ComicBookMovie.com ha annunciato
che Mark Millar (Kick-Ass, Wanted) e autore di Superior, altro
fumetto molto ambito all’industria cinematografica, ha ceduto
ufficialmente i diritti di produzione del fumetto a Mattew Vaughn,
regista proprio della bella trasposizione Kick-Ass e dell’ultimo
X-men
Inoltre ha aggiunto che un accordo
per la produzione è stato già sottoscritto con la National Multiple
Sclerosis Society.
Badtaste riporta le parole dello
stesso Millar su un forum: “Sapevo questa cosa da
tempo, e finalmente posso parlarne. Sono molto felice che il mio
vecchio amico di Kick-Ass e X-Men: L’Inizio abbia ottenuto i
diritti di produzione cinematografica di Superior. Ma sono
altrettanto felice che la National Multiple Sclerosis Society abbia
contattato me e Leinil per poter utilizzare ufficialmente il
protagonista nelle loro campagne. E’ un grande onore essere
coinvolti in questa cosa. […] In partica Matthew Vaughn ha comprato
i diritti cinematografici da me, e Leinil Yu e io ci associeremo
con la MS Society, che vuole utilizzare il personaggio in quanto è
il primo supereroe con la sclerosi multipla. Vaughn e io giravamo
intorno a questa cosa di continuo negli ultimi 18 mesi, ma ora mi
confermano che ha comprato i diritti”.
Altre informazioni non sono state rese note, quindi non ci resta
che attendere ulteriori aggiornamenti.
Quando gli Universal Studios hanno
deciso di sviluppare un quarto episodio di American Pie film,
chiamato appunto Reunion, sono partiti i toto-ingaggi, ovvero
quanti soldi
Foto di Ben Stanfield, CC BY-SA
2.0 , via Wikimedia Commons
Steve Jobs, il
‘visionario della Silicon Valley’ e’ morto a 56 anni. Lo scorso 25
agosto aveva annunciato le sue dimissioni irrevocabili da
amministratore delegato dell’azienda che ha fondato e che dall’orlo
della bancarotta ha portato nell’Olimpo delle grandi. A dare la
triste notizia è stato proprio il sito della Apple, che ha
riportato in homepage il seguente annuncio:
La Apple ha perso un genio creativo e visionario ed il
mondo un grande essere umano. Quanti di noi hanno avuto la
fortuna di conoscerlo e lavorare con Steve, hanno perso un mentore
ed un grande amico. Steve ha lasciato una compagnia che solo lui
sarebbe stato in grado di fondare, ed il suo spirito ne rimarrà
sempre alla base.
E’ sicuramente una delle più
importanti perdite del ventunesimo secolo, una mente brillante che
ha dato un contributo enorme all’evoluzione tecnologica che
oggi conosciamo. Non ha caso nel 2007 la rivista Fortune lo ha
indicato come l’uomo d’affari piu’ potente del mondo: il suo rivale
di sempre, il fondatore di Microsoft Bill Gates, fini’ solo sesto.
Nel 2010 – quando gia’ la malattia lo aveva allontanato da ogni
ruolo operativo in Apple – il Financial Times ha eletto Jobs uomo
dell’anno, riconoscendo la sua capacita’ di riportare in vetta
un’azienda raccolta sull’orlo del fallimento. A solo venticinque ha
portato la sua azienda in borsa, molto prima di suoi illustri
colleghi, Mark Zuckerberg con Facebook, per fare un esempio. La il
traguardo può importante di Steve è senza dubbio il fatto che in un
momento di grande crisi economica e occupazionale in America e nel
mondo, Jobs, a differenza di tutti gli altri, ha continuato a
creare posti di lavoro, e con tutta probabilità ci auguriamo che ne
crei ancora milioni.
Non ci resta che dire addio ad un
uomo geniale. La rock star dell’industria high-tech!
Apparso per la prima volta nel
2000, Final Destination sorprese tutti quanti per
la sua originalità, ma anche per l’adrenalina in grado di
trasmettere con le violente morti dei protagonisti. L’idea alla
base di Final Destination 5 fu un’idea di James
Wong, e inizialmente era destinato a entrare nella serie X-files
come singolo episodio, per poi diventare un prodotto indipendente.
Come purtroppo accade per molti franchise, sull’entusiasmo generato
dal primo capitolo sono stati sfornati dei sequel, uno peggiore
dell’altro, la cui mediocrità è culminata in Final Destination 3D
del 2010.
Tocca a Steven
Quale riportare la serie ai fasti dell’inizio, ripartendo
dal topos caratteristico di tutti gli episodi: un gruppo di ragazzi
(interpretati da Nicholas D’Agosto, Miles Fisher, Emma
Bell, Tony Todd e David Koechener) deve intraprendere un
lungo viaggio in pullman per partecipare a un convegno aziendale.
Una volta bloccati su un ponte in cui si stanno svolgendo dei
lavori, uno di loro fa un sogno premonitore dove tutti i membri del
gruppo restano vittime di un’orribile morte causata
dall’inaspettato crollo del ponte. Grazie a questo segnale i
ragazzi evitano la sciagura e il ponte si sgretola senza di loro,
ma la Morte, che non ama essere ingannata, darà la caccia ai
superstiti fino a quando non porterà a compimento lo schema
originale.
L’incipit di Final
Destination 5 è tra i migliori della serie, tanto da poter
competere con quello del primo capitolo: la scena iniziale, oltre a
vantare un notevole impatto visivo (grazie sopratutto alla location
scelta), trasmette subito allo spettatore il massimo
dell’adrenalina, complice anche un buon uso del 3D. Certo, tutti i
capitoli partivano abbastanza forte per poi scemare verso il
piattume, ma in questo caso è doveroso un plauso a Steven Quale che
riesce a mantenere la tensione alta anche nei momenti successivi:
le morti dei protagonisti, salvo rari casi, colpiscono, virando in
una direzione completamente inaspettata da parte dello spettatore.
Poco male che, in alcuni casi, si sia calcata un po’ la mano
virando al gore, visto che il coinvolgimento emotivo resta
alto e il risultato soddisfacente.
Una nota di merito va anche alla
sceneggiatura di Eric Heisserer: la narrazione
mantiene sempre un buon ritmo, e sopratutto annovera un elemento
nuovo che funge da preludio al colpo di scena finale. Ciò può solo
far piacere, anche perché Heisserer ha lavorato alla sceneggiatura
de
La Cosa, remake dell’omonimo film di Carpenter atteso per
Dicembre. In definitiva, Final Destination 5, pur
non offrendo nulla di nuovo rispetto al passato, funziona bene, ma
sopratutto scaccia via quell’aura di mediocrità di cui la saga si
era rivestita negli ultimi anni.
In L’amore fa male
Germana è un’aspirante attrice 40enne, bella e vivace, impegnata in
una relazione fedifraga con un uomo sposato. Gianmarco è
felicemente sposato con Antonia, ma non riesce a fare più l’amore
con lei. Gianmarco e Germana si incontrano. Elisabetta è
un’affascinante medico sposata con Aldo, che però è un po’ freddo,
ha bisogno di tempo per pensare al suo matrimonio. Ha un segreto.
Elisabetta e Germana diventano amiche e si confidano e confortano a
vicenda. Amori si intrecciano, tradimenti si consumano e dolori si
susseguono. L’amore fa male, il primo film di
Mirka Viola, primo da regista e sceneggiatrice, si
presenta come un interessante affresco dei rapporti amorosi tra gli
adulti di oggi, rapporti che in un modo abbastanza lineare cercano
di comprendere ogni tipo di relazione, cercando di passare per le
diverse età della vita e riuscendo, anche se in maniera pallida, a
mostrare una fetta di umanità alle prese con questo strano e
complesso sentimento.
Stefania Rocca, il film
L’amore fa male
però da subito rivela i suoi limiti, su tutti una sceneggiatura
poco equilibrata che divide i buoni (le donne) dai cattivi (gli
uomini) in maniera così netta e cieca da risultare inevitabilmente
fittizia. La stessa regia, per quanto non presenti particolarità
che la possano definire cattiva, non mostra nemmeno grande
personalità, ma almeno diamo atto alla Viola di essere in grado di
raccontare in maniera sufficientemente coerente una storia che in
questo caso si complica per l’alto numero di personaggi coinvolti.
Il cast di L’amore fa male è composto da volti
abbastanza noti del nostro panorama televisivo e cinematografico:
Stefania Rocca è Germana, svampita ma forse un po’
troppo sopra le righe; Nicole Grimaudo è la rigida Elisabetta, a
sorpresa la migliore dell’insieme, davvero molto convincente,
Paolo Briguglia è il giovane Gianmarco, fedifrago
incosciente. Fa storcere un po’ il naso la presenza di due grossi
nomi come Claudio Bigagli e Stefano
Dionisi, qui non proprio nel loro film migliore.Nel cast
anche la italo francese nel ruolo di Antonia.
Le musiche, ben fatte dall’ormai
affermato Andrea Guerra, sembrano sempre sull’orlo
di annunciare un disastro che non avviene, uno sconvolgimento
radicale degli equilibri che però non sbocca nel gran finale, dal
ritmo piuttosto blando. L’amore fa male, che sia
giovane o di mezza età, lo sanno bene i protagonisti del film,
peccato che in questo caso oltre a far male è anche fatto piuttosto
male. Rimaniamo però con il beneficio del dubbio, aspettando magari
una seconda prova da parte della Viola, che dimostracomunque una
grande energia.
Arriva una notizia sorprendente,
Werner Herzog sarà il villain di One Shot, il film d’azione di
Christopher McQuarrie che vede protagonista Tom Cruise.Herzog
vestirà i panni di un ex-prigioniero di guerra soprannominato The
Zec, mastermind della cospirazione alla base della trama.
Com’era prevedibile
visto il successo al botteghino della riedizione in 3D del Re
leone, la Disney ha messo in cantiere altre quattro
riconversioni di quattro altri grandi successi del
passato.
Olivia Wilde, sarà la top-model Suzy Miller
in Rush, il biopic sulla rivalità tra i campioni di Formula 1 James
Hunt (Chris Hemsworth) e Niki Lauda (Daniel Brühl). Assieme alla
Wilde, dovrebbe esserci anche Russell Crowe, in un cammeo nei panni
di Richard Burton
Daily Mail ha pubblicato le primissime immagini di Russell Crowe
sul set di L’Uomo
d’Acciaio a Vancouver in costume di scena, nei
panni di Jor-El, il padre naturale di Superman.
L’attore è stato fotografato
mentre era in pausa dalle riprese. Vi ricordiamo che il film è
diretto da Zack Snyder e prodotto da Emma Thomas e Christopher
Nolan. Nel cast oltre a Russel Crowe, è composto da: Henry Cavill,
Amy Adams, Diane Lane, Kevin Costner, Michael Shannon, Antje
Traue, Christopher Meloni, Harry Lennix e Laurence Fishburne.
E’ stato diffuso in esclusiva su msn
il full trailer di The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1.
Il trailer ha mantenuto un doppiaggio fedele ai precedenti capitoli
della saga.
Edward de Vere, conte di Oxford,
era un poeta e un drammaturgo affermato alla corte della regina
Elisabetta nel XVI secolo. Alcune teorie letterarie del XX secolo
ritengono che sia lui in realtà l’autore dei lavori attribuiti a
Shakespeare.
Final Destination 5: Come nei
precedenti episodi, anche in questo film la Morte è onnipresente e
si scatena dopo la premonizione di un uomo che salva un gruppo di
colleghi dal terrificante crollo di un ponte sospeso. Ma questo
gruppo di anime ignare non avrebbe dovuto mai sopravvivere, e, in
una terrificante corsa contro il tempo, lo sfortunato gruppo cerca
freneticamente di scoprire un modo per sfuggire all’agenda sinistra
della Morte.
Dopo le anticipazioni offerte da
Ben Stiller ad Empire nello scorso maggio, riguardo il seguito di
Zoolander, arrivano ora le prime conferme da parte di Owen Wilson.
Nel corso di un’intervista rilasciata ad MTV, Wilson ha annunciato
che in “Zoolander 2” vedremo il suo personaggio, Hansel,
sfigurato. In precedenza, Stiller aveva dichiarato che il film
si sarebbe svolto dieci anni dopo il primo capitolo; lo stesso
Stiller aveva sottolineato come alla fine di “Zoolander” vi fossero
vari elementi su cui costruire un eventuale seguito, come ad
esempio il figlio di Derek e Mathilda, o il fatto che Mugatu fosse
finito in galera.
Zoolander 2, (o come lo chiama
Wilson, ‘Twolander’ o ‘Zoo 2’) che uscirà per la Paramount.
tuttavia non sarà pronto in tempi brevi. Non resta che aspettare
novità dagli studios. Owen Wilson è attualmente impegnato nei tour
promozionali di “The Big Year”, il nuovo film di David Frankel (“Il
diavolo veste Prada”), nel quale recita al fianco di Jack
Black e Steve Martin.
The Stat, alias Jason Statham potrebbe
entrare a far parte dei due prossimi capitolo di Fast & Furios.
Infatti, dopo i successi di Fast Five, la Universal vorrebbe
realizzare due nuovi capitoli della serie (da girarsi in Europa e
back-to-back) e vorrebbe l’attore fra i protagonisti.
Nella famosa serie Lost
interpretava Tom Friendly, ora M.C. Gainey potrebbe entrare a far
parte del cast di Django
Unchained, il nuovo film di Quentin Tarantino.
L’attore è in trattative per interpretare Big John
Brittle, uno dei sorveglianti della Carrucan Plantation.
Se andrà tutto a buon fine allora ritroverà sul set attori
del calibro di: Leonardo Di Caprio, Jamie Foxx, Christoph
Waltz, Samuel L. Jackson, Gerald McRaney, Dennis Christopher, Kurt
Russell e Cayouette Laura.
L’agente speciale Johnny English
ritorna a far danni in Johnny English: la
rinascita, e questa volta dovrà vedersela con il peggiore
dei nemici, un traditore. Rowan Atkinson ritorna negli eleganti abiti da
spia che hanno lanciato il suo famoso personaggio dell’agente
segreto di Sua Maestà più pasticcione di sempre.
Mantenendo il senso di parodia
bondiana per eccellenza, questa volta il vecchio English ci
accoglie in un’ambientazione tibetano, a fare il verso al
Batman
Begins di Nolan, o forse a quell’Ace Ventura che tanto
ha giovato alla carriera di Jim Carrey. Il nostro eroe è reduce da un
terribile incidente diplomatico, cerca in tutti i modi di
riacquistare la calma perduta e di riabilitare il suo nome agli
occhi dei colleghi dell’MI7, divisione dei Servizi Segreti
britannici.
Per tutti quelli che hanno amato
Mr. Bean e le altre interpretazioni di Atkinson, questo secondo capitolo di English
sarà esilarante, con un protagonista in splendida forma, che non
perde un colpo nonostante i capelli ingrigiti. Il suo humor tutto
particolare, molto composto e decisamente inglese ci coinvolge e il
film scorre via senza intoppi, con molti sorrisi e qualche risata
di gusto, dovuta soprattutto alle espressioni del nostro, sempre
efficaci e mai eccessive, come invece può essere successo in
passato.
Accanto ad Atkinson un buon cast
che funzionerebbe benissimo in un vero film di Bond:
Gillian Anderson è Pegasus/Pamela Thornton, capo
della divisione MI7, donna raffinata, determinata e di grande
carisma; Rosamund Pike è Kate Sumner, psicologa
comportamentista, attratta in maniera ‘clinica’ dall’agente
English, che finirà per innamorarsi in maniera molto dolce e
divertita dell’eroe; il super agente Uno è
Dominic West, affascinante, elegante e apparentemente
impeccabile, potrebbe benissimo essere un Bond in versione seria;
infine il quasi sconosciuto Daniel Kaluuya nei panni dell’agente Tucker,
novellino che vive delle leggende intorno ai grandi nomi dello
spionaggio, completamente fuori luogo all’inizio, ma determinante
alla resa dei conti. Quello che sorprende in un film così leggero è
un forte senso di giustizia che pervade la storia. ci troviamo di
fronte ad un modo del tutto immaginario che fa dell’eccesso e
dell’assurdo la sua regola, tuttavia la rettitudine e la lealtà di
English sembrano così fuori luogo da assurgere a veri e propri
valori, anche in un contesto comico quale è quello del film.
Ma tutto il film funziona grazie ad
una scrittura agile e semplice, senza troppi giri di parole firmata
da Hamish McColl, amico e collaboratore di Atkinson stesso. E non a
caso alla regia c’è Oliver Parker, che nonostante
annoveri il recente Dorian
Gray nella sua filmografia, ha sempre portato al
cinema pellicole leggere ed intelligenti. Ultimo tocco che completa
è quadro è Ilan Eshkeri, compositore, ascoltato
con interesse in Stardust e qui confermato come giovane di talento.
Johnny English: la rinascita, e lo fa con stile e
classe, portandosi dietro un sacco di guai, ma uscendone sempre a
testa alta, e così anche Atkinson.
L’attrice di Lost Evangeline Lilly in
occasione della premiere americana di Real Steel, ha parlato con
Access Hollywood dello Hobbit, nel quale interpreta l’elfa Tauriel, come
sappiamo un personaggio non presente nella storia originale.
L’attrice ha ripreso il discorso precedentemente abbozzato
E’ ufficiale: arriva la conferma
che Darren Aronofsky dirigerà il kolossal biblico Noah. Un film
dalle proporzioni colossali, con un budget di 150 milioni di
dollari e due produttori come la Paramount Pictures e la
New Regency. Non è stato invece confermato il rumors che
coinvolge Christian Bale nel progetto. Ecco le dichiarazioni del
regista nel comunicato ufficiale:
La storia di Noè e del suo viaggio assieme alla sua
famiglia mi ha commosso e ispirato sin da bambino. L’immaginazione
di infinite generazioni è stata illuminata da questa epica storia
di fede. La mia speranza è quella di aprire una finestra sul grande
schermo che mostri la passione e la perseveranza di
Noé.
A riscrivere la sceneggiatura dello
stesso Aronofsky e Ari Hande è stato incaricato John
Logan (Il Gladiatore e The Aviator). Le riprese inizieranno nella
primavera del 2012.
Dopo la splendida notizia di ieri sull’arrivo di Le avventure di TinTin di Steven Spielberg al
Festival internazionale del film di Roma, ecco arrivare un’altra
buona notizia. I registi Terence Davies e David Hare, il musicista
Michael Nyman e lo scrittore Hanif Kureishi saranno fra i
protagonisti di Occhio sul Mondo | Focus,
Si parla da un po’ di tempo di
un possibile remake de La Mosca diretto da
David Cronenberg. Si è addirittura arrivati a parlare di
un possibile remake diretto dallo stesso regista canadese. Ora a
fare un po’ di chiarezza è lo stesso Cronenberg che ha
rilasciato alcune dichiarazioni in merito:
Questa mattina Deadline riporta la notizia
che il regista J.J. Abrams insieme allo sceneggiatore Billy Ray ha
venduto alla Paramount Pictures l’idea per una nuova e misteriosa
avventura, ovviamente da produrre tramite la sua Bad Robot.
Per la terza settimana
consecutiva, I
Puffi rimane in prima posizione,
seguito dal buon esordio di Baciato dalla
fortuna. Dietro L’alba del pianeta delle
scimmie, discreti debutti per le altre new entry…
Forse un po’ a sorpresa,
I Puffi si conferma ancora una volta al
primo posto raccogliendo 1,2 milioni di euro per un totale di 8,2
milioni.
Così Baciato dalla fortuna si accontenta
della seconda posizione: 856.000 euro per la commedia con Vincenzo
Salemme, che avrebbe potenzialmente attirato un maggior numero di
spettatori italiani, i quali sono ancora restii a trascorrere un
paio d’ore del weekend al cinema, come è dimostrato dai risultati
non brillanti delle altre new entry.
Infatti, mentre L’alba
del pianeta delle scimmie perde una posizione e
arriva a quota 2,3 milioni con altri 630.000 euro,
Drive esordisce al quarto posto: il film
di Nicolas Winding Refn premiato con la Palma d’Oro alla Regia
all’ultimo Festival di Cannes raccoglie 525.000 euro in oltre 300
sale, un risultato non del tutto negativo, ma non all’altezza
dell’acclamato film.
Non si può dire la stessa cosa per
Blood Story, quinto con 513.000 euro: in
questo caso il debutto non brillante è anche motivato dal fatto che
il film è uscito con oltre un anno di ritardo rispetto al resto del
mondo, quindi gli spettatori interessati avranno trovato altri modi
per vederlo.
A dangerous
method apre in sesta posizione: i 438.000 euro
raccolti nelle 120 sale a disposizione fanno segnare la migliore
media per sala, e probabilmente nei prossimi giorni il film sarà
distribuito in un maggior numero di copie.
La pelle che
abito scende al settimo posto e conferma una
prestazione negativa nel nostro Paese: il film che riunisce
Almodòvar e Banderas raccoglie altri 337.000 euro per 1,2 milioni
complessivi. Carnage precipita in ottava posizione e
con altri 307.000 euro arriva a quota 2,6 milioni.
Chiudono la top10 Ma
come fa a far tutto? (258.000 euro) e Box
Office 3D: il film dei film (161.000 euro), giunti
rispettivamente a 932.000 euro e 2,6 milioni.
Sull’onda del successo di “Ex” di
Fausto Brizzi, arriva Ex, amici come
prima, una commedia brillante che, del cast originale,
conserva i soli Alessandro Gassman e
Vincenzo Salemme, peraltro sempre bravissimi. Il
resto del cast, così come sceneggiatura, regia e staff tecnico sono
completamente rinnovati. Regia di Carlo
Vanzina.
Protagonisti di questo intreccio
sono un europarlamentare napoletano (Salemme), pressato dalla
vulcanica moglie assetata di fama e potere (D’Aquino), che si
invaghisce del Primo Ministro di un paese baltico (Stefanenko). Una
marito (Gassman) cacciato di casa, che intrallazza con l’avvocato
divorzista (Foglietta)
di sua moglie. Un uomo depresso e stanco della sua eterna
condizione di “ex” (Memphis) che incontra la dolce e schizofrenica
metà (Pession) in circostanze a dir poco inusuali. Un bancario
(Brignano) che ritrova una vecchia fiamma (Solari), subito dopo
essere convolato a nozze con una sua collega (Mannino). Infine, un
single incallito (Ruffini) a caccia di future ex.
Pur pescando a piene mani da quella
comicità nazionalpopolare che a Natale fa strage di botteghini,
Ex, amici come prima non è un concentrato di
sketch fini a sé stessi, ma una commedia dove sono le donne a
prendere le decisioni più forti, perché gli uomini portano tutto
per le lunghe. Un film costruito attorno a dei bravissimi attori,
su tutti Brignano, Gassman e Anna Foglietta (“Nessuno mi può
giudicare”).
Un omaggio alla commedia inglese di
ultima generazione, quasi un
Love Actually in salsa Vanzina. I film con
Sandra Bullock fanno da sfondo ad una commedia che
strizza l’occhio alla situazione politica italiana attuale,
ironizzando sulla reputazione del nostro Paese all’estero, come
quando il personaggio di Salemme sentenzia: “Sono andato a letto
con una Premier. Sono una escort”. Brignano è il solito geniale
improvvisatore che personalizza ogni ciak pescando con maestria dal
suo vasto repertorio comico, mentre Gassman conferma una grande e
personalissima verve comica. Tre note per chiudere.
Scena cult: Brignano alle prese con
la lettera da lasciare alla moglie.
Scena stracult: Paolo Ruffini alle
prese con un preservativo e con la famiglia “aperta” di lei.
Il finale di Ex, amici
come prima, con balletto e titoli di coda, sembra quasi un
omaggio a Bollywood.
Continua con alcune cadute la
pre-produzione di The Wolverine.
Come già noto la 20th Century Fox e Hugh
Jackman, dopo l’abbandono di Darren Aronofsky, si
sono rivolti a James Mangold per la regia del film. Ora l’attore ha
rilasciato alcune dichiarazioni sulla riscrittura del copione:
Giungono ottime notizie per i fan di David
Lynch. Sono passati molti anni dal suo ultimo lavoro, in questi
anni Lynch si è concentrato su altri interessi come la regia dei
Concerti dei DuranDuran o la registrazione di un disco da solista
come Crazy Clown Time, che è in uscita l’8
Novembre.
Il nuovo film di Hooper potrebbe essere
girato in sterioscopia. E’ quanto si apprende da alcune
dichiarazioni rilasciate dall’attore Hugh Jackman a
collider:
Kurt Russell,
prenderà a quanto pare il posto di Kevin Costner
in Django
Unchained. L’ attore ha già lavorato con Quentin
Tarantino in A prova di morte.ì Nella pellicola ricoprirà il ruolo
di Ace, il crudele sovrintendente della piantagione di
cui è proprietario il personaggio di Leonardo DiCaprio, e che prova
particolare piacere a punirne gli schiavi.
Le riprese di Django Unchained
inizieranno a novembre, e proprio nel corso della preparazione per
il suo ruolo (quello di un ex dentista tedesco diventato
bounty-hunter), l’attore Christoph Waltz è caduto da cavallo
dislocandosi l’osso pelvico.
Oggi arrivano un mucchio di nuovi
video dal set in notturna del Cavaliere Oscuro – il Ritorno a Los
Angeles, dove sono state girate alcune inquadrature di un enorme
inseguimento tra la polizia di Gotham City e Batman sul suo
Batpod.