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Avengers: Infinity War, il personaggio di Cap ha lo spirito di Nomad

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Da tempo si discute dell’identità che avrà Steve Rogers in Avengers: Infinity War. Captain America tornerà in campo, dopo aver fatto cadere lo scudo in Civil War o ci sarà spazio solo per Nomad?

Chris Evans, interprete del personaggio, sta lasciando indizi che indicano la presenza di Nomad nel film, tuttavia il regista del film, Joe Russo, è stato più generico.

Durante una conversazione con Fantasy Focus Football, Russo ha parlato proprio dell’attuale direzione di Cap e ha commentato i rumors che con insistenza vogliono Nomad nel film.

“Ovviamente non puoi comprendere un personaggio come Captain America senza comprendere a pieno le tematiche che ci sono dietro, quindi volevamo porre una domanda, ma volevamo mettere lo spettatore in una posizione in cui ci sono dubbi sulla catena di comando.”

Insomma, secondo Russo, il film consegnerà al pubblico lo spirito di Nomad, non proprio il personaggio così come lo conosciamo dai fumetti.

Avengers: Infinity War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

CORRELATI:

Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i Vendicatori contro Thanos

Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Suicide Squad 2: il cast si allena, tornerà El Diablo?

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Suicide Squad 2: il cast si allena, tornerà El Diablo?

Parte del cast di Suicide Squad 2 è tornato ad allenarsi per le dure prove fisiche che attendono gli attori nel sequel di Suicide Squad, il cinecomic uscito nelle sale un anno fa e diretto da David Ayer. La foto che vedete qui sotto è stata scattata da Joel Kinnaman (Rick Flag) in compagnia di Jai Courtney (Capitan Boomerang) e, a sorpresa, Jay Hernandez.

Come saprete, nel finale di Suicide Squad il personaggio di Hernandez, El Diablo, moriva dopo un’esplosione sacrificandosi per la squadra. Il fatto che l’attore sia stato inserito nella foto e nella sessione di allenamenti significa che anche Diablo sarà presente in Suicide Squad 2?.

https://www.instagram.com/p/BeHAk-aHWGY/?taken-by=joelkinnaman

Suicide Squad 2: assunto il produttore di Moneyball e The Social Network

Tutto ciò che sappiamo finora sul film è il ritorno di Will Smith e Margot Robbie e Jared Leto, confermati nel cast, e che Gavin O’Connor sostituirà David Ayer alla regia.

Le riprese di Suicide Squad 2 dovrebbero partire il prossimo autunno, sotto la produzione di Michael De Luca (The Social Network, Moneyball).

Suicide Squad 2: il Black Adam di The Rock potrebbe comparire

Tomb Raider: Lara Croft affronta il suo destino secondo trailer

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Tomb Raider: Lara Croft affronta il suo destino secondo trailer

Ecco il secondo trailer di Tomb Raider, in cui la giovane Lara Croft, interpretata dal premio Oscar Alicia Vikander, troverà il coraggio di abbracciare il suo destino e di trasformarsi nella leggenda che tutti conosciamo.

Tomb Raider: il primo trailer

La sinossi: “Sette anni dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb raider.”

Alicia Vikander è nota per aver interpretato Ex Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast confermato anche Walton Goggins.

CORRELATI:

A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King. La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

Sconnessi, il nuovo film con Fabrizio Bentivoglio

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Arriverà a Febbraio nelle sale italiane Sconnessi, il nuovo film con protagonisti Fabrizio Bentivoglio, Ricky Memphis, Carolina Crescentini. La ‘nomofobia’ indica “lo stato ansioso che si manifesta quando non è possibile usare il telefono cellulare”, un recente studio stima che a soffrirne sia addirittura il 66% della popolazione*.

Ad affrontare quella che è considerata una vera e propria patologia del nuovo millennio, Fabrizio Bentivoglio, Ricky Memphis, Carolina Crescentini, Stefano Fresi e Antonia Liskova, che durante un apparentemente tranquillo weekend in montagna, si troveranno improvvisamente Sconnessi.

Nella nuova commedia di Christian Marazziti, sarà l’assenza di connessione a mettere a nudo i protagonisti, con le loro insicurezze, segreti e contrasti, dando vita a conseguenze inaspettate ed esilaranti. Nel cast anche Eugenio Franceschini, Giulia Elettra Gorietti, Benedetta Porcaroli e il giovane Lorenzo Zurzolo. Sconnessi, prodotto dalla Camaleo di Roberto Cipullo e Mario Pezzi, arriverà nelle sale italiane distribuito da Vision Distribution a partire dal 22 febbraio 2018.

Nel film Ettore (Fabrizio Bentivoglio), noto scrittore, guru dell’analogico e nemico pubblico di internet, in occasione del suo compleanno porta tutta la famiglia nel suo chalet in montagna, e cerca di creare finalmente un legame tra i suoi due figli, Claudio (Eugenio Franceschini), giocatore di poker on line, e Giulio (Lorenzo Zurzolo), liceale nerd e introverso, con la sua seconda moglie, la bella, giovane e un po’ naif Margherita (Carolina Crescentini), incinta al settimo mese. Al gruppo si uniscono anche Achille (Ricky Memphis), fratellastro di Margherita appena cacciato di casa dalla moglie, e Tea (Giulia Elettra Gorietti), giovane fidanzata di Claudio e devota fan di Ettore. Arrivati allo chalet, trovano Olga (Antonia Liskova), l’affidabilissima tata ucraina, con la figlia Stella (Benedetta Porcaroli), adolescente dipendente dai social network. A sorpresa arriva anche Palmiro (Stefano Fresi), il fratello bipolare di Margherita e Achille, fuggito dalla casa di riposo. Quando il gruppo rimane improvvisamente senza connessione internet, tutti entrano nel panico…e le conseguenze saranno rocambolesche. I segreti e le convinzioni dei protagonisti verranno presto ribaltate, la “sconnessione” li metterà di fronte a tutte le loro insicurezze e dovranno resettare e ripartire.

Il progetto Museo Fellini, il Cinema Fulgor diventa reatà

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Il progetto Museo Fellini, il Cinema Fulgor diventa reatà

Sabato 20 gennaio 2018 a Rimini, nella data in cui Federico Fellini avrebbe compiuto 98 anni, inaugurerà, dopo un importante intervento di ristrutturazione durato 6 anni e realizzato nell’ambito del progetto del Museo Fellini, il Cinema Fulgor, ridisegnato dal premio Oscar Dante Ferretti, che sarà presente alla festa inaugurale. Un’apertura molto attesa, tanto da essere citato ancora prima del taglio del nastro ufficiale come luogo di interesse per l’anno nuovo in un recente articolo del New York Times dedicato ai luoghi turistici top del 2018 a livello mondiale. Il Fulgor, destinato a divenire presidio culturale e centro d’impulso intellettuale per l’intera Regione, proietta così l’Emilia-Romagna fra le destinazioni migliori per un turismo culturale in grado di generare valore per l’intero territorio.

La programmazione: rassegne, classici restaurati e anteprime italiane, come Made in Italy, l’ultimo film di Luciano Ligabue (22 gennaio)

La programmazione del Cinema Fulgor sarà curata dalla società Khairos srl, i cui fondatori operano nel mondo della cinematografia da 50 anni: un’azienda familiare allargata (fra collaboratori e soci), unita dal suo amore per il cinema, che già porta avanti con successo la gestione del Cinema Settebello di Rimini. Tante le partnership attivate per portare a Rimini il meglio del cinema italiano e non solo, con rassegne, retrospettive, e naturalmente anteprime italiane. Si inizia già lunedì 22 gennaio alle ore 21.00 quando verrà proiettato in anteprima nazionale l’ultimo film di Luciano Ligabue Made in Italy, in uscita nella sale italiane dal 25 gennaio. Il film, che si ispira all’omonimo album del cantante di Correggio uscito nel novembre 2016, sarà presentato in sala alla presenza dello stesso regista e del produttore Domenico Procacci. Sempre in anteprima italiana martedì 23 e mercoledì 24 gennaio dalle ore 21.00 verrà proiettato Fabrizio De André. Principe Libero, la mini serie in due puntate dedicata al grande cantautore genovese co-prodotta da Rai Fiction e Bibi Film. La biopic a lui dedicata sarà visibile sul grande schermo in tutta Italia solo in queste due giornate, mentre approderò su Rai 1 il 13 e 14 febbraio, in concomitanza con i due anniversari che ne racchiudono il viaggio: quello della scomparsa, l’11 gennaio 1999, e quello della nascita, il 18 febbraio 1940. La proiezione sarà preceduta dal concerto omaggio a Fabrizio De Andrè del cantautore santarcangiolese Andrea Amati, collaboratore di Francesco Baccini e Cristiano De André.

Ovviamente, accanto all’ossatura della programmazione, rappresentata da una selezione dei migliori film di qualità di nuova uscita, una parte importante della proposta cinematografica del Fulgor sarà dedicata al “Maestro”. Non solo con le retrospettive dedicate alla sua vasta cinematografia, ma allargando la prospettiva di partenza e puntando su tre linee temporali. La prima è quella dei film, dei registi e delle correnti che hanno influenzato o che erano particolarmente apprezzate da Fellini (come Roberto Rossellini, John Ford, Charlie Chaplin, il cinema hollywoodiano, i fratelli Marx, Alfred Hitchcock, Luis Buñuel e molti altri); la seconda invece include quei registi a lui contemporanei, in particolar modo Michelangelo Antonioni, Ingmar Bergman e Akira Kurosawa, con cui il Maestro si confrontava; infine la terza sarà dedicata a tutti quei registi che da lui sono stati maggiormente influenzati, da Stanley Kubrick a Martin Scorsese. Tutto questo sarà possibile grazie alle collaborazioni con importanti enti di produzione e distribuzione, come la Cineteca di Bologna e Wanted Cinema, che permetteranno di avere al Fulgor anche anteprime nazionali.

La ricca programmazione cinematografica dei prossimi mesi vedrà al Fulgor la proiezione de La Febbre dell’oro (1925), fra le prime pellicole mute di Charlie Chaplin; Alla ricerca di Van Gogh, distribuito in Italia dalla Wanted Cinema; una rassegna dedicata alla Nouvelle Vague; il documentario La lucida follia di Marco Ferrari, realizzato a vent’anni dalla scomparsa del grande regista e presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia; una selezione di classici restaurati provenienti dal Cinema Ritrovato di Bologna, documentari sull’arte che raccontano le straordinarie vite di artisti come Caravaggio e Bosch, performance teatrali, come quella di Roberto Mercadini dedicata proprio a Federico Fellini, e la proiezione in anteprima di LA SCUOLA: un’indagine sul ‘300 riminese diretto da Davide Montecchi e prodotto da Meclimone produzioni cinematografiche, Francesca Manno per Summerside International ed Elena zanni per Khairos srl. Il documentario è una ricognizione personale alla scoperta delle principali opere eseguite dagli allievi riminesi di Giotto nei primi decenni del ‘300.

L’obiettivo è quello di rendere il Fulgor in un luogo di cultura eterogeneo: il cinema infatti è fatto di scrittura, disegno, musica, intreccia e comprende in sé tutte le arti. In quest’ottica il Cinema Fulgor sarò aperto tutti i giorni dal pomeriggio, e spesso anche la mattina con proiezioni diurne dedicate alle scuole e alle famiglie.

Gli eventi collaterali                                 

Questa linea si rispecchia anche nelle idee principali che ispirano la progettazione degli eventi paralleli a quelli della programmazione delle due sale cinematografiche del Fulgor. Verrà offerto dunque un ricco ventaglio di eventi che comprendano, oltre a prime visioni, dialoghi con autori, registi ed attori, la presenza e gli interventi formativi di persone che lavorano nel settore. A questo proposito la società di gestione Khairos ricerca uno sviluppo ulteriore dei progetti già imbastiti da diversi anni con le scuole e l’Ateneo cittadino. Per farlo è stata richiesta la collaborazione – fin dalla prima ora piena ed entusiasta – del Dipartimento di Scienza della Qualità della Vita dell’Alma Mater, in particolare con Roy Menarini, Docente di Cinema e Industria culturale dell’Università di Bologna, Campus di Rimini

Tra i più conosciuti, apprezzati e seguiti critici cinematografici italiani, Menarini da marzo sarà colui che guiderà i primi corsi di approfondimento che il Cinema Fulgor offrirà alla città. Saranno corsi per appassionati e cinefili, volti a far scoprire aspetti più approfonditi dei linguaggi cinematografici, dalle note di regia a spunti di riflessione sulla fotografia, sulla composizione testuale delle sceneggiature, fino ad arrivare all’analisi dei nuovi linguaggi cinematografici sollecitati dalle serie tv.

Le sale del Fulgor inizieranno in questa maniera ad intessere una prima ibridazione dello spazio in cui si collocano: sì sala cinematografica ma anche salotto della città e polo regionale di scambio e dialogo sulla cultura filmica e delle immagini.

Sempre con l’università, e in rapporto con operatori del settore, si vuole realizzare un grande sogno: riportare a Rimini una delle esperienze di Festival cinematografici tra i più apprezzati in Italia. La tensione di tutto lo staff e la struttura sono fin da ora tese a costruire l’ossatura per riuscire quanto prima a riattivare quella importante esperienza culturale, capace – già dagli anni Novanta – di portare uno spirito non solo europeo, ma mondiale. Nella rassegna di Rimini Cinema, fin dagli anni Ottanta, era dato grande risalto alle esperienze della cinematografia sia delle culture medio orientali che di quelle del Sud Est asiatico e centrale.

 

Justice League: tutti i dettagli dell’edizione home video

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Justice League: tutti i dettagli dell’edizione home video

L’epica avventura action firmata Warner Bros. e DC Entertainment, Justice League, sarà disponibile dal 21 Marzo nei formati DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Diretto da Zack Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman, Henry Cavill come Superman, Gal Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder Woman, Ezra Miller come The Flash, Jason Momoa nei panni di Aquaman e Ray Fisher come Cyborg.

I Contenuti Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai fan di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere meglio i nuovi membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia che dà loro una marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim contiene anche il disco Blu-ray, oltre ad una scena inedita non presente nel film al cinema. 

La tecnologia 4K Ultra HD include una serie di caratteristiche come l’High Dynamic Range (HDR) e uno spettro di colori più ampio. Queste innovazioni permetteranno allo spettatore di vivere gli effetti cinematografici così come sono stati ideati dal regista, offrendo dei colori più luminosi e vividi per un’esperienza di home entertainment mai vista prima.

SINOSSI

Alimentato dalla sua rinnovata fiducia nell’umanità e ispirato dal gesto d’altruismo di Superman, Bruce Wayne chiede aiuto alla sua ritrovata alleata Diana Prince, per affrontare un nemico ancora più temibile. Insieme, Batman e Wonder Woman si mettono subito al lavoro per trovare e assemblare una squadra di metaumani pronti a fronteggiare questa nuova minaccia. Ma nonostante la formazione di questa alleanza di eroi senza precedenti – Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Flash – potrebbe essere già troppo tardi per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche.

Justice League DVD

  • Durata: 115 min ca.
  • Video: 16×9 1.85:1
  • Audio: Dolby Digital: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Tedesco 5.1, Francese 5.1
  • Sottotitoli: Francese, Olandese. Non udenti: Italiano, Inglese, Tedesco.

Contenuti speciali:

  • ROAD TO JUSTICE Un viaggio insieme ai creatori della DC Comics che ripercorre i cinqunta anni della Justice League, dalle avventure dei fumetti al loro debutto cinematografico.

Justice League BLU-RAY

  • Durata: 119 min ca.
  • Video: 1080p High Definition 16×9 1.85.:1
  • Audio: DTS-HD Master Audio: Italiano 5.1, Inglese 5.1; Dolby Digital: Polacco 5.1, Inglese 5.1, Spagnolo 5.1; Dolby Atmos TrueHD: Inglese
  • Sottotitoli: Polacco, Spagnolo, Greco. Non udenti: Italiano, Inglese.

Contenuti speciali:

  • SUPERMAN’S RETURN
  • ROAD TO JUSTICE Un viaggio insieme ai creatori della DC Comics che ripercorre i cinqunta anni della Justice League, dalle avventure dei fumetti al loro debutto cinematografico.
  • HEART OF JUSTICE Scopri cosa si nasconde dietro l’iconica Trinità DC
  • TECHNOLOGY OF THE JUSTICE LEAGUE Scopri gli effetti tecnologici che hanno dato una marcia in più alla Justice League
  • JUSTICE LEAGUE: THE NEW HEROES Incontra i nuovi membri della Justice League
  • STEPPENWOLF IL CONQUISTATORE L’attore Ciarán Hinds ed i produttori rivelano la storia che si cela dietro il più grande nemico dell’umanità, nonchè la maggiore sfida per al Justice League
  • SCENE STUDIES: REVISITING THE AMAZONS Incontro ravvicinato con il
  • making of di alcune delle sequenze action più adrenaliniche di JUSTICE LEAGUE
  • SCENE STUDIES: WONDER WOMAN’S RESCUE Incontro ravvicinato con il
  • making of di alcune delle sequenze action più adrenaliniche di JUSTICE LEAGUE
  • SCENE STUDIES: HEROES PARK Incontro ravvicinato con il
  • making of di alcune delle sequenze action più adrenaliniche di JUSTICE LEAGUE
  • SCENE STUDIES: THE TUNNEL BATTLE Incontro ravvicinato con il
  • making of di alcune delle sequenze action più adrenaliniche di JUSTICE LEAGUE
  • SUIT UP: THE LOOK OF THE LEAGUE Ci vuole un lavoro di squadra per vestire gli eroi più amati del Mondo

Justice League BLU-RAY 3D

  • Durata: 119 min ca.
  • Video: 1080p High Definition 16×9 1.85.:1
  • Audio: Dolby Digital: Italiano 5.1,  Inglese 5.1, Ceco 5.1, Ungherese 5.1, Polacco 5.1, Russo 5.1, Turco 5.1, Francese 5.1, Portoghese 5.1, Spagnolo 5.1, Cinese 5.1; DTS-HD Master Audio: Inglese 5.1
  • Sottotitoli: Arabo, Bulgaro, Cinese, Croato, Ceco, Estone, Lituano, Lettone, Islandese, Turco, Sloveno, Russo, Rumeno, Portoghese, Polacco, Greco, Ebraico, Ungherese, Francese, Spagnolo.. Non udenti: Italiano, Inglese.

Justice League 4K ULTRA HD

  • Durata: 119 min ca.
  • Video: 2160p ULTA High Definition 16×9 1.85.:1
  • Audio: DTS-HD Master Audio: Italiano 5.1, Inglese 5.1; Dolby Atmos TrueHD: Inglese; Dolby Digital: Turco 5.1, Tailandese 5.1, Russo 5.1, Cinese 5.1, Ungherese 5.1
  • Sottotitoli: Turco, Tailandese, Russo, Rumeno, Ungherese, Ebraico, Greco, Croato, Cinese. Non udenti: Italiano, Inglese.

The Flash 4×10: recensione dall’episodio

The Flash 4×10: recensione dall’episodio

La pausa invernale ha fatto penare come di consueto, ma alla fine il momento che tutti aspettavano/temevano è arrivato: The Flash 4×10 non potrebbe avere un titolo esplicativo per mettere in scena il processo contro Flash, o come viene chiamato negli Stati Uniti “Lo stato contro Bartholomew Henry Allen”.

Adesso che DeVoe ha “adottato” il corpo del malcapitato Dominic (e non solo…) e usato il suo vecchio, esanime, come mezzo per incastrare senza apparente via di scampo il protagonista, nulla può più impedirgli di procedere col suo ancora ignoto piano. Piano, questo, che non ci è ancora dato sapere, soprattutto in virtù del fatto che l’episodio in questione non può non focalizzarsi sulla disgrazia abbattutasi sul nostro eroe.

Con The Flash 4×10 la serie assume per una volta le sembianze di Daredevil, con il piccolo particolare di aver invertito i ruoli; questa volta è Barry a dover essere difeso, a dover dimostrare ciò che non può dimostrare nonostante si tratti della verità. Barry appare fin da subito travolto dagli eventi, tramortito da un qualcosa di inaspettato e senza apparente via d’uscita, ma più di ogni altra cosa, già rassegnato all’idea di dover sopportare ciò che in precedenza è toccato al padre: e la storia si ripete, creando il più triste dei parallelismi.

The Flash 4×10

L’episodio si tramuta a tutti gli effetti in un legal drama, tra arringhe e ricerca di prove, dove la storyline secondaria rappresentata dalla solita minaccia meta-umana passa ancor di più in sordina. A farne le spese ne è ovviamente l’azione, quella a cui la serie ha abituato, ma The Flash 4×10 non manca affatto di dinamicità e riesce a coinvolgere emotivamente con dialoghi quanto mai seri ed interpretazioni convincenti.

The Trial of the Flash (nella speranza che non finisca tutto a “tarallucci e vino” risolvendosi in un solo episodio) rappresenta senza dubbio uno degli snodi cruciali della stagione, una season 4 che si è rivelata arricchita dall’assenza dell’ennesimo velocista e che ha cambiato le carte in tavola della serie: dopo l’ultimo episodio arriva in questo la conferma che ormai è inutile correre, è inutile scappare. The Flash, nonostante il momentaneo cambio di genere, continua a non deludere.

 

Batman: 15 cose che Christopher Nolan potrebbe aver sbagliato

Batman: 15 cose che Christopher Nolan potrebbe aver sbagliato

Sebbene la trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan (Batman Begins, Il cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro – Il ritorno) sia stata lodata e apprezzata da parte di critica e pubblico, rivelandosi oltretutto un enorme successo al botteghino, Comic Book Resource ha di recente stilato una lista in cui sono riassunti tutti i presunti (ma non effettivi) errori del regista nel suo adattamento dei fumetti e nella caratterizzazione del personaggio di Batman.

Ovviamente si tratta di una astuta provocazione, che non rispecchia poi l’oggettiva realtà di quanto abbiamo visto in sala. I tre film risultarono infatti davvero innovativi per l’epoca e continuano a macinare consensi.

Di seguito trovate allora le 15 cose che Nolan potrebbe aver sbagliato nella sua trilogia su Batman.

I cattivi

Tutti ricorderemo per sempre il memorabile Joker di Heath Ledger, per l’intensità dell’interpretazione e per il lascito alle generazioni future di “villain”, eppure quanti porteranno con sé Bane, lo Spaventapasseri, Doppia Faccia, Ra’s Al Ghul o Talia al Ghul? Nonostante le buone premesse, i cattivi del primo e del terzo capitolo non sembrano aver fatto breccia nel cuore degli spettatori, forse troppo deboli rispetto a Joker o poco caratterizzati?

Il costume di Batman

Per alcuni il costume di Batman nella trilogia di Nolan presenta non pochi problemi: a partire dal fatto che risulta essere l’assemblaggio di cose e dettagli differenti senza avere una sua coerenza. In più appare a tratti sciatta e priva di “personalità”, a detta di molti, ed è come “guardare un tizio vestito da Batman che prova a salvare Gotham“.

La Batmobile

Sebbene sia stata protagonista nei precedenti adattamenti, da quello di Tim Burton a Joel Schumacher, la Batmobile non appare così tanto spesso nella trilogia di The Dark Knight. O almeno, i fan avrebbero voluto vedere più di un’accozzaglia di arnesi e gadget montati su un’automobile.

Robin

Il personaggio di Robin, spalla di Batman, era comparso al cinema in Batman Forever e Batman & Robin negli anni Novanta con il volto dell’attore Chris O’Donnell. In tanti avrebbero voluto rivederlo anche nella trilogia di Nolan, in particolare partendo dallo sviluppo tragico di uno dei personaggi comprimari: il John Blake di Joseph Gordon Levitt. Nel terzo film infatti, Blake era un agente della polizia che copriva l’identità di Batman e al quale Bruce aveva dato le chiavi della Batcaverna rivelando poi il suo vero nome, ovvero Robin.

La personalità di Bruce Wayne

Colpa della sceneggiatura o dello stesso Christian Bale, Bruce Wayne nella trilogia del Cavaliere Oscuro sembra non avere carisma. I suoi alleati si schierano con lui soltanto perché in qualche modo obbligati e la personalità che mostra nei film ruota attorno a barzellette imbarazzanti e sguardi scoraggiati. L’unica piccola emozione arriva solo dopo la morte di Rachel.

Alfred

Il fidato maggiordomo di Bruce Wayne nella trilogia sembra ridotto ad un vecchio fastidioso, dal cuore puro, ma che non pare aver avuto alcun impatto significativo su Bruce e sulla sua vita. Non è bastata nemmeno l’interpretazione di sir Michael Caine? Forse si, forse no.

La voce di Batman

Tra gli aspetti fondamentali della caratterizzazione del personaggio di Batman c’è sicuramente la sua voce. E l’interpretazione di Nolan si accompagnava al ringhio gutturale di Christian Bale: lontana da una voce normale, a volte incomprensibile e vittima di diversi scherzi e battute del pubblico.

Il commissario Gordon

Prima di Nolan, i film non avevano mai posto Jim Gordon sotto una luce positiva, generalmente considerato inefficace ai fini della trama. La trilogia del Cavaliere Oscuro invece presenta Gordon come un poliziotto maleducato si, ma anche eroico. Tuttavia il problema rimane, cioè che non è riuscito a eliminare gli ufficiali corrotti nel suo dipartimento. La cosa più stupefacente di tutte è che nel terzo film quasi tutti i personaggi principali sapevano che Bruce era Batman. Gordon, un detective di livello mondiale, fu l’ultimo a scoprirlo.

Le sequenze di combattimento

La trilogia del Cavaliere Oscuro ha fatto sì che Batman facesse affidamento sui suoi strumenti piuttosto che sulle sue abilità di combattimento. Batman usa i gadget nei fumetti, ma non ne ha bisogno, come appare nei film di Nolan, e inoltre le riprese delle sequenze action con il montaggio non sono risultate così efficaci.

Knightfall

Soltanto in The Dark Knight Rises c’è stato un momento in cui i fumetti sono entrati nel film, cioè quando Bane prende per la gola Batman. Dopo di ciò, la trama perde ogni parvenza di coesione, con Bruce paralizzato e lasciato in una prigione. Altrettanto velocemente, Bruce torna e sconfigge Bane. Un’occasione sprecata che avrebbe invece mostrato cosa volesse dire avere un Batman sconfitto, come raccontato in Knightfall.

La mancanza della trama detective

Nel corso della sua storia, specialmente nei fumetti, Batman viene spesso definito il “miglior detective del mondo”. Nei film precedenti a Nolan, Batman ha risolto i puzzle presentati da Edward Nygma e sebbene il tema non sia stato affrontato nei primi film, almeno hanno dimostrato un po’ dell’intelligenza di Bruce. La trilogia del Cavaliere Oscuro difficilmente si è preoccupata del lavoro investigativo, un tema centrale per i miti di Batman.

La batcaverna

In diversi film di Batman abbiamo visto Bruce Wayne passare un sacco di tempo nella Batcave, ma nella trilogia di Nolan, è quasi come se il Batcave esistesse unicamente per placare i fan di Batman. In The Dark Knight viene ricostruita in un garage sotto un cantiere edile e in The Dark Knight Rises appare a malapena.

Gotham City

Mentre la Gotham che conosciamo è “gotica” e oscura, la città mostrata da Christopher Nolan è solo un punto di partenza da ciò che dovrebbe essere in realtà. Per l’osservatore casuale, non assomiglia a Gotham, ma solo ad un’altra città metropolitana. Dove sono i gargoyle? Dove sono le ombre che aspettano dietro ogni angolo?

Gli amori di Bruce Wayne

La trilogia del Cavaliere Oscuro ha avuto tutto il tempo necessario per presentare il tema amoroso nella vita di Bruce Wayne, tuttavia, sfortunatamente, è rimasto addosso al personaggio di Rachel Dawes per un film e mezzo. Dopo di che la sua storia è stata abbandonata, con Bruce che migra verso Selina Kyle con risultati ugualmente poco entusiasmanti.

Il tono serioso ripreso poi dal DCU

Dall’uscita della trilogia del Cavaliero Oscuro, DC e Warner Bros. hanno scelto di adottare un approccio specifico ai film, che è quello poi offerto da Nolan. La musica inoltre ha contribuito a “glorificare” i personaggi rendendo i film tra i titoli di maggior successo della storia. DC sperava di sfruttare l’onda di questo successo applicando la stessa formula a Superman, alla Justice League e a tutti gli altri titoli, anche se la Warner Bros. ha interpretato erroneamente l’amore che il pubblico ha provato con Batman e ha automaticamente pensato che la stessa sorte sarebbe toccata agli altri. Sbagliato.

Marvel: i villain che finalmente può usare dopo l’accordo tra Disney e Fox

L’accordo tra Disney e Fox ha spostato ulteriormente gli equilibri del mercato hollywoodiano, ma “nel piccolo” permetterà anche ai Marvel Studios di avere accesso a tutte le sue proprietà a fumetti, eccetto quelle ancora in mano a SONY.

Ma in che modo le dinamiche del MCU possono migliorare a seguito di questo accordo multimilionario? Il tallone d’Achille dei film Marvel sono sempre stati i cattivi, ma adesso, con uno stuolo di nuovi personaggi, arrivano anche tanti villain potenti che la Casa delle Idee potrebbe sfruttare per il bene delle sue storie al cinema.

Ecco i villain che adesso la Marvel può finalmente utilizzare nel MCU

Magneto

Si tratta del personaggio di questa lista con cui gli spettatori sono più a loro agio, l’hanno visto al cinema diverse volte, nella saga degli X-Men, con ben due diverse interpretazioni da parte di altrettanti attori di serie A. Ovviamente il personaggio è stato usato soltanto all’interno dell’universo degli X-Men, ma nel MCU potrebbe avere un futuro luminoso.

Che si stia pianificando di riavere a bordo Fassbender o meno, il personaggio sarà senz’altro sfruttato, soprattutto considerando le connessioni con i Vendicatori e in particolare con Scarlett Witch che possono essere approfondite.

Annihilus

Si tratta del leader della Negative Zone, ed è sempre stato noto come un villain legato ai Fantastici Quattro; è molto meno noto al pubblico rispetto a Magneto. Annihilus è il “titolare” di una storia in cui riesce quasi completamente ad asservire l’intero universo, dal titolo Annihilation.

Nel 2015 il personaggio doveva effettivamente comparire nel film dei Fantastici Quattro, ma dopo aver schivato quel “pericolo” (dato l’esito di quel film), il malvagio artrosiano potrebbe trovare spazio nella Fase 4 o 5 del MCU, come nuova, incombente e terribile minaccia.

Galactus

Ex esploratore spaziale che si fonde con la Senzienza dell?Universo, Galactus non ha molti villain, in casa Marvel, che possano gareggiare con lui in fatto di grandezza. I suoi poteri vanno oltre la comprensione; mangia letteralmente i pianeti ed è capace di distruggere interi sistemi solari in una volta sola. Chiamarlo solo villain potrebbe essere una semplificazione, dal momento che il personaggio va oltre il concetto di bene e male.

Il personaggio è apparso in maniera decisamente poco soddisfacente in Fantastici Quattro e Silver Surfer, e resta comunque un personaggio difficile da adattare per il grande schermo, ma i Marvel Studios hanno dimostrato di essere in grado di fare grandi cose con le loro proprietà, quindi anche Galactus potrebbe avere la possibilità di essere rappresentato in maniera soddisfacente.

Kang il conquistatore

Il personaggio è un viaggiatore nel tempo che viene dal 30° secolo. Il suo nome è Nathanial Richards, ed è lontanamente imparentato con Reed Richards (Mr. Fantastic), e nel corso dei secoli ha avuto molti nomi: Iron Lad, Immortus e Rama-Tut. Potrebbe senz’altro essere semplificato per la sua prima apparizione cinematografica, ma resta uno dei grandi nemici dei Vendicatori, che sarebbe bello vedere sul grande schermo.

I viaggi nel tempo potrebbero essere un punto importante della trama di Avengers 4, per cui Kang potrebbe essere più vicino di quanto pensiamo.

Dottor Destino

Insieme a Magneto, è il villain più noto di questa breve lista. Interpretato due volte sul grande schermo, in due adattamenti mediocri (a differenza del Signore del Magnetismo) il Dottor Destino era all’inizio Victor von Doom, regnante di Latveria. Lui è considerato una delle persone più intelligenti del mondo ed è anche un potente stregone. Insomma, potrebbe essere una nemesi perfetta per i Vendicatori.

Di recente si è parlato addirittura di uno spin off sul personaggio, ma i recenti accordi tra Fox e Disney lasciano immaginare che, se il progetto è stato davvero messo in cantiere, potrebbe cambiare natura, ed essere inserito nella continuity del Marvel Cinematic Universe.

L’ora più buia: due nuove clip da film con Gary Oldman

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L’ora più buia: due nuove clip da film con Gary Oldman

La Universal Pictures International Italy ha diffuso due nuove clip in italiano per L’ora più buia, il film di Joe Wright con protagonista Gary Oldman in odore di Oscar.

La prima clip che proponiamo vede Churchill impegnato con il consiglio di guerra, che cerca di fargli capire che non si può scendere a patti con i nazisti mentre hanno il coltello dalla parte del manico e le sorti della Guerra in pungo.

La seconda clip, di natura più leggera, vede Churchill e la sua assistente personale (interpretata da Lily James) alle prese con una buffa conversazione:

L’Ora più buia, un film Focus Features, produzione Working Title Films. Un’avvincente ed entusiasmante storia vera che inizia alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale e che vede Winston Churchill (il nominato agli Oscar Gary Oldman), pochi giorni dopo la sua elezione a Primo Ministro della Gran Bretagna, affrontare una delle sfide più turbolente e determinanti della sua carriera: l’armistizio con la Germania nazista, oppure resistere per poter combattere per gli ideali, la libertà e l’autonomia di una nazione.

L’ora più buia, leggi al recensione

Mentre le inarrestabili forze naziste si propagano per l’Europa occidentale e la minaccia di un’invasione si rivela imminente, con un pubblico impreparato, un re scettico ed il suo stesso partito che trama contro di lui, Churchill deve far fronte alla sua ora più buia, unire una nazione e tentare di cambiare il corso della storia mondiale.

I Primitivi: il secondo trailer italiano del film

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I Primitivi: il secondo trailer italiano del film

Lucky Red ha diffuso il secondo trailer italiano de I primitivi, il nuovo film della casa di produzione Aardman, lo studio di Wallace e Gromit.

I primitivi è realizzato da Nick Park e vede nel cast Maisie Williams e Eddie Redmayne.

I primitivi racconta di Dug, un cavernicolo che diventa leader dei suoi simili per “affrontare l’Età del Bronzo”. Secondo le prime informazioni legate al progetto, Dug dovrebbe avere la voce di Eddie Redmayne, premio Oscar per La Teoria del Tutto, che vedremo al cinema in Animali Fantastici e Dove Trovarli a partire da novembre. Nel cast vocale anche Russell Brand.

Guarda il video annuncio di I Primitivi

La Aardman produce il film in collaborazione con la DreamWorks Animation e con Canal Plus, che aveva già lavorato a Shaun vita da pecora – il film.

L’ultima volta che Park ha lavorato come regista per la Aardman risale al 2008, quando ha diretto A Matter of Loaf and Death, un cortometraggio di Wallace & Gromit.

Jessica Chastain e Octavia Spencer insieme per una commedia in the road

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Dopo The Help, Jessica Chastain e Octavia Spencer tornano a lavorare insieme per un road movie in chiave di commedia prodotto dalla Universal.

La Chastain ha scritto il trattamento originale del film insieme a Kelly Carmicheal, di recente assunta proprio dalla Freckle Films dell’attrice come presidente di produzione e sviluppo, dopo che la Carmichael ha lasciato il posto di executive alla Weinstein Company.

Il progetto vede la Chastain e la Spencer di nuovo insieme dopo il 2011, anno che le vide condividere una Nomination agli Oscar come migliore attrice non protagonista per The Help. Il premio andò alla Spencer ma anche quest’anno le due potrebbero condividere una nomination, ma non nella stessa categoria.

Molly’s Game: il nuovo trailer del film con Jessica Chastain

La stagione dei premi in corso infatti vede Octavia Spencer molto presente nelle categorie da non protagonista, per The Shape of Water, mentre Jessica Chastain concorre nelle categorie da protagonista per Molly’s Game, esordio dietro la macchina da presa di Aaron Sorkin.

THR riporta che il trattamento originale è ora nelle mani di Peter Chiarelli, che scriverà la sceneggiatura. Il film racconta di due donne che cercando in viaggio, durante le vacanze. La Universal ha acquistato i diritti a seguito di una fiera battaglia contro la Fox e la Paramount.

Quest’anno vedremo la Chastain nei panni di una misteriosa villain in X-Men: Dark Phoenix, mentre si fanno sempre più insistenti le voci che la vogliono nel cast di IT – Parte II.

Supereroi: 15 attori che hanno preso troppo sul serio il ruolo

Supereroi: 15 attori che hanno preso troppo sul serio il ruolo

Prima dell’arrivo al cinema degli X-Men, della trilogia di Christopher Nolan sul Cavaliere Oscuro e dei nuovi universi condivisi di Marvel e DC, le trasposizioni dei fumetti di supereroi su piccolo e grande schermo non erano che spettacoli goliardici mirati al semplice divertimento; privati quindi di tutta quella serietà che invece gli autori contemporanei hanno accentuato al fine di offrire al pubblico molto più che esplosioni, combattimenti e battute al vetriolo.

Ma quanti attori di questa ultima “tendenza” hanno esagerato con i loro personaggi? Quanti si sono presi troppo seriamente? Grazie a CBR, che ha stilato una classifica, possiamo dare uno sguardo a 15 interpreti della nuova era del cinecomic che sono andati un po’ oltre le aspettative. Talvolta centrando l’obiettivo, talvolta uscendo fuori strada:

Jared Leto

Si dice che nessuno, sul set di Suicide Squad, abbia mai incontrato il “vero” Jared Leto, tanto l’attore era entrato nel personaggio del cinecomic di David Ayer. Ebbene sembra che Leto, già premio oscar per Dallas Buyers Club, si sia del tutto calato nei panni del folle villain evaso dall’Arkham Asylum e mente dietro i maggiori crimini di Gotham. Addirittura sembra aver mandato a Margot Robbie, sua collega nel film, un topo.

Margot Robbie

Margot Robbie potrebbe vincere quest’anno il suo primo Oscar grazie alla sublime interpretazione della pattinatrice americana Tonya Harding in I, Tonya, ma già per Suicide Squad il lavoro di preparazione al ruolo di Harley Quinn e la “devozione” per il personaggio avevano lasciato intendere che l’approccio fosse stato assoluto. La Robbie ha letto di tutto, visto serie animate, sviluppato un suono di voce particolare molto simile a quello di Brooklyn adottato in The Wolf of Wall Street. Senza allontanarsi per un solo giorno dal personaggio.

Robert Downey Jr.

Prima di indossare i panni di Tony Stark in Iron Man, Robert Downey Jr. era stato per un po’ lontano dai riflettori di Hollywood interpretando piccoli ruoli in produzioni minori. La vera svolta è arrivata grazie ai Marvel Studios, che gli hanno poi permesso di sviluppare una versione di Stark del tutto brillante e carismatica. Difficile a volte capire se sullo schermo vedevamo Downey Jr. o il suo alter ego, tant’è che spesso i due sembrano la stessa persona.

Nicolas Cage

Da piccolo si faceva chiamare Kal-El e il suo nome d’arte Cage è ripreso dal supereroe Marvel Luke Cage. Insomma, Nicolas Cage ha sempre amato il mondo dei fumetti e l’ha anche incrociato al cinema grazie al ruolo in Ghost Rider (non esattamente un successo clamoroso), mentre avrebbe potuto essere Superman nel progetto mai realizzato di Tim Burton.

Christian Bale

Per prepararsi a diventare il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, Christian Bale ha messo su muscoli, adottato un accento americano, anche fuori dal set durante le interviste, e imprimendo sul personaggio quell’oscura serietà che si addiceva alle pellicole del regista e al suo approccio al cinecomic. Forse rimane il Batman preferito dai fan proprio per questo.

Chris Evans

Dopo il flop di Fantastici 4 Chris Evans era parecchio ansioso all’idea di dover interpretare di nuovo un supereroe. Così, come impegno personale e professionale, decise di approcciare il suo Captain America nella maniera più serie possibile. Come? Conoscendo veterani di guerra, allenandosi duramente con un regime alimentare serratissimo e mettendo su molta massa muscolare.

Gal Gadot

Criticata da una parte del web che la vedeva troppo magra e priva di forme “gentili” per interpretare Wonder Woman, Gal Gadot ha stupito tutti grazie alla sua incredibile determinazione. Volitiva e bellissima, l’attrice israeliana migrata in America si è allenata duramente per il ruolo, anche imparando l’arte della spada.

Henry Cavill

Il supereroe più amato, quello che meglio incarna gli ideali di pace e sacrificio, il Superman ritratto da Henry Cavill rispecchia la versione dei fumetti aggiungendo lo sforzo fisico quasi inumano di trasformarsi in una perfetta macchina da combattimento. L’attore ha svolto intense sessioni di allenamento praticamente no-stop per gli ultimi quattro anni, da Man of Steel a Justice League. Ha anche adottato un cane che ha poi chiamato Khal.

Ryan Reynolds

Arriviamo al nostro anomalo supereroe preferito, tale perché a interpretarlo è Ryan Reynolds: come il suo alter ego sullo schermo Deadpool, l’attore è solito fare battute di qualsiasi genere in ogni luogo. Che sia il web o un’intervista, o nella vita reale di tutti i giorni, Reynolds non riesce proprio a uscire dal personaggio. E noi lo amiamo per questo.

Hugh Jackman

Hugh Jackman è stato il Wolverine perfetto sul grande schermo, nonchè la rappresentazione più fedele del mutante di casa Marvel. Per quasi vent’anni la sua dedizione ha portato a casa i frutti del duro lavoro, fisico e mentale, culminato con l’epilogo di Logan (forse il più bello di tutti i titoli del franchise su Wolverine).

Edward Norton

Dimenticato da molti, l’Hulk ritratto da Edward Norton si discostava moltissimo da quello mostrato pochi anni prima da Eric Bana e dall’eroe di Mark Ruffalo nel MCU. Introspettivo, lunatico e riflessivo, come Norton l’aveva immaginato per il cinema, Hulk fu il risultato di attente ricerche e di uno studio sulla voce, caratteristica più di produzioni indipendenti (dove tutto sta nella forza dei personaggi) che di un blockbuster.

Anne Hathaway

Anne Hathaway aveva appena perso diversi chili per interpretare Fantine in Les Misérables di Tom Hooper quando dovette saltare sul set di Christopher Nolan per diventare Selena in The Dark Knight Rises, ultimo capitolo della trilogia. Per il ruolo riprese i chili persi, si allenò per arrivare alla forma fisica ideale e seguì una particolare dieta calorica.

Jesse Eisenberg

C’è molto del Jesse Eisenberg attore nevrotico e “alleniano” nel Lex Luthor interpretato in Batman v Superman: Dawn Of Justice. Si, perché oltre al fisico, l’attore ha prestato il suo modo di approcciare i personaggi, i suoi tic, il suo accento sui movimenti e le battute che lo rendono fra i giovani più interessanti dell’industria hollywoodiana e non solo. Dicono che per giorni Eisenberg rimanesse nei panni di Luthor anche fuori dal set.

Tom Hiddleston

La formazione teatrale shakespeariana di Tom Hiddleston ha influito positivamente e pesantemente diremmo sulla performance offerta nel MCU con il personaggio di Loki. Per prepararsi l’attore ha discusso a lungo con Kenneth Branagh sul set di Thor, ha studiato le strategie delle spie durante la seconda guerra mondiale e facendo spesso giochi mentali con i colleghi.

Heath Ledger

Terminiamo la classifica con la più celebre delle interpretazioni in un cinecomic contemporaneo, ovvero il Joker ritratto da compianto Heath Ledger nel film di Christopher Nolan The Dark Knight. Per prepararsi al ruolo del sociopatico villain, l’attore si era rinchiuso per diverse settimane nel suo appartamento, dormendo due ore ogni notte, forse addirittura (come molti presumono) assumendo sostanze non prescritte dal medico.

 

Il Libro della Giungla 2 userà idee scartate per l’originale d’animazione

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Il successo della versione in live action de Il Libro della Giungla, diretto da Jon Favreau, ha spinto la Disney ad annunciare un sequel che racconterà altre avventure del cucciolo di uomo Mowgli.

Nel progetto, oltre a Favreau alla regia, tornerà anche Justin Marks, che ha firmato la prima sceneggiatura. Parlando con Slashfilm, lo sceneggiatore ha spiegato che la storia che sta scrivendo prenderà spunto da alcune idee scartate per il film d’animazione originale del 1967:

“Nel secondo film, l’idea è di andare avanti con il materiale di Kipling, ma anche quella di sfruttare delle risorse Disney del film del ’67, che non sono state utilizzate nel primo film. Se si guarda al materiale di Bill Peet per il primo film, scartato dalla Disney, si nota che l’archivio è pieno di cose interessanti e io e Jon ci siamo detto che abbiamo bisogno di queste idee per il film, quindi lo abbiamo costruito a partire da quello.”

Jon Favreau parla de Il Libro della Giungla 2 e Il Re Leone 3D

Proprio in merito alla sceneggiatura del film, Jon Favreau aveva dichiarato che la sua attenzione era tutta “per Il Libro della Giungla 2 la nostra attenzione è tutta per la storia, per la sceneggiatura, è per i personaggi e il loro mondo che stiamo lavorando  e stiamo facendo un sacco di progressi, perché vogliamo che lo spettatore possa sentirsi come nel primo film. Noi stessi volgiamo sentirci non come se stessimo facendo un altro film ma piuttosto una continuazione, perché stiamo realizzando un altro capitolo e vogliamo sentire in contatto con l’originale“.

Non si ha ancora una data d’uscita per Il Libro della Giungla 2, ma con Il Re Leone in live action previsto per la prossima estate, si suppone che si dovrà aspettare almeno il 2019.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ecco perché non si parla dei Cavalieri di Ren

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi continua a far discutere, nonostante gli incassi siano stati molto più bassi del Il Risveglio della Forza e i fan non abbiano applaudito al film come accaduto in passato.

Il film di Rian Johnson continua a destare domande e richieste di spiegazioni da parte dei fan e durante un’intervista con Empire, il regista soddisfa una delle più grandi curiosità del film, ovvero: perché non ci sono i cavalieri di Ren?

Questo nuovo ordine misterioso è stato annunciato già all’inizio di Star Wars: Il Risveglio della Forza, quando si è cominciato a parlare di Kylo Ren e della sua origine, prima che scoprissimo che era il figlio di Leia e Han Solo.

Tuttavia né nel film di J.J. Abrams né in quello di Johnson, abbiamo avuto la possibilità di scoprire qualcosa in più su questo ordine, che sembra aver sostituito, nell’ordine dell’equilibrio tra Lato Oscuro e Luce, i Sith.

Ecco cosa ha raccontato il regista alla rivista: “Abbiamo un film già pieno e letteralmente non c’era spazio per altri elementi… Credo che avrei potuto utilizzarli al posto dei Pretoriani ma poi mi sarebbe sembrato di sprecarli perché tutte quelle guardie dovevano morire. E se Kylo avesse avuto delle connessioni con loro, avrebbe aggiunto delle complicazioni che non avrebbero certo aiutato quella scena… la verità è che semplicemente non ho visto spazio per loro nel film.”

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio VIII

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi, recensione del film di Rian Johnson

In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Fonte: Empire

Suicide Squad: Hell To Pay, il primo trailer del film d’animazione

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IGN ha diffuso sul suo canale Youtube il primo trailer di Suicide Squad: Hell To Pay, il nuovo film d’animazione dell’universo DC Comics dedicato alla squadra suicide che nell’estate del 2016 è arrivata anche al cinema.

Il cast del film d’animazione comprende: Vanessa Williams (Amanda Waller), Deadshot (Christian Slater), Harley Quinn (Tara Strong), Bronze Tiger (Billy Brown), Captain Boomerang (Liam McIntyre), Kristin Killer Frost (Bauer van Straten) e Copperhead (Gideon Emery).

La squadra suicida dovrà affrontare un gruppo di supervillain guidato da Zoom (played by C. Thomas Howell), al fianco di Scandal Savage (Dania Ramirez), Professor Pyg (James Urbaniak), Silver Banshee (Julie Nathanson), Vandal Savage e Vertigo (Jim Pirri), Maxum Steel (Greg Grunberg), Blockbuster e Tobias Whale (Dave Fennoy), Knockout (Cissy Jones), Darma (Natalie Lander), Punch (Trevor Devall), Two-Face (Dave Boat) e Savage Gunman (Matthew Mercer).

Suicide Squad: Hell To Pay

Il film non è il solo, d’animazione, che la Warner Bros ha in programma quest’anno, appartenente all’universo DC. Oltre a Teen Titans Go! To The Movie, su un versante più adulto lo studio propone Death of Superman e Gotham By Gaslight.

Fonte: IGN

Tomb Raider: in arrivo il nuovo trailer, ecco una preview

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Tomb Raider: in arrivo il nuovo trailer, ecco una preview

Arriverà a metà Marzo Tomb Raider, il reboot delle origini di Lara Croft che, accantonata la super formosa Angelina Jolie, viene incarnata questa volta dal premio Oscar Alicia Vikander, che ci consegna una Lara più giovane e inesperta ma fiera e coraggiosa.

Ecco la preview del nuovo trailer che arriverà tra qualche ora:

Tomb Raider: il primo trailer

La sinossi: “Sette anni dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb raider.”

Alicia Vikander è nota per aver interpretato Ex Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast confermato anche Walton Goggins.

CORRELATI:

A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King. La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

Deadpool augura buon compleanno a Betty White

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Ryan Reynolds ha colto l’occasione del novantaseiesimo compleanno di Betty White per farle augurare buon compleanno da Deadpool, il suo Mercenario Chiacchierone, personaggio che la Signora White ha dimostrato di amare molto.

Ecco di seguito il buffo post su Instagram:

Deadpool 2, New Mutans e Gambit: la Fox cambia le date di uscita

Di seguito, ecco la sinossi del film:

Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una caffetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.

Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.

Deadpool 2: Ryan Reynolds invita un fan alla prima del film

Kick-Ass: Mark Millar vuole Tessa Thompson

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Mark Millar ha messo gli occhi su Tessa Thompson per la sua nuova versione in live action di Kick-Ass, quando il progetto verrà sviluppato.

A novembre, Millar ha svelato una nuova serie a fumetti di Kick-Ass, con cui ha continuato il successo dei suoi personaggi, oltre a continuare a lavorare con il cinema, visto che nel 2017 è uscito il secondo adattamento di Kingsman, da una sua graphic novel.

Con Kick-Ass, l’avventura cinematografica è cominciata nel 2008, con la pubblicazione del primo numero, seguito da altri due capitoli, e da due adattamenti cinematografici.

Il fumetto che ha esordito a Novembre vede protagonista Patience Lee, una veterana con due bambini, che prende il posto di Dave Lizewkski, e che in New Mexico indossa il costume verde e giallo per combattere il crimine.

A quanto dichiarato su Twitter, Millar ora pensa proprio a Tessa Thompson per portare al cinema la sua Patience, e chissà che l’attrice, dopo aver concluso i suoi accordi con la Marvel, in cui interpreta Valchiria, possa essere a sua volta interessata a tornare nel mondo dei fumetti.

Il primo Kick-Ass, diretto da Matthew Vaughn del 2010, è stato un successo e al fianco di Taylor-Johnson e Moretz, ha visto anche la bellissima interpretazione di Nicola Cage nei panni di Big Daddy.

Il sequel, del 2013, ha visto invece nel cast Jim Carrey, che ha fatto molto parlare di sé per via della controversa partecipazione al progetto, che a detta sua non si era rivelato all’altezza delle sue aspettative.

Venom: ci sarà un cameo di Peter Parker e non di Spider-Man

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Venom: ci sarà un cameo di Peter Parker e non di Spider-Man

Soltanto ieri avevamo riportato la notizia, diffusa dal reporter di Collider Jon Schnepp, di un probabile cameo di Tom Holland in Venom, lo spin-off prodotto dalla Sony che porterà sul grande schermo il personaggio Marvel, eppure è proprio la fonte dello scoop a voler fare una precisazione in merito.

Spider-Man sarà in Venom”, aveva dichiarato Schnepp nel video approfondimento sul film, mentre oggi in un podcast ha specificato che “Tom Holland è stato visto sul set di Venom in borghese, cioè senza il costume di Spider-Man, dunque non sto dicendo che Spider-Man sarà nel film ma che Peter Parker ci sarà. È un cameo“.

Questo non chiarisce affatto i dubbi dei fan sul futuro tra Sony e MCU e sul modo in cui i due universi, apparentemente separati, potrebbero un giorno incontrarsi e creare inediti scenari cinematografici.

Venom: ci sarà anche lo Spider-Man di Tom Holland?

Venom è atteso nelle sale il 5 ottobre 2018 con la regia di Ruben Fleischer. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott Haze e Michelle Williams.

Il personaggio è stato già portato sul grande schermo da Sam Raimi in Spider-Man 3 con Topher Grace nei panni di Eddie Brock.

Venom: ecco la prima foto ufficiale di Tom Hardy

Fonte: Comicbook

Il Vegetale: recensione del film con Fabio Rovazzi

Il Vegetale: recensione del film con Fabio Rovazzi

Il Vegetale, per The Walt Disney Company Italia e 3zero2, in collaborazione con Sky Cinema.

Scordatevi il “trattore in tangenziale”, scordatevi Fedez e compagnia, scordatevi anche il balletto con le spalle e la dab, il Fabio Rovazzi che arriva al cinema non è assolutamente quello che abbiamo conosciuto in questi ultimi tempi, amato e si, anche odiato. Chi lo avrebbe mai detto che la strada per il grande schermo passava proprio dalla musica e da quel tipo di tormentone che fa conoscere un personaggio dall’oggi al domani? Ma proprio così ha funzionato per Rovazzi, che per la sua prima prova di attore si affida a Gennaro Nunziante per debuttare sul grande schermo.

Fabio Rovazzi non si definisce un cantante e se si va ad analizzare il successo della sua ascesa, una grande componente è proprio la parte visiva: le sue canzoni infatti, senza i video clip con numeri da record su YouTube, quasi non avrebbero ragione di essere, perché è proprio nella creazione dei video, dal soggetto al montaggio, che il rapper si esprime meglio. Dopotutto nasce come videomaker, prima che per se stesso, per altri youtuber di successo. Ma allora, perché non c’è lui alla regia del suo primo lungometraggio? Forse perché ha capito che affidarsi ad un regista ironico come Nunziante poteva essere la scelta più adatta per lui ma forse anche perchè sotto tutti quei numeri e visualizzazioni, c’è un ragazzo umile che vorrebbe semplicemente entrare nel mondo del cinema senza arroganza o presunzione. E probabilmente la sua è stata la scelta più saggia.

La trama de Il Vegetale

Nella commedia Il Vegetale, Rovazzi interpreta l’omonimo Fabio, che però ha poco in comune con lui se non nome e baffetti. Laureato in Scienze della Comunicazione e in cerca di lavoro, Fabio affronta una delusione dietro l’altra, tra colloqui che promettono bene e finiscono male, fino alla ragazza che lo lascia. La sua vita cambia quando il padre (Ninni Bruschetta), che non sente da anni, finisce in coma in ospedale a causa di un incidente, insieme alla nuova moglie e così Fabio è costretto a prendere le redini nell’azienda di costruzioni e anche a prendersi cura della nuova sorellina capricciosa Nives (Rosy Franzese). Chiamato dal padre “il vegetale”, Fabio sarà costretto a reinventarsi, in particolare quando gli viene proposto uno stage misterioso fuori Milano, che accetta subito trasferendosi con Nives in un paesino del nord, dove tra immigrati che cercano di integrarsi, signore anziane che parlano solo dialetto, troverà anche una bella insegnante (Paola Calliari) e un inaspettato amico (Luca Zingaretti).

Dalla piccola e bravissima Rosy Franzese al veterano Luca Zingaretti che splende in una commedia, i personaggi sono ben centrati e recitati. Lo stesso Fabio Rovazzi riesce a caricarsi sulle spalle il peso del film da protagonista, senza mai essere troppo caricaturale ma anzi, con una inaspettata naturalezza. Sarà anche “merito” del fisico magrissimo, che lo ha reso molto buffo in diversi momenti del film (come quando, con uno strano movimento delle braccia, cerca di riunire un gregge di pecore!). Nessun balletto, nessuna canzone, nessun amico che compare all’improvviso in scena, il mondo musical di Rovazzi è rimasto fuori dalla porta de Il Vegetale, cosa che forse potrebbe deludere una fetta di pubblico, ma potrebbe anche fargliene guadagnare altro.

Uno spaccato ironico dell’Italia

Gennaro Nunziante applica in modo vincente la formula usata per i film di Checco Zalone da Cado dalle Nubi in poi, offrendoci una commedia che ritrae con ironia uno spaccato della nostra società, la difficoltà di entrare nel mondo del lavoro da parte dei giovani e i diversi problemi che affliggono il paese, dai furbetti di turno a le grandi delusioni. Tra personaggi ben caratterizzati, situazioni paradossali, l’amichevole partecipazione di Barbara D’Urso (che rappresenta uno dei momenti più divertenti del film) e battute ben pensate, “Il Vegetale” è un film divertente, senza troppe pretese ma che vi farà passare 90 minuti in modo leggero.

Insidious: l’ultima chiave, recensione del film con Lin Shaye

Insidious: l’ultima chiave, recensione del film con Lin Shaye

Torna sugli schermi il 18 gennaio, Insidious: l’ultima chiave, un nuovo capitolo della saga horror.

Insidious: l’ultima chiave – Un mondo del terrore

Questo piccolo microcosmo orrorifico è nato nel 2010 dalla fertile mente del regista James Wan, ormai noto nell’ambito del cinema horror per aver portato nuova linfa al genere, con film campioni di incassi come Saw-L’Enigmista, The Conjuring e, appunto, Insidious. A produrre, oltre lo stesso Wan, sono Oren Peli (regista di Paranormal Activity) e la Blumhouse di Jason Blum.

Dove eravamo rimasti

Nata dalla penna dello sceneggiatore Leigh Whannell (che nei film interpreta anche Specs), la storia di Insidious segue principalmente le vicende della medium Elise Rainer (Lin Shaye) e dei vari casi che di volta in volta deve affrontare. Elise ha messo su infatti una sorta di squadra assieme ai due giovani e simpatici Specs (Leigh Wallen) e Tucker (Angus Sampson), che la aiutano con i loro macchinari di rilevazione.

Nei primi due capitoli Elise aiuta la famiglia Lambert, il cui piccolo figlio Dalton sembra caduto in un coma irreversibile, quando in realtà è stato confinato nel cosiddetto “Altrove” da un demone maligno.

Nel terzo capitolo, Insidious 3 – L’Inizio, la medium similmente aiuterà Quinn Brenner a disfarsi di un’entità malefica che la ha presa di mira.

La trama di Insidious: l’ultima chiave

Il vero inizio della saga però, è narrato in questo quarto capitolo. Assistiamo alla prima infanzia di Elise Rainer e alla nascita dei suoi poteri psichici. Tornati ai giorni nostri, un’ormai anziana Elise dovrà fare ritorno alla sua casa natia ed affrontare i demoni, reali e spettrali, che essa racchiude.

Un classico che ritorna

L’intera saga di Insidious ha mirato sin dagli inizi alla rivisitazione del grande classico della casa stregata, rileggendolo in chiave moderna e intelligente. Ma se nei primi capitoli si faceva un uso sapiente dello spavento indotto senza troppi effetti speciali (ma solamente giocato sulla psicologia dello spettatore) questo quarto capitolo perde originalità sia in fatto di narrazione che di messa in scena.

La storia è davvero troppo simile alle precedenti, complice anche la presenza dei medesimi personaggi (che stemperano, al solito, il clima cupo con battute già sentite) e di un mostro quasi uguale a quelli dei capitoli di cui sopra.

A causa del buon successo del franchise, forse gli autori non hanno voluto azzardare in eccessivi cambiamenti stilistico-narrativi, che però questa volta finiscono per tirare troppo per le lunghe una storia di cui già si conosce il finale (la trama di Insidious 4 infatti è direttamente collegata ai primi due capitoli, e questo fa perdere allo spettatore il piacere di scoprire come andrà a finire).

Le citazioni dei grandi classici del genere – primaria caratteristica dei primi Insidious – sono meno sorprendenti.

Certo la coerenza narrativa c’è, la saga funziona grazie anche ai personaggi ormai noti, ma si ha l’impressione di assistere più ad una serie tv che ad un film a sè stante.

Sulla scia delle vecchie saghe horror di serie B, la visione di Insidious: L’Ultima Chiave cela qualcosa di nostalgico. Il ricordo va istintivamente alle innumerevoli VHS che racchiudevano le saghe di Venerdì 13, Hellraiser e tanti altri horror pieni di capitoli più o meno riusciti.

In questo senso, quella di Insidious potrebbe essere una discreta “operazione nostalgia” che cavalca l’onda incredibilmente attuale del revival anni ‘80 e di tutto ciò che ne consegue.

Christopher Robin: la Disney diffonde la sinossi del live action su Winnie the Pooh

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La Disney ha diffuso la prima sinossi ufficiale di Christopher Robin, il film che rappresenterà la versione live action di Winnie the Pooh. Potete leggerla di seguito:

Nella commovente avventura in Live Action della Disney, Christopher Robin, il giovanotto che amava immaginare avventure nel Bosco dei Cento Acri con un gruppo di vivaci e amabili animali di pezza, è cresciuto e ha perso la strada. Ora sta ai suoi amici d’infanzia avventurarsi nel nostro mondo e aiutare Christopher Robin a ricordare il bambino adorabile e giocherellone che è dentro di lui.

Ewan McGregor in trattative per il ruolo di Christopher Robin per la Disney

Al timore del film è stato chiamato Marc Foster, stando a quanto dichiara THR, già regista di Monster’s Ball e World War Z. Il regista è anche colui che ha firmato Neverland – un sogno per la vita, film con protagonisti Johnny Depp e Kate Winslet che ha raccontato le origini letterarie di Peter Pan attraverso la storia del suo autore, J.M. Barry. Il film, un racconto profondamente commovente e trascinante, conquistò pubblico e critica e anche 7 nomination agli Oscar.

Per quanto possa sembrare complicata l’idea di un live action su Winnie the Pooh, considerato che i protagonisti sono giocattoli animati, il film avrà un orientamento ben preciso, ovvero si focalizzerà su un adulto Christopher Robin e si intitolerà proprio Robin. La storia sarà quella di un uomo che pone il lavoro davanti alla moglie e alla figlia, che ha abbandonato la sua immaginazione e le tante avventure con Winnie e i suoi amici nel Bosco dei Cento Acri.

Justice League: il trailer nello stile di Avengers: Infinity War

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Justice League: il trailer nello stile di Avengers: Infinity War

Ecco una versione alternativa fan made del trailer di Justice League, rimontato con l’audio del trailer di Avengers: Infinity War. Il risultato è straordinariamente piacevole, come potete vedere di seguito:

https://www.youtube.com/watch?time_continue=84&v=gzjifn3Vs5M

Justice League è stato diretto da Zack Snyder, mentre Joss Whedon è entrato nella produzione solo a fine lavoro. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley CollerGoeff Johns e Ben Affleck stesso.

Avengers: Infinity War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

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Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Fonte: Live Breathe Media

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ecco l’importanza della scena finale

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ecco l’importanza della scena finale

L’azione finale di Star Wars: Gli Ultimi Jedi è quella ambientata su Crait, con Luke che dà a quello che rimane della Resistenza il tempo di fuggire a bordo del Millennium Falcon, confrontandosi con Kylo Ren.

Tuttavia, gli ultimi secondi del film sono dedicati a quel bambino sconosciuto, su Canto Bright, che con la Forza solleva la scopa: non sappiamo chi sia, né chi sono i suoi genitori, ma ci spiega che la Forza non è per pochi, e soprattutto che c’è ancora speranza per l’ordine dei Jedi e per la Galassia.

Parlando con Empire, Rian Johnson ha spiegato che all’inizio pensava di chiudere il film con la scena di Leia e Rey, a bordo del Falcon, ma che ha poi deciso di aggiungere i secondi finali:

“Per me è stato molto importante avere quella scena finale, perché così è chiaro che ciò che Luke ha fatto non è stato soltanto per salvare quelle 20 persone ma per ispirare un’intera galassia. La nozione che quello che stiamo preparando, qui, è qualcosa di più grande nel prossimo capitolo. E quando Leia dice ‘Abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno’, lei sta parlando di tutto ciò che è a bordo del Falcon, ma anche di quello che vediamo dopo, ovvero che ora abbiamo una galassia che ha visto questo faro di speranza e si sta ispirando per affrontare un buon combattimento.”

 

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio VIII

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In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Stefano Accorsi protagonista del nuovo spot Peugeot

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Stefano Accorsi protagonista del nuovo spot Peugeot

Dopo il trionfo ai David di Donatello 2017, per la sua straordinaria performance in Veloce come il Vento, Stefano Accorsi è il protagonista del nuovo spot Peugeot. L’attore è il  “brand Ambassador” del Leone, che per l’occasione si mette in gioco con divertimento e spontaneità.

L’azienda, parte integrante di Groupe PSA – secondo gruppo automotive in Europa- con eccellenti risultati commerciali in Italia conseguiti nell’anno appena concluso (+16,3% rispetto al 2016), per affrontare con energia il nuovo anno ha deciso di realizzare una produzione cinematografica italiana, per sfruttare al meglio la creatività e la sensibilità tipica del nostro paese.

La campagna è stata ideata e realizzata da Peugeot Italia in collaborazione con Havas Milanodal direttore creativo Francesca De Luca con i copywriter Antonio De Santis e Rajiv Olivato e l’art Eva Rainone. Il regista è un’altra eccellenza italiana, Ago Panini, già vincitore di un oro a Cannes nella categoria “automobili”, che ha lavorato per la casa di produzione Akita.

Una produzione che ha visto coinvolta sul set milanese una troupe di 41 persone che si è mossa tra le locations intorno all’elegante via Serbelloni ed alla modernissima via Joe Colombo.

2 giorni di shooting, 26 ore di set senza pause per approfittare al massimo della luce diurna. Notevoli anche i mezzi di scena con 2 macchine da presa in contemporanea, stedaycam e quad; 25 attori come comparse e 10 auto Peugeot in scena, oltre a quella protagonista e ad una di scorta. Infine, Debora Franchi, l’affascinante co-protagonista dello spot insieme a Stefano Accorsi, ha recitato in “the Comedians” con Claudio Bisio.

Peugeot ha realizzato un “corto” di 60 secondi divertente e per certi versi tutto da scoprire. Il debutto – anticipato da un teaser di 30” in puro stile cinematografico – è avvenuto il 16 gennaio, in prime time sulle principali reti televisive.

Nello spot Stefano Accorsi è al volante di una affascinante Peugeot 208, un’auto che, con la sua tecnologia innovativa, sorprende tutti, anche la bella car valet di un Hotel di lusso.

Nonostante sia abituata a parcheggiare le auto lussuose dei clienti, la ragazza viene conquistata dal rivoluzionario Peugeot i-Cockpit della 208. Anzi, troverà la vettura così irresistibile che non saprà opporsi alla tentazione di buttarsi nel traffico, rischiando un tamponamento, evitato solo dall’intervento della tecnologia avanzata dell’Active City Brake, il sistema di frenata automatica anticollisione di cui è dotata la 208.

A questo punto la ragazza viene raggiunta da un trafelato Stefano Accorsi che, dopo aver ripreso possesso della vettura, le fa una proposta davvero insolita, da scoprire

La “storia” fra Stefano e la bella car valet non finisce qui, perché si svilupperà in altri inediti spot di 15” di futura programmazione su media tv e digital. Gli spot tv saranno veicolati anche sui profili social Peugeot e sul sito peugeot.it.

Per la radio è stata realizzata una campagna multisoggetto studiata per esaltare le caratteristiche tecnologiche della 208, come Active City Brake, Park Assist, Retrocamera e, ovviamente, Peugeot i-Cockpit.

Anche in questo caso il protagonista radio è Stefano Accorsi, che si diverte in modo molto autoironico con i fan della Peugeot 208 e della sua tecnologia.

Si rafforza così il rapporto del Marchio con Stefano Accorsi, una relazione che rappresenta un caso del tutto unico nel mondo della comunicazione.

Inizialmente, l’attore bolognese si è avvicinato al mondo dell’automobile e a quello Peugeot in particolare per ragioni prettamente professionali, prima come “voce”, in seguito come “volto” in alcuni dei più suggestivi spot promozionali del Marchio, poi come produttore-protagonista di alcuni corti con soggetto vetture Peugeot. Ora è l’apprezzato “Ambassador” del Leone, partecipe attivo di numerose iniziative di comunicazione.

Joaquin Phoenix nel trailer di Don’t Worry, He Won’t Get Far On Foot, diretto da Gus Van Sant

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Amazon Studios ha condiviso il primo trailer di Don’t Worry, He Won’t Get Far On Foot, il nuovo film di Gus Van Sant con protagonista Joaquin Phoenix.

Nel cast del film compaiono anche Jonah Hill, Rooney Mara e Jack Black, quest’ultimo in un’inedita veste seria.

Il film racconta una parte della vita del cartoonista John Callahan, attivo a Portland. Callahan aveva appena 21 anni quando divenne tetraplegico, a causa di un incidente d’auto causato da ubriachezza. Dopo l’incidente, Callahan divenne un cartoonista del Willamette Week, un giornale di Portland.

Il suo umorismo nero gli face guadagnare una discreta e appassionata schiera di fan, insieme a una feroce critica a causa della sua “cattiveria” motivata, secondo le critiche, dal suo punto di vista sulla vita da paralitico. Callahan è morto nel 2010.

A giudicare dal titolo, il film si avvarrà dello stesso tono umoristico e irriverente che l’artista ha adottato nella vita e per la sua arte.

The Batman: Gary Oldman vorrebbe Joaquin Phoenix

Trai prossimi titoli con protagonista Joaquin Phoenix, ricordiamo Mary Magdalene, in cui l’attore interpreta il ruolo di Gesù, al fianco di Rooney Mara, nei panni della protagonista del titolo.

History of Footbal: la storia del calcio in attesa del Mondiale 2018

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History of Footbal La più grande storia mai giocata, un evento televisivo mondiale targato History: 24 ore al giorno e due settimane di programmazione in oltre 160 Paesi. E un ambasciatore speciale: il campione del mondo spagnolo David Villa

Da Pelè a Maradona, da Gascoigne a Zidane, da Cristiano Ronaldo a Messi, passando per i trionfi della nazionale brasiliana alla vittoria dell’Italia di Bearzot in Spagna fino al dominio tedesco agli ultimi mondiali. In occasione della Coppa del Mondo 2018, A+E Networks International annuncia History of Football, evento televisivo internazionale: dal 28 maggio al 10 giugno, 24 ore al giorno per due settimane, la programmazione dei canali History di tutto il mondo sarà interamente dedicata alla storia del calcio e ai suoi eroi.

History of Footbal verrà trasmessa in oltre 160 Paesi, dall’Italia al Brasile, dalla Germania al Giappone, dalla Spagna all’Argentina. Ambasciatore speciale del canale sarà uno dei calciatori più famosi degli ultimi anni, il campione mondiale spagnolo David Villa.

Tra le produzioni internazionali proposte nei 14 giorni:

La grande storia dei mondiali: Cinque documentari di un’ora ciascuno che raccontano alcuni dei più importanti mondiali di calcio e i giocatori che ne sono stati protagonisti, proponendo interviste esclusive, immagine inedite e tantissime curiosità: Pelè e i ragazzi del Barsile  (il trionfo del Brasile a Messico ’70); Pavarotti, Gazza e i leoni del Camerun (le notti magiche di Italia ’90); I tre moschettieri (Zidane, Beckham e Ronaldo a Francia ’98); Portatemi la testa di Diego Armando Maradona (l’incredibile carriera del “Pibe de Oro”, culminata con la vittoria ai mondiali in Messico del 1986, quelli della “Mano de Dios” contro l’Inghilterra) e I sette gol che hanno scioccato il mondo (la clamorosa goleada della Germania contro il Brasile quattro anni fa).

I boss del calcio: Cinque documentari di un’ora ciascuno dedicati agli allenatori che hanno avuto un impatto determinante sulle squadre che hanno guidato, come Josè Mourinho e Carlo Ancelotti.

I grandi del calcio: testa a testa: il calcio non è solo una sfida tra due quadre. È un duello tra campioni. O, anche, una serie di confronti tra giocatori di epoche diverse, che appassionano e fanno litigare gli sportivi di tutto il mondo. Si tratta di cinque documentari di 30 minuti ciascuno che illustrano le carriere di alcuni campionissimi e le loro prodezze: Cristiano Ronaldo contro Messi e David Villa contro Thomas Müller. E ancora: Platini e Zidane, Beckham e Bale, Van Basten e Klinsmann.

Oltre a questa programmazione, che comprenderà anche i film ufficiali dei mondiali di calcio voluti dalla FIFA, ogni Paese proporrà poi una serie di produzioni locali che punteranno i riflettori sulla propria storia calcistica. Ricca l’offerta di History in Italia (in esclusiva su Sky al canale 407): dal rapporto tra fascismo e calcio alla sconfitta contro la Nord Corea ai mondiali del ’66 alla biografia su Vittorio Pozzo, uno degli allenatori più vincenti di sempre del nostro calcio: due Coppe del Mondo e un’Olimpiade. Se History in Gran Bretagna si occuperà dei principali allenatori inglesi, l’Argentina racconterà la vita di Lionel Messi, dall’infanzia ai successi con il Barcellona.

Infine, History of Footbal presenterà pillole televisive dedicate alle persone che ruotano intorno allo sport più amato al mondo: dai manager dei calciatori agli arbitri ai tifosi. E metterà in piedi una serie di iniziative che coinvolgeranno i social network tra cui sondaggi, interviste con esperti e giochi.

“Come giocatore di calcio – commenta David Villa –  sono stato fortunato di vedere in prima persona quanto il calcio influisca sulla vita di milioni di persone. History of Football, trasmesso da un canale prestigioso come History, è una significativa iniziativa che va incontro proprio a tutti gli appassionati. Sono onorato di lavorare per questo evento televisivo, perché dà anche la possibilità ai miei colleghi non solo di parlare di quanto sia importante questo sport ma di rivivere incredibili momenti”

“Abbiamo concepito History of Football – spiega Patrick Vien, Executive Managing Director di A+E Networks International – come un grande evento televisivo dedicato ad uno dei pochi avvenimenti veramente globali dei tempi moderni, i mondiali di calcio. History ha realizzato un mix unico di contenuto internazionale e locale, per soddisfare ogni richiesta e curiosità sportiva dei milioni di appassionati di calcio”.

E poi c’è Cattelan ritorna il programma di Sky

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Torna dal 22 gennaio su Sky Uno HD E poi c’è Cattelan, il late show condotto da Alessandro Cattelan giunto alla quinta edizione. Il one man show torna in TV con un appuntamento quotidiano in onda dal lunedì al venerdì in seconda serata, una programmazione che permetterà ad Alessandro di dedicare anche quest’anno sempre più spazio ai “temi del giorno” e all’attualità, sempre nella chiave ironica e leggera di #EPCC, attingendo da tendenze, tormentoni sui social e novità al centro dell’attenzione mediatica.

E poi c’è Cattelan, ospiti

Gli ospiti restano l’elemento centrale dello show, che in quattro anni si è accreditato come realtà di culto nel panorama dell’intrattenimento televisivo e ha accolto nomi del cinema, dello sport e della musica in uno “spazio libero” dove non ci si prende sul serio e che grazie alla complicità di Alessandro permette di mettersi davvero in gioco.

Tra gli ospiti attesi in questa edizione Giorgia, Jean Paul Gaultier, Zerocalcare, i Måneskin, Francesca Michielin, Fabio Rovazzi, Antonia Klugmann, Ghali, Frank Matano e Massimo Popolizio, Beatrice Venezi, Pierfrancesco Favino, Ruggero Pasquarelli, Elettra Lamborghini, Jake La Furia, Regina Baresi e molti altri. A lanciare la prima puntata, come gli anni scorsi, sarà Cesare Cremonini, protagonista con Alessandro dell’ormai tradizionale sketch di apertura di stagione e vero e proprio portafortuna di #EPCC. 

E poi c’è Cattelan, le puntate

Le puntate quotidiane proporranno mezz’ora di puro divertimento e leggerezza, tra interviste, canzoni, rubriche, gag, giochi in studio e rivisitazioni musicali. Altro pilastro dello show è la musica, e a scandire i tempi saranno anche quest’anno gli Street Clerks, che tornano ad essere la spalla perfetta del conduttore. 

Sono tantissimi gli ospiti che Cattelan ha accolto nelle prime quattro edizioni e “sottoposto” ad interviste e giochi, attingendo anche dal panorama internazionale con Robbie Williams e un imperdibile cameo di Ben Stiller in stile Zoolander. Della scena italiana., ad essersi sottoposti agli ironici trattamenti di Cattelan Laura Pausini, Cesare Cremonini, Francesco De Gregori, Marco Mengoni, Fedez, J-Ax, Max Pezzali, Malika Ayane, Mika, Patty Pravo, Nina Zilli, Francesca Michielin, Francesco Renga, Elio e le Storie Tese, solo per citarne alcuni. Le star del cinema italiano Carlo Verdone, Antonio Albanese, Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Miriam Leone, Marco D’Amore, Stefano Accorsi, Claudio Santamaria, Alessandro Borghi, Luca Marinelli, gli sportivi Roberta Vinci, Maurizia Cacciatori, Siniša Mihajlović, Zanetti, Vieri, Bonucci, Gallinari, Claudio Marchisio, Mancini e il campione Valentino Rossi, fino al mondo della TV e della cultura pop, con Pif, Fabio Volo, Fabio De Luigi, Geppi Cucciari, Biggio e Mandelli, Favij, Maccio Capatonda.

E poi c’è Cattelan, in onda dal 22 gennaio dal lunedì al venerdì in seconda serata su Sky Uno HD

Downsizing – vivere alla grande con Matt Damon dal 25 gennaio al cinema

Downsizing, il nuovo film di Alexander Payne con Matt Damon, Kristen Wiig, Christoph Waltz, Hong Chau, Neil Patrick Harris, Jason Sudeikis, Laura Dern, Udo Kier.

Downsizing (recensione)racconta cosa accadrebbe se – come soluzione al problema della sovrapopolazione – un gruppo di scienziati norvergesi scoprisse il modo di ridurre gli uomini ad esseri viventi di 12 centimetri. Ognuno capirebbe presto le nuove opportunità che il denaro potrebbe dare in un mondo miniaturizzato. Ed è con questa promessa di una vita migliore che Paul Safranek (Matt Damon) e sua moglie Audrey (Kristen Wiig) – persone comuni – decidono di  abbandonare la loro vita stressata in Omaha per farsi rimpicciolire e trasferirsi in una nuova comunità ‘ridotta’. Una scelta questa che aprirà le porte a nuovi cambiamenti ed avventure.

Downsizing – vivere alla grande, ecco il trailer italiano

Downsizing segue le avventure di Paul Safranek (Matt Damon), un uomo ordinario di Omaha che, insieme alla moglie Audrey (Kristen Wiig), sogna una vita migliore. Per rispondere alla crisi mondiale causata dalla sovrappopolazione, gli scienziati hanno sviluppato una soluzione radicale che permette di rimpicciolire gli essere umani a pochi centimetri d’altezza. Le persone presto scoprono che i loro risparmi valgono di più in un mondo più piccolo e, con la promessa di uno stile di vita lussuoso oltre ogni loro aspettativa, Paul e Audrey decidono di correre il rischio di sottoporsi a questa pratica controversa, imbarcandosi in un’avventura che cambierà le loro vite per sempre.

Paramount Pictures presenta una produzione Ad Hominem Production / Gran Via Productions. Downsizing è un film di Alexander Payne, interpretato da Matt Damon, Christoph Waltz, Hong Chau e Kristen Wiig; prodotto da Alexander Payne, p.g.a. Mark Johnson, p.g.a. Jim Taylor, p.g.a.; scritto da Alexander Payne e Jim Taylor; diretto da Alexander Payne; produttori esecutivi: Megan Ellison, Diana Pokorny, Jim Burke; music supervisor: Dondi Bastone; la musica è composta e diretta da Rolfe Kent; costume designer: Wendy Chuck; montaggio: Kevin Tent, ACE Production; scenografia: Stefania Cella; direttore della fotografia: Phedon Papamichael, ASC, GSC.

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