Si è spento all’età di 90 anni
Steve Ditko, indimenticabile fumettista che
insieme a Stan Lee aveva creato il personaggio di
Spider-Man e ideato quello del Doctor Strange per la Marvel Comics.
Ditko era
nato nel 1927 a Johnstown, in Pennsylvania, e fin da piccolo aveva
coltivato l’amore per i fumetti leggendo i primi numeri di Batman
nelle storie di Will Eisner. Ma è nel 1945, quando si arruola
nell’esercito, che ottiene il suo primo lavoro nell’industria dei
fumetti disegnando vignette per i giornali militari.
Steve Ditko: Muore il “papà” di
Spider-Man
Una volta congedato, Ditko
studia con il maestro Jerry Robinson a New York e più tardi
incontra l’allora redattore capo e futuro CEO della Marvel ComicsStan Lee.
Insieme a lui e a Jack Kirby diventerà un membro
insostituibile del team creativo dell’azienda, creando nel 1962
Spider-Man e nel 1963 Doctor Strange.
Nel 1968 passa alla
concorrenza DC Comics e lavora alla creazione di
Creeper, antagonista di Batman.
Stan Lee, il
leggendario sceneggiatore di Marvel Comics le cui creazioni lo
hanno reso un eroe nella vita reale, si è spento all’età di 95
anni.
Lee, che cominciò la sua carriera
nel mondo dei fumetti nel 1939, ha contribuito a creare, creando
lui stesso da solo, molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche
il grande schermo. Tra questi: Black Panther,
Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro,
L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man.
Morto Stan Lee, il “papà” della Marvel
Il fumettista è morto nella mattina
di Lunedì 12 novembre al Cedars-Sinai Medical Center di Los
Angeles, secondo quanto riferisce The Hollywood
Reporter.
Gli ultimi anni di Stan
Lee sono stati di grande tumulto. Dopo la morte di sua
moglie Joan, che ha condiviso con lui un matrimonio lungo 69 anni,
nel luglio del 2017, ha fatto causa alla POW! Entertainment per una
fronde da un miliardo di dollari.
Ha anche fatto causa al suo ex
direttore commerciale e ha presentato un ordine restrittivo nei
confronti di un uomo che aveva gestito i suoi affari. (Il
patrimonio di Lee valeva circa $ 70 milioni.) E nel giugno del
2018, è stato rivelato che il dipartimento di polizia di Los
Angeles stava indagando sulle denunce di abusi contro di lui.
Da solo e attraverso il suo lavoro
con i frequenti collaboratori artisti-scrittori Jack Kirby, Steve
Ditko e altri, Lee ha catapultato la Marvel da una piccola avventura
editoriale nell’editore numero 1 al mondo di fumetti, e in seguito
un gigante multimediale.
Una delle sue ultime dichiarazioni
pubbliche era stato un commento a seguito della fusione tra Disney
e Fox, a seguito della quale i supoi X-Men e i Fantastici Quattro
sarebbero tornati “a casa”, in seno alla Marvel.
L’account Twitter del podcast
The Video Archives curato
da QuentinTarantino assieme a Roger
Avary (co-sceneggiatore di Pulp Fiction) ha reso
nota la scomparsa il 19 maggio dell’attore Rick
Dalton, all’età di 90 anni. “Siamo dispiaciuti
nell’annunciare la scomparsa dell’attore Rick Dalton, meglio noto
per il suo ruolo nella serie tv Bounty Law e nella trilogia The
Fireman. Rick è spirato pacificamente nella sua casa delle Hawaii e
lascia la moglie Francesca”, riporta il tweet in
questione.
I fan di Tarantino e del suo cinema
noteranno però subito la stranezza della notizia, perché
Rick Daltonnon è mai esistito.
Questi è il protagonista del film C’era una volta a…
Hollywood, dove era interpretato da Leonardo
DiCaprio. Un personaggio fittizio, dunque, però
vagamente ispirato ad alcuni attori del cinema che sul finire degli
anni Sessanta videro tramontare la propria carriera. A quattro anni
dal film in cui tale personaggio dell’universo cinematografico di
Tarantino ha fatto la sua comparsa, il regista ha dunque fornito
questo triste e ironico aggiornamento.
Per di più, il New Beverly
Cinema di Los Angeles, la sala di proprietà di Tarantino,
sfoggia ora la scritta “In memoria di Rick Dalton, 1933 – 2023.
Un attore straordinario”, come si può vedere qui. Il
motivo di tale annuncio è però presto detto: si tratta di una
trovata pubblicitaria di Tarantino per il suo nuovo libro,
The Films of RickDalton, un romanzo nel quale racconta nel
dettaglio tutti i film e le serie in cui l’attore ha recitato,
proprio come se fosse realmente esistito. Non è la prima volta che
il regista torna su quel suo film per ampliarne la narrazione,
avendovi già dedicato un vero e proprio romanzo dal titolo omonimo
pubblicato nel 2021.
Cosa sappiamo di The Movie
Critic, il nuovo film di Quentin Tarantino
Nell’attesa di poter leggere questo
nuovo scritto dell’irriverente regista, sappiamo intanto che
il suo prossimo lungometraggio si intitola The Movie
Critic e le riprese sono previste per questo
autunno a Los Angeles. Il film, come confermato da Tarantino, sarà
ambientato nel 1977, un periodo che ha fatto una grande differenza
nella storia del cinema. Dato il titolo, il premio Oscar si è
trovato a dover smentire le voci secondo cui The Movie
Critic sarebbe incentrato sulla famosa critica cinematografica
Pauline Kael.
Il titolo del nuovo film di
Tarantino ci suggerisce anche che la trasformazione in atto in
quella Hollywood sarà vista attraverso gli occhi di un esterno,
colpito da ciò che vede arrivare sul grande schermo. Se ciò fosse
confermato, The Movie Critic potrebbe dunque sfoggiare un
tono malinconico e romantico sulla falsariga del titolo precedente
di Tarantino, C’era una volta a…
Hollywood. Al momento, tuttavia, non si hanno
maggiori informazioni, né sulla trama né sul cast.
Muore a 74 anni Richard
Kiel, una delle icone della saga di 007 nei panni di
Squalo in La Spia che mi Amava e
Moonraker – Operazione Spazio.
Famoso per la sua corporatura possente di 2.17m per 150kg (dovuta
ad una malattia chiamata acromegalia, patologia che crea ormoni
della crescita a dismisura), Kiel rappresenterà sempre uno dei più
memorabili rivali di James
Bond (nonostante il cambio di rotta in Moonraker).
In questo momento non ci sono informazioni riguardo alla sua morte
e non sappiamo se la rottura della gamba avvenuta la settimana
scorsa abbia giocato un ruolo fondamentale in questa vicenda che
avviene 2 giorni prima del suo 75esimo compleanno.
Di seguito vi proponiamo due momenti
cult di Richard Kiel nei panni di Squalo.
È morto all’età di 57 anni la pop
star Prince, re indiscusso della musica mondiale
negli anni ottanta e novanta. L’artista da tempo soffriva di
diversi disturbi, appena una settimana fa aveva costretto il
suo jet a un atterraggio d’urgenza, per colpa di un malore. Pochi
giorni dopo aveva comunque presenziato un concerto,
rassicurando i fan di tutto il mondo, ma evidentemente qualcosa di
importante non andava davvero. Pubblicamente si è sempre parlato di
una brutta influenza, ma i diversi appuntamenti pubblici
cancellati hanno fatto venire brutti pensieri a molti.
Verrà ricordato per la sua musica,
che ha arricchito con la sua voce e svariati strumenti che amava
suonare; è stato inoltre compositore, produttore
discografico, attore, regista e sceneggiatore.
È morto all’età di 80 anni
Kit West, tecnico degli effetti speciali e
vincitore del premio Oscar nel 1981 per gli effetti de
I Predatori dell’Arca Perduta.
Nel corso della sua carriera ha
collaborato a pellicole quali Star
Wars: Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi, Piramide di Paura,
Dune,
La Pantera Rosa sfida l’Ispettore Clouseau, L’Impero del Sole,
Stargate e Il Nemico alle
Porte. L’ultima pellicola a cui ha lavorato è stata
The Bourne Supremacy del 2004.
Oltre alla vittoria dell’Oscar nel
1981, ha ricevuto altre due nomination per gli effetti speciali:
nel 1985 per Piramide di Paura e nel 1996
per Dragonheart. Nel 1983 ha ricevuto il
BAFTA Award per il suo lavoro ne Il Ritorno dello
Jedi. L’Oscar per I Predatori dell’Arca
Perduta è stato vinto insieme a Richard
Edlund, Bruce Nicholson e Joe
Johnston.
È morto a
59 anni il regista sudcoreano Kim Ki-duk.
Purtroppo la causa della morte è legata a complicazioni dovute
all’infezione da Covid-19 contratta in Lettonia, dove si era
recato, sembra, per comprare una casa a Jurmala lo
scorso 20 novembre.
Si trasferisce da bambino a Seoul,
studia per incanalarsi nel settore agricolo, ma problemi familiari
lo costringeranno a lasciare gli studi e arruolarsi. La vita da
militare nell’esercito influenza moltissimo il suo modo di
approcciarsi alle persone e il suo cinema. Per fortuna, ad un certo
momento della sua vita, la passione per l’arte che lo accompagna da
sempre, lo spinge a spostarsi in Europa.
A Parigi vive dei suoi dipinti e si
approccia alla sceneggiatura. Nel 1992 torna in Corea dove vince un
premio della Korea Film Commission per la migliore sceneggiatura di
Jaywalking. Nel 1993 debutta come regista, con
The Crocodile. Successivamente realizza
Wild Animals e Birdcage Inn.
Del 2000 è Seom –
L’isola, film che genera una spaccatura nella sua
produzione cinematografica. Il successivo Shilje
sanghwang sarà il suo primo insuccesso, forse proprio a
causa della forte impronta innovativa che aveva caratterizzato il
film. Sostanzialmente il film fallisce per incomprensione. Dopo
alcuni film molto crudi, Primavera, estate, autunno,
inverno… e ancora primavera (2003) lo consacra in tutta
Europa.
Il 2004 è un anno prezioso:
La samaritana vince l’Orso d’oro per la miglior
regia al 54° Festival del Cinema di Berlino, mentre Ferro 3
– La casa vuota, vince il Leone d’argento per la miglior
regia alla 61. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, oltre a
una candidatura al David di Donatello come miglior film
straniero.
La sua produzione continua ad essere
controversa, fino ad una battuta d’arresto, tra il 2008 e il 2011.
Arriva, nel 2012, Pietà, che trionfa a Venezia
conquistando il Leone d’Oro. Torna al Lido nel 2016 con Il
prigioniero coreano, distribuito nelle sale italiane nel
2018.
Il coproduttore
esecutivo di Parks and RecreationHarris Wittels è stato trovato morto ieri nella
sua casa di Los Angeles. Aveva 30 anni. Una fonte di Deadline
presso la polizia di Los Angeles ha dichiarato che
l’assistente di Wittels ha scoperto il cadavere
del produttore intorno a mezzogiorno. La polizia pensa possa
trattarsi di overdose, ma prima di esprimersi ufficialmente attende
il parere del Coroner. La serie NBC con protagonista Amy
Poehler concluderà la sua settima ed ultima stagione
il 24 Febbraio.
Lo scrittore-comico
Wittels aveva lavorato a Parks and
Recreation dalla prima stagione, lavorando come
sceneggiatore e guest star occasionale in una manciata di episodi.
Iniziò come co-produttore dello show NBC, arrivando a
diventare co-produttore esecutivo. Wittels ha
ottenuto la fama come sceneggiatore, quando Sarah
Silverman ha notato il suo lavoro nel 2006 e lo
ha assunto come sceneggiatore per la sua serie Comedy
Central. Wittels ha anche lavorato alla serie
on-demand Secret Girlfriend.
Comedy Central ha inviato un tweet dopo
la notizia della sua morte esprimendo il suo cordoglio:
“RIP and thank you, Harris
Wittels.” – Comedy Central (@ComedyCentral), 20 Feb 2015.
L’attore britannico David
Ryall, meglio conosciuto per il grande pubblico americano
come Elphias Doge in Harry
Potter, è morto il giorno di Natale all’età di 79
anni.
A confermarlo è sua figlia, Charlie
Ryall, anche lei attrice, su Twitter.
Please take a moment to remember his huge five-decade-spanning
career outside of the more well-known TV & film. Not just Harry
Potter.
Come afferma la sorella, l’attore
non ha preso parte solo alla saga di Harry
Potter. La carriera dell’attore
supera cinque decenni, tra film, TV e teatro. Tra i suoi film
ricordiamo The Elephant Man
del 1980, Il giro del mondo in 80
giorni del 2004 ed Ember – Il
mistero della città di luce del 2008.
Nel 2010 interpretò Elphias
Doge in Harry Potter e i Doni della Morte
Parte 1: il suo personaggio era un intimo amico
di Albus Silente, oltre ad essere un membro del Wizengamot e
dell’Ordine della Fenice.
È apparso inoltre in
numerose serie televisive che includono
Goodnight Sweetheart del 1993,
In Deep del
2003, L’ispettore Barnaby del 2009 e
The Village del 2013/2014.
David Ryall ha
iniziato però la sua carriera sul palco, prima di diventare un
volto noto della televisione britannica, entrando da giovane nella
compagnia di Laurence Olivier con il Teatro
Nazionale. L’attore lascia un figlio, il manager musicale
Jonathan Ryall, e due figlie, la cantante Imogen Ryall e
l’attrice Charlie Ryall.
Arriva dalla pagina ufficiale di
Facebook la notizia che David Lynch si è spento,
alla vigilia del suo 79° compleanno (era nato il 20 gennaio
1946).
“È con grande dispiacere che
noi, la sua famiglia, annunciamo la scomparsa dell’uomo e
dell’artista, David Lynch. Apprezzeremmo un po’ di privacy in
questo momento. C’è un grande buco nel mondo ora che lui non è più
con noi. Ma, come avrebbe detto lui, ‘tenete gli occhi sulla
ciambella e non sul buco’.
È una bella giornata con un sole
dorato e un cielo azzurro.”
Con la sua visione artistica oscura
e surrealista in film come “Velluto Blu” e “Mulholland Drive” e la
serie tv che ha cambiato per sempre la storia della televisione
“Twin Peaks” ha segnato il cinema americano e mondiale.
Nel 2024, David Lynch aveva
comunicato di aver ricevuto una diagnosi di enfisema dopo una vita
passata a fumare e che probabilmente non sarebbe più stato in grado
di uscire di casa per dirigere altri film.
La serie TV “Twin
Peaks” e film come “Velluto blu“,
“Strade perdute” e “Mulholland
Drive” fondevano elementi di horror, film noir, giallo e
surrealismo classico europeo. Lynch tesseva
storie, non diverse da quelle del suo predecessore spagnolo
Luis Bunuel, che procedevano con una loro logica
impenetrabile.
Palma d’Oro nel 1990 (Cuore
Selvaggio), Leone d’Oro alla Carriera nel 2006, Oscar
onorario nel 2020, un contributo inestimabile al mondo del cinema,
dell’arte, della musica, un esempio che non lascia eredi ma una
eredità oscura e splendente, proprio come quella Laura che alla
fine ha provato a salvare. Il suo epitaffio ideale, lo ha affidato
a Steven Spielberg, in quella scena
meravigliosa che chiude The
Fabelmans e in cui
Lynch si presta a interpretare John Ford.
Si è spento a 83
anni Bud Luckey, candidato all’oscar e
disegnatore di Sesame Street e soprattutto di
Woody, il personaggio del franchise di Toy Story
prodotto dalla Pixar Animation Studios.
Di recente aveva prestato la voce
a Rick Dicker, il capo del Superhero
Relocation Program ne Gli Incredibili (2004), a
Chuckles the Clown in Toy Story 3 (2010)e a Eeyore
in Winnie the Pooh (2011).
“Bud
Luckey è uno dei veri eroi non celebrati dell’animazione“,
aveva dichiarato il direttore creativo della Pixar John
Lasseter, “Ha contribuito a progettare la maggior
parte dei film che abbiamo realizzato da Toy Story in poi. Era il
quinto animatore assunto qui alla Pixar. “
L’attore inglese Aubrey
Morris è morto ieri all’età di 89 anni.
Per il pubblico cinematografico
l’attore era meglio conosciuto come Mr. Deltoid, l’addetto alla
sorveglianza di Alex nel cult Arancia
meccanica di Stanley Kubrick, ma la
carriera di Morris include numerosi ruoli a teatro e in tv e
apparizioni in oltre 50 lungometraggi.
Aubrey Morris in Arancia Meccanica
Tra i suoi molti ruoli ricordiamo
Harry Dix in Se è martedì deve essere il
Belgio(1969), il memorabile ruolo del
becchino/giardiniere in The Wicker
Man e ruoli anche in Amore e
guerradi Woody
Allen, Lisztomaniadi
Ken Russell ed era anche nel B-movie
fanta-horror Space Vampires di
Tobe Hooper.
Si è spento a Roma Arnoldo Foà,
a pochi giorni dal suo 98esimo compleanno, che avrebbe festeggiato
il 24 gennaio. Ci ha lasciato intorno alle 17.30, dopo
un’improvvisa crisi respiratoria.
Foà comincia la sua attività di attore nel mondo
del teatro, intorno ai 17 anni, prima di iniziare a frequentare
il Centro sperimentale di cinematografia a Roma. Dovrà però
abbandonare gli studi nel 1938, a causa delle leggi razziali. Foà,
in quanto ebreo, dovrà usare anche un nome fittizio per poter
lavorare, spesso sostituendo gli attori malati. Lavora in alcune
delle compagnie teatrali più prestigiose e nel 1943, in piena
guerra, si rifugia a Napoli. Qui diventa capo-annunciatore per la
Radio Alleata PWB e, quasi come una rivincita sul regime fascista,
sarà proprio lui ha comunicare, l’8 settembre 1943, l’armistizio
con gli Alleati.
Dopo la guerra la sua carriera riprende
intensamente. In teatro interpreta La brava
gente di Irwin Shaw, Delitto e
castigo e La luna è
tramontatadiretti da Visconti,
e tanto altro. Ma non c’è solo il teatro nella sua vita,
Foà torna a lavorare anche nel cinema, in numerose pellicole tra
cui citiamo Processo di Orson
Welles, I cento
cavalieri di Vittorio Cottafavi
eL’uomo venuto dal Kremlino, al
fianco di Anthony Quinn. Arriva al grande pubblico
soprattutto attraverso la radio e la televisione, grazie anche alla
sua voce calda e inconfondibile, diventando uno dei primi divi
della televisione italiana. Sono stati realizzati recentemente
anche due docufilm su Foà, Almeno io
Fo… eIo sono il teatro.
Arnoldo Foà raccontato da Foà.
Arnoldo Foà è stato anche insignito del
cavalierato di Gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica
nel 1985, e la sua nomina era stata proposta per il ruolo di
senatore a vita.
I funerali laici si terranno nella Sala della
Protomoteca del Campidoglio di Roma, dove aveva festeggiato i suoi
95 anni, probabilmente lunedì.
Si è spento all’età di 68 anni il
regista e attore toscano Francesco Nuti, da tempo
malato. Lo rende noto la figlia Ginevra, sua tutrice legale dal
2017, assieme ai familiari che ringraziano di cuore il personale
sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l’attore nel lungo
periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde
di Roma, dove era ricoverato. Nuti, come noto, era stato costretto
al ritiro a seguito di un incidente verificatosi il 3 settembre del
2006, quando cadendo violentemente dalle scale della propria
abitazione sbatté la testa entrando in coma. Ne uscirà il 24
novembre di quello stesso anno, ma non sarà mai più lo stesso, reso
incapace di movimenti autonomi e di parlare.
Si interruppé così la sua carriera
di popolare regista e attore, che negli anni Ottanta lo aveva reso
una delle personalità dello spettacolo più celebri del panorama
italiano. Con film come Io, Chiara e lo scuro (1982),
Casablanca, Casablanca (1985), Tutta colpa del Paradiso
(1985), Stregati (1986) e Donne con le gonne
(1991). Nello stesso periodo si dedica anche alla musica,
partecipando nel 1988 al Festival di Sanremo con la canzone Sarà
per te, in seguito incisa anche da Mina, e,
duettando con Mietta, col brano Lasciamoci
respirare, composto dal cantautore Biagio
Antonacci ed inciso poi nel 1992.
Negli anni Novanta visse invece una
fase discendente, con film meno fortunati come
OcchioPinocchio (1994), Il signor Quindicipalle
(1998) e Caruso, zero in condotta (2001). Il suo ultimo
film è invece Concorso di colpa (2005), per il quale
ricopre il solo ruolo di attore. Seguono anni difficili,
caratterizzati dalla depressione, dall’incidente e dalla
riabilitazione, che tuttavia non sarà sufficiente per riprendere le
attività nel mondo del cinema. Il regista e attore lascia dunque in
eredità alcune delle più brillanti commedie italiane del suo tempo,
dove con grande sensibilità e sagacia esplorava varie tematiche,
tra cui in particolare i rapporti tra uomini e donne.
Si è spenta questa mattina, all’età
di 90 anni l’attrice Sandra
Milo. A renderlo noto è la famiglia stessa. Recentemente
vista al cinema nel film Il più bel secolo della mia vita
e in televisione con la serie Gigolò percaso, la
Milo è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano,
conoscendo grandissima popolarità a partire dagli anni Sessanta.
Grazie alla partecipazione a film come Il generale Della
Rovere, Adua e le compagne, Fantasmi a Roma,
Giulietta degli spiriti e, soprattutto, 8½, premiato con l’Oscar, è stata tra le protagoniste
del cinema italiano di quel periodo, divenendo anche una delle muse
del regista Federico Fellini.
Oltre alla collaborazione con
Fellini, però, Milo è ricordata anche per il sodalizio con il
regista Antonio Pietrangeli, che l’ha fatta
esordire al cinema con Lo scapolo, dove l’attrice ha
recitato al fianco di AlbertoSordi. Nel corso del
tempo Milo ha poi lavorato con i più grandi Dino
Risi, Roberto Rossellini, Luigi
Zampa, Luciano Salce, Mauro
Bolognino e Sergio Corbucci. In ogni sua
interpretazione Milo si è distinta per la sua voce “da bambina”
come anche per le sue forme che le fecero guadagnare l’etichetta di
“maggiorata”, ma soprattutto per la sua capacità di apportare
delicatezza e umanità ad ogni personaggio che le veniva
assegnato.
Negli
ultimi anni ha preso parte con piccoli ruoli a film come
A casa tutti
bene, Il crimine non va in pensione,
Free – Liberi e Che bella storia la vita. Nel
tempo si è però distinta anche in televisione e a teatro,
confermandosi attrice a tutto tondo capace di spaziare tra i generi
e rinnovarsi continuamente. Nel 2021 le è stato infine conferito il
David di Donatello alla Carriera. Con la sua scomparsa, se ne va
dunque anche un’altra delle grandi icone del nostro cinema, che ci
lascia però numerose memorabili interpretazioni con cui poterla
ritrovare, riscoprire e continuare ad apprezzarla.
È morta Raffaella
Carrà, showgirl, cantante, attrice e simbolo
dell’intrattenimento televisivo italiano. A darne l’annuncio
all’ANSA Sergio Japino, suo compagno di una vita. «Raffaella ci
ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la
sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento
risplenderanno per sempre». Al suo dolore si uniscono gli
adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia
Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più
stretti.
Si è spenta a 83 anni Piera
degli Esposti, attrice di cinema, televisione e teatro.
Degli Esposti era malata ed è morta a seguito di complicazioni
cardiache.
Nel corso della sua lunga carriera,
cominciata ufficialmente nel 1969 con Medea di Pier Paolo Pasolini,
insieme a Maria Callas, ha collaborato con i grandi del nostro
cinema. Tre film con Lina Wertmüller (Scherzo del
destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da
strada,Il decimo
clandestino e Metalmeccanico e parrucchiera
in un turbine di sesso e politica) ma anche Marco
Bellocchio, Paolo Sorrentino, Giuseppe Tornatore, Giovanni Veronesi
e Riccardo Milani, con cui ha lavorato anche in televisione.
La sua ultima apparizione
cinematografica è del 2017, quando ha partecipato a
Favola, con Filippo Timi, di
Sebastiano Mauri.
Musa di Michelangelo
Antonioni, capace di dare corpo a commedia e tragedia
anche nella stessa scena, Monica Vitti è la storia
del cinema italiano. Ci lascia a 90 anni.
«Roberto Russo, il suo compagno
di questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è
più. Lo faccio con grande dolore, affetto, rimpianto», ha
scritto Walter Veltroni sui social.
Lo scorso novembre aveva compiuto
novanta anni lontano dai riflettori, quelli che teneva a distanza
dal 2001, quando fece la sua ultima comparsa pubblica per recarsi
al Quirinale.
Di lei si ricordano innumerevoli
film, moltissimi capolavori, uno spirito tagliente, una risata
luminosa, un talento istintivo, una bellezza insolita e
magnetica.
L’eclisse, L’Avventura,
Deserto Rosso, Dramma della gelosia, La ragazza con la
pistola e moltissimi altri titoli l’hanno resa
immortale.
Si è spenta a 69 anni nella sua casa
di Livingston Margot Tidder, indimenticabile
Lois Lane nei quattro film originali di
Superman al fianco di Christopher
Reeve.
Nel frattempo sul profilo twitter
ufficiale della DC Comics arrivano parole di
cordoglio per la scomparsa dell’attrice con questo messaggio:
“Grazie per essere stata la Lois Lane con cui tanti di noi sono
cresciuti“.
Nata il 17
ottobre 1948 in Canada, la Kidder ha iniziato la sua carriera in
film e serie televisive locali prima di recitare con Gene
Wilder in Quackser Fortune Has a Cousin in the
Bronx. Più tardi è apparsa in Sisters, The Great
Waldo Pepper con Robert Redford e in The
Amityville Horror.
Dal 1978 al 1987 ha vestito i
panni di Lois Lane, giornalista del Daily Planet e
interesse amoroso di Clark Kent in tutti e quattro i film di
Superman, mentre di recente l’abbiamo vista in ruoli minori nelle
serie Smallville, Brothers & Sisters e The L
Word.
In E la chiamano
Estate Dino e Anna sono una coppia di quarantenni. Si
amano tantissimo ma tra loro non c’è mai stato un rapporto fisico,
pur stando insieme da quasi un anno. E’ Dino a non voler avere
rapporti con la bella compagna, perché dentro di sé avverte una
scissione tra l’intenso e sincero amore che prova
per Anna, e il sesso, che invece fa più volte e con diverse partner
occasionali, anche prostitute. L’uomo decide così di andare alla
ricerca degli uomini che Anna ha avuto nella sua vita, chiedendo
loro notizie sul loro rapporto, arrivando persino a chiedere ad uno
di loro di diventare l’amante della sua compagna; in nome
dell’amore che lui prova per lei infatti non vuole che Anna rinunci
al sesso solo perché lui non riesce ad avere rapporti con lei,
arrivando persino a dire alla compagna di trovarsi un amante. In
realtà la sua profonda sofferenza per la sua situazione ha radici
profonde che affondano nel dolore per il suicidio del fratello e
per l’abbandono da parte della madre. La loro situazione sembra
così senza soluzione e Dino e Anna trascinano le loro vite
affogando nella solitudine lei e cercando sempre più convulsamente
la compagnia promiscua lui.
Parlare di E la chiamano
Estate risulta davvero difficile in quanto si tratta di un
prodotto particolarmente ermetico, che cerca di comunicare una
sfaccettatura dell’amore poco trattata al cinema ma lo fa in modo
confuso e a tratti presuntuoso, senza cercare di avvicinarsi allo
spettatore per agevolare la comunicazione, ma rimanendo chiuso nel
suo ‘bozzolo’ di autoreferenzialità. Il peggior difetto del film va
ricercato purtroppo nella sceneggiatura, e nei dialoghi che
talvolta banalizzano eccessivamente una sofferenza reale nel
protagonista. Anche il ritmo, dilatato, e lo stile, che predilige
inquadrature sfuocate, non contribuiscono alla facile o anche
solamente alla piacevole fruizione del film. Buona però la
performance degli attori che si dimostrano all’altezza di scene
anche impegnative, che richiedono una certa padronanza del proprio
corpo e delle proprie emozioni.
E la chiamano
Estate è uno di quei film che si rivolgono ad un pubblico
molto ristretto e la cui narrazione confusa e poco fruibile ne
impedirà quasi sicuramente il successo al botteghino.
Sony Pictures ha diffuso online il
nuovo trailer ufficiale di È il tuo giorno, Billy
Lynn!, in originale Billy Lynn’s
Long Halftime Walk, l’atteso film che Ang
Lee ha tratto dall’omonimo romanzo bellico
di Ben Fountain.
Il regista premio Oscar
ha girato il film in 3D nativo, digitale 4K e 120
fotogrammi al secondo per offrire allo spettatore un’esperienza
immersiva nel trauma della guerra. Il punto di vista è quello del
soldato Billy Lynn (Joe Alwyn), immortalato
dalle telecamere durante un’azione in Iraq insieme ai membri della
sua squadra.
Diventati eroi nazionali, i soldati
tornano a casa per partecipare a un Victory Tour, tra strette di
mano, lusinghe e interviste. Ma dietro la facciata della gloria, la
realtà della guerra è un’altra.
Nel cast del film figurano anche
Kristen Stewart, Chris Tucker,
Garrett Hedlund, Vin
Diesel e Steve Martin.
“Il progetto è nato
per passione e per voglia di fare. In Italia, se non sei nessuno e
non hai contatti, è davvero impensabile pensare di
spuntare. Le soluzione erano due: o si aspettava che cadessero dal
cielo delle vagolate di soldi, oppure avremmo dovuto fare con il
poco che potevamo trovare.” A parlare è Emanuele
Caruso, regista di E fu sera e fu mattina,
prodotto interamente dal basso con un budget di 70.000 Euro è stato
girato in crowdfunding e crowd equity.
– Perchè si è optato per la
produzione dal basso?
“L’unico modo per produrre un
film che nessuno vuole produrre era quello che offriva la
rete. Raccogliere quote da cittadini che credevano nel
progetto nella speranza di mettere insieme un piccolo budget.
Abbiamo deciso di buttarci e di girare comunque.”
-Da dove nasce l’idea del film e del
titolo, molto evocativo?
“Beppe Masengo,
mio aiuto regista, mi raccontava che, vivendo in un paesino delle
Langhe, subiva i commenti poco eleganti di chi, guardandolo male,
“sparlava” perché conviveva. Da lì la sua idea: “immagina la fine
del mondo vista in un paesino di Langa”. L’idea mi ha subito
colpito. Anche perché “la fine del mondo” poteva diventare
un’ottima scusa, per portare all’essenziale i rapporti fra le
persone.
Il titolo E fu sera e fu
mattina mi è semprestato suggerito da Beppe. L’ho
accolto subito. Abbiamo ripercorso la storia della Genesi. Nel
film, il paese di Avila (La Morra) è il nome che compare nella
Genesi come primo posto abitato dall’uomo. E poi ci sono molti
altri riferimenti. Raccontare la fine del mondo, attraverso un
libro che in realtà parla della nascita di un nuovo
mondo.”
-In che modo sono stati
scelti gli attori?
“Ho fatto dei casting, come nei
più classici dei film. Lorenzo Pedrotti l’avevo notato a un
corso che avevamo fatto insieme. Mi aveva molto molto colpito come
aveva recitato ruoli nettamente differenti, trasformando se stesso.
L’ho chiamato e gli ho proposto la sceneggiatura e la parte di
Gianni. Ed è stato bravissimo. Mi fa davvero strano che un talento
del genere non lavori costantemente nel cinema italiano.
Albino Marino,
protagonista del film, mi è stato presentato dallo sceneggiatore
Marco Domenicale. E’ stata una scelta molto importante e
molto azzeccata. Ritengo Albino la vera chiave di volta di tutto il
film. Era alla sua prima apparizione sul grande schermo. E’ stato
bravissimo.”
-Racconta qualcosa in più
sulle bellissime location.
“Le Langhe sono un teatro
immenso e di meravigliosa bellezza. Ho cercato di dosare il tutto,
ricordando che un posto viene identificato non solo per il suo
territorio, ma anche per i volti che lo vivono e dagli usi e
costumi. Nel film abbiamo girato in ben 48 location differenti in
un territorio di circa 60km quadrati. Con spostamenti che a volte
erano molto difficili.”
-L’idea che ci si fa del
film, guardando il trailer e leggendo qualche note di regia, è che
la storia mette l’uomo comune e semplice (l’abitante di paese)
davanti allo straordinario per registrarne le reazioni, è
corretto?
“Diciamo che la “fine del mondo”
è solo una scusa per far esplodere e cambiare i rapporti. La
domanda che facciamo è questa: ma se davvero sapessi che hai solo
più 50 giorni davanti a te, vivresti così come lo stai vivendo ora,
il tempo della tua vita o cambieresti qualcosa? Io mi sono risposto
che cambierei tutto. Concetti come “fretta” “lavoro” “impegni”
“auto” “spese” “soldi” verrebbero tutti ridimensionati. Forse,
viviamo una vita in una società che ci costringe, bene o male, a
vivere in un certo modo che, se ci si ferma a pensare, non è il
migliore dei modi per vivere come vorremmo il nostro tempo. Ma qui
poi si entra nel “soggettivo” ed è giusto che ognuno la pensi a
proprio modo.”
-Parliamo dell’aspetto
tecnico e produttivo, come si distribuiscono le “forze” (intese
come risorse economiche) in un film del genere? Dove si taglia e
dove non si bada a spese?
“Qui non ci sono manuali o
altri. Qui ci sono solo le tue capacità e la tua esperienza.
Innanzitutto si parla con tutti i capireparto: scenografia,
fotografia, audio, costumi e trucco. Si cerca di capire cosa è
necessariamente indispensabile. La voce più grande di spesa di
questo film si chiama AUDIO. La scenografia è fatta con poco o
niente: lo scenografo Jacopo Valsania ha preso oggetti di
arredamento in prestito come tavoli, credenze, stufe, frigoriferi
da case di Langhe che si sono rese disponibili. Quindi la spesa è
stata minima. Stessa cosa per la fotografia: le luci e gli
strumenti dati a Cristian De Giglio erano pochi ed
essenziali. Il budget non permetteva di più. I costumi sono costati
sui 250 Euro. Il nostro costumista Simone ha fatto portare i
vestiti dagli attori da casa e altri vestiti li ha comprati al
mercato, riassemblandoli poi per farne altri. In ultimo abbiamo
chiesto a tutti, attori e maestranze, di scommettere su questo film
e di non percepire stipendio. In cambio, a ciascuno, abbiamo dato
una percentuale sugli incassi del film. E’ stata una vera e propria
scommessa.”
-Il film è uscito in
poche sale il 18 gennaio, che accoglienza ha avuto?
“Per il momento molto
favorevole. Ma siamo usciti solo in Piemonte. Bisogna vedere cosa
farà fuori. Il 25 Gennaio siamo a Macerata. La sala da 500 posti è
già piena, ma non sappiamo come reagirà la gente in sala. Sarà il
primo vero banco di prova.”
-Qual è il futuro di questo
progetto e il tuo futuro come regista?
“Seguiamo l’esempio de Il
vento fa il suo giro. Nessun distributore ha voluto distribuire
questo film, alcuni neanche hanno voluto visionarlo. Come
Giorgio Diritti, stiamo contattando noi i cinema (ne abbiamo
già presi 44 e puntiamo a 100) e programmiamo noi l’uscita in sala.
Il film uscirà dunque nell’arco di 12-18 mesi a un ritmo di 8 – 10
sale al mese. Il futuro del film è questo. Come andrà, ce lo dirà
solo il tempo.
Come regista invece, questo
potrebbe essere anche l’ultimo film. In Italia è difficile fare
cinema e ai produttori interessa solo che tu faccia incasso. Se
riusciremo a dimostrare che E fu sera e fu mattina può
essere interessante per il pubblico, sarà più facile pensare e
realizzare il prossimo film. Se la risposta sarà negativa,
diventerà tutto in salita. Quello che è certo è che un film del
genere, con un budget del genere, è un esperimento che fai una
volta nella vita. Perché è mostruosamente difficile fare un film
con una cifra del genere. Ancora mi chiedo, dopo tutto quello che
ci è capitato, come abbiamo fatto ad arrivare in fondo. Hai un
colpo solo: o centri il bersaglio o sei fuori. Con questo film mi
sto giocando il mio futuro. Il tempo e il pubblico mi diranno quale
sarà.”
Sarà proiettato anche a
Roma, al cinema Lux, E fu sera e fu
mattina, film indipendente diretto da
Emanuele Caruso. Il film, un’operazione coraggiosa
low budget, vede protagonisti Albino Marino, Lorenzo
Pedrotti, Simone Riccioni, Sara Francesca Spelta e
Francesca Risoli.
“Il progetto
è nato per passione e per voglia di fare. In Italia, se non sei
nessuno e non hai contatti, è davvero impensabile pensare
di spuntare. Le soluzione erano due: o si aspettava che cadessero
dal cielo delle vagolate di soldi, oppure avremmo dovuto fare con
il poco che potevamo trovare.” Così Emanuele
Caruso ci ha raccontato in un’intervista che potrete
leggere a questo link.
Trama: Giorni
nostri. Colline di Langa. Sera. Ad Avila, un tranquillo paesino di
2.000 anime che regna in cima a una verde collina, si sta
festeggiando in piazza, come ogni anno, la festa di Sant’Eurosia,
patrona dei frutti della terra. Ma al bar del paese è successo
qualcosa. Un evento eccezionale, di quelli che ad Avila non sono
abituati a vedere spesso. E quando Francesco arriva sul posto, la
gente è già nel panico. La vita e la quotidianità delle 2.000 anime
di Avila verrà letteralmente sconvolta e messa in discussione,
obbligando ciascun singolo a cambiare e ridimensionare la propria
esistenza. Nel bene e nel male.
Prime
Video annuncia che il film Original spagnolo È colpa
tua?sarà disponibile in esclusiva
mondiale il 27 dicembre, dopo il successo di È colpa
mia?, che ha debuttato su Prime Video l’anno scorso e che ha ottenuto un
successo senza precedenti a livello mondiale. La piattaforma ha
svelato anche il trailer del film.
Il film, basato sulla trilogia di
best-seller Culpables di Mercedes Ron, si è classificato
nella top 10 dei titoli più visti in oltre 190 Paesi, tra cui Stati
Uniti, Regno Unito, Australia, India, Argentina e Francia. Il
sequel È colpa
tua??, di cui oggi sono state rilasciate
anche le prime immagini ufficiali, punta a raggiungere lo stesso
risultato del film precedente e dal prossimo dicembre sarà
disponibile su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo.
È colpa
tua? vede nuovamente Nicole Wallace
(Skam Spagna, Parot) e Gabriel Guevara (Domani è oggi
– Tomorrow is Today, Hit) nei rispettivi ruoli di Noah e Nick.
Nel cast torneranno anche Marta Hazas (Quando meno te lo
aspetti – Días mejores, Piccole Coincidenze), Iván
Sánchez (Bosé, Hospital Central), Victor Varona (Cielo
Grande, Dani Who?) e Eva Ruiz. Inoltre, si uniscono al cast
nel sequel anche Goya Toledo (Amores perros, Veneno) nel
ruolo di Anabel, Gabriela Andrada (Los protegidos A.D.N, Gli
eredi della terra) come Sofía, Álex Béjar (Élite, Al fondo
hay sitio), nei panni di Briar, Javier Morgade
(Desaparecidos, Delfines de plata) nel ruolo di Michael,
Felipe Londoño(Entrevías, Profilo falso – Faje profile)
nei panni di Luca e Fran Morcillo (La casa di carta, Ballo
ballo) come Simón.
L’amore tra Noah e Nick
sembra essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei
genitori di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio
dell’università per Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La
comparsa di un’ex fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni
poco chiare della madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo
del loro rapporto, ma della stessa famiglia Leister. Quando così
tante persone fanno di tutto per distruggere una relazione, può
davvero andare a finire bene?
È colpa
tua? è diretto da Domingo González (È colpa mia?,
The Bar), che torna anche in veste di sceneggiatore insieme a
Sofía Cuenca. Il film sarà prodotto da Pokeepsie Films (Banijay
Iberia) (Veneciafrenia, 30 Coins – Trenta denari, The
Bar), con Álex de la Iglesia e Carolina Bang nel ruolo di
produttori.
Prime
Video svela il teaser trailer ufficiale
dell’attesissimo film Original spagnolo È colpa
tua?, dopo il successo di È colpa
mia?, che ha debuttato su Prime Video l’anno scorso e che ha
ottenuto un successo senza precedenti a livello mondiale. Il sequel
sarà disponibile in esclusiva su Prime Video il 27 dicembre, in
oltre 240 Paesi e territori nel mondo.
L’amore tra Noah e Nick sembra
essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei genitori
di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio dell’università per
Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La comparsa di un’ex
fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni poco chiare della
madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo del loro rapporto,
ma della stessa famiglia Leister. Quando così tante persone fanno
di tutto per distruggere una relazione, può davvero andare a finire
bene?
È colpa tua? si preannuncia un sequel di successo
È colpa tua? vede
nuovamente Nicole Wallace (Skam Spagna, Parot) e Gabriel Guevara
(Domani è oggi – Tomorrow is Today, Hit) nei rispettivi ruoli di
Noah e Nick. Nel cast torneranno anche Marta Hazas (Quando meno te
lo aspetti – Días mejores, Piccole Coincidenze), Iván Sánchez
(Bosé, Hospital Central), Victor Varona (Cielo Grande, Dani Who?) e
Eva Ruiz. Inoltre, si uniscono al cast nel sequel anche Goya Toledo
(Amores perros, Veneno) nel ruolo di Anabel, Gabriela Andrada (Los
protegidos A.D.N, Gli eredi della terra) come Sofía, Álex Béjar
(Élite, Al fondo hay sitio), nei panni di Briar, Javier Morgade
(Desaparecidos, Delfines de plata) nel ruolo di Michael, e Felipe
Londoño (Entrevías, Profilo falso – Faje profile) nei panni di
Luca.
È colpa tua? è diretto da Domingo
González (È colpa mia?, The Bar), che torna anche in veste
di sceneggiatore insieme a Sofía Cuenca. Il film sarà prodotto da
Pokeepsie Films (Banijay Iberia) (Veneciafrenia, 30 Coins – Trenta
denari, The Bar), con Álex de la Iglesia e Carolina Bang nel ruolo
di produttori.
Prime
Video ha svelato che il film Original spagnolo
È
colpa tua? sarà disponibile a dicembre 2024 dopo il
successo di È colpa
mia?, che ha debuttato su Prime Video l’8 giugno 2023 riscontrando un
successo senza precedenti a livello mondiale.
Il film, basato sulla trilogia di
best-seller Culpables di Mercedes Ron, si è classificato
nella top 10 dei titoli più visti in oltre 190 Paesi, tra cui Stati
Uniti, Regno Unito, Australia, India, Argentina e Francia. Il
sequel È colpa
tua??, di cui oggi sono state rilasciate
anche le prime immagini ufficiali, punta a raggiungere lo stesso
risultato del film precedente e dal prossimo dicembre sarà
disponibile su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo. È colpa
tua?è l’ultima novità per i clienti
Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci,
offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un
solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.
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È colpa
tua? vede nuovamente Nicole Wallace
(Skam Spagna, Parot) e Gabriel Guevara (Domani è oggi
– Tomorrow is Today, Hit) nei rispettivi ruoli di Noah e Nick.
Nel cast torneranno anche Marta Hazas (Quando meno te lo
aspetti – Días mejores, Piccole Coincidenze), Iván
Sánchez (Bosé, Hospital Central), Victor Varona (Cielo
Grande, Dani Who?) e Eva Ruiz. Inoltre, si uniscono al cast
nel sequel anche Goya Toledo (Amores perros, Veneno) nel
ruolo di Anabel, Gabriela Andrada (Los protegidos A.D.N, Gli
eredi della terra) come Sofía, Álex Béjar (Élite, Al fondo
hay sitio), nei panni di Briar, Javier Morgade
(Desaparecidos, Delfines de plata) nel ruolo di Michael,
Felipe Londoño(Entrevías, Profilo falso – Faje profile)
nei panni di Luca e Fran Morcillo (La casa di carta, Ballo
ballo) come Simón.
L’amore tra Noah e Nick sembra
essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei genitori
di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio dell’università per
Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La comparsa di un’ex
fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni poco chiare della
madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo del loro rapporto,
ma della stessa famiglia Leister. Quando così tante persone fanno
di tutto per distruggere una relazione, può davvero andare a finire
bene?
È colpa
tua? è diretto da Domingo González (È colpa mia?,
The Bar), che torna anche in veste di sceneggiatore insieme a
Sofía Cuenca. Il film sarà prodotto da Pokeepsie Films (Banijay
Iberia) (Veneciafrenia, 30 Coins – Trenta denari, The
Bar), con Álex de la Iglesia e Carolina Bang nel ruolo di
produttori.
Prime
Video ha confermato oggi i film Original
spagnoli È colpa tua? e È
colpa nostra? a seguito del successo di È colpa mia? che ha debuttato su
Prime
Video lo scorso 8 giugno. Il film, basato sul primo
romanzo della trilogia di best-seller di Mercedes Ron
Culpables, è stato nella Top 10 dei titoli più visti
in oltre 190 Paesi, inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Australia,
India, Argentina e Francia. I sequel È colpa tua?
e È colpa nostra? saranno disponibili su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo, e sono l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in
Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e
intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al
costo di €49,90/anno o €4,99/mese.
È colpa tua? e
È colpa nostra? vedono nuovamente Nicole
Wallace (Skam Spagna, Parot) e Gabriel
Guevara (Domani è oggi, Hit) nei rispettivi
ruoli di Noah e Nick. L’amore tra Noah e Nick sembra
essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei genitori
di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio dell’università
per Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La comparsa di
un’ex fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni poco chiare
della madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo del loro
rapporto, ma della stessa famiglia Leister. Quando così tante
persone fanno di tutto per distruggere una relazione, può davvero
finire bene?
È colpa tua? e
È colpa nostra? saranno diretti da
Domingo González, che torna anche nel ruolo di
sceneggiatore con Sofía Cuenca, e saranno prodotti
da Pokeepsie Films (Banijay Iberia) (Veneciafrenia, 30 coins –
Trenta denari, The bar) con Álex de la
Iglesia e Carolina Bang come
produttori.
Prime Video ha svelato il teaser trailer
ufficiale di È Colpa Nostra?, l’attesissimo film Original
spagnolo che porterà all’epica conclusione di Culpables,
la trilogia di best-seller del New York Times firmata da Mercedes
Ron. Il debutto del film è previsto in esclusiva per questo ottobre
in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. Il film segue il successo
senza precedenti dei suoi predecessori: È Colpa Mia?, che ha raggiunto la top 10 in oltre 190
Paesi, e È Colpa Tua?, che è diventato il film Original
internazionale più visto su Prime Video al momento del lancio.
Il matrimonio di Jenna e Lion
prepara il terreno per la tanto attesa reunion tra Noah e Nick, che
avviene qualche tempo dopo la loro rottura. L’incapacità di Nick di
perdonare Noah crea tra loro un muro apparentemente insormontabile.
Lui, ormai erede dell’impero imprenditoriale del nonno, e lei, che
ha appena dato inizio alla sua carriera, si rifiutano di
riaccendere la fiamma che è ancora viva dentro di loro. Ma adesso
che le loro strade si sono incrociate di nuovo, l’amore si rivelerà
più forte del rancore?
In È Colpa Nostra?, Nicole Wallace
(Skam Spagna, Parot) e Gabriel Guevara (Domani è oggi
– Mañana es hoy, Hit) riportano in vita un’ultima volta i loro
amati personaggi, Noah e Nick. Chiudono questa indimenticabile
capitolo della saga Culpables insieme al cast completo, che vede il
ritorno di Marta Hazas (Quando meno te lo aspetti – Días
mejores, Piccole coincidenze – Pequeñas coincidencias), Iván
Sánchez (Bosé, Hospital Central), Victor Varona (Cielo grande,
Dani Who?), Eva Ruiz, Goya Toledo (Amores perros,
Veneno), Gabriela Andrada (Los protegidos ADN, Gli eredi
della Terra – Los herederos de la tierra), Álex Béjar
(Élite, Al fondo hay sitio), Javier Morgade
(Desaparecidos, Delfines de plata), Felipe Londoño
(Entrevías, Profilo falso), accogliendo la new entry Fran
Morcillo (La casa di carta) nel ruolo di Simon.
È Colpa Nostra? Cortesia di Prime Video
È Colpa Nostra? è stato
diretto da Domingo González, che ritorna anche come autore insieme
a Sofía Cuenca, prodotto da Pokeepsie Films (Banijay Iberia)
(Veneciafrenia – Follia e morte a Venezia, 30 coins – Trenta
denari, The bar) con Álex de la Iglesia e Carolina Bang come
producer.
Prime Video ci
riprova con la trasposizione di un nuovo young
adult che arriva non dagli Stati Uniti ma dalla più vicina
Spagna. È colpa mia? è basato sull’omonimo e
primo libro
della trilogia dell’autrice ispano-argentina Mercedes
Ron, scrittrice diventata famosa grazie al social
Wattpad, proprio come la sua coetanea Anna
Todd con la saga di
After.
I protagonisti di questo film sono
interpretati dall’attrice Nicole Wallace e
l’attore Gabriel Guevara entrambi già visti nella
serie SKAM España. Per l’occasione si riuniscono
nei panni di Noah e Nick, gli “enemies to lovers”
di questa struggente e molto grottesca storia d’amore che racchiude
tutti i clichè di questo genere che fa tanto impazzire il pubblico
femminile della Gen Z.
La trama di È colpa mia?
Tutto inizia quando
Noah è costretta a lasciare la sua casa, gli amici
ed il fidanzato Dan per trasferirsi nella residenza del nuovo, e
ricchissimo, marito della madre. Nella primissima scena in cui
appare la protagonista, che per fortuna non è l’adolescente senza
gusto nella moda e sfigata, si vede che raccoglie i suoi effetti
personali e prepara la valigia è impossibile non pensare a Bella in
Twilight che lascia il tetto materno per trasferirsi altrove. Se la
futura moglie di Edward Cullen finiva a vivere in una città dove
piove sempre, l’eroina di questo film è molto più fortunata e
va a vivere al mare, in una mega villa sulla Costa del Sol, che ricordano
molte le coste californiane di Orange County.
Noah non è per niente felice di
questa situazione, odia tutto sia i vestiti costosi e firmati che
ha trovato nell’armadio della sua nuova camera da letto e pure il
fratellastro old money e snob Nick Leister. Lui è
un ragazzo ventuenne che studia legge, poco più grande di lei che
va ancora al liceo, che vive una doppia vita. Inutile fare giri di
parole perchè è tutto quello che ti aspetti quando pensi al bad guy
bello e tenebroso e il fatto che sia il fratellastro della
situazione il pensiero va subito a Sebastian Valmont di
Cruel Intentions. Peccato che proseguendo Noah e Nick si
rivelano, in stile relazione tossica erotica, più come Eva e Marco
della fiction I Cesaroni.
Tutti i clichè del genere
Quindi scordatevi le pentole e i
bicchieri perchè ai festini degli spagnoli di È colpa
mia? si trovano la tequila e le corse clandestine in
macchina tra gang, che sono il perfetto mix tra quelle del primo
Fast & Furious e le gare a cui partecipavano Step e Babi in
Tre metri sopra il
cielo. Come ho già citato all’inizio però la
protagonista possiede un personalità molto forte, infatti sa
difendersi bene da tutti i tipi loschi che si avvicinano e sa
guidare l’auto sportiva da corsa di Nick in perfetto stile
Dom Toretto, il tutto senza possedere una patente
e avendo imparato, da bambina, dal padre violento ma ex pilota da
corsa.
Altri stereotipi che
possiede l’eroina di questo young adult è l’amore per i libri,
ovviamente la sue letture preferita sono “Orgoglio e pregiudizio”
come Tessa Young e “Romeo e Giulietta” come Bella Swan. Per finire
con la lunga lista di clichè nel film non possono
mancare il Fight Club tra ragazzi ricchi che si
picchiano per divertimento, il bullo di turno che odia il bel
protagonista, la mean girl della compagnia che è
gelosa della nuova arrivata, l’ex fidanzato zerbino della
protagonista e i party a bordo piscina.
Da metà È colpa
mia? i fratellastri si danno finalmente libero sfogo ai
loro ormoni e alla lussuria incestuosa, anche se pensandoci bene
sono più nel peccato Daemon e Rhaenyra Targaryen in
House of the Dragon, visto che Noah e Nick non hanno
in comune neanche un pezzettino di dna. I protagonisti però
all’improvviso ci ripensano alla loro relazione segreta e decidono
di passare una notte d’amore in spiaggia sotto il chiaro di luna.
Per fortuna gli spagnoli ci tengono a precisare, con annessa
campagna progresso per il sesso sicuro e la cultura del consenso,
anche perchè stiamo sempre parlando di una sorella minorenne e un
fratello acquisito già maggiorenne.
Il finale che vale forse la visione
di È colpa mia?
Arriviamo al finale
adrenalinico che per quanto mi riguarda, forse, vale la
visione. Noah viene rapita da suo papà Jonas, appena uscito di
prigione e cerca vendetta, l’attore che si ritrova a recitare il
ruolo del cattivo è Iván Massagué visto nel film
Il buco. Il padre ormai braccato dalla polizia, che ha scoperto
il covo del delinquente, carica nella macchina da corsa rossa
rubata Noah e la obbliga a guidare in un inseguimento per le vie
della cittadina sul mare. Nick che non riesce a non seguire le
regole e in compagnia del commissario che stava indagando sul caso
inizia a guidare come un pazzo dietro all’amata. Alla fine nel
momento più surreale del film, dopo delle mirabolanti fughe e delle
sgommate acrobatiche, i due protagonisti rifanno, alla pari, una
scena celebre di un lungometraggio della serie di Fast and
Furious, dove la poliziotta spara e uccide Jonas.
L’epigolo di È colpa
mia? è la conferma del film stesso, che vuole essere
grottesco e non essere preso sul serio come hanno tentato di fare,
fallendo miseramente, sia tutti i quattro film di After e il
dimenticabile Uno splendido disastro. Questo
young adult spagnolo si può ritenere la parodia stessa del
genere anche se rimane sempre un collage di scene viste e riviste
in altri teen movie dagli anni Duemila ad oggi. Certo ci sono
ancora due libri e chissà se Amazon Studios ci regalerà altri film
della saga visto il grande successo riscosso sulla loro
piattaforma.
Prime
Video ha svelato le foto ufficiale dell’atteso film
È
colpa mia?, basato sulla trilogia best-seller
Culpables di Mercedes Ron (Culpa mía, Culpa
tuya, Culpa nuestra). Il film vede protagonisti
Nicole Wallace (Skam España,
Parot), Gabriel Guevara (Mañana es
hoy, Hit), Marta Hazas (Días
mejores, Pequeñas coincidencias), Iván
Sánchez (Bosé, Hospital Central), Eva
Ruiz e Victor Varona (Cielo grande,
Dani Who?).
È colpa
mia? debutterà l’8 giugno su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo. È colpa mia? è l’ultima novità per i clienti Amazon
Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte
esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo
abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.
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La trama di È colpa mia?
Noah deve lasciare la sua città, il
suo fidanzato e I suoi amici per trasferirsi nella villa di William
Leister, il nuovo marito ricco di sua madre. Diciassettenne, fiera
e indipendente, Noah fa resistenza a vivere in una reggia
circondata dal lusso. Lì incontra Nick, il suo nuovo fratellastro,
e lo scontro fra le loro personalità forti è evidente da subito.
Noah scopre presto che sotto la maschera del figlio modello Nick
nasconde una vita di risse, scommesse e corse in auto clandestine,
tutto ciò da cui lei si è sempre tenuta alla larga.
Nonostante la distanza abissale tra
loro, entrambi iniziano a provare un’irresistibile attrazione che
presto si tramuta in vera e propria passione. Né la loro rivalità
né l’opposizione di tutti quelli intorno a loro li fermerà
dall’innamorarsi follemente e segretamente. Ma il presente
turbolento di Nick e il burrascoso passato di Noah metteranno a
dura prova le loro vite e il loro amore proibito.
Il nuovo film Original È colpa
mia?è prodotto da Pokeepsie Films
(Veneciafrenia, 30 Coins, The bar), e ha
come produttori Álex de la Iglesia e Carolina Bang
mentre Domingo González ne è regista e
sceneggiatore.