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Il Cavaliere oscuro il ritorno: cartelloni di Batman, Bane e Catwoman!

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Ancora foto dal merchandising del Cavaliere oscuro il ritorno. Ecco alcune foto della cartellonistica legata alla promozione del film..

Hunger Games: incasso di 68,2 Milioni di Dollari!

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Hunger Games: incasso di 68,2 Milioni di Dollari!

Arrivano i primi dati d’incasso di Hunger Games. La Lionsgate ha comunicato le cifre ufficiali: il film ieri ha incassato 68.2 milioni di dollari, di cui 19.5 nelle anteprime di mezzanotte.

Django Unchained: parla il produttore del nuovo film di Quentin Tarantino!

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Django Unchained è ormai in fase di riprese, e il nuovo film di Quentin Tarantino sarà fra i titoli più attesi di fine anno, con l’uscita prevista per questo Dicembre negli Stati Uniti. Oggi Slashfilm ha intervistato uno dei produttori, Michael Shamberg

Ecco la traduzione dell’intervista pubblicata da badtaste.it Io ho già visto qualcosa e posso dirvi che è fantastico. Stiamo ancora girando, la mia partner Stacey Sher produce il film assieme a Pilar Savone, che ha lavorato per Quentin Tarantino e Reggie Hudlin. Io sono alla produzione esecutiva. E’ uno spaghetti western, ma tratta i temi della schiavitù. E’ nel linguaggio di Tarantino, puro intrattenimento, con Leonardo DiCaprio nei panni del cattivo. Sarà fantastico.

Vi ricordiamo che il cast del film comprende Christoph Waltz, Don Johnson, Gerald McRaney, James Remar, James Russo,Jamie Foxx, Joseph Gordon-Levitt, Kerry Washington, Kurt Russell, Leonardo Di Caprio,Sacha Baron Cohen, Samuel L. Jackson, Todd Allen, Tom Savini, Tom Wopat. Non ci resta che attendere ulteriori notizie. Ecco la scheda film: Django Unchained

Fonte: Slashfilm via Badtaste.it

Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno: parola al co-creatore di Bane

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Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno: parola al co-creatore di Bane

Cineweb Radio ha pubblicato un’intervista a Graham Nolan, co-creatore di Bane assieme a Chuck Dixon, per Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno. Precisiamo prima di tutto che per Graham

Men in Black 3: ecco gli alieni anni ’60

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In Men in Black 3, l’agente J interpretato ancora una volta da Will Smith, ritornerà indietro nel tempo per salvare la vita a K, sempre Tommy Lee Jones che negli anni ’60 avrà le fattezze di un più giovane

Prometheus: secondo spot tv

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Prometheus: secondo spot tv

E’ arrivato on line il secondo spot tv di Prometheus, dopo i massicci aggiornamenti della settimana scorsa. Nel video, oltre alle immagini presenti anche nel trailer ci sono diverse scene inedite, ovviamente piccolissime, raggruppate in 30 secondi.

Prometheus uscirà in Italia il prossimo 14 settembre, e nelle intenzioni del regista Ridley Scott è una sorta di prequel del leggendario Alien. Nel cast Michael Fassbender, Charlize Theron e Noomi Rapace che ha promesso ai fan di diventare la nuova Ripley, ci riuscirà? Intanto ecco il video:

17 Ragazze: niente divieto per gli under 14

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La Commissione d’Appello della Censura si è riunita ieri e ha accolto il ricorso presentato da Teodora Film e Spaziocinema, distributori di 17 Ragazze, decretando

3° Festival Internazionale del Cinema patologico

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Incontro tra due realtà: cinema e disabilità mentale – Dall’11 al 15 aprile 2012 si terrà a Roma la 3a Edizione del Festival Internazionale del Cinema Patologico presso il Teatro Patologico (Via Cassia 472).

Una super-Mezzanotte per The Hunger Games!

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Una super-Mezzanotte per The Hunger Games!

Diciannove milioni e settecentomila dollari. Tanto ha fatto registrare l’esordiente The Hunger Games nello spettacolo della mezzanotte tra giovedì e venerdì

Harry Potter Wizard’s Collection: primo video inedito dal cofanetto!

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Warner Home Video rilascia il primo estratto dei contenuti speciali mai visti prima che saranno contenuti nell’epico e definitivo Cofanetto da Collezione Harry Potter Wizard’s Collection, il più grande e completo Box Set mai prodotto nella storia di Warner Home Video, che verrà rilasciato il 7 settembre 2012.

Blade Runner: polaroid svelate

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Trent’anni dopo l’uscita di Blade Runner, emergono nuove foto dal set del cult di Ridley Scott.

Il ritorno di William Monahan

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Lo sceneggiatore premio Oscar William Monahan (The Departed) dirigerà il thriller Mojave, di cui ha anche scritto lo script.

Christian Bale ritrova David O. Russell

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Dopo The Fighter, Christian Bale potrebbe lavorare nuovamente con David O. Russel

Ecco le date d’uscita di 300:Battle of Artemisia e Pacific Rim!

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Novità per gli appassionati di Guillermo Del Toro e di quella versione fumettistica e muscolosa del mondo antico inaugurata con 300: la Warner Bros ha infatti comunicato le date d’uscita di Pacific Rim, ultima fatica del regista messicano, e di 300: Battle of Artemisia, atteso sequel (forse è meglio parlare di spin-off!) del celebrato 300 di Zack Snyder.

Il lungometraggio di Del Toro sarà nei cinema dal 12 luglio 2013; inizialmente l’uscita era stata fissata al 10 maggio, ma con questa posticipazione si è evitato lo sconveniente “panino” tra Iron Man 3 (3 maggio) e Star Trek 2 (17 maggio). Nel cast di Pacific Rim spiccano i nomi di Charlie Hunnam, Charlie Day, Idris Elba, Rinko Kikuchi, Clifton Collins Jr., Ron Perlman. 300: Battle of Artemisia approderà in sala il 2 agosto 2013; diretto da Noam Murro e ispirato alla graphic novel Xerses di Frank Miller, Battle of Artemisia annovera nel proprio cast Sullivan Stapleton, Eva Green, Jamie Blackley e il recentemente confermato – tornerà a vestire i panni di Serse – Rodrigo Santoro.

Fonte: Movieweb

Prima foto di Jennifer Lawrence in casa alla fine della strada

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Jennifer Lawrence, che in questi giorni sta cominciando a battere le sale di mezzo mondo con l’atteso The Hunger Games

Una Notte da Leoni: via al terzo episodio

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Il regista Todd Philipps ha dato l’annuncio: Una Notte da Leoni 3 sarà nei cinema americani  il 24 maggio del 2013.

Sylvester Stallone: nuovo Rambo?

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Reduce da una serie di film poco riusciti Stallone  sogna di tornare sul grande schermo con un ennesimo episodio della sua saga più fortunata: Rambo.

Marigold Hotel: recensione del fim con Judy Dench

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Marigold Hotel: recensione del fim con Judy Dench

In Marigold Hotel la vecchiaia è una brutta bestia, chi c’è arrivato lo dice, e chi ci è prossimo lo ripete. Ma che fare quando l’età e la vita sono arrivate alla loro naturale fine e ormai ‘manca poco’? Così un gruppo di pensionati si ritrovano in un fatiscente albergo indiano, con l’intento di passare lì i loro ultimi anni di vita. Ognuno di loro ha una sua propria storia e ad ognuno la colorata e caotica India regalerà esperienze, chiarezza e visione del futuro che prima sembrava preclusa.

C’è Evelyn, il filo conduttore del racconto: attraverso i suoi occhi scorgiamo la meraviglia verso la novità, verso il mistero e l’ignoto che un’avventura offre sempre a chiunque la sappia intraprendere, a qualunque età. C’è Graham, Giudice della corte suprema che torna in India alla ricerca del suo amore perduto. Ci sono Jean e Douglas, ridotti in povertà dall’impresa della figlia, che sperano di trovare qualcosa di stimolante nella loro nuova vita, ma la meraviglia pervade solo chi è disposto ad accoglierla, e così non sarà per Jean, provata fisicamente ed emotivamente dal soggiorno forzato al Marigold Hotel. E poi Muriel, scontrosa signora che subisce un’operazione all’anca e viene spedita in India per ‘saltare la fila’ e fare la riabilitazione e infine c’è chi, come Madge e Norman, proprio non vuole scendere a patti con il tempo che passa, che si sente ancora giovane e ha paura di invecchiare, quando la vecchiaia è ormai una realtà.

Marigold Hotel, il film

Marigold hotel 2011
© Searchlight Pictures

Marigold Hotel si fregia di un cast difficilmente superabile. Conduce il gruppo una bellissima Judy Dench, straordinariamente intensa e affascinante, seguita a ruota da Tom Wilkinson, Bill Nighy, Maggie Smith, insieme poi a Penelope Wilton, Celia Imrie, Ronald Pickup e il giovane Dev Patel, lo Slumdog Millionaire di Danny Boyle. John Madden ci porta in questo mondo colorato e chiassoso, glissando evidentemente sulla povertà che si trova accanto all’ostentata ricchezza e raccontandoci una storia che potenzialmente poteva essere davvero preziosa, perché va ad indagare cosa succede ai personaggi dei film dopo il film. Spieghiamoci: tutto il cinema è pervaso da gioventù e bellezza che cerca di trovare il suo posto nel mondo; il film di Madden invece racconta degli anziani che nessuno vuole e che nessuno cura, che a loro volta cercano una sistemazione per la loro nuova condizione di vecchi.

Quando le abitudini si sono sedimentate nel corso di una vita è possibile cambiarle? Quando la vita di coppia viene naturalmente interrotta dalla morte è possibile andare avanti? Quando il nostro corpo non risponde più alle intenzioni di un tempo è possibile lo stesso accettare se stessi? Ogni personaggio con la sua storia ci da una risposta, a volte semplicistica, in altri casi sofferta. Il problema di Marigold Hotel però è una sceneggiatura, basata sul racconto di Deborah Moggach, che nella parte centrale si biforca rendendo disomogenea la struttura corale del film.

La magia dell’oriente non riesce ad bucare lo schermo e il film rimane su un binario morto, nonostante gli incredibili protagonisti e la storia dalle grandi potenzialità.

Emma Watson sul set di Bling Ring

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Ecco alcune foto dal set di Bling Ring.

Protagonista è Emma Watson, l’attrice inglese di 21 anni che sta lavorando al suo secondo film (il primo è stato My Week With Marilyn)

Millennium: la MGM pensa al sequel!

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Arriva conferma da Deadline, che nonostante la MGM sia andata in perdita con il primo capitolo della trilogia di Millennium diretto da David Fincher, la casa è pronta ad entrare in trattative con la Sony, che ne detiene il restante dei diritti, per parlare di un possibile sequel.

Ecco il Teaser Trailer di L’Ospite(The Host)

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E’ online il primo teaser trailer di L’Ospite (The Host), adattamento del primo romanzo di Stephenie Meyer  e diretto da Andrew Niccol (In Time).

Piccole bugie tra amici: recensione del film di Guillaume Canet

Arriva al cinema Piccole bugie tra amici di Guillaume Canet con protagonisti François Cluzet, Marion CotillardeJean Dujardin.

Un grave incidente sconvolge la vita di un gruppo di amici, che si trovano così a dover affrontare non solo la difficile situazione che si è creata, ma anche – e soprattutto – sé stessi e i rapporti che li legano gli uni agli altri. L’occasione sarà offerta dalla consueta trasferta estiva a Cap Ferret, nella casa del più ‘maturo’ (e ricco) della comitiva.

Piccole bugie tra amici, il film

La lontananza dalla frenesia cittadina da cui sono abitualmente risucchiati, insieme all’atmosfera più o meno ‘vacanziera’ in cui si immergono per qualche giorno, permetterà a ciascuno di loro di fermarsi a riflettere come non hanno mai potuto/voluto fare prima.

Questo, a grandi (grandissime) linee, quanto ci racconta il francese Guillaume Canet nel suo terzo lungometraggio, Piccole bugie tra amici: un film, a suo dire, “molto sentito e molto personale”, che lo ha coinvolto a 360°. E si vede. Canet riesce a trasmettere le sue stesse altalenanti emozioni anche allo spettatore.

Parte del merito è da attribuire ad un cast ‘stellare’ e in ottima forma (fra gli altri, il François Cluzet dell’apprezzatissimo Quasi amici, Marion Cotillard, premio Oscar per La vie en rose, e Jean Dujardin, fresco di statuetta per The Artist).

Piccole bugie tra amici è un film corale in cui però c’è spazio per tutti: ciascun personaggio ha un ruolo da protagonista, con una sua storia, con i mille pregi e difetti che lo caratterizzano e che emergono lentamente, scena dopo scena. L’affiatamento del gruppo, poi, è palpabile in ogni fotogramma. Anche perché, oltre all’indubbio talento dei singoli interpreti, Canet ha saputo sfruttare al meglio le dinamiche (di gruppo e di coppia) che si sono innescate all’interno del cast.

Dopo aver sottoposto per una settimana i suoi attori ad un vero e proprio ‘boot camp’ sul posto – perché familiarizzassero tra loro e con l’ambiente – è riuscito a ricreare con spontaneità e onestà (insomma, con ‘semplicità’) quei legami d’amicizia e d’amore così intimi e complessi che noi tutti viviamo ogni giorno. Per questo è facile identificarsi con loro, con tutti loro: perché in ognuno possiamo ritrovare un pezzettino di noi stessi. E siamo a nostro agio con Max, Marie, Vincent, Eric, e tutti gli altri: ridiamo e piangiamo insieme a loro, ci sentiamo partecipi di questo gruppo assai variegato, in cui ognuno tende a nascondere una parte di sé (la parte più fragile o più ‘scomoda’), generando una catena di piccole bugie ‘innocenti’ che servono a non affrontare i problemi veri. Finché non arriva il momento in cui i problemi veri devono essere affrontati.

Piccole bugie tra amici esce il 6 aprile, distribuito da Lucky Red.

Non lasciatevi spaventare dalla durata extra-large: 154 minuti non sono poi tanti se li passate con degli amici così… e vedrete che alla fine quasi vi dispiacerà separarvi da loro.

C’era una volta in Anatolia dal 15 giugno al cinema

Vincitore del premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes, C’era una volta in Anatolia uscirà nelle sale italiane il prossimo 15 giugno distribuito da Parthènos.

I colori della passione: recensione del film con Rutger Hauer

I colori della passione: recensione del film con Rutger Hauer

Ne I colori della passione Il grande pittore fiammingo del XVI sec. Pieter Bruegel (Rutger Hauer) accompagna idealmente lo spettatore in un percorso che attraversa materialmente e visivamente il suo famoso capolavoro La salita al Calvario. Egli racconta e spiega al suo interlocutore, l’amico e collezionista d’arte Nicholas Jonghelinck (Micheal York), i vari elementi che costituiscono l’opera svelando simbolismi e scelte stilistiche e pittoriche. I colori della passione porta lo spettatore a conoscere alcuni dei tantissimi personaggi che compaiono sulla tela e che distolgono l’attenzione dell’osservatore dal vero nucleo dell’opera: il Cristo che si trascina con la Croce verso il Golgota.

Il primo input per realizzare un film sul dipinto del maestro fiammingo Pieter Bruegel nasce da un’idea di Michael Francis Gibson, famoso scrittore e critico d’arte, che nel 2005 vide a Parigi Angelus di Lech Majewsky. Prende così il via il progetto ambizioso quanto originale di produrre questo film in cui l’unico e vero protagonista è un quadro, un’unica opera d’arte. Avvalendosi dell’ausilio di moderne quanto innovative tecnologie e soprattutto attraverso la loro non facile combinazione si è cercato di ridare vita ad un dipinto, analizzandolo e studiandolo al suo interno con una introspezione analitica mai nemmeno pensata sino ad ora. Ed è così che è lo stesso Bruegel, interpretato da un riflessivo e profondo Rutger Hauer, ad accompagnarci nel suo quadro, guidandoci e illuminandoci sulle varie e non sempre ovvie scelte stilistiche e soprattutto simboliche.

I colori della passione, il film

La particolarità di questo pittore fiammingo è la quantità di personaggi che affollano puntualmente le sue tele ma i personaggi apparentemente di contorno non si rivolgono all’osservatore ma guardano altrove, gli danno le spalle; in questo film è lo stesso pittore che ci permette di conoscerli meglio, di capire chi sono e quali storie nascondono.

E qui grazie ad una serie di combinazioni tecniche che sovrappongono varie fasi di lavorazione, dalle riprese in blue screen, ad un fondale in 2D del quadro stesso sino alle riprese dal vero girate in Polonia, Austria e Nuova Zelanda, si ottiene un effetto incredibile e stupefacente dove l’arte si mescola alla tecnologia e quindi alla realtà. Una post-produzione durata un anno e che ha richiesto un lavoro enorme anche alle 40 sarte polacche che hanno eseguito con incredibile puntiglio e maestria i costumi di scena, impeccabili e perfetti.

I colori della passione è un film rivoluzionario, un ulteriore dimostrazione di come le ultime tecnologie al servizio del cinema possano aprire scenari nuovi e finora sconosciuti; le innovazioni tecniche possono essere utilizzate non solo per fare film di cassetta in 3D ma anche per promuovere una nuova era di commistione e interazione tra discipline artistiche diverse che si basano su differenti codici espressivi. Wim Wenders con Pina, film del 2010, ha utilizzato la stereoscopia per farci entrare nell’arte coreografica della grande Pina Bausch, ora Majewsky combina varie tecnologie moderne per immergerci nell’arte fiamminga di Bruegel; due illustri esempi di come si possa utilizzare l’innovazione tecnologica anche per fini artistici e culturali.

I colori della passione – The Mill and the Cross uscirà nelle sale italiane il prossimo 30 marzo distribuito dalla CGHV.

I colori della passione – the Mills and the Cross: incontro stampa con in regista Lech Majewsky

Nella piccola saletta del cinema Palestrina di Milano, comunque celebre per le sue proiezioni d’autore, è appena terminata la proiezione dell’interessante quanto originale I colori della passione – The Mill and the Cross film dedicato ed incentrato sul capolavoro del maestro fiammingo del XVI sec. Pieter Bruegel, La salita al Calvario.

Toy Story Il mondo dei giocattoli: recensione del film di John Lasseter

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Toy Story Il mondo dei giocattoli è un film del 1996 di John Lasseter con le voci di Woody (Tom Hanks, Fabrizio Frizzi); Buzz (Tim Allen, Massimo Dapporto) 

Toy Story Il mondo dei giocattoli – trama: Andy è un bambino che ha molti giocattoli, i quali, in sua assenza, si animano e hanno come capo Woody il cowboy, da sempre il suo preferito. Quando però per il suo compleanno riceve in regalo lo Space ranger Buzz Lightyear, giocattolo nuovo e moderno, gli equilibri e le preferenze cominciano a cambiare. Una lotta senza esclusione di colpi metterà Woody contro Buzz, prima che i due possano capire quanto Andy tenga in egual misura ad ognuno dei suoi giocattoli e di scoprire tra loro una grande amicizia.

Toy Story Il mondo dei giocattoliToy Story – Il mondo dei giocattoli è stato il primo lungometraggio d’animazione completamente sviluppato in grafica computerizzata, realizzato dalla Pixar e distribuito dalla Walt Disney Pictures nel 1995. Venne proiettato in anteprima mondiale il 19 novembre 1995 a Los Angeles e in Italia uscì il 22 marzo 1996. E’ stato succeduto da due sequel: Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa nel 1999 e Toy Story 3 – La grande fuga, nel 2010. Vi è stato anche uno spin-off, Buzz Lightyear da Comando Stellare: Si parte!, nel 2000, e una serie televisiva, Buzz Lightyear da Comando Stellare, anch’essa nel 2000. Questi ultimi due vedevano come personaggi principali Buzz Lightyear e i piccoli Alieni del primo film.

Toy Story Il mondo dei giocattoli, film premio Oscar

Toy Story Il mondo dei giocattoli è divertente, nonché molto affascinante e accattivante. La trama allude al normale avvicendamento di affetti nel cuore di ogni bambino al momento dell’acquisto di un nuovo giocattolo, più moderno e funzionale rispetto a quelli che già ha. Nel film poi tale situazione è rimarcata dal fatto che il classico pupazzo di un cowboy (Woody) viene messo nell’ombra da un ranger spaziale ultramoderno (Buzz); dunque due giocattoli dello stesso genere ma agli antipodi.

A fare da contorno tanti altri pupazzi molto buffi, tra cui citiamo: Mr. Potato, un pupazzo di Mr. Potato Head della Hasbro, una testa a forma di patata da cui si possono staccare tutti i componenti della faccia (occhi, naso, orecchie..); il dinosauro Rex; Slinky dog, un cane bassotto con una molla al posto del busto; Hamm, un salvadanaio a porcellino; Bo Peep, la bambola di una pastorella, grande amore di Woody ricambiato da lei nell’epilogo del film; Sarge, il comandante di un esercito di soldatini di plastica. Tra gli umani, un ruolo molto attivo è affidato a Sid, un ragazzino che si diverte a torturare giocattoli; veste una maglia nera con l’immagine di un teschio umano. È vicino di casa di Andy e suo alter ego.

Le voci dei protagonisti sono affidate a Tom Hanks in inglese e da Fabrizio Frizzi in italiano per Woody, Tim Allen in inglese e di Massimo Dapporto in italiano per Buzz Lightyear, John Charles Morris in inglese e di Lorenzo de Angelis in italiano per Andy.

Toy Story Il mondo dei giocattoliToy Story Il mondo dei giocattoli riprende molte citazioni cinematografiche. Nella scena in cui Woody tiene la sua riunione, si possono vedere alle sue spalle i titoli dei libri, tra cui Knick Knack, Tin Toy, Red’s Dream e Le avventure di André e Wally B., tutti quanti titoli di cortometraggi diretti ed ideati da John Lasseter. Inoltre il libro col titolo Tin Toy riporta il nome del regista, John Lasseter, come autore, a sottolineare che quel cortometraggio è stato quello che ha ispirato Lasseter a fare un lungometraggio con dei giocattoli come protagonisti.

La cassetta degli attrezzi con cui Sid blocca Woody è di marca “Binford”, riferimento alla serie tv (sempre prodotta dalla Walt Disney Pictures) Quell’uragano di papà. Inoltre il personaggio principale della serie è Tim Allen, che doppia la voce di Buzz.

Mentre Woody e Buzz stanno inseguendo il camion dei traslochi che li condurrà ad Andy, nella macchina di quest’ultimo stanno ascoltando la canzone Hakuna Matata del film Il re leone.

La moquette della casa di Sid presenta un disegno identico a quella dell’Overlook Hotel del film Shining, il preferito di John Lasseter.

Nella scena dove Woody e Buzz sono in mezzo a delle console da sala giochi, si vede Sid che gioca ad un gioco ispirato ad una scena di Alien.

La macchina della madre di Andy è targata “A-113”, ovvero un codice nascosto in tutti i film Pixar che si riferisce alla classe frequentata da molti animatori Disney e Pixar presso il CalArts (California Institute of the Arts).

Nella scena in cui Woody e Buzz litigano alla stazione di rifornimento, quando Buzz dice “Addio” fa con la mano un gesto di saluto che ricorda quello usato da Spock nella serie Star Trek.

Toy Story Il mondo dei giocattoli vanta inoltre anche una lista premi di tutto rispetto. Occorre innanzitutto dire che è stato un grande successo al botteghino mondiale, avendo incassato 356.800.000 dollari, figurando al primo posto negli incassi del 1995 ed entrando al 65º posto nella lista dei film che hanno venduto di più. Nel 2005 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Ancora, il New York Times ha inserito il film nella sua lista dei 1000 migliori film di sempre.

Ha fatto anche incetta di premi, tra cui 4 Oscar, 3 Golden Globe e un Mtv Movie Award. Il film ha ispirato anche tre giochi per videogame, per le console Sega Mega Drive, Super NES, Game Boy, PlayStation e per Microsoft Windows.

Donne sull’orlo di una crisi di nervi – recensione

Donne sull’orlo di una crisi di nervi è il film del 1988 diretto da Pedro Almodovar e con protagonisti nel cast Carmen Maura, Maria Barraco, Antonio Banderas, Rossy De Palma.

Fantastico film del grande regista spagnolo Pedro Almodovar, uscito nelle sale nel 1988 ma decisamente attuale, Donne sull’orlo di una crisi di nervi, commedia quasi tutta al femminile, indaga il mondo dei sentimenti delle donne.

I personaggi in Donne sull’orlo di una crisi di nervi vengono catapultati in situazione a volte decisamente fuori dal comune, ma come dice lo stesso regista quando si tratta di sentimenti anche ciò che può sembrare più assurdo in realtà appare verosimile.

La storia  di Donne sull’orlo di una crisi di nervi si svolge quasi interamente nell’arco di ventiquattro ore all’interno dell’appartamento della protagonista, Pepa, interpretata dall’eccellente Carmen Maura, che comparirà in molti altri film di Almodovar, proprio come parecchi degli altri attori presenti nel film. In un susseguirsi di scene ai limiti della realtà, nell’appartamento di Pepa si intrecciano le vite di Candela (Maria Barranco), amica di Pepa, di una coppia di fidanzati, Carlos (Antonio Banderas), figlio di Ivan (Fernando Guillen) ex amante di Pepa, e Marisa (Rossy De Palma), di due poliziotti, di un avvocato e infine persino di Lucia (Julieta Serrano), moglie legittima di Ivan.

Particolarità di questa amara e divertente commedia è costituita da personaggi comuni che si ritrovano immersi in situazioni paradossali, inverosimili e ricche di comicità. Proprio come in molti altri film di Almodovar, i protagonisti seppur sfidati ad affrontare problematiche importanti, quali l’abbandono o la solitudine riescono sempre a superare le situazioni, magari non sempre al meglio, ma impegnandosi, a volte con leggerezza, tirando fuori tutta la forza che solo in veri momenti di disperazione esce fuori. Il film vinse ben cinque premi Goya come miglior film, migliore attrice protagonista, miglior attrice non protagonista, miglior sceneggiatura originale e miglior doppiaggio, ottenendo tra l’altro vari riconoscimenti a livello europeo tra cui un David di Donatello per la miglior regia straniera.

Per più di dieci anni il regista ha lavorato nella compagnia telefonica nazionale spagnola, dopo la chiusura della scuola di cinema che frequentava dovuta alle restrizioni della politica franchista, e lui stesso considera il film come un feroce attacco ai telefoni e alle segreterie telefoniche che aiuterebbero i bugiardi. Più volte Carmen Maura distrugge il telefono e getta la segreteria dal terrazzo dopo i messaggio di Ivan sapendo che stava mentendo nel dirle che sarebbe partito da solo, ma lei conoscendo la sua voce meglio di chiunque altro, lavorando insieme a lui, non poteva certo farsi ingannare.

Donne sull’orlo di una crisi di nervi il film di Pedro Almodovar

Il tema del doppiaggio nel film Donne sull’orlo di una crisi di nervi é molto importante perché simboleggia sia la finzione nel cinema che quella nella vita reale, dove le donne che devono costantemente combattere per affermarsi in una società maschilista, soffrono sempre più di nevrosi dovute alle bugie e ai tradimenti di uomini vili ai quali però sembrano non poter rinunciare.

Come nella maggior parte dei suoi film, Almodovar indaga in modo colorito questo mondo dei sentimenti e nevrosi femminili, senza però dimenticare le sue origine di regista del post-franchismo che racconta realtà marginali e soprattutto criticando la chiesa e la religione in modo asprissimo. Nei primi minuti del film infatti, quando Pepa sta lavorando in sala di doppiaggio, si vede sul monitor che sta doppiando la pubblicità di preservativi, e nello spot durante un matrimonio il prete che benedice i giovani sposi ad un certo punto si avvicina alla ragazza e le consiglia di proteggersi dandole un preservativo. Il modo in cui il regista critica la società è abbastanza forte, ma allo stesso tempo molto ironico.

I personaggi strampalati che incontra Pepa, tra cui il tassista, sempre lo stesso, che ha la passione per la tappezzeria leopardata, il mambo ed un taxi super accessoriato (dalle riviste in vendita, ai prodotti per l’igiene personale), altro non sono che caricature della realtà nella quale viviamo, e Pepa stessa, che tra gli altri sembra la più “normale”, si é creata sul suo bellissimo terrazzo una piccola arca di Noé, con piante e animali non propriamente domestici come galline ed oche. Insomma tutto appare veramente colorito e colorato.

In effetti la fotografia nel film é abbastanza riconoscibile e tipica dei film di Almodovar, ricca di colori  sgargianti che rispecchiano le anime “calienti” dei personaggi e un po’ della Spagna in generale. Situazioni sopra le righe, protagonisti strambi o che vivono situazioni strampalate e inverosimili, questo é Almodovar e questa é la realtà nella quale viviamo, in fondo non siamo un po’ tutti sull’orlo di una crisi di nervi?

Zac Efron e Taylor Schilling presentano l’intervista a Nicholas Sparks!

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Intervista a Nicholas Sparks, sottotitolata in italiano, sul suo nuovo film “Ho cercato il tuo nome”, Zac Efron é il protagonista insieme a Taylor Schilling e Durham Comegys di questo dramma romantico diretto dallo sceneggiatore-regista candidato premio Oscar® Scott Hicks. Ulteriori info sul film nella nostra scheda Ho cercato il tuo nome.

 

La Kryptonite nella borsa: dal 4 aprile in DVD, Blu Ray e download digitale

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Esce in edizione homevideo, distribuito da 01 Distribution, La kryptonite nella borsa, esordio alla regia dello scrittore e sceneggiatore Ivan Cotroneo.

Piccole Bugie tra Amici: Trailer Italiano

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La consueta estate a Cap Ferret, nella grande casa sul mare, per un gruppo di amici parigini, ciascuno con il proprio stress, ciascuno con le proprie piccole bugie. E per tutti il dolore di una mancanza, l’amico rimasto solo a Parigi in ospedale dopo un gravissimo incidente. Ci pensano e non ci pensano, la vita (e le vacanze) vanno avanti. Ma stavolta l’estate è per tutti un grande freddo: Vincent (Benoit Magimel) non ama più sua moglie e prova qualcosa per l’amico Max (François Cluzet), che la rivelazione rende ancor più nervoso e insopportabile, Eric (Gilles Lellouch) non smette di provarci con tutte, mentre l’abbandonata Marie (Marion Cotillard) consuma storie di sesso senza gusto e futuro. Fra tutti questi disperati della vita branchè, s’aggira un solo idealista, il tenero Antoine (Laurent Laffite) che vive appeso agli sms della ex di cui è ancora innamorato (Anne Marivin). Una tranquilla estate di paura. Con malinconia e tenerezza.

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