La bella Mila Kunis, già vista in
Codice Genesi e che ha suscitato scalpore con la sua
interpretazione in Black Swan al fianco di Natalie Portman, ipare
possa interpretare la fidanzata del personaggio di Mark Wahlberg
nel debutto alla regia del creatore dei Griffin, Seth
MacFarlane.
Il film si intitola Ted, e già
sappiamo che come sappiamo racconterà di un uomo e del suo
orsacchiotto di pezza dotato di volgare favella (doppiato
dallo stesso MacFarlane). Per Mila vorrà dire trovarsi a lavorare
con due suoi ex colleghi: con MacFarlane ha infatti collaborato
doppiando Meg Griffin, mentre ha già incontrato Wahlberg sul set di
Max Payne.
Continuano le riprese di Mission:
Impossible – Ghost Protocol: la troupe e il cast si trovano ora a
Vancouver, Canada. Ora ecco che trapelano anche le prime immagini
dal set di Simon Pegg, che sicuramente incuriosisce data la sua
generale propensione a ruoli comico-demenziali.
Le cronache di Narnia in testa alla
classifica USA – Alla prima settimana e al primo weekend di
uscita, Le cronache di Narnia, il viaggio del
veliero, balza subito al primo posto nella classifica dei
film piú visti negli Stati Uniti.
La notizia che ormai serpeggia da
un po’ nell’ambiente cinematografico gossipparo è che Angelina
Jolie (con Brad Pitt) e Jhonny Depp saranno a Roma per presentare
The Tourist. Già solo la voce basterebbe a destare curiosità e i
primi fan accampati sotto l’albergo di turno. Tuttavia una volta
tanto le voci sono vere e quindi, domani, 15 dicembre, si terrà il
luccicante red carpet italiano più internazionale della stagione
2010-2011.
E’ finalmente Online il primo trailer di Pirates of the
Caribbean: On Stranger Tides! Con Johnny Depp, Ian McShane,
Penelope Cruz, Geoffrey Rush, Astrid Bergès-Frisbey, Sam Claflin.
Diretto da Rob Marshall.
Sembra che il tantto atteso ritorno
di coppia fra Martin Scorsese e Robert De Niro sembra si stia
finalmente per consumare! Il titolo potrebbe essere The Irishman
che entrerà in produzione già il prossimo anno….
Situazione pressoché invariata al
botteghino italiano, con Rapunzel, A Natale mi
sposo e Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni che
mantengono le prime posizioni. Pessimi risultati per le new entry,
che si piazzano tutte fuori dalla top10. Per sapere i risultati al
box office italiano…
In un weekend piuttosto piatto per via delle novità
cinematografiche di scarso interesse, la top10 italiana riporta una
serie di posizioni stabili, prima di essere completamente
rivoluzionata a partire dal prossimo venerdì, con le nuove
uscite che domineranno le feste natalizie.
Rapunzel
mantiene quindi la prima posizione, raccogliendo 1,4 milioni e
sfiorando i 7,6 milioni complessivi. Probabilmente la pellicola
disney chiuderà con un risultato simile a quello ottenuto lo scorso
anno da La Principessa e il Ranocchio, che
a fine corsa aveva raggiunto quota 9,5 milioni.
Al secondo posto rimane
A Natale mi sposo, che ottiene altri 1,2
milioni per 7,6 milioni totali. Tuttavia nei prossimi giorni
la commedia con Massimo Boldi verrà sicuramente scalzata a favore
del ‘rivale’ Christian De Sica.
Woody Allen conferma un ottimo
sodalizio con il nostro Paese: Incontrerai l’uomo
dei tuoi sogni conserva infatti la terza posizione
con altri 952.000 euro, per un totale di 3,5 milioni.
Harry Potter e i Doni
della Morte – Parte 1 crolla a livello di
presenze, benché non abbia perso la quarta posizione: con
altri 560.000 euro la prima parte del capitolo conclusivo
supera i 17 milioni totali.
Jackass
3D risale al quinto posto con 419.000 euro, giungendo
a 1,4 milioni. Segue La donna della mia
vita, che arriva a 2,6 milioni con
altri 403.000 euro.
Calo per L’ultimo
esorcismo, arrivato a 1,6 milioni con i 352.000 euro
del suo secondo fine settimana. Risale invece Tre
all’improvviso, che ottiene altri 208.000 euro per
667.000 euro complessivi.
Nono posto per Saw 3D, giunto a 5,2
milioni con altri 153.000 euro.
Chiude la top10
Benvenuti al Sud: la commedia
campione di incassi non smette di stupire. Dopo essere
uscito dalla top10 la scorsa settimana, il film risale in
decima posizione raccogliendo altri 133.000 euro, per 29,5
milioni complessivi: un risultato al quale neppure i cinepanettoni
possono ambire.
Da segnalare infine la pessima
performance delle new entry: I due
presidenti (54.000 euro) si piazza in sedicesima
posizione, mentre Il responsabile delle risorse
umane (35.000 euro) e In un mondo
migliore (33.000 euro) ottengono rispettivamente il
diciottesimo e il diciannovesimo posto.
La squadra formata da Aldo Giovanni
e Giacomo è scesa in campo al Cinema Adriano a Roma per presentare
l’ottavo film insieme, La BANDA dei BABBI NATALE.
Le Cronache di Narnia: il
Viaggio del Veliero è il terzo capitolo della saga per
ragazzi convertita sullo schermo e diretta per i primi due capitoli
da Andrew Adamson, lo stesso dei due primi Shrek (i migliori di
sempre), e che questa volta lascia lo scettro della regia a
Michael Apted. Ritroviamo in questo film
Skandar Keynes nel ruolo di Edmund e
Georgie Henley in quello di Lucy.
Ne Le Cronache di Narnia:
il Viaggio del Veliero Peter e Susan sono ormai grandi, e
già ne Il Principe Caspian abbiamo sentito che non torneranno più a
Narnia. Adesso tocca a Lucy ed Edmund, i due fratelli minori,
affrontare il loro ultimo viaggio nel paese del leone Aslan, ma con
sorpresa si porteranno dietro anche l’antipatico e saccente cugino
Eustace. Ricomincia così l’avventura, a bordo di un grande veliero
(quello del titolo appunto) capitanato da una variegata ciurma agli
ordini dell’ormai Re Caspian, conosciuto nel secondo film. Come nei
due precedenti film che compongono la saga de Le Cronache
di Narnia, anche il terzo capitolo, Il viaggio del
veliero, si distingue per la scelta, condivisibile, di lasciare
molto spazio al mondo dell’infanzia, al coraggio e ai buoni
sentimenti, che presi a piccole dosi offrono un bello spettacolo
per i più piccoli, ma forse un po’ noioso per il pubblico adulto
che ormai è avvezzo ai film d’animazione ‘per adulti’ come Shrek e
il recente L’illusionista.
Le Cronache di Narnia: il Viaggio del Veliero, il film
La storia si dipana però in maniero
troppo graduale dando a metà film l’impressioni di doversi
protrarre eccessivamente nel tempo e spaventando chi, già a quel
punto, si è annoiato. La sceneggiatura, come è noto, si basa sul
terzo volume della raccolta di C.S.Lewis che sulla
scia del collega Tolkien, ha elaborato, con
risultati decisamente più modesti, questo mondo parallelo creatosi
del ruggito di un leone/Dio che governa sul suo equilibrio. La
regia, a parte qualche guizzo particolarmente epico a seguire le
peregrinazioni e i volteggi in questo mare fantastico, non offre
particolari spunti. Risulta comunque buona e all’altezza
dell’immaginario da video-game che accomuna la giovane platea del
2010. Ritorna la colonna sonora dei due film precedenti, con
qualche variazione sul tema ma sempre efficace, senza troppi guizzi
artistici, ma sicuramente funzionale.
Quello che soddisfa a pieno lo
spettatore è la grafica computerizzata, sempre più simile alla
realtà e molto più espressiva dei giovani protagonisti, che
purtroppo non rendono giustizia ai re e alle regine di Narnia su
carta. Su tutti spicca per cattiva recitazione il Re Caspian
Ben
Barnes, che abbiamo già visto nel film precedente
della serie e che è stato scelto, a sorpresa, per interpretare il
Dorian
Graydel
film di Parker. Ci stiamo ancora chiedendo cosa mai
abbia portato a questo tipo di scelta…
Quello che però nuoce davvero al
film è il 3D. Ancora una volta un film girato ‘a due dimensioni’ è
stato convertito e proiettato con l’aiuto della tecnologia
stereoscopica con risultati davvero disastrosi: non solo il
cosiddetto 3D non è funzionale alla storia (almeno per il modo in
cui è stato utilizzato), ma rischia di aumentare la sensazione di
fastidio nel guardare un film carino ma che non brilla per
eccellenza. Una minuscola parte è riservata alla splendida Tilda Swinton che torna ad interpretare, nel
ricordo di Edmund, la Strega Bianca Jadis, terribile nemico nel
primo film.
L’Academy ha selezionato i 15 film candidati alla nomination per
l’Oscar come migliori effetti visivi. Tra questi, ci sono i sette
da cui verrà estratta la cinquina di candidati..
All’anteprima romana di
“L’esplosivo piano di Bazil” era presente solo il regista Jean
Pierre Jeunet, reduce dai successi di “Il favoloso mondo di
Amelie”, “Delicatessen” e “Una lunga domenica di Passioni” e
inoltre uno dei registi di “Alien”.
Jean Pierre Jeunet
dopo il grande successo di “Il Favoloso Mondo di Amelie” e il
grottesco “Delicatessen” porta sullo schermo un pastiche che si
colloca a metà tra i due stili dei precedenti film. La sua nuova
opera L’esplosivo piano di Bazil è un commedia
stramba e senza tempo, dove i personaggi sono dipinti da grosse
pennellate caricaturali.
In L’esplosivo piano di
Bazil Bazil, rimasto orfano da piccolo perché il padre è
rimasto vittima di una mina in guerra, mentre se ne sta comodo a
guardarsi un film nella videoteca dove lavora, viene colpito alla
testa da un proiettile. Ironia della sorte perde tutto e si ritrova
ad essere un maldestro barbone, che a causa di quella pallottola
ancora conficcata in testa, potrebbe morire da un momento
all’altro. Ma il caso vuole che Bazil girando per la città si
imbatta nei simboli impressi sulla sua pallottola e della mina
antiuomo che ha ucciso il padre: due edifici uno opposto all’altro,
entrambi fabbriche d’armi.
L’esplosivo piano di Bazil, il film
Ed ecco che Bazil, insieme alla sua
banda di strampalati rigattieri con la quale convive, decide di
vendicarsi dei due malvagi mercanti d’armi che sono a capo delle
fabbriche. Jeunet nel film rispetta i suoi canoni registici: le
atmosfere ricordano il seppia antiquato di Delicatessen e i
personaggi sono davvero assurdi. La camera è piuttosto mobile e
spazia dalle inquadrature da videogioco dall’alto ai dettagli più
macabri. Come le sfortunate armate brancaoleone monicelliane Bazil
è aiutato da una accozzaglia di personaggi cartooneschi emarginati
dalla società. Lo stesso Bazil a causa della pallottola hai dei
momenti di panico in cui per non scoppiare si aiuta concentrando la
mente su pensieri assurdi, come ad esempio cercare di capire chi è
che si inventa le barzellette.
Poi ci sono il vecchio barbone
“Slammer”, che è stato graziato dalla ghigliottina perché si era
bloccata la lama; “Mama Chow” dal faccione gallico che cucina tutto
il giorno; “Elastic Girl” una donna contorsionista che reclama la
sua emancipazione; “Remington” un ragazzo di colore che parla solo
per proverbi; “Buster” che è un ex uomo cannone da guinness dei
primati a cui nessuno da più bada; “Tiny Pete” che crea strambe
sculture mobili con i materiali di scarto; e infine “Calculator”
una fanciulla timida abilissima nel fare conti.
E se bastassero questi. Anche i
cattivi hanno le loro manie e il loro lato assurdo: chi colleziona
pezzi di ossa o unghie di personaggi famosi, chi russa sonoramente.
Personaggi che nel privato sono padri o mariti senza colpa ma che
nella vita reale fabbricano armi. Sono dunque dei massacratori
quasi ignari del loro ruolo. Le situazioni comiche ricordano
la commedia slapstik, i personaggi quelli dei cartoni animati di
Toy
Story, l’ambientazione a volte richiama le artificiose
e assurde atmosfere di Brazil. Jeunet
mescola il grottesco al comico, alle storie di gangster
d’oltreoceano girate da Sergio
Leone. E così facendo crea un mix forse più ricco e
definito di quanto non avesse fatto nei precedenti film. Uno stile
registico riconoscibilissimo nella fotografia, nei movimenti e
nelle inquadrature, ma anche nella sceneggiatura. Una commedia
semplice e allo stesso tempo rigorosa nei minimi dettagli.
In I due
presidenti nella seconda metà degli anni anni ’90, la
Socialdemocrazia aveva raggiunto il suo massimo livello di potere,
grazie a due leader politici al governo rispettivamente delle due
principali superpotenze dell’epoca: Bill Clinton, Presidente degli
Stati Uniti, e Tony Blair, Primo Ministro del Regno Unito.
L’attuale recessione economica era ancora lontana, la Cina e
l’India erano solo agli inizi della loro incredibile ascesa
capitalista, il terrorismo islamico non era ancora esploso.
Il Mondo occidentale sembrava avere
saldamente tra le mani il controllo sul resto del Mondo, trascinato
da quei due Paesi i cui leader furono invidiati e imitati dai
partiti di sinistra degli altri Paesi europei. A raccontarci tutto
ciò ci pensa il lungometraggio di Richard Loncraine – regista
inglese con altri 12 film all’attivo – dal titolo: “I due
Presidenti”(titolo originale “The Special relationship”). Per la
parte di Clinton, Loncraine si è affidato a Dennis Quaid, 56 anni, attore con un
curriculum di ben 60 film: in quelli di esordio ha interpretato
ruoli di personaggi in precario equilibrio morale; poi arrivò
l’anoressia che lo ha tormentato nella prima metà anni ’90,
fermando temporaneamente anche la sua carriera. Per poi ritornare
soprattutto in film di fantascienza e visionari. Il ruolo di Blair,
invece, Loncraine lo ha affidato a Michael
Sheen.
I due presidenti: il film
Attore che malgrado la giovane età
(41 anni) ha già ben 21 film alle spalle, più altri 5 in uscita
(tra cui appunto il presente). In realtà, Michael
Sheen ha già interpretato altre due volte il ruolo di
Blair, diretto però da Stephen Frears, il quale ha
dedicato al leader britannico “The Deal” e “The Queen”. Del resto,
Sheen ha avuto a che fare anche con altri presidenti americani,
come in “Frost vs Nixon”, dove interpretò il
giornalista “scomodo” Frost. I due Presidenti
racconta il rapporto tra i due leader come fosse una relazione
sentimentale, nella quale il delfino Tony s’infatua del più vecchio
ed esperto Bill. Prende a vestirsi come lui, lo cerca al telefono
nel cuore della notte, gli parla dal bagno, quasi in clandestinità,
o dal talamo; pende irrazionalmente dalle sue labbra e gli si
dichiara apertamente, citando la Bibbia, nel momento del
bisogno.
Dall’altra parte dell’oceano, anche
Clinton commenta con la consorte il fascino del nuovo alleato. Ma
l’idillio tra i due subisce una brusca interruzione, causa lo
scandalo Lewinsky che investe Clinton, e la successiva guerra in
Kosovo, operazione militare che segna lo strappo
definitivo. Blair pugnalerà “alle spalle”
l’amico-modello Clinton, con un discorso pubblico inaspettato,
niente meno che sul suolo americano. Il modo in cui sono dipinti i
due leader politici da questo film, è alquanto desolante e
imbarazzante.
Blair viene bocciato dal punto di
vista morale e politico, forse per aver seguito fin troppo Clinton.
Un atteggiamento che sarà ancora più evidente con George Bush.
Mentre il secondo è irriso dal punto di vista estetico, apparendo
Quaid più un macchiettista e un caratterista, anziché un attore che
interpreta seriamente e in modo coinvolgente il Presidente degli
Usa. Ma in fondo, entrambi i giudizi che emergono sono forse quelli
che gli americani e gli inglesi hanno provato verso i loro leader.
Non a caso, il consenso nei confronti dei due calò
visibilmente.
Da My Week With Marilyn dopo aver
già visto le foto di Michelle Williams nei panni della celebre
icona di Hollywood, oggi arriva una nuova foto del film con l”atra
co-protagonista: Emma Watson.
Sarà uno dei suoi primi ruoli
slegati dalla saga di Harry Potter. La giovane attrice interpreta
un ruolo marginale nel film: è una ragazza che viene sedotta da
Colin Clark (Eddie Redmayne).
Ecco Sacha Baron Cohen, Sir Ben
Kingsley e Helen McRory sul set di Straordinaria Invenzione di Hugo
Cabret, immagini inedite dal film che Martin Scorsese sta
girando in 3D.
Il licantropo di Twilight
Taylor Lautner interpreterà il ruolo principale nella
trasposizione cinematografica di Incarceron, romanzo per
ragazzi dell’inglese Catherine Fisher: ennesimo tentativo di
scovare “il nuovo Harry Potter”…
Online sei foto ufficiali di Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini
del Mare, atteso quarto episodio della saga con Johnny Depp e
Penelope Cruz. Il primo trailer arriverà online lunedì sera!
Warner Bros nuovo
trailer internazionale di Il Rito, il film horror
diretto da Mikael Hafstrom con Anthony Hopkins. In gran parte girato a Roma.
Il film è ispirato al libro scritto da Matt
Baglio. Anthony Hopkins torna a combattere le forze
oscure dopo la sua straordinaria interpretazione di Van
Helsing nel Dracula di Francis Ford
Coppola.
Nel cast del Il
Rito assieme a Anthony Hopkins ci sono anche Colin O’Donoghue, Alice Braga (che abbiamo visto
recentemente in Predators), Ciaran Hinds
(Munich, Miami Vice, Harry Potter e i Doni della Morte) e
Toby Jones (Frost/Nixon – Il Duello).
Ispirato a eventi realmente
accaduti, questo thriller soprannaturale segue le vicende di un
seminarista (Colin
O’Donoghue) inviato a studiare l’esorcismo in Vaticano
nonostante i suoi dubbi su questa pratica controversa e sulla sua
stessa fede. Solo quando è mandato come apprendista dal leggendario
Padre Lucas (Anthony
Hopkins), un sacerdote che ha eseguito migliaia di
esorcismi, il suo scetticismo comincia a vacillare. Coinvolto in un
caso così inquietante che sembra perfino trascendere le capacità di
Padre Lucas, il giovane seminarista inizia a intravedere un
fenomeno che la scienza non riesce né a spiegare né a controllare,
una manifestazione del male così violenta e terrificante da
costringerlo a mettere in discussione tutto ciò in cui crede.
Il Cirque du Soleil e James Cameron
hanno annunciato che uniranno le loro forze per portare sullo
schermo “esperienze immersive in 3D”, in collaborazione con Andrew
Adamson (Shrek e le prime due Cronache di Narnia).
Jesse Eisenberg farà parte del cast
del film drammatico indipendente Free Samples. Eisenberg, che da
sempre e volentieri partecipa a produzioni indipendenti, non sarà
il protagonista del film, interpretato nel ruolo principale da Jess
Weixler (Teeth), una ragazza che ha abbandonato la scuola di legge
e che lavora nel diner di un amico, dove distribuisce assaggi
gratuiti di gelato ( i free samples).
Guillermo Del Toro ha deciso di
aprire una sua casa di produzione, Mirada. Si tratta di una società
che aiuterà giovani cineasti farsi spazio, producendo e sviluppando
i loro progetti.
James Franco, che vedremo presto in
127 Hours di Danny Boyle, che sta per condurre con Anne Hathaway la
notte degli Oscar non prima di essere tornato a recitare in General
Hospital, che acquisisce diritti su diritti, che dovrebbe recitare
per Noah Baumbach e che è stato tra i 14 protagonisti dei video nel
New York Times dedicati agli attori, ha aggiunto altri impegni al
suo carnet.
Franco sarebbe infatti in questi
giorni alle prese con una piccola produzione indipendente
intitolata Maladies, storia di un giovane attore di successo che si
ritira dalle scene a causa di quella che si crede sia una sua
infermità mentale. A dirigere il film, l’artista noto come Carter,
che già aveva diretto il corto Erased James Franco, mentre nel cast
figurano i nomi di Alan Cumming, Claire Danes, Catherine Keener. E
se questo ancora non bastasse, James si è assicurato i diritti di
una nuova biografia di Sal Mineo scritta da Michael Gregg Michaud,
con l’intenzione di sceneggiare e dirigere un film sulla vita e la
carriera del più giovane interprete ad essere nominato all’Oscar
come miglior attore non protagonista.
Chris Zylka parteciperà al prossimo
reboot di Spider-Man, che comprende al momento Andrew Garfield nel
ruolo di Peter Parker, Emma Stone in quello di Gwen Stacy, e
grandi attori quali Martin Sheen, Rhys Ifans (lyzard), Denis Leary,
Campbell Scott, Julianne Nicholson, Irrfan Khan e Annie
Parisse.