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Brendan Fraser e Dwayne Johnson, interpreti di La mummia – Il ritorno, di nuovo insieme in un video

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Tramite il proprio profilo Instagram, Dwayne Johnson ha condiviso la sua reunion, nel backstage degli Oscar, con Brendan Fraser, vincitore del premio Oscar come miglior attore per The Whale. Fraser e Johnson avevano infatti recitato insieme nel 2001 nel film La mummia – Il ritorno, dove l’ex wrestler compariva sul finale nel ruolo del Re Scorpione. Ora, a distanza di oltre vent’anni, i due si sono rincontrati in quella che è stata una serata particolarmente importante per Fraser, tornato alla ribalta dopo anni di ruoli di scarso rilievo.

In allegato al video, Johnson ha anche scritto la seguente didascalia: “Un momento di chiusura del cerchio molto bello qui con il mio amico di lunga data Brendan Fraser e i suoi figli. Il  primissimo film della mia carriera a Hollywood è stato La mummia – Il ritorno, di cui Brendan era il protagonista. Molti critici e cinici scommettevano contro di me in quel momento, ma Brendan mi ha accolto a braccia aperte ed è stato di grande aiuto. Non dimentico mai le persone gentili. Adesso, anni dopo, Brendan vince il suo Oscar come MIGLIORE ATTORE in “The Whale” e io sono diventato famoso per aver indossato un marsupio. Congratulazioni, fratello, goditi i tuoi fiori.”

Un bel momento, dunque, che dimostra una volta di più l’affetto che i colleghi nutrono per Fraser. Già in seguito alla standing ovation che Fraser aveva ricevuto alla premiere del film al Festival di Venezia, nel settembre 2022, Johnson aveva ringraziato pubblicamente l’attore per averlo aiutato in La mummia – Il ritorno. Johnson ha in quell’occasione dichiarato: “[Brendan Fraser] mi ha supportato facendomi entrare nel suo franchise con il mio primo ruolo in assoluto, che ha dato il via alla mia carriera a Hollywood. Faccio il tifo per tutto il tuo successo fratello e congratulazioni al mio amico Darren Aronofsky“. Qui di seguito si può vedere il video pubblicato da Johnson.

Fonte CBR

Brendan e il segreto di Kells: recensione del film

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Brendan e il segreto di Kells: recensione del film

Non è un’illusione: esistono ancora film per bambini che hanno una morale. Abbandonati gli effetti speciali e l’uso abbondante del 3D, questi rari prodotti hanno lo scopo di mandare un messaggio ai pargoletti che guardano il cartone animato. Non importa, dunque, se la qualità dei disegni non è la migliore sulla piazza, né che il colore non è splendente come pochi: l’unica cosa che conta, è far riflettere chiunque sia predisposto alla visione. Brendan e il segreto di Kells, film d’animazione degli irlandesi di Tomm Moore e Nora Twomey è, decisamente, uno di questi. La storia è quella del piccolo Brendan, un orfano cresciuto con uno zio troppo impegnato a fare l’abbate del piccolo paesino di Kells e a difenderlo dall’attacco dei Normanni, per accorgersi della bellezza delle cose semplici, quotidiane, naturali.

Quando arriva in città Padre Aidan, il bambino scopre l’importanza della scrittura come possibilità di raccontare (e, quindi, tramandare) ai posteri la storia e la cultura di un popolo. La fantasia e i sentimenti, però, non vanno mai dimenticati: ecco perché Aisling, la fata della foresta, la bambina dai capelli lunghi come Rapunzel, aiuta Brendan nella sua missione. Il tempo passa, Padre Aidan muore, il piccolo Brendan diventa un giovane uomo, e il sapere del libro inizia a fare il giro del mondo….

Davvero molto bello Brendan e il segreto di Kells, film d’esordio del disegnatore Tomm Moore che, matita alla mano, ha concepito un modo carino, divertente e colorato, per spingere ogni spettatore ad uscire dal guscio per affrontare le proprie paure. Anche quando sembra che tutto sia perduto, infatti, non bisogna mai dimenticare che la bellezza è racchiusa in ogni cosa, per quanto piccola possa essere. Come Mia e il Migù, anche Brendan e il segreto di Kells è un film basato sul valore degli affetti, sul rispetto della natura e sulla gioia di vivere. Una piccola perla in 2D che, con la musica di 2001: Odissea nello spazio, ci invita a (ri)guardare il nostro mondo con occhi nuovi e ad assaporarne ogni piccolo frammento.

Breeders: recensione della serie con Martin Freeman

Breeders: recensione della serie con Martin Freeman

Pochi attori sanno veramente regalare sostanza, spessore al ruolo dell’uomo comune: a colui che potresti incontrare in fila al supermercato, oppure avere come anonimo vicino di casa. Martin Freeman è a nostro avviso uno di questi attori. Forse il migliore insieme a Paul Giamatti. Come aveva già confermato con Sherlock e Fargo, può inoltre esplicitare i lati più oscuri e controversi di tali personaggi. Era quindi con malcelata trepidazione che attendevamo di vederlo interpretare un normale padre di famiglia in Breeders, serie arrivata negli Stati Uniti grazie a FX e di cui sono già state trasmesse due stagioni da dieci episodi. 

L’idea alla base di Breeders

L’idea di partenza non potrebbe essere più semplice in quanto racconta la vita quotidiana di una coppia con due figli ancora piccoli, ovvero le difficoltà che due genitori possono incontrare dovendo gestire una famiglia nella Londra di oggi. Accanto a Freeman nel ruolo di Paul troviamo Daisy Haggard, la quale col personaggio di Ally affronta al meglio il primo vero ruolo da protagonista.

Nato da un’idea dello stesso Freeman, Breeders riesce con ammirevole adesione al reale nell’intento di mescolare commedia e dramma: basta vedere il pilot della prima stagione intitolato No Sleep, interamente incentrato sulla difficoltà di riuscire a dormire quando i tuoi pargoli proprio non vogliono saperne. Sviluppato attraverso trovate di sceneggiatura che conducono a un finale tanto parossistico quanto esilarante, l’episodio riesce a far sorridere lo spettatore a proposito di momenti e situazioni che in un altro contesto potrebbero risultare tutt’altro che divertenti. Ed è proprio questa la forza che lo show sviluppa nel corso delle due stagioni: pur mantenendo molto spesso toni lievi Breeders abbraccia con pienezza la scelta di mostrare psicologie e personalità problematiche, contraddittorie, umanissime coi loro difetti anche notevoli. Il Paul interpretato da Freeman è ad esempio un padre amorevole e pieno di buone intenzioni che però non sempre riesce a comprendere quello che attraversano i propri figli, in particolar modo il primogenito Luke.

Un perfetto equilibrio tra commedia e dramma

Cresciuto da genitori depositari di valori passati, difficilmente adattabili al presente, l’uomo nel corso delle puntate diventa sempre più consapevole del divario creatosi tra lui e il figlio maggiore, e ciò si trasforma in una fonte di frustrazione che pian piano mina le sue certezze. In particolare nella seconda stagione – che inizia dopo un ellisse temporale di qualche anno – Paul dovrà fare definitivamente i conti con l’incapacità di gestire emozioni anche contrastanti. Ed ecco che allora Breeders si mostra per quello che veramente è: un dramma familiare travestito da commedia, il quale episodio dopo episodio rivela la sua vera natura spingendo lo spettatore a confrontarsi con personaggi che sono specchi fedeli e non conciliatori del nostro modo di comportarci, di risolvere oppure ignorare i problemi che ci si presentano.

Breeders è quanto di più sincero e attuale sia stato prodotto in questi anni sul tema della famiglia e delle sue dinamiche interne: oltre a Freeman gli altri due creator Chris Addison e Simon Blackwell – coinvolti anni fa in un’altra serie di culto come The Thick of It – hanno ideato una serie che sa intrattenere mettendo in scena il quotidiano e con la stessa elevata dose di efficacia stimola il pubblico a riflettere su quanto la nostra vita di tutti i giorni sia composta da scelte, errori, rimpianti, dubbi, piccoli successi e grandi ipocrisie. L’uso sapiente di flashback sparsi nei vari episodi mostra anche come Paul e Ally all’inizio della loro relazione avessero sogni, piani e idee che poi si sono confrontati/scontrati con la realtà della vita, con i compromessi e le scelte che si deve fare per il bene comune, in particolar modo quello dei propri figli. E questo rende lo show ancor più malinconico, se non addirittura struggente. Perché ciò che conta in fondo è arrivare a fine giornata sapendo di aver fatto il possibile. Anche quando potrebbe non bastare. 

Breeders affronta problemi e situazioni fortemente legati al nostro presente: religione, sessualità, isolamento, educazione ed altri temi principali diventano occasione di confronto tra i personaggi protagonisti, attraverso una narrazione che sviluppa conflitti il cui terreno di scontro rimane sempre e comunque il nucleo familiare. Impossibile non affezionarsi e parteggiare per Paul e Ally, genitori imperfetti e adulti probabilmente ancora incompiuti. Le interpretazioni perfette di Haggard e di Freeman dotano i rispettivi personaggi di innumerevoli sfumature, lasciando trasparire dietro il gesto più piccolo e comune l’enorme peso psicologico ed emotivo del ruolo di genitori.

Due figure tratteggiate con una precisione difficilmente riscontrabile nella fiction odierna. Se non soprattutto, è senza dubbio anche grazie ai due attori protagonisti che Breeders è uno show da non perdere. Che siate genitori o anche soltanto figli, capirete qualcosa in più su come funziona una famiglia. E, possiamo garantirvelo, lo farete con un sorriso a denti stretti…

Brec Bassinger: 10 cose che non sai sull’attrice

Brec Bassinger: 10 cose che non sai sull’attrice

Giovane e promettente, Brec Bassinger ha negli ultimi anni conquistato la televisione, affermandosi per i suoi ruoli in alcune note serie televisive. Oggi è protagonista di Stargirl, che al suo debutto ha fatto guadagnare all’attrice ulteriori lodi. In attesa di vederla maturare sempre di più, è possibile lasciarsi conquistare dalla forza del suo carisma.

Ecco 10 cose che non sai di Brec Bassinger.

Brec Bassinger: i suoi film e le serie TV

Brec Bassinger Instagram

10. Ha recitato in celebri serie TV. All’inizio della sua carriera, la Bassinger si fa notare per l’interpretazione di Emma Hawking in I fantasmi di casa Hathaway (2013-2014). Diventa poi ulteriormente popolare grazie a Bella e i Bulldogs (2015-2016), dove ricopre il ruolo della protagonista Bella Dawson. Negli anni continua a recitare per il piccolo schermo con titoli come Vampiro per caso (2015), School of Rock (2016-2018), All Night (2018), Chicken Girls (2018) e Legends of Tomorrow (2020), con Brandon Routh. In quest’ultimo interpreta il ruolo di Courtney Whitmore, alla quale verrà poi dedicata la serie da solista Stargirl (2020-in corso).

9. Ha recitato per il cinema. Nel 2018 l’attrice debutta anche sul grande schermo con i thriller Killer Under the Bed e 47 Meters Down: Uncaged. Grazie a questi film ha dimostrato di potersi cimentare con successo anche in generi totalmente diversi da quelli con cui è diventata celebre. Prossimamente reciterà invece nella commedia Saturday at the Starlight, con Abigail Breslin.

Brec Bassinger è su Instagram e Twitter

8. Ha un account su Instagram. L’attrice è presente sul celebre social network con un profilo seguito da 1,6 milioni di persone. All’interno di questo è solita condividere prevalentemente immagini relative al proprio lavoro, come i dietro le quinte o altre curiosità generali. Così facendo, la Bassinger può sponsorizzare i propri progetti. Non mancano poi anche fotografie scattate in momenti di svago.

7. È anche su Twitter. Con oltre 100 mila follower, l’attrice è particolarmente attiva anche sul social network Twitter. Anche qui, è solita condividere notizie relative ai propri progetti, ma intrattiene anche un maggior rapporto con i propri fan, condividendo con loro riflessioni e curiosità.

Brec Bassinger ha il diabete

6. Le è stata diagnosticata tale malattia. All’età di 8 anni all’attrice viene rivelato di possedere il diabete di tipo 1. Tenuto sotto controllo, questo non è particolarmente pericoloso, e permette comunque alla Bassinger di vivere una vita normale. Nel corso degli anni, si è poi unita alla campagna JDRF One Walk per la raccolta fondi per la ricerca in merito a tale tipo di malattia.

Brec Bassinger StargirlBrec Bassinger in Stargirl

5. È la prima interprete americana del personaggio. Comparso già all’interno delle serie Smallville e Legends of Tomorrow, il personaggio aveva fino ad ora avuto in entrambi i casi interpreti canadesi. La Bassinger, oltre ad essere la prima a ricoprire il ruolo in una serie interamente dedicata al personaggio, è anche la prima attrice statunitense a vestirne i panni.

4. Non ha guardato le precedenti versioni. Nel dar vita alla sua Stargirl, l’attrice ha affermato di non aver riguardo le sue precedenti versioni televisive. Ciò è motivato anche dal fatto che queste raffiguravano il personaggio in età adulta, mentre la versione della Bassinger è quella di una ragazza liceale, dunque profondamente diversa.

3. Ha convinto tutti al provino. Durante i casting per il ruolo di Stargirl, i produttori rimasero particolarmente colpiti dalla performance dell’attrice, affermando che in pochi minuti questa era stata in grado di trasmettere l’entusiasmo, l’ottimismo e lo humor che caratterizzano anche il personaggio, risultando perciò idonea a ricoprirlo.

Brec Bassinger su Listal

2. Vi è una pagina a lei dedicata sul celebre sito. Su Listal, portale dove si possono trovare numerosi e variegati elenchi riguardanti personaggi famosi, film, libri, album musicali e molto altro, è possibile ritrovare anche una pagina dedicata all’attrice. Qui vengono elencati non solo i suoi dati personali, ma anche i suoi progetti e una serie di curiosità a lei legate.

Brec Bassinger: età e altezza

1. Brec Bassinger è nata a Saginaw, in Texas, Stati Uniti, il 25 maggio 1999. L’attrice è alta complessivamente 157 centimetri.

Fonte: IMDb

Breath: il trailer del film che apre il London Film Festival

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Breath: il trailer del film che apre il London Film Festival

Ecco il trailer di Breath, l’opera prima di Andy Serkis da regista che aprirà il 61esimo BFI London Film Festival. La prima del film si svolgerà il 4 ottobre all’Odeon di Leicester Square, mentre l’uscita ufficiale è prevista per il 27 ottobre.

Ecco il trailer che racconta la storia d’amore tra i genitori di Jonathan Cavendish co-fondatore, con Serkis stesso, della compagnia che produce il film, The Imaginarium.

Clare Stewart, direttrice del BFI, ha dichiarato:

“Siamo orgogliosi di aprire la 61a edizione del BFI London Film Festival con una pellicola che è un simbolo per un notevole talento britannico: il debutto registico di Andy Serkis, performance imponenti di un cast stellare guidato da Andrew Garfield e Claire Foy e una storia con una risonanza universale che è anche profondamente personale per il produttore Jonathan Cavendish. Breathe non è solo una storia d’amore ispiratrice, è anche un film su due spiriti davvero indomabili che hanno sfidato le probabilità e gli scettici per aprire la strada per il cambiamento”.

Protagonisti del film sono Andrew Garfield e Claire Foy (The Crown).

Fonte: Bleecker Street

Breaking News A Yuba County su Sky Cinema Uno

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Breaking News A Yuba County su Sky Cinema Uno

Arriva in prima visione su Sky Cinema Uno il 9 agosto alle 21.15 in streaming su NOW e disponibile on demand, Breaking News A Yuba County, un film diretto da Tate Taylor e scritto da Amanda Idoko, con Allison Janney, Mila Kunis, Awkwafina e con la partecipazione di Matthew Modine e Ellen Barkin. Il premio Oscar Allison Janney, è la protagonista di questa black-comedy costruita con arguzia sull’equilibrio precario tra verità, apparenza e credibilità che racconta come l’attenzione, la fama e i misfatti possano essere una vera propria combinazione micidiale. In un mix di satira, impertinenza, simpatia e mistero, una galleria di personaggi memorabili cerca di scoprire cosa sia successo a Karl Buttons.

Chi è il colpevole e perché?  E chi lo sa la farà franca – o avrà un primo piano in TV? Quando suo marito Karl (MATTHEW MODINE) scompare, Sue Buttons (ALLISON JANNEY), una sottovalutata moglie di periferia, si ritrova ad essere una celebrità locale quando si imbarca in una ricerca, nella piccola contea di Yuba County, per trovarlo. Nel tentativo di prolungare la sua nuova fama, Sue si imbatte in situazioni esilaranti mentre il suo mondo si capovolge. Avrà a che fare con un’aspirante criminale (AWKWAFINA), un’implacabile poliziotta locale (REGINA HALL) e dovrà fare i conti con la sua sorellastra (Mila Kunis) – una giornalista locale alla disperata ricerca di una storia – e con il fratello fannullone di suo marito (JIMMI SIMPSON) e la sua aiutante (WANDA SYKES), tutti uniti nella ricerca della verità dietro la scomparsa di Karl Buttons.

BREAKING NEWS A YUBA COUNTY in prima visione lunedì 9 agosto alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. E grazie a extra, il programma fedeltà di Sky, i clienti Sky da più di 3 anni e con Sky Cinema lo vedranno prima di tutti on demand nella sezione extra.

Breaking In: la spiegazione del finale del film

Breaking In: la spiegazione del finale del film

Nel 2018 il regista James McTeigue, noto per aver firmato il cult V per Vendetta e per le sue incursioni nel thriller d’azione, torna dietro la macchina da presa con Breaking In, un film che mescola suspense e adrenalina, rientrando nel filone dei cosiddetti home invasion. Questa pellicola rappresenta un ritorno alle atmosfere tese e ai ritmi serrati che avevano già caratterizzato altri lavori di McTeigue, seppur con un impianto narrativo più contenuto e domestico. A differenza di produzioni più complesse e stilizzate, come Ninja Assassin, qui il regista si concentra su un ambiente ristretto e su una dinamica famigliare, cercando di costruire la tensione con un uso mirato dello spazio e del tempo.

Il genere home invasion, da sempre fertile terreno per l’horror e il thriller, si presta a riflessioni sul concetto di sicurezza domestica e sul ribaltamento dei ruoli tra vittime e aggressori. In questo senso, Breaking In si inserisce sulla scia di film come The Strangers, Panic Room e You’re Next, ma lo fa adottando una prospettiva originale: al centro della vicenda non c’è solo la difesa della casa, ma una madre disposta a tutto pur di proteggere i suoi figli. L’elemento survival è quindi particolarmente marcato, con una protagonista interpretata da Gabrielle Union che diventa eroina d’azione, costretta a usare ingegno e determinazione per ribaltare una situazione di svantaggio.

Nel corso dell’articolo analizzeremo più nel dettaglio la trama e il cast del film, concentrandoci in particolare sul finale e sul suo significato all’interno del racconto. Breaking In si presenta infatti come un thriller che, pur muovendosi all’interno di schemi narrativi noti, cerca di introdurre spunti personali e una visione familiare del coraggio. La spiegazione del finale permetterà di comprendere meglio le scelte della protagonista e il messaggio che il film intende trasmettere.

Gabrielle Union and Billy Burke in Breaking In
Gabrielle Union e Billy Burke in Breaking In. Foto di Paul Sarkis – © Universal Pictures

La trama di Breaking In

Protagonista del film è Shaun Russell (Gabrielle Union). Dopo l’omicidio del padre Isaac, la donna torna nella casa d’infanzia insieme ai suoi due figli, Jasmine e Glover (Ajiona Alexus e Seth Carr), con l’intenzione di sistemare l’eredità e vendere la proprietà isolata. La casa è dotata di un sofisticato sistema di sicurezza, inizialmente disattivato ma riattivato poco dopo il loro arrivo. Ciò che Shaun ignora è che quattro criminali – Eddie (Billy Burke), il loro leader, insieme a Peter (Mark Furze), Sam (Levi Meaden) e Duncan (Richard Cabral) – si sono già introdotti nell’abitazione.

Mentre i figli vengono presi in ostaggio all’interno, Shaun rimane fuori e riesce a sfuggire a un’aggressione, immobilizzando uno dei malviventi nei boschi. Utilizzando il sistema di interfono, Shaun scopre che i criminali sono alla ricerca di una cassaforte contenente quattro milioni di dollari, somma che credono il padre abbia nascosto prima di morire. Con il tempo che scorre – la polizia interverrà solo dopo 90 minuti dal taglio della linea telefonica – Shaun dovrà superare ogni limite per salvare i suoi figli e sopravvivere all’incubo.

La spiegazione del finale del film

Nel terzo atto di Breaking In, la tensione raggiunge il suo apice quando Shaun riesce a penetrare nella casa e avvia un rischioso piano di salvataggio. Dopo aver dato istruzioni alla figlia Jasmine, la protagonista affronta i criminali con astuzia, cercando di guadagnare tempo e confondere le loro intenzioni. Quando però Eddie minaccia i bambini, Jasmine lo conduce alla cassaforte, mentre Shaun torna con Peter, tenendolo in ostaggio con un coltello alla gola. Tuttavia, Eddie uccide Peter senza esitazione, rivelando che ciò che cercava era in realtà una chiavetta USB contenente un codice d’accesso.

Con il denaro finalmente in mano, Eddie decide di eliminare ogni prova, pianificando di bruciare la casa con i bambini dentro. Shaun riesce a creare una distrazione attivando la musica con un telecomando di sicurezza, dando così il via a una frenetica sequenza d’azione. Il climax culmina sul tetto della casa, dove Shaun affronta Duncan e Sam. Dopo una breve colluttazione, Shaun riesce a far cadere Sam dal tetto, uccidendolo, e recupera le chiavi del suo camion. Nel frattempo, Jasmine riesce a liberarsi insieme al fratellino, e i tre si ricongiungono.

Gabrielle Union and Ajiona Alexus in Breaking In
Gabrielle Union e Ajiona Alexus in Breaking In. Foto di Paul Sarkis – © Universal Pictures

Nella fuga, Shaun investe Duncan, ma Eddie spara alle gomme del camion, costringendoli a tornare alla casa. L’illusione di essere finalmente al sicuro svanisce quando Eddie attacca Justin, il marito di Shau appena giunto sul posto. Lei allora, in un’ultima mossa disperata, minaccia di dare fuoco al denaro per fermarlo. Eddie sembra arrendersi, ma Duncan lo pugnala a morte per poi tentare di violentare Shaun e Jasmine. Proprio quando la situazione sembra senza via d’uscita, Shaun riesce a reagire e ad ucciderlo con il suo stesso coltello. La polizia arriva poco dopo, e la famiglia può riunirsi in un abbraccio liberatorio.

Il finale di Breaking In è dunque una dichiarazione esplicita del tema centrale del film: la resilienza e la forza di una madre disposta a tutto per proteggere la propria famiglia. Shaun non è un’eroina addestrata o una combattente professionista, ma una donna comune che, di fronte a una minaccia estrema, riesce a superare i propri limiti. La battuta finale – “Hai scelto la casa sbagliata” – non è solo una rivendicazione di sopravvivenza, ma anche un’affermazione d’identità: il nemico ha sottovalutato la forza di chi è motivato dall’amore e dall’istinto di protezione. In questo senso, il film rovescia la tradizionale dinamica del thriller domestico, mostrando una figura femminile che non solo resiste, ma vince.

Metaforicamente, Breaking In rappresenta inoltre una lotta per il controllo del proprio spazio vitale. La casa, normalmente simbolo di sicurezza, viene violata e trasformata in un campo di battaglia. Shaun riappropriandosi progressivamente dell’ambiente – dai sotterranei al tetto, fino all’ultima stanza – si riappropria anche del suo ruolo di madre e di figura dominante. Il film propone così una lettura più intima e sociale: non si tratta solo di fuggire o combattere, ma di difendere ciò che si è costruito, anche a costo della propria vita.

Breaking Dawn: spot tv e foto!

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Breaking Dawn: spot tv e foto!

Si alza la febbre dei Twilighters e anche la promozione di Breaking Dawn comincia a scaldarsi. Nuove foto e nuovi spot tv sono ora infatti disponibili

Breaking Dawn: Parte I nuove immagini

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Entertainment Tonight ha mostrato nuove immagini inedite dal set di Breaking Dawn: Parte I. A seguire un altro video ci mostra le dichiarazioni che i protagonisti, Robert Pattinson e Kristen Stewart , hanno rilasciato in merito al film (anche alla scena di sesso) e agli altri loro progetti.

Il film è diretto da Bill Condon, e nel cast ci sono anche Nikki Reed, Kellan Lutz, Jackson Rathbone, Peter Facinelli, Elizabeth Reaser, Michael Sheen e Dakota Fanning.

Ecco i video:

Avremo un’anticipazione di 15 minuti del film al Festival Internazionale del film di Roma, dove a presentare la pellicola sarà presente Nikki Reed.

Fonte: moviesushi

Breaking Dawn provoca attacchi epilettici?

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Breaking Dawn provoca attacchi epilettici?

Con un po’ di cattiveria, Slashfilm scrive che, alle tante buone ragioni per

Breaking Dawn Parte II: arriva l’ultimo capitolo della Saga di Twilight

Arriverà nelle sale italiane il 14 Novembre, con due giorni d’anticipo rispetto alla data d’uscita negli Stati Uniti, e con molta probabilità sarà una delle anteprime mondiali più attese del Festival di Roma, che si terrà dal 9 al 17 Novembre nella capitale.

Breaking Dawn Parte 2 – Secondo Trailer Italiano

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Il secondo teaser trailer italiano ufficiale di The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte 2, al cinema dal 14 novembre 2012.

Breaking Dawn a novembre 2011

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Novembre 2011 segnerà la conclusione della saga cinematografica di Twilight.

Breaking Bad: Walter White letteralmente nello spazio [Video]

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Breaking Bad, Walter WhiteE’ una delle serie più seguite della televisione, parliamo ovviamente di Breaking Bad, e oggi il protagonista Walter White ha compiuto un altro passo verso l’immortalità. Infatti, un giocato con le fattezze del personaggio interpretato da Bryan Cranston ha fatto un giro in volo arrivando addirittura nello spazio. A farlo è stato Tv Tag che ha anche ripreso ogni cosa, e di seguito potrete trovare il video del suo viaggio. Walt ha raggiunto una  di 153 Km/h e temperature fino a -54 °C, raggiungendo un’altezza massima di quasi 25,908 metri.

http://youtu.be/iZw_LySNNzM

Breaking Bad: sette spettacolari fan art

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Arrivano da People sette fan art dedicati alla serie cult Breaking Bad e che richiamano le atmosfere di serie animate molto note come The Simpsons e i Minipony, o da Disney e dal videogames GTA.

CLICCA SULLA FOTO PER VEDERLE TUTTE 

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Breaking Bad: le scene più note in versione Grand Theft Auto V

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Breaking Bad: le scene più note in versione Grand Theft Auto V

Breaking Bad è una delle serie più note della storia recente della televisione americana e dopo gli innumerevoli omaggi che vi abbiamo segnalato ecco arrivare una raccolta di scene memorabili dello show però in versione  Grand Theft Auto V:

Breaking Bad: in arrivo il film, le riprese partiranno a breve

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Ottime notizie per i fan di Breaking Bad: a quanto pare il creatore e showrunner della serie pluripremiata con Bryan Cranston e Aaron Paul sta lavorando ad un adattamento cinematografico la cui destinazione non è ancora chiara (ovvero se verrà distribuito in sala o in tv). Per ora scarseggiano ulteriori dettagli sul progetto, come non è stato ancora confermata la sua identità, dunque sapremo a breve se si tratterà di un prequel proprio come Better Call Saul o di un sequel, oppure se torneranno o meno gli attori della serie originale.

Tutto ciò che sappiamo è che Vince Gilligan, secondo quanto riportato da più fonti, scriverà la sceneggiatura e figurerà nelle vesti di produttore esecutivo. È anche probabile che alla fine dei giochi assumerà il comando dell’operazione dirigendo il film. Per quanto riguarda le riprese, sembra che il set sia pronto a partire già nelle prossime settimane in New Mexico.

Va ricordato che questo speciale lungometraggio di due ore di Breaking Bad segna il primo titolo di Gilligan in seguito al nuovo accordo triennale firmato a luglio con Sony TV. Le fonti parlano di un contratto da 50 milioni di dollari che fa affiancare la figura del produttore a nomi del calibro di Shonda Rhimes e Ryan Murphy.

Fonte: THR

Breaking Bad: il sequel seguirà la vita di Jesse dopo la fine della serie

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Soltanto due giorni fa veniva diffusa la notizia, non del tutto ufficiale ma ora confermata, dell’inizio della produzione del film su Breaking Bad scritto e probabilmente diretto dallo showrunner della serie originale Vince Gilligan, mentre ora – come riportato da Slash Film – scopriamo che si tratterà di un sequel vero e proprio dedicato al personaggio di Jesse Pinkman.

L’ex “discepolo” di Walter White e co-protagonista dello show creato da Gilligan tornerà quindi sullo schermo sempre interpretato da Aaron Paul.

Sul progetto si sa ancora poco, tranne il fatto che Gilligan scriverà la sceneggiatura e figurerà nelle vesti di produttore esecutivo. È anche probabile che alla fine dei giochi assumerà il comando dell’operazione dirigendo il film. Per quanto riguarda le riprese, sembra che il set sia pronto a partire già nelle prossime settimane in New Mexico.

Va ricordato che questo speciale lungometraggio di due ore di Breaking Bad segna il primo titolo di Gilligan in seguito al nuovo accordo triennale firmato a luglio con Sony TV. Le fonti parlano di un contratto da 50 milioni di dollari che fa affiancare la figura del produttore a nomi del calibro di Shonda Rhimes e Ryan Murphy.

Breaking Bad: in arrivo il film, le riprese partiranno a breve

Fonte: Slash Film

Breaking Bad: il primo trailer del film con Aaron Paul

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Il film dedicato a Breaking Bad arriverà su Netflix prima di quanto immaginiamo. Il film, che sarà intitolato El Camino: A Breaking Bad Movie, vedrà la luce del sole su Netflix a partire dal’11 ottobre. Nel film ci sarà anche Aaron Paul che torna nel ruolo di Jesse Pinkman.

La sinossi ufficiale recita: “Il fuggitivo Jesse Pinkman scappa dai suoi padroni, dalla legge e dal suo passato.”

Come precedentemente riportato, il film è stato scritto e diretto da Vince Gilligan, il creatore di Breaking Bad, e andrà in onda su AMC dopo la sua premiere su Netflix. Durante la sua corsa iniziale, la serie è andata in onda sulla rete via cavo dal 2008 al 2013.

Non è chiaro se Bryan Cranston, che ha interpretato il personaggio principale di Walter White nella serie, apparirà nel film. Mark Johnson, Melissa Bernstein, Charles Newirth, Diane Mercer e Aaron Paul stanno producendo con la Sony Pictures Television.

Breaking Bad: il film sequel distribuito su Netflix

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Il sequel di Breaking Bad in forma di film verrà distribuito da Netflix. Variety concorda con altre fonti illustri il seguito della famosa serie tv AMC sarà trasmesso su Netflix prima della messa in onda sulla rete via cavo. Questa è la strategia opposta rispetto allo show originale, infatti la serie è stata presentata in anteprima su AMC nel 2008 prima di essere disponibile successivamente nel servizio di streaming.

AMC, Netflix e il produttore Sony Pictures Television hanno rifiutato di commentare la notizia.

I dettagli della trama del film sono tenuti sotto stretto riserbo. È stato precedentemente riportato, tuttavia, che il film sarà interpretato da Aaron Paul che torna nei panni di Jesse Pinkman e che sarà ambientato nel periodo successivo al finale della serie originale. Il creatore della serie originale Vince Gilligan sta scrivendo il film e lo dirigerà.

Non è noto se Bryan Cranston, che interpretava il personaggio principale Walter White nella serie, apparirà nel film. Cranston in precedenza ha confermato che il film era in fase di sviluppo, ma non si è mai pronunciato in merito al suo eventuale coinvolgimento.

Secondo il New Mexico Film Office, un film intitolato Greenbrier sarà girato ad Albuquerque tra novembre a metà febbraio prossimo. La descrizione ufficiale del film riporta: “Greenbrier racconta la fuga di un uomo rapito e la sua ricerca di libertà.” I fan della serie ricorderanno che Pinkman è stato rapito da una banda di neonazisti e costretto a continuare a cucinare la metanfetamina finché non è riuscito a scappare con l’aiuto di Walter White.

Questo progetto, che sarà girato proprio nella cittadina dove era ambientata la serie, potrebbe essere in realtà il film che tutti i fan aspettano, il racconto ulteriore delle avventure di Jesse Pinkman.

Breaking Bad: confermato il ritorno di un altro personaggio nel film

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Come confermato dall’Hollywood Reporter, un altro volto noto di Breaking Bad tornerà anche nel film intitolato El Camino e in arrivo su Netflix il prossimo 11 Ottobre: si tratta di Matt Jones, che nella serie originale interpretava l’amico e partner nel traffico di droga di Jesse Pinkman Badger recitando in una dozzina di episodi.

La sua ultima apparizione risale al finale di stagione insieme a Skinny Pete.

Gran parte dei lavori si è svolta in New Mexico, secondo le indiscrezioni circolate in rete, mentre dovrebbe essere certo il ritorno dei due protagonisti Bryan Cranston e Aaron Paul nei rispettivi panni di Walter White e Jesse Pinkman. Vi ricordiamo inoltre che questo lungometraggio di due ore sarà il primo titolo dell’accordo triennale siglato da Gilligan con Netflix, con le fonti che parlano di un contratto da 50 milioni di dollari.

Guarda il trailer di El Camino – Il film di Breaking Bad

Fonte: THR

Breaking Bad: Bryan Cranston disponibile a tornare nel film

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Qualche giorno fa è arrivata la conferma dell’inizio della produzione del film su Breaking Bad scritto e probabilmente anche diretto dallo showrunner della serie originale Vince Gilligan, e del fatto che si tratterà di un sequel vero e proprio dedicato al personaggio di Jesse Pinkman.

L’ex “discepolo” di Walter White e co-protagonista dello show creato da Gilligan tornerà quindi sullo schermo sempre interpretato da Aaron Paul. Ma dell’altro protagonista che ne sarà? Ovviamente chi ha visto la serie sa che il personaggio interpretato da Bryan Cranston muore nell’ultimo episodio, tuttavia l’attore si è detto disponibile a comparire nel film:

Mi faranno vedere su una lapide o qualcosa del genere? Non ne ho idea, non ho ancora letto né visto una sceneggiatura. Presumo che stia succedendo qualcosa, o forse no. Ma certo che mi piacerebbe fare un film di Breaking Bad. Non ora, perché sono impegnato con uno spettacolo a Broadway, almeno fino marzo….poi chissà“.

Breaking Bad: in arrivo il film, le riprese partiranno a breve

Sul progetto si sa ancora poco, tranne il fatto che Gilligan scriverà la sceneggiatura e figurerà nelle vesti di produttore esecutivo. È anche probabile che alla fine dei giochi assumerà il comando dell’operazione dirigendo il film. Per quanto riguarda le riprese, sembra che il set sia pronto a partire già nelle prossime settimane in New Mexico.

Va ricordato che questo speciale lungometraggio di due ore di Breaking Bad segna il primo titolo di Gilligan in seguito al nuovo accordo triennale firmato a luglio con Sony TV. Le fonti parlano di un contratto da 50 milioni di dollari che fa affiancare la figura del produttore a nomi del calibro di Shonda Rhimes e Ryan Murphy.

Breaking Bad: 10 cose che non sai sulla serie

Fonte: Cinemablend

Breaking Bad: arriva YB, l’App di Jesse Pinkman

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breaking bad-Jesse_pinkmannnPer tutti i fan nostalgici della serie culto Breaking Bad oggi arriva l’applicazione YB, scaricabile da Itunes per iPhone che permette di inviare ai propri contatti che a loro volta l’hanno scaricata alcune frasi dette da Jesse Pinkman, ovvero Aaron Paul. Per chi non lo conoscesse Jesse è ill coprotagonista della nota serie televisiva che vede nel cast anche Bryan Craston. Il nome YB per tutti i fan sarà ovviamente un riferimento molto chiaro, ma per chi non lo sapesse YB sta epr Yo Bitch, un’espressione che Pinkman utilizza spesso nel corso della serie.“ YB” è gratuita e si può scaricare qui. e lo stesso Aaron Paul ha pubblicizzato la sua diffusione sul proprio account Twitter.

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Breaking Bad – Reazioni collaterali (Breaking Bad) è una serie televisiva statunitense ideata da Vince Gilligan e trasmessa dall’emittente via cavo statunitense AMC dal 20 gennaio 2008 al 29 settembre 2013.

La serie ha ricevuto eccellenti recensioni da parte della critica, principalmente per la sceneggiatura, la regia e le interpretazioni di Bryan Cranston ed Aaron Paul. Nel 2013 il Writers Guild of America ha nominato Breaking Bad la tredicesima serie meglio scritta di tutti i tempi. Sempre lo stesso anno, Guinness World Records l’ha nominata la serie con la più alta valutazione di tutti i tempi, citando la quinta stagione con il punteggio di 99/100 secondo Metacritic.[2] Ha vinto anche numerosi premi, tra cui quindici Emmy Award, cinque Satellite Award, nove Saturn Award, sei WGA Award, cinque TCA Award, due Golden Globe, tre Screen Actors Guild Award, un PGA Award, un DGA Award e due Critics’ Choice Television Award.

Breaking Bad: al Super Bowl il ritorno di Walter White, Jesse Pinkman e Tuco Salamanca

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Uno spot del Super Bowl riunisce le star di Breaking Bad Walter White, Jesse Pinkman e Tuco Salamanca. La serie, conclusa nel 2013, è una tragica storia che segue un insegnante di scuola superiore che lotta contro un cancro e decide di diventare produttore di metanfetamina. Il suo spin-off, Better Call Sall, ha dimostrato che l’interesse per il franchise continua a sopravvivere ancora oggi.

Eppure, mentre sembrava che la storia di questi personaggi fosse ormai finita e mentre credevamo di aver detto addio per sempre a Jesse Pinkman in Better Call Saul, ecco che per lo spot del Super Bowl LVII dedicato alle PopCorners, Bryan Cranston, Aaron Paul e Raymond Cruz tornano in character!

Breaking Bad: Aaron Paul non sa ancora niente del film sequel?

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Sembra che le prime novità sul film sequel di Breaking Bad siano in arrivo, ma non sono quelle che ci aspettiamo. Al Sun Valley Film Festival di venerdì, la star della serie Aaron Paul non ha confermato che è stato coinvolto nel prossimo sequel del film, che sarà trasmesso per la prima volta su Netflix e poi su AMC, come già riportato lo scorso febbraio, ma ha detto di essere stato aperto a riprendere il suo ruolo di Jesse Pinkman.

“Le indiscrezioni sono divertenti – una volta ho sentito dire che stavo per interpretare il ruolo di Han Solo – ha detto Paul durante un Coffee Talk del festival, sponsorizzato da Variety – Non ho sentito nulla del film Breaking Bad, ma se ce n’è uno, mi piacerebbe farne parte.” “Se dovesse accadere, sì, mi piacerebbe farlo“.

Sembra un’affermazione molto strana, visto che sembrava confermato che il film avrebbe seguito la vita di Jesse dopo gli eventi del finale di stagione, che vedono Walter morire e il suo giovane amico scappare. Cosa che ha spiegato lo stesso Aaron Paul: “Nel caso in cui non abbiate visto la serie tv, Walter muore, quindi… deve esserci Jesse”.

Non è noto se Bryan Cranston, che interpretava il personaggio principale Walter White nella serie, apparirà nel film. Cranston in precedenza ha confermato che il film era in fase di sviluppo, ma non ha confermato se sarebbe stato coinvolto o no.

Secondo il New Mexico Film Office, un film intitolato Greenbrier sarà girato ad Albuquerque tra novembre a metà febbraio prossimo. La descrizione ufficiale del film riporta: “Greenbrier racconta la fuga di un uomo rapito e la sua ricerca di libertà.” I fan della serie ricorderanno che Pinkman è stato rapito da una banda di neonazisti e costretto a continuare a cucinare la metanfetamina finché non è riuscito a scappare con l’aiuto di Walter White.

Breaking Bad: Aaron Paul fa uno scherzo ai fan

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aaron-paulDurante un’intervista rilasciata al  HuffPost Live l’attore Aaron Paul ha parlato un po’ di Breaking Bad e dello spin-off Better Call Saul, in relazione alla possibilità di vedere ancora Walter White. A soppressa l’attore ha detto che forse c’è ancora qualche episodio inedito in serbo:

Non so se questa notizia debba ancora essere nascosta, ma stiamo pensando a una nuova stagione.

Subito dopo l’attore ha poi confermato che si trattava solo di uno scherzo:

Dai, su, ragazzi è solo uno scherzo.

Breaking Bad è una serie televisiva statunitense ideata da Vince Gilligan e trasmessa dall’emittente via cavo statunitense AMC dal 20 gennaio2008 al 29 settembre 2013.

La serie ha ricevuto eccellenti recensioni da parte della critica, principalmente per la sceneggiatura, la regia e le interpretazioni di Bryan Cranstoned Aaron Paul. Nel 2013 il Writers Guild of America ha nominato Breaking Bad la tredicesima serie meglio scritta di tutti i tempi.[1] Sempre lo stesso anno, Guinness World Records l’ha nominata la serie con la più alta valutazione di tutti i tempi, citando la quinta stagione con il punteggio di 99/100 secondo Metacritic. Ha vinto anche numerosi premi, tra cui dieci Emmy Award, cinque Satellite Award, nove Saturn Award, sei WGA Award, quattro TCA Award, due Golden Globe, tre Screen Actors Guild Award, un PGA Award, un DGA Award e due Critics’ Choice Television Award.

In Italia, dove è stata trasmessa anche con il titolo Breaking Bad – Reazioni collaterali, è andata in onda in prima visione sul canale satellitare AXNdal 15 novembre 2008 al 9 novembre 2013 e dal 2010 in chiaro su Rai 4.

 

Breaking Bad: Aaron Paul e Bryan Cranston confermano la reunion per il film?

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Il misterioso tweet congiunto di Aaron Paul e Bryan Cranston sta letteralmente facendo impazzire i fan di Breaking Bad, la serie che ha consacrato i due attori e che tornerà al cinema con un film-sequel vero e proprio dedicato al personaggio di Jesse Pinkman.

Una sola parola, “Presto“, allegata alla foto di due asini. Cosa avrà voluto dire l’indimenticabile coppia del piccolo schermo? Forse anticipare, o confermare, l’attesa reunion tra Walter White e il suo discepolo? Chi conosce gli eventi dello show creato da Vince Gilligan sa che il personaggio interpretato da Cranston muore nell’ultimo episodio,  quindi resta da capire in che modo potrebbe tornare in azione.

Tempo fa lo stesso Cranston si era detto disponibile a comparire nel film, sebbene all’epoca non conoscesse i dettagli:

Mi faranno vedere su una lapide o qualcosa del genere? Non ne ho idea, non ho ancora letto né visto una sceneggiatura. Presumo che stia succedendo qualcosa, o forse no. Ma certo che mi piacerebbe fare un film di Breaking Bad. Non ora, perché sono impegnato con uno spettacolo a Broadway, almeno fino marzo….poi chissà“.

Che ne pensate?

https://twitter.com/aaronpaul_8/status/1143565015426854912

Breaking Bad: 10 cose che non sai sulla serie

Sul progetto si sa ancora poco, tranne il fatto che Gilligan scriverà la sceneggiatura e figurerà nelle vesti di produttore esecutivo. È anche probabile che alla fine dei giochi assumerà il comando dell’operazione dirigendo il film. Per quanto riguarda le riprese, sembra che il set sia pronto a partire già nelle prossime settimane in New Mexico.

Va ricordato che questo speciale lungometraggio di due ore di Breaking Bad segna il primo titolo di Gilligan in seguito al nuovo accordo triennale firmato a luglio con Sony TV. Le fonti parlano di un contratto da 50 milioni di dollari che fa affiancare la figura del produttore a nomi del calibro di Shonda Rhimes e Ryan Murphy.

Breaking Bad: Aaron Paul e Bryan Cranston alimentano le voci sulla reunion con un’altra foto

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Aaron Paul e Bryan Cranston sanno come alimentare le aspettative dei fan di Breaking Bad, e quanto pare ogni voce su una possibile reunion di Jesse Pinkman e Walter White nel film-sequel sembrerebbe fondata.

Così, dopo le immagini pubblicate qualche giorno fa su Twitter e Instagram, gli attori hanno replicato con questa foto che trovate qui sotto e che li mostra finalmente insieme mentre camminano a piedi nudi su un torrente.

Cosa avranno voluto dire? E quel “Sooner” è presagio di una futura reunion oppure soltanto una crudele strategia di marketing per promuovere il film?

https://twitter.com/aaronpaul_8/status/1146101798211473409?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1146101798211473409&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbook.com%2Ftv-shows%2F2019%2F07%2F02%2Fbreaking-bad-bryan-cranston-aaron-paul-movie-tease%2F

Breaking Bad: 10 cose che non sai sulla serie

Chi conosce gli eventi dello show creato da Vince Gilligan sa che il personaggio interpretato da Cranston muore nell’ultimo episodio,  quindi resta da capire in che modo potrebbe tornare in azione.

Tempo fa lo stesso Cranston si era detto disponibile a comparire nel film, sebbene all’epoca non conoscesse i dettagli:

Mi faranno vedere su una lapide o qualcosa del genere? Non ne ho idea, non ho ancora letto né visto una sceneggiatura. Presumo che stia succedendo qualcosa, o forse no. Ma certo che mi piacerebbe fare un film di Breaking Bad. Non ora, perché sono impegnato con uno spettacolo a Broadway, almeno fino marzo….poi chissà“.

Sul progetto si sa ancora poco, tranne il fatto che Gilligan scriverà la sceneggiatura e figurerà nelle vesti di produttore esecutivo. È anche probabile che alla fine dei giochi assumerà il comando dell’operazione dirigendo il film. Per quanto riguarda le riprese, sembra che il set sia pronto a partire già nelle prossime settimane in New Mexico.

Va ricordato che questo speciale lungometraggio di due ore di Breaking Bad segna il primo titolo di Gilligan in seguito al nuovo accordo triennale firmato a luglio con Sony TV. Le fonti parlano di un contratto da 50 milioni di dollari che fa affiancare la figura del produttore a nomi del calibro di Shonda Rhimes e Ryan Murphy.

Breaking Bad: 10 cose che non sai sulla serie

Breaking Bad: 10 cose che non sai sulla serie

Breaking Bad è una delle più celebri serie televisive degli ultimi anni, da molti considerata la migliore in assoluto e tra le più viste di sempre. Divenuta in breve un vero e proprio culto, si è affermata per la precisa costruzione dei suoi personaggi e per i suoi intrecci orchestrati a dovere. Amata da critica e pubblico, si è più volte vista riconoscere alcuni tra i più prestigiosi riconoscimenti dell’ambito televisivo. Ecco 10 cose che non sai di Breaking Bad.

Breaking Bad trama

1. È stata ideata da Vince Gilligan. La trama della serie ruota intorno al personaggio di Walter White, professore di chimica che si scopre malato di cancro ai polmoni. Nel disperato tentativo di lasciare alla sua famiglia un’eredità con cui poter vivere, White decide di sfruttare le sue conoscenze di chimica per realizzare e vendere metanfetamina. L’incontro con uno suo ex studente ora spacciatore, Jesse Pinkman, gli permetterà di introdursi ancor di più nel pericoloso mondo del crimine.

Breaking Bad cast

2. Ha un cast di attori pluripremiati. Protagonista assoluto nel ruolo di Walter White è l’attore Bryan Cranston, a cui si affianca Aaron Paul nei panni di Jesse Pinkman. Tra gli altri membri del cast principale si hanno Anna Gunn, nel ruolo di Skyler White, moglie di Walter, Dean Norris, in quello dell’agente DEA Hank Schrader, Bob Odenkirk, che interpreta l’avvocato Saul Goodman, Giancarlo Esposito, nei panni del temibile Gustavo Fring, e Jonathan Banks in quelli del sicario Mike Ehrmantrau.

3. Jesse Pinkman doveva comparire solo nella prima stagione. Originariamente il piano dell’ideatore era quello di eliminare il personaggio di Jesse Pinkman alla fine della prima stagione. La sua morte avrebbe reso ancor più forte il cambiamento caratteriale di Walter White. Tuttavia Gilligan rimase così impressionato dall’interpretazione di Aaron Paul che si convinse a mantenere il personaggio per l’intera serie.

breaking-bad-cast

4. Bryan Cranston non era la prima scelta per il ruolo. La produzione era restìa all’idea di affidare il ruolo del protagonista all’attore Bryan Cranston, conosciuto fino a quel momento per le sue interpretazioni comiche. Il ruolo fu proposto così agli attori John Cusack e Matthew Broderick, i quali tuttavia declinarono entrambi l’offerta. Gilligan fu a quel punto libero di affidare il ruolo a Cranston.

5. L’autore non voleva attori famosi. L’idea di Gilligan era quella di non selezionare attori particolarmente noti per i vari personaggi della serie. Egli preferì infatti affidarsi ad attori meno conosciuti, affinché il pubblico non fosse distratto dalla loro persona e potesse concentrarsi sul solo personaggio.

Breaking Bad Netflix

6. È disponibile in streaming. La serie è disponibile in tutte e cinque le sue stagioni sulla piattaforma di streaming Netflix, dove risulta essere la più vista di tutto il catalogo. Netflix ha acquisito i diritti della serie dopo che questa era inizialmente stata trasmessa dall’emittente statunitense AMC.

Breaking Bad El Camino

7. È stato realizzato un film sequel. L’11 ottobre 2019 debutta sulla piattaforma streaming Netflix il film El Camino – A Breaking Bad Movie. Il film è ambientato subito dopo gli eventi avvenuti nel finale della serie, e si concentrerà su cosa è accaduto al personaggio di Jesse Pinkman, interpretato nuovamente da Aaron Paul.

breaking-bad-el-camino

Breaking Bad episodi

8. È composta da 5 stagioni. Vince Gilligan aveva già in mente una durata precisa della serie, volendo evitare che si rischiasse di andare troppo per le lunghe perdendo in qualità. La serie è dunque composta da cinque stagioni, per un totale di 62 episodi. Il sessantaduesimo elemento della tavola periodica è, non a caso, il Samario, usato spesso nelle cure contro il cancro.

Breaking Bad stagione 6

9. Non è stata mai realizzata. Per anni la produzione ha tentato di convincere Gilligan a realizzare una sesta stagione della serie, sull’onda del successo di critica e pubblico. L’autore si è tuttavia sempre rifiutato, e la sesta stagione non è mai stata realizzata. Nel 2019 è tuttavia stato realizzato un film unico ambientato subito dopo gli eventi del finale.

Breaking Bad stagione 5

10. Ha vinto numerosi premi. La quinta stagione della serie è in assoluto tra le più premiate. Tra i numerosissimi premi ricevuti, si registrano il premio Emmy come migliori attori a Bryan Cranston, Aaron Paul e Anna Gunn; il premio per la miglior sceneggiatura e quello per la miglior serie drammatica.

Fonte: IMDb

Breaking Bad, Walter White in versione “Rap” [Video]

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Mentre la serie si è conclusa da un pezzo, il successo di Breaking Bad e di Walter White continua a crescere tanto che i fan producono quotidianamente per la rete contenuti divertente che omaggiano lo show AMC. Ebbene oggi arriva quello dedicato al “prodotto” di Walter White in versione Rap:

Breaking BadBreaking Bad – Reazioni collaterali (Breaking Bad) è una serie televisiva statunitense ideata da Vince Gilligan e trasmessa dall’emittente via cavo statunitense AMC dal 20 gennaio 2008 al 29 settembre 2013.

La serie ha ricevuto eccellenti recensioni da parte della critica, principalmente per la sceneggiatura, la regia e le interpretazioni di Bryan Cranston ed Aaron Paul. Nel 2013 il Writers Guild of America ha nominato Breaking Bad la tredicesima serie meglio scritta di tutti i tempi. Sempre lo stesso anno, Guinness World Records l’ha nominata la serie con la più alta valutazione di tutti i tempi, citando la quinta stagione con il punteggio di 99/100 secondo Metacritic. Ha vinto anche numerosi premi, tra cui quindici Emmy Award, cinque Satellite Award, nove Saturn Award, sei WGA Award, cinque TCA Award, due Golden Globe, tre Screen Actors Guild Award, un PGA Award, un DGA Award e due Critics’ Choice Television Award.

In Italia è andata in onda in prima visione sul canale satellitare AXN dal 15 novembre 2008 al 9 novembre 2013 e dal 2010 in chiaro su Rai 4.