Captain America è
stato parte integrante del MCU per quasi un decennio, il che ha dato al
personaggio di Steve Rogers parecchie occasioni per poter brillare
sul grande schermo. Alcune scene dei film dell’universo condiviso
in cui è apparso, rendono palese il motivo per cui Steve
sia un supereroe così amato e rispettato. Screen
Rant ha raccolto le 10 scene presenti nei film
del Marvel Cinematic Universe
che dimostrano che Cap è il migliore di tutti i Vendicatori:
Nel finale del suo primo
film in solitaria
Captain America – Il primo vendicatore, Steve
Rogers si è sacrificato facendo schiantare l’aereo in acqua
per assicurarsi che nessun altro sarebbe morto. Steve non aveva
idea che sarebbe sopravvissuto al calvario.
Anche se si è svegliato quasi 70
anni dopo, fatta eccezione per Peggy, tutti quelli che conosceva e a cui
teneva erano morti. I veri supereroi sono disposti a sacrificarsi,
e Steve ha fatto proprio questo.
Il suo primo bacio con Peggy
Il primo bacio di Steve con
Peggy avviene quando stanno inseguendo
Teschio Rosso: Steve sta per intraprendere il viaggio che lo
porterà a schiantarsi contro il ghiaccio. Tuttavia, né Steve né
Peggy ne sono consapevoli al momento, quindi il loro è un bacio
privo di paura.
Non è un addio, ma una promessa che
le cose migliori devono ancora venire. È un momento breve ma
comunque dolce, con anche un tocco di umorismo, grazie al
colonnello Phillips che assicura che lo stordito Steve non lo
bacerà.
Combattere contro sé stesso come Captain America
Capitan America ha
affrontato molti nemici durante la sua vita. Ma uno dei suoi
momenti più duri e certamente memorabili è quando combatte contro
sé stesso in Avengers:
Endgame.
Durante il loro viaggio indietro
nel tempo fino al 2012, il giovane Steve incontra la sua
controparte futura e crede di star affrontando
Loki che nel frattempo ha appena cambiato aspetto. I due
Capitan America si sfidano in battaglia, ma il vecchio Steve ne
esce vincitore e riesce a mettere fuori combattimento il suo io più
giovane.
Il saluto a Groot
Steve
Rogers ha fatto molta strada nel MCU e ha sicuramente
imparato molto. Anche se è cresciuto nella prima metà del ventesimo
secolo, Steve ha tenuto la sua mente aperta e ha accettato
l’esistenza degli alieni come qualcosa di perfettamente
plausibile.
Quindi, quando incontra Groot per
la prima volta, non si fa affatto spaventare da un albero parlante;
al contrario, si presenta con molta calma a Groot.
Ingannare l’Hydra
In uno dei colpi di scena
più divertenti dei fumetti, Steve inganna l’Hydra e si risparmia
una lotta inutile. Quando decide di portare lo scettro fuori
dall’edificio e si imbatte in un gruppo di agenti dell’Hydra
nell’ascensore, invece di picchiarli, Steve gioca e finge di essere
anche lui un membro dell’Hydra – semplicemente esclamando:
“Hail Hydra”. È una buona prova che Captain America è
anche cervello e non solo muscoli.
Il combattimento in ascensore
Parlando di Hydra e di
ascensori, c’è anche la memorabile scena del combattimento in
ascensore in Captain America: The Winter Soldier (2014). Cap sale
sull’ascensore, è circondato dai suoi nemici, l’aria è densa di
tensione; tutti sanno che le cose stanno per precipitare.
Tuttavia, Cap dà loro l’opportunità
di uscire dall’ascensore prima di procedere ad abbattere gli uomini
in uno spazio limitato, il tutto senza nemmeno sudare.
Affrontare Thanos
Essere un supereroe non
significa solo vincere. Si tratta anche di trovare la forza per
superare il fatto che si può perdere e che bisogna cercare di
rimediare. È qualcosa che ha toccato anche Captain America.
Si oppone a
Thanos in Wakanda e fa del suo meglio per ottenere il
Guanto. E quando fallisce e loro perdono, trascorre i
successivi 5 anni a pensare a come migliorare le cose, finché lui e
gli Avengers non riescono alla fine a sconfiggere
Thanos una volta per tutte.
“Ho tutto il giorno libero!”
Il tratto caratteriale più
importante di Capitan America è la sua capacità di recupero. Non si
arrende mai, in nessuna circostanza, anche se il suo avversario è
più forte, o se lui è stanco o giù di corda, continua a
combattere.
Lo dimostra molte volte nei film.
Prima quando si trova contro un bullo che è molto più grande di
lui, e anche quando è pronto ad affrontare
Thanos e il suo intero esercito da solo, se necessario.
D’altronde… “ha tutto il giorno libero!”.
Sollevare il Mjolnir
La scena in cui Capitan
America solleva finalmente il martello di Thor, il
Mjolnir, per salvare il Dio del Tuono da Thanos è uno dei
momenti più epici dell’intero MCU. Ed era atteso da molto tempo,
cioè da Avengers:
Age of Ultron (2015).
Ma ci sono voluti 4 anni prima che
il Cap usasse il Mjolnir per salvare la situazione. Lo ha fatto con
estrema grazia, come se fosse abituato a maneggiare la potente arma
praticamente da sempre…
Il ritorno da Peggy
Steve che torna indietro
nel tempo e vive la sua vita con Peggy è stata una mossa
controversa, poiché molti fan credevano che Steve fosse
semplicemente egoista quando ha preso la sua decisione. Tuttavia,
dopo quello che ha passato (e anche Peggy!), i due si meritavano un
po’ di felicità.
Steve mancava a Peggy, lei mancava
a lui, e anche se forse è stato realmente un gesto un po’ egoista…
nessuno è perfetto, nemmeno Capitan America! Lo fa solo sembrare
più umano. Inoltre, gli sceneggiatori hanno suggerito che Steve
fosse il padre dei figli di Peggy: se è così, alla fine la sua
scelta acquista un significato ancora maggiore…
Arriva da Amazon
la prima immagine del pack blu-ray da collezione sulla trilogia
di Captain America prodotta e
targata Marvel Studios. L’edizione arriva
subito dopo il debutto in home video di Captain America Civil War.
L’edizione sarà acquistabile su
Amazon naturalmente e non si hanno notizie sull’edizione Italiana.
Al momento non si hanno ulteriori dettagli in merito dunque non
resta che aspettare ulteriori notizie.
Leggi la nostra recensione di Captain America Civil
War
Sinossi: Captain America
Civil War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve
Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali
causati dalla loro lotta per proteggere il mondo.Dopo che la città di Lagos,
in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale
che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a
gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio
d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del
team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers che, al tempo
stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e malvagio
avversario.
Ricordiamo che Captain America: Civil
Warsarà diretto
da Anthonye Joe
Russo e vedrà nel cast Chris Evans,
Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank
Grillo, Jeremy
RennereDaniel
Bruhl. Captain America Civil
War è arrivatonelle
sale italiane il 4 maggio 2016.
Captain
America ha spento ieri le candeline, e insieme ai
festeggiamenti per il suo centennale dalla nascita è arrivata un
interessante risposta alla domanda che molti fan ancora si ponevano
dall’uscita de Il Primo Vendicatore: come ha fatto
Steve Rogers a sopravvivere al congelamento per 70
anni?
Ebbene a porre fine a
questo interrogativo ci ha pensato la Marvel stessa, fornendo una
spiegazione logica a questa “magia” nella mostra interattiva in
programma a Las Vegas:
“Gli esami fisici sul
Capitano Rogers hanno rivelato che il suo sangue è diventato più
denso, ma non si è congelato. I test hanno rivelato che il sangue
conteneva un’eccessiva quantità di glucosio, che ha abbassato la
temperatura di congelamento del sangue e ha creato un
“crioproteggente”. Questo processo è simile a quello dei tardigradi
(gli orsi d’acqua) e delle rane di legno, che metabolizzano del
glicogeno nel fegato per ridurre il restringimento osmotico delle
cellule evitando il loro congelamento. Questa cosa, comunque, non
si era mai vista in un essere umano prima d’ora.”
La prima sinossi
di Avengers 4: “Il culmine di 22
film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers
porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di
un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è
fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per
sostenerla.”
Marvel Comics celebra l’ottantesimo
anniversario di Captain America con una serie limitata dal
titolo “The United States of Captain America“.
Scritta da Christopher Cantwell e disegnata da Dale Eaglesham, la
serie vedrà Steve Rogers collaborare con alcuni dei Captain America
del passato – tra cui Bucky Barnes, Sam Wilson e John Walker – in
un viaggio attraverso l’America per ritrovare il suo scudo
perduto.
Durante il loro viaggio, il gruppo
entrerà in contatto con diverse persone comuni, di ogni estrazione
sociale, che hanno assunto il ruolo di Captain America nel corso
degli anni per difendere le loro comunità, a cominciare da
Aaron Fischer. “Aaron si ispira agli eroi
della comunità queer: attivisti, leader e gente comune che si
battono per una vita migliore”, spiega l’autore Joshua
Trujillo. “Rappresenta gli oppressi e i dimenticati.
Spero che la sua storia d’esordio abbia un riscontro tra i lettori
e aiuti ad ispirare la prossima generazione di eroi.”
L’artista Jan
Bazaldua si unirà a lui per espandere le origini di
Fischer. “Voglio ringraziare moltissimo l’editore Alanna Smith
e Joshua Trujillo per avermi chiesto di creare Aaron”, ha
detto Bazaldua. “Mi è davvero piaciuto disegnarlo e, come
persona transgender, sono felice di poter presentare una persona
apertamente gay che ammira Captain America e combatte contro il
male per aiutare coloro che sono quasi invisibili agli occhi della
società. Mentre lo disegnavo, pensavo: ‘Cap combatte contro esseri
superpotenti e salva il mondo quasi sempre, ma Aaron aiuta chi
cammina da solo per strada, con i problemi che deve affrontare ogni
giorno’. Spero che alla gente piaccia il risultato
finale!”
The United States of Captain
America arriverà il 12 giugno. Di seguito
una copertina alternativa del fumetto ad opera di Nick
Robles e il design originale di Aaron Fischer ad opera di
Jan Bazaldua.
Steve Rogers, aka Captain America,
era un personaggio dei fumetti già estremamente popolare prima
della nascita dell’Universo Cinematografico Marvel. È chiaro però che i film
abbiamo contribuito a trasformato in uno degli eroi
cinematografici più iconici di tutti i tempi. Grazie anche
all’accattivante performance di un
Chris Evans sempre dedito e impegnato, il personaggio
è diventato forse l’eroe più importante del MCU. Con Avengers:
Endgame l’arco narrativo di Cap nel MCU, iniziato con
Captain America: Il primo vendicatore, si è ufficialmente
concluso. Nel corso degli anni, come evidenziato da
Screen Rant, il personaggio ha attraversato alcuni importanti
cambiamenti, tanto fisici quanto emotivi. Ecco di seguito i
principali:
Il costume
Non era certamente facile
adattare il costume di Cap per un live action senza correre il
rischio di dare vita a qualcosa di buffo. Il Primo Vendicatore ha cercato di collegare il
costume al tentativo dei militari di creare una figura di
propaganda, e lo ha fatto con estrema intelligenza, dato che il
costume si è adattato sorprendentemente all’avventura raccontata
nel film, profondamente radicata nel passato.
Quando Cap è arrivato nel mondo
moderno in
The Avengers, il costume è finalmente apparso in tutto il
suo splendore. In Endgame
è addirittura diventato qualcosa sul quale poter scherzare. Negli
altri film abbiamo visto una versione dello stesso più radicata ed
elegante, forse più appropriata al contesto narrativo.
Steve e Bucky
Forse la relazione più
importante che Steve ha avuto durante i suoi tre film in solitaria
è stata quella con il suo amico d’infanzia Bucky Barnes. La loro
amicizia ha motivato molte delle azioni di Steve nel MCU: quando hanno iniziato a
combattere fianco a fianco, sono stati poi costretti a combattere
l’uno contro l’altro: alla fine, Steve ha lottato per proteggere
Bucky.
È stata una
relazione commovente che forse, nel MCU, non si è conclusa nel modo in
cui avrebbe dovuto. Con così tante accadute in Avengers:
Infinity War ed Endgame,
la storyline dedicata a Steve e Bucky non ha ricevuto molta
attenzione. Dopotutto, sembra strano che la relazione tra i due sia
finita nel modo in cui ci ha mostrato il cinecomic di
Anthony e Joe Russo.
Il boy scout
Uno dei principali
problemi, da un punto di vista narrativo, con un personaggio come
Captain America è che potrebbe risultare fin troppo bravo. Non è
sempre divertente, infatti, vedere un personaggio così potente fare
sempre la cosa giusta e non commettere mai errori.
Quando Cap venne introdotto nel
MCU, il suo spirito nobile era
accattivante, ma rischiava di invecchiare abbastanza velocemente.
Saggiamente, con i film si è iniziato ad irruvidire un pochino il
personaggio, rendendolo più imperfetto, come quando ha trattenuto
la verità sui genitori di Tony.
Lo stile di combattimento
Come se non ci fossero
abbastanza lotte per giustificare l’arrivo di Cap sul grande
schermo, il fatto che il suo principale stile di combattimento
fosse lanciare un grande scudo non ha certamente aiutato.
Fortunatamente, una volta che Cap venne portato nel mondo moderno,
sembrò imparare alcuni nuovi trucchi.
Nella scena d’azione iniziale di
Captain America: The Winter Soldier, assistiamo al nuovo
stile di combattimento di Cap, qualcosa di davvero elettrizzante. È
tattico, brutale e frenetico, il che ha aggiunto un nuovo grado di
eccitazione ai suoi film e alle scene di lotta che lo vedevano
coinvolto.
Patriottismo indiscusso
Il MCU è diventato un franchising così
imponente che è popolare in tutto il mondo e le sue storie si
estendono in tutto l’universo. Quindi, avere un personaggio di nome
Captain America che indossa letteralmente la bandiera americana,
potrebbe apparire limitante.
I film hanno fatto un ottimo lavoro
fin dall’inizio nel rendere Steve Rogers qualcuno che non si
riferisse solo all’America, ma alla giustizia in generale.
Soprattutto gli ultimi titoli, esplorano meravigliosamente l’idea
che spesso il patriottismo significa mettere in discussione coloro
che sono al potere.
La sua eredità
Tutti gli eroi del MCU hanno una buona parte di
difetti, ma Cap è sempre apparso come quello non macchiato, capace
di tenere tutti gli eroi con i piedi per terra. Era il simbolo di
ciò che un eroe dovrebbe essere e un modello a cui tutti devono
guardare.
Quell’aspetto nobile del personaggio
non è mai scomparso, ma il modo in cui viene percepito dagli altri
è indubbiamente cambiato. Dopo gli eventi di Captain
America: Civil War, Cap passa dall’essere il più grande
eroe americano al più grande fuggitivo. È stata una direzione
sicuramente interessante che la Marvel ha deciso di far
intraprendere al personaggio.
Un pesce fuor d’acqua
Alla fine de Il Primo Vendicatore, Cap si sveglia nel 21° secolo e
si rende conto che il mondo che conosceva non esiste più. È stato
un momento che ha cambiato il personaggio in una sorta di eroe
tragico, anche se i film si sono divertiti molto con l’umorismo
legato al suo essere spesso un “pesce fuor d’acqua”.
Col passare del tempo, e anche in
maniera piuttosto rapida, Cap sembrò a suo agio con il nuovo mondo.
In poco tempo lo vediamo trasformarsi e sentirsi come a casa,
nonostante il suo passato ogni tanto abbia continuato a
compromettere qualche sua azione o qualche suo comportamento.
Steve e Tony
Non appena si incontrano
per la prima volta in
The Avengers, era chiaro che Steve e Tony Stark
avrebbero sviluppato una relazione molto particolare. Si scontrano
quasi subito prima di sviluppare un sincero rispetto reciproco in
qualità di eroi.
Quella tensione tra
loro dà poi vita ad un’affascinante amicizia. Si avvicinano come
compagni di squadra prima di dividersi in modo sostanziale. Alla
fine, questi due eroi si renderanno conto che, nonostante tutto,
vogliono combattere fianco a fianco.
Fascino e simpatia
È difficile non restare
affascinati da Steve Rogers e dal suo viaggio nella sua storia di
origini, ma probabilmente Capitan America non è stato il
Vendicatore preferito di molte persone, almeno non dall’inizio. I
suoi compagni eroi sembravano essere certamente più divertenti
dell’eroe apparentemente perfetto.
Tuttavia, Cap è
diventato molto più simpatico con l’avanzare del franchise. La sua
determinazione e il suo buon cuore lo hanno trasformato da
personaggio un po’ noioso alla tipologia di eroe di cui i fan
avevano bisogno.
La storia d’amore con Peggy
Il romanticismo nel
MCU è sempre stato un po’
complicato. Fra tutta l’azione dei supereroi, le trame d’amore sono
sempre apparsi un po’ forzate. Ne Il Primo Vendicatore, la relazione tra Steve e Peggy
Carter è stata alquanto dolce, ma non ha avuto molto tempo per
svilupparsi prima di essere totalmente ignorata.
Sorprendentemente, nonostante non
fosse stato dedicato altro tempo alla loro storia al di là di quel
primo film, il franchise ha continuato a consolidare il legame tra
i due personaggi. A parte uno sfortunato passo falso con Sharon
Carter, Steve non ha mai esitato nel suo amore, il che ha reso il
suo lieto fine ancora più gratificante.
La carriera del regista Jeff
Wadlow ha fortemente risentito dell’insuccesso di Kick-Ass 2, ma prima di quel momento era un nome molto
quotato all’interno di Hollywood, coinvolto in molti progetti di
alto profilo, tra cui X-Force e Masters of the Universe, ma nessuno di essi è stato
realizzato. Oltre questi, a quanto pare, c’era anche la volontà da
parte del regista di realizzare un film su Captain America per i Marvel Studios. Durante una recente intervista con Alex Zane, condividendo
la sua speranza di fare prima o poi un altro film di supereroi, il
regista ha rivelato quanto sarebbe stata diversa la sua
interpretazione di Steve Rogers.
“Assolutamente. Ucciderei –
ucciderei – per fare un grande film di supereroi“, ha
dichiatato Wadlow. “Ci sono andato molto vicino in alcuni casi.
Dopo l’uscita di Iron Man nel 2008, ho chiamato il mio manager e
gli ho detto: “Devi farmi entrare alla Marvel. Non so cosa faranno in
seguito, ma quel film ha cambiato le carte in tavola, voglio
entrare e propormi‘”. “All’epoca pensavo che non avrebbero
mai fatto un film su Capitan America nemmeno tra un milione di
anni. Così ho proposto un film su Capitan America… Inutile dire che
credo che la mia proposta fosse troppo lontana dalle loro
intenzioni“.
“Parte della mia tesi era che
Capitan America non doveva essere un bianco biondo. È un’idea
ariana“, ha aggiunto. “Capitan America dovrebbe
assomigliare a Will Smith o a un wrestler di nome The Rock“.
Alla fine avevano progetti diversi, ma al 100% avrei ucciso per
fare un grande film di supereroi“. Come noto, i Marvel Studios avevano già altri
piani per Captain America, poi arrivato al cinema nel 2011 con il
biondo Chris Evans come protagonista. Il resto, come
si suol dire, è storia.
Secondo lo scooper @MyTimeToShineH,
è in fase di sviluppo una serie limitata per Disney+ che ruoterà attorno a
Capitan America che riporta le Pietre
dell’Infinito al loro giusto posto nel tempo dopo gli eventi di
Avengers:
Endgame.
Si tratta di una storia che i fan
dicono di voler vedere da tempo e uno show del genere sarebbe un
buon modo per far sì che l’offerta di streaming dei
Marvel Studios torni a
essere un evento televisivo imperdibile (come è successo quando
WandaVision e
The Falcon and The Winter Soldier sono stati lanciati
nel 2021).
Abbiamo già sentito parlare di
possibili piani per questo show televisivo, quindi speriamo che
finalmente si vada avanti. Se i rapporti che abbiamo letto in
passato sono attendibili, potrebbe anche essere il misterioso
progetto Marvel prodotto da Scarlett Johansson.
Ma questa non è l’unica
indiscrezione che abbiamo da condividere oggi: secondo quanto
riferito, l’icona di Taken e Star Wars: La minaccia fantasma, Liam Neeson, si sarebbe unito al MCU in un ruolo misterioso.
Comprensibilmente, si è già
speculato sul fatto che sia stato scritturato per interpretare il
Dottor Destino o Galactus nei Fantastici
Quattro, ma al momento non è stato ufficializzato
nulla, compreso il casting di Neeson. Per quanto ne sappiamo, sarà
lui a dare la voce a H.E.R.B.I.E. con il suo
caratteristico umorismo senza peli sulla lingua!
Anche Donald Glover, che ha interpretato Aaron
Davis in Spider-Man: Homecoming, è in attesa di
un ritorno nel MCU. Tuttavia, piuttosto
che interpretare Prowler, sembra che Kevin Feige sia desideroso di arruolare le
capacità dell’attore come scrittore.
Janelle Monàe,
nota soprattutto per il suo lavoro in Glass
Onion: A Knives Out Mystery e Moonlight,
è anch’essa nel mirino dei Marvel Studios, anche se
per un ruolo da attrice. Vedremo cosa succederà.
Lo scorso novembre, Chris Evans è stato interrogato sulle voci che
lo vorrebbero in procinto di interpretare Capitan America e ha
risposto: “Sai, anch’io vedo sempre queste notizie, e per me è
una novità“. “Penso che ogni due mesi qualcuno dica che
stanno per prendere Downey, e [Chris] Hemsworth, e Scarlett
[Johansson], e tutti stanno tornando!”. E ha aggiunto:
“Nessuno me ne ha parlato. E guardate, non direi mai, ma sono
molto protettivo. È un ruolo molto prezioso per me, quindi dovrebbe
essere giusto“.
Sam Wilson è diventato ufficialmente
Captain America nel finale di The Falcon and the Winter Soldier. Ma in che
modo il suo costume è diverso da quello di Steve Rogers?
Scopriamolo insieme, grazie a
Screen Rant.
Grazie a Bucky, che ha chiesto un
favore alle Dora Milaje dopo aver consegnato loro il Barone Zemo
una volta terminata la loro alleanza, Sam ha ottenuto un costume
nuovo di zecca che mescola il meglio delle sue due identità da
supereroe: il suo costume da Falcon e le sue specifiche
caratteristiche, e il costume di Captain America. Anche nei fumetti
Sam Wilson è diventato Captain America ad un certo punto, e anche
in quell’occasione gli è stato donato un nuovo costume. I fan sono
stati quindi felici di vedere che il MCU ha deciso di rimanere fedele al
design dei fumetti, anche se con alcune modifiche per adattarsi
meglio allo stile di questo universo e renderlo più credibile.
Per quanto riguarda il look, il
costume da Captain America che Sam ha sfoggiato nel finale di
The Falcon and the Winter Soldier è una
versione più semplice di quella vista nei fumetti. Il costume
mantiene la stessa tavolozza di colori (blu, rosso e bianco), ed è
un mix tra il suo costume di Falcon e quello di Captain America.
Steve Rogers ha indossato diversi costumi di Captain America nel
corso della sua storia nel MCU, quindi per confrontare il suo
costume con quello di Sam, il modo migliore è farlo con il l’ultimo
sfoggiato dall’eroe, quello in Avengers:
Endgame.
Nel film di Anthony e Joe
Russo, Steve indossa un costume con una cotta di maglia, si è
rimesso la stella sul petto (se l’era tolta dopo gli accordi di
Sokovia e il conflitto di Civil War), così come il logo degli
Avengers. Dato che Steve era un Supersoldato, non aveva bisogno di
molta protezione da parte del costume, anche se sicuramente lo ha
aiutato ad assorbire diversi colpi. Anche il costume di Sam ha
un’evidente protezione, principalmente sul petto, i suoi guanti
tradizionali sono stati trasformati in guanti da combattimento, la
sua visiera ha la tecnologia dei sensori (grazie a Wakanda) e le
sue ali sono state aggiunte al costume, permettendogli così di
volare e proteggersi nel caso di un’esplosione o di un incidente.
Anche il suo fedele Redwing fa parte del nuovo costume.
Il futuro di Sam Wilson nei panni di Captain America
È importante ricordare che Sam non è
un Supersoldato, e per quanto sia stato addestrato al
combattimento, ha bisogno di più protezione di Steve e di anche di
altri personaggi con superpoteri, quindi la tecnologia di Wakanda
ha giocato un ruolo decisamente chiave nella sua concezione, anche
se al momento non sappiamo se i pezzi del costume sono fatti di
Vibranio oppure no.
Ovviamente, il finale di The Falcon and the Winter Soldier non sarà
l’ultima volta che i fan della Marvel vedranno Sam Wilson nel suo
nuovissimo costume da Captain America, dato che il suo arco come
nuovo Cap è appena iniziato. Mentre si adatta a questa nuova
identità e a questo nuovo ruolo nel MCU, lo stesso Sam – al pari degli
spettatori – continuerà ad imparare di più sul costume, sulle sua
composizione e su tutto ciò che può fare con esso.
Ora non resta che aspettare di vedere sul set anche il
protagonista Chris
Evanse magari anche l’altra due bellezze del
cast Cobie
Smulders(apparsa in The Avengers e nota per la
sit-com di successo How I Meet Your Mother) e
Emily
VanCamp.
La storia si riaggancerà alla fine
di The Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato
con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al
momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi
ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro
speciale: Captain America: il soldato
d’inverno. Tutte le info utili nella nostra
scheda: Captain America: il soldato
d’inverno.
Dopo le foto di Samuel L. Jackson e
Scarlett Johansson ecco
arrivare i primi scatti anche della bellissima Cobie
Smulders fotografata sul set di Captain
America: il soldato d’inverno diretto
da Anthony e Joe Russo. A
pubblicare le foto ci ha pensato
DayliMail. Cobie
Smulders riprende il suo ruolo nello
S.H.I.E.L.D. di Maria
Hill in The Avengers,
uscito nel 2012.
Ora non resta che aspettare di
vedere sul set anche il protagonista Chris
Evans eEmily
VanCamp.
Il film comprende nel cast già
attori del calibro di Chris
Evans, Sebastian
Stan, Anthony
Mackie, Frank
Grillo, Samuel L.
Jackson, Cobie
Smulders, Scarlett
Johansson, Emily
VanCamp e Toby
Jones.Anthony e Joe
Russo dirigeranno la pellicola, la cui uscita statunitense
è fissata per il 4 Aprile 2014. Le riprese inizieranno ad
aprile a Cleveland.
La storia si riaggancerà alla fine
di The Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato
con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al
momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi
ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro
speciale: Captain America: il soldato
d’inverno. Tutte le info utili nella nostra
scheda: Captain America: il soldato
d’inverno.
Il ritorno di Chris Evans nel MCU potrebbe finalmente raccontare
la storia della missione di
Captain America che Avengers:
Endgame ha scelto di non mostrare. Il film di Anthony
e Joe Russo, infatti, non ha mai esplorato in che modo Steve Rogers
abbia completato la sua missione e sia tornato indietro nel tempo
per rimettere le Gemme dell’Infinito ognuna al suo posto,
sicuramente un’opportunità piena di potenziale che in molti non
hanno esitato a bollare come persa.
In Avengers:
Endgame,
Captain America è stato l’Avenger incaricato di riportare tutte
e sei le Gemme dell’Infinito al loro posto nella timeline. Tornato
nel presente, è ricomparso in versione anziana. La sua decisione di
rimanere nel passato insieme alla sua amata Peggy Carter (Hayley
Atwell) ha segnato, di fatto, la fine del suo viaggio nel
MCU. Tuttavia, sembra che la
Marvel sia intenzionata a far
tornare l’iconico personaggio in qualche modo. È stato infatti
riferito che Marvel ed Evans stanno lavorando a
un accordo che consenta all’attore per riprendere il ruolo di
Capitan America in ben due progetti del MCU. Fino ad ora, Evans sta
minimizzato la notizia, mentre la Marvel non ha né smentito né
confermato la fuga di notizie delle ultime settimane.
Se è vero che
Captain America tornerà sul grande schermo, la domanda più
importante che i fan si pongono in merito al suo ritorno è
ovviamente relativa al punto della Fase 4 in cui verrà impostato il
suo ritorno. Invece di correre il rischio di annullare (e quindi di
rovinare) la fine dell’arco narrativo di Cap impostato da
Endgame,
la Marvel potrebbe avere in programma
di mostrare parti della sua storia che non sono state ancora
mostrate, o forse non esplorate del tutto. Probabilmente, l’evento
più emozionante nella vita di
Capitan America è accaduto fuori dallo schermo e i fan non
hanno ancora avuto la possibilità di esserne testimoni.
Presumibilmente, proprio perché si è
scelto di far apparire la versione anziana di Cap che consegna il
suo scudo a Sam Wilson/Falcon (Anthony
Mackie), Avengers:
Endgame non ha avuto tempo sufficiente a disposizione
per mostrare anche come Steve abbia rimesso a posto tutte le Gemme.
Per alcuni fan tale scelta è stata parecchio deludente; tuttavia,
si è trattato di una scelta narrativa comprensibile in definitiva,
dato che la ricomparsa dell’eroe nel presente aveva l’obbligo di
essere – sempre per fini narrativi – tanto brusca quanto
sorprendente.
Che si tratti di una serie o
addirittura di uno speciale (qualcosa di molto simile allo speciale
natalizio sui
Guardiani della Galassia che arriverà nel 2022), la Marvel ha finalmente la possibilità
di concentrarsi direttamente sull’avventura di Steve con le Gemme
dell’Infinito, mostrando diversi elementi chiave (come, ad esempio,
quello che
Captain America ha fatto con il Mjolnir). Se fosse stato
mostrato in Endgame,
il momento si sarebbe probabilmente esaurito in una scena di cinque
minuti o giù di lì, mentre un progetto incentrato esclusivamente
sulla missione di Cap potrebbe raccontare, anche in maniera
divertente, tutta una serie di retroscena inediti.
Il personaggio di Peggy
Carter interpretato da Hayley Atwell ha fatto il suo debutto in
Captain America: Il primo Vendicatore del 2011. Il
tenente membro della Strategic Scientific Reserve avrebbe poi
fondato lo S.H.I.E.L.D. e si sarebbe innamorato di Captain
America.
In Captain America: Il primo Vendicatore, l’agente Carter
lavora al fianco di Abraham Erskine (Stanley Tucci) e del
colonnello Chester Phillips (Tommy Lee Jones) per creare un
Super-soldato per gli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale,
reclutando il piccolo e fragile Steve Rogers (Chris Evans) per il
suo cuore e il suo buon carattere. Carter e Rogers combattono
insieme contro l’HYDRA e finiscono anche per innamorarsi, prima che
la coppia sia costretta a separarsi. In un recente libro dedicato
alla storia del MCU, è stato rivelato che Evans è
stato convinto da Robert Downey Jr. ad accettare il ruolo di
Rogers/Cap; lo stesso libro rivela anche alcuni dettagli inediti
sul casting di Atwell.
In “The Story of Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe” (via
Screen Rant), il regista de Il primo Vendicatore, Joe Johnston,
ha ricordato il primo provino di Hayley Atwell, spiegando che a
causa dell’assenza di Evans fu un assistente ad improvvisare la
scena oggetto dell’audizione insieme all’attrice. Il regista ha
rivelato di essere rimasto talmente impressionato dalla bravura e
dal talento di Atwell, che durante il provino stava per mettersi a
piangere.
“Eravamo tutti seduti lì, in una
tranquilla stanza a Shepperton”, spiega Johnston nel libro.
“Chris Evans non era in città, quindi uno dei miei assistenti
leggeva i suoi dialoghi, fuori campo… Stavamo provando una scena e
ricordo di aver iniziato a pensare: ‘È davvero emozionante’. Stavo
per scoppiare a piangere da un momento all’altro… è stato
semplicemente fantastico.”
La storia di Peggy Carter nel MCU
Dopo Captain America: Il primo Vendicatore, il personaggio
di Peggy Carter è apparso in altri film del MCU. In Captain America: The Winter Soldier viene rivelato
che, dopo essersi sposata ed avere avuto figli e nipoti, Peggy ha
contratto l’Alzheimer ed è ricoverata in una casa di riposo, luogo
dove Steve va a farle visita. In Avengers:
Age of Ultron il personaggio riappare durante un
flashback/allucinazione di Steve dovuto ai poteri di Wanda
Maximoff, mentre in Captain
America: Civil War Peggy muore di vecchiaia e viene tenuto
un funerale solenne in suo onore.
In Ant-Man
Peggy Carter compare in un flashback datato 1989, all’inizio
del film, mentre in Avengers: Endgame compare brevemente in una scena
ambientata nel 1970 quando Steve e Tony Stark viaggiano
indietro nel tempo per completare la loro missione; si scopre che
in questo periodo Peggy era la direttrice dello S.H.I.E.L.D. Alla
fine del film si sposa con Steve, tornato nel passato per stare
assieme a lei.
Giunge notizia che la Universal
Pictures International Italy ha anticipato l’uscita di
Captain America – il Primo Vendicatore nel nostro
paese. L’uscita del film era prevista per il 27 luglio,
mentre ora potremo vederlo in contemporanea con gli Stati Uniti
il 22 luglio. Non ci resta che attendere l’uscita del
film e di seguito proporvi la nostra recensione.
Stando al racconto che ne hanno
restituito i Marvel Studios,
Captain America è un eroe senza ombre, un prode
portatore di un eroismo puro che, come visto in Civil
War, è tanto leale da non riuscire nemmeno a scendere a
compromessi con la politica e con quell’ordine militare che pure
rappresentava alla sua origine.
Il Cap di
Steve Rogers e interpretato da Chris Evans del grande schermo è un eroe nel
senso più puro della parola, eppure nei fumetti non è sempre
così.
Pur essendo il simbolo del sogno
americano, Captain America ha le sue macchie, le
sue colpe, le sue contraddizioni che, nonostante gli anni e i
cambiamenti subiti da quello stesso sogno americano, lo rendono
sempre un personaggio intrigante e vivo.
Captain
America è sempre pronto a risolvere la situazione, salvare
i suoi amici e salvare l’America. Cioè, non sempre. Nel recente
arco narrativo di Captain America “Secret Empire”, viene rivelato
che Captain America non è quello che pensavamo fosse. In un
flashback, i fan sconvolti del Primo Vendicatore
hanno appreso che è stato reclutato dalla Hydra in
giovane età, ed è stato un agente dormiente dell’organizzazione per
tutto il tempo in cui il mondo lo considerava uno dei più grandi
eroi della Terra.
I fan e i personaggi dei fumetti
sono rimasti ugualmente indignati, ma per la fortuna di
tutti, le storie a fumetti cambiano sempre. Si è scoperto poi,
infatti, che Hydra Cap non era affatto il nostro Cap (ovviamente).
Tuttavia, la macchia formata da Hydra Cap sul buon nome del
personaggio è una cosa che molti fan vorrebbero dimenticare, e
immaginiamo che il MCU eviterà di raccontare al cinema
questa vicenda.
Voleva davvero uccidere Jack
Flag
Tutti conoscono
l’amicizia tra Captain America e Bucky Barnes, ma
Bucky non era l’unico compagno di Cap. Nel corso della sua carriera
nel fumetto, Cap ah avuto molti partner, e tra questi c’era il duo
Jack Flag e Free Spirit. In particolare Jack Flag era uno dei
migliori amici di Cap, ma sfortunatamente per lui, i fumetti si
sono fatti cupi e le cose brutte sono cominciate a capitare ai
buoni eroi.
Captain America ha recentemente
deciso che sarebbe stato nel suo migliore interesse gettare il suo
amico e il suo aiutante da un aereo in volo. L ‘”Hail Hydra” che ha
pronunciato dopo aver tentato di uccidere Jack è stato un indizio
rivelatore del futuro Hydra Cap che i fumetti stavano per
conoscere.
È andato all’inferno
Quando Captain America fu
introdotto per la prima volta, la sua costante battaglia era con il
suo eterno arcinemico, Teschio Rosso. Dopo aver combattuto con il
villain più e più volte, in tutto il mondo, negli scenari più vari,
gli sceneggiatori sono stati spinti oltre i limiti allo scopo di
mantenere il fumetto di Cap fresco e interessante. Tra le tante
opzioni che aveva, la Marvel ha deciso di mandare Cap
all’inferno.
Non se lo meritava, era un bravo
ragazzo e un grande eroe, ma andò comunque, con Red Skull alle
spalle. È stato costretto a decidere se uccidere Red Skull o
rimanere all’inferno per sempre. Anche se a Captain America piace
pensare di lasciare l’omicidio come ultima spiaggia, non ha perso
tempo per assicurarsi che potesse tornare alla sua vita eroica
sulla Terra.
È un rubacuori
Quella tra Captain
America, o Steve Rogers, e Peggy Carter è la storia d’amore
Marvel di una vita. Anche se il
tempo, le circostanze e alcuni eventi dei fumetti davvero strani li
hanno tenuti separati, sono ancora l’OTP dell’Universo Marvel. Sfortunatamente, Steve non
è il fidanzato devoto che di solito si crede. Nel MCU, incontriamo il suo nuovo
interesse amoroso, imparentata con il suo amore di una vita.
Parliamo della nipote di Peggy, Sharon.
Prima di allora, però, Steve
incontrò la sorella di Peggy nei fumetti e riuscì a uscire con
entrambe le donne contemporaneamente. Non voleva ferire i loro
sentimenti, ma questa è una scusa, si sa. Fortunatamente i futuri
fumetti e l’MCU sono riusciti a rendere le cose
un po’ meno inquietanti.
Ha ucciso Vedova Nera
I fan dei fumetti
Marvel e del MCU sanno che Captain America e
Vedova Nera sono buoni amici. Non sono solo colleghi di lavoro dei
Vendicatori, ma vanno davvero d’accordo. A volte, sono anche un po’
più che amici. Sfortunatamente per Natasha, giocare in coppia con
Cap è un gioco pericoloso. Nei fumetti di Captain America, fu
predetto che Miles Morales avrebbe dovuto uccidere Captain America.
La Vedova Nera era preoccupata di salvare Miles, perché non voleva
che l’adolescente avesse un omicidio sulle spalle. Cercò di
salvarlo, ma era troppo tardi per evitare un colpo mortale dallo
scudo di Cap.
Cap schiaccia i comunisti
Captain America nacque
dalla propaganda di guerra e quando la guerra finì, la Marvel dovette rielaborare il
significato di questo eroe. Così sono saliti sul cavallo in corsa,
per così dire, indirizzando le lotte per la libertà di Cap sui
coministi, la successiva minaccia, dopo aver sbaragliato i nazisti.
Lo scopo di queste avventure di Cap, però era vago e
reazionario.
Queste storie si sono rivelate poi estremamente ancorate al loro
periodo storico, raccontando avventure volte a sconfiggere persone,
cattivi, che era considerati tali per via della loro razza, cultura
e credenze politiche.
Ha cominciato lui la Guerra
Civile
La trama di Civil War nel
MCU sembra molto meno oscura e
seria di quanto non fosse nei fumetti. Alcune parti della timeline
di Civil War infatti potrebbero essere troppo scure per i fan di
Captain America che vogliono vederlo sul grande schermo. In “Civil
War”, Captain America va contro i Vendicatori, difendendo ciò che
considera diritti necessari invece di aiutare i suoi compagni a far
rispettare le nuove leggi.
Non è completamente colpa di Cap
che tutto sia andato così fuori controllo, ma le sue convinzioni e
azioni sono la vera radice della contesa dietro Civil War. Alla
fine, Captain America rimpiange la spaccatura che ha causato tra i
Vendicatori e si trasforma, ma anche la sua resa non può salvarlo
da un destino oscuro alla fine della storia a fumetti.
Cap odia Richard Nixon
Captain America è nato
dalla propaganda, come abbiamo detto, e occasionalmente questo lo
conduce per strane prese di posizione politiche, come quando ha
assistito (e non ha fatto nulla per impedire) alla morte di Richard
Nixon. Captain America ha già incontrato dei presidenti, quindi non
è che il personaggio odi il ruolo di POTUS, si tratta proprio di
Nixon. Ha stretto la mano a Clinton, per esempio, ma ha lasciato
morire Nixon.
Captain America stava combattendo
contro un’organizzazione chiamata l’Impero Segreto (una sorta di
prefigurazione pericolosa) che era stata lanciata in una guerra
nucleare. In questa storia, Cap assiste inerme alla morte del
presidente, lasciando che le sue credenze politche oscurassero i
principi di giustizia. Sembra improbabile che la Disney voglia
raccontare sullo schermo questo Cap iper-politicizzato.
Si è schierato con Hitler
I fan si sono sentiti
oltraggiati da Hydra Cap, perché hanno scoperto che il loro idolo
aveva lavorato per l’organizzazione che aveva combattuto fin
dall’inizio, l’organizzazione che è una rappresentazione diretta
del partito nazista. Sfortunatamente, questo non è nemmeno il
segreto più oscuro che Cap sta nascondendo riguardo al Terzo Reich.
Per un uomo che ha letteralmente preso a pugni Hitler in faccia,
nessuno si aspetterebbe che Captain America combatta per gli ideali
del dittatore baffuto.
Sembra incredibile ma da qualche
parte esistono delle immagini di Cap che brandisce uno scudo che
porta stampato sopra l’infame marchio della svastica, cosa che la
Disney fa bene a nascondere soprattutto dato il passato storico di
propaganda che la stessa casa di topolino ha avuto.
Si arrende facilmente
Captain America sarà
anche stato il “Primo Vendicatore”, ma non è stato sempre un
Vendicatore. Ha lasciato il suo ruolo, due volte in realtà, per
andare in solitaria. A differenza di Justin Timberlake, Steve da
solo non è stato un successo. Per prima cosa, ha smesso di essere
Captain America dopo aver visto morire Richard Nixon, perché era
così deluso e stanco dalla politica.
Si licenziò una seconda volta, più
tardi, e fu sostituito da qualcuno che finì per essere l’esatto
opposto di ciò che Cap avrebbe dovuto rappresentare.
John Walker era abile e addestrato
da Taskmaster nello stile di eroe e portava persino uno scudo. Ciò
che gli mancava, tuttavia, era lo spirito americano che Cap
incarnava, e finì per essere violento e uccidere qualcuno a mani
nude. Fortunatamente, Captain America è sempre tornato, ma chissà
quando rinuncerà di nuovo.
Ha vissuto nello stile di
Nomad
Captain America è
stato Il primo
vendicatore, e molti fan pensano che sia sempre
stato un vendicatore, ma Captain America ha anche percorso sentieri
solitari. Quando fu stanco della corruzione della politica
americana, e ferito dopo aver visto Richard Nixon suicidarsi,
decise di lasciare morire Captain America. Non era la fine della
sua storia, però, e un nuovo eroe si levò dalle sue ceneri.
Cap ha abbandonato il suo scudo per
un mantello, e divenne Nomad, un vigilante dal mantello giallo e
nero che non ha assolutamente nulla a che fare con un eroe della
DC. Steve torna al suo ruolo di Cap dopo solo pochi numeri, ma
Disney probabilmente non è interessato a un disincantato, perduto
Captain America, a meno che Avengers: Infinity War non ci contraddica.
Non è il Primo Vendicatore
Captain America è stato
per lungo tempo famoso come Il primo
vendicatore e viene così utilizzato in tutto il
MCU e, soprattutto, nei materiali
di marketing di Disney e Marvel. L’idea di Cap di essere
l’ideatore originale dei Vendicatori è parte integrante della sua
storia e si aggiunge alla sua personalità eroica. Sfortunatamente,
è tutta una bugia, mascherata da anni di fumetti che cancellano la
verità.
Captain America non è affatto il
primo vendicatore, non è nemmeno uno dei Vendicatori originali.
La formazione originale consisteva
in Iron Man, Ant-Man, Wasp, Thor e Hulk. Captain America è stato
dichiarato retroattivamente membro fondatore, e ha spinto Hulk
fuori dalla sua strada per farlo. Cap potrebbe essere uno dei
leader più ispiratori dei Vendicatori, ma non era lì all’inizio, a
prescindere da ciò che la Marvel vuole che crediamo.
Si è fatto di meth
Captain America, nel
MCU, viene mostrato mentre dà
allegri annunci di pubblica utilità alle scuole negli Stati Uniti,
che sembra il lavoro perfetto per lui. È sempre educato e
cavalleresco, anche quando si tratta di far del male ai cattivi. Ha
anche ammonito gli altri Vendicatori per il loro linguaggio! Per la
maggior parte dei fan di Captain America, è difficile immaginare
che faccia qualcosa di sbagliato. Ognuno ha segreti oscuri, però, e
Cap non fa eccezione.
Nei fumetti, una volta ha fatto uso
di metanfetamine, e ha avuto un comportamento alquanto selvaggio.
In un attacco, Cap ha deciso di far esplodere un laboratorio di
metanfetamine. Sfortunatamente, era alla ricerca di una formula
super di meth, che si è fusa con il sangue del Super Soldier di
Cap. Il risultato è stato disastroso.
È stato ucciso
Si tratta di una storia
alquanto diffusa, ma è improbabile che Disney e Marvel vogliano davvero includere
nel MCU la vera fine di Civil War. Tony
Stark e Steve Rogers rimangono amici, nonostante le loro differenze
politiche. Steve finisce per consegnarsi e arrendersi per i suoi
crimini, nonostante il suo disaccordo con l’atteggiamento militante
dei suoi amici verso le nuove leggi, ma la storia non finisce
qui.
Captain America viene brutalmente
assassinato, una delle morti più emozionanti nella storia della
Marvel Comics.
Il suo assassinio era stato
compiuto per ordine del suo acerrimo nemico, il Teschio rosso, che
dopo aver sottoposto Sharon Carter incinta al lavaggio del
cervello, la rende responsabile del colpo mortale.
Captain Razzista
Captain America è sempre
educato, ma non è sempre “politicamente corretto”, per dirla tutta.
Egli incarna tutto ciò che è l’America, anche in alcuni dei fumetti
più antichi, che includono le parti peggiori del razzismo e della
xenofobia americani. Oltre alla terribile esperienza schierato con
Hitler, Steve Rogers ebbe alcuni momenti ancora più discutibili
durante la sua carriera fumettistica.
Captain America era popolare in un
momento molto diverso, dove gli insulti razzisti erano trascurati e
le tirate razziste erano uno scherzo. Adesso le cose sono per
fortuna molto diverse.
Joe e Anthony Russo hanno sicuramente lasciato
il segno nel Marvel Cinematic Universe
firmando la regia di alcuni dei migliori capitoli della saga
decennale, tra cui Captain America: The Winter
Soldier e Avengers:
Infinity War. Nelle scene conclusive di
Endgame, Captain America fa un viaggio indietro
nel tempo per riportare le Gemme dell’Infinito nei loro luoghi
legittimi (prima di fare una sosta di mezzo secolo per vivere la
sua vita con il suo primo amore, Peggy Carter).
I fan hanno spesso fatto congetture
su questo viaggio nel tempo: esiste o no il progetto di un film o
una serie tv su questo momento della vita di Steve Rogers? Adesso a
parlarne sono gli stessi Joe e Anthony Russo, che sembrano accarezzare
l’idea di un racconto dettagliato di questa ultima missione di
Captain America.
ComicBookMovie ha recentemente intervistato i Russo e ha
chiesto loro informazioni su un potenziale racconto del viaggio nel
tempo di Cap. Joe Russo ha dichiarato questo sulla questione:
“Sarebbe una bella storia da raccontare, nessun dubbio. Non so
se debba essere raccontata, ma sarebbe una bella storia da
raccontare, e ci piacerebbe farlo, ma penso che ci siano altre
storie su cui soffermarci, ora.”
La probabilità che i Marvel Studios raccontino quella particolare
storia sembra piuttosto bassa. Avengers:
Endgame sembra aver quasi chiuso la storia di Captain
America nel MCU dopo averlo mostrato anziano,
che ha passato il suo iconico scudo a Sam Wilson, aka Falcon. Per
non parlare poi del coinvolgimento di Chris Evans, che ha più volte dichiarato di
aver finito con il ruolo.
Detto questo, sarebbe interessante
sapere esattamente cosa è successo durante il viaggio di Rogers
attraverso il continuum spazio-temporale. Come è andato ad Asgard
sotto lo sguardo di Heimdall che vede tutto mentre restituisce la
Gemma della Realtà? E poi c’è “l’elefante nella
stanza”, ovvero com’è stato l’incontro dopo tanto tempo con Teschio
Rosso, su Vormir, quando Steve è andato a restituire la
Gemma dell’Anima. Forse è meglio lasciare
questi scenari all’immaginazione e all’interpretazione dei fan,
aspettando il momento giusto per raccontare anche quest’altra
storia.
Capita anche al fan più preparato e
al lettore di fumetti più attento di identificare automaticamente
Steve Rogers con il ruolo di Captain
America. Tuttavia è bene specificare: il soldato Rogers è
la prima incarnazione dell’eroe dei Vendicatori, e, come ben sa chi
conosce ad esempio Nomad, la sua carriera a fumetti
non si esaurisce con il ruolo di Cap.
Allo stesso modo, la stessa
istituzione di Captain America non si esaurisce in
Steve Rogers, visto che sono in tanti gli eroi e i personaggi, in
generale, ad aver ricoperto il ruolo del Vendicatore con lo scudo
di vibranio.
Adesso che nel Marvel Cinematic Universe Steve
Rogers ha lasciato cadere lo scudo e che Chris
Evans, suo interprete, è alla fine del suo contratto, si
guarda al futuro di Cap, chiedendosi chi possa mai prendere il
posto di Steve a guida dei Vendicatori.
Per dare qualche suggerimento a
quelli che non conoscono i fumetti, ecco un elenco di personaggi
che, ad un certo punto, nei fumetti, hanno indossato almeno una
volta la divisa a stelle e strisce e sono diventati Captain
America.
Scott Summers
Attualmente, nei fumetti,
Scott Summers/Ciclope è l’uomo che ha ucciso Charles Xavier, odiato
persino dal suo se stesso più giovane. Il multiverso, tuttavia, è
una cosa affascinante. In un universo (Earth-81122), un esperimento
per curare le condizioni della Cosa (dei Fantastici Quattro) da
parte di Reed Richards fa in modo che Steve Rogers, Jean Gray e
Scott vengano privati dei loro poteri. IN assenza del siero del
super-soldato, Steve è una persona normale, così invecchia
rapidamente e muore. Scott Summers prende così lo scudo.
Durante questo periodo, Scott guida
gli X-Men come Captain America, combatte contro una Sue Storm
impazzita, cerca di tornare indietro nel tempo per uccidere Reed
Richards, e muore, insieme a Rogue, in uno scontro contro le
Sentinelle.
Peggy Carter
Uno dei personaggi in
assoluto più belli dei fumetti Marvel, Peggy Carter apparirà nei
panni di Capitan America. La prima versione del personaggio
nei panni di Cap è apparsa in Marvel’s Puzzle Quest come parte
del 75 ° anniversario del personaggio di Steve Rogers.
Ora, per la gioia di internet,
apparirà davvero nei fumetti, nella nuova serie di Exiles per
Marvel. La serie stessa, scritta
dal Saladin Ahmed di Black Bolt, inizierà nel maggio 2018. Il Cap
di Peggy Carter apparirà nel terzo numero in cui elimina Red Skull
una volta per tutte.
Steven Rogers
Apparentemente, Steve
Rogers aveva un antenato con lo stesso nome che combatté nella
Rivoluzione americana e usò uno scudo circolare di metallo.
Tecnicamente il primissimo Captain America, anche questo Steven
Rogers indossava il rosso, il bianco e il blu. Il suo essere
“capitano” era però un soprannome e non il suo vero rango
nell’esercito degli Stati Uniti.
Tecnicamente, l’esistenza di questo
personaggio entra in conflitto con la storia di Steve Rogers, così
come la conoscono i fan. Di solito, Rogers è il figlio di
prima generazione di immigrati irlandesi.
Danielle Cage
Dal momento che è la
figlia di Luke Cage e Jessica Jones, non può essere niente di meno
che una cazzuta. Mentre l’attuale Danielle Cage nella realtà
Marvel è una bimbetta, questa
versione di Danielle proviene da un futuro universo alternativo
(Earth-15061). Apparentemente, ha entrambi i set di poteri dei suoi
genitori insieme a uno scudo e una grande abilità nel combattimento
corpo a corpo. Come ricorda alla gente: lei non lancia lo
scudo; lei è lo scudo.
Danielle ha guidato una squadra di
compagni Avengers nel passato di Earth-616 per impedire a Billy
Kaplan di cadere sotto il controllo di Moridun. In precedenza, ha
aiutato a sconfiggere Ultron, che voleva schiavizzare la razza
umana.
Isaiah Bradley
Il primo Captain America
afroamericano, Isaiah Bradley è stato reclutato insieme a un certo
numero di soldati neri per ricreare il siero da super-soldato.
Isaiah era uno dei pochi sopravvissuti che (apparentemente)
beneficiavano positivamente del siero. Il governo ha quindi inviato
questo piccolo contingente di sopravvissuti in Europa dove, alla
fine, Isaiah rimase l’unico in vita.
Rubando uno scudo e un costume di
ricambio di Steve Rogers, Isaiah ha impedito ai nazisti di portare
a termine il loro progetto per la creazione del loro super-soldato,
assassinando i loro scienziati.
Venne catturato, portato davanti a
Hitler e utilizzato come cavia da laboratorio, prima di essere
salvato. Purtroppo per Isaiah, il siero lo debilita e gli rovina il
cervello, facendolo regredire allo stato infantile. Suo nipote
Elijah divenne il supereroe Patriot e si unì ai Giovani
Vendicatori.
William Naslund
Conosciuto anche come
Spirit del ’76, Naslund fu la prima persona ad assumere il ruolo di
Cap dopo che Steve Rogers “morì”, su richiesta del presidente
Truman. Durante il suo mandato come Captain America, Naslund aiutò
Namor e il Guardiano Rosso a fermare un attacco nazista alla
conferenza di Postdam. Ha anche impedito a un criminale di rubare
la bomba atomica.
Sfortunatamente, Naslund fu
schiacciato dall’androide Adam II mentre cercava di mettere in
guardia la Squadra All-Winners contro un attacco a JFK.
William Burnside
Si tratta di un Captain
America malvagio. Burnside è stata la terza persona dopo che Steve
Rogers ha ricoprire il ruolo. Ossessionato da Steve fin da giovane,
Burnside ha scoperto l’identità di Captain America insieme a come
realizzare il siero da super soldato in alcuni file nazisti.
Burnside portò questi risultati all’FBI dopo
questa scoperta e sfruttò il siero per diventare lui stesso Cap. Si
è anche sottoposto a un intervento chirurgico per somigliare più a
Steve Rogers, prima che prendesse anche il siero.
Senza i Vita-Rays per stabilizzare
il siero, Burnside divenne completamente folle e alla fine fu il
governo a metterlo da parte.
In realtà, Burnside avrebbe dovuto
uccidere Bucky Barnes durante i suoi giorni Captain America. Fuggì,
tuttavia, e divenne un vigilante.
Samantha Wilson
È ora di andare in un
altro universo! Su Terra-65, meglio conosciuta come la Terra di
Spider-Gwen, l’originale Captain America era Samantha Wilson.
Durante gli anni ’40, Samantha subì il progetto Rebirth quando i
sabotatori nazisti ferirono gravemente Steve Rogers, Bucky Barnes e
Isaiah Bradley. Samantha è scomparsa mentre combatteva Armin Zola,
fu una perdita tremenda per tutto il Paese. In realtà, era bloccata
in una dimensione alternativa in cui il tempo si muoveva in modo
diverso dalla sua realtà. Quando si liberò, erano passati 75
anni.
Bucky Barnes
Dopo la morte di Steve
Rogers in seguito alla Guerra Civile (la prima nei fumetti), il
direttore esecutivo dello S.H.I.E.L.D., Tony Stark, si avvicinò a
Bucky. Apparentemente, Steve gli aveva chiesto due cose prima della
sua morte, ovvero che si prendesse cura di Bucky e del ruolo di
Captain America.
In cambio di essere guarito dal suo
lavaggio del cervello, Bucky accetta lo scudo e la responsabilità
del ruolo, portando avanti il suo compito con grande
coraggio. Bucky potrà aver preso il mantello e averlo fatto da
solo per il suo amico, ma il grado di approvazione del suo operato
è altissimo.
Sam Wilson
Quando Marvel Now! è iniziato nel 2012,
Steve Rogers era invecchiato a causa del siero. Mentre stava
mettendo insieme un nuovo team di Avengers, Steve chiese al suo
migliore amico e partner di lunga data, Sam Wilson, di intervenire
e prendere lo scudo. Proprio come Bucky, Sam ha dovuto rivestire il
ruolo, compreso il coinvolgimento nella politica, per il bene del
suo amico, e come Bucky lo ha fatto molto bene.
Steve Rogers rimase fuori dalla
mischia politica, ma Sam non aveva intenzione di mettere da parte
le sue convinzioni mentre teneva lo scudo. Per questo, il Captain
America di Sam era meno mitizzato e più genuino. È stato un bravo
Cap ed è un peccato che si sia ritirato nel ruolo. Sia con lui che
con Bucky, il cinema offre una possibilità nuova a Captain
America.
Molti eroi dei fumetti sono
rappresentati da un simbolo, uno strumento che usano per
combattere, un segno distintivo, una caratteristica del loro corpo.
Per Thor è il Martello, veicolo di
potere e potente arma, per Iron Man è l’armatura, simbolo
di tecnologia e forza, progettata con l’intenzione di proteggersi,
proteggere ma anche attaccare per abbattere, per
Hulk è il colore verde, la
rabbia cieca che lo rende un gigante irrefrenabile.
Per Captain America
è lo scudo. Unico nel suo genere, lo scudo di Cap è un simbolo su
più livelli: rappresenta l’eroe stesso e viceversa investe il suo
portatore del titolo di Captain America, è simbolo
di protezione, il che indica l’indole in fondo pacifica di Steve
Rogers, primo possessore dello strumento, viene utilizzato anche
come arma, cosa che a sua volta indica la propensione di Steve/Cap
a combattere solo quando ce n’è necessità.
Nel corso della sua storia
cinematografica, al braccio di Chris Evans, lo
scudo tondo di vibranio ha avuto mille avventure e rappresenta uno
degli strumenti più significativo del MCU. Di seguito, via
Reddit, ecco un video che ci ricorda tutte le evoluzioni, i momenti
epici, le battaglie e i significati di questo formidabile
strumento:
Creato da Howard Stark per armare il
Super Soldato, lo scudo è diventato poi simbolo di Captain America,
con i suoi colori patriottici e il fatto che fosse destinato ad un
eroe puro di cuore, dagli ideali pacifisti, che però non esita a
scendere in campo quando è necessario.
Nel corso degli anni è stato
congelato, nascosto, sfruttato e distrutto, solo per venire
consegnato al futuro Captain America dalle mani dell’originale, il
vecchio Steve Rogers che alla fine di Endgame passa il testimone a
Sam Wilson / Falcon. Quali altre avventure ci riserverà lo scudo di
Captain America?
Uno dei simboli più iconici di tutti
i fumetti Marvel – e ovviamente del Marvel Cinematic Universe – è lo
scudo di puro vibranio di Captain America. A quanto pare, la versione
per il grande schermo dello scudo di Cap doveva essere assai
diversa prima dell’intervento del presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige.
Interpretato da Chris Evans, Steve Rogers/Captain America ha
fatto il suo debutto nel MCU nel film del 2011
Captain America: Il primo Vendicatore. Secondo il libro di
recente pubblicazione: “The Story of Marvel Studios: The Making of the
Marvel Cinematic Universe” (via
CBR), Feige è rimasto colpito dal modo in cui il team di
costumisti è riuscito a dare vita alla tuta del Captain America di
Steve Rogers, lodando il fatto che sembrasse davvero “reale e
credibile”. Per quanto riguarda lo scudo di Cap, invece, le
cose andarono diversamente.
Apparentemente, Feige “non era
così sicuro dell’aspetto dello scudo e suggerì di tornare al lavoro
sul design per migliorarlo. All’inizio sembrava un bene di consumo,
non durevole, molto liscio e vibrante”. Il co-produttore de
Il primo Vendicatore, Stephen Broussard, ricorda
che “lo stile dello scudo sembrava da cartone
animato”.
Il libro continua spiegando che il
character designer e concept artist dei Marvel Studios, Ryan Meinerding,
“rivisitò lo scudo aggiungendo i rivetti, il cinturino in
pelle, e donandogli un aspetto molto più vissuto. Il lavoro passò
poi nelle mani del capo attrezzista Barry Gibbs e del suo team, che
si occuparono di dare vita al nuovo scudo. Ma senza l’intervento di
Feige in merito, che permise alla squadra di capire che c’erano
delle evidenti modifiche da fare, probabilmente i fan si sarebbero
ritrovati a discutere dell’iconica arma di Cap per tutte le ragioni
sbagliate.”
L’eredità di Steve Rogers e del suo
scudo è stata parte integrante della trama della recente serie
originale dei Marvel Studios
The Falcon and the Winter Soldier, che alla fine si è
conclusa con Sam Wilson/Falcon (Anthony
Mackie) che ha reclamato lo scudo e ha assunto finalmente il
mantello di Cap. Mackie riprenderà il ruolo nel quarto film in
solitaria di Capitan America.
In attesa di rispondere a queste
domande, ripassiamo i migliori momenti di Cap nell’universo
cinematografico Marvel da Il Primo
Vendicatore fino a Infinity
War:
Steve copre la granata
Captain America: Il Primo
Vendicatore. L’esercito americano sta cercando un
candidato per testare il siero del super-soldato, e l’ipotesi
migliore è un uomo grande e resistente, tutto il contrario del
mingherlino Steve
Rogers. Eppure la ricerca include qualità che non
hanno a che fare con il fisico…
Quando il comandante lancia una
finta granata, ogni ragazzo presente fugge via, tranne Steve, che
si catapulta sul luogo dimostrando come sia pronto a sacrificarsi
per gli altri. È qui che nasce il vero eroe.
L’iniezione del siero del super soldato
Lo spirito patriottico di Steve non
basta a renderlo un supereroe: per essere definito tale c’è bisogno
di una trasformazione fisica che avviene grazie all’iniezione del
siero del super soldato.
Questo è un momento cruciale nel
viaggio di Captain America, perché qui diventa
un’arma e una persona consapevole del proprio ruolo in un contesto
più ampio. Con grandi poteri non arrivano anche grandi
responsabilità?
Steve “congelato”
Prima di sacrificarsi per il bene
dell’umanità alla fine del suo primo film, Steve
Rogers era già un eroe agli occhi dello spettatore;
tuttavia quando sale sull’aereo pieno di armi di distruzione di
massa fermando il piano di Teschio Rosso e schiantandosi
nell’Artico diventa la leggenda del MCU che tutti noi conosciamo.
Steve in realtà venne salvato dallo
SHIELD e scongelato settant’anni dopo per assumere un ruolo di
spicco nel team dei Vendicatori.
Avengers assemble
Gli Avengers si
sono finalmente riuniti nel film del 2012 diretto da Joss
Whedon, aiutando a proteggere la Terra dall’invasione di
Chitauri nella Battaglia di New York. Steve, tornato in vita,
scopre gli effetti del cambiamento sociale e politico del 21°
secolo, in un momento particolarmente delicato per lui.
E fino a quando non trova il suo
posto nei Vendicatori, Steve sarà sempre un emarginato. Una
sensazione che condivide con i “colleghi” supereroi…
Steve scopre che il Soldato d’Inverno è Bucky
Grazie a Captain America:
The Winter Soldier lo spettatore riesce a concentrarsi
davvero su Steve Rogers come un uomo fuori dal suo tempo. Inoltre
l’aver perso tutti quelli a cui teneva, Peggy
Carter e il suo migliore amico Bucky
Barnes, lo fa confrontare con lo spettro del passato per
sopravvivere nel presente.
È allora che viene travolto da una
cospirazione politica e si rende conto che non può fidarsi di
nessuno…nemmeno di un serial killer chiamato “il soldato d’inverno”
che si rivelerà essere nientemeno che Bucky.
Gli accordi di Sokovia
Quando il generale Thaddeus Ross
rivela ai Vendicatori che le Nazioni Unite stanno costituendo una
squadra per supervisionarli e “governare” le loro azioni, si
aspetta che tutti siano d’accordo. E invece la squadra si divide
generando la cosiddetta Civil
War.
A sorpresa, Tony Stark (da sempre a
favore della privatizzazione della libertà) approva gli accordi di
Sokovia mentre Steve Rogers, coraggioso patriota, sceglie di
fidarsi del proprio giudizio più di quello del governo. Un enorme
punto di svolta nello sviluppo del personaggio e nella tradizionale
dicotomia tra bene e male.
Lo scontro con Iron Man
Un altro momento fondamentale del
percorso di Steve Rogers nel MCU, oltre che importanti a livello
di equilibri tra personaggi, è lo scontro finale con Iron Man e il
Soldato d’Inverno nell’epilogo di Captain America:
Civil War.
Azione, sentimento e tecnologia:
tutti questi elementi convergono nella stessa inquadratura
giudicata da molti la più grande scena di combattimento
dell’universo condiviso.
Fuggitivo politico
Avendo rifiutato di firmare gli
accordi di Sokovia, Steve diventa un bersaglio del governo
americano ed è costretto quindi a fuggire chiedendo asilo in
Wakanda, dove stringe un patto con
T’Challa per la protezione di Bucky.
Cap era l’eroe americano per
antonomasia, e ha voltato le spalle al paese per il quale ha sempre
combattuto. Per la prima volta, vediamo il lato oscuro del
personaggio e cosa è disposto a fare pur di inseguire la sua idea
di giusto e sbagliato.
Nomad
“Date a quest’uomo uno scudo”,
esclama T’Challa in Infinity
War rivolgendosi a Steve Rogers, e sebbene il nome
Nomad non venga mai menzionato nel film, è questa l’identità
segreta di Capitan America nascosto sotto barba e capelli lunghi
(come nei fumetti).
Al suo fianco, di nuovo come una
volta, c’è il redivivo Bucky, ufficialmente libero dalla morsa dei
lavaggi del cervello e pronto a unire le forze con il resto degli
Avengers per affrontare Thanos.
Steve contro Thanos
Sarà anche stato un tentativo
inutile, ma sia benedetto per sempre Steve Rogers e quel momento in
cui ha cercato in tutti i modi di opporsi a Thanos sfilandogli il
guanto dalla mano.
Non soltanto è una scena chiave del
film, ma anche un’anticipazione di cosa significhi lottare “a
qualsiasi costo”, come annunciato dagli eroi nel trailer di
Endgame…
Molti fan considerano i film di
Captain America come la migliore trilogia del
MCU
e una delle ragioni per cui questi tre film sono così amati sono i
suoi personaggi, molti dei quali introdotti fin dal primo film
dedicato all’eroe,
Captain America – il Primo Vendicatore.
Ma mentre protagonisti del calibro
di Steve Rogers, Bucky Barnes e
Peggy Carter hanno contribuito a dare il via alla
trilogia, i sequel hanno introdotto altri interessanti personaggi
nel MCU.
Anche se alcuni di loro li abbiamo poi visti approdare in altri
franchise, comprese le loro avventure da solisti, è giusto
ricordare che è grazie ai sequel di Capitan
America che li abbiamo conosciuti.
Batroc
Batroc Il
Saltatore non è mai stato il villain più imponente dei
fumetti di Captain America, ma il MCU
possiede un talento naturale nel rendere memorabili persino i
personaggi più strambi. Il personaggio di Batroc
viene dunque reinventato come terrorista internazionale che Cap
affronta nell’emozionante sequenza d’apertura di Captain America: The Winter Soldier.
Anche se non stiamo parlando di una
partecipazione considerevole all’economia del film, è comunque un
ottimo cattivo secondario. Riesce persino a tenere testa a Cap in
combattimento, meglio di quanto abbia fatto la maggior parte degli
altri criminali in passato.
Everett Ross
Quando Cap e gli altri infrangono
gli accordi di Sokovia, Everett Ross è l’uomo a
cui sono costretti a rispondere. Si tratta di un impiegato
governativo senza fronzoli, vice comandante della Task Force, che
lavora con Thaddeus Ross, e non ha alcuna pazienza
per i piantagrane.
L’apparizione di Everett in
Captain America: Civil War è in qualche modo
messa in ombra dal massiccio cast di supereroi, e funge soprattutto
da introduzione al personaggio, prima che ritorni in Black
Panther; tuttavia, la sua rigidità e severa compostezza ci
hanno davvero impressionati.
May Parker
Non solo uno degli eroi più amati
della Marvel è stato finalmente inserito
nel MCU
grazie a Captain America: Civil War, ma anche una delle
figure chiave del suo universo è stata inclusa. Infatti, anche se
appare solo in una scena (non considerando quella post-credit), i
fan sono stati deliziati con una nuova versione di Zia
May.
Marisa Tomei
interpreta una versione più giovane della zia di Peter
Parker, con cui Tony Stark non si esime
dal flirtare, mentre cerca di reclutare Peter Parker per la sua
squadra. Anche se la vediamo molto più in azione nei film da
solista, il personaggio di zia May si è rapidamente consolidato
come premuroso e di grande supporto nella vita di Peter.
Brock Rumlow / Crossbones
In Captain America: The Winter Soldier,
Steve Rogers si trova circondato da persone di cui
non sa se può fidarsi: una di queste è Brock
Rumlow, il suo presunto alleato allo SHIELD che,
naturalmente, dimostra rapidamente di non essere così amichevole
come lascia intendere.
Brock guida l’attacco a Cap nella
famosa sequenza di lotta in ascensore dimostrando, da quel momento
in poi, quanto possa essere spietato come nemico e, anche se il suo
ritorno in Captain America: Civil War è una breve
comparsata, ci viene presentato come un nemico ancora più
formidabile nella sua modalità Crossbones.
Alexander Pierce
Vedere la leggenda di
Hollywood Robert Redford in un film di
Captain America è stata una grande emozione,
specialmente data l’atmosfera da thriller paranoico che
Captain America: The Winter
Soldier presentava.
Redford porta molta gravitas al suo
ruolo di alto dirigente dello SHIELD Alexander Pierce, ma la parte
davvero interessante è il momento in cui viene rivelata la fedeltà
di Pierce all’Hydra, svelando quindi la parte “da villain” del
personaggio: Redford rimane sempre affascinante, ma acquista anche
sfumature davvero intimidatorie, che lo rendono indubbiamente uno
dei cattivi più sottovalutati del MCU.
Sharon Carter
È vero che l’arrivo di
Sharon Carter nei sequel ha un po’ complicato la
storia d’amore tra Steve e Peggy
Carter, ma è comunque diventata un personaggio chiave a
tutti gli effetti. Anche se inizialmente viene presentata come
un’altra persona di cui Steve non può fidarsi, che si finge vicina
a lui ma lo sta in realtà tenendo d’occhio, si dimostra un membro
dello SHIELD molto leale.
Il suo coraggio traspare in alcuni
grandi momenti eroici ed è un personaggio sempre presente per Steve
nel momento del bisogno. Sarà interessante vedere la direzione che
prenderà il personaggio dopo le recenti rivelazioni di The Falcon e Winter Soldier.
Zemo
Anche se non ha
superpoteri, Zemo può vantarsi di essere uno dei
pochi cattivi che hanno effettivamente sconfitto i Vendicatori;
alimentato dal suo desiderio di vendetta dopo aver perso la
famiglia a Sokovia, mette in atto ferocemente il suo complesso
piano per distruggere i Vendicatori.
Zemo è un altro cattivo formidabile
poiché le sue motivazioni sono condivisibili, ma i suoi metodi e i
mezzi con cui tenta di raggiungerle sono terrificanti; combatte
questi potenti eroi servendosi di arguzia e intelligenza, piuttosto
che utilizzando la forza.
Sam Wilson / The Falcon
La sequenza in cui Steve
Rogers passa davanti a Sam Wilson e dice
“Alla tua sinistra” è diventata iconica nel MCU,
rivelandosi inoltre come l’inizio di una bellissima amicizia. La
connessione che questi due uomini formano è istantanea e Sam si
dimostra un eroe rischiando volentieri la sua vita per aiutare Cap
in seguito.
Come The
Falcon, Sam diventa un membro molto apprezzato dei
Vendicatori, che non è un super soldato ma dimostra costantemente
coraggio e lealtà, e vedere Sam in seguito assumere il mantello di
Capitan America chiude il cerchio della loro amicizia
meravigliosamente.
Peter Parker / Spider-Man
Se un tempo l’idea di vedere
Spider-Man approdare nel MCU
sembrava ridicola, Captain America: Civil War l’ha
trasformata in realtà; l’esordiente Tom Holland si
è calato nel ruolo dell’eroe teenager lancia-ragnatele e ha
immediatamente incantato il pubblico.
Anche se non è un personaggio
cruciale nel film, è rapidamente in grado di impostare un’inedita
versione di Spider-Man, estremamente divertente e desideroso di far
parte del mondo dei supereroi, dimostrando che valeva la pena
rivitalizzare il personaggio in questo nuovo universo.
T’Challa / Black Panther
Mentre il suo stand-alone sarebbe è
diventato un successo planetario che è riuscito a cambiare le carte
in tavola per l’MCU,
la prima apparizione di T’Challa in Captain America: Civil War rimane il
fiore all’occhiello di questa mastodontica produzione. Presentato
come un uomo stoico e devoto alla cultura e ai costumi del Wakanda,
prima di debuttare anche come Pantera Nera, ha
contribuito a rendere ancora più esaltante lo scontro fra i
Vendicatori.
Ritratto anche come eroe
interessante e complesso, determinato nella sua ricerca di
vendetta, ma anche in grado di individuare gli sbagli nel suo
atteggiamento verso la fine del film: grazie a queste
caratteristiche, è diventato una dei personaggi più importanti del
MCU.
In una recente intervista con
Yahoo, Hugo Weaving ha parlato
della sua carriera e di tutti i ruoli interpretati nel corso degli
ultimi anni. Quando gli è stato chiesto di spendere due parole su
Teschio Rosso, il gerarca nazista interpretato in
Captain America – Il primo
vendicatore, l’attore ha ricordato con grande
entusiasmo l’aver vestito i panni di uno dei principali e più
crudeli avversari di Steve Rogers.
Queste le sue parole:
“È stato divertente. L’accento
tedesco ha un non so che di così sfacciato che mi ha permesso di
divertirmi molto durante le riprese. Naturalmente ho amato la
maschera, il costume… anche se faceva incredibilmente caldo lì
dentro. Ho amato soprattutto il lavoro che ho dovuto fare per
permettere a certi aspetti del personaggio di venire fuori. Aspetti
che la maschera da sola non avrebbe potuto rivelare. Diciamo che il
lavoro è stato più o meno simile a quello di V per Vendetta, solo
che lì c’era molta meno animazione all’interno della maschera
…
… Con la Marvel è tutto molto semplice:
firmi un accordo e ti godi il viaggio. Credo che la cosa più
difficile dell’Universo Cinematografico della Marvel sia mantenere una certa
connessione con la dimensione umana di questi personaggi
perennemente al centro di questo universo straordinario e
tecnologico. Per quanto riguarda il futuro di Teschio Rosso…
onestamente non lo so cosa hanno in programma”.
Captain America: Il Primo Vendicatore –
recensione
Basato sul personaggio dei fumetti
Marvel ComicsCaptain America – Il primo
vendicatore, è stato scritto da
Christopher Markus e Stephen
McFeely e vede nel cast Chris Evans, Hugo
Weaving (Teschio
Rosso), Hayley Atwell, Sebastian
Stan, Dominic Cooper, Neal McDonough, Derek Luke,
Tommy Lee Jones e Stanley Tucci. Prodotto dai
Marvel Studios e distribuito dalla Paramount
Pictures, è il quinto film del Marvel Cinematic Universe e sequel
di Thor del 2011.
Ambientato prevalentemente durante
la seconda guerra mondiale, il film racconta la storia di Steve
Rogers, un magrolino ragazzo di Brooklyn che viene trasformato nel
super soldato Capitan America per aiutare i soldati in guerra.
Rogers deve affrontare lo spietato Teschio Rosso,
un ufficiale di Adolf Hitler che vuole impadronirsi del misterioso
Tesseract e usarlo come arma per annientare il mondo.
Ci sono sempre più indizi, nel
Marvel Cinematic Universe, che
indicano che sarà Falcon a raccogliere lo scudo di Captain
America e di ereditarne il titolo, e non, come tutti si
aspettavano, Bucky. Chris Evans ha completato le riprese di
Avengers 4, e con questo ha esaurito il suo
lungo contratto con lo studio. C’è una precisazione sempre
importante da fare: con Evans va via dal MCUSteve Rogers,
non Captain America, che in quanto maschera e
simbolo, rimane nella squadra. Ma con l’assenza di Steve, chi
prenderà il suo posto?
Nei fumetti sia Bucky Barnes che Sam
Wilson raccolgono lo scudo, in momenti differenti, ma la scelta del
MCU sembra stia prendendo una
direzione precisa nei confronti di Falcon. Nei fumetti, il
titolo di Capitan America è “ereditario”, passa da
un eroe all’altro. Un certo numero di eroi hanno rivendicato il
titolo di Captain America e alcuni hanno persino avuto la
benedizione di Steve Rogers, raccogliendo lo scudo quando Rogers
stesso non era più in grado di farlo.
Tutto ciò significa che, proprio
come nei fumetti, l’imminente addio di Evans dal MCU non significa che non avremo un
altro Capitano. E, fortunatamente per Marvel, ci sono due personaggi
nell’entourage di Steve Rogers che hanno preso lo scudo nei
fumetti. Ma quale dei due sarà? Di seguito le “prove” che fanno
pendere l’ago della bilancia dalla parte di Falcon!
Lo sceneggiatore pensa che Bucky
non dovrebbe diventare Captain America
Christopher Markus, co-sceneggiatore
di Avengers:
Infinity War, ha ammesso di non capire l’entusiasmo
per l’idea che Bucky Barnes diventi Captain America. Ecco cosa ha
detto: “Penso che Winter Soldier sia così fantastico che vale
la pena conservarlo, perché sprecare il Soldato d’Inverno
trasformandolo in Captain America?”.
È un commento interessante che
suggerisce che alcuni dei principali realizzatori alla Marvel non si sentono a proprio
agio con l’idea che Bucky possa diventare Captain
America. Naturalmente, non abbiamo idea di quanto sia
diffusa questa opinione, o addirittura di quanto sia influente
Markus nella pianificazione a lungo termine di Kevin Feige.
Il percorso di Bucky
La scena post-credits di Black
Panther ha rivelato che Bucky ha assunto un ruolo molto diverso.
Shuri lo ha deprogrammato con successo e il braccio cyborg che gli
è stato dato da Hydra è stato sostituito con una versione
wakandiana. Bucky ha vissuto nel Wakanda per anni e si è
gradualmente integrato in quella società. Aveva perfino abbandonato
il soprannome “Winter Soldier”, con i bambini wakandiani lo
chiamavano adesso il Lupo Bianco.
Nei fumetti,
il Lupo Bianco era il suddito più devoto di T’Chaka, un
guerriero fisicamente potente che avrebbe difeso il monarca dei
wakandiani fino al suo ultimo respiro. La decisione inaspettata del
MCU di usare quel titolo in
relazione a Bucky ha un enorme peso; suggerisce che la principale
lealtà di Bucky ora risiede nel Wakanda, nel Re che gli ha dato una
nuova vita e nella famiglia reale che ha distrutto la presa della
Hydra sulla sua mente. Lungi dal diventare Captain America, è più
appropriato che nel post-Avengers 4 Bucky
sceglierà di stabilirsi in Wakanda. Dopotutto, è anche l’unica
parte del mondo in cui non è braccato dalle autorità.
Un film su Falcon è
improbabile
Mentre Falcon è stato un importante
eroe di supporto, non ha avuto la possibilità di recitare in un
film standalone e nemmeno Anthony Mackie, l’attore
che lo interpreta, è sicuro che funzionerebbe. Già nel 2016, notava
che il vero divertimento nel ritrarre questo personaggio era
vederlo interagire con altri eroi. “Mi piace andare a lavorare con
brave persone”, ha dichiarato, “incontrare queste persone e vedere
il modo in cui lavorano, approfondire la loro relazione è davvero
un’esperienza di apprendimento per me”.
È importante notare che questa
dichiarazione risale a Captain America: Civil War e non sia
assolutamente attendibile in relazione ai piani futuri della
Marvel. Mentre non ci sono prove
del fatto che un film di Falcon sia presente nei programmi, è
possibile che Sam Wilson possa avere uno show televisivo.
Recentemente è stato riferito che i Marvel Studios stanno lavorando a una serie di
spin-off da otto a dieci episodi TV, prodotti con un budget
cinematografico e interpretati da personaggi secondari come la
Scarlet Witch di Elizabeth Olsen e il Loki di
Tom Hiddleston, che andranno direttamente sul
servizio di streaming che Disney lancerà entro il prossimo
anno. Falcon è un personaggio che potrebbe potenzialmente
funzionare bene anche in quel formato.
Falcon è diventato Cap nei fumetti
più di recente
Sia Sam Wilson che Bucky Barnes sono
stati Captain America nei fumetti, ma il turno di
Sam è arrivato molto più di recente – e ha funzionato molto meglio.
Il periodo di Bucky come Cap fu caratterizzato da un semplice
problema: l’eroe ha vissuto per sempre all’ombra di ciò che era
stato prima (e ciò sarebbe vero anche nel MCU). In realtà, il fumetto in cui
Bucky è Captain America era insolito, e mostrava una inedita
tensione tra il personaggio stesso e il ruolo che doveva
ricoprire.
Al contrario, la trasformazione di
Sam Wilson in Captain America sembrava lo sviluppo naturale per
l’eroe. Sam era molto consapevole del ruolo che stava provando a
riempire, e del significato simbolico di un Captain America nero.
Divenne una versione molto più politicamente consapevole del
personaggio. Questo è stato controverso, sia nei fumetti stessi che
tra i lettori; ma era certamente un’evoluzione naturale. Nel
MCU, è vero che anche Sam Wilson è
attualmente un ricercato, a causa del suo rifiuto di acconsentire
agli Accordi di Sokovia, ma, sembra chiaro che, qualunque cosa
accada in Avengers
4, quel piccolo intoppo di trama verrà risolto.
Secondo Kevin Feige, la diversità è
il futuro del Marvel Studios
I Marvel Studios sono stati per anni
al centro della polemica sulla mancanza di diversità a Hollywood, e
fino a poco tempo fa cercavano fondamentalmente di ignorare la
questione. Tutto ciò è cambiato nell’ultimo anno, con Kevin
Feige che sembra essere stato incoraggiato dal successo
riscontrato da personaggi come Valchiria di Tessa Thompson in
Thor:
Ragnarok e dallo straordinario successo al botteghino
di Black
Panther. Kevin Feige ha spiegato, di recente, che la
rappresentazione “può solo aiutarti, puoi aiutarti a raccontare
storie uniche, puoi aiutarti a fare le cose in un modo nuovo,
elettrizzante. Se lo fai, il pubblico lo noterà, lo apprezzerà e lo
sosterrà.”
Di conseguenza, la Marvel guarda alle registe,
all’abbondanza di personaggi femminili e agli eroi appartenenti
alla comunità LGBTQ. Un Captain America nero sarebbe un altro modo
per continuare a percorrere questo sentiero della diversità, dando
uno dei ruoli più grandi della serie a una persona di colore.
Frank Grillo ha suggerito un Cap
nero
Frank Grillo ha
interpretato Brock Rumlow/Crossbones in Captain America: The Winter
Soldier e in Captain America: Civil
War. In una recente intervista, Grillo ha parlato del
suo periodo con la Marvel e ha discusso su chi
potrebbe essere il prossimo Capitan America, dicendo che non
sarebbe sorpreso di vedere un afroamericano o una donna, nel
ruolo.
Vale la pena notare che Grillo fa
riferimento a “voci”, quindi potrebbe essere la persona adatta che
risponde alla speculazione dei fan rispetto a qualsiasi altra
informazione ufficiale che difficilmente possiede. In effetti, non
c’è davvero alcun motivo per cui i Marvel Studios abbiano
deciso di mettere Grillo a parte dei loro piani per la Fase
4, a parte il fatto che pur essendo stato ucciso in
Civil War, ha da poco confermato che tornerà in
Avengers 4 per un
breve flashback.
Con Captain America
Civil War che si appresta ad arrivare in sala, ci
troviamo di fronte alla fine di un’Era per il percorso narrativo
che il Cap di Chris Evans ha affrontato. Di
seguito potete vedere un trailer del “franchise definitivo” che
racchiude tutti i migliori momenti di Steve Rogers nel corso dei
cinque film (sei con il breve cameo in Thor The Dark
World) cui ha partecipato fino ad ora.
Ricordiamo che nel contratto di
Evans con la Marvel c’è ancora un altro film e che a partire dal 4
maggio il personaggio tornerà al cinema con Captain
America Civil War.
Leggi la nostra recensione di Captain America Civil War
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In Captain America
Civil Warlo schieramento di Cap sarà
formato da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco.
Quello di Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black
Panther e Vision.
Sinossi: Captain
America Civil War si svolge subito dopo gli
eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve
Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali
causati dalla loro lotta per proteggere il mondo. Dopo che la città
di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente
internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni
politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un
consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere
l’intervento del team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers
che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e
malvagio avversario.
Ricordiamo che Captain America: Civil
Warsarà diretto
da Anthonye Joe
Russo e vedrà nel cast Chris Evans,
Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank
Grillo, Jeremy
RennereDaniel
Bruhl. Captain America Civil
Wararriverà nelle
sale italiane il 4 maggio 2016.
Mentre è ormai uscito
Avengers Age of Ultron nei nostri cinema,
uno degli attori del cast ha confermato che sarà
in Captain America Civil War. Si
tratta della bella new entry Elizabeth Olsen.
L’attrice che interpreta Wanda Maximoff / Scarlet
Witch alla domanda ha così risposto: “Sì,
credo che ora mi sia concesso parlarne”. A voi sembra
una risposta positiva? Inoltre ha rivelato che dovrebbe iniziare le
riprese tra due settimana ad Atlanta.
La pellicola sarà diretta da
Anthony e Joe Russo e vedrà nel
cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo,
Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film uscirà il 6 maggio
2016.
Un concept inedito di
Captain America: Civil
War condiviso dall’illustratore ufficiale dei Marvel StudiosAndy Park ha
svelato che un personaggio avrebbe potuto fare la sua comparsa nel
terzo capitolo del franchise su Steve Rogers. E se date un’occhiata
alle due immagini qui sotto scoprirete di chi stiamo parlando.
A quanto pare anche Hope Van
Dyne aka The Wasp (interpretata nel
MCU da Evangeline
Lilly) era stata inclusa nella prima bozza di
sceneggiatura del film, e la si vede nei concept mentre combatte
contro Occhio di Falco a dimensioni normali e “ridotte”. Come
saprete l’eroina ha debuttato ufficialmente nel suo costume
soltanto quest’estate in Ant-Man and The
Wasp, mentre ne avevamo avuto un piccolo assaggio alla
fine di Ant-Man nel
2015.
Dunque Hope si sarebbe schierata nel
team di Cap al fianco di Scott Lang, Wanda Maximoff, Clint Barton,
T’Challa e Natasha Romanoff.
1 di 2
Leggi la nostra recensione di Captain
America: Civil War
Tempo fa un altro concept condiviso da
Park aveva rivelato che, originariamente, Ant-Man si sarebbe
unito allo schieramento opposto rispetto a quanto visto sullo
schermo, ovvero dalla parte di Iron Man.
La sinossi del film:
Captain America: Civil
War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve
Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali
causati dalla loro lotta per proteggere il mondo. Dopo che la
città di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente
internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni
politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un
consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere
l’intervento del team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers
che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e
malvagio avversario.
È il sogno di ogni nerd che si
realizza, un’avventura cinematografica che si faceva attendere da
molto tempo e che arriva adesso in tutto il suo sfavillante
splendore per riempire i cuori dei fan e rimpinguare le casse dei
Marvel Studios.
Captain America: Civil
Wararriva il 4 maggio nei cinema
italiani e porta con sé quello che nei fumetti è il più grande
scontro tra eroi di casa Marvel.
Captain America: Civil
War diretto da Anthony e Joe Russo, si fonda sul presupposto
che a ogni azione seguono conseguenze. Per quanto riguarda le gesta
degli Avengers, queste sono particolarmente dolorose, perché se si
cerca di salvare il maggior numero possibile di persone, non è
detto che si riesca a salvare tutti, come un saggio Steve Rogers
(Chris
Evans) spiega a un’affranta Wanda Maximof. E così che
i Vendicatori si trovano a dover scegliere di sottostare a un
organo internazionale che li gestisca o continuare a combattere il
male al di fuori della legge. Su questo punto i due leader del
gruppo, Cap e Tony Stark (Robert
Downey Jr), si dividono. A inasprire la situazione c’è
la scheggia impazzita: il Soldato d’Inverno. Da che parte si
schiererà il Capitano? Quanto sarà disposto ad allontanarsi dal
sentiero della legge per difendere un suo amico? E che cosa
nasconde davvero Bucky?
Captain America:
Civil War, il film
Captain America: Civil
War si fonda principalmente su questo conflitto irrisolto
tra due personalità forti che non si sono mai integrate
completamente nel corso dei diversi appuntamenti con il
MCU. E su
questa diversità di approccio alla vita, gli sceneggiatori hanno
inserito un ulteriore conflitto, rappresentato da Bucky e dalle
conseguenze, ancora funeste e tangibili, dell’operato
dell’Hydra.
Le regia nervosa dei Russo, fatta
di molta camera a mano, racconta con confusione i momenti più
concitati del film, che a sua volta si costituisce di tre blocchi
sbilanciati: una lunga prima parte preparatoria allo scontro tra le
fazioni; lo scontro stesso, in cui vediamo in azione tutti gli
eroi; una terza parte, la più riuscita per intensità e toni, in cui
Cap e Iron Man si fronteggiano e in cui la vera guerra civile si
mostra in tutta la sua inconsistenza.
I nuovi eroi
Nel primo blocco, l’elemento di
maggiore interesse è l’introduzione di un nuovo eroe, Black
Panther. Il principe di Wakanda, T’Challa (Chadwick
Boseman), spicca per eleganza dentro e fuori al
costume da pantera, oltre ad avere uno stile di combattimento
specifico e letale. Miglior non protagonista della seconda parte,
il grande scontro tra le fazioni, è senza dubbio l’attesissimo
Spider-Man con i suoi logorroici e buffi
sproloqui. La regia non si mette al servizio del personaggio, ma
Tom Holland è un giovane dalle grandi
potenzialità, come il suo Peter.
L’epica Civil
War si rivela essere una baruffa tra amici che, nella
sua indiscutibile tragicità, si risolve con banale semplicità, in
un finale aperto che testimonia ancora una volta la natura sempre
più episodica dei questi film. La narrazione non è autoconclusiva e
il background, la necessità di vedere le puntate precedenti, è
sempre più importante per capire le vicende che ci vengono
raccontate. In questo modo i Marvel Studios, pur disegnando un progetto
ampio e sicuramente di successo (non dubitiamo che il film
incasserà cifre da capogiro), stanno realizzando delle lunghe
strisce animate di fumetti, in cui ogni albo è propedeutico
all’altro, rivoluzionando il concetto stesso di saga
cinematografica ma perdendo di vista quello di cinema.
Captain America: Civil
War riesce a intrattenere e divertire lo spettatore,
regalando tante risate e pochi momenti memorabili,
auto-smascherandosi e mostrandosi per quello che è: una costosa
commedia per un pubblico di appassionati.
Uscito in sala nel 2016,
Captain America: Civil War (qui
la nostra recensione) è considerato ancora oggi uno dei
migliori film del Marvel Cinematic Universe. Anche se
questo è tecnicamente un film solista di Capitan America, quando ci sono Cap, Iron Man, Falcon,
Vedova Nera, Occhio di Falco,
War Machine, Visione,
Scarlet Witch, Ant-Man,
Black Panther e Spider-Man, è
lecito considerarlo a tutti gli effetti un film sui Vendicatori. Ma
dopo che tutto il fumo si è diradato, quali conclusioni possiamo
trarre dai momenti finali del film? In questo approfondimento
analizziamo dunque il finale del film, anche in considerazione
degli sviluppi di cui si è poi avuto testimonianza nel MCU.
La spiegazione del finale di
Captain America: Civil War: per una volta, il
cattivo ha vinto
Si può sostenere che ci sono stati
dei vincitori tra le fila degli eroi. In particolare,
Capitan America è rimasto al fianco di
Bucky fino alla fine, difendendo le azioni del suo
ex partner come Soldato d’Inverno con la
motivazione che gli era stato fatto il lavaggio del cervello e
dimostrando la sua innocenza nella morte del padre di Black
Panther, il re T’Chaka del Wakanda. Nel
grande schema delle cose, questa è una vittoria, soprattutto perché
il risultato finale è stato che T’Challa – finalmente consapevole
di come Zemo si sia preso gioco di tutti e, in
effetti, sia stato il vero responsabile dell’uccisione di suo padre
– ha deciso di permettere a Bucky di rimanere criogenizzato, in
Wakanda.
Ma non possiamo ignorare il quadro
generale: l’obiettivo di Zemo era distruggere i Vendicatori creando
uno scisma all’interno della squadra. questo obiettivo viene
perfettamente raggiunto nel momento in cui la squadra si divide sul
proprio ruolo in merito a quanto emerso politicamente in seguito
agli eventi di
Avengers: Age of Ultron. Allo stesso tempo, Zemo
riesce a distruggere l’amicizia tra Captain America e Iron Man
mostrando a quest’ultimo come ad uccidere i suoi genitori sia stato
il Soldato d’Inverno, cosa che Cap ha sempre saputo e gli ha tenuto
nascosta. Zemo viene poi arrestato – sebbene lo rivedremo
inThe
Falcon and the Winter Soldier – ma il suo piano si è
decisamente concretizzato.
Anche se non vediamo la grande fuga
sullo schermo, è chiaro che Capitan America crede molto nella
mentalità del “Nessun uomo lasciato indietro” e che i Vendicatori
che erano in custodia non lo sono più. Ciò significa che tutti
coloro che erano dalla parte di Cap nella grande battaglia sono ora
considerati criminali e sono in fuga dalla legge. Per un po’,
dunque, questi personaggi faranno perdere le proprie tracce, in
particolar modo Cap, che ritroveremo con tanto di barba solo in
Avengers: InfinityWar, dove
verrà richiamato alla battaglia dall’invasione dell’esercito di
Thanos. Allo stesso modo, Occhio di Falco ne
approfitterà per ritirarsi a vita privata con la sua famiglia per
un po’.
La relazione tra Visione e Scarlet
Witch procede a gonfie vele
Al contrario di quanti si sono dati
alla fuga, tra chi rimane in circolazione ci sono
Visione e Scarlet
Witch, che portano avanti il loro legame
sentimentale. Alla fine del film non abbiamo un chiarimento
definitivo sul fatto che i due stiano facendo qualcosa di diverso
dal testare l’idea di una relazione, ma il dubbio viene del tutto
sciolto con Avengers: InfinityWar, dove
Scarlet deve addirittura veder morire il suo amato. Come sappiamo
lo “riporterà in vita” per WandaVision,
con la serie incentrata proprio sulla sua necessità di accettare di
non poter riavere indietro quanto ha perso.
Il generale Ross è destinato a
diventare molto importante
Prima di
Captain America: Civil War era passato così tanto
tempo dall’ultima volta che si era visto Thaddeus
“Thunderbolt” Ross nel Marvel Cinematic Universe che forse
ci vuole un attimo per ricordare che è l’uomo che ha dedicato la
sua vita a dare la caccia a Hulk. Dall’ultima volta che l’abbiamo
visto ne L’incredibile Hulk del 2008, Ross ha ottenuto
una promozione a Segretario di Stato e ha anche ampliato il suo
fastidio nei confronti di Bruce Banner fino a diventare piuttosto
furioso con i supereroi in generale, motivo per cui è così
impegnato a farli aderire ai nuovi Accordi
di Sokovia – e per cui si arrabbia ulteriormente quando
Capitan America e la sua squadra si rifiutano di firmare, dando
così il via alla cosiddetta “Guerra Civile” del film.
Con la squadra di Cap che preferisce
darsi alla fuga, l’odio di Ross per gli Avengers non fa che
peggiorare e questo suo odio lo ritroviamo anche nel film
attualmente in sala Captain America: Brave New World, dove è
interpretato non più da William Hurt (scomparso prima di poter girare
il film) ma da HarrisonFord. Nel film Ross
diventa Presidente degli Stati Uniti e chiede al nuovo Captain
America, l’ex Falcon Sam Wilson (interpretato
da Anthony
Mackie) di riformare gli Avengers, con lo scopo
probabilmente di controllarli. Come noto, però, lui stesso verrà
esposto ai raggi gamma, trasformandosi nel violentissimo
Hulk Rosso.
Spider-Man è la chiave per riunire
i Vendicatori
Come noto, in
Captain America: Civil War viene per la prima volta
introdotto lo Spider-Man ufficiale del MCU, interpretato da Tom
Holland. Nel film, il personaggio si schiera dalla
parte di Iron Man, che diverrà per lui un vero e proprio mentore
anche nei film successivi. Quando non indossano le rispettive
maschere, Peter Parker e Tony
Stark hanno molto in comune, nonostante le loro condizioni
economiche: sono entrambi geniali inventori, lottano entrambi con
demoni interiori e combinano questi aspetti di sé per combattere i
cattivi. I due si ritroveranno poi in Spider-Man:
Homecoming, primo film in solitaria del
personaggio.
Questo legame, porterà poi il
personaggio a divenire in un certo senso l’erede del personaggio
interpretato da Robert Downey Jr., e ciò viene mostrato già
in Spider-Man:
Far From Home, ultimo film della
Saga del Multiversoin cui Spider-Man si trova a
doversi confrontare proprio con l’assenza di Iron Man,
dimostrandosi all’altezza della situazione. La visione ottimistica
del futuro di Spider-Man gli ha permesso sin da subito di essere un
elemento importante nella riformazione degli Avengers ed è ora
assolutamente lecito aspettarsi che sarà lui – insieme al nuovo
Captain America di Mackie – a guidare la squadra negli
attesi Avengers:
Doomsdaye Avengers:
Secret Wars.
Casa Marvel ci ha fatto il regalo di
Natale anticipato! Neanche io mi aspettavo che il trailer di
Captain America: Civil
Warsarebbe uscito in questi giorni. In
realtà speravo che fosse tra le pubblicità iniziali del film di
Star
Wars, ma non si può avere tutto dalla vita.
Ve lo giuro, sono rimasta quasi un
giorno intero a vedere il trailer perché lo stavo aspettando da
tanto tempo quasi quanto voi. Però mi sono accorta di una cosa:
secondo il trailer, la colpa di tutto questo trambusto è per il
fatto che Bucky sia tornato e che ad Iron Man non vada tanto giù
questa cosa. Beh…non è esattamente così. Pare quasi uno di quei
film sentimentali pieni di litigi di gelosia. Quindi vorrei
spiegarvi un attimo la vera storia di Civil War presa dal fumetto,
in modo che comunque possa esservi utile anche per la visione del
film.
Captain America: Civil
War, il film
Parto col dire che sarà
assolutamente impossibile che film e fumetto saranno uguali,
quindi,se siete una di quelle persone che dice continuamente “Però
non è uguale come nel fumetto, fa schifo”, potete anche evitare di
andare al cinema così avete l’anima in pace.
Un breve riassunto su come comincia
la guerra civile tra supereroi: i New Warriors, un
gruppo di giovani vigilanti dotati di superpoteri, stanno girando
un reality show dove sconfiggono dei supercriminali. In una di
queste puntate si scontrano contro Nitro, il quale
si fa esplodere vicino ad una scuola. È una carneficina: 600 i
morti, per la maggior parte bambini e anche alcuni dei membri dei
New Warriors, il tutto ripreso in diretta televisiva. Com’è
prevedibile, la colpa di questo disastro viene data ai giovani
vigilantes, e tra la gente dilaga la rabbia contro coloro che hanno
i superpoteri, a tal punto che Johnny Storm (Torcia
Umana), preso a botte da una folla inferocita, finisce in
coma. Per non parlare del fatto che durante i funerali delle
vittime, una delle madri dei bambini aggredisce verbalmente
Tony Stark accusando i supereroi di essere un
cattivo modello per le nuove generazioni.
Purtroppo non si può stare con le
mani in mano in una situazione del genere. Un gran numero si eroi
si riunisce per discutere di quanto e successo, ma soprattutto per
parlare della Legge di Registrazione dei Superumani. Grande assente
è Captain America. Lo
S.H.I.E.L.D. aveva scelto l’eroe patriota per
guidare una squadra governativa di supereroi, il quale compito è
dare la caccia a tutti coloro che si rifiutano di registrarsi. Cap,
con gran sorpresa di tutti, rifiuta l’incarico perché secondo lui
la legge in questione, pur trattandosi di sicurezza nazionale, va
contro le libertà del singolo individuo. Captain America diventa
latitante, e la notizia fa tremare la Casa Bianca, anche per il
fatto che altri supereori possano nascondersi o ribellarsi. Così
Iron
Man promette al Presidente degli Stati Uniti che
riuscirà a trovare ed arrestare Captain America.
Un grande assente nel trailer, per
mia grande gioia, è Spider-Man (scusatemi, non mi
è mai piaciuto particolarmente come personaggio). Nella saga di
Civil War ha un ruolo molto importante, poiché inizialmente, deluso
dal comportamento del Cap, decide di fare parte della squadra di
Iron Man rivelando la sua identità in diretta televisiva. Nel corso
del tempo, però, l’Uomo Ragno cambia idea, e decide quindi di
unirsi alla squadra del Cap dopo essere scappato da un attacco
dello S.H.I.E.L.D. ordinato da Tony Stark in persona in modo da
riuscire a fermare Peter Parker.
Anche i Fantastici
4 si vedono divisi in questa guerra, con i fratelli Storm
che decidono di schierarsi con Captain America, mentre
Mister Fantastic è a favore di Iron Man. Questa
situazione crea non poche tensioni all’interno del gruppo, tanto
che Susan chiede il divorzio a Reed. La Cosa,
invece, decide di restare neutrale.
Gli X-Men scelgono di non prendere
parte a questa guerra civile, tranne Wolverine,
Tempesta (dalla parte di Captain America) e
Alfiere (dalla parte di Iron Man).
Non rivelerò il finale per chi non
ha letto il fumetto, ma posso dire che ho lanciato svariati insulti
a certi personaggi mente leggevo questa saga. Probabilmente
succederà anche durante il film, già mi immagino di essere buttata
fuori dal cinema perché non la finisco più di urlare.
Queste sono le vere origini di
Civil War. Mi sembrava giusto dare una piccola infarinatura su
quello che sarà un evento che sconvolgerà (quasi) tutti gli eroi di
casa Marvel e su quali siano le sue vere
origini. Non ci resta che aspettare il 4 maggio 2016 per vedere
quello che succederà e per farci uscire dai cinema molto
traumatizzati.
In un video di Corridor Crew, il
coordinatore degli stuntman di Captain America: Civil
War e controfigura di Winter Soldier, James
Young, rivela che la scena del combattimento in aeroporto
tra le due fazioni di eroi è stata inizialmente pianificata
attraverso settimane in cui si è rimasti seduti a un tavolo e si è
giocato con le action figure.
Young spiega come si è seduto con i
registi, i fratelli Russo, il presidente della Marvel, Kevin Feige, i responsabili
degli effetti visivi e i coreografi mentre il gruppo usava i
giocattoli per parlare di ogni possibile scenario del
combattimento. Hanno anche sperimentato le combinazioni differenti,
cambiando le formazioni delle squadre per vedere come funzionava
meglio lo scontro.
“Abbiamo progettato questo
combattimento per un lungo periodo, anche prima di iniziare la
preparazione fisica, come entrare e iniziare le previsualizzazioni
[VFX]. Io e Sam Hargrove, il coordinatore del film, ci siamo seduti
con Kevin [Feige], Joe e Antony [Russo], Dan DeLeeuw e… il capo
degli effetti visivi e siamo rimasti lì per una settimana, forse
due all’inizio, sei, sette ore al giorno a un tavolo con le action
figure… e praticamente la prima settimana è stata come ‘va bene,
parliamo della composizione della squadra in termini di storia e
mettiamo questi ragazzi l’uno contro l’altro e facciamo un elenco
di centinaia di cose che potrebbero accadere.’ Come se avessimo
appena tirato fuori solo un’enorme quantità di elenchi di “e se
Natasha avesse combattuto contro Cap” e inizialmente avesse
combattuto con lui sul tetto, in realtà abbiamo girato il
combattimento, quindi sì, queste squadre cambiavano
costantemente”.
Captain America: Civil
War si svolge subito dopo gli eventi di
Avengers: Age of
Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers costretti
ad affrontare i danni collaterali causati dalla loro lotta per
proteggere il mondo. Dopo che la città di Lagos, in Nigeria,
viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale che vede
coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a gran voce
un sistema di responsabilità e un consiglio d’amministrazione che
decida quando richiedere l’intervento del team. Questa nuova
dinamica divide gli Avengers che, al tempo stesso, tentano di
proteggere il mondo da un nuovo e malvagio avversario.
In Captain America: Civil
War, abbiamo incontrato per la prima volta il
BaroneZemo di Daniel
Bruhl mentre era intento a torturare un ex agente
dell’HYDRA per riuscire a mettere le mani sul diario che gli
avrebbe permesso di controllare il Soldato d’Inverno. Tuttavia, i
piani originali del film erano un tantino diversi, e prevedevano un
altro tipo d’ingresso per il personaggio all’interno della
storia.
Inizialmente, infatti, avremmo
dovuto incontrare Zemo per la prima volta in un’asta al mercato
nero. Lo dimostra una scena tagliata dal film e finita online nelle
ultime ore su Reddit: nella scena
in questione, Zemo appare come un semplice compratore in incognito,
prima di rivelare la sua natura, avvelenare tutti i presenti nella
casa d’aste e rubare finalmente il diario.
Ricordiamo che Daniel
Bruhl tornerà nei panni del Barone Zemo
in The Falcon and
the Winter Soldier, la serie Marvel che farà il suo debutto su
Disney+ a partire da quest’anno. Nello
show ci saranno anche Sebastian Stan (Bucky
Barnes), Anthony Mackie (Sam Wilson) e
Emily VanCamp (Sharon Carter).
Captain America Civil
War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con
Steve Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni
collaterali causati dalla loro lotta per proteggere il mondo.
Dopo che la città di Lagos, in Nigeria, viene colpita
dall’ennesimo incidente internazionale che vede coinvolti gli
Avengers, le pressioni politiche chiedono a gran voce un sistema di
responsabilità e un consiglio d’amministrazione che decida quando
richiedere l’intervento del team. Questa nuova dinamica divide gli
Avengers che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un
nuovo e malvagio avversario.
Ricordiamo
che Captain America: Civil
Warè diretto da
Anthonye Joe
Russo e vede nel cast Chris Evans, Robert Downey
Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank
Grillo, Jeremy
RennereDaniel
Bruhl. Captain America: Civil War è
arrivatonelle sale italiane il 4
maggio 2016.