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È morto Steve Ditko, co-creatore di Spider-Man e ideatore di Doctor Strange

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Si è spento all’età di 90 anni Steve Ditko, indimenticabile fumettista che insieme a Stan Lee aveva creato il personaggio di Spider-Man e ideato quello del Doctor Strange per la Marvel Comics.

Ditko era nato nel 1927 a Johnstown, in Pennsylvania, e fin da piccolo aveva coltivato l’amore per i fumetti leggendo i primi numeri di Batman nelle storie di Will Eisner. Ma è nel 1945, quando si arruola nell’esercito, che ottiene il suo primo lavoro nell’industria dei fumetti disegnando vignette per i giornali militari.

Steve Ditko: Muore il “papà” di Spider-Man

Una volta congedato, Ditko studia con il maestro Jerry Robinson a New York e più tardi incontra l’allora redattore capo e futuro CEO della Marvel Comics Stan Lee. Insieme a lui e a Jack Kirby diventerà un membro insostituibile del team creativo dell’azienda, creando nel 1962 Spider-Man e nel 1963 Doctor Strange.

Nel 1968 passa alla concorrenza DC Comics e lavora alla creazione di Creeper, antagonista di Batman.

È morto Stan Lee, il papà degli eroi Marvel

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Stan Lee, il leggendario sceneggiatore di Marvel Comics le cui creazioni lo hanno reso un eroe nella vita reale, si è spento all’età di 95 anni.

Lee, che cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti nel 1939, ha contribuito a creare, creando lui stesso da solo, molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche il grande schermo. Tra questi: Black Panther, Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro, L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man.

Morto Stan Lee, il “papà” della Marvel

Il fumettista è morto nella mattina di Lunedì 12 novembre al Cedars-Sinai Medical Center di  Los Angeles, secondo quanto riferisce The Hollywood Reporter.

Gli ultimi anni di Stan Lee sono stati di grande tumulto. Dopo la morte di sua moglie Joan, che ha condiviso con lui un matrimonio lungo 69 anni, nel luglio del 2017, ha fatto causa alla POW! Entertainment per una fronde da un miliardo di dollari.

Ha anche fatto causa al suo ex direttore commerciale e ha presentato un ordine restrittivo nei confronti di un uomo che aveva gestito i suoi affari. (Il patrimonio di Lee valeva circa $ 70 milioni.) E nel giugno del 2018, è stato rivelato che il dipartimento di polizia di Los Angeles stava indagando sulle denunce di abusi contro di lui.

Stan Lee, una vita per i fumetti

Da solo e attraverso il suo lavoro con i frequenti collaboratori artisti-scrittori Jack Kirby, Steve Ditko e altri, Lee ha catapultato la Marvel da una piccola avventura editoriale nell’editore numero 1 al mondo di fumetti, e in seguito un gigante multimediale.

Una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche era stato un commento a seguito della fusione tra Disney e Fox, a seguito della quale i supoi X-Men e i Fantastici Quattro sarebbero tornati “a casa”, in seno alla Marvel.

Era nato a New York il 28 dicembre del 1922.

È morto Rick Dalton, aveva 90 anni: l’annuncio sui social di Quentin Tarantino

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L’account Twitter del podcast The Video Archives curato da Quentin Tarantino assieme a Roger Avary (co-sceneggiatore di Pulp Fiction) ha reso nota la scomparsa il 19 maggio dell’attore Rick Dalton, all’età di 90 anni. “Siamo dispiaciuti nell’annunciare la scomparsa dell’attore Rick Dalton, meglio noto per il suo ruolo nella serie tv Bounty Law e nella trilogia The Fireman. Rick è spirato pacificamente nella sua casa delle Hawaii e lascia la moglie Francesca”, riporta il tweet in questione.

I fan di Tarantino e del suo cinema noteranno però subito la stranezza della notizia, perché Rick Dalton non è mai esistito. Questi è il protagonista del film C’era una volta a… Hollywood, dove era interpretato da Leonardo DiCaprio. Un personaggio fittizio, dunque, però vagamente ispirato ad alcuni attori del cinema che sul finire degli anni Sessanta videro tramontare la propria carriera. A quattro anni dal film in cui tale personaggio dell’universo cinematografico di Tarantino ha fatto la sua comparsa, il regista ha dunque fornito questo triste e ironico aggiornamento.

Per di più, il New Beverly Cinema di Los Angeles, la sala di proprietà di Tarantino, sfoggia ora la scritta “In memoria di Rick Dalton, 1933 – 2023. Un attore straordinario”, come si può vedere qui. Il motivo di tale annuncio è però presto detto: si tratta di una trovata pubblicitaria di Tarantino per il suo nuovo libro, The Films of Rick Dalton, un romanzo nel quale racconta nel dettaglio tutti i film e le serie in cui l’attore ha recitato, proprio come se fosse realmente esistito. Non è la prima volta che il regista torna su quel suo film per ampliarne la narrazione, avendovi già dedicato un vero e proprio romanzo dal titolo omonimo pubblicato nel 2021.

https://twitter.com/VideoArchives/status/1659643499527151616?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1659643499527151616%7Ctwgr%5Ef83b7e72472d31bae98bcc3b19c226bd5942803d%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.bestmovie.it%2Fnews%2Fe-morto-rick-dalton-il-personaggio-di-leonardo-dicaprio-in-cera-una-volta-a-hollywood%2F846648%2F

Cosa sappiamo di The Movie Critic, il nuovo film di Quentin Tarantino

Nell’attesa di poter leggere questo nuovo scritto dell’irriverente regista, sappiamo intanto che il  suo prossimo lungometraggio si intitola The Movie Critic e le riprese sono previste per questo autunno a Los Angeles. Il film, come confermato da Tarantino, sarà ambientato nel 1977, un periodo che ha fatto una grande differenza nella storia del cinema. Dato il titolo, il premio Oscar si è trovato a dover smentire le voci secondo cui The Movie Critic sarebbe incentrato sulla famosa critica cinematografica Pauline Kael.

Il titolo del nuovo film di Tarantino ci suggerisce anche che la trasformazione in atto in quella Hollywood sarà vista attraverso gli occhi di un esterno, colpito da ciò che vede arrivare sul grande schermo. Se ciò fosse confermato, The Movie Critic potrebbe dunque sfoggiare un tono malinconico e romantico sulla falsariga del titolo precedente di Tarantino, C’era una volta a… Hollywood. Al momento, tuttavia, non si hanno maggiori informazioni, né sulla trama né sul cast.

È morto Richard Kiel lo Squalo di James Bond

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Richard-Kiel

Muore a 74 anni Richard Kiel, una delle icone della saga di 007 nei panni di Squalo in La Spia che mi Amava e Moonraker – Operazione Spazio.
Famoso per la sua corporatura possente di 2.17m per 150kg (dovuta ad una malattia chiamata acromegalia, patologia che crea ormoni della crescita a dismisura), Kiel rappresenterà sempre uno dei più memorabili rivali di James Bond (nonostante il cambio di rotta in Moonraker).
In questo momento non ci sono informazioni riguardo alla sua morte e non sappiamo se la rottura della gamba avvenuta la settimana scorsa abbia giocato un ruolo fondamentale in questa vicenda che avviene 2 giorni prima del suo 75esimo compleanno.

Di seguito vi proponiamo due momenti cult di Richard Kiel nei panni di Squalo.

È morto Prince, icona del pop mondiale

È morto all’età di 57 anni la pop star Prince, re indiscusso della musica mondiale negli anni ottanta e novanta. L’artista da tempo soffriva di diversi disturbi, appena una settimana fa aveva costretto il suo jet a un atterraggio d’urgenza, per colpa di un malore. Pochi giorni dopo aveva comunque presenziato un concerto, rassicurando i fan di tutto il mondo, ma evidentemente qualcosa di importante non andava davvero. Pubblicamente si è sempre parlato di una brutta influenza, ma i diversi appuntamenti pubblici cancellati hanno fatto venire brutti pensieri a molti.

Verrà ricordato per la sua musica, che ha arricchito con la sua voce e svariati strumenti che amava suonare; è stato inoltre compositore, produttore discografico, attore, regista e sceneggiatore.

https://youtu.be/7NN3gsSf-Ys

È morto Kit West, Oscar per gli effetti speciali de I Predatori dell’Arca Perduta

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È morto all’età di 80 anni Kit West, tecnico degli effetti speciali e vincitore del premio Oscar nel 1981 per gli effetti de I Predatori dell’Arca Perduta.

Nel corso della sua carriera ha collaborato a pellicole quali Star Wars: Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi, Piramide di Paura, Dune, La Pantera Rosa sfida l’Ispettore Clouseau, L’Impero del Sole, Stargate e Il Nemico alle Porte. L’ultima pellicola a cui ha lavorato è stata The Bourne Supremacy del 2004.

Oltre alla vittoria dell’Oscar nel 1981, ha ricevuto altre due nomination per gli effetti speciali: nel 1985 per Piramide di Paura e nel 1996 per Dragonheart. Nel 1983 ha ricevuto il BAFTA Award per il suo lavoro ne Il Ritorno dello Jedi. L’Oscar per I Predatori dell’Arca Perduta è stato vinto insieme a Richard Edlund, Bruce Nicholson e Joe Johnston.

Fonte

È morto Kim Ki-duk, addio a un maestro del cinema

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È morto a 59 anni il regista sudcoreano Kim Ki-duk. Purtroppo la causa della morte è legata a complicazioni dovute all’infezione da Covid-19 contratta in Lettonia, dove si era recato, sembra, per comprare una casa a Jurmala lo scorso 20 novembre.

Si trasferisce da bambino a Seoul, studia per incanalarsi nel settore agricolo, ma problemi familiari lo costringeranno a lasciare gli studi e arruolarsi. La vita da militare nell’esercito influenza moltissimo il suo modo di approcciarsi alle persone e il suo cinema. Per fortuna, ad un certo momento della sua vita, la passione per l’arte che lo accompagna da sempre, lo spinge a spostarsi in Europa.

A Parigi vive dei suoi dipinti e si approccia alla sceneggiatura. Nel 1992 torna in Corea dove vince un premio della Korea Film Commission per la migliore sceneggiatura di Jaywalking. Nel 1993 debutta come regista, con The Crocodile. Successivamente realizza Wild Animals e Birdcage Inn.

Del 2000 è Seom – L’isola, film che genera una spaccatura nella sua produzione cinematografica. Il successivo Shilje sanghwang sarà il suo primo insuccesso, forse proprio a causa della forte impronta innovativa che aveva caratterizzato il film. Sostanzialmente il film fallisce per incomprensione. Dopo alcuni film molto crudi, Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera (2003) lo consacra in tutta Europa.

Il 2004 è un anno prezioso: La samaritana vince l’Orso d’oro per la miglior regia al 54° Festival del Cinema di Berlino, mentre Ferro 3 – La casa vuota, vince il Leone d’argento per la miglior regia alla 61. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, oltre a una candidatura al David di Donatello come miglior film straniero.

La sua produzione continua ad essere controversa, fino ad una battuta d’arresto, tra il 2008 e il 2011. Arriva, nel 2012, Pietà, che trionfa a Venezia conquistando il Leone d’Oro. Torna al Lido nel 2016 con Il prigioniero coreano, distribuito nelle sale italiane nel 2018.

È morto Harris Wittels, sceneggiatore di Parks and Recreation

harris-wittelsIl coproduttore esecutivo di Parks and Recreation Harris Wittels è stato trovato morto ieri nella sua casa di Los Angeles. Aveva 30 anni. Una fonte di Deadline presso la polizia di Los Angeles ha dichiarato che l’assistente di Wittels ha scoperto il cadavere del produttore intorno a mezzogiorno. La polizia pensa possa trattarsi di overdose, ma prima di esprimersi ufficialmente attende il parere del Coroner. La serie NBC con protagonista Amy Poehler concluderà la sua settima ed ultima stagione il 24 Febbraio.

Lo scrittore-comico Wittels aveva lavorato a Parks and Recreation dalla prima stagione, lavorando come sceneggiatore e guest star occasionale in una manciata di episodi. Iniziò come co-produttore dello show NBC, arrivando a diventare co-produttore esecutivo. Wittels ha ottenuto la fama come sceneggiatore, quando Sarah Silverman ha notato il suo lavoro nel 2006 e lo ha assunto come sceneggiatore per la sua serie Comedy Central. Wittels ha anche lavorato alla serie on-demand Secret Girlfriend. Comedy Central ha inviato un tweet dopo la notizia della sua morte esprimendo il suo cordoglio:

RIP and thank you, Harris Wittels.” – Comedy Central (@ComedyCentral), 20 Feb 2015.

Fonte: Deadline

 

È morto David Ryall: era Elphias Doge in Harry Potter

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david ryall

L’attore britannico David Ryall, meglio conosciuto per il grande pubblico americano come Elphias Doge in Harry Potter, è morto il giorno di Natale all’età di 79 anni.

A confermarlo è sua figlia, Charlie Ryall, anche lei attrice, su Twitter.

Come afferma la sorella, l’attore non ha preso parte solo alla saga di Harry Potter. La carriera dell’attore supera cinque decenni, tra film, TV e teatro. Tra i suoi film ricordiamo The Elephant Man del 1980, Il giro del mondo in 80 giorni del 2004 ed Ember – Il mistero della città di luce del 2008.

Nel 2010 interpretò Elphias Doge in Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1: il suo personaggio era un intimo amico di Albus Silente, oltre ad essere un membro del Wizengamot e dell’Ordine della Fenice.

È apparso inoltre in numerose serie televisive che includono Goodnight Sweetheart del 1993, In Deep del 2003, L’ispettore Barnaby del 2009 e The Village del 2013/2014.

David Ryall ha iniziato però la sua carriera sul palco, prima di diventare un volto noto della televisione britannica, entrando da giovane nella compagnia di Laurence Olivier con il Teatro Nazionale. L’attore lascia un figlio, il manager musicale Jonathan Ryall, e due figlie, la cantante Imogen Ryall e l’attrice Charlie Ryall.

Fonte: Variety

È morto David Lynch

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È morto David Lynch

Arriva dalla pagina ufficiale di Facebook la notizia che David Lynch si è spento, alla vigilia del suo 79° compleanno (era nato il 20 gennaio 1946).

“È con grande dispiacere che noi, la sua famiglia, annunciamo la scomparsa dell’uomo e dell’artista, David Lynch. Apprezzeremmo un po’ di privacy in questo momento. C’è un grande buco nel mondo ora che lui non è più con noi. Ma, come avrebbe detto lui, ‘tenete gli occhi sulla ciambella e non sul buco’.

È una bella giornata con un sole dorato e un cielo azzurro.”

Con la sua visione artistica oscura e surrealista in film come “Velluto Blu” e “Mulholland Drive” e la serie tv che ha cambiato per sempre la storia della televisione “Twin Peaks” ha segnato il cinema americano e mondiale.

Nel 2024, David Lynch aveva comunicato di aver ricevuto una diagnosi di enfisema dopo una vita passata a fumare e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere altri film.

La serie TV “Twin Peaks” e film come “Velluto blu“, “Strade perdute” e “Mulholland Drive” fondevano elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo classico europeo. Lynch tesseva storie, non diverse da quelle del suo predecessore spagnolo Luis Bunuel, che procedevano con una loro logica impenetrabile.

Palma d’Oro nel 1990 (Cuore Selvaggio), Leone d’Oro alla Carriera nel 2006, Oscar onorario nel 2020, un contributo inestimabile al mondo del cinema, dell’arte, della musica, un esempio che non lascia eredi ma una eredità oscura e splendente, proprio come quella Laura che alla fine ha provato a salvare. Il suo epitaffio ideale, lo ha affidato a Steven Spielberg, in quella scena meravigliosa che chiude The Fabelmans e in cui Lynch si presta a interpretare John Ford.

È morto Bud Luckey, il disegnatore di Woody di Toy Story

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Si è spento a 83 anni Bud Luckey, candidato all’oscar e disegnatore di Sesame Street e soprattutto di Woody, il personaggio del franchise di Toy Story prodotto dalla Pixar Animation Studios.

Di recente aveva prestato la voce a Rick Dicker, il capo del Superhero Relocation Program ne Gli Incredibili (2004), a Chuckles the Clown in Toy Story 3 (2010)e a Eeyore in Winnie the Pooh (2011).

Bud Luckey è uno dei veri eroi non celebrati dell’animazione“, aveva dichiarato il direttore creativo della Pixar John Lasseter, “Ha contribuito a progettare la maggior parte dei film che abbiamo realizzato da Toy Story in poi. Era il quinto animatore assunto qui alla Pixar.

Toy Story 4 e Gli Incredibili 2: ecco le nuove date di uscita

Fonte: THR

È morto Aubrey Morris, Mr. Deltoid di Arancia Meccanica

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È morto Aubrey Morris, Mr. Deltoid di Arancia Meccanica

L’attore inglese Aubrey Morris è morto ieri all’età di 89 anni.

Per il pubblico cinematografico l’attore era meglio conosciuto come Mr. Deltoid, l’addetto alla sorveglianza di Alex nel cult Arancia meccanica di Stanley Kubrick, ma la carriera di Morris include numerosi ruoli a teatro e in tv e apparizioni in oltre 50 lungometraggi.

Aubrey Morris in Arancia Meccanica
Aubrey Morris in Arancia Meccanica

Tra i suoi molti ruoli ricordiamo Harry Dix in Se è martedì deve essere il Belgio (1969), il memorabile ruolo del becchino/giardiniere in The Wicker Man e ruoli anche in Amore e guerra di Woody AllenLisztomania di Ken Russell ed era anche nel B-movie fanta-horror Space Vampires di Tobe Hooper.

Fonte: Deadline

È morto Arnoldo Foà

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Si è spento a Roma Arnoldo Foà, a pochi giorni dal suo 98esimo compleanno, che avrebbe festeggiato il 24 gennaio. Ci ha lasciato intorno alle 17.30, dopo un’improvvisa crisi respiratoria.

Foà comincia la sua attività di attore nel mondo del teatro, intorno ai 17 anni, prima di iniziare a frequentare il Centro sperimentale di cinematografia a Roma. Dovrà però abbandonare gli studi nel 1938, a causa delle leggi razziali. Foà, in quanto ebreo, dovrà usare anche un nome fittizio per poter lavorare, spesso sostituendo gli attori malati. Lavora in alcune delle compagnie teatrali più prestigiose e nel 1943, in piena guerra, si rifugia a Napoli. Qui diventa capo-annunciatore per la Radio Alleata PWB e, quasi come una rivincita sul regime fascista, sarà proprio lui ha comunicare, l’8 settembre 1943, l’armistizio con gli Alleati.

Dopo la guerra la sua carriera riprende intensamente. In teatro interpreta La brava gente di Irwin Shaw, Delitto e castigo e La luna è tramontata diretti da Visconti, e tanto altro.  Ma non c’è solo il teatro nella sua vita, Foà torna a lavorare anche nel cinema, in numerose pellicole tra cui citiamo Processo di Orson Welles, I cento cavalieri di Vittorio Cottafavi e L’uomo venuto dal Kremlino, al fianco di Anthony Quinn. Arriva al grande pubblico soprattutto attraverso la radio e la televisione, grazie anche alla sua voce calda e inconfondibile, diventando uno dei primi divi della televisione italiana. Sono stati realizzati recentemente anche due docufilm su Foà, Almeno io Fo… e Io sono il teatro. Arnoldo Foà raccontato da Foà.

Arnoldo Foà è stato anche insignito del cavalierato di Gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica nel 1985, e la sua nomina era stata proposta per il ruolo di senatore a vita.

I funerali laici si terranno nella Sala della Protomoteca del Campidoglio di Roma, dove aveva festeggiato i suoi 95 anni, probabilmente lunedì.

È morto a 68 anni il regista e attore toscano Francesco Nuti

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È morto a 68 anni il regista e attore toscano Francesco Nuti

Si è spento all’età di 68 anni il regista e attore toscano Francesco Nuti, da tempo malato. Lo rende noto la figlia Ginevra, sua tutrice legale dal 2017, assieme ai familiari che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l’attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma, dove era ricoverato. Nuti, come noto, era stato costretto al ritiro a seguito di un incidente verificatosi il 3 settembre del 2006, quando cadendo violentemente dalle scale della propria abitazione sbatté la testa entrando in coma. Ne uscirà il 24 novembre di quello stesso anno, ma non sarà mai più lo stesso, reso incapace di movimenti autonomi e di parlare.

Si interruppé così la sua carriera di popolare regista e attore, che negli anni Ottanta lo aveva reso una delle personalità dello spettacolo più celebri del panorama italiano. Con film come Io, Chiara e lo scuro (1982), Casablanca, Casablanca (1985), Tutta colpa del Paradiso (1985), Stregati (1986) e Donne con le gonne (1991). Nello stesso periodo si dedica anche alla musica, partecipando nel 1988 al Festival di Sanremo con la canzone Sarà per te, in seguito incisa anche da Mina, e, duettando con Mietta, col brano Lasciamoci respirare, composto dal cantautore Biagio Antonacci ed inciso poi nel 1992.

Negli anni Novanta visse invece una fase discendente, con film meno fortunati come OcchioPinocchio (1994), Il signor Quindicipalle (1998) e Caruso, zero in condotta (2001). Il suo ultimo film è invece Concorso di colpa (2005), per il quale ricopre il solo ruolo di attore. Seguono anni difficili, caratterizzati dalla depressione, dall’incidente e dalla riabilitazione, che tuttavia non sarà sufficiente per riprendere le attività nel mondo del cinema. Il regista e attore lascia dunque in eredità alcune delle più brillanti commedie italiane del suo tempo, dove con grande sensibilità e sagacia esplorava varie tematiche, tra cui in particolare i rapporti tra uomini e donne.

È morta Sandra Milo, l’attrice di 8½ e Adua e le compagne aveva 90 anni

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Si è spenta questa mattina, all’età di 90 anni l’attrice Sandra Milo. A renderlo noto è la famiglia stessa. Recentemente vista al cinema nel film Il più bel secolo della mia vita e in televisione con la serie Gigolò per caso, la Milo è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano, conoscendo grandissima popolarità a partire dagli anni Sessanta. Grazie alla partecipazione a film come Il generale Della Rovere, Adua e le compagne, Fantasmi a Roma, Giulietta degli spiriti e, soprattutto, , premiato con l’Oscar, è stata tra le protagoniste del cinema italiano di quel periodo, divenendo anche una delle muse del regista Federico Fellini.

Oltre alla collaborazione con Fellini, però, Milo è ricordata anche per il sodalizio con il regista Antonio Pietrangeli, che l’ha fatta esordire al cinema con Lo scapolo, dove l’attrice ha recitato al fianco di Alberto Sordi. Nel corso del tempo Milo ha poi lavorato con i più grandi Dino Risi, Roberto Rossellini, Luigi Zampa, Luciano Salce, Mauro Bolognino e Sergio Corbucci. In ogni sua interpretazione Milo si è distinta per la sua voce “da bambina” come anche per le sue forme che le fecero guadagnare l’etichetta di “maggiorata”, ma soprattutto per la sua capacità di apportare delicatezza e umanità ad ogni personaggio che le veniva assegnato.

Negli ultimi anni ha preso parte con piccoli ruoli a film come A casa tutti bene, Il crimine non va in pensione, Free – Liberi e Che bella storia la vita. Nel tempo si è però distinta anche in televisione e a teatro, confermandosi attrice a tutto tondo capace di spaziare tra i generi e rinnovarsi continuamente. Nel 2021 le è stato infine conferito il David di Donatello alla Carriera. Con la sua scomparsa, se ne va dunque anche un’altra delle grandi icone del nostro cinema, che ci lascia però numerose memorabili interpretazioni con cui poterla ritrovare, riscoprire e continuare ad apprezzarla.

È morta Raffaella Carrà

È morta Raffaella Carrà

È morta Raffaella Carrà, showgirl, cantante, attrice e simbolo dell’intrattenimento televisivo italiano. A darne l’annuncio all’ANSA Sergio Japino, suo compagno di una vita. «Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre». Al suo dolore si uniscono gli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.

È morta Piera degli Esposti

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È morta Piera degli Esposti

Si è spenta a 83 anni Piera degli Esposti, attrice di cinema, televisione e teatro. Degli Esposti era malata ed è morta a seguito di complicazioni cardiache.

Nel corso della sua lunga carriera, cominciata ufficialmente nel 1969 con Medea di Pier Paolo Pasolini, insieme a Maria Callas, ha collaborato con i grandi del nostro cinema. Tre film con Lina Wertmüller (Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada, Il decimo clandestino e Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica) ma anche Marco Bellocchio, Paolo Sorrentino, Giuseppe Tornatore, Giovanni Veronesi e Riccardo Milani, con cui ha lavorato anche in televisione.

La sua ultima apparizione cinematografica è del 2017, quando ha partecipato a Favola, con Filippo Timi, di Sebastiano Mauri.

È morta Monica Vitti, aveva 90 anni

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È morta Monica Vitti, aveva 90 anni

Musa di Michelangelo Antonioni, capace di dare corpo a commedia e tragedia anche nella stessa scena, Monica Vitti è la storia del cinema italiano. Ci lascia a 90 anni.

«Roberto Russo, il suo compagno di questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con grande dolore, affetto, rimpianto», ha scritto Walter Veltroni sui social.

Lo scorso novembre aveva compiuto novanta anni lontano dai riflettori, quelli che teneva a distanza dal 2001, quando fece la sua ultima comparsa pubblica per recarsi al Quirinale.

Di lei si ricordano innumerevoli film, moltissimi capolavori, uno spirito tagliente, una risata luminosa, un talento istintivo, una bellezza insolita e magnetica.

L’eclisse, L’Avventura, Deserto Rosso, Dramma della gelosia, La ragazza con la pistola e moltissimi altri titoli l’hanno resa immortale.

È morta Margot Kidder, indimenticabile Lois Lane di Superman

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Si è spenta a 69 anni nella sua casa di Livingston Margot Tidder, indimenticabile Lois Lane nei quattro film originali di Superman al fianco di Christopher Reeve.

Nel frattempo sul profilo twitter ufficiale della DC Comics arrivano parole di cordoglio per la scomparsa dell’attrice con questo messaggio: “Grazie per essere stata la Lois Lane con cui tanti di noi sono cresciuti“.

Nata il 17 ottobre 1948 in Canada, la Kidder ha iniziato la sua carriera in film e serie televisive locali prima di recitare con Gene Wilder in Quackser Fortune Has a Cousin in the Bronx. Più tardi è apparsa in Sisters, The Great Waldo Pepper con Robert Redford e in The Amityville Horror.

Dal 1978 al 1987 ha vestito i panni di Lois Lane, giornalista del Daily Planet e interesse amoroso di Clark Kent in tutti e quattro i film di Superman, mentre di recente l’abbiamo vista in ruoli minori nelle serie Smallville, Brothers & Sisters e The L Word.

https://www.youtube.com/watch?v=yOJtLC2pRII

E la chiamano Estate: recensione del film

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E la chiamano Estate: recensione del film

Presentato in Concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, E la chiamano Estate è un film diretto da Paolo Franchi che vede protagonisti Isabella Ferrari e Jean-Marc Barr nel ruolo della coppia protagonista, mentre intorno a loro gravitano una serie di volti più o meno noti tra cui Luca Argentero e Filippo Nigro.

In E la chiamano Estate Dino e Anna sono una coppia di quarantenni. Si amano tantissimo ma tra loro non c’è mai stato un rapporto fisico, pur stando insieme da quasi un anno. E’ Dino a non voler avere rapporti con la bella compagna, perché dentro di sé avverte una scissione tra l’intenso e sincero amore che prova per Anna, e il sesso, che invece fa più volte e con diverse partner occasionali, anche prostitute. L’uomo decide così di andare alla ricerca degli uomini che Anna ha avuto nella sua vita, chiedendo loro notizie sul loro rapporto, arrivando persino a chiedere ad uno di loro di diventare l’amante della sua compagna; in nome dell’amore che lui prova per lei infatti non vuole che Anna rinunci al sesso solo perché lui non riesce ad avere rapporti con lei, arrivando persino a dire alla compagna di trovarsi un amante. In realtà la sua profonda sofferenza per la sua situazione ha radici profonde che affondano nel dolore per il suicidio del fratello e per l’abbandono da parte della madre. La loro situazione sembra così senza soluzione e Dino e Anna trascinano le loro vite affogando nella solitudine lei e cercando sempre più convulsamente la compagnia promiscua lui.

Parlare di E la chiamano Estate risulta davvero difficile in quanto si tratta di un prodotto particolarmente ermetico, che cerca di comunicare una sfaccettatura dell’amore poco trattata al cinema ma lo fa in modo confuso e a tratti presuntuoso, senza cercare di avvicinarsi allo spettatore per agevolare la comunicazione, ma rimanendo chiuso nel suo ‘bozzolo’ di autoreferenzialità. Il peggior difetto del film va ricercato purtroppo nella sceneggiatura, e nei dialoghi che talvolta banalizzano eccessivamente una sofferenza reale nel protagonista. Anche il ritmo, dilatato, e lo stile, che predilige inquadrature sfuocate, non contribuiscono alla facile o anche solamente alla piacevole fruizione del film. Buona però la performance degli attori che si dimostrano all’altezza di scene anche impegnative, che richiedono una certa padronanza del proprio corpo e delle proprie emozioni.

E la chiamano Estate è uno di quei film che si rivolgono ad un pubblico molto ristretto e la cui narrazione confusa e poco fruibile ne impedirà quasi sicuramente il successo al botteghino.

È il tuo giorno, Billy Lynn!: nuovo trailer ufficiale del film di Ang Lee

Sony Pictures ha diffuso online il nuovo trailer ufficiale di È il tuo giorno, Billy Lynn!, in originale Billy Lynn’s Long Halftime Walk, l’atteso film che Ang Lee ha tratto dall’omonimo romanzo bellico di Ben Fountain.

Il regista premio Oscar ha girato il film in 3D nativo, digitale 4K e 120 fotogrammi al secondo per offrire allo spettatore un’esperienza immersiva nel trauma della guerra. Il punto di vista è quello del soldato Billy Lynn (Joe Alwyn), immortalato dalle telecamere durante un’azione in Iraq insieme ai membri della sua squadra.

Diventati eroi nazionali, i soldati tornano a casa per partecipare a un Victory Tour, tra strette di mano, lusinghe e interviste. Ma dietro la facciata della gloria, la realtà della guerra è un’altra.

Nel cast del film figurano anche Kristen Stewart, Chris Tucker, Garrett Hedlund, Vin Diesel e Steve Martin.

E fu sera e fu mattina intervista al regista Emanuele Caruso

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E fu sera e fu mattina intervista al regista Emanuele Caruso

E fu sera e fu mattina t “Il progetto è nato per passione e per voglia di fare. In Italia, se non sei nessuno e non hai contatti, è davvero impensabile pensare di spuntare. Le soluzione erano due: o si aspettava che cadessero dal cielo delle vagolate di soldi, oppure avremmo dovuto fare con il poco che potevamo trovare.” A parlare è Emanuele Caruso, regista di E fu sera e fu mattina, prodotto interamente dal basso con un budget di 70.000 Euro è stato girato in crowdfunding e crowd equity.

– Perchè si è optato per la produzione dal basso?

“L’unico modo per produrre un film che nessuno vuole produrre era quello che offriva la rete.  Raccogliere quote da cittadini che credevano nel progetto nella speranza di mettere insieme un piccolo budget. Abbiamo deciso di buttarci e di girare comunque.”

Emanuele Caruso-Da dove nasce l’idea del film e del titolo, molto evocativo?

Beppe Masengo, mio aiuto regista, mi raccontava che, vivendo in un paesino delle Langhe, subiva i commenti poco eleganti di chi, guardandolo male, “sparlava” perché conviveva. Da lì la sua idea: “immagina la fine del mondo vista in un paesino di Langa”. L’idea mi ha subito colpito. Anche perché “la fine del mondo” poteva diventare un’ottima scusa, per portare all’essenziale i rapporti fra le persone.

Il titolo E fu sera e fu mattina mi è sempre stato suggerito da Beppe. L’ho accolto subito. Abbiamo ripercorso la storia della Genesi. Nel film, il paese di Avila (La Morra) è il nome che compare nella Genesi come primo posto abitato dall’uomo. E poi ci sono molti altri riferimenti. Raccontare la fine del mondo, attraverso un libro che in realtà parla della nascita di un nuovo mondo.”

-In che modo sono stati scelti gli attori?

“Ho fatto dei casting, come nei più classici dei film. Lorenzo Pedrotti l’avevo notato a un corso che avevamo fatto insieme. Mi aveva molto molto colpito come aveva recitato ruoli nettamente differenti, trasformando se stesso. L’ho chiamato e gli ho proposto la sceneggiatura e la parte di Gianni. Ed è stato bravissimo. Mi fa davvero strano che un talento del genere non lavori costantemente nel cinema italiano.

Albino Marino, protagonista del film, mi è stato presentato dallo sceneggiatore Marco Domenicale. E’ stata una scelta molto importante e molto azzeccata. Ritengo Albino la vera chiave di volta di tutto il film. Era alla sua prima apparizione sul grande schermo. E’ stato bravissimo.”

-Racconta qualcosa in più sulle bellissime location.

“Le Langhe sono un teatro immenso e di meravigliosa bellezza. Ho cercato di dosare il tutto, ricordando che un posto viene identificato non solo per il suo territorio, ma anche per i volti che lo vivono e dagli usi e costumi. Nel film abbiamo girato in ben 48 location differenti in un territorio di circa 60km quadrati. Con spostamenti che a volte erano molto difficili.”

E fu sera e fu mattina w-L’idea che ci si fa del film, guardando il trailer e leggendo qualche note di regia, è che la storia mette l’uomo comune e semplice (l’abitante di paese) davanti allo straordinario per registrarne le reazioni, è corretto?

“Diciamo che la “fine del mondo” è solo una scusa per far esplodere e cambiare i rapporti. La domanda che facciamo è questa: ma se davvero sapessi che hai solo più 50 giorni davanti a te, vivresti così come lo stai vivendo ora, il tempo della tua vita o cambieresti qualcosa? Io mi sono risposto che cambierei tutto. Concetti come “fretta” “lavoro” “impegni” “auto” “spese” “soldi” verrebbero tutti ridimensionati. Forse, viviamo una vita in una società che ci costringe, bene o male, a vivere in un certo modo che, se ci si ferma a pensare, non è il migliore dei modi per vivere come vorremmo il nostro tempo. Ma qui poi si entra nel “soggettivo” ed è giusto che ognuno la pensi a proprio modo.”

-Parliamo dell’aspetto tecnico e produttivo, come si distribuiscono le “forze” (intese come risorse economiche) in un film del genere? Dove si taglia e dove non si bada a spese?

“Qui non ci sono manuali o altri. Qui ci sono solo le tue capacità e la tua esperienza. Innanzitutto si parla con tutti i capireparto: scenografia, fotografia, audio, costumi e trucco. Si cerca di capire cosa è necessariamente indispensabile. La voce più grande di spesa di questo film si chiama AUDIO. La scenografia è fatta con poco o niente: lo scenografo Jacopo Valsania ha preso oggetti di arredamento in prestito come tavoli, credenze, stufe, frigoriferi da case di Langhe che si sono rese disponibili. Quindi la spesa è stata minima. Stessa cosa per la fotografia: le luci e gli strumenti dati a Cristian De Giglio erano pochi ed essenziali. Il budget non permetteva di più. I costumi sono costati sui 250 Euro. Il nostro costumista Simone ha fatto portare i vestiti dagli attori da casa e altri vestiti li ha comprati al mercato, riassemblandoli poi per farne altri. In ultimo abbiamo chiesto a tutti, attori e maestranze, di scommettere su questo film e di non percepire stipendio. In cambio, a ciascuno, abbiamo dato una percentuale sugli incassi del film. E’ stata una vera e propria scommessa.”

E fu sera e fu mattina r-Il film è uscito in poche sale il 18 gennaio, che accoglienza ha avuto?

“Per il momento molto favorevole. Ma siamo usciti solo in Piemonte. Bisogna vedere cosa farà fuori. Il 25 Gennaio siamo a Macerata. La sala da 500 posti è già piena, ma non sappiamo come reagirà la gente in sala. Sarà il primo vero banco di prova.”

-Qual è il futuro di questo progetto e il tuo futuro come regista?

“Seguiamo l’esempio de Il vento fa il suo giro. Nessun distributore ha voluto distribuire questo film, alcuni neanche hanno voluto visionarlo. Come Giorgio Diritti, stiamo contattando noi i cinema (ne abbiamo già presi 44 e puntiamo a 100) e programmiamo noi l’uscita in sala. Il film uscirà dunque nell’arco di 12-18 mesi a un ritmo di 8 – 10 sale al mese. Il futuro del film è questo. Come andrà, ce lo dirà solo il tempo.

Come regista invece, questo potrebbe essere anche l’ultimo film. In Italia è difficile fare cinema e ai produttori interessa solo che tu faccia incasso. Se riusciremo a dimostrare che E fu sera e fu mattina  può essere interessante per il pubblico, sarà più facile pensare e realizzare il prossimo film. Se la risposta sarà negativa, diventerà tutto in salita. Quello che è certo è che un film del genere, con un budget del genere, è un esperimento che fai una volta nella vita. Perché è mostruosamente difficile fare un film con una cifra del genere. Ancora mi chiedo, dopo tutto quello che ci è capitato, come abbiamo fatto ad arrivare in fondo. Hai un colpo solo: o centri il bersaglio o sei fuori. Con questo film mi sto giocando il mio futuro. Il tempo e il pubblico mi diranno quale sarà.”

E fu sera e fu mattina a Roma dal 15 al 21 maggio

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E fu sera e fu mattina a Roma dal 15 al 21 maggio

E fu sera e fu mattina tSarà proiettato anche a Roma, al cinema Lux, E fu sera e fu mattina, film indipendente diretto da Emanuele Caruso. Il film, un’operazione coraggiosa low budget, vede protagonisti Albino Marino, Lorenzo Pedrotti, Simone Riccioni, Sara Francesca Spelta e Francesca Risoli.

“Il progetto è nato per passione e per voglia di fare. In Italia, se non sei nessuno e non hai contatti, è davvero impensabile pensare di spuntare. Le soluzione erano due: o si aspettava che cadessero dal cielo delle vagolate di soldi, oppure avremmo dovuto fare con il poco che potevamo trovare.” Così Emanuele Caruso ci ha raccontato in un’intervista che potrete leggere a questo link.

Trama: Giorni nostri. Colline di Langa. Sera. Ad Avila, un tranquillo paesino di 2.000 anime che regna in cima a una verde collina, si sta festeggiando in piazza, come ogni anno, la festa di Sant’Eurosia, patrona dei frutti della terra. Ma al bar del paese è successo qualcosa. Un evento eccezionale, di quelli che ad Avila non sono abituati a vedere spesso. E quando Francesco arriva sul posto, la gente è già nel panico. La vita e la quotidianità delle 2.000 anime di Avila verrà letteralmente sconvolta e messa in discussione, obbligando ciascun singolo a cambiare e ridimensionare la propria esistenza. Nel bene e nel male.

È colpa tua? trailer del film dal 27 dicembre su Prime Video

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È colpa tua? trailer del film dal 27 dicembre su Prime Video

Prime Video annuncia che il film Original spagnolo È colpa tua? sarà disponibile in esclusiva mondiale il 27 dicembre, dopo il successo di È colpa mia?, che ha debuttato su Prime Video l’anno scorso e che ha ottenuto un successo senza precedenti a livello mondiale. La piattaforma ha svelato anche il trailer del film.

Il film, basato sulla trilogia di best-seller Culpables di Mercedes Ron, si è classificato nella top 10 dei titoli più visti in oltre 190 Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Australia, India, Argentina e Francia. Il sequel È colpa tua??, di cui oggi sono state rilasciate anche le prime immagini ufficiali, punta a raggiungere lo stesso risultato del film precedente e dal prossimo dicembre sarà disponibile su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

È colpa tua? le foto del secondo capitolo ispirato alla trilogia di best-seller Culpables

È colpa tua? vede nuovamente Nicole Wallace (Skam Spagna, Parot) e Gabriel Guevara (Domani è oggi – Tomorrow is Today, Hit) nei rispettivi ruoli di Noah e Nick. Nel cast torneranno anche Marta Hazas (Quando meno te lo aspettiDías mejores, Piccole Coincidenze), Iván Sánchez (Bosé, Hospital Central), Victor Varona (Cielo Grande, Dani Who?) e Eva Ruiz. Inoltre, si uniscono al cast nel sequel anche Goya Toledo (Amores perros, Veneno) nel ruolo di Anabel, Gabriela Andrada (Los protegidos A.D.N, Gli eredi della terra) come Sofía, Álex Béjar (Élite, Al fondo hay sitio), nei panni di Briar, Javier Morgade (Desaparecidos, Delfines de plata) nel ruolo di Michael, Felipe Londoño(Entrevías, Profilo falso – Faje profile) nei panni di Luca e Fran Morcillo (La casa di carta, Ballo ballo) come Simón.

È colpa tua?L’amore tra Noah e Nick sembra essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei genitori di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio dell’università per Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La comparsa di un’ex fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni poco chiare della madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo del loro rapporto, ma della stessa famiglia Leister. Quando così tante persone fanno di tutto per distruggere una relazione, può davvero andare a finire bene?

È colpa tua? è diretto da Domingo González (È colpa mia?, The Bar), che torna anche in veste di sceneggiatore insieme a Sofía Cuenca. Il film sarà prodotto da Pokeepsie Films (Banijay Iberia) (Veneciafrenia, 30 Coins – Trenta denari, The Bar), con Álex de la Iglesia e Carolina Bang nel ruolo di produttori.

È colpa tua? trailer del film dal 27 dicembre su Prime Video

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È colpa tua? trailer del film dal 27 dicembre su Prime Video

Prime Video svela il teaser trailer ufficiale dell’attesissimo film Original spagnolo È colpa tua?, dopo il successo di È colpa mia?, che ha debuttato su Prime Video l’anno scorso e che ha ottenuto un successo senza precedenti a livello mondiale. Il sequel sarà disponibile in esclusiva su Prime Video il 27 dicembre, in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

L’amore tra Noah e Nick sembra essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei genitori di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio dell’università per Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La comparsa di un’ex fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni poco chiare della madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo del loro rapporto, ma della stessa famiglia Leister. Quando così tante persone fanno di tutto per distruggere una relazione, può davvero andare a finire bene?

È colpa tua? si preannuncia un sequel di successo

È colpa tua? vede nuovamente Nicole Wallace (Skam Spagna, Parot) e Gabriel Guevara (Domani è oggi – Tomorrow is Today, Hit) nei rispettivi ruoli di Noah e Nick. Nel cast torneranno anche Marta Hazas (Quando meno te lo aspetti – Días mejores, Piccole Coincidenze), Iván Sánchez (Bosé, Hospital Central), Victor Varona (Cielo Grande, Dani Who?) e Eva Ruiz. Inoltre, si uniscono al cast nel sequel anche Goya Toledo (Amores perros, Veneno) nel ruolo di Anabel, Gabriela Andrada (Los protegidos A.D.N, Gli eredi della terra) come Sofía, Álex Béjar (Élite, Al fondo hay sitio), nei panni di Briar, Javier Morgade (Desaparecidos, Delfines de plata) nel ruolo di Michael, e Felipe Londoño (Entrevías, Profilo falso – Faje profile) nei panni di Luca.

È colpa tua? è diretto da Domingo González (È colpa mia?, The Bar), che torna anche in veste di sceneggiatore insieme a Sofía Cuenca. Il film sarà prodotto da Pokeepsie Films (Banijay Iberia) (Veneciafrenia, 30 Coins – Trenta denari, The Bar), con Álex de la Iglesia e Carolina Bang nel ruolo di produttori.

È colpa tua? le foto del secondo capitolo ispirato alla trilogia di best-seller Culpables

Prime Video ha svelato che il film Original spagnolo È colpa tua? sarà disponibile a dicembre 2024 dopo il successo di È colpa mia?, che ha debuttato su Prime Video l’8 giugno 2023 riscontrando un successo senza precedenti a livello mondiale.

Il film, basato sulla trilogia di best-seller Culpables di Mercedes Ron, si è classificato nella top 10 dei titoli più visti in oltre 190 Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Australia, India, Argentina e Francia. Il sequel È colpa tua??, di cui oggi sono state rilasciate anche le prime immagini ufficiali, punta a raggiungere lo stesso risultato del film precedente e dal prossimo dicembre sarà disponibile su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. È colpa tua? è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

È colpa tua? vede nuovamente Nicole Wallace (Skam Spagna, Parot) e Gabriel Guevara (Domani è oggi – Tomorrow is Today, Hit) nei rispettivi ruoli di Noah e Nick. Nel cast torneranno anche Marta Hazas (Quando meno te lo aspettiDías mejores, Piccole Coincidenze), Iván Sánchez (Bosé, Hospital Central), Victor Varona (Cielo Grande, Dani Who?) e Eva Ruiz. Inoltre, si uniscono al cast nel sequel anche Goya Toledo (Amores perros, Veneno) nel ruolo di Anabel, Gabriela Andrada (Los protegidos A.D.N, Gli eredi della terra) come Sofía, Álex Béjar (Élite, Al fondo hay sitio), nei panni di Briar, Javier Morgade (Desaparecidos, Delfines de plata) nel ruolo di Michael, Felipe Londoño(Entrevías, Profilo falso – Faje profile) nei panni di Luca e Fran Morcillo (La casa di carta, Ballo ballo) come Simón.

L’amore tra Noah e Nick sembra essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei genitori di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio dell’università per Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La comparsa di un’ex fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni poco chiare della madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo del loro rapporto, ma della stessa famiglia Leister. Quando così tante persone fanno di tutto per distruggere una relazione, può davvero andare a finire bene?

È colpa tua? è diretto da Domingo González (È colpa mia?, The Bar), che torna anche in veste di sceneggiatore insieme a Sofía Cuenca. Il film sarà prodotto da Pokeepsie Films (Banijay Iberia) (Veneciafrenia, 30 Coins – Trenta denari, The Bar), con Álex de la Iglesia e Carolina Bang nel ruolo di produttori.

È colpa tua? e È colpa nostra?, confermati i sequel del film Original spagnolo di successo È colpa mia?

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Prime Video ha confermato oggi i film Original spagnoli È colpa tua? e È colpa nostra? a seguito del successo di È colpa mia? che ha debuttato su Prime Video lo scorso 8 giugno. Il film, basato sul primo romanzo della trilogia di best-seller di Mercedes Ron Culpables, è stato nella Top 10 dei titoli più visti in oltre 190 Paesi, inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Australia, India, Argentina e Francia. I sequel È colpa tua? e È colpa nostra? saranno disponibili su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo, e sono l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

È colpa tua? e È colpa nostra? vedono nuovamente Nicole Wallace (Skam Spagna, Parot) e Gabriel Guevara (Domani è oggi, Hit) nei rispettivi ruoli di Noah e Nick.   L’amore tra Noah e Nick sembra essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei genitori di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio dell’università per Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La comparsa di un’ex fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni poco chiare della madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo del loro rapporto, ma della stessa famiglia Leister. Quando così tante persone fanno di tutto per distruggere una relazione, può davvero finire bene?

È colpa tua? e È colpa nostra? saranno diretti da Domingo González, che torna anche nel ruolo di sceneggiatore con Sofía Cuenca, e saranno prodotti da Pokeepsie Films (Banijay Iberia) (Veneciafrenia, 30 coins – Trenta denari, The bar) con Álex de la Iglesia e Carolina Bang come produttori.

È Colpa Nostra? il teaser e le prime immagini!

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È Colpa Nostra? il teaser e le prime immagini!

Prime Video ha svelato il teaser trailer ufficiale di È Colpa Nostra?, l’attesissimo film Original spagnolo che porterà all’epica conclusione di Culpables, la trilogia di best-seller del New York Times firmata da Mercedes Ron. Il debutto del film è previsto in esclusiva per questo ottobre in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. Il film segue il successo senza precedenti dei suoi predecessori: È Colpa Mia?, che ha raggiunto la top 10 in oltre 190 Paesi, e È Colpa Tua?, che è diventato il film Original internazionale più visto su Prime Video al momento del lancio.

Il matrimonio di Jenna e Lion prepara il terreno per la tanto attesa reunion tra Noah e Nick, che avviene qualche tempo dopo la loro rottura. L’incapacità di Nick di perdonare Noah crea tra loro un muro apparentemente insormontabile. Lui, ormai erede dell’impero imprenditoriale del nonno, e lei, che ha appena dato inizio alla sua carriera, si rifiutano di riaccendere la fiamma che è ancora viva dentro di loro. Ma adesso che le loro strade si sono incrociate di nuovo, l’amore si rivelerà più forte del rancore?

In È Colpa Nostra?, Nicole Wallace (Skam Spagna, Parot) e Gabriel Guevara (Domani è oggi – Mañana es hoy, Hit) riportano in vita un’ultima volta i loro amati personaggi, Noah e Nick. Chiudono questa indimenticabile capitolo della saga Culpables insieme al cast completo, che vede il ritorno di Marta Hazas (Quando meno te lo aspetti – Días mejores, Piccole coincidenze – Pequeñas coincidencias), Iván Sánchez (Bosé, Hospital Central), Victor Varona (Cielo grande, Dani Who?), Eva Ruiz, Goya Toledo (Amores perros, Veneno), Gabriela Andrada (Los protegidos ADN, Gli eredi della Terra – Los herederos de la tierra), Álex Béjar (Élite, Al fondo hay sitio), Javier Morgade (Desaparecidos, Delfines de plata), Felipe Londoño (Entrevías, Profilo falso), accogliendo la new entry Fran Morcillo (La casa di carta) nel ruolo di Simon.

È Colpa Nostra? Cortesia di Prime Video

È Colpa Nostra? è stato diretto da Domingo González, che ritorna anche come autore insieme a Sofía Cuenca, prodotto da Pokeepsie Films (Banijay Iberia) (Veneciafrenia – Follia e morte a Venezia, 30 coins – Trenta denari, The bar) con Álex de la Iglesia e Carolina Bang come producer.

È colpa mia?, recensione del film spagnolo su Prime Video

È colpa mia?, recensione del film spagnolo su Prime Video

Prime Video ci riprova con la trasposizione di un nuovo young adult che arriva non dagli Stati Uniti ma dalla più vicina Spagna. È colpa mia? è basato sull’omonimo e primo libro della trilogia dell’autrice ispano-argentina Mercedes Ron, scrittrice diventata famosa grazie al social Wattpad, proprio come la sua coetanea Anna Todd con la saga di After.

I protagonisti di questo film sono interpretati dall’attrice Nicole Wallace e l’attore Gabriel Guevara entrambi già visti nella serie SKAM España. Per l’occasione si riuniscono nei panni di Noah e Nick, gli “enemies to lovers” di questa struggente e molto grottesca storia d’amore che racchiude tutti i clichè di questo genere che fa tanto impazzire il pubblico femminile della Gen Z.

La trama di È colpa mia?

Tutto inizia quando Noah è costretta a lasciare la sua casa, gli amici ed il fidanzato Dan per trasferirsi nella residenza del nuovo, e ricchissimo, marito della madre. Nella primissima scena in cui appare la protagonista, che per fortuna non è l’adolescente senza gusto nella moda e sfigata, si vede che raccoglie i suoi effetti personali e prepara la valigia è impossibile non pensare a Bella in Twilight che lascia il tetto materno per trasferirsi altrove. Se la futura moglie di Edward Cullen finiva a vivere in una città dove piove sempre,  l’eroina di questo film è molto più fortunata e va a vivere al mare, in una mega villa sulla Costa del Sol, che ricordano molte le coste californiane di Orange County. 

Noah non è per niente felice di questa situazione, odia tutto sia i vestiti costosi e firmati che ha trovato nell’armadio della sua nuova camera da letto e pure il fratellastro old money e snob Nick Leister. Lui è un ragazzo ventuenne che studia legge, poco più grande di lei che va ancora al liceo, che vive una doppia vita. Inutile fare giri di parole perchè è tutto quello che ti aspetti quando pensi al bad guy bello e tenebroso e il fatto che sia il fratellastro della situazione il pensiero va subito a Sebastian Valmont di Cruel Intentions. Peccato che proseguendo Noah e Nick si rivelano, in stile relazione tossica erotica, più come Eva e Marco della fiction I Cesaroni.

Tutti i clichè del genere

Quindi scordatevi le pentole e i bicchieri perchè ai festini degli spagnoli di È colpa mia? si trovano la tequila e le corse clandestine in macchina tra gang, che sono il perfetto mix tra quelle del primo Fast & Furious e le gare a cui partecipavano Step e Babi in Tre metri sopra il cielo. Come ho già citato all’inizio però la protagonista possiede un personalità molto forte, infatti sa difendersi bene da tutti i tipi loschi che si avvicinano e sa guidare l’auto sportiva da corsa di Nick in perfetto stile Dom Toretto, il tutto senza possedere una patente e avendo imparato, da bambina, dal padre violento ma ex pilota da corsa.

È colpa mia film 2023Altri stereotipi che possiede l’eroina di questo young adult è l’amore per i libri, ovviamente la sue letture preferita sono “Orgoglio e pregiudizio” come Tessa Young e “Romeo e Giulietta” come Bella Swan. Per finire con la lunga lista di clichè nel film non possono mancare il Fight Club tra ragazzi ricchi che si picchiano per divertimento, il bullo di turno che odia il bel protagonista, la mean girl della compagnia che è gelosa della nuova arrivata, l’ex fidanzato zerbino della protagonista e i party a bordo piscina.

Da metà È colpa mia? i fratellastri si danno finalmente libero sfogo ai loro ormoni e alla lussuria incestuosa, anche se pensandoci bene sono più nel peccato Daemon e Rhaenyra Targaryen in House of the Dragon, visto che Noah e Nick non hanno in comune neanche un pezzettino di dna. I protagonisti però all’improvviso ci ripensano alla loro relazione segreta e decidono di passare una notte d’amore in spiaggia sotto il chiaro di luna. Per fortuna gli spagnoli ci tengono a precisare, con annessa campagna progresso per il sesso sicuro e la cultura del consenso, anche perchè stiamo sempre parlando di una sorella minorenne e un fratello acquisito già maggiorenne.

Il finale che vale forse la visione di È colpa mia?

Arriviamo al finale adrenalinico che per quanto mi riguarda, forse, vale la visione. Noah viene rapita da suo papà Jonas, appena uscito di prigione e cerca vendetta, l’attore che si ritrova a recitare il ruolo del cattivo è Iván Massagué visto nel film Il buco. Il padre ormai braccato dalla polizia, che ha scoperto il covo del delinquente, carica nella macchina da corsa rossa rubata Noah e la obbliga a guidare in un inseguimento per le vie della cittadina sul mare. Nick che non riesce a non seguire le regole e in compagnia del commissario che stava indagando sul caso inizia a guidare come un pazzo dietro all’amata. Alla fine nel momento più surreale del film, dopo delle mirabolanti fughe e delle sgommate acrobatiche, i due protagonisti rifanno, alla pari, una scena celebre di un lungometraggio della serie di Fast and Furious, dove la poliziotta spara e uccide Jonas.

L’epigolo di È colpa mia? è la conferma del film stesso, che vuole essere grottesco e non essere preso sul serio come hanno tentato di fare, fallendo miseramente, sia tutti i quattro film di After e il dimenticabile Uno splendido disastro. Questo young adult spagnolo si può ritenere la parodia stessa del genere anche se rimane sempre un collage di scene viste e riviste in altri teen movie dagli anni Duemila ad oggi. Certo ci sono ancora due libri e chissà se Amazon Studios ci regalerà altri film della saga visto il grande successo riscosso sulla loro piattaforma.

È colpa mia? prime foto del film Prime Video basato sulla trilogia best-seller Culpables di Mercedes Ron

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Prime Video ha svelato le foto ufficiale dell’atteso film È colpa mia?, basato sulla trilogia best-seller Culpables di Mercedes Ron (Culpa mía, Culpa tuya, Culpa nuestra). Il film vede protagonisti Nicole Wallace (Skam España, Parot), Gabriel Guevara (Mañana es hoy, Hit), Marta Hazas (Días mejores, Pequeñas coincidencias), Iván Sánchez (Bosé, Hospital Central), Eva Ruiz e Victor Varona (Cielo grande, Dani Who?).

È colpa mia? debutterà l’8 giugno su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. È colpa mia? è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

La trama di È colpa mia?

Noah deve lasciare la sua città, il suo fidanzato e I suoi amici per trasferirsi nella villa di William Leister, il nuovo marito ricco di sua madre. Diciassettenne, fiera e indipendente, Noah fa resistenza a vivere in una reggia circondata dal lusso. Lì incontra Nick, il suo nuovo fratellastro, e lo scontro fra le loro personalità forti è evidente da subito. Noah scopre presto che sotto la maschera del figlio modello Nick nasconde una vita di risse, scommesse e corse in auto clandestine, tutto ciò da cui lei si è sempre tenuta alla larga.

Nonostante la distanza abissale tra loro, entrambi iniziano a provare un’irresistibile attrazione che presto si tramuta in vera e propria passione. Né la loro rivalità né l’opposizione di tutti quelli intorno a loro li fermerà dall’innamorarsi follemente e segretamente. Ma il presente turbolento di Nick e il burrascoso passato di Noah metteranno a dura prova le loro vite e il loro amore proibito.

Il nuovo film Original È colpa mia? è prodotto da Pokeepsie Films (Veneciafrenia, 30 Coins, The bar), e ha come produttori Álex de la Iglesia e Carolina Bang mentre Domingo González ne è regista e sceneggiatore.

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