Ecco una prima lista di film
d’animazione che competeranno a febbraio 2013 per conquistare il
Premio Oscar come miglior film d’animazione dell’anno.
Arrivano i mostri: Hotel Transylvania sbarca al cinema!
I tempi sono cambiati: chi avrà
il coraggio di avventurarsi nel cuore dell’oscura Transylvania
scoprirà che il conte Dracula, famigerato vampiro che ha
terrorizzato intere generazioni, ha scelto di ritirarsi per
dedicarsi a un’attività decisamente più rilassante: questo è lo
spunto di Hotel Transylvania, nuovo film
di Genndy Tartakovsky
Uscite al cinema del 6 e 8 novembre 2012
Particolarmente ricca
questa settimana al cinema. Tante le uscite, di generi diversi. Si
parte martedì 6 novembre, con La collina dei
papaveri, film di animazione dello Studio Ghibli.
Storia di Umi, ragazza di 16 anni, che vive con la nonna e i
fratelli a Yokohama, in una grande casa in cima alla “collina dei
papaveri”, a ridosso del porto. Ogni giorno issa due bandiere di
segnalazione marittima, come le aveva insegnato il padre scomparso.
Shun è un ragazzo di 17 anni, tutte le mattine arriva al porto con
il padre adottivo e vede le bandiere alzarsi. I due si conoscono a
scuola dove iniziano ad avvicinarsi fino a stringere un legame
fortissimo. Ma forse non è tutto come sembra e i ragazzi sono
destinati ad avere un rapporto molto più forte di una storia
d’amore e di amicizia.
Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato, la track di Radagast il Bruno!
Nonostante abbiamo già detto che ufficialmente la soundtrack completa de Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato uscirà il prossimo 11 dicembre, oggi vi presentiamo
Hotel Transylvania: recensione del film di Genndy Tartakovsky
Arriva al cinema il nuovo film Sony Animation Hotel Transylvania. Siete a caccia di mostri? Prendete paletti, pallottole d’argento, forconi e fiaccole, e se c’è ancora spazio in valigia, fateci entrare anche … il costume da bagno! Si parte per la Transylvania!
In Hotel Transylvania attenzione, non a caccia di mostri, ma a caccia di un mostruoso riposo! E’ questa l’idea che ha il Conte Dracula, quando decide di costruire un resort nel bel mezzo dei Carpazi: ospitare tutti i mostri che lo desiderano, in un posto di riposo, al riparo dalle urla e dai pregiudizi degli esseri umani. Dracula costruisce l’hotel principalmente per tenere al riparo sua figlia Mavis dagli uomini, ma crescendo la giovane vampirella, appena 118 anni, si dimostrerà sempre più curiosa del mondo e degli esseri umani, andando contro la volontà paterna, fino a che all’hotel non erriva per sbaglio Jonathan, un giovanotto un po’ sprovveduto alla ricerca d’avventura.
Hotel Transylvania, il film
La Columbia Pictures presenta Hotel Transylvania, un film in animazione CGI 3D che sarà sicuramente di gradimento per grandi e piccini. Un film del genere, che ha per protagonisti i mostri che hanno terrorizato da sempre l’immaginario collettivo, non poteva non essere farcito di citazioni, con colori sgargianti, di un ottimo 3D, bellissime musiche e soprattutto un bellissimo lavoro di sceneggiatura. Il regista Genndy Tartakovsky ci mette la sua parte, con una conduzione magistrale del racconto, costituito da una storia molto classica e prevedibile ma non per questo meno gustosa.
Se la versione originale ha potuto avere dalla sua le voci di Adam Sandler e Selena Gomez, il doppiaggio italiano si è avvalso delle voci di Claudio Bisio e di Cristiana Capotondi, oltre al professionista del doppiaggio Davide Perino. Bisio si conferma decisamente un grandissimo doppiatore, mettendo tutta la sua istrionica personalità al servizio del suo personaggio, un Conte Dracula sicuro di sè ma allo stesso tempo spaventato e preoccupato come qualunque genitore, mentre la Capotondi rivela un talento nascosto, regalandoci una Mavis timida ma determinata, un perfetto esempio di adolescente in crisi contro l’autorità paterna.
Tra battute esilaranti, personaggi molto ben scritti e memori delle antiche radici che vantano, l’Hotel Transylvania aspetta tutti, che siate lupi mannari con troppi cuccioli, creature di Frankenstein un po’ timide o mummie alla ricerca della mummianima gemella.
Il corto Vincent di Tim Burton
Per la rubrica visioni in corto, vi proponiamo il primo cortometraggio in italiano del genio creativo di Tim Burton. Nel corto viene esplicitamente citato Edgar Allen Poe. Godetevi il filmato:
Woody Harrelson: il versatile psicopatico
Lo sguardo folle e da psicopatico è una cifra stilistica che lo contraddistingue, con cui sa giocare perfettamente sia nel registro comico che in quello drammatico. Il carisma e la versatilità lo rendono uno dei migliori caratteristi in circolazione: parliamo di Woody Harrelson, il texano eclettico adorato da critica e pubblico.
A prescindere dalla consistenza dei ruoli che interpreta, Woody Harrelson è in grado di calarsi perfettamente nei panni di personaggi complessi e sfaccettati, sul grande e piccolo schermo, così come sul palcoscenico: benché il cinema d’azione sia quello in cui si trova maggiormente a suo agio, l’attore sa misurarsi con ruoli profondi e spesso sfrontati grazie a una presenza scenica non indifferente.
Woody Harrelson, biografia
Woodrow Tracy Harrelson nasce nel Midland, Texas, il 23 luglio 1961 in un contesto familiare dai problemi domestici rilevanti: i genitori divorziano nel 1964, mentre suo padre Charles viene arrestato quattro anni dopo per omicidio (muore in carcere nel 2007). Nonostante tali ostacoli alla felicità familiare, l’attore confessa di aver vissuto un’infanzia relativamente felice, benché sia stato considerato un bambino iperattivo. Le principali distrazioni, oltre il calcio e la religione, sono offerte dalle recite scolastiche cui si dedica con passione.
Dopo il diploma, Harrelson frequenta l’Hanover College e continua a dedicarsi alla recitazione, provvedendo al proprio sostentamento con lavori di fortuna. Nel 1983 si trasferisce a New York, dove affronta alcune difficoltà che mettono a dura prova il suo lato selvaggio: dopo un provino andato male per una soap opera, il giovane attore diventa alquanto scostante e violento ed è sul punto di arrendersi quando finalmente la sua carriera inizia a decollare, lavorando a teatro nello spettacolo Biloxi Blues scritto da Neil Simon.
Woody Harrelson, filmografia
Viene poi ingaggiato dalla NBC entrando nel cast corale della serie di successo Cin Cin (Cheers): qui si fa conoscere e amare dal grande pubblico nei panni del barista Woody Boyd, ruolo che interpreta per ben otto anni. Per il suo lavoro nella popolare sitcom, Harrelson è anche apprezzato dalla critica e nominato a cinque Emmy Awards, fino ad aggiudicarsi il premio nel 1988. Oltre alla tv, alterna piccoli ruoli sul grande schermo: il suo esordio è la commedia Wildcats (1986), al fianco di Goldie Hawn. L’attore non trascura il teatro, sua prima passione, recitando in The Boys Next Door e realizzando la sua prima opera teatrale 2 on 2.
Gli anni novanta lanciano ulteriormente la sua carriera al cinema, innanzitutto nell’esilarante commedia Doc Hollywood – Dottore in carriera al fianco dell’icona Michael J. Fox. Il registro comico segna anche il suo esordio da protagonista in Chi non salta bianco è, scritto e diretto da Ron Shelton, uno dei grandi successi al botteghino americano nel 1992. La commedia tratta il tema dei pregiudizi razziali e la performance di Harrelson nei panni di Billy Hoyle, giocatore di basket, è particolarmente apprezzata dal pubblico anche per l’ottima intesa con il coprotagonista Wesley Snipes.
La popolarità internazionale giunge con Proposta indecente di Adrian Lyne, in cui interpreta il geloso marito di Demi Moore e affianca Robert Redford. Tuttavia, questa volta la sua interpretazione non convince e l’attore finisce per aggiudicarsi il Razzie Award come peggiore attore protagonista.
Nel 1994 torna a riscuotere ampi consensi in Assassini nati di Oliver Stone, da un soggetto di Quentin Tarantino. Il film è una denuncia nei confronti dei mass media e si avvale di un cast di contorno di tutto rispetto, fra cui Juliette Lewis, Jared Harris, Robert Downey Jr. e Tommy Lee Jones. Benché l’accoglienza della critica sia caratterizzata da giudizi contrastanti, la prova di Harrelson nel ruolo del serial killer Mickey Knox è da tutti ammirata per la complessità psicologica mostrata nei panni del personaggio che pronuncia l’iconica frase: “Un uomo non è quello che fa, un uomo fa quello che è”.
Negli anni successivi continua a lavorare per grandi registi. Nel 1996 è il protagonista del biografico Larry Flynt – Oltre lo scandalo di Milos Forman. L’attore interpreta il noto e controverso editore pornografico diventato miliardario in un film spudorato, divertente, talvolta retorico e a tratti tragico, ma tutt’altro che scandaloso. Orso d’Oro a Berlino, la pellicola è indubbiamente provocatoria (“Devi emigrare da qualche altra parte, dove i pervertiti sono ben accetti: Hollywood”, afferma Flynt) e ottiene ampi consensi di critica e importanti riconoscimenti: due Golden Globe (regia e sceneggiatura) e diverse nomination, tra cui la prima nomination come Migliore attore protagonista a Woody Harrelson sia ai Golden Globe che agli Academy Awards.
In questo periodo Harrelson diventa un attore impegnato: attivista sociale per Amnesty International e per la Pediatric AIDS Foundation, ambientalista convinto, la sua versatilità in campo cinematografico si accompagna a pellicole più impegnate di grandi autori. Fra questi, Benvenuti a Sarajevo di Michael Winterbottom, che polemizza sulla complicità delle istituzioni durante la guerra in Bosnia. Altrettanto rilevante è la sua partecipazione al capolavoro di Terrence Malick, La sottile linea rossa: insieme a un cast grandioso, tra cui Sean Penn, Jim Caviezel, Nick Nolte, Ben Chaplin, John Cusack, Adrien Brody e tanti altri, Harrelson ha un ruolo piccolo e nondimeno decisamente significativo. L’attore interpreta il coraggioso sergente Keck, cinico quanto spavaldo, ma che va incontro a una drammatica fine resa più tragica e patetica dalla banalità che la provoca.
All’inizio degli anni duemila, Harrelson appare spesso in ruoli di supporto o in qualche cameo, fra cui la commedia Management, in cui interpreta il fidanzato di Jennifer Aniston, una rock star arrogante e possessiva, eppure un ruolo dall’ironia irresistibile. Da menzionare anche la sua partecipazione a North Country – Storia di Josey, l’acclamato film con Charlize Theron e Frances McDormand, dove interpreta un avvocato idealista.
Memorabile la sua performance in Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen, tratto dal romanzo di Cormac McCarty. Harrelson interpreta Carson Wells, il cacciatore di taglie che incrocia il destino di Llewelyn (Josh Brolin), in fuga dall’assassino Anton Chigurh (Javier Bardem) con una valigetta contenente due milioni di dollari, e che gli offre protezione in cambio dei soldi: la sua performance misurata e sottile contribuisce al successo del film che, fra gli altri riconoscimenti, si aggiudica quattro premi Oscar.
Nel 2009 viene acclamato per un’altra strepitosa interpretazione in Oltre le regole – The Messenger di Oren Moverman, in cui interpreta il capitano Tony Stone e per cui ottiene una nomination ai Golden Globe e agli Oscar come migliore attore non protagonista. Collabora nuovamente con il regista in Rampart, per il quale ottiene una candidatura agli Indipendent Spirit Award. Da film indipendenti low budget Harrelson approda poi alle grandi produzioni. Nel 2012 partecipa infatti a uno dei blockbuster più attesi dell’anno, The Hunger Games di Gary Ross, primo capitolo della trilogia fantascientifica firmata da Suzanne Collins. Nel ritratto futuristico in cui gli adolescenti americani si scontrano in una battaglia per la sopravvivenza, Harrelson interpreta Haymitch Abernathy, un precedente vincitore dei Giochi ora alcolizzato e che fa da mentore alla protagonista Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence). L’attore riprenderà il ruolo nel sequel, Hunger Games – La ragazza di fuoco, attualmente in lavorazione.
Harrelson non trascura tuttavia il teatro. Dopo alcune opere scritte e dirette a partire dal 1999 fra Broadway e Londra, di recente ha scritto e diretto Bullet for Adolph, presentato a luglio. Da non dimenticare i suoi lavori alla televisione: in Game Change dell’HBO, diretto da Jay Roach e incentrato sull’ascesa politica di Sarah Palin (Julianne Moore) al fianco di John McCain (Ed Harris), Harrelson interpreta l’esperto in comunicazione Steve Schmidt, ruolo per il quale viene candidato agli Emmy come migliore attore in miniserie o film tv.
Dal 15 novembre, Woody Harrelson tornerà sugli schermi italiani in 7 psicopatici, la commedia nera scritta e diretta da Martin McDonagh con un cast stellare. L’attore interpreta Charlie, un gangster al quale viene rubata l’adorata cagnolina, evento che innesca una serie di rocambolesche (dis)avventure. Rivedremo dunque Harrelson in uno dei ruoli che più gli si addicono, fra azione, follia, violenza e immancabile ironia. E non possiamo che concordare con le parole del regista, che ha trovato in Woody Harrelson l’interprete più adatto al ruolo: “Avevo bisogno di qualcuno che fosse assolutamente divertente, ma che diventasse inquietante in un battito di ciglia. In questo senso, Woody è perfetto”.
Terzo spot per Lo Hobbit: un viaggio inaspettato!
Sette psicopatici invadono il grande schermo
Remember, remember the fifth of november
Jeff Goldblum si unisce al cast di The Grand Budapest Hotel
Escape From Planet Earth, il trailer
Joe Dante torna all’horror
Box Office USA del 5 Novembre 2012
La nuova settimana si apre con
un nuovo numero uno in vetta al Box Office statunitense dei film
più visti in sala; si tratta di Wreck it Ralph
atteso da molti anche in Italia e che, sulla carta, dovrebbe
mettere d’accordo chi è cresciuto con i giochi “arcade”, quelli che
si trovano ancora in alcune sale giochi o su internet attraverso
dei simulatori, e le nuove generazioni, abituate alla fluidità del
3D. Il protagonista di questo film di animazione è infatti un eroe
cattivo di un videogioco che vuole diventare un eroe buono, creando
non poco scompiglio all’interno del gioco. Il film, produzione
Disney, incassa 49 milioni di dollari. In seconda posizione lo
segue Flight, il nuovo film di Robert Zemeckis,
che torna dietro la macchina da presa di un film completamente live
action a nove anni dal Cast away e Le
verità nascoste. Il protagonista è Denzel Washington che
interpreta un pilota d’aereo cocainomane che però si mette in gioco
per salvare equipaggio e passeggeri di un volo. Il film ha
incassato 25 milioni di dollari. Scende in terza posizione il
film di Ben Affleck Argo, che incassa però altri
10 milioni di dollari portando il suo totale quasi a 76 milioni di
dollari. In quarta posizione troviamo un film che appare molto
interessante, è la prima prova alla regia di RZA,
cantante dei Wu Tang Clan nonché compositore di molte colonne
sonore, tra cui quella di Ghost dog di Jim
Jarmusch, che realizza un film d’azione ispirato di sicuro ad Ang
Lee, a partire dal titolo The man with the iron
fists, e da parte del cast, in cui figura Lucy Liu. Dietro
le quinte, ossia alla sceneggiatura, c’è lo zampino di Eli Roth, il
che assicura l’intrattenimento. Il film ha incassato 8 milioni di
dollari. Segue al quinto posto Taken 2 che
ancora incassa altri 6 milioni di dollari, portando il suo totale a
126, mentre al sesto posto sale lentamente il colossale e
complicato Cloud Atlas, in cui si sono messi in
gioco tre registi, i fratelli Wachowski e Tom Tykwer con un cast
notevole. Il film ha incassato 5 milioni per un totale di
18. Il settimo posto è occupato da Hotel
Transylvania che cede di diverse posizioni, ma incassa,
dopo 6 settimane di sala e classifica, ancora 4.5 milioni di
dollari e porta il suo totale a 138. In ottava posizione
piomba Paranormal activity 4, complice la fine
dell’effetto Halloween, che incassa 4 milioni di dollari per un
totale di 138. Il nono posto è occupato da Here comes
the boom, che raccimola 3 milioni di dollari per un totale
di quasi 36 e chiude la classifica Silent hill:
Revelation che deve avere decisamente deluso le
aspettative del pubblico americano; è in decima posizione dopo solo
due settimane di classifica e un incasso di 14 milioni di dollari
in totale.
La prossima settimana si aspettano le uscite di: Skyfall, l’ultimo James Bond per la regia di Sam Mendes e Lincoln, il film biografico diretto da Steven Spielberg.
Roma 2012: film a sorpresa 1942 di Feng Xiaogang con Adrien Brody!
Venuto al mondo: recensione del film di Sergio Castellitto
Arriva al cinema distribuito da Medusa Film Venuto al mondo il nuovo film diretto da Sergio Castellitto, con protagonisti Penélope Cruz e Emile Hirsch.
Gemma è una donna italiana, che in un viaggio di studio in Bosnia, si innamora perdutamente, ricambiata, di Diego, fotografo americano e spirito gioioso e vitale. Il loro amore sarebbe perfetto se non fosse che a Gemma viene diagnosticata una sterilità che la porterà ad una sola ossessione: dare un figlio all’uomo che ama per legarlo a sè. Ma i legami dei due con la Bosnia sono rimasti forti negli anni, e proprio durante un loro soggiorno si troveranno travolti dalla guerra e i loro destini cambieranno. Sergio Castellitto rimette mano al lavoro di sua moglie e realizza, con l’aiuto di lei alla sceneggiatura, un film particolare, emotivamente potente e allo stesso tempo insostenibile.
Castellitto racconta con estrema lucidità un amore passionale e irragionevole, che lo porta su campi inesplorati e che risultano perfettamente credibili. Una ricostruzione storica della Sarajevo dilaniata dalla guerra è il cuore della seconda parte del film che dispiega le sue storie di sofferenza e violenza con insostenibile lentezza. Proprio nella lentezza va cercato il tallone d’Achille di un film altrimenti veramente ben fatto, attento ai dettagli e ai particolari.
Venuto al mondo, il film
In ogni attore si vede la mano del Castellitto regista, quasi nell’emissione vocale di alcuni interpreti che si smascherano come attori che fanno come farebbe il regista e non come vorrebbero loro. Protagonista sofferente è Penelope Cruz, ancora una volta diretta da Castellitto e “raccontata” da Mazzantini, che fa bella mostra del suo italiano, molto migliorato, ma anche della sua capacità interpretativa. Con lei un gruppo di attori ben assortito e sicuramente in grado di tenerle testa, dal notissimo volto di Emile Hirsch, che interpreta l’innamorato fotografo Diego, a Saadet Aksoy e Adnan Haskovic, bravissimi interpreti di un dolore che hanno vissuto da bambini anche nella vita reale.
La regia di Castellitto è notevolmente migliorata, più padrona del racconto, più visibile e attenta alla narrazione, anche se a tratti troppo indulgente su particolari non perfettamente legati allo svolgersi delle vicende, troppo presa dal mostrare e poco dal raccontare. Bello il reparto musicale del film, curato da Edoardo Cruz (fratello di Penelope) e straordinariamente funzionale nello scandire il passare degli anni e l’avvicendarsi di passato e presente sullo schermo. Venuto al Mondo è un film drammatico e toccante che conferma la bravura di Castellitto nel raccontare le storie e allo stesso tempo ne rivela la fondamentale debolezza di essere ancora troppo attore per dirigerne degli altri.
Penelope Cruz e Sergio Castellitto presentano Venuto al Mondo!
Distribuito da Medusa in 350 copie e venduto già in tutto il mondo, compresi Stati Uniti e Canada, il prossimo 8 novembre uscirà al cinema Venuto al Mondo, ultimo film di Sergio Castellitto che lo rivede (contemporaneamente) lavorare su una storia tratta da un romanzo di Margaret Mazzantini e da lei sceneggiata, e dirigere Penélope Cruz. Si tratta di un grande sforzo produttivo, così come afferma Letta di Medusa, che ha visto una coproduzione europea, Italia – Spagna, lavorare ad un progetto importante e costoso. Il film è stato proiettato questa mattina in lingua originale, uno strutturato susseguirsi di italiano, inglese e serbo. “Ho voluto che il film fosse proiettato in originale perché è quella la lingua del film – dice Sergio Castellitto – La protagonista è una donna italiana che parla italiano a casa sua e che parla inglese con tutti quelli che non parlano la sua lingua. Penelope è ovviamente bravissima e questo è il sangue del film”. Alla domanda sul perché ha scelto quel ruolo, la Cruz ha risposto con grande trasporto: “Ho amato tantissimo il libro e mi sono innamorata di Gemma così come successe per Non Ti Muovere. Sono venuta a Roma subito dopo averlo letto e ne ho parlato a lungo con Margaret e così le ho detto ‘facciamone un film’. E così è nato il progetto e il lavoro di Sergio e Margaret alla sceneggiatura è stato straordinario, hanno colto l’essenza del libro.”
-Il fatto che sia diventata madre ha contribuito a farle capire cosa prova la protagonista?
PC: “Ho letto il libro prima di diventare madre, ma capivo benissimo la psicologia della donna, cosa le manca e da cosa derivi il suo desiderio, che poi diventa ossessione. Certo la maternità mi ha aiutata poi.”
A Margaret Mazzantini, com’è stato tagliare parti del suo romanzo?
MM: “Si tratta pur sempre di riduzioni cinematografiche, ma Sergio è il mio primo lettore. Io scrivo in preda ad un istinto e spesso lui mi dice cosa ho realizzato. Tagliando le parti del libro si ha sempre l’impressione di uccidere dei propri amori, ma era una storia che si poteva scrivere facilmente per il cinema. La cosa difficile è stata la ricostruzione storica e scenografica.”
“Alcuni film sono delle esperienze belle o brutte – ha interrotto Castellitto – questo è stato per me un’avventura umana perché ognuno di noi ci ha messo qualcosa. E’ una storia d’amore che ho provato a raccontare”
Presenti alla conferenza anche Adnan Haskovic e Saadet Aksoy, interpreti di due dei personaggi principali, bravissimi nel raccontare il dolore e l’integrità dei loro personaggi. Haskovic ha raccontato: “Quando prendi un libro di Margaret in mano devi prepararti un bel caffè, perché lo cominci e non lo lasci fino a che non l’hai finito. E’ una storia d’amore sullo sfondo della guerra e ci sono tantissimi personaggi meravigliosi. Quando ho saputo che mi avevano scelto per Gojko, sono stato felicissimo. Durante la guerra che viene raccontata io ero un bambino, e forse i bimbi vivono come un’avventura questi eventi, fatto sta che chi ha vissuto la guerra in Bosnia e ha visto il film mi ha detto che è uno dei migliori film fatti su quella guerra, perché mostra persone che combattono contro l’abbrutimento, e che vogliono vivere nonostante tutto. E poi lavorare con Penelope è straordinario, non devi fare altro che reagire al suo straordinario talento”. Dello stesso parere la Aksoy, che nel film interpreta Aska. “Il mio personaggio mi ha molto emozionata – dice la Aksoy – e lavorare con questi grandissimi attori e questa strepitosa crew è stato bellissimo. Quando ho letto la sceneggiatura i personaggi erano scritti così bene che si entrava subito in empatia con loro. Mentre mi preparavo al ruolo per me era difficilissimo staccarmi dal personaggio, tornavo a casa dal set ed ero ancora Aska, perché è vero che abbiamo raccontato una storia inventata, ma durante la guerra terribilmente reale e recente potevano essere successe delle cose simili.”
Per Penelope Cruz: il suo personaggio non è buono, come si è rapportata ad esso?
PC: “Gemma non è politicamente corretta, ma quando leggo un personaggio non penso a cosa farei io in quella situazione, non lo giudico, cerco solo di capirne la psicologia e le intenzioni. Il resto non conta. Lei arriva alla sua necessità per via del suo amore, è una persona buona anche se a volte autodistruttiva.”
Per Castellitto, il film poteva essere inghiottito dal tema della guerra o sminuirlo per far spazio alla storia d’amore, invece è molto equilibrato, come ci è riuscito?
SC: “Ho fatto quello che sentivo essere il cinema per questo film. Era necessaria una forte messa in scena e una forte teatralità. Ho cercato di fare un film in cui ogni scena fosse depositaria di una emozione, mi sono appellato all’intelligenza emotiva dello spettatore. Lo spettatore va al cinema e porta via q
Box Office ITA del 5 novembre 2012
Esordio da record storico per la saga di 007, con Skyfall che sbanca al botteghino. Seguono Viva l’Italia e Gladiatori di Roma. Non pervenute le new entry.
Il lungo weekend festivo, complice il ponte del 1° novembre, senza dimenticare Halloween e il maltempo, ha dato nuova linfa al botteghino italiano: gli incassi sono nuovamente in crescita, grazie soprattutto all’esordio eccezionale del nuovo capitolo della saga di 007.
Skyfall apre infatti al primo posto
con ben 5,4 milioni di euro raccolti nei quattro giorni: il film di
Sam Mendes è uscito mercoledì, quindi l’incasso totale supera
persino i 6 milioni complessivi (precisamente 6,1 milioni di euro).
Dopo aver debuttato con 700.000 euro nelle prime ventiquattro ore,
Skyfall ha raccolto ben 1,8 milioni nella sola giornata
nel primo novembre.
Si tratta di un record storico per la saga, con un film che sta
sbancando anche al
botteghino internazionale, ancor prima di uscire negli USA.
Ricordiamo che le altre due pellicole con James
Bond/Daniel Craig (Casino Royale e Quantum of
Solace) avevano incassato circa 3 milioni nel primo fine
settimana. Considerando l’apprezzamento generale e l’ottimo
passaparola, Skyfall ha ottenuto una media strepitosa di
oltre 8000 euro nelle 630 sale in cui è stato lanciato.
Dietro l’exploit di Bond, troviamo
due pellicole italiane.
Viva l’Italia scende in seconda
posizione con 1,8 milioni, registrando un incremento rispetto al
debutto della scorsa settimana. La commedia arriva così a 3,6
milioni totali in dieci giorni.
Dopo l’esordio flop, anche
Gladiatori di Roma beneficia di un
incremento, grazie soprattutto al target infantile. Il film sfiora
dunque i 3 milioni complessivi.
Complice ancora una volta il ponte festivo, L’Era Glaciale 4 guadagna due posizioni rispetto alla scorsa settimana, raccogliendo altri 789.000 euro per un totale di ben 16,1 milioni.
Due pellicole in calo occupano la quinta e sesta posizione: Le belve incassa 768.000 euro e supera i 2 milioni complessivi, mentre Ted arriva a quota 10,8 milioni con altri 570.000 euro.
Io e te conferma il settimo posto del suo debutto. Il film di Bernardo Bertolucci incassa altri 541.000 euro e giunge a 1,3 milioni.
Seguono due film horror usciti in occasione di Halloween: nella lotta a due vince The Possession, che arriva a 1,3 milioni con altri 489.000 euro, mentre Silent Hill: Revelation 3D, nonostante il sovraprezzo, si accontenta di 422.000 euro alla sua prima settimana.
Chiude la top10 Il matrimonio che vorrei, giunto a 1,5 milioni con altri 378.000 euro.
Da segnalare infine l’esordio poco soddisfacente di Oltre le colline: l’acclamato film di Cristian Mungiu, vincitore di due premi all’ultimo Festival di Cannes (attrici protagoniste e sceneggiatura) si piazza al ventesimo posto con 90.000 euro incassati in 50 copie.
Queen Live – Hungarian Rhapsody 1986 – Trailer Italiano
Il docu-fim dedicato a Mirigliani al Festival del Cinema di Roma
Verrà presentato il prossimo 16 novembre presso il cinema Barberini, nell’ambito del Festival del Cinema di Roma Storia di un ragazzo calabrese, docu-film dedicato alla vita di Enzo Mirigliani, per oltre 50 anni organizzatore del concorso di Miss Italia. Madrina dell’evento, Caterina Murino, che sul palco del concorso di bellezza più famoso d’Italia ha mosso i primi passi della carriera, nel 1997.
La pellicola seguirà le vicende del protagonista, partendo dal paese natio di Santa Caterina dello Jonio fino ai successi del concorso, attraverso le parole di coloro (amici, famigliari, ovviamente le sue Miss) che ne hanno incrociato la strada.
Il progetto, ideato e realizzato da un gruppo di giovani, capitanato da Nicola Pisu Mirigliani nipote del protagonista, e dal regista Simone di Maria (entrambi poco più che ventenni), insieme agli sceneggiatori Marco Brozzi e Myriam Caratù intende rivelarne al pubblico aspetti prima poco conosciuti, soffermandosi soprattutto sulla storia precedente al successo, lontana dai riflettori, raccontando una vicenda umana che ha attraversato la distruzione della guerra, ma che ha poi rappresentato lo spirito di rivalsa e la voglia di realizzazione che ha dominato la ricostruzione, fino all’ideazione del concorso, che in parte contribuì a ricreare un clima di ‘normalità’ e ‘leggerezza’ in Italia dopo il difficile periodo post-bellico.
Il docu-film, realizzato anche grazie al contributo della Regione Calabria, si avvale dei filmati storici del concorso, anche tratti dall’archivio dell’Istituto LUCE, ma anche di filmati amatoriali che riprendono la vita privata di Mirigliani. Tra le testimonianze contenute nella pellicola, quelle della figlia del ‘patron’ Patrizia Mirigliani, della moglie Rosy Ragno, Fabrizio Frizzi e Carlo Conti, do Martina Colombari, Denny Mendez, Mirka Viola, degli ex dirigenti di Raiuno Paolo De Andreis e Mario Maffucci.
Allison Janney sul set per Jason Bateman
Allison Janney entra nel cast di Bad Words, debutto alla regia per Jason Bateman. L’attrice si va così ad aggiungere ad un cast nel quale sono già arrivati Phillip Baker Hall, Kathryn Hahn, Ben Falcone and Rohan Chand.
In Bad Words, Bateman interpreterà un 41enne disilluso che, grazie ad un cavillo giuridico, parteciperà ad una gara di spelling, in genere riservata a ragazzini in età scolare. Allison Janney interpreterà Bernice Deagan, la responsabile dell’organizzazione della gara. Bateman avvierà a breve le riprese, partendo dalla sceneggiatura di Andrew Dodg. Allison Janney sarà prossimamente sugli schermi in Trust Me e The Way, Way Back.
Fonte: Empire
Lo sci-fi Hibernation per Justin Lin
Periodo particolarmente vivace per Justin Lin che, dopo aver finito di lavorare a Fast & Furious 6, la cui uscita è prevista per la prossima estate, appare destinato a trovarsi un’agenda ricca di impegni. L’ultimo di questi sarebbe un thriller schi – fi intitolato Hibernation.
Al momento nessun dettaglio è stato rivelato riguardo la trama; si sa perà che il film sarà scritto dagli esordienti Will Frank e Geneva Robertson, mentre il pool di produttori include Guymon Casady, Ben Forkner, Troy Craig Poon, Bruno Wu e lo stesso Lin.
La notizia dell’impegno del regista in questo nuovo progetto arriva a pochi giorni di distanza da quello del suo ruolo di produttore e possibile regista di un altro film di fantascienza, stavolta orientato alla commedia, intitolato Subdivision.
Fonte: ComingSoon.Net
Freestyle acquista i diritti per InaPPropriate con Adrien Brody
Freestyle Releasing ha annunciato i piani per l’uscita cinematografica e la successiva realizzazione in DVD e VOD di InAPPropriate, commedia diretta da Vince Offer, e da lui scritta assieme a Ari Shaffir e Ken Pringle. Il film sarà prodotto da Robert B. Shapiro e Ken Pringle per Square One Entertainment. Highland Film Group si occuperà della distribuzione internazionale del film. Al centro della storia Adrien Brody, nel ruolo di un improbabile poliziotto, con uno spiccato senso per la moda, Rob Schneider nel doppio ruolo di un psicologo e di un critico di film hard, a guidare un cast completato da Michelle Rodriguez, Lindsay Lohan e Ari Shaffir. Il film appare indirizzato al pubblico di film poco politicamente corretti come Jackass o Borat.
Fonte: ComingSoon.Net
L’universo di The Brave cresce con un nuovo corto
Iron Man 3: nuova foto per il Mandarino
Una foto nuova… ma non troppo: più che altro una versione ‘allargata’ dell’immagine già diffusa da qualche giorno, che ci mostra Ben Kingsley nei panni del Mandarino, prossimo antagonista di Tony Stark – Iron Man nel terzo capitolo della saga dedicata al supereroe.
L’immagine ci offre comunque una visione più ampia del personaggio, oltre a mostrare gli Anelli del Potere, principali armi del Mandarino. Iron Man 3 ci mostrerà la storia della caduta e faticosa risalita di Tony Stark: il cast oltre Robert Downey Jr, Ben Kinsgley, Gwyneth Paltrow, Don Cheadle e Paul Bettany quale voce della sistema computerizzato JARVIS, includerà Guy Pearce, Rebecca Hall, James Badge Dale, Ashley Hamilton, William Sadler e Stephanie Szostak.
Fonte: Empire
Prosegue la corsa di Skyfall
Nonostante manchino ancora all’appello gli spettatori statunitensi, che dovranno pazientare fino al prossimo fine settimana, Skyfall ha già cominciato a macinare successi nelle sale europee e non solo: il film ha già raccolto 287 milioni di dollari, 156 dei quali solo nell’ultimo weekend di programmazione, conquistando in particolare il pubblico tedesco e quello messicano.
In Germania in particolare, l’ultima pellicola dedicata a James Bond, appena uscita, ha fatto segnare il miglior esordio dell’anno nelle sale. Notevole il successo anche nel Regno Unito, dove l’Agente Segreto al servizio di Sua Maestà ha conquistato complessivamente 85 milioni di dollari in dieci giorni di programmazione, 25,7 dei quali solo nell’ultimo fine settimana; in Gran Bretagna Skyfall ha peraltro fissato il nuovo record assoluto per la prima settimana di programmazione, superando la seconda parte di Harry Potter e i Doni della Morte.
Tra qualche giorno toccherà dunque agli Stati Uniti, dove secondo le stime il film potrebbe incassare fino a 215 milioni di dollari, che lo renderebbero il maggior successo finanziario della serie.
Fonte: CinemabBlend
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