Dopo le voci dello scorso novembre,
arriva la conferma dal sito ufficiale dei
Queen che Rami Malek sarà Freddie
Mercury in Bohemian Rhapsody, il biopic che vedrà al
centro della storia proprio la vita del frontman del gruppo inglese
che ha fatto la storia del rock.
A dirigere il film è stato chiamato
Bryan Singer, che conferma ufficialmente la sua partecipazione al
progetto dopo una lunga trattativa.
Bryan
May e Roger Taylor, membri
dei Queen, saranno i produttori esecutivi.
Questo coinvolgimento potrebbe portare dei problemi di lavorazione,
data la vicinanza emotiva dei due al materiale originale.
Il ruolo di Freddie
Mercury, per molto tempo passato dalle mani di
Sacha Baron Cohen a quelle di Ben
Wishaw, è arrivato adesso all’attore che forse riuscirà a
rendere giustizia alla grande personalità del cantante e musicista
prematuramente scomparso nel 1995. Rami Malek ha
raggiunto la notorietà grazie a Mr. Robot, serie
premiata e arrivata alla terza stagione.
La Warner Bros. Television è in
trattative per sviluppare una serie limitata basata sulla vita
della star del cinema muto Buster Keaton. Il
progetto avrebbe come protagonista Rami Malek nei panni di Keaton.
Il regista di The Batman, Matt
Reeves, dirigerà la mini serie e produrrà tramite la sua
6th and Idaho Productions, che è sotto un accordo
globale con la Warner Bros. TV. Producono anche Malek e
David Weddle, con Ted Cohen in
trattativa per essere produttore esecutivo e sceneggiatore. La
biografia di James Curtis del 2022 “Buster
Keaton: A Filmmaker’s Life” potrebbe servire come materiale di
partenza per la serie, poiché lo studio sta negoziando i diritti
per il libro.
Buster Keaton, che
visse dal 1895 al 1966, è considerato una delle star più importanti
dell’era del cinema muto insieme a Charlie
Chaplin. Ha iniziato da bambino in spettacoli di vaudevile
insieme ai suoi genitori, che erano artisti itineranti, prima di
passare al cinema alla fine degli anni ’10.
Lavorando con creativi e dirigenti
di alto rango tra cui Douglas Fairbanks, Joseph M.
Schenck e Edward F. Cline, è diventato
famoso per aver eseguito acrobazie esagerate e commedie fisiche con
un’espressione facciale impassibile. Dopo aver formato la Buster
Keaton Productions con Schenck, ha anche iniziato a dirigere, con i
suoi film più noti tra cui Sherlock Jr.,
Steamboat Bill, Jr. e La legge
dell’ospitalità, tra gli altri. Keaton ha anche continuato
a lavorare sotto accordi con Metro-Goldwyn-Mayer e Columbia
Pictures, oltre a vari produttori indipendenti.
Malek è meglio conosciuto per aver
interpretato il ruolo di Elliot Alderson nella serie statunitense
Mr. Robot dal 2015 al 2019 e per aver interpretato
Freddie Mercury nel film biografico di
Bryan Singer del 2018
Bohemian Rhapsody. Quest’ultimo gli è valso il premio
come miglior attore in diverse situazioni nel corso della stagione
dei premi 2019, fino ad arrivare al Premio Oscar.
Dopo Sacha Baron Cohen e
Ben Wishaw ora tcca
a Rami Malek. L’attore di Mr.
Robot sarà Freddie Mercury per la 20th
Century Fox che, finalmente, sembra aver trovato la strada per
produrre il tanto chiacchierato biopic sul frontman dei
Queen. Dopo anni di sviluppo sembra infatti che il
progetto si stia concretizzando.
Secondo Deadline,Bryan Singer è in trattative per dirigere il film
che al momento porta il titolo provvisorio di Bohemian
Rhapsody, da quella che forse è la bella e nota canzone
del gruppo inglese. Rami Malek farà parte di una
produzione Fox e New Regency,
mentre Graham King, che lavora da otto anni al
progetto, produrrà con la sua GK Films.
Rami Malek sarà
Freddie Mercury
Bryan May e
Roger Taylor, membri dei Queen,
saranno i produttori esecutivi. Anthony McCarten,
che ha scritto La Teoria del Tutto,
ha firmato l’ultima versione dello script disponibile e si pensa
che le riprese possano cominciare già nelle prime settimane del
2017. Se Singer dovesse accettare, dovrebbe
mettere da parte 20mila leghe sotto i mari e
dedicarsi al biopic, per poi concentrarsi nuovamente sul franchise
degli X-Men.
Protagonista di Mr. Robot,
Rami Malek ha conquistato, grazie al ruolo di
Elliot
Alderson, una nomination ai Golden Globes e un
Emmy per la migliore interpretazione maschile in
una serie drammatica.
“Tutti conoscono il Freddy Mercury personaggio pubblico,
audace, impertinente, ma nessuno è mai riuscito a separarsi
dall’idea della natura mitologica di questo artista
– Rami Malek, più minuto di quanto ci si
aspetti, strabuzza gli occhi mentre spiega com’è stato interpretare
una delle figure più importanti della storia della musica in
Bohemian Rhapsody, il film diretto da
Bryan Singer che uscirà nelle sale a fine Novembre
– Ecco perché ogni giorno della lavorazione del film è stato
estremamente difficile: interpretare qualcuno che significa così
tanto per le persone non era affatto facile, ma dovevo cercare un
modo. L’ho trovato scovando l’unico punto in comune che avevo con
lui: l’infanzia da emigrato in terra straniera, io che sono
americano di prima generazione, la ricerca di un’identità…cose che
in fondo ci rendono esseri umani, l’uno uguale
all’altro.“
L’attore è arrivato a Roma in
compagnia del collega Gwylim Lee (che sullo
schermo recita la parte di Brian May, il
chitarrista dei Queen) discutendo del lungo
processo di riprese e del lavoro di interpretazione.
“Non penso di poterlo definire un peso o un onere, ma
riuscite a immaginare quanto complesso e pesante sia stato
per me entrare nei panni di un mito?“, spiega Malek.
“L’importante era rendere giustizia all’eredità lasciata da
Mercury e per farlo mi sono completamente immerso in ciò che era,
preso lezioni di canto e di pianoforte, studiato con un coach per
l’accento e con un coreografo per riprodurre le sue movenze. Tutto
pagando di tasca mia, perché quando accettai il ruolo non c’erano
nemmeno i finanziamenti per il film.“
Della
stessa opinione è Lee, la cui somiglianza fisica con May è
incredibile, d’accordo con quanto detto dal collega: “La
prospettiva di vestire i panni di un personaggio così amato può
spaventarti all’inizio, ma ho cercato di concentrarmi su ciò che
potevo ottenere. E in tal senso l’aiuto di Brian è stato
fondamentale, nel modo in cui mi suggeriva come dovevo suonare e
stare sul palco dando l’impressione di farlo senza sforzo.
D’altronde ci era stato richiesto di stare sul palco come se quella
era la cosa che avevamo fatto per tutta la vita.”
Malek
ha poi raccontato quanto sia stato complicato ricreare la sequenza
integrale del Live Aid (l’evento benefico che nel
1985 coinvolse i Queen e tantissimi altri artisti musicali in giro
per il mondo): “Dovevamo riprodurre la performance cercando
immedesimarmi quanto più possibile in Freddy, e nel mentre pensavo
a come l’avrebbe vista lui, cosa avrebbe
fatto“.“La parte più complicata?
Ricreare il concerto nella maniera più accurata possibile.
Ripetendo le scene all’infinito finché non fossero state perfette,
e questo lavoro ci portava via un sacco di energie. Ogni giorno
giravamo il frammento di una canzone, prima Bohemian Rhapsody, poi
We are the champions…ma è lì che ci siamo resi conto dell’energia,
dell’adrenalina che iniziava ad entrarci nelle vene, unendoci non
soltanto come gruppo di attori ma anche come band.”
Dall’hacker di
Mr.Robot al palcoscenico di Bohemian
Rhapsody, Rami Malek sembra non aver
smarrito lo stesso spirito che guida le sue scelte professionali in
una carriera ormai in ascesa: “Ci sono stati i
momenti in cui dovevo accettare un ruolo per pagare le bollette,
eppure è sempre subentrata la mia sensibilità personale e ho sempre
voluto fare qualcosa che potessi guardare in futuro ed esserne
orgoglioso. Ancora oggi non accetto ruoli per consolidare il mio
status, o perché altrimenti si dimenticheranno di me. Anzi mi piace
la sfida, sottopormi a cose nuove, e come artista cerco di
collaborare con chi prova lo stesso. E in questo mi sento simile a
Freddy, un uomo che è riuscito ad influenzare così tante persone
trasferendo agli altri la sua ricerca di un senso di
appartenenza.”
Bohemian Rhapsody, recensione del film
con Rami Malek
Nato come film per denunciare una
volta di più gli orrori della guerra in Vietnam,
Rambo è in breve diventato un grande
classico, nonché uno dei più apprezzati film del suo anno. È
inoltre il film che, insieme a Rocky, ha contribuito a lanciare la carriera
dell’attore Sylvester
Stallone. Oggi inserito tra i più grandi personaggi
della storia del cinema, il combattivo veterano si è visto
diventare protagonista di un’intera saga, oggi composta da ben
5 film realizzati tra il 1982 e il 2019. Il primo di questi,
diretto da Ted Kotcheff, è ancora oggi un
concentrato di pura azione, violenza e profonde riflessioni sul
drammatico conflitto.
La storia del personaggio non nasce
però al cinema, ma ha origine nel romanzo del 1973
Primo sangue, dello scrittore
David Morrell. Quando ne vennero acquisiti i
diritti, per i produttori fu subito chiaro che a ricoprire il ruolo
del protagonista sarebbe dovuto essere Stallone, divenuto una
celebrità dopo il successo di Rocky. A lui fu inoltre
permesso di collaborare alla sceneggiatura, e durante la scrittura
di questa si operarono una serie di cambiamenti volti a rendere il
film meno violento rispetto al testo letterario. Se nel libro il
personaggio uccide in modo diretto molti dei suoi inseguitori, ciò
non avviene invece nel film.
Ciò ha permesso di rendere il
personaggio non un carnefice ma una vittima degli eventi,
sottolineando così ancor di più i demoni che i reduci del Vietnam
si trovano a dover affrontare. Ancora oggi, è indicato come uno dei
film migliori e più importanti di sempre sull’argomento. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e ai suoi sequel.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Rambo: la trama del
film
Protagonista è il veterano della
guerra del Vietnam John Rambo. A sette anni dal
suo congedo, questi giunge in una piccola cittadina per fare visita
ad un vecchio commilitone. Qui scopre con profonda tristezza che il
suo amico è morto di cancro a causa dell’esposizione a un erbicida
durante la guerra. Ritrovatosi sempre più solo, Rambo inizia allora
un innocuo vagabondaggio nella piccola città. La sua presenza non è
però ben vista dal violento e arrogante sceriffo Will
Teasle, che finisce per arrestarlo. Portato alla stazione
di polizia, Rambo subisce le angherie e i soprusi degli ufficiali.
Tale violenza risveglia però in lui il ricordo delle torture subite
come prigioniero di guerra.
Assalito da tali memorie, Rambo
inizia a ribellarsi alla brutalità dei poliziotti, dimostrando una
forza immane e una grande capacità di rispondere agli attacchi. In
breve, riesce a fuggire dalla stazione, dirigendosi poi nel bosco.
Lo sceriffo non è però intenzionato a lasciarlo a piede libero, e
scatena così tutto il corpo di polizia a disposizione contro di
lui. Nel frattempo, Teasle scopre la vera identità dell’uomo e di
cosa egli sia capace. Se quanto viene detto di Rambo è vero,
nessuno ha alcuna possibilità contro di lui in un territorio a lui
famigliare come quello del bosco. Ma lo sceriffo non sembra
disposto ad arrendersi. La sua arroganza sarà però la sua rovina,
poiché nessuno è veramente attrezzato per dare la caccia al letale
Rambo.
Rambo: il cast del
film
Anche se oggi è impensabile
immaginare il personaggio con un volto diverso da quello di
Stallone, oltre a lui, in caso di suo rifiuto, vennero presi in
considerazione anche altri interpreti. Tra questi si annoverano
Clint Eastwood,
Al Pacino,
Robert De Niro,
Paul Newman e Michael Douglas. Anche l’italiano Terence Hill fu tra i possibili candidati, ma
si disse non interessato non apprezzando la violenza del film. Alla
fine Sylvester Stallone accettò il ruolo, che
contribuì a renderlo ancor più popolare. L’attore, però, era
notoriamente scontento dal primo montaggio del film, a tal punto
che cercò di comprarlo per distruggerlo. Quando poi si optò per un
nuovo montaggio, egli si disse soddisfatto del risultato.
Per il ruolo dello sceriffo Teasle
erano stati considerati gli attori Gene Hackman e
Robert Duvall, ma entrambi rifiutarono. Ad
ottenere il ruolo fu allora Brian Dennehy, il
quale fu disponibile anche ad eseguire molti dei suoi stunt, come
alcune cadute che gli si vedono fare nel corso del film. Per il
ruolo del Colonnello Trautman i primi attori considerati furono
Lee Marvin, Kirk Douglas e Rock
Hudson, ma ad ottenere la parte fu infine Richard
Crenna, il quale ottenne grazie a questa grande notorietà
e che riprese poi anche in Rambo 2 – La vendetta e Rambo III. Completano il cast gli attori Bill
McKinney nei panni di Dave Kern e Michael
Talbott in quelli dell’agente Balford.
Rambo: i sequel del
film
Poiché il film si affermò come un
grandissimo successo di critica e pubblico, con un incasso globale
di circa 125 milioni di dollari, lo studios di produzione decise di
dar vita ad una trilogia, composta da Rambo 2 – La vendetta
(1985) e Rambo III (1988). A
distanza di vent’anni da quest’ultimo capitolo, il personaggio è
infine stato riportato sul grande schermo per un quarto capitolo,
intitolato John Rambo (2008). Ma
la saga non si concluse lì, e nel 2019 è infatti stato rilasciato
Rambo: Last Blood, che
ad oggi sembrerebbe essere il capitolo conclusivo della serie, in
cui Rambo è chiamato a confrontarsi con nuovi traumi e nuovi
nemici, cercando di salvare chi gli è più caro.
Il trailer di Rambo e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Rambo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google
Play, Apple TV, Now, Infinity+ e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta
la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di venerdì 12 gennaio
alle ore 21:20 sul canale Italia
1.
Nato come film per denunciare una
volta di più gli orrori della guerra in Vietnam,
Rambo è in breve diventato un grande
classico, nonché uno dei più apprezzati film del suo anno, il 1982.
È inoltre il film che, insieme a Rocky, ha contribuito a
lanciare la carriera dell’attore Sylvester
Stallone. Oggi inserito tra i più grandi personaggi
della storia del cinema, il combattivo veterano si è visto
diventare protagonista di un’intera saga, oggi composta da ben 5
film realizzati tra il 1982 e il 2019.
La sua storia ha però origine nel
romanzo del 1973 Primo sangue, dello scrittore
David Morrell. Quando ne vennero acquisiti i
diritti, per i produttori fu subito chiaro che a ricoprire il ruolo
del protagonista sarebbe dovuto essere Stallone. A lui fu inoltre
permesso di collaborare alla sceneggiatura, e durante la scrittura
di questa si operarono una serie di cambiamenti volti a rendere il
film meno violento rispetto al testo letterario. Riscontrando poi
un grandissimo successo di critica e pubblico, lo studios di
produzione decise di dar vita ad una trilogia, composta da
Rambo 2 – La vendetta (1985) e Rambo III
(1988).
A distanza di vent’anni da
quest’ultimo capitolo, il personaggio è infine stato riportato sul
grande schermo per un quarto capitolo, intitolato John
Rambo (2008). Ma la saga non si concludeva lì, e nel 2019 è
infatti stato rilasciato Rambo: Last
Blood, che apparentemente potrebbe essere il capitolo
conclusivo della saga. Nel corso degli anni il personaggio è
certamente evoluto e cambiato, ma il senso generale della sua
storia è rimasto presente in ognuno dei suoi film. Le cicatrici che
il veterano si porta dietro dal Vietnam non guariscono, rimangono
vive sul suo corpo e nella sua mente, diventando un monito per
tutti.
Rambo: la trama dei film
Rambo (1982)
Il primo film introduce il
protagonista: il veterano della guerra del Vietnam John Rambo. A
sette anni dal suo congedo, questi giunge in una piccola cittadina
per fare visita ad un vecchio commilitone. Qui scopre con profonda
tristezza che il suo amico è morto di cancro a causa
dell’esposizione a un erbicida durante la guerra. Ritrovatosi
sempre più solo, Rambo inizia allora un innocuo vagabondaggio nella
piccola città. La sua presenza non è però ben vista dal violento e
arrogante sceriffo Will Teasle, che finisce per arrestarlo. Portato
alla stazione di polizia, Rambo subisce le angherie e i soprusi
degli ufficiali. Tale violenza risveglia però in lui il ricordo
delle torture subite come prigioniero di guerra.
Assalito da tali memorie, Rambo
inizia a ribellarsi alla brutalità dei poliziotti, dimostrando una
forza immane e una grande capacità di rispondere agli attacchi. In
breve, riesce a fuggire dalla stazione, dirigendosi poi nel bosco.
Lo sceriffo non è però intenzionato a lasciarlo a piede libero, e
scatena così tutto il corpo di polizia a disposizione contro di
lui. Nel frattempo, Teasle scopre la vera identità dell’uomo e di
cosa egli sia capace. Se quanto viene detto di Rambo è vero,
nessuno ha alcuna possibilità contro di lui in un territorio a lui
famigliare come quello del bosco. Ma lo sceriffo non sembra
disposto ad arrendersi. La sua arroganza sarà però la sua rovina,
poiché nessuno è veramente attrezzato per dare la caccia al letale
Rambo.
Rambo 2 – La vendetta (1985)
Nel primo dei sequel, John Rambo si
ritrova condannato e costretto ai lavori forzati per via di quanto
compiuto nel precedente film. La sua sorte cambia però nel momento
in cui il colonnello Trautman gli offre l’opportunità di tornare in
Vietnam per una nuova missione. Rambo, che nella sua testa non ha
mai realmente abbandonato la giungla vietnamita, decide di
accettare l’incarico. Istruito sulla sua missione, che prevede il
recupero di alcuni prigionieri statunitensi, egli si reca dunque
sul luogo. Una volta lì, Rambo viene messo in contatto con Co Bao,
una ragazza vietnamita che lavora però per il governo
americano.
Grazie a lei, Rambo riesce ad
infiltrarsi in uno dei campi di concentramento, dove trova numerosi
prigioni in situazioni disperate. Davanti a quegli orrori, il
soldato decide di disubbidire agli ordini, e si impegna per salvare
uno dei prigionieri. Tentando di riportarlo alla base americana,
Rambo e Co Bao vengono però traditi da uno dei loro alleati, che li
vende al nemico in cambio della libertà. I tre riescono però a
sfuggire alla trappola, nascondendosi nella giungla. Ben presto,
Rambo capirà di essere stato abbandonato da Trautman e
dall’esercito. Per sopravvivere dovrà ora fare affidamento a tutte
le sue capacità, poiché nella giungla è estremamente facile cadere
nella trappola dei soldati vietnamiti.
Rambo III (1988)
Con il terzo film della serie,
scopriamo che ora Rambo vive in Thailandia, dove si è recato per
cercare una nuova pace interiore aiutato dai monaci buddhisti, ai
quali in cambio offre aiuto nel restauro del loro monastero. Qui
però il veterano non è dedito solo ad attività pacifiche. Egli
partecipa infatti regolarmente a degli incontri di lotta, donando
poi i soldi vinti ai suoi nuovi amici monaci. La sua tranquillità
viene però nuovamente spezzata da una nuova visita di Trautman.
Questi chiede infatti al soldato di prendere parte ad una missione
in Afghanistan per fornire ai locali delle armi per combattere
contro gli occupanti russi. Rambo però, memore delle esperienze
precedenti, decide di rifiutare l’incarico.
Si troverà tuttavia a cambiare idea
nel momento in cui verrà a sapere che Trautman è stato catturato
dai russi. Si reca così in Pakistan, dove alleatosi con un gruppo
di ribelli del luogo tenta un primo assalto per salvare il
colonnello. L’attacco non va però nel migliore dei modi. Pur
riuscendo a liberare Trautman, Rambo si ritrova con questi nel bel
mezzo del nulla, lasciati a piedi dall’elicottero con il quale
avevano tentato la fuga. Esposti agli attacchi del nemico, i due
uomini dovranno ora cercare di sopravvivere in un territorio a loro
pressoché sconosciuto. La loro unica salvezza sarà di nuovo le
grandi doti da stratega di Rambo.
John Rambo (2008)
Sono passati ormai molti anni dalle
sue ultime avventure. Rambo continua la sua pacifica vita lavorando
su un battello al confine tra la Thailandia e la Birmania. Su
questo riceve un giorno la visita di alcuni missionari, i quali gli
chiedono di accompagnarli nel territorio birmano dove si sta
svolgendo un conflitto, con l’intento di portare aiuti umanitari ai
soldati. Inizialmente riluttante, Rambo infine accetta, consapevole
che il territorio sia cosparso di pericolose mine antiuomo. A
missione compiuta, scopre però che quello stesso gruppo di
missionari è stato ora catturato e rinchiuso in un campo di
prigionia. Insieme ad un gruppo di mercenari, il veterano parte
allora in loro salvataggio.
La missione va a buon fine, e Rambo
riesce a salvare il gruppo di ostaggi, che durante la loro
prigionia avevano subito atroci torture. Durante la fuga, però,
l’esercito birmano scopre l’accaduto ed organizza una tempestiva
caccia all’uomo. Rambo è così costretto a rifugiarsi nella giungla,
dove darà nuovamente prova delle sue capacità di sopravvivenza e
combattimento. A finire nei guai sono però ora i mercenari che lo
avevano aiutato nell’impresa. Il suo nuovo obiettivo sarà dunque
ora quello di organizzare un ultimo colpo, annientando l’esercito
birmano e salvando i suoi alleati.
Rambo: Last Blood (2019)
Decisosi a tornare negli Stati Uniti
alla fine del precedente film, Rambo è ora in pace con sé stesso, e
vive una nuova tranquillità nel suo ranch, dove vive insieme alla
nipote di una sua cara amica. Quest’ultima è in procinto di partire
per il college, e l’ormai anziano veterano già manifesta una certa
malinconia per la cosa. Molto protettivo nei confronti della
giovane, non riesce a vivere senza il terrore che qualcosa di
brutto possa capitarle. Gli orrori visti nel corso della sua vita
non possono infatti essere dimenticati. Una sera quanto da lui
temuto si avvera. La ragazza non torna a casa, e Rambo inizia così
subito a cercarla. Rivoltosi ad un’amica di lei, scopre che la
nipote è stata venduta ad un cartello di trafficanti umani in
Messico.
Imbracciata l’artiglieria pesante,
si reca immediatamente nel paese, oltrepassando il pericoloso
confine. Arriverà infine a rintracciare la giovane, ma il gruppo di
messicani che la tiene in ostaggio si rivela essere più temibile
del previsto. Ridotto in fin di vita, Rambo dovrà trovare un altro
modo per penetrare nel lodo edificio e compiere la sua missione.
Aiutato da una giornalista del luogo, che ha un conto in sospeso
con il suddetto cartello, Rambo dimostrerà ancora una volta che
nonostante l’età è ancora il più temibile dei guerrieri.
Rambo: i guadagni dei film al box
office e dove vedere i film in streaming
Quella di Rambo è una delle serie
cinematografiche di maggior successo della storia. Dato il grande
successo dei film, questa si è posizionata infatti al 31° nella
classifica delle saghe più redditizie di tutti i tempi. Il suo
incasso complessivo è infatti quello di oltre 1.4 miliardi di
dollari, a fronte di un budget totale di circa 220 milioni.
Singolarmente, il primo film ha incassato circa 125 milioni nel
mondo. Il primo dei sequel è ad oggi il film con il maggiore
incasso, attestatosi intorno ai 300 milioni. Seguono i 189 milioni
del terzo e i 113 milioni del quarto capitolo. Il quinto capitolo è
invece stato il meno remunerativo, con un incasso globale di “soli”
91 milioni.
Per gli amanti della saga, o per chi
volesse vederla per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. I film di Rambo sono infatti
presenti nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play,
Microsoft Store, Apple iTunes, Now TV, Tim Vision, e
Netflix. Per vederli, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale, avendo così modo di guardarli in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che con un
abbonamento generale non si hanno tempi di scadenza entro cui
guardare i film.
Nato come film per denunciare una
volta di più gli orrori della guerra in Vietnam, Rambo è in breve diventato un grande
classico, nonché uno dei più apprezzati film del suo anno. È
inoltre il film che, insieme a Rocky, ha contribuito a lanciare la carriera
dell’attore Sylvester
Stallone. Oggi inserito tra i più grandi personaggi
della storia del cinema, il combattivo veterano si è visto
diventare protagonista di un’intera saga, oggi composta da ben
5 film realizzati tra il 1982 e il 2019. Proprio in
quest’ultimo anno è infatti uscito Rambo: Last
Blood (qui
la recensione), diretto da Adrian Grunberg e
scritto dallo stesso Stallone insieme a Matthew
Cirulnick.
Il titolo, come intuibile, si
riferisce a quel Primo sangue nome originale del primo
film della saga. Sono ora passati 37 anni da quel lungometraggio e
undici da John Rambo, il capitolo
che nel 2008 aveva ravvivato la saga. Nonostante il passare del
tempo e il trasformarsi della società e del mondo, Rambo è un uomo
costantemente in guerra. Questa, infatti, pur cambiando nei luoghi,
nelle modalità e nelle fazioni coinvolte, sembra essere sempre la
stessa. Con Rambo: Last Blood l’azione si sposta infatti
sui conflitti al confine tra Stati Uniti e Messico, dando vita ad
un film da molti definito “trumpiano”.
Politicamente controverso, il film
non ha mancato di dividere nuovamente critica e pubblico,
dimostrandosi in ogni caso essere un’opera che racconta a suo modo
la contemporaneità. Rimane ora il dubbio se questo sarà davvero o
meno l’ultimo capitolo della saga. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Rambo: Last Blood
Decisosi a tornare negli Stati Uniti
alla fine del precedente film, Rambo è ora in pace
con sé stesso, e vive una nuova tranquillità nel suo ranch, dove
vive insieme alla nipote di una sua cara amica. Quest’ultima è in
procinto di partire per il college, e l’ormai anziano veterano già
manifesta una certa malinconia per la cosa. Molto protettivo nei
confronti della giovane, non riesce a vivere senza il terrore che
qualcosa di brutto possa capitarle. Gli orrori visti nel corso
della sua vita non possono infatti essere dimenticati. Una sera
quanto da lui temuto si avvera. La ragazza non torna a casa, e
Rambo inizia così subito a cercarla.
Rivoltosi ad un’amica di lei, scopre
che la nipote è stata venduta ad un cartello di trafficanti umani
in Messico. Imbracciata l’artiglieria pesante, si reca
immediatamente nel paese, oltrepassando il pericoloso confine.
Arriverà infine a rintracciare la giovane, ma il gruppo di
messicani che la tiene in ostaggio si rivela essere più temibile
del previsto. Ridotto in fin di vita, Rambo dovrà trovare un altro
modo per penetrare nel lodo edificio e compiere la sua missione.
Aiutato da una giornalista del luogo, che ha un conto in sospeso
con il suddetto cartello, Rambo dimostrerà ancora una volta che
nonostante l’età rimane sempre il più temibile dei guerrieri.
Rambo: Last Blood: il cast del film
Tornato a vestire i panni di Rambo,
Sylvester
Stallone si è per l’occasione preparato sottoponendosi
a diversi mesi di duro allenamento, così da implementare la propria
massa muscolare e raggiungere una forma fisica ideale. Allo stesso
tempo, si è cimentato nell’utilizzo di diverse tipologie di armi e
di stili di combattimento. Durante le riprese del film, però,
Stallone aveva affermato che questo sarebbe stato l’ultimo capitolo
della saga, ritenendosi ormai troppo anziano per interpretare tale
ruolo. Successivamente, però, egli si è smentito dichiarando che in
caso di buon successo di Rambo: Last Blood si sarebbe
potuto realizzare anche un sesto capitolo.
Accanto a lui, nel ruolo della
nipote Gabrielle vi è la giovane attrice YvetteMonreal, anche nota per i suoi ruoli nelle serie
Faking It e Stargirl. Questo per lei è stato il
primo film di rilievo in cui ha recitato. Adriana
Barraza è invece Maria Beltran, la vecchia amica di Rambo
che vive con lui nel ranch in Arizona. L’attrice Paz
Vega, recentemente vista in film come Vendetta
finale e nella serie The OA, è qui presente nei panni
della giornalista Carmen Delgado, la quale aiuterà Rambo nella sua
missione. Gli attori Oscar Jaenada e
Sergio Peris-Mencheta sono invece i fratelli
Victor e Hugo Martinez, i comandanti del cartello messicano.
Rambo: Last Blood: come
finisce il film?
Nel finale del film, dopo che Rambo
ha fatto irruzione nel covo dei trafficanti ed ha ucciso numerose
guardie del corpo, il boss di nome Hugo decide di guidare un gruppo
di sicari al ranch di Rambo per farla finita una volta per tutte.
Questi vengono però neutralizzati dalle trappole ivi lasciate.
Rambo, infine, sventra Hugo uccidendolo strappandogli il cuore dal
petto. Stanco e ferito, egli si siede poi sotto il portico della
casa di suo padre. Il film finisce senza chiarire se Rambo sia
morto o si sia semplicemente addormentato. Durante i crediti
finali, si però vedono i flashback delle sue avventure passate nei
film precedenti, lasciando dunque intendere che Rambo sia oramai
morto e quindi libero dalla violenza che lo ha seguito per tutta la
vita.
Il trailer di Rambo: Last
Blood e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Rambo: Last
Blood è infatti disponibile nei cataloghi di
Google Play, Apple iTunes, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di venerdì 16 febbraio
alle ore 21:20 sul canale Italia
1.
Arriva ancora da Sylvester
Stallone la nuova immagine ufficiale di Rambo:
Last Blood, quinto capitolo del franchise atteso nelle
sale il 14 novembre 2019. L’attore torna nei panni
di John Rambo per sfidare i membri di un terribile cartello
messicano coinvolto nel commercio sessuale delle ragazze dell’est,
e al suo fianco ci saranno Paz Vega, Adriana Barraza, Sergio
Peris-Mencheta, Joaquin Cosio e Oscar Jaenada.
Diretto da Adrian Grunberg (Viaggio
in Paradiso), il film sarà distribuito in Italia da Notorous
Pictures.
In Rambo: Last
Blood vedremo il veterano del Vietnam alla ricerca
della figlia di un suo caro amico scomparsa misteriosamente in
Messico. Lasciato quindi il ranch dove si era ritirato, Rambo
viaggerà oltre il confine degli Stati Uniti per ritrovare la
ragazza, scoperchiando un segreto giro di prostituzione gestito da
un pericoloso boss del crimine.
Sylvester Stallone in Rambo:
Last Blood. Foto di: Yana Blajeva.
Trentasette anni dopo aver messo a
ferro e fuoco la cittadina di Hope, nello stato di Washington, John
Rambo è pronto per imbracciare nuovamente le armi e dar vita ad una
nuova guerra. Questa, come noto, non lo ha mai abbandonato,
perseguitandolo in ogni fase della sua vita, e così avviene anche
in Rambo: Last Blood. Il
film è il quinto capitolo della saga che, insieme a Rocky, ha reso celebre
Sylvester
Stallone, ed è diretto dal regista Adrian
Grunberg. L’attore riprende qui i panni del reduce del
Vietnam più famoso del cinema, e firma anche la sceneggiatura di un
capitolo perfettamente al passo con i suoi tempi.
Ritiratosi a vita privata per
occuparsi esclusivamente del suo ranch, Rambo verrà infatti
richiamato alla battaglia nel momento in cui la sua nipote
acquisita, Gabriela, viene rapita da un gruppo di criminali
messicani e costretta a vivere in un giro di droga e prostituzione.
Rambo attraverserà così senza paura il confine, disposto a compiere
di tutto pur di ritrovare colei che negli ultimi anni sembra aver
infuso nella sua vita nuova speranza.
Si rende evidente sin dalla sinossi
l’attualità del conflitto vigente all’interno di questo nuovo film
della serie. D’altronde tutti i film dedicati a Rambo sono sempre
stati connotati da forti caratteri politici, che li rendono ben più
di semplici film d’azione. Ognuno di questi è perfettamente immerso
nel contesto storico in cui viene realizzato, proponendosi come
lucido riflesso della società americana. Ecco dunque che se nel
1982 il problema dei reduci affetti da sindrome post-traumatica era
ancora all’ordine del giorno, nel 2019 tutti gli occhi sono puntati
su quel confine tra Stati Uniti e Messico, delimitato dall’ormai
celebre muro che più volte appare nel film in tutta la sua
imponenza.
Rambo: Last blood
porta infatti in sé tutti i caratteri della politica di Trump,
dalla difesa dei confini alla supremazia statunitense, ciò senza
diventare un film filo-trumpiano ma rimanendo nella sua natura di
documento-testimonianza di una società. Non si può tuttavia negare
che nel cercare di far ciò, il film scada in alcuni stereotipi che,
date proprio le premesse politiche, rischiano di saltare
maggiormente all’occhio. Se tutti, o quasi, i messicani appaiono
moralmente discutibili, altrettanto discutibili appaiono in più
occasioni gli snodi narrativi del film, che dovrebbero contribuire
al conflitto.
Se non risulta brillante da un punto
di vista narrativo, il film certamente sa affermarsi come un buon
prodotto di genere, grazie a sequenze particolarmente incisive ed
un terzo atto atteso per tutto il film che sa esplodere nel modo
che si sperava. Stallone non sembra invecchiato di un anno quando,
come avveniva nell’originale dell’82, si adopera per costruire
trappole e ricercare la sua vendetta. Il film riesce così a far
appassionare nuovamente alle sue gesta, per quanto ormai il Vietnam
appaia un lontano ricordo evocato solo attraverso alcuni, forzati,
riferimenti.
Esplode in una violenza inaudita il
film, ai limiti dello splatter, ponendosi probabilmente come summa
della violenza del personaggio, e che se forse potrebbe sembrare
fuori luogo sa tuttavia essere il coronamento di una vendetta che
anche lo spettatore iniziava a nutrire. Moralmente discutibile,
dunque, ma ancora esplosivo e in grado di intrattenere all’interno
dei canoni prefissati del genere, Rambo: Last
Blood, che già nel titolo richiama quel First
Blood titolo originale dell’82, si pone infine
come ultima celebrazione di uno dei personaggi che ha conquistato
il proprio posto nella storia del cinema.
Negli ultimi mesi abbiamo visto
un paio di foto di
quello che dovrebbe essere l’ultimo appuntamento con il classico
franchise d’azione, e adesso la Lionsgate annuncia finalmente la
data d’uscita di Rambo: Last Blood.
Tutto quello che sapevamo con
certezza in merito al film, era che Sylvester
Stallone sarebbe tornato nei panni di John Rambo in
autunno, e adesso sappiamo che sarà il prossimo 20 settembre.
Il film riprenderà la storia dove
era stata lasciata dall’ultimo film, con il veterano che vive in
pace in Arizona. Tuttavia, in seguito al rapimento della figlia del
suo amico da parte di un cartello della droga, prenderà le armi per
un ultimo combattimento.
Al di là del ritorno di Stallone,
che sarà di nuovo il personaggio iconico, il film diretto da
Adrian Goldberg vede anche la partecipazione di
Paz Vega, Sergio Peris- Mencheta e Yvette
Monreal.
Rambo: Last Blood è
stato scritto da Matt Cirulnick e
prodotto dalla Millennium
Media di Avi Lerner e
da Kevin King.
Il classico d’azione del 1982
Rambo (First Blood) occupa un
posto unico nella storia del cinema, anche rispetto agli altri film
del suo franchise. Mentre i sequel di Rambo hanno
trasformato il protagonista di Sylvester Stallone in un patriottico ed eroico
eroe d’azione che combatte per preservare lo stile di vita
americano, il primo film della serie è un dramma di carattere
fondamentale che parla di traumi e perdite. Il film è una
rappresentazione del disturbo da stress post-traumatico che una
generazione di soldati ha affrontato all’indomani della guerra del
Vietnam. Pur essendo romanzato, First Blood ha affrontato gravi
questioni sistematiche relative al maltrattamento dei veterani.
Sebbene Sylvester Stallone abbia avuto un ruolo
fondamentale nel plasmare la regia e il tono di Rambo
(First Blood) e dei suoi sequel, il primo film della serie
era basato sull’omonimo romanzo dell’autore David
Morell. Le differenze tra il film e il romanzo sono
notevoli: il romanzo presenta una brutalità ancora maggiore, un
tono molto più cupo e più tempo dedicato all’esame del passato di
Rambo. Il realismo e la sensibilità della scrittura di Morrell sono
comprensibili, dato che Rambo (First Blood) è stato
liberamente ispirato alla storia vera del veterano della Seconda
Guerra Mondiale Audie Murphy.
Chi è il veterano della Seconda
Guerra Mondiale su cui si basa Rambo?
Nato nel 1925, Audie
Murphy è stato un soldato americano che ha ricevuto un
riconoscimento nazionale per il suo servizio nella Seconda Guerra
Mondiale. Come molti giovani americani, Murphy si unì alla lotta
contro i nazisti dopo il bombardamento di Pearl Harbor nel 1941;
sebbene all’epoca fosse troppo giovane per arruolarsi
ufficialmente, sua sorella lo aiutò a falsificare i documenti in
modo che potesse servire la sua nazione. Nonostante sia stato
respinto sia dal Corpo dei Marines che dalla Marina, Murphy riuscì
ad arruolarsi nell’Esercito degli Stati Uniti. Prestò servizio in
molte delle campagne più critiche del conflitto, tra cui
l’invasione della Sicilia nel 1943, la battaglia di Anzio nel 1944
e la liberazione della Francia. Quando nel 1945 la Germania e il
Giappone si arresero ufficialmente alle forze alleate, Murphy aveva
ricevuto tutte le onorificenze al valore assegnate dall’esercito
americano e altre onorificenze dai servizi belgi e francesi.
Sebbene il conflitto si sia rivelato
uno dei più sanguinosi della storia mondiale, Murphy si è
guadagnato una significativa esposizione alla violenza durante il
suo servizio; al termine della guerra, gli sono state attribuite
oltre 250 uccisioni. Come il personaggio di JohnRambo, Murphy ha sofferto di un grave disturbo
da stress post-traumatico negli anni successivi alla guerra. Spesso
dormiva con una pistola al fianco, Murphy soffriva di forti
depressioni, vomito e stanchezza; mentre prendeva dei sonniferi per
aiutarlo ad affrontare gli incubi grafici, la sua dipendenza dai
farmaci gli procurò ulteriori problemi nel decennio successivo. Gli
amici di Murphy riferirono che la sua personalità poteva cambiare
da un momento all’altro e che spesso ricorreva alla violenza perché
non riusciva a comunicare.
La storia di Audie Murphy ha
ispirato Rambo (First Blood)
Sebbene le lotte di Murphy contro il
disturbo da stress post-traumatico lo abbiano portato su un
sentiero oscuro, il veterano decorato è stato in grado di far luce
sulle sue esperienze e di diventare un’icona culturale. Murphy
scrisse nel 1949 un libro di memorie intitolato To Hell and
Back (All’inferno e ritorno) che descriveva in dettaglio
il suo servizio nella Seconda Guerra Mondiale e le successive
problematiche. In seguito Murphy è diventato un attore
affermato, noto per aver interpretato personaggi eroici.
Dopo aver interpretato una versione di sé stesso nell’adattamento
del 1955 di To Hell and Back, Murphy recitò in
diversi western classici. Quando la sua carriera cinematografica si
concluse alla fine degli anni Sessanta, Murphy era conosciuto per i
suoi ruoli cinematografici quasi quanto per il suo servizio
militare.
I film di Murphy ebbero un impatto
significativo su molti spettatori, poiché la sua storia di trauma e
perseveranza era di grande ispirazione. A Morrell sono
tornate in mente le esperienze di Murphy quando ha iniziato a
scrivere First Blood. All’epoca, Morrell era professore di
inglese all’Università dell’Iowa e aveva molti studenti arruolati
per la guerra del Vietnam. Vedendoli lottare per esprimere i loro
sentimenti riguardo alla violenza subita, Murphy pensò a Murphy,
che da piccolo era stato uno dei suoi attori preferiti. First Blood
è stato scritto come un terribile avvertimento sui pericoli del non
dare a questi coraggiosi veterani le risorse e la terapia di cui
avevano disperatamente bisogno.
Il romanzo di First
Blood si conclude con una nota molto cupa, con
Rambo che muore dopo lo scontro con il capo
Wilfred Teasle. Tuttavia, il film Rambo si conclude con un messaggio piuttosto
ottimistico sulla potenziale guarigione di Rambo. Dopo aver finalmente avuto la
possibilità di parlare del motivo per cui è così traumatizzato,
Rambo scoppia in lacrime e accetta di arrendersi alle autorità. È
un momento intimo che presenta una delle migliori recitazioni della
carriera di Sylvester Stallone . Anche se non suggerisce
che la strada da percorrere sarà facile per Rambo,
significa che sta facendo i passi giusti.
Il franchise di ‘Rambo’ ha perso la sua strada
Rambo (First Blood)
era unico tra i film d’azione degli anni ’80, in quanto evitava i
cliché a favore di una rappresentazione realistica dell’America del
dopoguerra. Purtroppo, i sequel di Rambo hanno
trasformato la serie nel tipo di narrazione sciovinista e
nazionalista che il primo film aveva intenzionalmente sovvertito.
In Rambo 2 – La vendetta, il personaggio
principale viene arruolato dal governo degli Stati Uniti per
abbattere i terroristi nemici all’estero. Sebbene questo avrebbe
potuto essere un modo ponderato per analizzare cosa comporta per
Rambo il ritorno in una zona di combattimento, il
film abbandona ogni profondità a favore di esplosive scene
d’azione.
Anche se alla fine il franchise ha
perso la sua strada, Rambo continua a dare un’idea
dell’importanza della riabilitazione e della terapia. Il contesto
può essere legato alla guerra del Vietnam, ma il conflitto di Rambo
con l’autorità è rilevante per qualsiasi epoca di guerra. È un
classico senza tempo che onora i sacrifici che generazioni di
veterani, compreso Murphy, hanno vissuto una volta tornati a
casa.
Secondo quanto riportato da The
Hollywood Reporter, la Nu Image/Millennium Films starebbe
progettando un reboot di Rambo, con
il regista israeliano Ariel Vroman
(The Iceman,
Criminal) dietro la macchina da presa e
Brooks McLaren a occuparsi della
sceneggiatura.
Lo scopo del nuovo film è quello di
riformulare il ruolo creato nel 1972 dal romanzo di David Morrell
First Blood e reso celebre grazie ai quattro film con
Sylvester Stallone. Questo riavvio continuerebbe
le avventure del personaggio, ma con un nuovo attore in primo
piano. Non è ancora chiaro se sia previsto di
mantenere il film orientato verso un protagonista veterano del
Vietnam, oppure attualizzarlo sullo sfondo dei conflitti in Iraq o
Afghanistan.
Lo stesso Stallone ha portato avanti
per alcuni anni dopo il 2008 l’idea di un Rambo V, anche se ha
dichiarato a Variety lo scorso anno di aver abbandonato una simile
prospettiva:
Il cuore
pronto, ma il corpo dice: ‘Resta a casa! È come quei combattenti
che tornano indietro per un ultimo round e vengono
rovinati. Lascia fare a qualcun altro.
L’attore ha anche scartato l’ipotesi
Rambo: New Blood, serie TV della Fox, che
ruota intorno al figlio, fino ad ora mai visto, del
personaggio.
Io non voglio
denigrare, ma è delicato cercare di sostituire un
personaggio con il figlio. Ho visto il figlio di Flicka,
figlio di Tarzan, figlio di King Kong. Si tratta di una premessa
molto difficile.
Per quanto riguarda questa possibile
serie tv, tra l’altro, non si registrano novità.
Sylvester Stallone ha prestato il suo talento
a molti grandi franchise nel corso degli anni e i fan dell’attore
sono comprensibilmente ansiosi di vederlo rivisitare alcuni dei più
famosi. Sly ha già
chiaritoche un ritorno di
Rocky è fuori discussione per lui, quindi che dire
di un altro dei suoi ruoli iconici come
Rambo?
L’ultimo film Rambo: Last Bloodè stato
rilasciato nel 2019 ed ha rappresentato una solida conclusione alla
sua storia. Mentre Stallone ha precedentemente affermato che
vorrebbe riprendere il ruolo in un altro sequel, abbiamo sentito
dire negli ultimi anni che il piano potrebbe essere formato da una
serie prequel su una piattaforma di streaming. Era un’idea seguita
dalla voglia di lasciarsi dietro il personaggio e vedere come
poteva proseguire nella sua storia.
Ebbene proprio il diretto
interessato parlando conThe Hollywood
Reporterha confermato che il
progetto è ora passato da un prequel a un vero e proprio sequel che
lo vedrà passare il testimone, presumibilmente a un nuovo
protagonista per il franchise. “Penso che
accadrà. Volevo farlo come un documentario di Ken Burns sul
Vietnam, dove metti lì il giovane Rambo e lui è un ragazzo
estroverso, capitano di football, e poi capisci perché diventa
Rambo” ,
spiega. “Ma quello che vogliono fare è
una storia moderna in cui io passo il testimone. Ed è qualcosa che
si sta avvicinando al compimento”.
Nella stessa intervista,
Sylvester Stallone ha rivelato che il massimo
che ha rifiutato per un film è stato di ben 34 milioni di dollari
dopo che gli è stata offerta la possibilità di recitare inRambo IV negli anni ’80. Con
il tasso di cambio, oggigiorno sarebbero circa 85 milioni di
dollari e l’attore ora ammette di aver commesso un
errore. “Oh ragazzo, che idiota. Ora ci
penso e… dico wow.”Siamo decisamente
incuriositi di vedere dove andrà il franchise
di Rambo e come sarà
questo passaggio del testimone. Inutile dire che qualsiasi
attore che subentri a Stallone avrà molta pressione sulle spalle e
siamo entusiasti di scoprire chi sarà disposto ad assumersi il
rischio.
Sylvester Stallone
ha diffuso una nuova
foto dal set di Rambo V in cui vediamo il
“fermatore di cuore”, o almeno è questa la traduzione più letterale
possibile del nome dato al coltellaccio che l’eroe brandisce
nell’immagine di seguito.
Sylvester Stallone
è al momento una star molto impegnata. Dopo la rinascita grazie a
Creed, che gli ha fatto guadagnare un Golden
Globes e una nomination agli Oscar. Adesso, mentre è impegnato sul
set di Rambo V, l’attore e regista arriverà presto
in sala con Creed 2, dove
ritrova Dolph Lundgren nel ruolo di Ivan
Drago, mentre in programma per lui c’è anche I Mercenari
4.
Tutto ciò che sappiamo del film,
finora, è che è stato scritto da Matt
Cirulnick e prodotto dalla Millennium
Media di Avi Lerner e
da Kevin King, mentre è confermato che verrà
sottoposto all’attenzione di papabili finanziatori durante
il Festival di Cannes.
In Rambo V vedremo
il veterano del Vietnam alla ricerca della figlia di un suo caro
amico scomparsa misteriosamente in Messico. Lasciato quindi il
ranch dove si era ritirato, Rambo viaggerà oltre il confine degli
Stati Uniti per ritrovare la ragazza, scoperchiando un segreto giro
di prostituzione gestito da un pericoloso boss del crimine.
Dopo la presentazione al Festival di
Cannes 2019, ecco il primo teaser trailer di Rambo V: The
Last Blood, che vedrà Sylvester Stallone
per l’ultima volta nei panni del veterano. Il film arriverà nelle
sale USA il prossimo 20 settembre.
Del film, sappiamo che sarà
ambientato nel mondo del cartello messicano, con Paz
Vega che interpreterà Carmen Delgado, una reporter che
indaga proprio sul cartello e si schiera dalla parte di Rambo per
salvare sua sorella vittima di un rapimento. Joaquín
Cosio e Yvette Monreal completano il
cast.
Quasi quarant’anni dopo aver versato
il “primo sangue”, Sylvester Stallone è tornato
come uno dei più grandi eroi action di tutti i tempi, John
Rambo. Ora, l’eroe deve affrontare il suo passato e
portare alla luce le sue spietate abilità di combattimento per
vendicarsi in una missione finale. Un mortale viaggio di vendetta,
Rambo V: The Last Blood segna l’ultimo
capitolo della serie leggendaria.
Lionsgate in collaborazione con
Millennium Media presenta, una produzione Millennium Media Balboa
Productions e Templeton Media, in associazione con Campbell Grobman
Films, e in associazione con Dadi Film (HK) Limited.
Sylvester
Stallone non ha in progetto solo il sequel de
I Mercenari 3 ma addirittura ha deciso di
rispolverare un suo vecchio cavallo da battaglia come John
Rambo in Rambo Last Blood.
Il film sarà diretto dallo stesso attore sempre basandosi su uno
dei racconti di James Byron Huggins (probabilmente
Hunter) da cui è stata tratta tutta la saga del militare
vendicativo, ma altri dettagli non sono ancora emersi.
John Rambo tornerà così dopo una pausa che lo vede fermo dal 2008
con Rambo,film da 52 milioni di dollari capace di incassarne 113 in
tutto il mondo.
Nato come film per denunciare una
volta di più gli orrori della guerra in Vietnam,
Rambo è in breve diventato un grande
classico, nonché uno dei più apprezzati film del suo anno. È
inoltre il film che, insieme a Rocky, ha contribuito a lanciare la carriera
dell’attore Sylvester
Stallone. Oggi inserito tra i più grandi personaggi
della storia del cinema, il combattivo veterano si è visto
diventare protagonista di un’intera saga, oggi composta da ben
5 film realizzati tra il 1982 e il 2019. Dopo il grande
successo dei primi due capitoli, nel 1988 è uscito
RamboIII, il quale
presenta un’ambientazione inedita ma in linea con il periodo
storico.
Diretto stavolta da Peter
MacDonald, già regista della seconda unità di Rambo 2 – La vendetta,
il film porta infatti il personaggio di Rambo nel pieno del
conflitto afgano, territorio in quegli anni diviso da una guerra
che vedeva contrapposti Stati Uniti e URSS. Rambo III
sposta dunque il centro dell’interesse dalla guerra del Vietnam al
nuovo conflitto che teneva in quegli anni il mondo con il fiato
sospeso. Si propone così come un’opera che riflette su quanto
accadeva in quel dato momento, non senza un’ovvia propensione per
la celebrazione degli Stati Uniti.
Con un incasso globale di 189
milioni di dollari a fronte di un budget di circa 63, Rambo
III si affermò come un buon successo, con la critica che
eloggiò le sue scene di azione. Ancora oggi è uno dei capitoli più
apprezzati della saga. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama del film Rambo
III
Nel terzo film della serie,
Rambo vive ora in Thailandia, dove si è recato per
cercare una nuova pace interiore aiutato dai monaci buddhisti, ai
quali in cambio offre aiuto nel restauro del loro monastero. Qui
però il veterano non è dedito solo ad attività pacifiche. Egli
partecipa infatti regolarmente a degli incontri di lotta, donando
poi i soldi vinti ai suoi nuovi amici monaci. La sua tranquillità
viene però nuovamente spezzata da una nuova visita di
Trautman. Questi chiede infatti al soldato di
prendere parte ad una missione in Afghanistan per fornire ai locali
delle armi per combattere contro gli occupanti russi. Rambo però,
memore delle esperienze precedenti, decide di rifiutare
l’incarico.
Si troverà tuttavia a cambiare idea
nel momento in cui verrà a sapere che Trautman è stato catturato
dai russi. Si reca così in Pakistan, dove alleatosi con un gruppo
di ribelli del luogo tenta un primo assalto per salvare il
colonnello. L’attacco non va però nel migliore dei modi. Pur
riuscendo a liberare Trautman, Rambo si ritrova con questi nel bel
mezzo del nulla, lasciati a piedi dall’elicottero con il quale
avevano tentato la fuga. Esposti agli attacchi del nemico, i due
uomini dovranno ora cercare di sopravvivere in un territorio a loro
pressoché sconosciuto. La loro unica salvezza sarà di nuovo le
grandi doti da stratega di Rambo.
Il cast di Rambo III e le location dove è
stato girato il film
Tornato a vestire i panni di Rambo,
Sylvester Stallone si è per l’occasione
preparato in modo ancora più rigido. Egli si è infatti sottoposto a
otto mesi di duro allenamento, così da implementare la propria
massa muscolare. Allo stesso tempo, si è cimentato nel
combattimento SWAT, nel tiro con l’arco e in diversi corsi di
sopravvivenza. Per recitare nel nuovo capitolo, però, egli chiese
come parte del suo compenso anche un jet Gulfstream, dal valore di
12 milioni di dollari, ottenendolo. Con un elicottero, invece,
stava per andare incontro ad un terribile incidente quando non vide
che stava per essere colpito dalle pale in azione del velivolo.
Accanto a lui, nel ruolo del
sergente Samuel Trautman vi è invece l’attore
RichardCrenna. Egli ha ripreso
qui il personaggio per la terza ed ultima volta, essendo comparso
anche nei precedenti due film. L’attore è infatti poi scomparso
poco prima della realizzazione del quarto capitolo. Successivamente
a Rambo III, egli recitò in Hot Shots! 2, dove
dava vita ad una parodia della serie e del suo personaggio. Accanto
a loro nel film si rirovano poi anche Marc de
Jonge nel ruolo del colonnello Alexei Zaysen,
Kurtwood Smith nei panni di Robert Griggs e
Sasson Gabai in quelli di Mousa Ghani.
Per quanto riguarda le location,
Rambo IIIè stato girato in diverse
zone del Mondo, in particolare in Thailandia, fra
Bangkok ed il monastero buddista di Chiang
Mai, passando poi per Peshawar in
Pakistan e Israele fra
Tel Aviv, Eilat e
Jaffa. Infine, alcune riprese si sono svolte anche
negli Stati Uniti, nello specifico
nell’Imperial County in
California e a Yuma fra la
Fort Yuma Indian Reservation e la Yuma
Territorial Prison State Park, in
Arizona. Tutti questi ambienti hanno permesso al
film di dotarsi anche di un’atmosfera esotica, assente nei
precedenti due.
Il trailer di Rambo III e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Rambo
III è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Infinity+, Now
e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta
la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di venerdì 25 gennaio
alle ore 21:20 sul canale Italia
1.
Come annunciato lo scorso Maggio,
Sylvester Stallone tornerà nei panni
di John James Rambo in Rambo
5, quinto capitolo del franchise, le cui riprese
inizieranno il prossimo settembre tra Londra, Bulgaria e Isole
Canarie.
Tutto ciò che sappiamo del film,
finora, è che è stato scritto da Matt
Cirulnick e prodotto dalla Millennium
Media di Avi Lerner e
da Kevin King, mentre è confermato che verrà
sottoposto all’attenzione di papabili finanziatori durante
il Festival di Cannes.
In Rambo 5 vedremo
il veterano del Vietnam alla ricerca della figlia di un suo caro
amico scomparsa misteriosamente in Messico. Lasciato quindi il
ranch dove si era ritirato, Rambo viaggerà oltre il confine degli
Stati Uniti per ritrovare la ragazza, scoperchiando un segreto giro
di prostituzione gestito da un pericoloso boss del crimine.
Nel frattempo l’attore è tornato in
palestra per seguire un intenso regime di allenamenti ed essere
pronto per le riprese. Qui sotto la foto scattata a Stallone e
pubblicata su Instagram:
Come testimonianza della fine delle
riprese di Rambo 5: Last Blood, Sylvester
Stallone ha pubblicato sul suo profilo Instagram cinque
foto inedite del film che lo vedono protagonista al fianco
di Yvette Monreal e Adriana
Barraza.
Sullo schermo la Monreal interpreta
Gabriella, forse un’amica o una sorta di famiglia “adottiva” per
John Rambo che partirà dall’Arizona verso il Messico per conoscere
le ragioni della fuga di suo padre. perché il suo allontanato padre
se n’è andato. È probabile che l’uomo la seguirà nel tentativo di
tenerla al sicuro, ma i dettagli sulla trama restano ancora
misteriosi.
Sappiamo che l’eroe del titolo dovrà
confrontarsi con un pericoloso cartello della droga messicano,
dunque sembra che il viaggio di Gabriella in Messico è ciò che
innescherà questo snodo narrativo.
Tutto ciò che sappiamo del film,
finora, è che è stato scritto da Matt
Cirulnick e prodotto dalla Millennium
Media di Avi Lerner e
da Kevin King, mentre è confermato che verrà
sottoposto all’attenzione di papabili finanziatori durante
il Festival di Cannes.
In Rambo
5 vedremo il veterano del Vietnam alla ricerca della
figlia di un suo caro amico scomparsa misteriosamente in Messico.
Lasciato quindi il ranch dove si era ritirato, Rambo viaggerà oltre
il confine degli Stati Uniti per ritrovare la ragazza,
scoperchiando un segreto giro di prostituzione gestito da un
pericoloso boss del crimine.
L’attore e regista è attualmente in
sala con Creed 2, dove ritrova Dolph
Lundgren nel ruolo di Ivan Drago, mentre il prossimo anno
tornerà sul set per le riprese de I Mercenari
4.
Lionsgate Movies ha appena diffuso
la prima immagine ufficiale di Sylvester Stallone
in Rambo 5: Last
Blood, nuovo (e forse ultimo?) capitolo del franchise
affidato al regista Adrian Grunberg che
vedrà nel cast, oltre all’attore, anche Paz Vega.
La data di uscita nelle sale non è
stata ancora confermata.
Sylvester
Stallone è al momento una star molto impegnata. Dopo
la rinascita grazie a Creed, che gli ha fatto
guadagnare un Golden Globes e una nomination agli Oscar. Adesso,
mentre è impegnato sul set di Rambo 5,
l’attore e regista arriverà presto in sala con Creed
2, dove ritrova Dolph
Lundgren nel ruolo di Ivan Drago, mentre in programma
per lui c’è anche I Mercenari 4.
Tutto ciò che sappiamo del film,
finora, è che è stato scritto da Matt
Cirulnick e prodotto dalla Millennium
Media di Avi Lerner e
da Kevin King, mentre è confermato che verrà
sottoposto all’attenzione di papabili finanziatori durante
il Festival di Cannes.
In Rambo
5 vedremo il veterano del Vietnam alla ricerca della
figlia di un suo caro amico scomparsa misteriosamente in Messico.
Lasciato quindi il ranch dove si era ritirato, Rambo viaggerà oltre
il confine degli Stati Uniti per ritrovare la ragazza,
scoperchiando un segreto giro di prostituzione gestito da un
pericoloso boss del crimine.
È stato ufficialmente confermato che
il titolo di Rambo 5 sarà Rambo: Last
Blood, come precedentemente anticipato anche dal
protagonista, Sylvester Stallone, che tornerà nei
panni del veterano del Vietnam per questa sua quinta volta. Il
titolo lascia presagire anche che forse si tratta di un
definitivo ultimo appuntamento con il ruolo per Sly.
Inoltre, via The Hollywood
Reporter, sappiamo che Paz Vega è entrata
a far parte del cast, nei panni di Carmen Delgado, una giornalista
che si unisce a Rambo nella sua crociata contro i cartelli, dopo
che la sua sorellastra più giovane viene rapita. Il personaggio
sarà co-protagonista, al fianco di Stallone.
Inoltre, dall’account Instagram dell’attore,
arrivano altre immagini dal set che lo raffigurano nei panni di
Rambo, nel suo nuovo look.
Sylvester Stallone
è al momento una star molto impegnata. Dopo la rinascita grazie a
Creed, che gli ha fatto guadagnare un Golden
Globes e una nomination agli Oscar. Adesso, mentre è impegnato sul
set di Rambo 5, l’attore e regista arriverà presto
in sala con Creed 2, dove
ritrova Dolph Lundgren nel ruolo di Ivan
Drago, mentre in programma per lui c’è anche I Mercenari
4.
Tutto ciò che sappiamo del film,
finora, è che è stato scritto da Matt
Cirulnick e prodotto dalla Millennium
Media di Avi Lerner e
da Kevin King, mentre è confermato che verrà
sottoposto all’attenzione di papabili finanziatori durante
il Festival di Cannes.
In Rambo 5 vedremo
il veterano del Vietnam alla ricerca della figlia di un suo caro
amico scomparsa misteriosamente in Messico. Lasciato quindi il
ranch dove si era ritirato, Rambo viaggerà oltre il confine degli
Stati Uniti per ritrovare la ragazza, scoperchiando un segreto giro
di prostituzione gestito da un pericoloso boss del crimine.
Nato come film per denunciare una
volta di più gli orrori della guerra in Vietnam, Rambo è in breve diventato un grande
classico, nonché uno dei più apprezzati film del suo anno. È
inoltre il film che, insieme a Rocky, ha contribuito a lanciare la carriera
dell’attore Sylvester
Stallone. Oggi inserito tra i più grandi personaggi
della storia del cinema, il combattivo veterano si è visto
diventare protagonista di un’intera saga, oggi composta da ben
5 film realizzati tra il 1982 e il 2019. Dopo il successo del
primo capitolo, nel 1985 è arrivato il primo dei sequel,
Rambo 2 – La vendetta.
Diretto stavolta da George
P. Cosmatos e scritto dallo stesso Stallone insieme a
James Cameron
(il quale però ha solo partecipato alla prima stesura) il film si
concentra sul problema dei prigionieri di guerra in Vietnam,
tematica particolarmente delicata sorta dopo il ritiro delle truppe
statunitensi. Proprio per via delle novità introdotte, Rambo 2
– La vendetta si è affermato come un successo straordinario,
che lo ha visto guadagnare oltre 300 milioni di dollari a fronte di
un budget di appena 25. Nel tempo è diventato uno dei capitoli più
memorabili della saga, venendo in più occasioni preso come modello
per film simili.
Anche in Italia vanta una serie di
importanti traguardi, tra cui quello di terzo film con più audience
della storia della televisione dopo La vita è bella e
Balla coi lupi. Per gli amanti della saga, è dunque un
capitolo impossibile da perdere. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Rambo 2 – La
vendetta
Nel primo dei sequel, John
Rambo si ritrova condannato e costretto ai lavori forzati
per via di quanto compiuto nel precedente film. La sua sorte cambia
però nel momento in cui il colonnello Trautman gli
offre l’opportunità di tornare in Vietnam per una nuova missione.
Rambo, che nella sua testa non ha mai realmente abbandonato la
giungla vietnamita, decide di accettare l’incarico. Istruito sulla
sua missione, che prevede il recupero di alcuni prigionieri
statunitensi, egli si reca dunque sul luogo. Una volta lì, Rambo
viene messo in contatto con Co Bao, una ragazza
vietnamita che lavora però per il governo americano.
Grazie a lei, Rambo riesce ad
infiltrarsi in uno dei campi di concentramento, dove trova numerosi
prigionieri in situazioni disperate. Davanti a quegli orrori, il
soldato decide di disubbidire agli ordini, e si impegna per salvare
uno dei prigionieri. Tentando di riportarlo alla base americana,
Rambo e Co Bao vengono però traditi da uno dei loro alleati, che li
vende al nemico in cambio della libertà. I tre riescono però a
sfuggire alla trappola, nascondendosi nella giungla. Ben presto,
Rambo capirà di essere stato abbandonato da Trautman e
dall’esercito. Per sopravvivere dovrà ora fare affidamento a tutte
le sue capacità, poiché nella giungla è estremamente facile cadere
nella trappola dei soldati vietnamiti.
Rambo 2 – La vendetta: il
cast del film
Tornato a vestire i panni di Rambo,
Sylvester Stallone si è per l’occasione
preparato in modo ancora più rigido. Egli si è infatti sottoposto a
otto mesi di duro allenamento, così da implementare la propria
massa muscolare. Allo stesso tempo, si è cimentato nel
combattimento SWAT, nel tiro con l’arco e in diversi corsi di
sopravvivenza. Per via delle riprese svoltesi nello stato di
Guerrero, in Messico, Stallone si è poi trovato continuamente a
dover stare attento a serpenti, ragni e scorpioni. Ad oggi,
tuttavia, Rambo 2 – La vendetta è stato da Stallone
indicato come il suo film meno preferito della saga.
Originariamente i produttori
volevano ci fosse un partner con cui Rambo avrebbe condiviso la
missione di salvataggio. Tale ruolo avrebbe dovuto essere
interpretato da John Travolta,
ma Stallone non diede il consenso e tale personaggio venne
scartato. Torna però Richard Crenna nel ruolo di
Samuel Trautman, mentre Charles Napier è Marshall
Murdock, burocrate americano che istruisce Rambo sulla missione.
Per il ruolo si era pensato a Lee Marvin, a cui
era stato proposto il ruolo di Trautman nel primo film, ma anche in
questo caso l’attore rifiutò. Sono poi presenti Steven
Berkoff nei panni del villain Sergeij Podovskij e
Julia Nickson-Soul in quelli di Co Bao.
Rambo 2 – La vendetta: i
sequel
Poiché il film si affermò come un
successo ancor più grande rispetto al primo, ciò spinse lo studios
di produzione a proseguire nella realizzazione di un ulteriore
film, che avrebbe così concluso la trilogia dedicata al
personaggio. Nel 1988 è così uscito
Rambo III, dove il protagonista si trova a prendere parte
ad una guerra in Afghanistan contro i russi. A distanza di
vent’anni da quest’ultimo capitolo, il personaggio è poi stato
riportato sul grande schermo per un quarto film, intitolato
John Rambo (2008). Ma la saga non si è conclusa lì, e
nel 2019 è infatti stato rilasciato Rambo: Last Blood, che
ad oggi sembrerebbe essere il capitolo conclusivo della serie, in
cui Rambo è chiamato a confrontarsi con nuovi traumi e nuovi
nemici, cercando di salvare chi gli è più caro.
Il trailer di Rambo 2 – La
vendetta e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Rambo 2 – La
vendetta è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Now, Infinity+
e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta
la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di venerdì 19 gennaio
alle ore 21:20 sul canale Italia
1.
Notorious Pictures
ha diffuso il teaser trailer di Rambo – Last
Blood, il nuovo capitolo della saga action con Sylvester Stallone che arriverà al cinema il
14 Novembre 2019.
37 anni dopo il primo film, arriva
il quinto capitolo di un franchise diventato un cult: Rambo
– Last Blood. Sylvester Stallone torna nei panni di un
personaggio che lo hanno reso una star planetaria: John Rambo, il
veterano di guerra del Vietnam ed ex soldato delle forze speciali
dell’esercito americano. Dopo aver abbattuto soldati sovietici in
Vietnam e Afghanistan, e massacrato brutali combattenti
dell’esercito birmano, John torna nel ranch di famiglia per
iniziare finalmente una vita tranquilla… prima che il destino lo
riporti di nuovo a scatenare l’inferno contro un ultimo nemico.
Diretto da Adrian Grunberg
(Viaggio
in paradiso con Mel Gibson), il cast
include anche Paz Vega (Parla con lei, Spanglish),
Adriana Barraza (nominata agli Oscar per Babel), Sergio
Peris-Mencheta (Snowfall, Resident Evil: Afterlife), Joaquin Cosio
(Quantum of Solace, Savages) e Oscar Jaenada (Pirati
dei Caraibi – Oltre i confini del mare, Escobar – Il fascino
del male). Rambo – Last Blood arriverà nelle sale
italiane il prossimo 14 novembre, distribuito da Notorious
Pictures.
Rambo – Last Blood, la trama
John Rambo, veterano del Vietnam,
torna finalmente a casa. Ma dopo esser tornato nel ranch di
famiglia in Arizona, Rambo si troverà ad affrontare i membri di un
temibile cartello messicano implicato in un commercio sessuale di
ragazze dell’Est.
Notorious Pictures ha pubblicato il nuovo trailer italiano di
Rambo – Last Blood, quinto capitolo del franchise
che vede ancora protagonista Sylvester
Stallone nei panni di un personaggio che lo hanno reso una
star planetaria. Dopo aver abbattuto soldati sovietici in Vietnam e
Afghanistan, e massacrato brutali combattenti dell’esercito
birmano, John Rambo torna nel ranch di famiglia per iniziare
finalmente una vita tranquilla, prima che il destino lo riporti di
nuovo a scatenare l’inferno contro un ultimo nemico.
Diretto da Adrian
Grunberg (Viaggio in paradiso con Mel
Gibson), il cast include anche Paz
Vega (Parla con
lei, Spanglish), Adriana
Barraza (nominata agli Oscar
per Babel), Sergio
Peris-Mencheta (Snowfall, Resident
Evil: Afterlife), Joaquin
Cosio (Quantum of
Solace, Savages) e Oscar
Jaenada (Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del
mare, Escobar – Il fascino del male).
Rambo – Last Blood arriverà nelle sale italiane il
prossimo 26 settembre, distribuito
da Notorious Pictures
John Rambo, veterano del Vietnam, torna finalmente a casa. Ma
dopo esser tornato nel ranch di famiglia in Arizona, Rambo si
troverà ad affrontare i membri di un temibile cartello messicano
implicato in un commercio sessuale di ragazze dell’Est.
Arriva al cinema anche in Italia
Ralph Spaccatutto, il nuovo atteso film
d’animazione targato Walt Disney Animation e
diretto da Rich Moore, con protagonisti
Sarah Silverman e John C. Reilly.
In Ralph
Spaccatutto da 30 anni Ralph spacca i vetri del palazzo
vicino alla sua discarica, e da 30 anni Felix aggiusta tutto ciò
che Ralph distrugge osannato dagli inquilini che lo festeggiano e
gli regalano torte calde e profumate. Ma Ralph è scontento di
essere sempre il cattivo ragazzo, vuole dimostrare che può essere
anche buono e che non solo Felix può conquistare delle medaglie.
Così lascia la sua casa e va in cerca d’avventura per riuscire a
conquistare una vera medaglia da eroe.
Quella appena raccontata è una
storia particolare, si svolge in una sala giochi, o meglio, nei
videogiochi, dove Ralph è uno Spaccattutto di un videogioco a 8
bit, il classico cattivo che alla fine del gioco viene messo KO dal
buono di turno, Felix. Con queste premesse la Disney ci invita al
cinema per gustare un altro grande film della sua immensa e
preziosa filmografia, Ralph Spaccatutto. Una
storia originale si circonda di un velo di nostalgia e ci regala le
grandiose avventure di Ralph che per riuscire nel suo proposito non
esita a infilarsi in altre storie, altri videogame, alterandone i
microcosmi e regalando tante emozioni al pubblico.
Ralph Spaccatutto, il film
In realtà il ritmo del film si
dilata eccessivamente nella parte centrale allontanandoci un po’
dal filo del discorso, ma per il resto, il film diretto da
Rich Moore è una vera chicca. Il regista usa con
sapiente gusto dell’action la tecnica stereoscopica, riuscendo a
sfruttarla per il bene del racconto, senza mai farci perdere
l’orientamento nel mondo di bit che per 90 minuti ci circonda.
Come di consueto, straordinario il
cast di attori che prestano le loro voci ai personaggi principali
del film, a partire da Ralph, doppiato in maniera egregia da
John C. Reilly, per finire a Jane
Lynch nei panni corazzati del Sergente Calhoun, passando
per l’energica, quasi isterica, Vanellope, doppiata da
Sarah Silverman. Come ogni film Disney che si
rispetti, anche in Ralph Spaccatutto c’è una bella morale, forse
questa volta meno immediata e più complessa per il pubblico di
tenera età. Ognuno ha un ruolo nel mondo, ognuno ha la sua
importanza, bisogna accettare di far parte del gioco, senza però
rinunciare a quello che si è veramente.
Ralph Spaccatutto
è un film commovente e ben fatto, con delle ottime musiche, che
trova nel citazionismo nostalgico dei vecchi videogames la parte
più divertente e meglio riuscita nel suo complesso.
Lo scorso anno
Rich Moore aveva dichiarato in maniera molto
velata che un sequel di Ralph Spaccatutto
avrebbe presto visto la luce. La notizia di oggi è la conferma
della pellicola da parte di John C. Reilly. La
star di Guardiani della Galassia e de Il Racconto dei
Racconti, infatti, ha rivelato in un’intervista con Galway
Film Fleadh che il seguito del 52º classico Disney è attualmente in lavorazione e che
lui stesso tornerà come doppiatore del personaggio del titolo. Per
ora non ci sono ulteriori dettagli. Vi terremo
aggiornati.
Ralph
Spaccatutto ha incassato 189 milioni di dollari negli
States e 281 in tutto il mondo. John C. Reilly ha
prestato la voce al protagonista, un villain da videogioco che
sogna una reputazione migliore e si imbarca per una avventura
eroica allo scopo di rifarsi un nome. Sarah Silverman, Jack
McBrayer e Jane Lynch hanno fatto parte
del cast di doppiatori del film.
La Disney è a lavoro su
un sequel per Ralph Spaccatutto. Lo ha
confermato Henry Jackman, compositore della
colonna sonora originale del film del 2012, a Collider durante un’intervista su
Captain America The Winter Soldier.
“Non posso dirvi di più, non
perchè sono schivo, ma perchè credo che sia ufficialmente sulle
carte. Non so altro, se non che stanno effettivamente scrivendo una
storia. Sarebbe davvero una cosa stupida non farlo, e non sto
soffiando nella mia tronba, dimenticatevi la musica, ma è proprio
un progetto, il film, fantastico da un punto di vista immaginativo
e creativo.” L’impressione è quindi che Jackman si sia
fatto sfuggire qualcosa di certo ma di non ufficiale e che poi
abbia provato a rimangiarsi tutto.
Ralph
Spaccatutto ha incassato 189 milioni di dollari negli
States e 281 in tutto il mondo. John C. Reilly ha
prestato la voce al protagonista, un villain da videogioco che
sogna una reputazione migliore e si imbarca per una avventura
eroica allo scopo di rifarsi un nome. Sarah Silverman, Jack
McBrayer e Jane Lynch hanno fatto parte
del cast di doppiatori del film.
Intanto però i piani dei Walt Disney
Animation Studios per il prossimo anno sono molto impegnativi. In
calendario per novembre 2015 c’è infatti il primo progetto
d’animazione della Disney/Marvel, Big Hero
6, mentre Zootopia è
previsto per il 2016.
Walt Disney Animation Studios e il
regista vincitore del premio Emmy Rich Moore (le serie TV “I
Simpson”, “Futurama”) trascinano gli appassionati di cinema in
un