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The Flash: tutti gli Easter Eggs e i riferimenti ai film DC

Il film stand-alone del Velocista Scarlatto, con la regia di Andy Muschietti, porta in scena numerosi camei, reference ed easter eggs sorprendenti.

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The Flash, (qui la recensione) è film stand-alone del Velocista Scarlatto uscito in sala nel giugno 2023, dopo aver affrontato ritardi e problemi con il suo protagonista, Ezra Miller. Diretto da Andy Muschietti, il film funge da ponte fra il vecchio DCEU e il nuovo DCU, e fornisce finalmente una spiegazione chiara e funzionale del multiverso. Il film traccia infatti la storia di Barry Allen, il quale nel tentativo di aggiustare il passato e impedire l’uccisione della madre, altera la linea temporale, provocando dei danni. Con questo pretesto, The Flash regala anche al suo pubblico numerosi easter eggs e riferimenti a personaggi di altri franchise della DC ma anche alla Warner Bros. stessa, alcuni molto sorprendenti e altri invece attesi. Di seguito, tutte le reference e i camei presenti nel film!

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Il ritorno di Wonder Woman

Fra i più grandi camei regalati da The Flash vi è quello della Wonder Woman di Gal Gadot, contenuto nel primo atto. Diana Prince arriva in soccorso di Batman nella scena action iniziale del film, mentre questi è appeso ad un ponte e sta cercando di reggere un criminale da poco inseguito. Questi ha fra le mani una sostanza chimica pericolosissima che, qualora cadesse in acqua, distruggerebbe la città. Batman sta quasi per cedere, quando all’improvviso il Lazo della Verità lo avvolge e lo trascina al sicuro. Dopo un breve – e simpatico – siparietto con Wayne e Barry, che arriva poco dopo, Wonder Woman vola via, pronta ad affrontare una nuova avventura.

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Il riferimento alla sequenza di Barry e Iris della Snyder’s Cut

Siamo ancora nel primo atto, quando Barry Allen incontra Iris West. Il primo incontro che il pubblico vede fra i due viene mostrato in Justice League di Zack Snyder, quando Flash evita che la ragazza venga investita e muoia. In The Flash, al momento del loro incontro, è poi la stessa Iris a fare riferimento alla scena dell’incidente d’auto del film di Snyder, ricordando a Barry che i due si sono già incontrati brevemente. Tra l’altro questa è l’unica scena nel DCEU della Iris di Kiersey Clemons, prima di rivederla nel film stand-alone.

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Iron Heights, il carcere della DC in cui si trova Henry Allen

Per chi conosce a fondo i fumetti e la storia di Flash, saprà l’importanza di Iron Heights. In Justice League, alcune immagini avevano mostrato Barry parlare proprio con il padre in carcere, poiché – come si sa – accusato della morte della madre. In The Flash, abbiamo una sequenza nella quale i due dialogano, prima che al padre venga staccato il collegamento con il figlio. La prigione è, per l’appunto, Iron Heights Penitentiary, la più famosa dei fumetti DC. Iron Heights è il carcere in cui, sia nei fumetti che nella serie tv della CW, Flash rinchiude tutti i malviventi dopo averli fatti arrestare.

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Per conoscere la storia di Barry basta guardare nella Speed Force

La prima volta in cui Barry finisce nella Speed Force è quando pensa a sua madre. È lì che The Flash mostra i più grandi camei ed easter egges, ed è sempre lì che si può approfondire meglio la sua storia. La Speed Force si genera quando Barry corre molto velocemente e, attraverso di essa il supereore può vedere scorci del suo passato, grazie ai quali si può sapere meglio quale sia il suo trascorso nel DCEU. Quando Flash entra in questa sorta di regno temporale, vengono mostrati tutti i momenti del velocista nella Justice League, e tutti i suoi periodi precedenti prima di diventare, appunto, l’eroe scarlatto.

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All’inizio di The Flash appare il Superman di Henry Cavill

Sempre nella Speed Force compare anche il Superman interpretato da Henry Cavill e, fra le immagini più memorabili apparse, c’è quella della battaglia del supereore insieme a tutta la Justice League. Henry Cavill ha oramai svestito i panni di Kal-El/Clark Kent, eppure in The Flash appare ugualmente, seppur in un flashback. C’è anche un’altra scena in cui vediamo Superman, e non appartiene alla Speed Force. Ad un certo punto, infatti, si vede il kryptoniano salvare alcune persone da un vulcano attivo, il che suggerisce che quella potrebbe essere la sua ultima apparizione come Uomo d’acciaio.

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Il negozio Grayson

In The Flash capiamo anche bene dove vive Barry Allen, grazie ad una sequenza in cui quest’ultimo parla per l’ultima volta con il Bruce Wayne di Ben Affleck, prima di tornare nel passato. La sua palazzina ha di fronte un negozio che si chiama “Grayson’s” e che è palesemente un altro riferimento alla DC Universe. Infatti, questa è una reference all’omonima famiglia DC da cui proviene Dick Grayson, un eroe associato a Batman come primo Robin e poi Nightwing.

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Box office

La stanza alternativa di Barry Allen è uno scrigno di easter eggs

Quando Barry Allen viaggia nel tempo dopo aver cambiato il passato e fatto rivivere la madre, si trova faccia a faccia con una sua versione alternativa diciottenne. Una volta andato a casa dell’altro Barry, nella sua camera da letto si possono vedere appesi alle pareti diversi poster, tutti easter eggs appartenenti alla storia della Warner Bros. Troviamo infatti locandine di film come Io sono leggenda, Inception e Pacific Rim, ognuno di questi distribuito proprio dalla Warner Bros. Pictures.

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La reference sul passaggio di James Gunn alla DC

In The Flash ci sono palesi riferimenti a James Gunn e, nello specifico, al suo essere a capo dei DC Studios con Peter Safran. Sempre nella stanza del Barry alternativo troviamo infatti il poster del film Scooby-Doo del 2002, uno dei primi film scritti proprio da James Gunn e che lo hanno iniziato alla carriera ad Hollywood. C’è poi anche un flashback in cui il giovane Barry indossa una maglia che fa riferimento alla Mystery Machine del franchise di Scooby-Doo, un altro sottile collegamento a James Gunn.

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Il cameo di Temuera Morrison come Tom Curry

Fra i tanti camei inseriti in The Flash, uno molto divertente è quello che ha come protagonista Temuera Morrison, alias Tom Curry, padre di Aquaman. Quando Barry torna nel passato, bloccandosi quindi in una dimensione alternativa, tenta di rintracciare tutti i suoi compagni della Justice League. Ogni telefonata risulta vana, fino a quando non prova con Arthur Curry, chiamando così il padre. In quella versione, però, il padre dell’atlantideo non ha mai conosciuto Atlanna, è “felicemente” sposato con una semplice umana e Arthur non è altro che… il suo cane.

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In L’uomo d’acciaio Barry Allen è a Metropolis

Un inserto interessante che compare in The Flash riguarda l’attacco di Zod a Metropolis. La scena che viene introdotta all’interno del film non è rivisitata, come magari si pensava, bensì proviene proprio da L’uomo d’acciaio e dalla linea temporale del DCEU. Queste mostrano proprio Barry Allen nella città poco dopo aver ricevuto i suoi poteri, che si reca a Metropolis per poter aiutare a sconfiggere Zod. Rendendosi poi conto che la situazione è troppo complessa da gestire per lui, passando la palla a Superman.

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Alcuni classici degli anni ’80 hanno versioni alternative

The Flash gioca molto con il concetto di multiverso e con le sue linee temporali alternative. Fra i tanti momenti divertenti, c’è anche quello in cui Barry Allen scopre che nel mondo del Barry alternativo, alcuni film cult hanno interpreti diversi rispetto a quelli che lui stesso e il pubblico tutto conosce. Uno degli esempi è Ritorno al futuro, in cui Marty McFlay non è interpretato da Michael J. Fox ma da Eric Stoltz, mentre il primo diventa protagonista di Footloose. Kevin Bacon, invece, interpreta Maverick in Top Gun al posto di Tom Cruise, e tutte queste notizie fanno rendere conto a Barry di aver danneggiato l’intero universo, cambiando completamente le cose.

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Nel film è presente la colonna sonora di Batman del 1989

Il ritorno di Michael Keaton nei panni dell’eroe pipistrello è stato un epico momento in The Flash, tra l’altro molto atteso da tutti i fan dei film su Batman di Tim Burton. Con Keaton non è però soltanto tornato il personaggio amato, ma anche la colonna sonora della pellicola dell’ ’89 di Danny Elfman che con Tim Burton ha lavorato parecchie volte. La musica si sente più volte all’interno del film, e abbraccia molte scene particolarmente entusiasmanti, come quella in cui si vede la Batcaverna o ancora la sequenza del combattimento di Batman, che fanno sciogliere il cuore a tutti coloro che si sono appassionati al Bruce Wayne di Keaton.

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La risata del Jocker: altra reference da Batman del 1989

I riferimenti a Batman di Tim Burton dell’89 non finiscono qui. Infatti, ad un certo punto, da un sacchetto si sente udire una risata riconoscibile fra mille. Questa è infatti la risata del Joker, quella che compare all’interno dello storico film. Nella storia raccontata da Burton c’è un momento in cui Batman ferma Joker, il quale fa risuonare la sua ultima risata da un sacchetto proveniente dal suo taschino. Questo stesso sacchetto viene mostrato in The Flash e a trovarlo è il Barry alternativo, proprio nella Batcaverna di Keaton.

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the flash flashpoint

Il riferimento a Flashpoint

E’ da subito chiaro che la premessa di The Flash si basi sul fumetto Flashpoint. Il film, però, al suo interno, ha proprio una scena specifica in cui è inserito un riferimento diretto a quello che succede nella origin story. In The Flash, dopo aver perso i suoi poteri nel tentativo di farli avere alla sua versione alternativa, Barry decide di provare a riacquisirli con l’aiuto di Bruce Wayne. Si lega perciò a una sedia, per lasciarsi fulminare. Nel fumetto originale, Barry prova a fare esattamente la stessa cosa, con la differenza che accanto a lui c’è la versione di Thomas Wayne di Batman.

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La reference all’Imperatore Palpatine di Star Wars

Nel terzo atto, nel momento della battaglia con Zod, in cui si unisce anche Supergirl, l’altra versione di Barry ha imparato a usare e gestire meglio i suoi poteri, fra questi accumulare l’energia e incanalarla per sparare fulmini. C’è una sequenza in cui Barry dice al suo io alternativo che i kryptoniani non possono essere uccisi da loro, e così quest’ultimo domanda: “E se lo emettessi come Imperatore?”, e subito ne lancia uno contro un soldato. La sua frase è un evidente riferimento all’Imperatore Palpatine di Star Wars, che usa il fulmine della Forza come arma principale.

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La battaglia con Superman in Justice League

Sempre l’altra versione di Barry ad un certo punto, nella battaglia con Zod, dice che i kryptoniani sono troppo veloci. Barry però gli conferma che loro due lo sono molto di pù, riferendosi alla scena presente in Justice League quando Flash, mentre cercano di combattere contro Superman, si dimostra essere effettivamente più veloce di lui. Seppur di poco.

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La citazione del multiverso sferico della DC

Una delle scene più epiche all’interno di The Flash riguarda la rappresentazione dei vari universi della DC nella Speed Force. Essi vengono mostrati come sfere multicolori, e si riferiscono al modo in cui la DC rappresenta il suo multiverso. Se si consulta la mappa del multiverso di DC.com, si può notare come il film abbia rappresentato in maniera minuziosa l’aspetto del multiverso, soprattutto nella scena della collisione delle enormi sfere.

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L’apparizione Christopher Reeve come Superman

Nella sequenza in cui le sfere si scontrano, The Flash mostra il più alto numero di camei, con apparizioni decisamente toccanti per i fan più incalliti. Sono personaggi che hanno fatto parte della DC del passato e che in quel momento subiscono la conseguenza dell’intromissione di Barry nella linea temporale. Fra questi troviamo Christopher Reeve, l’iconico Superman del 1978, ricostruito interamente in CGI, che guarda alla distruzione del multiverso.

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L’apparizione di Helen Slater come Supergirl

Accanto al Superman di Christopher Reeve, il pubblico può incontrare un altro volto storico e noto, ossia la Supergirl di Helen Slater. L’attrice ha vestito i panni della kryptoniana per la prima volta nell’omonimo film del 1984, spin-off del Superman di Reeve. Anche lei – riprodotta in CGI – guarda gli universi distruggersi, prima che Barry riesca a correggere gli errori ripristinando il multiverso.

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La colonna sonora di Superman del 1978

L’omaggio a Batman, con la colonna sonora risuonante in alcune sequenze, non è l’unico. Infatti, The Flash ne contiene anche un altro, questa volta per celebrare il Superman del 1978. La colonna sonora è quella di John Williams, e la sentiamo nel momento in cui compaiono proprio il Superman e la Supergirl di Christopher Reeve e Helen Slater.

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L’apparizione di Nicolas Cage

Ancor prima che The Flash uscisse nelle sale, Andy Muschietti aveva fatto correre la voce del cameo di Nicolas Cage nelle vesti di Superman. La storia dell’attore nei panni del kryptoniano risale al film Superman Lives di Tim Burton, alla fine mai uscito. Cage, infatti, era stato scelto per interpretare Clark Kent, ma dopo una lunga pre-produzione, riscritture varie e disaccordi fra lo studio e creativi, la pellicola fu cancellata. Nel film di Muschietti, però, si può finalmente vedere l’attore nei panni del suo Superman eliminato, il che rende le immagini ancora più emozionanti e impattanti.

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Il Batman di Adam West

Non finiscono i camei sugli Batman del passato e, in The Flash, un’altra sorpresa che molti apprezzeranno ha come protagonista Adam West nei panni della serie televisiva e del film Batman del 1960. Quest’ultimo lo si intravede per un lasso di tempo molto breve, ma questo cameo è forse uno fra i più belli del film, perché rende omaggio a uno degli attori originali del Cavaliere Oscuro.

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Il cameo di George Reeves

Nella Speed Force c’è un ultimo interessante cameo su Superman, ossia la versione di George Reeves. Reeves è famoso principalmente per essere stato uno dei primi attori della storia a interpretare Superman in live-action, nella serie televisiva del 1950 Adventures of Superman.

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La versione di Flash di Teddy Sears

Nella scena finale della Speed Force in The Flash, l’ultimo cameo importante è quello di Teddy Sears. L’attore ha interpretato Hunter Zoloman/Zoom nella serie televisiva della CW. Seppur interpreti un villain – a causa del quale muore la madre di Barry Allen – Zoloman ad un certo punto diventa stufo dei suoi modi di fare, cambia nome in Jay Garrick e diventa Flash nel suo universo, indossando il casco alato dei fumetti.

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Il cameo di Andy Muschietti

Alla fine del film, Barry ripristina la linea temporale e aggiusta il passato, causando inevitabilmente la morte della madre. Tornato nel presente – nel quale tutto sembra essere di nuovo normale anche se così non è – Barry si deve sbrigare per arrivare all’udienza del padre, il quale verrà poi assolto. Mentre si veste e scappa, ruba un hot dog a un giornalista fuori dal tribunale, che altri non è che Andy Muschietti, regista del film. Questo è il penultimo cameo di The Flash.

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George Clooney come Batman?

L’ultimo, sorprendete, cameo di The Flash risiede nella scena finale. Uscito dal tribunale, Barry è convinto di essere tornato nella sua linea temporale e che le cose siano andate tutte nel verso giusto. A quel punto riceve una chiamata da Bruce Wayne che lo ha già raggiunto con la sua auto. Ma quando quest’ultimo scende e gli si avvicina, il pubblico non vede Ben Affleck bensì… George Clooney. L’attore riprende così il ruolo di Batman tanto criticato in Batman & Robin, lasciando tutti spiazzati e increduli. Il film termina poco dopo l’apparizione di Clooney, e saluta lo spettatore con una grossa e importante domanda: Clooney diventerà il nuovo Batman del DCU? Lo rivedremo ancora?

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Torna Aquaman nella scena post-credits

The Flash contiene una scena post-credits, nella quale fa ritorno uno degli eroi della Justice League, che fra l’altro ha un sequel in uscita proprio a fine 2023: Aquaman. L’apparizione di Jason Momoa nei panni dell’atlantideo è l’unico cameo post-credits, in cui si vede Arthur – ubriaco – uscire da un bar insieme a Barry. Essendo completamente stordito – ad un certo punto cade addirittura in una pozzanghera – Aquaman non capisce la storia che Barry gli sta raccontando, ma sicuramente con quest’ultima scena molte domande lasciate in sospeso in The Flash avranno risposta in Aquaman e il Regno Perduto, in cui dovrebbe spiegarsi come quello che abbiamo visto nel film – quindi camei, reference ed easter eggs – cambierà il futuro della DC.

Valeria Maiolino
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano. Articolista su Edipress Srl, per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”.

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