Forest Whitaker entra nel cast di Black Nativity, nuovo lavoro di Kasi Lemmons: per lui, pronto il ruolo per il quale in precedenza era stato fatto il nome di Samuel L Jackson, senza che poi la sua partecipazione al film andasse in porto.Il film è tratto dall’omonimo musical gospel messo in scena nel 1961 da Langston Hughes che segue le vicende di un teenager affidato dalla propria madre single alle cure dei nonni, da lui mai incontrati prima, ferventi religiosi. Culmine del film sarà una lunga sequenza onirica il cui il protagonista, influenzato dai sermoni del nonno predicatore, rivivrà in chiave afroamericana la vicenda della natività.
Forest Whitaker interpreterà il nonno del protagonista, la moglie sarà invece Angela Bassett. Jennifer Hudson sarà probabilmente la madre del protagonista, il ruolo del quale al momento è ancora scoperto. Kasi Lemmons è nota soprattutto per Eve’s Bayou(La Baia di Eva), risalente alla fine degli anni ’90, che le fece ottenere un ampio numero di riconoscimenti; da allora è però un po’ scomparsa dai radar, tornando a dirigere molto saltuariamente. Forest Whitaker sarà a fine gennaio sugli schermi con The Last Stand, a fianco di Arnold Schwarzenegger.
Guarda il nuovo trailer originale di Warm Bodies, il nuovo film prodotto dai produttori della saga di Twilight. La pellicola è l’adattamento dall’omonimo romanzo
Ecco il primo Teaser Poster del film Into Darkness – Star Trek di J.J Abrams, sequel del primo fortunatissimo reboot firmato dal regista di Super 8.
Vi ricordiamo che a breve saranno pubblicati i primi dieci minuti del film in alcuni cinema selezionati e uscirò il primo teaser trailer in allegato all’uscita de Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato.
Trama: Quando l’Enterprise è chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta, lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo equipaggio.
Durante un’intervista con TotalFilm, Samuel L. Jackson ha detto qualcosa in relazione ai prossimi film Marvel in uscita, rivelando che non riprenderà il suo ruolo
Mentre il toto regista per Star Wars VII è in pieno svolgimento, non si sa ancora nulla della trama del nuovo Episodio, e nemmeno di quanti e quali saranno gli attori
Di recente vi abiamo detto che Cate Blanchett interpreterà Madame Tremaine nella versione live action di Cenerentola che la Disney sta mettendo in cantiere. Non si sa ancora chi sarà la bella attrice che interpreterà la dolce e sfortunata principessa/cameriera, ma cominciano ora a circolare alcuni nomi, in particolare WorstPreviews parla di tre attrici: Saoirse Ronan (Hanna),Alicia Vikander (Anna Karenina) e Gabriella Wilde (I tre moschettieri).
Il nuovo film sarà una reinvenzione del classico Disney in cui il principe viene incastrato in un matrimonio di convenienza, fino a che non incontra Cenerentola e se ne innamora. La sceneggiatura è stata scritta da Chris Weitz (La Bussola d’Oro) e la regia è affidata a Mark Romanek (Non LAsciarmi, One Hour Photo).
La Universal Pictures ha rilasciato ben cinque clip tratte dall’atteso film Les Misérables di Tom Hooper, il musical che vede protagonisti un cast d’eccezione composto da Hugh Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway, Amanda Seyfried, Eddie Redmayne, Helena Bonham Carter, Aaron Tvei, Samantha Barks, Helena Bonham Carter e Sacha Baron Cohen. Il film uscirà al cinema il 31 Gennaio 2013.
Ecco altre foto dal set newyorkese di Winter’s Tale in cui vediamo di nuovo Colin Farrell a cavallo con la dolce compagnia di Jessica Brown Findlay, già vista nel
Dopo la versione bootleg di ieri, ecco un video in HD che mostra Smaug in azione, o meglio una primissima e fugace visione di quella che sarà la furia distruttrice di
Beorn compare solo ne Lo Hobbit ed è uno dei personaggi più misteriosi e interessanti di tutta la mitologia tolkieniana, insieme a Tom Bombadil.
Alcuni dicono che è un orso discendente dai grandi e antichi orsi delle montagne che vivevano lì prima che arrivassero i Giganti. Altri dicono che è un discendente dei primi Uomini che vivevano in questa parte del mondo, prima che vi arrivassero Smaug e gli altri draghi, e prima che gli Orchi arrivassero dal Nord sulle colline. Quale sia la verità non saprei dirlo, anche se personalmente mi pare più verosimile la seconda ipotesi.
Lo Hobbit
E’ un mutapelle, in quanto può trasformarsi in orso, anche se non vengono mai ben descritte le modalità in cui egli cambia il suo aspetto. Vive tra le Montagne Nebbiose e il Bosco Atro e aiuterà Gandalf,Bilbo e i 13 Nani a trovare ristoro e riposo dopo la disavventura con gli Orchi. Tornerà poi durante la battaglia dei Cinque Eserciti, uccidendo personalmente Bolg, il capo degli orchetti del Sud.
Il suo aspetto è quello di un “omone dalla fitta barba nera, capelli neri, grosse braccia e gambe nude dai muscoli nodosi”… “indossava una tunica di lana che gli arrivava alle ginocchia, e si appoggiava a un’ascia enorme”. Caratterialmente è invece descritto come schivo e diffidente verso i visitatori, specialmente se nani. Solo l’ingegno di Gandalf permetterà alla compagnia di riuscire ad entrare nella sua casa e di beneficiare della sua ospitalità.
Ama moltissimo gli animali per cui non caccia, e mangia solo panna e miele delle api giganti che alleva lui stesso. Odia sopra ogni cosa gli Orchi che hanno occupato le Montagne che lui riteneva essere suo territorio. In un’occasione, Gandalf afferma che Beorn “non è soggetto a nessun potere magico tranne che al suo”. La parola “beorn” significa orso e deriva da béo, ovvero ape, in riferimento all’amore che gli orsi hanno per il miele.
La sua casa fu disegnata da Tolkien stesso sul modello di una tipica sala germanica. Nel film su Lo Hobbit del 1977 il personaggio di Beorn è stato tagliato. Verrà invece compreso nella trilogia di Peter Jackson che ha affidato all’attore Mikael Persbrandt il compito di interpretarlo.
Arrivano dichiarazioni sorprendenti dalla bocca di Quentin Tarantino che dopo aver spaventato i suoi fan con la volontà di non continuare ancora per molto la carriera di regia, arriva un’altra dichiarazione di quanto il regista americano sia un po’ stufo del mondo del cinema. Le dichiarazioni sono stare rilasciate durante la storica roundtable organizzata da The Hollywood Reporter:
Non ho intenzione di fare il regista ancora per molto. Mi piacerebbe lavorare ad un romanzo o libri sul cinema, anche di critica. Le vie che sta prendendo il cinema è sconvolgente. Le proiezioni digitali sono praticamente televisione proiettata. Preferirei adattate per la tv una mia grossa sceneggiatura, farne una serie con la HBO, senza avere limiti di tempo e contenuti. Punterei a una mini-serie da sei ore.
Per scoprire tutta la conversazione vi rimandiamo all’articolo originale: The Hollywood Report
The Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha annunciato i dieci film rimasti in gara per l’Oscar ai migliori Effetti Visivi. I membri dell’Accademy saranno invitati, Giovedi 3 Gennaio 2013, a vedere 10 minuti estratti da ogni film. Dopo le proiezioni, i membri restringeranno l’elenco alla cinquina che concorrerà effettivamente alla statuetta. Le nomination per l’85°edizione degli Academy Awards andrà in onda Giovedì 10 Gennaio 2013 e la cerimonia in diretta mondiale avverrà Domenica 24 Febbraio 2013 sul canale ABC.
I candidati sono:
– The AmazingSpider-Man
– Cloud Atlas
– The Dark Knight Rises
– The Hobbit: An Unexpected Journey
– John Carter
– Life of Pi
– The Avengers
– Prometheus
– Skyfall
La Pixar ha rilasciato online il un nuovo poster per il prequel di Monsters & Co., dal titolo Monsters University la storia torna indietro nel tempo per raccontare di come Mike (il doppiatore americano è Billy Crystal) e Sully (il doppiatore americano è John Goodman) si sono incontrati al college e di come si sono conosciuti fino a diventare grandi amici. Il nuovo film è diretto da Dan Scanlon è previsto nei cinema il 21 giugno 2013.
Predator è il film cult del 1987 diretto da John McTiernan e con protagonisti nel cast Arnold Schwarzenegger, Carl Weathers, Elpidia Carrillo, Kevin Peter Hall e Sonny Landham
Anno: 1987
Regia: John McTiernan
Cast: Arnold Schwarzenegger, Carl Weathers, Elpidia Carrillo, Kevin Peter Hall, Sonny Landham
Trama: Un commando di recupero delle Forze Speciali statunitensi addestrate dalla CIA viene inviato nello sperduto paese di Val Verde, in America Centrale, per soccorrere l’equipaggio di un elicottero con a bordo il ministro di un Paese alleato, che si pensa sia stato imprigionato dai guerriglieri antigovernativi della zona. La squadra, sbarcata nella jungla, scopre l’elicottero su cui viaggiava il ministro è stato abbattuto da un missile portatile. Vicino all’elicottero sono stati lasciati cadaveri scorticati, presumibilmente di altri soldati. Presto il commando, capitanato dal Maggiore Dutch Schaefer (interpretato da Arnold Schwarzenegger), verrà a conoscenza della terribile verità che affligge quei posti sperduti da anni.
Predator, fantascienza e action
Analisi:Predator è un film fantascientifico del 1987, diretto da John McTiernan e rappresenta il suo maggiore successo al botteghino, pur vantando nella sua filmografia grandi blockbuster come Trappola di cristallo, Caccia a Ottobre Rosso, Die Hard – Duri a morire. Predator divenne un cult del genere fantascientifico, grazie ai sorprendenti effetti speciali, con i quali viene raffigurata la strana creatura, e alla presenza di un Arnold Schwarzenegger in gran forma, lanciatissimo da film precedenti quali i due Conan, Terminator e Commando. Questo lungometraggio non fa che confermare il periodo fortunato dell’aitante attore austriaco, periodo che continuerà successivamente con altri film di successo.
Sebbene venga catalogato come film fantascientifico, Predator si presenta soprattutto come film d’azione, che strizza l’occhio al genere horror. Essendo ambientato in una fitta jungla ed avendo tra i protagonisti una minacciosa creatura aliena, può essere considerato un mix di due altri lungometraggi cult precedenti: Rambo e Alien. La vicinanza di Predator e Aliennon è solo un’evocazione tra gli amanti del genere, ma anche una percezione degli addetti ai lavori. Tant’è che nel 2004 è stato realizzato uno spin-off:Alien vs. Predator, diretto da Paul W.S. Anderson.
Il grande entusiasmo che Predator suscitò nel pubblico, spinse la realizzazione di due sequel. Nel 1990 il regista Stephen Hopkins ha diretto Predator 2, ambientato a Los Angeles. L’attore protagonista è Danny Glover, già molto noto ai fan del genere action per il suo ruolo di Arma Letale. Prodotto più recente del franchise è Predators, uscito il 7 luglio 2010, diretto da Paul W.S. Anderson, che forse più che un sequel del primo film, ne è un reboot.
E’ online il Trailer italiano de La Migliore Offerta di Giuseppe Tornatore, la pellicola arriverà nelle sale il 1° Gennaio 2013. Il film, girato in lingua inglese e con cast internazionale
Dopo la chiusura, per alcuni non troppo trionfante, della sua trilogia su Batman, Christopher Nolan continua a rilasciare interniste a riguardo. Quello che viene fuori adesso ha del romantico e dell’inquietante, perchè l’argomento principale delle sue nuove dichiarazioni è Heath Ledger.
Sembra infatti che Nolan abbia preso in considerazione l’opportunità di scegliere proprio Ledger per interpretare Batman/Bruce Wayne. In realtà le cose sembrano andate diversamente: quando Nolan cercava il suo Batman che cominciare le riprese di Batman Begins, ha provinato tantissimi giovani attori, e tra questi c’era anche Heath che però si chiamò immediatamente fuori, dichiarando di non voler mai e poi mai partecipare ad un film sui supereroi. Sappiamo che poi Nolan scelse il buon Christian Bale, e mai scelta fu più indovinata per l’Uomo Pipistrello di nuova generazione.
Tuttavia sembra che in seguito Ledger, visto Batman Begins e ammirata l’impronta registica e realistica che Nolan aveva dato alla storia, abbia poi accettato il ruolo di Joker ancora prima che la sceneggiatura de Il Cavaliere Oscuro fosse terminata.
Inoltre Nolan si lascia sfuggire qualche altra caratteristica del lavoro d’attore di Heath: “Non lavorava tantissimo, gli piaceva interpretare un personaggio e poi smettere di lavorare abbastanza da avere poi fame di un altro ruolo. E questo è successo quando si è unito al mio cast, era davvero pronto per fare un film come quello”.
Ecco il primo trailer italiano di Hitchcock con Anthony Hopkins nei panni del leggendario regista. Fanno parte del cast anche Helen Mirren nei panni della moglie del regista, nei panni di Janet Leigh;
Derek Connolly è stato da poco assunto per riportare sullo schermo insieme a Colin Trevorrow, con cui ha realizzato nel 2012 Safety Not Guaranteeduna commedia
Oggi vi mostriamo grazie alla Warner Bros, la prima featurette di Gangster Squad, il gangster movie con un super cast diretto da Ruben Fleischer e basata sulla vera storia del gangster Mickey Cohen, interpretato dal due volte premio Oscar Sean Penn.
Senza paura di puntare troppo in alto, Fleischer dice di rifarsi a titoli come Il Padrino e Gli Intoccabili, chiarendo l’intenzione di realizzare un gangster movie per le nuove generazioni. Le premesse ci sono tutte, basta guardare al cast, che oltre a Penn comprende Josh Brolin, Ryan Gosling, Emma Stone, Nick Nolte, Michael Peña, Anthony Mackiee Giovanni Ribisi.
Ecco tre nuove immagini di Iron Man 3 direttamente dal sito della Marvel (via Collider), in cui possiamo ammirare la bella Rebecca Hall per la prima volta in un fermo
Ecco tre character poster per Beautiful Creatures – La Sedicesima, nuova saga cinematografica che mescola fantasy e love story e che potrebbe essere, per fan e botteghini, un buon surrogato della saga di Twilight, appena conclusa.
Ecco i tre protagonisti del film: Lena Duchannes interpretata da Alice Englert, Ethan Wate interpretato da Alden Ehrenreich e la sempre pià bella Emmy Rossum nei panni di Ridley Duchannes.
Mattina felice per gli amanti di Tolkien e delle sue acclamate versioni cinematografiche jacksoniane. Ecco infatti altri tre spot tv de Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato,
Arriva il primo commento di Ian McKellen sul ritorno nei panni di Magneto nel prossimo X-Men: Giorni di un futuro passato di Bryan Singer. A strappare il commento a caldo ciha pensato The Huffington Post, ecco le sue dichiarazioni: “What a gas! ‘ha detto l’attore. “Voglio dire, Patrick Stewart abbiamo appena lavorato su Aspettando Godot in tutta l’Inghilterra e nel West End di Londra. Quindi, siamo stati in contatto. Non ci posso credere [ride]. Ho pensato che questi due ruoli ormai erano di Fassbender e McAvoy , ma – no, no – siamo tornati. Daremo loro un volto nel presente. Voglio dire, non ho letto la sceneggiatura, quindi non so quanto avremo modo di fare. Ma, essere di nuovo in quel mondo, e con Bryan Singer a farlo – con tutto il successo che ha avuto nel frattempo – è meraviglioso. Meraviglioso. “
Parlando di Michael Fassbender – “Ho pensato che era proprio perfetto: di prima classe, Excellent … ho pensato che era meglio di me, ma non abbiamo interpretato lo stesso personaggio perché era molto più giovane del mio..”
Vi ricordiamo che Ian McKellen e Patrick Stewart si riuniscono al cast del sequel di X-Men: l’inizio che vede il ritorno dei protagonisti James McAvoy, Jason Flemyng, Jennifer Lawrence, Michael Fassbender, e Nicholas Hoult. In attesa di ricevere la conferma ufficiale del ritorno anche di Hugh Jackman nei panni di Wolverine. X-Men: Giorni di un futuro passato uscirà negli USA il 18 Luglio 2014.
Lezioni di Piano è il film del 1993 diretto da Jane Campion e con protagonisti nel cast Holly Hunter, Harvey Keitel, Anna Paquin, Sam Neill e Kerry Walker
Anno: 1993
Regia: Jane Campion
Cast: Holly Hunter, Harvey Keitel, Anna Paquin, Sam Neill, Kerry Walker
Trama: Ada McGrath è muta dall’età di sei anni e suona il piano con grazia. Costretta dal padre, nel 1863 si trasferisce dalla Scozia in Nuova Zelanda insieme alla figlia per sposare un proprietario terriero.
Quest’ultimo la priverà del suo prezioso strumento, mentre George Baines, un bianco che vive con i maori, le concede il piano in cambio di un’ambigua promessa che schiuderà le porte del sentimento.
Analisi:
“C’è un grande silenzio dove non c’è mai stato suono. C’è un grande silenzio dove suono non può esserci, nella fredda tomba del profondo mare.”
Con Lezioni di Piano, Jane Campion ci ha regalato un capolavoro che va dritto al cuore, in grado di evocare suggestioni letterarie che attingono al repertorio brontiano, per i paesaggi tempestosi e le tormentate passioni dei personaggi, ma anche alla muta Marianna Ucria di Dacia Maraini.
Tuttavia, al di là della produzione letteraria, l’opera della Campion è un classico memorabile della cinematografia, inscindibile dalle note straordinarie che ascoltiamo durante la sua visione, composte da Michael Nyman e rese immortali dal successo della colonna sonora, nonché della pellicola. Il tema The Heart Asks Pleasure First è forse tra i più celebri degli anni novanta, impossibile da disgiungere da Lezioni di Pianocosì come profondo, intimo e totalizzante è il legame tra Ada e il suo pianoforte.
Lezioni di Piano, il film culto di Jane Campion
L’iniziale solitudine in terra straniera provata dalla donna è infatti un’eco dell’indimenticabile fotogramma del piano sigillato sulla spiaggia burrascosa: lo strumento inaccessibile stagliato contro il mare in tempesta proietta il senso di abbandono di Ada e il suo invalicabile silenzio nella bufera della vita, che in realtà cela un tumulto interiore di pensieri ed emozioni.
Il dolore della separazione dall’amato strumento sancisce l’ostilità di Ada nei confronti della sua nuova esistenza, soprattutto per il nuovo marito, che la costringe a separarsi dal piano.
Soltanto George Baines, uomo incolto e rude, mostrerà la sua sensibilità nei confronti della necessità che Ada nutre per il pianoforte, reale espressione dei suoi pensieri e desideri in un’armonia di note struggenti in grado di comunicare ben più delle parole. Ma l’incontenibile passione di Baines per Ada mette a dura prova l’equilibrio della donna con la sua proiezione espressiva, quel pianoforte che si rivela solo un pretesto per assicurare il piacere dell’uomo.
La stessa Ada si schiude alla sensualità suscitando la gelosia ossessiva del marito fino a tragiche conseguenze. Così, per un tasto che manca, un dito compromesso, all’inefficienza dello strumento non più integro si accompagna la mutilazione fisica e dell’anima. E quando le profondità del mare reclamano i lori destini inseparabili, la volontà di Ada si apre infine alla vita.
Jane Campion ci regala un’affascinante iniziazione alla vita, esalta il lato romantico e sensuale di un’esistenza apparentemente compromessa dall’assenza della parola: in un perfetto equilibrio tra dramma e sentimento, non mancano colpi di scena e suggestioni visive, come le impronte sulla sabbia che si uniformano in un’unica direzione, percorsa dal leggero passo di Ada.
Con i suoi paesaggi burrascosi e una selvaggia palude abitata dai nativi, il film ci fa respirare quella terra umida, fangosa, immersa in una tavolozza di colori freddi e sfumati, talvolta sostituiti da tonalità calde e più intime.
L’impeccabile lavoro svolto da Jane Campion alla regia, nonché alla sceneggiatura premiata con l’Oscar, è suggellato in una pellicola acclamata e premiata sin dal Festival di Cannes con la Palma d’Oro e l’interpretazione femminile della sua straordinaria protagonista, Holly Hunter. Più che con la gestualità, l’attrice è in grado di comunicare con i suoi occhi caldi e le espressioni del viso, mostrandosi perfettamente all’altezza del ruolo di pianista. È davvero lei a suonare in modo trascinante e ipnotico le vibranti note del piano. La sua interpretazione conquista tutti, aggiudicandosi diversi riconoscimenti tra cui l’Oscar come migliore attrice protagonista.
Premio storico anche per Anna Paquin, che vince l’Oscar di migliore attrice non protagonista ad appena dieci anni. La piccola si cala perfettamente nei panni di una bambina contraddittoria, benevola ma pronta a mostrarsi vendicativa quando i suoi desideri non vengono assecondati. E se Sam Neill ci offe un esatto ritratto del marito geloso e insensibile, memorabile è l’interpretazione di Harvey Keitel, che siamo abituati a vedere nei panni di uomini duri e brutali, ma che in Lezioni di Piano si misura con un ruolo inedito e oltremodo passionale, regalandoci un misto di ardore e fragilità ammalianti.
Lezioni di Piano è un testamento dell’esplorazione dell’universo femminile declinato con strabiliante sensibilità, una sinfonia di suoni e immagini perfetta, irripetibile e impossibile da dimenticare.
Lezioni di Piano colonna sonora
La colonna sonora del film è opera del compositore inglese Michael Nyman. Il titolo del tema principale è The heart asks pleasure first.
Trama: Dublino. Lei è un’immigrata dell’est, un’eccellente pianista costretta a fare la colf per mantenere la figlioletta. Lui è uno straordinario cantante di strada che per sfamarsi ripara aspirapolvere nel negozio di suo padre. Entrambi hanno un sogno nel cassetto: lei avere un pianoforte tutto suo, lui incidere un disco con le sue canzoni, che ha scritto per la donna che lo appena lasciato per trasferirsi a Londra, facendolo piombare nella disperazione. Un giorno lui e lei si incontrano e così ha inizio una storia che scorrerà come una musica dolce, cominciata per caso tra le corde di una chitarra e trascinata giù per il tubo di un aspirapolvere rotto, tra frasi non dette e carezze negate, tra sguardi appassionati e dolci abbracci, lunghe passeggiate in moto verso il mare e tanta musica, cantata e suonata, e infine uno studio di registrazione. Ma non è detto che i due riusciranno a rimanere uniti perché ognuno ha un’altra vita che lo attende…
Once, piccolo cult movie
Analisi: Piccolo cult movie degli ultimi anni, Once è un film indipendente scritto e diretto da John Carney.
La musica è la grande protagonista nonché il cuore emotivo di questo film parzialmente autobiografico realizzato dal regista irlandese, ex musicista della band The Frames. La sua dedizione al progetto è decisamente palpabile nella forma quasi documentaristica impiegata, che aggiunge una dimensione autentica al racconto di una storia d’amore che si consuma con la musica. L’uso della camera a mano, gli zoom, gli stacchi frequenti accompagnati da lunghi piani sequenza seguono il racconto di un rapporto delicato e profondo suggellato dalla passione per le note: quelle di una chitarra o di un pianoforte, quelle della voce e delle profondità dell’anima.
I due protagonisti sono semplicemente un lui e una lei senza nome, eppure caratterizzati in modo brillante. Li interpretano due attori non professionisti. L’irlandese Glen Hansard è il cantante e chitarrista della band in cui in passato suonava anche il regista del film. La sua profonda voce anima canzoni melodiche e dall’incisiva strumentazione, accompagnate dal delicato contributo di Markéta Irglovà, giovane cantautrice polistrumentista originaria della Repubblica Ceca. La loro splendida colonna sonora costituisce effettivamente il cuore pulsante della narrazione, sostituendosi spesso ai dialoghi e rivelandosi oltremodo efficace nel delineare un rapporto di profonda complicità sublimata nella musica.
Le strade di Dublino e i paesaggi irlandesi rendono ancor più evocativa una pellicola realizzata con sentimento, una sorta di musical che scorre delicatamente come le magnifiche note che lo accompagnano.
Vincitore del Premio del Pubblico al Sundance Film Festival nel 2007, Once è andato ben oltre il suo status di film di nicchia, conquistando la critica e registi di fama internazionale: lo stesso Steven Spielberg ha confessato di essere rimasto ispirato dalla visione di questa pellicola.
La definitiva consacrazione giunge con l’assegnazione dell’Oscar ai due protagonisti per la Migliore canzone originale, la straordinaria “Falling Slowly”.
Assistiamo così a un perfetto esempio di commistione tra cinema, musica e vita: l’evidente alchimia tra Glen Hansard e Markéta Irglovà si realizza in una relazione sentimentale oltre il grande schermo e soprattutto nella collaborazione professionale. I due hanno infatti proseguito la loro collaborazione artistica, su cui è inoltre incentrato il documentario The Swell Season realizzato lo scorso anno.
Once è dunque un magico esempio di una genuina cinematografia, priva di virtuosismi, ma che confluisce nell’espressione autentica della vita.