Il regista Peter
Berg e l’attore Mark Wahlberg hanno negli anni collaborato in
più occasioni dando vita a
film d’azione ricchi di grinta come Lone Survivor, Deepwater – Inferno
sull’oceano e Boston – Caccia all’uomo.
Prima di realizzare nel 2020 Spenser Confidential,
nel 2018 i due hanno dato vita al loro quarto film insieme, ovvero
Red Zone – 22 miglia di fuoco. Ancora una volta,
Wahlberg è qui nei panni di un agente speciale alle prese con una
missione estremamente complessa dove è in gioco la vita stessa.
Tra
azione e
thriller, si configura dunque con un titolo molto appetibile
per gli amanti del genere. Pur se accolto in modo non
particolarmente positivo dalla critica, Red Zone – 22
miglia di fuoco ha ottenuto un buon successo tra il
pubblico, rimasto coinvolto dalla tanta tensione e dai continui
colpi di scena. Un successo che ha poi spinto a valutare la
realizzazione di ulteriori capitoli.
In questo articolo, approfondiamo
dunque alcune delle principali curiosità relative a Red
Zone – 22 miglia di fuoco. Proseguendo qui nella lettura
sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e al suo
atteso sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è l’agente
della CIA James Silva, il quale fa parte
dell’unità speciale Overwatch insieme ai colleghi Alice
Kerr, William Douglas e Sam
Snow. Il team, aiutato a distanza dal leader
Bishop, ha il compito di infiltrarsi in una casa
sicura della più importante agenzia di servizi segreti in Russia.
Il governo, infatti, sospetta che lì sia conservato un gran
quantitativo di cesio a scopo terroristico. Dopo aver recuperato il
prezioso carico, dimostrando una volta di più il proprio valore, la
squadra viene assegnata ad una nuova missione in Indonesia.
Una volta giunti sul luogo, un
poliziotto locale di nome Li Noor raggiunge
l’ambasciata americana per autodenunciarsi agli agenti. In cambio
dell’asilo politico, Li fornirà infatti loro le preziose
informazioni sul nascondiglio dei contrabbandieri di cesio. Nel
frattempo, però, un gruppo di agenti russi, sotto il comando di
Vera Kuragin, è sulle tracce del traditore. In
breve tempo, Silva e la sua squadra si troveranno braccati da molti
nemici e dovranno salvare il loro unico testimone, portandolo a 22
miglia di distanza da dove si trova.
Il cast del film
Nel momento in cui la sceneggiatura
è stata scritta e Berg è stato confermato come regista, era chiaro
che a ricoprire il ruolo di James Silva sarebbe stato Mark Wahlberg.
Il personaggio era infatti stato scritto appositamente per
l’attore, il quale si disse ben disponibile ad interpretarlo,
cimentandosi poi in un allenamento intensivo per poter eseguire
anche le scene più complesse. Nel film sono poi presenti altri noti
attori di Hollywood, a partire da Lauren Cohan,
celebre per The Walking Dead, qui nel ruolo di Alice
Kerr.
John Malkovich
è invece presente nel ruolo di James Bishop, il leader a distanza
del gruppo, mentre Ronda Rousey è l’agente Sam
Snow. Più che come attrice, Rousey è nota come lottatrice di
wrestling e di arti marziali miste, nonché per aver vinto la
medaglia di bronzo ai giochi olimpici del 2008. Completano il cast
gli attori Carlo Alban nel ruolo di William
Douglas, Nikolai Nikolaeff in quelli di Alexander
e Natasha Goubskaya in quelli di Vera. L’attore
indonesiano Iko Uwais , noto anche per diversi
film di arti marziali, è infine Li Noor.
Il finale del film e il sequel di
Red Zone – 22 miglia di fuoco
Nel finale del film si scopre che
Noor non è un doppio agente, ma un triplo agente che lavora per il
governo russo e che Kuragin era il figlio di un alto funzionario di
quel governo. Il funzionario ha ingaggiato Noor per dare ad Alice
informazioni sbagliate, in modo che si fidassero di lui. Proprio
quando Alice se ne rende conto, la squadra di sorveglianza
Overwatch di Bishop subisce un’incursione. L’intera squadra viene
uccisa, compreso Bishop.
Silva però si rifiuta di riconoscere
che Alice è stata uccisa sull’aereo. Egli racconta poi nei dettagli
le sue esperienze durante un debriefing post-missione. Una volta a
casa, affigge la foto di Noor e giura vendetta. Red Zone –
22 miglia di fuoco si conclude dunque con un finale aperto
che lascia la storia in sospeso. Ciò è stato fatto su precisa
volontà dei coinvolti nel progetto. Berg, in particolare, aveva da
subito annunciato la volontà di dar vita ad almeno altri due
sequel, componendo così una vera e propria trilogia.
Il risultato non particolarmente
entusiasmante del film ha però rallentato tali progetti, ma quando
è sbarcato per un periodo di tempo su Netflix il film sembra aver conosciuto una seconda
popolarità, portando dunque a nuove valutazioni in merito ad un
sequel. Ad oggi però, anche a causa della pandemia, non vi sono
state ulteriori notizie in merito. L’ancora mancante conferma sulla
realizzazione dei sequel rischia di farlo cadere nel dimenticatoio,
qualora già non ci si trovasse.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
In attesa di futuri sviluppi, è
possibile fruire di Red Zone – 22 miglia di fuoco
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Apple iTunes, Rai Play e Tim
Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di venerdì 10 gennaio alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
Lucky Red e
Universal Pictures Italia hanno diffuso il trailer
ufficiale di Red Zone – 22 miglia di fuoco,
il nuovo film d’azione di Peter Berg, con
protagonisti MARK WAHLBERG, LAUREN
COHAN, IKO UWAIS, JOHN MALKOVICH e
RONDA ROUSEY.
Red Zone – 22 miglia di
fuoco debutterà al cinema dal 15 Novembre 2018. Il regista
di Battleship torna
al cinema con un’adrenalinica spy story con Mark
Wahlberg: Red Zone – 22 miglia di
fuoco, un action thriller potente, spettacolare e
avvincente, che tiene incollato allo schermo lo spettatore.
Mark Wahlberg è un agente speciale dei servizi
segreti con una missione letale e pericolosa: dovrà proteggere un
informatore a conoscenza di segreti che potrebbero sventare
attacchi terroristici di portata catastrofica.
Insieme alla sua squadra lo scorterà per 22 miglia, in una corsa
contro il tempo per portarlo fuori dal paese. Durante
il viaggio dovrà scontrarsi contro squadre d’assalto
e nemici armati pronti a tutto.
La sceneggiatura di Red
Sparrow è firmata da Justin
Haythe che ha rimaneggiato uno script precedentemente
realizzato di Eric Warren Singer. Il libro è
ambientato in Russia ai nostri giorni, dove una giovane donna, che
fa parte della sezione burocratica dei servizi segreti, che si
sposta nella sezione operativa e diventa un passero (Sparrow del
titolo), un’infiltrata nella CIA.
Red Sparrow,
recensione del film
con Jennifer Lawrence
Completano il cast del film, oltre
a Jennifer Lawrence, Joel Edgerton, Jeremy Irons,
Matthias Schoenaerts, Sergei Polunin.
Red Sparrow
è un thriller che uscirà nei cinema italiani il prossimo 1
marzo.Il film è tratto dal romanzoNome in
Codice: Diva (Red Sparrow)che è il primo di una
trilogia scritta dall’ex agente della CIAJason
Matthews.
Una ballerina del Bolshoi
caduta in disgrazia (Jennifer
Lawrence) viene arruolata nei Servizi Segreti Russi e
costretta a diventare una Sparrow: una sorta di 007 in
gonnella, che fa del suo fascino la sua arma principale. La donna
dovrà portare a compimento una missione complicatissima, cercando
per altro di gestire i torbidi rapporti con lo zio
(Matthias
Schoenaerts) e un agente della CIA di cui si sta
innamorando (Joel
Edgerton).
Jennifer Lawrence
diventa una spia russa in Red Sparrow
Comprendere la fittissima
trama di Red Sparrow è un’impresa ardua. Il
registaFrancis Lawrence(qui alla sua
quarta collaborazione con
Jennifer Lawrence, dopo gli ultimi treHunger
Games) affida la sceneggiatura ad un maestro
comeJustin Haythe(Revolutionary
Road,
The Lone Ranger, La Cura
da Benessere), ma stavolta la storia
arranca.
Il fitto intrecciarsi della
trama principale con le sotto-trame è piuttosto confusionario;
siamo di fronte ad un thriller poco action,
questo è sicuro, e quindi l’intento primario di regia e script è
giustamente quello di mantenere alta la
suspense.
Questo però non giustifica i
diversi momenti fuori contesto, o le decisioni illogiche prese dai
vari personaggi. Per non parlare della millantata scena di nudo
dellaLawrence: oltre a domandarci della
sua effettiva utilità (animi pruriginosi astenersi, è molto più
pudica di quello che si pensi), c’è da chiedersi se inserire un
nudo integrale privo di ragion d’essere non sia un mero pretesto
per richiamare gli spettatori in sala.
Il paragone con il
recenteAtomica
Biondasorge spontaneo. Stessa trama da
spy-story (di matrice sovietica), stessa protagonista
bionda ed “esplosiva”, stesse scene provocanti e purtroppo anche
medesima carenza di contenuti.Con l’eccezione che almeno il film con
Charlize Theron sfodera una serie di
sequenze action da manuale, mentre Red Sparrow si
concentra sulla ricerca della tensione.
Jennifer Lawrence
risponde alla controversia sul suo
abito “troppo scollato”
Red
Sparrowè un thriller di spionaggio che non decolla
mai. La prima parte è forse quella più interessante, e tratta la
formazione degli Sparrow in agenti segreti perfetti. In questo
ambito alla protagonista sono affiancati i personaggi più riusciti
del film, interpretati dai magistraliJeremyIronseCharlotte
Rampling. Ma con l’evolversi degli eventi la trama si
inabissa e non trattiene la curiosità dello
spettatore.
La figura dell’assassino ha sempre
avuto grande fascino al cinema. Personalità controverse, in
costante equilibrio tra la moralità e l’assenza di scrupoli. Sono
innumerevoli i film che hanno affrontato le vicende di personaggi
simili, e tra i più recenti si può Red
Sparrow (qui la recensione), incentrato
su un segreto servizio di spie e assassine con missioni
estremamente pericolose. A dirigere il film vi è Francis
Lawrence, che aveva già dato prova di saper padroneggiare
l’azione con la saga di Hunger Games. Per
questo suo nuovo film, si è nuovamente affidato ad un celebre
romanzo e alla sua attrice di riferimento: Jennifer
Lawrence.
Il film è però ben più che un
semplice racconto di spionaggio e azione. Si tratta della
trasposizione cinematografica del romanzo Nome in codice:
Diva, scritto dall’ex agente della CIA Jason
Matthews nel 2013. Primo libro di una trilogia dedicata
all’agente segreto russo del SVR Dominika Egorova, esso – e il film
di conseguenza – offrono sì dei racconti grossomodo frutto della
fantasia – ma sono numerosi i riferimenti a realtà ed eventi
realmente verificatisi. Un rapporto con il reale che rende dunque
il film ancor più avvincente ed accattivante.
Un titolo ideale per gli
appassionati del genere, ma anche per chi apprezza quando questi
racconti sono declinati attraverso una forte sensualità ed emozioni
incontrollabili, lontani dunque da ogni fredda razionalità. In
questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali
curiosità relative a Red Sparrow. Proseguendo qui
nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla storia vera a cui ci si
ispira. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Protagonista del film è
Dominika Egorova, ex prima ballerina del Bol’soj,
ritrovatasi con un ricatto a doversi arruolare nelle scuole per
Sparrow, una branca del Servizio di Intelligence Internazionale
russo che mira a formare letali e seducenti assassini. Scopo di
questo è trasformare giovani uomini e donne in letale e seducenti
assassini. Dopo un duro e umiliante addestramento, Dominika
inizierà si vede infine assegnato il suo primo incarico da Sparrow:
tenere d’occhio Nathaniel Nash, un ufficiale della
CIA sospettato di essere una talpa intenta a monitorare le
infiltrazioni dei servizi segreti della Russia.
Nel ruolo di Dominika vi è la premio
Oscar Jennifer
Lawrence, dichiaratasi da subito entusiasta del
personaggio ma spaventata dalle scene di nudo presenti. Alla fine
riuscì però a superare la timidezza, assicurandosi di poter avere
il pieno controllo di tali scene. Il personaggio di Dominika le
richiese inoltre una grande preparazione atletica, come svariati
mesi di esercizio nel balletto e nel combattimento corpo a corpo.
Accanto a lei, nei panni di Nathaniel Nash vi è invece l’attore
Joel Edgerton, mentre
Matthias Schoenaerts è Ivan Vladimirovich
Egorov, zio di Dominika e direttore del SVR. Charlotte
Rampling è la direttrice della Scuola Sparrow, mentre
Jeremy Irons è
il generale Vladimir Korchnoi.
La storia vera dietro il film
Ma le Red Sparrow esistono davvero o
il film è solo un esempio di fiction spionistica ispirata sulla
scia di una saga quale quella di James
Bond? La verità è che un tempo in Russia esisteva realmente un
programma di questo tipo e si ritiene che le spie russe formate da
esso esistano ancora, anche senza un programma specifico costruito
intorno a loro. Questo secondo Jason Matthews,
autore del romanzo da cui è tratto il film. Per le ricerche a
riguardo, Matthews ha attinto alle proprie esperienze di vita,
avendo trascorso 33 anni come agente della CIA prima di diventare
autore, ed era quindi molto esperto di tradecraft russo (il termine
usato dagli agenti dei servizi segreti per descrivere il loro
lavoro).
“C’era una Sparrow School a
Kazan, nella Repubblica del Tatarstan, nella Russia europea,
durante la Guerra Fredda, e l’uso dell’intrappolamento sessuale e
della compromissione degli obiettivi da parte dei russi è ben
documentato”, ha detto Matthews a Publishers Weekly nel 2013.
“Non so se esista ancora una Sparrow School operativa, ma
immagino che le trappole di miele siano ancora utilizzate”.
Oltre a ciò, molti altri dettagli che Matthews ha inserito nel suo
libro sono stati direttamente influenzati dal vero spionaggio
internazionale, in particolare il modo in cui descrive gli agenti
che conducono i loro traffici.
“La quantità di tecniche di
spionaggio, in particolare di sorveglianza e controsorveglianza,
farà sì che il lettore interno si chieda come abbia fatto a
superare il comitato di revisione delle pubblicazioni”, hanno
scritto James Burridge e Michael
Bradford in una recensione del romanzo di Matthews per la
CIA. “Le scene in cui Nate e Dominika attraversano i paesaggi
urbani in intricati percorsi di sorveglianza della durata di ore
per ripulirsi prima di un’azione operativa clandestina sono
rappresentazioni accurate e ricche di dettagli dei compiti
ansiogeni svolti quotidianamente dagli agenti dell’intelligence in
tutto il mondo”.
Anche se probabilmente non era una
Sparrow, poiché si ritiene che il programma sia terminato con la
Guerra Fredda e il KGB, l’ex agente e modella russa Anna
Chapman è probabilmente l’esempio più noto di una
possibile spia moderna. La Chapman è stata arrestata nel 2010 per
aver fatto parte del giro di spie dell’Illegals Program, composto
da agenti dormienti russi che cercavano di ottenere informazioni
negli Stati Uniti. Ma è balzata agli onori delle cronache dopo che,
nel 2012, un articolo dell’Independent ha affermato che la Chapman
era stata vicina a sedurre un membro del gabinetto del Presidente
Obama.
Si trattava, stando a quanto
riportato, di un’operazione trappola, e questo era il motivo per
cui l’Illegals Program era stato interrotto. Tuttavia, questa
caratterizzazione è stata successivamente contestata dall’FBI, che
ha dichiarato che i commenti dell’agente dell’FBI C. Frank
Figliuzzi su cui The Independent ha basato la sua storia
sono stati fraintesi, secondo Spencer Ackerman di
The Wire. Non è chiaro se oggi esistano ancora Sparrow
russi che conducono operazioni di trappolaggio, ma sicuramente
esistevano durante la Guerra Fredda ed erano piuttosto simili
all’esempio ritratto da Jennifer Lawrence in Red
Sparrow.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di Red
Sparrow grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim
Vision, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
14 ottobre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Red
Sparrow, il film del 2018 del regista di Hunger
GamesFrancis Lawrence e interpretato da
Jennifer Lawrence, è un thriller spionistico
contorto con molti colpi di scena e un finale particolarmente
scioccante. Una storia claustrofobica di doppi agenti, doppi
giochi, identità segrete e agende nascoste, Red Sparrow
(la recensione) è un viaggio
scomodo e straziante nel mondo delle spie clandestine nel teso
clima politico delle relazioni tra Russia e Stati Uniti.
Al momento dei titoli di coda, i
dettagli specifici del finale di Red Sparrow possono
essere un po’ difficili da discernere. Il film ha molti strati e
parti mobili, anche per un thriller di spionaggio, e ha lasciato
più di uno spettatore un po’ confuso dopo la prima visione.
Tuttavia, anche se il finale di Red Sparrow ha molti
strati, non è così complicato come sembra a prima vista. Con la
spiegazione dei momenti principali del finale di Red
Sparrow, il sottovalutato film di
Jennifer Lawrence può essere apprezzato per
l’intricata
storia che è davvero.
Ci sono due personaggi principali
in Red Sparrow: Dominika (Jennifer Lawrence) e Nash (Joel
Edgerton). Dominika è una Sparrow, una
sabotatrice/provocatrice/agente russa d’élite. Nash è un agente
della CIA incaricato di proteggere il suo contatto, una talpa
all’interno del governo russo. Il film inizia con Nash che per poco
non provoca un incidente internazionale mentre si affanna a
proteggere l’identità della talpa, venendo di conseguenza cacciato
dalla Russia. L’identità di questo doppiogiochista rimane un
segreto strettamente custodito per la maggior parte del film, fino
a quando la sua identità viene rivelata verso la fine.
Per tutto il tempo, il
generale Vladimir Andreievich Korchnoi,interpretato da
Jeremy Irons, ha spiato per gli
americani.Rivela la sua vera fedeltà a Dominika e
si lamenta che il suo tempo è quasi finito. La sua fedeltà
alla Russia è stata messa a dura prova dalla fine della Guerra
Fredda e lui è stato catturato dal fascino dell’individualismo
offerto dall’Occidente. La Russia si era trasformata in una specie
di prigione per un uomo come Korchnoi, e lui era stanco di essere
solo un anonimo ingranaggio di una presunta grande macchina, così
decise di lavorare con la CIA per portare avanti l’agenda
occidentale, piuttosto che quella di questa Russia
neo-sovietica.
Verrà scoperto, ma ha un piano: far
sì che Dominika, attualmente sospettata di essere lei stessa un
agente doppiogiochista, lo denunci e diventi un eroe nazionale. Da
questo luogo di impunità, potrà continuare il suo lavoro, minando i
piani della Russia e fornendo informazioni all’Occidente. È
disposto a sacrificarsi se la sua eredità continuerà a vivere
attraverso Dominika. L’unico problema per Dominika è che non è
necessariamente legata agli Stati Uniti o alla Russia. Ha accettato
di diventare una spia solo perché l’alternativa era la morte. Per
quanto ne sa il pubblico, l’unica persona della sua vita a cui
tiene davvero è sua madre.
Per tutta la durata di Red
Sparrow, Dominika lotta con la sua fedeltà forzata alla Russia
e il suo apparente desiderio di disertare negli Stati Uniti.
In tutto questo, però, ha in mente un obiettivo più
singolare: la vendetta. Lo zio di Dominika, Ivan, è un
catalizzatore chiave per il desiderio di giustizia di Dominika.
Egli recluta sua nipote per una missione che si conclude con il suo
stupro e una violenta uccisione, e poi la spedisce in una scuola
clandestina di spionaggio dove le viene insegnato a essere un
agente insensibile dello Stato.
Dominika viene disumanizzata
attraverso lo stupro, l’omicidio e la sistematica rimozione della
sua identità, e questo prima che lui mostri sentimenti incestuosi
per la nipote e la baci. Tutto ciò che accade è colpa sua e
Dominika lo sa fin dall’inizio, o almeno molto presto.
Durante le sue missioni, sia per la Russia che per gli
Stati Uniti, la donna raccoglie e dissemina prove contro lo zio, e
tutto arriva a un punto cruciale nel finale, uno scambio di
ostaggi.
I russi restituiscono la talpa agli
americani, mentre gli americani restituiscono Dominika ai russi.
Quando viene rimosso il sacchetto opaco dalla testa della talpa, il
film riprende i momenti cruciali tra Dominika e suo zio Ivan,
tra cui la sottrazione di un bicchiere (con le sue impronte
digitali) dal suo ufficio e la creazione di copie false dei dati
acquisiti dalla senatrice Boucher (Mary-Louise Parker). Quando la
maschera viene rimossa, il volto rivelato non è quello di Korchnoi,
ma di Ivan, che è stato incastrato con successo da Dominika.
La donna ha usato il vetro per
collocarlo dove non è mai stato e il floppy disk per suggerire che
stava fornendo dati falsi ai russi. Il tutto si conclude in modo
cruento. In precedenza, gli americani temevano che i russi
non sarebbero mai stati disposti a permettere a una talpa esposta
di vivere e condividere segreti con l’Occidente, e il loro sospetto
si rivela corretto quando un cecchino pone fine alla vita di Ivan
con un colpo alla testa ben piazzato.
Nel finale di Red Sparrow
, il governo russo è minato da due talpe: Korchnoi mantiene il suo
ruolo nell’esercito mentre incanala informazioni alla CIA, e ora
Dominika è inserita nella comunità dei servizi segreti russi.
Al di sopra di ogni sospetto per il ruolo svolto
nell’esporre suo zio come traditore dello Stato, Dominika è ben
posizionata per aiutare la CIA e allo stesso tempo minare gli
interessi della Russia, anche se la sua vera lealtà è
sconosciuta.
Si preoccupa forse degli intrighi
politici e delle dispute clandestine tra Russia e America? Ora che
la sua missione personale è stata completata, come userà le sue
capacità per influenzare il panorama geopolitico delle relazioni
tra Est e Ovest? Il futuro è aperto per Dominika, e la nuova Guerra
Fredda del XXI secolo è il luogo in cui lascerà il segno.
L’ultima inquadratura del finale di
Red Sparrow mostra Dominika che risponde a una telefonata.
Presumibilmente si tratta della CIA, forse dello stesso
Nash, il che fa sorgere delle domande di fondo. Dominika
prova davvero dei sentimenti romantici per l’agente Nash? O il suo
affetto era solo un espediente per usare lui e le sue risorse per
vendicarsi del malvagio zio Ivan? E se non fosse la CIA a
chiamare?
Mentre il film sfuma negli ultimi
istanti del finale di Red Sparrow, si sente una musica
all’altro capo del filo. Una musica da balletto russo. È il suo
contatto o rappresenta qualcosa di più personale? Comunque
sia, Dominika non è ancora fuori pericolo. I suoi segreti
sono suoi, ma ora deve vivere nel costante timore di essere
scoperta da persone che non ci penseranno due volte prima di
ucciderla come spia.
Cosa dice Red Sparrow sulla
politica statunitense/russa?
Il film non è una dichiarazione
politica
Il romanzo originale Red
Sparrow, pubblicato nel 2013, era tempestivo nel ritrarre la
Russia come un Paese che lavora instancabilmente per minare gli
interessi occidentali come se la Guerra Fredda non fosse mai
finita. Nel 2018, quando Red Sparrow è stato pubblicato
sullo sfondo delle crescenti prove dell’interferenza russa nelle
elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2016, quella spy story
avvincente sembra ancora più attuale.
Un elemento centrale di Red
Sparrow è la partita a scacchi che consiste nell’installare
agenti doppi in posizioni chiave di potere per indebolire il
nemico. Korchnoi e Dominika sono agenti americani inseriti in
Russia. Un eventuale sequel del film potrebbe capovolgere la
situazione e occuparsi delle spie russe negli Stati Uniti?
È importante notare che il Presidente della Russia non
viene mai nominato esplicitamente nel film, anche se il libro
originale fa ripetutamente riferimento a Vladimir Putin; nonostante
la sua politica,Red Sparrownon cerca di essere politico.
Il vero significato del finale
di Red Sparrow
Il thriller politico è una
storia sorprendentemente personale
Mentre il finale di Red
Sparrow è piuttosto complesso per quanto riguarda i vari doppi
giochi e le talpe nelle agenzie di intelligence sia della Russia
che degli Stati Uniti, i temi centrali dei momenti finali sono
molto più semplici. Red Sparrow è, in fondo, una storia
che parla di due cose: la vendetta e la difficoltà di sfuggire ai
cicli di violenza. Per Dominika, gli eventi del film sono
stati guidati dal bisogno di vendicarsi di suo zio Ivan e, in senso
più ampio, della spietata comunità dei servizi segreti che ha
favorito il tormento da incubo che ha subito.
Dominika non sembra avere una vera
e propria fedeltà alla Russia o agli Stati Uniti, anche se il
finale lascia intendere che forse chiamava la CIA e avrebbe potuto
servire gli interessi americani. L’unica cosa che le interessava
veramente era assicurarsi che Ivan morisse. Se poteva creare più
caos lungo il percorso, tenendosi al riparo dai sospetti, tanto
meglio. Tuttavia, si ha la netta sensazione che, se il suo
piano fosse fallito, sarebbe ricorsa a mezzi più semplici per
vendicarsi di Ivan, tanta era la profondità del suo odio
incredibilmente giustificato per lui.
A livello secondario, il
significato del finale di Red Sparrow era un commento
sulla natura ciclica della violenza e su quanto sia difficile per
persone come Dominika sfuggire veramente alle vite pericolose e
distruttive che conducono. La telefonata finale alla fine di
Red Sparrow ha lasciato molti interrogativi, ma sembra
chiaro che le cose per Dominika sono tutt’altro che finite.
Le possibilità che Dominika possa
semplicemente passare in secondo piano e vivere una vita normale
sono pressoché inesistenti. Potrà anche essersi finalmente
vendicata di Ivan, ma questo non ha messo fine alla vita che le sue
crudeli decisioni e il tormento che ha subito per mano
dell’apparato di intelligence dello Stato le hanno fatto
vivere.
Come è stato accolto il finale
di Red Sparrow
Il finale è stato un fattore
chiave nella risposta contrastante al thriller di spionaggio del
2018
Red Sparrow del 2018 è
stato un progetto ambizioso da parte della regista Francise
Lawrence e dello sceneggiatore Justin Haythe quando si è trattato
di tentare di adattare l’omonimo romanzo di Jason Matthew.
Purtroppo, la risposta della critica è stata decisamente
contrastante e il film non è andato molto meglio nemmeno per quanto
riguarda le opinioni del pubblico. Red Sparrow è
attualmente al 45% del Tomatometer e al 51% del Popcornmeter su
Rotten
Tomatoes, evidenziando quanto sia divisa a metà la risposta al
thriller di spionaggio. Anche il finale diRed Sparrowè stato una parte
fondamentale di questa risposta.
In parole povere, molti critici e
spettatori hanno ritenuto che Red Sparrow cercasse
semplicemente di fare troppo e che questo portasse a un finale
contorto e, per molti versi, piuttosto scarno. Il racconto della
vendetta di Dominika con Ivan avrebbe potuto essere un solido
racconto a sé stante. Allo stesso tempo, anche l’intricato
intreccio di agenti doppiogiochisti e intrighi internazionali
avrebbe potuto essere l’unico punto focale. Tuttavia, il tentativo
di coprire entrambi gli aspetti nella stessa storia ha allungato
troppo Red Sparrow agli occhi di molti spettatori, e il
finale non ha dato l’impressione di concludere abbastanza bene
nessuna delle due narrazioni.
Inoltre, la natura ambigua dei
momenti finali di Red Sparrow, soprattutto per quanto
riguarda la misteriosa conversazione telefonica di Dominika, ha
avuto un certo effetto negativo. L’ambiguità può funzionare
incredibilmente bene per i finali dei film, ma il thriller di
spionaggio con Jennifer Lawrence aveva bisogno di qualcosa di più
concreto, secondo molte recensioni. Se Red
Sparrow si fosse conclusocon una nota più definitiva, che fornisse risposte
su chi fosse Dominika a parlare e su cosa avrebbe fatto in seguito,
il film avrebbe potuto avere un riscontro molto meno divisivo.
Arriverà dal 1° marzo al cinema
Red
Sparrow, il nuovo thriller con Jennifer
Lawrence, che ritrova il regista degli ultimi tre film
della saga di Hunger Games, Francis
Lawrence.
Di seguito potete vedere una clip
dal film in cui la Lawrence compare al fianco di Charlotte
Rampling.
La sceneggiatura è firmata da
Justin Haythe che ha rimaneggiato uno script
precedentemente realizzato di Eric Warren
Singer. Il libro è ambientato in Russia ai nostri
giorni, dove una giovane donna, che fa parte della sezione
burocratica dei servizi segreti, che si sposta nella sezione
operativa e diventa un passero (Sparrow del titolo), un’infiltrata
nella CIA.
Red Sparrow,
recensione del film
con Jennifer Lawrence
Completano il cast di Red
Sparrow, oltre a Jennifer Lawrence, Joel
Edgerton, Jeremy Irons, Matthias Schoenaerts, Sergei
Polunin.
Arriva il 1° Marzo al cinema
Red
Sparrow, il nuovo film diretto da Francis
Lawrence son protagonista Jennifer
Lawrence nei panni di una spia. Nel film anche
Joel Edgerton. Di seguito tre interviste ai
protagonisti del film:
La sceneggiatura è firmata da
Justin Haythe che ha rimaneggiato uno script
precedentemente realizzato di Eric Warren
Singer. Il libro è ambientato in Russia ai nostri
giorni, dove una giovane donna, che fa parte della sezione
burocratica dei servizi segreti, che si sposta nella sezione
operativa e diventa un passero (Sparrow del titolo), un’infiltrata
nella CIA.
Red Sparrow,
recensione del film
con Jennifer Lawrence
Completano il cast di Red
Sparrow, oltre a Jennifer Lawrence, Joel
Edgerton, Jeremy Irons, Matthias Schoenaerts, Sergei
Polunin.
In attesa di vedere Gone
Girl, con protagonista Ben Affleck, Deadline riporta la
notizia che il prossimo film di David Fincher sarà
il thriller spionistico Red
Sparrow, tratto dall’omonimo
romanzo di Jason Matthews (in Italia il libro è
uscito col titolo Nome in codice: Diva). Secondo le
prime indiscrezioni, la protagonista del film sarà con molta
probabilità Rooney Mara. Se la notizia verrà
confermata ufficialmente, Red Sparrow segnerà la terza
collaborazione tra l’attrice di Her e il regista di
Seven, dopo Millennium – Uomini che odiano le
donne e The Social Network.
La sceneggiatura del film, che sarà
ambientato nella Russia di Putin e racconterà di un’agente speciale
dei Servizi Segreti che viene addestrata come seduttrice, porterà
la firma di Eric Singer, già autore dello script
di American Hustle di David O. Russell.
La figura dell’assassino ha sempre
avuto grande fascino al cinema. Personalità controverse, in
costante equilibrio tra la moralità e l’assenza di scrupoli. Sono
innumerevoli i film che hanno affrontato le vicende di personaggi
simili, e tra i più recenti si possono ricordare titoli come
Collateral e
Atomica bionda. Nel 2018 si
è aggiunto all’elenco anche Red
Sparrow (qui la recensione), incentrato
su un segreto servizio di spie e assassine con missioni
estremamente pericolose. A dirigere il film vi è Francis
Lawrence, che aveva già dato prova di saper padroneggiare
l’azione con la saga di Hunger Games. Per
questo suo nuovo film, si è nuovamente affidato ad un celebre
romanzo e alla sua attrice di riferimento.
Red
Sparrow è infatti la trasposizione
cinematografica del romanzo Nome in codice: Diva, scritto
dall’ex agente della CIA Jason Matthews nel 2013.
Si tratta del primo libro di una trilogia dedicata all’agente
segreto russo del SVR Dominika Egorova. Protagoniste di questi, e
del film, sono donne di straordinaria bellezza utilizzate dallo
spionaggio russo contro obiettivi da ridurre al silenzio o
reclutare con il ricatto sessuale. Diplomatici, politici, agenti
segreti. Secondo il romanzo, il primo e il secondo mestiere più
antico del mondo – prostituzione e spionaggio – sono l’arma di cui,
senza soluzione di continuità, la Russia sovietica si avvale ancora
oggi per vincere le sue segrete battaglie.
Girato tra Budapest, Londra e
Vienna, il film ha così dato vita sul grande schermo ad una storia
tanto seducente quanto ricca di tutti i principali elementi del suo
genere. Anche per tali motivi Red
Sparrow è arrivato ad un incasso complessivo di circa
151 milioni di dollari. In questo articolo, approfondiamo alcune
delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo finale. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Dominika Egorova, ex prima ballerina del Bol’soj
la cui carriera viene tragicamente interrotta a causa di un
incidente. In cerca di riscatto, la giovane si ritrova con un
ricatto a doversi arruolare nelle scuole per Sparrow, una branca
del Servizio di Intelligence Internazionale russo. Scopo di questo
è trasformare giovani uomini e donne in letale e seducenti
assassini. Per ottenere tale qualifica, però, Dominika dovrà
affrontare un duro e umiliante addestramento, iniziando a
comprendere i lati negativi di ciò che dovrà un giorno compiere
autonomamente. Quel momento arriva molto prima di quanto previsto,
nel momento in cui le viene assegnato il suo primo incarico da
Sparrow.
Il suo obiettivo è
Nathaniel Nash, un ufficiale della CIA sospettato
di essere una talpa intenta a monitorare le infiltrazioni dei
servizi segreti della Russia. Al momento del loro incontro, i due
finiranno per dar vita ad una spirale di attrazione e inganno, che
non mancherà di minacciare la sicurezza delle rispettive nazioni e
il fragile equilibrio che consente la pace mondiale. Preparatasi a
lungo per questo momento, Dominika si ritroverà a dover fare i
conti con numerosi imprevisti, e costretta a compiere delle scelte
dovrà scoprire di chi potersi fidare realmente in un contesto di
sole spie e traditori.
Il cast di attori
Dopo aver lavorato con lei per
Hunger Games, il regista decise di affidare la parte
della protagonista alla premio Oscar Jennifer
Lawrence. L’attrice si era dichiarata da subito
entusiasta del personaggio, ma era spaventata dalle scene di nudo
presenti. Alla fine riuscì però a superare la timidezza,
assicurandosi di poter avere il pieno controllo di tali scene. Il
personaggio di Dominika le richiese inoltre una grande preparazione
atletica. La Lawrence si allenò per quattro mesi nel balletto,
avendo come insegnanti alcune delle più note personalità del New
York City Ballet. Si preparò inoltre ad eseguire alcune delle
principali scene di combattimento, come anche a sfoggiare l’accento
russo più credibile possibile.
Accanto a lei, nei panni di
Nathaniel Nash vi è invece l’attore Joel Edgerton. Questi
si preparò al suo ruolo confrontandosi con lo scrittore del libro
da cui il film è tratto. Matthews lo aiutò infatti ad apprendere
tutti i principali segreti e la routine classica di un agente della
CIA. Nel film sono poi presenti noti attori come Matthias Schoenaerts nei panni di Ivan
Vladimirovich Egorov, zio di Dominika e direttore del SVR.
Charlotte Rampling è la direttrice della Scuola
Sparrow, mentre Jeremy Irons è
il generale Vladimir Korchnoi. Mary-Louise Parker
interpreta Stephanie Boucher, senatrice statunitense, e
Ciaran Hinds è il colonnello Zakharov.
Nel
finale del film, Dominka rivela di aver trovato il nome della
talpa ma di essere disposta a rivelarlo solo se le sarà data la
possibilità di tornare in Russia. Giunti nel luogo dello scambio,
vi è da una parte Nash, visibilmente deluso dal tradimento subito
da parte della donna, e dall’altra la talpa dichiarata da Dominika.
In realtà, lei fornisce il nome dello zio Ivan, usando le prove che
aveva costruito da quando è arrivata in Ungheria e incolpandolo per
lo scambio fallito a Londra. Ivan viene dunque ucciso e Dominika
onorata in una cerimonia militare russa alla presenza di Korchnoi.
Tornata in Russia, riceve però una telefonata da una persona
sconosciuta che suona il concerto per pianoforte di Grieg, che in
precedenza aveva detto a Nash essere il pezzo su cui ha ballato la
sua prima esibizione da solista.
Ci sarà un Red Sparrow 2?
Considerato questo finale aperto,
il regista Francis Lawrence ha espresso il proprio interesse a
realizzare un sequel basato su Palace of Treason o The
Kremlin’s Candidate, i due romanzi seguito di Red
Sparrow scritti da Jason
Matthews. Ad oggi, tuttavia, non sono state
fornite novità riguardo un eventuale secondo capitolo delle
avventure di Dominika. Il discreto successo ottenuto però dal film,
il quale ha incassato 151 milioni di dollari a fronte di un budget
di circa 70, e l’interesse della Lawrence a riprendere il ruolo
potrebbero però in futuro portare alla realizzazione di un nuovo
film.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di Red
Sparrow grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim
Vision, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
14 ottobre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
È passato un bel po’ di tempo
dall’ultima volta che abbiamo avuto aggiornamenti ufficiali sul
reboot di Red
Sonja della Millennium Films, ma la pagina Instagram
del film ha ora condiviso una nuova foto dietro le quinte della
star di Revenge,Matilda Lutz nei panni
della protagonista. Come si può vedere, l’armatura della Lutz è
piuttosto fedele alle successive rappresentazioni del personaggio
nei fumetti (il bikini succinto con la cotta di maglia non si
sarebbe mai visto), e sembra anche che sfoggi il caratteristico
trucco per il viso di Sonja. Di seguito, ecco l’immagine:
Dopo oltre un decennio di tentativi
di portare avanti il progetto con diversi scrittori e registi in
varie fasi, Millennium è finalmente riuscita a mettere in
produzione il suo reboot di Red
Sonja nel 2022, con il regista di Solomon
Kane,M.J. Bassett al timone e Lutz che
prende il posto dell’attrice di Ant-Man and the Wasp e
Thunderbolts*Hannah John
Kamen nel ruolo della temibile guerriera del titolo.
Il primo trailer è stato proiettato
per i presenti al San Diego Comic-Con lo scorso anno, ma ad oggi
non abbiamo ancora visto alcun filmato ufficiale. Speriamo che
questa nuova foto BTS sia il segnale che a breve potranno esserci
aggiornamenti sul film, come un primo teaser. Parlando del film a
Collider lo scorso anno, il produttore Les Weldon
ha promesso che “i fan potranno vederlo presto”.
“Abbiamo appena finito il
montaggio. Il film è molto radicato e molto reale, se vogliamo, ma
ci sono un paio di sequenze in cui dobbiamo mettere a punto la CGI
in modo che non si guardi e si dica: ‘Oh, quella creatura non c’era
proprio’”. Abbiamo quindi terminato il film e siamo pronti a
passare alla fase successiva di post-produzione”.
Nel corso di un’intervista del 2022,
invece, Bassett ha rivelato di aver deciso di modificare un aspetto
chiave della storia di Sonja: il suo brutale stupro da parte dei
nemici predoni. “Non mi interessano le donne di fantasia che
usano [lo stupro] come motore di motivazione”, ha detto.
“Non è una motivazione forte. È solo un essere umano nel mondo
della femminilità”.
Insieme a Lutz nel cast troviamo
anche Robert Sheehan (The
Umbrella Academy), Wallis Day(Krypton), Michael Bisping (xXx:
Return of Xander Cage), Martyn
Ford (F9: The Fast Saga), Eliza
Matengu (Thor: Love and Thunder),
Manal El-Feitury (Code Red) e
Katrina Durden (Doctor
Strange).
Il sito
The Illuminerdi riporta un aggiornamento parecchio intrigante a
proposito di Red Sonja, il nuovo film targato
Millennium basato sull’eroina Marvel creata dallo scrittore Roy
Thomas e dall’illustratore Barry Windsor-Smith nel 1973, e
parzialmente basata sui personaggi creati dalla scrittore Robert E.
Howard.
Si tratta di una notizia che non è
stata ancora confermata, e che al momento vi invitiamo a prendere
come una mera speculazione. Pare che a Sacha Baron Cohen(Il
processo ai Chicago 7) sia stato offerto il ruolo del
co-protagonista Kulan Gath, ossia il villain principale del film.
Si tratta di un mago malvagio apparso per la prima volta in “Conan
il Barbaro #15” come antagonista di Conan.
In attesa di capire se Cohen
accetterà o meno la parte, ricordiamo che la protagonista del nuovo
film, come abbiamo appreso lo scorso maggio,
saràHannah
John-Kamen, nota soprattutto per il ruolo di Ghost
in Ant-Man
and the Wasp. L’attrice ha recitato in film
quali Star
Wars: Il Risveglio della Forza, Tomb
Raider e
Ready Player One, ed è nota anche per il ruolo di
Dutch nella serie televisiva Killjoys. Prossimamente
la vedremo nell’atteso reboot di Resident
Evil.
Il nuovo film dedicato
a Red Sonja, le cui riprese dovrebbero
partire entro la fine dell’anno, sarà diretto da Jill Soloway, creatrice della
serie Transparent, e sceneggiato da Tasha
Huo, attualmente showrunner, produttore esecutivo e
sceneggiatore per conto di Netflix di una nuova serie d’animazione basata sul
franchise di Tomb Raider. Inoltre, Huo è anche
al lavoro su The
Witcher: Blood Origin, prequel dell’acclamata serie con
protagonista Henry
Cavill.
I numerosi tentativi di riportare Red Sonja al cinema
Il personaggio aveva debuttato sul
grande schermo nel 1985, nell’omonimo film interpretato da
Brigitte Nielsen al fianco di Arnold
Schwarzenegger. Da allora, numerosi sono stati i
tentativi di riportare l’eroina al cinema. Al Comic-Con del 2008
venne annunciato che Robert
Rodriguez avrebbe diretto e prodotto un nuovo
film che avrebbe visto Rose McGowan nei
panni della diavolessa con la spada, ma quel progetto venne poi
cancellato.
Diversi anni dopo, nel
2018, Bryan
Singer (la saga di X-Men)
venne ufficializzato alla regia di un nuovo adattamento, ma dopo le
accuse di violenza sessuale e cattiva condotta del regista, il film
è passato ufficialmente nella mani di Soloway.
Mentre la produzione
di Red
Sonjacontinua, è stata finalmente
rivelata la prima foto ufficiale per il prossimo adattamento
cinematografico live-action di Roy Thomas e Barry Windsor-Smith del
personaggio dei fumetti di spada e stregoneria
di Millennium Media.La foto
di Red
Sonja ci offre il nostro primo
sguardo a Matilda Lutz nei panni della guerriera
protagonista della storia, offrendo ai fan uno sguardo al suo
costume. Lutz può anche essere visto indossare i caratteristici
capelli rossi del personaggio mentre impugna una spada.
Red
Sonja è stato diretto da MJ
Bassett da una sceneggiatura co-scritta dal vincitore
dell’Emmy Joey Soloway e Tasha Huo, con Soloway inizialmente
incaricato di dirigere il progetto l’anno scorso. Insieme a
Lutz nel cast troviamo anche gli attori visti
in The
Umbrella Academy, Robert Sheehan, Wallis
Day(Krypton), Michael
Bisping (xXx: Return of Xander
Cage), Martyn Ford (F9:
The Fast Saga), Eliza Matengu
(Thor: Love and Thunder),
Manal El-Feitury (Code
Red) e Katrina Durden
(Doctor
Strange).
Red
Sonja è un personaggio di spada e
stregoneria creato da Robert E. Howard, dallo scrittore Roy Thomas
e dall’artista Barry Windsor Smith per la Marvel Comics nel 1973. Il personaggio è
descritto come focoso e abbastanza forte da andare in punta di
piedi con Conan mentre rifiutava le sue avances. I suoi
fumetti da solista vengono ancora pubblicati oggi tramite Dynamite
Entertainment.
Il
film Red Sonjaè
prodotto da Mark Canton
(300, Power). Courtney Solomon
(After) produrrà insieme
a Christa Campbell e Lati Grobman per conto della Campbell Grobman
Films. Altri produttori includono Andrea Sperling di Topple,
Yariv Lerner di Millennium, Jeffrey Greenstein, Jonathan Younger,
Les Weldon, Joe Gatta e Tanner Mobley. Avi Lerner, Boaz
Davidson e Trevor Short, Dorothy Canton e Luke Lieberman di
Millennium saranno i produttori esecutivi.
Jill Soloway
scriverà e dirigerà l’adattamento cinematografico di Red
Sonja, progetto inizialmente affidato a Bryan
Singer escluso dalla produzione in seguito alle varie
vicissitudini legate alle accuse di molestie sessuali. A riportare
la notizia è Deadline, spiegando che la creatrice della serie
Transparent sta lavorando per portare sul grande
schermo una versione audace e inedita del personaggio.
“Non vedo l’ora di dare vita al
mondo epico di Red Sonja“, ha detto la Soloway, “Esplorare
questa potente mitologia e far evolvere ciò che significa essere
un’eroina è un sogno artistico che diventa realtà“.
Questo è il primo impegno ufficiale
della regista e sceneggiatrice dopo l’impegno con lo show
televisivo che l’ha vista impegnata negli ultimi quattro anni. per
quanto riguarda Red Sonja invece, vi ricordiamo che l’eroina è
apparsa sulle pagine della Dynamite Entertainment negli anni ’70
continuano la sua storia editoriale di successo fino ad oggi. Al
cinema è già stata interpretata nel 1985 da Brigitte Nielsen.
Sono ormai dieci anni che la
compagnia di produzione Millennium sta cercando di realizzare un
adattamento, e tra i vari nomi che si sono alternati a capo del
progetto figurano anche Robert Rodriguez (che
avrebbe diretto Rose McGowan nel ruolo), Tanya
Wexler e ovviamente Bryan Singer, scelto per la regia dopo
il licenziamento sul set di Bohemian Rhapsody.
Il reboot di Red
Sonja torna ufficialmente in sviluppo. Come riportato da
THR, la sceneggiatrice Tasha Huo è stata
ingaggiata da Millennium per occuparsi di scrivere il nuovo film
basato sull’eroina Marvel creata dallo scrittore Roy
Thomas e dall’illustratore Barry Windsor-Smith nel 1973, e
parzialmente basata sui personaggi creati dalla scrittore Robert E.
Howard.
Il personaggio aveva debuttato sul
grande schermo nel 1985, nell’omonimo film interpretato da
Brigitte Nielsen al fianco di Arnold Schwarzenegger. Da allora, numerosi
sono stati i tentativi di riportare l’eroina al cinema. Al
Comic-Con del 2008 venne annunciato che Robert Rodriguez avrebbe diretto e prodotto un
nuovo film che avrebbe visto Rose McGowan nei
panni della diavolessa con la spada, ma quel progetto venne poi
cancellato.
Diversi anni dopo, nel 2018,
Bryan Singer (la saga di
X-Men) venne ufficializzato alla regia di un nuovo
adattamento, ma dopo le accuse di violenza sessuale e cattiva
condotta del regista, il film è passato ufficialmente nella mani di
Jill Soloway, creatrice della serie
Transparent.
Soloway, fan di lunga data del
personaggio, ha ammesso che non vede l’ora di lavorare con Huo al
film: “Amo Red Sonja da sempre. Mi sento davvero onorata di
portare avanti la sua storia e iniziare questo nuovo viaggio
cinematografico. Non potrebbe esserci un momento più grande nel
nostro mondo per il modo in cui Red Sonja esercita il potere e la
sua connessione con la natura e il nostro pianeta. È un’antica
eroina con una vocazione epica e portarla sullo schermo è un sogno
che diventa realtà per me in quanto regista.”
Millennium inizierà il processo di
casting per Red Sonja il prima possibile. Tasha
Huo è attualmente showrunner, produttore esecutivo e sceneggiatore
per conto di Netflix di una nuova serie d’animazione basata su
Tomb Raider. Inoltre, è al lavoro anche su
The
Witcher: Blood Origin, l’acclamata serie con protagonista
Henry Cavill.
Sono passati circa sette anni da
quando Robert Rodriguez annunciò che avrebbe
realizzato un film su Red Sonja, con
protagonista Rose McGowan, all’epoca sua compagna.
Nonostante non si sia più sentito nulla del progetto, sembra che
adesso le cose siano cambiate e che la Nu Image/Millennium Films
abbia assunto Christopher Cosmos per firmare lo
script.
Red Sonja è una giovane donna
risorta dalle ceneri di una tragedia per diventare una donna
guerriera senza paura. La mitologia rossa cerca vendetta per la
perdita della sua famiglia. Sul suo cammino di distruzione scopre
un prposito più alto a cui può dedicarsi: salvare il mondo da Kulan
Gath.
Avi Lerner, Trevor Short,
Boaz Davidson, John Thompson, Christa Campbell e
Lati Grobman saranno produttore esecutivi.
Chi potrebbe interpretare la
protagonista?
Red Sonja,
la diavolessa con la spada, è un personaggio dei fumetti creato da
Roy Thomas e Barry Windsor-Smith,
pubblicato dalla Marvel Comics.
Il nuovo film di Red Sonja incontra un’altra grande battuta
d’arresto poiché secondo quanto riferito sia il regista
Joel Soloway che la protagonista Hannah
John-Kamen hanno lasciato il progetto.
Quasi un anno dopo essere stata
scelta per il ruolo principale, Hannah John-Kamen ha lasciato il
ruolo, almeno da quello che riferisce The Illuminerdi.
Inoltre, secondo quanto riferito, anche il regista Joel Soloway ha
lasciato il progetto, sebbene le fonti non abbiano fornito una
ragione per quanto riguarda le loro partenze. L’outlet riporta
anche che MJ Bassett è stato scelto come nuovo
regista per il film e la produzione prevede una data di inizio
riprese alla fine del 2022.
Screen Rant ha contattato il produttore Millennium Films e
l’addetto stampa di John-Kamen per un commento, ma non ha ricevuto
risposta.
I numerosi tentativi di riportare
Red Sonja al cinema
Il personaggio di Red
Sonja aveva debuttato sul grande schermo nel 1985,
nell’omonimo film interpretato da Brigitte
Nielsen al fianco di Arnold
Schwarzenegger. Da allora, numerosi sono stati i
tentativi di riportare l’eroina al cinema. Al Comic-Con del 2008
venne annunciato che Robert
Rodriguez avrebbe diretto e prodotto un nuovo
film che avrebbe visto Rose McGowan nei
panni della diavolessa con la spada, ma quel progetto venne poi
cancellato.
Diversi anni dopo, nel
2018, Bryan
Singer (la saga di X-Men)
venne ufficializzato alla regia di un nuovo adattamento, ma dopo le
accuse di violenza sessuale e cattiva condotta del regista, il film
è passato ufficialmente nella mani di Soloway e ora in quelle di
MJ Bassett.
Arriva da
The Hollywood Reporter la notizia che Hannah John-Kamen, nota soprattutto per il
ruolo di Ghost in
Ant-Man and the Wasp, sarà la protagonista di Red
Sonja, il nuovo film targato Millennium basato sull’eroina
Marvel creata dallo scrittore Roy
Thomas e dall’illustratore Barry Windsor-Smith nel 1973, e
parzialmente basata sui personaggi creati dalla scrittore Robert E.
Howard.
Il personaggio aveva debuttato sul
grande schermo nel 1985, nell’omonimo film interpretato
da Brigitte Nielsen al fianco
di Arnold
Schwarzenegger. Da allora, numerosi sono stati i
tentativi di riportare l’eroina al cinema. Al Comic-Con del 2008
venne annunciato che Robert
Rodriguez avrebbe diretto e prodotto un nuovo
film che avrebbe visto Rose McGowan nei panni
della diavolessa con la spada, ma quel progetto venne poi
cancellato.
Diversi anni dopo, nel
2018, Bryan
Singer (la saga di X-Men) venne
ufficializzato alla regia di un nuovo adattamento, ma dopo le
accuse di violenza sessuale e cattiva condotta del regista, il film
è passato ufficialmente nella mani di Jill
Soloway, creatrice della
serie Transparent, che si occuperà della regia.
In una nota ufficiale, Soloway ha
così commentato il casting di Hannah John-Kamen: “Hannah è un’attrice di
grande talento che seguiamo da anni. Lei è Red Sonja. Il suo range,
la sua sensibilità e la sua forza sono tutte qualità che stavamo
cercando e non potremmo essere più entusiasti di intraprendere
questo viaggio insieme.”
Il nuovo film dedicato a Red
Sonja, le cui riprese dovrebbero partire entro la fine
dell’anno, sarà sceneggiato da Tasha Huo,
attualmente showrunner, produttore esecutivo e sceneggiatore per
conto di Netflix di una nuova serie d’animazione basata sul
franchise di Tomb Raider. Inoltre, è al lavoro anche
su The
Witcher: Blood Origin, prequel dell’acclamata serie con
protagonista
Henry Cavill.
The Hollywood Reporter riferisce la
notizia che il regista Bryan Singer non è più
legato al film Red Sonja in fase di sviluppo
presso la Millennium Films. Secondo il giornale, Singer è stato
licenziato dal progetto, non a causa delle notizie di aggressione
sessuale dei ragazzi minorenni, ma perché la compagnia di
produzione non poteva assicurarsi un distributore negli Stati Uniti
con Singer coinvolto, quindi le accuse a suo carico sono la causa
indiretta del suo allontanamento.
Non è chiaro se il progetto
procederà rapidamente con una sostituzione del regista, come quando
Singer è stato licenziato da Bohemian Rhapsody, o
se Red Sonja tornerà di nuovo nel limbo dello
sviluppo ancora una volta. Ashley Edward Miller
(X-Men: First Class, Thor, Big Trouble in Little China) ha scritto
la sceneggiatura.
Il personaggio di Red Sonja è stato
creato da Robert E. Howard, lo scrittore
Roy Thomas e l’artista Barry Windsor
Smith per la Marvel Comics nel 1973. I fumetti Red
Sonja vengono ancora pubblicati oggi attraverso Dynamite
Entertainment. Dopo il successo di Wonder Woman della Warner Bros, il
progetto sul film ha subito un’accelerazione, che sembra adesso
frenare.
Un film lungometraggio di Red Sonja
era stato annunciato da Robert Rodriguez undici
anni fa con Rose McGowan destinata ad assumere il
ruolo da protagonista. Anni dopo Simon West è
stato associato a una versione del film con Amber
Heard in trattative per diventare la protagonista. Nessuna
delle due versioni è mai decollata.
L’unico film arrivato al cinema è
quello del 1985 conBrigitte Nielsen nei panni
della protagonista e al suo fianco Arnold
Schwarzenegger. Il personaggio è stato introdotto nel 1934
nel racconto di Robert E. Howard “La leggenda dell’avvoltoio”.
Il reboot di Red
Sonja, in lavorazione da tempo, è stato venduto nel
Regno Unito, dove dovrebbe uscire “più avanti quest’anno”
dopo due anni di post-produzione. Questo potrebbe voler dire che
arriverà anche da noi in Italia tra non molto.
Signature Entertainment ha acquisito
i diritti per il Regno Unito e l’Irlanda del film fantasy da
Millennium Media, che in precedenza aveva venduto il film in
diversi mercati internazionali, ma una prima data di uscita deve
ancora essere rivelata.
Basato sulla serie di fumetti
best-seller, il fantasy segue la cacciatrice barbara Red
Sonja, che deve unire un gruppo di improbabili
guerrieri per affrontare il malvagio tiranno Imperatore Draygan e
la sua mortale sposa, Dark Annisia.
Il film è interpretato da
Matilda Lutz (Revenge), Robert
Sheehan (The
Umbrella Academy), Wallis Day(Krypton), Michael Bisping (xXx:
Return of Xander Cage), Martyn
Ford (F9: The Fast Saga), Eliza
Matengu (Thor: Love and Thunder),
Manal El-Feitury (Code Red) e
Katrina Durden (Doctor
Strange).
Millennium è finalmente riuscita a
mettere in produzione il suo reboot di Red
Sonja nel 2022, con il regista di Solomon
Kane,M.J. Bassett al timone e Lutz che
prende il posto dell’attrice di Ant-Man and the Wasp e
Thunderbolts*Hannah John
Kamen nel ruolo della temibile guerriera del titolo.
Diverse versioni sono state in fase
di sviluppo per almeno 20 anni prima di questa iterazione, mentre
diversi sceneggiatori, registi e finanziatori si confrontavano con
il progetto. L’originale del 1985 aveva come protagonista
Brigitte Nielsen.
Red Snake, il film
ispirato alla storia vera del Premio Nobel Nadia Murad, arriva in
prima assoluta il 18 giugno sulle principali piattaforme video on
demand.
Sono donne e combattenti le protagoniste di
Red Snake, il prossimo film Eagle Pictures che farà il suo
debutto il 18 giugno in prima assoluta sulle principali piattaforme
video on demand: SKY, TIMVISION, CHILI, GOOGLE PLAY, YOU TUBE,
RAKUTEN, HUAWEI VIDEO e INFINITY. Diretto dalla regista e
giornalista francese Caroline Fourest, Red Snake racconta il
dramma della guerra dal punto di vista delle donne ispirandosi alla
dolorosa storia vera di Nadia Murad, ventisettenne yazida Premio
Nobel per la Pace nel 2018.
L’opera della
Fourest – tra le redattrici del periodico settimanale satirico
francese Charlie Hebdo durante gli anni dell’affaire delle
caricature di Maometto – è un monito a non dimenticare quello che
accade ancora oggi in Medio Oriente tra le minoranze religiose
(come quella yazida) che lottano per la sopravvivenza non lontano
dal confine con la Siria, alla ricerca di una libertà oltraggiata,
di diritti calpestati, di vita offesa. In difesa di questi valori,
Red Snake vuole documentare come gli scontri non riguardino
solo gli uomini, ma in realtà anche chi ha dentro di sé un
incontrollato desiderio di giustizia.
Tra le donne
soldato, che arrivano da diverse parti del mondo, c’è Mother Sun,
interpretata da Maya Sansa, una donna di origini italiane
che grazie anche alla sua sensibilità custodisce parte degli amari
ricordi delle altre componenti del gruppo.
Red
Snake racconta di Zara, una giovane Yazidi rapita e venduta
come schiava sessuale a un guerrigliero jihādista. La ragazza
spinta dalla volontà di salvare il fratello, tenuto prigioniero e
addestrato per diventare un bimbo soldato, riesce miracolosamente a
scappare. Sceglie la strada delle armi e si unisce a una squadra di
combattenti donne molto temute e determinate a lottare contro i
guerriglieri dell’Isis. Di origini e religioni diverse, queste
coraggiose donne hanno dolorose ferite da sanare. Nel corso di
tanti agguati condurranno una guerra epica contro questa fanatica
ideologia e scopriranno il gran potere che hanno sui militanti
jihādisti, terrorizzati all’idea di essere uccisi da donne.
Red Snake sarà disponibile a
partire dal 18 giugno e per quattro settimane su: SKY, TIMVISION,
CHILI, GOOGLE PLAY, YOU TUBE, RAKUTEN, HUAWEI VIDEO e INFINITY.
Guarda il trailer di Red
Rocket, il nuovo audace film dallo scrittore e regista
Sean Baker (The Florida Project, Tangerine), con Simon
Rex in una performance magnetica e intensa, Red Rocket è
un ritratto dark, divertente e umano di un cacciatore di fortuna
americano e una cittadina che a malapena lo tollera.
Red
Rocket, sarà presentato sarà presentato alla Festa del
Cinema di Roma.
Sean Baker, regista
di The Florida Project e
Tangerine, ha presentato alla Festa del Cinema di
Roma 2021 il suo nuovo film, Red
Rocket. Ecco la nostra intervista all’autore del New
Jersey.
Red
Rocket, il nuovo audace film dallo scrittore e regista
Sean Baker (The Florida Project, Tangerine), con Simon
Rex in una performance magnetica e intensa, Red Rocket è
un ritratto dark, divertente e umano di un cacciatore di fortuna
americano e una cittadina che a malapena lo tollera.
Red
Rocket, il nuovo audace film dallo scrittore e regista
Sean Baker (The Florida Project, Tangerine), con Simon
Rex in una performance magnetica e intensa, arriverà nelle
nostre sale il 3 marzo, distribuito da Universal.
Red
Rocket è un ritratto cupo, divertente e umano di un
imbroglione tipicamente americano, e della sua città natale che lo
tollera a malapena.
Regia: Sean Baker
Sceneggiatori: Sean Baker, Chris Bergoch
Produttori: Sean Baker, Alex Saks, Samantha Quan, Alex
Coco,Shih-Ching Tsou
Cast: Simon Rex, Bree Elrod, Suzanna Son
Dal digitale dello
smartphone, Sean Baker passa, per Red
Rocket, ai 16 mm e si
lascia dietro una patina colorata e a tratti quasi manierista che
aveva caratterizzato The Florida Project per affondare nella
periferia del Texas, in quel’America ai margini che ha decretato il
successo di Trump alle elezioni del 2016. Aedo del
degrado, al quale riesce a conferire vitalità e dignità, Baker
torna alla regia per raccontare la storia di un cialtrone che cerca
di rimettersi in sesto a scapito di tutto e tutti.
Mikey è un attore porno
che, dopo 17 anni nel mondo dell’intrattenimento per adulti, è
arrivato al capolinea della sua carriera. Decide così di tornare a
Texas City per ripartire da zero. Chiede ospitalità alla moglie,
che però non vede da anni e che lo detesta senza prendersi la briga
di nasconderlo e comincia a girare per i dintorni su una
bicicletta, in cerca di un lavoro. La sua ricerca lo porta in un
negozio di ciambelle, dove incontra Strawberry, una diciassettenne
molto carina e molto disinibita. Da questo incontro nascerà in
Mikey il desiderio di rivalsa, mentre prende forma nella sua testa
un sogno ambizioso: tornare nel mercato del porno, in qualità di
partner e manager della ragazzina che ha incontrato e della quale
dice di percepire il talento da performer hard.
Simon Rex superstar
A cavallo di una
bicicletta sgangherata, Simon Rex si fa
protagonista di una serie di cartoline, immagini di degrado che
costellano Red Rocket e l’America vera, immagini
che Sean Baker rende malinconiche e dolci, come il suo
protagonista. Il lavoro di Baker e Rex mette in atto un piccolo
miracolo, Red
Rocket è il racconto di un randagio spregevole,
che rappresenta tutto il marcio che c’è nell’America media, che
prende da chiunque senza dare mai niente in cambio, che scarica
responsabilità e colpe e non rimane fedele a nessuno dei suoi
propositi. Eppure non si può non voler bene a questo parassita
perché è un puro, un’anima candida senza alcuna traccia di
malvagità. Forse per questo, alla fine, il sogno in cui lui era
protagonista diventa un sublime strumento di tortura che lo
assoggetta, il seduttore sedotto e, quasi sicuramente, anche se non
ci è dato saperlo, abbandonato.
Simon
Rex, ex attore hard, piccola stella del porno gay, poi vj
e modello, mette a frutto tutte le sue doti, la sua faccia da
schiaffi, una certa tragicità sotto un sorriso beffardo e si
spoglia, letteralmente e metaforicamente, regalandoci un ritratto
di sciagurato per il quale non si può non fare il tifo.
Con una sensibilità che
si fa di film in film più raffinata e compatta, Sean
Baker continua il suo racconto dell’America ai margini,
schivando ogni possibilità di compiacimento nel degrado e nella
povertà, ma puntando il dito dritto contro quella società cieca e
sussistente, che non è consapevole di cosa c’è oltre l’orizzonte
disegnato da fabbriche abbandonate e casette sparute dipinte di
colori sgargianti.
Il registro è quello della
commedia
In contrapposizione con
quanto realizzato in The Florida Project, in questo caso il regista
e sceneggiatore sceglie il linguaggio della commedia, molto amara
in alcune circostanze, una commedia realista che non disdegna
deviazioni nel fantastico, anche solo nella testa di Mikey. A fare
da colonna sonora a questo microcosmo fermo nel tempo, non a caso,
una Hit di inizio 2000, Bye Bye Bye degli NSYNC, che
compare addirittura in tre versioni: la classica, in apertura, una
versione per tastiera e voce eseguita da Suzanna
Son (Strawberry) e una intessuta nello stesso dialogo e
recitata dall’incredibile Brenda Deiss, qui al suo
primo e ultimo ruolo in carriera, con un volto vecchio e fiero, il
volto di un’America che rappresenta con una buona dose di
approssimazione il paese reale.
Red
Rocket è un piccolo gioiello, una commedia con un
infinito rispetto per l’abbandono che mostra e per l’umanità
derelitta che racconta. Sean Backer e Simon Rex ci prendono per
mano e ci portano dentro la mente di un uomo che non è molto
diversa da quella della ragazzina protagonista di The
Florida Project, che sogna Disneyland in mezzo al degrado
di una stanzetta di un motel con la facciata viola.
Red
Rocket, il nuovo audace film dallo scrittore e regista
Sean Baker (The Florida Project, Tangerine), con Simon
Rex in una performance magnetica e intensa, arriverà nelle
nostre sale il 3 marzo, distribuito da Universal.
Red
Rocket è un ritratto cupo, divertente e umano di un
imbroglione tipicamente americano, e della sua città natale che lo
tollera a malapena.
Regia: Sean Baker
Sceneggiatori: Sean Baker, Chris Bergoch
Produttori: Sean Baker, Alex Saks, Samantha Quan, Alex
Coco,Shih-Ching Tsou
Cast: Simon Rex, Bree Elrod, Suzanna Son