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Brian Cox ritiene terribile il Napoleone di Joaquin Phoenix: “L’avrei interpretato molto meglio”

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Brian Cox non è mai stato uno che nasconde i suoi veri sentimenti, e all’HistFest di Londra la star di Succession si è sfogata su una serie di argomenti domenica sera, tra cui la politica, i critici teatrali e Napoleon di Ridley Scott. “È terribile“, ha detto Cox del dramma storico candidato all’Oscar, secondo The Standard. “Una performance davvero terribile di Joaquin Phoenix. È davvero spaventosa. Non so cosa gli sia venuto in mente. Penso che sia totalmente colpa sua e non credo che Ridley Scott lo abbia aiutato. Io avrei recitato molto meglio di Joaquin Phoenix, ve lo dico io. Potete dire che è un buon dramma, ma sarebbe una bugia“.

Parlando più in generale, Cox si è lamentata del sacrificio dell’accuratezza storica a vantaggio della produzione di film di successo, un argomento che Scott ha affrontato spesso durante il tour stampa di Napoleon. (In un’intervista al New Yorker, il regista ha detto a chi invocava la fedeltà storica di “farsi una vita“). Cox ha poi riflettuto sul nome di Joaquin Phoenix: “Penso che abbia il giusto nome. Joaquin… wackeen… wacky. È una sorta di performance stravagante“, giocando sulla simile sonorità tra il nome di Phoenix e la parola “wacky”, ovvero “stravagate”.

Brian Cox critica i suoi colleghi

Già in passato Cox aveva criticato alcuni suoi colleghi attori, tra cui Johnny Depp. “Per quanto sia simpatico e sono sicuro che lo sia, è così esagerato, intendo Edward mani di forbice! Ammettiamolo, se arrivi con mani così pallide e sfregiate e viso truccato non devi fare nulla. E lui non lo ha fatto”. Anche il suo collega di Succession non è sfuggito alle sue critiche: “Oh, è terribilmente fastidioso. Non fatemene parlare. Lui è un attore davvero bravo, ma conoscere un personaggio e cosa fa quel dato personaggio è solo una parte delle abilità di un attore”.

Brian Cox in The Hobbit?

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Ricordate il rumour su Brian Cox nel cast dello Hobbit? Ebbene, una fonte di TheOneRing.net ha parlato con l’attore chiedendo informazioni sulla notizia, e questi ha risposto semplicemente: “Non ho la libertà di parlare con voi di questa cosa”.

Non c’è alcuna smentita, quindi, anzi: potrebbe essere una prova che Cox è stato realmente contattato dalla produzione e che potrebbe aver ottenuto un ruolo – magari proprio quello di Thorin Scudodiquercia come pensano in molti.

Intanto il tour mondiale di Amabili Resti è praticamente finito, e così Guillermo del Toro ha deciso di chiarire alcune delle notizie sullo Hobbit trapelate (e spesso fraintese) durante le interviste a Peter Jackson.

Ecco cosa ha scritto il regista sul forum di TheOneRing.net: “A proposito della notizia che ‘solo tre attori del Signore degli Anelli’ torneranno: penso che l’enfasi sulla parola ‘solo’ sia stata uno sbaglio. Non posso pensare che Gollum venga interpretato da un altro attore che non sia Andy Serkis, ma siccome il secondo script è in fase di discussione non possiamo dare qualsiasi cosa per scontata. Sia Peter Jackson che io diciamo le cose per “come sono attualmente”, e ovviamente le cose cambiano.
Comunque capisco cosa sta passando Peter visto che finora il 30% delle domande che mi hanno fatto durante i miei tour di Strain, Orphanage e Hellboy II sono state sullo Hobbit. In vari momenti siamo passati dall’essere vicini ad avere il cast, al dover ancora consegnare gli script, le cose cambiano man mano che passa il tempo. Quindi non scolpiamo sulla pietra quello che è stato detto. Preferisco mantenere il dialogo con la stampa e i fan aperto, anche se escono inesattezze, piuttosto che rimanere in silenzio o rivolgermi solamente alla community di persone che capiscono realmente il progetto.
“L’obiettivo per quanto riguarda la produzione è semplice: possiamo parlare finché vogliamo di date e programmi, ma finché non consegneremo gli script e otterremo un budget e una scaletta di date per organizzarci, tutto rimarrà nella gialla luce dello sviluppo. Questo processo non è ancora finito. Come vi ho detto altre volte, stiamo cercando le location, progettando (le ultime tre ore di riunione con la Weta le ho avute giusto stamattina), e non ci fermeremo. MA il via libera e l’inizio della produzione vera e propria ce li potrà dare solo la major. Pete come Produttore e io come Regista facciamo tutto quello che possiamo nel frattempo.
“Abbiamo qualche problema con la Warner Bros.? Assolutamente no. Tutto quello che posso dire è che il primo script gli è piaciuto molto, e che ci hanno dato un fortissimo supporto durante lo sviluppo del progetto.
Stiamo facendo i test delle animazioni di Smaug, stiamo montando i previz, prendendo le decisioni finali dal punto di vista degli oggetti e le armi dei nani, e iniziando parecchi test per quanto riguarda le armi, il makeup prostetico e i costumi.
Ad ogni modo, penso che sarò molto meno esposto a livello pubblico nei prossimi mesi per motivi evidenti: il primo è che lavoro tantissimo ai film, e non ho tempo di scrivere sul forum, il secondo è che se avrò del tempo per promuovere qualcosa lo farò per Non Avere Paura del Buio e per The Fall (secondo romanzo di Strain), ma non temete: cercherò di darvi più informazioni possibili, come sempre.

Brian Cox è Churchill nella prima foto dal film

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Brian Cox è Churchill nella prima foto dal film

Empire ha svelato la prima foto che ritrae Brian Cox nei panni di Wiston Churchill, statista britannico e simbolo della Seconda Guerra Mondiale per il Regno Unito.

La foto rappresenta Churchill con il suo immancabile sigaro e, dietro al fumo, il segno V di vittoria, vero simbolo del personaggio:Churchill Brian CoxIl film di Jonathan Teplitzky (Le due vie del Destino) è ambientato in durante il D-Day, nel Maggio 1944, con le tensioni internazionali in costante aumento, mentre gli alleati sbarcavano in Normandia, pronti a rispedire i nazisti all’inferno.

Nel film compaiono anche altri eminenti personaggi storici che hanno scritto la storia in quei giorni di guerra: il generale Eisenhower (John Slattery), Re Giorgio (James Purefoy) e la sua segretaria di fiducia (Ella Purnell). A interpretare la consorte di Churchill è stata chiamata la magnifica Miranda Richardson.

In merito al film, Cox ha dichiarato: “Sto cercando di portare in vta questa complessa figura. Si tratta del ruolo di una vita e sono contento di aver intrapreso questo viaggio con i regista e con tutto il cast del film”.

Le riprese del film sono tutt’ora in svolgimento in Scozia.

Brett Ratner sta sviluppando Tetris: Il Film

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Di un possibile film basato su Tetris se ne sta parlando da circa un anno, e proprio oggi si è aggiunto un nuovo mattoncino al muro dello sviluppo di questo curioso progetto. È di stamattina la notizia che Brett Ratner (Rush Hour) si è unito ufficialmente al progetto, come riportato da Ratpac Entertainment.

Nelle news precedentemente trapelate riguardanti il film, il CEO della Threshold Entertainment Larry Kasanoff affermava che ci fosse l’intenzione di inserire una storia sci-fi “epica ed immaginifica” intorno al gioco, di per sè privo di trama. Oggi le nuove affermazioni al riguardo appaiono decisamente meno inconsuete: il film a cui Ratner sta lavorando, infatti, non seguirà modelli narrativi simili a quelli adoperati da pellicole come Battleship, ma si presenterà con una narrativa più vicina a progetti come The Social Network, concentrandosi sulla figura di Alexey Patjitnov e sulla genesi del suo gioco. Il film inoltre seguirà presumibilmente tutta la battaglia legale che avvenne negli anni ’90 in seguito all’esplosione di popolarità che ebbe il gioco in seguito alla sua pubblicazione su Nintendo.

Ad affiancare Ratner nella produzione ci sarà James Packer, già coinvolto in un esperimento riuscito come The Lego Movie, mentre per quanto riguarda regia e sceneggiatura non vi è ancora alcun nome accostato al progetto.

Fonte

Brett Ratner produrrà la cerimonia degli Oscar 2012

Negli ultimi anni, l’Accademy of Motion Picture Arts and Sciences ha sfruttato un grande nome, un regista il più delle volte, per organizzare la produzione della serata degli Oscar.

Brett Ratner non co-produrrà più la cerimonia degli Oscar

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A pochi mesi di distanza dall’aver accettato il ruolo di co-produttore della cerimonia degli Oscar dopo l’uscita di Don Mishe, Bret Ratner ha rimesso l’incarico; la decisione arriva dopo che nelle ultime settimane lo stesso Ratner ha rilasciato varie dichiarazioni molto polemiche, scrive Empire. Ratner ha tra l’altro rilasciato affermazioni abbastanza pesanti su Lindaya Lohan, oltre ad aver sparato a ‘zero’ sull’abitudine di provare lo spettacolo: dopo tali affermazioni, il rapporto col resto della produzione si è definitivamente incrinato e Ratner ha compiuto un passo indietro, pubblicando una lunga lettera di scuse. La Academy non ha ancora rilasciato dichirazioni ufficiali, pare comunque che quanto successo non dovrebbe mutare la scelta di Eddie Murphy come conduttore.

Brett Goldstein: le sue co-star di Ted Lasso commentano il suo casting con Marvel

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Phil Dunster e Hannah Waddingham, co-star di Brett Goldstein in Ted Lasso (serie AppleTv+), hanno condiviso la loro reazione in merito al debutto dell’interprete di Roy Kent nel Marvel Cinematic Universe, nella prima scena post credits di Thor: Love and Thunder, nei panni di Hercules.

Nella serie AppleTv+ di e con Jason Sudeikis, Goldstein interpreta Roy Kent, un giocatore di calcio che ha lasciato l’attività, mentre Dunster è Jamie Tartt, la nuova stella della squadra e naturale nemesi del giocatore in pensione. Hannah Waddingham invece è Rebecca Welton, la proprietaria della squadra per cui giocava Roy e ora gioca Jamie. Adesso Brett Goldstein sarà Hercules nel Marvel Cinematic Universe.

Nella scena dei titoli di coda, Zeus, redivivo dopo l’attacco di Thor (Chris Hemsworth), assegna a suo figlio il compito di uccidere Odinson per vendetta. Zeus vuole anche che le persone abbiano paura degli dei come una volta. Hercules è un rivale di Thor nei fumetti e sembra che la sua controparte del MCU avrà un’eventuale resa dei conti con il Dio del Tuono. Il casting di Brett Goldstein per il ruolo di Hercules ha avuto un impatto importante sul pubblico, proprio come quello di Roy Kent.

Phil Dunster ha detto a The Wrap: “Lo adoro. Ogni volta che lo vedo in topless è una vittoria per me”. Hannah Waddingham, che interpreta Rebecca Welton, la proprietaria della squadra di calcio AFC Richmond, ha parlato con Variety su come Goldstein si stesse chiedendo se avrebbe dovuto o meno interpretare il ruolo di Hercules. Waddingham ha detto:

Mi ha detto, ‘Mi è stata offerta questa cosa… Ragazzi, pensate che dovrei farlo?’ Ho detto: “Sei pazzo? Stai davvero passando un momento difficile? Stai seriamente pensando che potresti non interpretare Hercules?’… Poi però non mi ha detto che l’avrebbe fatto! Quindi (all’uscita del film) tutti esultavano “Brett Goldstein! Brett Goldstein!’ E io ero tipo, ‘Tu, sfacciato bastardo.'”

Non sappiamo ancora quale sarà il futuro di Hercules/Brett Goldstein nel MCU, ma ci aspettiamo grandi cose dall’interprete di Roy Kent.

Brett Goldstein: 10 cose che non sai sull’attore

Brett Goldstein: 10 cose che non sai sull’attore

Formatosi come sceneggiatore, Brett Goldstein è oggi anche un promettente attore, attivo per lo più in televisione ma pronto al salto anche sul grande schermo. Gli sono bastati infatti pochi anni per affermarsi come una delle voci più brillanti e interessanti di Hollywood, ed oggi è tanto popolare quanto richiesto. Tra progetti attualmente in lavorazione e altri previsti per l’imminente futuro, Goldstein ha tutta l’aria di essere un volto da non dimenticare, che da qui in avanti guadagnerà sempre più attenzioni e popolarità.

Ecco 10 cose che non sai di Brett Goldstein.

Brett Goldstein: i suoi film e le serie TV

1. È noto per i suoi ruoli in televisione. L’attore è noto principalmente per i suoi ruoli in televisione. Egli ha iniziato ricoprendo alcuni piccoli ruoli in serie come Metropolitan Police (2009), Love Matters (2013) e Storie in scena (2014). Ha ottenuto una prima popolarità grazie alla serie Derek (2012), con Ricky Gervais, per poi distinguersi in Undercover (2015), Hoff the Reecord (2015-2016), Drifters (2014-2016) e Uncle (2014-2017). La definitiva consacrazione arriva poi grazie a Ted Lasso (2020-in corso), dove recita accanto a Jason Sudeikis.

2. Ha recitato anche per il cinema. Nel corso della sua carriera Goldstein ha avuto modo di recitare anche in alcuni film per il cinema, anche se  si tratta di titoli per lo più indipendenti e che non hanno avuto una considerevole distribuzione internazionale. Tra i suoi lungometraggi si ricordano Un estate per morire (2005), The Comedian (2012), The Knot (2012), Everyone’s Goingo to Die (2013), The Hooligan Factory (2014), SuperBob (2015) e Wild Honey Pie! (2018).

3. È anche sceneggiatore e produttore. Oltre ad occuparsi di recitazione, Goldstein ha dimostrato negli anni di essere interessato anche ad altri aspetti della produzione cinematografica e televisiva. Egli ha infatti ricoperto con successo anche il ruolo di sceneggiatore, partecipando alla scrittura di serie come Ronna & Beverly (2012), Hoff the Record (2015-2016), Soulmates (2020), Ted Lasso (2020-in corso) e Shrinking (2022). Ha poi sceneggiato anche i film Un estate per morire (2005) e The Nan Movie (2022). Come produttore si è invece occupato delle serie Soulmates e Ted Lasso.

Brett Goldstein Instagram

Brett Goldstein in Doctor Who

4. Ha recitato in un episodio della celebre serie. Poco prima di diventare l’attore noto che è oggi, Goldstein ha avuto l’occasione nel 2018 di recitare in un episodio della serie Doctor Who. Si tratta del quinto dell’undicesima stagione, dal titolo The Tsuranga Conundrum. Qui l’attore interpreta Astos, il medico di bordo della Tsuranga. Il ruolo ha contribuito a rendere Goldstein maggiormente popolare presso il grande pubblico, permettendogli anche di dimostrare le sue doti da attore.

Brett Goldstein in Thor

5. Ha un cameo nel nuovo film Marvel. In sala dal 6 luglio, Thor: Love and Thunder è il quarto film dedicato al dio del tuono, qui alle prese con il temibile Gorr il macellatore di dei. Nel film, a sorpresa, compare con un cameo anche Goldstein. L’attore è infatti protagonista di una delle due scene dopo i titoli di coda, dove compare nel ruolo del semidio Ercole. Tale breve presenza lascia immaginare che il personaggio, e l’attore, possano comparire in futuro in modo più esteso nel MCU.

Brett Goldstein in Ted Lasso

6. Ha scritto alcuni episodi della serie. Noto come sceneggiatore, Goldstein era stato inizialmente chiamato a partecipare alla scrittura della serie Ted Lasso. Scrivere per lo show ha poi portato Goldstein a essere scelto per il personaggio del vecchio calciatore Roy Kent. Rimasto affascinato dal personaggio, Goldstein ha infatti voluto partecipare al casting per questo, finendo con l’ottenere la parte che oggi lo ha reso celebre.

7. Ha vinto un importante premio. La serie Ted Lasso rappresenta un vero e proprio punto di svolta nella carriera dell’attore. Oltre ad essere stato lo sceneggiatore di alcuni episodi, Goldstein è anche interprete nel ruolo di Roy Kent. Proprio grazie all’interpretazione di questo personaggio egli ha ottenuto alcuni importanti riconoscimenti. Il più prestigioso tra tutti è però certamente l’Emmy vinto come miglior attore non protagonista nel 2021.

Brett Goldstein Ted Lasso

Brett Goldstein è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio account verificato, seguito ad oggi  da 492 mila persone. In questo, dove Goldstein ha ad oggi pubblicato olre 700 post, si possono ritrovare immagini di diverso tipo, da quelle promozionali del lavoro dell’attore ad altre relative ai suoi momenti di svago lontani dai riflettori. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Brett Goldstein: chi è sua moglie

9. Non è sposato. Goldstein si è sempre dimostrato intenzionato a mantenere il maggior riserbo possibile sulla propria vita privata. Molto poco si sa infatti di lui al di fuori delle scene. Più volte, ad esempio, i fan si sono chiesti se sia sposato o meno. Ciò che si sa riguardo la sua vita sentimentale è che attualmente l’attore non è sposato, ma è impegnato in una relazione con Beth Rylance, una comica britannica, che Goldstein ha anche ringraziato durante il suo discorso mentre riceveva il premio Emmy.

Brett Goldstein: età ed altezza

10. Brett Goldstein è nato il 17 luglio del 1980 a Londra, Inghilterra. L’attore è alto complessivamente 1.80 metri.

Fonte: IMDb, PageSix

Brett Goldstein sarà una guest star della seconda stagione di Shrinking

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Brett Goldstein apparirà come guest star nella seconda stagione di Shrinking su Apple TV+. Il ruolo porterà Goldstein davanti alla telecamera per la serie, di cui è co-creatore e produttore esecutivo. I dettagli sul personaggio che interpreterà in Shrinking sono tenuti nascosti.

Brett Goldstein ha debuttato con il suo ruolo nella serie Apple TV+ Ted Lasso, interpretando Roy Kent, oltre a lavorare anche come sceneggiatore e infine come co-produttore esecutivo. Ha vinto due Emmy Awards consecutivi per il suo lavoro nello show. I suoi altri crediti come attore includono Thor: Love and Thunder, Doctor Who e Superbo, e per l’ultimo dei quali è stato anche co-sceneggiatore.

La seconda stagione di Shrinking è attualmente in produzione. Goldstein ha co-creato la serie con il co-creatore di Ted Lasso, Bill Lawrence, e Jason Segel, co-protagonista di Shrinking insieme a Harrison Ford. Tutti e tre sono produttori esecutivi insieme a Neil Goldman, James Ponsoldt, Randall Winston, Jeff Ingold, Liza Katzer, Rachna Fruchbom, Brian Gallivan e Annie Mebane. La Warner Bros. Television, con cui Lawrence e Goldstein hanno accordi generali, produce.

Insieme a Segel e Ford, Shrinking vede protagonisti Jessica Williams, Christa Miller, Lukita Maxwell, Michael Urie, Luke Tennie e Ted McGinley. Sia Segel che Williams hanno ottenuto nomination agli Emmy per la prima stagione, che ha debuttato nel gennaio 2023. Segel recita nella serie nel ruolo del “terapista in lutto Jimmy, che inizia a infrangere le regole e a dire ai suoi clienti esattamente quello che pensa. Ignorando la sua formazione e la sua etica, si ritrova ad apportare enormi e tumultuosi cambiamenti alla vita delle persone… compresa la sua”.

Bret McKenzie nel cast de Lo Hobbit!

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Hobbit

Giugne notizie che Bret McKenzie è entrato a far parte del cast de Lo Hobbit. L’attore della serie Flight of the Conchords, ritornerà dunque a lavorare con Jackson sopo la breve apparizione ne La compagnia dell’Anelo e nel Il ritorno del re.

Bret McKenzie nel cast de Lo Hobbit!

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Giugne notizie che Bret McKenzie è entrato a far parte del cast de Lo Hobbit. L’attore della serie Flight of the Conchords, ritornerà dunque a lavorare con Jackson sopo la breve apparizione ne La compagnia dell’Anelo e nel Il ritorno del re.

Il film è attualmente in fase di ripresa, sotto la guida nuovamente di Peter Jackson.  Ian McKellen e Andy Serkis ritorneranno nei rispettivi ruoli. Lo Hobbit verrà girati in 3D e uscirà in due parti, rispettivamente nel dicembre del 2012 e 2013.

Bret Easton Ellis esordisce alla regia e dirige Joseph Quinn

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Bret Easton Ellis esordisce alla regia e dirige Joseph Quinn

L’autore americano Bret Easton Ellis è pronto a fare il suo debutto alla regia con Relapse, un film horror di alto profilo da lui scritto con protagonista il giovane Joseph Quinn visto nella quarta stagione di Stranger Things.

La SND con sede a Parigi si è unita al progetto come produttore, insieme a Nostromo di Adrian Guerra e Kiss & Kill di Simon Wallon. SND gestirà le vendite mondiali di Relapse, così come la distribuzione francese, e annuncerà il titolo all’EFM con un esclusivo sizzle reel.

Quinn, che vedremo prossimamente in A Quiet Place: Giorno 1 (guarda il trailer) e nel sequel Il Gladiatore, reciterà in Relapse nei panni di Matt Cullen, che entra in riabilitazione dopo aver assistito a una morte orribile durante una festa sotto l’effetto di droghe. Tre mesi dopo, è pronto a rimettere insieme la sua vita, soggiornando nella villa dei suoi genitori sulle colline di Los Angeles. Ma le cose intorno a Matt sono cambiate e tutto sembra sbilanciato.

“Alimentata dalla sua personalità instabile e dal potere invasore dei social media, la paranoia di Matt cresce, mettendo a rischio il suo programma di riabilitazione. Quando ricomincia a usarli, una presenza misteriosa inizia a crescere attorno a Matt e si rivela un mostro che lo perseguita fin da quando era adolescente. Il suo terapista cerca di aiutarlo, convinto che il mostro sia effettivamente nella testa di Matt”, si legge nella sinossi.

Bret Easton Ellis flirta con il mondo del cinema da decenni, poiché molti dei suoi libri iconici, da “American Psycho” a “Le regole dell’attrazione”, sono stati adattati per il grande schermo. Il suo ultimo libro, “Le Schegge”, un romanzo semi-autobiografico sui serial killer, è stato scelto dalla HBO per una miniserie. Ellis ha anche scritto quattro film, tra cui “The Canyons” del 2013 e “Smiley Face Killers” del 2020.

“Sono cresciuto guardando gli iconici film horror degli anni ’70”, ha detto Ellis. “Ho scritto ‘Lunar Park’, un romanzo horror, come omaggio a Stephen King. Mi sembra appropriato che il mio primo lungometraggio sia un film horror. C’è una semplicità in “Relapse” che sembra la forma perfetta per il mio debutto alla regia: qualcosa di diretto e di grande impatto”.

Ellis ha detto che “non ha mai visto un film di mostri nel tipo di ambientazione di lusso di Los Angeles di cui ho scritto e che conosco”. L’autore / regista, che parla della cultura pop nel “The Bret Easton Ellis Podcast”, ha descritto “Relapse” come un “film di mostri con i (suoi) personaggi caratteristici – giovani, belli, ricchi – al centro”. Ha anche detto che era “un film personale”. “Avrà le mie caratteristiche: sesso, droga e paranoia. Sarà anche un film divertente, entusiasmante e commerciale che piacerà a molte persone”, ha continuato.

Ramy Nahas, responsabile delle vendite internazionali di SND, ha affermato che “Relapse combina l’aspetto e l’atmosfera del genere horror con la prospettiva unica di Bret Easton Ellis”. “È il mix perfetto dei temi per cui Bret è famoso all’interno di un film mostruoso. Un autore di culto, un attore emergente e una sceneggiatura accattivante”, ha aggiunto Nahas.

Brenton Thwaites: 10 cose che non sai sull’attore

Brenton Thwaites: 10 cose che non sai sull’attore

Distintosi tra cinema e serie TV, l’attore Brenton Thwaites è riuscito nel corso di pochi anni ad affermarsi come un giovane e promettente volto della recitazione. Grazie alla sua partecipazione a grandi blockbuster ha potuto ottenere grande popolarità, confermando poi il suo talento anche attraverso prodotti più piccoli e di vario genere. Oggi è protagonista di una popolare serie televisiva, riconfermandosi come una personalità ancora particolarmente sulla cresta dell’onda.

Ecco 10 cose che non sai su Brenton Thwaites.

Brenton Thwaites: i film e le serie TV

1. Ha recitato in diversi film. La carriera cinematografica di Thwaites ha avuto inizio con i film Save Your Legs!, Oculus – Il riflesso del male e The Signal, girati tra il 2012 e il 2014. Sempre nel 2014 recita in Maleficent accanto ad Angelina Jolie e Elle Fanning, ottenendo grande popolarità. Successivamente recita in The Giver – Il mondo di Jonas (2014), Son of a Gun (2014), Ride – Ricomincio da me (2014) e Gods of Egypt (2016). Ulteriore popolarità arriva nel 2017 grazie al film Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar, dove recita accanto a Johnny Depp e Kaya Scodelario. Da quel momento ha poi recitato nei film An Interview with God (2018), A Violent Separation (2019) e Ghosts of War (2020).

2. È noto per alcune serie televisive. Prima di ottenere grande popolarità al cinema, Thwaites ha recitato nella serie australiana SLiDE (2011) e nella soap opera Home and Away (2011-2012), dove ha ricoperto il ruolo di Stu Henderson. Ottiene poi una prima notorietà grazie al film televisivo Laguna blu – Il risveglio, remake dell’omonimo titolo cinematografico del 1980. Dopo essersi dedicato esclusivamente al cinema per diversi anni, Thwaites torna infine sul piccolo schermo per recitare nella serie supereroistica Titans.

Brenton Thwaites Dick Grayson

Brenton Thwaites è Dick Grayson

3. Ha riportato sullo schermo il celebre personaggio. Dal gennaio 2019 in Italia sulla piattaforma Netflix è disponibile la serie Titans, basata sui Giovani Titani, supereroi della DC Comics. Protagonista e leader del gruppo è Richard “Dick” Grayson, alias Robin. Il personaggio è notoriamente la spalla di Batman, che decide però qui di mettersi in proprio e gestire il proprio gruppo di supereroi. Ad interpretare tale ruolo vi è proprio Thwaites, che ha così riportato sul piccolo schermo il celebre Robin a distanza di 49 anni dalla sua ultima comparsa nella serie Batman. Si tratta inoltre anche della prima versione live-action del personaggio dopo quella data da Chris O’Donnell nel film Batman & Robin.

4. È affascinato dagli aspetti psicologici del personaggio. Nel raccontare il suo Robin, Thwaites ha dichiarato di essere maggiormente attratto dai suoi aspetti psicologici che non dal suo indossare un costume per combattere il crimine. Per lui, Dick Grayson è un leader riluttante, ancora in cerca di risposte sulla sua identità e su ciò che davvero desidera ottenere. Allo stesso tempo, si trova a dover gestire anche un gruppo di altri supereroi che dipendono da lui. Tutto ciò lo porta a vivere una serie di conflitti che per l’attore sono il vero elemento interessante del personaggio.

Brenton Thwaites in Pirati dei Caraibi

5. Ha interpretato il figlio di un celebre personaggio. Quella di Pirati dei Caraibi è una delle saghe cinematografiche più apprezzate dall’inizio del nuovo secolo. Oltre all’iconico capitan Jack Sparrow, uno dei personaggi più apprezzati è Will Turner, interpretato nei primi tre film da Orlando Bloom. Nel quinto film, Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar, viene invece introdotto il figlio di questi, Henry Turner. Ad interpretarlo è proprio Thwaites, che grazie a questo ruolo ha ottenuto definitiva consacrazione. L’attore, in realtà, ha solo 12 anni in meno a Bloom e 4 in meno a Keira Knightley, che interpreta sua madre.

6. Per ottenere il ruolo ha dovuto battere un’agguerrita concorrenza. Un ruolo come quello di Henry Turner è un occasione d’oro per tutti i giovani attori in cerca di popolarità nel mondo del cinema. Sono dunque stati molti i candidati al ruolo, da Ansel Elgort e Taron Egerton, da George MacKay a Sam Keeley. Ognuno di questi ha poi ottenuto grande successo recitato in acclamati film diretti da celebri registi. Ad ottenere il ruolo di Henry Turner è però stato Thwaites, ritenuto dai produttori più simile a Bloom in quanto a fisico e recitazione.

Brenton Thwaites in Maleficent

7. Ha avuto un ruolo fondamentale nel film. Nel film del 2014 Maleficent, incentrato sulla celebre Malefica, una delle fate più cattive del mondo Disney, Thwaites ha ricoperto uno dei primi ruoli di rilievo della sua carriera. Interpreta infatti qui il principe Filippo, segretamente innamorato della principessa Aurora. Grazie a questo ruolo in un film di grandissimo successo, l’attore ha potuto ottenere una prima notorietà che lo ha poi portato ad ottenere sempre più ruoli all’interno di Hollywood.

Brenton Thwaites Pirati dei Caraibi

Brenton Thwaites: la vita privata dell’attore

8. Ha conosciuto la sua partner sul set di un film. Mentre nel 2015 era impegnato nelle riprese di Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar in Australia, Thwaites ha conosciuto Chloe Pacey, con la quale ha convissuto per l’intero periodo del set. Successivamente, i due hanno portato avanti la loro relazione che dura ancora oggi. La coppia ha poi avuto anche due figli. Sui rispettivi account Instagram si possono ritrovare diversi post in cui i due si mostrano in loro momenti famigliari, stando però attenti a non esporsi troppo. Ad oggi Thwaites e la Pacey non sono ufficialmente sposati.

Brenton Thwaites è su Instagram

9. Ha un profilo sul social network. L’attore è presente su Instagram con un proprio account verificato. All’interno di questo Jackson vanta oltre 741 mila follower, ed è solito pubblicare post di vario genere. Questi ad oggi sono più di 136 e spaziano da momenti di svago in compagna di amici o della sua famiglia sino alla promozione dei suoi progetti cinematografici e televisivi. Seguendo il suo profilo, dunque, si potrà essere sempre aggiornati sulle sue attività.

Brenton Thwaites: età e altezza dell’attore

10. Brenton Thwaites è nato a Cairns, in Australia, il 10 agosto del 1989. L’attore è alto complessivamente 1,82 metri.

Fonte: IMDb

Brendan Gleeson: 10 cose che non sai sull’attore

Brendan Gleeson: 10 cose che non sai sull’attore

Brendan Gleeson, noto per i suoi personaggi da mentore o da figura burbera e autoritaria, è un attore dotato di un talento raro, che gli permette non solo di interpretare qualunque tipo di personaggio, passando con naturalezza da un genere cinematografico ad un altro, ma anche di conferire a tali personaggi una profonda umanità, ben oltre quella che viene per lo scritta. È proprio questo uno degli aspetti più incantevoli della sua attività di interprete e che lo rende tanto memorabile nel cuore degli spettatori.

Ecco 10 cose che non sai di Brendan Gleeson.

Brendan Gleeson: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Gleeson ottiene una prima popolarità al cinema recitando in film come Cuori ribelli (1992), Braveheart – Cuore impavido (1995) e Michael Collins (1996), con Liam Neeson. In seguito ha recitato in Mission: Impossible 2 (2000), con Tom Cruise, A.I. – Intelligenza artificiale (2001), 28 giorni dopo (2002), Gangs of New York (2002), con Daniel Day-Lewis, Troy (2004), The Village (2004), Le crociate (2005) e Harry Potter e il calice di fuoco (2005). Tra gli altri film in cui ha recitato negli ultimi anni si annoverano In Bruges – La coscienza dell’assassino (2008), Un poliziotto da happy hour (2011), Safe House (2012), Edge of Tomorrow (2014), Calvario (2014), Suffragette (2015), Heart of the Sea (2015), con Chris Hemsworth, La legge della notte (2016), Paddington 2 (2017), La ballata di Buster Sgruggs (2018), Frankie (2019), Macbeth (2021), con Denzel Washington, e Gli spiriti dell’isola (2022).

2. Ha preso parte anche a progetti per la TV. Oltre ai tanti film per il cinema in cui ha recitato, Gleeson ha preso parte, ancora agli inizi della sua carriera, anche a film per la TV come Hard Shoulder (1990), Saint Oscar (1991), The Treaty (1991), The Snapper (1993), Avventure nei mari del nord (1995), Making the Cut (1998) e Into the Storm – La guerra di Churchill (2009). Negli ultimi anni ha poi recitato anche in tre serie: 1916 Seachtar Dermadta (2013), Mr. Mercedes (2017-2019), tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King, e State of the Union (2022).

3. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Nel corso della sua carriera Gleeson ha ricevuto nomination ad alcuni dei più importanti premi assegnati per il cinema. Tra questi si anoverano sette candidature ai Satellite Award, dove ha vinto due volte come miglior attore per Into the Storm e Mr. Mercedes, due candidature agli Emmy Award, dove ha vinto come miglior attore per Into the Storm, e cinque nomination ai Golden Globe. Nel 2023 ha infine ricevuto la sua prima candidatura ai premi Oscar come miglior attore non protagonista per Gli spiriti dell’isola.

Brendan-Gleeson-harry-potter

Brendan Gleeson è Malocchio Moody in Harry Potter

4. Non era sicuro di voler recitare nel film. Il ruolo più celebre di Gleeson è senza dubbio quello di Alastor “Malocchio” Moody nella saga di Harry Potter. Più precisamente egli compare nel quarto, nel quinto e nel settimo film. Inizialmente, però, l’attore ha raccontato di aver firmato solo per un film, poiché non se la sentiva di partecipare ad una saga di un genere che non sentiva suo. In particolare, l’attore era preoccupato all’idea di lavorare con interpreti molto giovani. Una volta sul set, però, si è lasciato conquistare dall’atmosfera magica e tutt’altro che infantile, decidendo di rimanere nella saga.

5. Ha basato il personaggio su sue esperienze pregresse. Prima di diventare un attore, Gleeson a lavorato per dieci anni come insegnante di lingua e letteratura inglese e irlandese al Catholic Belcamp College di Dublino. L’attore ha raccontato di essersi basato sulle sue esperienze come docente per interpretare Malocchio Moody, riproponendo alcuni dei suoi atteggiamenti in aula, portandoli naturalmente all’estremo. Gleeson, inoltre, ha affermato di essersi sentito capace di “esorcizzare” qualche cattiveria compiuta nella sua carriera di professore.

Brendan Gleeson in Braveheart – Cuore impavido

6. Quello in Braveheart è stato uno dei suoi primi ruoli importanti. Dopo alcuni ruoli per il cinema e la televisione, Gleeson si è fatto conoscere per il personaggio di Hamish, ruolo secondario nel film Braveheart – Cuore impavido, diretto e interpretato da Mel Gibson. Nel film Gleeson interpreta dunque uno dei più fedeli capitani del protagonista, anche se il vero condottiero a cui il suo Hamish è ispirato era scozzese e non irlandese, come è invece l’attore. Ad ogni modo, fu questo uno dei primi ruoli a conferire popolarità a Gleeson.

Brendan-Gleeson-Colin-Farrell

Brendan Gleeson in Troy

7. Ha interpretato un celebre condottiero. Dopo essere stato un guerriero in Braveheart, Gleeson ha avuto l’occasione pochi anni dopo di interpretarne un altro ancor più celebre nel film epico Troy. Qui egli è infatti Menelao, l’uomo a cui Paride ruba la bella Elena, di fatto scatenando la guerra tra greci e troiani. Gleeson si è dunque stavolta trovato a doversi confrontare con abiti di scena particolarmente elaborati e con sequenze di battaglia molto complesse. Anche questo è poi divenuto un altro dei ruoli per cui l’attore è oggi maggiormente ricordato.

Brendan Gleeson e Colin Farrell

8. Ha lavorato in due occasioni con il collega irlandese. Brendan Gleeson e Colin Farrell si sono dimostrati essere una straordinaria coppia cinematografica, forte della grande sintonia esistente tra i due interpreti. I due hanno ad oggi lavorato insieme per i film In Bruges – La coscienza dell’assassino e Gli spiriti dell’isola, entrambi diretti da Martin McDonagh, anche lui irlandese di origini. In entrambi i casi i due si sono sempre dichiarati entusiasti del lavoro svolto insieme, considerando il periodo di lavoro sui due film realizzati insieme come estremamente creativo e personalmente rinvigorente.

Brendan Gleeson e i suoi figli

9. Ha quattro figli. Sposato dal 1982 con Mary Weldon, l’attore ha quattro figli: lo scrittore Rory e gli attori Fergus, Brian e Domhnall Gleeson. Quest’ultimo è il più noto tra i tre, celebre per aver recitato, come il padre, nella saga di Harry Potter, ricoprendo il ruolo di Bill Weasley, ma anche nei film Ex Machina, Anna Karenin e nella trilogia sequel di Star Wars nei pani del Generale Armitage Hux. Domhnall ha dunque recitato accanto al padre in Harry Potter, anche se inizialmente contrario alla cosa per via del suo non voler essere giudicato in base alla loro parentela.

Brendan Gleeson: età e altezza dell’attore

10. Brendan Gleeson è nato a Dublino, Irlanda, il 20 marzo del 1955. L’attore è alto complessivamente 1,86 metri.

Fonte: IMDb

Brendan Gleeson ufficialmente nel cast di Spider-Noir

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Brendan Gleeson ufficialmente nel cast di Spider-Noir

È ufficiale, Brendan Gleeson è pronto per un ruolo importante nella prossima serie live-action Spider-Noir di Prime Video. Variety aveva già riferito in esclusiva a luglio che Gleeson avrebbe preso parte allo show, ma il suo ruolo è stato ora confermato. I dettagli esatti sul personaggio di Gleeson sono tenuti segreti, ma si ritiene che interpreterà il cattivo principale.

Brendan Gleeson reciterà insieme al protagonista della serie Nicolas Cage nello show, che al momento è intitolato Spider-Noir. Altri membri del cast includono Lamorne Morris, Abraham Popoola e Li Jun Li.

Secondo la sinossi ufficiale, lo show “racconta la storia di un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella New York degli anni ’30, che è costretto a confrontarsi con la sua vita passata come unico supereroe della città”.

Tutto quello che sappiamo sulla serie Spider-Noir

Spider-Noir è prodotto da Oren Uziel e Steve Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil Lord, Christopher Miller e Amy Pascal, che saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale con Sony.

Confermati nel cast Nicolas Cage, Brendan Gleeson e Lamorne Morris. Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe andato avanti.

Brendan Gleeson nel cast della serie Spider-Man Noir con un ruolo da villain [RUMOR]

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All’inizio dell’anno abbiamo avuto la conferma che la Sony Pictures sta procedendo con una serie live-action di Spider-Man Noir per Amazon Prime Video, con Nicolas Cage (Ghost Rider, Dream Scenario) che interpreterà l’eroe dopo averlo doppiato in Spider-Man: Into The Spider-Verse. Ora, Daniel Richtman riporta che Brendan Gleeson (Harry Potter, Gli spiriti dell’isola) si sarebbe unito al cast come cattivo.

Al momento non c’è molto altro su cui basarsi, ma nei fumetti Noir affronta molteplici versioni ridisegnate di praticamente tutti i classici nemici di Spidey, tra cui Goblin, Avvoltoio, Electro e Doctor Octopus. Se questa notizia si rivelasse vera – e Richtman è stato molto preciso in questi ultimi tempi con gli scoop sul casting – è possibile aspettarsi presto una conferma da parte degli studios coinvolti.

spider-man noir
Spider-Man Noir nel film Spider-Man: Un nuovo universo

Spider-Man Noir: tutto quello che sappiamo sulla serie

In precedenza è stato riferito che la serie, ancora senza titolo, seguirà un supereroe più anziano e provato nella New York degli anni Trenta. Persone a conoscenza del progetto hanno dichiarato che la serie sarà ambientata in un universo proprio e che il personaggio principale non sarà Peter Parker, il che significa che Cage interpreterebbe un altro Spider-Man. Lo show dunque potrebbe non reinventare il mondo di Peter con uno sfondo noir.

Dopo essere comparso in forma animata in Spider-Man: Un nuovo universo, questa sarà la prima volta che il personaggio verrà interpretato in un progetto live-action. Secondo la trama ufficiale, “Noir” racconterà la storia “di un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella New York degli anni ’30, costretto a fare i conti con la sua vita passata come unico e unico supereroe della città”.

“Espandere l’universo Marvel con ‘Noir’ è un’opportunità unica e speciale e siamo onorati di offrire questa serie ai nostri clienti Prime Video globali”, ha affermato Vernon Sanders, responsabile televisivo di Amazon MGM Studios. “Il talentuoso Nicolas Cage è la scelta ideale per il nostro nuovo supereroe e per un team di produttori esperto con Phil Lord, Christopher Miller, Amy Pascal e l’incredibile team di Sony è impegnata ad espandere questo franchise nel modo più autentico”.

Oren Uziel sarà sceneggiatore e produttore esecutivo della serie, mentre i produttori di Spider-Man: Un nuovo universo, Phil Lord e Christopher Miller, e l’ex capo della Sony, Amy Pascal, saliranno a bordo come produttori esecutivi. Uziel è noto per aver scritto l’actioner romantico The Lost City, oltre a film come 22 Jump Street, Mortal Kombat e The Cloverfield Paradox. Ha anche scritto John Wick 4 e l’imminente adattamento del videogioco Borderlands.

Brendan Gleeson confermato nel cast di Spider-Noir

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Brendan Gleeson confermato nel cast di Spider-Noir

Dopo i rumors che hanno cominciato a circolare all’inizio del mese, arriva da Variety la conferma che Brendan Gleeson è ufficialmente entrato a far parte del cast di Spider-Noir, la serie sul personaggio Marvel nata dalla collaborazione tra SONY e Amazon.

Si tratta di uno dei primi progetti annunciati di Brendan Gleeson dopo la sua nomination all’Oscar e al Golden Globe in “Gli spiriti dell’isola“. Gleeson reciterà nella serie insieme al protagonista della serie precedentemente annunciato Nicolas Cage e al recentemente scelto Lamorne Morris. Lo spettacolo è stato formalmente ordinato e a maggio Cage è stato ufficializzato nel ruolo principale. Come riportato in precedenza, la serie debutterà a livello nazionale sul canale lineare di MGM+ e poi a livello globale su Prime Video.

spider-man noirSpider-Noir: tutto quello che sappiamo sulla serie

Spider-Noir è prodotto da Oren Uziel e Steve Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil Lord, Christopher Miller e Amy Pascal, che saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale con Sony.

Confermati nel cast Nicolas Cage, Brendan Gleeson e Lamorne Morris.

Cage ha già interpretato Spider-Noir nel film d’animazione vincitore dell’Oscar del 2018 Spider-Man: Un nuovo universo. Questa sarà la prima volta che il personaggio verrà interpretato in un progetto live-action. Secondo la trama ufficiale, “Noir” racconterà la storia “di un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella New York degli anni ’30, costretto a fare i conti con la sua vita passata come unico e unico supereroe della città”.

Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe andato avanti.

Brendan Fraser: il suo discorso ai Critics’ Choice Awards sta commuovendo i fan in rete

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Dopo aver mancato la vittoria ai Golden Globe in favore di Colin Farrell, Brendan Fraser ha vinto il Critics’ Choice Award come miglior attore per la sua interpretazione in The Whale e il suo commosso ringraziamento e il suo discorso sta facendo commuovere ed emozionare tutti i fan dell’attore de La Mummia.

L’adattamento di Darren Aronofsky del dramma psicologico di Samuel D. Hunter ha ricevuto risposte miste da parte della stampa per la sua gestione dell’argomento dell’obesità patologica, principalmente nell’uso nel film di protesi e di un “fat suit” per rappresentare un uomo di oltre 270 chili. L’unica costante fonte di lode per il film, tuttavia, è stata la performance di Brendan Fraser, cosa che fa di The Whale il suo “grande ritorno” a Hollywood.

Nel pieno della stagione dei premi, l’attore è trai protagonisti della giostra mediatica, con le sue nomination ai Golden Globes, ai SAG e ai Critics’ Choice Awards, dove ha conquistato la statuetta e in occasione dei quali ha rilasciato un discorso commosso e commovente che sta deliziando i fan in rete. Ecco alcuni esempi:

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https://twitter.com/LukeHearfield/status/1614891225680584704?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1614891225680584704%7Ctwgr%5E424d9d9ec2bf67da417e87cbee9f15b947faf6df%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fwhale-brendan-fraser-best-actor-emotional-fan-reaction%2F

https://twitter.com/JaneotN/status/1614888691943481344?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1614888691943481344%7Ctwgr%5E424d9d9ec2bf67da417e87cbee9f15b947faf6df%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fwhale-brendan-fraser-best-actor-emotional-fan-reaction%2F

Brendan Fraser: 10 cose che non sai sull’attore

Brendan Fraser: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto celebre negli anni Novanta per i suoi numerosi ruoli d’azione, Brendan Fraser è in breve tempo diventato uno dei nomi più richiesti da Hollywood, ottenendo una popolarità rara. Anche se oggi le apparizioni dell’attore si sono diradate, egli continua ad essere un personaggio particolarmente amato, con cui intere generazioni di spettatori sono cresciuti. In particolare, è iconico il suo Rick O’Connell, protagonista della trilogia de La mummia.

Ecco 10 cose che non sai di Brendan Fraser.

Brendan Fraser patrimonio

Brendan Fraser: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. Fraser debutta al cinema con il film Dogfight – Una storia d’amore (1991), per poi diventare protagonista di film come Scuola d’onore (1992), Il mio amico scongelato (1992), 110 e lode (1994), Scambio di identità (1996), e George re della giungla… ? (1997). Ottenuta la popolarità, recita in Demoni e dei (1998), con Ian McKellen e, soprattutto, nel kolossal La mummia (1999), con Rachel Weisz. Divenuto ora una star, l’attore recita poi in Indiavolato (2000), La mummia – Il ritorno (2001), Looney Tunes: Back in Action (2003), Crash – Contatto fisico (2005), con Don Cheadle, La mummia – La tomba dell’Imperatore Dragone (2008), Viaggio al centro della terra 3D (2008), Inkheart (2009), con Paul Bettany, Misure straordinarie (2010), Non lasciarmi sola (2013), con Rosario Dawson, e La rosa velenosa (2019), con John Travolta.

9. È noto anche per i suoi ruoli televisivi. Parallelamente all’attività per il cinema, l’attore recità anche in diversi film televisivi nel corso degli anni Novanta. Questi sono My Old School (1991), Figlio delle tenebre (1991), Presumed Guilty (1991) e Nel nome di mio figlio (1997). Torna poi in televisione per recitare nella popolare sit-com Scrubs, dove ricopre il ruolo di Ben Sullivan. Delle tante guest star avvicendatesi nel corso della serie, la sua partecipazione è probabilmente la più nota e apprezzata.  Negli ultimi anni Fraser si è poi dedicato principalmente al piccolo schermo, recitando nelle serie Texas Rising (2015), The Affair (2016-2017), Condor (2018) e Trust (2018), con Donald Sutherland. Dal 2019 è tra i protagonisti di Doom Patrol, dove recita nel ruolo di Cliff Steel alias Robotman. Nel 2020 ha poi preso parte a Professionals.

8. È anche produttore. Nel corso degli anni, Fraser non si è distinto solo come interprete, ma in diversi casi ha deciso di assumere anche il ruolo di produttore delle opere che lo vedevano come protagonista. Nel 2006 ricopre per la prima volta l’attività per il thriller L’ultima occasione, dove recita accanto a Michael Keaton. Successivamente, produce i film Viaggio al centro della Terra e Puzzole alla riscossa, da lui anche interpretati. Nel 2011 è invece produttore della commedia crime Rapina a Belfast, mentre nel 2013 di Breakout – weekend di paura. Dopo anni in cui non ha più svolto tale ruolo, Fraser torna alla produzione per la serie Professionals, da lui particolarmente voluta e sostenuta.

Brendan Fraser in Doom Patrol

7. Non interpreta fisicamente il suo personaggio. Quando all’inizio della serie Doom Patrol il pubblico ha fatto la conoscenza del personaggio di Robotman, è rimasto particolarmente stupito nel riconoscere la voce, in lingua originale di Fraser. Ciò ha portato in molti a credere che sotto l’inespressiva maschera di ferro del personaggio vi fosse il celebre attore. In realtà, Fraser presta a Robotman soltanto la propria voce, e raramente egli si trova sul set. A dar vita al personaggio in carne ed ossa è invece un altro attore. I due si sono inoltre accordati per ricercare una comune idea del ruolo, così da poterlo far risultare più realistico.

Brendan Fraser in Scrubs

6. Il regista della serie ha fortemente voluto la sua partecipazione. In una recente intervista, Fraser ha raccontato di come arrivò ad essere una delle più amate guest star nella serie Scrubs. Pur comparendo soltanto in tre episodi, il suo personaggio è stato particolarmente amato dagli spettatori e la sua è una delle stoyline ancora oggi più celebri. L’attore disse di non aver mai incontrato Bill Lawrence, ideatore della serie, ma le loro due mogli erano grandi amiche e questo li mise in contatto. Lawrence offrì così una piccola parte a Fraser, allegando al copione anche dei pantaloncini sportivi. Fu proprio tale inaspettato dono che convinse Fraser ad accettare il ruolo.

Brendan Fraser La mummia

Brendan Fraser in La mummia

5. Ha rischiato di morire sul set del film. La mummia ha rappresentato una vera e propria svolta nella carriera dell’attore, e ancora oggi è ricordato come il suo ruolo più celebre. Questo ha però rischiato di essere anche l’ultimo per Fraser, il quale è stato coinvolto in un incidente che ha rischiato di ucciderlo. Per una scena era infatti previsto che il suo personaggio si trovasse ad essere impiccato, salvo poi liberarsi giusto in tempo. Qualcosa, tuttavia, andò storto, e l’attore si ritrovò a rischiare realmente il soffocamento. Fortunatamente, fu liberato in tempo e venne aiutato da un equipe di medici a riprendersi.

4. Era la prima scelta del regista. Dopo aver realizzato il film George re della giungla… ?, l’attore era diventato estremamente popolare come interprete di film d’avventura con vene comiche. Fu per questo motivo che il regista di La mummia decise di affidare a Fraser la parte nel film. Egli lo riteneva la giusta combinazione tra personaggio d’avventura e personaggio comico. Quest’ultimo aspetto era particolarmente fondamentale, perché avrebbe permesso agli spettatori di provare empatia nei suoi confronti. Fraser dunque puntò molto sul costruire un personaggio che non si prendesse troppo sul serio.

Brendan Fraser: chi è sua moglie

3. È stato sposato con un’attrice. Nel 1993, arrivato da poco a Los Angeles, l’attore si ritrovò a partecipare ad un party esclusivo per celebrità. Qui ebbe modo di conoscere l’attrice Afton Smith, con la quale strinse subito un certo legame. Dopo qualche anno di frequentazione, i due si sono infine fidanzati ufficialmente e hanno dato vita al loro matrimonio il 27 settembre del 1998. In seguito, hanno avuto tre figli, nati rispettivamente nel 2002, nel 2004 e nel 2006. Da sempre molto riservata, la coppia ha sempre cercato di non rivelare dettagli sulla propria vita privata. Nel dicembre del 2007, tuttavia, hanno reso pubblica la loro volontà di divorziare.

Brendan Fraser: il suo patrimonio

2. Ha ottenuto ottimi salari nel corso della sua carriera. Anche se oggi l’attività da interprete di Fraser si è piuttosto ridotta rispetto alla fine degli anni Novanta, l’attore vanta ancora un considerevole patrimonio, attestato intorno ai 20 milioni di dollari. Questo è il frutto del grande successo ottenuto con titoli come la trilogia di La mummia. Per il primo capitolo, infatti, Fraser ottenne un compenso di 4 milioni. Dato il grande successo del film, per i due sequel gli venne offerto un salario di 12.5 milioni e 14 milioni.

Brendan Fraser: età e altezza

1. Brendan Fraser è nato a Indianapolis, in Indiana, Stati Uniti, il 3 dicembre del 1968. L’attore è alto complessivamente 189 centimetri.

Fonte: IMDb

Brendan Fraser sul ritorno al franchising La Mummia: “Non sono contrario”

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Sono passati anni dall’ultima volta che abbiamo visto l’iconico personaggio Rick O’Connell de La Mummia interpretato dall’attore Brendan Fraser, ma sembra che l’attore che ha sempre riscosso un grande successo dai fan del franchise non è totalmente chiuso alla possibilità di riportare in vita sul grande schermo quel personaggio! In una recente intervista con Deadline, quando gli è stato chiesto se è disposto a tornare al franchise horror d’azione di successo, la star di The Whale ha ammesso che è qualcosa a cui non è assolutamente contrario, soprattutto quando si tratta di una grande opportunità per la sua carriera professionale.

“Non sono contrario, non conosco un attore che non voglia un lavoro”, ha detto Brendan Fraser. “Non credo di essere stato così famoso e non pagato allo stesso tempo nella mia vita professionale, quindi iscrivimi!”. Oltre ad essere noto per il suo ruolo nel franchise di La Mummia, Fraser ha ricevuto sempre consensi per i suoi altri ruoli memorabili in film come Encino ManGeorge Re della Jungla  Looney Tunes: Back in ActionBedazzledViaggio al centro della terra e Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro. Attualmente sta ricevendo il plauso della critica per la sua drammatica interpretazione da protagonista nel film diretto da Darren Aronofsky The Whale, che abbiamo visto e apprezzato all’ultima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Per questo motivo, i critici prevedono che potrebbe potenzialmente ottenere la sua prima nomination all’Oscar come miglior attore.

Il franchise de La Mummia è iniziato con il film del 1999 diretto da Stephen Sommers. Ed era interpretato da Brendan Fraser. nei panni di Rick O’Connell, Rachel Weisz nei panni di Evelyn Carnahan, John Hannah nei panni di Jonathan Carnahan, Arnold Vosloo nei panni di Imhotep e Patricia Velásquez nei panni di Anck-su-namun. Dopo il successo commerciale del primo film con un incasso mondiale di oltre 400 milioni di dollari al botteghino, è stato seguito da altri due sequel, un prequel e il riavvio di Tom Cruise ampiamente stroncato nel 2017. Chissà che la Universal Pictures, visto la seconda vita dell’attore, non decida di risuscitare il franchise di successo! 

Brendan Fraser spiega come mai La Mummia con Tom Cruise è stato un flop

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Mentre raccoglie i frutti del suo grande ritorno sulle scene con The Whale di Darren Aronofsky, Brendan Fraser coglie l’opportunità per commentare La Mummia con Tom Cruise, lui che in materia è effettivamente il più grande esperto in circolazione.

In una nuova intervista con Variety, Brendan Fraser condivide i suoi pensieri sul film con Tom Cruise e offre una spiegazione sul perché quel progetto è stato fallimentare. Con il riavvio che ha un tono molto più spaventoso e più serio, Fraser crede che un elemento importante che era presente nei suoi film sulla mummia si sia perso nel processo.

“È difficile fare quel film. L’ingrediente che avevamo per la nostra mummia, e che non ho visto in quel film, era la componente divertente. Questo era ciò che mancava in quell’incarnazione. Era un film horror troppo diretto. La mummia dovrebbe essere una corsa da brivido, ma non terrificante e spaventosa. So quanto sia difficile farcela. Ho provato a farlo tre volte”.

Vedremo sicuramente Brendan Fraser trai protagonisti della prossima stagione dei premi, mentre il suo percorso festivaliero con il film di Aronofsky gli sta portando di nuovo la visibilità e l’affetto del pubblico che merita.

The Whale, recensione del film con Brendan Fraser

Brendan Fraser si è scusato con San Francisco per l’acrobazia di George re della giungla

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Durante una recente apparizione al Mill Valley Film Festival, mentre accettava un premio, Brendan Fraser si è scusato scherzosamente per un trauma non intenzionale che ha causato alla città di San Francisco molti anni fa. Fraser era presente durante il festival in California per accettare il Tribute Award che gli era stato assegnato. Durante un’intervista sul tappeto rosso e il suo discorso, Fraser si è preso il tempo di scusarsi con la città di San Francisco per un’acrobazia che aveva fatto la troupe del suo film del 1997 George of the Jungle.

Quando stavamo girando George of the Jungle , George va a salvare un paracadutista aggrovigliato nel Golden Gate Bridge“, ha detto Fraser in un’intervista sul tappeto rosso con SFGATE . “Ciò significa che la Disney ha messo un manichino appeso a un paracadute dai montanti”. Fraser ha continuato dicendo che non solo è riuscito a guardare dalla sua roulotte vicino al ponte, ma ha anche raccontato come l’acrobazia abbia bloccato il traffico sul ponte. Ha anche detto che la mossa ha persino ingannato le trasmissioni televisive, incluso il talk show di Oprah Winfrey, che ha interrotto i suoi segmenti per discutere della questione.

Ha bloccato il traffico su entrambi i lati del ponte“, ha detto. “La mia roulotte era dall’altra parte in un parcheggio. Ricordo solo di aver visto il Golden Gate Bridge. C’è questo finto paracadutista appeso ad esso. Avevo la TV accesa e Oprah  è stata interrotta perché c’era un notiziario speciale con elicotteri che dicevano che un paracadute era appeso al ponte. E io – aspetta un attimo, guardo gli elicotteri e la TV – qualcuno non ha ritirato un permesso, qualcuno si metterà nei guai con l’ufficio del sindaco. Quindi posso solo scusarmi per questo”.

Per fortuna, nessuno è rimasto ferito nell’acrobazia e Fraser ora può semplicemente riderci sopra. Il prossimo passo per l’attore è The Whale di Darren Aronofsky , che uscirà a dicembre e ha già fatto guadagnare a Fraser un sacco di elogi, incluso il brusio dei primi Oscar per la sua interpretazione. Il film è stato anche acclamato da critica e pubblico all’ultima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

Brendan Fraser sarà Dwight D. Eisenhower nel film Pressure

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Brendan Fraser sarà Dwight D. Eisenhower nel film Pressure

Il premio Oscar Brendan Fraser (The Whale) è stato scelto per interpretare il Comandante in capo delle forze Alleate Dwight D. Eisenhower nel prossimo film Pressure. Fraser si unisce così al vincitore del BAFTA Andrew Scott, che, come riportato da Deadline, sarà il protagonista di questo dramma ambientato nei giorni di tensione che precedettero lo sbarco in Normandia.

La storia vera vedrà la star di Estranei e Ripley, Andrew Scott, interpretare il capo ufficiale meteorologico britannico James Stagg, il cui compito era informare Eisenhower delle condizioni meteorologiche che avrebbero reso possibile o meno l’invasione della Normandia. Questo complesso processo decisionale fu fondamentale per le sorti della guerra e per il corso della storia.

Il generale dell’esercito Eisenhower, soprannominato Ike, fu lodato per la sua leadership durante la guerra e sarebbe diventato il 34° presidente degli Stati Uniti, in carica dal 1953 al 1961. Anthony Maras (Hotel Mumbai) dirigerà Pressure, le cui riprese inizieranno a settembre nel Regno Unito. Sono in corso altri casting e Studiocanal si occuperà delle vendite mondiali.

La sinossi ufficiale recita: “Nelle 72 ore che precedono il D-Day, tutti i pezzi sono al loro posto, tranne un elemento chiave: il meteo britannico. L’ufficiale meteorologico capo della Gran Bretagna James Stagg è chiamato a fornire le previsioni più importanti della storia e si trova in una situazione di tensione con l’intera leadership alleata.

Le condizioni sbagliate potrebbero devastare la più grande invasione marittima di tutti i tempi, mentre ogni ritardo rischia di essere scoperto dall’intelligence tedesca. Con il suo fidato aiutante, il capitano Kay Summersby con cui confidarsi, e perseguitato da una prova catastrofica del D-Day, la decisione finale spetta al Comandante Supremo Alleato Dwight D. Eisenhower. A poche ore dalla partenza, il destino della guerra e le vite di milioni di persone sono in bilico”.

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Brendan Fraser in The Whale

Il ritorno di Brendan Fraser

Come anticipato, Brendan Fraser è tornato alla ribalta grazie al film The Whale, con il quale ha poi vinto il premio Oscar. Successivamente, ha avuto un piccolo ruolo in Killers of the Flower Moon, diretto da Martin Scorsese. Prossimamente, l’attore sarà il protagonista di Rental Family, incentrato su un attore squattrinato che vive a Tokyo, che viene assunto da un’azienda giapponese di noleggio a conduzione familiare, questa esperienza lo condurrà in un inaspettato viaggio alla scoperta di sé attraverso i ruoli che interpreta nella vita degli altri.

Fraser sarà poi tra i protagonisti di Sacrifice, un film co-scritto e diretto da Romain Gavras e che come il suo ultimo film Athena, sembra sarà caratterizzato da “un’anarchia simile e propulsiva“. A questi progetti si aggiunge dunque ora anche Pressure, che potrebbe fornire a Fraser una nuova occasione per dar vita ad un’interpretazione che ne confermi il grande talento.

Brendan Fraser rivela il segreto dell’interpretazione di Rick O’Connell ne La Mummia

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Brendan Fraser ha spiegato il meccanismo che gli ha permesso di interpretare bene l’iconico protagonista de La Mummia, Rick O’Connell, ruolo che ha richiesto all’attore di entrare in una certa mentalità per interpretarlo in maniera credibile.

L’avventuriero protagonista di tutti e tre i film della trilogia de La Mummia, Rick si trova al centro di molti antichi conflitti, due originati dall’Egitto e uno con legami con la Cina. Nonostante gli scenari a volte terribili in cui si trova l’intrepido esploratore in ogni film, riesce sempre a mantenere un’energia che dà valore al cuore del film.

In un’intervista con il Los Angeles Times, Brendan Fraser parla della sua chiave per poter interpretare Rick con quel livello di vigore avventuroso che ha mostrato sullo schermo: “Rick O’Connell era un personaggio nato da [sceneggiatore-regista] Stephen Sommers che lo aveva pensato e scritto dopo aver visto tutti i film di cappa e spada degli anni ’40, ’50 e ’60. Rick è qualcuno che ha una grande quantità di energia dentro di sé. Non prende niente troppo sul serio. Ma se interpreti Rick e non credi nelle circostanze in cui si trova nei vari film, allora non lo farà nemmeno il tuo pubblico.”

Questo per dire che seppure il ruolo era leggero e action, richiedeva comunque una capacità di immedesimazione che andava a costruire il legame con il pubblico, che è poi la vera discriminante per il successo di un film e in particolare di questo franchise così tanto amato.

Brendan Fraser è il frontrunner per la corsa agli Oscar 2023 nella categoria Migliore attore protagonista, per la sua interpretazione in The Whale di Darren Aronofsky.

Brendan Fraser parla del suo futuro a Hollywood: “Sono davvero esigente in questo momento”

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La star di The Whale, Brendan Fraser, ha recentemente parlato del fatto di non avere alcuna fretta nel tuffarsi in nuovi progetti hollywoodiani, aspettando il film ideale per tornare sul grande schermo. Intervistato durante il Greenwich International Film Festival, l’attore ha infatti affermato di voler essere molto selettivo nel valutare quali ruoli interpretare da ora in avanti. “Al momento, non ho niente – sono davvero esigente in questo momento“, ha detto, affermando anche: “Potrebbe essere una lunga estate“, riferendosi al suo attuale stato di “inattività e relax”.

Fraser, come noto, ha coronato la sua recente carriera rinascimentale a Hollywood vincendo l’Oscar come miglior attore ai 95esimi Academy Awards per la sua interpretazione di Charlie in The Whale. Fraser ha in quel film davo corpo e volto ad insegnante di inglese obeso e solitario che lotta per prendersi cura della figlia prima che sia troppo tardi. Insieme all’Oscar, Fraser ha vinto anche altri premi, tra cui uno Screen Actors Guild Award, e ha ottenuto una nomination ai Golden Globe per la sua interpretazione, considerata la sua migliore da molti critici per la sua credibilità ed emozione nel recitare la parte.

Dopo tali successi è dunque lecito chiedersi cosa c’è nel futuro dell’attore, tornato ora sulla cresta dell’onda. A quanto pare, però, potrebbe passare un po’ di tempo prima di rivederlo sul grande schermo, in quanto Fraser sarebbe deciso a non rovinare questo momento di popolarità accettando solo ruoli realmente convincenti. Mentre le prossime mosse di Fraser a Hollywood rimangono poco chiare, sappiamo però che egli sarà presente nell’imminente film di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon, che sarà presentato in anteprima al Festival di Cannes di questo mese.

Abbiamo lavorando in un clima molto caldo in Oklahoma, e non posso sopravvalutare la mia partecipazione a questo film perché è epico“, ha detto Fraser. “Ci sono così tanti attori in questo film, io rriverò giusto per una scena o due alla fine“. La sua sembra dunque non sarà una presenza particolarmente estesa all’interno del film con protagonisti Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, ma sarà comunque l’occasione per rivedere Brendan Fraser al cinema in attesa di nuovi progetti futuri, che certamente non mancheranno.

Fonte: CBR

Brendan Fraser non parteciperà ai Golden Globes se dovesse essere nominato per The Whale

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Brendan Fraser ha dichiarato che non parteciperà alla cerimonia di premiazione dei Golden Globes anche se sarà nominato per la sua performance in The Whale di Darren Aronofsky. L’attore ha avuto la sua grande occasione in una serie di film dei primi anni 2000, in poco tempo, è diventato il protagonista di film d’avventura di grande successo come La Mummia e Viaggio al centro della Terra, salvo poi interrompere bruscamente la serei di successi. Il 2022 lo vede però tornare sotto i riflettori grazie alla bella performance in The Whale, di Darren Aronofsky, che già ha raccolto grandi consensi sin dalla sua prima proiezione a Venezia 79, tanto che per lui si parla di corsa agli Oscar 2023.

GQ ha ora pubblicato una cover story proprio su Brendan Fraser in cui riporta alcune dichiarazioni molto importanti relative ai Golden Globes. Durante la conversazione, l’attore di Doom Patrol ha rivelato che non parteciperà alla cerimonia di premiazione della HFPA del prossimo anno anche se dovesse essere nominato come miglior attore. “Ho più problemi con la Hollywood Foreign Press Association che rispetto per la Hollywood Foreign Press Association. No, non parteciperò. È a causa dei trascorsi che ho con loro. E mia madre non ha cresciuto un ipocrita. Puoi chiamarmi un sacco di cose, ma non quello.”

I Golden Globes hanno avuto anni complicati a causa di varie controversie che turbinavano intorno alla Hollywood Foreign Press Association. Negli ultimi decenni, l’organizzazione è stata ripetutamente richiamata per aver consentito ai suoi membri di essere sostanzialmente corrotti da regali, viaggi e feste in cui possono intrattenersi con i candidati. Tuttavia, l’anno scorso è emerso un nuovo boicottaggio quando è stato riferito che i membri dell’organizzazione non includevano giornalisti neri. Ciò ha portato alla mancata trasmissione televisiva dei premi nel 2021 e l’organizzazione ha rilasciato una dichiarazione condividendo il suo piano per riformare il proprio organo di voto che avrebbe dovuto essere completato questo agosto.

Tuttavia, Brendan Fraser ha una connessione più personale con il lato oscuro dell’HFPA. Diversi anni fa, in un’intervista a tutto tondo, ha affermato che l’ex presidente dell’HFPA Philip Berk lo ha aggredito a un pranzo al Beverly Hills Hotel nel 2003, cosa che Berk ha poi negato. L’anno scorso, Berk è stato espulso dall’HFPA a causa dell’uso di un linguaggio razzista in un’e-mail interna, ma era stato membro dell’organizzazione per 44 anni. Fraser riferisce che la cattiva condotta dell’ex presidente ha influenzato la sua vita in una miriade di modi, rendendo quindi naturale il suo aprioristico rifiuto a partecipare a qualsiasi manifestazione legata all’associazione.

Brendan Fraser ha trovato il suo prossimo progetto da protagonista

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Dopo essersi preso il suo tempo per trovare il suo prossimo grande ruolo a seguito del trionfo agli Oscar 2023, Brendan Fraser ha scelto il suo prossimo grande ruolo, sarà il protagonista di Rental Family di Searchlight. La regista di Beef Hikari dirigerà il film da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Stephen Blahut. Hikari sta sviluppando il progetto dal 2019 e lo produrrà insieme a Shin Yamaguchi, Eddie Vaisman e Julia Lebedev di Sight Unseen Productions.

La storia segue quella di un attore squattrinato che vive a Tokyo, che viene assunto da un’azienda giapponese di noleggio a conduzione familiare, questa esperienza lo condurrà in un inaspettato viaggio alla scoperta di sé attraverso i ruoli che interpreta nella vita degli altri.

La produzione inizierà questa primavera in Giappone. Blahut e Tomo Koizumi saranno i produttori esecutivi. Il vicepresidente senior della produzione Taylor Friedman e il direttore degli affari creativi Daniel Yu stanno supervisionando il film per Searchlight.

Brendan Fraser sta vivendo una vera e propria rinascita professionale nell’ultimo anno, iniziata con il suo lavoro in The Whale di Darren Aronofsky. Il ruolo gli è valso numerosi riconoscimenti, culminati con l’Oscar come miglior attore di quest’anno. Anche se lo sciopero del SAG ha causato un ritardo nelle sue risoluzioni, Fraser è stato comunque molto cauto nel prendere una decisione su quale sarebbe stato il suo prossimo ruolo dopo la vittoria dell’Oscar, anche prima che lo sciopero entrasse in vigore. Quando finalmente questa sceneggiatura gli è arrivata, è stato difficile per lui ignorarla e, alla fine, si è impegnato a interpretarla.

Al momento lo troviamo al cinema in un piccolo ruolo in Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese.

Brendan Fraser è pronto per La Mummia 4 con Michelle Yeoh

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Brendan Fraser è pronto per La Mummia 4 con Michelle Yeoh

Brendan Fraser dice che sarebbe per lui divertente riunirsi con Michelle Yeoh per La Mummia 4. Fraser è diventato una star dei film d’azione con il suo ruolo nel film di successo del 1999 La Mummia. Successivamente è tornato per un paio di sequel, tra cui La Mummia: la tomba dell’imperatore dragone del 2008, in cui recitava anche Michelle Yeoh.

Sia Fraser che Yeoh stanno condividendo molto tempo insieme, in queste settimane, dal momento che sono i protagonisti della stagione dei premi a Hollywood e entrambi sono trai favoriti per gli Oscar 2023. Dato questo momento di grande successo per Brendan Fraser, che raccoglie i frutti della sua toccante interpretazione in The Whale, di Darren Aronofsky, non sorprende che le voci intorno a La Mummia 4 si stiano moltiplicando.

Da parte sua, Fraser sembra disponibile a realizzare il sequel. Alla domanda durante un’apparizione al podcast The Awardist (tramite EW) sulla possibilità che lui e l’attuale candidata all’Oscar Yeoh si riuniscano per un altro capitolo della serie, Fraser non ha espresso altro che entusiasmo. “Sembra divertente. Cerco sempre un lavoro. Se qualcuno ha la presunzione giusta. Penso di non essere mai stato così famoso e di non essere mai stato così poco remunerato al momento come lo sono adesso. Quindi spargi la voce.”

Brendan Fraser e Dwayne Johnson, interpreti di La mummia – Il ritorno, di nuovo insieme in un video

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Tramite il proprio profilo Instagram, Dwayne Johnson ha condiviso la sua reunion, nel backstage degli Oscar, con Brendan Fraser, vincitore del premio Oscar come miglior attore per The Whale. Fraser e Johnson avevano infatti recitato insieme nel 2001 nel film La mummia – Il ritorno, dove l’ex wrestler compariva sul finale nel ruolo del Re Scorpione. Ora, a distanza di oltre vent’anni, i due si sono rincontrati in quella che è stata una serata particolarmente importante per Fraser, tornato alla ribalta dopo anni di ruoli di scarso rilievo.

In allegato al video, Johnson ha anche scritto la seguente didascalia: “Un momento di chiusura del cerchio molto bello qui con il mio amico di lunga data Brendan Fraser e i suoi figli. Il  primissimo film della mia carriera a Hollywood è stato La mummia – Il ritorno, di cui Brendan era il protagonista. Molti critici e cinici scommettevano contro di me in quel momento, ma Brendan mi ha accolto a braccia aperte ed è stato di grande aiuto. Non dimentico mai le persone gentili. Adesso, anni dopo, Brendan vince il suo Oscar come MIGLIORE ATTORE in “The Whale” e io sono diventato famoso per aver indossato un marsupio. Congratulazioni, fratello, goditi i tuoi fiori.”

Un bel momento, dunque, che dimostra una volta di più l’affetto che i colleghi nutrono per Fraser. Già in seguito alla standing ovation che Fraser aveva ricevuto alla premiere del film al Festival di Venezia, nel settembre 2022, Johnson aveva ringraziato pubblicamente l’attore per averlo aiutato in La mummia – Il ritorno. Johnson ha in quell’occasione dichiarato: “[Brendan Fraser] mi ha supportato facendomi entrare nel suo franchise con il mio primo ruolo in assoluto, che ha dato il via alla mia carriera a Hollywood. Faccio il tifo per tutto il tuo successo fratello e congratulazioni al mio amico Darren Aronofsky“. Qui di seguito si può vedere il video pubblicato da Johnson.

Fonte CBR

Brendan e il segreto di Kells: recensione del film

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Brendan e il segreto di Kells: recensione del film

Non è un’illusione: esistono ancora film per bambini che hanno una morale. Abbandonati gli effetti speciali e l’uso abbondante del 3D, questi rari prodotti hanno lo scopo di mandare un messaggio ai pargoletti che guardano il cartone animato. Non importa, dunque, se la qualità dei disegni non è la migliore sulla piazza, né che il colore non è splendente come pochi: l’unica cosa che conta, è far riflettere chiunque sia predisposto alla visione. Brendan e il segreto di Kells, film d’animazione degli irlandesi di Tomm Moore e Nora Twomey è, decisamente, uno di questi. La storia è quella del piccolo Brendan, un orfano cresciuto con uno zio troppo impegnato a fare l’abbate del piccolo paesino di Kells e a difenderlo dall’attacco dei Normanni, per accorgersi della bellezza delle cose semplici, quotidiane, naturali.

Quando arriva in città Padre Aidan, il bambino scopre l’importanza della scrittura come possibilità di raccontare (e, quindi, tramandare) ai posteri la storia e la cultura di un popolo. La fantasia e i sentimenti, però, non vanno mai dimenticati: ecco perché Aisling, la fata della foresta, la bambina dai capelli lunghi come Rapunzel, aiuta Brendan nella sua missione. Il tempo passa, Padre Aidan muore, il piccolo Brendan diventa un giovane uomo, e il sapere del libro inizia a fare il giro del mondo….

Davvero molto bello Brendan e il segreto di Kells, film d’esordio del disegnatore Tomm Moore che, matita alla mano, ha concepito un modo carino, divertente e colorato, per spingere ogni spettatore ad uscire dal guscio per affrontare le proprie paure. Anche quando sembra che tutto sia perduto, infatti, non bisogna mai dimenticare che la bellezza è racchiusa in ogni cosa, per quanto piccola possa essere. Come Mia e il Migù, anche Brendan e il segreto di Kells è un film basato sul valore degli affetti, sul rispetto della natura e sulla gioia di vivere. Una piccola perla in 2D che, con la musica di 2001: Odissea nello spazio, ci invita a (ri)guardare il nostro mondo con occhi nuovi e ad assaporarne ogni piccolo frammento.