lavorando sodo al fine di inserire altri due
o tre nomi importanti all’interno del cast che dovrà fronteggiare
ancora una volta i dinosauri di Isla Nublar.
Idris Elba, dopo
Pacific Rim ed il prossimo
Thor the Dark World, sembra quindi pronto
a tuffarsi in un nuovo grande progetto e non c’è dubbio che questa
grande operazione di casting, potrebbe fin da adesso collocare
Jurassic World tra i maggiori blockbuster
del 2015 o quantomeno tra quelli più attesi.
Al momento nessuna notizia è
trapelata in merito al ritorno dei protagonisti originali della
saga (che sarebbe molto gradito dai fans) tranne la conferma della
sua assenza da parte della stessa Laura Dern ed
alle dichiarazioni di un possibilista Jeff
Goldblum: Non so se ci sarò o meno, ma di
sicuro in sala sarò in prima fila…
Per questo non ci resta che
attendere. Il film, come già sappiamo, non sarà diretto da
Spielberg ma da Colin Trevorrow ( Safety not
guardanteed), accompagnato nella sceneggiatura da Derek
Connolly. Frank Marshall e Pat Crowley.
Spielberg, in compenso, sarà il produttore esecutivo del sequel
e affiancherà il regista nella lavorazione del film. Nel film
potrebbero essere inseriti nuovi dinosauri acquatici, ma
soprattutto un nuovo dinosauro gigantesco e misterioso che potrebbe
essere l’erede del famoso T-Rex che tutti noi ben conosciamo. La
trama completa, però, rimane ancora incerta e nascosta. Dovremmo
aspettare ancora un po’ per conoscere la storia e i suoi segreti,
almeno fino a giugno 2015.
Dopo The Social
Network di David Fincher, il
meraviglioso e inquietante mondo della rete cattura di nuovo
l’attenzione del grande schermo con Wikileaks – il Quinto
Potere (The Fifth Estate), pellicola diretta da
Bill Condon in arrivo nelle sale italiane il 24
ottobre 2013: il film, dedicato alla genesi del famigerato sito
divenuto nel giro di pochi anni un vero e proprio portale per la
divulgazione di scottante materiale classificato e un inno alla
libertà di informazione, racconterà gli eventi che più hanno
contraddistinto l’attività del sito (le violazioni dei diritti
umani perpetrate dal governo Kenyota, il crack della banca
islandese Kaupthing e soprattutto l’incontenibile fuga di documenti
classificati dell’esercito americano grazie alla talpa Bradley
Manning) attraverso gli occhi del suo carismatico fondatore Julian
Assange e di Daniel Domsheit-Berg, suo braccio destro e amico dal
2007 al 2010.
Basata sui libri “Inside
WikiLeaks. La mia esperienza al fianco di Julian Assange nel sito
più pericoloso al mondo” di Berg e “Wikileaks. La battaglia
di Julian Assange contro il segreto di stato” dei giornalisti
del Guardian Luke Harding e David
Leigh, la pellicola è stata subito osteggiata come
strumento di discredito e veicolo di falsità dal fondatore di
Wikileaks, ad oggi ancora barricato nell’ambasciata ecuadoregna a
Londra in veste di rifugiato politico: di contro, il regista e gli
attori hanno sempre difeso il valore del film come opera di
finzione e l’intenzione di proporre un affresco equilibrato e non
fazioso, fornendo al pubblico gli strumenti necessari per stimolare
un dibattito.
Tutti i problemi nell’interpretare
un personaggio vivente senza il consenso dello stesso non sono
ricaduti tanto su Daniel Bruhl (Rush),
chiamato a vestire i panni di Daniel Domsheit-Berg in un clima di
assoluta collaborazione quanto su Benedict Cumberbatch,
fortemente voluto dalla Dreamworks come protagonista del film, che
oltre ad essersi visto rifiutare categoricamente l’opportunità di
un incontro ha anche dovuto fare i conti la precisa richiesta
rivoltagli dall’attivista australiano di rinunciare al ruolo e
tirarsi subito fuori dal progetto: Cumberbatch, la cui stella
sembra nell’ultimo anno benedetta da un’ascesa inarrestabile, non
si è fatto intimidire e ha respinto le polemiche sostenendo di aver
tentanto di donare al personaggio la maggiore tridimensionalità
possibile, lavorando sull’infanzia dell’uomo e sul suo complicato
sodalizio con Berg per ricostruire i lati del suo carattere
nascosti alle apparizioni pubbliche.
Nel ricco cast, troviamo anche
familiari volti televisivi come Dan Stevens (Downton
Abbey) nel ruolo del giornalista del Guardian Ian Katz,
Carice van Houten (Game of Thrones) in quello
dell’attivista e membro del parlamento islandese Birgitta
Jónsdóttir e Peter Capaldi, scelto per prendere le redini
della serie cult britannica Doctor Who dopo l’abbandono di
Matt Smith; per seguire le tracce
dell’inafferrabile Assange, le riprese si sono svolte fra Islanda,
Belgio e Germania.
Titolo di apertura al TIFF,
The Fifth Estate ha subito generato
pareri contrastanti, ma nessuno ha comunque mancato di esaltare
l’eccellente lavoro svolto dai due protagonisti Cumberbatch e
Bruhl: per esprimere il nostro giudizio sull’operazione e conoscere
finalmente la verità, non dovremo fare altro che andare in sala a
cercarla noi stessi.
Alice nella Città – la
sezione autonoma e parallela del Festival Internazionale del Film
di Roma dedicata alle giovani generazioni svela i titoli a sorpresa
di questa decima edizione.
Completano il ricco Concorso
Young/Adult: il lungometraggio finlandese
‘Heart of Lion’ di Dome Karukoski, già in
concorso ad Alice nel 2008 con ‘The home of dark
Butterflies’, e il giapponese ‘Patema Inverted’
di Yasuhiro Yoshiura.
‘Heart of Lion’ di Dome
Karukoski, presentato di recente al Festival di Toronto
e Montreal è il secondo film finlandese del concorso
ufficiale, (dopo il già annunciato ‘The Disciple’ di
Ulrika Bengts, film candidato agli Oscar®), ed è
l’ultimo lavoro di uno dei registi finlandesi più conosciuti in
patria. Il film, oggi, di grandissima attualità, racconta
del leader di una gang di skinheads neo-nazista che s’innamora di
una ragazza che ha un figlio mulatto. Il dissidio interiore del
protagonista fa da sfondo a tutta la storia che ci mostra una
società piena di risentimento, che trova nell’estremismo di destra
un modo per reagire all’indifferenza, elemento principale del
tessuto sociale finlandese.
Si cambia registro nel
secondo titolo a sorpresa del concorso, l’anime giapponese
‘Patema Inverted’ di Yasuhiro Yoshiura. Il film è
ambientato in un mondo sotterraneo dove le persone conducono
esistenze tranquille nonostante vivano in spazi oscuri e
ristretti, ma quello che sembra un regno felice si trasforma quando
la giovane Principessa si addentra nei luoghi più pericolosi
di Patema ed entra in contatto con segreti nascosti.
Il regista, già autore di Time of Eve
e Pale Cocoon, definisce questa
sua nuova opera di animazione semplicemente la storia di di “un
ragazzo che incontra una ragazza”, ma raccontata in maniera
“estremamente rigorosa ed estremamente strana”. Yoshiura, proviene
dal mondo dell’animazione indipendente giapponese e ha attirato
l’attenzione anche per la sua abilità nel raccontare storie
ambientate in nuovi mondi originali.
Il terzo titolo a sorpresa, Evento
Speciale fuori concorso, è ‘Marina’ diretto da Stijn
Coninx, una co-produzione Italia – Belgio che coinvolge la
“Orisa Produzioni” di Cristiano Bortone e la
società belga “Les Films du Fleuve” diLuc e
Jean-Pierre Dardennee “Eyeworks Film”
di Peter Bouckaert.
La pellicola verrà presentata in
anteprima, dopo aver fatto tappa a Montreal. Un cast di nomi
internazionali fra i quali spiccano per l’Italia, Luigi Lo Cascio e
Donatella Finocchiaro. Ambientato nel 1948 in un bellissimo paesino
del meridione, il film è ispirato alla vita del famoso musicista
Rocco Granata, noto per aver composto la canzone “Marina”. Tra
l’Italia e il Belgio degli Anni ’50, periodo in cui molti italiani
emigravano per cercare un lavoro nelle miniere di carbone del nord
Europa.
A completare il programma è L’
Evento Speciale fuori concorso “Container 158” il
documentario di Stefano Liberti ed Enrico Parenti sul campo ROM più
grande d’Europa che si trova a Via Salone a Roma: 1.200 Rom
di varia origine (rumeni, serbi, montenegrini, bosniaci). Le varie
comunità non comunicano; il livello d’istruzione è bassissimo, il
livello di disoccupazione altissimo. Il documentario segue la
quotidianità del campo, parte dalle persone comuni e mira a
scardinare i pregiudizi e a mostrare cosa vuol dire essere
realmente Rom oggi, evidenzia le controversie di questa popolazione
“indomabile” e riflette sul meccanismo che da tempo fa da
deterrente a una possibile integrazione con gli altri
cittadini.
Container 158 è prodotto
dalla Zalab, casa di produzione di Andrea Segre che
insieme alla Jole Film ha promosso un’importante
iniziativa a scopo benefico a cui aderisce Alice nella città: la
campagna ‘La prima scuola’, un’iniziativa di solidarietà
civile per le scuole primarie pubbliche di periferia nata da
un’idea di Andrea Segre durante le riprese del suo ultimo film, La
Prima Neve (www.laprimaneve.com).
‘La prima scuola’ mira
attraverso una raccolta fondi a finanziare laboratori artistici e
pedagogici nelle scuole primarie inserite in contesti periferici
(urbani e non) particolarmente svantaggiati.
Il progetto è fortemente
sostenuto da Jolefilm, Parthénos Distribuzioni e ZaLab per
informazioni www.laprimascuola.wordpress.com.
Non solo settima arte
ma anche impegno ad Alice nella città, che oltre ad aderire alla
campagna “La prima scuola”, sostiene “Le cose cambiano”: un
progetto di Isbn Edizioni e dell’associazione di promozione
sociale Girls and boys, dedicato agli adolescenti e ai giovani
LGBT, nato in collaborazione con il Corriere della Sera, e
con il sostegno di Enel Cuore Onlus. Il progetto è
l’affiliato italiano dell’americano It Gets Better,
nato negli Stati Uniti nel settembre 2010 da un’idea dello
scrittore, giornalista e attivista gay Dan Savage e di suo
marito Terry Miller. Dopo i suicidi di Justin Aaberg e di
Billy Lucas in seguito a episodi di bullismo omofobico, la coppia
ha caricato su YouTube un video diretto a tutti gli adolescenti
gay, lesbiche, bisessuali e transessuali vittime di discriminazioni
nell’ambiente scolastico, per trasmettere loro un messaggio
importante: “Anche noi ci siamo passati, ma le cose sono
migliorate. Tenete duro, chiedete aiuto, ascoltate le storie di chi
ha vissuto quello che state vivendo voi e adesso ha una vita piena
e felice”. Il video, che ha avuto quasi due milioni di
visualizzazioni, è stato il primo di oltre cinquantamila tra
messaggi e testimonianze che hanno dato vita a una fenomenale
campagna virale sul web. Le Cose Cambiano è un’iniziativa
interamente non
profit che si basa sulla convinzione che lo strumento
più potente di comprensione e di educazione, il migliore antidoto
contro l’isolamento, sia la narrazione, e tramite le storie vuole
contribuire a combattere tutti i tipi di bullismi e
discriminazioni. E proprio tramite le storie vuole contribuire
anche Alice, dando la possibilità presso gli spazi del villaggio di
registrare video e messaggi a chiunque voglia condividere la
propria esperienza e raccontare come le cose sono cambiate per lui:
la scoperta di sé, il coming-out, i conflitti, la solitudine, il
superamento, la consapevolezza. Presso Casa Alice verranno
installati dei video box legati all’iniziativa.
Abbinato alla campagna anche il
libro appena uscito pubblicato da Isbn in co-edizione con il
Corriere della Sera, Le cose cambiano. Storie di coming-out,
conflitti, amori e amicizie che salvano la vita, che raccoglie
i racconti e le testimonianze più belli provenienti dal progetto
italiano e da quello americano.
Divenuto ormai uno degli appuntamenti
più amati dai cinefili della capitale, A Qualcuno Piace
Classico arriva alla terza edizione con una nuova
carrellata di capolavori della storia del cinema, da riscoprire
finalmente sul grande schermo e nel formato originario della
pellicola 35mm. L’appuntamento è come sempre a Palazzo delle
Esposizioni, con ingresso libero fino a esaurimento
posti, e si parte martedì 29 ottobre alle ore 21.00 con
Eva contro Eva, una delle vette assolute della Hollywood
classica, vincitore di 6 Oscar e con una indimenticabile Bette
Davis.
Passeranno quindi in rassegna, fino
al 3 giugno 2014, alcuni dei nomi più eclatanti della settima arte:
da Truffaut a Bergman, di cui sarà presentato in chiusura il raro
Dopo la prova, da Fassbinder a Tarkovskij, in programma con
il folgorante film d’esordio, L’infanzia di Ivan, ma anche
Coppola, Wenders, Ōshima, Rohmer. La rappresentanza italiana è
affidata a Rossellini con Dov’è libertà…? e a Sergio Leone
con l’epico C’era una volta il West, quest’ultimo presentato
in versione integrale restaurata. Non mancheranno infine, sul
fronte della Hollywood degli anni d’oro, Fred Astaire e Ginger
Rogers nel loro musical più celebrato, Cappello a cilindro,
e una pietra miliare come Aurora, primo film americano
girato da Murnau. Insomma, un’occasione straordinaria per rivivere
in sala le emozioni del grande cinema.
Martedì 29 ottobre 2013 – ore 21.00
EVA CONTRO EVA (All About Eve, Usa 1950)
di Joseph L. Mankiewicz, con Bette Davis, Anne Baxter, George
Sanders, Celeste Holm
b/n, durata: 138’, 35mm versione italiana
Una celebre attrice di Broadway, Margo Channing, assume come
assistente la giovane Eva, sua fervente ammiratrice. Dietro
l’apparente ingenuità, però, la ragazza si rivela pronta a tutto
per scalzare Margo e diventare lei stessa una star. Vincitore di 6
Oscar, un film di rara perfezione, imitato più volte e mai
eguagliato nella capacità di raccontare il fascino e la crudeltà
del mondo dello spettacolo. Indimenticabile il cast, con una Bette
Davis alle vette della sua arte.
Martedì 12 novembre 2013 – ore 21.00
IL RAGGIO VERDE (Le Rayon vert, Francia 1986)
di Éric Rohmer, con Marie Rivière, Vincent Gauthier, Rosette,
Béatrice Romand
colore, durata: 94’, 35mm versione italiana
Rimasta senza progetti per le vacanze, l’introversa Delphine si
ritrova a girovagare per la Francia, ma la sfortuna e l’incapacità
di fare nuove amicizie rendono la sua estate un fiasco. Quando sta
per arrendersi alla solitudine, un incontro inaspettato le offre
una nuova speranza. Esempio perfetto del miracolo del cinema di
Rohmer, che come pochi sa registrare i più segreti moti dell’animo
e svelare la magia nascosta nel quotidiano. Leone d’Oro a
Venezia.
Martedì 26 novembre 2013 – ore 21.00
QUARANTA PISTOLE (Forty Guns, Usa 1957)
di Samuel Fuller, con Barbara Stanwyck, Barry Sullivan, Dean
Jagger
b/n, durata: 79’, 35mm versione italiana
La ricca Jessica Drummond spadroneggia in una contea dell’Arizona
grazie a 40 pistoleri mercenari al suo servizio. All’arrivo di
Griff Bonnell e dei suoi due fratelli, tutti agenti federali, la
donna dovrà lottare per mantenere il potere, pur finendo per
innamorarsi dello stesso Griff. Dietro l’aspetto di un western di
serie B si nasconde un’opera visionaria con momenti di grandissimo
cinema, adorata all’epoca da Godard e assurta nel tempo allo
statuto di culto.
Martedì 10 dicembre 2013 – ore 21.00
FURYO – MERRY CHRISTMAS MR. LAWRENCE (Senjo No Merry
Christmas, Giappone/GB 1983)
di Nagisa Ōshima, con David Bowie, Ryûichi Sakamoto, Takeshi
Kitano, Tom Conti
colore, durata: 123’, 35mm versione italiana
Nel 1942, in un campo di prigionia giapponese, i soldati inglesi
sono sottoposti a un durissimo regime detentivo dal giovane
capitano Yonoi. Tra loro c’è anche il colonnello Lawrence, che
conosce il giapponese e fa da mediatore, e l’australiano Celliers,
di cui Yonoi finisce per invaghirsi. Incentrato sullo scontro tra
due culture agli antipodi, è uno dei film più celebri di Ōshima,
ricco di straordinarie invenzioni visive e narrative. Memorabile la
colonna sonora di Sakamoto.
Martedì 14 gennaio 2014 – ore 21.00
I QUATTROCENTO COLPI (Les Quatre Cents Coups,
Francia 1959)
di François Truffaut, con Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire
Maurier
b/n, durata: 93’, 35mm versione italiana
Antoine Doinel è un ragazzino di 12 anni, irrequieto e sognatore,
spesso trascurato dalla famiglia e maltrattato a scuola. Quando
viene sorpreso a rubare, la madre acconsente a farlo rinchiudere in
riformatorio, ma Antoine riesce a fuggire. Esordio
semiautobiografico di Truffaut e film simbolo della Nouvelle Vague,
I quattrocento colpi è un inno alla libertà dell’infanzia
che non ha perso nulla della sua freschezza e della sua capacità di
emozionare con disarmante semplicità.
Martedì 28 gennaio 2014 – ore 21.00
RUSTY IL SELVAGGIO (Rumble Fish, Usa 1983)
di Francis Ford Coppola, con Mickey Rourke, Matt Dillon, Dennis
Hopper, Nicolas Cage
b/n e colore, durata: 94’, 35mm versione italiana
In Oklahoma, negli anni ’60, Rusty James vive con il padre
alcolizzato ed è il leader di una banda di ragazzi di strada. Il
suo idolo è il fratello maggiore, che un giorno fa ritorno a
sorpresa nel quartiere, senza immaginare il destino che lo attende.
Grazie a una narrazione sospesa tra la fiaba e il mito e alla
stupefacente fotografia in bianco e nero, il film si muove in una
dimensione senza tempo, in cui il tema dell’iniziazione all’età
adulta acquista una forza dirompente.
Martedì 11 febbraio 2014 – ore 21.00
DOV’È LA LIBERTÀ…? (Italia 1954)
di Roberto Rossellini, con Totò, Nyta Dover, Vera Molnar, Franca
Faldini, Leopoldo Trieste
b/n, durata: 93’, 35mm
Dopo aver scontato più di vent’anni di prigione per un delitto
passionale, un modesto barbiere si ritrova libero in un mondo che
non riconosce più, fatto di egoismi e ingiustizie. Amareggiato,
deciderà di voltare le spalle alla società e tornare in carcere.
Film dalla lavorazione travagliata, ma epocale per il modo in cui
fotografa l’ipocrisia e il conformismo dell’Italia del dopoguerra,
offrendo a Totò uno dei personaggi più autentici della sua
carriera.
Martedì 25 febbraio 2014 – ore 21.00
PARIS, TEXAS (Paris, Texas, Germania
Ovest/Francia/GB 1984)
di Wim Wenders, con Harry Dean Stanton, Nastassja Kinski, Dean
Stockwell, Aurore Clément
colore, durata: 147’, 35mm versione italiana
Dopo aver abbandonato la famiglia e vagabondato per anni attraverso
gli Stati Uniti, Travis torna a casa e ritrova il figlio di otto
anni, affidato agli zii dalla giovane madre. Anche la donna,
infatti, è scomparsa senza lasciar tracce e Travis decide di
mettersi in viaggio con il figlio per ritrovarla. Wenders combina
la tradizione americana del road movie con una riflessione tutta
europea sulle difficoltà dei rapporti umani, firmando un’opera di
estrema suggestione. Palma d’Oro a Cannes.
Martedì 11 marzo 2014 – ore 21.00
L’INFANZIA DI IVAN (Ivanovo detstvo, Urss 1962)
di Andrej Tarkovskij, con Nikolaj Burljaev, Valentin Zubkov,
Nikolaj Grinko
b/n, durata: 95’, 35mm VO sott. Italiani
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il dodicenne Ivan aiuta
l’Armata Rossa facendo da staffetta e esploratore. Il tenente
Galtsev vorrebbe aiutarlo allontanandolo dal fronte, ma Ivan decide
di restare in prima linea e affrontare missioni sempre più
pericolose. L’esordio nel lungometraggio di Tarkovskij è già un
capolavoro, accolto con entusiasmo all’estero (Leone d’Oro a
Venezia) e ostilità in patria, per quell’intensa poesia delle
immagini che costò al regista l’accusa di formalismo.
Martedì 25 marzo 2014 – ore 21.00
UN ANNO CON 13 LUNE (In einem Jahr mit 13 Monden,
Germania Ovest 1978)
di Rainer Werner Fassbinder, con Volker Spengler, Ingrid Caven,
Gottfried John
colore, durata: 124’, 35mm versione italiana
A Francoforte si svolgono gli ultimi giorni di vita del
transessuale Elvira, che rievoca gli episodi salienti del suo
passato e le ragioni che lo spingono a togliersi la vita. Scioccato
dal suicidio del compagno Armin Meier, Fassbinder girò il film in
soli 25 giorni, firmando una delle sue opere più radicali e
pessimiste, capace tuttavia di un impatto emotivo difficile da
dimenticare. Anche fotografato e montato dal regista, è uno dei
film chiave per capirne appieno lo sconfinato talento.
Martedì 8 aprile 2014 – ore 21.00
AURORA (Sunrise, Usa 1927)
di Friedrich Wilhelm Murnau, con George O’Brien, Janet Gaynor,
Margaret Livingston
b/n, muto, durata: 97’, 35mm didascalie italiane
Irretito da una donna di città, un giovane contadino lascia la
famiglia e arriva a tentare di annegare la moglie, ma poco prima
del folle gesto le chiede perdono. Di nuovo insieme, si riscoprono
felici proprio nella grande metropoli, ma il ritorno a casa sarà
più drammatico del previsto. Uno dei risultati più alti del genio
di Murnau e di tutto il cinema muto, una pietra miliare in termini
di fotografia e messinscena che Truffaut non esitò a definire “il
più bel film mai girato”.
Martedì 22 aprile 2014 – ore 21.00
C’ERA UNA VOLTA IL WEST (Italia/Usa 1968)
di Sergio Leone, con Charles Bronson, Henry Fonda, Claudia
Cardinale, Jason Robards
colore, durata: 178’, 35mm
Morton, il ricco padrone della ferrovia, ha bisogno delle terre
ricche d’acqua di McBain, che fa uccidere da un feroce sicario. La
vedova, però, non si dà per vinta, e in suo difesa si schiera un
misterioso meticcio soprannominato “Armonica”. Apoteosi del western
all’italiana e del cinema di Leone, il film ancora mozza il fiato
per l’epica grandezza del racconto e della visione, sostenuta dalle
musiche celeberrime di Morricone. Presentato nella versione
integrale restaurata.
Martedì 6 maggio 2014 – ore 21.00
LA IENA – L’UOMO DI MEZZANOTTE (The Body Snatcher,
Usa 1945)
di Robert Wise, con Boris Karloff, Bela Lugosi, Henry Daniell,
Russell Wade
b/n, durata: 77’, 35mm versione italiana
Edimburgo 1831. MacFarlane, docente di anatomia, ha bisogno di
cadaveri per le sue lezioni e si serve del vetturino Gray per
saccheggiare i cimiteri. La situazione precipita quando, per
procurare i corpi necessari, Gray inizia a uccidere. Tra i grandi
classici dell’horror della RKO, unisce alla suspense incalzante una
raffinatezza di scrittura rara nel genere. Prodotto dal leggendario
Val Lewton e interpretato da una coppia altrettanto leggendaria:
Boris Karloff e Bela Lugosi.
Martedì 20 maggio 2014 – ore 21.00
CAPPELLO A CILINDRO (Top Hat, Usa 1935)
di Mark Sandrich, con Fred Astaire, Ginger Rogers, Edward Everett
Horton, Helen Broderick
b/n, durata: 99’, 35mm versione italiana
In trasferta a Londra per uno spettacolo, il celebre ballerino
Jerry Travers incontra la bella Dale Tremont e cerca di
conquistarla. Per errore, la ragazza è convinta che Jerry sia il
marito di una sua amica e ne respinge le avances, ma sarà solo il
primo di un’irresistibile girandola di equivoci. Il film più amato
e riuscito della coppia Astaire e Rogers, anche grazie a un copione
oliato alla perfezione e alle canzoni indimenticabili di Irving
Berlin, Cheek to Cheek su tutte.
Martedì 3 giugno 2014 – ore 21.00
DOPO LA PROVA (Efter repetitionen, Svezia 1983)
di Ingmar Bergman, con Ingrid Thulin, Erland Josephson, Lena
Olin
colore, durata: 70’, 35mm versione italiana
Durante le prove per la messinscena de Il sogno di
Strindberg, un regista teatrale si abbandona ai ricordi parlando
con una giovane attrice, Anna, di cui anni prima aveva amato la
madre. Sospeso tra finzione e realtà, passato e presente, cinema e
teatro, è il film che con Fanny e Alexander più rappresenta
il testamento artistico di Bergman, un viaggio interiore in cui si
dipanano i temi e le ossessioni di una vita, raccontati con una
maestria difficilmente eguagliata nella settima arte.
Gravity per la
terza settimana consecutiva è in testa alla classifica del box
office USA. Questa settimana incassa 31 milioni di dollari che
portano il suo totale a 171. In seconda posizione si piazza
invece Captain Phillips, nuova pellicola
derivante dalla collaborazione di Tom Hanks con Paul Greengrass, il
film incassa 17 milioni di dollari per un totale di 53. Segue al
terzo posto il remake di Carrie, questa volta
dietro alla macchina da presa a raccogliere la pesante eredità di
Brian De Palma è Kimberly Peirce apprezzata per Boys
don’t cry anni fa e che ora si cimenta con il cinema di
genere. Il film ha incassato 17 milioni di dollari questa
settimana. Cloudy 2 scende leggermente
nella classifica del box office di questa settimana e si attesta al
quarto posto, con un incasso settimanale di 10 milioni di dollari
per un totale di 93. A metà classfica si ferma un film
potenzialmente evento: Escape plan che
riunisce per la prima volta in un film intero, due acerrimi
“nemici” della scena action anni ’80: Sylvester Stallone e Arnold
Schwarzenegger, ritornato sulle scene a pieno regime dopo
l’avventura come governatore della California. Il film incassa
quasi 10 milioni di dollari. In sesta posizione si ferma, in
discesa, Prisoners che incassa 2 milioni di
dollari questa settimana per un totale di 57, segue, al settimo
posto, la commedia amara Enough said, in cui
appare per l’ultima volta James Gandolfini. Il film ha incassato
quasi due milioni di dollari questa settimana per un totale di
quasi 11. L’ottavo posto è occupato dal film su
Wikileaks con Dominic Cumberbatch nel ruolo di
Julian Assange, il film incassa quasi due milioni di dollari. In
nona posizione si attesta Runner runner, alla
terza settimana di classifica e presenza in sala, che incassa un
milione di dollari portando il suo totale a 17. Chiude il box
office di questa settimana, in decima
posizione Insidious 2 che dopo un mese e
mezzo in sala incassa ancora un milione e mezzo di dollari
per un totale di quasi 81.
La prossima settimana si attendono
le uscite di: The counselor, caratterizzato
da un supercast, tra i vari Cameron Diaz e Brad Pitt, e un
nuovo episodio di JackAss
Guarda il trailer
italiano di Saving Mr. Banks con
protagonisti Emma Thompson e Tom
Hanks, l’atteso nuovo film Disney diretto da John
Lee Hancock, Saving Mr. Banks arriverà
nelle sale italiane il 20 febbraio 2014.
L’attrice due volte vincitrice
dell’Academy Award® Emma Thompson e l’attore due volte premio
Oscar® Tom Hanks sono i protagonisti del nuovo film Disney
Saving Mr. Banks.
Ispirato a eventi reali, il film è
la straordinaria storia mai raccontata della nascita del classico
Disney per il grande schermo Mary Poppins — e del
difficile rapporto che il leggendario Walt Disney ebbe con la
scrittrice P.L. Travers, che per poco non impedì la realizzazione
del film.
Quando le sue figlie lo pregarono di
realizzare un film tratto dal loro libro preferito “Mary Poppins”,
dell’autrice P.L. Travers,
Walt Disney fece loro una promessa,
non immaginando che ci sarebbero voluti 20 anni per riuscire a
mantenerla. Nella sua ricerca per ottenerne i diritti, infatti,
Walt si trova ad affrontare un’ipocondriaca scrittrice,
irremovibile nella sua decisione di non permettere che il
personaggio della sua amata e magica tata venga stravolto dalla
macchina di Hollywood. Ma non appena il successo dei libri
diminuisce, insieme ai guadagni, la Travers con una certa
riluttanza accetta di andare a Los Angeles ad ascoltare le idee di
Walt Disney per l’adattamento cinematografico. Durante quelle due
brevi settimane nel 1961, Walt Disney utilizza ogni risorsa a sua
disposizione per convincerla. Armato di fantasiosi storyboard e
divertenti canzoni, create dai talentuosi fratelli Sherman, Walt
tenta il tutto per tutto senza riuscire a convincerla. Man mano che
la Travers diventa sempre più irremovibile, Walt Disney vede la
possibilità di ottenre i diritti, allontanarsi sempre di più. Solo
quando cercherà nei suoi ricordi d’infanzia Walt capirà il senso
delle paure che assillano la scrittrice, e insieme riusciranno a
dare vita a Mary Poppins, facendone uno dei più teneri film della
storia del cinema. Ispirato a eventi reali, Saving Mr. Banks è la
straordinaria storia mai raccontata della nascita del classico
Disney per il grande schermo Mary Poppins — e del difficile
rapporto che il leggendario Walt Disney ebbe con la scrittrice P.L.
Travers che per poco non impedì la realizzazione del film.