Chris
Evans, attore che sullo schermo ha interpretato uno
dei più grandi eroi della tradizione americana, Captain
America, ha messo all’asta per beneficenza lo scudo che ha
usato durante le riprese di Avengers:
Endgame, provando ancora una volta che è un vero
eroe anche nella vita reale.
L’attore ha utilizzato i suoi canali
social (Twitter) per promuovere la messa all’asta di uno degli
scudi che ha usato sul set del MCU, specificando che il ricavato
andrà in beneficenza. La Executive Producer dei Marvel Studios, Victoria
Alonso, ha donato lo scudo alla Girl Powerful, un’associazione che si
prefigge di sostenere le giovani donne, offrendo loro gli strumenti
per costruire un forse senso di sé e maggiore consapevolezza nei
propri mezzi.
Lo scudo verrà consegnato con un
certificato di autenticità firmato da Russell
Bobbitt, il responsabile senior degli oggetti di scena per
i film del MCU (Marvel Senior Prop Master). Di
seguito, il tweet di Chris Evans: “Hey
ragazzi, avete la possibilità di vincere uno degli scudi di Cap
usati per Avengers: Endgame per supportare Girl
Powerful, guida leader nella vita reale.”
La classica arma in lega di vibranio
fa parte del look di Cap da decenni, ed è comparso l’ultima volta
in Avengers: Endgame dove ha subito un
importante passaggio di consegna, da Steve a Sam Wilson, aka
Falcon.
Da qualche ora, la rete è invasa
dalle immagini della nuova
batsuit, direttamente dal set di The
Batman. Tuttavia, nelle ultime immagini comparse in
rete, si nota chiaramente che insieme alla controfigura di
Robert Pattinson con indosso il costume dell’Uomo
Pipistrello, compare una donna in motocicletta.
Il fatto che il suo abbigliamento
sia completamente di pelle nera e che sia fisicamente minuta, può
far pensare che si tratti di Catwoman. Sappiamo che il personaggio
comparirà nel film, interpretato da Zoe Kravitz, e
questo potrebbe essere sicuramente un assaggio di come
apparirà.
Si tratta tuttavia solo di
congetture, per cui potrebbe anche trattarsi di un altro
personaggio o solo di una comparsa in una scena d’azione.
Il cast di The
Batman è formato da molti volti noti: insieme
a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Andy
Serkis (Alfred), Colin
Farrell(Oswald
Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon) e Paul
Dano (Enigmista). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of Justice,
Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita
nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Avengers:
Infinity War e
Avengers: Endgame sono due dei più grandi film di
supereroi di tutti i tempi, e anche se entrambi sono ormai usciti
da tempo, i fan rimangono ansiosi di sapere ancora di più sulla
loro realizzazione e su ogni piccolo dettaglio dei film. Ora,
grazie ad alcuni concept art recentemente rivelate da Stephen
Schirle, si può dare un’occhiata a momenti che non sono mai stati
girati né proiettati sullo schermo.
Tra questi ci sono la scena di Hulk
che riceve l’attenzione affettuosa di un bambino piccolo, Nebula
che indossa il Guanto dell’Infinito, Nick Fury che incontra il
Creatore mentre combatteva al fianco dei Vendicatori, e gli Eroi
più potenti della Terra che si trovano faccia a faccia con Thanos
dopo Infinity War.
Con progetti così importanti, è
ovvio che sono state seminate molte idee che poi sono state
scartate e non hanno mai raggiunto la sala. Tuttavia, è sicuramente
interessante pensare a ciò che sarebbe potuto essere (anche se è un
po’ folle pensare che Fury doveva essere destinato a venire ucciso
da Corvus Glaive).
Ricordiamo
che Avengers: Endgame è il
film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo
dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta
da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un
arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un
esperimento produttivo senza pari.
Il sito Glasgowlive
ha diffuso due scatti dal set di The
Batman in cui vediamo la controfigura di
Robert Pattinson indossare il costume dell’Uomo
Pipistrello. Dopo il primo video
ufficiale, diffuso dalla produzione, ecco gli scatti che ci
mostrano una Batsuit che è molto simile a una tuta tattica, a
confermare l’impianto realistico che Matt Reeves
darà al suo film.
L’attore Ben
Mendelsohn è uno di quegli interpreti estremamente
versatili che è facile ritrovare in numerosi celebri film, ogni
volta sotto spoglie ben diverse le une dalle altre. In questo modo
Mendelsohn ha negli anni conquistato le attenzioni di critica e
pubblico, affermandosi tanto per i suoi ritratti di spietati
villain quanto di compassionevoli esseri umani. Ecco 10
cose che non sai di Ben Mendelsohn.
Parte delle cose che non sai di Ben Mendelsohn.
Ben Mendelsohn: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Dopo alcuni piccoli ruoli, l’attore inizia
ad ottenere una prima popolarità recitando nei film Sirene
(1994), Metal Skin (1994), Black and White (2002)
e The New World – Il nuovo mondo (2005). Negli anni
successivi ottiene ruoli di sempre maggior rilievo in
Australia (2008), Segnali dal futuro (2009),
Animal Kingdom (2010), Killer Elite (2011),
Il cavaliere oscuro –
Il ritorno (2012), Cogan – Killing The
Softly (2012), Come un tuono (2012), Lost
River (2014), Exodus – Dei e re (2014), Slow
West (2015), Una (2016),
Rogue One: A Star
Wars Story (2016), L’ora più
buia (2017), Ready Player
One (2018), Robin Hood –
L’origine della leggenda (2018), Captain Marvel
(2019) e Il re
(2019).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera
Mendelsohn ha partecipato anche a diverse serie TV, come
Neighbours (1986-1987), Dottori con le ali
(1987-1989), The Secret Life of Us (2005), Love
My Way (2006-2007), Tangle (2009), Girls
(2013) e Blooline, dove dal 2015 al 2017 ricopre il ruolo
di Danny Rayburn. Recita poi nella serie Infinity Train
(2019-2020), e nel 2020 è protagonista di The Outsider,
miniserie basata sull’omonimo romanzo di Stephen
King.
3. Ha ricoperto il ruolo di
produttore. Per la miniserie horror The Outsider,
l’attore ha ricoperto il ruolo di produttore esecutivo per 6
episodi, e di produttore per altre 3 puntate. Mendelsohn ha infatti
più volte ribadito il proprio coinvolgimento nella serie, a tal
punto da volerne seguire le varie fasi di realizzazione.
Ben Mendelsohn è su Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove ha un profilo seguito da 15,4 mila persone.
Mendelsohn usa molto di rado tale piattaforma, e finora ha
condiviso con i propri fan solo quattro post. I primi tre sono
delle foto ritraenti cieli nuvolosi al tramonto e delle bolle di
sapone fluttuanti nell’aria, mentre il quarto post è un video
realizzato a Venezia dove l’attore dà da mangiare a dei
piccioni.
Ben Mendelsohn è Talos in Captain
Marvel
5. È l’attore dietro al
trucco del noto personaggio. Nel 2019 l’attore assume i
panni di Talos nel film MarvelCaptain Marvel. Questi è uno Skrull,
specie aliena in grado di cambiare la propria forma a proprio
piacimento. Per dar vita al personaggio l’attore si è dovuto
sottoporre a diverse ore di trucco, che hanno nascosto il suo volto
sotto la maschera di pelle verde tipica del personaggio.
Parte delle cose che non sai di Ben Mendelsohn.
Ben Mendelsohn in Rogue One: A Star
Wars Story
6. Ha interpretato il
villain del film. Nel primo spin-off dedicato alla saga di
Star
Wars, Rogue One, l’attore ha
ricoperto il ruolo dello spietato Direttore Imperiale Orson
Krennic, che si oppone ai Ribelli nel tentativo di impedire che
questi possano rubare il progetto della Morte Nera. Nel film,
Mendelsohn si confronterà anche con il celebre Darth Vader.
7. Recitare nel film era un
suo sogno. Durante alcune interviste l’attore ha
dichiarato di essere cresciuto guardando i film della celebre saga
di fantascienza, sognando un giorno di potervi recitare. Quando gli
fu proposto il ruolo, Mendelsohn accettò senza neanche leggere la
sceneggiatura, considerando quell’occasione un vero e proprio sogno
che diventava realtà.
Ben Mendelsohn in The Outsider
8.È il
protagonista della serie horror. Nel 2020 l’attore ricopre
il ruolo di Ralph Anderson nella serie The Outsider. Il
suo personaggio è un investigatore poco ortodosso che indaga
sull’omicidio di un ragazzo. Convinto della colpevolezza del
principale sospettato, l’uomo dovrà però scontrarsi
inaspettatamente con una serie di forze soprannaturali che daranno
una scossa al caso.
Ben Mendelsohn in Il Re
9. Ha lavorato a lungo sul
proprio accento. Per ricoprire il ruolo di re Enrico IV
nel film Il Re, l’attore australiano ha dovuto praticare
un corretto accento inglese pe diverso tempo, supportato da un
dialect coach. Il risultato finale è stato particolarmente
sorprendente, e la performance di Mendelsohn ha ricevuto numerose
lodi anche per tale motivo.
Ben Mendelsohn: età e altezza
10. Ben Mendelsohn è nato a
Melbourne, in Australia, il 3 aprile 1969. L’attore è
alto complessivamente 180 centimetri.
Ancora inedito al cinema, l’attore
Carlos Valdes è tuttavia noto per il suo ruolo
nella serie televisiva The
Flash, che gli ha permesso di dar vita ad un apprezzato
personaggio, ripreso poi anche in contesti diversi rispetto a
quello originario. Anche musicista, Valdes ha lavorato molto negli
ultimi anni per affermarsi presso il grande pubblico, ciò che gli
occorre è solo la possibilità di mettere ulteriormente alla prova
la sua versatilità, così da poter affermare le proprie doti.
Ecco 10 cose che non sai di Carlos Valdes.
Parte delle cose che non sai di Carlos
Valdes.
Carlos Valdes: le sue serie TV
1. Ha recitato in celebri
serie TV. Nel 2014 l’attore fa il suo debutto in
televisione nella serie televisiva americana Arrow,
recitando accanto agli attori Stephen
Amell e Katie
Cassidy. Qui ricopre per alcune puntate il ruolo di
Cisco Ramon, che poi riprende in modo più esteso nello stesso anno
per la serie The Flash, dove recita ancora oggi accanto a
Grant
Gustin. Sempre nei panni di Ramon appare anche in
Legends of Tomorrow (2016) e Supergirl
(2016).
2. Si è distinto come
doppiatore. Particolarmente legato al personaggio di
Ramon, l’attore gli ha dato voce anche per le serie animate
Vixen (2015-2016) e Freedom Fighters: The Ray
(2017), nonché per il film animato Vixen: The Movie
(2017), progetti legati anch’essi all’universo narrativo della
DC.
Carlos Valdes è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 140 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere i retroscena
dai set frequentati, nonché curiosità quotidiane con i suoi fan.
Nonostante il profilo non sia verificato tramite la spunta blu,
risulta essere l’account dell’attore.
4. Ci sono diverse fan page
a lui dedicate. Valdes ha negli anni acquisito una certa
popolarità, anche grazie alle serie in cui ha recitato,
particolarmente apprezzate presso il grande pubblico. Questo ha
dato vita ad una serie di fan page dedicate all’attore, di cui la
più seguita vanta 68,6 mila followers. All’interno di queste è
possibile ritrovare le foto più recenti dell’attore, come anche
aggiornamenti sui suoi progetti da interprete.
Carlos Valdes ha un profilo su
Twitter
5. È molto attivo anche sul
celebre social. Contrariamente al suo profilo Instagram,
quello di Twitter è un account verificato e contrassegnato dalla
nota spunta blu. Qui l’attore vanta un totale di 279 mila
followers. Tra i tweet più frequenti si ritrovano contenuti circa i
propri progetti da interprete, come clip o interviste, ma anche
diverse risposte che Valdes è solito fornire alle domande dei
fan.
Parte delle cose che non sai di Carlos
Valdes.
Carlos Valdes e la musica
6. È
polistrumentista. Valdes si è inizialmente formato come
cantante e musicista di diversi generi, dal soul al rap, praticando
strumenti come il basso, l’ukulele e il sintetizzatore. Oltre ad
aver messo a disposizione il proprio talento musicale per alcuni
musical teatrali, l’attore ha collaborato in qualità di compositore
e direttore del suono per il cortometraggio The Letter
Carrier (2016), da lui anche prodotto e disponibile sulla
piattaforma YouTube.
Carlos Valdes in The Flash
7. Ricopre un ruolo
fondamentale. All’interno della serie The Flash,
così come nelle altre a cui ha partecipato, l’attore ha ricoperto
il ruolo di Francisco “Cisco” Ramon, un ingegnere particolarmente
brillante, membro dello S.T.A.R. Labs Team, dove insieme a Caitlin
Snow, interpretata dall’attrice Danielle
Panabaker, si occupa di aiutare Barry Allen a gestire
i suoi superpoteri.
8. È uno dei pochi attori ad
essere comparso in ogni episodio. Valdes può vantarsi di
essere, all’interno della serie, uno dei pochi attori a comparire
in ogni episodio sin dalla sua messa in onda nel 2014, per un
totale di 136 puntate. Condivide questo primato con gli
attori Grant Gustin, Candice
Patton, e Danielle Panabaker.
9. Si pensava che avrebbe
lasciato la serie. Dalla sesta stagione il personaggio
interpretato dall’attore ha assunto un ruolo particolarmente più
marginale. Secondo alcune indiscrezioni, questo potrebbe suggerire
un imminente abbandono dell’attore da The Flash,
nonostante questi abbia smentito tali voci, affermando che si
tratta soltanto di una fase passeggera e che Cisco tornerà ad avere
un ruolo più centrale.
Carlos Valdes: età e altezza
10. Carlos Valdes è nato a
Cali, in Colombia, il 20 aprile 1989. L’attore è alto
complessivamente 175 centimetri.
Grazie alla sua partecipazione a
grandi blockbuster, l’attore Lee Pace ha negli
anni guadagnato notorietà presso il grande pubblico. Alcuni dei
suoi personaggi sono infatti divenuti iconici, permettendogli di
ricevere apprezzamenti e riconoscimenti. Dotato di buona
versatilità, l’attore si è distinto anche per progetti più
indipendenti, dove ha potuto sfoggiare ulteriormente le proprie
doti da interprete. Ecco 10 cose che non sai di Lee
Pace.
Parte delle cose che non sai di Lee Pace
Lee Pace: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
blockbuster. Dopo aver debuttato al cinema con il film
Soldier’s Girl (2003), l’attore recita in film come La
contessa bianca (2005), The Fall (2006), Infamous
– Una pessima reputazione (2006), The Good Shepherd –
L’ombra del potere (2006), Possession (2009), A
Single Man (2009), Sansone (2010) e The Twilight Saga:
Breaking Dawn – Parte 2 (2012), con cui ottiene maggior
notorietà. Nello stesso anno recita anche in Lincoln e nel
film Lo Hobbit – Un
viaggio inaspettato, dove ricopre il ruolo di Thranduil,
che riprenderà poi nei sequel Lo Hobbit – La
desolazione di Smaug (2013) e Lo Hobbit – La
battaglia delle cinque armate (2014). Nel 2014 è anche il
villain del film Guardiani della
Galassia, mentre negli anni successivi recita in The
Program (2015), Il libro di Henry (2017) e Driven
– Il caso DeLorean (2018).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera
l’attore si è distinto anche per la partecipazione a note serie
televisive americane. Dopo aver recitato in un episodio di Law
& Order: Unità Speciale (2002), Pace recita in
Wonderfalls (2004) e in Pushing Daisies
(2007-2009), nel ruolo di Ned. Diventa poi celebre grazie al ruolo
di Joe MacMillan nella serie Halt and Catch Fire
(2014-2017), mentre prossimamente è atteso nella serie
Foundation.
3. Ha partecipato al
doppiaggio di un celebre film. Nel 2019 l’attore presta la
voce al personaggio di Keisuke Suga per il doppiaggio inglese del
film d’animazione giapponese Weathering with You,
incentrato su di uno studente delle superiori in fuga e la sua
relazione con una misteriosa ragazza dotata del potere di fermare
la pioggia.
Lee Pace è su Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 215 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere curiosità
quotidiane con i propri fan, come anche immagini scattate in
momenti di svago o ritraenti i luoghi visitati dall’attore. Non
mancano anche immagini e video promozionali dei suoi progetti da
attore.
Lee Pace è Thranduil
5. Si è allenato molto per
il ruolo. Nella trilogia dedicata a Lo Hobbit,
l’attore dà vita al personaggio di Thranduil, Re degli Elfi
Silvani. Nel ricoprire il ruolo, Pace ha dichiarato di essersi
allenato duramente per le scene di combattimento, avendo così la
possibilità di eseguire personalmente tali scene senza la necessità
di uno stuntman.
Parte delle cose che non sai di Lee Pace
6. Ha soffiato il ruolo ad
un altro attore. Originariamente per il ruolo del Re
Thranduil si era pensato all’attore Doug Jones,
celebre per i suoi ruoli in Il labirinto del fauno e
La forma dell’acqua. Tuttavia il regista Peter
Jackson affidò il personaggio a Pace poiché lo ammirava
come interprete sin dal film The Fall.
Lee Pace in Guardiani della
Galassia
7. Aveva fatto il provino
per un altro ruolo. Nel film dedicato ai Guardiani della Galassia l’attore dà
vita al personaggio di Ronan l’Accusatore, celebre villain che
opera per conto di Thanos. Originariamente però, l’attore aveva
sostenuto il provino per la parte di Starlord, poi andata
all’attore Chris
Pratt.
8. Ha paragonato il
personaggio ad un noto terrorista. L’attore ha affermato
di essersi particolarmente divertito a interpretare Ronan, poiché
la sua natura malvagia gli permetteva di sperimentare e di
liberarsi di ogni remora. Pace ha inoltre paragonato il personaggio
al terrorista Osama Bin Laden, affermando che anche Ronan è una
sorta di fanatico religioso.
Lee Pace in The Witcher?
9. Non ha recitato nella
serie Netflix. Alcuni fan hanno notato un volto
familiare nella serie The
Witcher, ipotizzando che l’attore avesse inaspettatamente
ricoperto un ruolo. Tuttavia la notizia è stata in seguito
smentita, e Pace ha affermato di non aver preso parte alla serie
Netflix. Pertanto quella dei fan si è rivelata una semplice
svista.
Lee Pace: età e altezza
10. Lee Pace è nato a
Chickasha, in Oklahoma, Stati Uniti, il 25 marzo 1979.
L’attore è alto complessivamente 196 centimetri.
Marvel e DC hanno preso il
monopolio per quello che riguarda i film tratti dai
fumetti, ma spesso alcuni film che conosciamo bene
(e non) appartengono alla stessa categoria, ovvero film tratti da
fumetti e romanzi grafici di cui in molti non conoscono
l’esistenza.
Ecco 10 film che nessuno direbbe
essere tratti dai fumetti:
Il Monaco
I film di fumetti stavano
iniziando a decollare nel 2003 quando sono arrivati al cinema X-Men
2, Hulk e Daredevil. American Splendor, basato sui fumetti
autobiografici di Harvey Pekar, è stato un successo critico che ha
messo in luce la sua connessione con un fumetto.
All’altra estremità dello spettro
c’era Il Monaco. Con Chow Yun-Fat, Seann William Scott e Jaime
King, il film era basato sull’omonimo fumetto di Brett Lewis e
Michael Avon Oeming. Il marketing per il film non ha menzionato le
origini a fumetti e, sebbene ciò non abbia aiutato le possibilità
al botteghino del film, di certo non avrebbe fatto male.
Atomica Bionda
Basato su The Coldest City
di Antony Johnston e Sam Hart, Atomica Bionda ha spinto più sui
punti in comune che ha con John Wick che su quelli con il fumetto
su cui è basato. Il film è stato diretto da David Leitch, uno
stuntman diventato regista che ha contribuito a rendere John Wick
il franchise che tutti conosciamo e amiamo oggi. Leitch ha
co-diretto il primo John Wick prima di firmare la regia di Deadpool
2.
Prima di fare Deadpool 2, Leitch si
è unito a Charlize Theron e James McAvoy per portare Atomica Bionda
sul grande schermo. Il film è stato accolto con buone recensioni e
si è rivelato un successo al botteghino, arrivando ad incassare 100
milioni a fronte di un budget di 30 milioni di dollari.
Cowboys & Aliens
Scott Mitchell Rosenberg
deve aver pensato di vivere in un sogno. Il suo fumetto, Cowboys &
Aliens, sarebbe stato trasformato in un film di grande budget con
Daniel Craig e Harrison Ford con la regia di Jon Favreau. In che
modo un film del regista che ha trasformato Iron Man in uno dei più
grandi supereroi di tutti i tempi con James
Bond e Indiana Jones che quindi sulla carta era imbattibile è
invece diventato un flop?
Purtroppo per Rosenberg, le
recensioni sono state severe e il botteghino anche peggio. Il film,
con un budget di $ 168 milioni, ha fatto $ 174 milioni in tutto il
mondo. Questo esito ha stroncato sul nascere l’idea di un sequel e
di un universo cinematografico.
Men in Black
Lowell Cunningham lavorava
come guardia di sicurezza in una fabbrica quando scrisse The Men In
Black per Aircel Comics. La serie, che aveva i disegni di Sandy
Carruthers, uscì nel 1990 e, sebbene avesse i suoi fan, non fu un
grande successo. Tutto è cambiato nel 1997 quando il fumetto è
stato trasformato in un film interpretato da Will Smith e Tommy Lee
Jones.
Men In Black è stato un successo al
botteghino, generando tre sequel, una serie animata, videogiochi e
persino un giro agli Universal Studios in Florida. Mentre Men In
Black: International non è stato un successo al botteghino, un
franchising come questo probabilmente non resterà inattivo a
lungo.
Diario di una teenager
La storia di una ragazza di
15 anni che sogna di essere un disegnatore che perde la verginità
probabilmente non è la prima cosa che ti viene in mente quando
pensi ai “fumetti”, ma è ciò di cui parla The Diary of a
Teenage Girl: An Account in Words and Pictures.
La graphic novel è stata trasformata
in un film acclamato dalla critica, firmato dalla scrittrice e
regista esordiente Marielle Heller. Diario di una teenager si vanta
anche di essere il primo film tratto dai fumetti di Kristen Wiig,
battendo Wonder Woman 1984 di cinque anni.
Faust
Basato sul fumetto horror
di Tim Vigil e David Quinn, Faust: Love of the Damned racconta la
storia di John Jaspers, un uomo dal cuore spezzato che vende la sua
anima a un uomo conosciuto solo come M in modo da poter vendicarsi
del mafioso che ha ucciso la sua ragazza. Come si può immaginare,
vendere la propria anima a persone a caso non è mai una cosa buona
da fare, e John si ritrova a lavorare come assassino per il
diavolo.
Il film, che prevede scene di sesso
e di violenza pari a quelle del fumetto, ha ricevuto recensioni
contrastanti ma è diventato una specie di cult del genere.
Hardware – Metallo letale
Scritto e diretto da
Richard Stanley, Hardware, del 1990, fu realizzato con un budget di
appena 1,5 milioni di dollari e divenne un classico di culto.
Mentre il film ha trovato un successo maggiore in VHS, è diventato
difficile trovarlo nel mercato degli Home Video e non è uscito in
DVD fino al 2009.
La storia a fumetti, intitolata
“SHOK!” è stata creata da Steve MacManus e Kevin O’Neill, i cui
nomi sono stati aggiunti ai titoli di coda per tutte le versioni
future della storia.
Red
Warren Ellis e Cully Hamner
probabilmente non si aspettavano che la loro serie Wildstorm di tre
numeri su un agente della CIA in pensione fosse trasformata in un
film. Non potevano certo aspettarsi che il film fosse interpretato
da Bruce Willis, Morgan Freeman, John Malkovich e Helen Mirren.
Soprattutto, non ci si sarebbe mai
aspettati che il film avrebbe avuto un successo di critica e di
pubblico che avrebbe giustificato un sequel. E la maggior parte
delle persone che hanno trasformato Red in un successo al
botteghino probabilmente non si rendono ancora conto che si basa su
un fumetto.
A History of Violence
Basato sulla graphic novel
con lo stesso titolo di John Wagner e Vince Locke, A History of
Violence racconta la storia di Tom Stall, il proprietario di una
tavola calda di una città di provincia che diventa una celebrità
dopo aver ucciso due aspiranti ladri. Il fatto che il suo volto
compaia al notiziario è un vero problema per Tom, visto che un
gangster di Philidelphia si è convinto che Tom sia in realtà Joey
Cusack, un ex membro della mafia irlandese.
Diretto da David Cronenberg, A
History of Violence è stato nominato per due Oscar. Si dice che
anche Cronenberg non sapesse che la storia era basata su un romanzo
grafico fino a quando non ha accettato di girare il film. Com’è per
non dire alla gente?
Ghost World
Nove anni prima del suo
debutto alla Marvel come Vedova Nera, Scarlett Johansson ha ottenuto il plauso
della critica per aver interpretato Rebecca in Ghost World. Il
film, basato sul fumetto di Daniel Clowes, segue Enid e Rebecca,
migliori amiche e neolaureate, mentre scoprono che il loro legame è
stato messo alla prova durante l’estate.
Con un nuovo lavoro in una
caffetteria, Rebecca si trova più interessata ai vestiti che
all’uscire con l’amica, ed Enid diventa ossessionato da un uomo
solitario di mezza età di nome Seymour. Ghost World ha portato
Scarlett Johansson alla celebrità, e il film è stato nominato per
l’Oscar per la migliore sceneggiatura adattata.
Netflix annuncia l’inizio delle
riprese della seconda stagione di The
Witcher e rende noto il cast. Le riprese
inizieranno nel mese di febbraio in Gran Bretagna
e il debutto della seconda stagione è previsto per il
2021.
Confermati Henry
Cavill (Mission: Impossible – Fallout, Justice League) nel ruolo di Geralt di
Rivia, Anya Chalotra (Agatha Christie – La
serie infernale, Wanderlust) nel ruolo di Yennefer e
Freya Allan (La guerra dei mondi, Into The
Badlands) nel ruolo di Ciri e Joey Batey
(Knightfall, Strike) nel ruolo del personaggio
più amato dai fan: Jaskier.
Si uniranno al cast per la seconda
stagione di The
WitcherYasen Atour (Young
Wallander) che interpreterà Coen, Agnes Bjorn
(Monster) nel ruolo di Vereena, Paul
Bullion (Peaky Blinders) che interpreterà
Lambert, Thue Ersted Rasmussen (Fast and
Furious 9) nel ruolo di Eskel, Aisha Fabienne
Ross (The Danish Girl) nel ruolo di Lydia,
Kristofer Hivju (Il Trono di
Spade) che interpreterà Nivellen e Mecia
Simson, nel ruolo di Francesca.
La serie The
Witcher sarà diretta da Stephen
Surjik (The Umbrella Academy) per gli
episodi 02×01 e 02×02, Sarah O’Gorman
(Cursed) per gli episodi 02×03 e 02×04, Ed
Bazalgette (The Last Kingdom) per gli episodi 02×05 e
02×08 e Geeta V. Patel (Meet The Patels)
per gli episodi 02×06 e 02×07.
Riconfermati inoltre nei propri
ruoli MyAnna Buring (Kill List) Tissaia,
Tom Canton (Good Karma Hospital)
Filavandrel, Lilly Cooper (Peterloo)
Murta, Jeremy Crawford (Titans) Yarpin
Zigrin, Eamon Farren (Twin Peaks) Cahir,
Mahesh Jadu (Marco Polo) Vilgefortz,
Terence Maynard (Maledetto) Artorius,
Lars Mikkelson (House of Cards)
Stregobor, Mimi Ndiweni (Black Earth
Rising)Fringilla Vigo, Royce Pierreson
(Judy) Istredd, Wilson Radjou-Pujalte
(Hunter Street)Dara, Anna
Shaffer(Harry Potter)Triss Merigold,
Therica Wilson Read (Young Wallander)
Sabrina.
La showrunner e produttrice
esecutive di The
Witcher, Lauren Schmidt Hissrich, ha dichiarato:
«Anche per la seconda stagione è stato mantenuto un altissimo
livello artistico del cast. Sophie Holland e il suo team hanno
nuovamente selezionato i migliori attori per incarnare questi
personaggi, siamo entusiasti di vedere queste nuove storie prendere
vita sotto la direzione di registi tanto affermati.»
The
Witcher, serie fantasy basata sull’omonima saga
bestseller, è il racconto epico di una famiglia e del suo destino.
Geralt di Rivia, un solitario cacciatore di mostri, lotta per
trovare il proprio posto in un mondo in cui le persone spesso si
dimostrano più malvagie delle bestie. Il suo destino si intreccerà
poi con quello di una potente strega e una giovane principessa con
un pericoloso segreto. I tre si ritroveranno ad attraversare
insieme un mondo sempre più instabile.
Dai produttori Jon Favreau e Dave
Filoni arriva in Italia l’epica prima serie live action
dell’universo Star
Wars, The
Mandalorian, disponibile su Disney+ a partire dal 24 marzo
2020.
Dopo la caduta dell’Impero, nella
galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per
i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come
cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima
della comparsa del Primo Ordine, The
Mandalorian racconta le difficoltà di un
pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia,
lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come
protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.
Disney+ è il servizio di streaming
dedicato ai film e ai prodotti di intrattenimento di Disney, Pixar,
Marvel, Star Wars, National
Geographic e altri brand, riuniti insieme, per la prima volta. Il
servizio di streaming sarà disponibile in Italia, Regno Unito,
Irlanda, Francia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera dal 24 marzo
al prezzo di €6.99 al mese/€69.99 all’anno.
In occasione della presentazione del
film al Festival di Berlino 2020, la 70° edizione
della Berlinale, 01 Distribution diffonde in
rete tre clip da Volevo Nascondermi, il
film di Giorgio Diritti in concorso al festival,
con protagonista Elio Germano.
Toni, figlio di una emigrante
italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso
un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una
capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e
alla fame. L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati è
l’occasione per riavvicinarsi alla pittura, è l’inizio di un
riscatto in cui sente che l’arte è l’unico tramite per costruire la
sua identità, la vera possibilità di farsi riconoscere e amare dal
mondo. “El Tudesc,” come lo chiama la gente è un uomo solo,
rachitico, brutto, sovente deriso e umiliato, diventa il pittore
immaginifico che dipinge il suo mondo fantastico di tigri, gorilla
e giaguari, stando sulla sponda del Po. Sopraffatto da un regime
che vuole “nascondere” i diversi e vittima delle sue angosce, viene
richiuso in manicomio. Anche lì in breve riprende a dipingere.
Più di tutti, Toni dipinge se
stesso, come a confermare il suo desiderio di esistere al di là dei
tanti rifiuti subiti fin dall’infanzia. L’uscita dall’Ospedale
psichiatrico è il punto di svolta per un riscatto e un
riconoscimento pubblico del suo talento. La fama gli consente di
ostentare un raggiunto benessere e aprire il suo sguardo alla vita
e ai sentimenti che sempre aveva represso. Le sue opere si rivelano
nel tempo un dono per l’intera collettività, il dono della sua
diversità.
Volevo nascondermi è prodotto da
PALOMAR con RAI CINEMA
con il sostegno della REGIONE EMILIA-ROMAGNA in
associazione con COOP ALLEANZA 3.0,
DEMETRA FORMAZIONE SRL, FINREGG
SPA ai sensi delle norme sul Tax Credit
Nonostante non sia stato accolto
benissimo dal pubblico, è innegabile quanto Birds of
Prey presenti uno stile ed un tono molto
particolari, con una girandola di personaggi che inevitabilmente
possono riuscire a far subito breccia nel cuore dello
spettatore.
In attesa di capire quali saranno i
piani per il futuro del personaggio di Harley
Quinn sul grande schermo, ecco 10 progetti – tra
sequel e spin-off – che vorremmo che la Warner Bros. e la DC Films
realizzassero:
Uno spin-off su Cassandra Cain
Nonostante sia soltanto una bambina
e abbia un backstory molto diversa rispetto alle altre protagoniste
di Birds of Prey, Cassandra Cain è sicuramente uno dei
personaggi più interessanti dell’intero film. All’apparenza
potrebbe sembrare soltanto una “semplice” borseggiatrice, ma
sappiamo che nei fumetti il suo personaggio ha un ruolo decisamente
più importante e corposo: è infatti un’esperta di arti marziali ed
a partire dal 1999 è stata anche una delle incarnazioni di
Batgirl.
Un film su Harley Quinn e Batman
In attesa di scoprire cosa
racconterà l’attesissimo The
Batman di Matt Reeves, è innegabile quanto i fan
vorrebbero vedere sul grande schermo una grande avventura con
protagonista Harley Quinn al fianco del Crociato di Gotham. Grazie
ad alcune sequenze di Suicide Squad, i fan hanno avuto la
possibilità di godere per qualche minuto di alcune sequenze con
protagonisti i due iconici personaggi, ma è chiaro che un intero
film a loro dedicato avrebbe un sapore totalmente diverso.
Un film sulla relazione tra Harley Quinn e il Joker
Anche se il controverso ritratto del
Joker offerto da Jared Leto in Suicide Squad non ha messo
d’accordo tutti i fan del Clown Principe del Crimine, è innegabile
quanto ancora ci sia da esplorare a proposito della tormentata
relazione tra il supercriminale e la Mattacchiona. Magari, con un
nuovo regista dietro la macchina da presa, un film incentrato
esclusivamente sulla relazione tra Harley e Mr. J. potrebbe
finalmente regalare ai fan ciò che il cinecomic di Ayer non è
riuscito a raccontare. Senza considerare che potrebbe davvero
trattarsi del film più folle e divertente mai realizzato
all’interno del DCEU.
Uno spin-off su Cacciatrice
Se date una breve occhiata a
qualsiasi commento o recensione di Birds of Prey,
scoprirete che la maggior parte della critica e del pubblico è
letteralmente impazzita per il personaggio di Cacciatrice. Nel film
le origini del personaggio vengono approfondite a sufficienza, ma
uno spin-off in stile John Wick potrebbe scavare ancora di
più nella profondità del traumatico passato di questo incredibile
personaggio.
Un film sullo “scontro” tra Harley Quinn e il Joker
Abbiamo già parlato di un possibile
film che potrebbe raccontare della turbolenta relazione d’amore tra
Harley Quinn e il Joker. Un altro interessante progetto, però,
potrebbe raccontare di un momento all’interno del DCUE in cui i due
ex amanti si trovano a dover combattere l’uno contro l’altro.
Considerato che Birds of Prey si apre proprio con la Mattacchiona
che racconta della fine della sua storia con Mr. J., un film
incentrato sulla lotta tra Harley e il Joker potrebbe diventare il
blockbuster più eccitante e divertente a cui la Warner possa dare
il via libera.
Uno spin-off su Black Canary
Alcuni puristi dei fumetti
potrebbero non aver apprezzato nella totalità la sua incarnazione,
ma è innegabile quanto Jurnee Smollett-Bell sia una perfetta Black
Canary in Birds of Prey. Per quanto il personaggio abbia a
disposizione un minutaggio superiore rispetto a Cacciatrice,
sappiamo ancora poco circa la sua backstory e le origini dei suoi
superpoteri. Black Canary ha una storia nei fumetti davvero ricca,
soprattutto in riferimento alla sua relazione con Freccia Verde.
Uno spin-off a lei interamente dedicato farebbe sicuramente la
gioia del fandom e di ha apprezzato la performance della
Smollett-Bell nel film di Cathy Yan.
Gotham City Sirens
È stato confermato dalla stessa
Margot Robbie che
Birds of Prey è stato messo in produzione al posto di
Gotham City Sirens, nonostante il progetto sia ancora nei
piani della Warner e della DC (almeno in base a quanto dichiarato
dal regista David Ayer). Il film
vedrà riunite sul grande schermo Harley Quinn, Catwoman e Poison
Ivy, ma al momento non sappiamo quando vedrà ufficialmente la
luce.
Un sequel di Birds of Prey
Anche se il film non ha guadagnato
quanto la Warner Bros. e la DC Films avrebbero sperato, non si può
certamente parlare di flop in senso assoluto. Quindi, è probabile
che lo studio decida comunque di realizzare un seguito delle
avventure di Black Canary, Renee Montoya e Cacciatrice, che proprio
alla fine del film, dopo la “fuga” di Harley Quinn insieme a
Cassandra Cain, danno vita alle Birds of Prey del titolo.
Un sequel maggiormente incentrato sulle eroine co-protagoniste,
dove la Mattacchiona potrebbe magari fare soltanto una
comparsata.
Un film su Harley Quinn e Poison Ivy
Più che Gotham City Sirens,
forse il film che i fan vorrebbero più di tutti vedere è una grande
avventura in cui Harley Quinn si aggira per le strade di Gotham al
fianco della sua partner di lunga data Poison Ivy. La relazione che
intercorre nei fumetti tra i due personaggi è forse tra le più
divertenti della storia recente della DC Comics. Inoltre, il
rapporto tra le due potrebbe offrire allo spettatore la possibilità
di vedere un lato inedito della personalità della Mattacchiona,
senza considerare che è dai tempi di Batman & Robin che i
fan attendono un ritratto più accurato di Pamela Lillian Isley.
Uno standalone su Harley Quinn
Guardando la risposta di critica e
pubblico a Birds Of Prey, è palese quanto la Harley Quinn
di Margot Robbie sia ancora un elemento di grande richiamo. Se
pensiamo al futuro del personaggio nel DCEU, un film che forse
potremmo aspettarci è un’avventura in solitaria della
supercriminale, in cui la stessa non sia circondata da altri
villain o da altre eroine. Una possibilità che permetterebbe alla
Robbie di esplorare ancora di più la sua amata Mattacchiona.
L’attrice Anya
Taylor-Joy ha dichiarato che il Final Cut di The New
Mutants è finito e il regista Josh
Boone è contento di come, dopo tante peripezie, il film
sia arrivato allo stato finale.
Dopo più di due anni di ritardi,
l’ultimo film degli X-Men nato alla Fox sarà finalmente nei cinema
questa primavera. Scritto da Boone e Knate Lee, il
film tratto dai fumetti di The New
Mutants ruota attorno a un gruppo di cinque mutanti
in difficoltà che si trovano intrappolati in una struttura segreta
contro la loro volontà. Taylor-Joy interpreta Magik, Maisie Williams è Wolfsbane, Charlie
Heaton è Cannonball, Blu Hunt è Mirage e
Henry Zaga è Sunspot.
The New
Mutants è stato ritardato da Fox per consentire
alcune riprese che, secondo quanto riferito, avrebbero dovuto
avvicinare il film di Boone a toni più horror, simili a quelli di
Nightmare on Elm Street. Tuttavia, la successiva acquisizione da
parte della Disney dei film e delle IP TV della Fox ha portato il
film indietro nella realizzazione, con la DIsney che invece
preferiva una linea meno dura. Ora il film uscirà nel 2020.
Durante un’intervista con Collider Video per
promuovere l’adattamento di Emma di
Jane Austen, Anya Taylor-Joy ha
confermato che The New Mutants è finito.
Ha continuato dicendo che Boone è soddisfatta del montaggio finale,
prima di aggiungere che lei e il resto del cast del film sono solo
felici di poter finalmente dimostrare al mondo che The
New Mutants è un film reale, che esiste:
“Ho visto il montaggio finale
del film, il che è davvero bello perché Josh [Boone] ne è davvero
felice, ed è stato bello riunire di nuovo la banda… Questo film
sembrava questo amico immaginario del quale racconti alla gente e
sottolinei che è reale, ma altre persone non l’hanno ancora visto.
Ora mi sento come di dire ‘te l’ho detto! È una cosa
reale’.”
The New
Mutants è un thriller con sfumature horror,
originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di
giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano
ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti
e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di
fuggire.
Diretto da Josh
Boone e scritto da Boone e Knate
Lee, il film vede nel cast la presenza
di Maisie Williams, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton,
Alice Braga, Blu Hunt e Henry
Zaga. TheNew
Mutants è prodotto da Simon
Kinberg, Karen
Rosenfelt e Lauren Shuler
Donner, mentre Stan
Lee e Michele Imperato Stabile
sono i produttori esecutivi.
Durante una recente intervista con
AP Entertainment in
occasione della promozione de Il Richiamo della
Foresta (da ieri nelle nostre sale), Harrison
Ford ha parlato brevemente di Indiana
Jones 5, il nuovo capitolo della celebre saga che
vedrà l’iconico attore nuovamente nei panni dell’archeologo nato
dalla mente di George Lucas.
Nel corso dell’intervista, Ford ha
parlato della preparazione al ruolo, rivelando un dettagli molto
curioso che forse anche i fan più accaniti della saga ignoravano:
“Ogni volta devo imparare ad usare la frusta di nuovo”, ha
spiegato l’attore. “Perché è una cosa che poi non faccio
più.”
In un’altra intervista con IGN, invece, Harrison
ha svelato qualche dettaglio in più a proposito della trama del
film: “Parte della storia di Indy si risolverà. Non posso
svelare molti dettagli, anche perché non mi sembra corretto, ma
vedremo nuovi sviluppi per quanto riguarda la sua vita e le sue
relazioni. La sceneggiatura è molto valida. Non vedo l’ora di
iniziare a girare.”
Indiana Jones
5vedrà tornare Steven Spielberg e il
leggendario protagonista, Harrison Ford. I
veterani del franchise, Kathleen
Kennedy e Frank Marshall, si
occuperanno della produzione. A firmare la sceneggiatura
sarà Jonathan Kasdan, figlio
di Lawrence Kasdan (autore dello script
de I predatori dell’arca
perduta).
Si tratterà del primo film della
serie a cui George Lucas non lavorerà, e
sembra che questa cosa turbi un po’ Marshall che,
consapevole del nuovo regime produttivo, ha comunque in altre sedi
esternato il suo dispiacere per non poter godere anche questa volta
della presenza e della consulenza di Lucas al film.
Alan Horn,
Presidente dei Walt Disney Studios, aveva
dichiarato: “Indiana Jones è uno dei più grandi eroi della
storia del cinema. È raro avere una tale perfetta combinazione di
regista, produttori, attore e personaggi e noi non potevamo essere
più eccitati di avere quest’altra avventura con Harrison e
Steven.”
Nonostante le riprese del film
siano attualmente in corso e le varie immagini dal set approdate
online ci abbiamo permesso di dare un primo sguardo agli attori sul
set, sappiamo ancora poco circa la trama di The
Suicide Squad di James
Gunn. Soprattutto, non sappiamo ancora quali
personaggi andranno ad interpretare alcune delle new entry del
cast, come ad esempio Nathan Fillion.
Nel corso di una recente intervista
con SiriusXM, la star della
serie Castle ha avuto la possibilità di parlare proprio
del film e di questa segretezza che vige attorno al progetto,
rivelando: “Non sono mai stato un grande appassionato di quel
fumetto, quindi all’inizio non sapevo neanche di chi stessero
parlando. E di sicuro non era il nome che avevo letto nella
sceneggiatura. Quindi mi sono detto: ‘Ok, facciamolo. Va bene
tutto, a patto che non lo chiediate a me. È veramente un super
segreto.”
Per molto tempo si è parlato della
possibilità che Fillion potesse interpretare
Arm-Fall-Off-Boy, un personaggio minore della Task
Foce X, ma l’attore ha categoricamente smentito la cosa. Di seguito
il video completo dell’intervista:
Il cast ufficiale
di The Suicide
Squadcomprende i veterani Margot
Robbie (Harley Quinn), Viola
Davis (Amanda Waller), Joel
Kinnaman (Rick Flag) e Jai
Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry
Idris Elba, Michael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn,
David Dastmalchian, Storm Reid, Taika
Waititi e John Cena. Nel film
reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio,
Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice
Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.
Secondo le ultime
indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe
interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti
ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri
arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento
metallico antigravità. Altri nomi circolati nelle ultime settimane
sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano
che Sean Gunn potrebbe vestire i panni
di Weasel e Flula Borg quelli di
Javelin; Pete Davidson potrebbe
interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker
Savant.
Alla premiere mondiale
di Onward – Oltre la
magia, il nuovo film Disney/Pixar che
arriverà nelle nostre sale il prossimo 5 marzo, ha partecipato
anche Bob Iger, CEO della Disney. Il film
originale vede la partecipazione di Chris
Pratt e Tom Holland in qualità
di doppiatori: entrambi gli attori fanno parte del MCU, nelle vesti rispettivamente di
Peter Quill/Star-Lord e Peter Parker/Spider-Man.
In seguito alla premiere, Iger ha
voluto ironizzare sul fatto che l’Uomo Ragno di Holland sia
“rimasto” all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel dopo il nuovo accordo
raggiunto da Sony e Disney per i diritti di sfruttamento del
personaggio. Attraverso il suo profilo Twitter ufficiale, infatti, Iger ha
condiviso due scatti sul red carpet del film in cui lo vediamo in
compagnia proprio di Pratt e Holland.
Nella didascalia che ha accompagnato
le foto, ha scritto: “La prima di ieri sera dell’ultimo
film Pixar, Onward, mi ha dato la possibilità di vedere gli amici
dei Marvel Studios Chris Pratt e Tom Holland. Tom
mi deve una ‘pinta’ per aver salvato Spider-Man!”
Le parole di Bob
Iger fanno probabilmente riferimento
alle passate
dichiarazioni dello stesso Tom
Holland, il quale aveva racconta che, proprio durante una
telefonata con il boss Disney in merito al nuovo accordo con la
Sony, era seduto in un bar, con la sua famiglia, ed era
ubriaco!
Tom Holland si
è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel
2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del
franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai
Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far From
Home. La scorsa estate, un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui
dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Stando a quanto dichiarato da
Chris Pratt, l’attesissimo Jurassic
World 3 – che vedrà il ritorno del cast originale del
franchise, ossia degli attori Sam Neill, Laura
Dern e Jeff Goldblum – sarà l’Avengers:
Endgame della saga fantascientifica ispirata
al romanzo di Michael Crichton.
Considerato l’alto numero di
personaggi che faranno ritorni nel film (anche personaggi apparsi
nel primo Jurassic World), ha senso che l’attore abbia
paragonato l’atteso nuovo capitolo della saga al cinecomic Marvel campione d’incassi. Ospite
dello show di Ellen DeGeneres in
occasione della promozione di Onward, parlando
proprio del film di Colin Trevorrow, Pratt ha
spiegato: “Ci saranno tutti. Ci saranno quasi tutti nel film.
So che forse ho appena detto qualcosa che non potevo dire, ma non
mi interessa. Tutto il cast dell’originale Jurassic Park farà
ritorno. Sembra quasi la stessa operazione che la Marvel ha fatto con Endgame, quando
ci ha riuniti tutti insieme.”
Ovviamente non possiamo sapere con
certezza a quali membri del cast del film originale le parole di
Pratt facciano riferimento: e se in Jurassic World
3 dovessero fare ritorno anche Joseph
Mazzello e Ariana Richards, interpreti
dei piccoli Timothy e Alexis nel film di Steven Spielberg del 1993?
Potete vedere il video dell’intervento di Chris Pratt da Ellen
di seguito:
Nel frattempo apprendiamo da
Deadline che l’attore
statunitense Scott Haze, visto in Venom di
Richard Fleischer ma anche in altri film come Midnight
Special e Fire Squad – Incubo di fuoco, si è unito
ufficialmente al cast di Jurassic World 3
in un ruolo misterioso.
Jurassic World
3 vedrà sia Pratt che Howard tornare nei loro
ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice
Smith, Daniella Pineda, Jake
Johnson e Omar Sy.
Ma non saranno i soli a tornare. Nel
film vedremo infatti di nuovo anche i personaggi del film
originale. Laura Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il
Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del
2001.
Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato
da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare
in Jurassic World 3. Goldblum è
stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il
Regno Distrutto. Il ritorno di Ian Malcolm è stato
fortemente anticipato nei trailer, ma alla fine è stato poco più
che un cameo, pertanto, i fan sono rimasti immensamente delusi. I
ruoli di Dern, Neill e Goldblum in Jurassic World
3, tuttavia, sono considerati molto più
importanti.
Le riprese di Jurassic
World 3, affidato nuovamente al
regista Colin Trevorrow con la
sceneggiatura scritta da Emily Carmichael (Pacific Rim 2
– La Rivolta), inizieranno nei primi mesi del 2020, e
possiamo aspettarci nei prossimi giorni qualche dettaglio in merito
alla trama e ai nomi che affolleranno il set.
Anche Mamoudou
Athie farà parte del cast del film, come confermato
da Deadline, e si unirà dunque a Chris
Pratt e Bryce
Dallas Howard sul set. L’attore è tra i
protagonisti della serie Sorry For Your
Loss (disponibile ora su Facebook Watch) al fianco
di Elizabeth Olsen, e di
recente è apparso in The Circle, The Front
Runner. Prossimamente lo vedremo nel dramma Prentice
Penny Uncorked di Netflixe
nella pellicola prodotta da 20th Century Fox Underwater con Kristen
Stewart.
Lo stesso Trevorrow ha recentemente
pubblicato il cortometraggio Battle at Big
Rock, i cui eventi sono ambientati un anno
dopo Jurassic World –
Il regno distrutto mostrando i dinosauri che
vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi
ricordiamo che Jurassic
World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.
Arriva da Deadline la
notizia che l’attore statunitense Brian J. Smith,
noto per il ruolo di Will Gorski nella serie Sense
8, si è unito ufficialmente al cast di
Matrix
4, il nuovo capitolo della celebre saga
fantascientifica con protagonista Keanu Reeves,
attualmente in fase di produzione.
Il ruolo che Smith interpreterà nel
film non è stato rivelato. L’attore aveva già lavorato con la
regista Lana Wachowski proprio in
Sense 8. Si tratta del quarto attore
della nota serie Netflix a prendere parte al cast del nuovo capitolo
di Matrix: nel film, infatti, appariranno
anche Max Riemelt, Toby Onwumere e
Eréndira Ibarra.
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu
Reeves, Carrie-Ann Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris,
Jonathan Groff, Jessica
Henwicke Toby
Onwumere.
Il nuovo capitolo del franchise
sarà diretto da Lana Wachowski. La
sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar
Hemon e David Mitchell, mentre diverse fonti sostengono che le
riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020. “Molte
delle idee che Lilly ed io abbiamo esplorato vent’anni fa a
proposito della nostra realtà sono ancora più rilevanti ora. Sono
molto felice di avere questi personaggi nella mia vita e sono grata
per questa possibilità di lavorare ancora con i miei brillanti
amici“, ha detto la Wachowski.
“Non potremmo essere più
entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato
Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera
visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che
stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo
dell’universo di Matrix“.
Lo scorso 9 febbraio, Parasite ha
scritto ufficialmente la storia degli Oscar, diventando il
primo film non in lingua inglese a vincere la statuetta più ambita,
quella per il miglior film. L’acclamato capolavoro di Bong
Joon-ho è riuscito a portare a casa anche i premi per la
miglior regia, la miglior sceneggiatura originale e il miglior film
internazionale.
In occasione di un recente comizio
a Colorado Springs, in Colorado, il Presidente degli Stati Uniti
Donald Trump ha criticato la decisione
dell’Academy di premiare Parasite come
miglior film: “Quanto sono stati brutti gli Oscar di
quest’anno”, ha dichiarato Trump. “E il vincitore è stato…
un film della Corea del Sud. Di che diavolo parlava? Abbiamo già
abbastanza problemi con la Corea del Sud, a causa del commercio. E
come se non bastasse, lo premiano anche come miglior film
dell’anno. Era un buon film? Non lo so. Ridateci Via col vento, per
favore! Viale del tramonto… così tanti film straordinari.”
Sempre durante il medesimo comizio,
Trump ha criticato anche il discorso di ringraziamento di
Brad Pitt in occasione della sua vittoria nella
categoria miglior attore non protagonista per C’era una
volta a Hollywood. Salito sul palco del Dolby
Theatre, Pitt ha fatto riferimento alla fine della procedura di
impeachment contro il Presidente: “E poi c’è Brad Pitt. Non
sono mai stato un suo grande fan”, ha dichiarato Trump.
“Si è alzato e ha detto una cosa da saputello. È un piccolo
saputello.”
In seguito alle dichiarazioni di
Donald Trump su
Parasite, è arrivata la reazione di
Neon, il distributore americano del film di Bong
Joon-ho, che su Twitter –
condividendo il video dell’intervento di Trump – ha scritto: “È
comprensibile, non sa leggere.”
La replica ironica di Neon fa
riferimento al fatto che il Presidente, durante il suo discorso, ha
parlato di Parasite come di “miglior film
straniero”, nonostante da quest’anno la categoria sia stata
rinominata “miglior film internazionale”.
Parasite
è stato un successo di pubblico e critica, ha guadagnato 148
milioni di dollari in tutto il mondo e 28,5 milioni solo negli
Stati Uniti. Recentemente ha fatto la storia ai SAG Awards
diventando il primo film non in lingua inglese ad aver mai vinto
per una performance d’insieme. Nominato a sei Oscar, incluso quello
per il miglior film, è il primo film coreano (e Bong
Joon-Ho il primo regista coreano) ad aver trionfato nelle
due categorie principali. Ha anche vinto il Golden Globe per il
miglior film in lingua straniera.
Birds of
Prey, il cinecomic che ha visto il ritorno di
Margot Robbie nei panni di Harley Quinn, non è
riuscito ad ottenere i risultati sperati dalla Warner Bros. al box
office mondiale: tuttavia, nulla esclude che col tempo – come
spesso accade a quei film che non raggiungono grandi risultati al
botteghino – il cinecomic di Cathy Yan possa
diventare un piccolo cult.
Probabilmente, una delle cose che
non hanno funzionato nel film – soprattutto se messo a paragone con
Joker di
Todd Phillips – è stata la rappresentazione della
città di Gotham City, molto lontana da quel luogo ormai allo
sbando, in preda al caos e alla violenza, che avevamo visto nel
cinecomic con Joaquin Phoenix.
Nelle ultime ore sono approdati
online alcuni fantastici scatti di Birds of
Prey, opera del concept artist Aleksey Pollack, che mettono a
confronto le immagini del film “prima e dopo” l’intervento degli
effetti visivi. I frame a confronto permettono di farci un’idea su
come sia stata ricreata l’immaginaria location dei fumetti (il film
è stato girato a Los Angeles), confermando che da un punto di vista
prettamente “visual”, il film ha molto in comune con i precedenti
cinecomic appartenenti al DCEU. Potete vedere alcune delle immagini
di seguito. Per tutti gli altri splendidi lavori di Aleksey
Pollack, vi rimandiamo ai suoi profili Instagram e Facebook:
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, arriverà
nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan McGregor interpreta invece uno dei
due principali villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
Di seguito la nuova sinossi ufficiale:
“Avete mai sentito la storia
del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.”
Due poster estremamente rari di
Avengers: Infinity War e
Avengers: Endgame sono stati
svelati attraverso il profilo Twitter ufficiale
dell’artista Paolo Rivera. Ora che la “Saga dell’Infinito” è
ufficialmente giunta al termine, Rivera ha potuto rivelare
attraverso il noto social due bellissimi poster che gli sono stati
commissionati dai Marvel Studios e che lo stesso artista ha
realizzato in esclusiva per il cast e la crew di entrambi i
cinecomic.
Entrambi i poster riflettono
chiaramente la trama dei rispettivi film. Dal momento che in
Infinity War il personaggio di
Thanos ha fatto il suo debutto nel MCU, ha senso che per il poster del
film in oggetto, il Titano Pazzo interpretato da Josh
Brolin sia stato posizionato al centro del manifesto,
circondato dai membri dell’Ordine Nero.
Per quanto riguarda il poster
dedicato ad Endgame, invece, è naturale
che l’attenzione si sia spostata sui Vendicatori protagonisti e su
tutti gli altri eroi che hanno preso parte alla battaglia finale
che ha visto riuniti sul grande schermo tutti i personaggi più
amati dell’Universo Cinematografico Marvel: il poster in questione,
infatti, è proprio un chiaro riferimento a quell’epica
sequenza.
Potete ammirare i due bellissimi poster di seguito:
Ricordiamo
che Avengers: Endgame è il film
di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei
Marvel Studios, che con l’avventura
diretta da Anthony e Joe Russo hanno
chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a
termine un esperimento produttivo senza pari.
Il regista Roland
Emmerich, ha un’idea per Independence Day
3. Molto tempo dopo il primo film,
Independence Day, è arrivato in sala il
sequel, Independence Day – Rigenerazione,
e sembrava che l’idea di una terza parte fosse morta e sepolta,
data l’accoglienza riservata al film. Tuttavia, Emmerich
afferma di aver pensato ad un terzo film, un “viaggio
intergalattico”.
Il primo Independence
Day è uscito nel 1996, con protagonisti Will
Smith, Jeff Goldblum, Bill
Pullman, e racconta la storia di un gruppo di persone che
cercano di mettersi in salvo quando si verifica un’invasione
aliena. Nel film, la gente reagisce e vince la propria battaglia
contro la razza extraterrestre. Il film è stato un grande successo
di pubblico ed è diventato un successo cult degli anni ’90. Il film
ha anche incassato oltre $ 817 milioni in tutto il mondo a fronte
di un budget di $ 75 milioni.
Il sequel del 2016, tuttavia, non ha
raggiunto le stesse vette del suo predecessore. Ambientato venti
anni dopo il primo film, Rigenerazione
racconta la storia di un’altra invasione aliena, solo che questa
volta si verifica dopo che le Nazioni Unite credono di aver creato
un programma che li proteggerà dagli attacchi alieni. Il film è
stato criticato per essere prevedibile, contenente buchi di trama e
anche perché, per spiegare l’assenza di Smith, hanno deciso di
uccidere il suo personaggio (fuori dallo schermo). Tuttavia, ora il
padre del franchising sembra avere un’idea di una terza
puntata.
In un’intervista con Screen Rant durante
la promozione del suo film Midway,
Emmerich ha parlato delle varie proprietà della Fox che Disney è
ora intenzionata a riavviare, come Il Pianeta delle Scimmie e Mamma
ho perso l’aereo. Quando gli è stato chiesto se fosse interessato a
lavorare a Independence Day 3 con la Casa
di Topolino, Emmerich ha risposto dicendo: “Sì, assolutamente.
In realtà ho una grande idea per un sequel.”
Anche se la serie di film sugli
X-Men di Fox è quasi finita, l’attrice di
X-Men:
ApocalypseLana Condor ha
espresso l’interesse di tornare a vestire i panni di
Jubilee. I fan erano molto felice all’idea di
vedere il personaggio per la prima volta in primo piano in un film
live action, tuttavia, il ruolo di Jubilee nel film si è rivelato
essere molto piccolo, poco più di un cameo.
Alcune scene con Condor sono state
eliminate dal montaggio finale, ed è stata esclusa da Dark Phoenix,
nonostante tutto il resto del giovane cast è tornato nel film
arrivato in sala nella scorsa stagione cinematografica.
Da allora, Condor è diventata un
nome familiare al grande pubblico al suo ruolo di Lara Jean
Covey nel film NetflixTutte le volte che ho scritto ti
amo. Il sequel P.S. Ti Amo
Ancora è stato presentato in anteprima sullo streamer
la scorsa settimana e il terzo e ultimo film della serie è già
stato girato. Di recente, Condor ha ammesso di voler interpretare
una Spider-Man al femminile.
Allo stesso tempo, Condor non è
ancora disposto a rinunciare a Jubilee. Durante un’intervista con
The Wrap,
Condor ha confessato di avere ancora la speranza che Jubilee possa
fare un’altra apparizione sul grande schermo. Ha anche rivelato che
le piacerebbe rendere giustizia al personaggio.
“Penso che ora sia un buon
momento e mi piacerebbe davvero renderle giustizia perché non
cinque anni fa non ha avuto giustizia, e non è mai successo. È un
personaggio fantastico e ora penso sia il momento perfetto per
darle quello che merita, quindi mi piacerebbe tornare indietro e
fare qualcosa con lei.
Non ho [sentito nulla dalla
Disney], ma ho visto alcuni dei cineasti alla [festa degli Oscar di
Vanity Fair] l’altra sera e ho detto loro di non dimenticarsi di
lei”.
Il futuro degli
X-Men è ora nelle mani della Disney, che
distribuirà The New
Mutants e poi si avvierà lungo il cammino di un
reboot che dovrebbe portare i mutanti Marvel nel
MCU.
L’attore britannico Jeremy
Irons, presidente della giuria internazionale di
quest’anno al Festival del cinema di Berlino, ha
parlato delle precedenti controversie relative alle sue presunte
opinioni su abusi sessuali, matrimonio tra persone dello stesso
sesso e aborto.
Irons ha aperto la conferenza stampa
della giuria, definendolo un “privilegio” quello di essere stato
nominato presidente, ed ha colto l’occasione per rispondere ad una
serie di polemiche emerse nel momento in cui è stata annunciato che
sarebbe stato lui il Presidente dell’edizione numero 70 della
Berlinale.
“Vorrei, non come presidente
della giuria, ma a livello personale, rispondere a vari commenti
che ho fatto in passato e che sono riemersi in alcune sezioni della
stampa nelle ultime settimane. Vorrei non dover dedicare tempo a
questo aspetto, ma non voglio che le polemiche siano una
distrazione dalla Berlinale”, ha detto ai giornalisti.
Irons ha affermato in un’intervista
del 2011 con Radio Times Regno Unito che “se un uomo mette una
mano sul sedere di una donna, qualsiasi donna degna del proprio
valore può affrontare la cosa”, aggiungendo: “È
comunicazione. Non possiamo essere amichevoli?”
L’attore ha anche difeso il diritto
della Chiesa a chiamare l’aborto un peccato e ha suggerito in
un’intervista del 2013 con l’Huffington Post che legalizzare il
matrimonio gay potrebbe incoraggiare i padri a sposare i loro figli
al fine di evitare le tasse di successione.
Dopo aver dichiarato di essersi già
scusato per tali commenti, Irons ha affermato di voler affrontare i
temi dell’abuso sessuale, del matrimonio tra persone dello stesso
sesso e dell’aborto. “Consentitemi di chiarire una volta
per tutte le mie opinioni su questi argomenti particolari. In primo
luogo, sostengo con tutto il cuore il movimento globale per
affrontare la disuguaglianza dei diritti delle donne e per
proteggerle dalle molestie abusive, dannose e irrispettose, sia a
casa che sul posto di lavoro”.
“In secondo luogo, applaudo alla
legislazione sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, ovunque
sia stata raggiunta, e spero che tale legislazione illuminata
continuerà a diffondersi in sempre più società. E in terzo luogo,
sostengo con tutto il cuore il diritto delle donne ad abortire,
qualora lo decidessero (…) Questi tre diritti umani sono, credo,
passi fondamentali verso una società civile e umana, per la quale
tutti dovremmo continuare a lottare. Ci sono molte parti del mondo
in cui questi diritti non esistono ancora, in cui tali modi di
vivere portano alla prigionia e persino alla morte”.
Ha continuato: “Spero che alcuni
dei film che guarderemo risolveranno questi problemi, tra molti
altri che dovremo affrontare nel nostro mondo, e non vedo l’ora di
guardare film nella Berlinale di quest’anno che ci stimoleranno a
mettere in discussione atteggiamenti, pregiudizi, e percezioni
mondiali della vita come la conosciamo. Spero che abbia messo a
letto i miei commenti precedenti.”
Megan
Fox, che ha trovato la fama mondiale con il franchise
di Transformers, ha firmato per recitare
in Aurora, il nuovo thriller per il quale
Arclight Films avvierà le vendite in tutto il mondo all’European
Film Market di Berlino.
Aurora, diretto da Lazar
Bodroža (A.I. Rising), racconta
la storia di un’astronauta di stanza nello spazio per monitorare le
tempeste solari che mettono in pericolo la Terra. L’astronauta
scopre che le onde d’urto delle tempeste solari stanno piegando il
tempo, spingendo la donna ad affrontare una lotta emotiva e
psicologica con il suo passato e presente.
La Arclight, guidata da Gary
Hamilton, ha unito le forze con Jordan Gertner (“Spring Breakers”,
“The Virgin Suicides”) e Toby Gibson (“The Lego Movie”) per
produrre e finanziare il film. La sceneggiatura è scritta da Pete
Bridges, Toby Gibson e Stuart Willis (“Restoration”). Tim Peternel
sarà produttore esecutivo. La produzione inizierà a maggio in
Serbia.
“Aurora è un progetto visivamente
molto bello, ricco d’azione e ambientato nello spazio e Megan è
perfetta per interpretare un personaggio in lotta contro i demoni
del suo passato”, ha dichiarato Hamilton.
Il progetto potrebbe rappresentare
un rilancio per la carriera di attrice di Megan
Fox, che di recente si è concentrata maggiormente nella
sua attività di designer di biancheria intima femminile.
A due anni da La stanza delle meraviglie e a
quattro da
Carol, quello che è uno dei suoi migliori film,
Todd Haynes torna dietro alla macchina da presa
con una storia che sembra stonare con la sua filmografia
precedente, ma nella quale infonde il suo rigore e la sua capacità
di scavare con occhi vigile oltre la superficie dei fatti
raccontati: Cattive Acque.
Cattive Acque, la storia vera di
Robert Bilot
Il film racconta della lunga
battaglia processuale dell’avvocato Robert Bilot, interpretato da
Mark
Ruffalo, che si ritrova a fare causa al colosso
dell’industria chimica DuPont. La storia comincia infatti
nel momento in cui Bilot diventa socio di un prestigioso studio
legale che difende le compagnie come la DuPont.
Proprio nel momento in cui la sua
carriera appare florida e in ascesa, l’uomo si troverà di fronte ad
un conflitto personale ed etico: un fattore del West
Virginia, dove lui stesso è nato e cresciuto, gli chiede
aiuto contro il colosso della chimica, che da anni, impunito,
scarica rifiuti altamente tossici nelle falde acquifere di tutto lo
Stato. L’uomo decide di mettere da parte sicurezza economica,
serenità familiare e carriera per rincorrere la giustizia, e si
troverà solo, per 19 anni, a combattere contro un sistema che lo
ostacola e contro l’omertà del mercato che consapevolmente ha
avvelenato migliaia di famiglie americane.
Un film voluto da Ruffalo
Mark Ruffalo,
ambientalista convinto, ha sottoposto la storia ad Haynes che si è
lasciato coinvolgere, adottando un occhio particolarmente acuto e
fuggendo dal film processuale, preferendo invece i toni del
thriller, tesi e oscuri. Insieme a questa perizia di linguaggio,
che nella giustapposizione di ritmi e di tempi dilatati trova la
sua massima efficacia, Haynes si avvale anche di un protagonista
che ancora una volta conferma di essere capace di dare dignità
all’uomo comune, all’eroe di tutti i giorni.
Ruffalo è l’attore che meglio di
tutti i suoi colleghi, nel panorama odierno, riesce a dare spessore
a questi eroi di tutti i giorni. E il suo Robert non fa eccezione:
è la rappresentazione dell’eroe americano come non viene più
raccontato, nelle sue fallibilità e nei suoi momenti di sconforto,
ma mosso dalla sete di giustizia e del sentimenti di rivalsa contro
chi volontariamente crea danni (molto gravi) alla salute di quella
classe americana di periferia, che abita in case bianche e
fatiscenti, ai margini di ciò che in genere il cinema mostra.
L’America nascosta, il Midwest
Proprio questo contrasto tra
l’America nascosta e quella lussuosa di grattacieli e corporazioni
viene messo al centro di un discorso sociale che Haynes porta
avanti, un discorso che prende corpo nel confronto tra il Paese
reale, quello che denuncia l’avvelenamento delle falde acquifere
nel Midwest, e l’istituzione governativa, lontana e inefficace,
distante dalle necessità e dalle verità che affliggono il popolo.
In mezzo a questi due poli che non trovano un punto di incontro né
di comunicazione, si inserisce l’industria, la corporazione, quella
che da una parte avvelena i proprio operai e dall’altra fornisce
spazi, servizi, palliativi ad una situazione di vita insostenibile
che, alla fine, porterà alla morte (non di certo naturale) di
quegli stessi operai.
Contro questi tre vertici che
coesistono nel loro vizioso equilibrio si staglia l’eroe comune,
Robert Billot, che per 19 anni ha portato avanti la sua battaglia
per la giustizia, una motivazione rarissima eppure potente che ha
permesso all’uomo di mettere con le spalle al muro la DuPont.
Accanto a Mark
Ruffalo, nel cast compare anche Anne
Hathaway, nei panni della moglie di Bilot. Il ruolo,
per quanto apparentemente marginale, simboleggia quello a cui il
nostro eroe è costretto a rinunciare per portare avanti la sua
lotta, e questo lo rende addirittura più umano e “sacrificato” alla
sua causa.
Cattive Acque, oltre il dramma
processuale
Di film come questi ce ne sono
molti, anche nel recente passato del cinema, come
Promised Land di Gus Van
Sant, ma in Cattive AcqueTodd Haynes, con il sostegno fondamentale di
Ruffalo, riesce ad andare oltre il dramma processuale e il rischio
ambientale, disegnando una parabola di vita che si erge ad esempio
e monito in mezzo alle brutture del mondo.
Bilot è un eroe che paga sulla
propria pelle la sua sete di giustizia, un uomo solo contro un
sistema avverso, in difesa degli ultimi e di quell’ambiente che
ormai in maniera imperativa dovrebbe rappresentare la priorità di
ogni governo ed essere umano.
L’arrivo di Black Widow
nelle sale di tutto il mondo è sempre più vicino: i vari trailer
che continuano a stuzzicare la curiosità dei fan, si sovrappongono
ormai alle varie teorie su ciò che potrebbe effettivamente
raccontare la prima avventura in solitaria di Natasha
Romanoff.
Di seguito abbiamo raccolto le
teorie dei fan più accreditate, quelle che potrebbero davvero
trovare un senso in riferimento alla possibile trama del film con
Scarlett
Johansson, e quelle invece che risultano estremamente
improbabili:
Una timeline alternativa (Fan Theory improbabile)
Ci sono
molte speculazioni sul fatto che Black Widow possa essere ambientato in una
timeline alternativa, in cui Vedova Nera è sopravvissuta agli
eventi di Endgame. La fan theory in questione suggerisce
che alla fine del film un personaggio proveniente da una diversa
linea temporale riporterà Natasha alla timeline
principale.
Tuttavia,
sembrerebbe essere un modo fin troppo elaborato e a tratti anche
pericoloso ai fini narrativi per il ritorno del personaggio.
Un’espediente del genere potrebbe davvero rendere le cose troppo
confuse per lo spettatore, dal momento che Black Widow –
almeno dalle info in nostro possesso ad oggi – non dovrebbe seguire
la continuity del MCU.
Più incarnazioni di Taskmaster (Fan Theory probabile)
Nella tradizione fumettistica,
l’eredità di Taskmaster viene raccolta da un singolo personaggio,
ossia Anthony “Tony” Masters. Tuttavia, seconda una fan theory, in
Black Widow si saranno più personaggi che indosserano la
maschera del supercriminale.
Taskmaster è noto per i suoi
“riflessi fotografici”, che gli permettono di imitare perfettamente
i movimenti di chiunque, a prescindere dalla difficoltà. Il fatto
che altri personaggi appaiano nelle vesti del mercenario
spiegherebbe perché gli stessi hanno una varietà di abilità tra le
quali poter scegliere. Ciò spiegherebbe anche perché Red Guardian
in un momento può combattere contro Taskmaster, e in quello
successivo può usare lo scudo mentre sfoggia l’elemetto a forma di
scheletro.
La rinascita di Vedova Nera (Fan Theory improbabile)
Ci sono molti fan che sperano che
Black Widow possa in qualche modo portare alla rinascita
di Natasha Romanoff. Alla fine di Endgame, Steve Rogers è tornato
indietro nel tempo per mettere al loro posto tutte le Gemme
dell’Infinito, cosa che potrebbe in qualche modo aver riportato in
vita Nat: in realtà, è molto più probabile che la morte del
personaggio sia definitiva.
Black Widow è ambientato
molti anni prima degli eventi che hanno condotto alla morte di
Natasha, quindi sarà più una sorta di prequel che si svolgerà
durante l’era degli Accordi di Sokovia. Una rinascita di Nat
ridurrebbe l’impatto che la sua morte ha avuto sugli eventi
raccontati in Endgame.
Un cameo di Occhio di Falco (Fan Theory probabile)
Alcuni dei momenti migliori di
Vedova Nera nel MCU sono legati alla sua relazione
con Occhio di Falco. È quel tipo di amicizia che ha contribuito a
rendere quest’universo cinematografico così unico, concedendo a
determinate situazioni una profondità forse inaspettata per il tipo
di franchise. Il legame emotivo che esiste tra i due personaggi ha
giocato un ruolo chiave anche nella morte di Natasha.
Dal momento che Clint Barton ha
avuto un ruolo così importante nella sua vita, avrebbe senso una
piccola apparizione del personaggio in Black Widow. E ci
sono molti modi in cui l’inserimento dell’arciere nella storia
potrebbe essere giustificato…
Natasha non è morta (Fan Theory improbabile)
Mentre alcuni fan vogliono che
Natasha Romanoff venga riportata in vita, altri pensano che in
realtà non sia veramente morta. Ci sono diversi modi in cui un eroe
del MCU può sopravvivere ad un attacco
apparentemente mortale.
L’uso degli Skrull potrebbe essere
una delle opzioni, così come i “life model decoy” già introdotti in
passato. Un’altra alternativa potrebbe essere la maschera facciale
in grado di cambiare l’aspetto di un eroe e renderlo completamente
diverso. È probabile, però, che nulla di tutto ciò verrà
effettivamente utilizzato come espediente in Black
Widow.
I flashback di Budapest (Fan Theory probabile)
Nel MCU viene menzionato in più di
un’occasione il fatto che Clint e Natasha hanno combattuto insieme
a Budapest: prima o poi, una testimonianza tangibile di tutto ciò
dovrà essere mostrata al pubblico. Quale occasione migliore se non
il film in solitaria su Vedova Nera?
È una teoria che può avere
completamente senso. In che modo? Potrebbero essere introdotti nel
film alcuni flashback di Budapest, forse con i due personaggi
intenti a combattere alcuni dei nemici più pericolosi di Natasha, o
magari facendo giocare a quel periodo storico un ruolo
assolutamente rivelante all’interno della trama.
Un crossover con gli altri Avengers
(Fan Theory improbabile)
Trattandosi
dell’Universo Cinematografico Marvel, c’è sempre la possibilità
che in un film siano presenti dei camei. Dal momento che sembra
quasi certa l’apparizione di Tony Stark, molti fan hanno ipotizzato
che in realtà in Black Widow saranno presenti tutti i
Vendicatori originali.
Tuttavia, ciò
potrebbe distogliere l’attenzione da una delle questione principali
legate al film, e cioè il fatto che Vedova Nera ha finalmente
“ottenuto” il suo standalone. Sembra strano, quindi, che i Marvel Studios decidano di riunire tutti gli
altri eroi per l’occasione. Inoltre, a questo punto della
continuity, gli Accordi di Sokovia sono già entrati in
vigore…
Un traditore all’interno del team (Fan Theory probabile)
Molte teorie dei fan in
circolazione speculano sul fatto che ci sia un traditore nella
squadra di Nat, qualcuno che forse agirà per conto di Taskmaster.
Dato l’elevato numero di personaggi in ballo, questo plot
twist potrebbe essere addirittura scontato.
È difficile immaginare che nel film
non ci sia davvero qualcuno pronto a tradire Natasha. La vera
domanda è, dunque, un’altra: chi sarà il traditore?
Collegamenti con Stranger Things
(Fan Theory improbabile)
Il primo
teaser trailer ufficiale della quarta stagione di Stranger Things ci ha mostrato il
personaggio di Jim Hopper lavorare per la Russia. Ciò ha dato vita
ad una nuova speculazione: essendo David Harbour interprete sia di
Hopper che di Red Guardian in Black Widow, sono in molti
ad essere convinti che in realtà si tratta della stessa
persona.
Ci sono molte teorie divertenti sul
fatto che sia proprio Jim Hopper a nascondersi
dietro Red Guardian e che il Sottosopra possa essere
introdotto nel MCU. Questo, naturalmente, non
accadrà mai!
Una nuova Vedova Nera (Fan Theory probabile)
Quasi sicuramente Black
Widow imposterà parte del futuro del MCU. Soprattutto, è quasi certo che
il film introdurrà ufficialmente la nuova Vedova Nera. La
contendente principale al titolo è, ovviamente, Yelena Belova, che
ha raccolto l’eredità di Natasha già nei fumetti.
Interpretata da Florence Pugh,
sembra che tra Yelena e Natasha si verranno a creare le dinamiche
necessarie a far sì che la prima diventi la nuova Vedova Nera e
possa continuare ad agire al posto della seconda nel MCU.
Dopo aver spaventato
milioni di spettatori in The Boy, la bambola
Brahms è tornata, pronta a seminare nuovamente terrore, in
The
Boy – La maledizione di Brahms. Ecco il trailer
ufficiale.
The Boy – La maledizione di Brahms, la trama
Ignara della terrificante
storia della villa in cui si è trasferita, una giovane famiglia è
pronta a iniziare una nuova vita. Qui il piccolo Jude trova un
amico: una bambola di porcellana apparentemente innocua, che però
prende vita ogni qualvolta le sue regole non vengono rispettate. Il
legame tra il bimbo e la bambola si fa di giorno in giorno più
morboso, fino a quando Liza (Katie Holmes) capisce che dietro quel
volto lucido e sempre sorridente si nasconde in realtà una presenza
oscura.
Riuscirà a risalire
all’origine degli eventi inspiegabili e inquietanti che si
manifestano nella casa e svelare la maledizione di Brahms? Nel cast
del film The Boy – La
maledizione di Brahms diretto da William Brent
Bell: Katie Holmes, Christopher Convery, Ralph Ineson, Owain
Yeoman, Anjali Jay, Joely Collins.
Grazie a Just Jared, arrivano
online nuove immagini dal set di The
Suicide Squad, l’atteso cinecomic DC scritto e
diretto da James
Gunn, che riporterà sul grande schermo la celebre Task
Force X dei fumetti dopo l’iterazione del 2016 ad opera di
David Ayer.
Nelle nuove immagini è possibile
notare, oltre ad Harley Quinn (Margot Robbie),
Ratcatcher (Daniela Melchior), Polka-Dot Man
(David Dastmalchian) e Idris Elba
(che dovrebbe interpretare Vigilante), è possibile dare anche un
primissimo sguardo a Steve Agee con la tuta per il
mo-cap necessaria alla creazione in digitale del personaggio di
King Shark.
Potete vedere tutte le foto cliccando sul tweet di seguito:
Il cast ufficiale
di The Suicide
Squadcomprende i veterani Margot
Robbie (Harley Quinn), Viola
Davis (Amanda Waller), Joel
Kinnaman (Rick Flag) e Jai
Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry
Idris Elba, Michael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn,
David Dastmalchian, Storm Reid, Taika
Waititi e John Cena. Nel film
reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio,
Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice
Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.
Secondo le ultime
indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe
interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti
ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri
arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento
metallico antigravità. Altri nomi circolati nelle ultime settimane
sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano
che Sean Gunn potrebbe vestire i panni
di Weasel e Flula Borg quelli di
Javelin; Pete Davidson potrebbe
interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker
Savant.
Dopo la fine dell’accordo che aveva
seminato il panico tra i fan dell’Universo Cinematografico Marvel, la Sony
Pictures e i Walt Disney Studios sono
riusciti a trovare un nuovo accordo per far sì che il personaggio
di Spider-Man potesse continuare ad “esistere”
all’interno del MCU per almeno un altro standalone
e un altro film che dovrebbe vedere riuniti ancora una volta i
Vendicatori sul grande schermo.
In occasione di una recente
roundtable organizzata da THR, il boss della
Sony Tom Rothman e il boss della Disney
Alan Horn hanno discusso di ciò che stava
accadendo quando sembrava che Spidey fosse destinato a lasciare
l’Universo Cinematografico Marvel:
“La fanbase, che è importante
per tutti noi, sembrava aver risposto in maniera positiva a ciò che
Tom Holland e il team di Spider-Man avevano fatto fino a quel
momento”, ha spiegato Alan Horn. “Hanno
amato il personaggio e il fatto che Kevin Feige e il MCU fossero coinvolti. Quando
abbiamo sentito i loro feedback, il fatto che volevano che unissimo
nuovamente le forze, abbiamo pensato che probabilmente era una
buona idea.”
Naturalmente, per i fan è bello
sapere che Spidey continuerà ad esistere all’interno del MCU, ma gli stessi sono anche
consapevoli che si tratterà di qualcosa che non durerà nel tempo,
dal momento che dopo i due film citati all’inizio dell’articolo, i
diritti di sfruttamento del personaggio torneranno esclusivamente
alla Sony.
Per quanto possa valere, Tom
Rothman ha così risposto in merito alla possibilità che
l’accordo con la Disney prosegua anche dopo l’uscita di
Spider-Man
3: “Io lo spero. Penso che quest’ultimo accordo sia
stata una vittoria per tutti. Una vittoria per la Sony. Una
vittoria per la Disney. Un vittoria per tutti gli spettatori.
L’unica cosa che vorrei dire è che le notizie e la durata di certe
negoziazioni si sovrappongono inevitabilmente… credo che saremmo
arrivati comunque ad un accordo, solo che le voci e i rumor hanno
preceduto tutto.”
Tom Holland si
è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel
2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del
franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai
Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far From
Home. La scorsa estate, un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui
dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.