Come confermato durante il
Toronto Film Festival, le riprese del
discusso remake di Suspiria,
capolavoro del regista Dario Argento
datato 1977 hanno subitoun’ulteriore rinvio. Infatti,
David Gordon Green, selezionato come
papabile alla regia del cult horror si è detto indisponibile a
causa del progetto di un nuovo film con Nicholas
Cage dal titolo Joe. Amaro
in bocca per i fan del maestro del brivido, i quali dovranno
aspettare a lungo prima di vedere sul grande schermo il rifacimento
della celebre pellicola, nella quale la protagonista Susan (in
origine interpretata da Jessica Harper)
dovrebbe avere il volto di Isabelle
Fuhrnam (Orphan e
Hunger Games).
A quarant’anni dal debutto al cinema
– era il 1° febbraio del 1977 – torna Suspiria,
uno degli indiscussi capolavori di Dario
Argento. Si potrà rivedere o vedere per la prima sul
grande schermo l’inquietante horror del maestro come evento
speciale per tre giorni, 30-31 gennaio e 1 febbraio 2017,
distribuito da QMI Stardust, in una spettacolare versione
restaurata in 4k (Info e elenco cinema sul sito www.suspiriaalcinema.it).
Un restauro accurato delle quasi
1.300 inquadrature che compongo il film, nessuna delle quali uguale
all’altra, scelta registica rivendicata più volte dal maestro che a
questo proposito ricorda “uno dei traguardi che mie ero posto
– oltre a quello di voler fare un film di sole donne o meglio di
sole ragazze – era quello di realizzare un film dove non ci fossero
due inquadrature uguali o simili. Quando feci la shooting
list tenni conto proprio di questo. Volevo che ogni
inquadratura fosse bizzarra, strana e che rispecchiasse lo spirito
del film. Un film bizzarro, strano, nervoso, anche molto scatenato,
che ben rappresentava quel particolare momento della mia vita”.
Suspiria è uno dei
titoli di pregio della library Videa che, per festeggiare il
quarantennale dalla prima uscita cinema, ha deciso di restaurarlo
in 4K partendo dal negativo, operazione che ha permesso di
preservarne la qualità originale.
“Grazie a questa nuova versione
restaurata in 4k, l’emozione sarà fortissima. Non vedo l’ora di
vederlo in sala col pubblico – dichiara Dario
Argento– con tutti i giovani che lo guarderanno per
la prima volta… Oggi c’è ancora bisogno di aver paura al cinema, la
paura è catartica, io lo so. Risveglia l’anima dello spettatore e
colpisce il suo inconscio. La pratica del restauro nel cinema è
molto importante per le nuove generazioni”.
Allo spettacolo delle 20.30 di
lunedì 30 gennaio, al cinema Barberini di Roma, sarà possibile
vedere Suspiria in 4K alla presenza del maestro. Presente
in sala Dario Argento, accompagnato dal critico Steve Della
Casa.
Il restauro è stato operato dal
laboratorio tedesco TLEFilms Film Restoration & Preservation
Services, partendo dalla pellicola originale. I 35 mm, danneggiati
in varie parti da lacerazioni, graffi e macchie, sono stati
attentamente corretti in maniera digitale. Il film è stato girato
con negativi EastmanColor ed è stata l’ultima grande produzione di
questo genere ad aver usato il processo “Technicolor Dye
Transfer”.
Per l’evento sono stati creati anche
dei nuovi materiali di comunicazione: l’artwork Suspiria da Studio
Grafite e il trailer da SARALARDANI.
In allegato le 20 curiosità su
Suspiria, tra cui la creazione del font Suspiria
da parte della società LVR Digital di Roma, che ha curato il
rifacimento dei titoli per l’edizione in 4K. Dopo aver acquisito i
fotogrammi originali dei titoli di testa del film è stato
ricostruito, attraverso una tecnica di maschere grafiche, un
alfabeto parziale. Successivamente, i titoli sono stati riscritti
sul master restaurato andando a recuperare quelle posizioni
originali volute dal regista.
Sinossi
Suspiria è un film del
1977, diretto da Dario Argento, ispirato al romanzo “Suspiria De
Profundis” di Thomas de Quincey, e interpretato da Jessica Harper e
Stefania Casini. Il film è il primo capitolo della cosiddetta
“trilogia delle tre madri” e ha avuto due sequel: Inferno
(1980) e La terza madre (2007). Suzy Banner, una ragazza
americana, arriva in Germania per iscriversi alla famosa Accademia
di danza di Friburgo ma la sera del suo arrivo, sotto una pioggia
implacabile, accade qualcosa di strano…
Notizie tecniche del
restauro
TLEFilms Film Restoration &
Preservation Services, in Germania, ha operato il restauro del film
(audio e video). Il film è stato girato con negativi EastmanColor
ed è stata l’ultima grande produzione di questo genere ad aver
usato il processo “Technicolor Dye Transfer”. Per il 40°
anniversario dalla prima uscita cinema, SUSPIRIA è stato restaurato
in 4K partendo dal negativo, preservando la sua qualità originale.
I 35 mm, danneggiati in varie parti da lacerazioni, graffi e
macchie, sono stati attentamente corretti in maniera digitale.
La società LVR Digital di Roma si è
occupata dei titoli. Il reparto grafico, in assenza di un font,
dopo aver acquisito i fotogrammi originali dei titoli di testa del
film ha ricostruito un alfabeto parziale attraverso una tecnica di
maschere grafiche. La parte più complessa è stata quella di
completare l’alfabeto creando numeri e lettere, in modo che
seguissero lo stile dei caratteri già presenti, così da poter
creare il FONT SUSPIRIA. Successivamente, i titoli sono stati
riscritti sul master restaurato andando a recuperare quelle
posizioni originali volute dal regista.
Le prime reazioni al remake di
Suspiria firmato
da Luca Guadagnino sono decisamente positive e,
nonostante le critiche a priori dei detrattori dell’intero
progetto, sembra che il film stia continuando a raccogliere
consensi dopo le prime proiezioni.
Tra le interpreti del film c’è
anche Chloë Grace Moretz, che recita al
fianco di Dakota Johnson e Tilda Swinton. La
giovane attrice, nota al grande pubblico per il ruolo di Hit
Girl nei due film su Kick Ass, ha
dichiarato a IndieWire:
“Questa è una dichiarazione
importante, ma credo davvero che questo sia il film più vicino a un
moderno Stanley Kubrick che abbia mai visto. Entri in un mondo, che
posso solo descrivere come una specie di The Shining, in cui sei in
un posto che sembra esattamente essere dentro il cervello del
regista. Non c’è niente di simile che si possa vedere
altrove.”
Suspiria
è un film del 1977 diretto da Dario Argento e ispirato al
romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de
Quincey, e interpretato da Jessica Harper
e Stefania Casini. Il film è il primo capitolo
della trilogia delle tre madri ed ha avuto due sequel:
Inferno (1980) e La terza
madre (2007).
Nel cast del film Suspiria
di Guadagnino ci sono Tilda Swinton, Dakota
Johnson, Chloe Grace Moretz.
Halloween nel segno di
Suspiria per la prima volta il
capolavoro del maestro Dario Argento sarà
disponibile in 4K Ultra HD in una limited edition composta
da tre dischi.
Dopo il grande successo riscosso
nei cinema lo scorso febbraio, con la presentazione della nuova
versione 4k, Suspiria, capolavoro del
Maestro dell’horror Dario Argento, sarà disponibile, dal 25
Ottobre 2017, in Limited Edition (solo 1000 pezzi) in Home Video in
Ultra HD, grazie ad un cofanetto speciale composto da tre
dischi.
Il 4k Ultra HD offrirà per la prima
volta anche in Home Video tutta la qualità del film nella versione
restaurata da Videa: ogni aspetto di luce, colore e contrasto è
stato fedelmente recuperato e portato in 4k rispecchiando l’aspetto
originale del film, senza esasperare alcun contrasto cromatico o
rielaborando in alcun modo l’aspetto visivo. Parte integrante del
restauro ha riguardato anche l’audio che ha portato al recupero
della battuta finale della strega, andata persa nelle precedenti
versioni editate. Il contenuto Extra di questa versione è il saluto
speciale di Dario Argento.
Suspiria
Blu-ray
Il secondo disco presente nel
cofanetto è il Blu Ray del film che, nei contenuti extra, oltre al
trailer ospita l’intervista “Argento racconta Suspiria” di cui vi
presentiamo un breve estratto di seguito.
Il terzo disco è la colonna sonora
dei Goblin
nella versione originale uscita nel 1977 e mai pubblicata prima su
CD. Grazie all’accordo stretto tra Videa e Cinevox Record, il
master dell’LP è stato infatti digitalizzato per l’occasione e
inserito nel cofanetto a tiratura limitata. Il CD è immediatamente
riconoscibile anche per la sua label che riproduce il vinile
originale dell’epoca.
Oltre a questa limited edition del
film in 4K Ultra HD, per tutti gli appassionati di
Suspiria, Cinevox Record, che nel 1977 ha
prodotto la colonna sonora originale del film, pubblica l’edizione
più completa mai realizzata del capolavoro dei Goblin. Si tratta di
un box a tiratura limitata contenente la soundtrack originale su
vinile, cd e musicassetta con del materiale extra rimasto inedito
fino ad oggi. Include anche un libro fotografico e un gadget
esclusivo.
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema gratis Suspicious
Mind, un thriller psicologico che scardina qualsiasi
certezza tra le coppie, diretto da Emiliano
Corapi e con Francesco Colella,
Amanda Campana, Matteo Oscar
Giuggioli, Thekla Reuten.
Ecco di seguito l’elenco delle date
disponibili e delle città in cui il film verrà proiettato
alla presenza del
cast!
Le nuove date:
RIMINI
11-dic
20:30
Multiplex Le Befane
Matteo Giuggioli, Emiliano Corapi
PADOVA
12-dic
20:30
Cinema Multiastra
Matteo Giuggioli, Emiliano Corapi
E’ possibile
richiedere un ingresso gratuito per due persone alla proiezione di
SUSPICIOUS MINDS di Emiliano
Corapi registrandosi al form presente al link https://www.esperienzacinema.it/suspicious/
selezionando la città e la data dell’anteprima scelta.
Si accetteranno prenotazioni
fino a esaurimento posti.
I biglietti
omaggio saranno ritirabili, nel limite dei posti disponibili,
segnalando il proprio nominativo alle casse del cinema il giorno
stesso della proiezione. I biglietti omaggio sono ritirabili e
garantiti fino a 30 minuti prima l’inizio della proiezione.
La trama di Suspicious Mind
Quando un uomo e
una ragazza restano bloccati nell’ascensore dell’hotel in cui
soggiornano, nei rispettivi partner, rimasti fuori ad attenderli,
s’insinua il dubbio che nel tempo trascorso dentro sia accaduto
qualcosa. Tuttavia il sospetto del tradimento genera nelle coppie,
di età differente, reazioni opposte, innescando dinamiche
imprevedibili e sempre più pericolose. L’effetto che
provocherà questa dichiarazione sarà inaspettato e del tutto
opposto per le due coppie…
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema gratis Suspicious
Mind, un thriller psicologico che scardina qualsiasi
certezza tra le coppie, diretto da Emiliano
Corapi e con Francesco Colella,
Amanda Campana, Matteo Oscar
Giuggioli, Thekla Reuten.
Ecco di seguito l’elenco delle date
disponibili e delle città in cui il film verrà proiettato
alla presenza del
cast!
E’ possibile
richiedere un ingresso gratuito per due persone alla proiezione di
SUSPICIOUS MINDS di Emiliano
Corapi registrandosi al form presente al link https://www.esperienzacinema.it/suspicious/
selezionando la città e la data dell’anteprima scelta.
Si accetteranno prenotazioni
fino a esaurimento posti.
I biglietti
omaggio saranno ritirabili, nel limite dei posti disponibili,
segnalando il proprio nominativo alle casse del cinema il giorno
stesso della proiezione. I biglietti omaggio sono ritirabili e
garantiti fino a 30 minuti prima l’inizio della proiezione.
La trama di Suspicious Mind
Quando un uomo e
una ragazza restano bloccati nell’ascensore dell’hotel in cui
soggiornano, nei rispettivi partner, rimasti fuori ad attenderli,
s’insinua il dubbio che nel tempo trascorso dentro sia accaduto
qualcosa. Tuttavia il sospetto del tradimento genera nelle coppie,
di età differente, reazioni opposte, innescando dinamiche
imprevedibili e sempre più pericolose. L’effetto che
provocherà questa dichiarazione sarà inaspettato e del tutto
opposto per le due coppie…
Suspicion è
scritto da Tosin Igho e Kolade Igho. Vivien Ukamaka Udeabor e
Nkeriu Nwaobiala sono i produttori sotto la bandiera di Divergent
Films. Amazon Prime è il distributore e sarà trasmesso in oltre 240
paesi e territori.
“Suspicionè una gravidanza di dieci
anni, è un progetto di passione per lui”, ha rivelato la
moglie di Tosin Ighos, NKEIRU, in un’intervista a FOOT TVSuspicion
era in fase di sviluppo da molto tempo. Grazie alla fotografia, al
suono e alla narrazione, il film sembra completamente diverso dalle
tipiche produzioni di Nollywood.
Il film racconta la storia di un
giovane uomo, interpretato da Stan Nze, che si rivolge alla
tradizionale magia nera africana nel disperato tentativo di
vendicare l’omicidio della sua figlioccia. Il regista ritiene che
si tratti di un film unico nel suo genere. Suspicion sarà trasmesso
su Prime Video il 28 novembre 2024.
Suspicion uscirà
il 28 novembre 2024 su Prime
Video. Come già detto Suspicion uscirà su Prime Video
il 28 novembre 2024. Il genere è un thriller drammatico
soprannaturale e il trailer promette un’esperienza di visione
intensa. Il cast comprende alcuni dei migliori attori di Nollywood
con il protagonista Stan Nze nel ruolo di Voke, accanto a Omowunmi
Dada e Uzor Arukwe con Richard Mofe-Damijo.
Voke si cimenta nella magia nera
africana per uccidere un uomo per la morte della sua figlioccia,
mescolando temi di potere, eredità e peccati. Diretto da Tosin
Igho, che ha dichiarato di voler offrire al pubblico globale le
leggende e i misticismi dell’Africa attraverso Suspicion. La magia
nera africana non è solo una battuta di spirito nella
sceneggiatura, ma è ritratta come una tradizione e una zona d’ombra
morale dell’esistenza. Igho è al suo debutto nel lungometraggio,
avendo diretto in precedenza solo video musicali.
Cast e personaggi
Di seguito l’elenco completo del
cast di Suspicion e dei loro personaggi:Martin Adieze nel ruolo di
Laide, Boma Akpore nel ruolo di Lake Thompson (Dasuki), Rogba nel
ruolo di Uzor Arukwe, Shaffy Bello, Omowunmi Dada nel ruolo di
Chisom, Uche Elumelu nel ruolo di Jite, Kalu Ikeagwu nel ruolo di
Tony, Tina Mba nel ruolo di Obatere, Ron Mgbatoju nel ruolo di
Eder, eRichard Mofe-Damijo nel ruolo di Mr. Peter, Small Mummy come
Lolu, Prisca Nwaobodo nel ruolo di Nneka, Stan Nze come Voke, Orezi
come Issah, Francis Sule come Pius.
Riassunto della trama di
Suspicion
Il film sarà trasmesso in anteprima
su Prime Video e la trama è descritta sulla piattaforma ufficiale
come: Un giovane uomo si addentra nel sinistro mondo della magia
nera dopo il brutale omicidio del suo migliore amico e di sua
figlia. Mentre va a caccia di vendetta, affronta dilemmi morali e
scioccanti tradimenti che minacciano di mandare in frantumi i suoi
rapporti più stretti. In questa avvincente storia di amicizia,
amore e vendetta, deve affrontare i suoi nuovi poteri e decidere
fino a che punto è disposto a spingersi per fare giustizia. Voke
(Stan Nze) è un uomo che viene a conoscenza della potente natura
del Juju quando la sua figlioccia viene violentemente uccisa.
Egli è determinato a vendicarsi e
si addentra nel torbido mondo della magia nera con difficili
dilemmi etici. Ogni volta, Voke affronta le conseguenze dell’uso di
questi antichi poteri a scopo di vendetta. Il film è una storia
avvincente di giustizia, amore e potere sullo sfondo del misticismo
africano che affronta questioni altrettanto rilevanti nel mondo di
oggi.
La durata del film è di 1 ora e 55
minuti, in streaming in tutto il mondo su Prime Video a partire dal
28 novembre 2024. Il film sarà disponibile nei formati X-Ray HDR e
UHD. Il film sarà anche multilingue, in diverse lingue come
l’inglese con sottotitoli per l’hindi, lo spagnolo e il francese in
tutte le lingue e l’audio. Restate sintonizzati per ulteriori
aggiornamenti e notizie su Suspicion dopo la prima del 28 novembre
2024.
Dopo la proiezione alla Casa
del cinema di Love is all you need della
regista premio Oscar Susanne Bier, si è tenuta
oggi, 14 dicembre, la conferenza stampa presso l’Hotel Sofitel
Rome, alla presenza dell’autrice stessa e dell’attrice
Trine Dyrholm, protagonista in questo film
romantico, delicato e profondo.
Si affianca senza pedinare o
intromettersi allo sguardo dei propri personaggi, la cinepresa di
Susanna Nicchiarelli. È uno sguardo delicato,
elegante, sensibile e rock il suo, capace di cogliere le mille e
più sfumature che colorano l’anima dei propri protagonisti,
muovendosi tra cadute nell’abisso dei sentimenti e slanci creativi,
senza per questo cadere mai nel baratro del melodramma.
C’è una passione sviscerale per i
propri racconti: come tanti figli, Susanna raccoglie queste storie
da lei cullate, volute, nutrite, per portarle sullo schermo con
talento e un pizzico di audacia. Da Cosmonauta
aMiss
Marx– presentato in concorso all’ultima
Mostra del cinema di Venezia 2020 – la regista studia ogni piccolo
dettaglio, segue con attenzione e dedizione le proprie creature
cinematografiche. Si informa, apprende, fa ricerche, accoglie le
esistenze dei suoi protagonisti assimilandole e facendole sue. Così
è stato soprattutto per la figura di Eleanor Marx, donna capace di
anticipare e superare i tempi, colta in un’esistenza in perpetuo
bilico tra ragione e sentimento, portavoce di chi voce non ce l’ha
e vittima del cuore. Una dualità senza tempo. eterna, perché noi
tutti siamo stati almeno una volta nella vita Eleanor Marx, e che
Susanna Nicchiarelli traduce in opera cinematografica
supervisionando ogni piccolo particolare, dalla sceneggiatura, alla
musica, dalla scelta della carta da parati richiamante l’arte
impressionista e preraffaelita, fino al doppiaggio. È lei infatti
che si è occupata dei provini ai doppiatori e all’adattamento dei
dialoghi, così da non perdere, nella sua versione italiana, lo
spirito e il cuore del suo film distribuito da 01 Distribution.
Ed è in occasione della
presentazione di Miss Marx al cinema Arsenale di
Pisa che abbiamo avuto modo di incontrare Susanna
Nicchiarelli. Ciò che ne è scaturita è un’intervista in
cui è papabile l’amore per il cinema da parte della regista e la
sua volontà di narrare storie che superano i tempi attraverso
figure sensibili, coraggiose e spinte da menti alacri.
Vorrei iniziare questa
intervista con una domanda che potrebbe sembrare banale, ma che nel
contesto di un anno come quello che stiamo vivendo finisce per
assumere tutt’altro significato. Come è stato presentare Miss Marx
alla Mostra del cinema di Venezia in un’annata così
particolare?
Devo dire che Venezia è stata
bellissima. Eravamo tutti attenti, ligi a seguire le regole
previste. Certo, tutto si presentava in maniera così diversa, dalla
misurazione della temperatura, all’uso della mascherina, senza
parlare dei posti da occupare uno sì e l’altro no, ma c’è anche da
dire che in Laguna non è successo niente. Eppure siamo stati lì
dieci giorni, con persone che venivano da ogni parte d’Europa.
Sembrava di essere dei resistenti che sono riusciti comunque a far
del cinema. Da una parte la voglia di organizzare questo festival è
dunque da interpretarsi come un atto di amore nei confronti del
cinema, dall’altra è stata una vera dimostrazione di come la sala
sia un posto sicuro, perché, credetemi, così è. Un po’ come i
bambini che dopo mesi di distanza si ritrovano finalmente tutti
insieme a scuola, è in situazioni come queste che comprendi
l’importanza di certi momenti, e se vogliamo continuare a
condividere un’esperienza come quella della sala, è altrettanto
indispensabile stare attenti e seguire le regole. Perché andare al
cinema, uscire, stare insieme è un qualcosa di connaturato
all’essere umano, un’esigenza che dobbiamo e possiamo continuare a
realizzare, basta solo mantenere certi comportamenti.
E vista la risposta dal pubblico
– due proiezioni in sold-out qui al cinema Arsenale – direi che la
voglia di tornare al cinema è tanta.
Quando eravamo a Venezia, nel buio
della sala ho pensato “stai a vedere che non appena si accenderanno
le luci, tutti si fionderanno all’uscita a causa di queste
mascherine” e invece c’è stato un applauso lunghissimo e
commovente. Una cosa simile si è ripetuta nel corso delle mie
presentazioni in giro per l’Italia. Il pubblico, nonostante la
mascherina, è rimasto in sala, pronto e desideroso di seguire il
dibattito, sulla scia di un desiderio di parlare e riflettere
insieme, che prima non era scontato esserci, visto che un po’ di
gente si alzava sempre. Poi, se devo essere sincera, credo che alla
fine si stia anche bene in sala. La mascherina può dar fastidio se
parli, cammini, ti muovi, ma seduto davanti a uno schermo, te ne
dimentichi ben presto della sua esistenza.
Rileggendo qualche sua
intervista, ho appreso che si è avvicinata al personaggio di
Eleanor Marx quasi per caso. Cosa l’ha colpita in particolare di
questo personaggio?
Mi ha colpito il contrasto con cui
veniva presentata al tempo, quello cioè di una donna emancipata e
intelligente (tanto da tradurre Madame Bovary per il pubblico
inglese), che fa la stessa fine della protagonista del romanzo di
Flaubert. Il modo in cui viene raccontata, anche in poche frasi,
sui vari testi in cui sono incappata l’ho trovato un po’
squalificante, quasi come se si volesse insinuare che questa donna,
così tanto femminista, non è stata in grado di applicare le sue
idee in ambito privato, lasciandosi soggiogare dall’uomo amato. In
realtà, mentre studiavo la sua vita, mi sono affezionata
immediatamente a lei, anche perché era la piccolina di casa e la
preferita di papà, proprio come me, che sono la piccola di
famiglia. A colpirmi, inoltre, è stata anche la figura di questo
padre che l’ha sempre amata tantissimo e le ha insegnato tutto,
senza farle pesare mai il suo essere donna. Ricordiamoci, infatti,
che ai tempi Eleanor non poteva andare a scuola e studiare storia e
politica; solo il padre le poteva insegnare tali materie, visto che
alle donne era permesso tuttalpiù ambire alla scuola di ricamo e di
buone maniere. Questa cosa mi aveva molto intenerito. rileggendo i
suoi scritti mi sono poi accorta della sua intelligenza sopraffina,
mentre le sue lettere mi hanno fatto comprendere come all’interno
della sua storia d’amore con Edward, lei non sia mai stata vittima,
quanto complice. Nonostante la stesse consumando fino al midollo,
Eleanor accetta e sceglie con grande consapevolezza di portare a
termine questo rapporto senza rinunciarvi mai, proprio come non
aveva mai rinunciato alle sue idee politiche.
Una delle cose che mi sono
piaciute più del film è stata la colonna sonora. Una musica che si
adatta perfettamente all’animo di Eleanor, perché il punk-rock,
proprio come la vita della sua protagonista, è ribellione,
rivoluzione, voglia di far sentire la propria voce. Mi chiedevo
dunque se questa scelta musicale fosse prevista sin dall’inizio, o
se è sopraggiunta in un secondo momento.
È stata assolutamente pensata
dall’inizio. Sin dalle prime fasi di sceneggiatura mi sono detta
che volevo una storia rock, commentata musicalmente, da un gruppo
contemporaneo. Ho fatto dunque delle ricerche, e grazie anche a
qualche consiglio ho scoperto i Downtown Boys, i quali si sono
rivelati perfetti per l’energia del film: sono infatti giovani,
particolari, matti, trainati da questa voce femminile così forte di
Victoria Ruiz, ma soprattutto contemporanei perché, ripeto, per me
era importante che le canzoni parlassero di oggi. Non ero
interessata al rock anni Settanta che avrebbe dato un effetto
nostalgico, quanto piuttosto ai collegamenti con l’attualità. Tanto
è vero che “A Wall”, il pezzo che cantano quando vanno in America,
è sul muro di Trump. Sono canzoni sull’adesso, che trattano
l’attualizzazione di un pensiero che non credo sia invecchiato
nelle sue istanze più importanti. Il primo pezzo che ho ascoltato
dei Downtown Boys era una cover di Bruce Springsteen che mi ha
colpito così tanto da inserirla nel film proprio perché
riarrangiata in maniera così contemporanea da rispondere
all’operazione che volevo compiere,
Oltre a quella rock-punk, esiste
anche un’anima romantica all’interno del film, caratterizzata da
brani di Chopin e Franz Liszt. Insieme ai Gatto ciliegia contro il
grande freddo, una band post-rock di Torino che lavora con sonorità
elettroniche e con cui ho collaborato per tutti i miei film,
abbiamo preso questi brani, anche molto conosciuti, per
rielaborarli e attualizzarli, così da citare l’atmosfera romantica
di origine, senza perdere di vista il tema del contemporaneo.
Romola Garai nei panni di
Eleanor è spettacolare, nonché perfetta per questo ruolo,
soprattutto se teniamo conto di quanto questa attrice, nonostante
abbia fatto parte di una serie come The Hour e un film come
Espiazione, sia poco conosciuta al pubblico italiano, proprio come
poco conosciuta è la figura di Eleanor Marx. Aveva già in mente di
affidare a lei questo personaggio, oppure è una scelta presa
successivamente?
Avevo pensato a una serie di attrici
inglesi a cui far leggere la sceneggiatura, e poi incontrare, tra
cui spiccava anche Romola. Di lei mi sono innamorata nella serie
della BBC di quattro puntate Emma, dal romanzo di Jane
Austen. Romola è una di quelle donne che ha un non so che di
antico, per cui vestita d’epoca sembra che venga da quel periodo.
Dal punto di vista visivo, dunque, si sposava benissimo con
l’estetica del costume dell’Ottocento. Inoltre, oltre a una
bellezza particolare che secondo me combacia con quella che doveva
essere la bellezza di Eleanor, vanta anche una grande intelligenza
e un carisma invidiabile. Tra le attrici che ho considerato, Romola
è stata quella che caldeggiavo di più. Una volta incontrata, poi,
mi ha conquistata del tutto grazie a una serie di riflessioni
intelligenti e pertinenti al tipo di lavoro che ci aspettava.
Dovete sapere che Eleanor Marx non è un personaggio semplice da
portare sullo schermo. È una figura alquanto complicata, sia per
l’attrice che la deve interpretare, sia per il regista – in questo
caso io – che intende narrare la sua storia. Se vuoi portare avanti
un lavoro del genere, così pieno di sfide (e questo era successo
anche con Nico 1988) allora devi avere accanto una donna
intelligente che ti aiuta, con la quale confrontarti. E Romola non
mi ha deluso, si è letta tutte le biografie, e tutti i testi in
circolazione su Eleanor, così da affrontare insieme e agilmente
tutti i passaggi emotivi attraversati da questa donna, in modo da
comprenderla – e poi raccontarla – fino in fondo con onestà.
Viviamo in un momento che ha
bisogno di una rivoluzione, sia dal punto di vista sociale, che
culturale. Cosa potrebbe apportare una figura come Eleanor Marx al
giorno d’oggi?
Non lo so. È una domanda a cui mi è
difficile rispondere. Credo che i film si facciano non per fare le
rivoluzioni, ma per pensare, far discutere. Il film da solo non
cambia niente, ma può aspirare a cambiare la gente che lo va a
vedere. Eleanor Marx credeva nel potere liberatorio dell’arte. Lei
diceva “io racconto Ibsen, la storia di Nora di Casa di bambole, di
Madame Bovary e in questo modo posso far vedere agli altri la
realtà da un punto di vista diverso e cambiare così il mondo
attraverso la rappresentazione”. Ma da sola l’opera d’arte non
cambia nulla. Lo cambia facendo riflettere il pubblico, che una
volta uscito dalla sala potrà vedere la realtà con occhi
diversi.
Mi piace concludere le mie
interviste con un gioco particolare, che ho rinominato “del se e
del ma”. Se avesse, dunque, la possibilità di viaggiare nel tempo,
quale figura storica a cui si sente particolarmente vicina le
piacerebbe incontrare?
Bella domanda. Forse sceglierei i
miei personaggi, quindi Nico, o Eleanor Marx. O forse direi mia
nonna; ecco, credo che sia lei la persona che più di tutte vorrei
rivedere e con cui desidererei parlare.
Sarà la regista Susanna
Nicchiarellia presiedere la Giuria della 67ma
edizione del Taormina Film Fest che dal 27 giugno al 3
luglio ospiterà un concorso internazionale composto da sei film,
una selezione ufficiale riservata a opere prime e seconde che si
alterneranno alle premières sul grande schermo del Teatro
Antico. E in programma anche agli incontri con gli autori, le
personalità del cinema e della cultura e, naturalmente, le
celebrities nella settimana in cui Taormina si trasforma
in una sala cinematografica open air.
Una scelta significativa che
riflette lo spirito di un Festival sensibile alla valorizzazione
del cinema al femminile e che onora il talento di un’artista che ha
ribaltato i cliché di genere rivelando, sin dagli esordi con Nanni
Moretti, una visione internazionale e una vocazione a esplorare
l’universo femminile, come sottolineano i Direttori Artistici
Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia: “Sensibile,
determinata e generosa, Susanna Nicchiarelli, con quattro
lungometraggi diretti in poco più di un decennio, ha saputo
affermare la propria voce e il proprio sguardo nel panorama
cinematografico italiano e internazionale, con la complicità di
attrici come la danese Tryne Dyrholm e della britannica Romola
Garai. Da Cosmonauta a Miss Marx,
passando per Nico, 1988 con cui ha conquistato
la sezione Orizzonti della 74. Mostra di Venezia (2017), ha
raccontato non il “tema” delle donne, ma la loro complessa
identità, traducendo le premesse femminili in promesse poetiche, in
perfetto equilibrio tra passione e riflessione. Musicale, umanista
e irriducibile, la visione di Susanna Nicchiarelli saprà certamente
valorizzare e indirizzare la giuria del 67° Taormina Film
Fest.”
Un ruolo impegnativo per la regista
e sceneggiatrice, recentemente premiata con 3 David di
Donatello e il Nastro d’Argento per Miss Marx, che ha così
commentato: “Sono felice e onorata di questo incarico, sarà un
Festival per celebrare il futuro luminoso del cinema, vedremo opere
di registi nuovi, festeggeremo la bellezza di essere
spettatori.”
Novità di questa edizione sarà la
Media Partnership con la Rai, che sosterrà e
promuoverà il TFF. Una collaborazione forte e concreta che vedrà la
collaborazione di Rai Movie in qualità di TV del Festival e di
Rai Radio3, che seguirà l’evento con la trasmissione
Hollywood Party; entrambe garantiranno un’informazione
ricca e completa sulla manifestazione. Le telecamere di Rai Movie
racconteranno gli attori, i registi, i volti noti del cinema dal
red carpet al palco del Teatro Antico nella settimana in cui
Taormina diventa la capitale del cinema. E poi Rai Radio3 che,
attraverso i microfoni di Hollywood Party, seguirà i protagonisti,
i film in programma e gli eventi collaterali con interviste,
curiosità e collegamenti social, con la possibilità per gli utenti
di commentare tutti i film del programma della 67ma edizione.
Grazie all’attenzione della Rai si
accenderanno i riflettori sul cinema, su chi lo fa e chi lo
promuove, offrendo un sostegno a questo settore che, pur avendo un
ruolo portante nello sviluppo socio-culturale del Paese, più di
altri ha subito le conseguenze di questo momento storico e che
guarda con rinnovata fiducia al futuro.
La regista italiana Susanna
Nicchiarelli torna alla Mostra
internazionale di Venezia per presentare un
nuovo film sulla figura femminile. Questa volta il balzo indietro
nel tempo è notevole: siamo nel 1211 e la
Chiaradi cui Nicchiarelli
parla è Santa Chiara d’Assisi. Dopo Nico
1988 (2017) e Miss Marx (2020), il terzo
ritratto di donna è giovane, avanguardista e spirituale. A
interpretare la protagonista c’è Margherita
Mazzucco, che già ha vestito i panni di una ragazza forte,
quelli di Lenù de L’amica
geniale. Accanto a Mazzucco, non può
mancare l’amico e profeta di Chiara:
Andrea Carpenzano (La
Terra dell’Abbastanza, Calcinculo) è Francesco
d’Assisi.
Rivoluzione e femminismo del
1200
Due anni dopo Miss Marx,
anche il nuovo film di Susanna
Nicchiarelli è in concorso a Venezia
79. Non è la prima volta che viene realizzato un
lungometraggio sui santi d’Assisi, si pensi a Fratello sole,
sorella luna (1972) o a Chiara e
Francesco (2007). Tuttavia, l’obiettivo
di Nicchiarelli è quello di raccontare
una versione diversa della fondatrice delle clarisse. Nel
lungometraggio, Chiaraè
prima di tutto una giovane e coraggiosa ragazza di diciotto anni,
che lotta per affermare i suoi ideali. ”Nel film c’è un
messaggio contemporaneo molto forte perché viene raccontata una
storia di disparità sociale. Chiara e Francesco portano un
messaggio molto rivoluzionario, si mettono con gli ultimi”,
dice Nicchiarelli. Poi aggiunge: ”Chiara
è anche una femminista, voleva fare per le donne quello che
Francesco ha fatto per gli uomini, ma non ha potuto”.
La scelta degli interpreti
La volontà di fare un film fresco e
giovane, nonostante il tema della vocazione religiosa e
l’ambientazione medievale, ha spinto la regista a scegliere per
Chiara e Francesco due
interpreti come Margherita Mazzucco e
Andrea Carpenzano. ”Credo siano
entrambi molto bravi come attori. Non serviva essere retorici o
ampollosi con questo film. Margherita e Andrea mi hanno aiutato a
riscrivere le battute, ad adattarle a loro. Poi avevano età
l’giusta.”
E aggiunge:
”Margherita è molto simile a Chiara, non urla, ha lo stesso
tipo di tranquillità e calma.” Non a
caso, Mazzucco confessa che la parte più
ardua per lei è stata la rappresentazione della rabbia: ”Sì, la
parte pratica è stata difficile: girare scalzi, con gli abiti. Ma
più di tutto ho fatto fatica ad arrabbiarmi. Non è nella mia natura
ma è una parte umana di Chiara che andava raccontata.”
Entrambi gli attori hanno fatto le
loro ricerche sui santi d’Assisi, sempre guidati dalla
regista. Mazzucco e Carpenzano
sono riusciti a portare i tratti dei loro personaggi moderni in un
contesto storicamente lontano. Il realismo storico è dato dagli
ambienti, dalla lingua – un mix di umbro, latino e francese – e dai
costumi – ancora una volta opera del costumista Massimo
Cantini Parrini (Miss Marx,
Pinocchio, Cyrano). A creare invece il ponte tra presente e
passato ci pensano gli interpreti, due celebri ragazzi di oggi che
recitano la parte di due famosi giovani di allora.
Il film è dedicato alla medievista
Chiara Frugoni
Per scrivere il suo film,
Nicchiarelli si è basata sugli scritti della
storica medievista Chiara Frugoni. L’autrice
è venuta a mancare lo scorso aprile, ma finché ha potuto ha
partecipato attivamente alla creazione dei personaggi del
lungometraggio. Nicchiarelli confessa:
”Frugoniha dedicato la sua vita
al racconto di Chiara e Francesco. Ho scoperto Chiara con i suoi
libri, perché prima conoscevo una santa molto più canonizzata,
quella addomesticata dalla Chiesa nei secoli successivi alla sua
morte.” Continua Nicchiarelli: ”Questa
storica ha svelato una Chiara diversa, più umana, e un Francesco
che non solo parla agli uccelli, ma anche allepersone.”
Il supporto di
Frugoni è stato essenziale anche durante la
lavorazione. La regista confessa: ”Quando non sapevo come
ambientare una scena o come rappresentare un personaggio, scrivevo
a Chiara. In risposta, lei mi mandava delle immagini, un quadro,
una raffigurazione, e da li partiva rappresentazione.”
Considerando i precedenti
Nico, 1988 e Miss
Marx, Chiara potrebbe sembrare
il capitolo conclusivo di una trilogia sulla figura femminile che
retrocede nel tempo. Nicchiarelli parla però
di una ”trilogia involontaria”, non calcolata a tavolino
ma che ha come tratto comune il racconto di donne forti. L’auspicio
della regista è che ”la forza del messaggio di
Chiara sia contagiosa: spero che contagi gli
spettatori del film.’
Susan Sarandon è
una di quelle attrici che ha davvero fatto la storia del cinema
grazie alle diverse, quanto magnifiche interpretazioni. Nel cordo
della sua lunghissima carriera, l’attrice ha sempre dimostrato di
saper scegliere ruoli di rilievo, tanto da essere amata ed
apprezzata in tutto il mondo.
Ecco, allora, dieci cose sa
sapere su Susan Sarandon.
Susan Sarandon: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera dell’attrice è iniziata nel 1970, quando
debutta sul grande schermo con il film La guerra del cittadino
Joe, per poi continuare con La mortadella (1971),
The Rocky Horror Picture Show (1975), Pretty
Baby (1978), Miriam si sveglia a mezzanotte
(1983), Le streghe di Eastwick (1987) e Thelma &
Louise (1991). In seguito, lavora in film come L’olio di
Lorenzo (1992), Il cliente(1994),
Piccole donne (1994),
Dead Man Walking
(1995), Shall We Dance? (2004),
Romance & Cigarettes (2005), Come d’incanto
(2007), Amabili resti (2009) e Wall Street – Il denaro non
dorme mai (2010). Tra i suoi ultimi lavori vi sono La
regola del silenzio – The Company You Keep (2012), Snitch – L’infiltrato
(2013), Tammy (2014), 3 Generations – Una famiglia
quasi perfetta (2015), Bad Moms 2 (2017),
La mia vita con John F.
Donovan (2018), Jesus Rolls – Quintana è
tornato! (2019) e Blackbird – L’ultimo abbraccio
(2019).
2. Ha lavorato in diverse
serie TV ed è anche doppiatrice e produttrice. L’attrice
non ha prestato la sua opera solo sul grande schermo, ma ha anche
lavorato in numerose serie come Great Performances
(1972-1974), American Playhouse (1982), Friends
(2001), I figli di Dune (2003), 30 Rock (2011-2012),
Feud (2017) e Ray Donovan (2017-in corso). In
quanto doppiatrice, invece, ha prestato a propria voce per i film
James e la pesca gigante (1996), Come cani e
gatti (2001) e per le serie American Dad (2016),
Rick and Morty (2017) e Neo Yokio. Inoltre, è
stata anche produttrice di film come L’ultima corsa
(1977), Nemiche amiche, Silenced (2014) e della serie
Feud (2017).
Susan Sarandon: oggi
3. Ha molti progetti tra le
mani. L’attrice ha in programma diversi film per il
futuro. Recentemente vista nei film Ride theEagle e Jolt – Rabbia assassina, prossimamente
sarà presente nel drammatico Tunnels, nel biografico
Butterfly in the Typewriter, con Diane
Kruger, e nella commedia Bad Mom’s Moms,
terzo capitolo della trilogia di Bad Moms. La
Sarandon reciterà poi anche nella serie Monarch, su
di una famiglia divenuta particolarmente potente grazie alla musica
country.
Susan Sarandon: il marito, i figli
e Tim Robbins
4. Si è sposata una sola
volta. L’attrice ha alle spalle il suo primo ed unico
matrimonio con il collega Chris Sarandon, dal
quale ha preso il cognome. I due sono stati sposati dal 1967 al
1979. Dopo aver divorziato dal marito, l’attrice ha ammesso di non
credere più nel matrimonio e, infatti, non si è mai più sposata. Ha
però avuto diverse note relazioni, tra cui quella con i
registi Franco Amurri e Louis
Malle, con gli attori Sean Penn e
TimRobbins. Nel 2015, dopo 5
anni di fidanzamento, ha interrotto invece il rapporto con lo
sceneggiatore Jonathan Bricklin.
5. È madre di tre
figli. L’attrice ha avuto la sua prima figlia,
Eva, nel 1985, nata dalla relazione con il regista
italiano Franco Amurri. In seguito, è diventata madre di
Jack Henry (nato nel 1989) e
Miles (nato nel 1992), avuti dal lungo
fidanzamento avuto con Tim Robbins, durato dal 1988 al 2009. I due
avevano anche lavorato insieme in diverse occasioni, il più delle
volte in film da lui diretti.
Susan Sarandon in Friends
6. Ha recitato nella celebre
sitcom. Nel quindicesimo episodio della settima stagione
di Friends, l’attrice è comparsa come guest star nei panni
di Cecilia Monroe, un’attrice che interpreta Jessica Lockhart nella
soap opera Days of Our Lives. Curiosamente, la vera figlia
di Susan, Eva Amurri, è stata scelta per interpretare la figlia del
personaggio di Ceclia, Jessica Lockhart, in quello stesso
episodio.
Susan Sarandon in Il cliente
7. Ha accettato dopo una
curiosa proposta. Nel film del 1994 Il cliente,
l’attrice interpreta l’avvocato Reggie Love, ruolo per il quale è
stata candidata all’Oscar. Inizialmente, però, la Sarandon non era
certa di voler accettare la parte. Per convincerla, il regista
Joel Schumacher le ha proposto un “matrimonio
cinematografico”, inginocchiandosi in mezzo a un affollato
ristorante di New York. Davanti a quel gesto, l’attrice accettò e
iniziò a studiare in modo approfondito la professione per dare
un’interpretazione più convincente.
Susan Sarandon in The Rocky
Horror Picture Show
8. Ha lavorato
malata. Il set del film The Rocky Horror Picture
Show era senza riscaldamento e senza bagni. Quando l’attrice
raccontò questo ai capi dello studio, le dissero che si stava
lamentando troppo. In seguito, però, la Sarandon ha sviluppato una
polmonite dopo aver filmato la scena della piscina, tremando
vistosamente e con la febbre alta. Nonostante ciò, l’attrice ha
rifiutato di smettere di lavorare.
9. Ha rifiutato di apparire
nuda. I produttori del film avevano chiesto all’attrice di
apparire nuda durante la canzone Touch-A Touch-A Touch Me,
ma lei si è categoricamente rifiutata. Stando a quanto da lei
dichiarato, quel nudo era assolutamente ingiustificato e gratuito e
l’avrebbe fatta sentire ancor più fuori luogo del dovuto. Davanti
alla ferma decisione della Sarandon di non spogliarsi, i produttori
furono costretti a cedere.
Susan Sarandon: età e altezza
10. Susan Sarandon è nata il
4 ottobre del 1946 a New York City, in New York. La sua
altezza complessiva corrisponde a 170 centimetri.
Susan Sarandon
entra ufficialmente nel cast di The
Calling, adattamento di un lungo racconto di
Inger Ash Wolf, pseudonimo del poeta e scrittore
Michael Redhill.
Sarandon intepreterà l’ispettore di
polizia Hazel Micallef che, seguendo le indagini sull’uccisione di
una donna, scoprirà di avere a che fare con un serial killer; a
fianco a lei Topher Grace nel ruolo di un
ambizioso poliziotto.
The Calling sancisce il debutto del
regista Jason Stone; la sceneggiatura è stata
firmata da Scott Abramovich, l’avvio della
produzione è previsto nei prossimi giorni. Sarandon e Grace
saranno insieme sugli schermi in The Big
Wedding di Justin Zackam, uscita
prevista per il 26 aprile; mentre Grace ha appena concluso le
riprese di A Many Splintered Thing,
diretto da Justin
Reardon, Sarandon sarà presto trai
protagonisti di Ping Pong Summer e di
The Last of Robin Hood, biopic dedicato
ad Errol Flynn.
Intrigante thriller del 2015,
Survivorè
diventato noto tra gli amanti del genere per il suo intreccio
narrativo e per la carismatica interpretazione dei due
protagonisti. Questi hanno il volto dell’attrice Milla
Jovoviche di Pierce
Brosnan, qui acerrimi rivali pronti a dar vita ad una
vera e propria caccia l’uno all’altro. Con dinamiche scene
d’azione, il film è negli anni diventato un titolo più apprezzato
di quanto lo sia stato al momento della sua uscita, dove ha
generato un basso incasso rispetto al budget di produzione.
Diretto da James
McTeigue, già regista del celebre V per vendetta, il film si basa su una storia
originale, ma prende particolare spunto dai più recenti e noti casi
di terrorismo globale. Alla base della trama vi è infatti la lotta
a questo tipo di situazioni, in un mondo sempre più preda del
terrore. Una materia non semplice dunque, qui coniugata con i ritmi
dell’action e con gli intrecci di una spy story. Come già il
precedente film del regista, anche questo si propone dunque di dare
una propria lettura al post 11 settembre 2001, data in cui l’ordine
mondiale cambiò per sempre.
Il film è ambientato prevalentemente
a Londra, dove le riprese sono durate circa cinque settimane. È qui
che molti degli eventi si verificano, ma non manca ovviamente anche
la presenza di una città come New York. Alcune riprese del film
sono posi state ambientate anche a Sofia, in Bulgaria, location
scelta per poter conferire al film anche un’atmosfera diversa
rispetto a quella delle celebri metropoli. Tutto ciò ha contribuito
a dar vita ad un film che trova così un più ampio respiro,
riuscendo a raccontare una storia complessa da luoghi e punti di
vista diversi.
La trama di Survivor
Al centro delle vicende del film vi
è Kate Abbott, un’agente del Servizio di sicurezza
diplomatica USA che lavora per l’ambasciata americana a Londra. Il
suo compito è quello di prevenire l’organizzazione di attacchi
terroristici in patria nel periodo successivo all’11 settembre.
Kate, che ha perso la maggior parte dei suoi amici e colleghi nel
tristemente celebre attacco, si ritrova molto presto nel mirino di
alcuni terroristi molto astuti. Questi aspirano infatti ad
introdursi negli Stati Uniti, dove intendono dar vita a nuovi
mortali attacchi. Tra loro vi è anche
l’Orologiaio, uno dei più temuti e ricercati
assassini al mondo, noto per le sue capacità di tiratore e per il
suo aspetto sconosciuto, frutto di numerosi interventi di chirurgia
estetica.
Ciò che davvero pone in serio
pericolo la Abbott, è che per riuscire nel loro intento i
terroristi hanno fatto ricadere su di lei una serie di crimini.
Ricercata così con l’accusa di essere una spia, la donna deve darsi
alla fuga, e l’unico modo per salvarsi sarà provare la propria
innocenza. Il piano dei suoi nemici sembra però essere a prova di
bomba, e più il tempo passa più vi è il pericolo che un loro nuovo
attacco si verifichi. Kate riesce infatti a scoprire i piani per un
attentato a Times Square, nella notte di Capodanno, che ucciderà
milioni di persone. Ritrovatasi sola, capisce di essere l’unica a
poter fermare tutto ciò prima che sia troppo tardi. Il destino del
mondo è nelle sue mani.
Survivor: il cast del
film
Affinché Survivor riuscisse
ad attrarre il grande pubblico non bastava però un’intrigante
trama. Il regista ritenne infatti necessario affidarsi ad una serie
di noti nomi del cinema per poter conferire ulteriore appeal al
titolo. E considerando il genere, il ruolo di Kate sembrava scritto
appositamente per l’attrice Milla
Jovovich. Questa non è infatti nuova a dinamiche
sequenze d’azione, tra sparatorie e combattimenti. Protagonista
della saga di Resident
Evil, l’attrice sembrava infatti il nome più idoneo per la
parte. La Jovovich si dichiarò subito molto interessata al progetto
e alle sue tematiche, e accettò di partecipare. Per settimane si è
sottoposta ad un duro e continuo allenamento fisico, con l’intento
di poter dar vita personalmente alle acrobazie previste nel
film.
Per dare volto al personaggio de
l’Orologiaio, invece, occorreva un attore capace di incarnare il
fascino del male. Il ruolo sembrava perfetto per
l’attore Pierce
Brosnan, il quale a sua volta non era nuovo a questo
genere di film. Egli era infatti stato una delle versioni del
celebre James
Bond, e si era dunque specializzato in film di spionaggio come
questo. Quando gli venne proposta la parte, Brosnan accettò
entusiasta. Si dichiarò infatti particolarmente interessato a dar
vita ad un personaggio che potesse ricordare quello dell’agente
007, ma affiliato non al bene ma al male. Anche lui, come la
collega, decise di sottoporsi ad un allenamento fisico volto ad
implementare il proprio stato fisico.
Nel film si ritrovano poi anche
altri noti nomi della recitazione per i ruoli secondari. Il primo
di questi è Robert
Forster, noto per i film Jackie Brown e
Paradiso amaro, che ricopre qui il ruolo di Bill Talbot.
Questi è il superiore di Kate, che si ritroverà coinvolto nel piano
architettato dai terroristi. Vi è poi l’attore Dylan McDermott, celebre per la serie
American Horror Story. Egli interpreta Sam Parker,
collega di Kate e unico a credere nella sua innocenza. Infine, nel
film è presente anche l’attrice Angela
Bassett, che ha il ruolo dell’ambasciatrice Maureen
Crane. L’attrice è nota in particolare per i suoi ruoli in film
biografici come Malcom X e Tina – What’s Love Got to
Do with It. Originariamente, inoltre, sembra che anche
l’attrice premio Oscar Emma
Thompson avesse un ruolo nel film, ma sembra che
quest’ultima si sia tirata indietro all’ultimo per via di altri
impegni.
Come finisce Survivor?
Nel finale del film, l’Orologiaio
rivela di essere consapevole che lo scopo del suo cliente per
l’attacco a Times Square non è terroristico ma finanziario. Intende
scommettere contro il mercato azionario e guadagnare milioni alla
riapertura della borsa. L’Orologiaio chiede allora metà dei
profitti, minacciando di annullare l’attentato, e il cliente
accetta. L’Orologiaio deve dunque sparare alla sfera di Capodanno
per far diffondere un gas tossico. Kate, però, deduce il complotto
e trova l’Orologiaio, a un passo dall’innescare la bomba. Dopo una
lotta, riesce a gettare l’Orologiaio dal lato dell’edificio ed egli
muore allo scoccare della mezzanotte. I sospetti di Kate sulla
colpevolezza di Balan vengono dunque confermati e il suo nome viene
infine scagionato.
Il trailer di Survivor e
dove vedere il film completo in streaming e in TV
Per gli appassionati del film, o per
chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili.
Survivor è infatti presente su
Rakuten TV, Google Play, Apple
TV+, Infinity e Prime Video. In base alla piattaforma
scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere
un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi
possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di lunedì 29 gennaio alle 21:00
sul canale 20 Mediaset.
Alchemy ha diffuso il trailer e
poster di Survivor, il nuovo thriller
action con protagonisti Pierce Brosnan e Milla
Jovovich. La pellicola uscirà al cinema e on emand negli
USA il 29 Maggio.
Survivor racconta la storia di un
agente ufficiale del Foreign(Milla Jovovich) che viene
misteriosamente incastrato in un attentato turistico e che deve
sfuggire alla cattura e alla morta per mano di un assassino
spietato (Pierce Brosnan)
Survivor è diretto da James
McTeigue (V per Vendetta).
La bellissima attrice e modella
Milla Jovovich sembra essersi ormai da temp
specializzata in ruoli action, e così eccola impegnata, insieme al
sempre affascinante Pierce Brosnan, sul set di
Survivor dove immaginiamo passerà un po’
di guai.
Survivor segue le vicende di una
donna americana che lavora a Londra per il Dipartimento di Stato
Americano. Quando il suo ufficio è bombardato, lei, la sola
sopravvissuta, si trova incastrata in una cospirazione, che la
porta a diventare una fuggitiva. Ha tempo solo fino alla vigilia di
Capodanno per pulire il suo nome e fermare un altro attacco.
Survivor è diretto da
James McTeigue (V per
Vendetta) e interpretato da Milla Jovovich,
Pierce Brosnan, Angela Bassett, Emma Thompson, Dylan
McDermott e Robert Forster; il film è
prodotto dalla Millennium Films.
Ecco la nuova featurette di
Survivor il thriller diretto da
James McTeigue e che vede protagonisti
Milla Jovovich, Pierce Brosnan,
Dylan McDermott, Angela Bassett, Robert Forster e
James D’Arcy.
Survivor è diretto dal regista di
V per Vendetta James McTeigue e prodotto
dalla Millennium Films, una tra le più importanti società
cinematografiche del panorama indipendente americano tra le
cui produzioni figurano blockbuster del calibro
de IMercenari – The
Expendablese Attacco al potere –
Olympus Has Fallen.
Milla Jovovich in Survivor
Un’impiegata del Dipartimento di
Stato americano viene trasferita all’ambasciata di Londra con
l’incarico di assicurarsi che nessun sospetto terrorista ottenga il
visto per entrare negli Stati Uniti. Assumendo l’incarico, però, la
donna si ritrova presto sotto tiro. In pericolo di vita, accusata
di crimini che non ha commesso, screditata e in fuga, dovrà lottare
per riabilitare il suo nome e sventare un catastrofico attacco
terroristico pianificato a New York per la notte di Capodanno.
Esce oggi al cinema
Survivor, il thriller con Milla
Jovovich e Pierce Brosnan. Ecco di
seguito due clip italiane tratte dal film diretto da James
McTeigue.
Survivor è diretto dal regista di
V per Vendetta James McTeigue e prodotto
dalla Millennium Films, una tra le più importanti società
cinematografiche del panorama indipendente americano tra le
cui produzioni figurano blockbuster del calibro
de IMercenari – The
Expendablese Attacco al potere –
Olympus Has Fallen.
Protagonisti del film sono
Milla Jovovich, Pierce Brosnan,
Dylan McDermott, Angela Bassett, Robert Forster e
James D’Arcy.
Milla Jovovich in Survivor
Un’impiegata del Dipartimento di
Stato americano viene trasferita all’ambasciata di Londra con
l’incarico di assicurarsi che nessun sospetto terrorista ottenga il
visto per entrare negli Stati Uniti. Assumendo l’incarico, però, la
donna si ritrova presto sotto tiro. In pericolo di vita, accusata
di crimini che non ha commesso, screditata e in fuga, dovrà lottare
per riabilitare il suo nome e sventare un catastrofico attacco
terroristico pianificato a New York per la notte di Capodanno.
Angela Bassett, Pierce
Brosnan, Milla Jovovich ed Emma Thompson
saranno i protagonisti del nuovo thriller della Millennium Films
dal titolo Survivor. A dirigere la
pellicola, come riportato da Deadline, ci sarà il regista di V
per VendettaJames McTeigue.
Il film, sceneggiato da
Phil Shelby, seguirà le vicende di una donna
americana (Jovovich) che lavora a Londra per il Dipartimento degli
Stati Uniti d’America. Quando i suoi uffici vengono bombardati,
lei, l’univa sopravvissuta, scoprirà di essere vittima di una
cospirazione che la porterà a trasformarsi in una fuggitiva per
cercare di evadere la legge. Avrà tempo fino alla notte di
Capodanno per cercare di ripulire il suo nome ed evitare un altro
attacco terroristico.
La produzione di Survivor,
che inizialmente annoverava nel cast Katherine
Heigl e Clive Owen, partirà a
gennaio 2014 a Londra. Tra i produttori figura
Charles Winkler, figlio del regista Irwin
Winkler.
Quello dell’home invasion
è un sottogenere del thriller particolarmente apprezzato al cinema.
Film come Panic Room, Funny Games, La notte del giudizio o il
particolare Man in the Dark sono alcuni
tra gli esempi più noti di questa tipologia di storie. Un film
particolarmente recente che si colloca in questo filone è
Survive the Night, diretto nel 2020 da
Matt Eskandari, il quale torna a lavorare con
l’attore Bruce Willis dopo Trauma Center –
Caccia al testimone. Negli ultimi anni questi si è cimentato
proprio in una serie di titoli d’azione a basso costo, ai quali ha
apportato il proprio carisma e la propria esperienza.
Scritto da DougWolfe, Survive the Night si configura
come un aggiornamento del classico del 1955 Ore disperate,
diretto da William Wyler con Humphrey
Bogart. Di questo era stato realizzato anche un remake nel
1990 per la regia di MichaelCimino con gli attori Mickey Rourke e
Anthony
Hopkins. Pur non trattandosi di un vero e proprio
remake, il film di Eskandari riprende quelle stesse dinamiche, dai
ladri invasori alla famiglia presa in ostaggio, per dar vita ad un
thriller dal ritmo serrato e colpi di scena continui. Girato in
soli 10 giorni e ambientato prevalentemente durante gli orari
notturni, il film è stato poi distribuito direttamente per il
mercato home video.
Survive the Night presenta
una serie di omaggi ai film degli anni Settanta e Ottanta di questo
stesso genere, configurandosi come un prodotto particolarmente
appetibile per i fan del genere. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti
il film nel proprio catalogo.
Survive the Night: la trama del film
La vicenda del film ha inizio nel
momento in cui due ladri, i fratelli Jamie e
Matthias Granger, mettono a segno una sanguinosa
rapina e aspirano a fuggire quanto prima in Messico con l’obiettivo
di disperdere le proprie tracce e godersi il bottino. Durante una
sosta in una stazione di servizio, però, si genera un improvviso
scontro a fuoco, originatosi a partire dall’impulsività di Jamie.
In questo perdono la vita due innocenti, mentre Matthias rimane
gravemente ferito ad una gamba. Impossibilitati a recarsi in
ospedale, i due decidono di seguire un medico fino a casa sua, nel
tentativo di ottenere le cure necessarie.
Lo sfortunato dottore è
RichClark, il quale ha visto da
poco crollare la propria carriera in seguito alla morte di un suo
paziente. Ritiratosi in cerca di pace nella sua cittadina natale
insieme alla moglie e alla figlia adolescente, questi soggiorna
attualmente nella casa dei suoi genitori, tra cui spicca il padre
Frank. È proprio in questa che si intrufoleranno i
due criminali, rendendo loro ostaggi i presenti. Mentre Rich
tenterà di temporeggiare con loro, cercando di curare la ferita di
Matthias, Frank si adopererà per ottenere la sua personale
giustizia. Egli intende infatti far capire ai due criminali di
essere entrati nella casa sbagliata.
Survive the Night: il cast del film
Ad interpretare l’agguerrito Frank
Clark vi è l’attore Bruce Willis.
Negli ultimi anni abituato ad interpretare ruoli piuttosto
marginali, questo accettò di partecipare al film a patto di poter
girare tutte le proprie scene nel minor numero possibile di giorni.
Willis, alla fine, completò quanto previsto per il suo personaggio
in meno della metà del periodo complessivo di riprese. Nonostante
ciò, dovette comunque arrivare sul set con una buona preparazione
fisica, così da poter eseguire anche alcune delle acrobazie più
complesse. Ad interpretare la moglie Rachel vi è invece l’attrice
Jessica Abrams.
Nei panni di Rich Clark si ritrova
invece l’attore Chad Michael Murray, noto per le
sue interpretazioni nelle serie televisive Dawson’s Creek, Una
mamma per amica e One Tree Hill. Con Survive the
Night è tornato ad avere un ruolo da protagonista anche al
cinema. Sua moglie Riley e la figlia Jan sono invece interpretate
da Riley Wolfe e Lydia Hull.Shea Buckner, noto pallanuotista statunitense oggi
noto come attore, ricopre il ruolo del ladro Jamie, mentre
Tyler Jon Olson è suo fratello Matthias. I loro
personaggi sono stati ispirati dai due fratelli protagonisti del
romanzo Uomini e topi di John Steinbeck.
Survive the Night: il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
È possibile fruire di Survive
the Night grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Amazon Prime Video Store, Rakuten TV, Google
Play, Microsoft, Chili Cinema e Rai Play. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente, in prima visione
assoluta, nel palinsesto televisivo di venerdì 26
febbraio alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Detective
Knight, Survive the Night,
Reprisal,I predoni e
Trauma Center – Caccia al
testimone, questi sono solo alcuni dei film a cui ha preso
parte l’attore Bruce Willis
negli ultimi anni. Si tratta per lo più di thirller d’azione a
basso costo, nei quali Willis ha in realtà spesso e volentieri dei
ruoli marginali, ma che i suoi fan apprezzano per il genuino gusto
per l’intrattenimento che essi offrono. Tra questi suoi ultimi
titoli prima del ritiro forzato, si annovera anche Survive
the Game, diretto nel 2021 da James Cullen Bressack,
che nello stesso anno ha realizzato con Willis anche Fortress – La fortezza,
a sua volta aderente al genere e ai toni degli altri titoli fin qui
citati.
Survive the Game presenta
infatti una vicenda che si svolge in breve tempo, quasi con un
unica location. I protagonisti, bloccati in una pericolosa
situazione, si trovano dunque a dover fare affidamento alle proprie
abilità pur di sopravvivere. La sceneggiatura, scritta dal popolare
youtuber Ross Peacock, noto come Rossatron, sembra
dunque rifarsi a precedenti illustri, tra cui si ricorda in
particolare Distretto 13 – Brigate dellamorte, il popolare film del 1976 di
John Carpenter
dove un gruppo di poliziotti è bloccato nel distretto del titolo
mentre tutt’intorno un gruppo di criminali cerca di penetrare
nell’edificio per dar vita ad un massacro.
Survive the Game
riprende dunque una dinamica di questo tipo, raccontando dunque una
storia già raccontata ma, con una sceneggiatura che evita la
maggior parte dei tropi ben noti di questo genere a favore di
un’azione nuda e cruda. Per i fan di Willis, dunque, si tratta di
un titolo da non perdere. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Survive the
Game
Protagonista del film è
David Watson, un poliziotto che, durante una
retata antidroga finita male, rimane gravemente ferito. Il suo
partner, Cal, decide allora di inseguire i due
colpevoli in una fattoria isolata di proprietà di
Eric, un veterano problematico. Qui Cal ed Eric
pianificano la loro difesa, insieme anche a David che pur ferito è
riuscito miracolosamente a raggiungerli. I tre uomini si ritrovano
però ben presto in inferiorità numerica quando iniziano ad arrivare
altri membri della banda criminale. Dovranno dunque usare la
furbizia, l’intelligenza e l’abilità di tiro per sconfiggere la
banda di spacciatori e sopravvivere a quella pericolosa
situazione.
Il cast di attori e altre
curiosità
Come anticipato, a guidare il cast
di attori del film vi è Bruce Willisnel
ruolo del detective David Watson. L’attore è poi stato nominato per
la sua interpretazione in questo film, come per tutti quelli in cui
è apparso, nel 2021, nella categoria Peggior
interpretazione di Bruce Willis in un film del 2021 ai
Golden Raspberry Awards. La categoria è però poi stata eliminata
dopo l’annuncio del suo ritiro dalle scene a causa
dell’afasia. Accanto a Willis, nel ruolo di Cal, recita
l’attore SwenTemmel, mentre il
veterano Eric è Chad Michael Murray. Quest’ultimo
recita qui accanto alla moglie Sarah Roemer, la
quale ricopre il ruolo di Hanna.
Completano poi il cast gli attori
Michael Sirow nel ruolo di Frank,
Kate Katzman in quelli di Violet e
Zack Ward come Mickey Jean. Vi sono poi
Donna D’Errico nel ruolo di Carly,
Canyon Prince in quelli di Andrew e
Sean Kanan come Ed. Kristos
Andrews interpreta Michael, mentre Felix
Cortes è Arthur e Ramon
Vazquez è Rob. L’attore Simon
Phillips, visto anche nelle serie The Witcher e Fubar, recita invece
nel ruolo de L’Inglese. Come noto, lui e Willis hanno improvvisato
la maggior parte delle loro scene insieme.
Tra le varie altre curiosità da
riportare riguardo Survive the Game, vi sono
alcune sviste che il film presenta e che i fan potranno divertirsi
ad individuare. In particolare, all’inizio del film si può notare
la presenza di un cameraman che indossa una maschera. Durante la
lotta iniziale al piano inferiore della casa, infatti, nella stanza
accanto si nota un cameraman con una maschera blu, sfuggito al
controllo di chi supervisionava le riprese. Ad un ora, cinque
minuti e trenta secondi dall’inizio, invece, quando Eric sale
sull’auto blu e si abbassa per inserire la marcia, si può notare
come l’auto si avvii pur non essendoci chiavi nel quadro.
Il finale del film
Durante la fuga finale, Eric e Cal
stringono un’insolita amicizia. Eric ha condiviso con il detective
la sua perdita avendogli rivelato di aver perso moglie e figlia in
un incidente stradale due settimane prima. Eric era un soldato
dell’esercito che aveva fatto un tour in Iraq. Durante il
combattimento, però, una granata è esplosa vicino a lui ed è
rimasto ingessato per un anno. L’infermiera dell’ospedale, Hannah,
si è presa cura di lui e lo ha aiutato a riprendersi. A quel punto,
Eric ha comprato una fattoria per mettere su famiglia e passare il
resto della vita con il suo nuovo amore.
Dopo la scomparsa di Hannah, dunque,
Eric non aveva più nulla da perdere e così riprese le armi per
combattere i criminali. Nel finale, quindi, Cal attira gli uomini
di Frank in un fitto bosco e li uccide uno a uno, mentre Eric cerca
di salvare David e di chiamare i soccorsi. Durante la sequenza di
inseguimento e fuga, Cal uccide poi Mickey e Violet giura di
vendicarsi dell’amante morto. Tuttavia, quando Michael arriva alla
fattoria, si irrita con l’amante del fratellastro e la uccide
brutalmente. Prima che Michael possa fare del male anche a David,
Eric spara a un veicolo che perdeva benzina, facendolo saltare in
aria.
L’esplosione crea un diversivo e
aiuta i buoni a combattere i criminali. Cal affronta quindi Frank e
lo uccide, mentre David arresta Michael. Alla fine, la fattoria di
Eric viene fatta a pezzi, ma lui si sente orgoglioso di aver
aiutato i detective ad arrestare gli spacciatori e a porre fine al
loro impero criminale. Survive the Game,
nonostante le perdite dei protagonisti lungo il racconto, propone
dunque un finale lieto, in cui le forze positive riescono a
sconfiggere i criminali di turno e ristabilire un equilibrio
positivo al tutto.
Il trailer di Survive the
Game e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Survive the Game grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple
iTunes, Tim Vision, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
27 gennaio alle ore 21:15 sul canale
20 Mediaset.
Uscirà nelle sale il
3 luglio, distribuito da Explorer Entertainment, l’opera
prima della coppia Laura Girolami e Federico Patrizi,
Surrounded. Il film, un’unica
location e un’unica attrice protagonista per un’ora e mezza di
assoluta tensione, è la nuova scommessa del guru dell’horror
italiano, il regista Gabriele Albanesi, qui produttore.
Surrounded
vanta già un primato: è stato distribuito all’estero sulla
piattaforma iTunes in ben 67 paesi del mondo, sfruttando con grande
successo le nuove forme di distribuzione del digitale e del video
on demand. E ora finalmente arriva anche in Italia.
Il film si inscrive nel genere “home
invasion” dove la sicurezza del focolare domestico viene violata ed
infranta, un filone ad alto tasso di tensione come nei francesi
Them e A L’interieur o negli americani The
Strangers e nel recente You are next.
Gabriele Albanesi, regista de Il
Bosco Fuori e di Ubaldo Terzani Horror Show, ha
prodotto il film con la sua “GABRIELE ALBANESI PRODUZIONI”.
SINOSSI:
Ventiquattro ore nella vita di una giovane insegnante (Tatiana
Luter) dopo che il marito, un avvocato (Daniel Baldock), si assenta
per un viaggio di lavoro. Rimasta sola nella sua villa di campagna
completamente isolata, la donna inizia ad essere perseguitata da
invisibili e inafferrabili presenze, che la assedieranno sempre più
con il sopraggiungere della notte. Riuscirà la donna a vedere la
luce del giorno dopo?
Dopo il successo
ottenuto con la prima stagione di The Morning Show, Gugu Mbatha-Raw è tornata a collaborare con
Apple
TV+ grazie a Surface, dramma
psicologico con risvolti che sconfinano nel thriller che vede come
Creator Veronica West (Ugly
Betty).
Surface, la trama
Dopo essere
miracolosamente sopravvissuta a un drammatico tentativo di
suicidio, Sophie deve ricostruire la propria agiata vita a San
Francisco pur avendo perso gran parte della memoria. Ad aiutarla ci
sono principalmente suo marito James, la migliore amica Caroline e
la psicologa Hannah. Quando però all’improvviso spunta il
misterioso Baden e le insinua il sospetto che il suo passato non è
quello che tutti stanno tentando di farle credere, e soprattutto
che potrebbe essere ancora in pericolo di vita, Sophie inizia a
notare delle discrepanze nel suo presente che la portano a
sospettare non si sia trattato veramente di un tentato
suicidio…
Surface fatica a catturare l’attenzione dello spettatore
Nelle prime puntate,
Surface offre allo spettatore uno sviluppo
narrativo e dei personaggi che non rappresentano davvero nulla di
nuovo rispetto al genere di appartenenza dello show, e, difetto
sicuramente anche peggiore, non possiede uno spessore drammatico in
grado di catturarlo veramente. A parte alcuni interessanti
accorgimenti di regia che rendono la messa in scena intrigante, la
serie si sviluppa attraverso un ritmo narrativo eccessivamente
posato. Il che avrebbe potuto diventare qualcosa di originale se
avesse permesso di approfondire la vita interiore e i dilemmi dei
personaggi principali, magari anche quelli secondari rispetto alla
protagonista Sophie. Ma ciò non accade, e alla lunga la fluidità
“contenuta” della progressione narrativa diventa complessa da
sostenere.
Una serie molto elegante nella
forma
Visivamente piuttosto
curata, Surface si fa notare in particolar modo
per l’eleganza delle ambientazioni che rappresentano
metaforicamente la gabbia dorata in cui la protagonista è
rinchiusa: un fattore che avrebbe potuto diventare una stimolante
fonte di contrasto man mano che si comincia a scoprire l’universo
in cui invece vive e si muove Baden. Anche questo aspetto però
viene purtroppo mal gestito, in quanto rappresentato in maniera fin
troppo esplicita: il look estremamente curato e i continui cambi di
costume di Gugu Mbatha-Raw diventano un fattore
controproduttivo, in quanto distraggono ulteriormente dalla trama:
anche se siamo coscienti possa sembrare un’osservazione
superficiale, se non addirittura frivola, a tratti si presta
maggiore attenzione all’abbigliamento alla moda dell’attrice che
alle vicende del suo personaggio.
Scenografia e costumi catturano più della storia
Un lavoro estremamente
curato per quanto riguarda scenografie e costumi, adoperato come
artificio per catturare e intrigare il pubblico anche a dispetto di
un prodotto non particolarmente efficace, era un qualcosa che
avevamo già notato quando avevamo scritto della sit-com Loot con protagonista Maya
Rudolph, sempre realizzato per Apple TV+.
Che si tratti solo di un coincidenza o stia diventando un marchio
di fabbrica della piattaforma in streaming, saranno il tempo e le
prossime serie realizzate a dircelo…
Se la qualità media
delle serie prodotte da Apple TV+
risulta a nostro avviso superiore rispetto a quella delle
piattaforme di streaming concorrenti, Surface al
contrario si presenta come un mezzo passo falso. A uno spunto di
partenza non particolarmente originale segue uno sviluppo non
equilibrato tra narrazione e messa in scena, con quest’ultima che
risulta molto più curata (addirittura fin troppo…) rispetto
all’altra. Gugu Mbatha-Raw – anche executive producer –
Stephan James, Oliver
Jackson-Cohen, Ari Graynor e
Marianne Jean-Baptiste non riescono più di tanto a
rendere i proprio personaggi bidimensionali, costretti a lavorare
su una storia che non li aiuta a evitare molti stereotipi del
genere.
Surface
manca di piglio, di spunti e reali riflessioni su quello che vuole
raccontare dietro la superficie. E cosa forse ancor più grave
sembra tentare di nascondere questa mancanza con una confezione che
sfrutta con eccessiva furbizia molti dei trend di questi anni.
Peccato.
Surface è il nuovo thriller
psicologico di otto episodi Apple
TV+ della creator Veronica West (“High
Fidelity”). Surface
è prodotta per Apple TV+ da Apple Studios e Hello Sunshine.
Veronica West, che ha creato e scritto la serie
originale, è anche produttrice esecutiva, come Reese Witherspoon e
Lauren Neustadter per conto di Hello Sunshine e il candidato
all’Emmy Sam Miller (“I May Destroy You”), che ha
anche diretto quattro episodi, incluso il pilot. Kevin
Sullivan, Jennifer Morrison e Tucker Gates hanno diretto
gli altri episodi.
Surface: quando esce e
dove vederla in streaming
Surface in
streaming uscirà il 29 luglio con i primi tre
episodi, seguiti da un nuovo episodio ogni venerdì su Apple TV+
Surface: trama e
cast
Ambientato nell’élite di San
Francisco, Surface,
è interpretato da Gugu Mbatha-Raw (“The
Morning Show“), che è anche produttrice esecutiva, nei
panni di Sophie, una donna che ha perso gran parte della memoria a
seguito di un trauma cranico ritenuto il risultato di un tentativo
di suicidio. Mentre Sophie intraprende una ricerca nel passato per
rimettere insieme i pezzi della sua vita con l’aiuto di suo marito
e dei suoi amici, inizia a chiedersi se la verità che le è stata
detta sia in realtà quella che ha davvero vissuto. Attraverso colpi
di scena e un triangolo amoroso inaspettato, questo thriller sexy e
raffinato porta a una domanda: e se un giorno ti svegliassi e non
conoscessi i tuoi segreti? “Surface” racconta la storia di una
riscoperta di sé che ci fa riflettere se siamo pre-programmati per
diventare ciò che siamo o se scegliamo la nostra identità.
Insieme a Gugu Mbatha-Raw, il cast della serie
comprende Oliver Jackson-Cohen (“The Haunting of
Hill House”), Stephan James (“Se la strada potesse
parlare – If Beale Street Could Talk”), Ari
Graynor (“I’m Dying Up Here”), la candidata
all’Oscar Marianne Jean-Baptiste (“Segreti e
bugie”), François Arnaud (“I Killed My Mother”) e
Millie Brady (“Pride and Prejudice and
Zombies”).
La nuova serie si unisce agli altri progetti di alto profilo
nati dalla collaborazione tra Apple TV+ e Hello Sunshine, tra cui
la serie limitata “The Last Thing He Told Me”, basata sul
bestseller del New York Times e prodotta e interpretata da
Jennifer Garner; “My Kind of Country”, un’innovativa caccia ai
talenti della musica country non convenzionali e straordinari
nonché la prima competition series per la piattaforma; la
serie vincitrice di premi Emmy, SAG e Critics Choice “The
Morning Show”; la terza stagione della serie vincitrice del
NAACP Image Award “Truth Be Told”, con Octavia Spencer e Gabrielle
Union.
La seconda stagione di Surface
su Apple
TV+ ha avuto diversi episodi emozionanti, con il
finale di stagione che ha risposto alla maggior parte delle domande
presentate durante la serie. La seconda stagione di Surface,
interpretata da Gugu Mbatha-Raw, è iniziata con Sophie che si
trasferisce in Inghilterra per scoprire cosa è successo a sua
madre. Mentre è lì, Sophie si ricollega con la sua amica
d’infanzia, Eliza Huntley, che è l’unica persona che può
presentarla alla famiglia segreta. Ma con il procedere della serie,
la relazione tra Eliza e Sophie ha dovuto affrontare molte sfide
che hanno reso l’obiettivo di quest’ultima molto più difficile.
Sophie ha anche contattato Callum
Walsh, nel thriller, un giornalista che cerca di svelare i segreti
degli Huntley. Proprio quando sta per dirgli quali informazioni ha
sulla potente famiglia, l’informatrice di Callum, Phoebe, viene
misteriosamente assassinata, facendo cambiare idea a Sophie sul
parlare con il giornalista. Mentre Sophie continua le sue indagini
sulla morte di Emma, scopre di essere la figlia di Henry Huntley.
Così lei e James si ritrovano coinvolti in altri guai fino a quando
un incidente, che fa ricordare a Sophie come è morta Emma, la porta
a costituirsi alla polizia.
Le molteplici identità di
Sophie si svelano dopo essersi consegnata alla polizia
Tess Caldwell non è l’unico
altro nome di Sophie
Dopo aver lasciato l’America, dove
ha trovato alcune informazioni riguardanti sua madre, Sophie è
andata in Inghilterra, il suo paese natale, con la speranza di
risolvere il mistero che circonda la morte di sua madre. Si scopre
che gli Huntley hanno qualcosa a che fare con quello che è successo
a Emma. Con grande sorpresa di Sophie, scopre di essere la
figlia di Henry Huntley e che la sua famiglia le ha cambiato il
nome in Tess Caldwell e l’ha mandata in un orfanotrofio dove è
cresciuta.
Quando qualcuno entra nel suo
appartamento, chiama Callum, che la porta in un appartamento
segreto. James, invece, continua a cercare di risolvere l’omicidio
di Emma e viene rapito ancora una volta dagli uomini di Quinn
Huntley, che gli fanno chiamare Sophie per sbarazzarsi di lei.
Quando Sophie e Callum arrivano al luogo in cui si trova James,
vengono seguiti da uno degli uomini di Quinn e il marito di
Sophie lo uccide per legittima difesa. Dopo che la polizia
arriva sul luogo dell’incidente, trova il corpo dell’uomo morto e
arresta Callum.
Dato che Sophie non ricorda
tutto del suo passato, non sorprende che le informazioni sulle sue
altre identità siano state uno shock.
James e Sophie diventano i
principali sospettati dell’omicidio e pensano di fuggire. Ma
proprio mentre arrivano all’aeroporto, Sophie cambia idea e si
consegna alla polizia. Mentre viene interrogata, il detective
rivela che Sophie ha in realtà molteplici identità ed è ricercata
da diverse persone. Dato che Sophie non ricorda tutto del suo
passato, non sorprende che le informazioni sulle sue altre identità
siano state uno shock.
Perché Sophie e James non
stanno insieme nel finale della seconda stagione di
Surface
Fin dalla prima stagione di
Surface, era chiaro che James e Sophie avessero una
relazione complicata. La cosa si è fatta ancora più interessante
quando James è riapparso nella vita di Sophie alla fine del secondo
episodio della seconda stagione di Surface. Dato che
Sophie e suo marito si sono riavvicinati mentre lui era in
Inghilterra e che lui l’ha aiutata nelle indagini sull’omicidio
di Emma, sembrava che i due sarebbero finiti insieme alla fine
della serie.
Poiché James ha deciso di non
consegnarsi alle forze dell’ordine e spiegare perché ha ucciso
l’uomo di Quinn, la coppia non può stare insieme perché lui è in
fuga. Anche se Sophie ha lasciato James all’aeroporto, non è chiaro
se abbia effettivamente lasciato l’Inghilterra. James di solito
viene in aiuto della moglie ogni volta che è nei guai, quindi
c’è ancora la possibilità che non se ne vada per aiutarla nel
momento del bisogno.
Chi ha ucciso davvero Emma in
Surface e perché
Nella prima stagione di
Surface, il mistero più grande riguardava la causa che
aveva spinto Sophie a fingere la propria morte. La seconda
stagione di Surface, invece, ha approfondito ciò che è
realmente accaduto a Emma. Nel corso degli episodi della serie,
sono stati rivelati indizi su Emma. Inizialmente, Sophie credeva
che fosse stato suo padre ad uccidere Emma, in modo che il mondo
non scoprisse che aveva un’altra figlia. Tuttavia, non era andata
così.
Nel terzo atto della seconda
stagione di Surface, episodio 8, Olivia spiega a Eliza che non
sapeva chi fosse Emma e che la sua morte fu
accidentale.
Quando Sophie era bambina, lei e
sua madre andarono alla tenuta degli Huntley nel cuore della notte.
Olivia Huntley, la madre di Eliza, sparò a Emma, pensando
che fosse un’intrusa. Nel terzo atto della seconda stagione di
Surface, episodio 8, Olivia spiega a Eliza che non sapeva
chi fosse Emma e che la sua morte fu un incidente. Se è vero che la
morte di Emma non fu pianificata, il fatto che gli Huntley
continuarono e mantennero segreto ciò che era accaduto indica il
tipo di persone che sono e fino a che punto sarebbero arrivati per
evitare qualsiasi tipo di scandalo.
Perché Henry uccide suo padre,
William Huntley, nel finale della seconda stagione di
Surface
Per gli Huntley, mantenere i
segreti era una seconda natura. Anche se questa necessità di
mantenere un’immagine impeccabile non è iniziata con William
Huntley, lui l’ha trasmessa a suo figlio Henry, che a sua volta ha
insegnato ai suoi figli a fare lo stesso. Durante il matrimonio di
Quinn e Grace, Henry chiese a suo padre perché gli avesse
portato via Sophie. William aveva tenuto Sophie lontana dalla
sua famiglia perché non voleva che nessuno scoprisse che Henry
aveva avuto un figlio con una donna con cui non era sposato.
È la confessione di William su ciò
che prova davvero per Sophie che spinge Henry al limite. Soffoca il
padre con un cuscino e se ne va. È chiaro che i Huntley hanno un
rapporto complicato e Henry ha avuto difficoltà a perdonare suo
padre per le cose che ha fatto in nome della protezione della
sua famiglia. Ma alla fine, Henry è diventato il tipo di persona
che non avrebbe mai voluto essere, lasciando che la rabbia avesse
la meglio su di lui e uccidendo senza pietà il suo fragile
padre.
Come il finale della seconda
stagione di Surface prepara la terza
Anche se la seconda stagione di
Surface ha risolto il più grande mistero della serie, ci
sono diverse altre domande che non hanno trovato risposta nella
serie di Apple
TV+. Ad esempio, le molteplici identità di Sophie o il motivo
per cui le possiede rimangono un segreto. Dato che Henry ha ucciso
suo padre nel finale di stagione di Surface, non è chiaro se
dovrà affrontare delle ripercussioni per le sue azioni. Anche Eliza
ha scoperto cosa Henry e Olivia hanno fatto a Emma, quindi rimane
la domanda se li smaschererà. Tutte queste domande, e altre ancora,
hanno dato il via a un’altra stagione di Surface che
potrebbe cercare di rispondere.
Ecco un nuovo video promozionale di
Monuments Men, che invece di promuovere
il film in modo tradizionale, si occupa di promuovere l’attività
che questo gruppo di “uomini dei monumenti” svolgono con impegno e
dedizione, per sgominare la folle guerra alla cultura e alle opere
d’arte che Hilter ha intrapreso nel suo folle piano di conquista.
Lo scopo del filmato è quello di promuovere il sito SupportTheMonumentsMen.com, un portale che
contribuisce a construire l’interessante campagna virale del film.
Eccolo di seguito:
Basato sul romanzo The
Monuments Men: Allied Heroes, Nazi Thieves and the Greatest
Treasure Hunt in History di Robert M.
Edsel, il film racconta le vicende di un gruppo Allied
composto da direttori di museo ed esperti d’arte che viene
incaricato dal governo statunitense di localizzare e recuperare una
serie di opere d’arte rubate da Hitler nel corso della Seconda
Guerra Mondiale.
Oltre Clooney e Dujardin, il cast
di The Monuments Men comprende Matt
Damon, Cate
Blanchett, John
Goodman, Hugh
Bonneville, Bill
Murray e Bob Balaban.
Il film uscirà negli Stati Uniti a
dicembre e il 30 gennaio 2014 in Italia.
I migliori trai peggiori, è proprio
il caso di dirlo, quando si parla di supervillains
dei fumetti che fanno squadra e decidono di collaborare, sempre
alla loro discutibile maniera, si intende. Ecco i “migliori” team
di cattivi dei fumetti.
Legion of Doom
Legion of
Doom è un gruppo di super criminali che trovano la loro
origine in Challenge of the Super Friends, una serie animata di
Hanna-Barnera basata sulla Justice League della DC Comics. Da
allora, Legion of Doom è stata incorporata nell’Universo DC
principale, apparendo nei fumetti e in altri adattamenti in
live-action.
I Cavalieri dell’Apocalisse
I Cavalieri di
Apocalisse sono un gruppo di personaggi dei fumetti
pubblicati dalla Marvel Comics. Il gruppo è stato nominato per
la prima volta in X-Factor n. 10 (novembre 1986), e ha fatto la sua
prima apparizione in X-Factor n. 15 (aprile 1987), realizzato da
Louise e Walt Simonson.
I Fatal Five
I Fatal
Five sono dei personaggi immaginari, un gruppo di super
criminali del XXX secolo nell’Universo DC. Furono creati da Jim
Shooter e comparvero per la prima volta in Adventure Comics n. 352
(1967) come nemici della Legione dei Supereroi.
Legione dei Supercriminali
La Legione dei
Supercriminali (Legion of Super-Villains) è un gruppo di
supercriminali protagonisti di diversi fumetti dell’Universo DC.
Sono gli avversari, nel futuro, della Legione dei Supereroi.
Comparvero per la prima volta come adulti in Superman vol. 1 n.
147, e come adolescenti in Adventure Comics n. 372.
I Terribili Quattro
I Terribili
Quattro (Frightful Four) sono un gruppo di supercriminali
dei fumetti, creato da Stan Lee (testi) e
Jack Kirby (disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. il loro debutto avvenne in
The Fantastic Four (Vol. 1)n. 36 (marzo 1965).
Come suggerisce il nome, sono antitesi e avversari dei Fantastici
Quattro. La formazione originale comprendeva Wizard,
(Bentley Wittman), Trapster (Pete Petruski), L’Uomo Sabbia (William
Baker) e Medusa degli Inumani.
Alla loro prima avventura irruppero
nella vita dei Fantastici Quattro durante la cerimonia di
fidanzamento di Reed e Sue e quasi sconfissero i Quattro. In altre
occasioni “rubarono” i loro poteri e tentarono di impadronirsi del
Baxter Building, impresa impedita loro dal dio asgardiano Balder il
Coraggioso.
Nella loro storia i
Terribili Quattro hanno avuto tra le loro file
vari personaggi, come Thundra, Electro, Hydro-Man, Titania,
Klaw, l’Uomo Assorbente, Mister Hyde,Red Richard della
Controterra e altri. In una occasione il gruppo, composto
da Wizard, Hydro-Man, Titania, Trapster e Klaw, ha
cambiato nome in Terribili Cinque. Wizard ha
riformato il gruppo dopo lo “Spegnimento” della Torcia Umana
(Fantastici 4), utilizzando i membri della Squadra Distruttrice. Il
gruppo è composto anche da Thunderball, Demolitore e Marci
Camp, figlia di Henry Camp, la nuova
Bulldozer.
La Cabala
La
Cabala è un gruppo di personaggi dei fumetti, pubblicato
dalla Marvel Comics, creato da Brian
Michael Bendis (testi) e Alex Maleev
(disegni). È comparso la prima volta in Secret Invasion n. 8. Il gruppo è stato
ideato come versione malvagia degli Illuminati, e dai loro
complotti è partito il Dark Reign dell’universo Marvel.
Club infernale
Il Club
infernale (Hellfire Club) è un’associazione criminale
immaginaria dell’universo
Marvel creata da Chris Claremont
(testi) e John Byrne (disegni). Menzionata per la
prima volta sulle pagine di Uncanny X-Men n. 122 (giugno 1979) dopo
che si era accennato (senza nominarla) alla sua esistenza nel n.
100 (agosto 1976), la prima vera apparizione è fu in Uncanny X-Men
n. 129 (gennaio 1980). Acerrimi nemici degli
X-Men, i membri del Club infernale sono tutte
persone ricche ed influenti.
Pochi al mondo sanno che la maggior
parte della Cerchia Interna è composta da mutanti che tentano di
influenzare la società tramite l’accumulo di potere sia politico
che economico. Caratteristica principale del Club è il modo di
vestire dei suoi membri: per gli uomini abiti ispirati al XVIII
secolo, con tanto di doppio petto, gilet e frac; mentre
l’abbigliamento delle donne è ispirato a vari costumi sadomaso con
tanto di collari con punte, corsetti e fruste.
Altra caratteristica è il modo in
cui la Cerchia Interna è suddivisa, poiché ogni
membro assume il nome di un pezzo del gioco degli scacchi (Re Nero,
Regina Bianca ecc.). Il fittizio Club infernale dell’universo
Marvel, si ispira alla omonima società segreta
realmente esistita in Inghilterra all’inizio del XVIII secolo.
I Sinistri Sei
I Sinistri
Sei (Sinister Six) sono un gruppo di personaggi dei
fumetti creati da Stan Lee (testi) e Steve Ditko
(disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. Supercriminali
coalizzatisi per sconfiggere l’Uomo Ragno, da cui erano già stati
sconfitti singolarmente tutti quanti, sono apparsi la prima volta
in Amazing Spider-Man Annual n. 1 (1964). La prima
formazione dei Sinistri Sei, composta da Dottor Octopus,
Avvoltoio, Uomo Sabbia, Mysterio, Electro e Kraven.
Segreti Sei
Segreti
Sei è il nome di tre diversi gruppi immaginari
nell’Universo DC, più una quarta squadra da un universo
alternativo. Ogni squadra è costituita da sei membri, guidati da
una figura misteriosa di nome Mockingbird, che afferma di essere
lui stesso un membro del gruppo. Questa squadra dei fumetti non è
correlata né al film del 1931 The Secret Six, né
al gruppo reale di abolizionisti radicali che aiutarono l’attivista
della Guerra di secessione americana John Brown.
I Nemici
I Nemici (The
Rogues) sono un gruppo di personaggi dei fumetti DC
Comics. Si tratta di alcuni dei principali avversari del supereroe
Flash, guidati da Capitan Cold, che hanno costituito
un’associazione criminale che si riferiva a sé stessa come “I
Nemici”, disdegnando il termine di “supercattivo” o
“supercriminale”.
I Nemici seguono un codice di
condotta, nonché elevati standard per l’ammissione nel gruppo.
Nessun Nemico può ereditare l’identità segreta di un altro Nemico
(come una specie di “continuità” del criminale) mentre l’originale
è ancora in vita. In più, acquisire semplicemente il costume, gli
attrezzi o le abilità di un altro Nemico non è sufficiente per fare
parte della squadra, anche se il membro precedente è già
deceduto.
Anche se il loro scopo è quello di
farsi un nome pari a quello degli avversari di Batman o Superman, i
nemici di Flash – attraverso il loro mix di costumi colorati,
poteri diversi, abilità inusuali e, forse la cosa più nota, la
mancanza di ogni elemento definitivo o tematico tra di loro –
formano una galleria di supercriminali del tutto peculiare.
Società segreta dei
supercriminali
La Società
segreta dei supercriminali (Secret Society of Super
Villains), in sigla SSSC o più semplicemente La Società, è un
gruppo di personaggi dei fumetti DC Comics. La
SSSC venne introdotta per la prima volta nella serie omonima col
numero 1 (maggio 1976) e può essere considerata la controparte
della Justice League of America, nei cui fumetti
fu ospite varie volte durante la fine degli anni settanta.
Confraternita dei mutanti
malvagi
La
Confraternita dei mutanti malvagi (Brotherhood of Evil
Mutants) è un gruppo di personaggi dei fumetti, creato da
Stan Lee (trama e sceneggiatura) e Jack Kirby (trama e
disegni) nel 1964, pubblicato della Marvel Comics. Sono supercriminali
devoti all’ideale del predominio dell’Homo Superior sui normali
esseri umani, avversari degli X-Men, che appaiono
la prima volta su X-Men (prima serie) n. 4 (marzo
1964).
L’ideologia del gruppo così come la
sua composizione è variata negli anni arrivando dalla dominazione
del mondo ad atti terroristici contro figure-chiave nella lotta
contro il razzismo verso i mutanti. Visti come i principali
oppositori degli X-Men sia per ideali che come mezzi per
raggiungerli (non disdegnano l’omicidio qualora sia necessario), i
due gruppi sono spesso stati alleati per fronteggiare minacce
comuni. Sono conosciuti anche come Confraternita oppure come
Confraternita dei mutanti.
La Confraternita originale fu
fondata da Magneto nei lontani anni sessanta, anche se al giorno
d’oggi la maggior parte dei membri sono morti o dispersi per il
globo. Negli anni anni ottanta, una nuova Confraternita vide la
luce ad opera di Mystica, mentre negli anni novanta venne rifondata
e guidata da Toad.
Sindacato del crimine
Il Sindacato
del Crimine è un gruppo di personaggi dei fumetti
DC Comics. È un raggruppamento di supercriminali
che appartiene a una delle realtà alternative dell’universo DC,
controparti malvagie della Justice League of America.
La squadra originale era conosciuta
come Sindacato del Crimine d’America, solitamente abbreviato in
SCA. Questa prima versione del Sindacato esordì in Justice League
of America n. 29 dell’agosto 1964.
La successiva incarnazione,
conosciuta come Sindacato del Crimine d’Amerika (con l’alterazione
della parola “America”), comparve per la prima volta nel fumetto
del 2000 JLA: Terra 2. Un gruppo simile su Terra 3 è conosciuto
come Società del Crimine d’America e comparve per la prima volta in
52 n. 52.
élite di Darkseid
Della élite di
Darkseid fanno parte: Amazing Grace e Glorius
Godfrey, hanno il potere di controllare e manipolare le
menti. Desaad, è il maestro torturatore.
Darkseid lo uccise e lo resuscitò più volte.
Granny Goodness, la direttrice dell'”orfanotrofio”
che educa i giovani ad essere fedeli soldati di Darkseid.
Kanto, è un killer professionista.
Virman Vundabar, è
uno stratega, che si veste come i generali prussiani del XIX
secolo. Kalibak, figlio di Darkseid, dotato di invulnerabilità e di
una forza immensa, ma non molto intelligente. Tra l’altro odia
profondamente suo fratello Orion, l’altro figlio di Darkseid.
Signori del male
I Signori del
male (Masters of Evil) sono un gruppo supercriminali dei
fumetti, creato da Stan Lee (testi) e Jack Kirby
(disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. La prima apparizione avviene in
The Avengers (prima serie) n. 6 (1964). Sono
ritenuti la controparte malvagia degli Avengers, avendo ospitato
tra le loro fila tutti i peggiori criminali che i supereroi
Vendicatori hanno affrontato singolarmente.
Suicide Squad
La Squadra
Suicida (Suicide Squad) è un’organizzazione segreta di
personaggi dei fumetti, pubblicata da DC Comics.
Con lo stesso nome ci si riferisce alla Suicide Squad che debuttò
sul numero 25 di The Brave and the Bold (1959), e alla
Task Force X, che apparve originariamente sul terzo numero della
miniserie Legends (1986).
Singolarmente ognuno di questi
cattivi può essere una facile preda degli eori pronti a difendere i
deboli, ma in squadra rappresentano una vera e propria minaccia. Di
recente, l’avvento di Suicide Squad e di
Legion of Doom (nella serie Legends of
Tomorrow) ha reso popolari questi personaggi edegni
dell’attenzione dei fan. Ma quali di questi team è il più temibile?
Sarà proprio la Suicide Squad, votata al bene per
costrizione, oppure il famoso Club infernale?
I Sinistri Sei o I Nemici?
Molti di questi hanno o avranno un
volto cinematografico. Quale squadra vorreste vedere sul grande
schermo?
I supereroi hanno conquistato il
cinema e l’uscita di Avengers: Infinity War, che
ha superato i due miliardi di incasso in tutto il mondo, non ha
fatto altro che confermare, nonostante il gran numero di progetti
in circolazione, la fame degli spettatori per queste
storie.
Tuttavia, sono esistono supereroi
senza supervillain e sembra che la prossima
tendenza cinematografica, nell’ambito dei cinecomics modernamente intesi, sia quella di
concentrarsi proprio sulle figure degli antagonisti. Dopotutto lo stesso
Infinity War è stato un vero e proprio inno al personaggio di
Thanos!
Ecco di seguito i film sui supervillain in
sviluppo.
Venom
Venom è il primo nella serie di film
sui cattivi dello Spider-Verse messa in programma da Sony. Dopo
aver permesso a Spider-Man di entrare nell’MCU, Sony si è rivolta agli
interessanti criminali dell’universo dell’Uomo Ragno, provando a
sviluppare dei progetti paralleli.
Questo film, più che in sviluppo, è
già realizzato e arriverà in sala il prossimo 5 ottobre. Il film è
incentrato sugli esperimenti sui simbionti della Life Foundation
sotto la guida del Dr. Carlton Drake, che porteranno alla nascita
del Venom di Eddie Brock e probabilmente a quella di altri
simbionti.
Tom Hardy interpreterà il ruolo
principale di Eddie Brock / Venom, insieme a Michelle Williams nei
panni di Anne Weying, Riz Ahmed (Rogue One) nei panni di Carlton
Drake e Sope Aluko (Black Panther) in un ruolo ancora
sconosciuto.
Si è anche accennato al fatto che
Carnage potrebbe avere una parte nel film, interpretato da Woody
Harrelson.
Black Adam
Mentre Shazam si sta finalmente
unendo al DCEU, anche il suo arcinemico Black Adam arriverà al
cinema in un film tutto per lui.
Dwayne “The Rock” Johnson è stato
scritturato per interpretare il cattivo, diventato un antieroe, e
la produzione sembra muoversi senza intoppi. Johnson si aspetta che
le riprese di Black Adam comincino il prossimo anno, probabilmente
come seguito di Shazam!
Adam Sztykiel, che ha recentemente
scritto Rampage sempre con Dwayne Johnson, ha firmato per scrivere
la sceneggiatura, e Johnson ha dichiarato di essere rimasto
impressionato dalla sua lettura del personaggio.
Tuttavia, il film potrebbe non
essere la prima apparizione di Black Adam nel DCEU. Johnson ha
anche accennato che apparirà in un film precedente, forse in
Shazam! o Suicide Squad 2.
Deathstroke
Deathstroke è stato a lungo uno dei
cattivi più popolari della DC. Il suo status quasi leggendario nei
fumetti DC lo rende un perfetto protagonista per un film da
solista.
Negli ultimi anni, il personaggio è
già arrivato in tv, con l’interpretazione di Manu Bennett nello
show The CW, Arrow. Poi, alla fine della Justice League, il pubblico ha dato
un’occhiata al Deathstroke del DCEU, che apparentemente reciterà
nel suo film.
Questa versione di Deathstroke sarà
interpretata da Joe Manganiello, il quale ha confermato che il film
è in fase di sviluppo, anche se non è stato in grado di dire
altro.
Il suo film da solista potrebbe
essere ancora molto lontano, anche se gli eroi della DC hanno la
precedenza. Tuttavia, è improbabile che Deathstroke vada sprecato
all’interno del DCEU ora che è stato introdotto.
Gotham City Sirens
Gotham City Sirens schiererà il trio
formato da Harley Quinn con Poison Ivy e Catwoman. Il personaggio
di Harley Quinn, interpretato da Margot Robbie, è piaciuto così
tanto ai fan che la Warner vuole introdurlo nel maggior numero di
film possibili, e questo è trai progetti più strutturati, per
ora.
Anche il Joker potrebbe apparire nel
film, dandoci la possibilità di vedere esplorata la dinamica
Joker-Harley-Poison Ivy. Il progetto è diretto dallo
sceneggiatore e regista di Suicide Squad David Ayer.
Harbinger
Accanto alla serie di film legati
all’Universo di Spider-Man, la Sony è anche intenzionata a
sviluppare una serie di film basati su Valiant Comics. La
serie inizia con Harbinger, che racconta la storia di un gruppo di
disadattati con superpoteri che vengono reclutati in un misterioso
esercito privato di super criminali.
Quando alcune delle reclute
realizzano la vera natura del loro benefattore, formano i Rinnegati
per combattere contro di lui.
Il film è ancora in fase di sviluppo
con lo script attualmente in riscrittura. Non c’è ancora un
regista, ma il progetto sembra muoversi costantemente verso la
produzione.
Questo sarà l’inizio di un contratto
di cinque film, che includerà Bloodshot e un crossover tra le due
proprietà, Harbinger Wars. I primi report suggeriscono che
Harbinger e Bloodshot avranno ciascuno due film indipendenti prima
del loro crossover.
Harley Quinn e Joker
Sebbene ci siano molti progetti di
Harley Quinn in cantiere, sarebbe una grande omissione non mostrare
Harley in compagnia del Joker visto che è con lui che il suo
personaggio è nato. Quindi è in sviluppo anche un progetto Harley
Quinn e Joker.
Diversi report affermano che questa
sarà più una storia d’amore distorta tra due criminali. Margot
Robbie e Jared Leto sono in attesa di tornare nei loro ruoli. Glenn
Ficarra e John Requa sono in trattative per scrivere e dirigere il
film. Il progetto Harley Quinn e Joker potrebbe anche essere sulla
buona strada per far evolvere la produzione di Suicide Squad 2.
Questo potrebbe essere il primo degli spin-off nel DCEU su Harley
Quinn a uscire nei cinema.
Harley Quinn
Tra i vari film annunciati su Harley
Quinn, c’è anche un progetto confermato da Margot Robbie in cui il
personaggio sarà l’unica protagonista.
Robbie ha spiegato: “Ho lavorato su
uno spin-off separato per Harley per un po’ di tempo”, aggiungendo
che era una cosa separata, sia da Gotham City Sirens che dal film
su Harley Quinn e Joker.
Margot Robbie è una dei pochi
personaggi del DCEU su cui la produzione può contare per un box
office di riguardo, ed è comprensibile che la Warner Bros voglia
sfruttarne le potenzialità. Lei stessa ha commentato: “Ci sono
molti progetti in questo momento e non sono sicura di molto. Io,
onestamente, non credo che nessuno sappia quale sarà la prossima
cosa che succederà, ma penso che tutti siano desiderosi di
riportare Harley sullo schermo, quindi tutti stanno lavorando su
molte versioni differenti di quello che potrebbe essere”.
Nemesis
Nemesis di Mark Millar ha affrontato
un lungo viaggio prima di decollare, ma finalmente si sta
riprendendo. Nemesis esplora un mondo in cui un playboy ricco e
annoiato come Batman è diventato un cattivo invece di un eroe. È in
sviluppo da quasi un decennio ed è passato attraverso diverse
mani.
Il film su Nemesis sta ora trovando
nuova vita in una nuova società di produzione. L’executive di lunga
data della Warner Bros. Sue Kroll sta per far partire la sua
società di produzione, Kroll and Co. Entertainment, e sta portando
con sé il progetto di Nemesis.
Silver e Black
Silver & Black seguiranno Venom
nella linea di produzione di Sony. Il film vedrà protagoniste la
famigerata ladra Black Cat e la mercenaria Silver Sable.
Il progetto è diretto da Gina
Prince-Bythewood, che ha spiegato: “Volevo raccontare la storia di
due donne con dei problemi che sono in guerra l’una con l’altra, ma
hanno bisogno l’una dell’altra per sopravvivere”.
Le voci suggeriscono che il cattivo
del film potrebbe essere Mendell Stromm, anche chiamato Robot
Master. Il film potrebbe anche comprendere la presenza di
supervillain quali Scorpion, Tarantula, Tombstone e Chameleon, così
come la squadra mercenaria di Silver Sable, Wild Pack
Il film è stato programmato per un
uscita il prossimo febbraio, ma le riprese sono attualmente in
ritardo ed è probabile che il film verrà rimandato. Inoltre, non ci
sono novità sul casting.
Suicide Squad 2
Anche se ha incontrato una risposta
critica poco favorevole, Suicide Squad è stato un discreto successo
al botteghino, tanto da giustificare un sequel.
Il team di antieroi del DCEU
arriverà probabilmente nel 2019, con le riprese che dovrebbero
iniziare il prossimo autunno. Non si sa ancora molto sul sequel.
Deadshot è confermato, e si dice che Harley Quinn, Rick Flagg, il
Capitano Boomerang e The Joker torneranno allo stesso modo.
Suicide Squad 2 ha già avuto diversi
sceneggiatori in fase di sviluppo, il che, si spera, possa essere
stata una benedizione per lo script finale.
Gavin O’Conner firmerà la versione
definitiva della sceneggiatura e dirigerà, al posto di David Ayer.
Joel Kinnaman, che interpreta Rick Flagg, ha anche affermato che il
tono del sequel sarà più radicato nella realtà.
Joker
Mentre il DCEU continua a crescere e
prevede di utilizzare di più il Joker di Joker Leto, la Warner
Bros. sta pianificando un film sulle origini di Joker completamente
separato dall’universo condiviso. La storia di origine non sarà
allegata al DCEU e presenterà un Joker diverso da Leto.
Questa separazione permetterà agli
scrittori di adottare un tono diverso per il personaggio, senza
dover per forza seguire una continuity. Il film d’origine del
Joker sembra essere uno di quelli che hanno priorità nello sviluppo
del film DC. Todd Phillips dirigerà il film e Scott Silver sta
scrivendo la sceneggiatura. Martin Scorsese potrebbe anche
produrre il film, anche se il suo coinvolgimento non è ancora
certo.
I supervillian sono
una componente fondamentale di ogni film di supereroi. Per
esistere, l’eroe ha bisogno di un grande cattivo contro cui
battersi, allo stesso tempo, per essere indimenticabile, un
cattivone necessita di una frase ad effetto che permetta al
pubblico di ricordarlo. Di seguito vi proponiamo alcune citazioni
dai villain che hanno popolato il grande schermo negli ultimi anni
di cinecomics.
Le migliori citazioni dei
supervillain
Pinguino – Batman – Il Ritorno
Rilassati, che te li
cucino io i piagnucolosi, stupidi burattini di Gotham! Devi
ammetterlo, ho suonato arpe di angeli e demoni per questa lercia
città! Ah ah!
Loki – The Avengers
Non vi sembra semplice?
Non è questo il vostro stato naturale? È la verità taciuta
dell’umanità: voi bramate l’asservimento, il luminoso richiamo
della libertà riduce la gioia della vostra vita ad un folle
combattimento per il potere, per un’identità. Voi siete nati per
essere governati. Alla fine vi inginocchierete sempre.
Goblin – Spider-Man
L’unica cosa che la gente
ama più di un eroe è il vedere l’eroe fallire, cadere, morire
combattendo.
Bane – Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno
A casa, dove ho appreso
la verità sulla disperazione, come la apprenderai tu. C’è una
ragione per cui questa prigione è il peggiore inferno sulla terra:
la speranza! Ogni uomo che è marcito qui nei secoli, ha guardato la
luce e immaginato di arrampicarsi verso la libertà. Così facile,
così semplice. E come i naufraghi che si gettano in mare, per la
sete incontrollabile, molti sono morti nel tentativo. Qui ho
imparato che non ci può essere disperazione senza speranza, e così,
mentre terrorizzerò Gotham le darò in pasto la speranza per
avvelenarne l’anima. Lascerò che credano di poter sopravvivere, li
vedrai arrampicarsi l’uno sull’altro, per restare al sole. Potrai
assistere mentre torturo un’intera città e poi quando avrai capito
la profondità del tuo fallimento, compiremo il destino di Ra’s al
Ghul. Distruggeremo Gotham e dopo, quando avremo finito e Gotham
sarà … cenere… avrai il mio permesso di morire!
Joker – Batman
Hai mai danzato col
Diavolo nel pallido plenilunio?
William Striker – X-Men 2
Le persone non cambiano,
Wolverine. Tu eri un animale allora e sei un animale adesso, ti ho
solo dato gli artigli!
Zemo – Captain America Civil
War
Sapevo di non poterli
uccidere. Ci avevano provato uomini più potenti di me. Ma se solo
fossi riuscito a farli uccidere tra loro…
Magneto – X-Men 2
Tu sei un dio fra tutti
gli insetti. Tienilo sempre a mente!
Lex Luthor – Batman v Superman Dawn
of Justice
Una cosa l’abbiamo
imparata, giusto? I diavoli non vengono dall’inferno sotto di noi,
no… no, vengono dal cielo.
Ra’s al Ghul – Batman Begins
Un vigilantes è un uomo
sbandato, che si getta nella mischia per la propria gratificazione
e che può essere annientato o chiuso in prigione. Invece, se ti
tramuti in qualcosa di più di un semplice uomo, se consacri te
stesso a un ideale e se nessuno riesce a fermarti, allora
diventerai tutta un’altra cosa. Una leggenda… Mr Wayne.
Doctor Octopus – Spider-Man 2
L’intelligenza non è un
privilegio, è un dono, e va usato per il bene dell’umanità.
Joker – Il Cavaliere Oscuro
Ah, oh… Oh! Tu-tu non
riesci proprio a lasciarmi andare, vero?! Ecco cosa succede quando
una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile. Tu sei
davvero incorruttibile, non è così? Eh!? Tu non mi uccidi per un
mal riposto senso di superiorità. E io non ti ucciderò… perché tu
sei troppo divertente! Credo che io e te siamo destinati a lottare
per sempre.
Ozymandias – Watchmen
Non sono un cattivo da
fumetto. Pensi che vi avrei spiegato il mio capolavoro se ci fosse
la pur minima possibilità che ne ostacolaste la riuscita?
Mr. Glass – Unbreakable
Ora che sappiamo chi sei
tu, so chi sono io. Non sono un errore. Tutto ha un senso. Nei
fumetti sai come si fa a capire chi è il cattivo più temibile? È
l’esatto opposto dell’eroe. E molto spesso sono amici, come io e
te. Avrei dovuto capirlo da tempo, sai perchè David? I bambini… mi
chiamavano l’Uomo di Vetro.
Magneto – X-Men
Noi siamo il futuro,
Charles, non loro. Loro non contano più niente!
Il 2016 è stato un anno molto
positivo per i supervillain dei fumetti, che hanno visto scontrarsi
tra loro i buoni. Batman contro
Superman, Iron Man contro
Captain America; questi scontri hanno senza dubbio
portato una ventata di novità, indipendentemente dalla riuscita dei
film, nella struttura “buoni vs cattivi” tipica del
cinecomics e del cinema in generale. Ma cosa
accadrebbe se fossero i cattivi a scontrarsi tra loro? [nggallery
id=3062]
Gli scontri epici tra
supervillain che vorremmo vedere al cinema
Anche se a una rapida occhiata può
sembrare che gli accostamenti siano volti a creare i stradizionali
schieramenti di Marvel contro DC, non è questo il criterio di
scelta (come dimostra, ad esempio, la coppia Bane/Gorilla Grood).
Le associazioni sono prevalentemente operate per assonanza come
dimostra alla perfezione l’ipotetico scontro a suon di ghiaccioli
tra Mr. Freezer e Captain Cold
(altra coppia esclusivamente DC), oppure quello tra due “mutanti”
come Sandman e Clayface.
Che ne pensate? Qual è lo scontro
che vorreste vedere di più?