In attesa di scoprire se Sam
Raimi dirigerà ufficialmente Doctor Strange
2 (ricordiamo che il regista è in trattative con
i Marvel Studios per sostituire Scott
Derrickson), arriva un nuovo interessantissimo rumor sulla trama
del film, in particolare su un attore che potrebbe apparire in un
breve cameo all’interno del nuovo cinecomic incentrato sul
personaggio di Stephen Strange.
Secondo una teoria riportata da
CBR che sta prendendo
sempre più piede nel web, sono in molti ad essere convinti che,
qualora Raimi venisse confermato alla regia di Doctor
Strange 2, il regista coinvolgerà nel film
Bruce Campbell, suo attore feticcio per
eccellenza. Per quale motivo? È presto detto: Campbell,
protagonista dell’iconica saga de La Casa ad opera di
Raimi, avrebbe dovuto interpretare il personaggio di
Mysterio in Spider-Man 4, ultimo capitolo
della saga dedicata all’Uomo Ragno che venne però cancellato dalla
Sony.
Ma cosa c’entra Mysterio con il
sequel di Doctor Strange? Nonostante il personaggio nel
MCU sia interpretato da
Jake Gyllenhaal, molti fan sono convinti che
proprio grazie all’esplorazione dei numerosi Multiversi presenti
all’interno dell’Universo Marvel, nel cinecomic con
Benedict Cumberbatch verrà introdotta una versione
alternativa di Quentin Beck che sarà interpretata proprio da
Campbell.
Una teoria che potrebbe apparire
assurda, ma che in realtà potrebbe rappresentare per Raimi
l’occasione perfetta per permettere finalmente al suo attore
feticcio di interpretare il celebre villain ed esaudire così un
recondito desiderio. Voi cosa ne pensate?
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange
2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà
anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision. Le riprese
dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita
dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con
Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda
Swinton e Chiwetel
Ejiofor. Rachel
McAdams non tornerà nei panni di Christine
Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity
Ware
inEndgame.
La MGM sembra intenzionata a
realizzare Creed 3,
terzo capitolo della saga di Creed, la
serie di spin-off della saga di Rocky Balboa, i cui eventi si
svolgono nove anni dopo i fatti narrati nel franchise con
protagonista Sylvester Stallone.
Come apprendiamo infatti da
The Hollywood
Reporter, Zach Baylin è stato ingaggiato per
occuparsi di scrivere la sceneggiatura di Creed
3. Recentemente, Baylin ha curato lo script di
King Richard, un
biopic incentrato sulla vita del padre delle campionesse di tennis
Serena e Venus Williams, che avrà come protagonista Will Smith e
che debutterà prossimamente su Netflix.
Al momento non ci sono ulteriori
dettagli su Creed 3
terzo capitolo della saga di Creed. Non sappiamo se
Steven Caple Jr., già regista di Creed 2,
tornerà dietro la macchina da presa o se la MGM affiderà il film ad
un nuovo regista. Di recente, uno dei produttori del franchise,
Irwin Winkler, aveva rivelato che alla star della saga,
Michael B. Jordan, era stata offerta la
possibilità di dirigere il terzo film.
Creed 2 è
la continuazione della saga di Rocky, e il sequel del grande
successo di pubblico e di critica del 2015 Creed – Nato per combattere, che ha incassato
oltre 170 milioni di dollari ai botteghini di tutto il mondo.
Ryan Coogler (Black
Panther), che ha diretto il primo film, torna a far parte del
franchise in veste di produttore esecutivo. La regia di questo
nuovo film è di Steven Caple Jr., che ha diretto
l’acclamato dramma del 2016 The Land.
Prima che la Sony e la Disney
riuscissero a trovare un nuovo accordo per far sì che il
personaggio di Spider-Man potesse continuare ad
“esistere” all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel, sembra che il simpatico
arrampicamuri fosse destinato ad unirsi nuovamente allo
Spider-Verse al quale appartengono pellicole come Venom e
l’attesissimo Morbius.
In una recente intervista
con MTV News,
Tom Holland ha rivelato che la Sony aveva già dei
piani per introdurre il personaggio di Spidey in un universo non
controllato dalla Marvel (da contratto, Holland sarà
obbligato a girare un altro film in solitaria e almeno un altro
film in cui apparirà al fianco degli altri eroi del MCU).
“Il futuro di Spider-Man alla
Sony è ancora molto luminoso e abbiamo avuto un’idea veramente,
veramente incredibile su come portare Spider-Man al di fuori del
MCU. Tom Rothman e Amy Pascal erano
davvero fiduciosi sul fatto che avrebbero reso giustizia e
realizzato un film del calibro che un personaggio come Spider-Man
richiede”, ha spiegato Holland.
“A parte questo, però, sono
davvero contento di essere tornato nel MCU e di lavorare nuovamente con
tutta la squadra, perché credo che il MCU è il posto al quale appartiene
Spidey ora”, ha continuato l’attore. “Sono veramente grato
a Bob Iger e Tom Rothman per avermi permesso di essere ancora parte
di questo processo che aveva come obiettivo quello di riportare
Spidey a casa. È stata un’esperienza incredibile e… potrò vantarmi
per sempre di aver salvato Spider-Man!”
Nel corso della medesima intervista,
Holland ha anche confermato che le riprese di
Spider-Man 3 partiranno ufficialmente il
prossimo luglio. È probabile, dunque, che nei prossimi mesi
conosceremo maggiori dettagli sul cast e sulla trama del film, a
partire dalla tanto chiacchierata identità del villain della
storia.
Tom Holland si
è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel
2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del
franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai
Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecominge Spider-Man: Far From
Home. La scorsa estate, un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui
dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Bob Chapek,
veterano della Disney che lavora da 27 anni per l’azienda e dirige
la divisione parchi dell’azienda, è stato nominato CEO di Disney,
come successore di Bob Iger. Il passo indietro di
Iger è stato accolto con grande stupore, tuttavia sarà lui a
continuare a guidare gli sforzi creativi dell’azienda fino al 31
dicembre 2021, quando scadrà il suo contratto, mentre Chapek è CEO
effettivo da oggi.
“Con il successo del lancio
delle attività dirette al consumatore Disney e l’integrazione della
Twenty-First Century Fox ben avviata, credo che questo sia il
momento ottimale per passare a un nuovo CEO – ha affermato
Iger – Ho la massima fiducia in Bob e non vedo l’ora di
lavorare a stretto contatto con lui nei prossimi 22 mesi mentre
assume questo nuovo ruolo e approfondisce le sfaccettate attività
globali della Disney, mentre io continuo a concentrarmi sugli
sforzi creativi della Società.”
“Sono incredibilmente onorato di
assumere il ruolo di CEO di quella che credo veramente sia la più
grande azienda del mondo e di guidare i nostri membri e dipendenti
di eccezionale talento e dedizione – ha detto Chapek – Bob
Iger ha trasformato Disney nella società di intrattenimento e media
più ammirata e di successo del mondo, e sono stato fortunato a
godermi un posto in prima fila come membro del suo team di
leadership. Condivido il suo impegno per l’eccellenza creativa,
l’innovazione tecnologica e l’espansione internazionale e
continuerò ad abbracciare questi stessi pilastri strategici. Tutto
ciò che abbiamo raggiunto finora serve da solida base per ulteriori
narrazioni creative, innovazioni audaci e assunzione di rischi
ponderati.”
Chapek è a capo della divisione dei
parchi a tema Disney dal 2015. Nel 2018 è stato nominato presidente
di Parks, Experiences and Products. In precedenza,
Chapek ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali, gestendo
prodotti di consumo, distribuzione di film e intrattenimento home
video in varie occasioni.
Durante i suoi 15 anni da CEO
Disney, Bob Iger ha notevolmente ampliato le
dimensioni dell’azienda, in particolare con l’acquisizione, lo
scorso anno, di 21st Century Fox. Il lancio del servizio di
streaming Disney+ ha cementato l’eredità di Iger
come leader audace e innovativo.
È Colin Trevorrow,
regista di Jurassic World: Il regno
distrutto, ad annunciare l’inizio delle riprese e il
titolo ufficiale di Jurassic World 3,
attraverso il suo account
Instagram.
Trevorrow ha pubblicato poche ore
fa una foto di un ciak che ci riferisce che il film si intitolerà
Jurassic
World: Dominion. Eccola di seguito:
Jurassic
World: Dominion vedrà sia Chris Pratt
che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli.
Insieme a loro, ritroveremo anche Justice
Smith, Daniella Pineda, Jake
Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il
Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nelJurassic Park
3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato
da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare
in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World: Il Regno
Distrutto.
Alla regia torna Colin
Trevorrow, che ha pubblicato il cortometraggio
Battle at Big Rock, i cui eventi
sono ambientati un anno dopo Jurassic World –
Il regno distrutto mostrando i dinosauri che
vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi
ricordiamo che Jurassic
World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.
I film di supereroi, oggi, sono la
benzina forte dell’ordierno panorama cinematografico hollywoodiano…
letteralmente. Eppure, c’è stato un momento nella storia in cui
anche per i più acclamati e famosi registi, realizzare un cinecomic
non era un’impresa facile.
Forse non tutti ricordano che
James Cameron voleva realizzare un film
dedicato a Spider-Man: all’epoca, il regista di
Titanic e Avatar scrisse anche una sceneggiatura,
prendendosi alcune libertà creative in merito al personaggio e alle
sue nemesi, ma che purtroppo non riuscì mai a diventare un film a
tutti gli effetti. Ecco 10 segreti che non sapete sullo
Spider-Man di
James Cameron mai realizzato:
Doveva essere un monster movie
Quando la Marvel vendette per la prima volta
i diritti cinematografici dell’Uomo Ragno nel 1985, fu alla Cannon
Films, lo studio responsabile di pellicole non particolarmente
fortunate quali Superman IV e I Dominatori
dell’Universo, entrambi del 1987. Il film pensato all’epoca
dallo studio si sarebbe concentrato sulla trasformazione di Peter
Parker in un mutante a metà tra un ragno e un mostro che avrebbe
dovuto combattere contro il personaggio di Lizard nelle fogne di
New York City.
Leonardo DiCaprio doveva essere Peter Parker
Dopo che i diritti di sfruttamento
furono acquistati dalla Carolco Pictures su richiesta di James Cameron, il regista sviluppò la sua
“sceneggiatura” e iniziarono i piani per il film. Anche se nessun
attore è mai stato ufficialmente coinvolto nel progetto, si
vocifera che all’epoca star come Edward Furlong e Leonardo DiCaprio
vennero considerati per il ruolo di Peter Parker/Spider-Man.
Electro doveva essere il villain principale
Nonostante le prime bozze della
sceneggiatura presentavano villain come Lizard o Doctor Octopus
(che stando ai rumor doveva essere interpretato da Arnold
Schwarzenegger), ad un certo punto la sceneggiatura di Cameron
presentava Electro come il principale antagonista della storia,
sebbene si trattasse di una versione molto diversa del personaggio.
Chiamato Carlton Strand e non Maxwell “Max” Dillon, il cattivo
immaginato da James Cameron (per il cui ruolo era stato
pensato l’attore Lance Henriksen) usava le
sue abilità (trasformate in qualcosa di molto più legato all’ambito
“informatico”) per diventare un boss criminale miliardario.
Uomo Sabbia doveva apparire nel
film
La
sceneggiatura di James Cameron presentava una serie di
interessanti battaglie interessanti tra il personaggio di
Uomo Sabbia e quello di Spider-Man. Anche le origini del
personaggio venivano esplorate, incluso il modo in cui lo stesso
era riuscito ad acquistare le sue abilità.L’attore Michael Biehn, che aveva già lavorato con Cameron,
era stato pensato per la parte.Il film
doveva concludersi con un’epica battaglia tra Carlton Strand,
William Baker e Spider-Man in cima al World Trade
Center.
L’origine dello Spara Ragnatele organico
A differenza dei fumetti, nello
Spider-Man del 2002 di Sam Raimi, le ragnatele spuntano
dai polsi di Peter Parker in maniera organica. In realtà,
quest’idea proveniva dalla sceneggiatura di Cameron, dal momento
che il regista riteneva che fosse impossibile per un adolescente
dell’età di Peter realizzare il dispositivo meccanico presente nei
fumetti e mostrato anche nei film di Marc Webb e in quelli con
protagonista Tom Holland. Nella sceneggiatura di Cameron venivano
inoltre spiegate le origini dello Spara Ragnatele organico, legate
ad un preciso momento della vita di Peter, in cui una notte di
risvegliò coperto da una tessitura appiccicosa, credendo di essere
un mostro.
Spider-Man era una star della tv
Abbiamo visto diverse versioni
delle origine di Spider-Man sul grande schermo. Quella di Cameron
era più o meno simile alla versione cinematografica di Raimi,
tranne per il fatto che il laboratorio che stavano visitando Peter
e i suoi compagni di scuola aveva al suo interno delle mosche
geneticamente potenziante, mangiate dal ragno che successivamente
morso Peter. Sperando di raccimolare qualche soldo, Peter
realizzò il suo costume di Spider-Man e iniziò ad apparire ad
alcune feste: tutto ciò gli valse l’ospitata in un popolare show
televisivo, qualcosa che rispecchia le origini di Spider-Man così
come sono state raccontate nei fumetti. Questo è anche il motivo
per cui Carlton Strand contatta per la prima
volta Spider-Man: spera di portare il giovane eroe sotto la sua ala
criminale dopo averlo visto in televisione.
Peter Parker era un ragazzino alquanto inquietante
La versione di Peter Parker pensata
da Cameron era molto fedele al personaggio descritto nelle prime
storie di Stan Lee e Steve Ditko. Tuttavia, nella sceneggiatura
Peter veniva descritto come “un adolescente sessualmente
represso”, tanto che nello script erano presenti alcuni
momenti abbastanza inquietanti. In una scena, ad esempio, Peter
spiava MJ dalla finestra mentre la ragazza era intenta a
spogliarsi.
J. Jonah Jameson doveva essere uno
dei personaggi principali
Nonostante il Daily Bugle non sia
mai stato menzionato nella sceneggiatura, il personaggio di J.
Jonah Jameson appare come il proprietario di una stazione tv che
inizia a speculare sulle apparizioni di Spider-Man, e proprio come
la sua controparte fumettistica, assume un ruolo fondamentale nel
plagiare le menti della città contro la “minaccia” dell’Uomo Ragno.
Nel film pensato da Cameron, Jameson doveva avere un ruolo
fondamentale, con il compianto R. Lee Ermey che era stato pensato
per la parte.
Uno Spider-Man vietato ai minori
Mentre nei fumetti Peter Parker
affronta problemi legati alla pubertà e alla perdita dei suoi
genitori, nel film di Cameron il personaggio affrontava anche una
battaglia interiore tra il bene e il male, mentre cerca un modo per
mantenere un tetto sopra la testa. Il film pensato da Cameron
presentava un linguaggio tipico dei film vietati ai minori, con
Peter Parker che lanciava imprecazioni contro Strand quando il
villain iniziò a minacciare MJ. Inoltre, Spider-Man e MJ avevano un
incontro sessuale in cima ad un ponte che includeva bondage e
rituali di accoppiamento tipici dei ragni.
La dipartita di Cameron legata a questioni di diritti
Spider-Man
non è mai stato estraneo a problemi di diritti, come abbiamo visto
di recente con la rottura e la rinegoziazione degli accordi tra
Sony e Disney circa l’utilizzo di Spidey nel MCU. Dopo che Cannon Films andò in
crisi, i diritti cinematografici di Spider-Man furono al centro di
numerosi accordi tra le compagnie più disparate. Ecco perché lo
Spider-Man di Cameron rimase bloccato e non riuscì mai a vedere la
luce, con il regista che vista la situazione complicata decise di
abbandonare il progetto e dedicare alla realizzazione di
Titanic.
Vent’anni prima di girare
Le Mans ’66 – La grande
sfida,Christian Bale e il collega
Josh Lucas avevano già lavorato insieme in
American Psycho. Come raccontato da
MovieMaker, quando
Bale rilasciò alle loro pagine un’intervista in occasione del
ventennale del film diretto da Mary Harron e
ispirato all’omonimo romanzo di Bret Easton
Ellis, l’attore rivelò che Lucas, sul set del film di
James Mangold, gli rivelò qualcosa a proposito
della sua performance del consulente finanziario Patrick Bateman
che Bale aveva totalmente ignorato fino a quel momento.
Bale aveva combattuto a lungo per
ottenere il ruolo dello psicopatico Patrick: ad un certo punto
della lavorazione, la Harron si rifiutò di lavorare con
Leonardo DiCaprio, al quale era stata offerta la
parte prima di Bale. Probabilmente DiCaprio si tirò fuori dal
progetto, permettendo così a Bale di ottenere il ruolo. Come
raccontato dall’attore alla fonte, Lucas non fu subito colpito
dalla sua performance nei panni di Patrick Bateman.
“Di recente io e Josh Lucas
abbiamo girato un film insieme e mi ha aperto gli occhi su una cosa
di cui non ero a conoscenza”, ha dichiarato Bale ridendo.
“Mi ha rivelato che lui e tutti gli altri attore coinvolti nel
film pensavo che io fosse il peggior attore che avessero mai
visto.”
“Mi ha detto che sul set
continuavano a guardarmi e a parlare di me, dicendo: ‘Perché Mary
ha voluto così tanto questo ragazzo? È terribile! E Josh ha
continuato a pensarlo fino a quando non ha visto il film e ha
cambiato poi idea. Io non sapevo assolutamente nulla di tutte
quelle critiche”, ha spiegato l’attore premio Oscar.
Naturalmente, le superficiali
critiche riservate a Christian Bale all’epoca
della realizzazione di American Psycho
lasciano oggi il tempo che trovano, soprattutto se messe in
relazione alla sua straordinaria carriera: stiamo infatti parlando
di uno degli attori più apprezzati ed acclamati della sua
generazione, capace di calarsi in tutti i ruoli che interpreta da
vero professionista, senza paura – troppo spesso – di andare
incontro a trasformazioni fisiche anche drastiche.
Dopo le immagini ufficiali dal
set arrivate online grazie agli account Instagram di Tom Hardy
e del fotografo Greg Williams, è Just Jared a
mostrarci nuovi scatti dal set allestito a San Francisco (in
California) di Venom
2, l’atteso sequel che sarà diretto
da Andy Serkis e che dovrebbe arrivare nelle
sale il prossimo anno.
Le immagini ci permettono di dare
uno sguardo al nuovo look di Cletus Kasady, il
personaggio interpretato da Woody Harrelson e
apparso per la prima volta nella scena post-credit del primo film.
In alcune foto è possibile vedere l’attore in compagnia del regista
Andy Serkis, mentre altre ci mostrano uno stunt
(presumibilmente del personaggio di Eddie Brock interpretato da
Tom Hardy) alle prese con la realizzazione di una
sequenza d’azione
Per tutti gli scatti, vi rimandiamo al sito di Just Jared:
Come già annunciato dal
finale del precedente capitolo, in Venom
2assisteremo allo scontro tra il simbionte
e Cletus Kasady, aka Carnage, uno
degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel cast
del sequel anche Michelle
Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne
Weying, Woody
Harrelson (Zombieland: Double Tap) nei panni di
Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No
Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore
inglese Stephen Graham.
Nel frattempo è stato
ufficializzato anche il nome di Robert
Richardson in qualità di direttore della fotografia.
“Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel
secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha
dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che
ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà
con la collaborazione tra Sony e Marvel.”
Vi ricordiamo
che Tom
Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche
nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo
dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a
confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.
Stando alla fonte, Chris
Evans avrà il ruolo del villain di La Piccola Bottega degli Orrori, il
dottor Orin Scrivello, un sadico e violento dentista, interpretato
nella pellicola del 1986 da Steve Martin. Nel nuovo adattamento
dovrebbero recitare anche Taron Egerton, Scarlett Johansson e
Billy Porter: Egerton sarebbe in trattative per
interpretare il ruolo del protagonista Seymour, che nel film di Oz
aveva le fattezze dell’iconico Rick Moranis; la Johansson sarebbe
invece la favorita della Warner Bros. per il ruolo di Audrey,
l’interesse amoroso di Seymour, interpretato nel film del 1986 da
Ellen Greene; Porter, invece, l’unico dei tre ad aver già firmato
con la major, presterà la sua voce alla pianta carnivora
protagonista della storia, Audrey II.
In attesa di scoprire se Egerton e
la Johansson entreranno ufficialmente a far parte del progetto,
ricordiamo che un reboot de La Piccola Bottegha degli
Orroriè stato annunciato nel 2016:
all’epoca Greg
Berlanti avrebbe dovuto dirigere il nuovo film
per conto della Warner Bros. basandosi su una sceneggiatura
di Matthew Robinson.
La prima versione
de LLa
Piccola Bottega degli Orrori era una dark
comedy a budget ridotto diretta da Richard
Corman nel 1960 che raccontava le vicende di una
pianta carnivora gigantesca coltivata da un timido fiorista. Il
film divenne poi un musical a Broadway nel 1982 e, nel
1986, Frank Oz diresse un remake
con Rick Moranis nei panni di Seymour
ed Ellen Greene nelle vesti di Audrey.
Secondo alcune recenti
dichiarazioni di Harrison Ford, Indiana
Jones 5 dovrà eguagliare la qualità dei film
dell’Universo Cinematografico Marvel per avere successo
al box office. Intervistato da HeyUGuys in occasione
della promozione de Il Richiamo della
Foresta, Ford ha naturalmente parlato anche della nuova
avventura dedicata al celebre archeologo nato dalla mente di George
Lucas.
Il film, che doveva inizialmente
uscire nel 2019, è stato posticipato numerose volte, mentre la
sceneggiatura è stata sottoposta a diverse fasi di riscrittura.
Stando a quanto dichiarato da Ford, tutto è avvenuto affinché
Steven Spielberg e soci potessero
realizzare il miglior film possibile, nel tentativo di regalare
anche numerose sorprese ai fan:
“Non voglio dare al pubblico
quello che vogliono vedere. Voglio dare loro qualcosa che non si
aspettano. Sono abituati ad una certa delusione quando rivisiti una
saga o un franchise. In questo senso, i film Marvel sono uno spettacolare
esempio di un modo di lavorare in senso contrario. Hanno sbancato!
Ecco perché non faremo un altro Indiana Jones a meno che non saremo
in grado di fare lo stesso. Vogliamo davvero che sia il migliore.
Dobbiamo ancora risolvere alcuni problemi di pianificazione e
alcune cose legate alla sceneggiatura, ma siamo determinati a
sistemare tutto prima di iniziare a girare.”
Indiana
Jones 5vedrà tornare Steven
Spielberg e il leggendario
protagonista, Harrison Ford. I veterani del
franchise, Kathleen
Kennedy e Frank Marshall, si
occuperanno della produzione. A firmare la sceneggiatura
sarà Jonathan Kasdan, figlio
di Lawrence Kasdan (autore dello script
de I predatori dell’arca
perduta).
Si tratterà del primo film della
serie a cui George Lucas non lavorerà, e
sembra che questa cosa turbi un po’ Marshall che,
consapevole del nuovo regime produttivo, ha comunque in altre sedi
esternato il suo dispiacere per non poter godere anche questa volta
della presenza e della consulenza di Lucas al film.
Alan Horn,
Presidente dei Walt Disney Studios, aveva
dichiarato: “Indiana Jones è uno dei più grandi eroi della
storia del cinema. È raro avere una tale perfetta combinazione di
regista, produttori, attore e personaggi e noi non potevamo essere
più eccitati di avere quest’altra avventura con Harrison e
Steven.”
Mentre i fan continuano a sperare
nella release della #SnyderCut di
Justice League, nelle ultime ore
sono emersi via Twitter dei concept
art inediti del film che ci mostrano una versione alternativa – ad
opera del costumista Michael Wilkinson – del costume
di Aquaman, il re di Atlantide
interpretato da Jason Momoa.
Come si evince dalle immagini che
potete vedere di segutio, il design optato da Wilkinson era molto
più simile al look che il personaggio ha poi sfoggiato nel film in solitaria diretto da
James Wan:
A proposito di Aquaman, vi
ricordiamo che il sequel, Aquaman 2, uscirà
al cinema il 16 dicembre 2022. Lo studio ha
annunciato ufficialmente il sequel del film con Jason
Momoa, confermando che David Leslie
Johnson-McGoldrick scriverà la sceneggiatura.
L’incasso del film lo ha fatto
classificare al 20° posto della classifica mondiale di tutti i
tempi. Johns-McGoldrick ha collaborato con Will
Beall alla sceneggiatura.
Johnson-McGoldrick ha iniziato a lavorare
sulla sceneggiatura tre anni fa dopo aver letto i fumetti
di Aquaman mentre era sul set di The
Conjuring 2 di James Wan.
Lo scorso mese, il regista
Matt Reeves aveva annunciato ufficialmente
l’inizio della produzione di The
Batman postando sul proprio account Twitter
la foto di un ciak
appoggiato su una poltrona di cuoio. Data l’ovvia segretezza
che circonda il progetto, quella semplice foto condivisa da Reeves
non aveva rivelato nulla a proposito del film (a parte quello che
potrebbe essere il possibile logo del cinecomic).
Adesso, un gruppo di appassionati
del DCEU ha postato su Reddit l’immagine
leak di un individuo brutalmente assassinato, seduto su quella che
sembra essere la stessa sedia intravista nell’immagine postata da
Matt Reeves per annunciare l’inizio delle riprese
del film. Secondo le indiscrezioni, la persona nella foto
sarebbe una delle vittime dell’Enigmista (che nel
film sarà interpretato da Paul Dano), mentre la
poltrona dovrebbe trovarsi all’interno della Villa Wayne.
Il cast di The
Batman è formato da molti volti noti: insieme
a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Andy
Serkis (Alfred), Colin
Farrell(Oswald
Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon) e Paul
Dano (Enigmista). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of Justice,
Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita
nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
L’emergenza
Coronavirus continua ad avere effetti collaterali
anche sull’industria cinematografica. Dopo la notizia del
rinvio – a data da destinarsi – di numerosi film in uscita tra
le giornate di domani e giovedì (tra cui Si vive una
volta sola di Carlo Verdone e Volevo
nascondermi di Giorgio Diritti), apprendiamo adesso
che le riprese del settimo capitolo della saga di
Mission Impossible a Venezia sono state
ufficialmente bloccate.
A confermare la notizia è stata la
Paramount Pictures, che in un comunicato ufficiale
diramato nelle ultime ore ha dichiarato: “Per eccesso di
abbondanza nei confronti della sicurezza e del benessere del nostro
cast e della nostra troupe, e visto l’impegno del governo locale
veneziano nell’impedire assembramenti in pubblico come risposta
alla minaccia del Coronavirus, abbiamo cambiato il piano di
produzione che prevedeva tre settimane di riprese a Venezia, la
prima parte della lunga produzione di Mission Impossible 7. Durante
questa pausa, vogliamo essere consapevoli delle preoccupazioni
della nostra troupe e permetteremo a tutti di tornare a casa fino a
quando non potremmo nuovamente iniziare a girare. Continueremo a
monitorare la situazione e lavoreremo insieme alle autorità
sanitarie e governative mentre si evolverà.”
Stando a quanto riportato da
Deadline, Tom
Cruise non era ancora arrivato in Italia per le riprese.
Mission Impossible 7 uscirà nelle sale
americane il 23 luglio 2021.
I prossimi due capitoli della saga
di Mission Impossiblevedranno
coinvolti anche Shea Whigham (Kong:
Skull Island), Hayley Atwell (Captain
America: Il primo vendicatore), Pom
Klementieff (Guardiani della Galassia)
e Nicholas
Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road). Tom
Cruise e Rebecca
Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa
Faust.
I due film verranno girati in
contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast
torneranno sul set per le riprese. Christopher
McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro
debutto nelle sale americane rispettivamente il 23 luglio 2021 e il
5 agosto 2022.
Nessun aggiornamento sul destino di
August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati
da Henry Cavill e Alec
Baldwin, che secondo le ultime
indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i
sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono
morti?
Le nuove trading card di
Black Widow ci danno la possibilità
di dare uno sguardo ravvicinato al costume di Yelena Belova, il
personaggio che nel film con Scarlett
Johansson sarà interpretato da Florence
Pugh.
La prima apparizione di Yelena nei
fumetti risale al 1999, in Inhumans #5, ed ha un
background simile a quello di Natasha. Allenata come spia nella
Stanza Rossa, ha lavorato per la Federazione Russa e poi per lo
SHIELD.
Comicbook ha condiviso
l’immagine della trading card di Yelena in cui la donna indossa
un’uniforme bianca, che nel trailer del film abbiamo visto addosso
a Natasha, e un gilet verde identico a quello che Natasha indossa
in Avengers: Infinity
War. Ecco di seguito la card:
La regia di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence Pugh,
e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Tom Holland rivela
di conoscere tutti gli spoiler su Spider-Man: Homecoming 3
a seguito di un incontro di lancio del progetto con Sony e Marvel. Da quando è entrato a far
parte del Marvel Cinematic Universe
nel 2016 con la sua prima apparizione in Captain
America: Civil War, l’attore è diventato una
delle figure preferite dai fan del franchise, conquistando il
pubblico con il suo genuino entusiasmo.
È chiaro che Holland è entusiasta di
interpretare Peter Parker, come dimostra il fatto che si è
impegnato in prima persona affinché la Sony e la
Marvel trovassero un nuovo
accordo per mantenere Spider-Man nel MCU a seguito di una rottura tra le parti
lo scorso agosto. Mentre i fan apprezzano sicuramente lo
spirito di Holland, l’attore ha anche dimostrato di avere la
tendenza a non tenere bene i segreti.
Parlando con HeyUGuys alla
premiere del suo nuovo film, Tom Holland ha
rivelato di essere consapevole di ciò che i filmmaker hanno in
mente e ha fatto una battuta sulla sua propensione a condividere
spoiler: “Ora so tutto. Ho avuto il mio grande incontro con
Marvel e Sony circa due settimane
fa e conosco tutti i segreti (di Spider-Man: Homecoming 3). Ma ho
anche fatto circa mille interviste, quindi so come non rovinare più
un film!”
Tom Holland si è
unito al MCU nei panni di Peter Parker nel
2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del
franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai
Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone:
Spider-Man: Homecoming e
Spider-Man: Far From
Home. La scorsa estate, un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui
dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Harvey Weinstein è
stato dichiarato colpevole di aver commesso un “atto sessuale
criminale” e uno stupro di terzo grado, ma è stato assolto da
due accuse di aggressione sessuale predatoria. Il verdetto è
arrivato lunedì, nella mattinata, e riportato dalle principali
testate di informazione USA. Noi lo apprendiamo da Variety.
La giuria di sette uomini e cinque
donne ha deliberato in quattro giorni e mezzo, giungendo al
verdetto questo lunedì mattina. Il giudice James
Burke ha ordinato la presa in custodia di Weinstein. La
condanna sarà effettiva dall’11 marzo.
Weinstein rischia un massimo di 25
anni di prigione con l’accusa di aver aggredito sessualmente
Miriam Haley nel suo appartamento di Soho il 10
luglio 2006. È stato anche condannato per stupro di terzo grado con
l’accusa di aver aggredito Jessica Mann,
un’aspirante attrice e parrucchiera che lo ha accusato di averla
violentata in un hotel DoubleTree a New York il 18 marzo 2013.
Per stupro di terzo grado si intende un rapporto sessuale
con una persona non consenziente ma senza l’utilizzo della
violenza.
La giuria, tuttavia, ha ritenuto
Weinstein non colpevole delle due accuse più gravi di aggressione
sessuale predatoria, per le quali rischiava una condanna dai 10
anni alla condanna a vita. La giuria ha anche ritenuto Weinstein
non colpevole di stupro di primo grado ai danni di Mann.
Il verdetto indica che i giurati non
credono, al di là di ogni ragionevole dubbio, che Weinstein abbia
violentato e aggredito l’attrice Annabella Sciorra
nel suo appartamento di Gramercy Park nei primi anni ’90.
Dopo che il verdetto è stato letto,
l’avvocato difensore Donna Rotunno ha chiesto la
libertà su cauzione per il suo assistito, in attesa della condanna.
Alla richiesta ha addotto motivazioni mediche, in quanto
Harvey Weinstein è stato sottoposto ad un
intervento chirurgico alla schiena.
Venerdì, i giurati erano bloccati
sulle due accuse più gravi di aggressione sessuale predatoria.
Hanno inviato una nota al giudice chiedendo come procedere in caso
non riuscissero a raggiungere un accordo su questi argomenti,
mentre erano unanimi sulle accuse di stupro e atti sessuali
criminali. Burke ha ordinato loro di continuare a deliberare.
L’accusa ha chiamato 28 testimoni in
12 giorni, tra cui tre testimoni di “precedenti atti illeciti”, che
hanno riferito ai giurati che Weinstein li aveva aggrediti
sessualmente nel suo appartamento e nelle suite di hotel a New York
e Beverly Hills. I giurati si erano concentrati sulla
testimonianza di Haley e Sciorra, chiedendo al reporter del
tribunale di rileggere parti sostanziali dei loro resoconti.
Haley aveva dichiarato di fronte
alla giuria che Weinstein le si lanciò contro sul divano, e poi la
aveva accompagnata in una camera da letto. “Mi ha spinto verso il
basso”, ha detto. “Mi ha tenuto per le braccia. Ho detto: “No,
no!”
Il procuratore Joan
Illuzzi aveva esortato i giurati a condannare il
produttore, dicendo che aveva abusato del suo immenso potere nel
settore per sfruttare le donne vulnerabili. Ha sostenuto che
Weinstein avrebbe potuto assumere prostitute, ma ha preferito
ingannare le aspiranti attrici nella sua “tana”. Molti
accusatori hanno raccontato storie strazianti sull’effetto di
questa aggressione sulla loro vita.
La difesa ha messo in evidenza
e-mail affettuose tra il produttore e le sue presunte vittime,
sostenendo che le vittime di stupro non avrebbero comunicato in
questo modo con il loro aggressore. Rotunno ha sostenuto che Mann
ha fatto sesso consensuale con Weinstein perché voleva partecipare
alle feste e avanzare nella sua carriera. Ha anche sostenuto che i
testimoni si erano rivoltati contro Weinstein perché stavano
perseguendo fama e il tentativo di perseguire una causa civile per
ottenere un risarcimento.
Chris Pratt ha
dichiarato che tutto il cast originale di Jurassic
Park tornerà sul grande schermo in
Jurassic
World 3. La dichiarazione non aggiunge molto a
quanto si sapeva già, visto che da tempo sono tate confermate le
presenza nel film di Sam Neil,
Laura Dern e Jeff Goldblum, che aveva
preso parte anche al secondo film.
Tuttavia, un tweet di Joe Mazzello
sembra confermare che gli adulti non saranno gli unici a tornare in
questo film che conclude la trilogia di enorme successo. Mazzello,
che in Jurassic Park interpreta Tim
Murphy, fratello di Lex e nipote di John Hammond (Richard
Attenborough), ha scritto sul sociale che “è ora di
rimettersi al lavoro”.
Mazzello aveva appena 10 anni
quando è uscito Jurassic Park e, senza farsi
travolgere dal successo del film, come capitava molto spesso negli
anni ’90, ha attraversato con successo la transizione da attore
bambino ad interprete adulto.
Lo abbiamo visto in The Social
Network e in Bohemian Rhapsody, ma Mazzello è anche regista e
sceneggiatore, nonostante sia noto maggiormente per i suoi ruoli da
attore. Il fatto che sia ancora attivo davanti alla macchina da
presa potrebbe indicare che il suo prossimo lavoro sarà proprio
Jurassic World 3.
Jurassic
World 3vedrà sia Chris Pratt che
Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice
Smith, Daniella Pineda, Jake
Johnson e Omar
Sy. Laura
Derne Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il
Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del
2001. Un altro eroe originale, Ian
Malcolm, interpretato da Jeff
Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World: Il Regno
Distrutto.
Alla regia torna Colin
Trevorrow, che ha pubblicato il cortometraggio
Battle at Big Rock, i cui eventi
sono ambientati un anno dopo Jurassic World –
Il regno distrutto mostrando i dinosauri che
vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi
ricordiamo che Jurassic
World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.
Doctor Strange in the
Multiverse of Madness arriverà al cinema nella
primavera del 2021 ed esplorerà ulteriormente il concetto di
“Multiverso” introdotto in Avengers:
Endgame. Nel sequel, in cui apparirà il
personaggio di Scarlet Witch, si collegherà anche alla serie
WandaVision, che
debutterà prossimamente sulla piattaforma di streaming Disney+.
Il MCU è pieno di unici e
meravigliosi Multiversi da esplorare, tanto che le possibilità per
il sequel con Benedict Cumberbatch sono davvero
infinite. Ecco 10 grandi Multiversi dell’Universo Marvel che Stephen Strange potrebbe
esplorare nel sequel:
Gli X-Men della Fox
I film della saga di X-Men targati
Fox hanno attraversato un periodo decisamente turbolento, e con la
recente acquisizione dello studio da parte della Disney, non
sappiamo ancora quali saranno i piani dei Marvel Studios per l’introduzione dei “suoi”
mutanti nel MCU. Ad aprile arriverà nelle sale
il travagliatissimo The New Mutants, che non dovrebbe
essere collegato all’Universo Cinematografico Marvel, né servire da trampolino di
lancio per l’introduzione degli “esseri speciali” nell’Universo
partorito dalla mente di Kevin Feige.
Un discorso diverso, invece, è
quello che ruota attorno alla figura di Deadpool, il cui enorme
successo sul grande schermo potrebbe spingere la Disney a voler far
proseguire la saga iniziata sotto l’egidia della Fox, e quindi
introdurre ufficialmente il Mercenario Chiacchierone sul grande
schermo. E se ciò accadesse proprio con Doctor Strange 2
in vista dei lavori su Deadpool 3?
Squadrone Supremo
Spiegare la
storia dello Squadrone Supremo è abbastanza complicato. In breve,
si tratta della controparte Marvel della Justice League of America della DC Comics. Ad
un certo punto delle loro avventure nei fumetti, alcuni dei
Vendicatori viaggiano attraverso il Multiverso e incontrano lo
Squadrone Supremo nella serie “Earth 712″, la cui formazione
era all’epoca composta da eroi e non da villain.
Numerose versioni alternative dello
Squadrone Supremo esistono in tutto il Multiverso, quindi è
altamente probabile che prima o poi i personaggi in questione
appariranno nel MCU. E se il loro debutto sul
grande schermo fosse stato pensato proprio nel sequel di Doctor
Strange?
House of M
È eccitante, ma al tempo stesso
anche terrificante, che Scarlet Witch sarà in un film incentrato
sul Multiverso. Nella run “House of M”, Scarlet Witch, dopo aver
ceduto alla follia a causa della morte dei suoi figli e dell’
uccisione accidentale di alcuni Vendicatori per sua mano, crea un
nuovo Multiverso in cui i mutanti sono la classe dominante, e non
il tradizionale gruppo ostracizzato della società.
Solo due individui,
Wolverine e un mutante di nome Layla, ricordano il mondo prima
della nuova drastica versione della realtà creata da Scarlet Witch.
La “House Of Magnus” è la classe dominante di mutanti guidata da
Magneto, che adesso governa gli altri “esseri speciali” e, a sua
volta, gli umani. Quando finalmente si svela la finzione dietro la
realtà creata da Scarlet Witch, Wanda va incontro ad un altro
crollo psicologico e – attraverso i suoi poteri – elimina i mutanti
dal Pianeta. Il mondo ritorna alla normalità, con un sostanziale
cambiamento: ora ci sono solo poche centinaia di mutanti, rispetto
al milione precedente, e tutti gli ex mutanti sono adesso
impotenti.
Marvel Zombies
Si vocifera che Sam Raimi sia in
trattative per dirigere il sequel di Doctor Strange. Il
Multiverso raccontato nella serie “Earth 2149” sarebbe perfetto per
un regista come lui, considerando il suo background horror (La
Casa, Drag Me to Hell). La serie racconta una storia in realtà
molto semplice: un virus zombi si diffonde nell’universo Marvel.
Le regole che governano l’universo
zombi sono di livello un po’ più “alto” rispetto a qualsiasi altro
universo, poiché gli zombi conservano parte della loro
intelligenza, devono mordere le persone per diffondere l’infezione
e hanno sempre “fame” di carne. L’esplorazione di questo Multiverso
potrebbe dare vita ad un sequel di Doctor Strange davvero
esilarante.
Old Man Logan
Se da un
lato vedere alcuni degli eventi raccontati in “Old Man
Logan” al centro di uno dei momenti del sequel di
Doctor Strange è altamente improbabile, dall’altro è
possibile un Multiverso ispirato agli eventi raccontati nella
storia a fumetti. Nella run, i più noti supercriminali
dell’Universo Marvel si sono riuniti tutti e
hanno sconfitto con successo la stragrande maggioranza dei
supereroi nell’universo, dando vita ad un nuovo mondo
distopico.
Wolverine e Hulk
sono alcuni degli unici sopravvissuti, con il Gigante Verde ormai
impazzito a causa della sua radiazione gamma, e Wolverine che non
usa i suoi artigli da decenni, dopo essere stato spinto con
l’inganno dalle illusioni di Mysterio a massacrare gli altri
mutanti durante un attacco presso la X-Mansion. La storia è molto
cupa e violenta, ma l’idea di una sorta di mondo post-apocalittico
dove sono i villain a trionfare potrebbe essere
interessante.
Marvel 2099
“Marvel 2099” è l’epitome degli anni
’90 e il costante bisogno di apparire in linea con certi standard
narrativi molto in voga in quegli anni. Tuttavia, nel corso del
tempo, “Marvel 2099” è stato un modo per la
casa editrice di combinare certi aspetti più cool della narrativa
fumettistica ad altri decisamente più profondi. Essenzialmente, il
mondo rappresentato in quella serie è una versione dell’Universo
Marvel tra circa 100 anni.
Con i primi numeri della serie che
hanno introdotto versioni futuristiche di Spider-Man, del Dr. Doom,
di Punisher e di un nuovo personaggio chiamato Ravage, si
tratterebbe di esplorare un Multiverso con una vasta gamma di nuovi
personaggi.
Marvel Noir
“Marvel Noir” è una versione noir e
pulp dell’Universo Marvel che ospita una tipica
ambientazione anni ’30 con molti degli eroi “proveniente dalla
strada”, come Daredevil, Luke Cage, Iron Fist, Spider-Man e persino
Wolverine come P.I. incaricato di risolvere un mistero.
“Marvel Noir” è una serie
meravigliosa da un punto di vista stilistico, con un grande
potenziale da esplorare. Certo, è più probabile che la run venga
esplorata attraverso uno spin-off di Spider-Man, dato che ancora
non si conosce il futuro delle “versioni Netflix” di personaggi come Luke Cage, Iron Fist e
The Punisher, così come quello degli X-Men.
Lo Spider-Verse di Marc Webb
La saga
The Amazing Spider-Man ad opera
di Marc Webb ha avuto vita breve. Dopo un primo film accolto
abbastanza positivamente, il secondo film ha commesso gli stessi
errori dello Spider-Man 3 di Sam Raimi, finendo per essere
stroncato da pubblico e critica e mettendo la parola fine al
franchise.
L’uscita di scena di
Andrew Garfield nei panni di Peter Parker non è mai stata
comunicata dalla Sony in via ufficiale, e forse una seconda
possibilità per l’attore nei panni di Spidey sarebbe stata accolta
con favore da parte dei fan. Che cosa ha fatto negli ultimi anni
quest’incarnazione dall’ultima volta che l’abbiamo
visto?
Lo Spider-Verse di Sam Raimi
Se Sam Raimi dovesse davvero
dirigere il sequel di Doctor Strange, non ci sarebbe
persona migliore al mondo per creare un momento crossover
con l’originale trilogia di Spider-Man con Tobery Maguire. La
trilogia di Raimi ha lasciato un’impronta talmente grande che i
successivi film sull’Uomo Ragno risentono ancora della sua
influenza.
Anche se è un
peccato che Mark Webb non sia riuscito a realizzare The Amazing
Spider-Man 3, è ancora più triste che Raimi non sia riuscito a
realizzare Spider-Man 4 con il suo “feticcio” Bruce
Campbell nei panni di Mysterio.
Il mondo reale
Non sarebbe
affascinante vedere persone reali su Snapchat che documentano un
gruppo di attori del MCU che si comportano come
supereroi e poi vedere quel filmato inserito all’interno del sequel
di Doctor Strange?
Una vera e propria
rottura della quarta parete, che potrebbe trasformarsi in realtà se
il sequel di Doctor Strange decidesse di seguire un
azzardato modello Borat, senza seguire
una sceneggiatura e con l’introduzione di scene casuali. Inoltre,
se il sequel avrà davvero un’atmosfera horror come anticipato nelle
ultime settimane, cosa c’è di più “spaventoso” del mondo
reale?
Tutti sappiamo che in origine
Ben Affleck avrebbe dovuto scrivere, dirigere e
interpretare The
Batman, prima di lasciare il progetto nelle mani
di Matt Reeves, che ha poi scelto Robert
Pattinson come nuova incarnazione dell’Uomo
Pipistrello.
Adesso, Affleck ha commentato per la
prima volta il casting di Pattinson nel reboot, esprimendo tutto il
suo entusiasmo nei confronti della scelta operata da Reeves e dalla
Warner Bros.: “Penso che Robert sia un grande attore. Sarà
fantastico”, ha dichiarato l’attore in occasione della
promozione del film Tornare a
Vincere.
L’attore è poi tornato a parlare del
suo allontanamento dal progetto, dovuto ad una perdita di interesse
nei confronti del ruolo (come già rivelato in
passato): “Questi film meritano di essere fatti da qualcuno
che muore dalla voglia di farli e non vede l’ora. All’epoca quella
persona non ero io, così ho deciso di abbandonare il progetto e
andare avanti.”
Potete vedere il video dell’intervista di seguito:
Il cast di The
Batman è formato da molti volti noti: insieme
a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Andy
Serkis (Alfred), Colin
Farrell(Oswald
Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon) e Paul
Dano (Enigmista). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of Justice,
Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita
nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Con l’emergenza
coronavirus, anche il mondo del cinema e nello specifico
della sala prende la sua posizione e le sue misure precauzionali
per limitare il contagio, che nel fine settimana si è diffuso nelle
regioni del Nord Italia.
Il risultato è che le sale, in
quanto esercizi di aggregazione, come i teatri, restano chiuse e
molti distributori hanno già annunciato che i film previsti per
questa settimana ritarderanno l’uscita, proprio per evitare di
trovarsi con un terzo delle sale chiuse, che quindi non programmano
il film in questione.
Giampaolo Letta,
amministratore delegato Medusa, ha dichiarato: “La situazione è
molto delicata e deve essere monitorata ora per ora, ma con tutte
le regioni del Nord in stato di allarme e quindi con cinema e
teatri chiusi, è chiaro che sia necessario valutare cambiamenti.
Anche solo dal punto di vista psicologico è evidente che le persone
sempre di più eviteranno assembramenti e luoghi di
incontro”.
Il primo film a subire le
conseguenze dell’emergenza coronavirus è
Cambio Tutto, di Guido
Chiesa con Valentina Lodovini. L’uscita
del film, prevista per la prossima settimana, è stata spostata.
Letta continua: “Rispetto al sabato di 7 giorni fa il mercato
italiano ha subito una flessione del 40%, mentre, rispetto a
venerdì 14, quest’ultimo ha registrato un calo del 44%. E questo
con i cinema ancora aperti”.
Anche Carlo
Verdone, in diretta a Domenica In con
Mara Venier, ha annunciato che il suo nuovo film,
la commedia Si vive una volta sola, slitterà con l’uscita. Il
regista e interprete ha dichiarato: “Non si sa quando
esce”. Anche Ritorno al crimine
di Massimiliano Bruno, subirà un posticipo della
data d’uscita.
Grazie a Tom Hardy
e al fotografo Greg Williams, abbiamo le
primissime immagini ufficiali dal set di Venom
2, l’atteso sequel che sarà diretto da
Andy Serkis e che dovrebbe arrivare nelle sale il
prossimo anno. Le immagini condivise attraverso gli account
Instagram ufficiali dell’attore e del fotografo ci mostrano
diversi momenti catturati durante la produzione del cinecomic,
incluso un bellissimo scatto in cui è possibile vedere Hardy al
fianco di Woody Harrelson, che nel film tornerà a
vestire i panni di Carnage.
Come già annunciato dal
finale del precedente capitolo, in Venom 2 assisteremo
allo scontro tra il simbionte e Cletus
Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più
celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel cast del sequel
anche Michelle
Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne
Weying, Woody
Harrelson (Zombieland: Double Tap) nei panni di
Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No
Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore
inglese Stephen Graham.
Nel frattempo è stato
ufficializzato anche il nome di Robert
Richardson in qualità di direttore della fotografia.
“Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel
secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha
dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che
ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà
con la collaborazione tra Sony e Marvel.”
Vi ricordiamo
che Tom
Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche
nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo
dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a
confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.
Mentre il futuro della saga di
Star
Wars sembra essere ancora avvolto nel più fitto
mistero, arriva la notizia che un nuovo film della saga è
ufficialmente in sviluppo, e che potrebbe essere destinato al
servizio di streaming Disney+.
Stando infatti a quanto riportato
da The Hollywood
Reporter, lo sviluppo di un nuovo film della saga di
Star Wars sarebbe in sviluppo per conto
di J.D. Dillard, regista di Sleight, e di
Matt Owens, sceneggiatore della serie Luke
Cage. Al momento ulteriori dettagli non sono stati resi noti.
La cosa più interessante è che il film potrebbe non arrivare sul
grande schermo, ma essere destinato alla piattaforma di
streaming Disney+, sulla quale è già presente la serie
The Mandalorian, ambientata
proprio nell’universo di Guerre Stellari.
La notizia – non ancora confermata
ufficialmente – apre ad una serie di interessanti speculazioni sul
futuro della saga di Star Wars: se è
altamente improbabile che la Lucasfilm decida di destinare l’intero
futuro della saga alla fruizione via streaming, da un lato sarebbe
sicuramente interessante vedere un film della saga (la cui natura
non è ancora stata resa nota) che arriva direttamente su una
piattaforma digitale.
In attesa di nuovi dettagli,
ricordiamo che a Rian
Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è
stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove
storie e nuovi personaggi. In passato, anche ai creatori
di Game of Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.
Inoltre, ci sarebbe anche un nuovo film al quale starebbe
attualmente lavorando Kevin Feige,
presidente dei Marvel Studios.
Grazie alle immagini ufficiali della
linea FUNKO dedicata a Wonder Woman 1984, sappiamo
adesso che nel sequel di Patty Jenkins in arrivo nelle sale a
giugno, il personaggio di Cheetah interpretato da
Kristen Wiig sfoggerà la coda, rendendo quindi
giustizia alla controparte fumettistica.
La Warner Bros. ha
fatto di tutto per cercare di non svelare il look finale del
personaggio di Cheetah prima dell’uscita del film nelle sale,
scegliendo di mostrare nel trailer del film l’alter ego umano del
personaggio, ossia BarbaraAnn Minerva. In
realtà, il FUNKO dedicata alla villain interpretata da
Kristen Wiig non rivela nel dettaglio la coda in
questione… ma ad uno sguardo più attento, è possibile notare che il
toy cela in realtà una coda tra le gambe.
Potete vedere le immagini della linea FUNKO dedicata al
film di seguito:
Vi ricordiamo
che Wonder Woman 1984 uscirà
il 6 giugno 2020. Il film è stato definito
dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che
poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso
team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma
che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale
definendolo “la prossima iterazione della
supereroina”.
“Il film racconterà un lasso di
tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio
di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi.
Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che
potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco
di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le
corde del cuore.“
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v
Superman: Dawn of Justice per poi tornare al
vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel
vedrà ancora Gal Gadot nei panni di
Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta
per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno
anche Chris Pine (volto del redidivo
Steve Trevor) e Pedro Pascal.
Un nuovissimo concept inedito di
Avengers: Endgame ci permette
di dare uno sguardo ad una versione alternativa del temibile
Thanos, indebolito in seguito al suo catastrofico
“schiocco della dita” alla fine di Avengers:Infinity War.
All’inizio di Endgame,
Capitan Marvel propone di uccidere Thanos,
e gli altri Vendicatori decidono di aiutarla, speranzosi di rubare
le Gemme e utilizzarle per riportare i “decimati” in vita.
Tuttavia, la missione si rivela infruttuosa: un assai indebolito
Thanos, infatti, spiega di aver distrutto le Gemme sfruttando il
loro stesso potere, cosa che gli è quasi costato la vita. Appreso
che quanto fatto dal Titano è irreversibile, Thor, furioso, lo
decapita.
Adesso, grazie al concept artist
Stephen Schirle, è
arrivato online un concept inedito che ci mostra una versione
alternativa della scena descritta poc’anzi. Il concept rivela che
il Guanto dell’Infinito
non doveva fondersi con il braccio del Titano Pazzo come visto
invece nel film: com’è possibile vedere nell’illustrazione,
infatti, il braccio del villain appare totalmente danneggiato.
Ricordiamo
che Avengers: Endgame è il film
di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei
Marvel Studios, che con l’avventura diretta
da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco
narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un
esperimento produttivo senza pari.
Nonostante abbia ufficialmente
appeso il mantello del Crociato di Gotham al chiodo, Ben
Affleck è tornato a parlare di uno dei due film del DCEU
che lo hanno visto protagonista nei panni di Batman, ossia
Justice League, dichiarando di
essere un accanito sostenitore della #SnyderCut,
così come i tantissimi fan che negli ultimi mesi hanno manifestato
il loro sostegno nei confronti di Zack Snyder e il
desiderio di poter finalmente vedere il film mai arrivato nelle
sale.
Di recente l’attore aveva spiegato i
motivi che lo hanno
spinto ad accantonare definitivamente il suo progetto di uno
standalone dedicato al Cavaliere Oscuro (poi passato nelle mani di
Matt Reeves e diventato il The
Batman con Robert Pattison
attualmente in fase di produzione). Ciononostante, in una recente
intervista con Cinemablend, Affleck
ha spiegato di essere un assoluto sostenitore della
#SnyderCut ed è convinto che il film così come
pensato inizialmente da Snyder debba essere assolutamente
rilasciato.
“Non ne sapevo nulla, in
realtà”, ha dichiarato Ben Affleck. “Zack
mi ha detto: ‘Hey, si sta muovendo qualcosa’. E allora io gli ho
detto: ‘Zack, ti voglio bene e ti supporto. Di qualsiasi cosa si
tratti, sono pronto ad aiutarti’. All’epoca delle riprese di
Justice League, Zack ha dovuto affrontare una tragedia familiare.
Molto spesso, quando ti ritrovi a lavorare con due registi, è come
avere il corpo di una mucca e la testa di un cavallo… e questo nel
bene e nel male. Penso che la versione del film di Zack debba
essere resa disponibile.”
Nelle ultime settimane sono emersi
ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata”
di Justice League, con Snyder che ha
spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati
da varie interferenze con lo studio:
“Partivamo con l’idea che una
minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un
effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del
film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata
girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata
realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori
eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman
v Superman […]
Sarebbe stata una lunga storia
da raccontare…saremmo finiti in un futuro a distanza dove
Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione
dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano
in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e
Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a
Bruce…“
Mark Ruffalo, star
dell’Universo Cinematografico Marvel, ha rivelato nuovi dettagli
a proposito della “lotta” di Kevin Feige per la
realizzazione di un film del MCU interamente dedicato ad una
supereroina. In una nuova intervista con The Independent,
infatti, Ruffalo ha rivelato cosa gli disse Feige a proposito dei
suoi sforzi per far sì che un film incentrato su un personaggio
femminile potesse finalmente vedere la luce.
“Quando abbiamo fatto il primo
Avengers, Kevin Feige mi disse: ‘Ascolta, potrei non essere qui
domani. Ike (Isaac Perlmutter, all’epoca il più grande
azionista della Disney, NdR), non crede che tutto il pubblico
possa essere interessato ad un film su una supereroina del MCU. Quindi, se domani dovessi
ancora essere qui, su saprai che ho vinto la mia
battaglia”.
L’interprete di Hulk ha poi
aggiunto: “Kevin ha cambiato l’interno Universo Marvel. Adesso avremo il primo
supereroe gay, abbiamo già dei supereroi di colore, abbiamo delle
supereroine… nessun altro studio ha affrontato il tema
dell’inclusione a questi livelli.”
Anche se molti fan
ritengono che l’attesa per un film interamente dedicato ad un
supereroe si sesso femminile sia stata troppo lunga (il primo film
del MCU è uscito nel 2008,
Captain Marvel è arrivato al
cinema “soltanto” nel 2019), è rassicurante sapere quanto Feige si
fosse appassionato all’idea fin dall’inizio.
Nel 2018, Ant-Man and the
Wasp è stato il primo film del MCU ad avere nel titolo il nome di
un personaggio femminile. Successivamente, è arrivato Captain
Marvel con Brie Larson, il primo cinecomic
dell’Universo Marvel interamente dedicato ad una
supereroina. A breve arriverà nelle sale di tutto il mondo
l’attesissimo Black Widow, il
primo film incentrato sul personaggio di Natasha Romanoff
interpretato da Scarlett Johansson.
Di recente i Marvel Studios hanno ufficialmente annunciato
il sequel di
Captain Marvel, che vedrà il
ritorno di Brie Larson nei panni di Carol Danvers. Al momento non
sappiamo ancora chi si occuperà della regia, ma pare che la Casa
delle Idee sia interessata ad affidare il film ad una sola regista
donna.
Fausto Brizzi,
insieme al suo cast, Christian De Sica, Massimo Ghini,
Angela Finocchiaro, Paolo Rossi, Natasha Stefanenko, parla
del suo nuovo film, La mia banda suona il
pop. Il film è in sala dal 20 febbraio,
distribuito da Medusa Film.
SINOSSI
Il magnate russo Ivanov sogna una
réunion a Pietroburgo del suo complesso musicale
italiano preferito, i Popcorn, (Christian De
Sica, Massimo Ghini, Paolo Rossi, Angela Finocchiaro)
famosissimi negli anni ’80.
Il manager della band,
Franco (Diego Abatantuono), che vive tra Italia e
Russia, viene contattato a questo proposito da tale Olga, donna di
fiducia di Ivanov.
Franco tenta di dissuaderlo perché
lui in fondo i Popcorn li odia e preferisce controproporre
alternative a suo avviso ben più valide (Pupo, Sabrina Salerno…).
Ma con Ivanov non si discute, vuole i Popcorn e così sarà.
Tuttavia i quattro membri della
band, ognuno per un motivo diverso, rifiutano l’offerta per
inseguire sogni e obiettivi più appetibili.
Ma evidentemente è scritto che la
réunion si faccia perché i suddetti “sogni e obiettivi”, come in un
beffardo gioco del destino, vengono tutti improvvisamente meno
inducendo i vecchi compagni ad accettare la bizzarra proposta.
Gli artisti, un po’ arrugginiti,
sono pronti alla nuova avventura, depressi ma pronti…
Tra prove costumi, sound check,
liti, vecchi amori e vecchi rancori, i quattro scoprono con stupore
di dover fungere da cavallo di troia per una colossale rapina ai
danni di Ivanov progettata da Olga.
Le loro resistenze sono inutili. Ma
le perplessità si convertono ben presto in sentimenti di polarità
opposta. I quattro vedono nel progetto criminale un potenziale
salvifico per le vite di tutti…
Che succederebbe quindi se
provassero a rubarli loro quei soldi? Perché non tentare il
colpaccio?
Arriva dai giocattoli promozionali
una nuova foto di Diana mentre indossa la Golden Eagle, l’armatura
dorata che vedremo in Wonder Woman 1984.
L’armatura d’oro di Diana di solito
appare nei fumetti quando l’eroina si sta preparando per una grande
battaglia. È apparsa per la prima volta nella miniserie Elseworlds
del 1996 di Alex Ross intitolata “Kingdom Come”, ma il costume non
è altro che un’armatura dall’aspetto accattivante; almeno questa è
la storia dei fumetti.
A differenza della sua controparte
dei fumetti, la Wonder Woman dei film non ha la capacità di volare
(anche se può saltare molto in alto), quindi forse in
Wonder Woman 1984 l’armatura alata le permetterà
di volare.
Vi ricordiamo che Wonder Woman
1984 uscirà il 6 giugno 2020. Il
film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel
“inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio
grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli
eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero
aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima
iterazione della supereroina”.
“Il film racconterà un lasso di
tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio
di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi.
Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che
potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco
di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le
corde del cuore.“
Il sequel vedrà ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris Pine (volto del
redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.
Chris
Evans, attore che sullo schermo ha interpretato uno
dei più grandi eroi della tradizione americana, Captain
America, ha messo all’asta per beneficenza lo scudo che ha
usato durante le riprese di Avengers:
Endgame, provando ancora una volta che è un vero
eroe anche nella vita reale.
L’attore ha utilizzato i suoi canali
social (Twitter) per promuovere la messa all’asta di uno degli
scudi che ha usato sul set del MCU, specificando che il ricavato
andrà in beneficenza. La Executive Producer dei Marvel Studios, Victoria
Alonso, ha donato lo scudo alla Girl Powerful, un’associazione che si
prefigge di sostenere le giovani donne, offrendo loro gli strumenti
per costruire un forse senso di sé e maggiore consapevolezza nei
propri mezzi.
Lo scudo verrà consegnato con un
certificato di autenticità firmato da Russell
Bobbitt, il responsabile senior degli oggetti di scena per
i film del MCU (Marvel Senior Prop Master). Di
seguito, il tweet di Chris Evans: “Hey
ragazzi, avete la possibilità di vincere uno degli scudi di Cap
usati per Avengers: Endgame per supportare Girl
Powerful, guida leader nella vita reale.”
La classica arma in lega di vibranio
fa parte del look di Cap da decenni, ed è comparso l’ultima volta
in Avengers: Endgame dove ha subito un
importante passaggio di consegna, da Steve a Sam Wilson, aka
Falcon.
Da qualche ora, la rete è invasa
dalle immagini della nuova
batsuit, direttamente dal set di The
Batman. Tuttavia, nelle ultime immagini comparse in
rete, si nota chiaramente che insieme alla controfigura di
Robert Pattinson con indosso il costume dell’Uomo
Pipistrello, compare una donna in motocicletta.
Il fatto che il suo abbigliamento
sia completamente di pelle nera e che sia fisicamente minuta, può
far pensare che si tratti di Catwoman. Sappiamo che il personaggio
comparirà nel film, interpretato da Zoe Kravitz, e
questo potrebbe essere sicuramente un assaggio di come
apparirà.
Si tratta tuttavia solo di
congetture, per cui potrebbe anche trattarsi di un altro
personaggio o solo di una comparsa in una scena d’azione.
Il cast di The
Batman è formato da molti volti noti: insieme
a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Andy
Serkis (Alfred), Colin
Farrell(Oswald
Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon) e Paul
Dano (Enigmista). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of Justice,
Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita
nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.