È arrivato oggi a Roma
l’attore Nikolaj Coster-Waldau, per presentare il
suo ultimo film “A Second Chance” diretto da
Susanne Bier. Coster-Waldau, acclamata star
della serie televisiva di successo Game of
Thrones ha incontrato la stampa italiana a Villa
Borghese.
Alla Casa del Cinema di Roma
l’attore Nikolaj Coster-Waldau(già
star de Il Trono di
Spade) ha presentato il suo ultimo film
A Second Chance, ultima fatica della
regista premio Oscar Susanne Bier.
La prima domanda che viene rivolta
all’attore riguarda la sfera emotiva del suo personaggio nel film,
il poliziotto Andreas: Waldau si dichiara un “fan”
dei film della Bier, e ammette la difficoltà di essere- ed
incarnare- un essere umano così complesso e sfaccettato, capace di
compiere azioni che spesso non si riescono ad immaginare o comunque
a razionalizzare con lucidità, superando di gran lunga i limiti che
si possono prevedere; l’abilità della Bier è di
spingere lo spettatore a riflettere su questi comportamenti e sugli
atteggiamenti che persone comuni adottano di fronte a scelte più
grandi di loro.
Waldau ha attinto
alla sua esperienza di padre per calarsi della parte, anche se non
crede sia necessario ispirarsi alla propria esperienza personale
per costruire un personaggio, perché spesso capita di interpretare
ruoli diversi e distanti da sé stessi sul grande- e piccolo-
schermo.
Un altro “motivo” portante del film
è quello della doppia maternità vissuta da due tipologie di donne
completamente differenti, e delle ambiguità che spesso ci
dovrebbero spingere a non giudicare mai “un libro dalla copertina”
e una persona dal suo aspetto esteriore: da una parte vediamo una
madre borghese, Anna, che vive una vita splendida e agiata,ma che
si sente colpevole di essere infelice e di provare dolore o
tristezza; la situazione d’inferno che vive la moglie di Andreas
nel film è simile all’inferno che vive Sanne, la compagna di
Tristan l’eroinomane. Giudicare è pericoloso, afferma l’attore
nordeuropeo, perché abbiamo sempre pochi elementi per farlo.
Un’altra domanda riguarda
l’approccio di Waldau con le scene del film che
vedono protagonisti i bambini, neonati in particolare, scene
intense, drammatiche e difficili: l’attore ammette la sua profonda
difficoltà, perché i bambini sono “la quintessenza dell’innocenza e
della purezza”, e per questo devono essere protetti; spesso, per
affrontare alcune scene hanno dovuto sostenere alcune difficoltà
tecniche: per questo hanno usato svariati bambini (perché
crescevano molto in fretta!) e il problema più grande è stato
affrontare, ad esempio, la scena in cui Andreas e Anna si svegliano
all’improvviso, di notte, trovando il figlioletto morto.
Se ne Il Trono di
Spade un aiuto arriva dalle ambientazioni e dai
costumi, che stimolano l’immaginazione creativa di un attore, in un
film come quello della Bier tutto si basa sull’intensità delle
scene, dei personaggi, sulle situazioni che vivono e affrontano,
sulle relazioni che si creano tra loro; un grande contributo
proviene dalla tecnica di regia che utilizza la regista, che riesce
a ricreare una storia intensa portatrice- talvolta- di stress e
tensione, pur affrontando magari un personaggio complesso e
sfaccettato che forse rappresenta uno dei ruoli che un attore sogna
durante l’intero arco della propria carriera.
Di solito, nei film, il focus va
sulla maternità, e raramente sulla paternità: qui, incredibilmente,
avviene il contrario. Come ha affrontato Waldau questa
situazione?
Questa unicità, rarità, nel
presentare un padre così affezionato al figlio, che si prende tutte
le responsabilità, mostra un aspetto che spesso viene trascurato;
molte volte il rapporto padre- figlio non è meno intenso di quello
con la madre, solo viene percepito in modo diverso, e l’occhio
critico della Bier è stato pronto a catturarlo.
Waldau confessa di non avere
preferenze per quanto riguarda recitare in danese o in inglese,
considerando che da quando è nato il suo sogno d’attore (vedendo
C’era una volta in America di Leone)
sognava di recitare nel nuovo continente, ma è Europeo e questo lo
lega al “vecchio mondo” e ad un tipo di tradizione cinematografica
specifica.
Sarebbe fantastico- ammette
l’attore- se la sua popolarità planetaria- ottenuta grazie ad una
serie tv- potesse portare ad un lancio maggiore e ad una diffusione
su larga scala di un piccolo film come quello della Bier.
Dopo il trailer fan made dagli USA
oggi vi segnaliamo un nuovo trailer fan
made Captain America Civil War,
questa volta proveniente dall’Italia. Il trailer è stato pubblicato
dall’utente CinematicUniverse:
La
pellicola sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey
Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo,
Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film uscirà il 6 maggio
2016.
Arrivano da Tv Line le prime
immagini dall’atteso episodio Arrow 3×18,
che si intitolerà “Public Enemy”, la puntata che segnerà il
ritorno di Charlotte Ross come la madre
di Felicity:
Arrow è una serie televisiva
statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew
Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia Verde, supereroe
protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics. Viene
trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW. In Italia la serie
è stata trasmessa in prima visione su Italia 1 dall’11 marzo al 27
maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in Italia la seconda
stagione su Italia 1, anche se precedentemente la versione
sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata trasmessa
dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.
La serie segue le
avventure del playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque
anni su un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente
a casa, a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta
nota come “l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il
crimine e la corruzione di Starling City, seguendo una lista di
nomi trovata in una tasca della giacca del padre prima di
seppellirlo. Facendo uso delle abilità fisiche, delle tecniche di
lotta e dell’incredibile maestria con l’arco ottenuta sull’isola
con anni di pratica e scontri mortali e aiutato dal suo braccio
destro e confidente Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak,
perseguirà uno ad uno i criminali.
Correva l’anno 1927 quando,
all’apice dello splendore del cinema muto e della grandi
avanguardie europee, il regista tedesco Fritz
Lang, uno dei grandi esponenti dell’espressionismo
cinematografico assieme a F.W.Murau e
G.W.Pabst, finì di realizzare
Metropolis, colossale ed epica epopea
fantascientifica in celluloide destinata a diventare uno dei grandi
film di culto della storia del cinema, capace di sorvolare il tempo
e rimanere ancora oggi uno dei punti focali della settima arte.
Concepito come un grande affresco
fantastico in chiave futuristica, orchestrato in tre atti proprio
come un’opera lirica, il film fu il prodotto finale di un
travagliatissimo parto creativo scaturito da una stretta
collaborazione fra il visionario regista di origini viennesi e
l’allora compagna e fidata sceneggiatrice Thea von
Harbou, la quale redasse uno script di oltre quattrocento
pagine accompagnato da altrettante illustrazione per un progetto
che già all’epoca si presentava come una immensa sfida, sostenuta
non senza dubbi ed incertezze dalla storica casa di produzione Ufa,
allora invischiata in una crisi economica non indifferente. Ben
prima degli universi distopici immaginati da
Huxley ne Il mondo nuovo
e da Orwell in 1984 nei due
decenni successivi, Lang ci presenta la futuribile e
ipertecnologica città di Metropolis, emblema di una società
apparentemente perfetta e dominata dalla filosofia tayloristica
rigidamente suddivisa in due livelli: quello superiore, in cui si
trovano le caste agiate e dedite al lusso (le menti), e
quello inferiore dove hanno sede i lavoratori sfruttati (le
braccia) per far funzionare le voraci macchine della
città.
Ed è in questo ordine sociale
dominato da una (nemmeno troppo) velata visione capitalistica che
Freder, figlio agiato del magnate della città Federson, viene
casualmente a conoscenza della divisione di classe e della
condizione dei sottoposti, grazie anche all’incontro con Maria,
angelica predicatrice col compito di infondere negli abietti e nei
reietti una luce di speranza. Inizierà così il lungo viaggio di
Freder alla scoperta della verità, viaggio ricco di ostacoli e di
insidie verso il tentativo di ribaltare lo stato delle cose. Oltre
due anni di lavorazione, 25.000 comparse, 600.000 metri di
pellicola per una durata iniziale complessiva che superava le tre
ore, tutto questo per realizzare un film ricco di innovazioni
tecniche e stilistiche, tra cui l’uso pionieristico della nuova
pellicola pancromatica (che permetteva di ridurre i contrasti e di
sviluppare un’immagine più morbida), effetti speciali spettacolare
curati dal creativo direttore della fotografia Eugene
Shufftan (tra cui retroproiezioni, stop-motion e
sovraimpressioni) e un’estetica visiva e recitativa che superava,
pur citandoli a gran voce, i parametri dell’espressionismo.
Si racconta che il film, di fatto
già pronto per essere girato nel 1925, vide ritardare la sua
lavorazione da un improvviso viaggio negli Stati Uniti organizzato
da Lang stesso, il quale, assieme al suo fidato operatore
Karl Freud, decise di recarsi nel nuovo continente
per acquistare nientemeno che le storiche cineprese Mitchell,
all’epoca considerate il top della tecnologia cinematografica.
Girando per le vie di New York, Lang venne letteralmente folgorato
dalla visione dello Skyline lucente nella notte, un’architettura
meravigliosa e futuristica che servì di ispirazione al regista per
inquadrare appieno lo stile visivo del film. Dopo ben due anni e
mezzo di lavorazione e cinque milioni di marchi tedeschi, il film
venne proiettato ufficialmente il 10 gennaio 1927 all’Ufa-Palast am
Zoo di Berlino, già revisionato e ampiamente rimaneggiato nella
durata, rivelandosi un sorprendentemente e clamoroso insuccesso di
pubblico, tanto da decretare il definitivo fallimento della Ufa,
con il conseguente licenziamento dello storico produttore capo
Erich Pommer, e il declino del movimento
espressionista. Durante gli anni ’30 il film, soprattutto per
l’esplicito impianto wagneriano e i numerosi riferimenti tematici a
cavallo fra capitalismo e socialismo, venne fortemente elogiato dal
movimento nazista, tanto da diventare il film preferito nientemeno
che di Hitler in persona, che vedeva nella tematica della
lotta-incontro fra il braccio e la mente una pedina ideologica a
vantaggio del proprio credo politico.
Nel corso degli anni
successivi, un po’ anche a causa di una non adeguata filologia
critica, Metropolis venne ignorato, tanto
che le numerose revisioni e rimaneggiamenti ulteriori contribuirono
a ridurre ancora di più l’opera sino alla ridicola versione da 90
minuti, priva di interi blocchi narrativi, circolata a lungo fino
agli anni ’50, quando la nuova generazioni di critici
cinematografici europei ed americani delle Nouvelles
Vagues rivalutarono pienamente la pellicola, restituendole il
valore ampiamente meritato. Un primo tentativo di restauro, con
l’intento di risalire quanto più possibile alla versione originale
benne compiuta nel 1984 dalla Cineteca di Monaco, la quale giunse
ad una versione soddisfacente di 147 minuti in bianco e nero,
mentre sempre nello stesso anno venne rilasciata una versione di 87
minuti colorata con una colonna sonora rock composta da Giorgio
Moroder.
Fra il 2000 e il 2001 una nuova
versione di circa due ore, molto più approssimativa, venne resa
disponibile direttamente per il mercato home video, fino a quando
nel 2008 a Buenos Aires in Argentina, grazie al ritrovamento di un
collezionista privato, venne alla luce un’ennesima versione
contenete oltre il 95% del materiale mancante, creduto perduto
prima della Seconda Guerra mondiale, il quale permise di creare fra
il 2010 e il 2011 una nuova versione di 148 minuti curata dalla
Fondazione F.W.Muranu, proiettata al 60° Fesival di
Berlino.
E proprio quest’anno, ad oltre
novant’anni dalla data di inizio delle riprese, Metropolis
torna in vita, proiettato in oltre 70 sale italiane dal 16 marzo,
restaurato grazie al contributo della Cineteca di Bologna
e DeutscheKinemathek, provvisto di oltre 25 minuti inediti
per un totale di 150 minuti nella versione attualmente più completa
che esista, con la colonna sonora originale ricostruita
Gottfried Huppertz diretta da
FrankStrobel, alla guida della
Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin. In parallelo verrà rilasciata
nelle librerie un impedibile cofanetto con due DVD con la versione
restaurata e booklet ricco di gustosi interi speciali di
approfondimento riguardo all’opera originale e alla sua genesi. Un
grande ritorno per un film che ha segnato letteralmente la storia
della fantascienza sul grande schermo, divenendo fonte di citazione
e di ispirazione per numerosi posteri, dalle architetture barocche
di Blade Runner allo storico omaggio nel
videoclip Radio GaGa dei Queen. Insomma,
non resta che tornare al cinema e godersi un piccolo pezzo di
grande storia, rinvigorito e riportato al suo antico splendore.
Chi non ha mai
desiderato di pilotare il Millennium Falcon, o anche ‘solo’ un
X-Wing? Bene, Oscar Isaac, che vedremo in
Star
Wars il Risveglio della Forza lo ha fatto, e ha
raccontato. Ecco cosa ha dichiarato l’attore a Moviefone:
“È stato davvero bello.
Nauseante, ma bello. Si muoveva tutto intorno e non ho nemmeno
respirato, ma è stata una cosa incredibile”. L’attore ha anche
confermato che apparirà anche nell’episodio VIII, affermando di
essere molto eccitato all’idea di lavorare con Rian Johnson, che
dirigerà il film.
Ma come ben sappiamo,
Oscar sarà anche la personificazione cinematografica di Apocalisse,
il villain del prossimo film degli X-Men che sta entrando ora in
produzione. “Il mio primo fumetto è stato X-Factor, e davvero
amo molto Apocalisse, così quando ho sentito che sarebbe stato il
prossimo villain di un film sugli X-Men ho deciso che volevo
provarci e che volevo incontrare la produzione” ha dichiarato
l’attore, proseguendo “Sarò sul set tra poco…anche se non so
nulla sui dettagli dell’intera situazione”.
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Con Bryan Singer
alla regia e allo script, in X-Men
Apocalypse tornerà anche Simon
Kinberg a scrivere la sceneggiatura che si baserà su una
storia di Singer, Kinberg, Michael Dougherty e
Dan Harris.
Inoltre ci sono anche già i
primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film sarà
ambientato una decina di anni dopo Giorni di un Futuro Passato e
rappresenta un passo successivo nella storia. L’aver alterato la
storia nel film precedente ha causato delle reazioni imprevedibili
e incontrollate, e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles
(James McAvoy), Erik/Magneto (Michael
Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer
Lawrence), Wolverine (Hugh Jackman) e
Hank/Bestia (Nicholas Hoult) saranno raggiunti da
Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere
contro il formidabile menico, una antica e potente forza,
determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella
storia dell’umanità. Oscar Isaac è stato scelto
per interpretare Apocalisse. Al cast si aggiungono anche
Sophie Turner (Jean Grey), Tye
Sheridan (Ciclope), Alexandra Shipp
(Tempesta) e Kodi Smit-McPhee
(Nightcrwaler)
Alcune indiscrezioni vorrebbero nel
film anche Channing Tatum nei panni del nuovo
Gambit.
Tutti attendiamo con trepidazione
il 22 aprile e l’arrivo al cinema di Avengers Age of
Ultron e così ecco di seguito un piccolo commento del
regista, Joss Whedon, sui nuovi personaggi e
soprattutto, in chiusura di intervista, la conferma che nel film ci
sarà anche un personaggio fino a ora mai visto, che poi si avrà
modo di sviluppare meglio nel prossimi film Marvel! Sarà Spider-Man?
La trama ufficiale del film diretto
da Joss Whedon è la seguente: Quando Tony Stark cerca di avviare un
programma di pace, le cose degenerano e i più grandi eroi della
Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk,
Vedova Nera e Occhio di Falco, saranno messi alla prova, mentre il
destino del pianeta è a rischio. Il villain Ultron emerge, e
spetterà agli Avengers impedirgli di attuare i suoi terribili
piani, e presto scomode alleanze e situazioni inaspettate apriranno
la strada a un’avventura originale, su scala globale. La squadra
deve riunirsi per sconfiggere
James Spader nei panni di Ultron, un terrificante
megacattivo deciso ad annientare il genere umano. Sulla strada, gli
eroi affronteranno due misteriosi nuovi arrivati, Wanda Maximoff,
interpretata da
Elizabeth Olsen, e Pietro Maximoff, interpretato da
Aaron
Taylor-Johnson, incontrando anche un vecchio amico in
vesti nuove, quando
Paul Bettany diventerà Visione.
Avengers:
Age of Ultron uscirà – nei formati 2D, 3D e IMAX 3D –
il primo maggio 2015 negli Stati Uniti mentre per quanto concerne
le sale cinematografiche italiane l’uscita è prevista qualche
giorno prima, il 22 aprile 2015.
Stiamo tutti
aspettando la grande svolta per Sansa Stark in Game of
Thrones 5, intanto però Sophie
Turner, l’attrice che la interpreta, sta già guardando al
suo futuro e al suo prossimo ruolo di Jean Grey in
X-Men Apocalypse.
L’attrice ha già dichiarato di
essere molto in debito con Famke Janssen che ha già interpretato
una Dottoressa Grey adulta e che vuole rendere omaggio non solo
all’attrice ma soprattutto ai fan del franchise. Il suo scopo è
quello di portare sullo schermo una buona versione di Fenice, ma
cercherà di fare anche dei cambiamenti, ovviamente, rispetto a
quello che abbiamo già visto nei film precedenti.
Con Bryan Singer
alla regia e allo script, in X-Men
Apocalypse tornerà anche Simon
Kinberg a scrivere la sceneggiatura che si baserà su una
storia di Singer, Kinberg, Michael Dougherty e
Dan Harris.
Inoltre ci sono anche già i
primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film sarà
ambientato una decina di anni dopo Giorni di un Futuro Passato e
rappresenta un passo successivo nella storia. L’aver alterato la
storia nel film precedente ha causato delle reazioni imprevedibili
e incontrollate, e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles
(James McAvoy), Erik/Magneto (Michael
Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer
Lawrence), Wolverine (Hugh Jackman) e
Hank/Bestia (Nicholas Hoult) saranno raggiunti da
Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere
contro il formidabile menico, una antica e potente forza,
determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella
storia dell’umanità. Oscar Isaac è stato scelto
per interpretare Apocalisse. Al cast si aggiungono anche
Sophie Turner (Jean Grey), Tye
Sheridan (Ciclope), Alexandra Shipp
(Tempesta) e Kodi Smit-McPhee
(Nightcrwaler)
Alcune indiscrezioni vorrebbero nel
film anche Channing Tatum nei panni del nuovo
Gambit.
La Universal Pictures ha
opzionato il fumetto di Mark Millar e Sean
Gordon Murphy, Chrononauts, in
seguito alla pubblicazione dello stesso questa settimana da parte
della Image Comics.
La storia segue una coppia di
scienziati, i primi a sperimentare il viaggio indietro nel tempo.
Millar e Murphy saranno coinvolti in veste di produttori
esecutivi.
Dopo le speculazioni in merito ai
salari richiesti da Dakota Johnson e Jamie
Dornan per i sequel di Cinquanta sfumature di
grigio, la produttrice Dana Brunetti
ha chiarito la situazione in un’intervista con The Hollywood
Reporter. Ecco le sue dichiarazioni:
“Quando ero agli inizi ho
dovuto stringere i denti e accettare diversi lavori gratis. Ancora
oggi accetto delle riduzioni pur di prendere parte a certi
progetti. Non ho intenzione di versare lacrime per chi vuole essere
parte di questo business, partecipa a qualcosa di successo e poi
non viene pagato abbastanza. Non è questo l’accordo che hai fatto.
Se così fosse, a quest’ora avrei più di un paio di Ferrari per
tutti i soldi che avrei dovuto effettivamente guadagnare. Da
qualche parte devi pur cominciare”.
In merito al possibile ritorno di
Sam Taylor-Johnson dietro la macchina da presa, la
Brunetti ha detto: “Non ne ho idea. Non sappiamo davvero cosa
faremo. Ancora non ci siamo incontrati per parlare del nuovo
film”.
Il mondo dei supereroi affascina
ormai tutta Hollywood, e sono tantissimi gli attori che sognano di
riuscire ad ottenere una parte in un cinecomic. Non è da meno
Jim Parsons. In occasione della promozione di
Home, film d’animazione della DreamWorks in cui presta la
sua voce all’alieno Oh, la star di The Big Band Theory ha
infatti confessato di voler prendere parte ad un film di supereroi.
L’attore ha rivelato:
“Sì, mi piacerebbe tantissimo
far parte di un film del genere. Vorrei essere uno dei cattivi
però. Mi piacerebbe molto interpretare l’Enigmista in un film di
Batman. Non credo che il personaggio sia stato usato molte volte,
sbaglio?”.
Di seguito potete vedere il video
dell’intervista:
Non sono molte le persone che
possono vantarsi di firmare Eastwood sui propri documenti. Ma
questo può dirlo il giovane e piacere Scott, figlio di Clint. E
pensare che il giovanotto Scott Eastwood non
avrebbe voluto chiamarsi così da piccolo.
Ecco cosa ha dichiarato il giovane
Eastwood in merito alle sue remore sull’usare il cognome del famoso
padre: “Sì, volevo solo vedere cosa sarebbe accaduto con le mie
sole forze. Ma poi capisci in fretta che se non funzioni non c’è
nome che tenga. Quando ero più piccolo ero molto orgoglioso e
volevo raccogliere da solo i miei meriti e non perchè la gente
dicesse poi che ero famoso solo perchè figlio di mio padre. Ma la
realtà è che la gente lo dice ugualmente quindi chi se ne frega!
Non puoi controllarlo e allo stesso modo, è la mia eredità, il nome
di mio padre”.
Il regista F. Javier
Gutierrez ha diffuso online, via Instagram, una foto che ci
permette di dare un primo sguardo alla nuova Samara protagonista di
Rings, terzo capitolo del franchise
The Ring, che non sarà un sequel, ma
bensì un vero e proprio prequel al primo episodio della saga uscito
nel 2002 e con protagonista Naomi Watts. Potete vedere l’immagine
della terrificante protagonista di seguito:
Rings
sarà diretto dallo spagnolo F. Javier
Gutierrez e sceneggiato dal premio Oscar Akiva
Goldsman. Il film dovrebbe uscire al cinema il 13 novembre
2015. L’italoamericana Matilda Lutz interpreterà
la giovane Samara.
Il franchise, come molti di voi
sapranno, è basato su un remake del film giapponese diretto
proprio da Hideo Nakata, a sua
volta adattamento del romanzo Ring di Koji Suzuki. Il
primo film USA The Ring diretto
da Gore Verbinski incasso la bellezza di 249
milioni di dollari nel 2002 dando il via ad una serie sterminata di
remake della prolifica vena horror nipponica. Nel 2005 fu
invece la volta di The Ring 2 diretto proprio da Nakata che aveva
firmato al trilogia originale, film che poi incasso altri 161
milioni di dollari. Successivamente si è parlato di un terzo
capitolo per molto tempo e solo oggi lo studios ha deciso di
ufficializzare la produzione, che sarà affidata dunque a
F. Javier Gutierrez.
La carriera di James
Franco ha preso, ormai da diversi anni, un sentiero ben
preciso, fatto di Festival, cinema sperimentale e esperimenti
dietro la macchina da presa. L’attore e regista è apprezzatissimo
nel circuito di eventi cinefili e sembra si sia ritirato
parzialmente dal cinema di cassetta che lo ha alanciato all’inizio
della sua carriera.
Mentre a giorni cominceranno
le riprese del suo nuovo
film da regista che vede coinvolto, ancora una volta, un super
cast, l’attore ha avuto modo di parlare anche della sua vita
privata e sessuale a FourTwoNine.
Ecco cosa ha dichiarato a domanda
diretta (“Sei gay?”): “Mi piace pensare di essere gay per
quanto riguarda la mia arte e etero nella vita. Anche
se,io sonoanche gaynellamiavitafino al puntodirapporto sessuale… quindi
credo dipenda da cosa si intende per gay. Se la definizione dipende
dalle persone con cui fai sesso, credo di essere etero. Negli anni
’20 e ’30 si era soliti definire omosessuale che si comportava come
tale e non in base alle persone con cui si andava a letto. I
marinai scopavano tra loro continuamente, ma questo non voleva dire
che fossero gay fino a che avevano un atteggiamento
mascolino”.
“Davvero non mi interessa ciò
che le persona dicono di me e della mia sessualità, anche se non
sono affari loro. Non voglio identificarmi in nessun canone
pubblicamente. Non sono interessato ai rituali da veri uomini, ma
sono anche sempre fuori dalla comunità gay, perchè credo che
nessuno possa davvero immaginare che io abbia rapporti
omosessuali”.
Sale l’attesa per Mad
Max Fury Road, riavvio della trilogia diretta da
George Miller con protagonista Mel
Gibson, che però non comparirà nel nuovo film, di cui
protagonista sarà invece Tom Hardy. A tal
proposito, in occasione del SXSW Festial, è stato lo stesso Miller
a spiegare, in un’intervista con Huffington Post, come mai non
vedremo Gibson nel film:
“In realtà stavamo per fare un
nuovo Mad Max e il protagonista doveva essere di nuovo Mel. Poi c’è
stato l’11 settembre, il dollaro americano ha perso terreno
rispetto a quello australiano e il budget è aumentato a dismisura.
Quando Fury Road era pronto a partire, Mel aveva diversi problemi.
Poi nel film non si raccontava di un personaggio ormai invecchiato.
Era lo stesso Max, ma sempre giovane”.
Mad Max Fury
Road è il quarto film basato sul franchise co-scritto e
diretto da George Miller. Il film d’azione post apocalittico è
ambientato nei più remoti angoli del nostro Pianeta, in un rigido
paesaggio desertico dove l’umanità è spezzata, la maggior parte
delle persone è impazzita combattendo per la sopravvivenza. In
questo mondo di fuoco e sangue ci sono due ribelli in fuga, gli
unici forse che potrebbero resistere e reastaurare l’ordine.C’è Max (Tom Hardy), un uomo d’azione e di poche parole, che
cerca la pace interiore, dopo la morte della moglie e del figlio
all’indomani del caos. E c’è Furiosa (Charlize Theron), una donna
d’azione e che crede che il suo cammino per la sopravvivenza può
essere raggiunto solo che attraversando il deserto ritorna al suo
luogo d’infanzia.
Nel cast di Mad Max
Fury Road ci sono Tom Hardy, Charlize Theron,
Nicholas Hoult, Zoe Kravitz, Riley Keough, Rosie
Huntington-Whiteley, Hugh Keays-Byrne e Nathan
Jones. La pellicola non ha ancora una data di uscita
ufficiale. A dirigere la pellicola è stato lo storico regista della
serie, George Miller, che ha anche scritto la
sceneggiatura insieme a Brendan McCarthy e
Nico Lathouris.
Dane DeHaan farà coppia sullo schermo con
Tatiana Maslany (Orange is the new
black) nel film indipendente Two Lovers
and a Bear diretto da Kim Nguyen
(War Witch).
Il film verrà girato in Canada, a
Timmins in Ontario e poi nel Nunavut, il territorio più
settentrionale del paese. Two Lovers and a
Bear racconta di Roman e Lucy, i personaggi
interpretati da DeHaan e Maslany,
e del loro innamoramento, concentrandosi sui loro sentimenti, sui
loro tumulti interiori e sul loro inevitabile senso di isolamento,
provocato dal vivere in un piccolo paese del Canada artico. Il
film, distribuito da TF1, cercherà compratori a livello
internazionale al mercato del prossimo Festival
di Cannes.
Vedremo prossimamente Dane
DeHaan in Life di Anton
Corbijn e in Tulip Fever di
Justin Chadwick. Tatiana Maslany
interpreta, invece, la giovane Helen Mirren in
Woman in Gold di Simon Curtis.
Collider riporta la notizia che le
riprese di Captain America Civil War
partiranno tra meno di due settimane. Per l’occasione, è stata
anche rivelata una prima breve sinossi del film, che vi riportiamo
di seguito:
“Dopo gli eventi di Age of
Ultron, in tutto il mondo i vari governi introducono un atto per
regolare tutte le attività dei superuomini. I Vendicatori avranno
delle opinioni differenti in merito, e così nasceranno due fazioni,
una guidata da Captain America e l’altra da Iron Man, che
arriveranno a un epico scontro tra ex alleati”.
Captain America: Civil
War sarà diretto da Joe e
Anthony Russo e nel cast figureranno, oltre
a Brühl, Chris Evans,
Robert Downey Jr., Chadwick
Boseman, Frank Grillo, Sebastian
Stan, Anthony Mackie con le apparizioni
diScarlett Johansson,
Jeremy Renner e Samuel L.
Jackson. Il film uscirà il 6 maggio 2016.
È stata affidata a Sarah
Polley, attrice, regista e sceneggiatrice canadese, la
stesura di un nuovo Piccole donne,
ennesima traduzione cinematografica del classico senza tempo
scritto da Louisa May Alcott con protagoniste le
quattro sorelle March.
La Sony sta sviluppando
questa nuova versione di Piccole donne
sin dal 2013, che sarà prodotta nello specifico da Amy
Pascal, non più ormai boss dello studio, insieme a
Robin Swicord e Denise Di
Novi.
Sarah Polley, che
ha già ottenuto numerosi consensi per i suoi precedenti lavori come
Away From Her – Lontano da lei,
Take This Waltz con Michelle
Williams e il documentario Stories We
Tell, per il momento si occuperà della sceneggiatura.
La Sony vorrà con ogni probabilità affidarle anche la regia, ma si
pensa che la Polley prenderà una decisione solo a script
ultimato.
Un progetto tutto al femminile per
la Sony, che si prefigge l’ambizioso obiettivo di aggiornare
l’immortale storia di formazione di Meg, Beth, Amy e soprattutto Jo
March, portata sullo schermo per l’ultima volta nel 1994. Il film
diretto dalla regista Gillian
Armstrong contava su un cast d’eccezione, formato
da Susan Sarandon, Winona
Ryder, Kirsten Dunst, Christian
Bale,
Gabriel Byrne e Claire
Danes. Chi potrebbe prenderne il posto negli anni
Duemila?
Keanu Reeves e
Jim Carrey completano il cast della distopica
storia d’amore The Bad Batch, opera
seconda di Ana Lily Amirpour (vincitrice di un
Gotham Award come regista emergente), che si è fatta conoscere per
l’acclamato A girl walks home alone at
night. Al fianco dei due attori ci saranno
Suki Waterhouse, Diego Luna e
Jason Momoa. I produttori sono Megan
Allison per la Annapurna Pictures e Danny Gabai e Sina
Sayyah per Vice.
Le riprese dovrebbero iniziare ad
aprile a Los Angeles. Il film è ambientato in un Texas desolato e
dovrebbe presentarsi come una storia di amore e morte, ad alto
tasso di cannibalismo. Diego Luna interpreterà il
personaggio di Jimmy, Suki Waterhouse quello di
Arlen.
KeanuReeves dovrebbe
essere “il sognatore”,
Jim Carrey “l’eremita” e
Momoa “l’uomo di Miami”. The Bad
Batch sarà con ogni probabilità presentato al mercato dei
film del Festival
di Cannes a maggio.
Non molto tempo fa vi avevamo
rivelato che l’attrice MorenaBaccarin era riuscita ad ottenere la
parte della protagonista femminile nell’annunciato film su
Deadpool di Tim Miller.
Adesso, con l’avvio delle riprese a Vancouver, è stata la stessa
attrice a rivelare, via Twitter, il personaggio che interpreterà
nel film: si tratta di Vanessa Geraldine Carlysle, meglio nota come
la mutaforma Copycat.
Deadpool sarà diretto
da Tim Miller e si baserà su una sceneggiatura
scritta dagli autori
di ZombielandRhettReese e Pau
Wernick. La pellicola è attesa per l’uscita il 12 Febbraio
2016.
Deadpool, il cui vero nome
è Wade Winston Wilson, è un personaggio dei fumetti
creato da Fabian Nicieza (testi) e Rob Liefeld (disegni),
pubblicato dalla Marvel Comics. A causa della sua parlantina
inarrestabile, viene chiamato The Merc with a Mouth, il
Mercenario Chiacchierone.
Nato come villain, è ora un antieroe
e fa sovente coppia con Cable, con il quale ha condiviso la
testata Cable & Deadpool, il cui arco narrativo si è
concluso negli Stati Uniti con il numero 50.
Il network americano The CW ha
diffuso un video anteprima dietro alla produzione
di Hart of Dixie 4×09, il nono
episodio che si intitola “End of Days”:
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Hart of Dixie è una
serie televisiva statunitense trasmessa dal 26 settembre 2011 sul
network The CW, dopo che l’episodio pilota era già stato
distribuito online dal 12 settembre sulla piattaforma iTunes. In
Italia, la serie è andata in onda su Mya dal 4 settembre 2012 e in
chiaro su Canale 5 dal 18 maggio 2013. Lo show è ambientato nella
fittizia cittadina di Bluebell, situata in Alabama. Il primo
episodio della serie è stato girato a Wilmington (North Carolina)
dove erano già state girate Dawson’s Creek e One Tree Hill, ma in
seguito la produzione ha deciso di continuare a girare la serie a
Burbank (città nella Contea di Los Angeles) all’interno degli
studio della Warner Bros. (dove sono stati girati anche Pretty
Little Liars ed Una mamma per amica). La giovane Dottoressa Zoe
Hart, non avendo ottenuto la borsa di studio per la
specializzazione in chirurgia cardio-toracica, si ritrova su un
pullman diretto in una località dispersa dell’Alabama dopo la
proposta da parte di un misterioso uomo di esercitare nella sua
clinica, ricevuta durante la sua cerimonia di laurea. Costretta ad
esercitare come medico di base, sul punto di lasciare e a disagio
per la mancanza dei lussi di New York, sua città natale, scoprirà
dalla segretaria che in realtà, l’ex proprietario e medico che le
ha lasciato la clinica, era il suo vero padre.
Il network americano The CW ha
diffuso il promo ufficiale di Supernatural
10×16, il sedicesimo episodio che si
intitolerà “Paint It Black”:
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Supernatural è una
serie televisiva statunitense di genere paranormale e drammatico
creata da Eric Kripke, e prodotta dal 2005. Lo show segue le
vicende dei fratelli Sam e Dean Winchester, interpretati
rispettivamente da Jared Padalecki e Jensen Ackles, cacciatori di
demoni e altre figure del paranormale.
Girata a Vancouver, British
Columbia, rimase in fase di sviluppo per quasi dieci anni, finché
Kripke riuscì a lanciarla sul piccolo schermo. L’episodio pilota
venne seguito da quasi 5.7 milioni di persone, e gli ascolti dei
primi quattro episodi spinsero il network a mandare in onda
un’intera prima stagione, composta da 22 episodi. La serie è
prodotta dalla Warner Bros. Television, in associazione con
Wonderland Sound and Vision. Il team di produttori esecutivi
comprende Eric Kripke, McG e Robert Singer; l’ex produttore
esecutivo Kim Manners morì di cancro ai polmoni durante la
produzione della quarta stagione. Supernatural debuttò il 13
settembre 2005 sul network The WB, per poi passare, dalla seconda
stagione in avanti, nel palinsesto della neonata The CW. In Italia
ha debuttato su Rai 2 molto più tardi rispetto agli Stati Uniti: è
iniziata infatti il 13 febbraio 2007, quando negli USA andava in
onda invece la seconda metà della seconda stagione.
In origine, Kripke programmò la
serie per tre stagioni, che successivamente divennero cinque. La
quinta stagione, iniziata il 10 settembre 2009, conclude la trama
principale della serie così come la immaginò Kripke; tutta
Il network americano della ABC ha
diffuso una nuova clip di Grey’s Anatomy
11×16,il sedicesimo episodio che si
intitolerà “Don’t Dream It’s Over”:
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Grey’s Anatomy è una serie
televisiva statunitense prodotta dal 2005. È
un medical drama incentrato sulla vita della
dottoressa Meredith Grey,
una tirocinante di chirurgia nell’immaginario
Seattle Grace Hospital di Seattle. Il titolo di Grey’s
Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della
protagonista, Meredith Grey, ed Henry Gray, autore del celebre
manuale medico di anatomia Gray’s
Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace è invece
il nome dell’ospedale nel quale si svolge la serie. I titoli dei
singoli episodi sono invece anche i titoli di una o
più canzoni.
Inizialmente partita come una serie
in midseason, Grey’s Anatomy ha ben
presto attratto pubblico, ricevendo anche numerosi premi e
riconoscimenti nel corso degli anni. Insieme a Desperate
Housewives e Lost, è considerata una
delle serie TV che hanno riportato al successo ilnetwork
televisivo statunitense ABC. Nel 2007 ha
generato uno spin-off, Private Practice, di cui è
protagonista Kate Walsh nel ruolo diAddison Montgomery.
Un adattamento della serie in versione soap opera,
intitolato A Corazón Abierto, è andato in onda
in Colombia dal 26 maggio 2010.
La serie è trasmessa in prima
visione assoluta negli Stati Uniti da ABC. In lingua
italiana la serie viene trasmessa in Italia in prima
visione dal canale satellitare Fox Life, e in
chiaro da Italia 1 (fino alla settima stagione) e
da LA7 (dall’ottava stagione); in Svizzera è
invece trasmessa daRSI LA1.
Joseph Gordon-Levitt sarà il produttore e la star di
Fraggle Rock, adattamento live-action per
il grande schermo dello show televisivo di marionette, creato
dal “papà” dei Muppet Jim Henson. Il progetto del
film circolava ormai da dieci anni e, con l’ingresso dell’attore di
Inception, acquista nuovo e probabilmente
decisivo slancio. A Joseph Gordon-Levitt si
affiancheranno in fase produttiva la New Regency, The Henson Co. e
Lisa Hanson, figlia di Jim Henson.
Fraggle
Rock debuttava in tv nel 1983 come una co-produzione
inglese, canadese e americana, che coinvolgeva nello specifico Hbo
e la Henson associati. Nello show, la storia ruotava attorno agli
abitanti delle caverne di Fraggle Rock e alla loro convivenza con i
vicini, gli indaffarati Doozer, e i giganti pelosi chiamati
Gorg.
Joseph
Gordon-Levitt, che vedremo in The
Walk di Robert Zemeckis e che sarà
Edward Snowden per Oliver Stone,
ha già espresso la sua eccitazione riguardo alla possibilità di
realizzare il film: “I primi personaggi che ho amato sullo schermo
sono state le creature di Henson, prima quelle di Sesame Street e
poi quelle di Fraggle Rock. I personaggi di Jim Henson ti fanno
ridere e cantare, ma sono anche multisfaccettati, sorprendenti e
saggi. Non ho mai smesso di amare il suo lavoro anche da adulto.
Collaborare con Lisa Henson mi rende fiducioso del fatto di poter
realizzare un film che Jim Henson avrebbe amato”.
Guarda il nuovo promo rilasciato da
FOX di Wayward Pines diretta
da M. Night Shyamalan e con protagonista un
cast d’eccezione composto da Matt Dillon, Melissa Leo,
Shannyn Sossamon, Carla Cugino, Terrence Howard, Toby
Jones e Juliette Lewis.
Wayward
Pines è tratto dal
romanzo Pines di Blake
Crouch che racconta la storia vera dell’indagine di
un agente segreto sulla scomparsa di due colleghi in un paesino
dell’Idaho. Il network per descrivere lo show lo ha accostato a
Twin Peaks, per ambientazione e atmosfera, quindi si prospetta un
titolo molto ambizioso da gustarci nel 2013. Lo show comprende un
cast stellare: Matt Dillon, Melissa Leo, Shannyn Sossamon,
Carla Cugino, Terrence Howard, Toby Jones e
Juliette Lewis.
Wayward Pines è
una serie televisiva statunitense che sarà trasmessa in midseason
nel 2015 dalla Fox.La serie, rievocativa de I segreti di Twin
Peaks, è una trasposizione del romanzo del 2012 I misteri di
Wayward Pines (Pines) di Blake Crouch.
Ethan Burke è un agente segreto
che, durante la ricerca due agenti federali scomparsi, tra cui Kate
Hewson, alla quale è molto legato, si imbatte nella misteriosa
cittadina di Wayward Pines, nell’Idaho. Quella che sembra una
tipica felice piccola città americana, è popolata da personaggi
imperscrutabili e sembra non dare la possibilità di andarsene a chi
vi ci si ritrovi. A Wayward Pines, Burke è subito vittima di un
enigmatico incidente stradale, dopo il quale si ritrova ricoverato
presso l’ospedale della città, dove la sua sanità mentale è messa
in discussione. Nel frattempo, la moglie e il figlio, preoccupati
dal non avere notizie convincenti su Ethan, si mettono sulle sue
tracce.
Uscirà il 10 aprile negli Usa il
documentario Living in the Age of
Airplanes, distribuito dai National Geographic
Studios e narrato da Harrison Ford, la cui
passione per il volo è ormai nota. Pilota esperto e cultore di
aerei d’epoca, l’attore è stato lo scorso 6 marzo protagonista di
un rovinoso atterraggio a Los Angeles mentre era alla guida di un
mono-motore, appartenuto all’aviazione statunitense e risalente
agli anni della Seconda guerra mondiale.
L’interprete di
Indiana Jones e Star
Wars, uscito malconcio dall’incidente ma
fortunatamente senza gravi conseguenze, darà la sua voce al
documentario che si preannuncia come uno spettacolare viaggio nella
storia dell’aviazione e nella conquista del volo da parte degli
esseri umani.
Girato in 95 località situate in 18
differenti paesi, Living in the Age of
Airplanes è diretto da Brian J.
Terwilliger e potrà godere della colonna sonora originale
firmata dal premio Oscar James Horner. La
fotografia è di Andrew Waruszewski. Il
documentario sarà distribuito in Imax, schermo gigante, schermo
dome e cinema digitali.
La ABC ha diffuso via EW un nuovo
poster dedicato a Agents of SHIELD
2×14, il quattordicesimo episodio che si
intitola “Love in the Time of Hydra”. Il poster nella nostra
gallery:
TUTTE LE FOTO: [nggallery
id=1040]
In Agents
of SHIELD 2 tornerà la squadra di attori
protagonista della prima stagione, con Clark
Gregg a capo di un nuovo inizio per l’organizzazione
incaricata di proteggere il mondo dalle minacce terrestri e
aliene.
Agents of
S.H.I.E.L.D., nota anche come Marvel’s Agents of
S.H.I.E.L.D., è una serie
televisiva statunitense creata per
la ABC da Joss Whedon, Jed
Whedon e Maurissa Tancharoen basata
sullo S.H.I.E.L.D. (Strategic Homeland Intervention, Enforcement
and Logistics Division),
organizzazione spionistica dei fumetti Marvel Comics.
La serie
rappresenta il primo prodotto live action realizzato
dalla Marvel Entertainment, in
collaborazione con gli ABC Studios e Mutant Enemy,
ed è parte integrante del Marvel Cinematic Universe. In
Italia è trasmessa dalla Fox.
Il network americano della HBO ha
diffuso due clip ufficiali di Game of Thrones
5,l’attesissimo quinto ciclo di episodi della serie
di successo basata suo romanzi di RR Martin:
Nel cast di
Game of Thrones 5 tornano Peter Dinklage,
Lena Headey, Emilia Clarke, Nikolaj Coster-Waldau, Kit Harington,
Natalie Dormer, Maisie Williams e Sophie
Turner.
Trama: Le estati durani
decenni. Gli inverni possono durare anche una vita. E la battaglia
per il Trono di
Spade continua. Da sud, dove il calore genera trame, passioni e
intrighi, alle vaste e selvagge terre orientali, in cui una giovane
regina solleva un esercito. Per tutto il tempo, nel gelido nord,
una parete di 800 metri di ghiaccio protegge precariamente il regno
devastato dalla guerra dalle forze oscure che si trovano al di là.
Re e regine, cavalieri e rinnegati, bugiardi, signori e uomini
onesti … giocano tutti il ‘gioco dei troni’.
Una serie originale sulla base dei
best-seller di George RR Martin, la saga de
‘Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco‘.